Imp. Coriano Ottobre 2008
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Imp. Coriano Ottobre 2008
N. 3 del 15 ottobre 2008 - Anno XXVIII - trimestrale - Proprietario/Editore Comune di Coriano Autorizzazione Tribunale di Rimini n. 194 del 18.4.1981 - Tariffa Regime Libero: “Poste Italiane S.p.A.” Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Rimini valida dal 01.04.04 - Redazione e Amministrazione c/o Comune di Coriano, Piazza Mazzini 15 - Tel. 0541.657113 - Fax 0541.657469 - email [email protected] - Direttore responsabile Paolo Zaghini - Fotografie e gestione archivio immagini Maurizio Maioli - Fotocomposizione Linotipia Riminese (Tel. 0541.778205) - Stampa La Pieve Poligrafica Editore Villa Verucchio srl (Tel. 0541.678632). Per informazioni sull’attività del Comune consultate il sito http://www.comune.coriano.rn.it. Qui è possibile consultare anche tutti i numeri del giornale Comune di Coriano-Informazioni usciti dal 2004. Cerasolo Ausa, Via Piane … e Raibano che presto verrà AREE PRODUTTIVE: REALTA’ ECONOMICHE FONDAMENTALI PER CORIANO Le aree produttive compendiano nel proprio territorio tantissime problematiche, ma anche grandi opportunità. Questa aree (Carasolo Ausa nata ormai quaranta anni fa, Via Piane oltre vent’anni fa, Raibano in fase ormai conclusiva di progettazione) costituiscono da tempo alcuni dei poli produttivi e commerciali più importanti della Provincia di Rimini. Esse sono fondamentali per l’economia corianese: non solo per i fatturati complessivi delle aziende, ma anche per l’occupazione. Le centinaia di aziende produttive qui insediate sono state capaci di investire in innovazione e marketing per stare sui mer- L’Assessore alle Attività Produttive Pier Giorgio Olivieri cati globalizzati. Particolarmente significativi gli sforzi compiuti in questa direzione dalle aziende di Via Piane che si stanno caratterizzando per la loro forte capacità innovativa e di presenza sul mercato. Anche le aziende commerciali di Cerasolo Ausa, con grandi capacità, sono state capaci di proporsi come alternativa al Centro storico di Rimini e all’arrivo dei nuovi ipermercati. Il lavoro del Comitato “Cerasolo Superstrada del Commercio” in questo ultimo anno sta dimostrando, ancora una volta, che l’unione fa la forza, ed in questo caso è parte della risposta positiva che i commercianti stanno costruendo per far fronte alle difficoltà dell’economia nazionale ed internazionale. L’Amministrazione Comunale sta facendo quanto di sua competenza per interloquire in maniera positiva con i problemi che ci sono, ed accogliendo tutte le volte che è possibile le sollecitazioni positive che le provengono dagli operatori (dagli interventi di pulizia agli orari d’apertura, dai rapporti con HERA ai problemi del traffico). L’area di Cerasolo Ausa nata per prima quarant’anni fa, sconta oggi i limiti maggiori derivanti dalla pochissima pianificazione allora fatta (non è un caso se oggi programmando la nascita della nuova area produttiva ecologicamente attrezzata di Raibano andiamo ripetendo che molti degli errori compiuti a Cerasolo Ausa per viabilità, parcheggi, standard a verde, commistione di funzioni non devono essere ripetute). Nel corso dei decenni vari interventi tampone sono stati operati, ma la necessità di porre con forza mano alla grande e piccola viabilità (in accordo con ANAS) è sempre più urgente. Il Sindaco l’ha già più volte detto, in incontri pubblici, che questa sarà una delle priorità dell’Amministrazione Comunale nella prossima legislatura. Gli interventi sulla viabilità, importantissimi, dovranno però accompagnarsi alla conoscenza dello stato ambientale della zona il cui studio è stato commissionato all’Istituto Superiore di Sanità di Roma. Questo perché le attività produttive, molte delle quali in fase di riqualificazione e ristrutturazione degli impianti, dovranno sempre più adeguarsi agli standard nazionali ed europei di rispetto dell’ambiente a proposito di emissioni, di smaltimento, di uso delle acque, di traffico. Ma i progetti di riqualificazione, in parte già avviati in tutte le aree, dovranno nei prossimi anni subire una forte accelerazione, in stretta sinergia fra parte pubblica ed operatori privati. Questa è la scommessa che abbiamo di fronte, dinanzi ad una situazione economica che vedrà sempre più premiati chi sarà in grado di stare sui mercati in maniera competitiva. E questo non vuol dire solo prezzi concorrenziali, ma anche garanzia della qualità dei prodotti data ai consumatori e soprattutto rispetto dell’ambiente da parte di chi produce. I cittadini sanno ormai valutare anche questo dato, e premiare chi si impegna in questa direzione. E questo è una novità molto importante. Pier Giorgio Olivieri INFORMAZIONI 2 Nell’estate 1978 nasceva la Comunità di San Patrignano SANPA HA COMPIUTO TRENT’ANNI Quest’estate la Comunità di San Patrignano ha compiuto 30 anni. Nell’estate 1978 Vincenzo Muccioli e sua moglie Maria Antonietta Cappelli lasciavano l’attività di albergatori a Rimini e accolsero in casa loro, a San Patrignano, i primi ragazzi con problemi di droga. A San Patrignano, dal 1978 a oggi, sono successe tante cose: la comunità è passata attraverso momenti difficili, processi, la morte del fondatore 13 anni fa. Ma continua ancor oggi ad essere uno dei centri di recupero per tossicodipendenti più importanti d’Europa, che ospita quasi duemila giovani. La Comunità è come una grande città, dove i tossicodipendenti compiono il loro percorso di recupero, vivono lavorando nelle molteplici attività e partecipando alla gestione dei grandi appuntamenti. La Comunità è retta da Andrea Muccioli, uno dei due figli di Vincenzo. Il Sindaco Maria Luigina Matricardi conferma che oggi, dopo periodi di relazioni difficili e contrastate, il rapporto della Comunità con il territorio corianese e con il Comune sono buone. E conferma le parole dette tre anni fa, nel settembre 2005, quando venne intitolata a Vincenzo Muccioli la nuova piazza di Ospedaletto: “Non spetta certamente a noi emettere giudizi sugli aspetti dell’azione di Muccioli. Ma allora, come oggi, prevalgono nella nostra valutazione i lati positivi ed importanti della sua iniziativa nella battaglia contro la droga ed il recupero di tanti ragazzi all’interno della Comunità di San Patrignano”. Ed è per questo che ricordare e festeggiare l’azione di quanti, spesso in maniera solitaria, nel nostro Paese hanno combattuto, e continuano a farlo, la diffusione della droga è un atto doveroso e giusto. Si stanno continuando a “bruciare” la vita di migliaia di ragazzi, nella indifferenza quasi generalizzata del nostro popolo. Ed è questo che va combattuto e non deve essere permesso. La Comunità festeggia il 25° anniversario della sua fondazione (2003) FAMIGLIE EXTRA LARGE Di certo non possono dire di annoiarsi. Sono i componenti delle famiglie “larghe”, quelle che hanno almeno 4 figli, tra naturali, adottivi o affidati. La famiglia extralarge, una specie in via d’estinzione in Italia: erano l’11% dei nuclei familiari italiani negli anni ’60; oggi sono ridotte a ca. 200.000. E a Coriano, se ci sono, quante sono: è una domanda non semplice perché le risultanze provenienti dall’Anagrafe Comunale non distinguono i componenti del nucleo familiare. Quindi dentro la famiglia di un capofamiglia ci possono essere, oltre ai figli, i genitori o altri parenti conviventi. Allora il numero che l’Anagrafe dà dovrebbe essere più attentamente esaminato (e per questa volta non siamo in grado di farlo). L’esito (così come ci proviene dai tabulati) ci dice però che a Coriano ci sono 181 famiglie con 5 componenti che ne fanno parte, 50 famiglie con 6 membri, 13 famiglie con 7, 3 famiglie con 8, 1 famiglia con 9, 2 famiglie con 10. Sono realtà che vivono esperienze di vita molto diverse dalle famiglie senza figli o con un figlio solo. Le famiglie extralarge lavorano ogni giorno per far sì che la società sia capace di accoglierle, convinte che la fatica di ogni giorno dia un senso più grande alle proprie vite e che la scelta di avere bambini non sia un fatto privato, ma un contributo a tutta la comunità. Chi fa un figlio, ha scritto un commercialista, di fatto fa un dono all’erario. I bambini sono il domani dell’economia, della cultura, del mondo. Eppure le famiglie, invece di essere supportate, come indica anche la nostra Costituzione, vengono penalizzate. La vita delle famiglie numerose sarebbe un po’ più semplice se il valore dei figli venisse riconosciuto, se le tariffe delle utenze domestiche non ignorassero il numero dei componenti il nucleo. Se la fiscalità riconoscesse alle famiglie con più componenti il diritto di dividere il reddito per il numero dei familiari con un’area non tassabile definita in base al numero dei figli, se ci fossero i benefit a sostegno delle famiglie, la vita quotidiana di quelle numerose non sarebbe un continuo slalom alla ricerca del prezzo più basso o dell’offerta speciale, un esercizio sapiente dell’arte d’arrangiarsi. Occorre un grande salto di mentalità, un cambio di prospettiva che rimetta al centro la vita, i bambini. “Non rinuncerei mai al mio fratellino in cambio di un paio di scarpe Nike” ha scritto Francesco, un figlio “numeroso”. Semplice ma diretto. Il Comune qualche segnale di attenzione ha iniziato ormai da qualche anno a darlo: riduzione delle rette scolastiche mensili, pari al 15% per il secondo figlio, 20% per il terzo e ulteriori figli; riduzione delle tariffe per il trasporto scolastico (da 160 euro per il primo figlio, a E. 140 per il secondo, a E. 120 per il terzo). LE CIFRE 250 ettari l’estensione della Comunità 20.000 i tossicodipendenti ospitati in 30 anni 1.800 le presenze attuali 160 gli operatori e i volontari 120 i bambini 500 i nuovi arrivi ogni anno 25 l’età media degli ospiti 72% i ragazzi riabilitati dopo 18 mesi 3 le sedi della Comunità (San Patrignano, Novafeltria, San Vito di Pergine in Provincia di Trento) 2200 gli anni carcere convertiti in programmi di recupero COME SI MANTIENE Il 50 per cento delle risorse della Comunità proviene dalle attività e dai beni e servizi prodotti secondo il principio dell’autogestione: Il restante 50 per cento da donazioni e contributi di privati. LA CUCINA Sono 2.600 i pasti serviti al giorno integrati da colazioni e merende. Vengono consumati ca. 300 kg di pane e 150 kg. di pasta a pasto; se il menu la prevede 150 kg di carne suina e avicola. Vengono offerti due menu contemporanei che possono variare da 700 a 1.000 per tipo, più i “menù speciali” per chi ha intolleranze o deve sottoporsi a dieta prescritta dal medico. Questi dati sono stati tratti da Il Resto del Carlino del 27 luglio 2008 L’EUROPA E LE FAMIGLIE Nonostante l’Unione Europea si sia resa conto dei problemi delle famiglie, invitando ufficialmente gli Stati membri a “incorporare la dimensione familiare nelle loro politiche sociali”, non esiste una commissione per la famiglia, né un osservatorio. Nell’ultima inchiesta dell’Istituto delle politiche familiari di Madrid emerge che alcuni paesi membri hanno iniziato singolarmente a riconoscere la famiglia come istituzione (nello studio viene citata anche l’Italia, con il già defunto ministero delle Politiche familiari) ma in molti altri l’attenzione è inesistente. E’ stato stimato che in Europa su 13 euro devoluti in spese sociali uno solo viene speso per la famiglia, con grosse diversità fra le Nazioni: Spagna e Portogallo non arrivano a spendere l’1% del loro Pil per famiglia e bambini. Italia e Grecia, insieme appunto ai cugini iberici, sono i paesi dell’Europa dove si spende meno per la famiglia; Lussemburgo, Danimarca, Svezia e Irlanda spendono, invece, 3 volte la media europea, pari al ,1% del proprio Pil. Si produce così una situazione di grande squilibrio e la creazione, denuncia l’inchiesta spagnola, di paesi di serie A e serie B. Una famiglia con 3 figli in Lussemburgo riceve 1.521 euro di indennità al mese, in Germania 462 euro. La stessa famiglia in Slovacchia riceve solo 42 euro di benefit, in Polonia 36 e in Lettonia 32. La restrizione all’accesso dei benefit legate al reddito sono così forti che la maggioranza delle famiglie in Italia, Portogallo, Spagna e a Malta non ne ricevono affatto. (da AESSE, periodico delle ACLI, n. 7, luglio 2008) INFORMAZIONI 3 A Cerasolo Ausa NASCE LA “SUPERSTRADA DEL COMMERCIO” Proseguono gli incontri promossi dal Comitato dei commercianti ed artigiani di Cerasolo Ausa atti a promuovere iniziative per l’area “Cerasolo Superstrada del Commercio”. Il Comitato riunisce ormai una quarantina di attività lungo la strada per San Marino. Nel giro di pochi mesi gli artigiani, i commercianti, gli industriali che ruotano attorno al Comitato hanno dato vita a numerose attività, tra cui la creazione del sito internet www.cerasoloausa.net dove i visitatori possono seguire tutte le iniziative legate a “Cerasolo Superstrada del Commercio”, trovare i negozi e le varie attività commerciali. Il Comitato ha preso vita nel gennaio 2008 con i primi 20 soci: Presidente dell’organismo Valentina Brighi; consiglieri Oriano Borghini, Salvatore Lefante, Mauro Raggini, Romano Semprini e il coordinatore Gianfranco Soldati. I soci oggi sono arrivati ad essere ca. 40, ed il numero è destinato a crescere. Nell’ultimo incontro del Comitato a settembre, hanno preso parte il Sindaco Matricardi e l’Assessore Olivieri. La discussione si è soffermata sul miglioramento della segnaletica locale al fine di meglio indicare l’area di interesse della “Superstrada del Commercio” e sui lavori di manutenzione dell’area, soprattutto per ciò che riguarda la pulizia dei fossi e dei guardrail che è stata fatta fino ad oggi soltanto una volta all’anno. L’Assessore Olivieri ha assicurato tutti dicendo che i lavori di segnaletica sarebbero stati eseguiti il prima possibile (cosa infatti avvenuta nel frattempo) e che le operazioni di pulizia verranno eseguite almeno due volte l’anno. Si è iniziato inoltre ad affrontare i progetti per Natale, in particolare un sistema di luci realizzato ad hoc per le festività natalizie. Infine si è posto il problema della comunicazione: con tutte queste iniziative si vuole dare un’immagine complessivamente unitaria dell’area che si vuole mantenere anche nelle inserzioni pubblicitarie volte alla promozione nel riminese e in Romagna. La nuova cartellonistica sulla Superstrada di San Marino INAUGURATA LA SEDE DELL’UFFICIO R.A.B. In vista della costruzione della nuova Linea, si è insediato il RAB, il Comitato Consultivo delle Comunità Locali che avrà il compito di monitorare la fase di costruzione del nuovo impianto. Il RAB, in particolare, è una forma di consultazione tra il gestore (HERA), la cittadinanza locale e le amministrazioni comunali coinvolte, con funzioni di monitoraggio e scambio di informazione sugli indicatori ambientali e si prefissa come scopo principale di facilitare la comunicazione, l'informazione e l'interazione tra l’Azienda che gestisce il servizio di smaltimento dei rifiuti e i cittadini residenti nelle aree urbane circostanti gli impianti. Il RAB di Raibano si è già riunito due volte, il 29 luglio ed il 6 ottobre. Hanno partecipato un rappresentante per ciascuna Amministrazione Comunale coinvolta (Comuni di Coriano, Riccione e Misano Adriatico), i 6 rappresentanti dei cittadini, eletti in occasione di assemblee pubbliche, e due rappresentanti tecnici di Hera. Nelle prossime settimane la composizione del Comitato sarà integrata con la presenza dei rappresentanti delle associazioni ambientaliste del territorio che decideranno a breve chi delegare. Nel corso della seconda riunione sono state elette le cariche previste dal Regolamento: il Presidente del RAB, Andrea Sanchi, rappresentante dei cittadini di Riccione; il Vicepresidente, Marino Signorini, di Misano Adriatico; il Segretario, Sonia Vincenti, di Coriano. L’Ufficio RAB, a disposizione dei cittadini che volessero tenersi aggiornati rispetto alle attività del Comitato in orari che lo stesso RAB indicherà nelle prossime settimane, è sito in via Garibaldi a Coriano. I LAVORI ALL’INCENERITORE L’impianto di incenerimento di Raibano oggi, dopo l’abbattimento dei due camini dei vecchi forni La nuova Linea del Termovalorizzatore sarà pronta entro la fine del 2009. Insieme alla Linea 3, già esistente e di recente ristrutturata, tratterà fino a 150.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati ogni anno. La costruzione della nuova Linea procede secondo i programmi. E’ in corso in questa fase, dopo l’abbattimento dei due camini e dei vecchi forni, in particolare la realizzazione della parte interrata del nuovo forno. In questo periodo, a seguito della demolizione delle due Linee più vecchie terminata all’inizio dell’estate, l’unica Linea attiva tratta oggi 200 tonnellate al giorno. Il resto viene inviato in discarica a Sogliano, dopo un trattamento in loco. INFORMAZIONI 4 LA PAROLA AI GRUPPI CONSILIARI In questa pagina i gruppi consiliari potranno liberamente intervenire sui diversi problemi amministrativi del Comune. Naturalmente la responsabilità di quanto affermato e dichiarato nei singoli pezzi, sarà del gruppo che firmerà l’articolo. ANTIFASCISMO SCUOLA: QUANTE BUGIE! Nell’ultimo mese autorevoli esponenti della Destra italiana hanno riaperto dolorose ferite, confermando che una storia condivisa in Italia ancora non c’è e non è possibile. Ha incominciato il Sindaco di Roma Alemanno che ha sostenuto che il fascismo non è stato “il male assoluto” (come invece aveva sostenuto in Israele qualche tempo fa il suo segretario Fini), ma con una eccezione: le leggi razziali. Gli ha fatto eco il Ministro della Difesa Larussa che ha posto sullo stesso piano partigiani e repubblichini. E’ stato costretto nuovamente ad intervenire l’on. Fini, oggi Presidente della Camera dei Deputati, per recuperare un minimo di credibilità democratica a questa Destra revanscista e nostalgica: Fini ha detto che “la destra si deve riconoscere nei valori dell’antifascismo” e che la Repubblica di Salò combatteva dalla parte sbagliata. E’ riuscito a salvare la faccia, ma le reazioni furiose di tanti esponenti della Destra (dalla Mussolini a Storace, dai leader giovanili al Ministro Giorgia Meloni) la dicono lunga sul reale pensiero di questi personaggi. Per non ricordare poi i tanti interventi che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato costretto a fare a difesa della Costituzione Italiana e dei suoi valori. Siamo un paese smemorato che non riesce a dimenticare. I fatti ci inseguono sempre. Anche se o forse proprio perché abbiamo cercato di rimuoverli, rinunciando a chiarirli. O, almeno, a fornire loro una spiegazione condivisa. Di stagione in stagione, la storia viene riscritta retrospettivamente in base a interessi e valori di parte, a prescindere dalla reale realtà storica. Compreso il fatto che qualcuno si batteva per ragioni giuste e altri invece no. Il politologo Ilvo Diamanti, su Repubblica, a proposito di questi fatti ha scritto: “Tuttavia, se siamo prigionieri del passato, è anche per un’altra ragionevole ragione. Questa società ha abolito il futuro. Ha rinunciato a descrivere un orizzonte comune. Procede in ordine sparso, giorno per giorno. Una società vecchia, dove i giovani sono una specie rara – come i panda - controllata da adulti che non vogliono diventare adulti e da vecchi che rifiutano di invecchiare. La classe politica ne è uno specchio fedele … Un paese smemorato e, al tempo stesso, incalzato dalla memoria. Sospeso fra rimozione, revisione e nostalgia. Per sottrarsi alle trappole del passato che non passa mai, resta solo una via. Guardare avanti. Progettare – o almeno immaginare – il futuro”. Il Gruppo Consiliare di Centro-Sinistra a Coriano si è sforzato di fare questo: pensare il futuro per il nostro Paese. Progetti, idee, proposte sono state esaminate, affrontate, realizzate. Coriano è oggi una bella realtà, dove si sta bene, si vive bene. Problemi, naturalmente, ci sono, ma gli uomini e le donne delle forze di CentroSinistra guardano al futuro con grande speranza. E con loro ci sono i giovani che dovranno proseguire ad investire sui progetti per la Coriano dei prossimi decenni. Sulla riforma Gelmini, anche il PD riminese sposa la linea della demagogia, quella dell’opposizione a prescindere, dei “No” preventivi, fondata su una dialettica più ideologica che legata a dati di fatto ed alle necessità ormai inderogabili degli studenti, delle famiglie e della scuola. Se è vero che le bugie hanno le gambe corte non si comprende questa campagna di disinformazione a tutti i livelli per caricare di incertezze le famiglie e quegli insegnanti in buona fede che credono nell’importanza della scuola come luogo di cultura e di preparazione alla vita. Una delle menzogne più gravi messa in circolazione è quella secondo cui il ritorno al maestro unico, il voto in condotta e quello sulle interrogazioni invece del giudizio, farebbe fare alla scuola un balzo indietro di cinquanta anni e la fine del tempo pieno. In verità le cose stanno diversamente. Da un sondaggio dell’Istituto Piepoli (non certo vicino al centrodestra), risulta che: - l’85% degli intervistati sono favorevoli alla reintroduzione del voto in condotta; - il 79% è favorevole al Voto invece del Giudizio; - il 61% è favorevole al ritorno del maestro unico. Il ritorno al maestro unico alla scuola primaria (ex scuola elementare) nasce da una necessità educativa molto importante: fornire una figura di riferimento al bambino che a 6 anni si ritrova in un contesto nuovo, ben diverso da quello della scuola dell’infanzia. Esso è figura fondamentale nello sviluppo sociale del bambino e, non da ultimo, insegna ad imparare. Nelle scuole elementari è fondamentale imparare ad avvicinarsi ai nuovi saperi, imparare l’amore per la lettura di un buon libro. Non è fondamentale leggerne 10 o 20 o 100; molto più importante è imparare a leggere nel modo giusto, cosa che sarà fondamentale negli anni a venire con le richieste più pressanti delle classi superiori. I 3 maestri nelle scuole elementari sono scaturiti da concorsi sbagliati che hanno fatto assumere troppi insegnanti negli anni in cui si è avuto un calo demografico considerevole. Successivamente si è dovuto trovare un “impiego” a tutti questi insegnanti e così si è arrivati alle 3 figure. Per i bambini da 6 a 10 anni è fondamentale avere una figura di riferimento valida e costante, non 3 insegnanti che a rotazione tentano di “infarcire” di sapere i bambini. Spesso la maestra è vista come una “vice mamma” che contiene e rassicura e insegna nel modo giusto i saperi che sono richiesti a quest’età. Con il maestro unico, in realtà, il tempo pieno alle elementari sarà aumentato del 50% e li verranno redistribuiti i maestri che non saranno più impegnati nelle compresenze in classe. Verrà comunque garantita la presenza dell’insegnante di lingua straniera, di informatica e di educazione fisica. In tal modo il bambino saprà quale è l’insegnante di riferimento e vedrà negli altri i collaboratori o comprimari, del primo. Altre bugie vengono propalate ad uso politico per screditare la riforma Gelmini: La pretesa chiusura delle piccole scuole. Nessuno si sogna di chiudere le piccole scuole nei centri isolati o montani: si tratta invece di correggere l’anomalia per cui non si abbia un insegnante ogni 9,7 alunni mentre nella media europea è di un insegnante ogni 12 alunni; La pretesa riduzione degli insegnanti di sostegno. E’ stato ribadito a più riprese dal Ministro che nessun taglio interesserà gli insegnanti di sostegno. Difatti sono stati attivati i 90.882 insegnanti di sostegno esattamente come previsto dal precedente Governo. Taglio di 87.000 cattedre in tre anni. L’Italia spende come e più delle altre nazioni europee eppure i nostri insegnanti sono i peggio pagati quindi è evidente che sono in troppi a dividersi uno stipendio indecoroso. Il taglio previsto si concretizza non con licenziamenti ma limitando l’incremento previsto per i prossimi tre anni. In tal modo, con il risparmio ottenuto, potranno essere concessi incrementi agli altri insegnanti. Il Gruppo Consiliare di Centro-Sinistra Il Gruppo Consiliare “Uniti per Coriano” LA NOSTRA REGIONE È LA PIÙ INQUINATA D’ITALIA Il 7 ottobre si è svolta l’assemblea pubblica sulle nuove tecnologie studiate per lo smaltimento ed il riciclaggio dei rifiuti nella provincia di Rimini. Lo smaltimento a freddo e l’utilizzo dei tunnel magnetici o a fibre ottiche sono tra le varianti possibili per evitare la costruzione della 4° linea dell’inceneritore. Non ci sono più scusanti per la Regione, la Provincia, i Comuni e per Hera: tutti sono ufficialmente a conoscenza delle alternative realizzabili. Il potere politico ha gli strumenti per realizzare un sistema BIO-RICICLABILE che tolga il primato all’Emilia Romagna di regione più inquinata d’Italia. L’impianto di Montello, in grado di ricevere e trattare 165.000 ton/anno di rifiuti - ricordo che Coriano arriverà a 200.000 tonnellate entro il 2012 - è stato illustrato, come esempio positivo, durante all’assemblea. I vantaggi individuati nel trattamento anaerobico investono molteplici aspetti di cui i principali possono essere così riassunti: 1- il trattamento anaerobico è fonte di energia positiva; 2- vasto campo di applicazione (non vi sono problemi legati alla presenza di materiali estranei o all’eccessiva umidità); 3- flessibilità: lo stesso impianto può trattare diversi tipi di scarti organici; 4- automazione: il funzionamento dell’impianto è completamente automatico, inclusa la separazione dei materiali estranei (non è richiesta selezione manuale); 5- energia: massimo recupero di energia sia elettrica che termica, grazie all’alto rendimento del processo multifasico; 6- emissioni di Co2: il materiale organico è convertito in energia, contribuendo alla riduzione delle emissioni di Co2 e quindi alla riduzione dell’effetto serra; 7- impatto ambientale: assolutamente contenuto. Il processo avviene all’interno di capannoni mantenuti in depressione, serbatoi e tubazioni ermeticamente chiusi, eliminando eventuali emissioni di odori all’esterno e all’interno dell’impianto e mantenendo condizioni ottimali nell’ambiente di lavoro. L’utilizzo di biofiltri per trattare l’aria esausta dell’impianto consente di abbattere totalmente le emissioni in atmosfera. Altro sistema presentato all’assemblea è stato il KOMPOGAS. Il compost KOMPOGAS, certificato per l’uso nell’agricoltura biologica (FIBL), è un concime naturale prezioso, che permette di ottenere risultati impressionanti. Questi sono i link che potete consultare: www.centroriciclo.com/azienda.php (estrusione); it.youtube.com/watch (Kompogas digestione anaerobica); www.eco-star.it/index. (separazione sacchetti dall’umido); it.youtube.com/watch (separazione rifiuti stradali). Chi desiderasse maggiori documentazioni può contattarmi a questi recapiti: [email protected]; [email protected]. Il Gruppo Consiliare “Nuova Coriano” INFORMAZIONI 5 A docenti, scolari e genitori AUGURI PER IL NUOVO ANNO SCOLASTICO L’Assessore alla Pubblica Istruzione Melelia Maltoni Il 15 settembre i cancelli delle scuole corianesi, di ogni ordine e grado, hanno riaperto i battenti. Con il fiato in gola, ma anche quest’anno i lavori di manutenzione e adeguamento degli stabili sono stati completati in tempo. Continua intanto il trend di crescita dei ragazzi che frequentano le nostre scuole (vedi tabella in fondo alla pagina). La necessità di partire con il nuovo polo scolastico cresce di anno in anno, ma i problemi di reperimento dei fondi necessari è sempre più drammatico. Auguro a tutti i docenti, agli alunni e ai loro genitori, un proficuo anno scolastico, consapevoli tutti degli enormi problemi che la scuola italiana, di ogni ordine e grado (dalle materne all’Università), sta attraversando. Ma proprio la consapevolezza dei problemi esistenti mi fa dire che la scuola pubblica non si riforma per decreto e con voto di fiducia. La “riforma” (è un eufemismo) del Ministro Gelmini è solo un enorme taglio alla scuola italiana: non è reintroducendo il voto di condotta, il maestro unico, la riduzione d’orario nella scuola primaria che si danno risposte alle esigenze didattiche degli studenti e alle esigenze sociali delle famiglie. La scuola si può riformare introducendo merito e pari opportunità, valorizzando la professiona- lità degli insegnanti, adeguando i loro stipendi in base al merito, tutti criteri lontanissimi dalla concezione del Ministro Gelmini. Siamo tutti fortemente preoccupati perché si attuano tagli indiscriminati pari a 8 miliardi di euro, prevedendo la riduzione di 4 ore settimanali nella scuola elementare, la riduzione drastica del tempo pieno e del tempo prolungato, il rischio di chiusura di migliaia di scuole soprattutto nei piccoli comuni, e la riduzione degli insegnanti e del personale scolastico non è una riforma della scuola: è l’uccisione della scuola pubblica. Questo noi non lo vogliamo e ci batteremo, assieme ad insegnanti e genitori, perche queste catastrofiche previsioni previste dalla Gelmini vengano rigettate. Melelia Maltoni LABORATORI “PINOCCHIO” A OSPEDALETTO ISCRIZIONI 2008/2009 ANALISI STATISTICA 2007/2008 Tornano anche questo inverno a Ospedaletto i laboratori extrascolastici per bambini e ragazzi dai 3 ai 13 anni. Sono previsti laboratori di danza, karate-do, teatro, musica e canto, cartoons, informatica, ceramica, terracotta, di lavori manuali e creativi, ed altro ancora. Entro il 3 ottobre sono state raccolte presso le scuole il modulo di iscrizione; il 15 ottobre incontro-confronto con i genitori dei bambini che hanno presentato le domande. I corsi inizieranno il 20 ottobre e termineranno il 30 aprile 2009. La durata dei singoli corsi però potrà essere più breve o più lunga. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio servizi sociali e pubblica istruzione in Comune (negli orari d’apertura): tel. 0541.659844 e 0541.659843. Totale frequentanti 270, suddivisi in 26 gruppi di lavoro, di cui 6 laboratori manuali brevi con un adulto accompagnatore (5 sett.) 1 laboratorio di cartoons (10 sett.) 19 laboratori di durata annuale (26 sett.) DIVISIONE PER TIPOLOGIA DI LABORATORIO LA POPOLAZIONE SCOLASTICA NEL NOSTRO COMUNE 2008/2009 ISCRITTI SCUOLE MATERNE STATALI PRIVATE 05/06 06/07 07/08 08/09 ISCRITTI SCUOLE ELEMENTARI STATALI 05/06 06/07 07/08 08/09 05/06 06/07 ISCRITTI SCUOLE MEDIE STATALI 07/08 08/09 05/06 06/07 07/08 08/09 CORIANO 87 81 80 61 54 51 60 62 198 213 244 257 174 167 175 168 OSPEDALETTO 69 66 79 80 - - - - 138 150 149 155 147 160 167 181 CERASOLO 47 47 50 46 - - - - 78 81 91 88 - - - - BESANIGO 36 45 51 45 - - - - - - - - - - - - MULAZZANO 26 28 23 21 - - - - - - - - - - - - TOTALI 265 267 283 253 54 51 60 62 414 444 484 500 321 327 342 349 INFORMAZIONI 6 LAVORI IN CORSO ARREDO PIAZZA MULA D’ORO A MULAZZANO Sono stati completati i lavori di arredo urbano di Piazza Mula d’Oro a Mulazzano. L’intervento, eseguito dalla ditta CSE srl Costruzioni edili stradali, è costato 70 mila euro più IVA. E’ stato inoltre sistemato il verde da parte della Cooperativa Olmo, che è l’azienda che gestisce tutto il verde pubblico comunale. I lavori hanno interessato tutta la piazza, con la realizzazione dei marciapiedi e di un’isola centrale attorno al pozzo. Il tutto pavimentato in betonella. Inoltre sono state realizzate aiuole, sia da fiore che a verde. Sulla piazza è stata vietata la sosta degli automezzi. I marciapiedi sono stati prolungati sia in direzione del Cimitero che verso Via Agello. MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELLA VIABILITA’ COMUNALE Il 22 settembre hanno avuto inizio i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità comunale per l’anno 2008 e sono tuttora in corso. L’appalto è stato vinto dalla ditta Mattei di Villa Verucchio per un importo di E. 118.500,00. Saranno eseguiti i seguenti lavori: asfaltatura delle strade bianche Via Roncona (zona Mulazzano), Via del Fagiano (zona Mulazzano), Via Pedrolara vicinale (zona Monte Tauro); ripristini su asfaltature esistenti: Via Mulazzano nel tratto compreso tra l’intersezione di Via San Patrignano con Via Cella, Via della Repubblica a S. Andrea in B. nel tratto di fronte al cimitero, Via il Monte con sistemazione della frana che coinvolge la strada, Via Moreta nel tratto iniziale lato Via Fienile, Via Rio Melo nella curva di fronte al Ristorante Vecchia Fonte, il piazzale del Centro Commerciale di Cerasolo Ausa, Via Canneto in zona Cavallino, Via laterale SP 41 in zona Ospedaletto. ARREDO URBANO VIA DI VITTORIO E’ stato completato il lavoro di arredo urbano in Via Di Vittorio, iniziato a metà luglio. Esso è stato realizzato dalla ditta Antonioli di Riccione, per un importo di E. 40.695,00. L’intervento prevedeva la realizzazione del marciapiede in Via Di Vittorio, nel tratto compreso tra Via il Balcone e la rotatoria nell’intersezione fra le vie Garibaldi e Marano. Un intervento rivolto dunque, soprattutto, alla messa in sicurezza dell’accesso dei ragazzi che frequentano la Scuola Media “Mevio Gabellini”. FOGNATURA PASSANO – CORIANO I lavori di realizzazione della fognatura PassanoCoriano sono stati assegnati alla ditta Coromano di Bertinoro. La consegna del cantiere è avvenuta il 6 ottobre ed i lavori dovranno essere ultimati entro il mese di marzo del 2009. I lavori sono appaltati e diretti dai tecnici di HERA. ILLUMINAZIONE PUBBLICA E’ stato realizzato l’impianto di illuminazione del guado di Vallecchio e dell’incrocio fra la Via Parco del Marano e la Via Ranco. Si è in attesa della fornitura da parte di ENEL dell’energia elettrica per l’accensione di questi impianti. E’ stata illuminata la Via Cerasolo, nel tratto compreso tra Ospedaletto e la rotatoria dell’ingresso merci della Comunità di San Patrignano. E’ stato illuminato il percorso pedonale tra la Chiesa di Cerasolo e il Cimitero, oltre che il tratto della zona abitata di Via il Monte (Mulazzano). Sono stati infine potenziati gli impianti esistenti di Via Rio Melo, Via Chiesa e Via Modena. Tutti questi interventi sono costati 150.000 euro. I lavori di arredo in Via Di Vittorio MULAZZANO, IL SOLE SPLENDE A SCUOLA Il nuovo impianto fotovoltaico installato sopra il tetto della scuola di Mulazzano E’ stato installato nei giorni scorsi il primo impianto fotovoltaico comunale a Coriano sopra la falda del tetto della scuola di Mulazzano. Un impianto da 4,41 kWp di potenza nominale che produrrà ogni anno 5.509 kWh di energia pulita sfruttando solo ed esclusivamente la luce del sole. Il generatore è costituito da 21 pannelli fotovoltaici Trina Solar da 210 Wp e un inverter Fronius IG40. I lavori sono stati eseguiti dalla Cooperativa Sociale Ecoservizi L’Olmo di Rimini con il supporto tecnico di Ubisol s.r.l. L’impianto si ripagherà nel giro di pochi anni grazie agli incentivi statali in “Conto energia”, che favoriscono la realizzazioni di tali impianti su edifici pubblici, poi produrrà un reddito che andrà direttamente nelle casse comunali per oltre dieci anni. All’installazione seguirà un momento didattico dedicato agli alunni della scuola in cui si spiegherà ai bambini l’importanza del risparmio energetico e dell’uso razionale dell’energia nella vita di tutti i giorni. INFORMAZIONI 7 GIUSEPPE RAVEGNANI (1895-1964) CRITICO LETTERARIO, GIORNALISTA, POETA, SCRITTORE, BIBLIOTECARIO, TRADUTTORE L’UOMO DI CULTURA A volte capita che uno nasca “in un altro posto”: è quello che è successo a Giuseppe Ravegnani che è nato in casa dello zio, fratello della mamma, a San Patrignano di Coriano, invece che nella grande casa familiare di Ferrara. Eppure Ravegnani, per tutta la vita, in tanti scritti, rivendica la sua romagnolità:“Bisogna essere nati qui, tra mare e collina, nella casa del contadino o in qualche vecchia torre malatestiana, su per le coste di Coriano o di Cerasolo, tra il casto lume degli olivi e l’oro del granoturco, per comprendere quale e quanto sia il valore della poesia per la nostra anima romagnola” (in “Febbre bianca” del 1958). E con i nipoti, per anni, venne a Coriano, per fargliela conoscere ed apprezzare. Ma per i corianesi Ravegnani è personaggio sconosciuto, nonostante questi legami affettivi e culturali. In occasione dell’inaugurazione di CORTE – Coriano Teatro abbiamo invece voluto ricostruirli, e con due dei suoi nipoti (che ringrazio calorosamente), Enrico Ravegnani, maestro restauratore, e Cecilia Chailly, grande arpista, abbiamo voluto costruire un percorso che lo facesse conoscere a Coriano. Cecilia, la serata dell’inaugurazione, suonerà e leggerà brani del nonno legati alla nostra terra e ricordi del padre, Luciano Chailly, uno dei più grandi compositori italiani del Novecento: “Ritagli di vita intima”, il titolo del recital inaugurale il 28 dicembre. Con Enrico invece allestiremo una mostra delle stampe del ‘700 che ha ereditato dal nonno: Giuseppe Ravegnani era un collezionista di tante cose (di libri, in primo luogo). Questa piccola raccolta di stampe sarà illustrata e commentata da Andrea Donati, responsabile della Fondazione Serra di Cesena. Ma delle manifestazioni per l’inaugurazione di CORTE parleremo in maniera molto più ampia nel numero del giornale di dicembre. Quello che invece ci premeva evidenziare è il progetto complessivo che è stato costruito per riscoprire questo grande personaggio della cultura italiana del Novecento che ha radici nella nostra terra: poeta (sin da giovanissimo), direttore della Biblioteca Estense di Ferrara negli anni Trenta e curatore delle opere di Ariosto, giornalista, dirigente e critico letterario della casa editrice Mondadori dal dopoguerra sino alla fine degli anni ’50, vincitore del Premio Viareggio per la saggistica nel 1955, membro delle giurie dei più importanti premi letterari italiani, direttore della più prestigiosa collana di poesie d’Italia, la mondadoriana “Lo specchio”. In questi anni, come Biblioteca Comunale “Battarra”, siamo andati alla ricerca di questi personaggi corianesi che hanno avuto un ruolo nella storia culturale e sociale dell’Italia. Mi auguro che il breve profilo biografico che abbiamo ricostruito serva a meglio capire la storia di Giuseppe Ravegnani. Non sappiamo se in Paese c’è ancora qualcuno che lo ricorda o che ha avuto rapporti con Lui. Se ci fosse, ci piacerebbe raccogliere la sua testimonianza. Quello che ci premeva però pensiamo di averlo ottenuto: legare la storia di Giuseppe Ravegnani a Coriano, il luogo dove il 13 ottobre 1895 vide la luce. Paolo Zaghini Giuseppe Ravegnani al lavoro nel proprio studio della casa di Milano LA BIOGRAFIA E LA FAMIGLIA Giuseppe Ravegnani nacque a San Patrignano, frazione del Comune di Coriano, il 13 ottobre 1895 da Adriano Ravegnani (nato a Bologna l’8 gennaio 1863, trasferitosi a Bezzecca, provincia di Trento, il 4 novembre 1946 presso la nipote Silvana Chailly e qui morto il 28 dicembre 1950) e Maddalena Capri (nata a Bologna il 9 giugno 1862, e morta a Milano il 7 marzo 1954). Nasce in casa del fratello della mamma, Francesco Capri (nell’immobile in cui oltre 70 anni dopo Vincenzo Muccioli fondò la Comunità di San Patrignano). I genitori erano entrambi residenti a Ferrara, e qui iscrissero da subito anche il figlio Giuseppe. All’anagrafe corianese infatti c’è solo l’atto di nascita. Ma Giuseppe rimase in qualche modo legato a Coriano: suo nipote Enrico racconta che ancora pochi mesi prima della morte il nonno portò i nipoti a Coriano a vedere la casa dove era nato. Una curiosità: tutte le biografie riportano come luogo di nascita sempre, e solo, San Patrignano di Romagna (quasi fosse un Comune), senza mai citare Coriano. Il padre, Adriano, uomo pratico, fu uno degli uomini dei consorzi di bonifica del ferrarese. La coppia Adriano e Maddalena avrà anche una figlia, Clementina, che poi sposerà Vittorio Chailly. Dalla loro unione nacquero tre figli: Luciano (Ferrara, 19 gennaio1920-Milano, 24 dicembre 2002), Giancarlo e Silvana. Luciano, compositore e direttore dei maggiori teatri italiani, ebbe due figli: Riccardo (1953), direttore d’orchestra, e Cecilia (1960), arpista. Il padre di Adriano, Giuseppe Ravegnani (nato a Rimini nel 1832 e morto a Ferrara il 9 marzo 1918), fu artista eclettico, nato da una antica famiglia alto borghese (Dante Alighieri, nel Paradiso, al 16° Canto, ai versi 97-99, scrive: “Erano i Ravignani ond’è discesi il conte Guido e qualunque del nome dell’alto Bellincion ha poscia preso…”). Allievo del pittore riminese Luigi Pedrizzi, frequentò l’Accademia Artistica di Bologna. Fra il 1870 e il 1880 lavorò a Rimini (affrescò la sala da ballo del Kursaal, lavorò alla Chiesa di Santa Chiara e al Tempio Malatestiano). Nel maggio 1882 si trasferì a Ferrara, dove divenne direttore della Scuola di Belle Arti “Dosso Dossi”. Per le notizie su di Lui vedasi il saggio di Giulio Zavatta “Per una biografia di Giuseppe Ravegnani, pittore riminese dimenticato” in “Romagna arte e storia” n. 79/2007. La moglie era Clementina Foschi (nata a Bologna il 2 gennaio 1832 e morta a Ferrara il 5 agosto 1919). Acquistò a Ferrara il seicentesco Palazzo Scacerni, in Via Palestro 52, in cui crebbero i ragazzi Ravegnani e Chailly. Residenza spesso citata nei ricordi dei protagonisti e di molti amici. Giuseppe Ravegnani sposò a Ferrara Nella Vasè il 9 febbraio 1922. Era nata a Ferrara (in località Porotto) il 21 gennaio 1899 e morì a Tortona (AL) il 30 aprile 1985. Dal matrimonio nacquero due figli: Paolo (nato il 4 gennaio 1923 a Ferrara e deceduto a Ravenna il 22 dicembre 1996) (sposato con Anna Maria Balboni nata a Ferrara il 5 agosto 1923, vivente) e Adriano (nato a Roma il 6 luglio 1924, trasferitosi a Milano il 6 giugno 1945, poi a Pozzol Groppo dal 1966 al 1987, ed infine a Voghera. E’ morto a Milano l’11 febbraio 1989) (sposato con Maria Rosa Barbaroux, nata a Milano l’8 giugno 1926) (redattore sportivo del Corriere della Sera, Sindaco del piccolo comune di Pozzol Groppo in provincia di Alessandria dal 1965 al 1970). Paolo ha tre figli: Giorgio (1946), Enrico (1951) e Luca (1955-1991). Adriano ha tre figlie: Patrizia, Lianella, Paola. Ravegnani morì a Milano il 20 maggio 1964, a 69 anni. Fu sepolto nel cimitero di Pieve di Ledro in provincia di Trento con i genitori, ma poi la salma fu traslata dalla famiglia a Pozzol Groppo in provincia di Alessandria. INFORMAZIONI 8 GLI ANNI FERRARESI Giuseppe Ravegnani partecipò alla Prima Guerra Mondiale sul fronte. Tornato dal Carso si laureò, in ottemperanza ai voleri del padre, in giurisprudenza all’Università di Ferrara. Ma i suoi interessi erano altri, e verso questi ben presto si diresse. Nel 1913, a 17 anni, fondò a Ferrara con Italo Balbo, suo compagno di scuola al Liceo Ginnasio Ariosto, la rivista letteraria “Vere novo”. Da giovanissimo esordì come poeta e fu tra i protagonisti della vita letteraria italiana, nel vivace ambiente ferrarese del poeta Corrado Govoni (1884-1965) e del pittore/scrittore Filippo De Pisis (1896-1956), raccolto, tra il 1914 e il 1925, intorno alle riviste “Vere novo” e “Poesia e arte”; e in seguito intorno alla terza pagina del “Corriere Padano” di Nello Quilici (morto il 28 giugno 1940 a Tobruk insieme a Balbo). Il quotidiano, nato il 5 aprile 1925, come “giornale della rivoluzione fascista”, fu fondato da Italo Balbo (18961940) che ne rimase anche il proprietario unico per tutta la sua vita. Del “Corriere Padano” curò la terza pagina ininterrottamente dal 1929 al 1943, scrisse tanto nella sua rubrica “La Tirlindana” (i suoi articoli spesso erano citati e riportati da altri giornali e riviste) e infine ne fu il direttore, dopo la morte di Quilici, dal 1940 al 1942. Negli anni Trenta Ferrara non rappresenta solo la formazione universitaria, ma significa anche una cultura parallela a quella accademica. A Ferrara operò in particolare un gruppo di letterati e artisti di diversa esperienza e provenienza (non necessariamente ferrarese), tra cui alcuni già noti, come Corrado Govoni (senz’altro la maggiore personalità poetica), o prossimi ad una fama anche internazionale come i pittori Carlo Carrà (1881-1966), Giorgio De Chirico (1888-1978), Filippo De Pisis, Alberto Savinio (1891-1952); altri di rilievo inferiore come Ravegnani stesso, gli scrittori Lionello Fiumi (1894-1973) e Ferruccio Luppis (18801959), gli editori fratelli Alberto (1890-1965) e Giulio (1878-1961) Neppi. Ne nacque una vivace azione culturale (orientata in una zona ibrida tra crepuscolarismo, futurismo e l’influenza ancora attiva di Pascoli e D’Annunzio), spessa capace di esiti anche interessanti, attenta comunque al confronto critico e alle giovani voci provenienti dalle più disparate regioni italiane. Collaboratore di Giuseppe Agnelli (18561940), allievo del Carducci, direttore della Biblioteca Ariostea di Ferrara dal 1892 al 1933, lo sostituì alla direzione dell’Istituto alla fine del 1933 e vi rimase sino al 1945, quando fu costretto ad un abbandono burrascoso (probabilmente per le sue implicazioni con il fascismo). Nel “Fondo Ravegnani” (cartella 12) presso la Biblioteca di Pavia sono conservate una serie di carte che documentano una lunga assenza dal lavoro per motivi di salute (dal 27 novembre 1944 al 27 aprile 1945); il protrarsi dell’assenza, questa volta ingiustificata, con conseguente licenziamento (15 maggio 1945); l’avvio di una procedura di epurazione contrastata da Ravegnani con memoriali difensivi e dichiarazioni in suo favore; e infine una richiesta di Ravegnani di dimissioni (30 novembre 1945) che sembra concludere la vicenda. Nel decennio in cui fu Direttore della Biblioteca, Ravegnani migliorò gli strumenti di consultazione, compilò il catalogo “I manoscritti della Biblioteca Ariostea” (Olschki, 1933) e scrisse “Saggio di un catalogo degli incunaboli della Biblioteca Ariostea” (1934). Prese, sin dal 1939, importanti iniziative tese a salvaguardare i preziosi codici ed incunaboli posseduti dall’Ariostea nella eventualità di incursioni aeree sulla città. Ma nel 1938 il direttore Ravegnani fu necessariamente ligio alle leggi, alle ideologiche prescrizioni del fascismo, nell’applicazione delle leggi razziali nell’Istituto che dirigeva. Nel 1935 aveva ottenuto la Libera Docenza in Letteratura Italiana. Dal 1937 al 1939 fu redattore della “Nuova Antologia” di Roma. LA CITAZIONE DI BASSANI Il critico Lanfranco Caretti (1915-1995) e lo scrittore Giorgio Bassani (1916-2000) leggeranno i testi della letteratura contemporanea presso la fornita biblioteca privata di Ravegnani, “il più illustre, con Nello Quilici, dei letterati ferraresi” (dirà poi in una testimonianza Bassani). Ma Ravegnani è anche colui che nel 1938 si renderà colpevole dell’allontanamento di Bassani dai locali della Biblioteca Ariostea a seguito delle leggi razziali. Lo scrittore darà testimonianza di questo episodio nel romanzo “I giardini dei Finzi-Contini” (edito nel 1962). Ad oggi non è chiaro se questo fu un episodio reale o una invenzione narrativa. I familiari raccontano che questo fatto turbò profondamente gli ultimi anni della vita di Ravegnani, che negò decisamente ogni veridicità dell’episodio contenuto nel libro di Bassani. Sempre i familiari raccontano di un incontro assai burrascoso che si svolse con Bassani a tal proposito, e che pose fine definitivamente ad una lunga e cordiale frequentazione. GLI ANNI MILANESI Lasciata Ferrara il 6 giugno 1945 si stabilì a Milano, in Piazza Morbegno. Scrive il 27 ottobre 1945 ad Alberto Mondadori: “Ella intuisce che la mia barchetta, dopo le tempestose navigazioni, fa acqua da tutte le parti. A Ferrara, tra bombe, saccheggi e grimaldelli, ho tutto perduto: casa, mobili, libri, ed ora mi tocca ricominciare davvero ab imis, come fossi sui vent’anni. E ne ho invece cinquanta”. È da allora che iniziò la sua lunga e tormentata collaborazione con la Casa Editrice Mondadori che durò sino alla fine degli anni ‘50. Una collaborazione che si realizzò attraverso molteplici attività: dalla consulenza editoriale alle traduzioni, dalla curatela di raccolte e antologie, alla lunga e intensa attività critica sulle pagine di “Epoca”. Fu redattore capo del settimanale “Epoca” dal 1950, oltre che il critico letterario. Ma verso la fine degli anni ’50, con l’usci- Giuseppe Ravegnani nello studio di Milano con i nipoti (da in alto a sin.) Giorgio, Enrico, Patrizia, Lionella (1958) ta di Alberto Mondadori dalla casa editrice nel 1958, nel quadro di un generale rinnovamento della direzione letteraria mondadoriana (assunta da Vittorio Sereni nel novembre 1958), il ruolo di Ravegnani fu nettamente ridimensionato, tanto da spingerlo alla scelta di sedi giornalistiche ed editoriali alternative. Collaborò negli anni con i più importanti quotidiani e periodici con articoli di critica e saggi. Condirettore, da metà degli anni Cinquanta, con Alberto Mondadori (1914-1976) della collana di poesia “Lo specchio”, la prestigiosa collana mondadoriana di poesia contemporanea.. Nel 1955 vinse il premio Viareggio per la saggistica con i 2 volumi di “Uomini visti. Figure e libri del Novecento (1914-1954)” edito da Mondadori nel 1955. Nel 1956 il premio Marzotto per il lavoro giornalistico. Bibliografo dell’Ariosto (pubblicò, in collaborazione con G. Agnelli, nel 1933 gli “Annali delle edizioni ariostee”, 2 voll., Zanichelli), poeta e prosatore, traduttore dal catalano, dallo spagnolo, dal francese, Ravegnani fu soprattutto critico letterario militante della letteratura italiana del Novecento. Appartenne a quella categoria di studiosi del ‘900 italiano che seppero portare un loro efficace contributo di idee e di cultura al giornalismo collaborando a quella “terza pagina” che divenne, in quel periodo, un nobile ponte gettato tra il grande pubblico e la letteratura di tradizione accademica. Ravegnani dedicò parecchi articoli a un’altra sua passione: la filatelia. Dal 1950 al 1960 si occupò della rubrica filatelica di “Epoca” e dal 1956 al 1961 di quella del periodico mondadoriano per ragazzi “Topolino”; dal 1951 al 1959 curò stabilmente la rubrica filatelica per il “Corriere della Sera”. INFORMAZIONI 9 Nelle pagine di “Compagni di strada” lo scrittore Leonida Repaci (1898-1985), responsabile del Premio Viareggio, in una chiacchierata con l’amico Beppe [Giuseppe Ravegnani] raccoglie le confessioni sui suoi numerosi hobby: la filatelia, il collezionismo (di libri, riviste, disegni che “rappresentano non solo se stessi, ma i compagni caduti”), lo sport (tennis, calcio e in particolare la bicicletta) ed infine il cinema. Nel 1989 la Biblioteca Civica “Carlo Bonetta” di Pavia acquistò dagli eredi (i due figli) il suo carteggio e la sua biblioteca, ricostituita dopo il 1945, dopo la perdita irreparabile subita a Ferrara nel corso della Seconda Guerra Mondiale (scriverà il critico Giancarlo Vigorelli (1913-2005) nell’omaggio a Ravegnani della Fiera Letteraria del 1956: “Il più grande dolore di Ravegnani è la distruzione di quasi tutta la sua biblioteca di Ferrara, migliaia e migliaia di volumi, e la dispersione di tutte le sue carte”). Il fondo oggi a Pavia consiste di 8.154 volumi, circa 3.000 fascicoli di riviste prevalentemente di letteratura italiana e straniera dalla fine dell’Ottocento e della prima metà del Novecento, documenti e fotografie e circa 2.000 lettere (anteriori al 1925 e posteriori al 1950). Tra i corrispondenti si segnalano Marino Moretti (417 lettere), Corrado Govoni (90 lettere), Diego Valeri (41 lettere) e poi Corrado Alvaro, Riccardo Bacchelli, Emilio Cecchi, Giovanni Comisso, Enrico Falqui, Alfonso Gatto, Salvator Gotta, Giovanni Papini, Ardengo Soffici, Bonaventura Tecchi, Giuseppe Ungaretti, Cesare Zavattini. In occasione della ricorrenza del centenario della nascita, il 6 dicembre 1995, il Comune di Pavia, il Ministero per i Beni Culturali, l’Università di Pavia con il patrocinio della Regione Lombardia e della Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara organizzarono un convegno di studi Per Giuseppe Ravegnani (1895-1964) in cui vennero gettate le basi dello studio della figura e dell’opera di Ravegnani. Le relazioni vennero edite in volume nel 1997 a cura della Biblioteca Civica Bonetta di Pavia. Giuseppe Ravegnani in divisa a Venezia con la futura moglie Nella Vasè e la sorella Clementina (1918) SAGGI SU RAVEGNANI • Giancarlo Vigorelli (a cura) Per un omaggio a Ravegnani in “La Fiera Letteraria”, IX, n. 16, 15 aprile 1956, pp. 1-6. • Elio Filippo Acrocca Ritratti su misura, Venezia, Il Sodalizio del Libro, 1960, pp. 354-355 • Leonida Repaci Giuseppe Ravegnani (1 gennaio 1958) in Compagni di strada, Roma, Edizioni Moderne Canesi, 1960, pp. 189-203. • Luigi M. Personè Ravegnani critico e poeta in “Nuova Antologia”, n. 1930 (ottobre 1961), pp. 235-240. • Claudio Marabini Ricordo di Ravegnani in “Nuova Antologia”, n. 1964 (ago. 1964), pp. 513-520. • Nino Palumbo (a cura) Testimonianze per Giuseppe Ravegnani, suppl. letterario della rivista Rapallo, n. 41-42, settembre-dicembre 1964. • Alberto Frattini Ricordo di Giuseppe Ravegnani in “Nuova Antologia”, n. 2014 (ott. 1968), pp. 262-267. • Wolfango Rossaini Giuseppe Ravegnani in “L’Osservatore Romano” del 3 agosto 1980. • Ravegnani, Giuseppe in Letteratura Italiana. Gli Autori. Dizionario bio-bibliografico, Torino, Einaudi, 1991, p. 1483. • Mauro Tedeschini (a cura) I grandi di Ferrara. Repertorio alfabetico di personaggi illustri dal 1800 a oggi, Bologna, Poligrafici Editoriale, 1991, p. 144. • Per Giuseppe Ravegnani 1895-1964 a cura del Comune di Pavia, Biblioteca Civica Carlo Bonetta, Pavia, Edizioni Antares, 1997 (Atti della giornata di studi tenuta il 6 dicembre 1995. • Lettere 1914-’21 / 1952-’63: Marino Moretti a Giuseppe Ravegnani / a cura di Lucia Benedini e Clelia Martignoni Pavia, Nuova Tipografia Popolare, 2000 (Contiene la scheda biobibliografica di Giuseppe Ravegnani a cura di Lucia Benedini, pp. 177-191. PER UNA BIBLIOGRAFIA DI GIUSEPPE RAVEGNANI POESIA E PROSA Quattro parole sole: monologo goliardico (Taddei, 1914) I Canti del cuculo (Visioni d’arte, 1914) Io e il mio cuore (1916) Sinfoniale (Taddei, 1918) Le due strade: poesie 1918-1920 (Taddei, 1921) Quattro canti (Degli Orfini, 1934) Con i nostri morti in testa: 20 dicembre 192020 dicembre 1935 (S.A.T.E., 1935) Quaderno (Testa, 1939) Febbre bianca (Ceschina, 1958) Ode alla luna di marzo e altre poesie (Maestri, 1960) Quasi una fiaba (Carpena, 1963) CRITICA E BIBLIOGRAFIA I contemporanei - Serie prima (Bocca, 1930) I manoscritti della Biblioteca Ariostea (Olschki, 1933) Annali delle edizioni Ariostee – 2 voll. (con G. Agnelli) (Zanichelli, 1933) Saggio di un catalogo degli incunaboli della Biblioteca Ariostea (in “Rivista di Ferrara”, 1934) I contemporanei – Serie seconda (Guanda, 1936) Dieci saggi. Dal Petrarca al Manzoni (Degli Orfini, 1937) Il Novecento letterario italiano (Testa, 1939) Commemorazione di Giuseppe Agnelli (18561940) (S.A.T.E., 1940) Uomini visti – Figure e libri del Novecento – 2 voll. (Mondadori, 1955) Rievocazione di Filippo De Pisis (Lions Club Ferrara, 1958) I contemporanei – Nuova edizione riveduta e ampliata – 2 voll. (Ceschina, 1960) Scadenzario – Scritti polemici (Rebellato, 1960) D’Annunzio scrittore di lettere (Quaderni dell’Osservatore, 1971) TRADUZIONI Antologia di novelle catalane (1926) P. Bertrana: Josafat (1927) J. Cocteau: I ragazzi terribili (1947) La vita di Lazzarino di Tormes (1949) M. Sachs: Il Sabba (1955) W. Disney: Il Siam (1956) W. Disney: Marocco – Uomini blu (1957) J. Green: Moira (1957) A. Malraux: La speranza (1957) W. Disney: Polinesia – Le Samoa (1958) A CURA A. Gramsci L’albero del riccio, presentazione e note di G. Ravegnani (Milano Sera, 1948) I futuristi. Poesie (Nuova Accademia, 1963) Antologia dei poeti italiani dell’ultimo secolo (con G. Titta Rosa) (Martello, 1963) Repaci controluce. Antologia e critica (Ceschina, 1963) I titoli evidenziati in blu sono presenti presso la Biblioteca Comunale “Battarra” di Coriano. INFORMAZIONI 10 Dal volume di Elio Filippo Acrocca “Ritratti su misura” (1960) IL TESTO AUTOBIOGRAFICO DI RAVEGNANI Nel 1960 Acrocca mandò in stampa un volume composto di tanti autoritratti, scritti di propria mano dagli Autori. Fra questi, a p. 354, c’è quello di Giuseppe Ravegnani, che riportiamo qui di seguito. Giuseppe Ravegnani “Sono nato in Romagna, e precisamente a San Patrignano, il 13 ottobre del 1895, da antica e nobile famiglia romagnola. Da ragazzo non ero molto socievole; e forse non lo sono tuttora. Lungo gli anni del ginnasio e del liceo, ebbi sempre a fianco come pedagogo, un dolce e caro sacerdote, grecista e latinista di finissimo gusto e di rara sapienza, al quale volli bene come a un fratello maggiore. Devo a lui se sapevo tradurre Pindaro o Virgilio a prima vista. Cominciai a scrivere versi a quattordici anni. A diciassette , scrissi la prima lettera a D’Annunzio, della quale arrossii, quando, anni fa, mi capitò di ritrovarla nell’archivio del Vittoriale. A vent’anni, pubblicai di nascosto il mio primo libretto di versi, accolto da mio padre con il “viso dell’arme”. Infatti, come sempre capita nelle buone famiglie, mio padre, uomo pratico, legato alle cifre e ai bilanci d’un consorzio di bonifica, voleva ch’io diventassi un avvocato, a contrasto con mio nonno, il quale, da buon pittore, vedeva in me il suo discepolo preferito. Io accontentai a mezzo tutti e due, presi dapprima una inutile laurea in giurisprudenza, continuando a consumare tubetti di colore sopra impossibili cartoni. Poi, poi, giunse l’ora del diluvio. Cioè la poesia. Ecco tutto. Di me, altro non so dire. Dei miei libri, tanto meno. Posso aggiungere che, in apparenza scorbutico, sono di fatto sentimentale. E i miei pochi amici lo sanno. Certo, per colpa mia, e del mio carattere che non ammette conformismi o genuflessioni o “interessi creati”, ho avuto una vita un po’ avventurosa e di vari mestieri, in primo piano quello di giornalista, in secondo di direttore di biblioteca (e fu un intermezzo che durò dieci anni). Come critico letterario non ho rimorsi, portato come sono più alla bonarietà, talora volontariamente eccessiva, che all’aspra polemica. Tuttavia, non ho affatto paura della verità, quando essa si impone alla coscienza. E certe mie rubriche, di ieri, di oggi lo affermano. E continueranno ad affermarla, sia il cielo dei miei giorni sereno o sia, come già fu, corso da nuvole e da vento cattivo. Ma la vita, si sa, è un viaggio, un po’ affidato alle nostre mani, ma più spesso alla cieca fortuna; e giudicarlo, nel suo bene e nel suo male, varrebbe come giudicare noi stessi (e ciò sarebbe di pessimo gusto), o varrebbe come tentare di ribellarsi a quel destino, che fatalmente ogni vita porta in sé. Anche per questo, non amo mai parlare di me stesso, come uomo e come scrittore. Come uomo giudicherà Dio, e come scrittore mi giudicheranno i lettori. I quali, di solito, sono giusti e disinteressati. Ripeto: disinteressati. Potrei a questo punto anche ricordare momenti più precisi, e forse importanti, della mia esistenza: i viaggi, gl’incontri, le amicizie, le case qua e là abitate, le fortune e le sfortune, ma considero la cronaca di noi né più né meno che marginali corollari alla fatica del nostro mestiere. Tutt’al più rimando i curiosi a certe pagine autobiografiche di Febbre bianca, nelle quali, a giudizio di un critico, G. Titta Rosa, io avrei guardato a me stesso con occhio crudele. Una cosa tuttavia devo confessare: la mia riconoscenza a una donna, a mia moglie, che sempre mi è stata accanto, in letizia e in tristizia, nei giorni e negli anni della mia vita, con il vivido calore dei suoi sacrifici e della sua fede. I miei libri sono nati per Lei e da Lei; dal suo animo grande, dalla sua passione, dal suo fervore. Per ciò, le vere e poche gioie e soddisfazioni io le ho tratte, e le traggo, dalla mia famiglia, dai miei figli, dai miei nipoti. Entro il cerchio della mia solitudine, quasi della mia misantropia, splendono gli innocenti sorrisi di Giorgetto, di Patrizia, di Enrico, di Lionella, di Luca. Che Dio li benedica, li protegga. A Dio il nonno niente chiede per sé, ma tutto per loro”. Da sin.: Pasquale Festa Campanile, Paolo Ravegnani, Giuseppe Ravegnani, Leonida Rèpaci, Elvi Lissial al “Circolo Pirelli” a Milano (1958) INFORMAZIONI 11 CONTRIBUTI PER L’AFFITTO Sono in corso d’esame le domande 2008 presentate per ricevere un contributo atto al pagamento dell’affitto da parte di coloro che hanno i requisiti per ottenerlo. Questi contributi fanno parte del Fondo sociale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, Legge 431 del 1998. La copertura è data per ca. l’85% dai contributi regionali e per il 15% da fondi comunali. Questo contributo può essere dato sia ad italiani che stranieri, purchè in regola con il permesso di soggiorno. Per averne diritto il soggetto richiedente deve rientrare nei parametri ISE di reddito. Nel 2007 sono stati 54 i contributi erogati a corianesi, per un totale di E. 47.208 euro, da un minimo di ca. 500 euro ad un massimo di 1.023 euro. PER LAVORATRICI EXTRACOMUNITARIE L’Associazione Arcobaleno di Riccione, in collaborazione con il Comune di Coriano e distretto sociale di Rimini sud, promuove incontri per donne straniere ogni sabato dalle 14 alle 17 per condividere momenti di socializzazione, ascolto, informazione, aiuto, presso la Scuola elementare di Coriano (Via Santi, 3). Per informazioni contattare il numero 0541.606998 o 331.6316222. L’Associazione Arcobaleno è una associazione di volontariato socio-assistenziale per l’inserimento sociale dei lavoratori extracomunitari. Ad essa possono rivolgersi anche le famiglie italiane in cerca di qualcuno per assistere una persona anziana. SPORTELLO IMMIGRATI Il Comune di Coriano, in collaborazione con l’Associazione Arcobaleno di Riccione, ha aperto uno sportello immigrati presso gli uffici dei servizi sociali del Comune di Coriano (in Piazza Mazzini). Personale in grado di fornire informazioni per il rinnovo del permesso di soggiorno, per il ricongiungimento familiare, per la carta di soggiorno, per la cittadinanza e tante altre informazioni utili è a vostra disposizione ogni venerdì dalle 11 alle 14. Sport nelle scuole PROGETTO C.O.S. Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale, Assessorato alla Pubblica Istruzione, ha deciso di aderire al progetto dell’Assessorato allo Sport della Provincia di Rimini, per scolari dai 5 agli 8 anni, dalla 1.a alla 3.a elementare, per lo svolgimento di attività motorio-sportive in forma ludica nelle scuole. L’iniziativa è in collaborazione con la Direzione Didattica di Coriano e la Polisportiva Junior Coriano. E’ un progetto che si svolge in 7 comuni della provincia di Rimini per favorire lo sviluppo di un’ampia base motoria e promuovere la progressiva conoscenza e pratica di sport diversi. La partecipazione dei bambini è libera, e per quelli interessati avviene attraverso iscrizione da consegnare agli insegnanti di classe. Un profilo ENRICO IMOLA Dal 1949 è presente a Coriano la Sezione locale dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci per volere di Giuseppe Montanari, ex Ufficiale dell’Esercito, il quale ricoprì l’incarico di Presidente per quasi 40 anni. Alla sua morte, avvenuta nel marzo del 1989, gli successe Enrico Imola, iscritto all’Associazione dalla sua costituzione e già Vice Presidente e Segretario di Sezione, che quest’anno festeggia il ventesimo anno del suo mandato. Imola, classe 1922 (oggi ha 86 anni), è arruolato il 22 gennaio 1942 con destinazione Trieste, al 32° Reggimento Artiglieria da Campagna. Dopo il previsto addestramento operativo, per le sue spiccate attitudini venne proposto per avanzamento di grado: rifiutò in modo categorico per rimanere con i propri commilitoni che lo stimavano, tenendolo di esempio per tutti. Anche se solo militare semplice gli vennero affidati incarichi di notevole responsabilità come operaio di Batteria, Caporale, Sottufficiale di Giornata, Capo posto della Guardia, responsabile delle armi di tutta la Batteria. Nel dicembre 1942 venne trasferito in Artiglieria Contraerea, con incarico di telemetrista alla 312° Batteria C.A. Su richie- Enrico Imola sta del Comandante di Batteria e consenso dei Comandi superiori gli viene nuovamente proposto l’avanzamento di grado. Enrico rifiuta ancora una volta categoricamente, pur assicurando di accettare qualsiasi incarico gli venisse comandato. Nel gennaio del 1943 la Batteria si trasferisce per le operazioni belliche a Nizza, a difesa del locale aeroporto, per spostarsi poi nell’entroterra, a Faence, nell’aprile dello stesso anno. Durante una licenza, nel giugno del 1943, torna a Coriano per sposarsi con Vittoria Gregorini. Ritornato in servizio, l’annuncio dell’Armistizio dell’8 settembre arriva mentre la sua batteria si sta trasferendo a Venaria Reale, in Provincia di Torino. Il reparto si scioglie e i militari allo sbando fecero le loro scelte: nessuno dei compagni di Batteria di Enrico seguì il Capitano che rientrò in Francia a combattere al fianco dei Tedeschi; tutti gli altri iniziarono il lungo difficile rientro a casa. Enrico assieme a due commilitoni originari di Bertinoro e di Gemmano, dopo essersi sbarazzato delle armi, si mette in viaggio, prima a bordo dei mezzi militari fino a dove li conduce la poca benzina rimasta in serbatoio, poi proseguendo a piedi e con mezzi di fortuna riuscendo ad arrivare a Coriano a fine settembre. Nei giorni seguenti i soldati tedeschi lo cercheranno e per due settimane sarà costretto a lavorare per la Todt. Con l’avanzare del fronte Enrico riuscì a sottrarsi alla TODT e assieme alla famiglia sfollò, nell’agosto del ’44, verso San Marino. Qui si rifugiò, assieme a tantissimi cittadini del riminese, nelle galleria della ferrovia Rimini-San Marino aspettando che la furia distruttrice dei bombardamenti alleati passasse e che i reparti di terra sfondassero la Linea Gotica. A fine settembre Enrico e la sua famiglia fecero ritorno a Coriano dove ritrovarono la propria casa e l’intero paese ridotto ad un cumulo di macerie. Enrico non si perse d’animo e assieme alla moglie e ai fratelli cercò di rimettere insieme ciò che rimaneva e di ricominciare una nuova vita. Dal 1948 divenne raccoglitore del latte per la centrale del latte di Rimini. I tempi erano duri, si lavorava tanto e non sempre le soddisfazioni, soprattutto quelle economiche erano adeguate, ma l’importante era tenere duro e ricostruirsi una nuova vita. Svolse questo impiego per quasi trent’anni. Dalla fine degli anni ’70, assieme ad Agostino Tamagnini, contribuì all’organizzazione del Circolo ACLI di Coriano per poi passare all’impegno nell’Associazione dei Combattenti e Reduci corianese che oggi conta 27 soci Combattenti e Reduci, forse il numero più alto fra le sezioni dei Comuni dell’entroterra. Gianluca Calbucci BANDO CONTRIBUTO MANUTENZIONE CALDAIE Si è aperto il bando per l’erogazione di contributi finalizzati al rimborso del costo degli interventi di manutenzione (annuale e biennale) del generatore di calore (caldaia) di impianti termici, installati nelle case. Potrete rivolgervi al Servizio servizi sociali del Comune per ritirare il modulo di domanda da consegnare a partire dal 6 ottobre fino al 30 novembre 2008 allegando la seguente documentazione: - copia libretto dell’impianto - copia attestazione ISEE e dichiarazione sostitutiva unica in corso di validità - copia del documento di identità valido Il modulo è scaricabile anche dal sito del comune www.comune.coriano.rn.it. INFORMAZIONI 12 Ultimata la Conferenza di Servizi per l’area industriale di Raibano ORA LA PAROLA PASSA AI CONSIGLI COMUNALI Con la seduta del 2 settembre, si è chiusa la Conferenza di servizi per l’area industriale di Raibano per l’approvazione del nuovo Accordo di programma. Nel corso dei lavori (si sono tenuti 3 incontri) le aziende erogatrici di servizi (HERA, Telecom, ENEL, SGR, Consorzio Bonifiche) e quelle di controllo (ARPA, AUSL, Autorità di bacino Conca Marecchia, Protezione Civile, Ministero dei Beni Culturali Direzione regionale per i beni architettonici paesaggistici e culturali, Soprintendenza per i beni archeologici), oltre ai responsabili tecnici dei tre Comuni interessati e a quelli provinciali hanno discusso, presentato osservazioni e modifiche ai documenti elaborati per la Conferenza dall’Agenzia di promozione e sviluppo di Raibano. Ora, in queste settimane, gli Uffici provinciali e quelli dell’Agenzia, stanno provvedendo alla revisione di tutte le carte, urbanistiche e normative, alla luce delle risultanze emerse dalla Conferenza di servizi. Nei primi giorni di novembre, tutte le carte sistemate, saranno trasmesse dalla Provincia ai Comuni perché esse siano portate nei Consigli Comunali per la loro adozione (sono strumenti urbanistici), per poi andare in pubblicazione, consentire nei 60 giorni successivi la presentazione di osservazioni da parte di tutti i soggetti che lo possono e lo vogliono fare, contro dedurre le osservazioni e tornare nei Consigli Comunali per l’approvazione definitiva. Andando di corsa è pensabile che il Presidente della Provincia possa firmare il decreto finale per l’approvazione del nuovo Accordo di programma per la fine di febbraio 2009. Una volta a posto tutta la parte urbanistica, l’Agenzia completerà la stesura dei progetti definitivi, predisporrà il progetto esecutivo per l’effettuazione del primo stralcio dei lavori, bandirà sulla base di questo la gara d’appalto. Prima dell’estate è possibile che la ditta vincitrice possa prendere in consegna il cantiere per l’esecuzione dei lavori. Nel frattempo l’Agenzia sta lavorando al PUA che sarà pronto per andare nei Consigli Comunali non appena l’Accordo di programma sarà vigente. Nel frattempo, con le bozze del PUA in mano (che sarà lo strumento che normerà tempi e modalità d’attuazione dei comparti dell’area di Raibano), fra novembre e dicembre l’Agenzia inizierà ad incontrare, per singoli comparti, i proprietari delle aree per presentare il progetto complessivo dell’intervento. Inoltre all’inizio dell’anno prossimo, in accordo con l’Assessorato Provinciale e la Camera di Commercio di Rimini, si inizierà una azione di marketing territoriale per promuovere questa area a livello nazionale. SI AVVICINA IL TEMPO DELL’APERTURA DI CORTE CORIANO TEATRO Rendering dell’interno della Sala di CORTE – Coriano Teatro progettata dall’arch. Carlo Gandolfi Stanno proseguendo a ritmi serrati i lavori per il completamento di CORTE – Coriano Teatro, onde consentire l’inaugurazione della struttura per fine anno. Il progettista, le aziende, i tecnici sanno che entro Natale il tutto dovrà essere ultimato. Naturalmente l’Amministrazione Comunale e i funzionari preposti stanno vivendo queste settimane, oltre che in fervida attività, anche con grande apprensione per riuscire ad essere “veramente” pronti per domenica 28 dicembre, giorno previsto per l’inaugurazione. Nel prossimo numero del giornale, ci saranno tutti i particolari ed il calendario delle iniziative previste nel mese di gennaio. Che saranno tante, perché c’è la voglia di provare da subito, nelle diverse situazioni, la nuova struttura: musica, commedie, spettacoli, incontri, conferenze, mostre. E’ intanto partita la campagna di comunicazione: 3 grandi manifesti che in queste settimane che mancano all’apertura ricorderanno a tutta la cittadinanza che CORTE – Coriano Teatro è in arrivo. Il Sindaco ha illustrato nell’assemblea pubblica del 10 ottobre tutte le scadenze, mentre l’arch. Gandolfi, in occasione dell’Open Day delle biblioteche di Romagna, il 19 ottobre illustrerà le scelte progettuali compiute. INFORMAZIONI 13 LIBRI CHE PARLANO DEL MONDO AGRICOLO CORIANESE Per i suoi 80 anni Armando Foschi ha mandato in libreria (edizioni Il Ponte) un libro di memorie sulla sua intensa vita politica: da mezzadro ha vissuto il disagio dei contadini nelle campagne di Coriano.A Rimini e a San Marino è stato a lungo impegnato in ambito sociale e sindacale. Più volte parlamentare a Roma, ai vertici nazionali della cooperazione bianca e dell’ENIT. Foschi descrive con “leggerezza” questa sua vita intensa, mai dimenticando Coriano, il suo paese d’origine. Invece Fabio Glauco Galli, giovane studioso riccionese, ha costruito nel corso degli ultimi 4 anni, partendo da uno spettacolo teatrale, questo libro di interviste a 18 cittadini (oggi) riccionesi sugli anni della guerra e del dopoguerra, edito dalla Fulmino Edizioni. Fra queste interviste c’è quella di Paolo Massari, allora mezzadro a Coriano, trasferitosi a Riccione nel 1958. Nei suoi ricordi non c’è la mediazione politica di quelli di Foschi: ancor oggi c’è la rabbia, piene e dura, per una vita durissima fatta di stenti. Ed infine il libro, edito dalla Bozzi Editore della prof.ssa Maria Clotilde Giuliani-Balestrino, dell’Università di Genova, che nell’ambito di un proprio percorso di ricerca va ricostruendo storie municipali, in particolare di comuni a forte insediamento produttivo. E’ il caso di Coriano e Verucchio, le cui vicende vengono analizzate e ricostruite alla luce della crescita dei loro insediamenti industriali. Armando Foschi DAL CAMPO AL PARLAMENTO. SPIGOLATURE E ANEDDOTI “Sono nato a Coriano in Via Cà Chiarzi n. 51, il 21 giugno 1928, da famiglia di contadini nella casa colonica del podere condotto a mezzadria. Il proprietario concedente abitava a Rimini, ma con il palazzo padronale a Passano, dove si recava ogni lunedì e giovedì per convocare i suoi 12 mezzadri; e ciò almeno per due ragioni: la prima era quella di dettare la linea padronale ai contadini in materia di conduzione aziendale, improntata sulle massime economie non certamente favorevoli ai mezzadri; la seconda, non meno importante, era quella di fornirsi durante le due visite settimanali delle regalie (polli di ogni genere, uova, frutta, verdura, ecc…). Regalie ben s’intende, obbligatorie e non facoltative. (…) Quando si rivendicava più giustizia per la gente delle campagne, non significava soltanto maggiore riconoscimento di carattere economico (nella mezzadria una ripartizione dei prodotti più favorevole al colono), ma si invocavano condizioni umane più dignitose, mediante la disponibilità di servizi essenziali e la possibilità di accedere alla cultura al pari di altre categorie. Basti pensare che la mia famiglia di mezzadri abitava una casa malandata, coi topi che scorazzavano lungo le travi della cucina (ovviamente non c’era il soffitto) e i pavimenti talmente sconnessi e increspati come le onde del mare, dai quali si potevano scorgere i bovini nella stalla sottostante! (…) Avendo sperimentato di persona, fino a 29 anni, le condizioni di colono-mezzadro, non potevo che portare avanti una convinta battaglia per superare questo ultrasecolare istituto contrattuale, che ha tenuto soggiogate intere generazioni di uomini e donne in una sorta di sottosviluppo economico, sociale e culturale. Questa mia battaglia, in vivace scontro con i rappresentanti della Confagricoltura, è proseguita negli anni e si è conclusa proprio in Parlamento nel 1978, con la legge sui contratti agrari che deliberò la fine della mezzadria. La sorte ha voluto che in quel periodo – nella mia qualità di Senatore – abbia potuto contribuire a questo risultato, sia nel lavoro della Commissione Agricoltura che con l’intervento in Aula del Senato, alla presenza di Amintore Fanfani che presiedeva l’Assemblea. (…) L’on. Benigno Zaccagnini , a Coriano, era di casa. (…) presenziò alla festa per la Pensione Agricola a Coriano il 13 settembre 1957. Questa manifestazione seguì l’avvenuta approvazione della legge per l’estensione del sistema pensionistico ai lavoratori delle campagne, un fatto politico e sociale lungamente atteso. (…) Fu un vero trionfo. Fin dal primo pomeriggio affluì a Coriano una vera folla, che accompagnava i carri allegorici provenienti da diversi centri della Valconca. Il momento centrale della giornata fu costituito dal discorso di Zaccagnini (che era stato relatore della legge), pronunciato davanti a una marea di popolo”. Fabio Glauco Galli LA CITTA’ INVISIBILE Paolo Massari è nato a Coriano il 25 gennaio 1929. E’ cresciuto lavorando come mezzadro, assieme a tutta la sua famiglia (10 persone). Dal 1958 vive a Riccione dove ha lavorato sino alla pensione come elettrauto gestendo una propria officina. “Abitavamo sotto il paese, su quella strada tortuosa che porta a Castelleale e a San Clemente, prima di arrivare al ponte sul Rio Melo. Casa e fondo erano della signora Luigia Fabbri [la nonna della giornalista Gianna Preda]. Nelle nostre vite la mezzadria proseguì, finchè poi non giunsero una serie di disgrazie familiari che ci convinsero a cederla e a cambiar tutto: casa e lavoro. Eravamo anche malvisti e compromessi per le dispute che avevamo avuto in tutti quegli anni col fattore, che, per conto del proprietario, decideva sulla conduzione del campo e degli animali, imponendo poi le sue scelte sul mezzadro che doveva eseguirle. Tra noi ed il fattore non era una questione politica, nemmeno negli anni trenta, al di là della sua amicizia stretta con il podestà fascista di Coriano. Il punto era che, per quanto il fattore dicesse di prendere anche le nostre parti, in realtà prima di tutto faceva gli interessi del padrone e non mancarono le occasioni in cui finirono, lui con mio padre e mio zio, per prendersi a male parole. Non era facile e non solo per noi. E’ che non era facile la condizione di mezzadri. Si lavorava e si viveva con le mani legate, per qualsiasi cosa. Ad esempio, al momento in cui decidemmo di andarcene, non avevamo ancora ottenuto il permesso di poterci costruire un bagno fuori casa. In tutto quel tempo, eravamo obbligati a fare i nostri bisogni in giro per l’aia. E, quando ottenemmo quello di andare almeno nella stalla, l’unico spazio disponibile era tra il muro e la vacca, largo neanche un metro, soprattutto con il rischio di restarci secchi se l’animale avesse iniziato a scalciare. Nel 1957 si aprì dunque la trattativa per i soldi delle “stime del podere”. Accadeva così ogni volta che mezzadro o padrone decidevano di rompere il loro reciproco accordo di terra contro lavoro. A maggio un perito per ciascuna par- te veniva a stimare lo stato del grano, delle viti, del frutteto, degli animali in stalla, quindi del servizio reso dal mezzadro per accrescere il valore del fondo del padrone, così che, andandosene, gliene potesse essere riconosciuta una parte. La stima che finiva al mezzadro che se ne andava, però, non veniva liquidata dal proprietario della terra, ma da quello che subentrava al suo posto. (…) Alla fine ce ne venimmo via con un milione e trecentomila lire di “stime a cancello chiuso”, cioè di tutto ciò che c’era al suo interno e che era tutto di proprietà del padrone. Noi di nostro, sul podere, non avevamo nulla, a parte il lavoro”. Maria Clotilde Giuliani-Balestrino CAPOLUOGHI PROVINCIALI E COMUNI ADIACENTI (Due casi romagnolo: Coriano e Verucchio) “La forza economica di Coriano e di tutto il contado riminese era ancorata all’agricoltura, dove la classe mezzadrile era organizzata dalla tipica figura del fattore, trait d’union tra il proprietario e il coltivatore. I fattori rappresentavano una categoria di grande prestigio, determinavano i contratti per la vendita di prodotti agricoli, sopraintendevano alla loro trasformazione (olio e vino), all’acquisto e alla vendita dei poderi e del bestiame, alla scelta delle colture e delle innovazioni agricole, tenevano i conti per proprietari e contadini. Costituivano una forza notevolissima nel contesto economico e potevano avere ciascuno sotto la propria direzione anche più di 100 poderi di vari proprietari; il fattore che con il suo calesse si recava da un podere all’altro, da un mercato all’altro era abituale nel paesaggio rurale di tutta la Romagna. Negli anni ’50 e ’60 [a Coriano] l’esodo dalla campagna si fece tumultuoso e imponente (140 poderi furono abbandonati tra il 1960 e il 1963 per oltre 1.000 ha). La profonda crisi dell’agricoltura diffusa su tutta la Penisola qui si accentuò per la vicinanza della Riviera Romagnola. Tra il 1951 il 1971 il comune perde oltre il 24% della popolazione e gli abitanti delle case sparse diminuiscono del 46,3%: i poderi più scomodi vengono abbandonati, altri accorpati in una sola azienda lavorata da terzisti e salariati. [Coriano oggi] ha visto abbandonare la coltura promiscua che lo caratterizzava fino a pochi decenni fa e, pur avendo espulso la grandissima parte dei lavoratori della terra, ha mantenuto un’agricoltura specializzata ad alto reddito, di cui l’olio, il vino, il frumento, i foraggi e la barbabietola sono i protagonisti”. INFORMAZIONI 14 Ciclo di Letture IMMAGINI E STORIE DELL’ITALIA DEL NOVECENTO ATTRAVERSO LE PAGINE DEI GRANDI SCRITTORI ITALIANI In collaborazione con la Associazione Rablè, la Biblioteca “Battarra” ha voluto costruire un progetto che unisca assieme il piacere della lettura di grandi romanzi alla riflessione storica sull’Italia del dopoguerra. Un progetto ambizioso, ma con la convinzione che possa essere un modo quanto mai piacevole e stimolante per ripercorrere la recente storia italiana senza ricorrere a ponderosi volumi di storia. Gli Autori scelti per questo progetto hanno avuto la capacità, nelle loro pagine, di “fotografare” e cogliere le fasi di passaggio e di sviluppo dell’Italia del dopoguerra. Un percorso dunque tra letteratura e storia che gli organizzatori sperano possa incontrare l’interesse di un pubblico ampio, giovane e meno giovane. Gli incontri saranno condotti da Claudio Castellani e Paolo Vachino. La lettura delle pagine dei romanzi prescelti sarà preceduta da una breve introduzione volta ad illustrare la vita e l’opera dei loro autori e il periodo storico e sociale che i loro libri ci aiutano a ricostruire. Gli incontri si terranno alla Sala riunioni di CORTE – Coriano Teatro (Piazzetta Salvoni), tutti i giovedì sera alle ore 21.00. Per INFO: 0541.657113. e-mail: [email protected] PROGRAMMA 23 ottobre CARLO LEVI “Cristo si è fermato a Eboli” L’Italia agricola del profondo Sud prima della guerra 30 ottobre GAVINO LEDDA “Padre padrone” La famiglia patriarcale nel secondo dopoguerra 6 novembre BEPPE FENOGLIO “Primavera di bellezza” La Resistenza in pagine antieroiche 13 novembre LUCIO MASTRONARDI “Il maestro di Vigevano” L’Italia del miracolo economico 20 novembre PAOLO VOLPONI “Memoriale” L’Italia del dopoguerra e della seconda industrializzazione 27 novembre GOFFREDO PARISE “Il padrone” Ancora l’Italia del miracolo economico e dell’industrializzazione 4 dicembre ITALO CALVINO “Le città invisibili” Sogno e fenomenologia dell’Italia contemporanea Il 31 agosto GIORNATA DEI COMBATTENTI E REDUCI Il solito grande appuntamento annuale quello del 31 agosto, promosso dall’Associazione dei Combattenti e Reduci di Coriano. All’interno della manifestazione ha preso la parola il Sindaco Matricardi che ha detto in un passaggio: “la seconda riflessione invece riguarda l’utilizzo di 3.000 soldati italiani con finalità di ordine pubblico, in particolari situazioni (nei punti caldi di alcune grandi città, a presidio di alcune strutture ambientali in Campania) affiancati a uomini della polizia e dei carabinieri. Il numero dei soldati impiegato è poco più che simbolico, e forse non ce ne era alcun bisogno. Ma il segnale, che il Governo ha voluto dare, è molto forte. E aggiungerei anche molto preoccupante. Ora non voglio addentrarmi se è giusto o meno. Mi viene però da chiedermi invece a quale livello di allarme sociale sia arrivata la nostra popolazione di fronte a gravi accadimenti di ordine pubblico in diverse città italiane. Io “voglio bene” agli uomini dell’Esercito Italiano, che svolgono un mestiere difficile (e bene stanno facendo in tutti i luoghi all’estero in cui sono stati inviati a rappresentare il nostro Paese e l’Europa: dal Libano all’Afghanistan). Ma l’utilizzo di uomini dell’Esercito per funzioni di polizia mi preoccupa, e non poco. Chiediamo al Governo politiche sociali efficaci per l’integrazione e l’inserimento di lavoratori extracomunitari; chiediamo al Ministero dell’Interno efficaci azioni di contrasto e di prevenzione della criminalità organizzata, con il miglior utilizzo possibili delle tante forze di ordine pubblico a disposizione; chiediamo al Governo un coordinamento maggiore fra le diverse forze di sicurezza, ed una maggiore integrazione dei Vigili Urbani per il presidio del territorio. Insomma usiamo tutti gli strumenti per garantire la sicurezza dei cittadini e per abbassare la soglia della paura di tante persone. Questo è il compito che devono assumere tutte le grandi forze politiche nazionali: ci sono questioni che devono essere affrontate in maniera unitaria, con grande senso di responsabilità nazionale. Non è ammissibile solo il ricorso alla forza; ma non va neanche bene un “buonismo” a tutto campo. Chi sbaglia, indipendentemente che esso sia italiano o straniero, deve sapere che sarà punito: questo è la certezza del diritto e la base della pacifica convivenza sociale. Lo stato di incertezza, la paura per sé e i propri cari, è sintomo di una società che sta male, che ha problemi. Ed allora, nonostante tutta la forza simbolica di questa presenza di uomini dell’Esercito Italiano in alcune realtà, non possiamo mettere a carico loro la risoluzione di problemi che hanno bisogno di ben altri interventi. Infine vorrei sottolineare la mia piena soddisfazione per la collocazione definitiva della bandiera dei “Mutilati ed invalidi di guerra” nella Cappella ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale nel Cimitero di Coriano e il ripristino, dopo la sottrazione con gesto ignobile, del crocifisso della Cappella dedicata a tutti i defunti.A conclusione di questo mio saluto, mi rivolgo a Voi Reduci corianesi, stringendoVi tutti in un affettuoso abbraccio. La Vostra testimonianza di vita non vada dispersa: i giovani hanno bisogno di Voi, di sentire quanto la guerra sia terribile (e spesso inutile) e come la pace invece sia il bene più prezioso dell’umanità. Onore a Voi e a tutti quelli impegnati, nelle forme più diverse, a prestare servizio per il bene del nostro Paese. Un servizio dato alla Patria perché il nostro Paese sia un paese libero, fatto da uomini liberi. Questo deve essere il messaggio che viene consegnato e continuamente rinnovato alle giovani generazioni”. APERTURA DEL CENTRO LETTURA DI MONTEFIORE CONCA Domenica mattina, alle ore 10.30, del 19 ottobre, giornata dell’Open Day delle biblioteche romagnole, il Sindaco di Montefiore Conca on. Berselli, l’Assessore Provinciale alla Cultura Marcella Bondoni, assieme al Direttore della Biblioteca “Battarra” Zaghini inaugureranno il nuovo Centro Lettura “Carcano” presso la Casa della Cultura “Giovanni Spadolini” (in Via Europa 96) a Montefiore Conca. Qui è stato collocato l’importante fondo librario sul teatro del Novecento del critico teatrale, commediografo, attore milanese Gianfilippo Carcano (19131996), donato al Comune di Montefiore nel 2005 dal figlio, costituito da ca. 3.000 volumi e tantissimo materiale teatrale promozionale (locandine, depliant, programmi, fotografie). Il fondo librario è stato tutto catalogato ed inserito in rete. Così come lo sarà presto il fondo dei libri su Montefiore, oltre che un piccolo fondo di libri per ragazzi. Il Centro sarà gestito, sulla base della Convenzione firmata fra le Amministrazioni Comunali, in collaborazione con la Biblioteca “Battarra” di Coriano. Il Centro Lettura sarà tenuto aperto dalla signora Vanessa Delvecchio, il mercoledì dalle 15,00 alle 18,00 e il sabato mattina dalle 9,00 alle 12,00. SCUOLE DI MUSICA UNITE Il nuovo anno scolastico ha portato all’unificazione delle scuole di musica di Coriano “Draghi” e di Ospedaletto “New Rapsody”. La nuova scuola di musica unificata manterrà il nome di “A. Draghi”, attiva a Coriano dal 1972. Per l’anno scolastico 2008-2009 si terranno corsi musicali per pianoforte, chitarra classica, violino, viola, tastiere, chitarra moderna, basso, sassofono e clarinetto, batteria, flauto, canto. Le lezioni settimanali saranno impartite da insegnanti abilitati, con metodi moderni e in uso nei conservatori e si svolgeranno presso la sede di Coriano (c/o Scuola Media e Via Piane) e la sede di Ospedaletto (ex scuola elementare). Per informazioni telefonare a Sara Cevoli: 328.3758344. INFORMAZIONI 15 Approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale il 25 settembre ENTRA IN VIGORE LA NUOVA CARTA DEI SERVIZI DELLA BIBLIOTECA I Consiglieri Comunali, di maggioranza ed opposizione, hanno approvato all’unanimità la nuova Carta dei servizi della Biblioteca Comunale “Battarra” nel corso della seduta del 25 settembre. Nel corso della discussione è emerso chiaramente da parte di tutti gli intervenuti l’ampio consenso che questo istituto culturale oggi registra e la soddisfazione per questo punto di eccellenza nel panorama provinciale. La Carta definisce tutti i servizi che la Biblioteca eroga, le loro modalità d’uso, le forme di controllo. La Carta rappresenta l’impegno che la Biblioteca prende con i suoi utenti, nel triennio 2008-2011, per la qualità dei servizi offerti ed è predisposta al fine di offrire uno strumento di controllo agli utenti. Essa era ormai una necessità inderogabile per un rapporto di correttezza fra l’Istituto e i suoi oltre tremila iscritti al prestito. Essa vale anche per tutti i Centri Lettura che fanno capo alla Biblioteca “Battarra”: Ospedaletto, Montescudo, Montecolombo, Montefiore Conca e Saludecio. La Carta sarà stampata e consegnata agli utenti della Biblioteca. Essa è anche consultabile sul sito del Comune (www.comune.coriano.rn.it) cliccando su biblioteca. Le novità maggiori per gli utenti sono: la possibilità di prendere prestito 3 libri per volta, invece che 2, oltre a 3 pezzi audiovisivi (CD, VHS e DVD); l’introduzione di una penale per le consegne tardive superiori ai 10 giorni (E. 3,00 per ogni settimana di ritardo). Tutti i servizi vengono normati da questa Carta. 64° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE Domenica 14 settembre, al Cimitero Militare Inglese a Coriano, le autorità comunali e provinciali hanno celebrato il 64° Anniversario della Liberazione. La cerimonia è poi proseguita a Gemmano dove nella Sala Consiliare è stato presentato il “Progetto per un sistema territoriale a rete della Linea Gotica” alla presenza del Presidente della Provincia Fabbri e dei Sindaci di tutti i Comuni coinvolti nel 1944 dalla battaglia per lo sfondamento della Linea Gotica. Il Presidente della Provincia ha chiesto ai Sindaci di firmare la Convenzione (che la Provincia di Rimini ha già La cerimonia al Cimitero di guerra inglese deliberato il 5 giugno scorso) per l’avvio “di un’azione comune” dei soggetti istituzionali firmatari per la creazione di “un sistema territoriale a rete della Linea Gotica”: una sorta di ecomuseo storico integrato e organizzato quale contenitore di memoria, identità culturale, territorio e paesaggio, a valenza nazionale ed europea. Infatti si chiede il riconoscimento e l’inserimento del territorio attraversato dalla Linea Gotica nel novero dei “luoghi della memoria europea”, analogamente a quanto avvenuto in altre realtà continentali. Oltre che l’identificazione e la riconoscibilità del sistema BIBLIOTECA COMUNALE “BATTARRA” ORARIO INVERNALE dall’1 settembre 2008 al 27 giugno 2009 CORIANO (Via Martin Luther King, 13) Tel. 0541.657113 LUNEDÌ dalle ore 9.00 alle ore 19.00 MARTEDÌ dalle ore 13.30 alle ore 19.00 MERCOLEDÌ dalle ore 13.30 alle ore 19.00 GIOVEDÌ dalle ore 9.00 alle ore 19.00 VENERDÌ dalle ore 13.30 alle ore 19.30 SABATO dalle ore 8.30 alle ore 13.00 CENTRO LETTURA OSPEDALETTO (Via Borgata, 53) Tel.0541.656313 LUNEDÌ dalle ore 15.00 alle ore 18.00 MERCOLEDÌ dalle ore 15.00 alle ore 18.00 VENERDÌ dalle ore 15.00 alle ore 18.00 CENTRO LETTURA MONTECOLOMBO (Torre Malatestiana - Vicolo Malatesta, 2) Centralino Comune Tel. 0541.984214 MARTEDÌ GIOVEDÌ dalle ore 15.00 alle ore 18.00 dalle ore 15.00 alle ore 18.00 CENTRO LETTURA MONTESCUDO (Via Roma, 1) Tel. 0541.864027 MERCOLEDÌ dalle ore 15.00 alle ore 18.00 VENERDÌ dalle ore 15.00 alle ore 18.00 CENTRO LETTURA “CARCANO” MONTEFIORE CONCA (Via Europa, 96) MERCOLEDÌ dalle ore 15.00 alle ore 18.00 SABATO dalle ore 9.00 alle ore 12.00 SUL SITO DEL COMUNE Andando sul sito del Comune, www.comune.coriano.rn.it, e cliccando su Biblioteca si potrà accedere alla raccolta completa del bollettino di informazione redatto dalla Biblioteca “Battarra”. Qui è possibile trovare anche la recente Carta dei servizi approvata dal Consiglio Comunale ed entrata in vigore l’1 ottobre 2008. mediante un’immagine coordinata unica e un grande percorso ad anello comprendente i luoghi teatro delle fasi più significative del conflitto sulla Linea Gotica, dal litorale adriatico attraverso i passi appenninici fino ai territori della sosta invernale del fronte. Coriano, epicentro della battaglia per lo sfondamento della Linea Gotica nel settembre 1944, non poteva essere assente da questo progetto coordinato da UNCEM Unione Nazionale Comunità Enti Montani dell’EmiliaRomagna. Il Sindaco Matricardi ha inviato, a nome del Comune di Coriano, la adesione a questo progetto. INFORMAZIONI 16 Mancano due prove alla fine del Campionato del mondo: in moto GP Valentino Rossi ha vinto per l’ottava volta il titolo mondiale; in quello delle moto 250 il nostro Marco Simoncelli (Gilera) è in testa alla classifica con 37 punti di vantaggio sullo spagnolo Alvaro Bautista (Aprilia) e 49 sul finlandese Mika Kallio (Ktm). Il 19 ottobre si corre a Sepang in Malesia e il 26 ottobre a Valencia in Spagna. Se Marco in Malesia sale sul podio si chiude la partita e vincerà il suo primo titolo mondiale. Le ultime gare sono state trionfali per Marco: ha vinto in Giappone e in Australia, combattendo alla grande con Bautista che le ha provate tutte per passarlo. Un duello fantastico che ha appassionato tutti i tifosi del mondo e che hanno dimostrato la grande crescita, tecnica e sportiva, di Marco Simoncelli compiuta in questo ultimi mesi: “E’ cambiato che sono maturato. Certo anche la moto è migliore, ma la crescita vera è stata la mia. Sono riuscito a mettere a frutto l’esperienza fatta in due stagioni difficili”. Marco Simoncelli, vent’anni, un’ottantina di GP fin qui disputati dal suo esordio nel 2002, una grande simpatia e soprattutto un grande futuro sportivo davanti: MARCO, IL NOSTRO CAMPIONE. L’appuntamento per tutti gli sportivi, corianesi e non, organizzata dall’Amministrazione Comunale e dal Moto Club “Renzo Pasolini” gruppo di Coriano è con Marco nella serata di sabato 8 novembre in piazza Coriano per festeggiare con lui i suoi successi e la sua grande stagione. Ciambella e castagne per tutti. Tutti in piazza sabato 8 novembre per festeggiare MARCO, IL NOSTRO CAMPIONE Marco Simoncelli urla la propria gioia Il nuovo Campionato nel girone di Eccellenza CORIANO CALCIO Il Presidente Tiziano Marzi ce l’ha fatta un’altra volta: il Tropical Coriano Calcio poche settimane prima dell’avvio del nuovo campionato di calcio è stato ripescato e promosso nel Campionato di Eccellenza, girone B. La seconda promozione in due anni: avere i conti in ordine, una buona organizzazione sportiva, alla fine premia il lavoro delle squadre serie, impegnate a far crescere giovani talenti e a svolgere una azione importante di formazione di giovani e giovanissimi giocatori. Detto questo, a lode dell’impegno societario, va detto che l’esordio nel nuovo campionato non è stato facile: l’allenatore Fabbri e i giocatori (vecchi e nuovi) devono prendere ancora bene le misure della serie superiore. In cinque partite finora giocate il Tropical è nelle parti basse della classifica, con soli 5 punti (1 partita vinta, 2 pareggiate e 2 perse) mentre il Del Conca è in testa, a punteggio pieno, con 15 punti, seguita dalla Copparese con 11 punti. Tutti gli sportivi corianesi confidano in segnali importanti di crescita della squadra nelle prossime settimane (come in parte si è già visto con la bolognese del Boca), per riportare il Coriano a PRO LOCO CORIANO giocare il bel calcio che ci aveva abituato nel campionato scorso. Infine va ricordata la bella giornata di sport il 4 settembre, quando la Tropical Coriano Calcio ha incontrato in amichevole il Rimini Calcio. Rimini oggi in grandi difficoltà e a cui tutti gli sportivi corianesi augurano di rialzarsi presto, mostrando il bel calcio fatto vedere anche in occasione dell’amichevole a Coriano. In questa occasione il Sindaco di Coriano Matricardi, e l’Assessore allo Sport, Antonio Zangheri, hanno salutato i giocatori, l’allenatore e i dirigenti della Tropical Coriano Calcio rivolgendo a loro i più calorosi auguri per il nuovo Campionato di Eccellenza. Il Coriano Calcio il 4 settembre, il giorno dell’amichevole con la Rimini Calcio 22. edizione COMUNE DI CORIANO FIERA DELL’OLIVA E DEI PRODOTTI AUTUNNALI Coriano Centro Storico DOMENICA 16 E 23 NOVEMBRE 2008 dalle ore 8.00 alle ore 21.00