RAPPORTI AMBASCIATE

Transcript

RAPPORTI AMBASCIATE
...dal 1986
SETTIMANALE g 1,00 - ESTERO g 2,00
IMPRESE E MEDITERRaNEo
Servizi e strumenti utili alla
nascita di start-up imprenditoriali
innovative e sostenibili
Un network internazionale per
lo sviluppo delle piccole e medie
imprese dell’area euro-mediterranea che, nonostante la crisi, hanno dato comunque segni di vivacità ai quali occorre andare incontro. E’ questa la finalità principale
della fondazione Centro EuroMediterraneo per le Pmi, o
EMDC (Euro-Med Development
Center for Micro, Small and Medium Enterprises) vera e
propria rete di sostegno tecnico e
logistico per i piccoli e medi attori economici del Mediterraneo. Il
Centro-Euro Med è stato presentato ieri alla Camera di Commercio di Milano – Promos in un
evento presenziato, tra gli altri,
dal Ministro degli Esteri Emma
Bonino ed è stato costituito dalla
Camera di Commercio di Milano,
dal Ministero degli affari Esteri e
dal Ministero dello Sviluppo Economico con il Gruppo Unicredit e
Banca Intesa Sanpaolo che hanno
già annunciato la loro adesione in
qualità di “sostenitori”.
Centro Euro-Med può contare su 21 agenzie partner in 10
Paesi diversi. alla presentazione
di ieri mattina erano tra gli altri
presenti anche il presidente della
Camera di Commercio di Milano
Carlo Sangalli, il presidente di
Promos Bruno Ermolli e il presidente di EMDC Giancarlo aragona. obiettivo del progetto, che si
inquadra nella “diplomazia economica” tracciata dalla Farnesina
EURoSTaT
Household saving rate down
to 12.8% in the euro area
and 10.7% in the EU27
In the second quarter of 2013,
the household saving rate in the
euro area was 12.8%, compared
with 13.1% in the first quarter of
2013. In the EU27, the household
saving rate was 10.7%, compared
with 11.1% in the previous quarter. These data come from a detailed set of seasonally adjusted
quarterly European sector accounts6 released by Eurostat, the
statistical office of the European
Union and the European Central
Bank (ECB).
Household investment rate
stable in both zones. In the EU27,
the household investment rate remained stable at 7.9% in the second quarter of 2013, compared
with the first quarter of 2013. In
the euro area, the household investment rate was 8.6%, also unchanged compared with the previous quarter. In the euro area, in
nominal terms, household income
rose by 0.1% in the second quarter of 2013, while consumption
increased by 0.4% and investment
(gross fixed capital formation,
mostly in dwellings) fell by 0.1%.
In the euro area, in nominal
terms, the increase in household
income (+0.1%) was due to the
positive contributions of gross operating surplus and mixed income
(+0.1 pp), social benefits (+0.1
pp) and social transfers in kind
(+0.1 pp), while taxes (-0.2 pp)
contributed negatively.
Household real income per
capita down in the euro area. In
the euro area, household income
per capita fell by 0.1% in real
terms in the second quarter of
2013, after a decrease of 0.2% in
the previous quarter. This fall was
the result of nominal income per
capita remaining stable, while
prices rose (+0.2%). Household
real consumption per capita increased (+0.2%).
ANNO XXVII - N. 44 - 2013
anche in altre aree del mondo, è
garantire servizi e strumenti di assistenza tecnica utili alla nascita
di start-up imprenditoriali innovative e sostenibili, alla creazione di
impiego, alla promozione della
cooperazione economica e dello
sviluppo e dell’internazionalizzazione tra le due sponde del mediterraneo.
Ventuno le agenzie pubbliche
e private partner del Centro Euro-Med, localizzate in dieci Paesi
dell’area, dalla Tunisia alla Serbia, dall’Egitto al Libano, dal
Marocco alla Giordania. E il progetto ha ottenuto il riconoscimento ufficiale da parte dei 43
Paesi dell’Unione per il Mediterraneo, dalla Commissione Europea e dalla Lega araba, in quanto iniziativa di interesse per la
promozione dello sviluppo socioeconomico nella regione euromediterranea. anche perché, nonostante le difficoltà legate alla
crisi economica e all’instabilità
politica che coinvolge soprattutto
alcune aree del Nordafrica, i riscontri economici emersi negli
ultimi tempi sono positivi. Secondo i dati del servizio studi
della Camera di Commercio,
l’export verso i Paesi del Mediterraneo, nei primi 6 mesi del
2013, è stato pari a 5,2 miliardi
di euro mentre l’import, nello
stesso periodo ha registrato 2,8
miliardi di euro segnando rispettivamente, una crescita de 3,1% e
del 2,9% rispetto al semestre
dell’anno precedente.
The Bank of Canada, the
Bank of England, the Bank of
Japan, the European Central
Bank, the Federal Reserve, and
the Swiss National Bank announced that their existing temporary bilateral liquidity swap
arrangements are being converted to standing arrangements, that
is, arrangements that will remain
in place until further notice.
The standing arrangements
will constitute a network of bilateral swap lines among the six
central banks. These arrangements allow for the provision of
liquidity in each jurisdiction in
any of the five currencies foreign
to that jurisdiction, should the
two central banks in a particular
bilateral swap arrangement judge
that market conditions warrant
such action in one of their currencies.
The existing temporary swap
arrangements have helped to
ease strains in financial markets
and mitigate their effects on economic conditions. The standing
arrangements will continue to
serve as a prudent liquidity backstop.
European Central Bank decision. The Governing Council
of the European Central Bank
(ECB) decided on this conversion into standing arrangements
www.etribuna.com
LUNEDI 4 NOVEMBRE 2013
Nostra
intervista
a pag. 5
Wojciech Ponikiewski
Ambasciatore di Polonia in Italia
Nostra
intervista
a pag. 6
Riccardo Guariglia
Ambasciatore d’Italia in Polonia
ECB establishes standing
swap arrangements with other
central banks
in cooperation with the other five
above-mentioned central banks.
This will enable the Eurosystem
to continue to provide euro to
those central banks when required and to provide to its counterparties, when necessary,
Japanese yen, pounds sterling,
Swiss francs and Canadian dollars in addition to the existing
liquidity-providing operations in
US dollars.
The ECB will continue to
conduct regular US dollar liquidity-providing operations with
maturities of approximately seven days and three months until
further notice. The indicative
schedule for these operations is
published on the ECB’s website.
The operations take the form of
repurchase transactions against
eligible collateral and are carried
out as fixed rate tender procedures with full allotment.
The ECB may adjust the frequency and maturity of its US
dollar liquidity-providing operations in view of changing market
conditions.
RAPPORTI AMBASCIATE
Polonia
a cura di Adriana Caccia
pag. 2
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII
Italia e Belgio insieme
per favorire collaborazioni
tra PMI
Missione imprenditoriale
organizzata dall’Ambasciata italiana in Belgio
con il supporto dell’ASI
Migliorare gli scambi bilaterali nel settore aerospaziale, con
particolare riferimento a partecipazioni congiunte nei programmi
europei, e favorire collaborazioni
tra PMI e cluster italiani e belgi
sono i principali obiettivi della
missione imprenditoriale organizzata dall’ambasciata d’Italia
in Belgio, con il supporto degli
uffici dell’ICE e dell’aSI di
Bruxelles.
La missione si articolerà in
tre giorni, dal 13 al 15 novembre
2013 ed è stata pianificata anche
in previsione dell’ imminente
pubblicazione di call della Commissione Europea.
Nello specifico, il 13 novembre 2013 si terrà un seminario sul settore aerospaziale in
Belgio e sulle opportunità di
collaborazione con l’Italia, che,
nel pomeriggio, sarà seguito da
incontri B2B.
Nei due giorni successivi
sarà possibile proseguire gli incontri, visitare i cluster e le imprese di punta del settore in Vallonia e nelle Fiandre e partecipare a meeting presso le istituzioni
europee.
Il settore aerospaziale in Belgio è in forte crescita e nel 2012
ha raggiunto un fatturato pari a
2,5 miliardi di euro, impiegando
13.000 addetti. La missione imprenditoriale potrà contare sul
sostegno delle agenzie di promozione commerciale della Vallonia (aWEX) e delle Fiandre
(FIT) e dei rispettivi cluster di
settore, SKYWIN, FLaG e VIR.
Nel corso di una riunione tenutasi a Mosca degli scorsi gionri, i Paesi del G20 hanno affidato
all’Italia la copresidenza – insieme all’australia, presidente di
turno – del gruppo di lavoro anticorruzione organizzato in vista
del summit di Brisbane del novembre 2014.
Si tratta di un riconoscimento
dell’attenzione del Governo italiano sul tema e del nuovo ruolo
del nostro Paese nel sistema di
governance mondiale. È la prima
volta infatti che l’Italia assume la
presidenza di un gruppo di lavoro in ambito G20. Lo scorso settembre, a San Pietroburgo si è
raggiunto un accordo globale
sull’intensificazione della lotta
alla corruzione nazionale e internazionale.
australia - G20 2014
Italia
copresidente
del gruppo
di lavoro
anticorruzione
Il gruppo di lavoro del G20
nel corso del 2014 dovrà promuovere i principi adottati nei
precedenti summit e portare
avanti le migliori pratiche per
combattere la corruzione nazionale e internazionale e il riciclaggio di denaro, promuovere la trasparenza, rafforzare l’integrità
del settore pubblico.
www.etribuna.com
Direttore Responsabile
Francesco Bartolini Caccia
Il giornale pubblica in esclusiva
i servizi “Rapporti Ambasciate”
[email protected]
Pubblicità
Commerciale € 295,00 a modulo
Direttore Pubbliche Relazioni
Abbonamenti
Annuale € 50,00
Estero € 100,00
Adriana Caccia
[email protected]
Grafica e impaginazione
Manuele Pollina
[email protected]
Editore
Editoriale Tribuna Economica
Registrazione Tribunale di Roma
n.16/86 del 10/01/86
Iscrizione Roc
N. 17324
Iscrizione AGCI
N. 15343
Invii postali
Via Sistina, 121 - 00187 Roma
Società Cooperativa
Amministratore Unico
e-mail
[email protected]
[email protected]
Invio comunicati stampa
[email protected]
Stampa
Sito internet
www.etribuna.com
Pietro Capuano
AF officina digitale
Vicolo del Divino Amore, 16
00186 Roma
Questa testata ha usufruito
del contributo statale art. 3 comma 3
legge 7 agosto 1990 nr. 250
economia interna
Lunedì 4 Novembre 2013
Per questi motivi, nove ministri della Ue riuniti a Parigi in
occasione della prima Conferenza ministeriale degli “amici
dell’Industria” ha deciso di rivolgere un appello al Consiglio
europeo- nella riunione di febbraio 2014 dedicato alla competitività industriale- ad adottare
un’ambiziosa agenda industriale per l’Europa. In questo modo,
le istituzioni europee disporranno di un audace ed univoco strumento per rivitalizzare l’industria europea e rafforzare la sua
capacità produttiva.
L’appello è stato condiviso
dai partecipanti alla conferenza:
dal francese arnaud Montebourg, dall’italiano Flavio Zanonato, dallo spagnolo Mr JoseManuel Soria, dal greco Kostis
Hatzidakis, dal bulgaro Dragomir Stoynev, dal lussemburghese Etienne Schneider, dal belga
Mr Jean-Claude Marcourt, dal
ceco Mr Jiri Cienciala, dall’inglese Mr Michael Fallon.
L’industria- a giudizio dei
nove ministri- svolge un ruolo
chiave nell’economia europea.
Questo settore economico infatti
impiega più di 34 milioni di persone e contribuisce al 20% della
produzione in Europa e al 80%
delle esportazioni europee e agli
investimenti del settore privato
nella ricerca e sviluppo. Influenza quindi ogni altro settore
dell’economia, in particolare il
settore dei servizi.
L’eccellenza dell’industria
europea si esprime in una vasta
gamma di settori strategici, tra i
quali l’automotive, l’aeronautica, la meccanica, l’aerospazio,
la microelettronica, i prodotti
chimici e farmaceutici. Settori
che svolgono un ruolo vitale nel
fornire le infrastrutture per la
produzione verde di energia a
bassa emissione di carbonio, in
modo da garantire una maggiore
indipendenza energetica per
l’Unione europea. Non si può,
insomma, avere una forte economia senza una forte industria.
Da qui, l’iniziativa dell’appello
e del comunicato stampa congiunto.
all’evento ministeriale “Gli
amici dell’Industria”, organizzato dal ministro dell’Industria
francese arnaud Montebourg,
hanno partecipato, appunto, i
ministri di Spagna, Bulgaria,
Lussemburgo, Belgio, Grecia,
Repubblica Ceca e Gran Bretagna.
Ed è intervenuto anche il vicepresidente della Commissione
europea antonio Tajani.
Pur essendo l’Unione europea una grande potenza industriale- è stato sostenuto durante
il lavori- il proprio tessuto produttivo e’ minato dalla competizione globale. Negli ultimi dieci
“Non si può avere
una forte economia senza
una forte industria”
9 Ministri Ue chiedono
al Consiglio Europeo “misure incisive”
anni, la nostra industria ha visto
un’erosione della sua quota del
PIL europeo - una tendenza che
è solo aumentata con la crisi
economica del 2008 - che porta
ad una riduzione del 10% della
forza lavoro industriale in Europa. La recente relazione della
Commissione europea sulla
competitività rivela che la quota
del PIL dell’Unione europea del
settore si è ridotta al 15,3% nel
2013, a fronte del 15,5%
dell’anno precedente.
Delle iniziative sono state
prese a livello europeo e discussioni strategiche sono in
programma
tra i ministri
dell’industria
in seno al
Consiglio
Competitività. L’Europa deve, tuttavia, introdurre misure
adatte alla situazione e
prepararsi a nuove sfide, come
hanno già fatto altre grandi potenze industriali mondiali. ogni
opzione che possa ripristinare la
crescita e creare posti di lavoro
in Europa deve essere considerata. Va fatto tutto il possibile
per rendere l’Europa una destinazione competitiva in termini
di produzione e di investimento.
Pertanto, è necessario aumentare la quota dell’industria
nel PIL dell’UE. Ciò richiederà
una revisione continua delle politiche europee, con particolare
attenzione alle sfide industriali
che l’Europa e le economie nazionali si trovano ad affrontare:
la politica industriale e la politica relativa alle pmi ma anche i
regolamenti interni del mercato,
della politica della concorrenza;
la politica commerciale, la politica ambientale, l’innovazione e
la ricerca, la politica di coesione, così come l’intera gamma
delle politiche settoriali, come
quella per l’energia e il clima. I
quadri comunitari per gli aiuti di
Stato devono essere accuratamente revisionati, assieme alla
creazione di un efficace monitoraggio delle sovvenzioni concesse al di fuori dell’UE.
L’obiettivo comune di rinnovamento industriale- hanno convenuto i nove ministri- deve,
d’ora in poi, essere sistematicamente preso in considerazione in
tutte le politiche dell’UE ed e’
necessario assicurarsi che le imprese europee non siano svantaggiate rispetto ai loro concorrenti
internazionali. Ciò si traduce, in
particolare, nella mobilitazione
degli strumenti di difesa commerciale contro la concorrenza
sleale, portando avanti una politica di concorrenza che non discrimini più le imprese europee, in
particolare contro l’emergere di
campioni industriali europei nel
quadro della competizione globale. Con riferimento alle piccole e
medie imprese, è estremamente
importante- secondo i nove ministri- risolvere
la questione
della restrizione di accesso al credito necessario per l’investimento in
nuove tecnologie e ricerca e sviluppo
in Europa,
migliorando
in
questo
modo la competitività e sostenendo le esportazioni.
La politica industriale deve
inoltre concentrarsi sul miglioramento delle condizioni quadro
previste per l’industria europea,
pur tenendo conto delle particolari difficoltà dei diversi settori
industriali. a tal fine, la Commissione europea dovrebbe portare avanti iniziative settoriali su
importanti settori tradizionali come l’acciaio e la nautica ed
estendere questo approccio a settori in crescita come la farmaceutica, l’informazione, la comunicazione e le tecnologie verdi. E
proporre soluzioni concrete, al fine di rispondere alle sfide della
competitività globale che i vari
settori si trovano ad affrontare e
riferire regolarmente al Consiglio
Competitività riguardo il successo di tali iniziative.
allo stesso modo, secondo i
ministri dell’ Industria riuniti a
Parigi, la Commissione dovrebbe esaminare il divario di competitività tra l’Europa e le economie avanzate, causata dalle
differenze sia nei prezzi
dell’energia che dagli impegni
per ridurre le emissioni di Co2
e produrre energia rinnovabile.
Prima del febbraio 2014, infine,
la Commissione dovrebbe proporre soluzioni per colmare tale
divario.
Invito
ad adottare
un’ambiziosa
Agenda
industriale
per l’Europa
Claudio Valenti
Terza pagina
Lunedì 4 Novembre 2013
Edito da Marcos y Marcos
“Si fa presto a dire Adriatico”,
il nuovo romanzo
di Fulvio Ervas
L’autore ha vinto numerosi premi
con “Se ti abbraccio non avere paure”
arriva il libreria il 7 novembre il nuovo romanzo di Fulvio
Ervas ‘Si fa presto a dire adriatico’ pubblicato ancora una volta
da Marcos y Marcos. onde azzurre dell’adriatico, calamari
fritti e birra rossa; l’ispettore
Stucky ha desiderio di distanza.
In sella alla sua Morini, ricama
la costa croata, negli occhi isole
di sughero, cocci di terre frantumate. Lungo la strada un guizzo,
occhiali nerissimi, perla all’orecchio: ah, le donne. Certe donne.
Lei si chiama ajda e lo scorta in
un campeggio naturista; se ne va
con la promessa di tornare. Senza costume, è più facile abbandonarsi ai racconti che si scambiano i corpi, seguire i balzi sulla
sabbia di argo, il cane salsiccio,
l’animale più fiducioso che ci
sia. Contemplando paradisi di
curve senza silicone, Stucky
aspetta il ritorno della bella. Sarebbe tutto perfetto, ma non du-
ra: anche il sole di Croazia ha la
sua ombra. Un delitto irrompe
nel suo sogno di vacanza.
La corda appesa alla trave
delle docce è incrostata di sabbia, di salsedine. Sa di mare
aperto, vele al vento, scorribande
notturne. ante Latinski, il commissario incaricato delle indagini, ha scritta sulla faccia la malinconia di Vukovar. Non lo
vuole tra i piedi, questo poliziotto italiano. Il morto è un Boscolo, però, e aveva la parlata di
Chioggia. Com’è finito a farsi
impiccare sul lato B dell’adriatico? Stucky non ce la fa, a tirarsi
indietro. Ispettore clandestino in
terra straniera, rivolta cameriere,
nudiste triestine, motoscafi troppo veloci. Senza distintivo, è più
facile tuffarsi anima e corpo in
questa storia di pesca abusiva,
documenti che scottano, arrembaggi, tradimenti. Partito col miraggio di una spiaggia, Stucky si
Cinque giorni organizzati dal
teatro milanese Elfo Puccini in
sala Fassbinder dedicati alle produzioni della Fonderia Mercury:
‘audioDays’ ripropone la formula già collaudata con successo
nelle due precedenti stagioni con
AutoreVole: testi originali, scritti
da Bajani, Bucciarelli, Carlotto,
Dazieri e Lucarelli e adattati da
Sergio Ferrentino, vengono nuovamente allestiti per tutti quegli
spettatori che, muniti di cuffie,
vogliono conoscere una “radio da
vedere”. Pochi autori, quando
non si occupano di romanzi, si
confrontano con la drammaturgia
radiofonica, cioè con storie concepite espressamente per l’oralità, narrate da suoni e da parole
che, mixati insieme, costruiscono
un’immagine acustica. alcuni tra
gli autori più importanti hanno
raccolto la sfida con questa tecnica di narrazione. ognuno di loro
ha scritto, quindi, una storia originale che è stata adattata in audiodramma, ma nessuna di queste
storie viene trasmessa per radio:
diventa una registrazione, un
podcast. Per Fonderia Mercury la
registrazione di un radiodramma
è uno spettacolo ed è per questo
che Audiodays esce dagli studi
radiofonici per entrare in teatro e
sfociare nel web. Il pubblico assiste abusivamente all’allestimento
delle storie originali: l’audiodramma passa attraverso le cuffie
distribuite al pubblico. Il tutto per
un unico obiettivo: assistere alla
costruzione di un’immagine acustica che permetta di vedere la radio. Il palcoscenico si trasforma
così in uno studio radiofonico.
ogni radiodramma è disponibile
sul web, in versione Teatro e in
quella remixata Studio, all’inter-
no dell’audiocatalogo di Fonderia
Mercury che raggruppa altre sperimentazioni di prosa e radiofonia. Questo intreccio di tecniche
e linguaggi coinvolge anche Feltrinelli Editore, che pubblica in
book ed e-book i testi originali e
gli adattamenti radiofonici, Salani Editore che pubblicherà i radiodrammi in un’audio-collana in
cofanetti dedicata e Liquid che ha
sviluppato l’applicazione apple e
android per smartphone e tablet.
Ecco gli appuntamenti.
Martedì 5 novembre
‘La gentile clientela’, scritto
da andrea Bajani, adattamento e
regia di Sergio Ferrentino, con
Marco Baliani, Gabriele Calindri,
alessandro Castellucci, Linda
Caridi, Giuseppe Salmetti, Deborah Morese.
Sono le dieci di sera al museo
di anne Frank, ad amsterdam.
Come ogni giorno dell’anno, è
affollato da migliaia di persone.
Si avvicina l’ora della chiusura.
Nonostante i ripetuti richiami ci
sono tre persone che, per distrazione o volontà, non raggiungono
l’uscita. Poi le porte si chiudono,
e loro restano lì per tutta la notte,
dentro quel posto in cui si è nascosta la Storia, e in cui ora sono
loro a essere intrappolati, volenti
o nolenti, cinici e paurosi. Soltanto loro tre, tra i fantasmi di ieri e
le loro presenze in carne e ossa di
oggi. E la notte non sembra finire
mai.
Mercoledì 6 novembre
‘Lìetica del parcheggio abusivo’, scritto da Elisabetta Bucciarelli, adattamento e regia di Sergio Ferrentino con Claudio Moneta, Cecilia Broggini, Edoardo
troverà a mollare ogni ormeggio,
e attraversare il mare. Lo stile inconfondibile di Fulvio Ervas torna a conquistarci con una nuova
avventura: liquida, adriatica, irresistibile.
Fulvio Ervas è nato sotto il
segno del leone nell’entroterra
veneziano. Diventa un insegnante di scienze naturali, di quelli
che progettano orti zodiacali nel
giardino della scuola. Nelle ore
libere, scrive dieci romanzi: sei
hanno come protagonista l’ispettore Stucky, mezzo persiano e
mezzo veneziano (Commesse di
Treviso, Pinguini arrosto,Buffalo
Bill a Venezia, Finché c’è prosecco c’è speranza, L’amore è
idrosolubile, Si fa presto a dire
adriatico), La lotteria parla di
balene, Follia docente dell’amata
scuola e Succulente della perdita. Se ti abbraccio non aver paura, che racconta il viaggio in moto per le americhe di un padre
con il figlio autistico, ha vinto il
Premio anima e il Premio Viadana giovani, è stato proclamato
Libro dell’anno 2012 dagli
ascoltatori di Fahrenheit Rai Radio3, è stato tradotto in otto lingue e ha dominato a lungo le
classifiche dei libri più venduti
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII
pag. 3
Una lettura non solo per appassionati e gourmet
Claudio Sadler,
uno chef (stellato) in libreria
In uscita ‘Manuale dello chef’
pubblicato da Giunti Editore
Sarà in libreria dal 6 no-
Come lui stesso afferma
vembre a il nuovo libro di
nell’introduzione, tutti cucinia-
Claudio Sadler, “Manuale dello
mo “ma se vogliamo farlo con
Chef”, pubblicato da Giunti
maggiori ambizioni, con un ap-
Editore. Lo chef milanese, due
proccio scientifico e vera crea-
stelle Michelin nel 2013, ha al
tività, se vogliamo riqualificare
suo attivo altri volumi di suc-
quest’impegno quotidiano, sot-
cesso, tutti pubblicati da Giun-
traendolo all’abitudine per
ti, ma con questo ha inteso pro-
renderlo più gratificante, per
porre un’operazione nuova,
noi e per chi potrà godere delle
unica nel panorama delle opere
nostre preparazioni, se questa
a firma dei grandi cuochi “stel-
è la vera nostra aspirazione...
lati“: offrire a tutti – appassio-
allora dobbiamo rimboccarci
nati e gourmet, ma anche chi
le maniche”.
ogni giorno mette a tavola la
“Quanti avranno la costan-
famiglia – l’occasione per con-
za di seguirmi in queste pagine
solidare le tecniche di base e
si troveranno ad affrontare me-
acquisire un ampio ricettario di
glio le loro avventure gastrono-
riferimento.
miche, ottenendo risultati alme-
Nel volume Sadler ha volu-
no soddisfacenti, ve lo assicuro;
to non solo raccontare le sue ri-
e si troveranno a compiere un
cette, terreno di sfida per i più
gesto d’amore, di questo si trat-
esperti, ma iniziare dalle basi.
ta, verso i propri commensali”.
In scena scritti di Carlo Lucarelli e Massimo Carlotto
Elfo Puccini, a Milano
tornano i radiodrammi
Dal 5 al 9 novembre in Sala Fassbinder
albergo. In cerca di una spiegazione, Fabio parte per amsterdam scoprendo che Daria ha trascorso i suoi ultimi giorni sotto
l’effetto di sostanze allucinogene.
Per capire cosa abbia provato,
Fabio si sottopone alla stessa
esperienza, venendo risucchiato
in un mondo affascinante e pericoloso dove si sussurra dell’esistenza di un fungo sciamanico
dagli effetti devastanti: il Dio della Nausea, capace di aprire le
porte ad un’altra dimensione. Ma
per varcarla c’è un prezzo da pagare: superare le prove cui le Madri atroci, le guardiane della soglia, sottopongono i penitenti.
Lomazzi, alessandro Castellucci, donna con le idee chiare. Quando
Fabrizio Martorelli, Eleni Molos.
scopre che il marito vuole lasciarÈ il territorio del Mario, par- la per un’altra, Gaia non si dispecheggiatore abusivo che esercita ra ma reagisce per salvare il suo
la sua professione seguendo matrimonio. Non tanto perché
un’etica del tutto particolare. Il ama alla follia il marito, ma perdiritto a sostare nelle linee blu va ché nella sua visione del mondo
meritato superando una prova. la separazione non è ammessa.
oggi però oltre al traffico quoti- Crede che imporre il suo modo di
diano c’è anche una concentra- concepire la vita sia l’unico modo
zione umana
per salvare le
Sabato 9 novembre
insolita. La
persone che
‘Radiogiallo’, scritto da Carlo
giovane olga,
ama. Ma non Lucarelli, adattamento e regia di
Pochi autori,
il Bancario
fa sconti e
Sergio Ferrentino, con Daniele
cialtrone, la
non si rende
quando non
ornatelli, Cecilia Broggini, alesBellezza orconto di essandro Pazzi, Roberto Recchia,
si occupano
dinaria e il
sere circonMaurizio Pellegrini, Eleni Molos.
Proprietario
data
da vittidi romanzi,
1940, in un piccolo studio
del SUV. Un
me anche se
dell’E.I.a.R., l’Ente Italiano per
si confrontano
poliziotto li
non del tutto
le audizioni Radiofoniche, sta
sta interroinnocenti.
con
la
drammaturgia
per iniziare la diretta del radiogando
nel
Questo è il
dramma “Il mistero del Labirinradiofonica
grande pomondo che
to” quando su direttiva del Duce
steggio dove
Gaia riunisce
stesso, bisogna cambiare il finail Mario senel suo giarle. È così che, tra la comparsata
gue logiche
dino per tedi un’attrice famosa e l’ispeziomeritocratiche anziché solamente stimoniare al paese la perfezione
ne di un Console Generale della
economiche. a qualcuno però le del suo modello.
Milizia, si cerca di trovare un
regole vanno strette, nella vita
colpevole. Il microcosmo della
come sulla strada…
Venerdì 8 novembre
radio diventa lo specchio di una
‘Le madri atroci’, scritto da
realtà sotto censura nella quale
Giovedì 7 novembre
Sandrone Dazieri, adattamento e
il raccontare è’ingegnarsi a tro‘Il giardino di gaia’, scritto da regia di Sergio Ferrentino, con
vare scappatoie. Dieci anni doMassimo Carlotto, adattamento e andrea Fazzari, Deborah Morepo, nello stesso piccolo studio,
regia di Sergio Ferrentino, con se, Igor Horvat, Beppe Salmetti,
la stessa troupe e una nuova
Cinzia Spanò, alessio Maria Ro- Carla Stara, Silvia Pietta.
produzione. Poco prima della
mano, Michela atzeni, Daniele
Dal suo viaggio di lavoro Dadiretta lo stesso problema: bisoMonachella, Eleni Molos, Dario ria non è più tornata: è stata trogna cambiare il finale.
Sansalone, Maurizio Pellegrini.
vata impiccata nella camera di un
Gaia Convento Bruni è una
pagina a cura di Barbara Sala
pag. 4
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII
Lunedì 4 Novembre 2013
VENETo
Dalla Regione 2mln di euro
a favore dei servizi digitali
La Regione del Veneto, dopo aver contribuito con un bando del 2011 alla progettazione e
sviluppo di servizi applicativi
erogati in modalità cloud computing, mette ora a disposizione
due milioni di euro di contributi
per favorire l’adozione da parte
delle Pmi (microimprese, piccole e medie imprese) venete di
servizi digitali, sempre secondo
il nuovo modello del cloud
computing.
E’ stato infatti approvato dalla giunta veneta, su proposta del
vicepresidente e assessore
all’informatizzazione Marino
Zorzato, un bando per la concessione delle agevolazioni pubbliche, a valere sull’asse 4 (Linea
di intervento 4.1: Interventi di
sviluppo e offerta di servizi e applicazioni per le Pmi e gli Enti
locali, azione 4.1.3 denominata
“Interventi di aiuto alle Pmi per
l’accesso ai servizi telematici”)
del Programma operativo Regionale (P.o.R.) parte Fesr, Programmazione 2007-2013, relativamente all’obiettivo “Competitività regionale e occupazione”.
“Con questa ulteriore misura
- spiega Zorzato - intendiamo favorire la migrazione al nuovo paradigma digitale che si sta affermando a livello mondiale e contribuire a sostenere le imprese
venete nella competizione sui
mercati globali grazie alle nuove
tecnologie. Nella sostanza, questo
intervento rappresenta una prosecuzione, dal lato della domanda, di quanto è già stato avviato
nel 2011, dal lato dell’offerta,
con il bando che ha portato al finanziamento di 22 progetti di sviluppo di servizi basati sul modello del cloud computing. Ora occorre incentivare le Pmi venete a
usare questi servizi innovativi,
che le possono aiutare nel loro
percorso di crescita. Contestualmente, attraverso questa specifica azione prende avvio anche il
programma di interventi in attuazione degli obiettivi dell’ Agenda
Digitale del Veneto, che abbiamo
approvato lo scorso agosto”.
L.R.
a Grenoble, alla presenza del
Ministro Emma Bonino, è stata
firmata la risoluzione politica
con cui Italia, austria, Francia,
Germania, Liechtenstein, Slovenia e Svizzera ufficializzano
l’impegno a introdurre nell’area
alpina uno strumento di concreto
impulso alla crescita e alla competitività. Una strategia importante quella che porterà alla creazione di una macroregione alpina
accanto a quella adriatico-ionica
e che dovrà puntare allo sviluppo
sostenibile e inclusivo che tuteli
le potenzialità dell’area, come la
biodiversità, il turismo, le reti di
trasporto, le specificità culturali e
della ricerca. La Risoluzione politica formalizza l’impegno dei
paesi coinvolti e il suo obiettivo
è il conferimento del mandato da
parte del Consiglio europeo alla
commissione europea per il Piano di azione in vista dell’approvazione definitiva a dicembre
2014.
Bonino: impegno
per piano d’azione durante
Presidenza italiana.
“Mettendo insieme valenza
politica e possibilità di rilancio
economico” nell’area alpina
“diamo anche un contributo
all’idea di un’Europa non come
gabbia ma come valorizzazione
economia interna
Nasce la “Strategia Ue
per la macroregione alpina”
delle diversità”, ha sottolineato il
Ministro, confermando l’impegno per arrivare ad un piano
d’azione durante il semestre di
presidenza italiana del Consiglio
europeo - da luglio 2014 - perché
si arrivi alla macroregione alpina. Un’iniziativa alla quale partecipano Francia, Germania, austria, Slovenia, Svizzera e Liechtenstein, che mira a dare impulso
alla crescita e alla competitività
dell’area anche attraverso una
migliore capacità di utilizzo dei
fondi comunitari e nazionali. Si
tratta, ha spiegato Bonino, di
prendere “decisioni a livello meno centralizzato e più regionale”
e starà proprio al “dinamismo
delle regioni trovare progetti
concreti” che “valorizzino asset
e aree geograficamente difficili
ma portatrici di valori europei”.
Trigilia: tutela biodiversità
e politica comune trasporti.
Erano presenti a Grenoble anche il Ministro per la Coesione
Territoriale Carlo Trigilia ed i
Presidenti delle Regioni Lombardia, Piemonte e Veneto Roberto
Maroni, Roberto Cota e Luca
ITaLIa-ISRaELE
Valensise:
“Dialogo
strategico”
Le strette relazioni tra Italia e
Israele, le iniziative comuni per
intensificare la cooperazione
economica e tecnologica tra i
due Paesi e i temi dell’attualità
mediorientale sono stati i principali argomenti trattati alla riunione di “dialogo strategico” svoltasi a Gerusalemme con la partecipazione del Segretario Generale
della Farnesina, Michele Valensise, e del Vice Ministro degli
Esteri israeliano Zeev Elkin.
L’incontro si è svolto anche in
preparazione del prossimo vertice Italia-Israele, che si svolgerà a
Torino tra alcune settimane.
Valensise, “Comune
interesse per iniziative
a favore crescita”.
Il Segretario Generale Valensise ha infatti guidato la delegazione italiana alla riunione
di “dialogo strategico” con
Israele. Nell’ambito della riunione l’ambasciatore Valensise
ha avuto anche un colloquio con
il Vice Ministro Elkin, con il
quale ha avuto un ampio scambio di vedute sui negoziati
israelo-palestinesi e sull’importanza delle relazioni tra Italia e
Israele, che potranno avere un
ulteriore sviluppo in occasione
Zaia. Trigilia ha sottolineato che
la costituenda macroregione alpina è il “principale tramite delle
relazioni tra Mediterraneo e dimensione continentale” e in questa ottica servono “progetti concreti che possono rendere efficaci le strategie macroregionali”,
come la salvaguardia del “più
grande serbatoio europeo di biodiversità” e una “politica comune dei trasporti transalpini”.
Cota: lavorare con territori
omogenei in Europa. “Siamo una realtà omogenea
che rappresenta il cuore produttivo dell’Europa così come le nostre regioni rappresentano il
cuore produttivo dell’Italia”, ha
detto Cota, spiegando “i territori
omogenei devono poter affrontare in Europa le questioni omogenee che li caratterizzano” perché
“non possiamo pensare che chi
ha energie e risorse debba essere
bloccato. Sarebbe un danno per
tutti”.
Gloria Lupi
del prossimo vertice bilaterale.
Nel dialogo strategico, cui da
parte israeliana hanno partecipato tra gli altri il Segretario
Generale Rafael Barak e il suo
vice Ran Curiel, sono state in
particolare delineate le iniziative comuni a favore della crescita delle economie dei due paesi.
“Abbiamo approfondito le possibilità di collaborazione nei
settori più innovativi e promettenti, quali energia, start-up e
sicurezza cibernetica: c’è un
forte interesse comune - ha dichiarato l’ambasciatore Valensise - e abbiamo affrontato i temi di maggiore attualità della
politica mediorientale, tra i
quali in particolare la crisi siriana”.
Valensise, ha partecipato
alla conferenza
“Watec” nuove tecnologie
per risorse idriche.
Il Segretario Generale ha anche partecipato a Tel aviv alla
conferenza ‘Watec’ sulle nuove
tecnologie per le risorse idriche,
alla quale è intervenuta una qualificata delegazione di imprenditori italiani. L’ambasciatore Valensise ha esaminato nuove iniziative industriali e progetti di
collaborazione scientifica e tecnologica. Ha inoltre illustrato
l’impegno italiano nella preparazione di Expo Milano 2015 nel
quale Israele avrà un ruolo di
protagonista.
M.L.
RAPPORTI AMBASCIATE
Lunedì 4 Novembre 2013
Stabilità economica,
manodopera qualificata
e cultura del lavoro,
le armi vincenti della Polonia
Lo dichiara il Sottosegretario all’Economia
Ilona Antoniszyn-Klik
Dopo la rilevante performance economica del 2011 (PIL +4,3%)
nel 2012 c’è stata una minore crescita del PIL (+2,5%) e le previsioni
del 2013 sono di raggiungere un +2,2%. Questo a causa di una più
debole domanda sia interna che estera, sommata all’incertezza dovuta alla crisi nell’area euro, alle manovre fiscali in corso, al marcato
rallentamento degli investimenti pubblici a seguito della già avvenuta
realizzazione di EURo 2012 e della riduzione dei fondi europei nel
2013.
La Polonia scambia con l’UE il 57,2 % (import) e il 76,0%(export) , dati 2012. Per la Polonia l’Italia è il quarto Paese fornitore con
una quota del 5,1%, dopo la Germania (21,2%), la Russia (12,7%) e
la Cina (9,0%). Quale mercato di sbocco dell’export polacco, siamo
invece il sesto Paese acquirente con una quota del 4,5% dopo la Germania (25,0%), il Regno Unito (6,4%), la Repubblica Ceca (6,1%), la
Francia (5,8%) e la Russia (5,3%).
“Gli investimenti esteri - spiega il sottosegretario all’Economia,
Ilona antoniszyn-Klik - portano innovazione e nuove soluzioni di
crescita. Dal 2004 è cominciato in Polonia il boom dei servizi alle
imprese in outsourcing (Bpo), una tipologia interessata più alla qualità della manodopera che non al suo costo. Oggi, in rapporto alla
popolazione, abbiamo più tecnici It e Ict della Germania”. Gli imprenditori stranieri – prosegue il sottosegretario Klik - non puntano
più sulla Polonia solo per il basso costo del lavoro, ma anche per
l’alto livello d’istruzione“.
Gli investimenti esteri sono stati il perno principale dello sviluppo
economico della Polonia nell’ultimo ventennio. “Nell’89 eravamo la
peggiore economia dell’ex blocco comunista, oggi siamo un Paese
moderno con un’industria dinamica che ha al suo attivo anche la
creazione e lo sviluppo della piccola e media impresa locale” – ha
concluso il sottosegretario.
I punti di forza
del turismo
passano
dalla Regione
Malopolska
La Malopolska, situata nella
parte meridionale del Paese, è la
regione con la maggiore attrattiva turistica della Polonia. Partendo dalla Capitale, Cracovia, si
passa per Wieliczka per arrivare
ad auschwitz e molti altri itinerari sono previsti nei tour proposti dalle agenzie turistiche. Questa, inoltre, è la regione natale di
Papa Giovanni Paolo II.
Cracovia è la vecchia capitale della Polonia nonché sede
dell’antica monarchia. Il centro
ha conservato intatto l’impianto
urbanistico medievale, anticamente cinto da mura, al cui posto
oggi sorge un parco dalla forma
originale, chiamato Planty. Luoghi di grande frequentazione turistica sono il castello di Wawel
e la Cattedrale, così come il vecchio quertiere ebraico e la moderna zona di Nowa Huta. Un
misto di antico e moderno perché nel centro storico di Cracovia ci sono ristoranti, boutiques
con griffe internazionali e locali
notturni per una vita mondana in
piena regola. La regione Mało-
polska ospita ogni anno circa 12
milioni di visitatori. Dopo Gran
Bretagna (24,8%), Germania
(11,5%) e Slovacchia (7,6%), i
turisti italiani sono al 4° posto
con il 6,6% .
Wieliczka, il
nuovo comprensorio
dello sport
Nella Regione della Malopolska, Wieliczka, sta facendo la
parte del leone.
Interamente ristrutturata, la
città ha ambiziosi progetti nel
cassetto : “Abbiamo ospitato la
nazionale di calcio italiana in
occasione dei Campionati Europei e, ovviamente, abbiamo tifato
Italia e festeggiato con loro ogni
vittoria, organizzando moltissimi
eventi – sostiene il sindaco di
Wieliczka, artur Kozioł, –
“Grazie alle nostre strutture
sportive già funzionanti e a quelle in via di realizzazione, Wieliczka diventerà una meta per
eventi sportivi internazionali”.
Wieliczka è la città della Miniera di Sale, uno dei più conosciuti e più visitati oggetti turistici. Nel corso dei 700 anni di
sfruttamento della miniera sono
stati scavati circa 300 km di cunicoli e duemila vani, fino alla
(continua a pag. 8)
La crescita economica della
Polonia è particolarmente attraente per gli investitori visto le
dimensioni del mercato. oggi il
Paese è un rifugio sicuro per chi
vuol fare businnes. Gli investimenti in Polonia non sono legati
ad un alto rischio come in altri
paesi europei colpiti dalla crisi e
sono una buona alternativa per
coloro che, a causa di cultura e
mentalità diversa da quella europea, hanno delle remore nell’iniziare un’attività oltre i confini
europei.
Nella nostra intervista, Wojciech Ponikiewski, ambasciatore
di Polonia in Italia, ci ha parlato
del mercato polacco:
Ambasciatore Ponikiewski,
dal 2007 la Polonia ha registrato la migliore performance economica tra i paesi Ocse in termini di crescita del Pil reale.
Che cosa significa per l’economia del Paese?
L’economia polacca ha basi
solide che garantiscono un rendimento sicuro degli investimenti.
Negli anni 1995-2011 la crescita
media del Pil ammontava al 4,8
% annuo. Dopo un rallentamento
nel 2009 (1,6%) e la significativa
accelerazione nel periodo 20102011 (rispettivamente 3,9% e 4,5
%), nell’anno successivo la crescita economica è diminuita nuovamente.
Tuttavia, in confronto con gli
altri paesi Ue, la nostra performance economica può essere
considerata ottima. La Polonia si
è classificata tra i leader europei
nella crescita.
Nel 2012 il Pil è cresciuto del
1,9 %.
Attraverso quali strumenti
la Polonia promuove in Italia le
opportunità di affari?
Gli investitori che decidono
di avviare un’attività in Polonia
possono scegliere tra una vasta
gamma di supporti. Le Zone
Economiche Speciali (ZES) sono
le aree in cui l’imprenditore può
gestire il suo business a condizioni favorevoli. Il Consiglio di
amministrazione di una Zona,
non solo rilascia i permessi per
fare affari all’interno dell’area,
ma aiuta il processo d’investimento, ad esempio agevolando i
contatti tra le autorità locali e
l’amministrazione centrale, per
l’acquisto di terreni.
alcuni investitori possono
anche usufruire del “Programma
di sostegno per gli investimenti
di grande importanza per l’economia polacca per il periodo
2011-2020”. Questo tipo di sostegno è concesso sotto forma di
sovvenzioni per gli imprenditori
che eseguono progetti nei settori
individuati come prioritari: automotive, elettronica, aerospaziale, biotecnologie, servizi innovativi e R&S. L’ammontare
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII
pag. 5
“La nostra performance
economica può
essere considerata ottima”
A sottolinearlo durante la nostra intervista,
Wojciech Ponikiewski,
Ambasciatore di Polonia in Italia
del sostegno dipende dal numero di nuovi posti di lavoro, dalla
localizzazione e dal valore del
progetto.
I fondi strutturali dell’UE,
ampiamente utilizzati dalle imprese, sono un altro esempio. Negli ultimi anni, gli investitori
hanno costantemente beneficiato
del finanziamento, nell’ambito
dell’attuazione dei risultati in
R&D e degli investimenti economicamente strategici.
Volevo sottolineare che diverse multinazionali scelgono il
nostro Paese come ubicazione
per i loro nuovi investimenti in
Europa. Secondo la classifica
Bloomberg 2013, la Polonia è il
miglior paese, nella regione
CEE, per fare affari. Il FDI Intelligence ha collocato la Polonia
al terzo posto, dopo la Cina e
USa, per attratività.
Infine, Ernst & Young nel
suo 2012 European attractiveness Survey prevede che nei
prossimi tre anni la Polonia sarà
il secondo Paese europeo più attrattivo, dopo la Germania.
Come si presenta il Paese in
Italia e nel resto del mondo?
Secondo i dati forniti da Infocamere, a fine 2010, 3600 entità
economiche polacche erano presenti in Italia. Secondo le stime
della Banca Nazionale polacca,
l’ammontare degli IDE polacchi
in Italia, a fine 2012, è stato pari
a 356,6 milioni di euro.
oltre ai grandi investitori, ci
sono altre aziende polacche sul
mercato italiano con un’attività
molto dinamica che richiama
particolare attenzione, è il caso
di Inglot (l’azienda cosmetica) e
oknoplast (uno dei più grandi
produttori di finestre in PVC).
Per quanto riguarda i nostri
investimenti nel mondo, in paesi
diversi dall’Italia, a fine 2012 sono stati pari a 43,5 miliardi euro.
Lussemburgo attrae quasi un
quarto degli investimenti diretti
esteri polacchi (9,4 miliardi).
anche Cipro (4,4 miliardi), il
Regno Unito (4,3 miliardi) e
Paesi Bassi (3,2 miliardi) sono
destinazioni con numeri interessanti per gli IDE. Settori prioritari sono le attività finanziarie e assicurazioni, manifatturiero (raffinazione e industria dei carburanti
(orlen) e legno (Fakro).
La Polonia utilizza quasi
il 100% dei Fondi strutturali
messi a disposizione dall’Ue.
Quali saranno le future strate-
gie della Polonia in materia di
supporto agli investimenti?
Il Paese, sia nel periodo
2007-2013 che nelle prospettive
future (2020), è il più grande beneficiario del sostegno dell’UE
rispetto agli altri paesi membri.
La nostra strategia, per le future
prospettive finanziare, consiste
nel sostenere i bisogni delle
aziende nelle varie fasi della loro
attività. I fondi saranno destinati
a ricerca, collegamenti stradali,
trasporto pubblico, ammodernamento delle aziende agricole,
agricoltura biologica o professionale, ma anche per lo sviluppo
dell’imprenditorialità, il che significa che una gran parte dei
fondi sarà aperta alle società operanti in Polonia.
Grazie ai fondi UE e al nostro
modo efficace di utilizzarli, il
Paese è cambiato molto: oggi in
Polonia si vive bene. Nella classifica Social Progress Index, che
misura il benessere della società,
il nostro Paese si è collocato al
13° posto nel mondo.
Sono state recentemente
prorogate le Zone Economiche
Speciali, fino al 2026. Che cosa
accadrà dopo il 2026 nelle aree
attualmente ZES?
attualmente, le ZES costituiscono la forma più accessibile di
aiuti pubblici per il sostegno e
lo sviluppo di nuovi progetti in
Polonia. I numeri dicono tutto:
le ZES funzionano in 146 città e
210 comuni. alla fine del 2012,
vi operavano 1.243 aziende,
metà delle quali con capitale polacco. Nelle ZES sono impiegate 248mila persone, di cui
187mila nuovi assunti. Il valore
degli investimenti già realizzati
è di quasi 21 miliardi di euro.
Questi sono i risultati ottenuti
nelle Zone, a cui si devono aggiungere circa 60mila posti di
lavoro nell’indotto.
E’ difficile oggi parlare del
periodo successivo al 2026. Si
può immaginare che lo spazio
per fornire gli aiuti diretti per
nuovi investimenti sarà in qualche modo ridotto. Supponendo
che nel 2026 non ci sarà più la
possibilità di sostenere gli investimenti, la maggior parte delle
ZES avranno loro stesse un potenziale di crescita, grazie alla
concentrazione delle società già
esistenti e questo è un prerequisito per lo sviluppo di strutture di
cluster.
Nostra intervista
pag. 6
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII
I rapporti commerciali tra due
paesi sono eccellenti da anni e lo
scambio commerciale molto intenso. La Polonia importa
dall’Italia beni di largo consumo,
tecnologie avanzate, macchinari
e food.
La nostra quota di mercato ci
vede piazzati al quarto posto come Paese fornitore.
La Polonia è un paese giovane con un buon livello d’istruzione, eccellenze informatiche, manodopera qualificata e relativamente a basso costo.
Un Paese dove gli italiani investono, favoriti anche dalle agevolazioni che possono ottenere
nelle Zone Economiche Speciali
; il nostro Sistema Paese vuole
favorire le esportazioni e i flussi
commerciali ed agevolare e sviluppare le integrazioni produttive
tra imprese italiane e polacche.
a Varsavia, l’ambasciata italiana si pone come interlocutore
per gli imprenditori di entrambi i
Paesi e, grazie alla dinamicità
dell’ambasciatore Guariglia, è
diventata luogo di incontri, una
“Piazza d’Italia all’Ambasciata
d’Italia” così come egli stesso la
definisce:
L’Ambasciata italiana a
Varsavia è un luogo di incontro
per imprenditori italiani e polacchi che vogliono fare business e un luogo di incontro per
“Piazza d’Italia”
è il logo attraverso il quale
l’Ambasciata italiana a
Varsavia propone il Sistema
Italia ai polacchi
Tribuna Economica ha intervistato
l’Ambasciatore Riccardo Guariglia
la cultura dei rispettivi Paesi.
Attraverso quali strumenti
l’Ambasciata mette in campo
le proprie iniziative?
Le relazioni economiche e
commerciali tra Italia e Polonia
sono caratterizzate da un forte dinamismo, grazie anche ai profondi legami culturali e storici che
caratterizzano i rapporti tra i due
Paesi. L’ambasciata d’Italia a
Varsavia svolge quotidianamente
il suo lavoro di sostegno all’imprenditoria italiana attraverso il
suo costante impegno nell’approfondimento dei legami istituzionali, politici ed economici tra
i nostri due Paesi. Da quando sono arrivato in Polonia, ho poi
aperto il piu’ possibile l’ambasciata al pubblico, cercando di
trasformarla in una vera e propria
“Piazza d’Italia” di cui possa beneficiare l’intero Sistema Italia.
Ho organizzato quindi una serie
di iniziative, sotto il logo “Piazza
d’Italia all’ambasciata d’Italia”,
Tychy: dai dirigenti
alla produzione,
persone che hanno
il marchio Fiat nel cuore
Fiat Poland è stata una locomotiva della rinascita Fiat, grazie
alla Panda prima e alla 500 poi.
Lo stabilimento Fiat di Tychy ha
la potenzialità di produrre 2.300
auto al giorno. Nel 2009 è riuscita a produrne 605mila, oggi è costretta a fermarsi sotto le 300mila.
Dopo il licenziamento di
1.400 persone a dicembre, Fiat
Tychy occupa 3.500 addetti diretti più altri 4 mila nell’indotto.
Le altre linee di produzione sono
la Lancia Y e la Ka in collaborazione con la Ford. In pratica, lo
stabilimento numero uno in Polonia che sforna più macchine di
opel e Volkswagen. Ci sono linee completamente robotizzate,
centri di controllo qualità e di
diagnosi dei difetti che non hanno rivali.
“Abbiamo prodotto l’ultima
Panda – sotiene il direttore Fiat
di Tychy, antoni Gren - il 20 dicembre 2012, dopo averne sfornato più di due milioni. A ottobre
scorso abbiamo festeggiato la
milionesima 500 “Made in
Poland”.
“Aspettiamo da Torino la de-
Lunedì 4 Novembre 2013
cisione che riguarda il nostro
stabilimento – prosegue - siamo
fiduciosi perché produciamo con
la migliore qualità e stiamo dimostrando che qui vale la pena
investire”.
a Tychy si lavora in squadra
con i macchinari avveniristici
dell’ italiana Comau (gruppo
Fiat) in questo stabilimento polacco che vinse il premio Efqm
di qualità fra tutte le aziende europee, dove il grado d’errore ammesso in lastratura è di massimo
2 millimetri e dove il 98% delle
vetture finisce senza difetti al
primo montaggio.
Era il 1921 quando fu siglato
il primo contratto ufficiale fra la
Fiat e il governo polacco per costruire auto a Varsavia. Un anno
prima era nata la «Polski Fiat»,
società al 51% del gruppo di Torino e per il resto di azionisti polacchi e fu nel ‘ 21 che la Fiat arrivò al 98% del capitale.
oggi i vertici di Fiat “seguono il mercato” ma nella partita
per le nuove Bravo, Punto e
500x, Fiat Poland non vuole rimanere in disparte.
per presentare i prodotti delle eccellenze italiane e per favorire
un’intensificazione sempre maggiore dei rapporti italo-polacchi
in campo economico/commerciale e culturale.
Quali sono gli ultimi progetti attuati dall’Ambasciata?
oltre agli eventi organizzati
sotto il logo “Piazza d’Italia
all’ambasciata d’Italia”, di cui
ho parlato prima, l’ultimo progetto realizzato e’ la stupenda
mostra monografica di Guercino;
presso il Museo Nazionale, comprendente 33 dipinti provenienti
in grande maggioranza dalla Pinacoteca di Cento, colpita dal
terremoto dello scorso anno in
Emilia Romagna. Si tratta di un
eccellente esempio di come le sinergie tra Istituzioni, arte e imprese siano fondamentali, soprattutto in periodi di crisi come
quello attuale. L’esposizione,
realizzata su impulso di questa
In Polonia esistono 14 zone
economiche speciali istituite con
la legge del 20 ottobre 1994 con
successive modifiche con sgravi
fiscali per le nuove imprese.
Si tratta di aree non abitate,
circoscritte del territorio polacco,
destinate all’esercizio delle attivita economiche a condizioni
speciali. Gli imprenditori che vi
insediano l’attivita possono beneficiare di aiuti pubblici.
La gestione di ogni ZES é affidata a delle societa stabilite nel
relativo decreto.
L’obiettivo e quello di accelerare lo sviluppo economico del
territorio soprattutto attraverso
l’insediamento di specifici comparti di attivita economica, l’adozione di nuove soluzioni tecnologiche, il miglioramento della
competitivita e la creazione dei
nuovi posti di lavoro.
Sono state stabilite delle soglie di aiuti pubblici alle imprese
operanti nelle zone economiche
speciali.
Per le grandi imprese esse
corrispondono al 75% dei costi
ammissibili nel caso di aziende
che hanno conseguito l’autorizzazione a insediare l’attivita nelle ZES prima della fine del 1999
ed al 50% dei costi ammissibili
per le grandi aziende che hanno
ottenuto l’autorizzazione durante
il 2006. Per le piccole e medie
imprese sono stati stabiliti dei
RAPPORTI AMBASCIATE
ambasciata e grazie alla collaborazione dell’Istituto Italiano di
Cultura di Varsavia e di alcune
delle principali ditte italiane in
Polonia, che insieme ad altre ditte polacche la hanno sponsorizzata, e’ senza dubbio l’evento
piu’ importante nel panorama
culturale polacco del 2013.
Gli imprenditori italiani in
Polonia possono fare di piu’?
La Polonia negli ultimi anni
ha avuto un tasso di crescita del
PIL molto positivo e tra i piu’ alti dell’Unione Europea. Nonostante il rallentamento di
quest’anno dovuto agli effetti negativi derivanti dalla frenata relativa della “locomotiva tedesca”
(la Germania e’ il primo partner
commerciale della Polonia), il
Paese ha comunque conservato
un tasso dell’1.1% e le previsioni
per il prossimo anno sono gia’ in
ripresa (circa +2,5%). In una situazione economica cosi’ dinamica, e’ chiaro che ci sono spazi
enormi per chi vuole investire in
Polonia. Non si tratta, infatti, di
spartirsi le quote di mercato gia’
esistenti, ma di trovare il proprio
posto in un mercato in crescita,
dove c’e’ ancora tanto spazio libero in molti settori. Grazie poi
all’aumento della capacita’ di
spesa dei cittadini polacchi, sicuramente i settori di eccellenza
italiani, quali la moda o il design,
hanno grandi possibilita’ di sviluppo. Inoltre, la Polonia ha creato una serie di strumenti per attirare investimenti dall’estero, come ad esempio le 14 Zone Economiche Speciali, che resteranno
in vigore fino al 2026, per incentivare lo stabilimento di nuove
attivita’ produttive grazie ad un
regime fiscale vantaggioso e altre condizioni di favore per gli
investitori.
La Polonia è un Paese che
utilizza circa il 100% dei Fondi
Strutturali Europei, gli imprenditori italiani possono
trarre beneficio da ciò nei loro
investimenti nel Paese?
La Polonia è stata confermata, durante l’ultimo negoziato sul
Quadro Finanziario Multiannuale
per il periodo 2014-2020, il maggior beneficiario di Fondi europei di coesione, che essa riesce a
sfruttare in maniera estremamente efficace. Naturalmente le potenzialita’ che si aprono per le
imprese italiane sono enormi, in
particolare nei settori dell’energia e delle infrastrutture. In quest’ultimo, in particolare, importanti società italiane, come astaldi e Salini, sono già presenti nel
Paese, ma altre potrebbero essere
attratte a venire.
Tribuna Economica
Zone Economiche Speciali,
uno strumento a disposizione
degli investitori esteri
periodi transitori (rispettivamente fino al 2011 e 2010) per la
conduzione dell’attivita nelle
ZES alle condizioni definite nelle autorizzazioni ottenute prima
del 1 gennaio 2001.
Il livello massimo di intensità
di aiuto per le imprese del settore
automobilistico operanti nelle
zone economiche speciali è stato
fissato al 30% dei costi di investimento.
Sono aumentati gli aiuti ammissibili destinati ad investimenti rigu a r d a n t i l’adeguamento
delle imprese agli standard comunitari di tutela dell’ambiente;
sono state stabilite anche le regole in materia di aiuti di Stato per
la ristrutturazione dell’industria
metallurgica (riduzione della capacita produttiva e dell’occupazione negli stabilimenti).).
Tutte le ZES sarannno attive
fino al 2026 e successivamente
diventeranno zone di attività
economica.
Le singole zone sono specializzate in specifici comparti di
attivita economica – per esempio
nelle ZES di katowice, Wałbrzych, Legnica e Tarnobrzeg domina il settore automobilistico,
mentre nelle ZES kamienna góra,
Cracovia, kostrzyń Słubice si sono insediate le imprese del settore della carta.
I Principali vantaggi per chi
si decide di investire nelle ZES
sono l’ambiente politico ed economico stabile; agevolazioni sotto forma di incentivi statali; bassi
costi di produzione; bassi costi di
distribuzione; accesso ai mercati
europei.
Per beneficiare degli incentivi fiscali gli imprenditori devono
rispettare alcune condizioni ed in
particolare: investimento minimo: 100.000 euro; durata minima
dell’investimento: 5 anni; i posti
di lavoro creati devono essere
mantenuti per almeno 5 anni.
Per stimolare gli investimenti
nelle ZES, lo Stato e le amministrazioni delle ZES mettono a disposizione sgravi fiscali e non fiscali come per esempio esenzione dalla tassa sul reddito; sgravi
per le imposte sugli immobili;
sgravi per le tasse sui mezzi di
trasporto; sgravi per i dazi doganali; incentivi non fiscali per
l’assunzione di nuovo personale;
incentivi non fiscali relativi alle
procedure di investimento.
RAPPORTI AMBASCIATE
MaPEI E L’INTERNaZIoNaLIZZaZIoNE
La Polonia come hub
per l’est Europa
Veronica Squinzi, Responsabile
Internazionalizzazione e Sviluppo del Gruppo
Mapei, spiega a Tribuna Economica
filosofia e rapporto con il Paese
Composto da 68 aziende consociate con 63 stabilimenti produttivi operanti nei 5 continenti
in 31 nazioni diverse, ognuno dei
quali è dotato di un laboratorio di
controllo qualità e con 18 Centri
principali di Ricerca e Sviluppo,
la strategia di internazionalizzazione del Gruppo Mapei si basa
su due obiettivi di fondo: maggiore vicinanza alle esigenze locali e riduzione al minimo dei costi di trasporto (secondo alcuni
studi interni condotti dalla stessa
azienda, i prodotti non dovrebbero idealmente essere spediti oltre
un raggio di 400 km per non perdere di competitivita’, ndr).
Il Gruppo Mapei è leader nella produzione di prodotti chimici
per l’edilizia, quali adesivi e prodotti complementari per la posa di
pavimenti e rivestimenti di ogni
tipo e di altri prodotti chimici per
l’edilizia come impermeabilizzanti, malte speciali e additivi per
calcestruzzo, prodotti per il recupero degli edifici storici.
La costante internazionalizzazione dell’azienda è direttamente
collegata alla crescita del fatturato e, nell’internazionalizzazione,
c’è anche la Polonia: “Fin da subito la Polonia è stata per Mapei
un mercato molto interessante”
sostiene durante il nostro incontro Veronica Squinzi, Responsabile Internazionalizzazione e Sviluppo del Gruppo Mapei e Mem-
bro del Consiglio Direttivo di
Mapei Polonia. “Abbiamo trovato un ambiente aperto, un Paese
che, dopo essere uscito da un momento particolare, ama la propria nazione, un Governo che investe sulle persone, nelle infrastrutture e che crede negli investimenti esteri. È un Paese che
può giocare un ruolo importante
nello sviluppo della grande Europa; noi abbiamo trovato un mercato interessato a prodotti altamente qualificati e tecnologici.
Inoltre, per la sua posizione geografica, può diventare strategicamente interessante anche come
hub per l’est Europa”. “La Polonia, poi – prosegue Veronica
Squinzi -, è un Paese che mi è
molto caro: ha segnato la mia
crescita professionale sia a livello di formazione che a livello imprenditoriale”.
Nel maggio di quest’anno è
stato ufficialmente aperto il secondo stabilimento di produzione
di Mapei Polonia a Barcin,
nell’ambito della strategia di crescita del Gruppo nel Paese.
“Mapei Polska, nata nel 2000
per la commercializzazione nostri
prodotti, ha subito dato una svolta alla propria presenza nel paese in quanto il gruppo ha ben
presto deciso di investire produttivamente nel paese; tre anni dopo – continua la Responsabile Internazionalizzazione e Sviluppo
Indesit Company:
4mln di pezzi
prodotti nelle
3 aree industriali
polacche
sko per la produzione di lavatrici
e lavastoviglie e sono inizati i lavori su nuovi progetti industrialicappe e linee di produzione di
componenti in plastica, grazie a
quest’operazione Indesit ha dato
vita al più importante polo industraiale del Paese, nel settore.
Il gruppo, in Polonia, dà lavoro a 3.239 persone, il totale
della produzione nel 2012, è stato di 4mln di pezzi.
Perché dismettere una parte
della produzione in Italia per
andare ad investire in Polonia?
Perché non c’è più la possibilità che questo tipo di elettrodomestici vengano prodotti in Europa occidentale: è un problema
di costi.
Una produzione, quella italiana, destinata principalmente ai
mercati ad alto valore aggiunto
dei Paesi dell'Europa occidentale. Le produzioni destinate ai
Paesi dell'Est sono delocalizzate
là dove il lavoro costa meno. Ma
non si tratta solo di manodopera,
c’è da tenere in considerazione
anche il costo dell’energia, passando per l’elevatissimo livello
di tassazione esistente in Italia
che, paragonato a quello della
Polonia, fa la differenza.
Indesit Company è tra i leader in Europa nella produzione e
commercializzazione di grandi
elettrodomestici (lavabiancheria,
asciugabiancheria, lavastoviglie,
frigoriferi, congelatori, cucine,
cappe, forni e piani di cottura); il
Gruppo ha 8 poli industriali dislocati in Italia, Polonia, Regno
Unito, Russia e Turchia.
In Polonia, Indesit Company
ha concentrato la produzione
nella Zona Economica Speciale
di Łódz.
La storia di Indesit in Polonia
risale al 1992 con l’apertura dell'ufficio commerciale a Varsavia
mentre nel 1999 è stato aperto
l'impianto di cottura ed è avvenuto il trasferimento a Łódz.
Cinque anni dopo, è diventato
operativo l'impianto di raffreddamento, sempre a Łódz.
Tra il 2008 e il 2011 sono stati
inaugurati gli impianti di Radom-
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII
Lunedì 4 Novembre 2013
del Gruppo Mapei – è stato aperto il primo stabilimento a Gliwice. Il secondo stabilimento è stato poi inaugurato a Barcin nel
maggio scorso. Inoltre il Gruppo
Mapei è presente nel Paese con
altre 2 società: Sopro Polonia
con uno stabilimento a Nowiny e
la Górka Cement con una cementeria per la produzione cementi alluminosi a Trzebinia che
ha recentemente festeggiato il
centesimo anniversario”.
Così come in tutte le altre societa’ del Gruppo, anche in Polonia l’organico è al 100% locale (a
partire dal management, ndr): attualmente il Gruppo Mapei è presente in Polonia con oltre 600 dipendenti in costante crescita. Un
esempio è Mapei Polska che dai
48 dipendenti al momento
dell’apertura dello stabilimento di
Gliwice nel 2003 conta attualmente 315 impiegati. La filosofia si basa sul concetto di integrazione e comprensione del territorio e proprio per questo “il 96 %
dei prodotti di Mapei Polska
venduti sul mercato polacco è
prodotto localmente e il restante
4 % viene importato dall’Italia”
spiega Veronica Squinzi, che, alla nostra ultima domanda su che
cosa significa operare a livello
globale, risponde: “Significa essere vicini alle esigenze dei consumatori/applicatori, cercando di
capire dall’interno quali sono le
esigenze cercando di interpretarle con prodotti che siano sempre
piu’ compatibili con le caratteristiche di ciascun mercato. In altre parole – conclude -, parlare
la stessa lingua delle persone,
capire le loro esigenze, anticipandole anche con prodotti tecnologicamente avanzati”.
SB
La quercia è il simbolo
di Dąbrowa Górnicza,
una città rinata grazie
alla ZES
La giovane, verde Dąbrowa
Górnicza, è un luogo ottimale
per i progetti di business, almeno
a giudicare dall’entusiasmo con
cui il vicesindaco Henryk Zagula
“propone” la propria Città: “Fino
all’inizio degli anni ’90 eravamo
un centro siderurgico e minerario e la nostra disoccupazione
arrivava al 20%. Grazie alla zona economica speciale siamo rinati”.
Il nome di Dąbrowa Górnicza
deriva da un luogo ricoperto da
alberi di quercia, che significa
forza, resistenza e longevità. E la
quescia è diventato il simbolo
della promozione di Dąbrowa
Górnicza. Troviamo la quercia
nei cataloghi, nei loghi, nel sito,
nei gadgets, ovunque. “Promuoviamo la nostra area industriale
attraverso campagne pubblicitarie, presentiamo le nostre offerte
agli investitori, partecipiamo a
missioni imprenditoriali, siamo
presenti nelle Fiere internazionali, abbiamo un sito tradotto in
cinque lingue, compreso il cinese
e…invitiamo i giornalisti…” ribadisce Zagula quando gli chiediamo attraverso quali azioni
viene fatta la promozione della
Città.
L’economia di Dąbrowa Górnicza è determinata principalmente dalle attività delle 18
grandi aziende, dove sono impiegate più di 250 persone per ogni
impresa. Il secondo gruppo è
composto da 119 imprese, che
impiegano ciascuna da 50 a 250
Pol - rail in action:
• Wide transport geography, including the largest East-West
and North-South transportation corridors
• Transportation of a whole range of goods, including dangerus goods
• Analysis and project development of the best forwarding solution
and Integrated rail freight logistic service
• Origin-destination offering and tracking & tracing services
(advanced IT System)
• Organization of block trains
• Freight pick-up, tracking, cross docking and warehousing
• Out of gauge transports
• Organization of terminal operations and door to door delivery
in the main Italian and Eastern Europe locations.
HEadquartEr
Via Roma, 43/b 33100 Udine
Tel: +39 0432 224911
Fax: +39 0432 504788
pag. 7
OFFICE
Via Corelli 61, 20134 Milano
Tel: +39 02 703033641-42
Fax: +39 02 703033634
www.pol-rail.com • [email protected]
persone e 140 aziende a capitale
straniero (indo-britannico, francese, italiano, svizzero, tedesco,
belga, austriaco e spagnolo) a
queste cifre si sommano 12mila
micro imprese a conduzione familiare, che stanno vivendo una
nuova stagione di crescita. L’Italia occupa il 2° posto come investitore nell’area.
Le attività produttive sono
concentrate nei settori economici
tradizionali ma l’interesse della
Città è quello di investire in nuove tecnologie.
La presenza di imprese di costruzione, produzione di vetro,
industria automobilistica, materie
plastiche, imprese di trasformazione, elettronica e alimentare,
sono il punto di forza delle attività produttive. Grazie alla vicinanza del terminal merci a
Sławków, che permette il trasporto di merci per ferrovia in
Ucraina, Russia e asia (Cina inclusa) Dąbrowa Górnicza segna
la sua presenza nella mappa dei
centri logistici internazionali. La città offre molte opportunità per lo sviluppo delle imprese
commerciali e sostiene coloro
che investono con tecnologie
moderne e nel pieno rispetto
dell’ambiente. alle iniziative imprenditoriali nel settore turismo
viene data priorità. Come ha sottolineato il vicesindaco, Dąbrowa Górnicza si
trova all’interno della Zona Economica Speciale di Katowice
(Sosnowiec-Dąbrowa Subzone)
. Gli imprenditori che decidono
di fare investimenti su terreni situati all’interno della Zona possono contare sugli sgravi fiscali
previsti per le ZES. L’obiettivo delle ZES è quello di accelerare lo sviluppo economico del territorio soprattutto
attraverso l’insediamento di specifici comparti di attività economiche, l’adozione di nuove soluzioni tecnologiche, il miglioramento della competitivita e la
creazione dei nuovi posti di lavoro. Le Zone sono state stabilite
prima che la Polonia entrasse
nell’UE, per questo motivo durante i negoziati nel capitolo “politica della concorrenza” alle
ZES fu dedicato molto spazio e
sono stati stabiliti dei periodi
transitori in materia di assistenza
pubblica destinata alle imprese.
Con il tempo le ZES diventeranno zone di attivita economica e
per le aziende saranno create le
condizioni necessarie per la realizzazione dei nuovi posti di lavoro.
Le 14 Zes della Polonia, sono
state appena prorogate fino al
2026, rispetto alla scadenza originaria prevista per il 2020.
pag. 8
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII
ICE Varsavia
elabora progetti
orientati al business
Gli Uffici ICE all’estero realizzano una complessa serie di
attività che vanno dall’assistenza
a imprese italiane e locali alla
raccolta e divulgazione di informazioni (indagini di mercato settoriali, guide, congiuntura) dalla
realizzazione di iniziative promozionali all’organizzazione di
missioni di operatori locali in
Italia, alla formazione ai servizi
personalizzati. L’Ufficio ICE di
Varsavia non fa eccezioni. Quasi
tutti i progetti elaborati
sono orientati al business e prevedono un coinvolgimento diretto degli importatori di prodotti
italiani allo scopo di facilitare il
loro lavoro, consolidare la presenza delle imprese da essi rappresentate e offrire ad altri operatori polacchi, che, al momento non si occupano di Italia, una
immagine chiara dei vantaggi
connessi con il lavorare insieme
alle imprese italiane. attraverso
il monitoraggio costante dell’andamento e delle problematiche
dei più rilevanti comparti merceologici, l’ICE di Varsavia può
indirizzare le aziende italiane
verso progetti di successo.
abbiamo incontrato Giuseppe Federico, Direttore
dell’ICE di Varsavia e gli abbiamo chiesto:
l’Italia può ancora contare
sul fascino del Made in Italy in
Polonia oppure deve fare di
più?
“La Polonia rimane un mercato strategico per l’export italiano (11° mercato di sbocco secondo i dati ISTAT sull’intero
a 20 anni dalla sua costituzione, Ferrero Polska oggi occupa quasi 1400 persone e svariate
centinaia nell’indotto.
I brands Nutella, Tic Tac,
Kinder Bueno o Kinder Sorpresa
sono oramai diventati icone di
gusto e qualità anche per il consumatore polacco.
Un momento importante dello sviluppo di Ferrero Polska è
segnato dalla decisione di costruire lo stabilimento in un piccolo paese a 45 km da Varsavia,
Belsk Duży.
Fin dal proprio insediamento,
Ferrero si è adoperata per integrarsi con le comunita’ locali
polacche. ad oggi, il 75,84% degli acquisti totali di Belsk e il
100% delle forniture delle Business Unite, sono di provenienza
locale. Inoltre, il 50% circa dei
fornitori di materie tecnico e di
servizi, si trova del raggio di
anno 2012 con 9,2 miliardi Euro), nonostante una nostra quota
pressoché stabilizzata sul 2,4 –
2,5%, quale fornitore del Paese.
Di rilievo sono peraltro gli IDE
italiani e la presenza di tante imprese a capitale italiano nel
mercato polacco”.
“Relativamente al posizionamento dell’Italia sul mercato (interscambio e IDE), la Polonia,
per il peso e la performance della sua economia, per la sua capacità di attrarre IDE, per l’afflusso di fondi UE e per la rapida e profonda modernizzazione
infrastrutturale ancora in atto
rappresenta un mercato strategico per la crescita del nostro Sistema Paese. Sono, infatti, diversi anni che la Polonia è tra i primi 10 - 12 Paesi destinatari delle nostre esportazioni, davanti a
tutti i BRICs, esclusa la Russia,
pur avendo un numero di abitanti di gran lunga inferiore (38,5
milioni)”.
“Mantenere e accrescere la
nostra quota, quale quarto Paese fornitore con il 5,1% nel
2012, ci deve sempre spingere
ad analizzare delle scelte operative di “promotion sistemica”
sul fronte del “fascino del Made
in Italy” come lo chiama Lei,
perché il Paese è certamente un
mercato in continua evoluzione.
Non va pertanto dimenticato,
passando ad un’analisi per macrosettori, che da anni la crescita economica e l’integrazione
commerciale della Polonia con i
Paesi UE ha visto il consolidarsi
nel mercato locale dei nostri beni strumentali”.
Lunedì 4 Novembre 2013
“Il nostro export in Polonia
rimane sì caratterizzato da una
prevalenza di beni strumentali e
intermedi, ma forte rimane il nostro export di beni di consumo
dove prevalgono l’abbigliamento, gli accessori, le calzature,
l’agroalimentare ed i vini, questi
ultimi conosciuti ed apprezzati,
ieri come oggi. In questo mercato il “fascino del Made in Italy”
si fonda, quindi, da un lato sulla
affidabilità, capacità imprenditoriale e sicurezza industriale dei
nostri beni strumentali ma anche
del senso di saper operare in
partnership e dall’altro di potersi
porre quale riferimento mondiale
di quei beni di consumo per il design, qualità del prodotto e “stile
di vita” pur in un mondo ove non
deve prevalere soltanto la cultura del “low-cost”.
Dott. Federico, alla Polonia
interessa l’euro? Perche’tanto
scetticismo intorno alla moneta
unica europea?
“Proprio per l’aspirazione
della Polonia a diventare il terzo
Paese produttore dell’Europa
dopo la Germania e l’Italia, questo Paese ha bisogno dell’Euro.
Ne ha già condiviso e sottoscritto l’ingresso nel 2015 e non potrebbe non operare nei mercati
globalizzati senza una valuta
forte ed affidabile nel mondo intero. Certamente che lo scetticismo si è insediato qui e per fortuna non tra molti, ma il dibattito rimane. Ritengo che un Paese
ampiamente aperto verso i mercati mondiali, agli investimenti
esteri e particolarmente attraente anche per i flussi finanziari
che qui rimangono dinamici, non
può che rimanere legato ad una
valuta europea di “garanzia”
quale è appunto l’Euro”.
Ferrero Polska
e l’integrazione
con la comunità locale
50Km dallo stabilimento ed il
20% nel raggio di 100.
Col passare degli anni lo stabilimento si e’ trasformato in
uno dei siti produttivi piu’ importanti per il Gruppo e allo
stesso tempo tra i piu’ grandi
produttori di prodotti dolciari in
Europa.
Indossate le opportune protezioni igieniche, è possibile vedere dal vivo la catena di montaggio che sforna i prodotti Ferrero,
preparati con la cura che rivolge
in prima persona il Presidente:
“Il Sig. Ferrero è il primo assaggiatore di ogni prodotto – ci dicono – ed è lui che da l’ok sulla
qualità delle materie prime”.
attualmente lo stabilimento
ha raggiunto una produzione di
900mila quintali di cui più
dell’80% è destinato all’export
in 70 Paesi in tutto il mondo.
Secondo fonti ufficiali, Ferrero Polska è al 29mo posto sulla lista degli esportatori di tutti i
settori in Polonia e il numero 1
per quanto riguarda il settore alimentare.
Nell’ultimo decennio, grazie
ai crescenti investimenti nello
sviluppo dei prodotti, la Ferrero
è diventata uno dei primi tre, più
importanti, player del mercato,
numero 3 nel mercato del Chocolate Confetionary con la
market share dell’11,8% e numero 1 con 13,9% quando parliamo del mercato di riferimento.
RAPPORTI AMBASCIATE
(da pag. 5)
profondità di 327 metri.
C’è un ascensore, ma la discesa si fa a piedi: una stretta
scala di 378 gradini conduce i visitatori a 64 metri di profondità,
per una visita spettacolare delle
viscere abitate della terra.
Nel 1978 la miniera di sale di
Wieliczka è entrata nella lista
dell’UNESCo come Patrimonio
dell’umanità.
La Malopolska
è anche zona
economica speciale
Non solo turismo dunque,
per la regione. La Malopolska e
Cracovia sono un crocevia di attività internazionali, sede di qualificate università con indirizzo
teconologico e centri di ricerca e
sede di un Parco Tecnologico di
tutto rispetto.
Nel nostro incontro, Roman
Ciepiela, vice-presidente della
Regione e Stanislaw Bisztyga,
Vice-presidente dell’agenzia di
Sviluppo Regionale della Malopolska, hanno messo in evidenza
le potenzialità della regione.
“Cracovia è la seconda città
più importante in Polonia, dopo
Varsavia. E’ una città dai numeri importanti: 33 università,
200mila studenti, 20 istituti di ricerca. Un’economia competitiva
composta, tra l’altro, da risorse
umane molto qualificate, formate nelle nostre Università, prima
fra tutte l’università tecnologica,
qui il primo datore di lavoro è
l’Università. Grazie a una manodopera di alto livello indendiamo migliorare l’innovazione
– ha dichiarato Roma Ciepiela,
vice Presidente della Regione
Malopolska - le nostre università
sono impegnate nei progetti per
l’eliminazione del Co2 e sono
leaders nei progetti per isole
energetiche e fonti rinnovabili”.
anche per quanto riguarda le
infrastrutture, gli investimenti
sono importanti: autostrade, ferrovia e l’aeroporto di Cracovia,
il 2° aeroporto della Polonia con
I punti di forza
del turismo
passano
dalla Regione
Malopolska
3milioni di passeggeri che transitano ogni anno. Sono in corso i
lavori per l’ampliamento del 2°
terminal.
“La Malopolska ha un tasso
di disoccupazione dell’11,5%
mentre a Cracovia il tasso si abbassa al 6%, la situazione del
mercato del lavoro è buona rispetto al resto della Polonia
–prosegue Ciepiela – la retribuzione media in Polonia è di 3700
zloty mentre nella Malopolska è
di 3300 zloty questo per contenere i costi delle aziende”.
Il 60-65% dell’industria della
Malopolska è basata sul terziario, il 10% industria manufatturiera, 6% automotive, 13% edilizia. Per l’industria chimica è un
periodo molto felice così come
per la tecnologia.
“La nostra Agenzia ha la finilità di accopagnare l’imprenditore nel proprio investimento –
sostiene Stanislaw Bisztyga Vice-presidente dell’agenzia di
Sviluppo Regionale - siamo
partner di PAIZ (l’agenzia Polacca per gli Investimenti Esteri,
ndr) e gestiamo i fondi comunitari. Dovremmo far sì che le nostre aziende si allontanino dai
Fondi per andare verso la creazione di investimenti che ritornano. Abbiamo in Polonia un sistema bancario molto stabile e le
banche posso dare man forte alle imprese; per esempio, è stato
proposto dalle banche un sistema di finanziamento alle aziende
per 10 anni con un tasso al di
sotto del 4%. Bisogna che gli imprenditori cambino gradatamente la mentalità”. Chiediamo a
Stanislaw Bisztyga come è strutturata la burocrazia in Polonia
per un imprenditore che vuole
impiantare un’azienda ed egli ci
assicura: “la burocrazia è snella”.
Il Parco Tecnologico
“A Cracovia le università formano migliaia di tecnici specializzati
che lavorano sia per le multinazionali che per le aziende locali. L’intera regione sta investendo in formazione, tecnologia e sviluppo – sottolinea Krzysztof Krzysztofiak, Vice Presidente Parco Tecnologico di
Cracovia – “La collaborazione tra multinazionali, enti pubblici e università offre opportunità di trasferimento di tecnologia sulla quale
Cracovia e il Parco Tecnologico contano per modernizzare l’ economia”.
L’obiettivo è di diventare la Silicon Valley Europa, vale a dire,
un’intera area per l’innovazione. Non è un caso che Motorola abbia
fondato un centro di sviluppo per la tecnologia radio digitale a pochi
chilometri da Cracovia e se altre aziende come Google, Ibm vengono
da queste parti per arruolare i loro ingegneri è perché l’intera area della Polonia meridionale sta conoscendo uno straordinario sviluppo nel
settore tecnologico.
RAPPORTI AMBASCIATE
Lunedì 4 Novembre 2013
Gli scambi economici tra la
Polonia e l’Italia hanno una lunga tradizione di collaborazione
commerciale. Gli imprenditori
italiani tendono ad esportare in
Polonia componenti altamente
trasformati per l’industria dei
metalli, prodotti metallurgici,
macchinari per l’edilizia, appa-
In affiancamento a Fiat, Marcegaglia e Cimolai ed altri importanti Gruppi nella gestione logistica e del trasporto di collegamento
con la Polonia e non solo, PolRail, una tra le principali società
partecipate da Ferrovie dello Stato Italiane e Ferrovie Polacche
(PKP Cargo S.a.) e il suo gruppo,
rappresenta uno dei principali attori del traffico ferroviario sugli
assi nord-sud–nord Europa.
La mission dell’azienda è lo
sviluppo e la progettazione di soluzioni integrate di trasporto, il
collegamento dei diversi punti
logistici e produttivi dell’Europa
e lo sviluppo del trasporto ferroviario “green” per le grandi
aziende e i grandi gruppi industriali italiano ed esteri.
Pol-Rail, ad esempio, si è occupata del trasporto, per conto
della Cimolai Spa (Pordenone),
dei componenti per la realizzazione del futuristico stadio nazionale di Varsavia (55mila posti al
coperto) in vista dei Campionati
Europei del 2012; per raggiungere tale destinazione, i componenti dello stadio hanno attraversato
Torino ospita
le “Giornate
Polacche”
Dal 6 al 12 novembre 2012 si
svolgeranno a Torino le Giornate Polacche, un insieme di iniziative intitolato “Festival delle nuove tecnologie –
la Polonia da scoprire”. L’evento, organizzato dall’ambasciata della Repubblica di Polonia in Italia, ha ottenuto il Patrocinio della Città di Torino.
Gli elementi portanti del programma saranno il seminario dedicato alle
alte tecnologie come fattore indispensabile per la competitività europea nel
mondo globalizzato, una mostra multimediale dedicata ai successi polacchi
nell’ambito delle tecnologie innovative e due seminari dedicati all’industria aeronautica e al settore ICT, entrambi accompagnati da incontri B2B.
La scelta di Torino, capitale del
Piemonte, non è casuale. Il Piemonte
e le regioni Lubelskie e Podkarpackie
sono centri di spicco nel settori aereonautico e delle nuove tecnologie. Le
due regioni polacche godono inoltre
della presenza sul loro territori di Zone Economiche Speciali e di cluster
(tecnologico, aereo, informatico) e
creano in tal modo delle opportunità
che le rendono particolarmente attraenti per lo sviluppo della cooperazione con gli investitori stranieri.
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII
pag. 9
L’agenzia polacca per
l’informazione e gli investimenti
assiste gli imprenditori esteri
che vogliono insediarsi
nel mercato interno
tecniche, prodotti chimici e sol- gli esportatori.
“Attraverso la nostra Agenzia
recchiature elettriche ed elettro- venti, prodotti chimici, vetro e
cristallo, gomme e materie prime sono entrati in Polonia quasi 170
e prodotti alimentari, in partico- miliardi di euro tra il 2005 e il
lare carne, caseina, latte in polve- 2012 – dichiara il presidente,
re. È stato segnalato anche inte- Slawomir Majman – in questo periodo storico, noi polacchi siamo
resse per il settore della stampa.
Viceversa, l‘industria del le- la parte ottimista dell’Europa”.
una catena di attori, frontiere e lonia, paesi est europei e FranNel secondo trimestre 2013 il
gno polacca è da anni l’oggetto
paesi articolata sotto la supervi- cia) ed extra Europei (Kazakid’interesse delle imprese di en- mercato polacco ha confermato il
sone del personale Pol-Rail, for- stan, Turkmenistan, Uzbekistan, trambi i paetrend positivo
nendo un servizio altamente qua- Russia).
dei primi tre
si (case premesi dell’anIl team internazionale, grazie fabbricate in
lificato.
“Siamo
la
no
consePol-Rail, quindi, affianca i a competenza, professionalità e legno, legnaguendo, anparte ottimista
grandi gruppi industriali italiani profonda conoscenza dei mercati me, materia
cora una volprima, pallidell’Europa”
(del chimico, dell’automotive, in cui opera, è in grado di orgata, buoni rine, nastri,
del siderurgico e macchinari e nizzare il trasporto ferroviario
dichiara
sultati in teretc).
componentistica) e li accompa- utilizzando diversi provider in
mini di nuPer auSlawomir Majman
mero di offergna nella loro logistica/trasporto modo da ridurre i costi e le tem- mentare la
Presidente
te pubbliche
in diversi Paesi europei (oltre Po- pistiche di trasporto.
quantità deiniziali (IPo).
di PAIiIZ
gli investiSecondo
menti esteri
a Varsavia
Tra i servizi internazionali che possono essere garantiti ci sono:
la Pricewain Polonia
• la terminalizzazione e distribuzione merci nelle principali
terhouseCoocon lo scopo
località italiane ed est europee;
pers, Varsavia
di incentivar• il pick-up delle merci, trucking, cross-docking e magazzinaggio;
è infatti riuscita a mantenere il sene lo sviluppo economico entra
• l’organizzazione di trasporti eccezionali;
condo posto in Europa per numero
in gioco l’agenzia polacca per
• la gestione completa del trasporto da origine a destino con
di IPo. Nel secondo trimestre del
l’informazione e gli investimenti
collegamenti su tre direttrici principali: la direttrice polacca,
2013, la Borsa dei Valori polacca
(PaIliZ) che aiuta l’investitore
la direttrice rumena con i prodotti Rail & Road Shuttle
ha registrato il 24% di debutti per
per tutte le procedure amminie la direttrice balcanica con il servizio Transbalkan;
un valore complessivo di oltre 40
strative
e legislative che si rendo• un network internazionale con partner locali in Polonia,
milioni di euro. Il valore delle IPo
no necessarie nel processo di reaUngheria, Serbia, Macedonia, Bulgaria, Bielorussia e Russia;
in Europa nel secondo trimestre
lizzazione di un progetto, pro• un sistema informatico web-based, collegato con sistemi
del 2013 è stato di 5,2 miliardi (+
muove prodotti e servizi polacchi
operativi delle ferrovie nazionali estere.
58% rispetto al primo trimestre,
e con ciò, appoggia l’attività desecondo i rilevamenti di PwC IPo
Watch Europe).
“L’anno scorso, gli Ide in
Polonia sono aumentati del 5% e
nel manifatturiero, il Paese si è
piazzato al terzo posto per attratre
o
p
tività
dopo Cina e Stati Uniti. La
a
Sing
ay,
B
e
Polonia non è mai entrata in reTh
s By
den
Gar
cessione in nessuno degli anni
della crisi globale- spiega il Direttore dell’agenzia di Varsavia
- ha utilizzato i fondi strutturali
re
per costruire infrastrutture e
apo
Sing
,
t
r
o
s
e
adeguare il proprio sistema busR
and
ay S
aB
n
rocratico
e di formazione e quei
r
Ma
sto le ha permesso di attirare
molti investitori provenienti
dall’estero”.
PaIiIZ è stata fondata nel luglio 2003 in seguito alla fusione
dell’agenzia degli Investimenti
MAPEI: SOLUZIONI CERTIFICATE
Esteri in Polonia (PaIZ) con
PER PROGETTI ECOSOSTENIBILI IN
l’agenzia delle Informazioni PoTUTTO IL MONDO DA PIÙ DI 30 ANNI
lacca (PaI) con lo scopo di coorPRODOTTI CERTIFICATI.
dinare la promozione economica
I prodotti Mapei sono certificati secondo i più severi standard internazionali; frutto dei
del paese
18 laboratori R&S del Gruppo. Sono formulati con materie prime innovative, riciclate
e ultraleggere, sviluppate per ridurre il consumo energetico e sono a bassissimo
oggi il PaIiIZ si occupa di
contenuto di VOC.
/mapeispa
oltre 80 progetti d’investimento,
di cui 20 riguardano grandi consorzi stranieri.
Pol – Rail trasporta merci
sugli assi nord-sud-nord Europa
pag. 10
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII
Lunedì 4 Novembre 2013
Bank Pekao dà man forte
agli imprenditori per
far crescere il loro business
Fondata nel 1929, Bank
Pekao è una delle più grandi istituzioni finanziarie in Polonia; dal
1999 Pekao far parte di UniCredit.
L’istituto opera attraverso la
seconda più grande rete di sportelli (1001) in Polonia ed è composto dal più grande fondo di investimento nazionale, un fondo
pensioni, due case di brokeraggio,
leasing e factoring , tutti leader
nei rispettivi segmenti di mercato
ed è specializzato nel supporto alle imprese per la gestione dei
Fondi europei, i Fondi che hanno
aiutato il Paese nella realizzazione
dei grandi investimenti.
Nel primo trimestre 2013, ha
rafforzato la propria posizione di
Banca leader nel settore pubblico
e nel finanziamento di progetti di
grandi dimensioni, realizzando,
tra l’altro, un utile netto consolidato di 1,4 miliardi di PLN
(+11,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno); ha abbassato i costi (- 3,4%) e migliorato il costo del rischio di credito
di 68 punti base nel secondo trimestre continuando la crescita a
due cifre (+14,2% rispetto al
2012) nei prestiti al dettaglio
confermando l’alto livello di credito alle imprese e aumentando il
portafoglio crediti del 2,4% ri-
PeoPay, la novità di Bank Pekao
per pagamenti con smartphone
Emanuele Cacciatore, Direttore della divisione Retail banking di
Pekao annuncia l’introduzione di PeoPay nel mercato polacco; un
nuovo sistema di pagamento che permette di utilizzare gli
smartphone al posto delle carte e che supera completamente il Pos.
Elaborato da Pekao, è già funzionante in circa 10mila punti in tutta
la Polonia. PeoPay è entrato in funzione dall’inizio dell’estate,
l’obiettivo è di riuscire a sostituire tutti i Pos di Pekao. PeoPay interagisce non solo con i Pos, ma anche tra smartphone e smartphone
per pagamenti diretti e con i Bancomat. “È un investimento singolare da questo punto di vista: uno strumento che va diritto alla
transazione – sostiene Cacciatore - a UniCredit piace molto e potrebbe essere implementato”.
petto all’anno precedente.
a Luigi Lovaglio, Presidente
& CEo di Bank Pekao Sa, Tribuna Economica ha chiesto come vede la situazione economica polacca: “La Polonia segue
l’andamento della Germania, è
un Paese abituato a crescere del
5%. Oggi la crescita è diminuita
intorno al 2-3% e i polacchi si
sono preoccupati. La Polonia
gode di buona salute e guarda
al futuro. E’ un Paese che investe utilizzando quasi per intero i
Fondi Europei e grazie ai Fondi, insieme a tassi molto bassi e
agli interventi a sostegno delle
PMI, è riuscito a contenere la
frenata dell’economia. Il polacco come indole non rischia fondi propri, investe quando ha a
disposizione un capitale, il nostro compito è quello di invogliare anche i piccoli imprenditori e fare business. Pekao è
pronta per dare alle PMI e alle
micro aziende (quelle con meno
di 9 dipendenti, ndr) che rappresentano il 60% del tessuto
industriale polacco, ogni tipo di
supporto”.
Che cosa ne pensa dell’ingresso della Polonia nell’Euro?
“Lo zloty è uno strumento
che può aiutare l’economia. Prima di pensare all’euro occorre
che il Governo metta in campo
altre riforme. Dopo le riforme si
può pensare all’Euro e comunque non prima del 2015”.
Leggi
NELLA VERSIONE DIGITALE
Vai sul nostro Online
www.etribuna.com
e clicca
SMATPHONE - TABLET
CI TROVI ANCHE SU
RAPPORTI AMBASCIATE
Łódź sta rinascendo come
la città delle nuove tecnologie,
dell’informazione e dei media
Łódź continua ad intraprendere iniziative per conquistare gli
investitori considerato che la
città è un luogo di interesse per
nuovi investimenti sia da parte
delle grandi aziende mondiali,
sia da quelle piu piccole; queste
ultime costituiscono il punto di
riferimento per gli investitori già
presenti nel mercato.
Gli investitori sono attratti
dalla buona localizzazione della
citta, dai bassi costi di gestione
dell’attivita di business e dal personale qualificato. Un gran numero di laureati sommati alla reputazione delle scuole superiori
di Łódź sono stati punti di forza
per la localizzazione dei centri di
servizio internazionali. In citta,
infatti, sono presenti piu di 1.200
aziende del settore IT.
a Łódź abbiamo incontrato,
Karina Stasiak, Investor Relation
Manager della Comune di Łódź e
agnieszka Sobieszek Direttore
del Dipartimento di Sviluppo
della Zona Economica Speciale.
“Nell’Ufficio Comunale di
Łódź e stato creato il Centro Servizi per gli Investitori, il cui compito principale e quello di attrarre e sostenere gli investitori strategici – del settore BPO (Business Process Offshoring), IT, logistica e produzione di elettrodomestici, nonché grandi investitori di altri settori – ha dichiarato
Karina Stasiak - . Il Centro agisce in modo mirato, attraverso
un’offerta d’investimento adeguata alle particolari necessità
di un ogni soggetto ed è utile per
mantene i rapporti commerciali
tra gli investitori e le istituzioni
regionali e nazionali. Il Centro
acquisisce e gestisce gli investitori, assicura il sostegno organizzativo durante il percorso d’
investimento, preparazione del
progetto, realizzazione e fase post- investimento. Offre inoltre
agli investitori un accesso veloce
al complesso delle informazioni
riguardanti l’ambiente economico-legislativo degli investimenti,
fornisce l’aiuto nel reperimento
di partner e fornitori di merci;
offre anche i servizi nella individuazione del sito dell’investimento. All’investitore viene affiancato un assistente dell’ufficio
che agisce in modo “one stop
shop” – cioè prepara le offerte
d’ investimento della città alla
luce delle specifiche esigenze individuali. Le imprese possono
contare anche sul sostegno da
parte di funzionari della Comune
di Łódź di grado piu elevato”.
La citta si trova all’incrocio
tra le autostrade a1 e a2, la pianificata superstrada S8 e la tangenziale
ovest S14. L’aeroporto internazionale ha implementato i suoi
collegamenti con Londra, Dublino, Vienna e Copenaghen.
La dimensione di spazio ufficio di classe a a Łódź e stimata
su 20 000 mq e sono in fase di
realizzazione diversi progetti per
uffici di classe a/B+ per una superficie totale di 95.000 mq. I
palazzi ottocenteschi postindustriali sono stati rivitalizzati e
adattati ad uffici di altissimo livello.
“Un ampio pacchetto di incentivi relativi alle esenzioni fiscali sugli immobili offerti dalla
citta di Łódź e all’IRES nella Zona Economica Speciale, costituiscono un ulteriore importante
punto d’interesse per gli investitori - dichiara a sua volta agnieszka
Sobieszek - “I principali elementi
della strategia volta a migliorare
l’immagine esterna di Łódź si
concentrano su attivita promozionali mirate quali, l’aspetto multiculturale, le tradizioni nel campo
della cinematografia, nonché l’effettiva applicazione delle misure
di sostegno, in particolare nel settore delle infrastrutture dei trasporti (ferrovie, autostrade, aeroporti) e nello sviluppo del settore
alberghiero, in particolare quello
di alta qualita”.
Manufaktura è un centro
commerciale, culturale, di servizio e di intrattenimento situato
nel centro di Łódź. aperto nel
2006, Manufaktura è costruito
dove prima sorgeva un compound industriale tessile. Chiusa
la fabbrica, per tanti anni l’edificio gigantesco è andato in rovina, poi una decina di anni fa sono stati investiti quasi 300mln di
euro ed è sorto il Manufaktura,
una delle riconversioni più interessanti del mondo, unico esempio in Polonia di trasformazione
di un edificio post- industriale
del XIX secolo, in una moderna
struttura commerciale. Manufactura si estende su una superficie
di oltre 27 ettari dentro ai quali ci
sono più di 300 negozi, due supermercati, un cinema, decine di
bar e ristoranti, un grande albergo, impianti sportivi, quattro musei, un centro internazionale della moda e promozione e molti uffici. Dei 27 ettari, 9 sono occupati dai locali ristrutturati della ex
fabbrica tessile Izrael Poznański (monumento nazionale) e 9,5
ettari sono costituiti da nuovi
edifici.
economia estera
EMIRaTI aRaBI UNITI
Al via il progetto
Dubai Smart City
Il Ruler di Dubai Sheikh Mohammed bin Rashid al Maktoum
ha annunciato recentemente un
progetto per trasformare Dubai in
una nuova Smart City. I servizi
governativi diventeranno accessibili e veloci con l'utilizzo di
Nel suo ultimo rapporto sulle
prospettive economiche mondiali
reso pubblico il 7 ottobre u.s., il
Fondo Monetario Internazionale
prevede una crescita del 3% per
la Tunisia a fronte di un tasso di
crescita del 3,6% conseguito nel
corso del 2012. L’inflazione raggiungerà il 6% quest’anno contro
il 5,6% registrato l’anno precedente. L’istituzione di Bretton
Woods prevede inoltre una contrazione del saldo estero corrente
dal -8,1% del PIL nel 2012 al 8% del PIL al termine dell’anno
in corso, nonchè il rallentamento
del tasso di disoccupazione che
raggiungerà la soglia del 16,7%.
L'andamento della situazione
politica e della sicurezza in Tunisia continua a pesare sulle prospettive economiche e a rallentare il ritmo delle riforme finanziarie, strutturali e di bilancio, precisa il rapporto del FMI.
mezzi hi-tech.
Il progetto Smart City permettera' di utilizzare i servizi amministrativi attraverso smart
phone, a vantaggio della comunita' d'affari e dei turisti. Il progetto
e' l'evoluzione del precedente
programma di e-Government lanciato nel 2001. Il nuovo progetto
fornira' anche informazioni hitech sul tempo, traffico, trasporti,
salute e istruzione, oltre a servizi
turistici e di ristorazione.
TUNISIa
Secondo l’Fmi
la crescita
nel 2013 sarà
del 3%
L’Istituzione Internazionale
mantiene comunque il suo ottimismo per il 2014, dato che prevede un tasso di crescita del
3,7%, un tasso di disoccupazione
del 16%, un’inflazione del 4,7%
nonchè un rallentamento del deficit corrente che raggiungerà la
soglia del -6,6%. La ripresa della
crescita economica dipenderà comunque dalla messa in atto della
“road map” concordata tra i partiti politici e dal miglioramento
della situazione della sicurezza
con l’obiettivo di sradicare la minaccia terroristica.
HoNG KoNG
+7,4% per l’export italiano
ad agosto
ad agosto 2013, l’Italia si posiziona al 15^ posto in assoluto
tra i fornitori di Hong Kong e al
terzo tra i paesi europei (dopo Regno Unito e Germania) con un valore di beni esportati pari a 5,1
miliardi di USD, in aumento del
7,45% rispetto allo stesso periodo
del 2012, e una quota mercato
dell’1,26%. Il valore delle esportazioni (ri-esportazioni*+prodotti
nazionali) di Hong Kong verso
l’Italia e’ stato pari a 2,04 miliardi
di USD (in diminuzione del 6%) e
una quota dello 0,59%. L’Italia risulta nel periodo al 19˚ posto fra i
paesi clienti di Hong Kong.
I settori di punta dell’export
italiano. In ordine di valore, le
prime 10 categorie merceologiche esportate a Hong Kong
dall’Italia sono state nel periodo:
pelletteria, articoli e accessori
abbigliamento in pelle +5%,
gioielleria +34,6%, abbigliamento +11,4%, pelli e pellami
+7,8%, calzature +12,6%, maglieria +11%, macchinari e parti
+18,2%, macchinari e apparecchiature elettriche -8,8%, tessuti
e filati -6,5%, articoli ottici/occhialeria - 10,3%
Triangolazione Italia – Hong
Kong – Cina. ad agosto 2013,
Hong Kong ha ri-esportato verso
il mondo merci provenienti da
diversi paesi d’origine per
333,96mld. di USD (+11,2%), di
cui 2,2 miliardi erano di origine
italiana (+6,4%). Su un totale di
5,1 miliardi di USD di merci italiane importate da Hong Kong, il
37,2% (1,9 miliardi) sono poi
state destinate in Cina.
Secondo un sondaggio svolto
tra 265 aziende slovene, la Camera dell'economia slovena (GZS)
prevede che l'economia slovena
nel 2013 registrerà una decrescita del -2,6% e del -1,3% nel
2014. Tale pessimismo deriva
principalmente dalle aggravate
previsioni dell'andamento dell'export (che cresce nel 2013 solo
del 2%) e dalla contrazione dei
consumi privati e pubblici e degli
investimenti. Il tasso di occupazione registrerà nel 2013 una
SLoVENIa
Aziende ancora
pessimiste
riduzione del -2,1% e del -0,8%
nel 2014.
Le aziende intervistate evidenziano che le banche hanno
addotato una politica più conservativa nella concessione dei
crediti e si è costretti a ricorrere a
linee di credito anche all'estero.
pag. 11
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII
Lunedì 4 Novembre 2013
CILE
TURCHIa
Al secondo posto nell’indice
di dinamismo
Il turismo
spinge i nuovi
investimenti
Attira il 48% degli Ide dell’America Latina
Secondo lo studio elaborato
dall’agenzia Grant Thornton e
dall’Economist Intelligence Unit
che misura l’Indice Globale di
Dinamismo 2013, il Cile , avanza
di 10 posti nella classifica mondiale e si posiziona al secondo posto dopo l’australia. L’indice
comprende la classificazione di
60 paesi sotto 22 categorie in cui
si considerano 5 aree chiave del
dinamismo: sistema operativo
degli affari, scienza e tecnologia,
lavoro e risorse umane, economia, crescita e ambiente finanziario. Nel caso del Cile, il
buon posizionamento è da attribuire alle categorie dell’ambiente finanziario (3° posto) per la
qualità del sistema normativo e
per l’accesso delle aziende al
capitale a medio termine, lavoro
e risorse umane (8°posto) per il
basso livello di disoccupazione ,
economia e crescita (11° posto)
per la solidità macroeconomica
mostrata negli ultimi anni..
Viceversa le categorie in cui Cile
ha mostrato debolezze sono state
scienza e tecnologia e sistema operativo degli affari. Per quanto
riguarda la classifica latino americana, dopo il Cile, si posizionano
Il Mumbai Port Trust ha indetto una gara per la costruzione
di un porto turistico in uno sforzo
per costruire finalmente un lungomare attraente in città con una
marina. Questo porto appositamente progettato , sarà distribuito
su 4,5 ettari in acqua ed un ettaro
su terra, con una capacità di ospitare 124 imbarcazioni di lusso come yacht e catamarani.
L'India non ha ancora porti turistici, con l'eccezione di uno a
Kochi, e presenta una cronica
mancanza di ormeggi, riparazioni
e di rifornimento servizi indispensabili per incetivare gli acquisti di
costose imbarcazioni da parte dell'elite indiana.
La mancanza di infrastrutture
accoppiato con pesanti vincoli
normativi ha frustrato i proprietari
di yacht. Il nuovo porto turistico
potra' sicuramente fornire un sollievo per molti proprietari.
La marina non sarà limitata
solo ai proprietari di imbarcazioni
e verrà inoltre sviluppata come
destinazione turistica con attrazioni per il divertimento in acqua e
altre attivita' ricreative . Il progetto di porto turistico a Mumbai dovrebbe essere completato nei
prossimi due anni.
Gli sport acquatici, le crociere
nel porto , ed i ristoranti galleggianti saranno incoraggiati , ha
detto Gautam Dey , vice responsabile del traffico del Mumbai
Port Trust , ha dichiarato a The
Economic Times . Lo spazio sarà
dato in locazione per 30 anni ,
con la possibilità di ampliare l'area dopo i primi cinque anni di
funzionamento.
Il costo del progetto è previsto
per circa 8 milioni di euro , di cui
il Mumbai Port Trust otterrà 1,5
milioni come un pagamento anticipato . Il porto ricevera' 450.000
a pari merito Perú e Uruguay,
mentre in coda si trovano Colombia, Brasile e argentina.
Secondo lo studio realizzato
dalla Cepal (Comissione Economica per l’america Latina e i
Caraibi) , nel primo semestre
2013 la alianza del Pacifico
(aP), il blocco commerciale
composto da Cile, Messico, Perú
e Colombia, ha registrato IDE in
entrata per US$ 49.498 milioni,
pari al 48% del totale degli investimenti diretti in america Latina,
e con una crescita del 6% rispetto
allo stesso periodo del precedente
anno. Il Messico è il paese del
blocco che ha concentrato il maggior flusso di IDE (US$ 23.847
milioni) con una crescita del
158%, segue Colombia (US$
8.283 milioni) + 5% e Perú (US$
6.872) +27%. Il Cile è l’unico
paese dell’alianza che ha mostrato, nel periodo considerato, una
diminuzione del 26%. Prendendo
in considerazione tutti i paesi
dell’area, il Brasile si conferma il
principale ricettore di IDE con
US$ 39.014 pur registrando una
flessione del 10% rispetto al primo semestre del 2012.
INDIa
Gara per
il primo porto
turistico
a Mumbai
euro come pagamento annuale
dall'aggiudicatario del progetto. Il
processo di selezione si chiude a
fine novembre.
altri due porti turistici sono
previsti a Mumbai per i prossimi
3-5 anni . Goa , Gujarat , Chennai
, Tamil Nadu e Isole andamane e
Nicobare stanno anche costruendo porti turistici .
Nell’anno 2012 la Turchia è
diventata il sesto paese più visitato nel mondo. Il capo dell’associazione delle agenzie di viaggio
Başaran Ulusoy ha dichiarato
che in questo mese (il mese di
ottobre) ci sono state cifre sorprendenti in termini di turisti
stranieri. Le località di villeggiatura in Turchia erano occupate quasi interamente; un aumento del 30% rispetto all’anno
scorso.
Questo successo è stato portato sicuramente dalla festa
Bayram, che come tutti gli anni
ha portato con sè ricchezza e fortuna, ma è stato anche sostenuto
dall’organizzazione Mondiale
per il Turismo (oMT). Secondo i
dati più recenti dell’oMT la
Turchia è il terzo stato nel mondo, dopo Tailandia e Hong Kong,
in cui il numero dei turisti è aumentato.
Questa crescita nel turismo
attira il capitale estero e già diversi uomini d’affari stanno pensando di fare degli investimenti
in Turchia. Per esempio, in
Gaziantep, città dell’anatolia sudorientale, il proprietario della
catena di ristoranti Sahan, Tahir
Öztan, ha organizzato per la prima volta un festival gastronomico. Questo festival fa parte del
turismo gastronomico, tipo di
turismo poco conosciuto in
Turchia che ha ampie opportunità di crescita. Un altro esempio
riguarda il “turismo dei centri
commerciali”. Il capo del comitato esecutivo della Zorlu Holding, ahmet Nazif Zorlu ha
dichiarato che vuole rendere il
centro commerciale Zorlu Center
meta non solo per turchi, ma anche per “turisti” provenienti da
Iran, Russia, azerbaigian, Kazakistan e persino dai Balcani.
Forse un giorno si assisterà
all’ascesa della Turchia come
primo posto nella lista delle mete
preferite dai turisti.
EURoPa CENTRaLE E SUD oRIENTaLE
Crediti per favorire
l’economia reale
Secondo un articolo pubblicato sulla rivista economica Monitor, fino al mese di luglio 2013
la Banca Europea degli Investimenti (BEI), la Banca Mondiale
e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS)
hanno concesso in totale 16 miliardi di euro di finanziamenti
per l'Europa Centrale e Sud
orientale.
Questo pacchetto di finanziamenti è stato formulato nell'ambito dell'Iniziativa di Vienna,
lanciata nel 2009 per sostenere
gli istituti di credito dei paesi
dell'Europa Centrale e Sud
orientale e favorire i prestiti all'economia reale.
Sulla base del Piano Comune
di questi organismi internazionali, per il periodo rimanente del
2013 e per l'anno 2014 saranno
messi a disposizione altri 14 miliari di euro circa, di cui 9.5 miliardi di euro un impegno della
BEI, 2.9 miliari di euro dalla
Banca Mondiale e 1.5 miliardi di
euro un impegno finanziario della BERS.
Nello specifico, questi organismi agevoleranno l'accesso al
credito alle PMI, concederanno
finanziamenti per l'infrastruttura,
l'energia e le riforme strutturali al
fine di rendere l'Europa Centrale
e Sud orientale più competitiva.
Fonte: ICE
pag. 12
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII
La Commissione Europea ha
reso noto che, dopo oltre quattro
anni di negoziati, è stata raggiunta un ’intesa politica fra Unione
Europea e Canada per la conclusione dell’ accordo CETa (il
Trattato Economico e Commerciale di ampia portata tra il Paese
nordamericano e l’Europa).
Il Vice Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha
sottolineato che si tratta di un risultato di enorme rilevanza che
permetterà l’incremento dell’interscambio
commerciale
dell’Unione europea - e quindi
dell’Italia - con uno dei principali Paesi industrializzati del G8 e
dell’oCSE e costituirà, allo stesso tempo, un precedente che faciliterà i negoziati in corso per
un accordo di libero scambio
(TTIP) con gli Stati Uniti.
a proposito dei vantaggi per
l’Italia, il Vice Ministro ha rimarcato che, in particolare, il riconoscimento delle nostre Indicazioni Geografiche in un Paese
anglosassone rappresenta davvero un giro di boa. Grazie a questa intesa L’Italia vedrà garantito, infatti , il riconoscimento del
diritto a commercializzare sul
mercato canadese - con adeguata
tutela- alcuni dei suoi principali
prodotti agroalimentari di qualità
con la loro denominazione di origine. In Canada non c’era finora
un sistema di protezione di prodotti agroalimentari con denominazione di origine, tranne che
per i vini europei. Il CETa permetterà invece la piena protezione di circa 150 indicazioni geografiche europee. Di questi pro-
Lunedì 4 Novembre 2013
Accordo Ceta Ue-Canada
Secondo le previsioni di Ottawa,
saranno creati tra gli 80 e i 100.000 posti lavoro
dotti ben 39 sono italiani.
Con il riconoscimento delle
Indicazioni Geografiche (II.GG.)
europee verranno finalmente riconosciuti e garantiti, come Indicazioni Geografiche, non solo i
prosciutti DoP (Parma, San Daniele, Toscano) ma anche il Parmigiano Reggiano e formaggi
quali l’asiago, la Fontina ed il
Gorgonzola.
Sarà, inoltre, migliorata la tutela dei prodotti farmaceutici sul
mercato canadese.
Con la conclusione dell’accordo, la cui stesura e ripulitura
legale dei testi non avverrà prima
di qualche mese, si aprono dunque grandi opportunità per il nostro Paese in Canada: aumenteranno le esportazioni di formaggi
e prosciutti di qualità, si svilupperanno margini ancora più ampi
per la partecipazione di nostre
aziende negli imponenti appalti
pubblici che il Governo canadese
ha in programma, in particolare
nel settore dei trasporti.
Il Vice Ministro Calenda, che
ha partecipato in qualità di Rappresentante del Governo italiano
al Consiglio dei Ministri del
Commercio in Lussemburgo,
durante il quale è stato dato l’annuncio, è appena tornato da una
missione in Canada durante la
quale ha incontrato il Ministro
del Commercio federale, Ed Fast, con cui ha trattato – tra gli al-
tri – anche il tema delle aspettative dei produttori italiani e l’utilità per entrambe le Parti di raggiungere un equo compromesso,
per arrivare in breve tempo alla
firma dell’accordo.
L’accordo.
L’accordo di libero scambio
(CETa) firmato a Bruxelles dopo quattro anni di negoziati con
l’UE è stato accolto favorevolmente in Canada dall’opposizione, dai governi provinciali, dai
rappresentanti dell’industria e dai
rappresentanti sindacali nonoLa Francia viene in aiuto del
Sud africa per supportare la nazione nello sviluppo della propria capacità solare. Parigi è
pronta a concedere un prestito da
110 milioni di euro a Eskom,
l’utility statale di Johannesburg,
al fine di sostenere economicamente l’istallazione di nuovi impianti fotovoltaici sul territorio.
L’operazione è stata concordata
in questi giorni nell’ambito di un
vertice bilaterale tra il presidente
sudafricano Jacob Zuma e il suo
omologo francese Francois Hollande. I due capi di stato si sono
incontrati per discutere di cooperazione fra i due Paesi in settori
quali l’energia, la crescita verde
e l’agricoltura.
economia estera
stante il testo definitivo non sia
stato ancora reso pubblico. L’accordo, che prevede l’eliminazione delle barriere tariffarie sulla
quasi totalità delle merci, potrebbe entrare in vigore verso la fine
del 2015. In virtù dell’accordo, il
Canada permetterà alle imprese
europee di partecipare agli appalti provinciali e municipali (se superiori a CaD 8 milioni pari a
circa € 5,7 milioni), estenderà la
durata di protezione della proprietà intellettuale nel settore farmaceutico e aumenterà i contingenti all’importazione di formaggio europeo. Da parte europea, è prevista
un’apertura significativa del mercato alla carne fresca canadese le
cui esportazioni aumenteranno
da 15.000 a 65.000 tonnellate
l’anno . Gli allevatori dovranno
tuttavia conformarsi alle norme
europee che non prevedono l’utilizzo di ormoni. Nel settore automotive, i costruttori canadesi saranno autorizzati ad aumentare le
loro esportazioni verso l’Europa
da 13.000 a 100.000 autoveicoli.
L’intesa, che porta anche sui
servizi e la mobilità della manodopera, dovrà essere approvata
dal parlamento europeo, i 28 stati
membri della UE e in Canada dai
governi federale e provinciali.
Grazie all’accordo, secondo le
previsioni di ottawa, il commercio bilaterale tra i due paesi aumenterà del 22%, il PIL canadese si arricchirà di CaD 12 miliardi (€ 8,5 miliardi) e saranno
creati tra gli 80.000 e i 100.000
posti lavoro.
Dalla Francia
100mln
per il solare del
Sud Africa
tagli – ha spiegato Zuma a margine dell’incontro – si allinea con
quanto il Paese sta tentando di
fare per liberarsi dalla dipendenza dei combustibili fossili nei
prossimi anni, impegnandosi a
investire 5 miliardi dollari in progetti di energia solare e altre fonti pulite. La città di Pretoria, in
particolare, si è posta ambiziosi
obiettivi rinnovabili: la città intende raggiungere 3.725 MW di
potenza esclusivamente da fonti
alternative, impegnandosi nel
contempo a ridurre le emissioni
di carbonio che sono attualmente
più alte di qualsiasi altra città in
tutta il Continente.
Il Governo francese
finanzierà l’utility statale
Eskom
Il cospicuo investimento è in
linea con l’impegno assunto dal
governo francese d’investire nello Stato africano: tra il 2004 e il
2012, le aziende francesi hanno
messo a disposizione 15 miliardi
di euro. Del progetto non sono
stati per ora rivelati ulteriori det-
Fonte: Rinnovabili.it
motori
La vettura famigliare o station
wagon, come è comunemente
denominata quella che una volta
era romanticamente definita
“giardinetta”, ha conosciuto, più
o meno dagli anni ’80, un crescente successo dovuto alle arricchite varietà di offerta. Nel segmento, sono oggi disponibili infatti, modelli che oltre alle scontate maggiori capacità di carico,
dispongono anche di innumerevoli motorizzazioni e dotazioni,
capaci di attrarre, non più solo i
classici clienti in cerca di “auto
tuttofare per la famiglia”, ma anche un folta schiera di utenza desiderosa di ritrovare, nelle prestazioni e nel lusso della stessa vettura, le sensazioni di una berlina
o di una coupè. Allora oggi, in
produzione, troviamo, oltre alle
“normali” wagon, anche station
aerodinamiche, potenti, a trazione integrale, blasonate e costose, come vere supercar. Queste
considerazioni introducono le Auto a Confronto di questo numero,
due modelli non ancora tra i più
diffusi, ma in crescita di gradimento per le loro positive caratteristiche e per l’ottimo rapporto
Lunedì 4 Novembre 2013
qualità-prezzo-prestazioni. Si tratta della Mazda 6 Wagon 2.2 D
Exceed automatica e della Skoda
Superb Wagon 2.0 TDI Elegance
DSG 4x4. due turbodiesel a iniezione common rail, che rientrano
tra le medio alte, con motori tra i
2000 cc e 2200, e che pur non
essendo il top di gamma di cui
accennavamo prima, sono veicoli
da considerare, per la categoria,
sicuramente sopra la media. La
Mazda in quanto marchio giapponese, con sede a Hiroshima,
ha conquistato negli ultimi anni
sempre più quote di mercato in
Europa e in Italia, dove si è fatta
apprezzare per un listino completo e articolato che spazia dalle
piccole citycar alle sportive. Con
questa 6 Wagon, Mazda lancia la
sfida a concorrenti di tutto rispetto come Volvo, Audi e Mercedes,
le tedesche che dominano il genere, forte anche di una consistente partnership tecnologica
con la Ford. La Skoda, che abbiamo sempre più scoperto in
questi anni, è quella che già dal
1991 iniziò a collaborare con la
Volkswagen, per poi essere completamente assorbita dal Gruppo
tedesco nel 2000. Questa alleanza sicuramente ha giovato molto
A u t o a co n f r o n t o
Mazda 6 Wagon
Modello
Cilindrata cm3/alimentazione
N° cilindri
Distribuzione
Potenza max KW-CV/giri
Coppia max Nm/giri
Accellerazione da 0 a 100 km
Velocità max
N° rapporti del cambio
Trazione
Freni anteriori/posteriori
Peso in ordine di marcia Kg
Larghezza cm.
Lunghezza cm.
Altezza cm.
Consumi Km/litro
fuori città
in città
medio
Emissioni g/km
Prezzo da €
2.2 D Exceed Aut.
2191 gasolio
4 in linea
4 valv. x cil.
129/175/4500
420/2000
8,1 sec.
km/h 215,0
6(aut) + retromarcia
anteriore
dischi autov./dischi
1430
184
481
148
17,5
12,8
15,6
129
35.350 (euro6)
I L
La Mazda 6 - 2.2 D da 175
CV, proposta solo nel ricco allestimento Exceed, costa 2.750
euro in più della versione da
150 Cv con cambio manuale,
ma la differenza è tutta giustificata da un motore vivace, che
consuma davvero poco, da un
valido cambio automatico con
i comandi al volante e soprattutto da un equipaggiamento
di tutto rispetto che con le numerose e notevoli dotazioni di
sicurezza, fa della giapponese
un veicolo al top sotto questo
aspetto. Come in tutte le Mazda 6 ci sono 6 airbag, l’Esp, i
sensori di pressione delle
gomme, il clima automatico, il
cruise control, un sistema antitamponamento, fari allo xeno,
impianto audio con 11 altoparlanti e prese Aux e Usb; non
c’è che dire non manca nulla. Il
motore risponde bene e non
penalizza, nonostante le ottime
prestazioni, i consumi, che
non spaventano. Non è una fa-
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII
migliare lenta e l’accelerazione
è notevole, sicura da guidare
con una buona tenuta di strada. I cerchi sono sportivi da
19”, ma grazie a ottime e filtranti sospensioni, sono efficaci anche in città e nello sconnesso, magari il tutto a scapito
di una certa rumorosità di rotolamento e di qualche fruscio
a velocità sostenuta. La linea
della Mazda è elegante e slanciata e nell’insieme, con finestrini bassi e lunghi, molto aerodinamica per una Wagon.
All’interno l’abitacolo è stato
realizzato all’insegna della razionalità, con materiali robusti
e plastiche discrete, i sedili, di
serie in tessuto, sono riscaldabili e regolabili elettricamente.
Il cruscotto è tradizionale con
tre strumenti tondi ben leggibile e completo, anche se manca
il termometro dell’acqua, sempre utile. Il navigatore è ben integrato e di serie, con uno
schermo un po piccolo da
pag. 13
a quello che era il primo gruppo
metallurgico dell’impero austroungarico, collocato nella regione cecoslovacca. Oggi queste auto prodotte all’est uniscono
economicità e sobrietà a una indiscutibile tecnologia tedesca. La
Superb punta soprattutto alla sostanza e, pur non avendo pretese
stilistiche originali, è una vera famigliare, potente e comoda, che
eredita dalla cugina Audi anche
la trazione integrale. La Mazda 6
è bella, come tutte le auto di questa serie, molto rifinita e completa
di tutto, come nella migliore tradizione nipponica.
Skoda Superb Wagon
2.0 TDI Elegance DSG 4x4
1968 gasolio
4 in linea
4 valv. X cil.
125/170/4200
350/1750-2500
8,8 sec.
km/h 218,0
8 (robotiz.) + retro
integrale
dischi autov./dischi
1579
182
483
151
nd
nd
17,5
149
36.160 (euro5)
C O M M E N TO
5,8”, molto sensibile al tocco e
gestibile anche con una rotella
dal tunnel. I posti dietro sono
comodi per due persone, meno per tre, grazie anche al porta bibite incorporato al centro
del divano, ma i spazi per le
gambe sono più che sufficienti
e i passeggeri dispongono anche di due bocchette dedicate
per il “clima”. Per la Skoda,
l’ultimo aggiornamento l’ha resa meno austera, soprattutto
nel muso, dove sono state inserite luci diurne a led e sono
cambiati i motori diesel con
l’introduzione dello Stop&Start
di serie che ha ridotto i consumi. A dispetto della mole e del
peso maggiore rispetto alla rivale di oggi, l’auto non è impegnativa e oltre a una buona accelerazione ha una velocità
massima di tutto rispetto con
una frenata modulabile e un
consumo medio in linea con le
prestazioni. Anche dietro la
vettura è cambiata, ma solo in
qualche dettaglio come l’incavo che accoglie il porta targa e
i nuovi fanali con luci a forma
di C concentriche. Certo il
prezzo non è regalato e corrisponde più o meno a quello
delle sue maggiori concorrenti, ma il rapporto con la qualità
è ottimo e giustificato anche
da una ottima insonorizzazione e dal confort che offre su
buche e dossi. Certamente la
Superb perde in confronto alla
Mazda sul piano delle dotazioni di serie, non proprio generose, offrendo un po più dell’indispensabile. Il navigatore qui
si paga e l’ultimo aggiornamento non ha visto introduzione di sistemi di sicurezza, c’è
solo un anticolpo di sonno a
40 euro. Anche l’abitacolo è rimasto estremamente razionale, ora c’è un nuovo volante e i
sedili sono regolabili elettricamente e in alcantara, di serie.
Le rifiniture sono di buon livello e lo spazio abbonda sia da-
vanti che dietro, anche per tre
persone, il bagagliaio è uno
dei più ampi della categoria,
regolare nelle forme e dotato
di ganci e vani con coperchio.
Questa Elegance ha comunque di serie Abs, accensione
automatica di luci e tergicristallo, 7 airbag, antifurto, cerchi in lega, clima bizona, cruise control, Esp, fendinebbia,
radio mp3 con caricatore CD,
sensori di distanza posteriori e
di pressione e vetri posteriori
scuri. Probabilmente è una
vettura che va assimilata più di
altre, che si vendono meglio
solo con l’immagine, ma questa Skoda ha un grande valore
aggiunto che è l’anima Volkswagen, un nome e una garanzia. La Mazda, pur originaria
dell’oriente, si è europeizzata,
interpretando al meglio i gusti
del vecchio continente, tanto
da essere divenuta una temibile concorrente per tutte le famigliari rivali.
pagina a cura di Stefano Piermaria
pag. 14
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII
European Parliament adopts
resolution on EU-Taiwan economic
and trade relations, supports
bilateral investment agreement
During its plenary session on
october 9, 2013, in Strasbourg,
France, the European Parliament
(EP) adopted a resolution on EUTaiwan trade relations. The resolution urges the European Commission (EC) to begin talks with
Taiwan over an agreement on investment protection and market
access so as to deepen economic
and trade relations between the
Republic of China (Taiwan) and
the European Union, for the benefit of both sides. The RoC government welcomes this resolution and is grateful to the EP.
The resolution points out
that, while economic and trade
ties between Taiwan and the EU
are in good shape, in terms of
volume they still lag behind those it enjoys with its other main
trade partners. Given the potential for future growth, the EP
wants to see the EU and Taiwan
continue cooperating through
multilateral trade organizations.
More importantly, however, it also wants the EC to start talks
with Taiwan on an agreement covering investment protection and
market access, so as to enhance
the legal framework for investment, as well as increase the volume and quality of bilateral investment flows. Furthermore, the
EP believes that signing such an
agreement would also demonstrate EU support for Taiwan’s
democratic system, social pluralism, and respect for human rights and the rule of law.
Deputy Minister Joško Klisović and Portuguese Secretary of
State for European affairs Bruno
Maçães signed on the fringes of
Croatia Forum in Dubrovnik a
Convention on avoiding Double
Taxation and Preventing Tax
Evasion between the Republic of
Croatia and the Portuguese Republic.
The Convention regulates the
rights of signatory states to impose tax on certain types of transactions or, more precisely,
avoid double taxation in that basis and determines the manner of
data exchange between the two
countries’ tax administrations, as
well as conditions for a more faas australia, the current
Chair of the Commonwealth, prepares to hand over to Sri Lanka at
the upcoming Commonwealth
Heads of Government Meeting
(CHoGM) in November, External affairs Minister Prof. G.L.
Peiris held bilateral discussions
with Ms. Julie Bishop, australia's
Minister of Foreign affairs and
Trade, on the sidelines of the Cyberspace Conference in Seoul,
Republic of Korea.
The two Ministers discussed
the arrangements being completed for this major event in Sri
Lanka. They also surveyed the
The EU is Taiwan’s fourth
largest trade partner worldwide
and largest source of foreign direct investment. Meanwhile,
Taiwan is the EU’s seventh largest trade partner in asia. The
EU’s and Taiwan’s economic
strengths and industrial structures complement each other well,
and there is ample scope for
greater cooperation in the ICT
industry, among others. as such,
in the annual report on the EU’s
Common Foreign and Security
Policy (CFSP) of May 11, 2011,
the EP stated that it “strongly
supports the enhancement of EUTaiwan economic ties and the signing of an EU-Taiwan economic cooperation agreement.”
Then, in the CFSP annual report
released on September 12, 2012,
the EP “urges the Commission
and the Council… to take concrete steps to further enhance
EU-Taiwan economic relations,
and to facilitate the negotiation
of an EU-Taiwan economic cooperation agreement.”
Combined with the above,
this latest resolution clearly
shows that Taiwan and the EU
have a shared vision for their
mutually beneficial economic relations. The Ministry of Foreign
affairs therefore calls on the EC
to begin negotiations with
Taiwan on an investment agreement, which will also help pave
the way for a comprehensive bilateral economic cooperation
agreement (ECa) in the future.
Lunedì 4 Novembre 2013
Viet Nam, Malaysia intensify
wide-ranging cooperation
This came from the talks in
Ha Noi on october 17 between
Deputy Prime Minister Nguyen
Thien Nhan and Malaysian Deputy Prime Minister and Minister of Education Tan Sri
Muhyiddin Yassin during the latter’s working visit to Viet Nam. Deputy PM Nhan said he hopes the visit made by his counterpart at a time when the two
countries are celebrating the 40th
anniversary of diplomatic ties
will help further promote mutual
understanding, trust and the
growing cooperation between the
two countries. He congratulated Malaysia
on its recent achievements and
expressed his belief that Malaysia will succeed in implementing
its new economic model and
2020 vision to earn an increasingly important position in the region and the world. The Malaysian Deputy PM
said he is impressed with the positive changes Viet Nam has made nearly 30 years of pursuing
the renewal process, in particular
the achievements in human resources development and poverty reduction. Both spoke of the two countries’ closer political ties, reflected by the exchange of visits and high-level contacts,
and agreed to instruct relevant
ministries and agencies to soon
convene the fifth session of the
Croatia and Portugal
sign Convention on Avoiding
Double Taxation
vourable exchange of goods, services, labour and capital in terms
of more favourable tax rates. The
Convention facilitates mutual
economic activities, offers greater security to companies and
makes entrepreneurs’ work in
both countries easier.
During the talks held before
of the signing, Klisović and
Maçães said there was interest in
intensifying cooperation in various areas, notably tourism –
and important economic branch
in both countries. Portuguese
companies have already expressed interest in the past in major
construction and infrastructure
projects in Croatia, while today
they see the greatest potential for
cooperation and investment in
natural energy sources, environmental protection and exchange
of experts as well. Klisović said
our companies, already proven
on foreign market, were interested in cooperation in IT industry
with the Portuguese side. Sri Lanka,
Australia
discuss chogm
arrangements
Lanka and australia shared their
views on the Bali Process and the
work of the Indian ocean Rim association. Prof. Peiris briefed his
australian counterpart on the Galle Dialogue taking place towards
the end of November, and the importance of its deliberations in the
context of maritime security and
transnational commerce.
The two Ministers discussed
in detail the plans for the Business Forum designed to focus attention on Sri Lanka as a hub for
international shipping, aviation,
knowledge based industry and
the energy sector.
progress with the Joint Working
Group on illicit migration. a particular focus of the discussion
was the revamped Colombo Plan
programme which the government of australia was working
on, and increased collaboration in
the business and industrial sector.
The Foreign Ministers of Sri
joint committee. They showed their satisfaction at the efficient cooperation
in economics, trade and investment. Two-way trade between
the two countries has spiraled
year to year, hitting nearly 8 billion USD in 2012. Deputy PM Nhan suggested
Malaysia boost investment in the
construction of hotels and new
urban areas, the manufacturing
of electronic equipment and
electrical appliances, and
seafood processing in Viet Nam,
affirming to facilitate Malaysian
investors’ activities. The Malaysian leader said he
supports the continued import of
Vietnamese rice, which will be
done through a to-be-signed
agricultural cooperation agreement. He agreed to deploy highlevel deals reached in the fields
of security-defence, labour, oil
and gas, education-training, agriculture, aquaculture, and sea issues. The two sides gave high estimations to education and training cooperation, considering it
a potential field that will generate practical benefits for the two
countries, especially at a time
when both need to develop highquality human resources to serve
their socio-economic development strategies from now to
2020. Following the talks, Deputy
PM and Minister of Education
Yassin signed a memorandum of
understanding on tertiary education cooperation with Minister of
Education and Training Pham
Vu Luan to create a legal foundation for bilateral cooperation
in the field to thrive.
World News
Second
Polish-French
Strategic
Dialogue
Preparations in the run-up to
the December European Council
and next year’s NaTo Summit in
London were at the top of the
agenda of the second Polish-French strategic dialogue on security
and defence policy. The Polish
delegation to the talks, which were held in historical rooms of a
royal castle in Niepołomnice near
Krakow on 17-18 october, was
headed by Undersecretaries of
State Bogusław Winid (MFa)
and Robiet Kupiecki (MoD).
The talks focused on the current security situation in Europe
and its immediate neighbourhood. The Polish and French delegations also discussed the
development of defence capabilities and bilateral cooperation of
Poland’s and France’s defence
sectors. The deputy ministers
acknowledged the strategic dimension of Polish-French relations, both in NaTo and the EU.
“Enhancement of bilateral cooperation in security policy is the
bedrock of our countries’ relations,” said Deputy Minister Winid. The deputy chief of Poland’s diplomacy expressed hope
that Polish-French cooperation
in the political and military
aspects will soon find its more
concrete official and practical
expressions. The deputy ministers declared they would continue this format of talks in 2014.
The talks organised as a closed seminar were attended by senior officials from Polish and
French foreign and defence ministries. The seminar followed
up on the meeting in Chantilly
held in France in april. The
French delegation to Niepołomnice was headed by Director for
Strategy in the French Ministry
of Defence Pierre Errera.
Didier Reynders signs the protocol
of intention for the organisation
of Europalia Turkey in 2015
Deputy Prime Minister and
Minister for Foreign affairs Didier Reynders today signed the
protocol of intention for the organisation of Europalia Turkey
in 2015 at the Egmont Palace,
together with Turkish Minister
for EU affairs Egemen Bağış.
on 23 May 2013, the Europalia Board of Directors decided
to select Turkey to be the host
country for the 2015-2016 festival. after Russia, China, Brazil
and India, Turkey will now, starting in the autumn of 2015, be
put in the limelight for several
months in various Belgian cities
and municipalities.
Europalia also has a number
of anniversaries to celebrate in
2015. For example, 2015 marks
the 25th occasion that Europalia
is presenting the festival to the
European public. It will also be
celebrating its 45th anniversary.
Throughout the years, the objective of Europalia has been to introduce the cultures of European
countries, and more recently
asian countries, to a broader public.
Turkey is a candidate for EU
accession and is a country in
which many different cultures
meet. This makes it the perfect
choice for celebrating these anniversaries. The exhibition is an
opportunity to strengthen the relationship with the Turkish community in Belgium and in other
countries as well as to give the
Belgian and international public
the chance to discover the cultural richness of this country.
World News
Enhanced
cooperation
with the ICRC
on 17 october 2013, the head
of the FDFa, Didier Burkhalter,
and the president of the ICRC,
Peter Maurer, held their annual
strategic dialogue on the margins
of the annual conference of the
FDFa’s Human Security Division (HSD). one of the items on
the agenda was the signing of an
agreement to deepen the close
cooperation between Switzerland
and the ICRC.
on the margins of the HSD
annual conference in Bern, the
head of the Federal Department
of Foreign affairs (FDFa), Federal
Councillor
Didier
Burkhalter, and the president of
the International Committee of
the Red Cross (ICRC), Peter
Maurer, discussed their priorities for cooperation over the coming year and signed an agreement to strengthen the strategic
partnership between the FDFa
and the ICRC. The agreement
establishes a framework for regular bilateral exchanges
between the two organisations at
all levels and makes it possible
to deepen their close dialogue
on various issues, including international humanitarian law. It
also facilitates the exchange of
expertise and know-how in the
area of operational and multilaThe Spanish Tax agency
(aEaT) and the Ministry of Foreign affairs and Cooperation signed an agreement that will enable Spanish consular offices
abroad to handle the electronic
assignment of Tax Identification
Numbers (NIF), allocating them
to non-resident citizens and companies that apply for a tax number in this way. This new service, which will begin with a pilot
trial in eight consulates, with
plans to extend it to more consular offices in mid-2014, will enable non-residents to get a NIF in
a fast and simple way, without
the need to visit or send a representative to an aEaT office.
The agreement, by the Secretary of State for Finance, Miguel
Ferre, and the Deputy Secretary
of the Ministry of Foreign affairs and Cooperation, Rafael
Mendivil, will benefit non-residents who plan to carry out transactions in Spain that entail tax
liabilities, which requires the allocation and use of a Spanish tax
identification number.
This measure will specifically affect applicants of L-type tax
numbers (Spanish nationals who
live abroad and who are not
obliged to have a national identity document), M-type (individuals who are not Spanish nationals who, either temporarily or
permanently, do not have a foreign national identification
number) and N-type (non-resi-
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII
Lunedì 4 Novembre 2013
teral cooperation. The document
also clarifies communication
channels between the partners
and defines the form of their
dialogue.
The agreement will help the
two organisations to do their very
best on behalf of people in conflict situations and in need. The
ICRC is Switzerland’s most important partner in the field of humanitarian aid. This year, Switzerland’s contribution to the
ICRC amounts to CHF 119 million. In terms of the total contributions made in 2012, Switzerland is the second largest donor
to the ICRC, which has always
had a close relationship with the
Swiss Confederation, particularly
because Switzerland is the depositary state of the Geneva Conventions. To mark the 150th anniversary of the ICRC in 2013,
Switzerland has donated funds to
the ICRC which enable it to recruit and train 150 delegates.
During their meeting, Mr
Burkhalter and Mr Maurer also
discussed a number of other topics, including the humanitarian
situation in Syria and the situation in afghanistan. They also
spoke about efforts to strengthen
international humanitarian law
and about Geneva as the international capital of humanitarian aid.
The next International Conference of the Red Cross and Red Crescent, which will take place at the
end of 2015 in Geneva, was also
a topic of their discussions.
GEoRGIa
“A new focus country for Austrian
development cooperation
and a major player in the European
Union's Eastern Partnership”
Swedish
aid receives
good rating
in review
The aid policy reforms carried out in recent years have
“Georgia is a new priority
country for Austria’s development cooperation. I see this as a
logical continuation of the geographic focus of Austria’s foreign policy that we are gradually
expanding from the Western
Balkans, via the Danube and the
Black Sea to the South Caucasus. Good governance is important to us, not least in Georgia
as it reaches out to Europe and
takes a key role in strengthening
democratic structures”, austrian
State Secretary Reinhold Lopatka said after his meeting with
Georgia’s Foreign Minister Maia
Panjikidze. State Secretary Lopatka is to open the new office
of the austrian Development
agency for the South Caucasus
in Tbilisi at the end of this
month.
Landmark decisions are expected from the imminent summit meeting of the EU’s Eastern
Partnership in Vilnius, “Austria
is in favour of initialling the EU
Association Agreement with
Georgia that provides for a wi-
Non-resident and companies
will be able to process their
NIF tax number applications
at Spanish consulates
dent legal persons and entities,
without a permanent establishment in Spain).
The provision of this electronic service at consulates, which is
part of a series of simplification
measures to be implemented by
the Public administration
Reform Commission (CoRa), will benefit non-residents
by
making the
process more
convenient and
will also save
them money,
as they will no
longer have to
carry out the
procedure in
person
in
Spain, which will help to attract
foreign investment to the country.
In the first nine months of
2013 more than 15,100 type-L,
M and N tax identification numbers covered by the new system
were issued. of these, just over
1,300 were issued to non-resident Spanish nationals, 2,000 to
foreign nationals and more than
11,800 were issued to foreign le-
pag. 15
gal entities and persons. The agreement forms part of
the Public administration’s programme of reforms, which aims
to reduce administrative procedures and make it simpler for individuals and companies to communicate and deal with General
Central Government administration.
Pilot trials
and procedure. a pilot
trial of the
new system
will be carried
out from now
until 1 July
2014 in the
consulates in
amsterdam,
Brussels, Dusseldorf, Frankfurt, Lyon, Naples,
oporto and Washington; all in
countries with investor potential
and wide-ranging economic and
financial ties with Spain. In mid2014, a decision will be made on
extending the service to more offices, depending on the agreement between the Ministry of
Foreign affairs and the Tax
agency.
Will benefit
non-residents
who plan
to carry out
transactions
in Spain
dening of European standards
and values. This agreement is a
win-win-situation also for other
countries in the region and will
push ahead cooperation within
the European neighbourhood as
a whole. Georgia is located at
the crossroads of important geostrategic locations and serves as
a bridge between Europe and
Central Asia and also between
the Black Sea and the Caspian
Sea. We hope that Georgia will
continue to play a pioneering role in the framework of the Eastern Partnership also in future”, Lopatka said.
The Georgian Foreign Minister, who conversed fluently in
German during her meeting with
the austrian State Secretary, is
also the founder of the association of Georgian Teachers of
German and is a campaigner for
the teaching and dissemination
of the German language in Georgia. austria is also contributing
to these efforts and has operated
an austria Library in Tbilisi since the year 2000.
The procedure, which is
completely electronic, is designed to ensure that the documentation that non-residents
need to provide is as simple as
possible. Consequently, they
will not be required to provide
translations or authentication,
unless strictly necessary.
Initially applicants, or their
representatives, will go to the
corresponding consular office
and provide the necessary documentation and information.
an electronic form will subsequently be filled out at the consulate that will automatically be
sent to the aEaT, which will
immediately send confirmation
that the tax number has been
obtained.
once the tax number has
been issued, the non-resident
citizen or company will be
able to file a tax return and
pay any taxes or rates owed in
Spain from their home country
by going online and logging
on to the Tax agency’s virtual
office using a valid electronic
signature.
Enabling Spanish consular
offices to manage applications
and allocate tax identification
numbers highlights two essential areas of consular work: acting as a bridge between the
Spanish administration abroad,
providing non-residents with
access to administrative services, and promoting business
with Spain.
been successful. This is confirmed by the oECD Development
assistance Committee (DaC) in
a new review of Swedish aid.
Swedish aid receives a good
rating in a review by the oECD
Development assistance Committee (DaC), whose regular review is being presented today.
With its high aid levels, Sweden
is one of few countries that
comfortably exceeds the goal of
0.7 per cent of the country’s GNI
going to aid.
“We should be proud of Swedish development assistance. I
am particularly pleased about
the good rating the review gives
us for the reforms carried out
over the past few years. The review shows that we are on the right track, which we should continue to pursue. This applies not
least to our focus on results. But
at the same time, there is more to
be done. The DAC regular peer
review provides an opportunity
to reflect on how we can continue to improve aid,” says Minister for International Development Cooperation Hillevi Engström.
according to the DaC, Sweden has come a long way in its
development towards clearer
control of aid. at the same time,
the review notes that there is potential for improvement. Efforts
have been made to focus Swedish aid, but it is still too broad. In
its report, the DaC points out
that increased focus of aid to
fewer countries and fewer thematic areas would enhance the
impact of Swedish aid.
Every DaC member state is
reviewed every fourth or fifth
year. The aim is to develop aid
and promote mutual learning.
Sweden was last reviewed in
2009. This year’s review of Sweden was carried out by Belgium
and the UK, together with the
DaC secretariat. The reviewers
visited Sweden in March and
conducted interviews with people from the Government offices, the Riksdag, Sida and civil
society organisations. During the
spring, the reviewers also made
field visits to Sweden’s embassies in Uganda and the Democratic Republic of the Congo.
pag. 16
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVII
finanza etica
IPo Solidale
Un progetto di Fondazione
Cariplo, Borsa Italiana e London
Stock Exchange
Fondazione Cariplo, Borsa
Italiana e London Stock Exchange hanno lanciato il progetto IPo Solidale che punta al
sostegno dell'occupazione giovanile e delle persone fragili. Si
tratta di un'iniziativa unica in
Europa, che prevede la se-
La raccolta differenziata
può essere molto conveniente,
almeno in Sardegna. Sull’Isola
infatti si guadagna un bonus di
10 centesimi per ogni bottiglia
di plastica in Pet conferita correttamente. Un occhio di riguardo all’ambiente e al proprio
portafoglio grazie al sistema
Fare Raccolta, che in Sardegna
ha aperto la sua prima
postazione, per la precisione a
Guspini nel Medio Campidano.
I bonus raccolti possono essere
spesi nel circuito FareRaccolta,
che comprende attività com-
Il Parlamento europeo ha
dato via libera alle nuove regole
per l’eco-riciclo delle vecchie
navi della Ue. Fino ad oggi le
imbarcazioni “datate” spesso
cambiavano bandiera e finivano
i loro giorni nel Sud–Est asiatico, sulle spiagge di Bangladesh,
India e Pakistan, provocando
seri danni all’ambiente. ora con
591 voti favorevoli, 47 contrari
e 32 astensioni, Bruxelles ha licenziato il testo che prevede
che le navi ormai in disuso del
Vecchio Continente vengano
smantellate, insieme alle loro
sostanze nocive come amianto
e PCB, solo in strutture certifi-
lezione di alcuni progetti
ritenuti meritevoli e propone
alle società in via di quotazione
di devolvere un contributo a
questi progetti nel primo giorno
di contrattazione. Le iniziative
portate avanti in questi ambiti
da enti no profit saranno se-
merciali, artigianali ed enogastronomiche, oltre a teatri, musei
e rievocazioni storiche. ad oggi
Fare Raccolta conta 14
postazioni attive su tutta
l’Italia, da Trento a Rimini, da
Milano a San Benedetto del
Tronto. In un anno sono già stati raccolti 412.500 pezzi, oltre
12 tonnellate di Pet, pari a
41.250 euro di bonus. La raccolta di Pet permette di ridurre
le emissioni di Co2 che provengono solitamente dallo spostamento dei rifiuti. Grande soddisfazione è stata espressa dal
primo cittadino di Guspini
Rossella Pinna, che ha precisato
che l’iniziativa consentirà di
rendere ancora più efficiente la
raccolta differenziata, che in un
anno è già passata dal 59 al
64%
Ue: sì del
Parlamento
al riciclo
ecologico delle
vecchie navi
colosi che trasportano.
Il nuovo regolamento sarà
operativo a partire da inizio
2014 e la sua applicazione alle
navi è prevista al massimo
cinque anni dopo. Non ha ottenuto invece la maggioranza
dei consensi la proposta di una
normativa che prevedeva l’applicazione di una tassa su ogni
imbarcazione in entrata in un
porto europeo, destinata ad alimentare un fondo "green" per la
rottamazione. Toccherà alla
Commissione europea decidere
se elaborare, entro il 2015,
un’altra proposta di legge per
incentivare l’eco smaltimento.
SLoVENIa
Fmi: l'austerity non basta,
occorre ricapitalizzare le banche
Se non verranno ricapitalizzate le banche e ristrutturato il
settore societario, la Slovenia
diventerà presto l'ennesimo Stato dell'Eurozona a finire sotto
l'egida di creditori internazionali. Lo ha detto chiaro e tondo il
Fondo Monetario Internazionale
al termine di una review sull'ex
repubblica jugoslava. “La Slovenia sta affrontando una grave
recessione derivante da un circolo vizioso causato da negativi
bilanci societari e bancari, debole domanda interna e necessità di consolidamento fiscale”,
spiega l'organizzazione di Washington, secondo la quale bisogna innanzitutto risanare le banche con una consistente iniezione di capitali. Il comparto bancario, perlopiù in mano allo Stato, ha 7,9 miliardi di euro di
lezionate da Fondazione Cariplo e dalla London Stock Exchange Foundation. In questo
modo il debutto in Borsa potrà
trasformarsi in una vera e propria IPo solidale. Fondazione
Cariplo donerà all’ente no profit un ulteriore contributo pari a
quello concesso dalla società in
fase di quotazione, raddoppiando così il sostegno fornito. L'iniziativa, avviata lo
scorso aprile, è stata presentata
a Milano al Salone della CSR e
ieri a Londra nell'ambito della
Star Conference 2013.
In Sardegna
differenziare conviene
cate incluse in una lista
dell’Unione Europea.
Nel regolamento sono state
inserite anche imbarcazioni extra europee, poiché quando attraccheranno in un qualsiasi
porto del Vecchio Continente
dovranno fornire alle autorità
l’inventario dei materiali peri-
crediti inesigibili.
Il governo ha riservato alle
operazioni di ricapitalizzazione
1,2 miliardi, ma secondo gli
analisti questa cifra non basta.
Il Fondo suggerisce poi di risanare anche le imprese, ritenute
finanza
Lunedì 4 Novembre 2013
troppo indebitate, e di ridurre il
ruolo dello Stato nell'economia.
Secondo l'FMI si verificherà
una piccola ripresa nella seconda metà del 2014, ma per essere
certi che l'economia vada nella
giusta direzione bisognerà prima mettere mano al sistema
bancario e a quello societario.
a maggio dello scorso anno
l'Esecutivo sloveno ha presentato un piano di risanamento a
base di austerity.
Nuovo impegno per
il Fondo Italiano di Investimento
30mln in Ambienta II
Nuovo investimento per il
Fondo Italiano di Investimento
che ha sottoscritto un commitment di 30 milioni di euro in ambienta fund II, secondo fondo gestito da ambienta Sgr. L'investimento in ambienta Fund II costituisce il primo commitment del
Fondo Italiano in un operatore
con strategia di investimento tematica/settoriale. ambienta Sgr,
con sedi a Milano, Monaco di
Baviera e Londra, e' focalizzata
sulla gestione di fondi di private
equity che hanno come target di
investimenti aziende caratterizzate da interessanti opportunita' di
crescita i cui driver di sviluppo
siano connessi in particolare a tematiche di utilizzo efficiente del-
le risorse naturali, risparmio energetico, controllo dell'inquinamento e gestione/smaltimento efficiente dei rifiuti.
ambiente Fund II ha finalizzato il primo closing a oltre 147
milioni di euro e, con un target
complessivo di raccolta pari a
300 milioni di euro, mira a diventare il piu' grande fondo europeo
dedicato al settore ambientale. Il
fondo sara' gestito da ambienta
Sgr, societa' di gestione indipendente fondata nel 2007 da Nino
Tronchetti Provera, Rolando Polli
e Mauro Roversi e oggi guidata,
oltre che dagli stessi fondatori,
anche da Stefano Bacci e Rudolf
ohnesorge, supportati da un team
di oltre 10 professionisti.
Mef: pagati
13,8mld di euro
di debiti della PA
In aggiunta ai 20 miliardi
stanziati con il DL 35/2013, il
Governo ha avviato una seconda
fase con il D.L. 102/2013, che autorizza il pagamento di ulteriori
7,2 miliardi di euro nell’anno in
corso.
La seconda fase è già decollata: presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze si sono già
svolti i tavoli tecnici con esito positivo, le sette regioni interessate
hanno sottoscritto il contratto di
finanziamento e sono in corso di
erogazione da parte del Tesoro ulteriori 2,5 miliardi di euro, che le
Regioni dovranno corrispondere
ai creditori del comparto sanitario
entro il 31 dicembre di quest’anno. Inoltre la Cassa Depositi e
Prestiti erogherà ai più di mille
comuni che ne hanno fatto richiesta un finanziamento complessivo
superiore a 1 miliardo di euro.
La prima fase del pagamento
dei debiti arretrati della Pubblica
amministrazione, disposta dal decreto legge 35/2013, ha raggiunto
un avanzamento del 69%. al 29
ottobre, risultano infatti rimessi ai
creditori complessivamente 13,8
miliardi di euro sul totale di 18
miliardi messi a disposizione dal
Tesoro agli enti debitori, in diverse forme (finanziamenti per anticipazione di liquidità, spazi finanziari sul patto di stabilità interno e
rimborsi fiscali).
Con l’aggiornamento, in particolare, si registra rispetto ai dati
forniti il 24 settembre scorso un
forte avanzamento nel pagamento
dei debiti sanitari (+240 milioni) e
nell’impiego degli spazi finanziari
sul patto di stabilità da parte delle
Regioni (+575 milioni relativi al
contributo di progetti finanziati
con fondi europei), nonché un significativo incremento dei pagamenti da parte dei Comuni (circa
1,4 miliardi, a valere sugli spazi
finanziari sul patto di stabilità interno). I debiti sanitari pagati dalle Regioni ammontano complessivamente a 4,1 miliardi sul totale
di 4,2 miliardi erogati dal Tesoro.
Comuni e province hanno pagato
pressoché tutti i debiti consentiti
dai finanziamenti ottenuti, che sono stati quindi esauriti.
Quasi 2 miliardi disponibili
presso il Tesoro sono in attesa che
le quattro Regioni destinatarie di
questo importo completino gli
adempimenti necessari per ottenere il finanziamento.
Finanziamenti
alle Micro imprese
Partnership
ArtigiancassaPerMicro
artigiancassa, societa' di Bnl
Gruppo Bnp Paribas specializzata nel sostegno e nello sviluppo
del settore artigiano e nella gestione di fondi pubblici di agevolazione, e PerMicro, azienda leader nel microcredito in Italia,
della quale la stessa Bnl e' il
principale azionista, hanno siglato una partnership per ampliare
le possibilita' di accesso al credito dei propri clienti.
artigiancassa, attraverso una
rete attiva in tutta Italia, offrira'
nuove opportunita' di finanziamento a micro imprese, neo-imprenditori, start up e a persone
con minore possibilita' di accesso al credito tradizionale, come
immigrati e giovani lavoratori
atipici che vogliano avviare
un'attivita' artigiana. PerMicro,
invece, potra' estendere il proprio modello di business anche
al comparto artigiano, sviluppando ulteriormente la propria mission, che non ha solo una portata
economica, ma anche di inclusione sociale.