Regione Umbria IConsiglieri Liberati e Carbonari interrogano la

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Regione Umbria IConsiglieri Liberati e Carbonari interrogano la
Data: 17/11/15
B
exixJI
Regione Umbria
Giunta Rionale
Oggetto; ATTO N . 208 -
INTERROGAZIONE dei Consiglieri
LIBERATI e CARBONARI
ProLN
IConsiglieri Liberati e Carbonari interrogano la Giunta regionale sui seguenti aspetti:
• se corrisponda al vero cine gli individui destinati alla soppressione eutanasica
corrispondano air80% dell'intera popolazione;
• quanti soldi ha stanziato la Regione Umbria per il progetto "Life U-Savereds";
• come verrà impiegato l'intero ammontare del finanziamento;
• perché fondi così consistenti non vengano risparmiati a vantaggio dei cittadini
umbri più poveri, applicando viceversa metodi di gestione incruenti, non letali ed
economici delio scoiattolo grigio.
GIUNTA REGIONALE
.Direzione Regionale
Risorsa Umbria. Federalismo,
Risorse fìnanziarid. umane e
strumentali
Sen/izio foreste, economia e
territorio mentano
Responsabile
Lo scoiattolo grigio è inserito dalla Unione Mondiale per la Conservazione della
Natura (lUCN) tra le 100 specie invasive più pericolose del mondo ed allo stesso
modo nell'analoga lista europea elaborata nel corso di uno specifico progetto
(Delivering Alien Invasive Species In Europe - DAiSIE) finanziato nell'ambito del VI
Programma Quadro per la ricerca della Commissione Europea.
A livello intemazionale, sono di conseguenza stati prodotti diversi documenti ufficiali
riguardanti la gestione delle specie alloctone e, in particolare, dello scoiattolo grigio.
Particolarmente rilevanti sono, a questo proposito, le raccomandazioni dello
Standing Committee della "Convenzione per la conservazione della vita selvatica e
dei suoi biotopi in Europa" (Berna, 1979);
Dott. Por. F. Grohmann
REGIONE UMBRIA
VIA MARIO ANGELONI61
06124 PERUGIA
TEL 075 504 5053
FAX 075 504 5565
[email protected]ìa.U
A. Raccomandazione n. 57/1997, sull'introduzione nell'ambiente naturale di
organismi appartenenti a specie non native;
B. Raccomandazione n. 77/1999 sull'eradicazione dei Vertebrati ten^estri non
nativi;
C. Raccomandazione n. 78/1999 sulla conservazione dello scoiattolo rosso in
Italia;
D. Raccomandazione n. 99/2003 sulla strategia europea sulle specie alloctone
invasive;
E. Raccomandazione n. 114/2005 sul controllo dello scoiattolo grigio {Sciurus
carolinensis) e altri scoiattoli alieni in Europa;
F. Raccomandazione n. 123/2007 sulla necessità di limitare l'espansione dello
scoiattolo grigio {Sciurus carolinensis) in Italia, cosi da scongiurare la
colonizzazione anche dei paesi confinanti.
Il controllo delle specie alloctone è richiamato in diverse normative e convenzioni a
livello europeo (vedi allegato). Tra le più importanti vi sono:
•
la Direttiva "Habitat" (Direttiva 92/43/CEE);
www.reglone.umbria.lt
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• la Convenzione sulla Diversità Biologica, sottoscritta a Rio de Janeiro il 5
giugno 1992. ratificata con legge 14 febbraio 1994, n. 124 ;
• il regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio del 9 dicembre 1996,
• Il Regolamento Europeo (Regolamento (UE) N. 1143/2014 del Parlamento
Europeo e del Consiglio), recante disposizioni volte a prevenire e gestire
l'introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive, che obbliga i
Paesi dell'Unione a prendere provvedimenti stringenti per la gestione
di specie aliene dì particolare rilevanza (Invasive Alien Species, lAS),
con Tobiettivo della loro eradicazione.
L'intero regolamento si basa su una strategia chiaramente strutturata di intervento
contro la diffusione delle lAS, che prevede una ben definita gerarchia di intervento,
basata su:
-
prevenzione (capo II);
-
rilevamento precoce ed eradicazione rapida (capo 111);
-
gestione (capo IV), per le specie già ampiamente diffuse.
Mentre il sistema di prevenzione mira ad agire sul controllo delle introduzioni,
riducendo il rischio di ingresso delle specie nel tenltorio dell'Unione, il sistema di
rilevamento precoce ed eradicazione rapida implica l'istituzione di un sistema di
sorveglianza delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale. Tale sistema deve
essere istituito da parte degli Stati membri entro 18 mesi dall'adozione dell'elenco
delle specie dì rilevanza unionale. Esso deve coprire l'intero territorio nazionale con
l'obiettivo di determinare la presenza e la distribuzione di nuovespecie esotiche
noriché di quelle già Insediate, e deve essere dinamico, in modo da rilevare
rapidamente la comparsa nell'ambiente di qualunque specie esotica invasiva di
rilevanza unionale (art. 14). A seguito di un eventuale rilevamento, gli Stati devono
quindi applicare, entro tre mesi dal rilevamento (art. 15), appropriate misure di
eradicazione, assicurando che i metodi utilizzati siano efficaci per ottenere
l'eliminazione completa e permanente della popolazione della specie esotica
invasiva in questione, tenendo in debita considerazione la salute umana e
l'ambiente, e provvedendo a che agli animali siano risparmiati dolore, angoscia o
sofferenza evitabili (art. 17).
A livello nazionale, già nel 2001 erano state prodotte, dall'Istituto Superiore per la
Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA) e Ministero dell'Ambiente e della Tutela
del Territorio e del Mare (MATTM), le "Linee guida per il controllo dello scoiattolo
grigio in Italia" (Genovesi e Bertolino 2001), che rappresentano lo strumento tecnicooperativo di riferimento per il monitoraggio e la gestione della specie aliena.
Anche a livello nazionale le più recenti Indicazioni sono chiare ed inequivocabili: la
L. 116/2014 (art. 285, comma 12), ha modificato l'art. 2 della L. 157/92, inserendo
dopo il comma 2 il seguente: ''2-bis. Nel caso delle specie alloctone, con
esclusione delle specie da Individuare con decreto del Ministro dell'ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare, di concerto con 11 Ministro delle Politiche Agricole
Alimentari e Forestali, sentito l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca
Ambientale (ISPRA), la gestione di cui all'articolo 1, comma 3, è finalizzata ove
possibile all'eradicazione o comunque al controllo delle ponola^ioni »
L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), ente pubblico
di ricerca sottoposto alla vigilanza del Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare, ha tra i suoi compili quello dì fornire consulenza strategica e
assistenza tecnica e scientìfica al Ministro dell'ambiente e della tutela del tenltorio e
del mare, ad altre amministrazioni dello Stato e alle regioni, in materia di tutela
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dell'ambiente e di pianificazione territoriale. Considerato che nella regione Umbria si
è rilevata la presenza e la diffusione di un consistente nucleo dì scoiattolo grigio,
riSPRA, nell'ambito delle proprie prerogative istituzionali e sulla base delle
prescrizioni normative sopra indicate, ha chiesto, con nota prot. n. 21669 del
24/05/2013 alta Regione Umbria di prendere parte al Progetto LIFE+ Biodiversità "U-
SAVEREDS" inerente la conservazione dello scoiattolo rosso {Sciurus vulgarìs).
L'ISPRA ha redatto tale Progetto in quanto l'Umbria presenta caratteristiche
ecologiche e geografiche che rendono la regione potenzialmente ottimale per
l'espansione dello scoiattolo grigio, permettendone lo "sconfinamento" nelle altre
regioni del Centro Italia. Inoltre, un'ulteriore potenziale minaccia, è la diffusione della
specie alloctona nell'ecosistema Appenninico, che annovera nella sua continuità
geografica ed ecologica decine tra Parchi Nazionali, Regionali e Siti Natura 2000, e
che è ritenuto uno dei maggiori "contenitori" di biodiversità a livello nazionale. Da ciò
si può evincere una rilevanza geografica e conservazionistica del Progetto stesso,
che risulta essere più ampia del contesto regionale e che si pone come operazione
strategica su scala nazionale. Inoltre lo scoiattolo grigio può rappresentare una
potenziale criticità per alcuni importanti settori economici del mondo rurale regionale
umbro, quali la tartuficoltura e la viticoltura: tale elemento va quindi ad accrescere la
portata del progetto anche in chiave socio-economica. L'obiettivo focale del progetto
è la salvaguardia dello scoiattolo comune europeo e di tutte le entità ecosistemiche
che potrebbero potenzialmente essere minacciate dallo scoiattolo grigio e prevenire
l'espansione della specie alloctona in tutta l'Italia peninsulare, ponendo a serio
rischio nel breve periodo la sottospecie endemica Sciurus vulgaris italicus e la
"nuova" specie presente in Calabria.
L'ampia area regionale ormai colonizzata da Sciurus carolinensis rende ineludibile
un intervento di rimozione diretta tempestivo e articolato, con metodiche idonee alla
rimozione di individui in aree estese, anche al fine di evitare che la rimozione in
alcune aree possa generare delle aree sink (aree idonee ad essere colonizzate da
individui in espansione dalle aree limitrofe, in grado di vanificare così le operazioni di
rimozione). In assenza di un controllo efficace, come dimostrato dal modello di
espansione, la specie sarà in grado di colonizzare la maggior parte dell'Umbria
nell'arco dì 40 anni (Corti et al. in prep), allorquando Io sconfinamento in altre regioni
(Toscana su tutte) sarà avvenuto e la specie avrà avuto accesso anche all'area
appenninica. All'aumentare poi della superficie occupata, diminuiranno le possibilità
di una rimozione economicamente e tecnicamente sostenibile che porti la
popolazione ad una densità il piij possibile prossima allo zero e potrà essere
implementato solamente il controllo permanente nel lungo perìodo, che
diventerà obbligatorìo ai sensi del Regolamento EU 1143/2014, con un
incremento notevole dei tempi e dei costi, determinando un numero molto più
elevato di animali che sarà necessario sopprìmere e aumentando ì danni
provocati dalla specie alloctona a piantagioni e frutteti.
Considerato tutto quanto sopra esposto, l'obiettivo prioritario del Progetto LIFE U~
Savereds è l'eradicazione completa della popolazione con una rimozione minima di
almeno l'SG percento della popolazione stimata. Dal punto di vista della rimozione
diretta, possono essere applicate diverse metodologie, tra cui la cattura con trappole
e la successiva soppressione eutanasica. Per ciò che riguarda le tecniche di
rimozione indiretta, l'unica possibile secondo il vigente quadro normativo è la cattura,
conseguente sterilizzazione chirurgica e rilascio in aree dove gli individui immessi
non causino impatti significativi. Sia la soppressione eutanasica sia la sterilizzazione
chirurgica presuppongono l'iniziale cattura degli animali. Per garantire un sufficiente
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rendimento dello sforzo dì cattura è necessario l'impiego di un elevato numero di
operatori, con relativi oneri.
il Progetto U-Savereds ha un piano finanziario complessivo di € 1.433.241,00. Oltre
ainSPRA, ente capofila coordinatore del progetto, ed alla Regione Umbria, gli altri
partner sono: Regione Lazio, Comune di Penjgia, Legambiente, Oikos, Istituto
Zooprofilattico Sperimentale delle regioni Umbria e Marche. Il budget stanziato nel
Progetto, di competenza della Regione Umbria, ammonta complessivamente ad €
210.347,00 per quattro anni, di cui € 54.950,00 erogati dalla UE ed € 155.397,00 di
contributo regionale. La Regione copre la propria parte di contributo nel seguente
modo: € 27.324,25/anno (pari a complessivi € 109.297) attraverso il costo del
personale dipendente messo in quota parte a disposizione del Progetto ed €
11:525,00/anno (pari a complessivi € 46.100) con fondi di bilancio riconducibili alle
attività dì monitoraggio della fauna selvatica attuate dall'Osservatorio Faunistico
regionale. Il budget di competenza della Regione viene speso, per ogni anno di
durata del progetto, secondo le seguenti macrovoci: € 27.324,25 per personale
regionale. € 5.862,50 perattività di campo (sopralluoghi e trasferte), € 5.000,00 per
assistenza estemi (ambulatorio veterinario per sterilizzazione, traduzione convegno
internazionale, pannelli informativi), € 6.475,00 per attrezzature tecniche, € 4.925,00
per beni di consumo (materiale non inventariabile come stampe, trappole,
carburante ecc.), € 875 per altri costi (polizze, registrazioni) e € 2.125,00 per
imprevisti.
I fondi del bilancio regionale che vengono utilizzati nei quattro anni di progetto (€
46.100,00), escluso il costo del personale, derivano dagli stanziamenti propri della
gestione faunistica (Osservatorio faunistico regionale) la cui entrata di riferimento
sono le tasse di concessione regionale della licenza di caccia; tali entrate, per
legge, devono essere utilizzate esclusivamente per l'attuazione della L.R. 14/94
"Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorie"
e qualsiasi risparmio non può essere comunque utilizzato per altri scopi.
Analogamente i fondi stanziati dalla UE per il finanziamento del Progetto, possono
essere destinati esclusivamente per le finalità per le quali sono stati erogati e la
Regione non può in alcun modo utilizzarii per altri scopi.
Si rileva infine come qualsiasi altro mezzo di gestione dello scoiattolo grigio,
incruento e non letale (quale la sterilizzazione) considerato il notevole aumento della
ore operatore necessarie ed i costi accessori aggiuntivi (sterilizzazione,
stabulazione, confinamento ecc.), sarebbe notevolmente più oneroso e sicuramente
meno economico delle attività previste dal Progetto LIFE U-Savereds.
IL DIRIGENl^k SERVIZIO
(Dott. For.yPrinqeJsco Grohmann)
FRG/
Regione Umbria
Giunta Regionaie
ALLEGATO - Normative e Convenzioni europee in merito al controllo delle
specie alloctone
•
Direttivo ''Habitat" (Direttiva 92/43/CEE) del Consiglio relativo alla
conservazione degli habitat naturali e seminaturali e dellaflora e dellafauna
selvatiche), e successive modificazioni e integrazioni, recepita con decreto del
Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 (in particolare art. 22
par. B) dispone che gli Stati membri «controllino che l'introduzione
intenzionale nell'ambiente naturale di una specie non locale del proprio
territorio sia disciplinata in modo da non arrecare alcun pregiudizio agli
habitat naturali nella loro area di ripartizione naturale né alla fauna e alla
flora selvatiche locali e, qualora lo ritengano necessario, vietano siffatta
introduzione.»
•
La Convenzione sulla Diversità Biologica, sottoscritta a Rio de Janeiro il 5
giugno 1992, ratificata con legge 14 febbraio 1994, n. 124 (in particolare l'art.
8 par. H) esorta poi gli Stati partecipanti a prevenire l'introduzione di specie
alloctone od a eradicare quelle che minacciano ecosistemi, gli habitat o le
specie autoctone.
•
Il regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio del 9 dicembre 1996, è entrato
nel merito delle misure atte a garantire la protezione di specie della flora e
della fauna selvatiche, stabilendo che tale protezione debba avvenire anche
mediante il controllo del commercio di determinate specie, per le quali si è
stabilito che l'introduzione nell'ambiente naturale costituisce effettivamente
im pericolo ecologico per le specie autoctone (Allegato B del Regolamento).
Tra tali specie figurano Sciurus carolinensis, Sciurus niger e Callosciurus
erythraeus, come da parere negativo all'importazione nell'Unione reso dal
gruppo di revisione scientifica del Regolamento stesso, nell'incontro del 23
febbraio 2012. Tali limitazioni rientrano e sono ovviamente coerenti con il
quadro generale per il commercio intemazionale della fauna selvatica, come
delineato dalla CITES (Convenzione di Washington sul commercio
intemazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di
estinzione).
•
Il Regolamento Europeo (Regolamento (UE) N. 1143/2014 del Parlamento
Europeo e del Consiglio); Il regolamento si applica alle specie esotiche
invasive (Invasive Alien Species, lAS), cioè, come definito dal regolamento
stesso (art. 3), a quelle specie esotiche ''per cui si è rilevato che
Vintroduzione o la diffusione minaccia la biodiversità e i servizi ecosistemici
collegati, 0 ha effetti negativi su di essi". Il regolamento evidenzia poi la
necessità di identificare le cosiddette "specie esotiche invasive di rilevanza
unionale", cioè quelle specie esotiche invasive "i cui effetti negativi sono
considerati tali da richiedere un intervento concertato a livello di Unione
europei'' e per le quali sarà quindi indispensabile l'applicazione delle misure
di cui ai capi II e III. Sebbene tale elenco sia ancora in fase di predisposizione,
ai sensi di quanto previsto dall'art. 4 del regolamento, il punto 14 del
preambolo al regolamento indica già che l'inserimento in tale elenco di alcune
specie sia da considerarsi prioritario, citando esplicitamente il caso delle
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specie esotiche invasive che già figurano nell'allegato B del regolamento (CE)
n. 338/97 del Consiglio, tra cui anche Sciunis caroUnensis. La lista delle
specie di rilevanza unionale, che quindi prevedibilmente includerà lo
Scoiattolo grigio, verrà discussa in un mcontro del Comitato lAS previsto per
il 5 dicembre p.v., e verrà formalmente adottata il 1gennaio 2016.
Per quanto riguarda le misure di prevenzione, il Decreto interministeriale del
24 dicembre 2014, "Disposizioni per il controllo della detenzione e del
commercio degli scoiattoli alloctoni appartenenti alle specie Callosciurus
erythraeus, Sciurus caroUnensis e Sciurus niger'\ ha già introdotto il divieto
di commercio e di allevamento e regolamentato la detenzione delle tre specie
di scoiattoli alloctoni. Questo provvedimento, che è stato uno dei risultati più
importanti conseguiti dal progetto LIFE09 NAT/IT/00095 EC-SQUARE,
appare quanto mai utile per la salvaguardia dello scoiattolo rosso, poiché
dovrebbe metter fine al commercio della specie alloctona ed eliminare così, la
pratica dei rilasci illegali di ulteriori individui detenuti incattività daparte dei
privati cittadini. Esso è stato motivato considerando il ruolo prioritario che il
commercio può assumere nella diffusione degli scoiattoli neirambiente
naturale e tenendo conto delle disposizioni tecniche del 2001 (Genovesi e
Bertolino 2001), che sottolineano l'urgenza di programmare efficaci misure di
contenimento, a partire dal blocco di nuove immissioni, ma che includano
anche, se necessario, il controllo numerico e l'eradicazione.