piano per la formazione dei docenti 2016
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piano per la formazione dei docenti 2016
PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI 2016 - 2019 DOCUMENTO DI SINTESI CPIA PALERMO 2 Con la legge 107/2015, articolo 1 comma 124, la formazione in servizio diventa obbligatoria, permanente e strutturale: operatori sviluppo della scuola professionale per un di sistema tutti educativo gli di qualità. Essa avviene attraverso dei passaggi innovativi: a. obbligatorietà della formazione in servizio in una logica strategica e funzionale al miglioramento; b. definizione e finanziamento di un Piano nazionale di formazione triennale; c. inserimento, nel piano triennale dell’offerta formativa di ogni scuola, di un piano di formazione in cui si indicano i bisogni formativi e le conseguenti azioni di formazione da realizzare; d.assegnazione ai docenti di una carta elettronica personale per la formazione e i consumi culturali; e. il riconoscimento della partecipazione alla ricerca e alla documentazione di buone pratiche, come criteri per valorizzare il docente. I PRINCIPI DEL PIANO: Il piano di presupposti formazione fondamentali docenti si fonda necessari per su alcuni superare le debolezze del sistema scolastico italiano e allinearlo agli standard internazionali: - il docente viene seguito lungo tutta la sua carriera; - creazione di collaborazione a livello territoriale, per la costruzione di filiere formative efficaci e di reti cooperative per lo sviluppo di azioni coordinate, a livello nazionale, all’interno dei gruppi disciplinari e interdisciplinari;a livello internazionale, stimolando l’apertura al confronto e l’intensificazione degli scambi internazionali; - qualità dei percorsi formativi sostenuta da:buoni contenuti e formazione dei formatori. - formazione come priorità strategica: crescita del docente, della scuola, del territorio; Il piano di Formazione Docenti: - consente di rafforzare e valorizzare la professione docente, dando, inoltre, riconoscimento a chi si impegna non solo nella propria formazione, ma anche in favore della crescita dei propri colleghi; - crea le prospettive di carriera dei docenti, in termini di legittimazione strutturale delle attività condotte; - consente di documentare, attraverso dispositivi come il portfolio professionale e il piano di sviluppo professionale petenze, il progressivo attitudini, dei affinamento docenti, per di com- dare una rappresentazione complessiva della funzione docente. Tale patrimonio professionale potrà essere riconosciuto, valorizzato e incentivato mediante gli strumenti normativi legislatore scelta messi a (riconoscimentodi della sede di disposizione impegni servizio, e dal meriti, assegnazione di incarichi specifici all’interno della scuola, ecc.); - permette di programmare al meglio la formazione negli anni successivi, raccogliendo periodicamente i bisogni formativi e costruendo una base complessiva di informazioni per il sistema di istruzione; - mette in relazione formativa nazionale i collegando con i diversi gli piani piani dell’azione obiettivi formativi delle del piano scuole , raccordate con le esigenze formative delle reti di ambito, e lo sviluppo professionale del docente. Seppure formazione questo in Piano servizio tratti dei prioritariamente docenti, esso prevede la un collegamento con la formazione dei dirigenti scolastici e per il resto del personale scolastico. Il senso della formazione L’investimento sulla formazione permanente risponde a: ESIGENZE NAZIONALI: legate alla modernizzazione del sistema Paese all’interno della comunità internazionale. - Priorità del sistema e Piani Nazionali (es. lingue, competenze digitali, inclusione e integrazione, didattica per competenze, autonomia) MIGLIORAMENTO DELLA SCUOLA: adeguamento dell’offerta formativa della singola scuola ai bisogni educativi espressi dalla popolazione scolastica e dal territorio. - Legame tra bisogni individuali, bisogni della scuola e del territorio. - Piano di formazione dell’Istituto (indicatore per RAV e per valutazione del dirigente scolastico). SVILUPPO PERSONALE E PROFESSIONALE: la formazione prospettive di è espressione crescita dei bisogni professionale del e delle singolo docente, come individuo e come professionista. - Standard Professionali - Portfolio professionale docente - Piano individuale di Sviluppo Professionale Il piano di formazione dei docenti mette in relazione i diversi piani dell’azione formativa, collegando gli obiettivi del PIANO NAZIONALE con i piani formativi delle scuole organizzate in rete e lo sviluppo professionale dei docenti. Tuttavia non è solo il singolo insegnante, quanto l’insieme dei docenti a caratterizzare una scuola o un sistema di scuole e a determinarne la qualità. E’ la stessa legge 107/2015 a riconoscere che la partecipazione scelte ad azioni possibili, formative, deve fare scolastica, nello dell’Offerta Formativa, con una riferimento specifico che al dovrà pluralità alla Piano di comunità Triennale contenere al suo interno anche la previsione delle azioni formative che l’istituto si impegna a progettare e a realizzare per i propri docenti (e per tutto il personale), in relazione ai bisogni rilevati, legando le azioni formative all’interno della scuola alle priorità e ai traguardi di miglioramento di ogni istituto, individuati dal RAV e da PdM. Il docente avrà il compito di stendere un piano individuale di sviluppo professionale: il Miur renderà disponibile un sistema on line, ove ciascun docente potrà documentare e riorganizzare la propria “storia formativa e professionale”, quest’ultimo documentare costruendo fornirà le unità l’ambiente formative valutarne l’efficacia. GLI STRUMENTI Definizione di il standard proprio digitale acquisite, portfolio; in anche cui per professionali dei docenti Definiti al in D.M. riferimento 850/2015, e indicati nel corretto possesso ed esercizio delle competenze: Culturali ● e disciplinari ● Didattico-metodologiche ● Relazionali e comunicative ● Organizzative e gestionali Introduzione portfolio del docente del professionale Avrà come partenza delle punto il di bilancio competenze, sperimentato formazione già per dei neoassunti e la docenti sarà articolato in: CURRICULUM ● PROFESSIONALE: personale del fascicolo docente, altre esperienze professionali, qualifiche e certificazioni, attività di ricerca e pubblicazioni, formativa storia del docente (quali e quanti percorsi, con che frequenza, di che tipo, con quali risultati); ATTIVITÀ ● DIDATTICA: progettazione, documentazione riflessione e sull’attività didattica realizzata, eventuali link a risorse didattiche prodotte, lavoro condotto nell’anno di prova, progettazione di particolari percorsi formativi; ● PIANO INDIVIDUALE SVILUPPO DI PERSONALE, strumento che docente curerà aggiornamenti ciascun con periodici, in cui indicare esigenze e proposte di crescita professionale riferimento aree della in alle macro- didattica, dell’organizzazione dello sviluppo della professionalità sarà per e recepito scuole in e che dalle avvio d’anno, l’aggiornamento Piano del dell’Offerta Formativa triennale e la definizione delle del attività piano formative della scuola. Sarà formato da parte pubblica troverà spazio una che in un applicativo in corso di sviluppo da parte MIUR che permetterà (e del di indicare riferimenti, risorse e link esterni), e una che parte sarà riservata, disponibile e gestita internamente dal docente stesso. Definizione di standard per la valutazione formazione delle formazione e della monitoraggio iniziative di ● Forte esiti attenzione dei percorsi formativi, standard agli secondo ed riferiti indicatori ad aspetti metodologici, di funzionamento, di progettazione e di costo, con la una costituzione biblioteca di delle buone pratiche. ● Monitoraggio con azioni multilivello (territoriale, degli enti di formazione, relativi della etc.) dei dati all’utilizzo Carta sia Docente, dal punto di vista amministrativo, sia dal punto di vista dell’analisi di specifici indicatori per la qualità e l’efficacia delle iniziative formative. Valorizzazione dei Definizione del profilo di formatori formatore, come “accompagnatore” di un gruppo di docenti e con la costituzione di una “banca dati” ad hoc cui attingere. L’ORGANIZZAZIONE MIUR ● ha compiti di regia con esperti e piani centratura nazionali, su a livello centrale. Uffici Scolastici Regionali ● promuovono costituzione finalizzate la di a la reti progettare formazione nei territori; ● creano una una task force permanente, accompagnare per scuole e reti di scuole attraverso azioni di coordinamento; ● accompagnano le reti di scuole mediante momenti di incontro e formazione; ● valorizzano le risorse professionali presenti sul territorio ● monitorano formazione per la la dei docenti diffusione adeguati di standard quali/quantitativi delle iniziative. ● coordinano organizzano formative le sul e attività territorio per i neo-assunti ● organizzano formazione per la i dirigenti. Reti di scuole Progettano la e organizzano formazione del personale delle tenendo conto esigenze delle singole scuole; ● Individuano una scuola polo per la formazione; Scuola polo formazione per la ● Può essere diversa una dalla capofila scuola scuola dell’ambito territoriale; Coordina ● la progettazione e l’organizzazione delle attività formative; ● E’ assegnataria risorse delle finanziarie provenienti dai fondi nazionali; Ha ● la gestione amministrativa-contabile delle iniziative formative; ● Si interfaccia con l’USR per le attività di co-progettazione, monitoraggio e rendicontazione. Singole scuole ● realizzano una puntuale analisi dei formativi e il di piano bisogni definiscono formazione della scuola singola. Università, accreditati, enti ● Università promuovono azioni di e formazione; ● diffondono esperienze di associazioni ricerca; ● coordinano progetti di ricerca-azione; ● predispongono le azioni di tirocinio nelle scuole; Le Unità Formative Scolastiche Al fine docente di nelle qualificare iniziative e di riconoscere formazione, l’impegno nel del prossimo triennio in via sperimentale, le scuole articoleranno le attività proposte in Unità Formative, programmate e attuate su base triennale, coerentemente con il Piano Nazionale di Formazione e con i propri Piani Formativi. Le Unità Formative possono essere promosse e attestate (art 1 D.M. 170/2016): ● dalle istituzioni scolastiche; ● dalle reti di scuole; ● dall’Amministrazione; ● dalle Università e dai consorzi universitari; ● da altri soggetti accreditati purché le azioni siano coerenti con il Piano di formazione della scuola La scuola deve garantire Sono ad ogni docente esempi di Unità almeno Formative la formazione: UNA unità formativa per ogni anno scolastico. Le Unità Formative possono prevedere: ● formazione in presenza e a distanza ● sperimentazione ● sulle scuola lingue primaria (PFL e CLIL); per i tutor didattica documentata e ● ricerca/azione docenti neoassunti; ● lavoro in rete ● ● approfondimento il per gli dei animatori digitali (435/15) e dei personale e collegiale ● documentazione forme team e di dell’innovazione (762/14); ● sui temi del Piano restituzione/rendiconta Nazionale zione, Digitale sviluppata con con ricaduta Scuola nella scuola l’azione PON - Snodi; ● progettazione ● per i coordinatori per l’inclusione; ● per i ricoprono docenti ruoli per che chiave l’alternanza scuola-lavoro E’ importante sottolineare come la scuola non riconosca qualsiasi tipo di unità formativa: questa deve infatti riguardare iniziative promosse dalla scuola stessa, dalle reti di scuole, dal Miur, o dal docente, purché siano in coerenza con il Piano di Formazione della scuola. Proprio in virtù di questo assunto, il Piano prevede un adeguamento annuale del PTOF, che risponda alle esigenze formative del collegio docenti e che quindi consenta agli insegnanti di esprimere le proprie istanze culturali e professionali in evoluzione. Si ritiene opportuno evidenziare - inoltre – che, attualmente, il Miur non impone alcuna quantificazione oraria obbligatoria. L’obbligatorietà non si traduce automaticamente quindi in un numero di ore da svolgere ogni anno, ma nel rispetto del contenuto del Piano. Le ore di formazione vengono infatti eventualmente stabilite, in totale autonomia, dalle scuole, nell’ambito del Ptof. Le PRIORITA’ Le priorità del Piano Nazionale della Formazione dei Docenti sono enunciate già dalla Legge 107/2015 all’art. 1 comma 7: 1.Autonomia organizzativa e didattica 2.Valutazione e miglioramento 3.Didattica metodologica per competenze e innovazione 4.Competenze di lingua straniera 5.Competenze digitali l'apprendimento e nuovi ambienti per 6.Scuola e Lavoro 7.Competenze di cittadinanza e cittadinanza globale 8.Coesione sociale e prevenzione giovanile – Integrazione 9.Inclusione - disabilità del disagio e vengono sintetizzate in TRE MACRO – AREE per il triennio 2016 – 2019: - competenze di SISTEMA (Autonomia organizzativa e didattica - Valutazione e miglioramento - Didattica per competenze e innovazione metodologica); - competenze per il 21° SECOLO (Competenze di lingua straniera - Competenze digitali e nuovi ambienti per l'apprendimento - Scuola e Lavoro); - Competenze per una SCUOLA INCLUSIVA (Competenze di cittadinanza e cittadinanza globale - Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile – Integrazione - Inclusione disabilità). IL PORTFOLIO PROFESSIONALE DEI DOCENTI Il Portfolio formazione consente effettuata, di valutare attraverso la qualità un’analisi della delle seguenti caratteristiche: - la tipologia dei percorsi frequentati (monte ore, fonti formative, traguardi raggiunti, etc.); - le modalità di formazione (peer to peer, lezioni, laboratori pratici, approcci “on the job”, azioni di accompagnamento, etc.); - i contenuti di formazione; - percorsi di formazione all’estero; - l’utilizzo delle risorse (economiche, professionali, materiali, strumentali, etc.); la progettualità conseguente alla formazione; - il report narrativo del percorso formativo svolto e delle considerazioni (positività, relative elementi critici, allo svolgimento perplessità, inap- plicabilità, etc.) e la ricaduta sulle pratiche in classe e nell’istituzione; - la presentazione pubblica della progettualità e del percorso formativo; - l’autovalutazione del percorso; - la partecipazione al progetto formativo della scuola. Le Unità Formative, possono essere inoltre associate alle scelte personali del docente, che potrà anche avvalersi della carta disposizione della elettronica dal legge MIUR per (DPCM 107/2015). la formazione 23-9-2015, Le in attività messa a attuazione formative (partecipazione a percorsi, frequenza di stage, corsi accademici, percorsi on line anche attraverso modalità di riconoscimento delle competenze come gli open badges, partecipazione a gruppi di ricerca, gemellaggi e scambi, ecc.) saranno docente e documentate portate a nel portfolio conoscenza personale della del scuola di appartenenza, che si impegna a valorizzarle in diversi modi (workshop, panel, pubblicazioni, etc.) in modo da ricondurle ad un investimento per l’intera comunità professionale. Inoltre, la partecipazione a piani che comportino itinerari formativi di notevole consistenza o il maggiore coinvolgimento in progetti di particolare rilevanza e innovatività all’interno della scuola o nelle reti di scuole sarà adeguatamente riconosciuta con Unità For- mative. Tra questi percorsi, si considerano, ad esempio: - formazione sulle lingue e il CLIL - coinvolgimento in progetti di rete - particolare responsabilità in progetti di formazione - ruoli di tutoraggio per i neoassunti - animatori digitali e team dell’innovazione - coordinatori per l’inclusione - ruoli chiave per l’alternanza scuola-lavoro Tali attività arricchiranno quindi il portfolio professionale e potranno essere utilizzati a valere sui riconoscimenti di professionalità previsti dalle norme di legge. A questo facilitare scopo sarà l’incontro allestita tra una domanda piattaforma e offerta per di formazione, a partire dagli enti accreditati e qualificati e per gestire il “ciclo di vita” del percorso formativo, dalla sua pubblicazione all’attestato finale e alla sua valutazione da parte dei docenti, nonché il sopraccitato “portfolio digitale del docente”. Già a inizio 2017, sarà sviluppata l’integrazione tra queste piattaforme e si lavorerà per integrare gli altri sistemi in corso di sviluppo al MIUR, come ad esempio l’applicativo per la carta elettronica del docente. All'interno della progettazione di ambito è comunque possibile l’assegnazione di fondi anche a singole scuole per rispondere a esigenze formative previste nel piano triennale e non realizzabili in altro modo. Nello specifico del nostro ordinamento, i CPIA potranno portare all’interno della progettualità dell’ambito le loro peculiari esigenze formative, ma anche le esperienze maturate su molte tematiche indicate dalle PRIORITA’. Saranno inoltre costruiti nazionale ad essi riservati. percorsi anche a carattere