Seminario Tecnico Nazionale di settore

Transcript

Seminario Tecnico Nazionale di settore
Seminario Tecnico Nazionale di settore
Innovare il settore delle calzature:
scelte di impresa, relazioni industriali, politiche
attive del lavoro
Bologna, 12-13 maggio 2016
SAVOIA HOTELS
Via del Pilastro, 2
Primo giorno (ore 10.00 -17.30)
10:00
Introduzione ai lavori
Paola Cicognani - Direzione Generale Economia della conoscenza, del lavoro e
dell'impresa - Servizio lavoro – Regione Emilia Romagna
Prima sessione – Scenari, innovazione tecnologica e organizzativa,
risorse umane
Coordina: Antonella Marsala – Dirigente -Project Manager EQUIPE2020, Italia Lavoro
10:30
Focus - Scenari economici e mercati di sbocco: andamento del settore e politiche
per l’internazionalizzazione
Nadio Delai – Presidente Ermeneia
11:00
Focus - Modelli di produzione, organizzazione del lavoro e risorse umane:
l’organizzazione snella, i sistemi di orario e le professionalità
Luciano Pero – Docente MIP- Politecnico di Milano, Consulente di Italia Lavoro
11:45
Focus - La ricerca applicata per l’innovazione tecnologica e produttiva
Andrea Ballarino - Ricercatore ITIA – CNR, Design & Mass Customization Lab
12:30
Focus - Le politiche pubbliche per lo sviluppo dell’occupazione: investimenti,
competenze, qualità del lavoro
Antonella Marsala – Project Manager EQUIPE2020, Italia Lavoro
13.00
pausa pranzo
Seconda sessione – Aziende, persone, storie, relazioni industriali
Coordina: Paolo Feltrin, Università di Trieste
14:00
Le relazioni industriali
La sfida dell’innovazione e l’esigenza di un nuovo modello
Roberta Alessandri, CNA Federmoda
Angelo Colombini, FEMCA
Giuseppe Mazzarella, Confartigianato Imprese
Emilio Miceli, FILCTEM
Annarita Pilotti, Assocalzaturifici
Paolo Pirani, UILTEC
15:30
Le aziende, le persone, le storie
L’innovazione tecnologica di La Manuelita
Giordano Torresi, imprenditore
Il progetto territoriale di San Mauro Pascoli
Luciana Garbuglia, sindaco di San Mauro in Pascoli
Il punto di vista dei lavoratori della Artisan Shoes (gruppo Prada)
Linda Bracalente, delegata sindacale
Organizzazione dei processi produttivi e formazione a favore dell’innovazione nella
Corrado Maretto
Camillo Da Re, responsabile Qualità
Paolo Silenzi, Linea Italia Calzature, CNA Fermo
17:00
Paolo Reboani, Presidente di Italia Lavoro
Secondo giorno (ore 9.30 -13.30)
Terza sessione – Gli interventi possibili
Coordina: Antonella Marsala, Dirigente-Project Manager EQUIPE2020, Italia Lavoro
9:30
Focus – Presentazione laboratori. Metodologie e obiettivi
Antonella Marsala – Project Manager EQUIPE2020, Italia Lavoro
10.00
Laboratori tematici
Esperti del settore presentano idee e strumenti da approfondire e condividere con
manager, delegati sindacali, consulenti del lavoro e rappresentanti delle istituzioni.
Laboratorio 1: Innovazione organizzativa
Laboratorio 2: Mercato e l’evoluzione del prodotto
Laboratorio 3: Risorse umane e formazione
12:00
Restituzione in plenaria del lavoro dei laboratori
12:30
I servizi per l’innovazione organizzativa offerti dal progetto EQuIPE2020,
Emanuela Mastropietro, Coordinatore progetto EQUIPE2020, Italia Lavoro
13:00
Conclusioni
Per la preiscrizione compilare il modulo di adesione. Per maggiori Informazioni potete scriverci
a [email protected].
Il settore calzaturiero significa per l’Italia 5mila aziende, 77mila occupati, oltre 8,5 miliardi di euro di esportazioni: il
valore dell’export sta mantenendo livelli elevati per merito della crescita del valore di ogni paio di calzature
esportato e nonostante la diminuzione dei volumi in numero di pezzi.
La calzatura italiana è considerata nel mondo come una parte essenziale del sistema moda e del Made in Italy;
essa è molto desiderata per il design, la qualità e l’innovatività che i nostri prodotti presentano. Il seminario
costituisce un’opportunità di confronto, di approfondimento e di elaborazione di proposte sui temi
strategici del settore calzaturiero sia per le aziende e gli operatori economici, sia per le istituzioni e gli
attori sociali.
I temi strategici che ci proponiamo di discutere si concentrano sui seguenti punti.
Posizionamento nel mercato globale. Le aziende del calzaturiero esprimono una notevole proiezione
internazionale e accettano le sfide competitive imposte dalla globalizzazione, ma si scontrano con le carenze del
sistema Italia quanto a capacità di supporto e di accompagnamento sui mercati esteri. Oltre alla capacità di “fare” ci
vogliono anche strutture di marketing, finanziamenti, nuove tecnologie, investimenti, reti di vendita. Il sistema di
produzione è ancora fortemente incardinato nei distretti, che si stanno però evolvendo rapidamente e cambiano le
loro caratteristiche storiche. Inoltre la globalizzazione dei mercati pone problemi nuovi riguardo alle risorse umane,
al sistema degli orari, alla flessibilità necessaria per gestire una gamma sempre più ampia e mercati tanto diversi.
Innovazione organizzativa. Il settore ha manifestato una grande capacità di innovare i prodotti, ma l’innovazione
del processo produttivo è stata meno intensa, poco diffusa e meno pronta. I processi di lavoro sono rimasti molto
tradizionali e presentano problemi di rigidità che si manifestano maggiormente quando è necessario ampliare la
gamma e tenere tempi di consegna più stretti, con conseguenti sprechi e inefficienze. Il calzaturiero costituisce uno
dei settori con i più ampi margini di miglioramento nel livello di innovazione tecnologica e organizzativa (in
particolare con riferimento agli orari di lavoro), nel quale, grazie alla presenza di aziende leader nei distretti, il
cambiamento potrebbe essere particolarmente rapido.
Risorse umane. Le risorse umane, sia nello sviluppo prodotto che in fabbrica, sono un asset strategico per il
settore. Infatti l’intero sistema si fonda su una alta qualità del prodotto che deve soddisfare mercati esigenti e
differenziati. La qualità richiede risorse umane qualificate, la cui progressiva e fisiologica uscita dal mercato del
lavoro, ad esempio col pensionamento, non è bilanciata da un corrispondente flusso di giovani lavoratori in entrata.
I nostri giovani non considerano quasi mai le aziende del settore come un allettante sbocco lavorativo e di crescita
professionale. Le scuole professionali del settore faticano a trovare iscritti. Le imprese rischiano così di non poter
passare alle nuove generazioni il Know How fondamentale che ha fatto il successo degli anni passati, oppure
devono ricorrere sempre più frequentemente a lavoratori stranieri, oppure a manovre inadeguate sui cicli produttivi.
E’ necessario un forte intervento di orientamento e aggiornamento non solo delle famiglie ma dell’intera opinione
pubblica.
Nell’ambito del progetto EQuIPE2020 Italia Lavoro ha maturato una conoscenza di alcuni specifici settori produttivi
nei quali ha promosso, individuato e sperimentato interventi di innovazione organizzativa orientati a migliorare allo
stesso tempo la produttività e la qualità del lavoro. I cambiamenti proposti hanno riguardato principalmente la
flessibilità degli orari, la definizione di schemi di welfare aziendale e territoriale, i meccanismi di partecipazione dei
lavoratori, questioni sulle quali la legge di stabilità 2016 (L. 208/15) ha fornito nuovi strumenti (art. 1, commi 182ss).
.