1 "VIAGGI CON L`ESPERTO" Mongolia ESPERIENZA

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1 "VIAGGI CON L`ESPERTO" Mongolia ESPERIENZA
"VIAGGI CON L'ESPERTO"
Mongolia
ESPERIENZA NOMADE A PASSO DI YAK
Viaggio di 12 giorni / 10 notti
La Mongolia, punto di incontro fra le culture orientali e occidentali, è il
paese delle grandi foreste di larici, dei fiumi, delle cascate, delle steppe
senza fine, degli spazi infiniti, del cielo blu percorso da bianche nuvole,
dove l'occhio di un'occidentale si perde e vaga disorientato nell'assoluta
mancanza di punti di riferimento.
Vallate verdi sconfinate si inoltrano tra montagne e foreste di larici
diventando colorate cornici di fiumi e laghi: è questo lo spettacolare
paesaggio della Valle dell’Orkhon (Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco),
feudo di uno dei più grandi conquistatori della storia mondiale, Gengis
Khan.
In questa regione i resti del sito imperiale di Karakorum, il monastero di
Erdene Zuu e l'eremo di Zanabazar richiamano numerosi pellegrini che
vengono da tutto il paese attratti anche dalla bellezza dei paesaggi e dalla
cultura nomade pastorale ancora intatta.
L'attaccamento dei mongoli alle proprie usanze e l'orgoglio per la propria
cultura hanno permesso che la vita qui si mantenesse inalterata per secoli.
La popolazione vive in nuclei sparsi di ger allevando cavalli, capre, pecore,
yak e cammelli, da cui ricava l'essenziale: latte, carne, pelli. Il mezzo di
trasporto principale in questa terra è ancor oggi il cavallo, e i bambini a
quattro-cinque anni sanno già reggersi in sella perfettamente e aiutano gli
adulti a portare il bestiame al pascolo e a radunarlo la sera.
Le bianche ger punteggiano le verdi valli e fungono da fulcro per le
mandrie di cavalli, di buoi e yak, e per i greggi di pecore.
C’è l’essenza della Mongolia in questa regione verde di praterie e di
pascoli, interrotta da laghi, fiumi pescosi, foreste, che i locali chiamano
“Paradiso degli allevatori di cavalli”.
E’ questa una zona ideale per sperimentare un modo nuovo di viaggiare.
Un modo lento… a passo di yak, in perfetta sintonia con lo stile di vita della
popolazione locale.
Mentre noi camminiamo, i carretti trainati dagli yak e gestiti dallo staff
locale, portano i nostri bagagli e tutto l’equipaggiamento necessario per
l’allestimento dei campi. Utilizzeremo per qualche giorno questo sistema
tradizionale di trasporto che solitamente i pastori nomadi impiegano per i
trasferimenti ai nuovi pascoli.
Un cuoco esperto al seguito della piccola carovana si occuperà della
preparazione dei pasti, mentre una jeep fungerà da supporto per chi ne
avesse necessità.
C’immergiamo nella Valle dell’Orkhon per due giorni di trekking,
camminando per un massimo di 20 chilometri al giorno non tanto per
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raggiungere a una certa meta, ma per osservare da vicino e relazionarci
con quanto ci circonda, una natura protagonista assoluta e uomini semplici
che sanno vivere con poco. Viaggiamo leggeri, con occhi, orecchie e cuore
aperti a sensazioni ed emozioni nuove.
Durante i giorni di trekking siamo assistiti dai nomadi dello staff, i quali ci
accompagneranno nell’immensità degli spazi fino a conoscere la magnifica
ospitalità delle famiglie locali.
Nella seconda parte del viaggio lasciamo i nostri amici nomadi, i carretti,
gli yak e l’andare a piedi lentamente per riprendere le nostre jeep ed
inoltrarci nel mitico Deserto del Gobi.
Il paesaggio si trasforma, le verdi praterie lasciano spazio ad ambienti
assai diversi: pianure aride e steppose, laghi salati, distese e dune
sabbiose e incredibili formazioni rocciose.
La leggenda vuole che il Gobi sia stato creato dal passaggio degli
imponenti eserciti di Gengis Khan, ma in realtà i numerosi fossili che lo
costituiscono testimoniano che il suo territorio, ricco di acque e di
vegetazione, era un tempo habitat ideale per i dinosauri. Negli anni '20, in
questo territorio temuto dagli stessi mongoli, l'avventuriero americano
Roy Chapman Andrews, con la sua squadra, riportò alla luce resti di
scheletri di oltre 100 esemplari preistorici.
Oggi il Gobi è abitato da alcune tribù nomadi e da alcune rarità faunistiche,
e rappresenta la meta più attraente per chi si appresta a visitare la
Mongolia.
Nella regione del Gobi viaggiamo in 3 passeggeri per auto oltre all’autista
in comode jeep modello Toyota Land Cruiser per godere al meglio dei
paesaggi che attraversiamo. Si dorme in ger (dette anche yurte), le tipiche
abitazioni dei nomadi della steppa dell’Asia Centrale. Assomigliano più a
vere e proprie abitazioni che a delle tende perché hanno la struttura in
legno e sono ricoperte di feltro, si sta comodamente in piedi e sono dotate
di letti con materassi, piumini e lenzuola. I campi ger sono in genere dotati
di servizi in comune e di una grande tenda o struttura che funge da area
comune e da ristorante.
La semplicità dei servizi è uno degli elementi caratteristici della Mongolia e
dovrebbe costituire una delle principali ragioni che vi hanno indotto a
scegliere un viaggio in questo strepitoso paese.
Riteniamo che solo allontanandosi da Ulaanbaatar per vagare tra steppe,
deserti e foreste si può comprendere lo spirito che permea la vera essenza
dell'essere mongolo.
Fanno da cornice splendidi paesaggi e una natura incontaminata, che si è
conservata intatta per migliaia d'anni poichè l'uomo qui non ha chiesto più
di quanto fosse sufficiente a sopravvivere.
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1° giorno (sabato) - Partenza da Milano per Ulaanbaatar
Partenza da Milano Malpensa con volo Turkish Airlines per Ulaanbaatar via Istanbul
(il volo effettua uno scalo tecnico a Bishkek, in Kyrgyzstan). Cena e pernottamento
a bordo.
2° giorno (domenica) - Arrivo a Ulaanbaatar e partenza immediata per
Karakorum, l'antica capitale dell'impero mongolo
(360 km)
Arrivo in mattinata a Ulaanbaatar dove ad attenderci ci sono subito i nostri
fuoristrada. Partenza immediata attraversando le infinite praterie in direzione
dell’antica Karakorum, la città che, fondata da Gengis Khan, divenne capitale
dell’impero mongolo. Di essa oggi restano solo poche rovine, ma quanto basta per
continuare a offrire forte interesse per il significato storico, le strutture
architettoniche e lo scenario ambientale in cui sono collocate. Nota nell’antichità
per essere un punto centrale di snodo carovaniero dal carattere cosmopolita, era
caratterizzata da grandi mura e porte che davano accesso a mercati specializzati
nei diversi prodotti provenienti da vari angoli dell’Asia.
I khan (regnanti, capi) mongoli erano giustamente famosi per la loro politica di
tolleranza religiosa che consentiva la coesistenza tra diversi culti. Per questo la città
era adornata da tanti templi, monasteri, chiese e moschee. Ma la fama di questa
città e l’attrazione che ancora oggi esercita, nonostante l’irriproducibile antica
magnificenza, è dovuta anche al rapporto avuto con Gengis Khan. E’ lui che nel
1220 trasferisce qui la capitale, anche se sarà il figlio Ogedei a edificarne le
strutture che forniscono la fisionomia di vero importante centro dell’impero. Il
nipote Kublai, però, cambia dopo solo alcuni decenni la capitale con l’attuale località
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dove sorge Pechino. Karakorum subisce così l’abbandono prima e la distruzione
poco dopo, quando nel 1388 viene saccheggiata e distrutta dai cinesi. Pranzo pic
nic lungo il percorso.
Cena e pernottamento all’Orgoo Ger Camp o similare.
3° giorno (lunedì) - I templi di Erdene Zuu e partenza verso la Valle di
Orkhon
(160 km circa)
Nei pressi di Karakorum visita a Erdene Zuu, suggestivo monastero circondato da
possenti mura interrotte da 108 bianche “suburga” (stupa), tante quanti sono i
grani del rosario buddista. All’interno delle mura vi sono un grande stupa e
numerosi templi ricchi di preziosi affreschi, statue, “tanka”, cortili, ruote preghiera,
maschere per le danze, rappresentazioni di tante divinità, pietre tombali, altri
stupa…
Il monastero di Erdene Zuu vanta la presenza di tre importanti edifici sacri, eretti in
relazione a tre differenti fasi della vita del Buddha: infanzia, adolescenza, maturità.
E’ noto per essere fra i tre monasteri più rappresentativi di tutta la Mongolia,
assieme al Gandan di Ulaanbaatar e a quello di Amarbayasgalant nel nord del
paese. I templi di Erdene Zuu si sono miracolosamente salvati dalla distruzione del
periodo stalinista (quasi tutti i monasteri furono distrutti e migliaia di monaci
furono uccisi o deportati) in quanto furono ricoperti di terra dai fedeli che li
trasformarono in colline. Il monastero costruito nel 1586 e circondato da mura di
400 m di lunghezza, oggi riportato alla luce, costituisce uno dei rari monasteri
antichi sopravvissuti. Due interessanti tartarughe di pietra, il cui significato e
importanza sono retaggio dell’influenza cinese, si trovano fuori delle mura. Simbolo
di eternità, indicavano l’ingresso ai vari palazzi della capitale e avevano la funzione
di proteggere la città stessa. Sono quelle che restano delle quattro originariamente
esistenti nei punti che indicavano i limiti della città. Terminate le visite partenza
verso la Valle del fiume Orkhon, il più lungo del paese. Pensione completa. Posa del
primo campo tendato (tende tipo igloo).
4° e 5° giorno (martedì - mercoledì) - Trekking nella Valle del Fiume
Orkhon, Patrimonio dell'Umanità
(20 km circa)
La Valle del fiume Orkhon è un paesaggio culturale straordinario che rappresenta
oltre due millenni di evoluzione e simbiosi tra le civiltà nomadi, le società dedite
alla pastorizia e i loro centri amministrativi e religiosi. Le vaste praterie sono
tuttora impiegate per il pascolo del bestiame. La Valle dell’Orkhon è stata inclusa
dall’Unesco nell’elenco dei siti Patrimonio dell’Umanità. Fra le motivazioni della
scelta di questo sito, l’Unesco scrive: “La Valle dell’Orkhon è un notevole esempio
di luogo che illustra diversi passaggi significativi della storia dell’umanità”.
E’ un territorio ricco di testimonianze archeologiche importanti, ma anche di
bellezze naturalistiche di straordinaria rilevanza che comprendono montagne,
foreste, cascate, praterie, sorgenti d’acqua e la valle che gli stessi mongoli
chiamano “Paradiso degli allevatori di cavalli”. Questa zona del paese è inoltre
famosa per la produzione del migliore “airag” della Mongolia, vale a dire il latte
fermentato di cavalla.
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C’è dunque l’essenza della Mongolia in questa regione verde di praterie, interrotta
da laghi, fiumi pescosi, foreste e punteggiata delle bianche ger dei nomadi.
E’ in questo contesto che trascorriamo la giornata odierna e la successiva.
Ci immergeremo all’interno della Valle dell’Orkhon seguendo un modello di
spostamento tradizionale a basso impatto ambientale che solitamente i pastori
nomadi impiegano per i trasferimenti ai nuovi pascoli: lo “Yak trek”, piccola
carovana composta dai viaggiatori a piedi e dallo staff di supporto. Lo staff gestisce
gli yak che trasportano, su carretti di legno, l’equipaggiamento necessario per i
campi. Tra lo staff ci sarà anche un cuoco esperto in grado di preparare i pasti.
Normalmente a pranzo si consuma un pasto freddo tipo pic nic, mentre la sera
viene preparato un pasto caldo.
Impareremo a conoscere le tecniche di montaggio della tenda ger, tutt’altro che
impegnativa nel caso in cui si sia in Percorriamo fino a un massimo di 20 km al
giorno. Il nostro fine non è raggiungere una certa destinazione, ma osservare ciò
che ci circonda, incontrare le famiglie di pastori e conoscerne il semplice stile di
vita. C’inoltriamo quindi nella valle con occhi, orecchie e cuore aperti a ricevere
sensazioni ed emozioni nuove. I locali e l’esperienza del trekking ci aiuteranno ad
avvicinarci a un mondo di saperi e tecniche per secoli tramandate tra generazioni di
mongoli. Oltre all’intensità dell’esperienza, sarà interessante praticare una modalità
di viaggio inusuale, dal ritmo lento, meditativa.
Pensione completa. Pernottamento in campo tendato (tende tipo igloo).
6° giorno (giovedì) - Il monastero di Tuvkhun e le cascate
Dopo la colazione visita al Monastero di Tuvkhun che si trova tra le alte montagne
nel lato nord della Valle di Orkhon. Il paesaggio che si gode dal monastero fa capire
perché questo eremo fosse molto amato dalla figura mistica più importante della
storia mongola, Bogd Khan Zanabazar, che qui visse e studiò per quasi trent’anni.
La visita richiede una facile salita a piedi di circa un’ora in mezzo alla foresta, ma
saremo ormai allenati a camminare.
Uno dei punti più spettacolari della Valle dell’Orkhon è il canyon strettissimo,
schiacciato tra pareti di roccia, in cui la cascata del fiume Orkhon, a metà del corso
dello stesso, la gola e i boschi circostanti costituiscono un bellissimo ambiente
naturale. Dedicheremo parte della giornata all’esplorazione a piedi dei dintorni della
cascata, l’Ulaan Tsutgalan, che scende da un’altezza di 20 metri e si infila nello
scenografico canyon. Poco distante, in un sito chiamato Temeen Chuluu, si trovano
i resti di una tomba rettangolare dell’età del bronzo. Pranzo, cena e pernottamento
al Talbiun Ger Camp. Il campo non è lussuoso, ma essenziale e gradevole, tutto
funziona bene, è certamente tra quelli che più apprezzeremo, anche per essere
situato in un luogo splendido.
7° giorno (venerdì) - Il monastero di Ongiin, ai margini della zona centro
settentrionale della regione del Gobi
(300 km circa)
Oggi lasciamo la valle, il trekking, gli amici dello staff e la carovana di yak,
probabilmente più a malincuore di quanto avremmo immaginato, per riprendere le
nostre jeep.
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Comincia l’avvicinamento verso la zona di Ongi Gol. Lo scenario si trasforma in una
steppa vasta arginata solo dalla linea dell’orizzonte. Soste nei pressi di alcune
tombe solari risalenti al periodo degli Unni. Sparse nello spazio, biancheggiano ger
di nomadi. Nel pomeriggio si raggiungono le sponde del fiume Ongiin. Visita alle
rovine del Monastero di Ongiin. Si trova ai margini della zona centro settentrionale
della regione del Gobi, caratterizzata dalle anse del fiume Ongiin e dalle alture tra
le quali è stato realizzato il monastero nel XVIII secolo. Ha subìto i torti del periodo
staliniano quando ne è stata imposta la chiusura, e, pur non essendo stato distrutto
totalmente come è capitato ad altri luoghi sacri, conserva assai poco delle sue
vecchie attrattive architettoniche. In realtà si tratta di due diverse strutture, Barlim
Khiid e Khutat Khiid, di cui si apprezzerà soprattutto lo scenario aspro in cui sono
inserite. Nel passato hanno ospitato anche 500 monaci. Dopo la riapertura degli
anni ’90 e i lavori di “restauro”, il complesso è custodito da alcuni monaci che ne
curano anche la manutenzione. Pranzo pic nic. Cena e pernottamento al Ongiin
Secret Ger Camp. Le ger di questo campo si trovano in una zona di dune sabbiose
protette da alture, nelle vicinanze del fiume Ongiin. Le sistemazioni sono semplici e
accoglienti, così come lo è la parte dei servizi comuni realizzata in muratura
tradizionale.
8° giorno (sabato) - Il deserto del Gobi: Bayanzag, "rupi fiammeggianti",
la località nota per i ritrovamenti dei resti di dinosauri
(250 km)
Partenza di buon’ora per raggiungere la pianura desertica del Gobi. “Gobi” significa
deserto. Ma deserto non è sinonimo di dune e sabbia. Per questo, andando nella
regione del Gobi occorre sapere che si tratta di un’immensa distesa in cui
convivono ambienti assai diversi fra loro, sia relativamente alle caratteristiche del
territorio sia con riferimento alle presenze animali e delle comunità umane. Occupa
circa un terzo dell'intera superficie della Mongolia e domina incontrastato il
territorio per chilometri e chilometri di distese uniformi. Il suo nome evoca dunque
lande desolate e condizioni ambientali estreme, quasi del tutto ostili alla
sopravvivenza. Ma evoca anche paesaggi di incontenibile bellezza e assoluto
fascino: laghi salati, distese sabbiose e canyon dalle rocce rosse che al tramonto
sembrano come incendiarsi ai riflessi degli ultimi raggi solari. La leggenda vuole che
il Gobi sia stato creato dal passaggio degli imponenti eserciti di Gengis Khan, ma in
realtà i numerosi fossili che lo costituiscono testimoniano che il suo territorio, ricco
di acque e di vegetazione, era un tempo habitat ideale per i dinosauri. Oggi il Gobi
è abitato da alcune tribù nomadi e da alcune rarità faunistiche, come l'asino
selvatico (Khulan), il cavallo Prewalski (Takhi), un'antilope endemica (Saiga) e
l'orso del Gobi, ragione per cui è stato dichiarato dall’UNESCO “Riserva della
Biosfera”. Sul suo territorio sorgono anche splendidi monasteri e altre affascinanti
testimonianze di storia e cultura. Non vi sono strade asfaltate, ma le piste locali
sono spesso in buono stato e consentono a volte anche velocità tra gli 80 e i 100
chilometri l’ora. Ci si avvia verso l’area di Bayanzag nota come “vette infuocate“,
“rupi fiammeggianti” (per le alture, picchi e canyon che assumono tonalità
rossastre specie in alcune ore del giorno), o “ricca di arbusti”. Ma i riferimenti che
più la caratterizzano non sono né le vette né gli arbusti, ma i dinosauri e Roy
Chapman Andrews che negli anni ’20 del secolo scorso ne scoprì i primi fossili. La
località è assai famosa perché qui sono stati ritrovati i tanti resti di dinosauri che
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ora arricchiscono il museo della capitale, ma anche altri di molte parti del mondo.
E’ certamente il posto della terra in cui sono stati individuati più reperti di ossa,
interi scheletri e uova di dinosauro. Le ricerche, che sono proseguite per tutto lo
scorso secolo, hanno consentito di portare alla luce fossili di circa 70 milioni di anni
fa. Pranzo, cena e pernottamento al Dream Gobi Camp. Campo confortevole
costruito nel 2009, gradevole e funzionale, certamente tra quelli che apprezzeremo
di più per le caratteristiche della zona e la qualità del campo.
9° giorno (domenica) - Khongorin Els: le dune di sabbia più alte del Gobi
(170 km)
Partenza di buon’ora per raggiungere le più alte dune di sabbia del Gobi dove si
arriva per il pranzo. Le Khongorin Els (note come le “dune che cantano”, “Duut
Mankhan”) sono certamente tra le più maestose della Mongolia. Il nome pare
prenda spunto dal vento che impatta contro le dune provocando un suono che,
secondo alcuni, potrebbe essere stato imitato dai mongoli e costituire il riferimento
per quello strano “canto di gola” tipico dei nomadi del deserto. Le colline sabbiose
si innalzano sino ad oltre 300 metri e hanno un’estensione di una dozzina di km per
100 km. E’ l’ambientazione ideale per escursioni a piedi o con i cammelli
(facoltative) per apprezzare pienamente il particolare scenario che si tinge di tutte
le tonalità dell’ocra in cui roccia, sabbia ed erba si fondono secondo trame
impreviste.
Pranzo, cena e pernottamento al Gobi Discovery Camp, una sistemazione
apprezzabile anche per la “location”, posta in prossimità dell’area con le alte dune
sabbiose.
10° giorno (lunedì) - Il Parco Nazionale di Gurvan Saikhan e la Valle delle
Aquile
(200 km circa)
Escursione alla Valle delle Aquile, Yoliin Am, una lunga gola stretta e rocciosa a
circa 2.500 metri di altitudini, con alte pareti a strapiombo che ombreggiano alcune
zone della vallata per tutto l’anno permettendo la conservazione di profondi strati e
candele di ghiaccio. Facendo una passeggiata può capitare di vedere stambecchi
saltellare da un costone all’altro. La fauna selvaggia nella zona è abbondante
(aquile, falchi, grifoni…) e la flora desertica molto varia. Queste aree sono incluse
all’interno del Parco nazionale di Gurvan Saikhan che comprende la catena
montuosa omonima, i picchi delle “ Tre bellezze” che e’ la parte più orientale dei
Monti Altai. Il paesaggio è molto interessante e stupisce che un simile ambiente si
trovi nel deserto del Gobi. Nel complesso il parco è caratterizzato dalla presenza di
oltre 600 tipi di piante, 200 di uccelli e poi alcune specie difficili da individuare e a
rischio di estinzione come rari asini e cammelli selvatici, oltre ai leopardi delle nevi.
Pranzo in campo ger. Cena e pernottamento al Dream Gobi Camp.
11° giorno (martedì) - Volo per Ulaanbaatar e visita della capitale
Trasferimento in aeroporto e volo per Ulaanbaatar. La giornata è dedicata alle visite
nella capitale.
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Il Monastero di Gandan, il cui nome significa "luogo immenso della gioia completa",
è uno dei posti più affascinanti di Ulaanbaatar, un luogo palpitante di vita e di
sentimento religioso, con i suoi splendidi templi decorati con oro e pietre preziose.
E’ uno dei pochi monumenti ad essere stato risparmiato dalla distruzioni attuate
dagli stalinisti, che lo utilizzarono come importante attrattiva turistica. Gandan è il
più grande monastero della Mongolia e le sue parti originali risalgono al 1838. Vi
risiedono oltre 500 monaci e vi si trova la statua di Janraisig in piedi più grande al
mondo. E’ l’immagine del Bodhisattva della compassione, figura centrale del
buddismo di derivazione tibetana. E’ assai amata perché rappresenta l’uomo saggio
che pur avendo raggiunto per la sua bontà la possibilità di accedere al “nirvana”, vi
rinuncia e resta nel mondo al fine di aiutare gli uomini a raggiungere la salvezza. E’
noto anche come Avolikiteshvara, e il Dalai Lama è ritenuto una sua incarnazione.
La statua ora esistente al posto di quella rimossa durante il periodo staliniano, è
alta quasi 27 metri, pesa 20 tonnellate e presenta interventi in oro. Ha una
struttura cava che contiene molte offerte, adornata con pietre preziose, sete,
milioni di “mantra” (preghiere formule magiche e mistiche), tantissime “sutra” (libri
o scritture, anche nella forma di rotoli, che contengono regole buddiste). Il Museo
di Storia Naturale offre un’interessante retrospettiva dell’era sovietica ed ospita
mostre riguardanti la geografia, la flora e la fauna della Mongolia e custodisce, tra
l’altro, gli scheletri di alcuni giganteschi dinosauri, trovati nel deserto del Gobi, che
hanno ispirato Spielberg nella realizzazione di Jurassic Park. Il raffinato Palazzo
d’Inverno di Bogd Khan, in cui risedette per vent’anni l’ottavo Buddha vivente e
ultimo re della Mongolia, è una di quelle attrattive che non si possono proprio
perdere, con i suoi cortiletti, i pannelli affrescati e le bellissime porte. Vi si trovano,
attraversato il grande portone di accesso, sale che custodiscono doni particolari di
facoltosi visitatori, (tra cui stivali regalati dallo zar russo al Buddha), animali
imbalsamati, “tanka” (pitture sacre su stoffe), costumi tradizionali. Pranzo in
ristorante. Nel pomeriggio tempo a disposizione per un po’ di shopping. Cena in
ristorante. Pernottamento all’Hotel Bayangol (www.bayangolhotel.mn), situato in
posizione centralissima, a meno di dieci minuti a piedi dalla piazza principale e
quindi ottimo per la gestione delle visite in città.
12° giorno (mercoledì) - Partenza con il volo per il rientro a Milano
Prima colazione e trasferimento in aeroporto per il volo di rientro in Italia via
Istanbul (il volo della Turkish Airlines effettua uno scalo tecnico a Bishkek, in
Kyrgyzstan). Pasti a bordo, arrivo in serata.
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Bene a sapersi:
Sono indispensabili passaporto e visto. Del visto si può occupare la nostra
organizzazione. In questo caso occorre farci pervenire almeno 25 giorni prima della
partenza la seguente documentazione:
- Passaporto debitamente firmato, con una validità di almeno sei mesi, che
contenga per lo meno due pagine libere e sia dotato di marca da bollo.
- 1 foto tessera recente.
- Modulo dell’ambasciata compilato e firmato che provvederemo a inviare agli
interessati.
Suggeriamo inoltre di dotarsi di due altre foto formato tessera e della fotocopia del
passaporto, da custodirsi in luogo diverso da quello in cui è posto l’originale. Ciò
potrebbe rivelarsi assai utile nel caso di smarrimento del documento.
Ogni partecipante è tenuto a verificare personalmente la validità e le caratteristiche
del passaporto e adempiere correttamente a tutte le formalità atte a garantire il
rilascio dei visti. L’organizzazione non si assume nessuna responsabilità nel caso si
dovesse verificare l’impossibilità a partire, entrare o uscire nel paese di
destinazione a causa di documentazione non corretta. S'invitano pertanto i
partecipanti ad attenersi a tutte le indicazioni fornite dall’organizzazione e dalle
autorità competenti in Italia e all’estero. Particolare cura va posta anche alla
corretta conservazione di eventuali documenti forniti all’estero utili a favorire
l’uscita dal paese.
Importante:
Pernottamenti
Lontano da Ulaanbaatar si dorme nelle “ger”, “gher”, “yurta” o “jurta”,
tipiche abitazioni di feltro della Mongolia fatte per resistere alle decine di gradi sotto
zero delle notti invernali.
Le “ger” sono vere e proprie abitazioni circolari tipiche del luogo, usate dalle
popolazioni nomadi e seminomadi dell’Asia Centrale da millenni. Sono spaziose e
realizzate con una struttura in legno rivestita di feltro dove si entra stando in piedi.
Sono essenziali, senza particolari comodità, ma dotate di tutto ciò che possa
consentire di cogliere e fruire della tipicità del modo di vivere delle popolazioni del
posto. Letti, materassi, lenzuola e coperte non mancano, e spesso qualche
altro mobile può completare l’arredo degli ambienti in cui soggiorniamo. La
porta è quasi sempre esposta a sud per poter far entrare al massimo la
luce del sole. Una stufa, il cui tubo di fuoriuscita del fumo spunta nella
parte centrale del tetto, a volte alimentata con sterco seccato (non emana
alcun particolare cattivo odore), completa le dotazioni delle singole
abitazioni.
I servizi, bagni e docce, sono comuni e anch’essi il più delle volte
essenziali, posti in una tenda o altra sistemazione stile campeggio.
I campi con le “ger” sono dotati di energia elettrica, 220 volt, anche se la sua
erogazione non avviene di norma per 24 ore al giorno, ma secondo modalità ed
orari indicati in loco.
A volte c’è il collegamento diretto con la rete pubblica, in altri casi c’è la
disponibilità di autonomi generatori.
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Quasi sempre è possibile utilizzare prese elettriche per caricare telefonini,
telecamere, ecc. presenti nelle stesse ger o nelle strutture comuni.
A differenza di quanto spesso succede, garantiamo sistemazioni in doppia e
singola (compatibilmente col momento dell’iscrizione) sia in hotel che nei
campi “ger”, nonostante le “ger” siano in genere destinate ad ospitare 3 o
4 persone.
Non c’è bisogno di sacchi a pelo o sacchi lenzuolo. Lenzuola e adeguate coperte
sono fornite in loco. Si suggerisce di dotarsi di un asciugamano della grandezza
desiderata perché a volte quelli delle “ger” sono piccoli.
L’acqua calda fornita nei campi viene riscaldata con vari sistemi e a volte è
possibile che si debba attendere prima di poterla utilizzare.
Se le “ger” sono dotate di stufa, il personale del campo si occupa di tenerle in
funzione e di mantenere adeguata temperatura spesso anche di notte.
Durante i giorni di trekking nella Valle di Orkhon, 3 pernottamenti sono
previsti in campo tendato con tende tipo igloo. In questi giorni
l’organizzazione del campo tendato sarà stile sahariano: le tende saranno montate
la sera e smontate al mattino (è richiesta la collaborazione dei partecipanti
nelle operazioni di montaggio/smontaggio delle tende). L’organizzazione
fornisce materassini e sacco a pelo (si consiglia di portare con sé un sacco lenzuolo,
se si preferisce portare il proprio sacco a pelo, consigliamo il tipo “3 stagioni” utile
dalla primavera all’autunno perché la notte le temperature possono scendere
sensibilmente). Ogni giorno sono a disposizione per ogni viaggiatore 3 litri d’acqua
in bottiglia da bere, e dell’acqua per lavarsi.
I pasti sono preparati da un cuoco esperto. I pranzi sono previsti freddi tipo pic-nic
mentre la sera verrà preparato un pasto caldo. Nell’equipaggiamento sono inclusi
un tavolo e sedie da campeggio da utilizzare per le cene.
Durante i giorni di trekking si cammina per massimo 20 chilometri al giorno, per
5,5 – 6,5 ore giornaliere. Occorre essere in buona forma fisica e con un po’ di
allenamento.
Trasferimenti locali
Per i trasferimenti via terra fruiremo in città di minibus e negli altri luoghi di jeep
4X4 di fabbricazione giapponese dove trovano posto 3 passeggeri oltre
all’autista (il Tour Leader Kel 12 e la guida potranno occupare il 4° posto)
in modo tale che ognuno possa godere della vista dei panorami esterni dal proprio
finestrino. In un viaggio in cui si passa diverso tempo in auto, riteniamo
fondamentale effettuare trasferimenti e visite nel modo migliore e più confortevole
in assoluto. Le jeep, infatti, si prestano meglio di ogni altro mezzo a percorrere
itinerari in cui la viabilità è caratterizzata in gran parte da strade sterrate e
l’occupazione di 3 passeggeri anziché 4 come avviene normalmente, evita che una
persona debba viaggiare stretta in mezzo ad altre due. Nel caso di pioggia, inoltre,
questi mezzi sono certo in grado di consentirci di procedere nel migliore dei modi
rispetto ad altre vetture.
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Le jeep procederanno in colonna, per quanto possibile. Non è previsto che i
partecipanti possano chiedere (tranne nei casi di urgenze o necessità fisiologiche)
soste o deviazioni diverse da quelle che accompagnatore locale e guida decideranno
di volta in volta.
Relativamente ai posti a sedere, il buon senso suggerisce un opportuno cambio nei
posti occupati, in modo che tutti i partecipanti possano fruire delle stesse
condizioni. Nel caso vi fossero delle particolari esigenze, sarà bene che vengano
segnalate al momento dell’iscrizione in modo che se ne possa riscontrare la
fattibilità. Per esempio, se vi fossero gruppi di 3 persone che intendano viaggiare
insieme, volentieri ne prenderemo nota, compatibilmente con la composizione
finale del gruppo.
L’eventuale presenza nelle jeep di un impianto d’aria condizionata funzionante, non
garantisce che possa essere utilizzato continuamente, (ammesso che ve ne fosse
bisogno), non solo perché alcuni partecipanti potrebbero non gradirlo per il rischio
degli sbalzi di temperatura tra interno ed esterno delle jeep, ma anche perché
normalmente non viene attivato nelle salite e nelle zone polverose.
Si rammenta inoltre la necessità di allacciare le cinture di sicurezza (cosa che
stranamente si tende a non fare) e di rispettare i suggerimenti che
l’accompagnatore fornirà al gruppo.
Andamento delle giornate
Un viaggio in cui le escursioni e i trasferimenti hanno un ruolo centrale, presenta un
andamento delle giornate che potrebbe essere diverso da quello ora presupposto. Il
programma proposto sarà così realizzato tenendo presente le condizioni specifiche
che si riscontreranno in loco. Noi abbiamo previsto che sveglie, partenze,
spostamenti, visite, pranzi, cene, arrivi, tempo libero… possano svolgersi in modo
da riempire le giornate con ritmi e modalità il più possibile gradevoli. Si potranno
però verificare, in base ai tempi effettivi dei trasferimenti, alle soste per le visite,
ad aspetti ora non noti, ritardi negli arrivi nei campi, orari dei pasti non canonici,
sveglie mattutine ad ore inconsuete. Tutto ciò fa parte della normalità in un viaggio
in cui le condizioni della transitabilità stradale, gli orari di apertura dei luoghi da
visitare, i ritmi in generale della vita locale hanno caratteristiche certamente assai
diverse da quelli cui siamo abituati.
Le distanze, le modalità di trasferimento, la localizzazione dei luoghi di
pernottamento possono far sì che si giunga a destinazione a volte prima del
previsto. Nel caso in cui, quindi, si abbia nei campi ger del tempo libero e non siano
previste attività quali escursioni nei dintorni, il noleggio di cavalli o cammelli,
queste ore libere possono essere semplicemente riempite da passeggiate,
appartarsi per osservare il panorama, leggere, attendere che arrivi il tramonto… in
sostanza ricavarsi momenti di gestione assolutamente individuale del tempo a
disposizione.
Per questo occorre mettere a disposizione della riuscita del viaggio le
risorse di adattabilità di cui ogni viaggiatore è capace.
Per godere di un viaggio in Mongolia è indispensabile considerare i trasferimenti via
terra non come l’inevitabile disagio da sopportare per raggiungere le varie località,
ma come il modo migliore per un rapporto il più ravvicinato possibile con la realtà
locale.
11
Voli
Non esistono collegamenti diretti dall’Italia alla Mongolia.
Clima
Abbiamo scelto di visitare la Mongolia nella stagione migliore, anche se in un
territorio così vasto va segnalata la presenza di condizioni ambientali ed
atmosferiche davvero diversificate. Durante la lunga stagione invernale la Mongolia
è in preda al gelo con temperature di decine di gradi sotto lo zero nella capitale e
nella steppa. In estate, da giugno ad agosto, le condizioni sono molto più miti e
piacevoli con clima più secco e temperature medie intorno ai 15/20 gradi con punte
di oltre i 30 specie in alcune regioni del deserto del Gobi. La notte si può verificare
una notevolissima escursione termica anche a causa dell’altitudine, visto che il
territorio attraversato mantiene altitudini medie intorno ai 1300/1600 metri slm.
(Si tenga presente che anche sulle Dolomiti in agosto la temperatura notturna può
scendere vicino allo 0°). Sono prevedibili acquazzoni che possono rallentare i
trasferimenti sulle piste.
In ogni caso vanno annotate 5 considerazioni:
1) la vastità del territorio (circa 5 volte l’Italia) non consente di indicare
condizioni certe, seppur medie, valide in tutto il Paese.
2) la possibilità che si presentino “4 stagioni nello stesso giorno”.
3) le medie rilevate sono, appunto, delle medie.
4) si è avverata la banalità tante volte evocata: ”le stagioni non sono più quelle
di una volta”. Le previsioni e le medie delle condizioni verificatesi negli ultimi
anni possono tranquillamente essere stravolte, come oramai capita di
constatare in moltissime parti del mondo.
5) ognuno risponde alle stesse condizioni ambientali in modo anche assai
diverso in base alle proprie specifiche caratteristiche personali.
Medie di temperature minime e massime degli ultimi anni a luglio
Pur essendo opportuno che si adotti l’abbigliamento più rispondente alle proprie
caratteristiche, è bene disporre di qualche capo pesante e di un indumento
impermeabile perché in questo periodo sono possibili piogge.
ULAANBAATAR
1.300 slm
12
22
BAYANHONGOR
9
21
DALANZADGAD
13
24
E’ opportuno dotarsi di
Insetticida, zampironi, Autan o similari. In aperta campagna, nelle “ger”,
ricordiamo che è possibile la presenza di insetti (che non deve stupire). Creme
solari, occhiali da sole, cappellino. Medicinali d’uso personale (tra cui disinfettante
intestinale). Una pila per eventuali necessità notturne o per sopperire alle possibili
interruzioni nell'erogazione di energia elettrica. Una sveglia in modo da essere
autonomi nel caso questo servizio, pur previsto in tutti i luoghi di pernottamento,
dovesse non essere fornito. Un porta valori pratico e sicuro del tipo “a collo”, o
cintura con tasca da indossare sotto i vestiti. Evitare il classico marsupio.
Bagaglio
Il bagaglio, pur viaggiando all’interno delle jeep, è bene sia costituito da un
contenitore possibilmente non rigido e impermeabile anche alla polvere.
12
Suggeriamo quindi di approntare un bagaglio essenziale e comunque
assolutamente non eccedente 20 chili (che è il massimo normalmente consentito
per i voli internazionali).
Un consiglio appassionato
Se si intendono portare doni ai locali (penne, medicinali, vestiario o qualsiasi altra
cosa) si prega vivamente di non offrire gli oggetti a caso, ma di chiedere consiglio
alla guida locale o all’accompagnatore per recapitarli a scuole, ospedali, monasteri,
enti di assistenza…
Evitare accuratamente di regalare soldi o altro direttamente ai bambini, neppure a
quelli che potremmo incontrare nella capitale.
Segnaliamo che, anche se in misura per fortuna sempre minore, ad Ulaanbaatar
esiste il fenomeno dei bambini di strada che la notte, soprattutto d’inverno, vivono
nel sottosuolo per sfuggire alle decine di gradi sotto zero, e che il giorno escono
all’aperto per chiedere l’elemosina e rovistare nei cumuli di immondizia.
Questi bambini di ”sottostrada” erano alcune migliaia alla metà degli anni ’90,
quando la società mongola subì i forti scossoni dovuti alla fine di un equilibrio
legato al regime filosovietico. La crisi economica e il più generale sconvolgimento
sociale ha avuto come conseguenza anche la disgregazione di molte famiglie. Per
questo la quasi totalità di tali bambini proviene da situazioni con un solo genitore.
Oggi sono “solo” alcune centinaia e sono assistiti da diverse organizzazioni
umanitarie.
Anche in tal caso, pur essendo difficile resistere al desiderio di offrire qualcosa ai
bambini che attendono vicino ai luoghi che sanno essere frequentati dai turisti, è
preferibile effettuare le donazioni ad uno dei vari centri di assistenza.
Distribuire a caso per strada (non importa se soldi o caramelle) non fa altro che
favorire l’accattonaggio ed in ogni caso arriva solo a chi fortuitamente riesce ad
avvicinarci.
AVVERTENZE GENERALI
Ricordiamo ancora una volta, in modo che non possano sfuggire, le avvertenze
che seguono:
1) La Mongolia è sino ad ora, per fortuna, un Paese non interessato da un forte
sviluppo turistico e, però, non ha ancora maturato una “mentalità” che
soddisfi esigenze consolidate in altre parti del mondo, con la conseguente
limitata scelta di hotel, campi ger, ristoranti, mezzi di trasporto, guide.
2) Qui in generale è a volte estraneo anche il concetto di orari fissi e prestabiliti,
di tempi, ritmi e puntualità come comunemente si intendono altrove. Per
questi motivi e più in generale per altri connessi alle condizioni ambientali
specifiche locali, l’itinerario potrebbe subire variazioni in corso di svolgimento
anche relativamente ai campi con le “ger” indicati.
3) Per questo, pur potendo contare sul massimo della collaborazione del nostro
corrispondente, guide, autisti, accompagnatore, gestori dei campi tendati
ecc. potrebbero in corso di viaggio verificarsi disguidi circa aspetti come la
puntualità, rispetto degli orari nella consegna delle camere o nella
disponibilità del congruo numero di “ger” prenotate.
13
4) Le indicazioni presenti nel programma dettagliato, condizioni di viaggio e
quote di partecipazione, si basano sulle informazioni fornite ad aprile dal
nostro corrispondente e dalle compagnie aeree.
5) Questo viaggio, pur non essendo un viaggio-esplorazione-avventura, è
caratterizzato da
- ritmi a volte intensi,
- trasferimenti e percorsi a volte impegnativi,
- alcuni pasti che potrebbero non risultare all’altezza delle abitudini
nostrane nei ristoranti locali, in hotel, nei campi ger e lunch box,
- certe sveglie di buon mattino,
- insomma un vero viaggio in cui però anche gli eventuali imprevisti
nulla tolgono al fascino dell’itinerario.
7) Se durante il viaggio si avessero dubbi sui comportamenti da tenere, in
qualsiasi circostanza, suggeriamo vivamente di rivolgersi all’accompagnatore o
alla guida locale.
8) Nel caso le nostre indicazioni non fossero sufficienti in un qualsiasi aspetto
del programma, contattateci. Invitiamo vivamente a richiedere specificazioni
anche su questioni che a casa propria appaiano secondarie, ma che in corso di
viaggio potrebbero rivelarsi importanti. A questo proposito suggeriamo di
annotarvi per iscritto anche problemi particolari sui quali ricevere chiarimenti.
14
Quota Individuale di partecipazione da Milano :
Minimo 6 partecipanti
Con Esperto Kel 12 italiano in loco.
€ 3,270.00
Massimo 16 partecipanti
Supplementi per persona:
Supplemento singola
€ 195.00
Tasse aeroportuali e fuel surcharge
€ 337.00
Alta stagione voli
12/07/2014 - 17/08/2014
€ 150.00
Visto
€ 60.00
Spese di ottenimento visto
€ 30.00
Spese di ottenimento visto - Urgente
€ 120.00
Quota di gestione pratica: € 80.00
Ciascun passeggero all’atto della prenotazione sarà tenuto ad effettuare il
pagamento del premio assicurativo relativo al costo individuale del viaggio, cosi
come determinato dalla tabella premi seguente:
Costo individuale del viaggio fino a
€ 1.000,00
€ 2.000,00
€ 3.000,00
€ 4.000,00
€ 5.000,00
Oltre € 5.000,00 sull’eccedenza
Premio individuale
€ 31,00
€ 63,00
€ 94,00
€ 125,00
€ 156,00
3%
Le condizioni di polizza sono riportate sul catalogo Kel12 e riguardano sia
l’assicurazione medico-bagaglio che l’assicurazione che copre dal rischio delle penali
di annullamento.
Il possesso dell’assicurazione è requisito indispensabile per l’effettuazione del
viaggio.
PENALI DI ANNULLAMENTO
·
·
10% della quota di partecipazione sino a 45 giorni di calendario prima della
partenza;
20% della quota di partecipazione da 44 a 31 giorni di calendario prima della
partenza;
15
·
·
·
·
30% della quota di partecipazione da 30 a 18 giorni di calendario prima
partenza;
50% della quota di partecipazione da 17 a 10 giorni di calendario prima
partenza;
75% della quota di partecipazione da 9 giorni di calendario prima
partenza fino a 3 giorni lavorativi (escluso comunque il sabato) prima
partenza;
100% della quota di partecipazione dopo tali termini.
della
della
della
della
Nessun rimborso sarà accordato a chi non si presenterà alla partenza o rinuncerà
durante lo svolgimento del viaggio stesso.
Rimarrà sempre a carico del viaggiatore il costo individuale di gestione pratica, il
corrispettivo di coperture assicurative ed altri servizi eventualmente già resi. La
copertura assicurativa è un prerequisito alla conclusione del contratto.
Il calcolo dei giorni per l’applicazione delle penali di annullamento inizia il giorno
successivo alla data di comunicazione della cancellazione e non include il giorno
della partenza.
16
Questi prezzi sono ancorati al rapporto di cambio (1 Euro= 1,35 USD) e possono
essere soggetti ad adeguamento valutario (valgono le condizioni di vendita da
catalogo).
La percentuale delle quota pagate in valuta estera è del 55% del prezzo del viaggio
La quota comprende:
· Voli di linea Milano/Ulaanbaatar A/R in classe turistica
· Franchigia bagaglio aereo kg. 20 per persona
· Trasferimenti da/per gli aeroporti all’estero
· Trasporti interni in pullman a Ulaanbaatar, in Toyota 4x4 dove si viaggia in 3
passeggeri oltre all’autista nel resto del tour
· Sistemazione in camera doppia in hotel 4* a Ulaanbaatar, in ger a 2 posti
letto con servizi in comune durante il circuito
· Sistemazione in tenda igloo per 2 persone durante i giorni di trekking nella
Valle di Orkhon
· Equipaggiamento (tende, materassi e sacchi a pelo) e supporto di carri
trainati da yak per i giorni di trekking
· Equipaggiamento da cucina e cuoco al seguito per le giornate di trekking
· Trattamento di pensione completa, alcuni pranzi sono tipo pic nic laddove
non vi siano alternative apprezzabili
· Visite ed escursioni come da programma con guida locale parlante inglese
· Accompagnatore Kel 12 al raggiungimento del numero minimo di
partecipanti previsto da Ulaanbaatar a Ulaanbaatar
· ingressi, tasse e percentuali di servizio
La quota non comprende:
· Visto d’ingresso
· Trasferimenti da/per gli aeroporti in Italia
· Tasse areoportuali e fuel surcharge
· Eventuali tasse d’imbarco da pagare in uscita dal paese
· attività facoltative come passeggiate a cavallo o con il cammello
(indicativamente per un’ora di cavalcata il costo varia da 5 a 8 USD a
persona che si pagano direttamente in loco alla famiglia presso cui si
noleggia il cavallo)
· Mance (prevedere un importo complessivo pari a 50 Euro circa per persona
da consegnare all’accompagnatore all’inizio del viaggio che provvederà a
distribuirlo fra guida, autisti e personale in genere)
· chiamate d’emergenza dal telefono satellitare in dotazione al gruppo (costo
chiamate internazionali: 4 USD al minuto)
· Bevande
· Facchinaggio
· Extra personali in genere e tutto quanto indicato come facoltativo
· tutto quanto non espressamente indicato nel programma e alla voce “la
quota comprende”.
Partenza
Rientro
Stagionalità
18/07/2014 (venerdì)
29/07/2014 (martedì)
17
Alta Stagione Voli
Note
Accompagnatore Kel
12 in loco: David
Lovelock
Partenza
Rientro
Stagionalità
22/08/2014 (venerdì)
02/09/2014 (martedì)
18
Note
Accompagnatore Kel
12 in loco: David
Lovelock
Informazioni pratiche: Mongolia
FORMALITA’
Passaporto individuale in corso di validità. Per l’ingresso in Mongolia è richiesto il
visto consolare del cui rilascio si può occupare la nostra organizzazione previo
pagamento dei diritti dovuti : è necessario il passaporto valido per almeno sei mesi
dalla data di ingresso nel Paese, 1 foto tessera e 1 copia del modulo compilato e
firmato in originale. Il tutto deve pervenire al nostro ufficio di Milano almeno 25
giorni prima della partenza.
Si fa presente che l’organizzazione non ha alcuna responsabilità nel caso di
impossibilità a partire o a entrare nel paese di destinazione a causa di documenti
non corretti.
DISPOSIZIONI SANITARIE
Nessuna vaccinazione obbligatoria è richiesta per l’ingresso nel paese.
Si suggerisce di munirsi dei medicinali di uso personale e per eventuali disturbi
intestinali, oltre che di repellenti per gli insetti. Bere esclusivamente bevande da
bottiglie acquistate sigillate e mangiare solo cibi cotti.
Circa la situazione sanitaria, ferme restando le normali cautele indicate
dall’accompagnatore in corso di viaggio, è bene consultare il proprio medico in
relazione alle proprie caratteristiche personali.
Ogni viaggiatore, però, risponde alle diverse condizioni ambientali, climatiche,
stagionali, alimentari e sanitarie in modo diverso. Perciò, al di là di generiche
indicazioni fornite da enti, autorità e dagli stessi organizzatori del viaggio, é bene
rivolgersi ed attenersi alle specifiche indicazioni del proprio medico e della ASL.
FARMACIA DA VIAGGIO
Nella vostra farmacia da viaggio non devono mancare i medicinali di uso personale
e inoltre: aspirina con vitamina C, disinfettanti intestinali (Bimixim), antidiarroici
(tipo Dissenten), antinfluenzali. Fazzoletti umidificati, fazzolettini disinfettanti
(Citrosil o simili), collirio, cerotti e prodotti repellenti contro le zanzare.
CLIMA
Il clima è di tipo continentale, con inverni lunghi, freddi e secchi. L’estate è mite,
breve e relativamente piovosa. Le temperature medie invernali, influenzate dalle
masse d’aria provenienti dalle zone artiche, oscillano fra i -20°C e i -35°C (ma
talvolta si sono registrate minime di -57°C). . In estate, da giugno ad agosto, le
condizioni sono molto più miti e piacevoli con clima più secco e temperature medie
intorno ai 15/20 gradi con punte di oltre i 30 specie in alcune regioni del deserto
del Gobi. La notte si può verificare una notevolissima escursione termica anche a
causa dell’altitudine
Mediamente in Mongolia ci sono 280 giorni di sole all’anno. Le piogge estive hanno
una media di 600mm sui monti Altai, Khentii e nella zona del Khovsgol e meno di
10mm nel Gobi.
19
Temperature medie estive:
a Ulaan Baatar
Mag
Giu
Lug
Ago
Set
Max °C
15
20
22
21
14
a Dalandzadgad
Min °C
2
8
12
11
3
Max °C
15
20
24
22
14
Min °C
2
8
13
11
3
ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO
Si consiglia un abbigliamento leggero (pantaloni di tela, camicie e magliette) con
strati aggiuntivi da sovrapporre (pullover di lana, k-way, e capi più pesanti come un
piumino o pile secondo le proprie caratteristiche personali).
Scarpe comode e robuste per poter essere usate nelle escursioni e passeggiate o
durante eventuali situazioni meteorologiche avverse.
Un indumento impermeabile.
Capi pesanti sono necessari specie per le sere vista la notevole escursione termica
che in alcune zone di notte può portare quasi allo 0. In alcune “ger” ci sono le stufe
spesso alimentate con sterco secco, (non è maleodorante come si immagina), ma
per chi temesse comunque le temperature notturne potrebbe essere opportuno
portare una tuta da ginnastica o altro indumento adeguato. Da non dimenticare:
sacco lenzuolo, asciugamano, repellente per gli insetti, borraccia, una torcia con
batterie (talvolta nelle ger può mancare la luce), crema solare, burro di cacao,
occhiali da sole.
FUSO ORARIO
D’estate in Mongolia ci sono 6 ore di differenza rispetto all'Italia (ad es. quando in
Italia sono le 12.00 in Mongolia sono le 18.00).
VALUTA
La moneta locale è il tugrik (scritto anche “togrog”). Conviene cambiare un
sufficiente numero di dollari nella capitale perché nei campi ger raramente vengono
accettati. La moneta straniera più diffusa è il dollaro USA, al secondo posto c'è
l’euro.
In genere non si può fare affidamento sulla possibilità di utilizzo delle carte di
credito.
(E’ questo un altro degli aspetti che più rapidamente può cambiare).
DISPOSIZIONI DOGANALI IN LOCO
Si rammenta che gli uffici doganali possono, tra l’altro, sanzionare chi contravvenga
alle norme in materia di qualità e quantità delle esportazioni/importazioni. In
particolare rendiamo noto che è consentita in Italia l’introduzione di merci il cui
valore d’acquisto non superi 175 euro. In Mongolia la legge vieta l’esportazione di
oggetti ritenuti “antichi”.
20
In caso di dubbi sugli atteggiamenti da mantenere in corso di viaggio è
necessario rivolgersi all’accompagnatore o alla guida locale.
DISPOSIZIONI VALUTARIE
Non è consentito uscire dal Paese con una somma superiore a quella dichiarata in
entrata.
Il dollaro statunitense e l’Euro sono le valute straniere preferite, accettate nella
capitale anche per piccole transazioni commerciali. Le carte di credito hanno una
diffusione molto limitata (grandi alberghi e alcuni ristoranti e negozi), mentre sono
quasi del tutto sconosciute al di fuori della capitale.
LINGUA
La lingua ufficiale è il mongolo. L’inglese è abbastanza diffuso fra il personale degli
alberghi e negozi più importanti di Ulaan Baatar mentre nei campi di ger è parlato
raramente.
RELIGIONE
Buddismo tibetano: 92% della popolazione. Islam: 6% (Mongolia occidentale).
Sciamanesimo: 2% (Mongolia settentrionale)
PREFISSI TELEFONICI
Dall’Italia alla Mongolia: comporre il prefisso internazionale 00976 più il prefisso
urbano senza 0 seguito dal numero dell'abbonato.
Dalla Mongolia all’Italia: comporre il prefisso internazionale 0039 più il prefisso
urbano seguito dal numero dell’abbonato.
I campi di ger non sono dotati di telefono.
I cellulari italiani funzionano solo nelle regioni dove esiste sufficiente ricezione
garantita dalle reti locali (a Ulaan Baatar e in alcune zone dell’itinerario). I campi
ger normalmente non sono dotati di telefono. (Quello della telefonia è uno degli
aspetti che può variare più rapidamente. Per costi e modalità di uso del proprio
cellulare in Mongolia consultare il proprio gestore).
CINE/FOTO
E’ opportuno fornirsi alla partenza di tutto il materiale occorrente e abitualmente
utilizzato. In loco il materiale fotografico è di scarsa qualità.
Oltre alla dovuta sensibilità con cui si consiglia di avvicinarsi alle persone che si
intendano fotografare, si ricorda che non sempre è consentito fotografare, specie
usando il flash, in molti luoghi in cui ci recheremo per le visite, templi, monasteri,
musei…
Dove ciò è permesso occorre quasi sempre prevedere un esborso non simbolico.
Consiglio per le foto in esterna: ricordarsi che la luce diurna è molto forte e per
questo (a chi utilizzi ancora i tradizionali metodi) possono bastare pellicole con
bassa sensibilità (vanno bene anche 64 asa).
VOLTAGGIO
Il voltaggio standard è 220 volts, con prese di tipo europeo a due spinotti.
Potrebbero verificarsi interruzioni nella sua erogazione, anche se ciò avviene più
raramente rispetto al passato. Nei campi di ger la corrente elettrica viene erogata
21
generalmente dalle ore 19/20 fino alle 23/24. Non in tutti i campi le ger potrebbero
disporre di prese di corrente. In questo caso si potrà richiedere di usare quelle
presenti nel ristorante, nella “reception” o nelle toilette.
CUCINA
La cucina mongola è semplice, senza pretese e piuttosto monotona: ravioli ripieni
di carne, montone e patate sono la base della cucina locale, a cui si aggiungono
minestre, barbabietole, carote.... Difficilmente si trova frutta fresca. Sono invece
reperibili l’acqua minerale, la birra e il vino (talvolta anche italiano).
ACQUISTI
Gli unici “negozi” si trovano a Ulaan Baatar dove è possibile acquistare pullover,
coperte, sciarpe e guanti in lana di cammello e in cachemire prodotti localmente,
belli e convenienti. Particolari sono gli stivali di feltro tipici della Mongolia. Si
trovano anche degli acquerelli che ritraggono i paesaggi locali, non cari e piuttosto
belli. Nei musei della capitale oggetti d’arte religiosa (“tanka”, statuette di Buddha,
preghiere…). Le bancarelle spacciano paccottiglia cinese per “antiquariato”!
Si ricorda che non sempre gli acquisti effettuati in gruppo favoriscono sconti o
vantaggi per i partecipanti. Si suggerisce di effettuare gli acquisti durante il tempo
libero recandosi dove meglio si creda.
22
Informazioni generali:
NORME E SUGGERIMENTI RELATIVI AL VOLO
Biglietto aereo
Desideriamo portare alla vostra attenzione, che dal 1 giugno 2008, in conformità
con le disposizioni IATA (International Air Transport Association: associazione
internazionale che rappresenta 240 compagnie aeree e il 94% del traffico aereo
internazionale di linea), non si potranno più emettere biglietti aerei cartacei. Questi
documenti di viaggio sono stati sostituiti dai biglietti elettronici, gli e-tkt, che
garantiscono il metodo più efficiente di emissione e gestione del trasporto aereo,
migliorando inoltre il servizio per i viaggiatori.
Cos’è un biglietto elettronico? Un biglietto elettronico (e-ticket o ET) contiene in
formato elettronico tutte le informazioni che prima venivano stampate sul biglietto
cartaceo. L’unico foglio di cui si ha bisogno è “l’itinerary receipt” (in formato A4)
che vi verrà consegnato assieme ai documenti di viaggio e che rappresenta la
ricevuta del passeggero e la conferma dell’avvenuta emissione del biglietto aereo.
Riporta tutti gli estremi dettagliati dei voli prenotati per vostro conto, il codice di
conferma del vettore aereo, il numero di biglietto elettronico emesso e i vostri
nominativi come da passaporto. Questo documento dovrà essere custodito con cura
e presentato direttamente al banco di accettazione del volo. E’ importantissimo
che al momento della prenotazione comunichiate il vostro nome esatto
come da passaporto (anche secondo nome o cognome se li avete).
Articoli consentiti in cabina (bagaglio a mano):
· un bagaglio a mano la cui somma delle dimensioni (lunghezza + altezza +
profondità) non superi complessivamente i 115 cm (come previsto dal DM
001/36 del 28 gennaio 1987)
· una borsetta o borsa porta-documenti o personal computer portatile
· un apparecchio fotografico, videocamera o lettore di CD
· un soprabito o impermeabile
· un ombrello o bastone da passeggio
· un paio di stampelle o altro mezzo per deambulare
· articoli da lettura per il viaggio
· culla portatile/passeggino e latte/cibo per bambini, necessario per il viaggio
· articoli acquistati presso i “duty free” ed esercizi commerciali all’interno
dell’aeroporto e sugli aeromobili
· medicinali liquidi/solidi indispensabili per scopi medico-terapeutici e dietetici
strettamente personali e necessari per la durata del viaggio. Per quanto
riguarda i predetti medicinali liquidi è necessaria apposita prescrizione
medica
· liquidi, contenuti in recipienti individuali di capacità non superiore a 100
millilitri o equivalente (es. 100 grammi), da trasportare in una
busta/sacchetto/borsa di plastica trasparente, richiudibile, completamente
chiusa, di capacità non eccedente 1 litro (ovvero di dimensioni pari, ad
esempio, a circa cm 18 x 20) separatamente dall’altro bagaglio a mano.
Nota: i liquidi in questione comprendono acqua e altre bevande, minestre, sciroppi,
creme, lozioni e oli, profumi, spray, gel, inclusi quelli per i capelli e per la doccia,
contenuto di recipienti sotto pressione, incluse schiume da barba, deodoranti,
23
sostanze in pasta, incluso dentifricio, miscele di liquidi e solidi, mascara, ogni altro
prodotto di analoga consistenza. Per busta di plastica/sacchetto trasparente
richiudibile deve intendersi un contenitore che consente di vedere facilmente il
contenuto, senza che sia necessario aprirlo e che sia dotato di un sistema
integralmente sigillante, come zip oppure chiusure a pressione o comunque una
chiusura che dopo essere stata aperta possa essere richiusa.
É raccomandabile includere nel bagaglio a mano l'occorrente per la notte e un golf,
utili in caso di ritardata consegna del bagaglio all'arrivo. Attenzione invece a non
includere coltellino multiuso, forbicine, tagliaunghie, ecc.
Bagaglio da spedire a seguito del passeggero
Si consiglia l’uso di lucchetto e di mettere un’etichetta con proprio nome e recapito
anche all’interno del bagaglio.
Preghiamo leggere le informazioni date in ogni itinerario poiché le disposizioni
spesso sono diverse e limitano ulteriormente il peso per motivi di sicurezza; se si
superano i limiti imposti, questo può comportare un costo elevato.
Articoli vietati nel bagaglio
· E’ vietato il trasporto nella stiva dei seguenti articoli:
· esplosivi, fra cui detonatori, micce, granate, mine ed esplosivi
· gas compressi (infiammabili, non infiammabili, refrigeranti, irritanti e
velenosi) come i gas da campeggio, bombolette spray per difesa personale,
pistole lanciarazzi e pistole per starter
· sostanze infiammabili (liquide e solide) compreso alcool superiore a 70 gradi;
sostanze infettive e velenose
· sostanze corrosive, radioattive, ossidanti o magnetizzanti
· congegni di allarme
· torcia subacquea con batterie inserite
Modalità di reclamo:
In caso di MANCATA RICONSEGNA/DANNEGGIAMENTO del bagaglio registrato
(il bagaglio consegnato al momento dell’accettazione e per il quale viene emesso il
“Talloncino di Identificazione Bagaglio”) all’arrivo a destinazione si deve APRIRE UN
RAPPORTO DI SMARRIMENTO O DI DANNEGGIAMENTO BAGAGLIO facendo
contestare l’evento, prima di lasciare l’area riconsegna bagagli, presso gli Uffici Lost
and Found dell’aeroporto di arrivo, compilando gli appositi moduli, comunemente
denominati P.I.R – Property Irregularity Report.
SMARRIMENTO DEL BAGAGLIO – Se entro 21 giorni dall’apertura del “Rapporto
di smarrimento bagaglio” non fossero state ricevute notizie sul ritrovamento,
inviare tutta la documentazione di seguito specificata all’Ufficio Relazioni Clientela
e/o Assistenza Bagagli della compagnia aerea con la quale si è viaggiato per l’avvio
della pratica di risarcimento.
RITROVAMENTO DEL BAGAGLIO SMARRITO – In caso di ritrovamento del
bagaglio, entro 21 giorni dalla data di effettiva avvenuta riconsegna, inviare tutta la
documentazione di seguito specificata all’Ufficio Relazioni Clientela e/o Assistenza
Bagagli della compagnia aerea con la quale si è viaggiato per l’avvio della pratica di
risarcimento delle spese sostenute.
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Documentazione necessaria per entrambi i casi:
· il codice di prenotazione del volo in caso di acquisto via internet oppure
l’originale della ricevuta in caso di biglietto cartaceo;
· l’originale del P.I.R rilasciato in aeroporto;
· l’originale del talloncino di identificazione del bagaglio e la prova
dell’eventuale avvenuto pagamento dell’eccedenza del bagaglio;
· un elenco del contenuto del bagaglio nel caso di bagaglio smarrito;
· un elenco dell’eventuale contenuto mancante nel caso di bagaglio ritrovato;
· gli originali degli scontrini e/o ricevute fiscali nei quali sia riportata la
tipologia della merce acquistata (in relazione alla durata dell’attesa) in
sostituzione dei propri effetti personali contenuti nel bagaglio;
· indicazione delle coordinate bancarie complete: nome e indirizzo della Banca,
codici IBAN, ABI, CAB, numero di C/C, codice SWIFT nel caso di conto estero
e nome del titolare del conto corrente; se i suddetti dati non si riferiscono
all’intestatario della pratica, specificare anche l’indirizzo di residenza, numero
di telefono, numero di fax (se disponibile), l’indirizzo e-mail (se disponibile).
Importante – “Partenze da altre città”
La normativa aerea è estremamente complessa e articolata. Riteniamo quindi
doveroso darvi alcune indicazioni, confermandovi che, comunque, tutto lo staff
addetto alle prenotazioni resta a disposizione per informazioni, consigli, chiarimenti.
Le partenze da “altre città” diverse da quelle pubblicate in catalogo, sono quasi
sempre possibili ma, soprattutto se non sono operate dallo stesso vettore della
tratta internazionale, seguono disposizioni particolari che è giusto conoscere, anche
perché eventuali ritardi/cancellazioni o altro non comportano responsabilità né dei
vettori né della Kel12. Eseguiremo tutte le pratiche necessarie per farvi partire nel
modo più comodo e dalla città che preferite, ma con le opportune avvertenze e
informandovi che, se non esiste un accordo tra la compagnia che opera il volo
internazionale e quelle che effettuano la prima tratta, devono essere emessi due
biglietti differenti e questo comporta a volte la necessità di un doppio imbarco dei
bagagli. Informandovi inoltre che la perdita del volo internazionale non comporta
riprotezione, rimborsi o assunzione delle eventuali spese di hotel da parte della
compagnia aerea e di Kel 12.
In base al Contratto di Trasporto, i vettori faranno il possibile per trasportare i
passeggeri e i bagagli con ragionevole speditezza. I vettori possono sostituire senza
preavviso altri vettori e l’aeromobile, e possono modificare e omettere, in caso di
necessità, le località di fermata indicate sul biglietto. Gli orari possono essere
variati e non costituiscono elemento essenziale del contratto. I vettori non
assumono responsabilità per le coincidenze.
INFORMAZIONI RELATIVE AL VIAGGIO
Documenti per l’espatrio
Ricordiamo che, considerata la variabilità della normativa in materia, le
informazioni relative ai documenti di espatrio sono da considerarsi indicative e
riguardano esclusivamente cittadini italiani e maggiorenni. Ogni partecipante è
tenuto a controllare personalmente la validità del proprio passaporto (che
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normalmente non deve scadere entro sei mesi dalla data di partenza), la presenza
di diverse pagine libere (il numero varia a seconda dell’itinerario scelto e dunque
visti necessari). Si consiglia di avere sempre con sé una copia conforme all’originale
del passaporto e di eventuali vaccinazioni internazionali, e di tenerle separate dai
documenti originali. L'impossibilità per il cliente di iniziare e/o proseguire il viaggio
a causa della mancanza e/o dell’irregolarità dei prescritti documenti personali
(passaporto, carta d'identità, vaccinazioni, etc.) non comporta responsabilità
dell'organizzatore.
MARCA DA BOLLO ABOLITA DAL 24/6/2014
Dal 24 giugno 2014 è abolita la tassa annuale del passaporto ordinario da € 40,29.
Pertanto tuti i passaporti, anche quelli già emessi, saranno validi fino alla data di
scadenza riportata all'interno del documento per tutti i viaggi, inclusi quelli extra
UE, senza che sia più necessario pagare la tassa annuale da € 40,29
www.poliziadistato.it/articolo/10301-Il_Rilascio/
Segnaliamo a chi viaggia con minori che posso esserci particolari limitazioni per
ciascun paese riguardanti la necessità di avere copia CERTIFICATO di NASCITA, o
altri documenti vi preghiamo di verificarlo con largo anticipo prima della partenza
Norme valutarie in Italia
Ai sensi del Reg. CE 1889/2005 del 26.10.2005 (aggiornamento del 15.06.2007)
ogni persona fisica in entrata o in uscita dall’Unione Europea ha l’obbligo di
dichiarazione in DOGANA delle somme di denaro contante e strumenti negoziabili al
portatore trasportati d’importo pari o superiore a 10.000 euro.
Assicurazioni
Per quanto riguarda le disposizioni assicurative vi invitiamo a leggere con
attenzione la relativa polizza. In caso di sinistro, malattia o infortunio durante il
viaggio, Vi preghiamo di provvedere immediatamente a informare l’assicurazione
comunicando il numero indicato nella polizza ricevuta con i documenti di viaggio.
Imprevisti
Gli itinerari pubblicati sono stati elaborati in modo da essere realizzati con
puntualità e precisione. Particolari situazioni possono tuttavia determinare
variazioni nello svolgimento dei servizi previsti: voli, orari, itinerari aerei e alberghi
possono essere modificati a discrezione dei vari fornitori e sostituiti con servizi di
pari livello. Il verificarsi di cause di forza maggiore quali scioperi, avverse condizioni
atmosferiche, calamità naturali, disordini civili e militari, sommosse, atti di
terrorismo e banditismo e altri fatti simili non sono imputabili all'organizzazione.
Eventuali spese supplementari sostenute dal partecipante non potranno pertanto
essere rimborsate, e non lo saranno le prestazioni che per tali cause dovessero
venir meno e non fossero recuperabili. Inoltre l'organizzazione non è responsabile
del mancato utilizzo di servizi dovuto a ritardi o cancellazioni dei vettori aerei.
Disservizi
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Come indicato nelle Condizioni di Partecipazione, eventuali contestazioni in merito
a difformità di prestazioni rispetto a quanto contrattualmente previsto, rilevate in
corso di viaggio, dovranno essere riferite quando e se possibile al nostro
rappresentante sul luogo. E’ comunque necessaria la notifica scritta a Kel 12 entro
10 giorni dalla data di rientro in Italia. Le eventuali richieste di rimborso relative a
servizi non usufruiti saranno documentate da una dichiarazione che richiederete al
rappresentate locale, e che attesterà il mancato godimento dei servizi stessi.
Convenzione CITES
Il 1° giugno 1997 è entrato in vigore il Regolamento Comunitario che dà attuazione
alla Convenzione CITES di Washington a proposito d’importazione di animali e parti
di animali protetti perché a rischio di estinzione. Sono previste multe fino a
130.000 euro per chi porta in Italia souvenir realizzati con animali protetti, animali
vivi, anche se acquistati legalmente nel paese di origine.
Comunicazione obbligatoria ai sensi dell’articolo 17 della Legge n.
38/2006:
“La legge italiana punisce con la pena della reclusione i reati concernenti la
prostituzione e la pornografia minorile, anche se gli stessi sono commessi
all’estero”.
Data ultimo aggiornamento: 18/03/2014
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