AIUT TARSI AD D AIUTAR RE I BAM MBINI

Transcript

AIUT TARSI AD D AIUTAR RE I BAM MBINI
TERREMOT
T
TO 24 AGOSTO 201
16
AIUT
TARSI AD
D AIUTAR
RE I BAM
MBINI
Nelle situazionni di “emergenzza”, quando un grave evento ccritico colpisce una
u popolazion
ne, si crea una si
situazione di eleevata emotività,,
che riguarda ll'individuo e l’iintera comunitàà. Le persone vvittime di un ev
vento traumaticco subiscono unno stravolgimen
nto dell’assettoo
mentale, emottivo e affettivoo e si trovano in uno stato di allarme costan
nte, che compro
omette il sensoo di sicurezza. Un evento chee
accade improvvvisamente, com
me il terremoto
o, irrompe nellaa vita delle perrsone, frammen
ntando l’equilibbrio precedente e creando unaa
situazione di aallerta e disorieentamento, con relative reazionni di pericolo e sintomi di anssia. I bambini ssono vulnerabilli così come glii
adulti e hannoo buone abilità nel fronteggiarre situazioni diifficili, purché supportati adeg
guatamente. Lee reazioni a eveenti catastroficii
possono essere molteplici, sooprattutto nei primi
p
giorni. Noon c’è un modo
o giusto o sbag
gliato di sentiree o di esprimerre il dolore e laa
preoccupazionne. In momentii di pericolo, i bambini hannoo bisogno di riccorrere alle figure di riferimen
ento ma, quando anche questee
sono esposte allo stesso evento, i bamb
bini potrebberoo perdere sicu
urezza in qualccuno che fornnisca loro rasssicurazione. E’’
mo che gli adultti possano trovaare uno spazio ppsicologico di aiuto
a
per fronteeggiare le proprrie normali reazzioni da stress e
importantissim
restituire ai fiigli la sicurezzza emotiva neccessaria. In casso di esposizio
one a un eventto drammatico,, i bambini esp
primono i loroo
sentimenti in maniera differeente rispetto ag
gli adulti e in fforme diverse anche
a
tra di loro, soprattutto iin base all’età e allo stadio dii
sviluppo. I bam
mbini soffrono un po' alla voltta: non mantenggono la stessa in
ntensità emozio
onale per perioddi lunghi. Posso
ono manifestaree
reazioni emotiive e comportaamentali più disscontinue e inteermittenti. Ad esempio,
e
posson
no avere forti ccrisi di pianto o rabbia e pocoo
dopo sembraree non coinvoltii nel dolore al punto da apparrire indifferentii. La percezione degli adulti ddi riferimento potrebbe
p
esseree
“stanno giocaando come prim
ma, hanno superato tutto”. Sp esso, a intermitttenza, i bambini possono entrrare pienamente nel gioco perr
poi avere altree finestre di doloore aperte (incu
ubi notturni, pauure improvvise, ecc.).
In seguito all''esposizione a un evento crittico i bambini possono provaare numerosi stati emotivi: trristezza, colpa, rabbia, paura,,
confusione e aansia. Possono anche
a
svilupparre reazioni som
matiche, come diisturbi fisici (m
mal di testa, mal di pancia, posssono ammalarsii
più frequentem
mente). Vi sonno marcate diffferenze individduali nella com
mparsa, nella durata
d
e nell’inntensità di queste reazioni. Ill
processo di elaaborazione è molto
m
soggettivo
o, è possibile chhe in alcuni bam
mbini compaia solo
s una di queeste reazioni, mentre in altri nee
compaiano divverse di esse, magari
m
contempo
oraneamente o nnell'arco di un giorno
g
o in un arco
a temporale più lungo.
Di seguito le rreazioni più coomuni:
o
Il d
dolore nei bam
mbini spesso sii manifesta in
n forma di rab
bbia che può essere
e
diretta aalle persone più
ù vicine a loroo
L crisi di aggreessività o di disstruttività costituiscono una reeazione alla perrdita. Bisogna tenere presentee
(gennitori, amici). Le
che la rabbia è un sentimento
s
sano
o e può essere eespressa in mod
do accettabile
o
dulti: i bambin
ni possono sentiirsi colpevoli dii quanto accadu
uto o sentirsi inn
Il seenso di colpa è più enfatizzato che negli ad
colppa per essere conntenti di essere sopravvissuti
o
Il doolore si esprim
me attraverso ill comportamen
nto: in base all’età è possibile che i bambini nnon esprimano verbalmente lee
preooccupazioni. Poossono diventare irritabili, averre problemi di concentrazionee, giocare con vvideogiochi violenti, inscenaree
mom
menti dell'eventto al quale hann
no assistito, dissegnare immagiini che rimandaano alla morte. PPotrebbero man
nifestare nuovee
paurre o comportam
menti tipici di faasi precedenti ddella crescita: to
ornare a fare la pipì a letto o ri
riproporre gioch
hi che facevanoo
quanndo erano più piccoli
p
o
Diffficoltà nel dorrmire e/o diffiicoltà nell’alim
mentazione: faatica ad addorm
mentarsi, risveggli e incubi freequenti oppuree
iperssonnia, in altre parole dormire molte più ore
o
Man
ncanza di enerrgie: affaticameento, difficoltà nnelle interazion
ni sociali e tendeenza a isolarsi
o
Magggior bisogno di attenzione da parte del ggenitore o delle figure di rifeerimento: i baambini possono fare molta piùù
faticca a distaccarsi dalle figure di riferimento,
r
perrché temono ch
he possa accadere qualcosa di bbrutto anche ai propri genitori,,
nonnni o zii o che poossano anch'esssi morire
Queste sono rreazioni normaali nei primi giiorni dopo un eevento critico.
COS
SA FARE CO
ON I BAMBIINI ESPOSTII AD UN EVENTO CRIT
TICO
o
Diree la verità attenendosi ai fa
atti. Non cercaare di far finta che l’evento catastrofico
c
nonn sia accaduto, né cercare dii
banaalizzarlo. I bam
mbini sono osservatori attenti e si preoccuperranno di più se percepiranno iincongruenze Non
N alleggerire,,
né ffare congetture su ciò che è accaduto
a
e su cciò che sarebbee potuto accadeere. Non dilunggarsi sulla dimeensione o sullaa
portaata dell’incidennte, in particolarre con i bambinni piccoli
o
Usarre parole semp
plici e adatte all’età,
a
non sovrraesporli a dettagli traumatici e lasciare molto
to spazio alle do
omande. Se si è
in diifficoltà su una domanda si pu
uò prendere tem
mpo dicendo: “L
La mamma non lo sa, si inform
ma e appena avrrà informazionii
più aaccurate ti diràà tutto per bene,, ok?”
o
he le spiegazio
oni siano evolu
lutivamente ap
ppropriate. I bambini
b
delle prime classi elementari,
e
chee
Faree in modo ch
doveessero chiedernne, hanno bisog
gno di un riasssunto e d’informazioni semplici, che dovrebbbero essere biilanciate con lee
rassiicurazioni sui cambiamenti
c
ch
he la struttura ddella loro vita giornaliera
g
potrebbe avere. I bbambini più graandi potrebberoo
averr bisogno di paarlarne più app
profonditamente
te. Tutti hanno, comunque, bisogno di aiutoo nel separare la realtà dallaa
fantaasia
o
bini che si trov
vano ora al sic
icuro e che ancche gli altri adu
ulti importanti ddella loro vita lo sono. Averee
Illusstrare ai bamb
presente le informaazioni che si dev
vono dare a scuuola o a casa, seempre attenendo
osi alla realtà e alla verità dei fatti
f
o
Ricoordare che ci sono persone fidate che sii stanno occup
pando di risollvere le conseeguenze dell’ev
vento e stannoo
lavoorando per assiccurare che non avvengano ulteeriori problemi di questo genere (“Hai visto qquanti vigili deel fuoco, dottorii
stanno intervenenddo? Sono tutte persone
p
bravisssime che sanno
o aiutare i gran
ndi e i bambini ancora in diffi
ficoltà. Anche ill
suonno delle sirene è importantissim
mo per far arriivare velocemen
nte i dottori, la polizia e tutti i soccorritori ad
d aiutare chi nee
ha bbisogno, perchéé al suono della sirena tutte le m
macchine li fan
nno passare”)
o
Dim
mostrare un atteggiamento di disponibilità, vicinanza fisicca cercando di parlare con vooce rassicurante
o
Far sapere ai bambbini che sentirssi sconvolti, aveere paura o esssere preoccupati è normale. SSpiegare che tu
utti i sentimentii
vannno bene quandoo avviene un terrremoto come qquesto (normalizzazione e valid
dazione delle reeazioni)
o
n negare loro i propri sentimenti, spiegare cche è normale che anche gli adulti
a
abbiano ddelle reazioni em
motive dopo unn
Non
evennto così dramm
matico e che tu
utte le reazionii sono normali e gestibili. A creare sofferen
enza non è l'esp
pressione dellee
emoozioni, bensì laa loro soppressione. In questoo modo i bamb
bini avranno un
u modello di rriferimento, im
mpareranno chee
posssono fidarsi di voi
v è che potran
nno comunicarvvi i loro stati em
motivi
o
Lascciare parlare i bambini dei lo
oro sentimentii e rassicurarli che,
c anche se è tutto molto bruutto, insieme le cose si possonoo
affroontare. In questto modo per vo
oi sarà più faciile monitorare lo stato d'anim
mo in cui si trovvano e aiutarli in maniera piùù
apprropriata.
o
m
della ra
abbia può aiuttarlo ad acquisire un maggiorr
Se ill bambino ha crisi di rabbiia, esprimere a parole dei motivi
conttrollo imparanddo a regolarla (“Sei
(
arrabbiatto? Lo sai che anche il papà
à è molto arrabbbiato perché la
l casa è stataa
distrrutta? Cosa ne dici se sfoghiam
mo un po’ di raabbia insieme? Accartocciamo
A
dei fogli di gioornali e li buttia
amo nel cestinoo
con tutta la nostra rabbia!”)
r
o
Se ill bambino manifesta sensi di
d colpa, è imp
portante rassicurarlo sulla su
ua completa esstraneità agli eventi
e
(“Non è
colppa tua se…..”)
o
me: “So come ti
t senti”;“Potevva andare peg
ggio”; “Non ci pensare "; “Saarai più forte grazie
g
a
Nonn usate frasi com
p rassicurarci e rassicurare ppossono ostaco
olare la
quessto”. Queste esspressioni che tutti noi adultii utilizziamo per
mannifestazione dellle emozioni e dei
d vissuti dolorrosi conseguenti ad un evento catastrofico
c
o
Nonn agite come see nulla fosse accaduto. Il ritorrno alla routinee è importante perché
p
rassicurrante. Meglio non
n fare
tropppi regali o attivvità extra, il ritorno alle propriee abitudini è quanto di più natu
urale e sano si ppossa fare
o
Nonn lasciate i bambbini da soli dav
vanti alla TV o aalla radio. Le persone
p
esposte a un evento criitico hanno il naturale bisognoo
di ddare un significcato all’accadu
uto e per questto passano mo
olto tempo a ricercare notiziee in TV, interrnet e radio. È
impoortante che i baambini non sian
no mai lasciati ssoli nei momentti in cui si vedo
ono trasmissionii che riguardano l'evento. Nonn
negaare la possibilittà di vedere le notizie, sceglieere uno o due telegiornali
t
il giorno
g
o dieci m
minuti per con
nsultare internett
insieeme (selezionando prima le notizie), stare accanto e spieegare esattamente cosa stannno ascoltando e le immagini..
Concentrare l’attennzione sui dettag
gli più rassicuraanti (ad esempio le divise dei tanti
t
soccorritorri che stanno aiiutando) e dare,,
in seeguito, tutto il teempo necessariio affinché il baambino possa faare domande.
n
un migliooramento è utile rivolgersi a professionisti prreparati che posssono aiutarvi a
Se le reazioni faticassero a riientrare e non notate
fronteggiare aal meglio il disaagio dei vostri bambini.
b
Trovaate ogni indicazzione utile attraaverso questi caanali, non esitaate a contattarcii
anche solo perr avere informazioni:
www.emdr.it
mdritalia.it
segreteria@em
3383470210 oppure 33897880751
TER
RREMOT
TO 24 AG
GOSTO 2016
2
COME FRONTE
EGGIARE
E EMOTIVAMEN
NTE UN EVENTO
E
O TRAUM
MATICO
indicazzioni di au
uto-proteezione perr adulti
Nelle situaziioni di emergeenza, quando un grave eveento critico co
olpisce una popolazione inntera, si vienee a creare unaa
condizione ddi elevata emotività che riguarda l'indivviduo e la comunità. Le persone vittim
me di un even
nto traumaticoo
subiscono unno stravolgimeento dell’assetto mentale, eemotivo e affeettivo e si trov
vano in uno sttato di allarmee costante chee
compromettee il senso di siicurezza. Un evento
e
che acccade improvviisamente, com
me il terremotoo, irrompe nellla vita di tuttii
frammentanddo l’equilibrioo precedente e creando reazzioni di perico
olo e sintomi di ansia. Tuttoo sembra irreale ("non puòò
accadere prooprio a me") e ingiusto ("perché
(
sta aaccadendo a me?"). L’eveento critico sttesso può cau
usare reazionii
emotive partticolarmente intense,
i
tali da
d poter interfferire con le capacità di fu
unzionare sia durante l’esp
posizione allaa
scossa/e che in seguito, peer tempi diverrsi e individuaali.
Si possono aaccusare reaziooni da stress post-traumatic
p
che perché dirrettamente coiinvolti in una situazione in cui la propriaa
incolumità fiisica o quella di
d altri è stata gravemente m
minacciata o per
p la perdita di
d persone carre, case e affettti personali.
Dal momentto dell’esposizione al terreemoto ad ogggi si possono susseguire
s
le seguenti fasi::
o
Fase di shock (sennso di estran
neità, di irreaaltà, di non essere
e
se stesssi, di non seentire il prop
prio corpo, dii
one acuta alloo
confuusione, di disoorientamento spaziale o teemporale). Lo shock fa parrte della fisioologica reazio
stress ed è un meccanismo chee consente di mantenere un
u certo distaacco dall'evennto, necessario
o ad attutirnee
odo.
l'impaatto e magari a far fronte allle necessità deel primo perio
o
Fase ddell’impatto emotivo:
e
si possono provaree una vasta gaamma di emozzioni quali trisstezza, colpa, rabbia, paura,,
confuusione e ansiaa. Possono an
nche svilupparrsi reazioni somatiche com
me disturbi fiisici (mal di testa,
t
disturbii
gastroo intestinali, ecc.), difficoltàà a recuperaree uno stato di calma.
c
o
Fase del fronteggiiamento: ci si
s comincia a interrogare su quanto è successo, a cercare dellee spiegazioni,,
C
posso farre? Perché a m
me? ….”)
ricorrendo a tutte lee proprie risorrse (“Perché è successo? Cosa
ù comuni che possono duraare per un peeriodo di alcu
uni giorni e/o alcune settim
mane:
Di seguito lee reazioni più
o
Intruusività: immaagini ricorren
nti, memorie involontarie e intrusive dell'evento (f
(flashback ), che possonoo
pressentarsi come brevi episodii o come com
mpleta perdita di coscienza. (per esempioo rivedere i mu
uri della casaa
crolllare davanti agli
a occhi, risentire le urla,, il boato…)
o
Evittamento: tentaativo vano di evitare pensieeri o sentimen
nti correlati all trauma. Impoossibilità ad avvicinare
a
ciòò
che rimanda all'eevento (per essempio non riuuscire a torna
are nella zona
a in cui si è sstati vittima del
d crollo, nonn
riusscire a parlaree con le persone che erano ppresenti).
o
Umoore depresso e/o pensieri persistenti
p
e neegativi. Credeenze e aspettaative negativee su di sé o su
ul mondo (perr
esem
mpio iniziare ad avere pen
nsieri negativii su di sé e/o sul mondo "n
non vado benne", "il mondo
o è totalmentee
periicoloso")
o
Perssistente e irrazzionale senso di colpa versoo di sé o verso
o altri per averr causato l'eveento traumaticco o per le suee
conseguenze
o
Senso di colpa peer essere sopraavvissuto o peer non avere riiportato dannii fisici e/o a coose (per esemp
pio sentirsi inn
on riuscire a ccapire il perch
hé…)
colppa nei confronnti delle persone che hanno avuto lutti in famiglia e no
o
Perssistenti emozioni negative correlate
c
al traauma (per eseempio provaree paura, orrorre, rabbia, collpa, vergognaa
anchhe per molto tempo
t
e quand
do la situazionne sembra mig
gliorare)
o
Diffficoltà nel doormire e/o diffficoltà nell’allimentazione: fatica ad addormentarsi, risvegli e inccubi frequentii
oppure ipersonniaa, in altre paro
ole dormire m
molte più ore
o
Interesse marcataamente diminu
uito per attivittà precedentem
mente piacevoli
Vi sono marccate differenze individuali nella
n
comparssa, nella durataa e nell’intenssità di queste rreazioni.
Alcune persoone possono sviluppare,
s
nell più lungo terrmine, disagi importanti co
ome il disturboo post-traumaatico da stress,,
ansia, attacchhi di panico, depressione
d
o dipendenza daa sostanze.
COS
SA SI PUO’ FARE
E
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
Sapeer riconosceree le proprie reeazioni emotivve e le diffico
oltà che si possono avere duurante e dopo l’esposizionee
all’eevento traumaatico
Non
n negare i proopri sentimen
nti ma ricord
darsi che è no
ormale e tutti possono aveere delle reazzioni emotivee
dop
po un terremooto così devasstante
Sapeer monitorare le proprie reaazioni fisiche ed emotive, riiconoscendo i propri sistem
mi di attivazion
ne
Ricoordarsi che noon si è soli, ma
m inseriti in un sistema e in
n un’organizzaazione che puuò sostenere e aiutare anchee
emootivamente e psicologicame
p
ente
Osseervare il proprrio stato emozzionale, senzaa giudicarsi
Parllare degli evennti critici aiutaandosi a scariccare la tension
ne emotiva
Risppettare le reazzioni emotive degli altri, aanche quando sono completamente diffeerenti e poco comprensibilii
per il proprio punnto di vista
Cerccare di ristabiilire il prima possibile i coontatti con perrsone, luoghi e situazioni ddella mia vita e ripristinaree
una routine quotidiana in qualcche modo prevvedibile
ducia o a chi è coinvolto neei soccorsi, sccegliendo posssibilmente chii mi trasmettee
Chieedere aiuto a persone di fid
un m
maggior sensoo di familiaritàà e di sicurezzza
Prenndere dei tem
mpi di recupero, ascoltare i bisogni e preendere le distanze dall'evennto o dalle atttività ad essoo
corrrelate (dormiree, riposarmi, pensare,
p
pianggere, stare con
n i miei cari eccc.)
Tuteelare il proprrio equilibrio emotivo acceedendo ai sisstemi di supp
porto offerti. Parlare con un
u esperto dii
reazzioni post-trauumatiche che possiede
p
dellee informazionii sulle reazion
ni specifiche ppuò favorire e velocizzare ill
tem
mpo di risoluzioone delle reazzioni stesse
Acccedere, quanddo e se possibile, al suppporto psicollogico orienttato alla riela
laborazione delle
d
reazionii
trauumatiche conseeguenti all’ev
vento
Lim
mitare l'utilizzoo dei media a pochi momeenti della giorn
nata. Le perso
one esposte a un evento crritico hanno ill
natuurale bisogno di dare un significato
s
alll’accaduto e per
p questo paassano molto tempo a riceercare notizie,,
occoorre però protteggersi dall’eeccessiva espoosizione.
mento è utile rivolgersi
r
a pprofessionisti preparati chee
Se le reazionni faticassero a rientrare e non notate uun miglioram
possono aiutaarvi a frontegggiare al megliio il disagio.
u
attraverso
o questi canalli, non esitate a contattarci anche
a
solo perr avere inform
mazioni:
Trovate ognii indicazione utile
www.emdr.itt
[email protected]
3383470210 oppure 33889780751
TERREMOT
T
TO 24 AGOSTO 201
16
AIUTARS
SI PER AIUTAR
A
RE
ind
dicazionii di auto--protezio
one per soccorrit
s
tori
Nelle situazzioni di maxiiemergenza, quando un ggrave evento
o critico colpisce una poppolazione inttera, si vienee
a creare unaa condizionee di elevata emotività chee riguarda l'in
ndividuo, la comunità e ggli stessi socccorritori. Lee
persone vitttime di un evento trau
umatico subiiscono uno stravolgimen
nto dell’asseetto mentale, emotivo e
affettivo e ssi trovano inn uno stato di allarme cosstante che co
ompromette il senso di ssicurezza. Un
n evento chee
accade imprrovvisamente, come il teerremoto, irroompe nella vita
v di tutti frrammentando
do l’equilibrio
o precedentee
e creando reeazioni di peericolo e sintomi di ansiia. Lo scenarrio complessso in cui ci ssi trova a lav
vorare, l’altoo
numero dellle vittime, il continuo riattivarsi ddella condizzione di perricolo sono alcuni tra i fattori chee
determinanoo il contestoo di elevata criticità psiicologica di un terremotto. Come sooccorritore partecipi
p
alloo
stesso scenaario traumatiico, con l’ob
biettivo di preestare aiuto, restando a contatto
c
con le vittime ch
he si trovanoo
in forte statoo di shock e sofferenza emotiva,
e
quessto ti esponee a un forte seenso di vulneerabilità e alla medesimaa
sensazione d’impotenzaa. Queste co
ondizioni soono normali e indipendeenti dal tuo livello di operatività
o
e
preparazionne tecnica. E’ l’evento
o critico steesso che caausa anche nei soccorrritori reazio
oni emotivee
particolarmente intensee, tali da poter
p
talvoltta interferire con le capacità
c
di funzionare sia durantee
l’esposizionne allo scenarrio che in seg
guito, per teempi diversi e individualii.
Durante la fase operattiva puoi sperimentare alccune delle seeguenti reazioni:
o Disorientamentoo di fronte all caos dello sscenario
d richieste (aappelli delle vittime, biso
ogni cui far ffronte…)
o Streess da sovraeesposizione di
o Imppotenza e inaadeguatezza
o Onnnipotenza e assenza
a
dellaa percezione del limite
o Idenntificazione con
c le vittim
me e/o familiaari
o Frustrazione e rabbia per il mancato
m
ricoonoscimento e/o la disorg
ganizzazionee istituzionalee
A fine turn
no e/o al rien
ntro a casa puoi
p
provaree una vasta gamma
g
di em
mozioni qualii tristezza, colpa, rabbia,,
mozione. Po
paura, confuusione e ansiia. Talvolta, invece, appaarentemente non “si sentee” nessuna em
ossono anchee
svilupparsi reazioni som
matiche comee disturbi fissici (mal di testa,
t
disturbi gastro inte stinali, ecc.), difficoltà a
distendersi e rilassarsi. Vi
V sono marrcate differennze individuaali nella com
mparsa, nella durata e nelll’intensità dii
queste reaziioni. Poiché il processo di
d elaborazio ne è soggettiivo, è possib
bile che in alccuni compaiaa solo una dii
queste reaziioni oppure diverse
d
conteemporaneam
mente, in un giorno
g
o in un
n arco tempoorale più lung
go.
Di seguito le reazionii più comun
ni che poss ono duraree per un peeriodo di allcuni giornii e/o alcunee
settimane:
mparsa di immagini/pe
i
ensieri intru
usivi: immag
gini ricorren
nti della scenna e pensierri disturbantii
o Com
colllegati all’evento subentrrano contro laa propria vollontà
o Sen
nsazioni d’an
nsia/paura eccessiva:
e
auumentato sen
nso di agitaziione, comparrsa di paure non presentii
preccedentementte
o Ten
ndenza all’eevitamento: procrastinarre l’operativiità, non vogllia di tornaree sullo scenaario, pensierii
sulll’abbandonarre la divisa che
c si veste, eecc…
o Reaazioni eccesssive allo streess ordinariio: incapacità di dosare le
l reazioni a sollecitazion
ni esterne, sii
perdde più facilm
mente la calm
ma
o Aum
mento irritaabilità: comp
parsa di rabbbia o ira imm
motivata
o Sen
nso d’isolam
mento: sensaazione di abbbandono e solitudine, voglia
v
di isoolarsi e non parlare conn
nessuno, sensazzione di “esseere diversi”
o Con
nfusione meentale: facillità a distrarrsi, difficoltàà di concen
ntrazione e/oo incapacità di prenderee
deccisioni, alteraazione della normale
n
capaacità di giudiizio
o Prooblemi relazzionali: difficcoltà nei rappporti con collleghi, con faamiliari e am
mici
o Diff
fficoltà nel dormire
d
e/o difficoltà neell’alimenta
azione: faticaa ad addorm
mentarsi, risveegli e incubii
freqquenti oppure ipersonnia,, in altre paroole dormire molte
m
più oree
CO
OSA SI PUO
O’ FARE
o Sapper riconosceere le propriie reazioni eemotive e le difficoltà ch
he si possonno avere durrante e dopoo
l’essposizione, allo scopo di decomprimeere quanto prrima il propriio livello di sstress
o Non
n negare i propri sentim
menti ma riccordarsi chee è normale e tutti possoono avere deelle reazionii
emootive dopo un
u terremoto
o così devasstante
o Sapper monitorarre le proprie reazioni fisicche ed emotiive, riconosccendo i proprri sistemi di attivazione
a
o Risppettare i proppri turni di riiposo e recupperare energiie fisiche e mentali
m
o Ricordarsi che non si è soli, ma inseritti in un sisteema e in un’’organizzazioone che può
ò sostenere e
aiuttare anche glli stessi socco
orritori
o Ossservare il prooprio stato em
mozionale, seenza giudicarrsi
o Parllare degli eventi critici av
vvenuti in seervizio, aiutandosi a scariicare la tensioone emotivaa
o Risppettare le reeazioni emo
otive degli aaltri, anche quando sono completam
mente differrenti e pocoo
com
mprensibili per il proprio punto di vistta
o Tutelare il propprio equilibrrio emotivo accedendo ai
a sistemi dii supporto oofferti per i soccorritori..
Parlare con un esperto di reazioni
r
postt-traumatichee che possiede delle info
formazioni su
ulle reazionii
specifiche può favorire
f
e velocizzare il ttempo di riso
oluzione dellee reazioni steesse
o Acccedere, quanddo e se possiibile, agli intterventi di deecompression
ne offerti allee squadre di soccorritori..
Esisstono strumeenti specializzzati nel suppporto e nellaa prevenzionee delle reaziooni post-trau
umatiche chee
posssono esseree applicati con tempesstività e co
on efficaciaa già nelle prime oree successivee
all’operatività
RICORD
DARSI L’IM
MPORTANZ
ZA DELL’A
AUTOPROT
TEZIONE E
EMOTIVA
O.
S
SIGNIFICA
ESSERE P
PIU’ EFFICE
ENTI NEL SOCCORSO
PROTE
EGGERSI PERMETTE
E DI PROTE
EGGERE AL MEGLIO
O TUTTA LA
A POPOLA
AZIONE.
Se le reaziooni faticassero a rientrare e non notatee un miglioraamento è utille rivolgersi a professionisti preparatii
che, con unn breve cicloo di incontrri individualii o di grupp
po, possono aiutarvi a fr
fronteggiare al meglio ill
disagio.
Trovate oggni indicazioone utile attraverso queesti canali, non
n
esitate a contattarcci anche solo per averee
informazionni:
www.emdr..it
segreteria@
@emdritalia.itt
33834702100 oppure 3389780751