affettivita` e sessualita` benessere a scuola

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affettivita` e sessualita` benessere a scuola
AFFETTIVITA’ E SESSUALITA’
BENESSERE A SCUOLA
DR.SSA MAIORANO ANGELA (PSICOLOGA E PSICOTERAPEUTA)
PUBBLICHE RELAZIONI PARCHETTI CRISTINA
COREOGRAFA E BALLERINA VERGINELLI MAURA
“L’ADOLESCENZA PORTA CON SÉ LA SCOPERTA DELL’INGIUSTIZIA, IL DESIDERIO
DELL’INDIPENDENZA, LO SVEZZAMENTO AFFETTIVO, LE PRIME CURIOSITÀ SESSUALI. DUNQUE
E’ L’ETÀ CRITICA PER ECCELLENZA, L’ ETA’ DEI PRIMI CONFLITTI TRA LA MORALE ASSOLUTA E
LA MORALE RELATIVA AGLI ADULTI, TRA LA PUREZZA DI CUORE E L’IMPURITÀ DELLA VITA.
INFINE È, DAL PUNTO DI VISTA DI QUALSIASI ARTISTA, L’ETÀ PIÙ INTERESSANTE DA METTERE
IN LUCE”.
FRANÇOIS TRUFFAUT
Parlare di pre-adolescenza e adolescenza sempre più complesso perché sempre più complessa è la
società in cui viviamo. Le generazioni che si susseguono cambiano rapidamente. I ragazzi che oggi
abbiamo accanto sono di una generazione che vive di sms e di webcam, frequenta le più famose
communities online, non si perde un video su You Tube. Chi vuole tenere un diario apre un blog e
virtualmente raccoglie i commenti e le dediche degli amici . Partecipa alle chat presentandosi con
un nickname, un soprannome virtuale che genera una identità sostitutiva. Non è facile per chi lavora
con questi ragazzi sintonizzarsi sulle loro onde di frequenza, connettersi ed entrare in contatto.
La generazione Technosexual, che sceglie la tecnologia per instaurare e far vivere le proprie
relazioni, è anche una generazione più precoce nell’esperienza sessuale. È importante stare al passo
con questa trasformazione, non per accettarla passivamente, né per demonizzarla, ma per aiutare i
ragazzi ad incanalare la propria dimensione affettiva e sessuale in rapporti più umani, meno virtuali;
a ritrovare la bellezza dell’incontro i interpersonale.
Le attività, un incontro dopo l’altro. Il tema dell’educazione socio- affettiva e sessuale è molto
complesso ed articolato. È un settore della vita della persona che coinvolge molti fattori ed
elementi. Qui si è cercato di creare un percorso strutturato che non propone un intervento
informativo, ma un percorso emotivo che necessita di un tempo sufficientemente disteso.
I INCONTRO. Conoscenza reciproca
Obiettivo: Favorire la conoscenza reciproca dei partecipanti.
Attività. Dopo aver assistito alla performance di danza dal titolo IO SONO in cui la coreografa
utilizza uno specchio come mezzo comunicativo,si chiede ai ragazzi di porsi davanti a questo e
raccontarci liberamente di loro,della loro vita o di un fatto per loro importante per condividere tutti
insieme le esperienze di ognuno senza sentirsi giudicati.
Il foto linguaggio. Con questa attività si lavora sull’immagine di sé. Il conduttore dispone delle
fotografie/immagini (animali, persone, personaggi…) a terra, al centro del cerchio formato dai
partecipanti. Ogni elemento del gruppo viene invitato ad osservare con attenzione tutte le immagini
proposte e sceglie quella che meglio esprime una propria caratteristica positiva, oppure riporta alla
mente un ricordo positivo particolarmente intenso o significativo. Ciascuno a turno si alza, si porta
al centro del cerchio, raccoglie l’immagine prescelta e torna al proprio posto. Al termine il
conduttore apre la fase della comunicazione dove tutti mostreranno la loro immagine e, se lo
desiderano, potranno spiegare la scelta fatta.
II INCONTRO. L’immagine affettiva
Obiettivo: approfondire alcuni elementi della dimensione affettiva.
Attività.
Raccontarsi con le immagini. In questo incontro gli alunni approfondiscono il tema dell’immagine
affettiva, intesa come percezione di sé nei settori principali dell’affettività: io e la famiglia – io e gli
amici – io e la coppia - io e il corpo. Comprendere questi elementi fondamentali può essere di aiuto
a capire se stessi e gli altri. Il conduttore invita i partecipanti a formare un cerchio, ognuno riceve un
cartellone sul quale potrà incollare immagini o scritte tagliate da riviste, per rappresentare i quattro
settori nominati in precedenza. Alla fine chi lo desidera potrà presentare e raccontare il proprio
cartellone. Chi, invece, preferirà non parlare sarà comunque invitato a presentare il proprio collage.
III INCONTRO. Piacersi di più: l’autostima
Obiettivo: Attraverso dei giochi motori, scoprire le proprie capacità.
Attività. I ragazzi verranno posti in cerchio sdraiati a terra e attraverso l’ascolto di una musica
rilassante aiutati a percepire il proprio respiro affinchè si esegua in modo corretto.
Seguiranno una serie di GIOCHI DI COOPERAZIONE in cui i ragazzi saranno “obbligati” ad
aiutarsi l’un l’altro per la buona riuscita dell’esercizio. Questo tipo di giochi non prevede obiettivi
se non il gioco stesso, e non crea figure di leaderismo poiché tutti sono importanti ed indispensabili.
Chi tra i compagni non rispetta le regole dei giochi viene eliminato.
Il positivo che gli altri vedono in me. A turno i partecipanti si porteranno al centro del cerchio
mentre i compagni scrivono su un biglietto uno o due complimenti per quel compagno.
L’interessato raccoglierà i biglietti e li porterà al posto con sé. Quando tutti avranno ricevuto i
propri biglietti, ognuno li visionerà individualmente e in seguito, a turno potrà leggerli ad alta voce
davanti al gruppo.
IV INCONTRO. Emozioni e bisogni relazionali
Obiettivo aumentare le competenze emotive.
Attività. L’analfabetismo emotivo e relazionale rappresenta un fattore di rischio in questa età. Le
attività proposte allenano gli alunni a conoscere le proprie emozioni e sentimenti, i propri bisogni
affettivi e relazionali.
Io sono… le mie emozioni. La prima attività è un gioco con le carte le cui immagini evocano
emozioni e sentimenti. I partecipanti questa volta dovranno scegliere le carte che rappresentano le
emozioni che maggiormente si stanno vivendo in quel periodo della vita. Successivamente, se lo
desidera, il partecipante può condividere con il gruppo le sue emozioni.
I bisogni affettivi relazionali. La seconda attività è specifica dei bisogni affettivo relazionali. Al
centro, sul pavimento vengono posati 10 fogli che riportano alcuni bisogni affettivi importanti :
essere visto, ascoltato, capito, creduto, avere un proprio posto, sicurezza, tenerezza, che l’altro sia
felice di vedermi, esistere come sono, essere amato gratuitamente. Ciascuno che decide di
affrontare la prova entra nel cerchio, si avvicina ad un cartello e dice qualcosa di sé rispetto a quel
bisogno. Può esprimersi anche su più di un cartello.
V INCONTRO. Il mio corpo che cambia
Obiettivo: Acquisire maggiore consapevolezza delle trasformazioni del corpo.
Attività. Viene chiesto ai ragazzi di farci vedere con il corpo come si vedono e si sentono e di
paragonarsi poi ad un loro modello ideale (che può essere un cantante,un attore,un animale ecc..)
che rispecchia queste loro caratteristiche e discuterne in gruppo.
La regola fondamentale è sempre quella di ascoltare le esperienze di tutti senza giudicarle.
VI INCONTRO. La relazione con gli amici ed il gruppo dei pari
Obiettivo: Aumentare la conoscenza reciproca tra i ragazzi e acquisire consapevolezza sui rischi del
condizionamento del gruppo dei pari.
Attività.
Conosciamoci: il gioco dell’oca sull’affettività e sessualità. Si presenta al gruppo classe il gioco
dell’oca autobiografico. La classe viene divisa in piccoli gruppi, ad ognuno dei quali viene
assegnato un pannello di gioco e una coppia di dadi. Ogni studente deciderà un proprio simbolo
( una gomma, un tappo…) e i gruppi cominceranno il percorso. Ogni volta che un giocatore lancia il
dado e sposta il proprio simbolo, legge la parola chiave o guarda il disegno di quella casella e li
utilizza come stimolo per raccontare qualcosa di sé, del proprio vissuto o dei propri pensieri. Il
gioco si conclude quando l’ultimo giocatore avrà terminato l’attività.
VII INCONTRO. Immaginario sociale dell’affettività e sessualità
Obiettivo: Aumentare la capacità critica
Attività. i media hanno sugli adolescenti un forte potere di condizionamento a causa del fascino che
esercitano. Trasmettono valori e modelli di comportamento coerenti con l logica del consumismo,
trovando nell’adolescente un fertile terreno nel bisogno di gratificazione e nell’eccitazione emotiva
tipica di quel periodo della vita. Queste attività si propongono di aiutare i ragazzi a diventare più
critici e consapevoli di ciò che i mass media propinano loro.
L’uomo la donna, la coppia attraverso i video musicali, la pubblicità e le serie televisive.
Vengono presentate ai ragazzi 2 coreografie diametralmente opposte:
-
nella prima si propone una performance tipica dei video musicali attuali e più vicina ai loro
modelli;
-
la seconda più teatrale ed intimista meno proposta dalla tv e dai media.
Il conduttore chiede ai ragazzi che cosa li colpisce maggiormente durante la visione della
rappresentazione?
Qual è il messaggio che le rappresentazioni vogliono comunicare?
Quale modello di relazione affettiva e sessuale viene trasmesso?
Ascoltare le impressioni dei ragazzi e discuterne insieme.Un lavoro analogo può essere fatto
attraverso alcune pubblicità o puntate di serie televisive. Anche in questo caso segue la discussione
collettiva.
VIII INCONTRO. L’affettività e la sessualità nell’arte
Obiettivo. Stimolare le competenze comunicative utilizzando le immagini artistiche
Attività.
L’arte ci emoziona. I partecipanti si dispongono in cerchio al cui centro verranno disposte le
immagini di opere d’arte che rappresentano l’affettività, la sessualità, l’uomo la donna, la coppia…
ci sono capolavori artistici che mettono in risalto le emozioni, altre colpiscono invece per
l’immagine, i colori, la rappresentazione ( il materiale deve comprendere generi e stili diversi). I
partecipanti dovranno scegliere l’immagine che li colpisce di più, quando tutti avranno terminato, il
conduttore apre la fase della comunicazione.
IX INCONTRO. Il corpo balla
Obiettivo. Stimolare la competenza comunicativa utilizzando la danza ed il ballo.
Attività. Il ballo e la danza accompagnano da sempre molti riti delle culture e delle civiltà umane.
L’utilizzo del corpo, nell’espressione artistica e nella capacità di sprigionare energia in alcune forme
di danza, porta ad una valorizzazione della dimensione affettiva e sensuale. Questo modulo vuol far
scoprire ai ragazzi la bellezza di questa forma artistica.
Il corpo balla.
La danza ed il ballo come espressione ed affermazione di sé.
La danza ed il ballo come espressione di sensualità e sessualità.
Lavorare con i ragazzi su cosa provano quando si muovono a ritmo di musica. Creare una
discussione collettiva.
Per concludere gli incontri
Per concludere gli incontri verrà svolta una attività di feedback che aiuti a comprendere il proprio
vissuto. Ciò avviene attraverso quattro possibili percorsi:
-
come mi sento. Ai partecipanti vengono consegnati cinque fogli sui quali ci sono cinque
suggestioni, una per foglio: mi sento, ho bisogno, ho paura, vorrei, desidero. I partecipanti
verranno invitati a sfilare per le loro comunicazioni.
-
Quello che vedo di nuovo in te. I ragazzi vengono invitati uno alla volta a dire ad alta voce ad
un compagno/a quello che oggi hanno mostrato di sé.
-
Quello che vedo di bello in te. Si procede come nel caso precedente ma questa volta
l’attenzione si pone su un aspetto positivo di un compagno.
-
Quello che mi resta di questi incontri. Effettuando un giro di interventi, si chiede ad ogni
partecipante di esprimere con una parola, un’immagine o una breve frase quello che gli rimane
alla fine di questi incontri (ciò che lo ha colpito maggiormente, che lo ha fatto riflettere,
l’emozione che ha provato…).