i fotografi in mostra - Città Metropolitana di Milano

Transcript

i fotografi in mostra - Città Metropolitana di Milano
I FOTOGRAFI IN MOSTRA
Giampietro Agostini (Borgo Valsugana-Trento, 1960), si dedica da anni alla fotografia di architettura e di
paesaggio antropizzato e naturale, e al rapporto tra l’uomo e l’ambiente in cui vive, sia in ricerche
personali sia partecipando a progetti di committenza pubblica.
Marina Ballo Charmet (Milano, 1952), artista di formazione filosofica e psicoanalitica nota in Italia e in
Europa, lavora da anni con la fotografia e il video rivolgendo una visione periferica e indiretta al
paesaggio, alle cose quotidiane e ordinarie, alla figura umana.
Olivo Barbieri (Carpi-Modena, 1954) studia al DAMS di Bologna e fotografa dai primi anni Settanta.
Lavora sul paesaggio urbano, l’architettura, spesso ripresi di notte e da molti anni è noto sulla scena
internazionale soprattutto per le sue riprese fotografiche e video dall’elicottero di importanti metropoli
del mondo.
Gabriele Basilico (Milano, 1944 – 2013), architetto di formazione, è uno dei massimi fotografi italiani
contemporanei e uno dei più noti a livello internazionale. Da metà anni Settanta dedica la sua
instancabile metodica ricerca alla città come organismo complesso e al paesaggio postindustriale in
trasformazione.
Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure-Genova, 1930) è uno dei più noti fotoreporter europei.
Maestro della narrazione del sociale, grande professionista del paesaggio e dell’architettura, ha
realizzato moltissimi lavori fotografici e un numero straordinario di libri.
Luca Campigotto (Venezia, 1962)dopo la laurea in Storia si è specializzato in fotografia di paesaggio e di
architettura, compiendo viaggi in Africa, Sud America, Nord America, Asia. I suoi interessi spaziano dalle
più recenti architetture delle metropoli alle architetture antiche.
Vincenzo Castella (Napoli, 1952) dopo studi di Antropologia è fotografo dalla metà degli anni Settanta.
Studia le strutture industriali, le metropoli, il paesaggio in trasformazione, le contaminazioni in atto nelle
città e le nuove narrazioni urbane.
Mario Cattaneo (Milano, 1916 – 2004) è un fotografo appartenente a quella generazione che nella
seconda metà del Novecento ha trovato nell’ambiente dei circoli fotoamatoriali un luogo di espressione
e di dibattito sulla fotografia. Ha lavorato sul reportage sociale e di costume e sul ritratto.
Carla Cerati (Bergamo, 1927) è scrittrice e fotografa dai primi anni Sessanta. Importante esponente della
scuola italiana di reportage, dopo essersi dedicata al teatro ha fotografato con spirito critico temi
fondamentali della società, della politica, del costume, della cultura.
Giovanni Chiaramonte (Varese, 1948) è uno dei più importanti esponenti della scuola italiana di
paesaggio. Docente oltre che fotografo, studioso di fotografia, curatore, editore, è tra gli operatori che
hanno fortemente animato la cultura fotografica italiana.
Cesare Colombo (Milano, 1935) è fotografo sociale e industriale, ma anche ricercatore e studioso della
fotografia italiana. Attivo dalla metà degli anni Cinquanta, attraverso mostre e pubblicazioni ha dato
importanti contributi alla ricerca storica e all’indagine della società italiana attraverso la fotografia.
John Davies (Sedgefield, Gran Bretagna, 1949), noto esponente del documentarismo internazionale, è
uno dei più importanti fotografi europei. Dalla metà degli anni Settanta lavora sul paesaggio naturale,
rurale e urbanizzato, utilizzando soprattutto il metodo della veduta.
Attilio Del Comune (Mantova, 1928 – Milano, 2000) è un noto fotografo industriale, pubblicitario e
soprattutto ritrattista. Per anni ha fotografato i personaggi del mondo dell’economia, dell’arte, della
cultura, della musica, sia in studio sia in azione.
Paola De Pietri (Reggio Emilia, 1960) ha studiato al DAMS di Bologna per poi dedicarsi alla fotografia. Il
suo lavoro, riconosciuto a livello europeo, è dedicato al tema del mutamento e al rapporto dell’uomo
con la spazio naturale e antropizzato.
Paola Di Bello (Napoli, 1961), docente e responsabile del Master in Fotografia dell’Accademia di Brera di
Milano, lavora con la fotografia e il video. Nota a livello europeo, indaga i linguaggi dell’immagine
meccanica, studia il paesaggio urbano, partecipa a progetti di public art.
Gilbert Fastenaekens (Brussels, Belgio, 1955), membro della Royal Academy del Belgio, si dedica alla
fotografia di paesaggio e architettura. Nella seconda metà degli anni Ottanta ha preso parte alla Mission
Photographique de la D.A.T.A.R.
Peter Fischli & David Weiss (Zurigo, Svizzera, 1946 – 2012, 1952) sono fotografi, scultori, film-maker tra i
più importanti sulla scena internazionale. Hanno lavorato insieme dalla fine degli anni Settanta
indagando con ironia le banalità della vita quotidiana, il paesaggio, gli oggetti.
Emilio Frisia (Merate-Lecco, 1924 – Milano, 2004), dopo studi umanistici si dedica al giornalismo, alla
fotografia sociale e di paesaggio, al disegno, all’insegnamento presso i corsi di fotografia della Società
Umanitaria e l’Istituto Caterina da Siena di Milano e l’Istituto Statale d’Arte di Monza.
Moreno Gentili (Como, 1960), fotografo, designer, scrittore, sceneggiatore, nelle sue ricerche spazia dal
paesaggio all’indagine sociale, toccando con forte approccio critico temi come l’ecologia, la tecnologia
contemporanea, la storia, la difesa dell’ambiente.
Paolo Gioli (Sarzano-Rovigo, 1942), pittore, film-maker, fotografo tra i più originali e profondi a livello
internazionale, lavora da anni sui temi del corpo, del volto, dell’identità sperimentando incessantemente
i materiali della fotografia e del cinema e inventando sempre nuovi codici visivi.
Paul Graham (Stafford, Gran Bretagna, 1956) è uno degli innovatori della fotografia inglese
contemporanea e un artista di spicco sulla scena internazionale. Lavora sul paesaggio e sugli stati
esistenziali dell’uomo contemporaneo.
Guido Guidi (Cesena, 1941), per anni impegnato presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia,
è un maestro della fotografia italiana di paesaggio e artista stimato a livello internazionale. Sottile
indagatore dello spazio, ricercatore e docente, è attivo dalla fine degli anni Sessanta.
Giovanni Hänninen (Helsinki, Finlandia, 1976), ingegnere di formazione, è docente di Fotografia per
l’architettura al Politecnico di Milano e dedica le sue ricerche fotografiche, svolte per istituzioni
pubbliche e private, allo sviluppo urbani dei territori contemporanei.
Mimmo Jodice (Napoli, 1934), per anni docente all’Accademia di Belle Arti di Napoli, punto di
riferimento per la cultura del Sud, è un maestro della fotografia italiana riconosciuto a livello mondiale.
Studia il paesaggio, l’architettura storica e contemporanea, i miti della classicità e del Mediterraneo.
Uliano Lucas (Milano, 1942) è uno dei maggiori fotogiornalisti italiani. Grande indagatore dei problemi
della società contemporanea e studioso della storia del reportage, ha lavorato per i maggiori giornali e
per organizzazioni di volontariato, intrecciando professione e impegno civile.
Tancredi Mangano (Lisieux, Francia, 1969), incisore, fotografo, docente, è un’artista raffinato che da
sempre pone il tema della natura, vista nella sua originaria integrità ma anche confrontata con le
strutture costruite dall’uomo, al centro della sua ricerca.
Gianfranco Mazzocchi (Redavalle-Pavia, 1935), fotografo e docente, è stato coordinatore dei corsi di
fotografia della Società Umanitaria, poi Centro Riccardo Bauer, dal 1973 al 1994. Ha indagato con
delicatezza il mondo della scuola e la società milanese, e momenti di vita nell’Oltrepò Pavese.
Paolo Monti (Novara, 1908 – Milano, 1982) è un grande maestro della fotografia italiana del Novecento.
Docente oltre che fotografo, stimato collaboratore di storici dell’arte e architetti, ha lavorato sul
paesaggio naturale, l’architettura, i centri storici delle città italiane, le opere d’arte.
Toni Nicolini (Milano, 1935 – 2012), fotografo sensibile e civile, è autore di reportage di taglio sociale e
urbanistico su città italiane e straniere, collaboratore del Touring Club Italiano, della Fondazione
Corrente, dell’Università Bocconi di Milano.
Enzo Nocera (Milano, 1944 – 1993), fotografo industriale, reporter e soprattutto ritrattista, ha
documentato il lavoro e la società milanese tra anni Settanta e Novanta. E’ noto e amato per aver
riscoperto e rilanciato il ritratto di studio impostato in modo volutamente classico.
Federico Patellani (Monza, 1911 – Milano, 1977) è uno dei maestri del fotogiornalismo italiano
riconosciuto a livello europeo. Colto e raffinato narratore, ha testimoniato il paese nel dopoguerra, la
ripresa economica, il costume, la vita culturale, lavorando anche nel cinema.
Tino Petrelli (Fontanafredda-Pordenone, 1922 – Piacenza, 2001) è uno dei grandi reporter italiani. Attivo
dalla fine degli anni Trenta presso l’agenzia Publifoto, ha documentato importanti temi della società
italiana, come la guerra, la ricostruzione, il boom economico, la questione meridionale.
Bernard Plossu (Da Lat, Vietnam, 1945), uno dei più importanti fotografi francesi contemporanei, è un
viaggiatore e un narratore di paesaggi e storie di persone in Europa, Stati Uniti, Messico, Africa, con un
linguaggio immediato e spontaneo.
Pietro Privitera (Milano, 1953), dopo studi di Filosofia si dedica alla fotografia di teatro, alla
perimentazione Polaroid, alla fotografia di moda, affiancando alla produzione lo studio della storia e del
linguaggio delle immagini.
Francesco Radino (Bagno a Ripoli-Firenze, 1947) si dedica alla fotografia dopo studi di Sociologia. Uno dei
maggiori fotografi italiani contemporanei, lavora sull’industria, sulla città, sugli oggetti, sugli animali, sugli
elementi della natura, cercando storie umane nel paesaggio.
Achille Sacconi (Treviso, 1927), architetto e urbanista, è stato il coordinatore del progetto Beni
Architettonici e Ambientali della Provincia di Milano e del progetto Archivio dello spazio. Come fotografo
ha lavorato sul paesaggio antropizzato, l’architettura, la natura.
Beat Streuli (Altdorf, Svizzera, 1957)è un artista molto noto sulla scena internazionale la cui opera si
colloca tra fotografia, video, installazioni multimediali, arte pubblica. Lavora da anni sul flusso delle
masse dei passanti nelle strade delle grandi metropoli del mondo.
Thomas Struth (Geldern am Niederrhein, Germania, 1954), uno dei più noti esponenti della Scuola di
Düsseldorf, è un artista tra i più prestigiosi nel contesto internazionale. Lavora sul paesaggio,
l’architettura, il tema del museo, la natura, il ritratto.
Pio Tarantini (Torchiarolo-Lecce, 1950) studia Scienze politiche e inizia a occuparsi di fotografia e di
cinema nei primi anni Settanta. Lavora sul paesaggio contemporaneo e da molti anni sviluppa una
personale ricerca sul tema della memoria e del mosso nell’immagine fotografica.
Alessandro Vicario (Modena, 1968), fotografo e giornalista, sceglie come temi per le sue ricerche
fotografiche l’ambiente urbano e gli interni di case carichi di memoria, usando l’immagine come
strumento per l’indagine di segni e di tracce del vissuto umano.
Massimo Vitali (Como, 1944) è uno dei fotografi più noti a livello internazionale. Fotogiornalista negli
anni Settanta e operatore cinematografico e televisivo negli anni Ottanta, in seguito realizza vedute del
paesaggio contemporaneo fittamente abitato da figure umane.
Manfred Willmann (Graz, Austria, 1952) è internazionalmente conosciuto sia come fotografo sia come
operatore culturale. Dal 1980 è editore della prestigiosa rivista “Camera Austria”. Lavora sui linguaggi e
sulle strutture narrative della fotografia.
Giovanni Ziliani (Canneto sull’Oglio-Mantova, 1943), pittore di formazione unisce la sperimentazione dei
linguaggi della fotografia all’attività di docente. Studioso del tema del tempo in fotografia, ha
approfondito le tecniche del fotomontaggio e del mosso.