Dal sito di “YAHOO.Finanza”, 13 gennaio 2011

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Dal sito di “YAHOO.Finanza”, 13 gennaio 2011
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 13 gennaio 2011
UniCredit pronta a fare shopping a Mosca ? ( Bluerating.it )
UniCredit torna a fare shopping all'Est ?
Secondo quanto riporta l'agenzia Reuters citando fonti “ vicine all'Istituto russo ”, la Banca italiana
starebbe valutando l'acquisto di Bank of Moskow, Banca finora controllata dalla Municipalità della capitale
russa.
In alternativa sembrerebbe profilarsi l'acquisto della stessa Bank of Moscow da parte dell'Istituto a
controllo statale VTB.
Mentre dagli Istituti giungono laconici “ no comment ” Reuters ricorda come già a fine dicembre il Sindaco
di Mosca, Sergei Sobyanin, avesse annunciato che il Comune stava valutando “ varie opzioni ” per la
vendita della sua quota del 46 % in Bank of Moscow, mentre VTB da tempo aveva confermato la sua
disponibilità a rilevare, eventualmente nel corso del primo semestre del 2011, il controllo o anche il 100
% dell'Istituto.
Unicredit: divorzio da Biasi vale quanto acquisto Sole 24
Ore da Fininvest ( MF - DJ ) Milano, 13 gennaio
Prima la Confindustria che decide di liberarsi del Sole 24 Ore cedendolo a un gruppo di industriali fidati (
tra cui Eni, Enel e Fiat o addirittura al gruppo Fininvest - Mediaset della famiglia Berlusconi.
Poi, come si legge in un articolo di MF, la Fondazione Cariverona, che pur non avendo la certezza di poter
salire oltre lo 0,5 % del Banco Popolare, avrebbe comunque già avviato le pratiche per il divorzio da
Unicredit.
Fa niente se poi, come nel caso del presunto piano di Confindustria per liberarsi del quotidiano diretto da
Gianni Riotta, arrivi puntuale la smentita, sebbene la bufala era talmente evidente da non meritare alcun
commento.
E non importa se, come nel caso dell'annunciato divorzio tra il Presidente Paolo Biasi e Unicredit, esista
un bilancio dove il 4,03 % di Piazza Cordusio risulta immobilizzato a un valore unitario di 4,89 euro.
Un valore di carico talmente elevato che rende ardua, se non suicida, l'idea di liquidare la partecipazione,
anche ricorrendo a derivati o bond convertibili, considerato che il titolo Unicredit viaggia in borsa attorno
a 1,5 euro.
Insomma, pura follia.
Visto che la Fondazione sta valutando se finanziare l'eventuale rafforzamento nel B. Popolare ( peraltro
nemmeno certo ) monetizzando solo lo 0,81 % di Piazza Cordusio, che non è immobilizzato e ha un
prezzo di carico più basso di quello di mercato, allora per qualcuno il " divorzio " è cosa fatta.
E per meglio accreditare l'ipotesi dell'addio di Biasi a Piazza Cordusio, l'eventualità che la Fondazione
possa essere azionista sia del Banco sia di Unicredit viene dunque liquidata come priva di senso.
Fiat: Camusso, la Fiom tornerà in fabbrica comunque vadano le cose
( Adnkronos ) Milano, 13 gennaio
" Comunque vadano le cose nella fabbrica ci torneremo ".
A sottolinearlo è il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che a Milano ha confermato l'impegno
da parte anche della Fiom a rientrare nella fabbrica Fiat di Mirafiori anche nel caso vincessero i sì al
Referendum di questi giorni.
A chi gli fa osservare come quella di oggi potrebbe essere l'ultima assemblea della Fiom in fabbrica,
Camusso replica che " la Fiom esiste da 110 anni di storia.
E' una grande Organizzazione con migliaia e migliaia di iscritti e non è che può venir cancellata così.
Evitiamo di attribuire all'A. D. della Fiat il potere di cancellare la storia e le tradizioni del nostro Paese ".
Fiat: Angeletti, se vincerà no Mirafiori scomparirà ( ( MF - DJ ) Roma, 13
gennaio
Se al Referendum fra gli operai Fiat vincerà il no, " L'Accordo non ci sarà più.
Ritireremo la firma e non riprenderemo la trattativa.
In quel caso temo proprio che ci sarà un po' Cassa Integrazione e poi Mirafiori andrà lentamente verso lo
spegnimento ".
Lo ha detto a Libero il Segretario della Uil, Luigi Angeletti, spiegando che se dovessero vincere i sì, "
applicheremo lo Statuto dei Lavoratori.
Prevede che un Sindacato ha diritto a rappresentare i propri iscritti solo se firma il Contratto che si applica in
quella azienda ", quindi la Fiom non avrà rappresentanti.
Quanto alle intimidazioni dei giorni scorsi alla sede Uil di Napoli e alle scritte minacciose apparse sui muri a
Torino, Angeletti ha sottolineato che a Mirafiori non c'è questo clima, certo " c'è tensione, ma stiamo
parlando di persone che si conoscono, di Lavoratori.
No, lì non c'è nessun rischio ", ha concluso.
Fiat: Palombella ( Uilm ), investimento per Mirafiori vita per stabilimento. Nessun ricatto,
garantito lavoro. Mirafiori destinato a chiudere senza Accordo ( Asca ) Roma, 13 gennaio
' 'L'investimento di un miliardo di euro da parte di Fiat - ha ribadito Rocco Palombella, segretario generale
della Uilm ospite del programma radiofonico ''Ora di punta'', in diretta su Radio Città Futura - garantisce la
vita dello stabilimento di Mirafiori.
Il sito si sosteneva con impianti obsoleti e vetusti; aveva linee di produzione per auto a fine produzione come
la Multipla e la Musa; avrebbe continuato a produrre un'auto di nicchia come la Alfa MiTo; il monovolume L0,
originariamente destinato al sito piemontese, sarà prodotto in Serbia.
Un quadro - secondo Palombella - '' per affermare senza ombra di dubbio che non si potevano più sostenere
i livelli d'occupazione attuali e che i 5.600 addetti diretti avrebbero perso il posto, come almeno altrettanti
indiretti.
L'investimento per la produzione del Suv dalla seconda metà del 2012 assicurerà prospettive, invece, sia dal
punto di vista produttivo ed occupazionale ''.
Per il leader della Uilm '' occorrerà tirare ancora un po' la cinghia per tutto il 2011, attraverso nuova Cassa
Integrazione, ma, dopo un rientro graduale degli operai sul luogo di lavoro, ora la prospettiva ora c'è.
Chiaramente tutto dipende se prevarranno i sì al Referendum, ma sono fiducioso ''.
'' Ci dicono che abbiamo ceduto a un ricatto con questo Accordo, ma noi abbiamo trattato e firmato un'intesa
quando abbiamo trovato dei punti di convergenza.
E comunque offrirei ai tanti disoccupati italiani questo ricatto ''.
Il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, intervenendo a Sky Tg24, ribadisce che l'accordo sullo
stabilimento Fiat di Mirafiori è stato firmato per tutelare il lavoro.
'' La violazione costituzionale - aggiunge il leader della Uilm - alla quale si appella qualcuno semmai è fatta
nei confronti degli italiani in cerca di lavoro.
Non c'è nessun Governo in grado di garantire 50 mila posti di lavoro come abbiamo fatto noi con l'Accordo ''.
Per Palombella poi '' deve finire la logica che, chi non sottoscrive gli Accordi, li deve criticare.
La Fiom non avendo sottoscritto un Accordo non si può permettere né di gestirlo né di criticarlo.
Gli ultimi investimenti nello stabilimento Fiat di Mirafiori sono stati effettuati nel 1994 con la Punto “.
Il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella difende la scelta del sindacato di siglare l'accordo con la
Fiat per l'investimento sullo stabilimento torinese e spiega che ''a fine dicembre la Punto e la Multipla sono
fuori produzione e solo altri due modelli sono stimati per il 2011in produzione con 60000 vetture.
Uno stabilimento, quindi, destinato al suo annientamento con impianti che non hanno possibilità di
continuare a produrre ''.
In Italia - ricorda ancora il leader della Uilm '' sono state prodotte 600 mila vetture nel 2010 ma Fiat in Iran ha
prodotto 800 mila vetture ''.
Per ultimo, il dirigente sindacale si è rivolto all'intera organizzazione dei metalmeccanici Cgil.
" Io mi chiedo - ha concluso - perchè un sindacato rappresentativo come la Fiom, se non a Mirafiori, sul
territorio nazionale, non riesca a firmare Accordi, ne voglia beneficiare comunque e allo stesso tempo
criticarli.
Non hanno firmato i rinnovi contrattuali del 2001, del 2003 e l'ultimo del 2009; si sono opposti alla riforma
contrattuale e all' intese sulle deroghe contrattuali.
Si sono opposti agli Accordi di Pomigliano e ora a quelli di Mirafiori.
Hanno detto no ai relativi Referendum, quello svolto e quello che si sta per svolgere.
Non fanno più sindacato, ma altro ".
Fiat: Panicali ( Uilm ), ci basta un sì in più ( Asca ) Torino, 13 gennaio
'' Ci basta un sì in più ''.
E' quanto afferma il responsabile nazionale auto della Uilm, Eros Panicali, ai cancelli di Mirafiori. Secondo
Panicali, comunque, la sensazione è che '' nella preoccupazione generale dei lavoratori il sì dovrebbe
prevalere e spero anche in modo consistente ''.
Fiat: Bonanni e Angeletti, Accordo Mirafiori come altri siglati da Fiom
( Asca ) Roma, 13 gennaio
“ I Lavoratori di Mirafiori devono sapere che i contenuti dell'accordo che si apprestano a votare sono in linea
con le tantissime intese sindacali sottoscritte unitariamente dal Sindacato, Fiom compresa, per difendere il
lavoro e l'occupazione, gli investimenti e le produzioni, per la crescita e lo sviluppo ''.
Lo afferma il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni, in una nota congiunta con il Segretario
Generale della Uil, Luigi Angeletti, sottolineando che '' il tema di un'organizzazione del lavoro flessibile, la
regolamentazione della prestazione lavorativa, l'adattamento della contrattazione aziendale per migliorare la
produttività ed il livello di saturazione degli impianti è stato sempre affrontato negli anni con responsabilità e
disponibilità da tutti i sindacati compresa la Fiom per il settore metalmeccanico ''.
Per Bonanni, infatti, '' da una prima scrematura delle centinaia di intese sindacali sottoscritte unitariamente
nelle diverse aree del Paese ed in tutti i settori emerge che Accordi sindacali ben più pesanti di Mirafiori e
Pomigliano per deroghe contrattuali operate e per flessibilità organizzativa sono stati sottoscritti
unitariamente per consolidare ed ampliare la base occupazionale, per difendere e mantenere produzioni
industriali, per fronteggiare gli effetti di una globalizzazione che richiede sempre più standard elevati di
efficienza, produttività, competitività del sistema industriale e produttivo ''.
Anche per Angeletti '' Moltissimi altri Accordi hanno già previsto alcune deroghe decisamente più significative
di quelle definite con la Fiat, eppure sono stati firmati da tutte le Organizzazioni Sindacali ''.
Per il leader della Uil “ L’Accordo di Mirafiori determina sia stabilizzazione e prospettive di crescita
occupazionali sia condizioni per aumenti salariali.
E' un'opportunità di sviluppo per il territorio torinese e pone le premesse per accrescere la produzione di auto
nel nostro Paese il cui Pil è sensibile agli andamenti del settore.
I diritti dei Lavoratori di Mirafiori sono ad un livello superiore a quello di altri Paesi europei nostri diretti
concorrenti ''.
Ci sono, dunque - conclude Angeletti - '' solo ragioni di merito a sostegno del ' sì ‘.
Ci sono solo ragioni politiche e di visibilità mediatica a sostegno del ' no '.
I Lavoratori di Mirafiori sapranno scegliere il loro futuro ''.
Fiat: Bonanni, ben venga la Fiom ma si adegui alla maggioranza ( Asca )
Roma, 13 gennaio
Va bene che la Fiom resti a Mirafiori ma '' deve rispettare gli altri sindacati '' e '' adeguarsi alla maggioranza
''.
A meno di due ore dall'apertura delle urne a Mirafiori, il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, in
un'intervista al TG1 torna sul tema dell'Accordo per lo stabilimento torinese della Fiat e commenta le parole
del segretario della Cgil, Susanna Camusso, che ha auspicato che la Fiom resti a Mirafiori.
'' Questa è buona notizia - dice - ma a Camusso dico: va bene, ma allora deve garantire che la Fiom rispetti
anche gli altri sindacati ed il criterio, normale in tutto il mondo, in base al quale quando c'è una maggioranza
prima si discute e poi ci si adegua, altrimenti c'è una Babele.
Noi abbiamo firmato l'Accordo - ribadisce il leader della Cisl - perchè la Fiat e i suoi investitori vedano in
Mirafiori un'iniziativa valida.
Per noi significa dare stabilità all'occupazione e più salario ''.
Secondo Bonanni, poi, l'intesa non rappresenta uno sconvolgimento della relazioni industriali e dei rapporti
sindacali.
Dopo Mirafiori '' saranno come in tutti agli altri settori dove i rapporti tra Cgil Cisl e Uil vanno bene. Solo nel
settore metalmeccanico, con la Fiom, ci sono problemi.
Non si potrà fare politica ma sindacato.
Questo farà bene ai Lavoratori.
Facciamo il nostro mestiere, basta con un sindacato che si confonde con la politica ''.
Sugli episodi di violenza che hanno colpito le sedi dei sindacati firmatari, Bonanni ha si e' detto ''
preoccupato '' perchè '' alcuni di quelli che non hanno firmato hanno usato un linguaggio violento che poi
scatena le persone più irresponsabili e abbiamo visto i problemi nelle sedi della Cisl e della Uil.
E' una situazione incresciosa ''.
Fiat: Chiamparino, se a Mirafiori vince il 'No' difficile uscire da tunnel
( Adnkronos ) Roma, 13 gennaio
'' Se vince il sì restano aperte tutte le prospettive, la possibilità di incalzare Marchionne sugli investimenti e di
incalzare il Governo.
Resta aperta possibilità di rimediare alle criticità dell'Accordo, come quelle sulla rappresentanza ''.
Lo ha detto a Sky Tg24 il Sindaco di Torino Sergio Chiamparino a proposito del Referendum di Mirafiori.
'' Ma - ha aggiunto Chiamparino - se vince il no ci infiliamo in un tunnel dal quale non so come usciremo ''.
Btp: molto bene asta, rendimenti sotto secondario. cala spread su Bund
( Asca ) Roma, 13 gennaio
Va in porto con successo l'asta dei Btp quinquennali e quindicennali.
Buona la domanda e rendimenti in netta discesa rispetto ai livelli espressi ieri sul mercato secondario.
I Btp, cedola 3 %, scadenza 2015, sono stati assegnati con un rendimento del 3,67 % in rialzo rispetto alla
precedente asta ( 3,24 % ), fatto scontato considerando il generale innalzamento della curva dei rendimenti.
Ma si è invece registrato un netto calo rispetto al mercato secondario, dove ieri il quinquennale era trattato
con un rendimento del 3,85 %, il top da gennaio 2009.
Sono stati assegnati 3 miliardi, la domanda è stata pari a 1,4 volte l'offerta, invariata rispetto alla precedente
asta.
I Btp, cedola 4,5 %, scadenza 2026, sono stati assegnati con un rendimento del 5,06 % in rialzo rispetto alla
precedente asta ( 4,81 % ), anche qui un fatto scontato che registra l'innalzamento della curva dei
rendimenti.
Ma si è invece registrato un netto calo rispetto al mercato secondario, dove ieri il quindicennale era
scambiato con un rendimento del 5,23 %.
Sono stati assegnati 3 miliardi, la domanda è stata pari a 1,4 volte l'offerta, in aumento rispetto alla
precedente asta.
Il calo dei rendimenti rispetto al mercato secondario è stato favorito anche dal buon andamento delle aste
dei titoli di stato spagnoli e portoghesi, nonchè dall'ammontare complessivo piuttosto esiguo dell'emissione
odierna.
Immediato l'effetto sullo spread di rendimento tra il Btp decennale e il Bund tedesco, sceso a 168, all'inizio di
settimana si era toccato un picco di 204 punti.
Commerzbank: aumento di capitale; il collocamento ( a sconto ) fa il
tutto esaurito ( Bluerating.it )
Commerzbank ha annunciato stamane in una nota di voler aumentare il capitale emettendo “ strumenti ibridi
” emessi da compagnie del Gruppo e convertibili in nuove azioni fino a un massimo del 10 % del capitale
sociale ( per un massimo di 118,135 milioni di azioni circa ).
Oggi, un consorzio di Banche composto da Credit Suisse, Citigroup, Goldman Sachs e UBS ha collocato
circa 118,135 milioni di azioni di Commerzbank, pari al 10 % del capitale sociale attuale di Commerzbank
meno un'azione del capitale sociale, presso investitori istituzionali.
Il prezzo di collocamento è stato fissato a 5,30 euro per azione precisa una nota dell'Istituto che parla di
offerta “ più volte esaurita ”.
Al momento a Francoforte il titolo Commerzbank cede il 2,6 % a 5,49 euro per azione.
Il collocamento “ è stato eseguito in relazione al miglioramento della gestione del capitale di Commerzbank
annunciato oggi dalla Banca attraverso strumenti di capitale ibridi ( “Trust Preferred Securities” ) emessi da
società del Gruppo Commerzbank destinati ad essere conferiti in cambio dell'emissione di nuove azioni
Commerzbank.
Il collocamento delle azioni è subordinato all'esecuzione dell'aumento di capitale di Commerzbank, per il
quale le risoluzioni necessarie, compresa la dimensione finale dell'aumento di capitale, dovrebbero essere
adottate dal Consiglio di Gestione e Amministrazione e dal Consiglio di Sorveglianza della Banca il prossimo
21 gennaio 2011.
Il regolamento dell'operazione, conclude la nota, è previsto per il 26 gennaio 2011.
Spagna, in asta 60 % bond acquistati oggi da non residenti ( Reuters )
Nell'asta odierna in cui il Tesoro Spagnolo ha collocato bond a 5 anni per 3 miliardi di euro, il 60 %
dell'importo è finito nei portafogli di investitori non residenti in Spagna.
Lo riferisce una fonte finanziaria.
Crisi: la Cina acquista titoli Portogallo a collocamento privato ( Asca )
Roma, 13 gennaio
La Cina ha acquistato titoli di Stato del Portogallo per un miliardo di euro attraverso un collocamento privato
con un rendimento superiore a quello di mercato.
E' quanto scrive il quotidiano Journal de Negocios indicando che il Portogallo corrisponderà ai cinesi un
tasso di interesse del 4,75 % per l'emissione a 18 mesi rispetto al 3,97 % dell'asta di ieri.
Crisi: Fillon, Francia e Germania faranno il necessario per stabilità ( Asca
- AFP ) Londra, 13 gennaio
Francia e Germania faranno tutto il necessario per assicurare la stabilità finanziaria dell'area euro. E' quanto
ha sottolineato il Primo Ministro Francese Francois Fillon parlando a Londra.
'' Su questo punto non devono esserci dubbi - ha detto - gli Stati europei e in particolare Francia e Germania
sono pronti a fare a tutto il necessario per garantire la stabilità finanziaria nell'area euro ''.
Crisi: Reynders, UE valuta aumento Fondo Emergenza a 1.500 Mld ( Asca
- Afp ) Bruxelles, 13 gennaio
L'Unione Europea sta valutando la possibilità di raddoppiare il Fondo d'emergenza a disposizione
dell'Eurozona fino a 1.500 miliardi di euro.
Lo ha annunciato il Ministro delle Finanze Belga Didier Reynders che si è detto favorevole a questa ipotesi.
'' Penso che raddoppiare le risorse sarebbe un obiettivo ragionevole - ha detto - ma bisogna precisare che
non si tratterebbe di denaro da stanziare nei nostri budget ma di garanzie da concedere ''.
Attualmente il Fondo d'emergenza, istituito l'anno scorso, ha disponibilità per 750 miliardi di euro di cui 440
sono garantiti dei Paesi dell'Eurozona, 250 dal Fondo Monetario Internazionale e altri 60 miliardi dagli altri
Paesi dell'Unione.
BCE: su Draghi Berlusconi piega la Lega ( MF - DJ ) Milano, 13 gennaio
Silvio Berlusconi lancia ufficialmente la candidatura di Mario Draghi al vertice della BCE vincendo anche le
resistenze della Lega.
E lo fa simbolicamente al termine dei colloqui avuti ieri con la Cancelliera tedesca Angela Merkel, come si
legge in un articolo di MF, sicuramente non un'alleata del Governatore della Banca d'Italia.
" E’ ovvio che saremmo onorati se la scelta europea cadesse sul Governatore della Banca d'Italia Mario
Draghi a capo della BCE ", ha scandito il Premier a Berlino agganciandosi a una risposta appena data alla
stampa dal Capo del Governo Tedesco in merito alle difese che i Governi dovranno mettere in campo per
frenare le crisi finanziarie.
L'uscita di Berlusconi segna un evidente punto di svolta che, raccontano fonti autorevoli a MF - Milano
Finanza, va letta anche in chiave nazionale: il Premier, da tempo convinto sostenitore della politica di Draghi,
anche come Presidente del Financial Stability Board, tanto da far balenare a volte il desiderio di portarlo in
qualche modo al Governo, avrebbe vinto le resistenze della Lega, storicamente nemica dell'establishment di
Via Nazionale e dello stesso Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che con il suo silenzio sulla
candidatura di Draghi ha incentivato più di una voce che lo vede fortemente contrario a questo genere di
scelta.
Crisi: Cameron, Gran Bretagna non entrerà nell'euro ( Asca ) Roma, 13
gennaio
La Gran Bretagna non entrerà nell'euro.
Lo ha ribadito il Premier Britannico, David Cameron, nella conferenza stampa al termine dell'incontro con il
Primo Ministro Francese, Francois Fillon.
'' Non entreremo nell'euro - ha detto Cameron - almeno fino a quando sarò Primo Ministro ''. Cameron
inoltre, ha ribadito il sostegno della Gran Bretagna agli sforzi dell'area euro per la riforma della governance
ma '' non entreremo nei nuovi meccanismi per la stabilità finanziaria ''.
Irlanda: Sarkozy, non può prendere aiuti e mantenere vantaggi fiscali
( Asca - Afp ) Blagnac, 13 gennaio
All'Irlanda non dovrebbe essere permesso di accedere agli aiuti finanziari della UE e mantenere al tempo
stesso la fiscalità di vantaggio a favore delle imprese.
Lo ha detto il Presidente Francese, Nicolas Sarkozy, in visita a uno stabilimento dell'Airbus nel Sud Ovest
della Francia.
'' Non possono dirci venite ed aiutateci e poi continuare a mantenere le imposte sugli utili societari pari alla
metà di quanto si paga negli altri Paesi.
Non esiste integrazione economica senza convergenza dei sistemi fiscali “, ha detto il capo dell'Eliseo.
In Irlanda la tassa sugli utili societari è pari al 12,50 %, una delle più basse della UE, dove nelle media si
paga più del doppio.
Banche: nuovi Stress Test nel 2011. Focus anche su rischio liquidità
( Asca ) Roma, 13 gennaio
L'Authority Bancaria Europea ( EBA ) rende noto che nella prima parte del 2011 si terrà un nuovo round di
Stress Test per le Banche europee.
I risultati saranno pubblicati a metà dell'anno.
I Test saranno condotti in collaborazione con le Autorità nazionali di Vigilanza, l'ESRB ( il Comitato per i
Rischi Sistemici ), la BCE, e la Commissione Europea e '' copriranno un ampio gruppo di Banche simile a
quello oggetto dei Test dello scorso anno '', spiega la nota dell'EBA.
L'obiettivo dei Test è quello di verificare la capacità delle Banche di assorbire shocks economici e finanziari e
valutare conseguentemente l'adeguatezza delle risorse patrimoniali.
Nel primo trimestre di quest'anno, l'EBA avvierà anche un studio sui rischi di liquidità delle Banche. I risultati
verranno utilizzati internamente per informare le Autorità di Vigilanza sulla presenza di eventuali aree
vulnerabili al rischio di liquidità.
Economia: Tremonti accelera su nomine controllate Tesoro ( MF - DJ )
Milano
Durante la “Cena Degli Ossi” consumata mercoledì 5 gennaio a Calalzo di Cadore, ci sarebbe stato anche
un fuori menu.
Il leader della Lega, Umberto Bossi, il Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e i colonnelli del Carroccio, si
legge in un articolo di MF, non avrebbero parlato solo delle sorti della legislatura, di federalismo e di
rafforzamento della maggioranza.
Tra una portata e l'altra il Titolare di Via XX Settembre avrebbe attirato l'attenzione dei commensali anche su
un'altra delicata questione: il giro di poltrone che in primavera si aprirà sulle principali controllate del Tesoro,
da Eni a Enel, dalle Poste a Finmeccanica.
Tremonti, pur essendo stato al vertice del Dicastero dell'Economia per sette degli ultimi dieci anni, e pur
essendo il suo Ministero l'azionista diretto delle partecipate pubbliche, ha sempre dovuto lasciare l'ultima
parola sulla scelta dei vertici delle società al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta.
Ora però l'aria sembra essere cambiata.
Lo dimostrano il braccio di ferro, nemmeno troppo velato, tra i due sulla scelta del successore di Lamberto
Cardia alla guida della Consob e l'esito del confronto che ha portato su quella poltrona Giuseppe Vegas
contro il pur forte Antonio Catricalà.
Una replica del confronto tra i due si sarebbe avuta durante il Consiglio dei Ministri di martedì 12, quando
Letta, appoggiato dal Ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e da quello dello Sviluppo Economico,
Paolo Romani, avrebbe provato a far passare la nomina di Raffaele Squitieri al vertice dell'Authority
dell'Energia trovando, nuovamente, il niet di Tremonti.
Economia: nuove regole per debiti Pmi ( MF - DJ ) Milano
Nuove scadenze per le rate da pagare e maggior capitalizzazione delle imprese, attraverso il credito erogato
dalle Banche.
Il tutto da realizzare entro un mese.
Sono queste le priorità a cui sta lavorando il Ministero dell'Economia, nel tentativo di individuare nuove forme
di collaborazione tra Istituti creditizi e imprese, per alleviare il peso del debito sulle Pmi.
Ad annunciare la nuova rotta, si legge in un articolo di Italia Oggi, è il Sottosegretario all'Economia, Sonia
Viale, rispondendo in forma immediata a una interrogazione presentata in Commissione Finanze alla
Camera dal deputato Maurizio Fugatti ( Ln ).
Lo stesso Sottosegretario spiega, che l'iniziativa di riscadenzamento del debito delle imprese, così come
quella della loro maggior capitalizzazione, non potranno riguardare le Pmi, che hanno già beneficiato della
sospensione dei debiti, in base all'Accordo sottoscritto il 3 agosto 2009.
Fs: Trenitalia convoca Associazioni Consumatori su Carta Servizi ( Asca )
Roma, 13 gennaio
Trenitalia ha deciso di convocare nei prossimi giorni un nuovo incontro con tutte quelle Associazioni dei
Consumatori che manifestano, in un clima di rispetto anche formale tra le parti, la reale volontà di costruire
un percorso, concreto e perseguibile, per il continuo miglioramento del servizio.
Uno dei punti fondamentali dell'incontro - informa un comunicato - sarà ancora la Carta dei Servizi del
Viaggiatore, strumento fondamentale su cui basare i rapporti tra le Associazioni dei Consumatori e Trenitalia
e sul quale è stato già avviato un positivo lavoro comune.
La ripresa del dialogo è la risposta concreta di Trenitalia alle richieste pervenute da parte di tutte quelle
Associazioni davvero interessate ad un confronto serio e costruttivo, al centro del quale sia l'interesse
effettivo della clientela in un clima di rispetto anche per il lavoro di tutti i ferrovieri.
Fondiaria, Groupama considera acquisto quota 17 - 20 % ( Reuters )
Il Gruppo assicurativo francese Groupama sta considerando l'acquisto di una quota del 17 – 20 %
di Fondiaria Sai.
Lo rende noto Groupama in una nota.
L'indicazione, precisa la società, è contenuta nel quesito presentato alla Consob relativamente
alla partecipazione di Groupama all'aumento di capitale di Premafin, controllante di Fondiaria.
La nota risponde a indiscrezioni stampa odierne sull'intenzione di Groupama di salire sino al 29,9 %
di Fondiaria.
Non esiste alcuna certezza che l'acquisto della quota Fondiaria vada in porto e non c'è nessuno
accordo con parti terze sull'acquisto della quota, aggiunge Groupama.
Il quesito depositato da Groupama in Consob lo scorso 5 gennaio è relativo all'eventuale obbligo
di OpA su Premafin e le sue controllate Fondiaria e Milano Assicurazioni in relazione all'operazione
di ingresso nella Holding dei Ligresti tramite aumento di capitale.
Premafin e Groupama hanno raggiunto un accordo in base al quale il Gruppo francese entrerà
nella Holding con il 17,1 % investendo 145,7 milioni di euro.
L'ingresso avverrà mediante l'acquisto e la sottoscrizione di una parte rilevante dei diritti di opzione
spettanti alla famiglia Ligresti legati a un aumento di capitale Premafin complessivamente pari a
225,7 milioni.
Groupama ha condizionato la realizzazione dell'operazione all'assenza di un obbligo di OpA su
Premafin e le sue controllate Fondiaria - Sai e Milano Assicurazioni.
Nella nota odierna Groupama spiega che l'acquisto della quota di Fondiaria dipende dalle
condizioni di mercato, dall'ottenimento delle Autorizzazioni regolamentari e dalla conferma
dell'assenza di un'OpA obbligatoria.
I tempi per la risposta da parte della Commissione non sono definiti e non è detto che il parere
della Consob sulla questione arrivi prima dell'Assemblea di Premafin sull'aumento di capitale attesa
in seconda convocazione per il 25 gennaio.
La nota di Groupama ha dato nuova spinta in Borsa ai titoli coinvolti.
Alle 10,10 Fondiaria è in asta di volatilità con un rialzo teorico del 19 % a 7,45 euro e volumi già oltre
il doppio della media giornaliera.
Milano Assicurazioni è in asta di volatilità con un teorico + 9,6 % a 1,29 euro e volumi doppi rispetto
alla media giornaliera.
La controllante Premafin, anch'essa in asta di volatilità sui massimi di seduta, segna un rialzo teorico
del 10,07 % a 0,82 euro con volumi pari a tre volte la media giornaliera.
Groupama strizza l'occhio anche a FonSai. Parigi chiede lumi alla
Consob ( Finanza.com ) Parigi, 13 gennaio
Non solo Premafin.
I francesi di Groupama valutano anche la possibilità di un assalto diretto a FonSai.
La mossa a sorpresa di Parigi, secondo quanto anticipato oggi da Il Messaggero, sarebbe volta a
salire fino alla soglia del 29,9 % del capitale della Compagnia assicurativa della famiglia Ligresti
senza così incorrere nell'obbligo di OpA.
Intenzione tutta da verificare davanti alla CONSOB.
Indiscrezione che ha subito acceso il titolo FonSai schizzato in testa al Ftse Mib con un rialzo
massimo di oltre il 16 % a 7,285 euro.
La Compagnia transalpina, secondo quanto specificato dal quotidiano romano, lo scorso 5
gennaio avrebbe depositato in CONSOB due quesiti: il primo relativo all'esonero di lanciare
un'Offerta d'Acquisto su Premafin in seguito agli accordi siglati con la famiglia Ligresti per rilevarne
una quota del 17,1 %; il secondo invece, a sorpresa, chiederebbe lumi sulla ratio dell'investimento
anche in FonSai.
Non sono precisate le modalità di acquisto di tale quota né le tempistiche.
Dal quartier generale di Groupama hanno però fatto sapere che l'eventuale acquisizione di quota
in FonSai non avrà alcun impatto su controllo da parte di Premafin.
L'accordo Ligresti - Groupama prevede l'impegno per entrambi a non modificare le proprie quote
dirette e indirette su FonSai e Milano Assicurazioni prima di due anni dalla data di conclusione della
ricapitalizzazione di Premafin.
" La notizia potrebbe riaccendere la speculazione sulle intenzioni di Groupama di salire
rapidamente in FonSai anche se contrattualmente tale opzione è bloccata per i prossimi due anni
", commentano oggi gli analisti di Intermonte.
Secondo i calcoli di Banca Akros Groupama potrebbe arrivare a ottenere appena il 5 % di FonSai
attraverso l'acquisto dei diritti residuali dell'aumento di capitale.
Nel dettaglio l'accordo Groupama - Premafin prevede il versamento nelle casse della Holding di
150 milioni di euro.
Secondo lo schema tracciato, Groupama sottoscriverà nuove azioni Premafin per 115,7 milioni e
acquisirà tutti i diritti di opzione degli aderenti al Patto per 30 milioni: post aumento di capitale
deterrà pertanto una quota pari al 17,89 % del capitale votante, mentre la famiglia Ligresti
scenderà al 35,78 %.
Assicurazioni: Romani incontra parlamentari su caro tariffe ( MF - DJ )
Roma, 13 gennaio
Alle 11.00, presso il Dicastero di Via Veneto, il Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani - in
seguito alla riunione dello scorso 4 gennaio con i Presidenti di ISVAP e ANIA - incontrerà una
delegazione di componenti della Commissione Finanze della Camera per discutere i
provvedimenti di legge relativi al contenimento delle tariffe assicurative.
Lo rende noto un comunicato.
Rc Auto: Romani, perseguire le frodi per tagliare tariffe ( Asca ) Roma, 13
gennaio
Perseguire con più forza le frodi sulla Assicurazioni Rc auto anche per tagliare i prezzi delle polizze.
Questo l'auspicio del Ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani, che oggi al Ministero ha
incontrato una delegazione della Commissione Finanze della Camera che sta definendo la bozza
di una proposta di legge che va in tal senso.
'' E' importante la collaborazione tra il Governo e la Commissione Finanze della Camera - ha detto
Romani - dove è in fase di elaborazione un provvedimento per il quale c'è la possibilità di farlo
approvare il sede legislativa. Vogliamo coinvolgere nel processo tutti gli attori protagonisti,
nell'interesse dei cittadini, per tariffe più compatibili con la media europea, perseguendo coloro
che usano le polizze assicurative per le frodi ''.
A tal fine, ha poi detto il Presidente della Commissione della Camera, Gianfranco Conte, è
importante una maggiore collaborazione tra le varie banche dati.
'' Siamo arrivati a una bozza della proposta di legge - ha detto Conte - e stiamo definendo il testo
definitivo con il Ministero per arrivare alla legislativa il prima possibile ''.
Banco Popolare: aumento a 1,77 euro, per Akros lo sconto è in linea
con ultime operazioni ( Finanza.com ), 13 gennaio
Il Banco Popolare ha lanciato l’aumento di capitale da 2 miliardi di euro fissando a 1,77 euro il
prezzo di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione.
Il periodo di sottoscrizione partirà lunedì 17 gennaio per concludersi venerdì 11 febbraio. Sono
queste le decisioni prese ieri sera dal Consiglio di Gestione dell’Istituto scaligero, una volta ottenuto
il parere favorevole del Consiglio di Sorveglianza e il nulla osta alla pubblicazione del prospetto
informativo da parte della CONSOB.
La nota diffusa dalla Banca guidata da Pier Francesco Saviotti spiega che saranno
complessivamente emesse 1.122.980.404 nuove azioni che verranno offerte in rapporto di 7 nuovi
titoli ogni 5 azioni ordinarie ( e/o obbligazioni convertibili ) possedute.
Il prezzo comporta “ uno sconto del 29 % rispetto a un Terp, pari a 2,492 euro, calcolato sulla base
dei prezzi di chiusura di ieri ( 3,503 euro ) ”.
I diritti di opzione saranno negoziabili in Borsa dal 17 gennaio al 4 febbraio compresi, mentre il
Consorzio di garanzia della ricapitalizzazione è guidato da Mediobanca e BofA Merrill Lynch.
Unipol: Stefanini fiducioso, il mercato premia il titolo ( Bluerating.it )
Anche Unipol finisce sotto i riflettori a Piazza Affari, col titolo che oggi guadagna il 3,7 %
circa a 0,49 euro per azione, sfruttando la giornata euforica del comparto finanziario in Europa e le
dichiarazioni del Presidente Pierluigi Stefanini secondo cui Unipol Banca dovrebbe migliorare i
risultati nel 2011.
“ Nel 2010 abbiamo invertito la tendenza e ci aspettiamo che nel 2011 possa proseguire in quella
direzione ” ha spiegato il manager parlando ai giornalisti a margine di un convegno.
A chi gli chiedeva se la Banca del Gruppo possa essere ceduta, il Presidente ha ribattuto che “
non c'è mai stata ” una simile ipotesi e che la Banca resta “ saldamente ” dentro il perimetro del
Gruppo.
Bankitalia: a novembre entrate tributarie salgono a 32,4 Mld ( AGI ) Roma
Le entrate tributarie a novembre sono salite a 32,454 Mld in aumento rispetto a ottobre quando furono di
28,230 Mld.
Lo rileva Bankitalia nel supplemento al bollettino statistico.
A novembre 2009 le entrate erano risultate pari a 30,758 miliardi.
Nei primi 11 mesi del 2010 le entrate si sono attestate a 326,761 miliardi in calo dell'1,07 % rispetto ai 330,315
miliardi registrati nello stesso periodo del 2009.
Lavoro: Inps, tiraggio Cassa Integrazione al 48 %
( Adnkronos ) Roma, 13
gennaio
Si conferma intorno al 48 % il ''tiraggio'' della Cassa Integrazione.
I dati sono aggiornati a tutto il mese di ottobre, e fissano in 48,25 % la percentuale di utilizzo delle
ore autorizzate di CIG.
In particolare su 100 ore autorizzate di Cassa Integrazione Ordinaria, ne risultano utilizzate il 52,5 %;
mentre si fermano al 46,5 % sommando quelle autorizzate per Cassa Integrazione Straordinaria e in
deroga.
E' l'Inps ad aggiornare i dati sull'utilizzo effettivo da parte delle imprese degli ammortizzatori sociali.
In sostanza, tra gennaio e ottobre 2010 sono state autorizzate un miliardo e 26 milioni di ore di CIG,
ma ne sono state utilizzate meno della met, cioè 495,2 milioni.
“ Da quattro mesi calano le ore autorizzate di CIG e da un anno continua a comprimersi anche il tasso di
utilizzo della Cassa Integrazione - commenta il Presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua - si tratta
di due dati convergenti che mostrano segni di dinamismo nell'imprenditoria nazionale e nel mercato del
lavoro.
Nel 2010 le ore utilizzate di CIG non saranno superiori a quelle utilizzate nel 2009 ''.
Nel corso dell'intero 2009 erano state autorizzate 914 milioni di ore e ne erano state utilizzate poco
meno di 600 milioni ( circa il 65 % del totale richiesto ), nei primi dieci mesi dell'anno 2010 le ore
autorizzate sono state un miliardo e 26 milioni, ma ne sono state utilizzate meno di 500 milioni ( 48,25
% ).
Con questa dinamica ( si utilizza meno della metà delle ore richieste ) è presumibile che negli ultimi due
mesi dell'anno ( in novembre e dicembre sono state autorizzate 177 milioni di ore di CIG ) si arrivi a un
totale delle ore utilizzate che dovrebbe restare al di sotto della soglia di 600 milioni di ore, quindi sullo
stesso livello del 2009.
Fisco: finanze, a gennaio - novembre + 0,7 % ( Ansa ) Roma, 13 gennaio
L'andamento delle entrate fiscali, al netto delle una tantum, a gennaio - novembre mostra una
evidente ripresa facendo registrare una crescita dello 0,7 %,in netto miglioramento rispetto al
risultato di ottobre in cui è stato rilevato un calo dello 0,3 %.
Lo afferma il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell'Economia.
Nel solo mese di novembre 2010 le entrate totali, al lordo delle una tantum, sono state di 56.708
milioni di euro ( + 3.774 milioni, pari a + 7,1 % rispetto a novembre 2009 ).
Entrate gennaio / novembre, MEF: a 361,719 mld ( -
0,4 % su anno ) ( Reuters )
Nel periodo gennaio - novembre le entrate tributarie del Bilancio dello Stato sono diminuite dello 0,4 % sullo
stesso periodo del 2009, rende noto il Ministero dell'Economia.
Nei primi undici mesi dell'anno le entrate tributarie del bilancio dello Stato sono ammontate a 361,719
miliardi di euro con una variazione negativa pari a - 1,489 miliardi rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente.
La flessione, si legge sul sito www.finanze.gov.it, è imputabile " al previsto minor versamento a saldo
registrato a febbraio 2010 dell'imposta sostitutiva su interessi e altri redditi da capitale, all'andamento
dell'autoliquidazione e al previsto venir meno di entrate una tantum ".
Le entrate totali, che conteggiano anche l'andamento dei ruoli, degli enti territoriali e delle poste correttive,
ammontano a 383,124 miliardi, in crescita dell'1,9 % sui primi undici mesi del 2009.
" Si può ritenere che tale andamento è sostanzialmente in linea con le previsioni 2010 contenute nella
Decisione di Finanza Pubblica presentata lo scorso 29 settembre ", sottolinea la nota del MEF.
Sanità: serve esame a braccia, chiedono ricetta per ogni arto ( Ansa )
Oderzo / TV, 13 gennaio
Si è presentata allo sportello dell'Ospedale di Oderzo con una prescrizione per degli esami entrambi gli arti
superiori, ma come risposta avrebbe ricevuto l'indicazione che servivano due ricette perchè due sono le
braccia.
La donna così ha fatto ritorno dal medico di base e questi ha espresso critiche perchè nessuno lo avrebbe
avvertito delle nuove regole.
'' La burocrazia - ha detto il medico al Gazzettino - uccide il nostro lavoro di medici '', indicando di aver
passato diverso tempo al telefono con i responsabili del servizio per capire cosa era cambiato.
'' Se il burocrate ha deciso di cambiare le regole - ha aggiunto - come medico che ho un rapporto diretto con
l'assistito, chiedo che questi cambiamenti ci vengano comunicati.
Invece non è arrivata una riga, nulla di nulla ''.
Della vicenda, accaduta ieri mattina, è stata avvertita anche la Rappresentanza Sindacale dei medici di
base.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 14 gennaio 2011
Fondi: per mutui 1a casa verso sold out entro marzo ( MF - DJ ) Milano, 14
gennaio
Per il fondo mutui prima casa si va verso il sold out entro marzo 2011.
Anche se, come si legge in un articolo di Italia Oggi, nelle intenzioni del Ministero dell'Economia c'è la
conferma per la stessa entità, 20 Mln euro, dello strumento creato per dare una boccata d'ossigeno alle
famiglie in difficoltà che si trovano a pagare il mutuo sulla prima casa.
Nella nuova edizione del fondo sarà previsto, poi, l'ampliamento dei soggetti beneficiari per coloro i quali
hanno perso il posto di lavoro dipendente a tempo determinato nonchè ai casi di Cassa Integrazione
Guadagni,
La rassicurazione e l'apertura arriva da Sonia Viale, Sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle
Finanze durante una risposta fornita in Commissione Finanze all’ interrogazione di Francesco Ceccuzzi (Pd).
Fisco: prove di dialogo tra Italia e Svizzera ( MF - DJ ) Milano, 14 gennaio
Prove di dialogo fiscale tra Svizzera e Italia.
Dopo Francia, Germania e Regno Unito, si legge in un articolo di Italia Oggi, anche il Governo di Roma ha
voluto rimettere mano al dossier sul segreto bancario e sulla doppia imposizione con la Svizzera.
E lo ha fatto per mano del Ministro degli Esteri, Franco Frattini, volato ieri a Berna per incontrare in un
vertice bilaterale il Presidente della Confederazione, Micheline Calmy-Rey.
" Ci sono state e ci sono ancora incomprensioni. Ma è necessario riaprire la porta dei negoziati ", ha fatto
sapere il rappresentante del Governo italiano di ritorno dalla Svizzera, ammettendo che l'incontro
diplomatico è stato dominato dall'impasse relativo all'accordo fiscale tra i due Paesi.
Fisco: commercialisti dicono no a critiche Agenzia Entrate ( MF - DJ ) Milano, 14
gennaio
I dottori commercialisti non ci stanno ad essere considerati i "suggeritori" dell'evasione fiscale.
E rimandano al mittente le critiche dell'Agenzia delle Entrate pubblicate ieri su Italia Oggi in risposta ad
alcuni interventi fatti da parte dei vertici del Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti e pubblicati
sempre su Italia Oggi.
La giornata di ieri ha visto la redazione di Italia Oggi inondata di proteste dei professionisti.
La replica ufficiale è firmata dal Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti.
Nella nota, i professionisti lamentano soprattutto: l'aumento esponenziale degli adempimenti di
dichiarazione telematica con attività di front office pro fisco svolta a titolo sostanzialmente gratuito; la
progressiva introduzione di limiti dei diritti di compensazione dei debiti e crediti fiscali e mancata
attuazione tempestiva delle norme compensative pro contribuente;e l'accelerazione delle procedure di
riscossione dei ruoli senza paralleli interventi sulla giustizia tributaria.
Lista Falciani: Roma e Milano stanno valutando le posizioni ( Trend.online ) di
Pierpaolo Molinengo
Proviamo un po' a fare un aggiornamento sull'affaire Falciani e sulla sua lista che è sbarcata in Italia.
Secondo alcuni rumors sarebbero almeno 1.017 le posizioni al vaglio della Procura di Roma nell'ambito
dell'inchiesta aperta per omessa o infedele dichiarazione dei redditi con riferimento alla lista legata Falciani.
Delle posizioni 25 riguardano persone giuridiche e il resto persone fisiche, sottoposte ad indagini di natura
penale e tributaria per aver trasferito in Svizzera ingenti somme di danaro.
Fino ad oggi, i magistrati di Piazzale Clodio hanno avviato gli accertamenti su circa un terzo delle varie
posizioni, cui è contestata una presunta evasione fiscale pari a poco più di 454 Mln di euro.
I magistrati della Procura di Roma che indagano sulla lista Falciani intendono ricostruire le singole
posizioni, riservandosi di procedere con le varie contestazioni.
Anche la Procura di Milano ha aperto un fascicolo "modello 45", ovvero senza ipotesi di reato e senza
indagati, per fare accertamenti sulla cosiddetta "lista Falciani", comprendente i nomi di italiani con un conto
al 31 dicembre 2006 presso la filiale di Ginevra di HSBC.
A Milano è stata trasmessa una lista comprendente circa 2.100 nomi, in prevalenza persone fisiche, ora al
vaglio della Guardia di Finanza del capoluogo lombardo.
La lista comprende persone e qualche società di Milano, Monza e Brianza.
Gli uomini delle Fiamme Gialle sono al lavoro da oltre un mese e stanno realizzando delle schede relative a
tutti i nomi presenti della lista per capire la provenienza del denaro depositato in Svizzera.
Economia: Mussari, necessaria riduzione costo del credito ( MF - DJ ) Milano, 14
gennaio
" Il 2009 ci ha lasciato imprese in condizioni e con risultati peggiori del passato.
La riduzione del costo del credito è quindi essenziale ".
Lo ha dichiarato il Presidente dell'ABI, Giuseppe Mussari, durante la conferenza Geco 2011, organizzata da LegaCoop,
precisando tuttavia che " il quadro odierno dell'Italia è rappresentato da relazioni serene tra imprese e Banche.
E' un periodo positivo nell'interesse collettivo.
Il fine è quello di far recuperare al Paese una traiettoria di crescita ".
Economia: Mussari, lavoriamo alacremente in vista scadenza moratoria ( MF DJ ) Milano, 14 gennaio
" Stiamo lavorando alacremente per trovare una soluzione.
C'è un tavolo al Ministero e la moratoria scade il 31.
Entro fine mese contiamo di avere un programma che gestisca gli effetti della fine della moratoria ".
Lo ha detto il Presidente dell'ABI, Giuseppe Mussari, a margine della conferenza Geco 2011, organizzata da LegaCoop,
rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulle indiscrezioni di stampa relative alla presenza di alcune
bozze in ABI sulla gestione della fine della moratoria e in particolar modo dei debiti tra Banche e Piccole imprese.
Mussari ha aggiunto che " le imprese coinvolte sono quelle che escono dalla moratoria in primo luogo, o altre che
possono avere qualcosa da risolvere. Mi pare una platea ben determinata ".
Il Presidente non si è dichiarato preoccupato per la scadenza della moratoria, affermando che " non è la prima scadenza.
Inoltre la produzione industriale è andata meglio.
Dal 2009 al 2010 abbiamo recuperato 6 punti, da - 5 a + 1.
Vuol dire che qualcosa di buono è successo, anche se la velocità non è ancora quella ottimale ".
Economia: Mussari, c'è necessità di profonda discontinuità ( MF - DJ ) Milano, 14
gennaio
" C'è necessità di profonda discontinuità nel nostro Paese.
Per non stare ai margini bisogna essere discontinui e ripensare a tutto.
Non possiamo più permetterci quello che prima ci permettevamo a danno di quelli che sarebbero venuti dopo di noi.
Bisogna modificarsi.
Bisogna capire quale è lo sforzo che l'Italia deve compiere offrendo di più di quello che offriva prima.
Servono cambiamenti strutturali e bisogna chiedersi quali sono i veri interessi e diritti ".
Lo ha dichiarato il Presidente dell'ABI, Giuseppe Mussari, durante la conferenza Geco 2011, organizzata dalla
LegaCoop, aggiungendo che " dagli inizi degli anni ‘90 perdiamo costantemente produttività.
Nella ricchezza media individuale da 10 anni abbiamo un minus.
Il Paese ha smesso di crescere, c'è stata meno giustizia sociale e quindi si è ridistribuito di meno. Bisogna attirare
capitale e investimenti e creare occupazione per non diventare un Paese più povero ed anche più ingiusto.
Il campo da gioco - ha concluso Mussari - è cambiato.
Servono tacchetti nuovi. Bisogna lavorare di più e creare di più ".
Banche: ABI, prima del 31 programma fine moratoria ( AGI ) Milano, 14 gennaio
L'ABI conta di avere " prima del 31 gennaio " un programma che " gestisca gli effetti della fine della moratoria ".
Non è preoccupato il Presidente dell'Associazione, Giuseppe Mussari, in vista della scadenza a fine mese di 'Avviso
comune', la cosiddetta moratoria sui debiti delle imprese.
" Ci stiamo lavorando alacremente per trovare una soluzione. C'è un tavolo al Ministero: la moratoria scade il 31 e
prima di allora contiamo di avere un programma che gestisca gli effetti della fine della moratoria " .
Fiat: Chiamparino; spero vinca sì, altrimenti vedo tunnel ( MD - DJ ) Roma
" Pur vedendo delle criticità in questo Accordo, mi auguro, ma non ne sono certo, che vinca il sì perchè così
restano aperte tutte le prospettive, da quella dell'investimento della Fiat alla necessità di lavorare a un nuovo
Accordo per la rappresentanza sindacale ".
E' quanto affermato dal Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, in merito all'Accordo di Mirafiori. Nel corso
della trasmissione radiofonica Radio Anch'io, Chiamparino ha precisato che " se dovesse prevalere il no,
vedo solo l'entrata in un tunnel con il ricorso alla Cassa Integrazione ".
Il Sindaco di Torino ha aggiunto tuttavia che " non sono così sicuro che vinca il sì, una previsione non sono
in grado di farla.
Si può aprire una stagione positiva per tutti ", anche perché " la Fiat si impegna a fare quello che non fa più
da 20 anni, cioè produzione di auto di alta gamma ".
In merito all'assenza di una posizione unitaria nel Pd sulla vertenza Mirafiori, Chiamparino ha espresso il suo
dispiacere " perchè credo che sia un tema identitario per dimostrare di essere una sinistra che accetta la
sfida della globalizzazione e non si limita a subirla ".
Fiat: Fassina ( Pd ), speriamo che vincano i sì ( MF - DJ ) Roma
" Non diamo indicazioni di voto.
Auspichiamo che vinca il sì al Referendum di Mirafiori, perchè gli investimenti promossi da Marchionne sono
irrinunciabili ".
Lo afferma Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, in un'intervista al Riformista.
Fassina spiega che in primo luogo " gli investimenti per Mirafiori sono irrinunciabili ", in secondo luogo " c'è
un vulnus nelle regole e nella democrazia nei luoghi di lavoro che è assolutamente da sanare partendo
dall'iniziativa delle Parti Sociali ".
In questo ambito " la politica non può restare a guardare e, in assenza di un Accordo fra le Parti, non
potremmo latitare ".
Fiat: superato quorum, Referendum valido ( Adnkronos ) Torino, 14 gennaio h.
14.16
E' stato superato poco fa il quorum per il Referendum in corso alle carrozzerie delle Fiat di Mirafiori.
Alle ore 13 hanno votato complessivamente 3.060 Lavoratori dei 5.431 addetti, pari al 56,3 %.
Il dato raggruppa sia i votanti del terzo turno, 384 operai che avevano votato stanotte, sia operai e impiegati
del primo turno che sono stati 2.676.
Cina: nuova stretta su liquidità Banche. riserva obbligatoria sale
a 19 % ( Asca ) Roma, 14 gennaio
La Banca Centrale Cinese ha varato una nuova stretta sulla liquidità delle Banche Commerciali.
A decorrere dal prossimo 20 gennaio, il coefficiente di riserva obbligatoria sale di 50 punti base al
19 % della raccolta.
Si tratta del settimo aumento consecutivo a partire dal 2010.
Lo scopo è congelare una parte della liquidità per sterilizzare gli effetti moltiplicativi sull'offerta di
moneta.
Lo comunica la Banca Centrale sul proprio sito web.
Il Tesoro Usa si prepara a uscire da Citigroup
( di Bluerating.it )
Il Tesoro americano ha annunciato oggi di voler cedere entro marzo la residua partecipazione del 7
% ( per un controvalore di mercato di circa 10,5 Mld di dollari ai prezzi attuali ) detenuta in
Citigroup, che sulla base delle attuali quotazioni potrebbe far salire a 12 Mld la plusvalenza
incamerate dal Tesoro con l'investimento in Citigroup.
Sempre entro la primavera e dunque in anticipo rispetto ai tempi di massima finora previsti il
Tesoro ha fatto sapere che uscirà da capitale di altre due società, Boston Private Financial
Holdings e Wintrust Financial Corporation, riducendo a circa 300 Mld di dollari la sue esposizione
nei confronti del sistema finanziario a stelle e strisce.
JP Morgan supera la prova dei conti, titolo in salita a Wall Street
( Finanza.com )
Comincia positivamente la stagione delle trimestrali per il comparto bancario americano.
in evidenza a Wall Street il titolo JP Morgan che sale di quasi il 2 % in scia ai numeri del quarto
trimestre, chiuso con utili in salita del 47 % a 4,8Mld di dollari, ovvero 1,12 dollari per azione.
Gli analisti stimavano un Eps di 1 dollaro.
Andamento positivo anche per i ricavi, saliti a 26,1 Mld.
Battuto anche in questo caso il consenso fermo a 24,2 Mld.
Banche: nuova età dell'oro ( Wall Street Italia ), 14 gennaio
Il settore bancario sta per entrare in una nuova età dell'oro tanto che gli utili cresceranno del 20
% in 12 mesi per vari anni.
Lo sostiene il noto analista specializzato nel comparto Dick Bove.
In un'intervista all'emittente CNBC , Bove ha detto che " C'è così tanta liquidità in alcune Banche
degli Stati Uniti che può essere usata per generare la crescita futura dei profitti. Penso che per i
prossimi 2 - 3 anni ci sarà un + 20 % all'anno, un'espansione ben più veloce di quanto si sta per
assistere nel settore industriale ".
Secondo l'analista non è vero che i profitti generati recentemente dalle Banche sono in larga parte
dovuti alla morbida politica monetaria della Federal Reserve.
" Le Banche non ne hanno bisogno ", ha detto, " hanno completamente ristrutturato i propri
bilanci.
Cattivi debiti, svalutazioni e chi più ne ha più ne metta fanno parte della storia antica ", sostiene.
Come conseguenza della riforma finanziaria Dodd - Frank " le Banche creeranno nuovi prodotti
che saranno molto redditizi ", ha aggiunto Bove.
Per quanto riguarda la crisi legata all'ondata di stop ai pignoramenti decisi dalle principali
Banche, l'analista getta acqua sul fuoco: " Si tratta di problemi legali, non finanziari " e ha
proseguito dicendo che " il settore bancario è un po' come l'industria del tabacco.
Per i prossimi 5 - 7 anni dovrà destinare parte dei propri ricavi semplicemente a pagare le spese
legali ".
Tra i titoli preferiti resta Citigroup, soprattutto dopo che ha recentemente risuperato quota $ 5.
Alla luce dell'alta liquidità a disposizione a Bove piace Bank of New York.
La preferita è Goldman Sachs in quanto si sta per entrare in una fase definita dallo stesso Bove
come uno dei " periodi più entusiasmanti nella storia per quanto riguarda le fusioni e acquisizioni
".
Gli investitori non dovrebbero comunque dimenticare " piccoli Gruppi " come Lazard, Evercore.
La Banca Mondiale sposa lo yuan
( Italia Oggi.online ) 14 gennaio
I primi erano stati, nel 2010, Mc Donald's e Caterpillar.
Dopo le due multinazionali americane, ora anche una grande istituzione internazionale come la
Banca Mondiale ha emesso un prestito obbligazionario in yuan.
Segno che presto la valuta cinese sarà utilizzata nei mercati internazionali.
L'operazione è stata condotta alla Borsa di Hong Kong, trait d'union tra il mondo capitalistico
occidentale e il mercato dell'ex Celeste impero, dalla Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo
Sviluppo, filiale della World Bank.
Si stima che l'emissione raggiungerà i 500 milioni di renminbi ( circa 57 Mln di euro ).
Il bond ha un rating di tripla A e un rendimento dello 0,95 % su base semiannuale.
La scadenza è fissata per il 14 gennaio 2013.
La somma non è particolarmente importante, ma l'operazione è altamente simbolica.
La decisione della Banca Mondiale riflette in gran parte la composizione del suo capitale.
Ben presto infatti la Cina potrebbe divenire il terzo più grande azionista dell'istituzione
internazionale, dopo Stati Uniti e Giappone e davanti ai Paesi europei.
Inoltre l'emissione di titoli in yuan è un modo di coinvolgere ulteriormente Pechino negli aiuti allo
sviluppo dei Paesi più poveri.
Ma soprattutto mira a instaurare un sistema che coinvolga al tempo stesso dollaro, euro, yen,
sterlina e anche lo yuan, appoggiando in tal modo la politica cinese, che prepara passo dopo
passo l'internazionalizzazione della sua divisa.
Attualmente infatti la moneta cinese non è convertibile: la Cina pilota il suo tasso di cambio e ne
limita l'uso fuori dai suoi confini.
Ora, con Hong Kong come mercato pilota, il gigante dell'export comincia a liberalizzare le
condizioni di scambio della propria moneta.
Senza contare che già nell'agosto scorso Pechino aveva annunciato di aver autorizzato le Banche
straniere a sottoscrivere il proprio debito pubblico.
Lo yuan potrebbe dunque ben presto diventare un concorrente temibile per il dollaro.
Prima però occorrerà che la divisa diventi pienamente convertibile, col rischio che si apprezzi
molto.
E Pechino, preoccupata per le sue esportazioni, non dovrà correre troppo in questa direzione.
In ogni caso, sempre più investitori sono pronti a scommettere sulla moneta cinese.
AIG ricapitalizza e restituisce a FED 21 Mld dollari
( Asca ) Roma, 14
gennaio
AIG ha annunciato oggi di aver effettuato il Piano di ricapitalizzazione concordato con il
Dipartimento del Tesoro americano, la Federal Reserve di New York e l'AIG Credit Facility Trust, e
di aver restituito alla FED di New York tutti i 21 Mld di dollari versati nel 2008 nelle casse del
colosso assicurativo per evitarne il fallimento.
Nello stesso tempo, AIG ha convertito in azioni le varie forme di aiuti governativi, con il risultato
che adesso il Tesoro possiede '' approssimativamente '' il 92 % di AIG.
Il Gruppo '' ora si aspetta che il Tesoro venderà le sue azioni in AIG '' a seconda delle condizioni
del mercato.
'' Oggi - ha commentato il Presidente e A. D. di AIG, Robert Benmosche - è un giorno molto
importante '' nel quale '' viene raggiunto un obiettivo molto importante: ripagare completamente la
Federal Reserve Bank di New York.
Ora continueremo a concentrarci su risultati forti per il bene del nostro più importante azionista,
il Dipartimento del Tesoro ''.
Commercio Estero: senza bolletta energetica a novembre avanzo 1,1
Mld ( Asca ) Roma, 14 gennaio
A novembre disavanzo commerciale a 3,382 miliardi più che triplicato rispetto al rosso ( 1 miliardo ) del
corrispondente mese dello scorso anno.
Ma escludendo le importazioni legate all'energia, si registra un avanzo di 1,1 miliardi.
Stessa musica nei primi 11 mesi del 2010: disavanzo pari a - 24,5 miliardi, ma al netto della bolletta
energetica si registra un avanzo di 21,5 miliardi.
E' quanto emerge dai dati dell'ISTAT.
Banca Leonardo: acquisisce Sal Oppenheim Corporate Finance
Svizzera ( Asca ) Roma, 14 gennaio
Il Gruppo Banca Leonardo, Gruppo europeo attivo nell'Investment Banking e nel Wealth
Management, ha approvato l'acquisizione di Sal. Oppenheim jr & Cie Corporate Finance (
Switzerland ) Ltd. Zurich, una delle principali società svizzere attive nell'ambito della consulenza
finanziaria aziendale.
Il team di professionisti in forza a Sal. Oppenheim CF Switzerland vanta 12 anni di leadership in
Svizzera ed è primo per numero di anni di attività nel Paese.
Il Gruppo ha tra i suoi clienti imprese svizzere di medie e grandi dimensioni, società blue - chip
internazionali e Fondi di Private Equity.
L'attuale team di 14 banker ha concluso con successo oltre 60 incarichi nel corso degli ultimi 10
anni raggiungendo un volume di operazioni pari a oltre 30 miliardi di franchi svizzeri.
Le Parti hanno concordato di mantenere il prezzo di acquisto confidenziale.
La transazione è soggetta ad approvazione della Banca d'Italia e si prevede sarà perfezionata nel
mese di Aprile 2011.
Lo comunica una nota della società.
Intesa Sanpaolo: covered bond a 10 anni per 1 mld, libro ordini a
2,75 Mld ( Finanza.com )
Secondo indiscrezioni raccolte dall’agenzia Reuters, il covered bond a 10 anni lanciato oggi da Intesa
Sanpaolo sarà pari ad 1 Mld di euro.
Il libro ordini, sempre secondo l’agenzia, si è attestato a 2,75 Mld.
Il rendimento dovrebbe essere pari a 180 punti base sul midswap.
Intesa Sanpaolo: Compagnia Finanziaria contro Tatò ( MF - DJ )
Milano
Le prove di matrimonio, mai andato in porto, tra la Tatò&Partners e La Compagnia Finanziaria ( LCF ) sono
finite nel peggiore dei modi.
Come si legge in un articolo di MF, il CdA di LCF, partecipata dal management e da Intesa Sanpaolo ( 10,28
% ), ha infatti deciso di promuovere un'azione di responsabilità nei confronti dell'ex Presidente Franco Tatò e
dell'ex Consigliere Lucia Morselli, professionisti in Consiglio nel dicembre 2009 proprio per sancire la
fusione con la Tatò&Partners, mai realizzata.
Durante l'ultima riunione del CdA della Compagnia Finanziaria lo scorso 14 dicembre, secondo documenti
ufficiali consultati da MF - Milano Finanza il rappresentante dell'azionista e managing director Stefano Di
Tommaso ha promosso un'azione di responsabilità, approvata all'unanimità dai soci della Merchant Bank,
nei confronti appunto di Tatò e Morselli.
L'azione legale si riferisce ai mandati che i due manager avevano ottenuto per conto della Compagnia
Finanziaria da I Viaggi del Ventaglio, poi fallita, e Bioera, l'azienda alimentare del gruppo Burani finita in
concordato preventivo.
L'accusa di Di Tommaso riguarda proprio " il rapporto contrattuale con il Ventaglio e i due mandati conferiti
" alla Merchant Bank.
" Nel corso della riunione del Board del 5 maggio dello scorso anno ", si legge nel verbale, " i Consiglieri Tatò
e Morselli avevano confermato che le prestazioni rese dalla società al Gruppo Ventaglio legittimavano ricavi
previsti per 1,3 mln complessivi, di cui 800 mila euro in relazione al primo mandato e 500 mila euro in
riferimento al secondo ".
Contratti di consulenza che erano arrivati alla Compagnia Finanziaria anche perchè Tatò e Morselli erano i
liquidatori del Tour Operator fondato dalla famiglia Colombo.
B. Italease: Gip prende tempo su Innocenzi ( MF - DJ ) Milano, 14 gennaio
Fabio Innocenzi dovrà aspettare ancora qualche giorno prima di conoscere il proprio destino
nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura di Milano su B .Italease, relativamente ai reati di
false comunicazioni e aggiotaggio.
Al termine dell'udienza di ieri, si legge in un articolo di MF, il Giudice delle Indagini Preliminari,
Fabrizio D'Arcangelo, dopo aver sentito le posizioni del Pm Roberto Pellicano e della difesa dell'ex
A. D. del B. Popolare e Vice Presidente di Italease, guidata dall'avvocato Nerio Diodà, si è infatti
riservato di decidere sulla posizione di Innocenzi.
In altre parole il GIP si è preso ancora un po' di tempo prima di stabilire se archiviare la posizione
del banchiere, se chiedere alla Procura un supplemento di indagini oppure il rinvio a giudizio
dell'ex A. D. del Banco.
Nel corso dell'udienza, durata oltre tre ore, accusa e difesa avrebbero illustrato al GIP le proprie
ragioni.
Il Pm, in particolare, che al termine delle indagini preliminari aveva chiesto l'archiviazione per
Innocenzi, avrebbe ribadito questa richiesta, basandosi prevalentemente sulle motivazioni che lo
avevano convinto a non procedere nei confronti dell'ex numero uno della Popolare veronese.
Lo scorso aprile, infatti, la Procura aveva chiesto per Innocenzi l'archiviazione in quanto " pur
sussistendo elementi a carico, questi non paiono idonei a sostenere l'accusa in giudizio, per difetto
di concretezza ".
Unicredit guarda alla quota di Bank of Moscow. Gli
analisti però sono scettici ( Trend.online ) di Alberto Susic
A Piazza Affari si è conclusa anche oggi una sessione positiva per il settore bancario, nel quale hanno
fatto eccezione solo Mediobanca e Banco Popolare che hanno chiuso gli scambi in calo.
Tra i titoli meno performanti del comparto troviamo Unicredit che pure ha guadagnato terreno quest’oggi,
terminando le contrattazioni a 1,714 euro, con un rialzo dello 0,82 % e oltre 370 milioni di azioni passate
di mano a fine sessione.
Il titolo è reduce da ben quattro sedute consecutive in rialzo, con un progresso su base settimanale di
circa il 12 %.
A richiamare l’attenzione sulle azioni dell’Istituto di Piazza Cordusio ci hanno pensato quest’oggi alcune
indiscrezioni di stampa.
Secondo quanto riportato dal quotidiano russo “Vedomosti”, Unicredit sarebbe interessato all’acquisto
della quota del 46,5 % detenuta dalla Città di Mosca nella Bank of Moscow.
Il giornale però riferisce che il Municipio di Mosca probabilmente non seguirà la procedura dell’asta e
cederà la quota all’Istituto Statale Russo VTB prima del 21 febbraio prossimo.
L’Istituto di Ghizzoni dovrebbe pertanto avere poche chances e anche gli analisti nel complesso sono
piuttosto scettici sull’esito positivo di questa operazione.
Secondo Equita SIM Unicredit potrebbe essere interessata alla Bank of Moscow perchè la Russia è un
Paese core.
La SIM milanese però è altresì convinta che l’Istituto italiano possa procedere all’acquisto solo vendendo
altri Assets.
Nel frattempo non cambia la strategia suggerita per il titolo per il quale viene confermato un rating
“hold”, con un prezzo obiettivo a 2,2 euro.
Neutrale la view di Mediobanca che individua un target price vicino a quello di Equita SIM, a 2,1 euro per
azione.
Se si considera che Banca di Mosca vale 2,2 miliardi di euro, gli analisti ritengono che l’acquisto in
contanti della stessa costerebbe a Unicredit circa 35 basis points del Core Tier 1 che quindi quest’anno
scenderebbe dall‘8,85 % all‘8,5 %.
L’impatto potrebbe essere ancora maggiore qualora dovesse lievitare il prezzo della transazione per via
della concorrenza tra Unicredit e VTB.
Diversi ostacoli per questa operazione sono indicati anche da Banca Akros, indicando in primis che per
Bank of Moscow non si tratta di una partecipazione di controllo.
La Città di Mosca rimarrebbe indirettamente un azionista di minoranza della Banca con una quota del
17,3 %, mentre il Presidente e il Vice Presidente della stessa sono in possesso di una quota aggiuntiva
del 20,3 %.
Banca Akros punta l’accento anche sui rischi legati all’acquisizione con un prezzo troppo alto, segnalando
al contempo che sarebbe complicata la creazione di sinergie.
Anche per questo motivo gli analisti ribadiscono che Bank Ralsib rappresenterebbe un’opzione migliore
per Unicredit in direzione di una espansione nel mercato russo.
Non cambia intanto la view sul titolo, per il quale viene confermato un rating “accumulate”, con un fair
value a 2,1 euro.
Non danno credito ai rumors i colleghi di Centrosim secondo cui le indiscrezioni relative ad un interesse
per Bank of Moscow sono riconducibili solo ad ipotesi di stampa.
Anche per questo motivo gli analisti non cambiano idea su Unicredit, mantenendo fermo il rating “sell”,
con un target price a 1,7 euro, poco al di sotto degli attuali valori di Borsa.
Infine, scarse chances di realizzazione dell’operazione sono assegnate da Banca IMI secondo cui
l’acquisizione della quota di Bank of Moscow da parte di Unicredit appare poco probabile.
Gli esperti però fanno notare che lo shopping avrebbe un senso strategico perchè rappresenterebbe un
punto a favore dell’espansione in un mercato interessante come quello russo.
In attesa di novità Banca IMI conferma la sua view positiva su Unicredit, ribadendo la raccomandazione
“accumulate” con un prezzo obiettivo a 1,94 euro.
Spagna: allo studio iniezione da 80 miliardi nelle Banche ( Wall Street Italia ),
14 gennaio
La Spagna si prepara a una massiccia iniezione di capitale nelle sue Cajas, le Casse di Risparmio del
Paese.
La cifra potrebbe arrivare a 80 Mld di euro, nel migliore dei casi a 30 Mld.
Lo scrive El Confidencial.
Che il sistema bancario spagnolo sia in difficoltà si sa.
Ma la notizia - se confermata - non farebbe altro che aggiungere un'ulteriore prova della crisi che ha messo
in ginocchio Madrid e che potrebbe tornare ad alimentare le pressioni del mercato.
Il tutto mentre a livello europeo si ragione sull'ampliamento del Fondo salva - Stati da $ 440 Mld ( perchè
non sarebbe sufficiente per lanciare, se ne avessero mai bisogno, a Spagna e Portogallo un salvagente
come quello garantito a Grecia e Irlanda ), la BCE si è fatta in quattro per garantire un buon esito delle aste
di titoli pubblici e la Cina ha dato la sua disponibilità a fare altrettanto.
Il quotidiano online scrive, citando fonti vicine alla situazione, che " Il Primo Ministro Josè Luis Rodriguez
Zapatero è determinato una volta per tutte a ripulire il sistema finanziario spagnolo.
Per questo è pronto a realizzare una mega iniezione di soldi pubblici da almeno 30 Mld ma, nel caso
estremo, può arrivare fino a 80 Mld ".
Gli analisti di RBoS hanno ben accolto una simile ipotesi.
Come riportato dal Financial Times sul web, " Questa nazionalizzazione del sistema bancario avrebbe effetti
positivi per le più grandi Banche quotate.
Un'iniezione di 30 - 80 Miliardi di euro equivarrebbe a un aggiuntivo debito in rapporto al Pil del 3 -8 % ".
L'ufficio studi dell'Istituto ha poi spiegato che " se il secondo round di Stress Test in via di pianificazione
rappresentasse il punto di svolta, seguito da un'ingente ricapitalizzazione, la fiducia nel mercato bancario
spagnolo verrebbe ristabilita.
Come dimostrato ieri dai conti del quarto trimestre 2010 di Banesto ( Banco Espanol de Credito), più il
Governo aspetta più diventerà costosa l'operazione di pulizia " del sistema creditizio.
Svizzera: Banca Centrale per il 2010 stima perdita di 21 Mld ( Asca ) Roma,
14 gennaio
Swiss National Bank stima per il 2010 una maxi - perdita di 21 Miliardi di franchi svizzeri per effetto
dell'apprezzamento del cambio.
'' Il robusto rafforzamento del franco svizzero su euro e dollaro - si legge in un comunicato - ha prodotto una
perdita di 26 Miliardi di franchi sulle posizioni nei cambi ''.
La Banca Centrale tuttavia rileva che la perdita su cambi è stata in parte bilanciata dall'incremento dell'oro
che dovrebbe produrre un profitto di quasi 6 Miliardi di franchi.
Spagna: inflazione sale al 3 % a dicembre ( AGI ) Madrid, 14 gennaio
L'inflazione in Spagna sale del 3 % annuale a dicembre dal 2,3 % di novembre.
E' il livello più alto dall'ottobre 2008.
L'inflazione core, al netto di energia e beni alimentari, cresce all'1,5 % dall'1,2 % .
Confindustria: commissariato il vertice del Sole 24Ore ( MF - DJ ) Milano, 14
gennaio
Da oggi Gianni Riotta, direttore del Sole24Ore, e Donatella Treu, A. D. del Gruppo editoriale che controlla il
quotidiano di Viale Monte Rosa, avranno il faro dei vertici della Confindustria quotidianamente puntato sul
loro operato.
Ieri sera, si legge in un articolo di MF, il Presidente degli industriali Emma Marcegaglia, dopo una giornata di
concitazione e di voci di ogni tipo sul futuro del foglio color salmone, ha infatti confermato la piena fiducia a
entrambi ma solo " a precise condizioni ", come si apprende in ambienti confindustriali.
Una di queste condizioni è il definitivo accantonamento del progetto di trasformazione del quotidiano in
tabloid, ossia il progetto che lo stesso Riotta, nei giorni scorsi, aveva precisato davanti a numerosi redattori
come sua mission editoriale.
La decisione assunta dalla Marcegaglia è giunta al termine di un giro di consultazioni, avvenuto presso la
sede di Assolombarda, tra i membri del Comitato di Presidenza dell'Associazione di Viale dell'Astronomia.
Di fatto, si tratta di una sorta di commissariamento sia per il direttore sia per l'A. D. del Sole24Ore che
adesso si trovano nella situazione di non poter più sbagliare un passo nella gestione del giornale - nel giro di
un anno la direzione Riotta è infatti costata ben 54 mila copie giornaliere, che si traducono in minori ricavi
per 15 - 16 Mln - e dell'azienda che dopo gli oltre 50 Mln di perdita del 2009 ha cumulato un nuovo rosso
superiore a 30 Mln a fine 2010.
Il giorno della verità per il management e la direzione del quotidiano potrebbe essere venerdì 21 gennaio,
quando si riunirà il CdA per valutare il nuovo Piano Industriale.
Lavoro: ispezioni in aziende agricole Sud, oltre 7mila irregolari ( Asca )
Roma, 14 gennaio
Oltre 7mila Lavoratori irregolari, quasi la metà dei quali ( 49 % ), occupati in nero: è questo il risultato delle
ispezioni effettuate - nell'ambito del '' Piano straordinario di vigilanza per l'agricoltura e l'edilizia nelle Regioni
Calabria, Campania, Puglia, Sicilia '' - dal personale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ( DPL e
Comando Carabinieri Tutela del Lavoro ), degli Enti Previdenziali ( INPS ed INAIL )e delle Forze dell'Ordine (
Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Arma Territoriale dei Carabinieri ), in 7816 aziende agricole di Calabria,
Campania e Puglia.
I dati, diffusi oggi dal Ministero del Lavoro, fotografano una percentuale di irregolarità rispetto al numero
delle aziende ispezionate, fra marzo e dicembre del 2010, pari al 44 % del totale ( 3.434 aziende ), rimasta
costante nei vari mesi di attuazione del Piano straordinario, mentre è stata registrata una progressiva
riduzione della percentuale dei Lavoratori in nero rispetto a quelli irregolari che, a conclusione del Piano,è
risultata del 49 %.
Grazie alle ispezioni, inoltre, sono state scoperte numerose truffe ai danni degli Istituti Previdenziali
mediante l'instaurazione di rapporti agricoli fittizi: 35.659 posizioni.
Significativo il numero delle sospensioni per lavoro nero: 128 provvedimenti, di cui 23 revocati.
La maglia nera va alla Campania con il 55 % di aziende agricole irregolari sul totale di quelle controllate e
27.256 posizioni lavorative e previdenziali indebite o fittizie; seguono la Sicilia, con il 48 % delle aziende
controllate irregolari, la Puglia con il 44 % e 1.619 lavoratori totalmente in nero oltre a 7.230 posizioni
previdenziali o lavorative indebite e la Calabria con il 28 % di aziende irregolari sul totale di quelle controllate
e 1173 posizioni previdenziali fittizie.
Lavoro, le cose che il capo pensa ma non vi dice ( YAHOO.Finance ), 14
gennaio
Per quanto lo stile di un capo possa essere il più possibile aperto e trasparente, ci sono sempre delle cose
che non potrà e vorrà dirvi.
Ma, a saper leggere gli indizi giusti, potreste sempre leggere nella sua mente e decifrare i suoi non detti.
"Si, vi spiamo la posta e anche Facebook" - Molte aziende monitorano le e-mail, gli instant message e le
attività sui social network dei Dipendenti.
Secondo le statistiche ( The e-Policy Institute ) questo succede nella metà degli uffici, a prescindere dalle
dimensioni.
In alcuni casi, i capi arrivano a leggere fino al 10 % dei messaggi che partono dall'azienda.
Lo spionaggio ovviamente non è tappeto, e di solito procede per parole chiave, come il nome dell'azienda o
dei suoi dirigenti e per termini sensibili come stipendio, aumento, licenziamento.
Il mercato dei software di monitoraggio della posta aziendale ha avuto un boom negli ultimi anni, un mercato
che varrà 1,23 miliardi di dollari nel 2013.
"Sei troppo vecchio per questo lavoro" - L'età sta diventando sempre più un elemento chiave per le
assunzioni dei Dipendenti.
Il 25 % degli addetti alle risorse umane negli Stati Uniti ha apertamente ammesso di avere problemi
nell'assumere persone avanti con gli anni.
Si tratta ovviamente di un trend reso più complesso e problematico dalla crisi economica globale.
E' un problema che non emerge mai in maniera diretta, anche perché l'età è la prima cosa che si vede dal
CV e le persone che vengono discriminate per questo motivo probabilmente non lo verranno mai a sapere.
L'indizio più significativo sono i tempi di ricerca per il lavoro, che per un over 55 sono il doppio che per un
35enne.
Una strategia per aggirare il pregiudizio è studiare un curriculum ad hoc, che evidenzi sia le esperienze
passate più importanti che la capacità di essere al passo con i tempi e maneggiare le nuove tecnologie.
"So che non eri davvero malato" - Le ultime notizie sul contratto della Fiat a Mirafiori dimostrano come le
assenze da malattia stiano diventando una questione sempre più importante.
Ancora è lontana da noi la tendenza di molte aziende americane, di ingaggiare investigatori privati per
cogliere sul fatto i Dipendenti che fingono l'influenza per andare a fare un colloquio o allungare il weekend.
Da noi, domina ancora la visita fiscale, meno efficace. Ma spesso, basta molto meno per intuire la natura
della febbricola strategica del venerdì mattina e garantire una brutta figura al Dipendente.
"Tuo figlio ? Tuo problema" - Non si tratta di congedi di maternità, garantiti per legge, ma quanto diventare
madri possa danneggiare la carriera nel medio e lungo termine.
Perché, fin troppo spesso, datori di lavoro e manager tendono a privilegiare altre persone, rispetto a una neo
madre, per incarichi di responsabilità, promozioni e sfide intriganti e delicate dal punto di vista professionale.
Si tratta di un problema dai confini sottili, e difficili da valutare. Secondo i dati ISTAT e ISFOL, il 27 % delle
donne lascia il lavoro dopo la nascita del primo figlio, il 15 % dopo il secondo. Situazione ancora più difficile
in Italia per le donne under 24 e non laureate.
"Sono il tuo migliore amico" - Pare che 6 Lavoratori su 10 considerino il capo un amico.
Si tratta di un terreno molto scivoloso. Tutto dipende dallo stile di management, se preferisce impostare
rapporti paritari oppure giocare apertamente a fare delle preferenze.
Da un lato, si può ottenere tanto, in termini di benefici lavorativi.
Dall'altro, il rischio è di esporsi troppo.
Non soltanto con i Colleghi, ma anche per quanto riguarda le confidenze, che rischiano sempre di essere
usate contro di te, anche involontariamente.
Quindi meglio andarci piano.