NEWS di Ottobre 2008 - Camera di Commercio di Forlì
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NEWS di Ottobre 2008 - Camera di Commercio di Forlì
NOTIZIE FLASH del mese di Ottobre 2008 OLANDA HET BESTE VAN ITALIË - Lifestyle, Truffels & Bubbles dopo il successo della prima edizione, “Maestro Event”, leader nell’organizzazione di eventi fieristici sull’Italia, e “Italië Magazine” rivista patinata dedicata all’Italia, organizzano l’ 8 ed il 9 novembre 2008, presso l’Hilton Amsterdam, la seconda edizione di “Het beste van Italië”, una fiera mercato dedicata espressamente al top del made in Italy. L’Italia rimane al primo posto per la produzione di prodotti di alta qualità, produzioni che sono da sempre sinonimo di bellezza e classe. Se avete un prodotto particolare, di nicchia, rivolto ad un pubblico altamente selezionato questa e’ l’occasione per testare il mercato olandese. Sulla base sia dell’esperienza dell’anno scorso che su quella decennale degli organizzatori si prevede un’affluenza intorno ai 3500-5000 visitatori. Chi e' il visitatore tipo? sono gli olandesi innamorati dell’Italia e dello stile di vita italiano, la Dolce vita, olandesi che viaggiano ed hanno un’alta capacità di spesa. Da non dimenticare che durante tutto il week end gli espositori avranno anche la possibilita' di vendere i propri prodotti e quindi in un certo senso rifarsi di parte dei costi di partecipazione. Per maggiori informazioni circa l’evento Vi invitiamo a visitare il sito www.mondo-italia.nl. FOOD WEEK – Utrecht dal 28 al 30 settembre 2009 www.foodweek.nl In un mercato che diventa sempre più globale anche gli eventi fieristici devono cambiare, e' per questo motivo che la pluriennale esperienza della ROKA si trasforma in un prodotto molto più internazionale con il Food Week che ospiterà nel 2009 padiglioni internazionali. La fiera si terra' ad Utrecht dal 28 al 30 Settembre 2009, e' un evento B2B (business to business) interamente dedicato agli operatori del settore. I visitatori tipo appartengono alla GDO, supermercati, negozi di delicatessen, grossisti e distributori. Nell'edizione del 2007 si sono avuti più' di 21.000 visitatori, 80% dei quali con un ruolo nel processo decisionale acquisti della loro azienda. Gli espositori spaziano nel cosmo del food a tutto tondo, produttori di paste, salse, riso, bibite, prodotti per la prima colazione, caffè , vino , alcolici, prodotti pronti sia freschi che congelati...qualunque cosa che possa stimolare l'interesse e la curiosità dei buyers che vengono in fiera anche per trovare prodotti nuovi o di nicchia. Per quanto riguarda gli spazi espositivi gli organizzatori vorrebbero ricevere una prima prenotazione entro il 30 novembre 2008, con conferma entro il 31 gennaio 2009. Maggiori informazioni: [email protected] Oppure: [email protected] Camera di Commercio di Forlì-Cesena – 1 U.O. Internazionalizzazione www.fo.camcom.it/internazionalizzazione BRASILE Opportunità per imprese e istituzioni italiane del settore dell'Innovazione e Tecnologia Dal 29 settembre al 2 ottobre 2008 si terrà a Belo Horizonte (Minas Gerais) la IV edizione di ”Inovatec - Fiera di Scienza, Tecnologia e Innovazione”, uno dei principali eventi brasiliani di diffusione e promozione delle innovazioni tecnologiche. Quest’anno Inovatec avrà il supporto ufficiale del Governo di Minas Gerais, attraverso la Segreteria di Stato di Scienza e Tecnologia, e l’appoggio istituzionale di più di trenta soggetti, tra cui la Camera Italo-brasiliana di Commercio di Minas Gerais. L´obiettivo della manifestazione è quello di favorire opportunità d’affari e ampliare gli orizzonti di cooperazione ed interscambio nel settore della R&S. A partire di quest´anno, ogni edizione avrà un paese ospite d’onore, al quale sarà riservato uno spazio nell´area di esposizione e nel programma delle attività promosse. L’ospite d’onore per l’edizione 2008 sarà l´Italia, con lo slogan “Italia nell´Inovatec: tecnologia e innovazione senza frontiere”. L´evento intende promuovere la partecipazione di imprese e di istituzioni italiane dei settori Scienza, Innovazione e Tecnologia, e cui è stata riservata un´area di 1.000 m², al centro del padiglione espositivo. Lo spazio, nominato “Padiglione Italia”, sarà concesso a titolo gratuito alle imprese italiane che saranno selezionate dalla Camera Italo-brasiliana di Minas Gerais in base al profilo richiesto. Per ulteriori informazioni, si prega di rivolgersi a: Silvia Vilhena (+55 31 32872212/[email protected]) www.inovatec.minasplan.com.br Buone performance dell'industria brasiliana della ceramica Il Brasile è uno dei principali produttori mondiali di rivestimenti in ceramica. Detiene il secondo mercato (534,7 miliardi di m2), è il quarto esportatore (102 miliardi di m2) ed occupa la terza posizione nel ranking mondiale dei produttori. L’industria brasiliana possiede una capacità produttiva di 698 milioni di m2, e l’obiettivo del 2008 è raggiungere quota 726 milioni di m2. Secondo i dati divulgati dall’Anfacer, Associazione Nazionale dei Fabbricanti di Ceramica per il Rivestimento, nel 2007 sono stati prodotti 637,1 e venduti 636,8 milioni di m2 (mercato interno sommato alle esportazioni). Le vendite totali sono aumentate del 10% all’anno. Il Brasile ha esportato in 130 Paesi localizzati in tutti i continenti, per un valore di 394 milioni di dollari e un volume totale di 102 milioni di m2. Dal 2000, le vendite nei mercati esteri sono aumentate del 180%. FRANCIA Salone del Turismo, Marsiglia 13-15 febbraio 2009 www.italiatourismonline.com La Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia rinnoverà nel 2009 la sua partecipazione al prossimo Salone del Turismo di Marsiglia che si svolgerà dal 13 al 15 febbraio 2009, in quanto grazie al successo riscontrato nel 2008 in termini di affluenza e di richiesta di contatti ed informazioni turistiche, con un pubblico di quasi 20.000 presenze e dà la possibilità alle aziende della provincia di Forlì-Cesena di inviare del materiale pubblicitario che sarà distribuito sul loro stand istituzionale per un costo minimo. Contatto: Fabienne Oncino [email protected] – www.ccifm-marseille.com UNGHERIA L’ambiente imprenditoriale ungherese ha fatto registrare notevoli miglioramenti, secondo l’ultimo report della World Bank pubblicato lo scorso 10 settembre. Rispetto all’anno scorso l’Ungheria ha guadagnato nove posizioni nella classifica delle nazioni in cui risulta più agevole avviare un’attività. La stessa Ungheria ha registrato progressi anche rispetto alla pratica di registrazione degli immobili (scesa Camera di Commercio di Forlì-Cesena – 1 U.O. Internazionalizzazione www.fo.camcom.it/internazionalizzazione da 63 a 17 giorni) e alla difesa dei contratti. Le agevolazioni si traducono, inoltre, nella riduzione dei requisiti minimi di capitale dell’80% e nell’introduzione dell’amministrazione online. TURCHIA Quasi 20.000 le imprese a capitale estero in Turchia, più della metà presenti ad Istanbul In base ai dati ufficiali forniti dal Sottosegretariato al Tesoro sono presenti complessivamente in Turchia 19.217 imprese a capitale estero, di cui 909 sono state costituite nel primo trimestre di quest’anno (lo scorso anno il totale fu di 3.702). Delle 19.217 imprese a capitale estero, 11.220 (il 58,4% del totale) hanno partecipazioni dei Paesi dell’UE (UE a 25), tra cui la Germania 3.293 (17,1%), il Regno Unito 1.904 (9,9%), i Paesi Bassi 1.484 (7,7%), l’Italia 639 (3,3%). Di rilievo la presenza iraniana con 939 imprese (4,9%) e degli USA con 872 imprese (4,5%). 3.528 imprese sul totale di 19.217 a capitale estero hanno investito nel settore manifatturiero (il 18,4% del totale), mentre oltre il 30% (5.857 imprese) operano nel settore del commercio all’ingrosso ed al dettaglio. Poco più della metà opera ad Istanbul (10.517; il 54,7% del totale), 2.421 ad Antalya (12,6% del totale), 1.277 ad Ankara (il 6,6% del totale), 1.169 ad Izmir (6%), 1.156 a Mugla (6%) e 394 a Bursa (2,1%). Il totale degli investimenti esteri nel primo trimestre di quest’anno é stato pari a 4,4 miliardi di dollari (-53,3% rispetto allo stesso periodo del 2007). Lo scorso anno gli investimenti dall’estero ammontarono a 21,8 miliardi di dollari. Gli investimenti italiani nel primo trimestre sono ammontati a 21 milioni. Lo stock degli investimenti esteri italiani sfiora ormai i 4,5 miliardi di dollari, che corrisponde al 4,2% dello stock complessivo degli investimenti esteri turchi. Investimenti italiani in crescita del 22% nel primo semestre 2008, nonostante il calo complessivo degli investimenti esteri in Turchia (-39,4%) Nel corso del primo semestre del 2008 gli investimenti diretti esteri in Turchia ammontano a 7,6 miliardi di dollari con un calo del 39,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le imprese estere presenti in Turchia risultano in totale, al giugno di quest’anno, 20.189 (1.881 costituite nel primo semestre del 2008) di cui 670 italiane (3,3% del totale). Gli investimenti diretti esteri italiani nel primo semestre di quest’anno ammontano a 89 milioni di dollari (nell’intero 2007 gli investimenti italiani ammontarono a 73 milioni di dollari e quindi vi e´ già un incremento del 22%). Lo stock degli investimenti esteri italiani in Turchia ha raggiunto la cifra di 4,6 miliardi di dollari (il 4,4% dello stock complessivo degli IDE presenti in Turchia, pari a 105,2 miliardi di dollari). AMERICA LATINA Promofirenze, in collaborazione con Unioncamere Emilia Romagna, Unioncamere Toscana e BIC Lazio e grazie alla partecipazione della Corporazione Inter-Americana per gli Investimenti (IIC), struttura del Gruppo Banca Interamericana per lo Sviluppo, ha recentemente presentato il Progetto " America Latina". In un mercato globale dove è sempre più difficile affermarsi, l'America latina può rappresentare un serbatoio di opportunità non ancora espresse appieno. L'idea di cui si fanno promotori è quella di costruire un "ponte" tra due realtà, quella delle PMI italiane e quella delle PMI dell'America latina, di promuovere cioè delle collaborazioni economiche nel settore privato. Lo scopo del progetto è quello di riuscire a far incontrare le esigenze delle aziende selezionate, creando rapporti industriali e commerciali saldi nel tempo. Camera di Commercio di Forlì-Cesena – 1 U.O. Internazionalizzazione www.fo.camcom.it/internazionalizzazione Nel 2006 una campagna promozionale sviluppata nei territori di Emilia Romagna e Toscana, da quest'anno anche nel Lazio, e il lavoro svolto dai nostri uffici in Centro e Sud America, ci hanno permesso di avvicinare un consistente numero di imprese e di farne convogliare all'interno dei database oltre 600. La prima fase consiste nella creazione, già avviata nel gennaio del 2006, e consolidamento di due *database*, uno per le aziende italiane, l'altro per le aziende latino americane, nel quale vengono raccolti i nominativi di tutte le imprese orientate all'internazionalizzazione. A questa segue un secondo momento di *matching* delle richieste di ambo le parti, con il preciso obiettivo di individuare per ciascuna azienda un ventaglio di potenziali partner, che la stessa sarà libera di contattare in perfetta autonomia. La IIC, al fine di meglio agevolare una delle seguenti tre tipologie di interazione, prevede una linea di finanziamenti ad hoc in caso di investimenti di medio e lungo termine: * "FDI", società che vogliono realizzare un progetto di investimento nel settore privato o ampliare un progetto già esistente sul territorio latino americano; * "Tech & know how transfert", aziende italiane interessate a trasferire le proprie tecnologie e conoscenze presso partner latino americani; * "Supplier chain", aziende italiane interessate ad acquistare componentistica da aziende latino americane. COME FUNZIONA IL PROGETTO Uno degli aspetti più interessanti di questo progetto è sicuramente la collaborazione fornita dall'IIC, agenzia autonoma del Gruppo BID, creata allo scopo di stimolare la crescita del settore privato in America Latina e nei Caraibi, mediante la concessione di finanziamenti, linee di credito, garanzie, ingresso diretto nel capitale delle imprese o altri strumenti. La presenza di IIC è, quindi, sinonimo di notevoli vantaggi economici ad appannaggio delle imprese sud americane e caraibiche che usufruiscono di finanziamenti diretti, ma anche di quelle italiane che ne traggono benefici indirettamente. Al tempo stesso, tale partecipazione, è indice di garanzia per le aziende italiane in merito alla serietà ed alla capacità delle imprese latino americane. SE SIETE INTERESSATI AL SERVIZIO Le aziende che intendono operare in tale direzione, interessate a ricevere senza impegno ulteriori dettagli, possono contattare Francesco Pannocchia (055 2671633, [email protected]), per concordare un incontro orientato all'approfondimento ed alla chiarificazione di eventuali dubbi, all'analisi di fattibilità di possibili progetti, all'inserimento nel database e ad un possibile meeting con i rappresentanti di IIC. Le aziende interessate riceveranno un pacchetto informativo completo sia sulla situazione generale dell'area latino americana che sulle potenziali opportunità verso i singoli Paesi. L’Ufficio internazionalizzazione della Camera di Commercio di Forlì-Cesena Tel. 0543.713476 – 713524 - e-mail: [email protected] è sempre a disposizione per maggiori chiarimenti e per inviarvi la SCHEDA DI RICHIESTA INSERIMENTO NEL DATA BASE Camera di Commercio di Forlì-Cesena – 1 U.O. Internazionalizzazione www.fo.camcom.it/internazionalizzazione Distribuzione in Cina: consigli contrattuali pratici I contratti di distribuzione atipica, diversamente dal contratto di agenzia, sono assolutamente consigliabili quando la società straniera non vuole stabilire un rapporto di rappresentanza con la società cinese. Infatti, il rapporto di agenzia prevede che all’agente vengano fornite dettagliate e specifiche informazioni e istruzioni, le quali, secondo la legge della RPC, possono essere modificate soltanto dietro consenso del preponente. Così, nella pratica, è frequente che le società straniere se non ritengono strategico gravare l’ente cinese di una tale responsabilità, preferiscano instaurare un più semplice rapporto di distribuzione atipico. Gli aspetti caratteristici del contratto in esame sono i seguenti. a) Legge sostanziale applicabile Sebbene oggetto del contratto di distribuzione sia il dovere-potere della società cinese di promuovere e distribuire sul mercato della RPC i prodotti di una società straniera, non necessariamente la legge statale che si applicherà al contratto è quella cinese, in quanto le parti sono libere di stabilire la legge regolatrice del loro accordo (principio di autonomia contrattuale). b) Attestato di conformità A prescindere dalla legge sostanziale applicabile, la società straniera potrebbe aver bisogno di procurarsi delle certificazioni di conformità - diverse in base ai prodotti oggetto della distribuzione dalle competenti autorità cinesi prima che i prodotti stessi vengano pubblicizzati e distribuiti legalmente nella RPC. In sede di conclusione del contratto, è consigliabile che le parti stabiliscano quale di esse sarà responsabile per non aver richiesto tali certificazioni. c) Diritto di esclusiva Le parti possono accordarsi affinché al distributore sia concesso il diritto di esclusiva. Per ridurre il rischio collegato alla concessione dell’esclusiva a un distributore che potrebbe rivelarsi inadeguato, il fornitore potrebbe condizionarla al raggiungimento di un certo fatturato in un certo lasso di tempo. Se la società cinese non raggiunge il parametro fissato perde il diritto all’esclusiva o, addirittura, l’intero incarico. d) Obbligazioni del distributore Tra le obbligazioni contrattuali del distributore sono spesso inseriti obblighi a contribuire allo sviluppo del mercato di vendita, a occuparsi della pubblicità e della promozione del prodotto, a studiare strategie di marketing, anche attraverso corsi specifici per i dipendenti. Le società straniere esercitano, in ogni caso, un attento controllo sui metodi di pubblicità e promozione usati dalla società cinese, al fine di assicurarsi che siano omologhi a quelli della società straniera. e) Diritti di proprietà Quasi tutti i contratti di distribuzione riguardano prodotti che includono diritti di proprietà intellettuale di diverso genere e la promozione degli stessi sotto il marchio del preponente. Un aspetto di particolare rilievo è la tutela dei diritti di proprietà intellettuale per le società straniere, le quali dovrebbero, in sede di accordo contrattuale, studiare rimedi ad hoc. f) Riservatezza E’ fortemente consigliabile includere nei contratti generali di distribuzione l’obbligo (di solito bilaterale) di riservatezza sulle informazioni rivelate nel corso della relazione d’affari, obbligo che, occasionalmente, potrà subire delle eccezioni, come nel caso di informazioni già pubblicizzabili o nel caso di ordinanza giudiziale che impone di rivelare determinate informazioni. g) Termine Camera di Commercio di Forlì-Cesena – 1 U.O. Internazionalizzazione www.fo.camcom.it/internazionalizzazione Le parti devono, in sede di accordo, stabilire se la società cinese sia distributore dei prodotti stranieri con un contratto a tempo determinato o indeterminato (in quest’ultimo caso deve essere comunque concordato il minimo di preavviso per la risoluzione). h) Risoluzione Le circostanze nelle quali ciascuna parte avrà diritto a risolvere il contratto di distribuzione prima che sia trascorso il termine concordato e le conseguenze derivanti da ciò devono essere chiaramente e preliminarmente fissate. Previsioni tipiche sono il diritto delle parti di compensare i propri debiti e crediti, la scelta della società straniera di cancellare le spedizioni di prodotti, l’obbligo del distributore di restituire o eliminare tutto il materiale pubblicitario e promozionale, nonché di cessare di qualificarsi verso terzi quale distributore dei prodotti della società. Generalmente, una volta cessato il rapporto contrattuale, il distributore non può rivendere le scorte di magazzino rimastegli, salvo che non sia la stessa società straniera a riacquistarle. i) Risoluzione delle controversie Le parti possono anche fissare il metodo di risoluzione delle eventuali controversie che dovessero derivare dal contratto di distribuzione. Solitamente la prima via che deve essere esperita è quella della conciliazione amichevole in via stragiudiziale. Nel caso in cui questa non dovesse dare buon esito, la controversia verrà decisa attraverso un arbitrato regolamentato secondo le regole fissate dalla Commissione cinese per l’arbitrato economico e internazionale. Prof. Avv. Marco Tupponi Docente di Diritto Commerciale Internazionale Università di Bologna Camera di Commercio di Forlì-Cesena – 1 U.O. Internazionalizzazione www.fo.camcom.it/internazionalizzazione