RAPPORTI AMBASCIATE
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RAPPORTI AMBASCIATE
...dal 1986 SETTIMANALE g 1,00 - ESTERO g 2,00 IMPRESE E MEDITERRaNEo Servizi e strumenti utili alla nascita di start-up imprenditoriali innovative e sostenibili Un network internazionale per lo sviluppo delle piccole e medie imprese dell’area euro-mediterranea che, nonostante la crisi, hanno dato comunque segni di vivacità ai quali occorre andare incontro. E’ questa la finalità principale della fondazione Centro EuroMediterraneo per le Pmi, o EMDC (Euro-Med Development Center for Micro, Small and Medium Enterprises) vera e propria rete di sostegno tecnico e logistico per i piccoli e medi attori economici del Mediterraneo. Il Centro-Euro Med è stato presentato ieri alla Camera di Commercio di Milano – Promos in un evento presenziato, tra gli altri, dal Ministro degli Esteri Emma Bonino ed è stato costituito dalla Camera di Commercio di Milano, dal Ministero degli affari Esteri e dal Ministero dello Sviluppo Economico con il Gruppo Unicredit e Banca Intesa Sanpaolo che hanno già annunciato la loro adesione in qualità di “sostenitori”. Centro Euro-Med può contare su 21 agenzie partner in 10 Paesi diversi. alla presentazione di ieri mattina erano tra gli altri presenti anche il presidente della Camera di Commercio di Milano Carlo Sangalli, il presidente di Promos Bruno Ermolli e il presidente di EMDC Giancarlo aragona. obiettivo del progetto, che si inquadra nella “diplomazia economica” tracciata dalla Farnesina EURoSTaT Household saving rate down to 12.8% in the euro area and 10.7% in the EU27 In the second quarter of 2013, the household saving rate in the euro area was 12.8%, compared with 13.1% in the first quarter of 2013. In the EU27, the household saving rate was 10.7%, compared with 11.1% in the previous quarter. These data come from a detailed set of seasonally adjusted quarterly European sector accounts6 released by Eurostat, the statistical office of the European Union and the European Central Bank (ECB). Household investment rate stable in both zones. In the EU27, the household investment rate remained stable at 7.9% in the second quarter of 2013, compared with the first quarter of 2013. In the euro area, the household investment rate was 8.6%, also unchanged compared with the previous quarter. In the euro area, in nominal terms, household income rose by 0.1% in the second quarter of 2013, while consumption increased by 0.4% and investment (gross fixed capital formation, mostly in dwellings) fell by 0.1%. In the euro area, in nominal terms, the increase in household income (+0.1%) was due to the positive contributions of gross operating surplus and mixed income (+0.1 pp), social benefits (+0.1 pp) and social transfers in kind (+0.1 pp), while taxes (-0.2 pp) contributed negatively. Household real income per capita down in the euro area. In the euro area, household income per capita fell by 0.1% in real terms in the second quarter of 2013, after a decrease of 0.2% in the previous quarter. This fall was the result of nominal income per capita remaining stable, while prices rose (+0.2%). Household real consumption per capita increased (+0.2%). ANNO XXVII - N. 44 - 2013 anche in altre aree del mondo, è garantire servizi e strumenti di assistenza tecnica utili alla nascita di start-up imprenditoriali innovative e sostenibili, alla creazione di impiego, alla promozione della cooperazione economica e dello sviluppo e dell’internazionalizzazione tra le due sponde del mediterraneo. Ventuno le agenzie pubbliche e private partner del Centro Euro-Med, localizzate in dieci Paesi dell’area, dalla Tunisia alla Serbia, dall’Egitto al Libano, dal Marocco alla Giordania. E il progetto ha ottenuto il riconoscimento ufficiale da parte dei 43 Paesi dell’Unione per il Mediterraneo, dalla Commissione Europea e dalla Lega araba, in quanto iniziativa di interesse per la promozione dello sviluppo socioeconomico nella regione euromediterranea. anche perché, nonostante le difficoltà legate alla crisi economica e all’instabilità politica che coinvolge soprattutto alcune aree del Nordafrica, i riscontri economici emersi negli ultimi tempi sono positivi. Secondo i dati del servizio studi della Camera di Commercio, l’export verso i Paesi del Mediterraneo, nei primi 6 mesi del 2013, è stato pari a 5,2 miliardi di euro mentre l’import, nello stesso periodo ha registrato 2,8 miliardi di euro segnando rispettivamente, una crescita de 3,1% e del 2,9% rispetto al semestre dell’anno precedente. The Bank of Canada, the Bank of England, the Bank of Japan, the European Central Bank, the Federal Reserve, and the Swiss National Bank announced that their existing temporary bilateral liquidity swap arrangements are being converted to standing arrangements, that is, arrangements that will remain in place until further notice. The standing arrangements will constitute a network of bilateral swap lines among the six central banks. These arrangements allow for the provision of liquidity in each jurisdiction in any of the five currencies foreign to that jurisdiction, should the two central banks in a particular bilateral swap arrangement judge that market conditions warrant such action in one of their currencies. The existing temporary swap arrangements have helped to ease strains in financial markets and mitigate their effects on economic conditions. The standing arrangements will continue to serve as a prudent liquidity backstop. European Central Bank decision. The Governing Council of the European Central Bank (ECB) decided on this conversion into standing arrangements www.etribuna.com LUNEDI 4 NOVEMBRE 2013 Nostra intervista a pag. 5 Wojciech Ponikiewski Ambasciatore di Polonia in Italia Nostra intervista a pag. 6 Riccardo Guariglia Ambasciatore d’Italia in Polonia ECB establishes standing swap arrangements with other central banks in cooperation with the other five above-mentioned central banks. This will enable the Eurosystem to continue to provide euro to those central banks when required and to provide to its counterparties, when necessary, Japanese yen, pounds sterling, Swiss francs and Canadian dollars in addition to the existing liquidity-providing operations in US dollars. The ECB will continue to conduct regular US dollar liquidity-providing operations with maturities of approximately seven days and three months until further notice. The indicative schedule for these operations is published on the ECB’s website. The operations take the form of repurchase transactions against eligible collateral and are carried out as fixed rate tender procedures with full allotment. The ECB may adjust the frequency and maturity of its US dollar liquidity-providing operations in view of changing market conditions. RAPPORTI AMBASCIATE Polonia a cura di Adriana Caccia pag. 2 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII Italia e Belgio insieme per favorire collaborazioni tra PMI Missione imprenditoriale organizzata dall’Ambasciata italiana in Belgio con il supporto dell’ASI Migliorare gli scambi bilaterali nel settore aerospaziale, con particolare riferimento a partecipazioni congiunte nei programmi europei, e favorire collaborazioni tra PMI e cluster italiani e belgi sono i principali obiettivi della missione imprenditoriale organizzata dall’ambasciata d’Italia in Belgio, con il supporto degli uffici dell’ICE e dell’aSI di Bruxelles. La missione si articolerà in tre giorni, dal 13 al 15 novembre 2013 ed è stata pianificata anche in previsione dell’ imminente pubblicazione di call della Commissione Europea. Nello specifico, il 13 novembre 2013 si terrà un seminario sul settore aerospaziale in Belgio e sulle opportunità di collaborazione con l’Italia, che, nel pomeriggio, sarà seguito da incontri B2B. Nei due giorni successivi sarà possibile proseguire gli incontri, visitare i cluster e le imprese di punta del settore in Vallonia e nelle Fiandre e partecipare a meeting presso le istituzioni europee. Il settore aerospaziale in Belgio è in forte crescita e nel 2012 ha raggiunto un fatturato pari a 2,5 miliardi di euro, impiegando 13.000 addetti. La missione imprenditoriale potrà contare sul sostegno delle agenzie di promozione commerciale della Vallonia (aWEX) e delle Fiandre (FIT) e dei rispettivi cluster di settore, SKYWIN, FLaG e VIR. Nel corso di una riunione tenutasi a Mosca degli scorsi gionri, i Paesi del G20 hanno affidato all’Italia la copresidenza – insieme all’australia, presidente di turno – del gruppo di lavoro anticorruzione organizzato in vista del summit di Brisbane del novembre 2014. Si tratta di un riconoscimento dell’attenzione del Governo italiano sul tema e del nuovo ruolo del nostro Paese nel sistema di governance mondiale. È la prima volta infatti che l’Italia assume la presidenza di un gruppo di lavoro in ambito G20. Lo scorso settembre, a San Pietroburgo si è raggiunto un accordo globale sull’intensificazione della lotta alla corruzione nazionale e internazionale. australia - G20 2014 Italia copresidente del gruppo di lavoro anticorruzione Il gruppo di lavoro del G20 nel corso del 2014 dovrà promuovere i principi adottati nei precedenti summit e portare avanti le migliori pratiche per combattere la corruzione nazionale e internazionale e il riciclaggio di denaro, promuovere la trasparenza, rafforzare l’integrità del settore pubblico. www.etribuna.com Direttore Responsabile Francesco Bartolini Caccia Il giornale pubblica in esclusiva i servizi “Rapporti Ambasciate” [email protected] Pubblicità Commerciale € 295,00 a modulo Direttore Pubbliche Relazioni Abbonamenti Annuale € 50,00 Estero € 100,00 Adriana Caccia [email protected] Grafica e impaginazione Manuele Pollina [email protected] Editore Editoriale Tribuna Economica Registrazione Tribunale di Roma n.16/86 del 10/01/86 Iscrizione Roc N. 17324 Iscrizione AGCI N. 15343 Invii postali Via Sistina, 121 - 00187 Roma Società Cooperativa Amministratore Unico e-mail [email protected] [email protected] Invio comunicati stampa [email protected] Stampa Sito internet www.etribuna.com Pietro Capuano AF officina digitale Vicolo del Divino Amore, 16 00186 Roma Questa testata ha usufruito del contributo statale art. 3 comma 3 legge 7 agosto 1990 nr. 250 economia interna Lunedì 4 Novembre 2013 Per questi motivi, nove ministri della Ue riuniti a Parigi in occasione della prima Conferenza ministeriale degli “amici dell’Industria” ha deciso di rivolgere un appello al Consiglio europeo- nella riunione di febbraio 2014 dedicato alla competitività industriale- ad adottare un’ambiziosa agenda industriale per l’Europa. In questo modo, le istituzioni europee disporranno di un audace ed univoco strumento per rivitalizzare l’industria europea e rafforzare la sua capacità produttiva. L’appello è stato condiviso dai partecipanti alla conferenza: dal francese arnaud Montebourg, dall’italiano Flavio Zanonato, dallo spagnolo Mr JoseManuel Soria, dal greco Kostis Hatzidakis, dal bulgaro Dragomir Stoynev, dal lussemburghese Etienne Schneider, dal belga Mr Jean-Claude Marcourt, dal ceco Mr Jiri Cienciala, dall’inglese Mr Michael Fallon. L’industria- a giudizio dei nove ministri- svolge un ruolo chiave nell’economia europea. Questo settore economico infatti impiega più di 34 milioni di persone e contribuisce al 20% della produzione in Europa e al 80% delle esportazioni europee e agli investimenti del settore privato nella ricerca e sviluppo. Influenza quindi ogni altro settore dell’economia, in particolare il settore dei servizi. L’eccellenza dell’industria europea si esprime in una vasta gamma di settori strategici, tra i quali l’automotive, l’aeronautica, la meccanica, l’aerospazio, la microelettronica, i prodotti chimici e farmaceutici. Settori che svolgono un ruolo vitale nel fornire le infrastrutture per la produzione verde di energia a bassa emissione di carbonio, in modo da garantire una maggiore indipendenza energetica per l’Unione europea. Non si può, insomma, avere una forte economia senza una forte industria. Da qui, l’iniziativa dell’appello e del comunicato stampa congiunto. all’evento ministeriale “Gli amici dell’Industria”, organizzato dal ministro dell’Industria francese arnaud Montebourg, hanno partecipato, appunto, i ministri di Spagna, Bulgaria, Lussemburgo, Belgio, Grecia, Repubblica Ceca e Gran Bretagna. Ed è intervenuto anche il vicepresidente della Commissione europea antonio Tajani. Pur essendo l’Unione europea una grande potenza industriale- è stato sostenuto durante il lavori- il proprio tessuto produttivo e’ minato dalla competizione globale. Negli ultimi dieci “Non si può avere una forte economia senza una forte industria” 9 Ministri Ue chiedono al Consiglio Europeo “misure incisive” anni, la nostra industria ha visto un’erosione della sua quota del PIL europeo - una tendenza che è solo aumentata con la crisi economica del 2008 - che porta ad una riduzione del 10% della forza lavoro industriale in Europa. La recente relazione della Commissione europea sulla competitività rivela che la quota del PIL dell’Unione europea del settore si è ridotta al 15,3% nel 2013, a fronte del 15,5% dell’anno precedente. Delle iniziative sono state prese a livello europeo e discussioni strategiche sono in programma tra i ministri dell’industria in seno al Consiglio Competitività. L’Europa deve, tuttavia, introdurre misure adatte alla situazione e prepararsi a nuove sfide, come hanno già fatto altre grandi potenze industriali mondiali. ogni opzione che possa ripristinare la crescita e creare posti di lavoro in Europa deve essere considerata. Va fatto tutto il possibile per rendere l’Europa una destinazione competitiva in termini di produzione e di investimento. Pertanto, è necessario aumentare la quota dell’industria nel PIL dell’UE. Ciò richiederà una revisione continua delle politiche europee, con particolare attenzione alle sfide industriali che l’Europa e le economie nazionali si trovano ad affrontare: la politica industriale e la politica relativa alle pmi ma anche i regolamenti interni del mercato, della politica della concorrenza; la politica commerciale, la politica ambientale, l’innovazione e la ricerca, la politica di coesione, così come l’intera gamma delle politiche settoriali, come quella per l’energia e il clima. I quadri comunitari per gli aiuti di Stato devono essere accuratamente revisionati, assieme alla creazione di un efficace monitoraggio delle sovvenzioni concesse al di fuori dell’UE. L’obiettivo comune di rinnovamento industriale- hanno convenuto i nove ministri- deve, d’ora in poi, essere sistematicamente preso in considerazione in tutte le politiche dell’UE ed e’ necessario assicurarsi che le imprese europee non siano svantaggiate rispetto ai loro concorrenti internazionali. Ciò si traduce, in particolare, nella mobilitazione degli strumenti di difesa commerciale contro la concorrenza sleale, portando avanti una politica di concorrenza che non discrimini più le imprese europee, in particolare contro l’emergere di campioni industriali europei nel quadro della competizione globale. Con riferimento alle piccole e medie imprese, è estremamente importante- secondo i nove ministri- risolvere la questione della restrizione di accesso al credito necessario per l’investimento in nuove tecnologie e ricerca e sviluppo in Europa, migliorando in questo modo la competitività e sostenendo le esportazioni. La politica industriale deve inoltre concentrarsi sul miglioramento delle condizioni quadro previste per l’industria europea, pur tenendo conto delle particolari difficoltà dei diversi settori industriali. a tal fine, la Commissione europea dovrebbe portare avanti iniziative settoriali su importanti settori tradizionali come l’acciaio e la nautica ed estendere questo approccio a settori in crescita come la farmaceutica, l’informazione, la comunicazione e le tecnologie verdi. E proporre soluzioni concrete, al fine di rispondere alle sfide della competitività globale che i vari settori si trovano ad affrontare e riferire regolarmente al Consiglio Competitività riguardo il successo di tali iniziative. allo stesso modo, secondo i ministri dell’ Industria riuniti a Parigi, la Commissione dovrebbe esaminare il divario di competitività tra l’Europa e le economie avanzate, causata dalle differenze sia nei prezzi dell’energia che dagli impegni per ridurre le emissioni di Co2 e produrre energia rinnovabile. Prima del febbraio 2014, infine, la Commissione dovrebbe proporre soluzioni per colmare tale divario. Invito ad adottare un’ambiziosa Agenda industriale per l’Europa Claudio Valenti Terza pagina Lunedì 4 Novembre 2013 Edito da Marcos y Marcos “Si fa presto a dire Adriatico”, il nuovo romanzo di Fulvio Ervas L’autore ha vinto numerosi premi con “Se ti abbraccio non avere paure” arriva il libreria il 7 novembre il nuovo romanzo di Fulvio Ervas ‘Si fa presto a dire adriatico’ pubblicato ancora una volta da Marcos y Marcos. onde azzurre dell’adriatico, calamari fritti e birra rossa; l’ispettore Stucky ha desiderio di distanza. In sella alla sua Morini, ricama la costa croata, negli occhi isole di sughero, cocci di terre frantumate. Lungo la strada un guizzo, occhiali nerissimi, perla all’orecchio: ah, le donne. Certe donne. Lei si chiama ajda e lo scorta in un campeggio naturista; se ne va con la promessa di tornare. Senza costume, è più facile abbandonarsi ai racconti che si scambiano i corpi, seguire i balzi sulla sabbia di argo, il cane salsiccio, l’animale più fiducioso che ci sia. Contemplando paradisi di curve senza silicone, Stucky aspetta il ritorno della bella. Sarebbe tutto perfetto, ma non du- ra: anche il sole di Croazia ha la sua ombra. Un delitto irrompe nel suo sogno di vacanza. La corda appesa alla trave delle docce è incrostata di sabbia, di salsedine. Sa di mare aperto, vele al vento, scorribande notturne. ante Latinski, il commissario incaricato delle indagini, ha scritta sulla faccia la malinconia di Vukovar. Non lo vuole tra i piedi, questo poliziotto italiano. Il morto è un Boscolo, però, e aveva la parlata di Chioggia. Com’è finito a farsi impiccare sul lato B dell’adriatico? Stucky non ce la fa, a tirarsi indietro. Ispettore clandestino in terra straniera, rivolta cameriere, nudiste triestine, motoscafi troppo veloci. Senza distintivo, è più facile tuffarsi anima e corpo in questa storia di pesca abusiva, documenti che scottano, arrembaggi, tradimenti. Partito col miraggio di una spiaggia, Stucky si Cinque giorni organizzati dal teatro milanese Elfo Puccini in sala Fassbinder dedicati alle produzioni della Fonderia Mercury: ‘audioDays’ ripropone la formula già collaudata con successo nelle due precedenti stagioni con AutoreVole: testi originali, scritti da Bajani, Bucciarelli, Carlotto, Dazieri e Lucarelli e adattati da Sergio Ferrentino, vengono nuovamente allestiti per tutti quegli spettatori che, muniti di cuffie, vogliono conoscere una “radio da vedere”. Pochi autori, quando non si occupano di romanzi, si confrontano con la drammaturgia radiofonica, cioè con storie concepite espressamente per l’oralità, narrate da suoni e da parole che, mixati insieme, costruiscono un’immagine acustica. alcuni tra gli autori più importanti hanno raccolto la sfida con questa tecnica di narrazione. ognuno di loro ha scritto, quindi, una storia originale che è stata adattata in audiodramma, ma nessuna di queste storie viene trasmessa per radio: diventa una registrazione, un podcast. Per Fonderia Mercury la registrazione di un radiodramma è uno spettacolo ed è per questo che Audiodays esce dagli studi radiofonici per entrare in teatro e sfociare nel web. Il pubblico assiste abusivamente all’allestimento delle storie originali: l’audiodramma passa attraverso le cuffie distribuite al pubblico. Il tutto per un unico obiettivo: assistere alla costruzione di un’immagine acustica che permetta di vedere la radio. Il palcoscenico si trasforma così in uno studio radiofonico. ogni radiodramma è disponibile sul web, in versione Teatro e in quella remixata Studio, all’inter- no dell’audiocatalogo di Fonderia Mercury che raggruppa altre sperimentazioni di prosa e radiofonia. Questo intreccio di tecniche e linguaggi coinvolge anche Feltrinelli Editore, che pubblica in book ed e-book i testi originali e gli adattamenti radiofonici, Salani Editore che pubblicherà i radiodrammi in un’audio-collana in cofanetti dedicata e Liquid che ha sviluppato l’applicazione apple e android per smartphone e tablet. Ecco gli appuntamenti. Martedì 5 novembre ‘La gentile clientela’, scritto da andrea Bajani, adattamento e regia di Sergio Ferrentino, con Marco Baliani, Gabriele Calindri, alessandro Castellucci, Linda Caridi, Giuseppe Salmetti, Deborah Morese. Sono le dieci di sera al museo di anne Frank, ad amsterdam. Come ogni giorno dell’anno, è affollato da migliaia di persone. Si avvicina l’ora della chiusura. Nonostante i ripetuti richiami ci sono tre persone che, per distrazione o volontà, non raggiungono l’uscita. Poi le porte si chiudono, e loro restano lì per tutta la notte, dentro quel posto in cui si è nascosta la Storia, e in cui ora sono loro a essere intrappolati, volenti o nolenti, cinici e paurosi. Soltanto loro tre, tra i fantasmi di ieri e le loro presenze in carne e ossa di oggi. E la notte non sembra finire mai. Mercoledì 6 novembre ‘Lìetica del parcheggio abusivo’, scritto da Elisabetta Bucciarelli, adattamento e regia di Sergio Ferrentino con Claudio Moneta, Cecilia Broggini, Edoardo troverà a mollare ogni ormeggio, e attraversare il mare. Lo stile inconfondibile di Fulvio Ervas torna a conquistarci con una nuova avventura: liquida, adriatica, irresistibile. Fulvio Ervas è nato sotto il segno del leone nell’entroterra veneziano. Diventa un insegnante di scienze naturali, di quelli che progettano orti zodiacali nel giardino della scuola. Nelle ore libere, scrive dieci romanzi: sei hanno come protagonista l’ispettore Stucky, mezzo persiano e mezzo veneziano (Commesse di Treviso, Pinguini arrosto,Buffalo Bill a Venezia, Finché c’è prosecco c’è speranza, L’amore è idrosolubile, Si fa presto a dire adriatico), La lotteria parla di balene, Follia docente dell’amata scuola e Succulente della perdita. Se ti abbraccio non aver paura, che racconta il viaggio in moto per le americhe di un padre con il figlio autistico, ha vinto il Premio anima e il Premio Viadana giovani, è stato proclamato Libro dell’anno 2012 dagli ascoltatori di Fahrenheit Rai Radio3, è stato tradotto in otto lingue e ha dominato a lungo le classifiche dei libri più venduti TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII pag. 3 Una lettura non solo per appassionati e gourmet Claudio Sadler, uno chef (stellato) in libreria In uscita ‘Manuale dello chef’ pubblicato da Giunti Editore Sarà in libreria dal 6 no- Come lui stesso afferma vembre a il nuovo libro di nell’introduzione, tutti cucinia- Claudio Sadler, “Manuale dello mo “ma se vogliamo farlo con Chef”, pubblicato da Giunti maggiori ambizioni, con un ap- Editore. Lo chef milanese, due proccio scientifico e vera crea- stelle Michelin nel 2013, ha al tività, se vogliamo riqualificare suo attivo altri volumi di suc- quest’impegno quotidiano, sot- cesso, tutti pubblicati da Giun- traendolo all’abitudine per ti, ma con questo ha inteso pro- renderlo più gratificante, per porre un’operazione nuova, noi e per chi potrà godere delle unica nel panorama delle opere nostre preparazioni, se questa a firma dei grandi cuochi “stel- è la vera nostra aspirazione... lati“: offrire a tutti – appassio- allora dobbiamo rimboccarci nati e gourmet, ma anche chi le maniche”. ogni giorno mette a tavola la “Quanti avranno la costan- famiglia – l’occasione per con- za di seguirmi in queste pagine solidare le tecniche di base e si troveranno ad affrontare me- acquisire un ampio ricettario di glio le loro avventure gastrono- riferimento. miche, ottenendo risultati alme- Nel volume Sadler ha volu- no soddisfacenti, ve lo assicuro; to non solo raccontare le sue ri- e si troveranno a compiere un cette, terreno di sfida per i più gesto d’amore, di questo si trat- esperti, ma iniziare dalle basi. ta, verso i propri commensali”. In scena scritti di Carlo Lucarelli e Massimo Carlotto Elfo Puccini, a Milano tornano i radiodrammi Dal 5 al 9 novembre in Sala Fassbinder albergo. In cerca di una spiegazione, Fabio parte per amsterdam scoprendo che Daria ha trascorso i suoi ultimi giorni sotto l’effetto di sostanze allucinogene. Per capire cosa abbia provato, Fabio si sottopone alla stessa esperienza, venendo risucchiato in un mondo affascinante e pericoloso dove si sussurra dell’esistenza di un fungo sciamanico dagli effetti devastanti: il Dio della Nausea, capace di aprire le porte ad un’altra dimensione. Ma per varcarla c’è un prezzo da pagare: superare le prove cui le Madri atroci, le guardiane della soglia, sottopongono i penitenti. Lomazzi, alessandro Castellucci, donna con le idee chiare. Quando Fabrizio Martorelli, Eleni Molos. scopre che il marito vuole lasciarÈ il territorio del Mario, par- la per un’altra, Gaia non si dispecheggiatore abusivo che esercita ra ma reagisce per salvare il suo la sua professione seguendo matrimonio. Non tanto perché un’etica del tutto particolare. Il ama alla follia il marito, ma perdiritto a sostare nelle linee blu va ché nella sua visione del mondo meritato superando una prova. la separazione non è ammessa. oggi però oltre al traffico quoti- Crede che imporre il suo modo di diano c’è anche una concentra- concepire la vita sia l’unico modo zione umana per salvare le Sabato 9 novembre insolita. La persone che ‘Radiogiallo’, scritto da Carlo giovane olga, ama. Ma non Lucarelli, adattamento e regia di Pochi autori, il Bancario fa sconti e Sergio Ferrentino, con Daniele cialtrone, la non si rende quando non ornatelli, Cecilia Broggini, alesBellezza orconto di essandro Pazzi, Roberto Recchia, si occupano dinaria e il sere circonMaurizio Pellegrini, Eleni Molos. Proprietario data da vittidi romanzi, 1940, in un piccolo studio del SUV. Un me anche se dell’E.I.a.R., l’Ente Italiano per si confrontano poliziotto li non del tutto le audizioni Radiofoniche, sta sta interroinnocenti. con la drammaturgia per iniziare la diretta del radiogando nel Questo è il dramma “Il mistero del Labirinradiofonica grande pomondo che to” quando su direttiva del Duce steggio dove Gaia riunisce stesso, bisogna cambiare il finail Mario senel suo giarle. È così che, tra la comparsata gue logiche dino per tedi un’attrice famosa e l’ispeziomeritocratiche anziché solamente stimoniare al paese la perfezione ne di un Console Generale della economiche. a qualcuno però le del suo modello. Milizia, si cerca di trovare un regole vanno strette, nella vita colpevole. Il microcosmo della come sulla strada… Venerdì 8 novembre radio diventa lo specchio di una ‘Le madri atroci’, scritto da realtà sotto censura nella quale Giovedì 7 novembre Sandrone Dazieri, adattamento e il raccontare è’ingegnarsi a tro‘Il giardino di gaia’, scritto da regia di Sergio Ferrentino, con vare scappatoie. Dieci anni doMassimo Carlotto, adattamento e andrea Fazzari, Deborah Morepo, nello stesso piccolo studio, regia di Sergio Ferrentino, con se, Igor Horvat, Beppe Salmetti, la stessa troupe e una nuova Cinzia Spanò, alessio Maria Ro- Carla Stara, Silvia Pietta. produzione. Poco prima della mano, Michela atzeni, Daniele Dal suo viaggio di lavoro Dadiretta lo stesso problema: bisoMonachella, Eleni Molos, Dario ria non è più tornata: è stata trogna cambiare il finale. Sansalone, Maurizio Pellegrini. vata impiccata nella camera di un Gaia Convento Bruni è una pagina a cura di Barbara Sala pag. 4 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII Lunedì 4 Novembre 2013 VENETo Dalla Regione 2mln di euro a favore dei servizi digitali La Regione del Veneto, dopo aver contribuito con un bando del 2011 alla progettazione e sviluppo di servizi applicativi erogati in modalità cloud computing, mette ora a disposizione due milioni di euro di contributi per favorire l’adozione da parte delle Pmi (microimprese, piccole e medie imprese) venete di servizi digitali, sempre secondo il nuovo modello del cloud computing. E’ stato infatti approvato dalla giunta veneta, su proposta del vicepresidente e assessore all’informatizzazione Marino Zorzato, un bando per la concessione delle agevolazioni pubbliche, a valere sull’asse 4 (Linea di intervento 4.1: Interventi di sviluppo e offerta di servizi e applicazioni per le Pmi e gli Enti locali, azione 4.1.3 denominata “Interventi di aiuto alle Pmi per l’accesso ai servizi telematici”) del Programma operativo Regionale (P.o.R.) parte Fesr, Programmazione 2007-2013, relativamente all’obiettivo “Competitività regionale e occupazione”. “Con questa ulteriore misura - spiega Zorzato - intendiamo favorire la migrazione al nuovo paradigma digitale che si sta affermando a livello mondiale e contribuire a sostenere le imprese venete nella competizione sui mercati globali grazie alle nuove tecnologie. Nella sostanza, questo intervento rappresenta una prosecuzione, dal lato della domanda, di quanto è già stato avviato nel 2011, dal lato dell’offerta, con il bando che ha portato al finanziamento di 22 progetti di sviluppo di servizi basati sul modello del cloud computing. Ora occorre incentivare le Pmi venete a usare questi servizi innovativi, che le possono aiutare nel loro percorso di crescita. Contestualmente, attraverso questa specifica azione prende avvio anche il programma di interventi in attuazione degli obiettivi dell’ Agenda Digitale del Veneto, che abbiamo approvato lo scorso agosto”. L.R. a Grenoble, alla presenza del Ministro Emma Bonino, è stata firmata la risoluzione politica con cui Italia, austria, Francia, Germania, Liechtenstein, Slovenia e Svizzera ufficializzano l’impegno a introdurre nell’area alpina uno strumento di concreto impulso alla crescita e alla competitività. Una strategia importante quella che porterà alla creazione di una macroregione alpina accanto a quella adriatico-ionica e che dovrà puntare allo sviluppo sostenibile e inclusivo che tuteli le potenzialità dell’area, come la biodiversità, il turismo, le reti di trasporto, le specificità culturali e della ricerca. La Risoluzione politica formalizza l’impegno dei paesi coinvolti e il suo obiettivo è il conferimento del mandato da parte del Consiglio europeo alla commissione europea per il Piano di azione in vista dell’approvazione definitiva a dicembre 2014. Bonino: impegno per piano d’azione durante Presidenza italiana. “Mettendo insieme valenza politica e possibilità di rilancio economico” nell’area alpina “diamo anche un contributo all’idea di un’Europa non come gabbia ma come valorizzazione economia interna Nasce la “Strategia Ue per la macroregione alpina” delle diversità”, ha sottolineato il Ministro, confermando l’impegno per arrivare ad un piano d’azione durante il semestre di presidenza italiana del Consiglio europeo - da luglio 2014 - perché si arrivi alla macroregione alpina. Un’iniziativa alla quale partecipano Francia, Germania, austria, Slovenia, Svizzera e Liechtenstein, che mira a dare impulso alla crescita e alla competitività dell’area anche attraverso una migliore capacità di utilizzo dei fondi comunitari e nazionali. Si tratta, ha spiegato Bonino, di prendere “decisioni a livello meno centralizzato e più regionale” e starà proprio al “dinamismo delle regioni trovare progetti concreti” che “valorizzino asset e aree geograficamente difficili ma portatrici di valori europei”. Trigilia: tutela biodiversità e politica comune trasporti. Erano presenti a Grenoble anche il Ministro per la Coesione Territoriale Carlo Trigilia ed i Presidenti delle Regioni Lombardia, Piemonte e Veneto Roberto Maroni, Roberto Cota e Luca ITaLIa-ISRaELE Valensise: “Dialogo strategico” Le strette relazioni tra Italia e Israele, le iniziative comuni per intensificare la cooperazione economica e tecnologica tra i due Paesi e i temi dell’attualità mediorientale sono stati i principali argomenti trattati alla riunione di “dialogo strategico” svoltasi a Gerusalemme con la partecipazione del Segretario Generale della Farnesina, Michele Valensise, e del Vice Ministro degli Esteri israeliano Zeev Elkin. L’incontro si è svolto anche in preparazione del prossimo vertice Italia-Israele, che si svolgerà a Torino tra alcune settimane. Valensise, “Comune interesse per iniziative a favore crescita”. Il Segretario Generale Valensise ha infatti guidato la delegazione italiana alla riunione di “dialogo strategico” con Israele. Nell’ambito della riunione l’ambasciatore Valensise ha avuto anche un colloquio con il Vice Ministro Elkin, con il quale ha avuto un ampio scambio di vedute sui negoziati israelo-palestinesi e sull’importanza delle relazioni tra Italia e Israele, che potranno avere un ulteriore sviluppo in occasione Zaia. Trigilia ha sottolineato che la costituenda macroregione alpina è il “principale tramite delle relazioni tra Mediterraneo e dimensione continentale” e in questa ottica servono “progetti concreti che possono rendere efficaci le strategie macroregionali”, come la salvaguardia del “più grande serbatoio europeo di biodiversità” e una “politica comune dei trasporti transalpini”. Cota: lavorare con territori omogenei in Europa. “Siamo una realtà omogenea che rappresenta il cuore produttivo dell’Europa così come le nostre regioni rappresentano il cuore produttivo dell’Italia”, ha detto Cota, spiegando “i territori omogenei devono poter affrontare in Europa le questioni omogenee che li caratterizzano” perché “non possiamo pensare che chi ha energie e risorse debba essere bloccato. Sarebbe un danno per tutti”. Gloria Lupi del prossimo vertice bilaterale. Nel dialogo strategico, cui da parte israeliana hanno partecipato tra gli altri il Segretario Generale Rafael Barak e il suo vice Ran Curiel, sono state in particolare delineate le iniziative comuni a favore della crescita delle economie dei due paesi. “Abbiamo approfondito le possibilità di collaborazione nei settori più innovativi e promettenti, quali energia, start-up e sicurezza cibernetica: c’è un forte interesse comune - ha dichiarato l’ambasciatore Valensise - e abbiamo affrontato i temi di maggiore attualità della politica mediorientale, tra i quali in particolare la crisi siriana”. Valensise, ha partecipato alla conferenza “Watec” nuove tecnologie per risorse idriche. Il Segretario Generale ha anche partecipato a Tel aviv alla conferenza ‘Watec’ sulle nuove tecnologie per le risorse idriche, alla quale è intervenuta una qualificata delegazione di imprenditori italiani. L’ambasciatore Valensise ha esaminato nuove iniziative industriali e progetti di collaborazione scientifica e tecnologica. Ha inoltre illustrato l’impegno italiano nella preparazione di Expo Milano 2015 nel quale Israele avrà un ruolo di protagonista. M.L. RAPPORTI AMBASCIATE Lunedì 4 Novembre 2013 Stabilità economica, manodopera qualificata e cultura del lavoro, le armi vincenti della Polonia Lo dichiara il Sottosegretario all’Economia Ilona Antoniszyn-Klik Dopo la rilevante performance economica del 2011 (PIL +4,3%) nel 2012 c’è stata una minore crescita del PIL (+2,5%) e le previsioni del 2013 sono di raggiungere un +2,2%. Questo a causa di una più debole domanda sia interna che estera, sommata all’incertezza dovuta alla crisi nell’area euro, alle manovre fiscali in corso, al marcato rallentamento degli investimenti pubblici a seguito della già avvenuta realizzazione di EURo 2012 e della riduzione dei fondi europei nel 2013. La Polonia scambia con l’UE il 57,2 % (import) e il 76,0%(export) , dati 2012. Per la Polonia l’Italia è il quarto Paese fornitore con una quota del 5,1%, dopo la Germania (21,2%), la Russia (12,7%) e la Cina (9,0%). Quale mercato di sbocco dell’export polacco, siamo invece il sesto Paese acquirente con una quota del 4,5% dopo la Germania (25,0%), il Regno Unito (6,4%), la Repubblica Ceca (6,1%), la Francia (5,8%) e la Russia (5,3%). “Gli investimenti esteri - spiega il sottosegretario all’Economia, Ilona antoniszyn-Klik - portano innovazione e nuove soluzioni di crescita. Dal 2004 è cominciato in Polonia il boom dei servizi alle imprese in outsourcing (Bpo), una tipologia interessata più alla qualità della manodopera che non al suo costo. Oggi, in rapporto alla popolazione, abbiamo più tecnici It e Ict della Germania”. Gli imprenditori stranieri – prosegue il sottosegretario Klik - non puntano più sulla Polonia solo per il basso costo del lavoro, ma anche per l’alto livello d’istruzione“. Gli investimenti esteri sono stati il perno principale dello sviluppo economico della Polonia nell’ultimo ventennio. “Nell’89 eravamo la peggiore economia dell’ex blocco comunista, oggi siamo un Paese moderno con un’industria dinamica che ha al suo attivo anche la creazione e lo sviluppo della piccola e media impresa locale” – ha concluso il sottosegretario. I punti di forza del turismo passano dalla Regione Malopolska La Malopolska, situata nella parte meridionale del Paese, è la regione con la maggiore attrattiva turistica della Polonia. Partendo dalla Capitale, Cracovia, si passa per Wieliczka per arrivare ad auschwitz e molti altri itinerari sono previsti nei tour proposti dalle agenzie turistiche. Questa, inoltre, è la regione natale di Papa Giovanni Paolo II. Cracovia è la vecchia capitale della Polonia nonché sede dell’antica monarchia. Il centro ha conservato intatto l’impianto urbanistico medievale, anticamente cinto da mura, al cui posto oggi sorge un parco dalla forma originale, chiamato Planty. Luoghi di grande frequentazione turistica sono il castello di Wawel e la Cattedrale, così come il vecchio quertiere ebraico e la moderna zona di Nowa Huta. Un misto di antico e moderno perché nel centro storico di Cracovia ci sono ristoranti, boutiques con griffe internazionali e locali notturni per una vita mondana in piena regola. La regione Mało- polska ospita ogni anno circa 12 milioni di visitatori. Dopo Gran Bretagna (24,8%), Germania (11,5%) e Slovacchia (7,6%), i turisti italiani sono al 4° posto con il 6,6% . Wieliczka, il nuovo comprensorio dello sport Nella Regione della Malopolska, Wieliczka, sta facendo la parte del leone. Interamente ristrutturata, la città ha ambiziosi progetti nel cassetto : “Abbiamo ospitato la nazionale di calcio italiana in occasione dei Campionati Europei e, ovviamente, abbiamo tifato Italia e festeggiato con loro ogni vittoria, organizzando moltissimi eventi – sostiene il sindaco di Wieliczka, artur Kozioł, – “Grazie alle nostre strutture sportive già funzionanti e a quelle in via di realizzazione, Wieliczka diventerà una meta per eventi sportivi internazionali”. Wieliczka è la città della Miniera di Sale, uno dei più conosciuti e più visitati oggetti turistici. Nel corso dei 700 anni di sfruttamento della miniera sono stati scavati circa 300 km di cunicoli e duemila vani, fino alla (continua a pag. 8) La crescita economica della Polonia è particolarmente attraente per gli investitori visto le dimensioni del mercato. oggi il Paese è un rifugio sicuro per chi vuol fare businnes. Gli investimenti in Polonia non sono legati ad un alto rischio come in altri paesi europei colpiti dalla crisi e sono una buona alternativa per coloro che, a causa di cultura e mentalità diversa da quella europea, hanno delle remore nell’iniziare un’attività oltre i confini europei. Nella nostra intervista, Wojciech Ponikiewski, ambasciatore di Polonia in Italia, ci ha parlato del mercato polacco: Ambasciatore Ponikiewski, dal 2007 la Polonia ha registrato la migliore performance economica tra i paesi Ocse in termini di crescita del Pil reale. Che cosa significa per l’economia del Paese? L’economia polacca ha basi solide che garantiscono un rendimento sicuro degli investimenti. Negli anni 1995-2011 la crescita media del Pil ammontava al 4,8 % annuo. Dopo un rallentamento nel 2009 (1,6%) e la significativa accelerazione nel periodo 20102011 (rispettivamente 3,9% e 4,5 %), nell’anno successivo la crescita economica è diminuita nuovamente. Tuttavia, in confronto con gli altri paesi Ue, la nostra performance economica può essere considerata ottima. La Polonia si è classificata tra i leader europei nella crescita. Nel 2012 il Pil è cresciuto del 1,9 %. Attraverso quali strumenti la Polonia promuove in Italia le opportunità di affari? Gli investitori che decidono di avviare un’attività in Polonia possono scegliere tra una vasta gamma di supporti. Le Zone Economiche Speciali (ZES) sono le aree in cui l’imprenditore può gestire il suo business a condizioni favorevoli. Il Consiglio di amministrazione di una Zona, non solo rilascia i permessi per fare affari all’interno dell’area, ma aiuta il processo d’investimento, ad esempio agevolando i contatti tra le autorità locali e l’amministrazione centrale, per l’acquisto di terreni. alcuni investitori possono anche usufruire del “Programma di sostegno per gli investimenti di grande importanza per l’economia polacca per il periodo 2011-2020”. Questo tipo di sostegno è concesso sotto forma di sovvenzioni per gli imprenditori che eseguono progetti nei settori individuati come prioritari: automotive, elettronica, aerospaziale, biotecnologie, servizi innovativi e R&S. L’ammontare TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII pag. 5 “La nostra performance economica può essere considerata ottima” A sottolinearlo durante la nostra intervista, Wojciech Ponikiewski, Ambasciatore di Polonia in Italia del sostegno dipende dal numero di nuovi posti di lavoro, dalla localizzazione e dal valore del progetto. I fondi strutturali dell’UE, ampiamente utilizzati dalle imprese, sono un altro esempio. Negli ultimi anni, gli investitori hanno costantemente beneficiato del finanziamento, nell’ambito dell’attuazione dei risultati in R&D e degli investimenti economicamente strategici. Volevo sottolineare che diverse multinazionali scelgono il nostro Paese come ubicazione per i loro nuovi investimenti in Europa. Secondo la classifica Bloomberg 2013, la Polonia è il miglior paese, nella regione CEE, per fare affari. Il FDI Intelligence ha collocato la Polonia al terzo posto, dopo la Cina e USa, per attratività. Infine, Ernst & Young nel suo 2012 European attractiveness Survey prevede che nei prossimi tre anni la Polonia sarà il secondo Paese europeo più attrattivo, dopo la Germania. Come si presenta il Paese in Italia e nel resto del mondo? Secondo i dati forniti da Infocamere, a fine 2010, 3600 entità economiche polacche erano presenti in Italia. Secondo le stime della Banca Nazionale polacca, l’ammontare degli IDE polacchi in Italia, a fine 2012, è stato pari a 356,6 milioni di euro. oltre ai grandi investitori, ci sono altre aziende polacche sul mercato italiano con un’attività molto dinamica che richiama particolare attenzione, è il caso di Inglot (l’azienda cosmetica) e oknoplast (uno dei più grandi produttori di finestre in PVC). Per quanto riguarda i nostri investimenti nel mondo, in paesi diversi dall’Italia, a fine 2012 sono stati pari a 43,5 miliardi euro. Lussemburgo attrae quasi un quarto degli investimenti diretti esteri polacchi (9,4 miliardi). anche Cipro (4,4 miliardi), il Regno Unito (4,3 miliardi) e Paesi Bassi (3,2 miliardi) sono destinazioni con numeri interessanti per gli IDE. Settori prioritari sono le attività finanziarie e assicurazioni, manifatturiero (raffinazione e industria dei carburanti (orlen) e legno (Fakro). La Polonia utilizza quasi il 100% dei Fondi strutturali messi a disposizione dall’Ue. Quali saranno le future strate- gie della Polonia in materia di supporto agli investimenti? Il Paese, sia nel periodo 2007-2013 che nelle prospettive future (2020), è il più grande beneficiario del sostegno dell’UE rispetto agli altri paesi membri. La nostra strategia, per le future prospettive finanziare, consiste nel sostenere i bisogni delle aziende nelle varie fasi della loro attività. I fondi saranno destinati a ricerca, collegamenti stradali, trasporto pubblico, ammodernamento delle aziende agricole, agricoltura biologica o professionale, ma anche per lo sviluppo dell’imprenditorialità, il che significa che una gran parte dei fondi sarà aperta alle società operanti in Polonia. Grazie ai fondi UE e al nostro modo efficace di utilizzarli, il Paese è cambiato molto: oggi in Polonia si vive bene. Nella classifica Social Progress Index, che misura il benessere della società, il nostro Paese si è collocato al 13° posto nel mondo. Sono state recentemente prorogate le Zone Economiche Speciali, fino al 2026. Che cosa accadrà dopo il 2026 nelle aree attualmente ZES? attualmente, le ZES costituiscono la forma più accessibile di aiuti pubblici per il sostegno e lo sviluppo di nuovi progetti in Polonia. I numeri dicono tutto: le ZES funzionano in 146 città e 210 comuni. alla fine del 2012, vi operavano 1.243 aziende, metà delle quali con capitale polacco. Nelle ZES sono impiegate 248mila persone, di cui 187mila nuovi assunti. Il valore degli investimenti già realizzati è di quasi 21 miliardi di euro. Questi sono i risultati ottenuti nelle Zone, a cui si devono aggiungere circa 60mila posti di lavoro nell’indotto. E’ difficile oggi parlare del periodo successivo al 2026. Si può immaginare che lo spazio per fornire gli aiuti diretti per nuovi investimenti sarà in qualche modo ridotto. Supponendo che nel 2026 non ci sarà più la possibilità di sostenere gli investimenti, la maggior parte delle ZES avranno loro stesse un potenziale di crescita, grazie alla concentrazione delle società già esistenti e questo è un prerequisito per lo sviluppo di strutture di cluster. Nostra intervista pag. 6 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII I rapporti commerciali tra due paesi sono eccellenti da anni e lo scambio commerciale molto intenso. La Polonia importa dall’Italia beni di largo consumo, tecnologie avanzate, macchinari e food. La nostra quota di mercato ci vede piazzati al quarto posto come Paese fornitore. La Polonia è un paese giovane con un buon livello d’istruzione, eccellenze informatiche, manodopera qualificata e relativamente a basso costo. Un Paese dove gli italiani investono, favoriti anche dalle agevolazioni che possono ottenere nelle Zone Economiche Speciali ; il nostro Sistema Paese vuole favorire le esportazioni e i flussi commerciali ed agevolare e sviluppare le integrazioni produttive tra imprese italiane e polacche. a Varsavia, l’ambasciata italiana si pone come interlocutore per gli imprenditori di entrambi i Paesi e, grazie alla dinamicità dell’ambasciatore Guariglia, è diventata luogo di incontri, una “Piazza d’Italia all’Ambasciata d’Italia” così come egli stesso la definisce: L’Ambasciata italiana a Varsavia è un luogo di incontro per imprenditori italiani e polacchi che vogliono fare business e un luogo di incontro per “Piazza d’Italia” è il logo attraverso il quale l’Ambasciata italiana a Varsavia propone il Sistema Italia ai polacchi Tribuna Economica ha intervistato l’Ambasciatore Riccardo Guariglia la cultura dei rispettivi Paesi. Attraverso quali strumenti l’Ambasciata mette in campo le proprie iniziative? Le relazioni economiche e commerciali tra Italia e Polonia sono caratterizzate da un forte dinamismo, grazie anche ai profondi legami culturali e storici che caratterizzano i rapporti tra i due Paesi. L’ambasciata d’Italia a Varsavia svolge quotidianamente il suo lavoro di sostegno all’imprenditoria italiana attraverso il suo costante impegno nell’approfondimento dei legami istituzionali, politici ed economici tra i nostri due Paesi. Da quando sono arrivato in Polonia, ho poi aperto il piu’ possibile l’ambasciata al pubblico, cercando di trasformarla in una vera e propria “Piazza d’Italia” di cui possa beneficiare l’intero Sistema Italia. Ho organizzato quindi una serie di iniziative, sotto il logo “Piazza d’Italia all’ambasciata d’Italia”, Tychy: dai dirigenti alla produzione, persone che hanno il marchio Fiat nel cuore Fiat Poland è stata una locomotiva della rinascita Fiat, grazie alla Panda prima e alla 500 poi. Lo stabilimento Fiat di Tychy ha la potenzialità di produrre 2.300 auto al giorno. Nel 2009 è riuscita a produrne 605mila, oggi è costretta a fermarsi sotto le 300mila. Dopo il licenziamento di 1.400 persone a dicembre, Fiat Tychy occupa 3.500 addetti diretti più altri 4 mila nell’indotto. Le altre linee di produzione sono la Lancia Y e la Ka in collaborazione con la Ford. In pratica, lo stabilimento numero uno in Polonia che sforna più macchine di opel e Volkswagen. Ci sono linee completamente robotizzate, centri di controllo qualità e di diagnosi dei difetti che non hanno rivali. “Abbiamo prodotto l’ultima Panda – sotiene il direttore Fiat di Tychy, antoni Gren - il 20 dicembre 2012, dopo averne sfornato più di due milioni. A ottobre scorso abbiamo festeggiato la milionesima 500 “Made in Poland”. “Aspettiamo da Torino la de- Lunedì 4 Novembre 2013 cisione che riguarda il nostro stabilimento – prosegue - siamo fiduciosi perché produciamo con la migliore qualità e stiamo dimostrando che qui vale la pena investire”. a Tychy si lavora in squadra con i macchinari avveniristici dell’ italiana Comau (gruppo Fiat) in questo stabilimento polacco che vinse il premio Efqm di qualità fra tutte le aziende europee, dove il grado d’errore ammesso in lastratura è di massimo 2 millimetri e dove il 98% delle vetture finisce senza difetti al primo montaggio. Era il 1921 quando fu siglato il primo contratto ufficiale fra la Fiat e il governo polacco per costruire auto a Varsavia. Un anno prima era nata la «Polski Fiat», società al 51% del gruppo di Torino e per il resto di azionisti polacchi e fu nel ‘ 21 che la Fiat arrivò al 98% del capitale. oggi i vertici di Fiat “seguono il mercato” ma nella partita per le nuove Bravo, Punto e 500x, Fiat Poland non vuole rimanere in disparte. per presentare i prodotti delle eccellenze italiane e per favorire un’intensificazione sempre maggiore dei rapporti italo-polacchi in campo economico/commerciale e culturale. Quali sono gli ultimi progetti attuati dall’Ambasciata? oltre agli eventi organizzati sotto il logo “Piazza d’Italia all’ambasciata d’Italia”, di cui ho parlato prima, l’ultimo progetto realizzato e’ la stupenda mostra monografica di Guercino; presso il Museo Nazionale, comprendente 33 dipinti provenienti in grande maggioranza dalla Pinacoteca di Cento, colpita dal terremoto dello scorso anno in Emilia Romagna. Si tratta di un eccellente esempio di come le sinergie tra Istituzioni, arte e imprese siano fondamentali, soprattutto in periodi di crisi come quello attuale. L’esposizione, realizzata su impulso di questa In Polonia esistono 14 zone economiche speciali istituite con la legge del 20 ottobre 1994 con successive modifiche con sgravi fiscali per le nuove imprese. Si tratta di aree non abitate, circoscritte del territorio polacco, destinate all’esercizio delle attivita economiche a condizioni speciali. Gli imprenditori che vi insediano l’attivita possono beneficiare di aiuti pubblici. La gestione di ogni ZES é affidata a delle societa stabilite nel relativo decreto. L’obiettivo e quello di accelerare lo sviluppo economico del territorio soprattutto attraverso l’insediamento di specifici comparti di attivita economica, l’adozione di nuove soluzioni tecnologiche, il miglioramento della competitivita e la creazione dei nuovi posti di lavoro. Sono state stabilite delle soglie di aiuti pubblici alle imprese operanti nelle zone economiche speciali. Per le grandi imprese esse corrispondono al 75% dei costi ammissibili nel caso di aziende che hanno conseguito l’autorizzazione a insediare l’attivita nelle ZES prima della fine del 1999 ed al 50% dei costi ammissibili per le grandi aziende che hanno ottenuto l’autorizzazione durante il 2006. Per le piccole e medie imprese sono stati stabiliti dei RAPPORTI AMBASCIATE ambasciata e grazie alla collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia e di alcune delle principali ditte italiane in Polonia, che insieme ad altre ditte polacche la hanno sponsorizzata, e’ senza dubbio l’evento piu’ importante nel panorama culturale polacco del 2013. Gli imprenditori italiani in Polonia possono fare di piu’? La Polonia negli ultimi anni ha avuto un tasso di crescita del PIL molto positivo e tra i piu’ alti dell’Unione Europea. Nonostante il rallentamento di quest’anno dovuto agli effetti negativi derivanti dalla frenata relativa della “locomotiva tedesca” (la Germania e’ il primo partner commerciale della Polonia), il Paese ha comunque conservato un tasso dell’1.1% e le previsioni per il prossimo anno sono gia’ in ripresa (circa +2,5%). In una situazione economica cosi’ dinamica, e’ chiaro che ci sono spazi enormi per chi vuole investire in Polonia. Non si tratta, infatti, di spartirsi le quote di mercato gia’ esistenti, ma di trovare il proprio posto in un mercato in crescita, dove c’e’ ancora tanto spazio libero in molti settori. Grazie poi all’aumento della capacita’ di spesa dei cittadini polacchi, sicuramente i settori di eccellenza italiani, quali la moda o il design, hanno grandi possibilita’ di sviluppo. Inoltre, la Polonia ha creato una serie di strumenti per attirare investimenti dall’estero, come ad esempio le 14 Zone Economiche Speciali, che resteranno in vigore fino al 2026, per incentivare lo stabilimento di nuove attivita’ produttive grazie ad un regime fiscale vantaggioso e altre condizioni di favore per gli investitori. La Polonia è un Paese che utilizza circa il 100% dei Fondi Strutturali Europei, gli imprenditori italiani possono trarre beneficio da ciò nei loro investimenti nel Paese? La Polonia è stata confermata, durante l’ultimo negoziato sul Quadro Finanziario Multiannuale per il periodo 2014-2020, il maggior beneficiario di Fondi europei di coesione, che essa riesce a sfruttare in maniera estremamente efficace. Naturalmente le potenzialita’ che si aprono per le imprese italiane sono enormi, in particolare nei settori dell’energia e delle infrastrutture. In quest’ultimo, in particolare, importanti società italiane, come astaldi e Salini, sono già presenti nel Paese, ma altre potrebbero essere attratte a venire. Tribuna Economica Zone Economiche Speciali, uno strumento a disposizione degli investitori esteri periodi transitori (rispettivamente fino al 2011 e 2010) per la conduzione dell’attivita nelle ZES alle condizioni definite nelle autorizzazioni ottenute prima del 1 gennaio 2001. Il livello massimo di intensità di aiuto per le imprese del settore automobilistico operanti nelle zone economiche speciali è stato fissato al 30% dei costi di investimento. Sono aumentati gli aiuti ammissibili destinati ad investimenti rigu a r d a n t i l’adeguamento delle imprese agli standard comunitari di tutela dell’ambiente; sono state stabilite anche le regole in materia di aiuti di Stato per la ristrutturazione dell’industria metallurgica (riduzione della capacita produttiva e dell’occupazione negli stabilimenti).). Tutte le ZES sarannno attive fino al 2026 e successivamente diventeranno zone di attività economica. Le singole zone sono specializzate in specifici comparti di attivita economica – per esempio nelle ZES di katowice, Wałbrzych, Legnica e Tarnobrzeg domina il settore automobilistico, mentre nelle ZES kamienna góra, Cracovia, kostrzyń Słubice si sono insediate le imprese del settore della carta. I Principali vantaggi per chi si decide di investire nelle ZES sono l’ambiente politico ed economico stabile; agevolazioni sotto forma di incentivi statali; bassi costi di produzione; bassi costi di distribuzione; accesso ai mercati europei. Per beneficiare degli incentivi fiscali gli imprenditori devono rispettare alcune condizioni ed in particolare: investimento minimo: 100.000 euro; durata minima dell’investimento: 5 anni; i posti di lavoro creati devono essere mantenuti per almeno 5 anni. Per stimolare gli investimenti nelle ZES, lo Stato e le amministrazioni delle ZES mettono a disposizione sgravi fiscali e non fiscali come per esempio esenzione dalla tassa sul reddito; sgravi per le imposte sugli immobili; sgravi per le tasse sui mezzi di trasporto; sgravi per i dazi doganali; incentivi non fiscali per l’assunzione di nuovo personale; incentivi non fiscali relativi alle procedure di investimento. RAPPORTI AMBASCIATE MaPEI E L’INTERNaZIoNaLIZZaZIoNE La Polonia come hub per l’est Europa Veronica Squinzi, Responsabile Internazionalizzazione e Sviluppo del Gruppo Mapei, spiega a Tribuna Economica filosofia e rapporto con il Paese Composto da 68 aziende consociate con 63 stabilimenti produttivi operanti nei 5 continenti in 31 nazioni diverse, ognuno dei quali è dotato di un laboratorio di controllo qualità e con 18 Centri principali di Ricerca e Sviluppo, la strategia di internazionalizzazione del Gruppo Mapei si basa su due obiettivi di fondo: maggiore vicinanza alle esigenze locali e riduzione al minimo dei costi di trasporto (secondo alcuni studi interni condotti dalla stessa azienda, i prodotti non dovrebbero idealmente essere spediti oltre un raggio di 400 km per non perdere di competitivita’, ndr). Il Gruppo Mapei è leader nella produzione di prodotti chimici per l’edilizia, quali adesivi e prodotti complementari per la posa di pavimenti e rivestimenti di ogni tipo e di altri prodotti chimici per l’edilizia come impermeabilizzanti, malte speciali e additivi per calcestruzzo, prodotti per il recupero degli edifici storici. La costante internazionalizzazione dell’azienda è direttamente collegata alla crescita del fatturato e, nell’internazionalizzazione, c’è anche la Polonia: “Fin da subito la Polonia è stata per Mapei un mercato molto interessante” sostiene durante il nostro incontro Veronica Squinzi, Responsabile Internazionalizzazione e Sviluppo del Gruppo Mapei e Mem- bro del Consiglio Direttivo di Mapei Polonia. “Abbiamo trovato un ambiente aperto, un Paese che, dopo essere uscito da un momento particolare, ama la propria nazione, un Governo che investe sulle persone, nelle infrastrutture e che crede negli investimenti esteri. È un Paese che può giocare un ruolo importante nello sviluppo della grande Europa; noi abbiamo trovato un mercato interessato a prodotti altamente qualificati e tecnologici. Inoltre, per la sua posizione geografica, può diventare strategicamente interessante anche come hub per l’est Europa”. “La Polonia, poi – prosegue Veronica Squinzi -, è un Paese che mi è molto caro: ha segnato la mia crescita professionale sia a livello di formazione che a livello imprenditoriale”. Nel maggio di quest’anno è stato ufficialmente aperto il secondo stabilimento di produzione di Mapei Polonia a Barcin, nell’ambito della strategia di crescita del Gruppo nel Paese. “Mapei Polska, nata nel 2000 per la commercializzazione nostri prodotti, ha subito dato una svolta alla propria presenza nel paese in quanto il gruppo ha ben presto deciso di investire produttivamente nel paese; tre anni dopo – continua la Responsabile Internazionalizzazione e Sviluppo Indesit Company: 4mln di pezzi prodotti nelle 3 aree industriali polacche sko per la produzione di lavatrici e lavastoviglie e sono inizati i lavori su nuovi progetti industrialicappe e linee di produzione di componenti in plastica, grazie a quest’operazione Indesit ha dato vita al più importante polo industraiale del Paese, nel settore. Il gruppo, in Polonia, dà lavoro a 3.239 persone, il totale della produzione nel 2012, è stato di 4mln di pezzi. Perché dismettere una parte della produzione in Italia per andare ad investire in Polonia? Perché non c’è più la possibilità che questo tipo di elettrodomestici vengano prodotti in Europa occidentale: è un problema di costi. Una produzione, quella italiana, destinata principalmente ai mercati ad alto valore aggiunto dei Paesi dell'Europa occidentale. Le produzioni destinate ai Paesi dell'Est sono delocalizzate là dove il lavoro costa meno. Ma non si tratta solo di manodopera, c’è da tenere in considerazione anche il costo dell’energia, passando per l’elevatissimo livello di tassazione esistente in Italia che, paragonato a quello della Polonia, fa la differenza. Indesit Company è tra i leader in Europa nella produzione e commercializzazione di grandi elettrodomestici (lavabiancheria, asciugabiancheria, lavastoviglie, frigoriferi, congelatori, cucine, cappe, forni e piani di cottura); il Gruppo ha 8 poli industriali dislocati in Italia, Polonia, Regno Unito, Russia e Turchia. In Polonia, Indesit Company ha concentrato la produzione nella Zona Economica Speciale di Łódz. La storia di Indesit in Polonia risale al 1992 con l’apertura dell'ufficio commerciale a Varsavia mentre nel 1999 è stato aperto l'impianto di cottura ed è avvenuto il trasferimento a Łódz. Cinque anni dopo, è diventato operativo l'impianto di raffreddamento, sempre a Łódz. Tra il 2008 e il 2011 sono stati inaugurati gli impianti di Radom- TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII Lunedì 4 Novembre 2013 del Gruppo Mapei – è stato aperto il primo stabilimento a Gliwice. Il secondo stabilimento è stato poi inaugurato a Barcin nel maggio scorso. Inoltre il Gruppo Mapei è presente nel Paese con altre 2 società: Sopro Polonia con uno stabilimento a Nowiny e la Górka Cement con una cementeria per la produzione cementi alluminosi a Trzebinia che ha recentemente festeggiato il centesimo anniversario”. Così come in tutte le altre societa’ del Gruppo, anche in Polonia l’organico è al 100% locale (a partire dal management, ndr): attualmente il Gruppo Mapei è presente in Polonia con oltre 600 dipendenti in costante crescita. Un esempio è Mapei Polska che dai 48 dipendenti al momento dell’apertura dello stabilimento di Gliwice nel 2003 conta attualmente 315 impiegati. La filosofia si basa sul concetto di integrazione e comprensione del territorio e proprio per questo “il 96 % dei prodotti di Mapei Polska venduti sul mercato polacco è prodotto localmente e il restante 4 % viene importato dall’Italia” spiega Veronica Squinzi, che, alla nostra ultima domanda su che cosa significa operare a livello globale, risponde: “Significa essere vicini alle esigenze dei consumatori/applicatori, cercando di capire dall’interno quali sono le esigenze cercando di interpretarle con prodotti che siano sempre piu’ compatibili con le caratteristiche di ciascun mercato. In altre parole – conclude -, parlare la stessa lingua delle persone, capire le loro esigenze, anticipandole anche con prodotti tecnologicamente avanzati”. SB La quercia è il simbolo di Dąbrowa Górnicza, una città rinata grazie alla ZES La giovane, verde Dąbrowa Górnicza, è un luogo ottimale per i progetti di business, almeno a giudicare dall’entusiasmo con cui il vicesindaco Henryk Zagula “propone” la propria Città: “Fino all’inizio degli anni ’90 eravamo un centro siderurgico e minerario e la nostra disoccupazione arrivava al 20%. Grazie alla zona economica speciale siamo rinati”. Il nome di Dąbrowa Górnicza deriva da un luogo ricoperto da alberi di quercia, che significa forza, resistenza e longevità. E la quescia è diventato il simbolo della promozione di Dąbrowa Górnicza. Troviamo la quercia nei cataloghi, nei loghi, nel sito, nei gadgets, ovunque. “Promuoviamo la nostra area industriale attraverso campagne pubblicitarie, presentiamo le nostre offerte agli investitori, partecipiamo a missioni imprenditoriali, siamo presenti nelle Fiere internazionali, abbiamo un sito tradotto in cinque lingue, compreso il cinese e…invitiamo i giornalisti…” ribadisce Zagula quando gli chiediamo attraverso quali azioni viene fatta la promozione della Città. L’economia di Dąbrowa Górnicza è determinata principalmente dalle attività delle 18 grandi aziende, dove sono impiegate più di 250 persone per ogni impresa. Il secondo gruppo è composto da 119 imprese, che impiegano ciascuna da 50 a 250 Pol - rail in action: • Wide transport geography, including the largest East-West and North-South transportation corridors • Transportation of a whole range of goods, including dangerus goods • Analysis and project development of the best forwarding solution and Integrated rail freight logistic service • Origin-destination offering and tracking & tracing services (advanced IT System) • Organization of block trains • Freight pick-up, tracking, cross docking and warehousing • Out of gauge transports • Organization of terminal operations and door to door delivery in the main Italian and Eastern Europe locations. HEadquartEr Via Roma, 43/b 33100 Udine Tel: +39 0432 224911 Fax: +39 0432 504788 pag. 7 OFFICE Via Corelli 61, 20134 Milano Tel: +39 02 703033641-42 Fax: +39 02 703033634 www.pol-rail.com • [email protected] persone e 140 aziende a capitale straniero (indo-britannico, francese, italiano, svizzero, tedesco, belga, austriaco e spagnolo) a queste cifre si sommano 12mila micro imprese a conduzione familiare, che stanno vivendo una nuova stagione di crescita. L’Italia occupa il 2° posto come investitore nell’area. Le attività produttive sono concentrate nei settori economici tradizionali ma l’interesse della Città è quello di investire in nuove tecnologie. La presenza di imprese di costruzione, produzione di vetro, industria automobilistica, materie plastiche, imprese di trasformazione, elettronica e alimentare, sono il punto di forza delle attività produttive. Grazie alla vicinanza del terminal merci a Sławków, che permette il trasporto di merci per ferrovia in Ucraina, Russia e asia (Cina inclusa) Dąbrowa Górnicza segna la sua presenza nella mappa dei centri logistici internazionali. La città offre molte opportunità per lo sviluppo delle imprese commerciali e sostiene coloro che investono con tecnologie moderne e nel pieno rispetto dell’ambiente. alle iniziative imprenditoriali nel settore turismo viene data priorità. Come ha sottolineato il vicesindaco, Dąbrowa Górnicza si trova all’interno della Zona Economica Speciale di Katowice (Sosnowiec-Dąbrowa Subzone) . Gli imprenditori che decidono di fare investimenti su terreni situati all’interno della Zona possono contare sugli sgravi fiscali previsti per le ZES. L’obiettivo delle ZES è quello di accelerare lo sviluppo economico del territorio soprattutto attraverso l’insediamento di specifici comparti di attività economiche, l’adozione di nuove soluzioni tecnologiche, il miglioramento della competitivita e la creazione dei nuovi posti di lavoro. Le Zone sono state stabilite prima che la Polonia entrasse nell’UE, per questo motivo durante i negoziati nel capitolo “politica della concorrenza” alle ZES fu dedicato molto spazio e sono stati stabiliti dei periodi transitori in materia di assistenza pubblica destinata alle imprese. Con il tempo le ZES diventeranno zone di attivita economica e per le aziende saranno create le condizioni necessarie per la realizzazione dei nuovi posti di lavoro. Le 14 Zes della Polonia, sono state appena prorogate fino al 2026, rispetto alla scadenza originaria prevista per il 2020. pag. 8 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII ICE Varsavia elabora progetti orientati al business Gli Uffici ICE all’estero realizzano una complessa serie di attività che vanno dall’assistenza a imprese italiane e locali alla raccolta e divulgazione di informazioni (indagini di mercato settoriali, guide, congiuntura) dalla realizzazione di iniziative promozionali all’organizzazione di missioni di operatori locali in Italia, alla formazione ai servizi personalizzati. L’Ufficio ICE di Varsavia non fa eccezioni. Quasi tutti i progetti elaborati sono orientati al business e prevedono un coinvolgimento diretto degli importatori di prodotti italiani allo scopo di facilitare il loro lavoro, consolidare la presenza delle imprese da essi rappresentate e offrire ad altri operatori polacchi, che, al momento non si occupano di Italia, una immagine chiara dei vantaggi connessi con il lavorare insieme alle imprese italiane. attraverso il monitoraggio costante dell’andamento e delle problematiche dei più rilevanti comparti merceologici, l’ICE di Varsavia può indirizzare le aziende italiane verso progetti di successo. abbiamo incontrato Giuseppe Federico, Direttore dell’ICE di Varsavia e gli abbiamo chiesto: l’Italia può ancora contare sul fascino del Made in Italy in Polonia oppure deve fare di più? “La Polonia rimane un mercato strategico per l’export italiano (11° mercato di sbocco secondo i dati ISTAT sull’intero a 20 anni dalla sua costituzione, Ferrero Polska oggi occupa quasi 1400 persone e svariate centinaia nell’indotto. I brands Nutella, Tic Tac, Kinder Bueno o Kinder Sorpresa sono oramai diventati icone di gusto e qualità anche per il consumatore polacco. Un momento importante dello sviluppo di Ferrero Polska è segnato dalla decisione di costruire lo stabilimento in un piccolo paese a 45 km da Varsavia, Belsk Duży. Fin dal proprio insediamento, Ferrero si è adoperata per integrarsi con le comunita’ locali polacche. ad oggi, il 75,84% degli acquisti totali di Belsk e il 100% delle forniture delle Business Unite, sono di provenienza locale. Inoltre, il 50% circa dei fornitori di materie tecnico e di servizi, si trova del raggio di anno 2012 con 9,2 miliardi Euro), nonostante una nostra quota pressoché stabilizzata sul 2,4 – 2,5%, quale fornitore del Paese. Di rilievo sono peraltro gli IDE italiani e la presenza di tante imprese a capitale italiano nel mercato polacco”. “Relativamente al posizionamento dell’Italia sul mercato (interscambio e IDE), la Polonia, per il peso e la performance della sua economia, per la sua capacità di attrarre IDE, per l’afflusso di fondi UE e per la rapida e profonda modernizzazione infrastrutturale ancora in atto rappresenta un mercato strategico per la crescita del nostro Sistema Paese. Sono, infatti, diversi anni che la Polonia è tra i primi 10 - 12 Paesi destinatari delle nostre esportazioni, davanti a tutti i BRICs, esclusa la Russia, pur avendo un numero di abitanti di gran lunga inferiore (38,5 milioni)”. “Mantenere e accrescere la nostra quota, quale quarto Paese fornitore con il 5,1% nel 2012, ci deve sempre spingere ad analizzare delle scelte operative di “promotion sistemica” sul fronte del “fascino del Made in Italy” come lo chiama Lei, perché il Paese è certamente un mercato in continua evoluzione. Non va pertanto dimenticato, passando ad un’analisi per macrosettori, che da anni la crescita economica e l’integrazione commerciale della Polonia con i Paesi UE ha visto il consolidarsi nel mercato locale dei nostri beni strumentali”. Lunedì 4 Novembre 2013 “Il nostro export in Polonia rimane sì caratterizzato da una prevalenza di beni strumentali e intermedi, ma forte rimane il nostro export di beni di consumo dove prevalgono l’abbigliamento, gli accessori, le calzature, l’agroalimentare ed i vini, questi ultimi conosciuti ed apprezzati, ieri come oggi. In questo mercato il “fascino del Made in Italy” si fonda, quindi, da un lato sulla affidabilità, capacità imprenditoriale e sicurezza industriale dei nostri beni strumentali ma anche del senso di saper operare in partnership e dall’altro di potersi porre quale riferimento mondiale di quei beni di consumo per il design, qualità del prodotto e “stile di vita” pur in un mondo ove non deve prevalere soltanto la cultura del “low-cost”. Dott. Federico, alla Polonia interessa l’euro? Perche’tanto scetticismo intorno alla moneta unica europea? “Proprio per l’aspirazione della Polonia a diventare il terzo Paese produttore dell’Europa dopo la Germania e l’Italia, questo Paese ha bisogno dell’Euro. Ne ha già condiviso e sottoscritto l’ingresso nel 2015 e non potrebbe non operare nei mercati globalizzati senza una valuta forte ed affidabile nel mondo intero. Certamente che lo scetticismo si è insediato qui e per fortuna non tra molti, ma il dibattito rimane. Ritengo che un Paese ampiamente aperto verso i mercati mondiali, agli investimenti esteri e particolarmente attraente anche per i flussi finanziari che qui rimangono dinamici, non può che rimanere legato ad una valuta europea di “garanzia” quale è appunto l’Euro”. Ferrero Polska e l’integrazione con la comunità locale 50Km dallo stabilimento ed il 20% nel raggio di 100. Col passare degli anni lo stabilimento si e’ trasformato in uno dei siti produttivi piu’ importanti per il Gruppo e allo stesso tempo tra i piu’ grandi produttori di prodotti dolciari in Europa. Indossate le opportune protezioni igieniche, è possibile vedere dal vivo la catena di montaggio che sforna i prodotti Ferrero, preparati con la cura che rivolge in prima persona il Presidente: “Il Sig. Ferrero è il primo assaggiatore di ogni prodotto – ci dicono – ed è lui che da l’ok sulla qualità delle materie prime”. attualmente lo stabilimento ha raggiunto una produzione di 900mila quintali di cui più dell’80% è destinato all’export in 70 Paesi in tutto il mondo. Secondo fonti ufficiali, Ferrero Polska è al 29mo posto sulla lista degli esportatori di tutti i settori in Polonia e il numero 1 per quanto riguarda il settore alimentare. Nell’ultimo decennio, grazie ai crescenti investimenti nello sviluppo dei prodotti, la Ferrero è diventata uno dei primi tre, più importanti, player del mercato, numero 3 nel mercato del Chocolate Confetionary con la market share dell’11,8% e numero 1 con 13,9% quando parliamo del mercato di riferimento. RAPPORTI AMBASCIATE (da pag. 5) profondità di 327 metri. C’è un ascensore, ma la discesa si fa a piedi: una stretta scala di 378 gradini conduce i visitatori a 64 metri di profondità, per una visita spettacolare delle viscere abitate della terra. Nel 1978 la miniera di sale di Wieliczka è entrata nella lista dell’UNESCo come Patrimonio dell’umanità. La Malopolska è anche zona economica speciale Non solo turismo dunque, per la regione. La Malopolska e Cracovia sono un crocevia di attività internazionali, sede di qualificate università con indirizzo teconologico e centri di ricerca e sede di un Parco Tecnologico di tutto rispetto. Nel nostro incontro, Roman Ciepiela, vice-presidente della Regione e Stanislaw Bisztyga, Vice-presidente dell’agenzia di Sviluppo Regionale della Malopolska, hanno messo in evidenza le potenzialità della regione. “Cracovia è la seconda città più importante in Polonia, dopo Varsavia. E’ una città dai numeri importanti: 33 università, 200mila studenti, 20 istituti di ricerca. Un’economia competitiva composta, tra l’altro, da risorse umane molto qualificate, formate nelle nostre Università, prima fra tutte l’università tecnologica, qui il primo datore di lavoro è l’Università. Grazie a una manodopera di alto livello indendiamo migliorare l’innovazione – ha dichiarato Roma Ciepiela, vice Presidente della Regione Malopolska - le nostre università sono impegnate nei progetti per l’eliminazione del Co2 e sono leaders nei progetti per isole energetiche e fonti rinnovabili”. anche per quanto riguarda le infrastrutture, gli investimenti sono importanti: autostrade, ferrovia e l’aeroporto di Cracovia, il 2° aeroporto della Polonia con I punti di forza del turismo passano dalla Regione Malopolska 3milioni di passeggeri che transitano ogni anno. Sono in corso i lavori per l’ampliamento del 2° terminal. “La Malopolska ha un tasso di disoccupazione dell’11,5% mentre a Cracovia il tasso si abbassa al 6%, la situazione del mercato del lavoro è buona rispetto al resto della Polonia –prosegue Ciepiela – la retribuzione media in Polonia è di 3700 zloty mentre nella Malopolska è di 3300 zloty questo per contenere i costi delle aziende”. Il 60-65% dell’industria della Malopolska è basata sul terziario, il 10% industria manufatturiera, 6% automotive, 13% edilizia. Per l’industria chimica è un periodo molto felice così come per la tecnologia. “La nostra Agenzia ha la finilità di accopagnare l’imprenditore nel proprio investimento – sostiene Stanislaw Bisztyga Vice-presidente dell’agenzia di Sviluppo Regionale - siamo partner di PAIZ (l’agenzia Polacca per gli Investimenti Esteri, ndr) e gestiamo i fondi comunitari. Dovremmo far sì che le nostre aziende si allontanino dai Fondi per andare verso la creazione di investimenti che ritornano. Abbiamo in Polonia un sistema bancario molto stabile e le banche posso dare man forte alle imprese; per esempio, è stato proposto dalle banche un sistema di finanziamento alle aziende per 10 anni con un tasso al di sotto del 4%. Bisogna che gli imprenditori cambino gradatamente la mentalità”. Chiediamo a Stanislaw Bisztyga come è strutturata la burocrazia in Polonia per un imprenditore che vuole impiantare un’azienda ed egli ci assicura: “la burocrazia è snella”. Il Parco Tecnologico “A Cracovia le università formano migliaia di tecnici specializzati che lavorano sia per le multinazionali che per le aziende locali. L’intera regione sta investendo in formazione, tecnologia e sviluppo – sottolinea Krzysztof Krzysztofiak, Vice Presidente Parco Tecnologico di Cracovia – “La collaborazione tra multinazionali, enti pubblici e università offre opportunità di trasferimento di tecnologia sulla quale Cracovia e il Parco Tecnologico contano per modernizzare l’ economia”. L’obiettivo è di diventare la Silicon Valley Europa, vale a dire, un’intera area per l’innovazione. Non è un caso che Motorola abbia fondato un centro di sviluppo per la tecnologia radio digitale a pochi chilometri da Cracovia e se altre aziende come Google, Ibm vengono da queste parti per arruolare i loro ingegneri è perché l’intera area della Polonia meridionale sta conoscendo uno straordinario sviluppo nel settore tecnologico. RAPPORTI AMBASCIATE Lunedì 4 Novembre 2013 Gli scambi economici tra la Polonia e l’Italia hanno una lunga tradizione di collaborazione commerciale. Gli imprenditori italiani tendono ad esportare in Polonia componenti altamente trasformati per l’industria dei metalli, prodotti metallurgici, macchinari per l’edilizia, appa- In affiancamento a Fiat, Marcegaglia e Cimolai ed altri importanti Gruppi nella gestione logistica e del trasporto di collegamento con la Polonia e non solo, PolRail, una tra le principali società partecipate da Ferrovie dello Stato Italiane e Ferrovie Polacche (PKP Cargo S.a.) e il suo gruppo, rappresenta uno dei principali attori del traffico ferroviario sugli assi nord-sud–nord Europa. La mission dell’azienda è lo sviluppo e la progettazione di soluzioni integrate di trasporto, il collegamento dei diversi punti logistici e produttivi dell’Europa e lo sviluppo del trasporto ferroviario “green” per le grandi aziende e i grandi gruppi industriali italiano ed esteri. Pol-Rail, ad esempio, si è occupata del trasporto, per conto della Cimolai Spa (Pordenone), dei componenti per la realizzazione del futuristico stadio nazionale di Varsavia (55mila posti al coperto) in vista dei Campionati Europei del 2012; per raggiungere tale destinazione, i componenti dello stadio hanno attraversato Torino ospita le “Giornate Polacche” Dal 6 al 12 novembre 2012 si svolgeranno a Torino le Giornate Polacche, un insieme di iniziative intitolato “Festival delle nuove tecnologie – la Polonia da scoprire”. L’evento, organizzato dall’ambasciata della Repubblica di Polonia in Italia, ha ottenuto il Patrocinio della Città di Torino. Gli elementi portanti del programma saranno il seminario dedicato alle alte tecnologie come fattore indispensabile per la competitività europea nel mondo globalizzato, una mostra multimediale dedicata ai successi polacchi nell’ambito delle tecnologie innovative e due seminari dedicati all’industria aeronautica e al settore ICT, entrambi accompagnati da incontri B2B. La scelta di Torino, capitale del Piemonte, non è casuale. Il Piemonte e le regioni Lubelskie e Podkarpackie sono centri di spicco nel settori aereonautico e delle nuove tecnologie. Le due regioni polacche godono inoltre della presenza sul loro territori di Zone Economiche Speciali e di cluster (tecnologico, aereo, informatico) e creano in tal modo delle opportunità che le rendono particolarmente attraenti per lo sviluppo della cooperazione con gli investitori stranieri. TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII pag. 9 L’agenzia polacca per l’informazione e gli investimenti assiste gli imprenditori esteri che vogliono insediarsi nel mercato interno tecniche, prodotti chimici e sol- gli esportatori. “Attraverso la nostra Agenzia recchiature elettriche ed elettro- venti, prodotti chimici, vetro e cristallo, gomme e materie prime sono entrati in Polonia quasi 170 e prodotti alimentari, in partico- miliardi di euro tra il 2005 e il lare carne, caseina, latte in polve- 2012 – dichiara il presidente, re. È stato segnalato anche inte- Slawomir Majman – in questo periodo storico, noi polacchi siamo resse per il settore della stampa. Viceversa, l‘industria del le- la parte ottimista dell’Europa”. una catena di attori, frontiere e lonia, paesi est europei e FranNel secondo trimestre 2013 il gno polacca è da anni l’oggetto paesi articolata sotto la supervi- cia) ed extra Europei (Kazakid’interesse delle imprese di en- mercato polacco ha confermato il sone del personale Pol-Rail, for- stan, Turkmenistan, Uzbekistan, trambi i paetrend positivo nendo un servizio altamente qua- Russia). dei primi tre si (case premesi dell’anIl team internazionale, grazie fabbricate in lificato. “Siamo la no consePol-Rail, quindi, affianca i a competenza, professionalità e legno, legnaguendo, anparte ottimista grandi gruppi industriali italiani profonda conoscenza dei mercati me, materia cora una volprima, pallidell’Europa” (del chimico, dell’automotive, in cui opera, è in grado di orgata, buoni rine, nastri, del siderurgico e macchinari e nizzare il trasporto ferroviario dichiara sultati in teretc). componentistica) e li accompa- utilizzando diversi provider in mini di nuPer auSlawomir Majman mero di offergna nella loro logistica/trasporto modo da ridurre i costi e le tem- mentare la Presidente te pubbliche in diversi Paesi europei (oltre Po- pistiche di trasporto. quantità deiniziali (IPo). di PAIiIZ gli investiSecondo menti esteri a Varsavia Tra i servizi internazionali che possono essere garantiti ci sono: la Pricewain Polonia • la terminalizzazione e distribuzione merci nelle principali terhouseCoocon lo scopo località italiane ed est europee; pers, Varsavia di incentivar• il pick-up delle merci, trucking, cross-docking e magazzinaggio; è infatti riuscita a mantenere il sene lo sviluppo economico entra • l’organizzazione di trasporti eccezionali; condo posto in Europa per numero in gioco l’agenzia polacca per • la gestione completa del trasporto da origine a destino con di IPo. Nel secondo trimestre del l’informazione e gli investimenti collegamenti su tre direttrici principali: la direttrice polacca, 2013, la Borsa dei Valori polacca (PaIliZ) che aiuta l’investitore la direttrice rumena con i prodotti Rail & Road Shuttle ha registrato il 24% di debutti per per tutte le procedure amminie la direttrice balcanica con il servizio Transbalkan; un valore complessivo di oltre 40 strative e legislative che si rendo• un network internazionale con partner locali in Polonia, milioni di euro. Il valore delle IPo no necessarie nel processo di reaUngheria, Serbia, Macedonia, Bulgaria, Bielorussia e Russia; in Europa nel secondo trimestre lizzazione di un progetto, pro• un sistema informatico web-based, collegato con sistemi del 2013 è stato di 5,2 miliardi (+ muove prodotti e servizi polacchi operativi delle ferrovie nazionali estere. 58% rispetto al primo trimestre, e con ciò, appoggia l’attività desecondo i rilevamenti di PwC IPo Watch Europe). “L’anno scorso, gli Ide in Polonia sono aumentati del 5% e nel manifatturiero, il Paese si è piazzato al terzo posto per attratre o p tività dopo Cina e Stati Uniti. La a Sing ay, B e Polonia non è mai entrata in reTh s By den Gar cessione in nessuno degli anni della crisi globale- spiega il Direttore dell’agenzia di Varsavia - ha utilizzato i fondi strutturali re per costruire infrastrutture e apo Sing , t r o s e adeguare il proprio sistema busR and ay S aB n rocratico e di formazione e quei r Ma sto le ha permesso di attirare molti investitori provenienti dall’estero”. PaIiIZ è stata fondata nel luglio 2003 in seguito alla fusione dell’agenzia degli Investimenti MAPEI: SOLUZIONI CERTIFICATE Esteri in Polonia (PaIZ) con PER PROGETTI ECOSOSTENIBILI IN l’agenzia delle Informazioni PoTUTTO IL MONDO DA PIÙ DI 30 ANNI lacca (PaI) con lo scopo di coorPRODOTTI CERTIFICATI. dinare la promozione economica I prodotti Mapei sono certificati secondo i più severi standard internazionali; frutto dei del paese 18 laboratori R&S del Gruppo. Sono formulati con materie prime innovative, riciclate e ultraleggere, sviluppate per ridurre il consumo energetico e sono a bassissimo oggi il PaIiIZ si occupa di contenuto di VOC. /mapeispa oltre 80 progetti d’investimento, di cui 20 riguardano grandi consorzi stranieri. Pol – Rail trasporta merci sugli assi nord-sud-nord Europa pag. 10 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII Lunedì 4 Novembre 2013 Bank Pekao dà man forte agli imprenditori per far crescere il loro business Fondata nel 1929, Bank Pekao è una delle più grandi istituzioni finanziarie in Polonia; dal 1999 Pekao far parte di UniCredit. L’istituto opera attraverso la seconda più grande rete di sportelli (1001) in Polonia ed è composto dal più grande fondo di investimento nazionale, un fondo pensioni, due case di brokeraggio, leasing e factoring , tutti leader nei rispettivi segmenti di mercato ed è specializzato nel supporto alle imprese per la gestione dei Fondi europei, i Fondi che hanno aiutato il Paese nella realizzazione dei grandi investimenti. Nel primo trimestre 2013, ha rafforzato la propria posizione di Banca leader nel settore pubblico e nel finanziamento di progetti di grandi dimensioni, realizzando, tra l’altro, un utile netto consolidato di 1,4 miliardi di PLN (+11,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno); ha abbassato i costi (- 3,4%) e migliorato il costo del rischio di credito di 68 punti base nel secondo trimestre continuando la crescita a due cifre (+14,2% rispetto al 2012) nei prestiti al dettaglio confermando l’alto livello di credito alle imprese e aumentando il portafoglio crediti del 2,4% ri- PeoPay, la novità di Bank Pekao per pagamenti con smartphone Emanuele Cacciatore, Direttore della divisione Retail banking di Pekao annuncia l’introduzione di PeoPay nel mercato polacco; un nuovo sistema di pagamento che permette di utilizzare gli smartphone al posto delle carte e che supera completamente il Pos. Elaborato da Pekao, è già funzionante in circa 10mila punti in tutta la Polonia. PeoPay è entrato in funzione dall’inizio dell’estate, l’obiettivo è di riuscire a sostituire tutti i Pos di Pekao. PeoPay interagisce non solo con i Pos, ma anche tra smartphone e smartphone per pagamenti diretti e con i Bancomat. “È un investimento singolare da questo punto di vista: uno strumento che va diritto alla transazione – sostiene Cacciatore - a UniCredit piace molto e potrebbe essere implementato”. petto all’anno precedente. a Luigi Lovaglio, Presidente & CEo di Bank Pekao Sa, Tribuna Economica ha chiesto come vede la situazione economica polacca: “La Polonia segue l’andamento della Germania, è un Paese abituato a crescere del 5%. Oggi la crescita è diminuita intorno al 2-3% e i polacchi si sono preoccupati. La Polonia gode di buona salute e guarda al futuro. E’ un Paese che investe utilizzando quasi per intero i Fondi Europei e grazie ai Fondi, insieme a tassi molto bassi e agli interventi a sostegno delle PMI, è riuscito a contenere la frenata dell’economia. Il polacco come indole non rischia fondi propri, investe quando ha a disposizione un capitale, il nostro compito è quello di invogliare anche i piccoli imprenditori e fare business. Pekao è pronta per dare alle PMI e alle micro aziende (quelle con meno di 9 dipendenti, ndr) che rappresentano il 60% del tessuto industriale polacco, ogni tipo di supporto”. Che cosa ne pensa dell’ingresso della Polonia nell’Euro? “Lo zloty è uno strumento che può aiutare l’economia. Prima di pensare all’euro occorre che il Governo metta in campo altre riforme. Dopo le riforme si può pensare all’Euro e comunque non prima del 2015”. Leggi NELLA VERSIONE DIGITALE Vai sul nostro Online www.etribuna.com e clicca SMATPHONE - TABLET CI TROVI ANCHE SU RAPPORTI AMBASCIATE Łódź sta rinascendo come la città delle nuove tecnologie, dell’informazione e dei media Łódź continua ad intraprendere iniziative per conquistare gli investitori considerato che la città è un luogo di interesse per nuovi investimenti sia da parte delle grandi aziende mondiali, sia da quelle piu piccole; queste ultime costituiscono il punto di riferimento per gli investitori già presenti nel mercato. Gli investitori sono attratti dalla buona localizzazione della citta, dai bassi costi di gestione dell’attivita di business e dal personale qualificato. Un gran numero di laureati sommati alla reputazione delle scuole superiori di Łódź sono stati punti di forza per la localizzazione dei centri di servizio internazionali. In citta, infatti, sono presenti piu di 1.200 aziende del settore IT. a Łódź abbiamo incontrato, Karina Stasiak, Investor Relation Manager della Comune di Łódź e agnieszka Sobieszek Direttore del Dipartimento di Sviluppo della Zona Economica Speciale. “Nell’Ufficio Comunale di Łódź e stato creato il Centro Servizi per gli Investitori, il cui compito principale e quello di attrarre e sostenere gli investitori strategici – del settore BPO (Business Process Offshoring), IT, logistica e produzione di elettrodomestici, nonché grandi investitori di altri settori – ha dichiarato Karina Stasiak - . Il Centro agisce in modo mirato, attraverso un’offerta d’investimento adeguata alle particolari necessità di un ogni soggetto ed è utile per mantene i rapporti commerciali tra gli investitori e le istituzioni regionali e nazionali. Il Centro acquisisce e gestisce gli investitori, assicura il sostegno organizzativo durante il percorso d’ investimento, preparazione del progetto, realizzazione e fase post- investimento. Offre inoltre agli investitori un accesso veloce al complesso delle informazioni riguardanti l’ambiente economico-legislativo degli investimenti, fornisce l’aiuto nel reperimento di partner e fornitori di merci; offre anche i servizi nella individuazione del sito dell’investimento. All’investitore viene affiancato un assistente dell’ufficio che agisce in modo “one stop shop” – cioè prepara le offerte d’ investimento della città alla luce delle specifiche esigenze individuali. Le imprese possono contare anche sul sostegno da parte di funzionari della Comune di Łódź di grado piu elevato”. La citta si trova all’incrocio tra le autostrade a1 e a2, la pianificata superstrada S8 e la tangenziale ovest S14. L’aeroporto internazionale ha implementato i suoi collegamenti con Londra, Dublino, Vienna e Copenaghen. La dimensione di spazio ufficio di classe a a Łódź e stimata su 20 000 mq e sono in fase di realizzazione diversi progetti per uffici di classe a/B+ per una superficie totale di 95.000 mq. I palazzi ottocenteschi postindustriali sono stati rivitalizzati e adattati ad uffici di altissimo livello. “Un ampio pacchetto di incentivi relativi alle esenzioni fiscali sugli immobili offerti dalla citta di Łódź e all’IRES nella Zona Economica Speciale, costituiscono un ulteriore importante punto d’interesse per gli investitori - dichiara a sua volta agnieszka Sobieszek - “I principali elementi della strategia volta a migliorare l’immagine esterna di Łódź si concentrano su attivita promozionali mirate quali, l’aspetto multiculturale, le tradizioni nel campo della cinematografia, nonché l’effettiva applicazione delle misure di sostegno, in particolare nel settore delle infrastrutture dei trasporti (ferrovie, autostrade, aeroporti) e nello sviluppo del settore alberghiero, in particolare quello di alta qualita”. Manufaktura è un centro commerciale, culturale, di servizio e di intrattenimento situato nel centro di Łódź. aperto nel 2006, Manufaktura è costruito dove prima sorgeva un compound industriale tessile. Chiusa la fabbrica, per tanti anni l’edificio gigantesco è andato in rovina, poi una decina di anni fa sono stati investiti quasi 300mln di euro ed è sorto il Manufaktura, una delle riconversioni più interessanti del mondo, unico esempio in Polonia di trasformazione di un edificio post- industriale del XIX secolo, in una moderna struttura commerciale. Manufactura si estende su una superficie di oltre 27 ettari dentro ai quali ci sono più di 300 negozi, due supermercati, un cinema, decine di bar e ristoranti, un grande albergo, impianti sportivi, quattro musei, un centro internazionale della moda e promozione e molti uffici. Dei 27 ettari, 9 sono occupati dai locali ristrutturati della ex fabbrica tessile Izrael Poznański (monumento nazionale) e 9,5 ettari sono costituiti da nuovi edifici. economia estera EMIRaTI aRaBI UNITI Al via il progetto Dubai Smart City Il Ruler di Dubai Sheikh Mohammed bin Rashid al Maktoum ha annunciato recentemente un progetto per trasformare Dubai in una nuova Smart City. I servizi governativi diventeranno accessibili e veloci con l'utilizzo di Nel suo ultimo rapporto sulle prospettive economiche mondiali reso pubblico il 7 ottobre u.s., il Fondo Monetario Internazionale prevede una crescita del 3% per la Tunisia a fronte di un tasso di crescita del 3,6% conseguito nel corso del 2012. L’inflazione raggiungerà il 6% quest’anno contro il 5,6% registrato l’anno precedente. L’istituzione di Bretton Woods prevede inoltre una contrazione del saldo estero corrente dal -8,1% del PIL nel 2012 al 8% del PIL al termine dell’anno in corso, nonchè il rallentamento del tasso di disoccupazione che raggiungerà la soglia del 16,7%. L'andamento della situazione politica e della sicurezza in Tunisia continua a pesare sulle prospettive economiche e a rallentare il ritmo delle riforme finanziarie, strutturali e di bilancio, precisa il rapporto del FMI. mezzi hi-tech. Il progetto Smart City permettera' di utilizzare i servizi amministrativi attraverso smart phone, a vantaggio della comunita' d'affari e dei turisti. Il progetto e' l'evoluzione del precedente programma di e-Government lanciato nel 2001. Il nuovo progetto fornira' anche informazioni hitech sul tempo, traffico, trasporti, salute e istruzione, oltre a servizi turistici e di ristorazione. TUNISIa Secondo l’Fmi la crescita nel 2013 sarà del 3% L’Istituzione Internazionale mantiene comunque il suo ottimismo per il 2014, dato che prevede un tasso di crescita del 3,7%, un tasso di disoccupazione del 16%, un’inflazione del 4,7% nonchè un rallentamento del deficit corrente che raggiungerà la soglia del -6,6%. La ripresa della crescita economica dipenderà comunque dalla messa in atto della “road map” concordata tra i partiti politici e dal miglioramento della situazione della sicurezza con l’obiettivo di sradicare la minaccia terroristica. HoNG KoNG +7,4% per l’export italiano ad agosto ad agosto 2013, l’Italia si posiziona al 15^ posto in assoluto tra i fornitori di Hong Kong e al terzo tra i paesi europei (dopo Regno Unito e Germania) con un valore di beni esportati pari a 5,1 miliardi di USD, in aumento del 7,45% rispetto allo stesso periodo del 2012, e una quota mercato dell’1,26%. Il valore delle esportazioni (ri-esportazioni*+prodotti nazionali) di Hong Kong verso l’Italia e’ stato pari a 2,04 miliardi di USD (in diminuzione del 6%) e una quota dello 0,59%. L’Italia risulta nel periodo al 19˚ posto fra i paesi clienti di Hong Kong. I settori di punta dell’export italiano. In ordine di valore, le prime 10 categorie merceologiche esportate a Hong Kong dall’Italia sono state nel periodo: pelletteria, articoli e accessori abbigliamento in pelle +5%, gioielleria +34,6%, abbigliamento +11,4%, pelli e pellami +7,8%, calzature +12,6%, maglieria +11%, macchinari e parti +18,2%, macchinari e apparecchiature elettriche -8,8%, tessuti e filati -6,5%, articoli ottici/occhialeria - 10,3% Triangolazione Italia – Hong Kong – Cina. ad agosto 2013, Hong Kong ha ri-esportato verso il mondo merci provenienti da diversi paesi d’origine per 333,96mld. di USD (+11,2%), di cui 2,2 miliardi erano di origine italiana (+6,4%). Su un totale di 5,1 miliardi di USD di merci italiane importate da Hong Kong, il 37,2% (1,9 miliardi) sono poi state destinate in Cina. Secondo un sondaggio svolto tra 265 aziende slovene, la Camera dell'economia slovena (GZS) prevede che l'economia slovena nel 2013 registrerà una decrescita del -2,6% e del -1,3% nel 2014. Tale pessimismo deriva principalmente dalle aggravate previsioni dell'andamento dell'export (che cresce nel 2013 solo del 2%) e dalla contrazione dei consumi privati e pubblici e degli investimenti. Il tasso di occupazione registrerà nel 2013 una SLoVENIa Aziende ancora pessimiste riduzione del -2,1% e del -0,8% nel 2014. Le aziende intervistate evidenziano che le banche hanno addotato una politica più conservativa nella concessione dei crediti e si è costretti a ricorrere a linee di credito anche all'estero. pag. 11 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII Lunedì 4 Novembre 2013 CILE TURCHIa Al secondo posto nell’indice di dinamismo Il turismo spinge i nuovi investimenti Attira il 48% degli Ide dell’America Latina Secondo lo studio elaborato dall’agenzia Grant Thornton e dall’Economist Intelligence Unit che misura l’Indice Globale di Dinamismo 2013, il Cile , avanza di 10 posti nella classifica mondiale e si posiziona al secondo posto dopo l’australia. L’indice comprende la classificazione di 60 paesi sotto 22 categorie in cui si considerano 5 aree chiave del dinamismo: sistema operativo degli affari, scienza e tecnologia, lavoro e risorse umane, economia, crescita e ambiente finanziario. Nel caso del Cile, il buon posizionamento è da attribuire alle categorie dell’ambiente finanziario (3° posto) per la qualità del sistema normativo e per l’accesso delle aziende al capitale a medio termine, lavoro e risorse umane (8°posto) per il basso livello di disoccupazione , economia e crescita (11° posto) per la solidità macroeconomica mostrata negli ultimi anni.. Viceversa le categorie in cui Cile ha mostrato debolezze sono state scienza e tecnologia e sistema operativo degli affari. Per quanto riguarda la classifica latino americana, dopo il Cile, si posizionano Il Mumbai Port Trust ha indetto una gara per la costruzione di un porto turistico in uno sforzo per costruire finalmente un lungomare attraente in città con una marina. Questo porto appositamente progettato , sarà distribuito su 4,5 ettari in acqua ed un ettaro su terra, con una capacità di ospitare 124 imbarcazioni di lusso come yacht e catamarani. L'India non ha ancora porti turistici, con l'eccezione di uno a Kochi, e presenta una cronica mancanza di ormeggi, riparazioni e di rifornimento servizi indispensabili per incetivare gli acquisti di costose imbarcazioni da parte dell'elite indiana. La mancanza di infrastrutture accoppiato con pesanti vincoli normativi ha frustrato i proprietari di yacht. Il nuovo porto turistico potra' sicuramente fornire un sollievo per molti proprietari. La marina non sarà limitata solo ai proprietari di imbarcazioni e verrà inoltre sviluppata come destinazione turistica con attrazioni per il divertimento in acqua e altre attivita' ricreative . Il progetto di porto turistico a Mumbai dovrebbe essere completato nei prossimi due anni. Gli sport acquatici, le crociere nel porto , ed i ristoranti galleggianti saranno incoraggiati , ha detto Gautam Dey , vice responsabile del traffico del Mumbai Port Trust , ha dichiarato a The Economic Times . Lo spazio sarà dato in locazione per 30 anni , con la possibilità di ampliare l'area dopo i primi cinque anni di funzionamento. Il costo del progetto è previsto per circa 8 milioni di euro , di cui il Mumbai Port Trust otterrà 1,5 milioni come un pagamento anticipato . Il porto ricevera' 450.000 a pari merito Perú e Uruguay, mentre in coda si trovano Colombia, Brasile e argentina. Secondo lo studio realizzato dalla Cepal (Comissione Economica per l’america Latina e i Caraibi) , nel primo semestre 2013 la alianza del Pacifico (aP), il blocco commerciale composto da Cile, Messico, Perú e Colombia, ha registrato IDE in entrata per US$ 49.498 milioni, pari al 48% del totale degli investimenti diretti in america Latina, e con una crescita del 6% rispetto allo stesso periodo del precedente anno. Il Messico è il paese del blocco che ha concentrato il maggior flusso di IDE (US$ 23.847 milioni) con una crescita del 158%, segue Colombia (US$ 8.283 milioni) + 5% e Perú (US$ 6.872) +27%. Il Cile è l’unico paese dell’alianza che ha mostrato, nel periodo considerato, una diminuzione del 26%. Prendendo in considerazione tutti i paesi dell’area, il Brasile si conferma il principale ricettore di IDE con US$ 39.014 pur registrando una flessione del 10% rispetto al primo semestre del 2012. INDIa Gara per il primo porto turistico a Mumbai euro come pagamento annuale dall'aggiudicatario del progetto. Il processo di selezione si chiude a fine novembre. altri due porti turistici sono previsti a Mumbai per i prossimi 3-5 anni . Goa , Gujarat , Chennai , Tamil Nadu e Isole andamane e Nicobare stanno anche costruendo porti turistici . Nell’anno 2012 la Turchia è diventata il sesto paese più visitato nel mondo. Il capo dell’associazione delle agenzie di viaggio Başaran Ulusoy ha dichiarato che in questo mese (il mese di ottobre) ci sono state cifre sorprendenti in termini di turisti stranieri. Le località di villeggiatura in Turchia erano occupate quasi interamente; un aumento del 30% rispetto all’anno scorso. Questo successo è stato portato sicuramente dalla festa Bayram, che come tutti gli anni ha portato con sè ricchezza e fortuna, ma è stato anche sostenuto dall’organizzazione Mondiale per il Turismo (oMT). Secondo i dati più recenti dell’oMT la Turchia è il terzo stato nel mondo, dopo Tailandia e Hong Kong, in cui il numero dei turisti è aumentato. Questa crescita nel turismo attira il capitale estero e già diversi uomini d’affari stanno pensando di fare degli investimenti in Turchia. Per esempio, in Gaziantep, città dell’anatolia sudorientale, il proprietario della catena di ristoranti Sahan, Tahir Öztan, ha organizzato per la prima volta un festival gastronomico. Questo festival fa parte del turismo gastronomico, tipo di turismo poco conosciuto in Turchia che ha ampie opportunità di crescita. Un altro esempio riguarda il “turismo dei centri commerciali”. Il capo del comitato esecutivo della Zorlu Holding, ahmet Nazif Zorlu ha dichiarato che vuole rendere il centro commerciale Zorlu Center meta non solo per turchi, ma anche per “turisti” provenienti da Iran, Russia, azerbaigian, Kazakistan e persino dai Balcani. Forse un giorno si assisterà all’ascesa della Turchia come primo posto nella lista delle mete preferite dai turisti. EURoPa CENTRaLE E SUD oRIENTaLE Crediti per favorire l’economia reale Secondo un articolo pubblicato sulla rivista economica Monitor, fino al mese di luglio 2013 la Banca Europea degli Investimenti (BEI), la Banca Mondiale e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) hanno concesso in totale 16 miliardi di euro di finanziamenti per l'Europa Centrale e Sud orientale. Questo pacchetto di finanziamenti è stato formulato nell'ambito dell'Iniziativa di Vienna, lanciata nel 2009 per sostenere gli istituti di credito dei paesi dell'Europa Centrale e Sud orientale e favorire i prestiti all'economia reale. Sulla base del Piano Comune di questi organismi internazionali, per il periodo rimanente del 2013 e per l'anno 2014 saranno messi a disposizione altri 14 miliari di euro circa, di cui 9.5 miliardi di euro un impegno della BEI, 2.9 miliari di euro dalla Banca Mondiale e 1.5 miliardi di euro un impegno finanziario della BERS. Nello specifico, questi organismi agevoleranno l'accesso al credito alle PMI, concederanno finanziamenti per l'infrastruttura, l'energia e le riforme strutturali al fine di rendere l'Europa Centrale e Sud orientale più competitiva. Fonte: ICE pag. 12 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII La Commissione Europea ha reso noto che, dopo oltre quattro anni di negoziati, è stata raggiunta un ’intesa politica fra Unione Europea e Canada per la conclusione dell’ accordo CETa (il Trattato Economico e Commerciale di ampia portata tra il Paese nordamericano e l’Europa). Il Vice Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha sottolineato che si tratta di un risultato di enorme rilevanza che permetterà l’incremento dell’interscambio commerciale dell’Unione europea - e quindi dell’Italia - con uno dei principali Paesi industrializzati del G8 e dell’oCSE e costituirà, allo stesso tempo, un precedente che faciliterà i negoziati in corso per un accordo di libero scambio (TTIP) con gli Stati Uniti. a proposito dei vantaggi per l’Italia, il Vice Ministro ha rimarcato che, in particolare, il riconoscimento delle nostre Indicazioni Geografiche in un Paese anglosassone rappresenta davvero un giro di boa. Grazie a questa intesa L’Italia vedrà garantito, infatti , il riconoscimento del diritto a commercializzare sul mercato canadese - con adeguata tutela- alcuni dei suoi principali prodotti agroalimentari di qualità con la loro denominazione di origine. In Canada non c’era finora un sistema di protezione di prodotti agroalimentari con denominazione di origine, tranne che per i vini europei. Il CETa permetterà invece la piena protezione di circa 150 indicazioni geografiche europee. Di questi pro- Lunedì 4 Novembre 2013 Accordo Ceta Ue-Canada Secondo le previsioni di Ottawa, saranno creati tra gli 80 e i 100.000 posti lavoro dotti ben 39 sono italiani. Con il riconoscimento delle Indicazioni Geografiche (II.GG.) europee verranno finalmente riconosciuti e garantiti, come Indicazioni Geografiche, non solo i prosciutti DoP (Parma, San Daniele, Toscano) ma anche il Parmigiano Reggiano e formaggi quali l’asiago, la Fontina ed il Gorgonzola. Sarà, inoltre, migliorata la tutela dei prodotti farmaceutici sul mercato canadese. Con la conclusione dell’accordo, la cui stesura e ripulitura legale dei testi non avverrà prima di qualche mese, si aprono dunque grandi opportunità per il nostro Paese in Canada: aumenteranno le esportazioni di formaggi e prosciutti di qualità, si svilupperanno margini ancora più ampi per la partecipazione di nostre aziende negli imponenti appalti pubblici che il Governo canadese ha in programma, in particolare nel settore dei trasporti. Il Vice Ministro Calenda, che ha partecipato in qualità di Rappresentante del Governo italiano al Consiglio dei Ministri del Commercio in Lussemburgo, durante il quale è stato dato l’annuncio, è appena tornato da una missione in Canada durante la quale ha incontrato il Ministro del Commercio federale, Ed Fast, con cui ha trattato – tra gli al- tri – anche il tema delle aspettative dei produttori italiani e l’utilità per entrambe le Parti di raggiungere un equo compromesso, per arrivare in breve tempo alla firma dell’accordo. L’accordo. L’accordo di libero scambio (CETa) firmato a Bruxelles dopo quattro anni di negoziati con l’UE è stato accolto favorevolmente in Canada dall’opposizione, dai governi provinciali, dai rappresentanti dell’industria e dai rappresentanti sindacali nonoLa Francia viene in aiuto del Sud africa per supportare la nazione nello sviluppo della propria capacità solare. Parigi è pronta a concedere un prestito da 110 milioni di euro a Eskom, l’utility statale di Johannesburg, al fine di sostenere economicamente l’istallazione di nuovi impianti fotovoltaici sul territorio. L’operazione è stata concordata in questi giorni nell’ambito di un vertice bilaterale tra il presidente sudafricano Jacob Zuma e il suo omologo francese Francois Hollande. I due capi di stato si sono incontrati per discutere di cooperazione fra i due Paesi in settori quali l’energia, la crescita verde e l’agricoltura. economia estera stante il testo definitivo non sia stato ancora reso pubblico. L’accordo, che prevede l’eliminazione delle barriere tariffarie sulla quasi totalità delle merci, potrebbe entrare in vigore verso la fine del 2015. In virtù dell’accordo, il Canada permetterà alle imprese europee di partecipare agli appalti provinciali e municipali (se superiori a CaD 8 milioni pari a circa € 5,7 milioni), estenderà la durata di protezione della proprietà intellettuale nel settore farmaceutico e aumenterà i contingenti all’importazione di formaggio europeo. Da parte europea, è prevista un’apertura significativa del mercato alla carne fresca canadese le cui esportazioni aumenteranno da 15.000 a 65.000 tonnellate l’anno . Gli allevatori dovranno tuttavia conformarsi alle norme europee che non prevedono l’utilizzo di ormoni. Nel settore automotive, i costruttori canadesi saranno autorizzati ad aumentare le loro esportazioni verso l’Europa da 13.000 a 100.000 autoveicoli. L’intesa, che porta anche sui servizi e la mobilità della manodopera, dovrà essere approvata dal parlamento europeo, i 28 stati membri della UE e in Canada dai governi federale e provinciali. Grazie all’accordo, secondo le previsioni di ottawa, il commercio bilaterale tra i due paesi aumenterà del 22%, il PIL canadese si arricchirà di CaD 12 miliardi (€ 8,5 miliardi) e saranno creati tra gli 80.000 e i 100.000 posti lavoro. Dalla Francia 100mln per il solare del Sud Africa tagli – ha spiegato Zuma a margine dell’incontro – si allinea con quanto il Paese sta tentando di fare per liberarsi dalla dipendenza dei combustibili fossili nei prossimi anni, impegnandosi a investire 5 miliardi dollari in progetti di energia solare e altre fonti pulite. La città di Pretoria, in particolare, si è posta ambiziosi obiettivi rinnovabili: la città intende raggiungere 3.725 MW di potenza esclusivamente da fonti alternative, impegnandosi nel contempo a ridurre le emissioni di carbonio che sono attualmente più alte di qualsiasi altra città in tutta il Continente. Il Governo francese finanzierà l’utility statale Eskom Il cospicuo investimento è in linea con l’impegno assunto dal governo francese d’investire nello Stato africano: tra il 2004 e il 2012, le aziende francesi hanno messo a disposizione 15 miliardi di euro. Del progetto non sono stati per ora rivelati ulteriori det- Fonte: Rinnovabili.it motori La vettura famigliare o station wagon, come è comunemente denominata quella che una volta era romanticamente definita “giardinetta”, ha conosciuto, più o meno dagli anni ’80, un crescente successo dovuto alle arricchite varietà di offerta. Nel segmento, sono oggi disponibili infatti, modelli che oltre alle scontate maggiori capacità di carico, dispongono anche di innumerevoli motorizzazioni e dotazioni, capaci di attrarre, non più solo i classici clienti in cerca di “auto tuttofare per la famiglia”, ma anche un folta schiera di utenza desiderosa di ritrovare, nelle prestazioni e nel lusso della stessa vettura, le sensazioni di una berlina o di una coupè. Allora oggi, in produzione, troviamo, oltre alle “normali” wagon, anche station aerodinamiche, potenti, a trazione integrale, blasonate e costose, come vere supercar. Queste considerazioni introducono le Auto a Confronto di questo numero, due modelli non ancora tra i più diffusi, ma in crescita di gradimento per le loro positive caratteristiche e per l’ottimo rapporto Lunedì 4 Novembre 2013 qualità-prezzo-prestazioni. Si tratta della Mazda 6 Wagon 2.2 D Exceed automatica e della Skoda Superb Wagon 2.0 TDI Elegance DSG 4x4. due turbodiesel a iniezione common rail, che rientrano tra le medio alte, con motori tra i 2000 cc e 2200, e che pur non essendo il top di gamma di cui accennavamo prima, sono veicoli da considerare, per la categoria, sicuramente sopra la media. La Mazda in quanto marchio giapponese, con sede a Hiroshima, ha conquistato negli ultimi anni sempre più quote di mercato in Europa e in Italia, dove si è fatta apprezzare per un listino completo e articolato che spazia dalle piccole citycar alle sportive. Con questa 6 Wagon, Mazda lancia la sfida a concorrenti di tutto rispetto come Volvo, Audi e Mercedes, le tedesche che dominano il genere, forte anche di una consistente partnership tecnologica con la Ford. La Skoda, che abbiamo sempre più scoperto in questi anni, è quella che già dal 1991 iniziò a collaborare con la Volkswagen, per poi essere completamente assorbita dal Gruppo tedesco nel 2000. Questa alleanza sicuramente ha giovato molto A u t o a co n f r o n t o Mazda 6 Wagon Modello Cilindrata cm3/alimentazione N° cilindri Distribuzione Potenza max KW-CV/giri Coppia max Nm/giri Accellerazione da 0 a 100 km Velocità max N° rapporti del cambio Trazione Freni anteriori/posteriori Peso in ordine di marcia Kg Larghezza cm. Lunghezza cm. Altezza cm. Consumi Km/litro fuori città in città medio Emissioni g/km Prezzo da € 2.2 D Exceed Aut. 2191 gasolio 4 in linea 4 valv. x cil. 129/175/4500 420/2000 8,1 sec. km/h 215,0 6(aut) + retromarcia anteriore dischi autov./dischi 1430 184 481 148 17,5 12,8 15,6 129 35.350 (euro6) I L La Mazda 6 - 2.2 D da 175 CV, proposta solo nel ricco allestimento Exceed, costa 2.750 euro in più della versione da 150 Cv con cambio manuale, ma la differenza è tutta giustificata da un motore vivace, che consuma davvero poco, da un valido cambio automatico con i comandi al volante e soprattutto da un equipaggiamento di tutto rispetto che con le numerose e notevoli dotazioni di sicurezza, fa della giapponese un veicolo al top sotto questo aspetto. Come in tutte le Mazda 6 ci sono 6 airbag, l’Esp, i sensori di pressione delle gomme, il clima automatico, il cruise control, un sistema antitamponamento, fari allo xeno, impianto audio con 11 altoparlanti e prese Aux e Usb; non c’è che dire non manca nulla. Il motore risponde bene e non penalizza, nonostante le ottime prestazioni, i consumi, che non spaventano. Non è una fa- TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII migliare lenta e l’accelerazione è notevole, sicura da guidare con una buona tenuta di strada. I cerchi sono sportivi da 19”, ma grazie a ottime e filtranti sospensioni, sono efficaci anche in città e nello sconnesso, magari il tutto a scapito di una certa rumorosità di rotolamento e di qualche fruscio a velocità sostenuta. La linea della Mazda è elegante e slanciata e nell’insieme, con finestrini bassi e lunghi, molto aerodinamica per una Wagon. All’interno l’abitacolo è stato realizzato all’insegna della razionalità, con materiali robusti e plastiche discrete, i sedili, di serie in tessuto, sono riscaldabili e regolabili elettricamente. Il cruscotto è tradizionale con tre strumenti tondi ben leggibile e completo, anche se manca il termometro dell’acqua, sempre utile. Il navigatore è ben integrato e di serie, con uno schermo un po piccolo da pag. 13 a quello che era il primo gruppo metallurgico dell’impero austroungarico, collocato nella regione cecoslovacca. Oggi queste auto prodotte all’est uniscono economicità e sobrietà a una indiscutibile tecnologia tedesca. La Superb punta soprattutto alla sostanza e, pur non avendo pretese stilistiche originali, è una vera famigliare, potente e comoda, che eredita dalla cugina Audi anche la trazione integrale. La Mazda 6 è bella, come tutte le auto di questa serie, molto rifinita e completa di tutto, come nella migliore tradizione nipponica. Skoda Superb Wagon 2.0 TDI Elegance DSG 4x4 1968 gasolio 4 in linea 4 valv. X cil. 125/170/4200 350/1750-2500 8,8 sec. km/h 218,0 8 (robotiz.) + retro integrale dischi autov./dischi 1579 182 483 151 nd nd 17,5 149 36.160 (euro5) C O M M E N TO 5,8”, molto sensibile al tocco e gestibile anche con una rotella dal tunnel. I posti dietro sono comodi per due persone, meno per tre, grazie anche al porta bibite incorporato al centro del divano, ma i spazi per le gambe sono più che sufficienti e i passeggeri dispongono anche di due bocchette dedicate per il “clima”. Per la Skoda, l’ultimo aggiornamento l’ha resa meno austera, soprattutto nel muso, dove sono state inserite luci diurne a led e sono cambiati i motori diesel con l’introduzione dello Stop&Start di serie che ha ridotto i consumi. A dispetto della mole e del peso maggiore rispetto alla rivale di oggi, l’auto non è impegnativa e oltre a una buona accelerazione ha una velocità massima di tutto rispetto con una frenata modulabile e un consumo medio in linea con le prestazioni. Anche dietro la vettura è cambiata, ma solo in qualche dettaglio come l’incavo che accoglie il porta targa e i nuovi fanali con luci a forma di C concentriche. Certo il prezzo non è regalato e corrisponde più o meno a quello delle sue maggiori concorrenti, ma il rapporto con la qualità è ottimo e giustificato anche da una ottima insonorizzazione e dal confort che offre su buche e dossi. Certamente la Superb perde in confronto alla Mazda sul piano delle dotazioni di serie, non proprio generose, offrendo un po più dell’indispensabile. Il navigatore qui si paga e l’ultimo aggiornamento non ha visto introduzione di sistemi di sicurezza, c’è solo un anticolpo di sonno a 40 euro. Anche l’abitacolo è rimasto estremamente razionale, ora c’è un nuovo volante e i sedili sono regolabili elettricamente e in alcantara, di serie. Le rifiniture sono di buon livello e lo spazio abbonda sia da- vanti che dietro, anche per tre persone, il bagagliaio è uno dei più ampi della categoria, regolare nelle forme e dotato di ganci e vani con coperchio. Questa Elegance ha comunque di serie Abs, accensione automatica di luci e tergicristallo, 7 airbag, antifurto, cerchi in lega, clima bizona, cruise control, Esp, fendinebbia, radio mp3 con caricatore CD, sensori di distanza posteriori e di pressione e vetri posteriori scuri. Probabilmente è una vettura che va assimilata più di altre, che si vendono meglio solo con l’immagine, ma questa Skoda ha un grande valore aggiunto che è l’anima Volkswagen, un nome e una garanzia. La Mazda, pur originaria dell’oriente, si è europeizzata, interpretando al meglio i gusti del vecchio continente, tanto da essere divenuta una temibile concorrente per tutte le famigliari rivali. pagina a cura di Stefano Piermaria pag. 14 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII European Parliament adopts resolution on EU-Taiwan economic and trade relations, supports bilateral investment agreement During its plenary session on october 9, 2013, in Strasbourg, France, the European Parliament (EP) adopted a resolution on EUTaiwan trade relations. The resolution urges the European Commission (EC) to begin talks with Taiwan over an agreement on investment protection and market access so as to deepen economic and trade relations between the Republic of China (Taiwan) and the European Union, for the benefit of both sides. The RoC government welcomes this resolution and is grateful to the EP. The resolution points out that, while economic and trade ties between Taiwan and the EU are in good shape, in terms of volume they still lag behind those it enjoys with its other main trade partners. Given the potential for future growth, the EP wants to see the EU and Taiwan continue cooperating through multilateral trade organizations. More importantly, however, it also wants the EC to start talks with Taiwan on an agreement covering investment protection and market access, so as to enhance the legal framework for investment, as well as increase the volume and quality of bilateral investment flows. Furthermore, the EP believes that signing such an agreement would also demonstrate EU support for Taiwan’s democratic system, social pluralism, and respect for human rights and the rule of law. Deputy Minister Joško Klisović and Portuguese Secretary of State for European affairs Bruno Maçães signed on the fringes of Croatia Forum in Dubrovnik a Convention on avoiding Double Taxation and Preventing Tax Evasion between the Republic of Croatia and the Portuguese Republic. The Convention regulates the rights of signatory states to impose tax on certain types of transactions or, more precisely, avoid double taxation in that basis and determines the manner of data exchange between the two countries’ tax administrations, as well as conditions for a more faas australia, the current Chair of the Commonwealth, prepares to hand over to Sri Lanka at the upcoming Commonwealth Heads of Government Meeting (CHoGM) in November, External affairs Minister Prof. G.L. Peiris held bilateral discussions with Ms. Julie Bishop, australia's Minister of Foreign affairs and Trade, on the sidelines of the Cyberspace Conference in Seoul, Republic of Korea. The two Ministers discussed the arrangements being completed for this major event in Sri Lanka. They also surveyed the The EU is Taiwan’s fourth largest trade partner worldwide and largest source of foreign direct investment. Meanwhile, Taiwan is the EU’s seventh largest trade partner in asia. The EU’s and Taiwan’s economic strengths and industrial structures complement each other well, and there is ample scope for greater cooperation in the ICT industry, among others. as such, in the annual report on the EU’s Common Foreign and Security Policy (CFSP) of May 11, 2011, the EP stated that it “strongly supports the enhancement of EUTaiwan economic ties and the signing of an EU-Taiwan economic cooperation agreement.” Then, in the CFSP annual report released on September 12, 2012, the EP “urges the Commission and the Council… to take concrete steps to further enhance EU-Taiwan economic relations, and to facilitate the negotiation of an EU-Taiwan economic cooperation agreement.” Combined with the above, this latest resolution clearly shows that Taiwan and the EU have a shared vision for their mutually beneficial economic relations. The Ministry of Foreign affairs therefore calls on the EC to begin negotiations with Taiwan on an investment agreement, which will also help pave the way for a comprehensive bilateral economic cooperation agreement (ECa) in the future. Lunedì 4 Novembre 2013 Viet Nam, Malaysia intensify wide-ranging cooperation This came from the talks in Ha Noi on october 17 between Deputy Prime Minister Nguyen Thien Nhan and Malaysian Deputy Prime Minister and Minister of Education Tan Sri Muhyiddin Yassin during the latter’s working visit to Viet Nam. Deputy PM Nhan said he hopes the visit made by his counterpart at a time when the two countries are celebrating the 40th anniversary of diplomatic ties will help further promote mutual understanding, trust and the growing cooperation between the two countries. He congratulated Malaysia on its recent achievements and expressed his belief that Malaysia will succeed in implementing its new economic model and 2020 vision to earn an increasingly important position in the region and the world. The Malaysian Deputy PM said he is impressed with the positive changes Viet Nam has made nearly 30 years of pursuing the renewal process, in particular the achievements in human resources development and poverty reduction. Both spoke of the two countries’ closer political ties, reflected by the exchange of visits and high-level contacts, and agreed to instruct relevant ministries and agencies to soon convene the fifth session of the Croatia and Portugal sign Convention on Avoiding Double Taxation vourable exchange of goods, services, labour and capital in terms of more favourable tax rates. The Convention facilitates mutual economic activities, offers greater security to companies and makes entrepreneurs’ work in both countries easier. During the talks held before of the signing, Klisović and Maçães said there was interest in intensifying cooperation in various areas, notably tourism – and important economic branch in both countries. Portuguese companies have already expressed interest in the past in major construction and infrastructure projects in Croatia, while today they see the greatest potential for cooperation and investment in natural energy sources, environmental protection and exchange of experts as well. Klisović said our companies, already proven on foreign market, were interested in cooperation in IT industry with the Portuguese side. Sri Lanka, Australia discuss chogm arrangements Lanka and australia shared their views on the Bali Process and the work of the Indian ocean Rim association. Prof. Peiris briefed his australian counterpart on the Galle Dialogue taking place towards the end of November, and the importance of its deliberations in the context of maritime security and transnational commerce. The two Ministers discussed in detail the plans for the Business Forum designed to focus attention on Sri Lanka as a hub for international shipping, aviation, knowledge based industry and the energy sector. progress with the Joint Working Group on illicit migration. a particular focus of the discussion was the revamped Colombo Plan programme which the government of australia was working on, and increased collaboration in the business and industrial sector. The Foreign Ministers of Sri joint committee. They showed their satisfaction at the efficient cooperation in economics, trade and investment. Two-way trade between the two countries has spiraled year to year, hitting nearly 8 billion USD in 2012. Deputy PM Nhan suggested Malaysia boost investment in the construction of hotels and new urban areas, the manufacturing of electronic equipment and electrical appliances, and seafood processing in Viet Nam, affirming to facilitate Malaysian investors’ activities. The Malaysian leader said he supports the continued import of Vietnamese rice, which will be done through a to-be-signed agricultural cooperation agreement. He agreed to deploy highlevel deals reached in the fields of security-defence, labour, oil and gas, education-training, agriculture, aquaculture, and sea issues. The two sides gave high estimations to education and training cooperation, considering it a potential field that will generate practical benefits for the two countries, especially at a time when both need to develop highquality human resources to serve their socio-economic development strategies from now to 2020. Following the talks, Deputy PM and Minister of Education Yassin signed a memorandum of understanding on tertiary education cooperation with Minister of Education and Training Pham Vu Luan to create a legal foundation for bilateral cooperation in the field to thrive. World News Second Polish-French Strategic Dialogue Preparations in the run-up to the December European Council and next year’s NaTo Summit in London were at the top of the agenda of the second Polish-French strategic dialogue on security and defence policy. The Polish delegation to the talks, which were held in historical rooms of a royal castle in Niepołomnice near Krakow on 17-18 october, was headed by Undersecretaries of State Bogusław Winid (MFa) and Robiet Kupiecki (MoD). The talks focused on the current security situation in Europe and its immediate neighbourhood. The Polish and French delegations also discussed the development of defence capabilities and bilateral cooperation of Poland’s and France’s defence sectors. The deputy ministers acknowledged the strategic dimension of Polish-French relations, both in NaTo and the EU. “Enhancement of bilateral cooperation in security policy is the bedrock of our countries’ relations,” said Deputy Minister Winid. The deputy chief of Poland’s diplomacy expressed hope that Polish-French cooperation in the political and military aspects will soon find its more concrete official and practical expressions. The deputy ministers declared they would continue this format of talks in 2014. The talks organised as a closed seminar were attended by senior officials from Polish and French foreign and defence ministries. The seminar followed up on the meeting in Chantilly held in France in april. The French delegation to Niepołomnice was headed by Director for Strategy in the French Ministry of Defence Pierre Errera. Didier Reynders signs the protocol of intention for the organisation of Europalia Turkey in 2015 Deputy Prime Minister and Minister for Foreign affairs Didier Reynders today signed the protocol of intention for the organisation of Europalia Turkey in 2015 at the Egmont Palace, together with Turkish Minister for EU affairs Egemen Bağış. on 23 May 2013, the Europalia Board of Directors decided to select Turkey to be the host country for the 2015-2016 festival. after Russia, China, Brazil and India, Turkey will now, starting in the autumn of 2015, be put in the limelight for several months in various Belgian cities and municipalities. Europalia also has a number of anniversaries to celebrate in 2015. For example, 2015 marks the 25th occasion that Europalia is presenting the festival to the European public. It will also be celebrating its 45th anniversary. Throughout the years, the objective of Europalia has been to introduce the cultures of European countries, and more recently asian countries, to a broader public. Turkey is a candidate for EU accession and is a country in which many different cultures meet. This makes it the perfect choice for celebrating these anniversaries. The exhibition is an opportunity to strengthen the relationship with the Turkish community in Belgium and in other countries as well as to give the Belgian and international public the chance to discover the cultural richness of this country. World News Enhanced cooperation with the ICRC on 17 october 2013, the head of the FDFa, Didier Burkhalter, and the president of the ICRC, Peter Maurer, held their annual strategic dialogue on the margins of the annual conference of the FDFa’s Human Security Division (HSD). one of the items on the agenda was the signing of an agreement to deepen the close cooperation between Switzerland and the ICRC. on the margins of the HSD annual conference in Bern, the head of the Federal Department of Foreign affairs (FDFa), Federal Councillor Didier Burkhalter, and the president of the International Committee of the Red Cross (ICRC), Peter Maurer, discussed their priorities for cooperation over the coming year and signed an agreement to strengthen the strategic partnership between the FDFa and the ICRC. The agreement establishes a framework for regular bilateral exchanges between the two organisations at all levels and makes it possible to deepen their close dialogue on various issues, including international humanitarian law. It also facilitates the exchange of expertise and know-how in the area of operational and multilaThe Spanish Tax agency (aEaT) and the Ministry of Foreign affairs and Cooperation signed an agreement that will enable Spanish consular offices abroad to handle the electronic assignment of Tax Identification Numbers (NIF), allocating them to non-resident citizens and companies that apply for a tax number in this way. This new service, which will begin with a pilot trial in eight consulates, with plans to extend it to more consular offices in mid-2014, will enable non-residents to get a NIF in a fast and simple way, without the need to visit or send a representative to an aEaT office. The agreement, by the Secretary of State for Finance, Miguel Ferre, and the Deputy Secretary of the Ministry of Foreign affairs and Cooperation, Rafael Mendivil, will benefit non-residents who plan to carry out transactions in Spain that entail tax liabilities, which requires the allocation and use of a Spanish tax identification number. This measure will specifically affect applicants of L-type tax numbers (Spanish nationals who live abroad and who are not obliged to have a national identity document), M-type (individuals who are not Spanish nationals who, either temporarily or permanently, do not have a foreign national identification number) and N-type (non-resi- TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII Lunedì 4 Novembre 2013 teral cooperation. The document also clarifies communication channels between the partners and defines the form of their dialogue. The agreement will help the two organisations to do their very best on behalf of people in conflict situations and in need. The ICRC is Switzerland’s most important partner in the field of humanitarian aid. This year, Switzerland’s contribution to the ICRC amounts to CHF 119 million. In terms of the total contributions made in 2012, Switzerland is the second largest donor to the ICRC, which has always had a close relationship with the Swiss Confederation, particularly because Switzerland is the depositary state of the Geneva Conventions. To mark the 150th anniversary of the ICRC in 2013, Switzerland has donated funds to the ICRC which enable it to recruit and train 150 delegates. During their meeting, Mr Burkhalter and Mr Maurer also discussed a number of other topics, including the humanitarian situation in Syria and the situation in afghanistan. They also spoke about efforts to strengthen international humanitarian law and about Geneva as the international capital of humanitarian aid. The next International Conference of the Red Cross and Red Crescent, which will take place at the end of 2015 in Geneva, was also a topic of their discussions. GEoRGIa “A new focus country for Austrian development cooperation and a major player in the European Union's Eastern Partnership” Swedish aid receives good rating in review The aid policy reforms carried out in recent years have “Georgia is a new priority country for Austria’s development cooperation. I see this as a logical continuation of the geographic focus of Austria’s foreign policy that we are gradually expanding from the Western Balkans, via the Danube and the Black Sea to the South Caucasus. Good governance is important to us, not least in Georgia as it reaches out to Europe and takes a key role in strengthening democratic structures”, austrian State Secretary Reinhold Lopatka said after his meeting with Georgia’s Foreign Minister Maia Panjikidze. State Secretary Lopatka is to open the new office of the austrian Development agency for the South Caucasus in Tbilisi at the end of this month. Landmark decisions are expected from the imminent summit meeting of the EU’s Eastern Partnership in Vilnius, “Austria is in favour of initialling the EU Association Agreement with Georgia that provides for a wi- Non-resident and companies will be able to process their NIF tax number applications at Spanish consulates dent legal persons and entities, without a permanent establishment in Spain). The provision of this electronic service at consulates, which is part of a series of simplification measures to be implemented by the Public administration Reform Commission (CoRa), will benefit non-residents by making the process more convenient and will also save them money, as they will no longer have to carry out the procedure in person in Spain, which will help to attract foreign investment to the country. In the first nine months of 2013 more than 15,100 type-L, M and N tax identification numbers covered by the new system were issued. of these, just over 1,300 were issued to non-resident Spanish nationals, 2,000 to foreign nationals and more than 11,800 were issued to foreign le- pag. 15 gal entities and persons. The agreement forms part of the Public administration’s programme of reforms, which aims to reduce administrative procedures and make it simpler for individuals and companies to communicate and deal with General Central Government administration. Pilot trials and procedure. a pilot trial of the new system will be carried out from now until 1 July 2014 in the consulates in amsterdam, Brussels, Dusseldorf, Frankfurt, Lyon, Naples, oporto and Washington; all in countries with investor potential and wide-ranging economic and financial ties with Spain. In mid2014, a decision will be made on extending the service to more offices, depending on the agreement between the Ministry of Foreign affairs and the Tax agency. Will benefit non-residents who plan to carry out transactions in Spain dening of European standards and values. This agreement is a win-win-situation also for other countries in the region and will push ahead cooperation within the European neighbourhood as a whole. Georgia is located at the crossroads of important geostrategic locations and serves as a bridge between Europe and Central Asia and also between the Black Sea and the Caspian Sea. We hope that Georgia will continue to play a pioneering role in the framework of the Eastern Partnership also in future”, Lopatka said. The Georgian Foreign Minister, who conversed fluently in German during her meeting with the austrian State Secretary, is also the founder of the association of Georgian Teachers of German and is a campaigner for the teaching and dissemination of the German language in Georgia. austria is also contributing to these efforts and has operated an austria Library in Tbilisi since the year 2000. The procedure, which is completely electronic, is designed to ensure that the documentation that non-residents need to provide is as simple as possible. Consequently, they will not be required to provide translations or authentication, unless strictly necessary. Initially applicants, or their representatives, will go to the corresponding consular office and provide the necessary documentation and information. an electronic form will subsequently be filled out at the consulate that will automatically be sent to the aEaT, which will immediately send confirmation that the tax number has been obtained. once the tax number has been issued, the non-resident citizen or company will be able to file a tax return and pay any taxes or rates owed in Spain from their home country by going online and logging on to the Tax agency’s virtual office using a valid electronic signature. Enabling Spanish consular offices to manage applications and allocate tax identification numbers highlights two essential areas of consular work: acting as a bridge between the Spanish administration abroad, providing non-residents with access to administrative services, and promoting business with Spain. been successful. This is confirmed by the oECD Development assistance Committee (DaC) in a new review of Swedish aid. Swedish aid receives a good rating in a review by the oECD Development assistance Committee (DaC), whose regular review is being presented today. With its high aid levels, Sweden is one of few countries that comfortably exceeds the goal of 0.7 per cent of the country’s GNI going to aid. “We should be proud of Swedish development assistance. I am particularly pleased about the good rating the review gives us for the reforms carried out over the past few years. The review shows that we are on the right track, which we should continue to pursue. This applies not least to our focus on results. But at the same time, there is more to be done. The DAC regular peer review provides an opportunity to reflect on how we can continue to improve aid,” says Minister for International Development Cooperation Hillevi Engström. according to the DaC, Sweden has come a long way in its development towards clearer control of aid. at the same time, the review notes that there is potential for improvement. Efforts have been made to focus Swedish aid, but it is still too broad. In its report, the DaC points out that increased focus of aid to fewer countries and fewer thematic areas would enhance the impact of Swedish aid. Every DaC member state is reviewed every fourth or fifth year. The aim is to develop aid and promote mutual learning. Sweden was last reviewed in 2009. This year’s review of Sweden was carried out by Belgium and the UK, together with the DaC secretariat. The reviewers visited Sweden in March and conducted interviews with people from the Government offices, the Riksdag, Sida and civil society organisations. During the spring, the reviewers also made field visits to Sweden’s embassies in Uganda and the Democratic Republic of the Congo. pag. 16 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII finanza etica IPo Solidale Un progetto di Fondazione Cariplo, Borsa Italiana e London Stock Exchange Fondazione Cariplo, Borsa Italiana e London Stock Exchange hanno lanciato il progetto IPo Solidale che punta al sostegno dell'occupazione giovanile e delle persone fragili. Si tratta di un'iniziativa unica in Europa, che prevede la se- La raccolta differenziata può essere molto conveniente, almeno in Sardegna. Sull’Isola infatti si guadagna un bonus di 10 centesimi per ogni bottiglia di plastica in Pet conferita correttamente. Un occhio di riguardo all’ambiente e al proprio portafoglio grazie al sistema Fare Raccolta, che in Sardegna ha aperto la sua prima postazione, per la precisione a Guspini nel Medio Campidano. I bonus raccolti possono essere spesi nel circuito FareRaccolta, che comprende attività com- Il Parlamento europeo ha dato via libera alle nuove regole per l’eco-riciclo delle vecchie navi della Ue. Fino ad oggi le imbarcazioni “datate” spesso cambiavano bandiera e finivano i loro giorni nel Sud–Est asiatico, sulle spiagge di Bangladesh, India e Pakistan, provocando seri danni all’ambiente. ora con 591 voti favorevoli, 47 contrari e 32 astensioni, Bruxelles ha licenziato il testo che prevede che le navi ormai in disuso del Vecchio Continente vengano smantellate, insieme alle loro sostanze nocive come amianto e PCB, solo in strutture certifi- lezione di alcuni progetti ritenuti meritevoli e propone alle società in via di quotazione di devolvere un contributo a questi progetti nel primo giorno di contrattazione. Le iniziative portate avanti in questi ambiti da enti no profit saranno se- merciali, artigianali ed enogastronomiche, oltre a teatri, musei e rievocazioni storiche. ad oggi Fare Raccolta conta 14 postazioni attive su tutta l’Italia, da Trento a Rimini, da Milano a San Benedetto del Tronto. In un anno sono già stati raccolti 412.500 pezzi, oltre 12 tonnellate di Pet, pari a 41.250 euro di bonus. La raccolta di Pet permette di ridurre le emissioni di Co2 che provengono solitamente dallo spostamento dei rifiuti. Grande soddisfazione è stata espressa dal primo cittadino di Guspini Rossella Pinna, che ha precisato che l’iniziativa consentirà di rendere ancora più efficiente la raccolta differenziata, che in un anno è già passata dal 59 al 64% Ue: sì del Parlamento al riciclo ecologico delle vecchie navi colosi che trasportano. Il nuovo regolamento sarà operativo a partire da inizio 2014 e la sua applicazione alle navi è prevista al massimo cinque anni dopo. Non ha ottenuto invece la maggioranza dei consensi la proposta di una normativa che prevedeva l’applicazione di una tassa su ogni imbarcazione in entrata in un porto europeo, destinata ad alimentare un fondo "green" per la rottamazione. Toccherà alla Commissione europea decidere se elaborare, entro il 2015, un’altra proposta di legge per incentivare l’eco smaltimento. SLoVENIa Fmi: l'austerity non basta, occorre ricapitalizzare le banche Se non verranno ricapitalizzate le banche e ristrutturato il settore societario, la Slovenia diventerà presto l'ennesimo Stato dell'Eurozona a finire sotto l'egida di creditori internazionali. Lo ha detto chiaro e tondo il Fondo Monetario Internazionale al termine di una review sull'ex repubblica jugoslava. “La Slovenia sta affrontando una grave recessione derivante da un circolo vizioso causato da negativi bilanci societari e bancari, debole domanda interna e necessità di consolidamento fiscale”, spiega l'organizzazione di Washington, secondo la quale bisogna innanzitutto risanare le banche con una consistente iniezione di capitali. Il comparto bancario, perlopiù in mano allo Stato, ha 7,9 miliardi di euro di lezionate da Fondazione Cariplo e dalla London Stock Exchange Foundation. In questo modo il debutto in Borsa potrà trasformarsi in una vera e propria IPo solidale. Fondazione Cariplo donerà all’ente no profit un ulteriore contributo pari a quello concesso dalla società in fase di quotazione, raddoppiando così il sostegno fornito. L'iniziativa, avviata lo scorso aprile, è stata presentata a Milano al Salone della CSR e ieri a Londra nell'ambito della Star Conference 2013. In Sardegna differenziare conviene cate incluse in una lista dell’Unione Europea. Nel regolamento sono state inserite anche imbarcazioni extra europee, poiché quando attraccheranno in un qualsiasi porto del Vecchio Continente dovranno fornire alle autorità l’inventario dei materiali peri- crediti inesigibili. Il governo ha riservato alle operazioni di ricapitalizzazione 1,2 miliardi, ma secondo gli analisti questa cifra non basta. Il Fondo suggerisce poi di risanare anche le imprese, ritenute finanza Lunedì 4 Novembre 2013 troppo indebitate, e di ridurre il ruolo dello Stato nell'economia. Secondo l'FMI si verificherà una piccola ripresa nella seconda metà del 2014, ma per essere certi che l'economia vada nella giusta direzione bisognerà prima mettere mano al sistema bancario e a quello societario. a maggio dello scorso anno l'Esecutivo sloveno ha presentato un piano di risanamento a base di austerity. Nuovo impegno per il Fondo Italiano di Investimento 30mln in Ambienta II Nuovo investimento per il Fondo Italiano di Investimento che ha sottoscritto un commitment di 30 milioni di euro in ambienta fund II, secondo fondo gestito da ambienta Sgr. L'investimento in ambienta Fund II costituisce il primo commitment del Fondo Italiano in un operatore con strategia di investimento tematica/settoriale. ambienta Sgr, con sedi a Milano, Monaco di Baviera e Londra, e' focalizzata sulla gestione di fondi di private equity che hanno come target di investimenti aziende caratterizzate da interessanti opportunita' di crescita i cui driver di sviluppo siano connessi in particolare a tematiche di utilizzo efficiente del- le risorse naturali, risparmio energetico, controllo dell'inquinamento e gestione/smaltimento efficiente dei rifiuti. ambiente Fund II ha finalizzato il primo closing a oltre 147 milioni di euro e, con un target complessivo di raccolta pari a 300 milioni di euro, mira a diventare il piu' grande fondo europeo dedicato al settore ambientale. Il fondo sara' gestito da ambienta Sgr, societa' di gestione indipendente fondata nel 2007 da Nino Tronchetti Provera, Rolando Polli e Mauro Roversi e oggi guidata, oltre che dagli stessi fondatori, anche da Stefano Bacci e Rudolf ohnesorge, supportati da un team di oltre 10 professionisti. Mef: pagati 13,8mld di euro di debiti della PA In aggiunta ai 20 miliardi stanziati con il DL 35/2013, il Governo ha avviato una seconda fase con il D.L. 102/2013, che autorizza il pagamento di ulteriori 7,2 miliardi di euro nell’anno in corso. La seconda fase è già decollata: presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze si sono già svolti i tavoli tecnici con esito positivo, le sette regioni interessate hanno sottoscritto il contratto di finanziamento e sono in corso di erogazione da parte del Tesoro ulteriori 2,5 miliardi di euro, che le Regioni dovranno corrispondere ai creditori del comparto sanitario entro il 31 dicembre di quest’anno. Inoltre la Cassa Depositi e Prestiti erogherà ai più di mille comuni che ne hanno fatto richiesta un finanziamento complessivo superiore a 1 miliardo di euro. La prima fase del pagamento dei debiti arretrati della Pubblica amministrazione, disposta dal decreto legge 35/2013, ha raggiunto un avanzamento del 69%. al 29 ottobre, risultano infatti rimessi ai creditori complessivamente 13,8 miliardi di euro sul totale di 18 miliardi messi a disposizione dal Tesoro agli enti debitori, in diverse forme (finanziamenti per anticipazione di liquidità, spazi finanziari sul patto di stabilità interno e rimborsi fiscali). Con l’aggiornamento, in particolare, si registra rispetto ai dati forniti il 24 settembre scorso un forte avanzamento nel pagamento dei debiti sanitari (+240 milioni) e nell’impiego degli spazi finanziari sul patto di stabilità da parte delle Regioni (+575 milioni relativi al contributo di progetti finanziati con fondi europei), nonché un significativo incremento dei pagamenti da parte dei Comuni (circa 1,4 miliardi, a valere sugli spazi finanziari sul patto di stabilità interno). I debiti sanitari pagati dalle Regioni ammontano complessivamente a 4,1 miliardi sul totale di 4,2 miliardi erogati dal Tesoro. Comuni e province hanno pagato pressoché tutti i debiti consentiti dai finanziamenti ottenuti, che sono stati quindi esauriti. Quasi 2 miliardi disponibili presso il Tesoro sono in attesa che le quattro Regioni destinatarie di questo importo completino gli adempimenti necessari per ottenere il finanziamento. Finanziamenti alle Micro imprese Partnership ArtigiancassaPerMicro artigiancassa, societa' di Bnl Gruppo Bnp Paribas specializzata nel sostegno e nello sviluppo del settore artigiano e nella gestione di fondi pubblici di agevolazione, e PerMicro, azienda leader nel microcredito in Italia, della quale la stessa Bnl e' il principale azionista, hanno siglato una partnership per ampliare le possibilita' di accesso al credito dei propri clienti. artigiancassa, attraverso una rete attiva in tutta Italia, offrira' nuove opportunita' di finanziamento a micro imprese, neo-imprenditori, start up e a persone con minore possibilita' di accesso al credito tradizionale, come immigrati e giovani lavoratori atipici che vogliano avviare un'attivita' artigiana. PerMicro, invece, potra' estendere il proprio modello di business anche al comparto artigiano, sviluppando ulteriormente la propria mission, che non ha solo una portata economica, ma anche di inclusione sociale.