Artistidea.org - La magica storia di Babbo Natale

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La magica storia di Babbo Natale
di Sonia Viviani
E’ il giorno di Natale del… di moltissimo tempo fa! Bobo e Gedeone si affrettano a portare aiuto
agli animali che, con il freddo dell’inverno, avrebbero potuto trovarsi in difficoltà. Eh già, perché
nel paese dove ci troviamo il freddo è quello vero, ma vero vero! Inoltre mai come quell’anno in
Lapponia il gelo si era fatto sentire… e quanta neve! Ma stranamente, quel giorno, neanche un
animale rispondeva all’appello… un lupo, una volpe, un’alce, tutto taceva; quel giorno sembrava
proprio che nessuno aveva bisogno di loro. I nostri due gnomi stavano per andare via quando,
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casualmente, sotto la neve trovano un bambino! Come nutrirlo? Come scaldarlo? Come
chiamarlo?… Ma certo, Natale! E così in quel giorno di Natale di moltissimo tempo fa, nasceva
un sogno; un sogno in cui molti bambini credono, un sogno che, da allora, si realizza
puntualmente ogni anno: l’arrivo di Babbo Natale!
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NOTE DELL’AUTRICE
Per scrivere un nuovo spettacolo di Natale, dovevo obbligatoriamente partire dal... Natale!
Difficile, date le diverse realtà presenti nell’ ambito scolastico per culture e credenze, escludere
il lato religioso delle festività natalizie...Cosa rimane? Babbo Natale! Già, solo che, sia Babbo
Natale sia il tema della solidarietà, li avevo già affrontati nel precedente spettacolo. E Allora?...
Cos’altro c’è a Natale? Chi altro c’è a Natale? Sempre e solo lui... “Babbo Natale”! E visto che
lui è l’unica alternativa cosa posso scrivere, inventarmi ancora?...Come è nato? Perché è
Babbo Natale? Perché usa la slitta? Perché le renne volano? Perché è vestito di rosso? Perché
è diventato così conosciuto? Perché porta i doni? Perché...”LA MAGICA STORIA DI BABBO
NATALE” risponde a tutte queste domande, almeno secondo la mia fantasia...
TEMI DELLO SPETTACOLO
Rispetto alle altre produzioni della compagnia “ La Magica Storia di Babbo Natale” sia per le
scene, che per i costumi, che per la stessa storia è una favola.
Nello spettacolo ci sono due temi fondamentali:
- L’AMORE DELLA FAMIGLIA
Sempre più bambini vivono l’esperienza della famiglia, separata, allargata, in alcuni casi anche
dell’affidamento e dell’adozione.
Specialmente in quest’ultimi casi avviene uno sradicamento da suoni, colori, cibo, usanze,
linguaggio della terra di origine. Nella nostra storia Natalino viene trovato e salvato dagli gnomi,
scaldato da un orso e allattato da una renna. La sua infanzia vissuta con la sua nuova e
inusuale famiglia, scorre felice perché circondato dall’amore.
- LA CONSAPEVOLEZZA DI SE E DELLA REALTA’
L’incontro con Danka, una bambina che vive in un villaggio a qualche giorno di camino da lui, gli
svela una realtà ben diversa da quella che Natalino aveva conosciuto fino ad allora. Mentre lui è
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pieno di vestiti, giocattoli, dolci, Danka, a Natale, giorno del compleanno di Natalino, riceverà solo dei biscotti e un paio di nuovi zoccoli, che andranno a sostituire quelli usurati che indossa. “
Ma tu hai solo queste di scarpe?” “Si,perché quante ne dovrei avere?”. A Natalino bastano pochi minuti per capire cosa desidera per il suo compleanno e comunicarlo
alla sua famiglia.
Il 25 dicembre dovrà essere festa anche per i bambini del villaggio, anche loro come lui
riceveranno un regalo! Ma dove si prendono questi nuovi regali? Si possono usare quelli che
avete preparato per me, sono belli … ma troppi per un bambino solo! Anche in questo caso,
dopo le prime perplessità, Natalino sarà sostenuto e aiutato dalla sua famiglia!
...SECONDO LA LEGGENDA INVECE...
(da San Nicola alla coca cola)
San Nicola? Babbo Natale? Santa Claus? Sono la stessa cosa e indicano lo stesso
personaggio. Babbo Natale è l’equivalente del francese Père Noel e dell’inglese Father
Christmas.
Santa Claus è l’antico nome nordico (dall’olandese Sint e Klaas) adottato dagli scrittori americani.
Singolare è l’analisi della trasformazione che la leggenda ha avuto nei secoli: Santa Claus è ciò
che resta del ricordo di San Nicola, vescovo di Myra, vissuto in Asia minore nel IV Secolo. La
tradizione popolare aveva da tempo attribuito al santo il ruolo di dispensatore di doni per
l’infanzia. La riforma protestante censurò il culto dei santi e anche San Nicola dovette
“nascondersi”, mascherarsi in un mitico personaggio dei boschi per sopravvivere agli usi natalizi
del nord Europa. Furono gli emigrati olandesi a portarlo negli stati uniti dove agli inizi del XIX secolo conobbe una
seconda giovinezza grazie ad un poemetto di C. More, che ridisegnò i tratti fondamentali della
favola moderna in poche rime. Una terza giovinezza di Babbo Natale và individuata negli anni
Trenta, quando la Coca Cola Company utilizzò Santa Claus come testimonial pubblicitario.
Furono le tavole di H. H. Sundbmon a dare a Babbo Natale le fattezze simpatiche, paciose e
corpulente che tutti conosciamo.
Da allora questo personaggio ha fatto il giro del mondo ed è entrato nell’immaginario collettivo
come un vero e proprio mito del nostro tempo. Merito della Coca Cola? Forse.
SCHEDA TECNICA:
Fascia di età: 3-8 anni
Durata: 70' circa
tecnica: attori e pupazzi
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IN TEATRO:
Spazio scenico: palco all’italiana mt 8 x 7- altezza minimo mt 3 – scala di comunicazione
palco/platea- quinte nere - americana per fondale- possibilmente graticcia – scala per
puntamenti
Impianto audio: Mixer audio – lettore CD – 2 casse – 2 casse monitor (opzionale)
Impianto luci: dimmer - mixer luci 12ch - 15 fari - totale Kw 20 - elettricista del teatro - presa di
corrente sul palco - spazio chiuso/aperto
Tempo di allestimento: montaggio 4 ore - smontaggio 2 ore
NELLE SCUOLE
Spazio scenico: qualsiasi spazio possibilmente oscurabile
Impianto audio e luci: a cura della compagnia
Attori: 3
Tecnici: 2
Anno di produzione 2000
Produzione Associazione Culturale Artistidea /iGatti
Lo spettacolo è disponibile da gennaio a giugno
Sono possibili doppie rappresentazioni giornaliere.
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