AIUT TARSI AD D AIUTAR RE I BAM MBINI
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AIUT TARSI AD D AIUTAR RE I BAM MBINI
TERREMOT T TO 24 AGOSTO 201 16 AIUT TARSI AD D AIUTAR RE I BAM MBINI Nelle situazionni di “emergenzza”, quando un grave evento ccritico colpisce una u popolazion ne, si crea una si situazione di eleevata emotività,, che riguarda ll'individuo e l’iintera comunitàà. Le persone vvittime di un ev vento traumaticco subiscono unno stravolgimen nto dell’assettoo mentale, emottivo e affettivoo e si trovano in uno stato di allarme costan nte, che compro omette il sensoo di sicurezza. Un evento chee accade improvvvisamente, com me il terremoto o, irrompe nellaa vita delle perrsone, frammen ntando l’equilibbrio precedente e creando unaa situazione di aallerta e disorieentamento, con relative reazionni di pericolo e sintomi di anssia. I bambini ssono vulnerabilli così come glii adulti e hannoo buone abilità nel fronteggiarre situazioni diifficili, purché supportati adeg guatamente. Lee reazioni a eveenti catastroficii possono essere molteplici, sooprattutto nei primi p giorni. Noon c’è un modo o giusto o sbag gliato di sentiree o di esprimerre il dolore e laa preoccupazionne. In momentii di pericolo, i bambini hannoo bisogno di riccorrere alle figure di riferimen ento ma, quando anche questee sono esposte allo stesso evento, i bamb bini potrebberoo perdere sicu urezza in qualccuno che fornnisca loro rasssicurazione. E’’ mo che gli adultti possano trovaare uno spazio ppsicologico di aiuto a per fronteeggiare le proprrie normali reazzioni da stress e importantissim restituire ai fiigli la sicurezzza emotiva neccessaria. In casso di esposizio one a un eventto drammatico,, i bambini esp primono i loroo sentimenti in maniera differeente rispetto ag gli adulti e in fforme diverse anche a tra di loro, soprattutto iin base all’età e allo stadio dii sviluppo. I bam mbini soffrono un po' alla voltta: non mantenggono la stessa in ntensità emozio onale per perioddi lunghi. Posso ono manifestaree reazioni emotiive e comportaamentali più disscontinue e inteermittenti. Ad esempio, e posson no avere forti ccrisi di pianto o rabbia e pocoo dopo sembraree non coinvoltii nel dolore al punto da apparrire indifferentii. La percezione degli adulti ddi riferimento potrebbe p esseree “stanno giocaando come prim ma, hanno superato tutto”. Sp esso, a intermitttenza, i bambini possono entrrare pienamente nel gioco perr poi avere altree finestre di doloore aperte (incu ubi notturni, pauure improvvise, ecc.). In seguito all''esposizione a un evento crittico i bambini possono provaare numerosi stati emotivi: trristezza, colpa, rabbia, paura,, confusione e aansia. Possono anche a svilupparre reazioni som matiche, come diisturbi fisici (m mal di testa, mal di pancia, posssono ammalarsii più frequentem mente). Vi sonno marcate diffferenze individduali nella com mparsa, nella durata d e nell’inntensità di queste reazioni. Ill processo di elaaborazione è molto m soggettivo o, è possibile chhe in alcuni bam mbini compaia solo s una di queeste reazioni, mentre in altri nee compaiano divverse di esse, magari m contempo oraneamente o nnell'arco di un giorno g o in un arco a temporale più lungo. Di seguito le rreazioni più coomuni: o Il d dolore nei bam mbini spesso sii manifesta in n forma di rab bbia che può essere e diretta aalle persone più ù vicine a loroo L crisi di aggreessività o di disstruttività costituiscono una reeazione alla perrdita. Bisogna tenere presentee (gennitori, amici). Le che la rabbia è un sentimento s sano o e può essere eespressa in mod do accettabile o dulti: i bambin ni possono sentiirsi colpevoli dii quanto accadu uto o sentirsi inn Il seenso di colpa è più enfatizzato che negli ad colppa per essere conntenti di essere sopravvissuti o Il doolore si esprim me attraverso ill comportamen nto: in base all’età è possibile che i bambini nnon esprimano verbalmente lee preooccupazioni. Poossono diventare irritabili, averre problemi di concentrazionee, giocare con vvideogiochi violenti, inscenaree mom menti dell'eventto al quale hann no assistito, dissegnare immagiini che rimandaano alla morte. PPotrebbero man nifestare nuovee paurre o comportam menti tipici di faasi precedenti ddella crescita: to ornare a fare la pipì a letto o ri riproporre gioch hi che facevanoo quanndo erano più piccoli p o Diffficoltà nel dorrmire e/o diffiicoltà nell’alim mentazione: faatica ad addorm mentarsi, risveggli e incubi freequenti oppuree iperssonnia, in altre parole dormire molte più ore o Man ncanza di enerrgie: affaticameento, difficoltà nnelle interazion ni sociali e tendeenza a isolarsi o Magggior bisogno di attenzione da parte del ggenitore o delle figure di rifeerimento: i baambini possono fare molta piùù faticca a distaccarsi dalle figure di riferimento, r perrché temono ch he possa accadere qualcosa di bbrutto anche ai propri genitori,, nonnni o zii o che poossano anch'esssi morire Queste sono rreazioni normaali nei primi giiorni dopo un eevento critico. COS SA FARE CO ON I BAMBIINI ESPOSTII AD UN EVENTO CRIT TICO o Diree la verità attenendosi ai fa atti. Non cercaare di far finta che l’evento catastrofico c nonn sia accaduto, né cercare dii banaalizzarlo. I bam mbini sono osservatori attenti e si preoccuperranno di più se percepiranno iincongruenze Non N alleggerire,, né ffare congetture su ciò che è accaduto a e su cciò che sarebbee potuto accadeere. Non dilunggarsi sulla dimeensione o sullaa portaata dell’incidennte, in particolarre con i bambinni piccoli o Usarre parole semp plici e adatte all’età, a non sovrraesporli a dettagli traumatici e lasciare molto to spazio alle do omande. Se si è in diifficoltà su una domanda si pu uò prendere tem mpo dicendo: “L La mamma non lo sa, si inform ma e appena avrrà informazionii più aaccurate ti diràà tutto per bene,, ok?” o he le spiegazio oni siano evolu lutivamente ap ppropriate. I bambini b delle prime classi elementari, e chee Faree in modo ch doveessero chiedernne, hanno bisog gno di un riasssunto e d’informazioni semplici, che dovrebbbero essere biilanciate con lee rassiicurazioni sui cambiamenti c ch he la struttura ddella loro vita giornaliera g potrebbe avere. I bbambini più graandi potrebberoo averr bisogno di paarlarne più app profonditamente te. Tutti hanno, comunque, bisogno di aiutoo nel separare la realtà dallaa fantaasia o bini che si trov vano ora al sic icuro e che ancche gli altri adu ulti importanti ddella loro vita lo sono. Averee Illusstrare ai bamb presente le informaazioni che si dev vono dare a scuuola o a casa, seempre attenendo osi alla realtà e alla verità dei fatti f o Ricoordare che ci sono persone fidate che sii stanno occup pando di risollvere le conseeguenze dell’ev vento e stannoo lavoorando per assiccurare che non avvengano ulteeriori problemi di questo genere (“Hai visto qquanti vigili deel fuoco, dottorii stanno intervenenddo? Sono tutte persone p bravisssime che sanno o aiutare i gran ndi e i bambini ancora in diffi ficoltà. Anche ill suonno delle sirene è importantissim mo per far arriivare velocemen nte i dottori, la polizia e tutti i soccorritori ad d aiutare chi nee ha bbisogno, perchéé al suono della sirena tutte le m macchine li fan nno passare”) o Dim mostrare un atteggiamento di disponibilità, vicinanza fisicca cercando di parlare con vooce rassicurante o Far sapere ai bambbini che sentirssi sconvolti, aveere paura o esssere preoccupati è normale. SSpiegare che tu utti i sentimentii vannno bene quandoo avviene un terrremoto come qquesto (normalizzazione e valid dazione delle reeazioni) o n negare loro i propri sentimenti, spiegare cche è normale che anche gli adulti a abbiano ddelle reazioni em motive dopo unn Non evennto così dramm matico e che tu utte le reazionii sono normali e gestibili. A creare sofferen enza non è l'esp pressione dellee emoozioni, bensì laa loro soppressione. In questoo modo i bamb bini avranno un u modello di rriferimento, im mpareranno chee posssono fidarsi di voi v è che potran nno comunicarvvi i loro stati em motivi o Lascciare parlare i bambini dei lo oro sentimentii e rassicurarli che, c anche se è tutto molto bruutto, insieme le cose si possonoo affroontare. In questto modo per vo oi sarà più faciile monitorare lo stato d'anim mo in cui si trovvano e aiutarli in maniera piùù apprropriata. o m della ra abbia può aiuttarlo ad acquisire un maggiorr Se ill bambino ha crisi di rabbiia, esprimere a parole dei motivi conttrollo imparanddo a regolarla (“Sei ( arrabbiatto? Lo sai che anche il papà à è molto arrabbbiato perché la l casa è stataa distrrutta? Cosa ne dici se sfoghiam mo un po’ di raabbia insieme? Accartocciamo A dei fogli di gioornali e li buttia amo nel cestinoo con tutta la nostra rabbia!”) r o Se ill bambino manifesta sensi di d colpa, è imp portante rassicurarlo sulla su ua completa esstraneità agli eventi e (“Non è colppa tua se…..”) o me: “So come ti t senti”;“Potevva andare peg ggio”; “Non ci pensare "; “Saarai più forte grazie g a Nonn usate frasi com p rassicurarci e rassicurare ppossono ostaco olare la quessto”. Queste esspressioni che tutti noi adultii utilizziamo per mannifestazione dellle emozioni e dei d vissuti dolorrosi conseguenti ad un evento catastrofico c o Nonn agite come see nulla fosse accaduto. Il ritorrno alla routinee è importante perché p rassicurrante. Meglio non n fare tropppi regali o attivvità extra, il ritorno alle propriee abitudini è quanto di più natu urale e sano si ppossa fare o Nonn lasciate i bambbini da soli dav vanti alla TV o aalla radio. Le persone p esposte a un evento criitico hanno il naturale bisognoo di ddare un significcato all’accadu uto e per questto passano mo olto tempo a ricercare notiziee in TV, interrnet e radio. È impoortante che i baambini non sian no mai lasciati ssoli nei momentti in cui si vedo ono trasmissionii che riguardano l'evento. Nonn negaare la possibilittà di vedere le notizie, sceglieere uno o due telegiornali t il giorno g o dieci m minuti per con nsultare internett insieeme (selezionando prima le notizie), stare accanto e spieegare esattamente cosa stannno ascoltando e le immagini.. Concentrare l’attennzione sui dettag gli più rassicuraanti (ad esempio le divise dei tanti t soccorritorri che stanno aiiutando) e dare,, in seeguito, tutto il teempo necessariio affinché il baambino possa faare domande. n un migliooramento è utile rivolgersi a professionisti prreparati che posssono aiutarvi a Se le reazioni faticassero a riientrare e non notate fronteggiare aal meglio il disaagio dei vostri bambini. b Trovaate ogni indicazzione utile attraaverso questi caanali, non esitaate a contattarcii anche solo perr avere informazioni: www.emdr.it mdritalia.it segreteria@em 3383470210 oppure 33897880751 TER RREMOT TO 24 AG GOSTO 2016 2 COME FRONTE EGGIARE E EMOTIVAMEN NTE UN EVENTO E O TRAUM MATICO indicazzioni di au uto-proteezione perr adulti Nelle situaziioni di emergeenza, quando un grave eveento critico co olpisce una popolazione inntera, si vienee a creare unaa condizione ddi elevata emotività che riguarda l'indivviduo e la comunità. Le persone vittim me di un even nto traumaticoo subiscono unno stravolgimeento dell’assetto mentale, eemotivo e affeettivo e si trov vano in uno sttato di allarmee costante chee compromettee il senso di siicurezza. Un evento e che acccade improvviisamente, com me il terremotoo, irrompe nellla vita di tuttii frammentanddo l’equilibrioo precedente e creando reazzioni di perico olo e sintomi di ansia. Tuttoo sembra irreale ("non puòò accadere prooprio a me") e ingiusto ("perché ( sta aaccadendo a me?"). L’eveento critico sttesso può cau usare reazionii emotive partticolarmente intense, i tali da d poter interfferire con le capacità di fu unzionare sia durante l’esp posizione allaa scossa/e che in seguito, peer tempi diverrsi e individuaali. Si possono aaccusare reaziooni da stress post-traumatic p che perché dirrettamente coiinvolti in una situazione in cui la propriaa incolumità fiisica o quella di d altri è stata gravemente m minacciata o per p la perdita di d persone carre, case e affettti personali. Dal momentto dell’esposizione al terreemoto ad ogggi si possono susseguire s le seguenti fasi:: o Fase di shock (sennso di estran neità, di irreaaltà, di non essere e se stesssi, di non seentire il prop prio corpo, dii one acuta alloo confuusione, di disoorientamento spaziale o teemporale). Lo shock fa parrte della fisioologica reazio stress ed è un meccanismo chee consente di mantenere un u certo distaacco dall'evennto, necessario o ad attutirnee odo. l'impaatto e magari a far fronte allle necessità deel primo perio o Fase ddell’impatto emotivo: e si possono provaree una vasta gaamma di emozzioni quali trisstezza, colpa, rabbia, paura,, confuusione e ansiaa. Possono an nche svilupparrsi reazioni somatiche com me disturbi fiisici (mal di testa, t disturbii gastroo intestinali, ecc.), difficoltàà a recuperaree uno stato di calma. c o Fase del fronteggiiamento: ci si s comincia a interrogare su quanto è successo, a cercare dellee spiegazioni,, C posso farre? Perché a m me? ….”) ricorrendo a tutte lee proprie risorrse (“Perché è successo? Cosa ù comuni che possono duraare per un peeriodo di alcu uni giorni e/o alcune settim mane: Di seguito lee reazioni più o Intruusività: immaagini ricorren nti, memorie involontarie e intrusive dell'evento (f (flashback ), che possonoo pressentarsi come brevi episodii o come com mpleta perdita di coscienza. (per esempioo rivedere i mu uri della casaa crolllare davanti agli a occhi, risentire le urla,, il boato…) o Evittamento: tentaativo vano di evitare pensieeri o sentimen nti correlati all trauma. Impoossibilità ad avvicinare a ciòò che rimanda all'eevento (per essempio non riuuscire a torna are nella zona a in cui si è sstati vittima del d crollo, nonn riusscire a parlaree con le persone che erano ppresenti). o Umoore depresso e/o pensieri persistenti p e neegativi. Credeenze e aspettaative negativee su di sé o su ul mondo (perr esem mpio iniziare ad avere pen nsieri negativii su di sé e/o sul mondo "n non vado benne", "il mondo o è totalmentee periicoloso") o Perssistente e irrazzionale senso di colpa versoo di sé o verso o altri per averr causato l'eveento traumaticco o per le suee conseguenze o Senso di colpa peer essere sopraavvissuto o peer non avere riiportato dannii fisici e/o a coose (per esemp pio sentirsi inn on riuscire a ccapire il perch hé…) colppa nei confronnti delle persone che hanno avuto lutti in famiglia e no o Perssistenti emozioni negative correlate c al traauma (per eseempio provaree paura, orrorre, rabbia, collpa, vergognaa anchhe per molto tempo t e quand do la situazionne sembra mig gliorare) o Diffficoltà nel doormire e/o diffficoltà nell’allimentazione: fatica ad addormentarsi, risvegli e inccubi frequentii oppure ipersonniaa, in altre paro ole dormire m molte più ore o Interesse marcataamente diminu uito per attivittà precedentem mente piacevoli Vi sono marccate differenze individuali nella n comparssa, nella durataa e nell’intenssità di queste rreazioni. Alcune persoone possono sviluppare, s nell più lungo terrmine, disagi importanti co ome il disturboo post-traumaatico da stress,, ansia, attacchhi di panico, depressione d o dipendenza daa sostanze. COS SA SI PUO’ FARE E o o o o o o o o o o o o o Sapeer riconosceree le proprie reeazioni emotivve e le diffico oltà che si possono avere duurante e dopo l’esposizionee all’eevento traumaatico Non n negare i proopri sentimen nti ma ricord darsi che è no ormale e tutti possono aveere delle reazzioni emotivee dop po un terremooto così devasstante Sapeer monitorare le proprie reaazioni fisiche ed emotive, riiconoscendo i propri sistem mi di attivazion ne Ricoordarsi che noon si è soli, ma m inseriti in un sistema e in n un’organizzaazione che puuò sostenere e aiutare anchee emootivamente e psicologicame p ente Osseervare il proprrio stato emozzionale, senzaa giudicarsi Parllare degli evennti critici aiutaandosi a scariccare la tension ne emotiva Risppettare le reazzioni emotive degli altri, aanche quando sono completamente diffeerenti e poco comprensibilii per il proprio punnto di vista Cerccare di ristabiilire il prima possibile i coontatti con perrsone, luoghi e situazioni ddella mia vita e ripristinaree una routine quotidiana in qualcche modo prevvedibile ducia o a chi è coinvolto neei soccorsi, sccegliendo posssibilmente chii mi trasmettee Chieedere aiuto a persone di fid un m maggior sensoo di familiaritàà e di sicurezzza Prenndere dei tem mpi di recupero, ascoltare i bisogni e preendere le distanze dall'evennto o dalle atttività ad essoo corrrelate (dormiree, riposarmi, pensare, p pianggere, stare con n i miei cari eccc.) Tuteelare il proprrio equilibrio emotivo acceedendo ai sisstemi di supp porto offerti. Parlare con un u esperto dii reazzioni post-trauumatiche che possiede p dellee informazionii sulle reazion ni specifiche ppuò favorire e velocizzare ill tem mpo di risoluzioone delle reazzioni stesse Acccedere, quanddo e se possibile, al suppporto psicollogico orienttato alla riela laborazione delle d reazionii trauumatiche conseeguenti all’ev vento Lim mitare l'utilizzoo dei media a pochi momeenti della giorn nata. Le perso one esposte a un evento crritico hanno ill natuurale bisogno di dare un significato s alll’accaduto e per p questo paassano molto tempo a riceercare notizie,, occoorre però protteggersi dall’eeccessiva espoosizione. mento è utile rivolgersi r a pprofessionisti preparati chee Se le reazionni faticassero a rientrare e non notate uun miglioram possono aiutaarvi a frontegggiare al megliio il disagio. u attraverso o questi canalli, non esitate a contattarci anche a solo perr avere inform mazioni: Trovate ognii indicazione utile www.emdr.itt [email protected] 3383470210 oppure 33889780751 TERREMOT T TO 24 AGOSTO 201 16 AIUTARS SI PER AIUTAR A RE ind dicazionii di auto--protezio one per soccorrit s tori Nelle situazzioni di maxiiemergenza, quando un ggrave evento o critico colpisce una poppolazione inttera, si vienee a creare unaa condizionee di elevata emotività chee riguarda l'in ndividuo, la comunità e ggli stessi socccorritori. Lee persone vitttime di un evento trau umatico subiiscono uno stravolgimen nto dell’asseetto mentale, emotivo e affettivo e ssi trovano inn uno stato di allarme cosstante che co ompromette il senso di ssicurezza. Un n evento chee accade imprrovvisamente, come il teerremoto, irroompe nella vita v di tutti frrammentando do l’equilibrio o precedentee e creando reeazioni di peericolo e sintomi di ansiia. Lo scenarrio complessso in cui ci ssi trova a lav vorare, l’altoo numero dellle vittime, il continuo riattivarsi ddella condizzione di perricolo sono alcuni tra i fattori chee determinanoo il contestoo di elevata criticità psiicologica di un terremotto. Come sooccorritore partecipi p alloo stesso scenaario traumatiico, con l’ob biettivo di preestare aiuto, restando a contatto c con le vittime ch he si trovanoo in forte statoo di shock e sofferenza emotiva, e quessto ti esponee a un forte seenso di vulneerabilità e alla medesimaa sensazione d’impotenzaa. Queste co ondizioni soono normali e indipendeenti dal tuo livello di operatività o e preparazionne tecnica. E’ l’evento o critico steesso che caausa anche nei soccorrritori reazio oni emotivee particolarmente intensee, tali da poter p talvoltta interferire con le capacità c di funzionare sia durantee l’esposizionne allo scenarrio che in seg guito, per teempi diversi e individualii. Durante la fase operattiva puoi sperimentare alccune delle seeguenti reazioni: o Disorientamentoo di fronte all caos dello sscenario d richieste (aappelli delle vittime, biso ogni cui far ffronte…) o Streess da sovraeesposizione di o Imppotenza e inaadeguatezza o Onnnipotenza e assenza a dellaa percezione del limite o Idenntificazione con c le vittim me e/o familiaari o Frustrazione e rabbia per il mancato m ricoonoscimento e/o la disorg ganizzazionee istituzionalee A fine turn no e/o al rien ntro a casa puoi p provaree una vasta gamma g di em mozioni qualii tristezza, colpa, rabbia,, mozione. Po paura, confuusione e ansiia. Talvolta, invece, appaarentemente non “si sentee” nessuna em ossono anchee svilupparsi reazioni som matiche comee disturbi fissici (mal di testa, t disturbi gastro inte stinali, ecc.), difficoltà a distendersi e rilassarsi. Vi V sono marrcate differennze individuaali nella com mparsa, nella durata e nelll’intensità dii queste reaziioni. Poiché il processo di d elaborazio ne è soggettiivo, è possib bile che in alccuni compaiaa solo una dii queste reaziioni oppure diverse d conteemporaneam mente, in un giorno g o in un n arco tempoorale più lung go. Di seguito le reazionii più comun ni che poss ono duraree per un peeriodo di allcuni giornii e/o alcunee settimane: mparsa di immagini/pe i ensieri intru usivi: immag gini ricorren nti della scenna e pensierri disturbantii o Com colllegati all’evento subentrrano contro laa propria vollontà o Sen nsazioni d’an nsia/paura eccessiva: e auumentato sen nso di agitaziione, comparrsa di paure non presentii preccedentementte o Ten ndenza all’eevitamento: procrastinarre l’operativiità, non vogllia di tornaree sullo scenaario, pensierii sulll’abbandonarre la divisa che c si veste, eecc… o Reaazioni eccesssive allo streess ordinariio: incapacità di dosare le l reazioni a sollecitazion ni esterne, sii perdde più facilm mente la calm ma o Aum mento irritaabilità: comp parsa di rabbbia o ira imm motivata o Sen nso d’isolam mento: sensaazione di abbbandono e solitudine, voglia v di isoolarsi e non parlare conn nessuno, sensazzione di “esseere diversi” o Con nfusione meentale: facillità a distrarrsi, difficoltàà di concen ntrazione e/oo incapacità di prenderee deccisioni, alteraazione della normale n capaacità di giudiizio o Prooblemi relazzionali: difficcoltà nei rappporti con collleghi, con faamiliari e am mici o Diff fficoltà nel dormire d e/o difficoltà neell’alimenta azione: faticaa ad addorm mentarsi, risveegli e incubii freqquenti oppure ipersonnia,, in altre paroole dormire molte m più oree CO OSA SI PUO O’ FARE o Sapper riconosceere le propriie reazioni eemotive e le difficoltà ch he si possonno avere durrante e dopoo l’essposizione, allo scopo di decomprimeere quanto prrima il propriio livello di sstress o Non n negare i propri sentim menti ma riccordarsi chee è normale e tutti possoono avere deelle reazionii emootive dopo un u terremoto o così devasstante o Sapper monitorarre le proprie reazioni fisicche ed emotiive, riconosccendo i proprri sistemi di attivazione a o Risppettare i proppri turni di riiposo e recupperare energiie fisiche e mentali m o Ricordarsi che non si è soli, ma inseritti in un sisteema e in un’’organizzazioone che può ò sostenere e aiuttare anche glli stessi socco orritori o Ossservare il prooprio stato em mozionale, seenza giudicarrsi o Parllare degli eventi critici av vvenuti in seervizio, aiutandosi a scariicare la tensioone emotivaa o Risppettare le reeazioni emo otive degli aaltri, anche quando sono completam mente differrenti e pocoo com mprensibili per il proprio punto di vistta o Tutelare il propprio equilibrrio emotivo accedendo ai a sistemi dii supporto oofferti per i soccorritori.. Parlare con un esperto di reazioni r postt-traumatichee che possiede delle info formazioni su ulle reazionii specifiche può favorire f e velocizzare il ttempo di riso oluzione dellee reazioni steesse o Acccedere, quanddo e se possiibile, agli intterventi di deecompression ne offerti allee squadre di soccorritori.. Esisstono strumeenti specializzzati nel suppporto e nellaa prevenzionee delle reaziooni post-trau umatiche chee posssono esseree applicati con tempesstività e co on efficaciaa già nelle prime oree successivee all’operatività RICORD DARSI L’IM MPORTANZ ZA DELL’A AUTOPROT TEZIONE E EMOTIVA O. S SIGNIFICA ESSERE P PIU’ EFFICE ENTI NEL SOCCORSO PROTE EGGERSI PERMETTE E DI PROTE EGGERE AL MEGLIO O TUTTA LA A POPOLA AZIONE. Se le reaziooni faticassero a rientrare e non notatee un miglioraamento è utille rivolgersi a professionisti preparatii che, con unn breve cicloo di incontrri individualii o di grupp po, possono aiutarvi a fr fronteggiare al meglio ill disagio. Trovate oggni indicazioone utile attraverso queesti canali, non n esitate a contattarcci anche solo per averee informazionni: www.emdr..it segreteria@ @emdritalia.itt 33834702100 oppure 3389780751