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relazioni e bilanci 2011 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente * Iti MIHALICH Consiglieri * Annibale AVOGADRO DI COLLOBIANO Elio CASETTA * Enrico MARENCO DI MORIONDO Antonio Maria MAROCCO Gian Piero MAURI Luigi MICHELINI DI SAN MARTINO E RIVALTA Carlo PAVESIO Enrico PIOLA (fino all' 8 aprile 2012) Lodovico SELLA Camillo VENESIO Vittorio Amedeo VIORA * Marco WEIGMANN Segretario del consiglio Massimo LUVIE' COLLEGIO SINDACALE Presidente Alessandro RAYNERI Sindaci Effettivi Edoardo ASCHIERI Paolo GOLIA Sindaci Supplenti Gianluca FERRERO Marco LEVIS DIREZIONE GENERALE Direttore Generale Luigi LANA Vicedirettori Generali Luca FILIPPONE Massimo LUVIE' * Membri del Comitato INDICE BILANCIO CONSOLIDATO IL GRUPPO Area di Consolidamento 301 RELAZIONE SULLA GESTIONE 303 PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATO Stato Patrimoniale 348 Conto Economico Separato 350 Conto Economico Complessivo 351 Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto 352 Rendiconto Finanziario 353 NOTA INTEGRATIVA Criteri Generali di Redazione - Parte A 356 Area di Consolidamento - Parte B 371 Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Parte C 372 Informazioni sul Conto Economico - Parte D 394 Informativa di settore - Parte E 401 Informativa sui Rischi - Parte F 404 Informazioni Relative ad operazioni di Aggregazioni di Impresa - Parte G 419 Informazioni Relative ad operazioni con Parti Correlate - Parte H 420 Altre Informazioni - Parte I 421 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 423 RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE 427 ALLEGATI AL BILANCIO 431 MARGINE DI SOLVIBILITA' DI GRUPPO 447 3 BILANCIO CONSOLIDATO 2011 Assemblea dei Delegati del 21 aprile 2012 GRUPPO REALE MUTUA (% di interessenza) Società immobiliari Società assicurative Società di servizi (capogruppo) REALE MUTUA ASSICURAZIONI 100,00 100,00 REALE IMMOBILI S.p.A. 100,00 BANCA REALE S.p.A. ITALIANA ASSICURAZIONI S.p.A. 100,00 100,00 IGAR S.A. (Madrid) 100,00 BLUE ASSISTANCE S.p.A. REALE SEGUROS GENERALES S.A. (Madrid) 50,00 UNNIM PROTECCIO' S.A. (Terrassa) 50,00 CAI SEGUROS GEN. S.A. (Saragozza) 100,00 REALE VIDA Y PENSIONES S.A. (Madrid) 31,43 SARA ASSICURAZIONI S.p.A. Legenda: Società controllate consolidate integralmente Società collegate consolidate a patrimonio netto 301 RELAZIONE SULLA GESTIONE CONTESTO ECONOMICO E ASSICURATIVO DI RIFERIMENTO Il 2011 è stato caratterizzato da una fase di profonda crisi dell’economia mondiale, determinata principalmente dall’affievolirsi della crescita della produzione negli Stati Uniti, dalla forte contrazione del Giappone e dalle agitazioni degli Stati del Medio Oriente e del Nord Africa. L’attività produttiva delle principali economie emergenti, risentendo delle misure restrittive adottate nel primo semestre, ha subito un lieve calo, pur rimanendo su ritmi elevati. Nella seconda metà dell’anno, in particolare, sono bruscamente peggiorate le prospettive dell’economia globale: è rallentata significativamente l’attività nelle economie avanzate, frenata non solo da fattori temporanei, quali il rialzo dei prezzi dell’energia, ma anche dalla perdurante debolezza dell’occupazione, dall’intonazione meno espansiva assunta dalle politiche di bilancio e dalla diffusa incertezza circa la risoluzione delle problematiche di natura finanziaria. Nel totale del 2011, secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale (FMI), il P.I.L. mondiale è previsto in crescita del 3,8%, a fronte di un incremento del 5,2% registrato nel 2010. La dinamica inflazionistica è rimasta relativamente contenuta nelle economie avanzate; nell’area dell’OCSE, l’inflazione generale al consumo sui dodici mesi è scesa al 3,1% in novembre, mentre il tasso calcolato al netto della componente alimentare ed energetica è rimasto invariato al 2%. Gli Stati Uniti, dopo una lenta dinamica nella prima metà del 2011, hanno acquisito maggiore slancio nel corso del terzo trimestre, grazie all’incremento della spesa per consumi e degli investimenti fissi da parte delle imprese. Nel mese di dicembre, il Federal Open Market Committee ha dichiarato che i recenti indicatori segnalano una ripresa moderata dell’economia statunitense e un leggero miglioramento delle condizioni complessive nel mercato del lavoro, stimando una crescita del P.I.L. a ritmi prossimi al 3% alla fine dell’anno. Nel totale del 2011, lo sviluppo dell’economia si attesterebbe, secondo le previsioni dell’FMI, all’1,8%, contro il + 3% del 2010. Il Giappone, sul cui andamento hanno altresì influito gli impatti derivanti dal devastante terremoto avvenuto nel mese di marzo, registrerebbe una variazione negativa del P.I.L. dello 0,9%, contro il + 4,4% del 2010. In Europa lo sviluppo è stato molto lento e fortemente disomogeneo tra i vari Paesi, guidato dal solo incremento delle esportazioni, che hanno continuato a fornire il principale stimolo alla dinamica del prodotto. La crescita del P.I.L., nel totale dell’Area Euro, si posizionerebbe all’1,6%, contro l’1,9% del 2010, con punte più elevate in Germania (+ 3%), in Francia (+ 1,7%); le altre nazioni registrano, invece, valori inferiori alla media (Regno Unito + 0,9%). Il ritmo di crescita sui dodici mesi dei prezzi nell’Area Euro, collocatosi al 3% tra settembre e novembre, è lievemente calato in dicembre al 2,8%. L’economia italiana ha risentito in misura particolarmente accentuata del rallentamento del commercio globale e delle turbolenze sui mercati. Nonostante la sostanziale solidità del sistema bancario, il ridotto livello d’indebitamento delle famiglie e l’assenza di significativi squilibri sul mercato immobiliare, il nostro Paese è stato investito dalla crisi con particolare intensità, per effetto dell’elevato livello del debito pubblico, della forte dipendenza dell’attività economica dal commercio internazionale e delle deboli prospettive di sviluppo nel medio termine. La crescita economica italiana, pertanto, è stata più contenuta rispetto alla media dell’Area Euro, attestandosi allo 0,4%, in ribasso rispetto alle precedenti previsioni formulate dal Fondo Monetario Internazionale (+ 0,7%), contro il + 1,5% registrato nel 2010. Il quarto trimestre dell’esercizio, in particolare, ha evidenziato una diminuzione dello 0,7% sul trimestre precedente. La dinamica congiunturale della produzione è stata determinata dall’azione congiunta dell’andamento positivo del valore aggiunto dell’agricoltura, negativo di quello dell’industria e sostanzialmente stazionario dei servizi. L’inflazione ha mostrato un andamento crescente nel corso dell’anno, determinato soprattutto dall’incremento dei prezzi dei beni alimentari e di alcune componenti dei servizi, su cui hanno influito gli effetti della crescita delle quotazioni delle materie prime, nonché il rialzo delle imposte indirette. L’aumento dell’indice dei prezzi al consumo è proseguito per tutto il 2011 e ha portato l’indice al 3,3% 305 nel mese di dicembre; nel totale del 2011, l’incremento si attesterebbe al 2,7%. Quanto all’andamento del mercato del lavoro, secondo l’Istat, a dicembre il tasso di disoccupazione ha sfiorato la soglia del 9%, contro l’8,1% di inizio anno; le più colpite sono le fasce dei giovani, che fanno registrare un indice superiore al 30%, i livelli più elevati dal gennaio 2004. Il mercato assicurativo italiano, secondo i primi dati disponibili riferiti al terzo trimestre 2011, presenta un decremento della raccolta premi pari al 13% sul corrispondente periodo dell’anno precedente. La componente Danni è cresciuta del 2,8% rispetto all’analogo periodo del 2010, con un’incidenza sulla raccolta globale del 31,4% (26,6% del 2010); i premi Vita sono diminuiti del 18,7% rispetto all’analogo periodo del 2010 (nel quale la raccolta premi, in valore assoluto, aveva registrato il massimo storico), con un’incidenza del 68,6% sul totale del portafoglio (73,4% nello stesso periodo del 2010). In Spagna, la crescita del P.I.L. dell’intero 2011 si è attestata allo 0,3%, valore inferiore a quello della media europea; la debole crescita dell’anno è la conseguenza di una forte contrazione della domanda nazionale, paragonabile alla Grande Recessione del 2009, quando il Paese ha registrato un calo del P.I.L. del 3,7%. Il tasso di inflazione spagnolo nel mese di dicembre 2011 si è attestato al 2,4% su base tendenziale, a seguito del 2,9% registrato a novembre. Il tasso di disoccupazione spagnolo è salito al 22,9%, livello record dal primo trimestre del 1995. A destare i maggiori allarmi è la situazione della popolazione sotto i 25 anni: oltre il 51,4% è, infatti, senza un impiego. Il mercato assicurativo spagnolo nel 2011 è aumentato del 4,1% rispetto all’esercizio precedente, in cui era diminuito del 3,9%; il volume totale dei premi si è attestato a 60.571 milioni, rispetto a 58.180 milioni del 2010. In particolare, il comparto Vita è aumentato del 9,38% (- 8,5% nel 2010) e il settore Danni è diminuito dello 0,26% (+ 0,2% nel 2010). 306 RELAZIONI E BILANCI 2011 ANDAMENTO DELLA GESTIONE Al bilancio consolidato del Gruppo Reale Mutua hanno concorso undici società di cui sette imprese assicurative, due società immobiliari, una società bancaria e una società di servizi; dieci società, di cui sei assicurative, sono state consolidate con il metodo dell’integrazione globale e una, assicurativa, valutata con il metodo del patrimonio netto in quanto società collegata. Il Gruppo Reale Mutua opera in Italia e in Spagna attraverso la Capogruppo e le società controllate, direttamente o indirettamente, e collegate. Reale Mutua è Capogruppo del Gruppo assicurativo Reale Mutua, iscritto all’Albo dei gruppi assicurativi, istituito dall’Isvap con Regolamento n. 15 del 20 febbraio 2008, con il numero 006. I dati più significativi del bilancio consolidato dell’esercizio 2011, con il relativo confronto del 2010, sono riportati nella Tabella seguente. (in milioni di Euro) Anno 2011 Importi Anno 2010 % sui premi Importi % sui premi variaz. % Dati economici: Premi netti 3.174,3 90,72 3.124,6 91,07 1,59 Premi lordi contabilizzati 3.498,8 100,00 3.431,0 100,00 1,98 Premi lordi di competenza 3.494,8 99,89 3.422,0 99,74 2,13 251,2 7,18 313,8 9,15 === 2.537,0 72,51 2.594,0 75,60 -2,20 770,8 22,03 765,7 22,32 0,67 Utile (perdita) prima delle imposte 46,8 1,34 25,5 0,74 === Utile (perdita) consolidato 10,0 0,29 4,5 0,13 === 8,1 0,23 3,2 0,09 === -153,1 -4,38 -86,7 -2,53 === Investimenti 8.907,4 254,58 9.009,4 262,59 -1,13 Riserve tecniche nette 7.912,1 226,14 7.734,4 225,43 2,30 Patrimonio netto totale 1.534,2 43,85 1.686,2 49,15 -9,02 Patrimonio netto di gruppo 1.519,6 43,43 1.674,7 48,81 -9,26 Proventi netti derivanti da strumenti finanziari, partecipazioni e investimenti immobiliari Oneri netti relativi ai sinistri Spese di gestione Risultati: Utile (perdita) di gruppo Conto economico complessivo Dati patrimoniali: Anno 2011 Anno 2010 var. % Loss Ratio 71,82% 73,52% -1,70 Combined Ratio 98,98% 100,86% -1,88 3.028 2.970 1,95 1.149,6 1.331,0 -13,63 Margine da costituire 667,3 642,3 3,89 Eccedenza 482,3 688,7 -29,97 Altre informazioni: Risorse Umane (n. medio) Margine di solvibilità Elementi costitutivi del margine 307 I premi lordi contabilizzati del lavoro diretto e indiretto, al netto delle elisioni infragruppo, hanno raggiunto 3.498,8 milioni di euro, ottenuti per il 76,85% in Italia e per il 23,15% in Spagna; nell’esercizio precedente erano pari a 3.431 milioni di euro, con un incremento pari all’1,98%. In particolare, i premi del lavoro diretto ammontano a 3.497 milioni di euro, con un incremento dell’1,98% rispetto all’anno precedente, e derivano per 2.833 milioni di euro dai rami Danni, con un incremento del 2,76%, e per 664 milioni di euro dai rami Vita, con un decremento dell’1,19%. Il saldo tra i proventi e gli oneri degli investimenti è positivo per 251,2 milioni di euro, rispetto a 313,8 milioni di euro dell’esercizio precedente. Il decremento è dovuto innanzitutto al minore apporto dei proventi netti derivanti dagli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato a conto economico (utile di 42 milioni di euro il risultato dell’esercizio precedente, contro una perdita di 38 milioni di euro dell’esercizio in corso), e in secondo luogo all’aumento, rispetto all’esercizio 2010, delle minusvalenze da negoziazione e delle perdite da valutazione. Gli oneri netti relativi ai sinistri sono pari a 2.537 milioni di euro e registrano un decremento del 2,20%. Si riferiscono per 1.845 milioni di euro alla gestione Danni (+ 0,17% rispetto al 2010) e per 692 milioni di euro alla gestione Vita (- 7,99%). Le spese di gestione ammontano a 770,8 milioni di euro, contro 765,7 milioni di euro dell’esercizio precedente. Sono costituite da provvigioni e altre spese di acquisizione per 606,4 milioni di euro (0,61%), da spese di gestione degli investimenti per 34,9 milioni di euro (+ 7,59%) e da altre spese di amministrazione per 129,5 milioni di euro (+ 5,14%). Il risultato lordo consolidato prima delle imposte è positivo e ammonta a 46,8 milioni di euro, contro 25,5 milioni di euro del 2010. Per effetto delle imposte, pari a 36,8 milioni di euro circa, l’utile consolidato si attesta a 10 milioni di euro (4,5 milioni di euro nel 2010) e l’utile di Gruppo a 8,1 milioni di euro ( 3,2 milioni di euro nel 2010). Tale risultato, rettificato degli utili e delle perdite imputati direttamente a patrimonio netto, in ottemperanza alle disposizioni dei principi contabili internazionali (IFRS 1), determina un risultato di conto economico complessivo in perdita per 153,1 milioni di euro, contro una perdita di 86,7 milioni di euro del 2010. Sotto il profilo patrimoniale, gli investimenti del Gruppo hanno raggiunto 8.907,4 milioni di euro (in decremento dell’1,13%), di cui 988,7 milioni di euro in investimenti immobiliari, 61,3 milioni di euro in partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, 581,9 milioni di euro in finanziamenti e crediti, 6.437,6 milioni di euro in attività finanziarie disponibili per la vendita e 837,9 milioni di euro in attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico. Le riserve tecniche nette sono pari a 7.912,1 milioni di euro, contro 7.734,4 milioni di euro del precedente esercizio (+ 2,30%). Il patrimonio netto di Gruppo ammonta a 1.519,6 milioni di euro contro 1.674,7 milioni di euro al 31/12/2010 (- 9,26%). L’eccedenza degli elementi costitutivi del margine di solvibilità del Gruppo, rispetto all’ammontare minimo da costituire ammonta a circa 482,3 milioni di euro contro 688,7 milioni di euro dell’esercizio precedente. L’indice di solvibilità di Gruppo si attesta al 172,3%. Il combined ratio del Gruppo migliora di circa due punti percentuali rispetto al 2010, passando dal 100,86% al 98,98%. *** La Capogruppo, in ottemperanza all’art. 95 del D. Lgs. n. 209 del 7/9/2005 e all’art. 19 del Regolamento Isvap n. 7 del 13 luglio 2007, ha redatto il bilancio consolidato di Gruppo al 31/12/2011, in conformità ai principi contabili internazionali introdotti dal Regolamento dell’Unione Europea n. 1606 del 19 luglio 2002. *** 308 RELAZIONI E BILANCI 2011 Con riferimento alle Società del Gruppo che sono state consolidate con il metodo dell’integrazione globale, si riporta l’andamento dell’esercizio per singolo settore di attività. *** Il Gruppo Reale Mutua non si è avvalso della facoltà prevista dal Regolamento Isvap n. 37 del 15 marzo 2011 per la valutazione, ai fini della verifica della solvibilità corretta, dei titoli di debito emessi o garantiti da Stati dell’Unione Europea destinati a permanere durevolmente nel patrimonio dell’impresa. 309 SETTORE ASSICURATIVO DANNI Nel mercato italiano, secondo i dati disponibili riferiti ai primi nove mesi del 2011, i rami Danni presentano un aumento del 2,8% rispetto all’analogo periodo del 2010, con un’incidenza sulla raccolta globale del 31,4% (26,6% nei primi nove mesi del 2010). In particolare, i premi dei rami R.C. Veicoli terrestri e R.C. Veicoli marittimi, lacustri e fluviali, che rappresentano il 51,1% sul totale del comparto Danni (49,8% nell’analogo periodo del 2010) e il 16% sulla raccolta complessiva (13,2% nei primi nove mesi del 2010), hanno registrato un incremento del 5,6%. Tra gli altri rami Danni, quelli che presentano la raccolta più elevata sono: Corpi di veicoli terrestri, con un’incidenza sul portafoglio pari all’8,1% (8,6% nel 2010), Infortuni con il 7,9% (8,1% nel 2010), R.C. Generale con il 7,4% (7,7% nel 2010), Altri danni ai beni con il 6,8% (come nel 2010), Malattia con il 5,6% (5,8% nel 2010), Incendio ed elementi naturali con il 5,5% (5,7% nel 2010). Le agenzie con mandato continuano a rappresentare il principale canale utilizzato per la raccolta dei premi, realizzando l’82,3% del volume complessivo (83,1% nello stesso periodo del 2010), mentre le reti bancarie hanno registrato ancora un’incidenza piuttosto limitata, pari al 3,6% del totale. Relativamente al mercato spagnolo, i premi dei rami Danni hanno fatto registrare una diminuzione dello 0,26%, attestandosi a 31.720 milioni. In particolare, i rami Auto sono decrementati del 2,29%, i rami Salute sono incrementati del 3,06%, i rami Multirischio del 3,30% e gli altri rami Danni hanno avuto una contrazione del 2,94%. *** Nell’ambito del Gruppo Reale Mutua, le Società del settore assicurativo Danni, Reale Mutua, Italiana Assicurazioni, Reale Seguros Generales, Unnim Protecciò (già Caixa Terrassa Previsiò) e CAI Seguros Generales hanno fatto registrare complessivamente premi lordi contabilizzati per 2.834 milioni di euro, rispetto a 2.758 milioni di euro del 2010, con un incremento del 2,77%. La Tabella seguente riporta il dettaglio dei premi lordi contabilizzati dei rami Danni, suddiviso per ramo di bilancio. (in migliaia di euro) 2011 2010 var. % Rami Danni Composizione % 2011 2010 Infortuni e malattia R.C. autoveicoli terrestri Assicurazioni autoveicoli, altri rami Ass.marittime, aeronautiche e trasp. Incendio e altri danni ai beni R.C. Generale Credito e cauzione Perdite pecuniarie di vario genere Tutela giudiziaria Assistenza 284.051 1.098.174 376.388 23.964 682.105 251.565 40.885 8.682 17.156 50.176 280.266 1.069.615 378.702 20.489 646.718 247.634 39.560 7.524 16.898 49.536 1,35 2,67 -0,61 16,96 5,47 1,59 3,35 15,39 1,53 1,29 10,02 38,75 13,28 0,85 24,07 8,88 1,44 0,31 0,61 1,77 10,16 38,78 13,73 0,74 23,45 8,98 1,43 0,27 0,61 1,80 Totale lavoro diretto 2.833.146 2.756.942 2,76 99,96 99,96 1.171 1.094 7,04 0,04 0,04 2.834.317 2.758.036 2,77 100,00 100,00 Totale lavoro indiretto Tot. premi contabilizzati rami danni I sinistri pagati nel 2011 ammontano a 1.986 milioni di euro, rispetto a 1.988 milioni di euro del 2010, 310 RELAZIONI E BILANCI 2011 con un decremento dello 0,10%; il numero dei sinistri denunciati nel 2011 è pari a 1.446.260 rispetto a 1.379.103 del 2010, con un aumento del 4,87%. Numero sinistri denunciati 2011 Sinistri pagati (*) 2010 var. % 2011 2010 var. % Infortuni e malattia 368.064 342.344 7,5 180.408 180.901 -0,3 R.C. autoveicoli terrestri 313.555 345.130 -9,1 880.828 874.393 0,7 Assicurazioni autoveicoli, altri rami 233.540 249.793 -6,5 235.461 251.977 -6,6 5.640 4.707 19,8 12.519 12.168 2,9 431.229 344.808 25,1 431.512 440.976 -2,1 44.571 48.217 -7,6 180.270 165.297 9,1 800 810 -1,2 19.096 18.314 4,3 Perdite pecuniarie di vario genere 1.149 994 15,6 1.781 4.381 -59,3 Tutela giudiziaria 2.605 2.721 -4,3 2.615 2.774 -5,7 45.107 39.579 14,0 41.758 37.032 12,8 1.446.260 1.379.103 4,87 1.986.248 1.988.213 -0,10 Ass.marittime, aeronautiche e trasp. Incendio e altri danni ai beni R.C. Generale Credito e cauzione Assistenza Totale (*) importi in migliaia di Euro Il rapporto sinistri a premi di competenza del periodo è pari al 71,8%, contro il 73,5% registrato nel 2010. *** Nel corso del 2011 le Società italiane del Gruppo hanno commercializzato nuovi prodotti e hanno intrapreso iniziative, come segue. Società Reale Mutua di Assicurazioni Per quanto riguarda l’attività di studio e di realizzazione di nuovi prodotti si precisa che, pur in un contesto di difficoltà dei mercati di riferimento, la Società ha continuato ad adottare una politica contraddistinta dall’emissione di prodotti ad alto valore in termini di rapporto qualità/prezzo; ciò, con l’obiettivo di privilegiare i propri Soci/Assicurati fin dal momento della stipula dei contratti. Il 2011 si è caratterizzato da un’intensa attività di revisione del catalogo di offerta Reale Mutua, con l’obiettivo principale di incrementare, per alcuni prodotti, la definizione del posizionamento e la competitività, prestando sempre attenzione alla sostenibilità tecnica. Il settore Tutela della Persona e Risparmio, da febbraio 2011, ha rinnovato e ampliato l’offerta salute destinata ai Soci “retail”, con l’introduzione di un catalogo prodotti modulare che consente alla rete di rispondere ai diversi e mutati bisogni della clientela e, nel contempo, di migliorare la redditività nel settore. La nuova offerta, che contempla prodotti indennitari e a rimborso spese mediche, è articolata su tre livelli: “Tris Reale”, prodotto multiramo con una sezione Malattie in commercio dal 24 febbraio 2011, “Salute Facile Reale” e “Per Te Salute Reale”, disponibili presso la rete distributiva dallo scorso 6 giugno. “Tris Reale” è un nuovo prodotto multi garanzia, che comprende tre pacchetti acquistabili anche separatamente. Le sezioni 1 e 2 (Casa e Famiglia) prevedono coperture analoghe a quelle del già esistente prodotto Casamia; la garanzia Incendio è prestata con somma assicurata unica, includendo sia il fabbricato sia il contenuto, la garanzia Furto è prestata con somma assicurata unica e comprende una nuova copertura riguardante le spese di pulizia e il riordino dei locali in cui si è verificato il furto, la garanzia R.C. Capofamiglia prevede un solo massimale ed estende la copertura 311 alla responsabilità di un soggetto estraneo al nucleo familiare durante il periodo in cui custodisce (a titolo gratuito) un animale domestico di proprietà del nucleo familiare. La sezione 3 (Malattie) rappresenta una novità nel catalogo prodotti di Reale Mutua ed è rivolta a una clientela che si vuole tutelare in caso di intervento chirurgico; la garanzia, infatti, assicura un indennizzo predefinito in caso di intervento in funzione della complessità dello stesso. La tariffa è strutturata in una modalità semplificata, con sole 3 fasce di età e nessuna differenza per sesso o per zona territoriale; è inoltre prevista la possibilità di estendere la copertura al nucleo familiare. L’assicurato può inoltre garantirsi, contestualmente all’acquisto del prodotto assicurativo, il rilascio della carta di pagamento ricaricabile “Carta RealePiù”; la carta, emessa anche in assenza di un conto corrente, è uno strumento flessibile, funzionale e sicuro, ed è pensata per tutti coloro che scelgono di usare modalità di pagamento diverse dal contante. “Salute Facile Reale” è il prodotto ideato per assicurare un indennizzo predefinito in caso di ricovero o intervento; esso si rivolge a una clientela che preferisce utilizzare prevalentemente le strutture sanitarie pubbliche. La caratteristica peculiare di Salute Facile Reale è la sua semplicità, che ne facilita la proposizione da parte della rete distributiva. Il costo contenuto rende appetibile la copertura anche alle famiglie più giovani e a quelle con un reddito non particolarmente elevato. Per rendere ancora più conveniente l’offerta per il nucleo familiare, nel corso dell’anno sono stati effettuati ulteriori interventi che sono disponibili a partire da gennaio 2012. La garanzia è proposta in due opzioni, “basic” e “plus”, che si differenziano per il livello degli indennizzi e dei relativi premi. “Per Te Salute Reale” è il prodotto rimborso spese mediche con una struttura modulare, flessibile e personalizzabile in funzione delle necessità e delle possibilità di spesa del Socio. Da gennaio 2012 anche questo prodotto beneficia delle migliorie previste in caso di estensione all’intero nucleo familiare; sarà inoltre possibile personalizzare ulteriormente la copertura, mediante l’opzione “franchigia”, studiata e predisposta nel corso del 2011. La protezione in caso di ricovero, con livelli di copertura crescenti, è garantita dalle tre opzioni “Gravi Patologie”, “Standard” e “Top”, da scegliere in funzione del grado di tutela desiderato; per un’assistenza completa è possibile abbinare alle precedenti garanzie sul ricovero la copertura delle prestazioni specialistiche. Per agevolare il Socio nei momenti di necessità è stata predisposta la “Memo Card Blue Assistance”, una tessera che consente di accedere al numero verde cui chiedere assistenza, sia per attivare le garanzie in forma diretta sia per la scelta delle strutture sanitarie e dei medici convenzionati. La nuova proposta introduce alcune importanti novità, quali il rimborso delle spese sanitarie effettuate in gravidanza nell’ambito della garanzia ricoveri e il rimborso delle visite pediatriche e ginecologiche con la garanzia specialistica Top. Da maggio 2011 è disponibile un prodotto multi rischio, interamente dedicato agli artigiani (simile al prodotto già a catalogo, Azienda Reale, ma specifico per tale target), che accoglie una richiesta del mercato veicolata dalla nostra rete agenziale. Il prodotto, denominato “Mondo Artigiani”, arricchisce il catalogo con un'offerta completa anche grazie all'ampliamento delle coperture ad altri rami (in particolare Vita e Malattia), ma modulabile in relazione alle singole esigenze. Da settembre 2011, per rispondere efficacemente alla domanda di sicurezza che proviene in prevalenza da coloro che hanno acquistato o comunque gestiscono un impianto di produzione di energia rinnovabile, è disponibile una nuova offerta, denominata “Ecologica Reale”, per assicurare in modo semplice gli impianti fotovoltaici, eolici e solare termici, articolando la copertura offerta in tre sezioni (All Risks danni diretti e indiretti, Responsabilità Civile verso Terzi e Tutela Legale). Altro importante intervento sul catalogo prodotti, con elementi di novità nell'impostazione tariffaria e normativa, è quello che ha coinvolto le polizze per i professionisti. Nella nuova offerta è prevista, oltre alla copertura principale costituita dalla responsabilità civile professionale, anche una specifica sezione dedicata ai rischi da conduzione e proprietà dello studio professionale e una copertura di tutela legale, naturale completamento assicurativo dell’R.C. Professionale. Il prodotto nasce per far fronte ai rapidi e mutevoli orientamenti giurisprudenziali in materia di responsabilità civile, quali la recente introduzione dell’obbligo per i professionisti di stipulare una copertura di responsabilità civile a tutela della propria clientela per eventuali errori e/o omissioni, e per garantire uno sviluppo di portafoglio sano ed equilibrato con condizioni di premio costantemente aggiornate. Anche nel 2011 il settore “enti pubblici”, comparto dalla redditività non soddisfacente, soprattutto per la componente di responsabilità civile, è stato caratterizzato da una politica di sottoscrizione molto selettiva; tale approccio è stato condiviso con la rete di vendita, che ha inoltre continuato nell’attività di disdetta e riforma dei contratti con andamenti maggiormente negativi. 312 RELAZIONI E BILANCI 2011 Nel settore Auto, nel 2011, si è provveduto alla revisione di alcuni prodotti già a catalogo, all’avvio della commercializzazione di nuovi prodotti e allo sviluppo di nuove iniziative, come successivamente indicato. Gli interventi, in particolare, hanno riguardato il prodotto “Autostorica Reale”: sono state riviste le regole di accesso a tale polizza, al fine di garantire che le coperture specifiche previste per questo segmento di mercato e la relativa tariffa di riferimento siano riconosciute solo a veicoli con le caratteristiche per le quali sono state determinate e di portare il prodotto in equilibrio tecnico. Nel mese di giugno 2011 è stato messo in commercio il prodotto “Contachilometri Reale”, prodotto “pay as you drive”, ovvero creato per soggetti che utilizzano l’autovettura in modo saltuario e che, quindi, percorrono pochi chilometri nel corso dell’anno. Il prodotto nasce anche dall’esperienza e dai dati statistici acquisiti dalle rilevazioni fornite dalle “scatole nere”, presenti nei veicoli assicurati di Reale Mutua. “Contachilometri Reale”, in quanto prodotto maggiormente personalizzato, costituisce un’opportunità per conquistare nuovi segmenti di clientela in una fascia di mercato in continuo sviluppo. Nel corso del 2011 è proseguita l’attività di trasformazione del portafoglio “Full Box”, che prevede per i Soci la possibilità di installare sulla propria autovettura una “scatola nera”, al fine di trasferirlo sul nuovo prodotto “AutoMia Reale” e allineare il medesimo ai nuovi requisiti previsti dall’accordo di fornitura della “scatola nera”, tra cui il canone di comodato d’uso a carico del contraente. A fine esercizio 2011, per fare fronte alle richieste da parte delle aziende, è stato messo in catalogo un nuovo prodotto, denominato “Salva Patente Reale”, a salvaguardia del pregiudizio economico, subito dal datore di lavoro o dall’azienda, a seguito dell’adozione di misure di sospensione o di ritiro della patente di guida nei confronti di soggetti operanti presso di essi e per i quali la guida di veicoli a motore sia strettamente funzionale all’esercizio dell’attività cui sono adibiti. Italiana Assicurazioni Nel corso del 2011 si è provveduto al restyling di alcuni prodotti disponibili nel catalogo di offerta della Compagnia, con l’obiettivo principale di incrementare la definizione del posizionamento e la competitività, prestando sempre attenzione alla sostenibilità tecnica. Tra questi si segnalano i seguenti. Polizza "Agricoltura": a distanza di oltre cinque anni dalla pubblicazione dell’ultima edizione del prodotto si è effettuata una rivisitazione sostanziale delle condizioni e della tariffa. A ispirare questo rifacimento sono stati, da un lato, l’esigenza di un aggiornamento delle normative al fine di proporre prodotti adeguati a un mercato evoluto e sempre più attento al livello delle prestazioni, dall’altro, la necessità di un sano incremento del portafoglio in essere che permetta un recupero di redditività. Il nuovo prodotto amplia notevolmente il quadro di offerta. Per essere sempre più vicini agli assicurati, è stato messo a disposizione della rete agenziale il nuovo catalogo relativo alle polizze "Protezione Legale 09/2011", che si compone dei seguenti singoli prodotti: Aziende, Artigiani, Professionisti, Alberghi, Medico, Patente, Azienda agricola e Condominio. I prodotti sono stati realizzati grazie alla consolidata collaborazione con ARAG Assicurazioni S.p.A., già partner specializzato e leader europeo nel ramo Tutela Legale. Polizza "Fabbricato": al fine di promuovere la naturale evoluzione della polizza fabbricato ai più elevati standard qualitativi, è stata predisposta una rivisitazione del prodotto; l’innovazione dei contenuti è frutto di un’approfondita analisi dell’evoluzione dei bisogni della clientela e dell’offerta riscontrabile sul mercato attuale. Polizza "R.C. Imprese Edili": con lo scopo di soddisfare appieno i bisogni di copertura delle imprese edili, le cui strutture e modalità operative si sono profondamente modificate negli ultimi anni, è stata redatta la nuova edizione della polizza “R.C. Imprese Edili” come copertura completa per un’attività imprenditoriale di grande importanza. La polizza è stata elaborata cercando di privilegiare la chiarezza del testo e introducendo alcune novità significative tra le garanzie offerte con un notevole ampliamento rispetto alla precedente edizione, che è stata integralmente sostituita. *** 313 In sintesi, i principali risultati ottenuti nel 2011 dalle controllate assicurative, operative nei rami Danni, sono i seguenti. Italiana Assicurazioni S.p.A. – Milano Italiana Assicurazioni ha registrato una raccolta premi del lavoro diretto e indiretto al 31 dicembre 2011 di 819.228 migliaia di euro, rispetto a 847.961 migliaia di euro del 2010, con un decremento del 3,39%, di cui 662.217 migliaia di euro nei rami Danni, in diminuzione del 3,17%, e 157.011 migliaia di euro nei rami Vita, con un decremento del 4,30%. Il bilancio chiude con un utile di 69.259 migliaia euro, contro una perdita di 40.543 migliaia di euro dell’esercizio precedente, suddiviso in 50.545 migliaia di euro per la sezione Danni e 18.714 migliaia di euro per la sezione Vita. L’esercizio 2011 è stato contraddistinto da operazioni straordinarie che hanno apportato proventi per 145.892 migliaia di euro, di cui 48.656 migliaia di euro per la sezione Vita e 97.236 migliaia di euro per la sezione Danni. La proposta all’Assemblea in merito al risultato prevede la destinazione dell’utile alla riserva straordinaria, con attribuzione separata alle sezioni Vita e Danni, in relazione agli accadimenti economici e patrimoniali di ciascuna gestione. Reale Seguros Generales S.A. – Madrid Nel 2011 la controllata spagnola ha raggiunto un volume di premi pari a 767.690 migliaia di euro, con un incremento dello 0,3% rispetto all’anno precedente. La chiusura dell’esercizio registra un utile netto di 38.613 migliaia di euro, contro 40.995 migliaia di euro dell’anno precedente. La proposta all’Assemblea prevede una destinazione dell’utile a riserva per 14.613 migliaia di euro e a dividendi per 24.000 migliaia di euro. Unnim Protecció S.A. de Seguros y Reaseguros – Terrassa (già Caixa Terrassa Previsiò S.A. de Seguros y Reaseguros) La Compagnia, operante nei rami Danni, è posseduta in quote paritetiche dal gruppo bancario spagnolo Unnim e da Reale Seguros Generales, con il controllo di quest’ultima. Nel 2011 essa ha incorporato la Caixa Sabadell Companya d’Assegurances Generals. Nel 2011 la Società ha raggiunto un volume di premi pari a 28.094 migliaia di euro, con un incremento dell’80,7% rispetto all’anno precedente. Il bilancio presenta un utile netto di 2.787 migliaia di euro, contro 1.689 migliaia di euro del 2010, che consentirà, dedotti gli accantonamenti a riserva, di distribuire ai soci un dividendo complessivo di 2.479 migliaia di euro. CAI Seguros Generales de Seguros y Reaseguros S.A. – Saragozza La Compagnia, operante nei rami Danni, è posseduta in quote paritetiche dalla Caja de Ahorros de la Inmaculada de Aragon (confluita di recente nel gruppo Caja3) e da Reale Seguros Generales, con il controllo di quest’ultima. Nel 2011 la Società ha raggiunto un volume di premi pari a 6.928 migliaia di euro, con un incremento del 37,2% rispetto all’anno precedente. Il bilancio presenta un utile netto di 1.022 migliaia di euro, contro 704 migliaia di euro del 2010, che consentirà, dedotti gli accantonamenti a riserva, di distribuire ai soci un dividendo complessivo di 920 migliaia di euro. 314 RELAZIONI E BILANCI 2011 SETTORE ASSICURATIVO VITA Nel mercato italiano, secondo i dati disponibili riferiti ai primi nove mesi del 2011, i rami Vita presentano una diminuzione del 18,7% rispetto all’analogo periodo del 2010 (nel quale la raccolta premi aveva registrato il massimo storico), con un’incidenza del 68,6% sul totale del portafoglio (73,4% nello stesso periodo del 2010). Nello specifico, risultano in decremento del 17,8% il ramo I (assicurazioni sulla durata della vita umana), del 18,2% il ramo III (assicurazioni le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di OICR o di fondi interni ovvero a indici o ad altri valori di riferimento) e del 34,7% il ramo V (operazioni di capitalizzazione). Tali rami incidono sul totale premi Vita rispettivamente per il 75,9%, per il 17,5% e per il 4,4% (rispettivamente il 75,1%, il 17,4% e il 5,5% nello stesso periodo del 2010). I premi del ramo VI (operazioni di gestione di fondi pensione), che rappresentano il 2% della raccolta Vita (1,9% nei primi nove mesi del 2010), sono anch’essi in decremento del 14%. E’ confermata la preponderanza della commercializzazione tramite sportelli bancari e postali, con il 57,9% circa dei volumi (63,1% nel 2010), e dei promotori finanziari, con il 17,7% (15,3% nel 2010); le agenzie con mandato hanno raccolto premi per una quota pari al 13,9% del totale (13% circa nel 2010). Relativamente al mercato spagnolo, i premi dei rami Vita hanno fatto registrare un aumento del 9,38% rispetto al 2010, attestandosi a 28.851 milioni di euro. *** Con riferimento al Gruppo Reale Mutua, le Società del settore assicurativo Vita, Reale Mutua, Italiana Assicurazioni e Reale Vida hanno fatto registrare premi lordi contabilizzati per 665 milioni di euro, rispetto a 671 milioni di euro del 2010, con un decremento dell’1,25%. La Tabella seguente riporta il dettaglio dei premi lordi contabilizzati dei rami Vita, suddiviso per ramo di bilancio. (in migliaia di euro) 2011 2010 var. % Rami Vita Composizione % 2011 2010 I Ass. sulla durata della vita umana 508.107 491.580 3,36 76,46 73,05 III Ass. connesse con f.di di invest. 49.745 70.448 -29,39 7,49 10,47 104 116 -10,34 0,02 0,02 V Operaz. di capitalizzazione 86.222 92.048 -6,33 12,98 13,68 VI Op. di gestione di fondi collettivi 19.723 17.997 9,59 2,97 2,67 663.901 672.189 -1,23 99,91 99,89 613 761 -19,45 0,09 0,11 664.514 672.950 -1,25 100,00 100,00 IV Assicurazioni malattia Totale lavoro diretto Totale lavoro indiretto Totale premi contabilizzati rami vita Nel corso del 2011 sono stati emessi dalle Società italiane del Gruppo i seguenti nuovi prodotti. 315 Società Reale Mutua di Assicurazioni “Vantaggio Reale Edizione Gennaio 2011” è un prodotto assicurativo a vita intera, a premio unico, con partecipazione agli utili, le cui prestazioni sono garantite direttamente da Reale Mutua e i cui rendimenti sono legati all’andamento del fondo “Reale Uno”. Il prodotto è caratterizzato dalla massima flessibilità per quanto riguarda la disponibilità del capitale investito: è consentito, infatti, riscattare, totalmente o parzialmente, il capitale rivalutato trascorsi solo tre mesi dalla data di decorrenza. Il prodotto, commercializzato dal 18/01/2011 fino a esaurimento del plafond, è stato venduto per la raccolta sia dei nuovi affari sia dei capitali derivanti da contratti in scadenza. “Crescita Reale Premi Ricorrenti Più” è un prodotto commercializzato dal 28 febbraio al 31 marzo 2011, le cui prestazioni sono legate all’andamento del fondo a gestione separata “Reale Uno” e sono contrattualmente garantite da Reale Mutua. Il prodotto, utilizzabile sia per la nuova produzione sia per il reinvestimento dei capitali in scadenza, ha avuto un periodo di commercializzazione predefinito, in quanto si caratterizzava per condizioni economiche particolarmente vantaggiose per i sottoscrittori. Per agevolare ulteriormente i Soci nel pagamento dei premi ricorrenti, è stata introdotta, inoltre, la possibilità di scegliere l’addebito su conto corrente bancario, tramite RID. “Renditempo Reale” è un prodotto di assicurazione di tipo unit linked, a premio unico ricorrente, le cui prestazioni sono legate al valore delle quote di due diversi fondi d’investimento, Reale Linea Controllata e Reale Linea Mercato Globale. Ogni contraente ha la possibilità di personalizzare al massimo la composizione del portafoglio, scegliendo di versare i premi su una sola o su entrambe le linee, in funzione della propria propensione al rischio e delle proprie aspettative di rendimento. Il prodotto prevede una durata variabile, compresa fra 10 e 20 anni, salvo la possibilità di riscattare dopo aver versato le prime tre annualità, e offre una copertura assicurativa in caso di decesso dell’Assicurato, nel corso della durata contrattuale, che consiste nella liquidazione di un capitale maggiorato della garanzia beneficiari. Il prodotto “Opportunità Reale”, commercializzato dal 28 aprile al 28 maggio 2011, è una soluzione d’investimento a premio unico, sottoscrivibile per una durata compresa a scelta tra 5 e 25 anni, dai costi contenuti. Esso, oltre alla garanzia del capitale iniziale, assicura un rendimento minimo dell’1%, calcolato su base annua a scadenza, in caso di decesso o in caso di riscatto. Le prestazioni del prodotto sono legate all’andamento del fondo Valuta Reale; il capitale può essere riscattato, integralmente o parzialmente, già alla fine del primo anno e a partire del 5° anno senza alcuna penalità. “Professione Risparmio Reale” è un contratto di assicurazione a vita intera, a premio unico, con partecipazione agli utili, le cui prestazioni sono legate al fondo a gestione separata Reale Uno, che nasce come “prodotto di servizio” all’interno dell’offerta complessiva Mondo Artigiani. Il prodotto, che offre la possibilità di effettuare versamenti aggiuntivi, ha come punto di forza la flessibilità per quanto riguarda la disponibilità del capitale investito; già a partire dal secondo anno, è infatti prevista la possibilità di effettuare riscatti parziali, senza penali, fino al 30% del cumulo dei premi investiti. Il prodotto è adatto a gestire la liquidità e il “surplus” di cassa proveniente dall’attività dell’artigiano, in un’ottica di estrema flessibilità e costi contenuti. “Crescita Reale premi ricorrenti Estate 2011” è un prodotto assicurativo in forma mista, a premio unico ricorrente, con partecipazione agli utili. Le prestazioni, legate alla gestione separata Valuta Reale, sono contrattualmente garantite da Reale Mutua che assicura il consolidamento annuo del capitale rivalutato. Al fine di agevolare i Soci nel pagamento dei premi ricorrenti, anche in questo prodotto è stata introdotta la possibilità di scegliere l’addebito su conto corrente bancario, tramite RID. “Capitale Azienda Reale” è un prodotto flessibile, dedicato alle aziende che desiderano gestire la propria liquidità con estrema elasticità. Il prodotto consente, infatti, di soddisfare le molteplici esigenze delle aziende, tra cui l’accantonamento del T.F.R. Al fine di gestire al meglio i capitali a disposizione, esso permette al contraente di effettuare un versamento di un premio unico iniziale in aggiunta a un piano di accumulo a premi unici ricorrenti. Il prodotto ha un minimo garantito a scadenza dello 0,40%, una durata fissa pari a 25 anni e la possibilità di effettuare versamenti fino al 20° anno; il riscatto è possibile a partire dal 2° anno e, a partire dall’inizio del 6° anno, non prevede alcuna penalità. “Opportunità Fondo Reale” è un prodotto assicurativo in forma mista, a premio unico, con partecipazione agli utili, sottoscrivibile per una durata fissa pari a 15 anni, le cui prestazioni sono 316 RELAZIONI E BILANCI 2011 legate all’andamento del fondo Reale. Il contratto garantisce il consolidamento annuo delle prestazioni rivalutate e un rendimento minimo garantito a scadenza dell’1%. Il prodotto a premio unico ricorrente “Opportunità Reale P.R.”, commercializzato dal 3 novembre al 5 dicembre 2011, è un prodotto assicurativo in forma mista con partecipazione agli utili, le cui prestazioni, legate all’andamento del fondo Valuta Reale, sono direttamente garantite da Reale Mutua; a scadenza o in caso di decesso è garantito il cumulo dei premi netti. Il prodotto è sottoscrivibile per una durata compresa a scelta tra 10 e 25 anni per un premio minimo pari a 600 euro su base annua. Italiana Assicurazioni I sentimenti di incertezza e instabilità hanno influenzato le scelte di investimento dei risparmiatori con bassa propensione al rischio, orientando gli stessi generalmente verso prodotti tradizionalmente più sicuri e meno esposti alla volatilità dei mercati e, in particolare, verso le polizze Vita collegate a una gestione separata. In risposta a questa tendenza, la Compagnia ha aggiornato il listino Vita inserendo, nel corso del 2011, i seguenti nuovi prodotti: Nuova Linea Investo (Investo – Investo Plus – Investo Collection – Investo Cedola – Investo Cash) e Progetto Vita, ossia una linea di prodotti Vita rivalutabili, per soddisfare varie esigenze di risparmio le cui prestazioni sono collegate al rendimento della gestione separata “Obiettivo Capitale”. *** Il Consiglio di Amministrazione di Reale Mutua, nel mese di giugno 2011, ha approvato il progetto di acquisizione e fusione per incorporazione del Fondo Pensione Aperto Previsara, della compagnia Sara Vita S.p.A., nel Fondo Pensione Aperto Teseo di Reale Mutua. A seguito dell’autorizzazione ricevuta dalle Autorità di Vigilanza, Reale Mutua ha acquistato, con effetto 1° gennaio 2012, il suddetto fondo, corrispondendo a Sara Vita un importo pari allo 0,05% del NAV complessivo del Fondo Previsara alla data di efficacia della fusione. L’operazione, in linea con le raccomandazioni emanate dalla Covip (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione) di perseguire una maggiore efficienza nell’area dei fondi di previdenza complementare aperti, anche nell’interesse degli aderenti ai fondi medesimi, permette di incrementare il bacino degli iscritti e del patrimonio gestito del Fondo Teseo. Le posizioni degli iscritti a Previsara sono confluite, infatti, in Teseo, fondo che si caratterizza per un patrimonio e un numero di aderenti molto più elevato, una maggiore diversificazione delle opzioni di investimento e una struttura dei costi più contenuta. Nell’esercizio sono state apportate modifiche sia al Regolamento del Fondo Pensione Aperto Teseo, nel rispetto delle richieste della Covip, sia all’allegato 3a dello stesso, ai sensi del Regolamento Isvap n. 38/2011. *** Nel mese di novembre 2011, nell’ambito dell’attività di sviluppo della raccolta Vita mediante reti di Private Bankers italiani, Reale Mutua ha avviato contatti per una collaborazione con Ersel Sim, finalizzata all’inserimento di prodotti assicurativi Vita di Reale Mutua nelle proposte di investimento di tale società di intermediazione. Il progetto prevede la creazione da parte di Reale Mutua di un prodotto tradizionale a premio unico, collegato alla gestione separata “Speciale” e con premio minimo d’ingresso di 250.000 euro, dedicato alla clientela “private” di Ersel Sim e da questa commercializzato, con margini di profitto per la Società in linea con quelli del mercato di riferimento. Inoltre, vi sarà la possibilità di estendere la collaborazione sia alla creazione di soluzioni assicurative per i migliori clienti di Ersel, tenendo conto delle loro esigenze e delle specifiche condizioni del momento di mercato, sia allo studio di opzioni finanziario-assicurative di tipo unit-linked appositamente dedicate. L’ipotesi di accordo prevede una raccolta premi pari a 10 milioni di euro per il 2012. *** 317 I rendimenti annuali dei Fondi connessi alle Gestioni Separate delle Società italiane del Gruppo nel 2011, nel confronto con quelli registrati nel 2010, sono stati i seguenti: Rendimento Rendimento anno 2011 anno 2010 Reale 7,04% 6,10% Società Reale Mutua Reale Uno 3,72% 4,05% Società Reale Mutua Previ Reale 4,16% 4,03% Società Reale Mutua Previ Due Reale 4,05% 4,32% Società Reale Mutua Gesti Reale 3,70% 4,20% Società Reale Mutua Valuta Reale Estera in $ 3,23% 3,86% Società Reale Mutua Valuta Reale Estera in Chf 1,85% 2,63% Società Reale Mutua Valuta Reale Estera in Euro 1,83% 2,37% Società Reale Mutua Valuta Reale 5,26% 4,85% Società Fondo Società Reale Mutua Società Reale Mutua Capital Reale 3,67% 3,63% Società Reale Mutua Speciale 3,98% 4,05% Società Reale Mutua Previdenza Reale 4,01% 4,28% Italiana Assicurazioni S.p.A. Univita 4,05% 4,14% Italiana Assicurazioni S.p.A. Vita 90 3,82% 3,61% Italiana Assicurazioni S.p.A. Serie Speciale ex Italiana 4,14% 4,05% Italiana Assicurazioni S.p.A. Linea Previdenza 4,01% 4,21% Italiana Assicurazioni S.p.A. Serie Speciale ex Italprevide 4,19% 4,24% Italiana Assicurazioni S.p.A. Linea Capitale 3,63% 3,57% Italiana Assicurazioni S.p.A. Obiettivo Capitale 5,12% 3,56% Italiana Assicurazioni S.p.A. (ex La Piemontese Vita S.p.A.) Difesa Risparmio 3,56% 3,80% In sintesi, i principali risultati ottenuti nel 2011 dalle controllate assicurative, operative nei rami Vita, sono i seguenti. Italiana Assicurazioni S.p.A. – Milano Per i principali risultati ottenuti nel 2011 dalla controllata si rimanda a quanto sopra riportato per il settore Danni. Reale Vida y Pensiones S.A. – Madrid Nel 2011 la Società spagnola, controllata da Reale Seguros Generales, costituita nel mese di febbraio 2010 e operativa dal mese di maggio 2010, ha raggiunto un volume di premi pari a 10.382 migliaia di euro, contro 1.658 migliaia di euro del 2010. La chiusura dell’esercizio registra una perdita di 972 migliaia di euro, contro un risultato negativo di 1.220 migliaia di euro del 2010. 318 RELAZIONI E BILANCI 2011 RIASSICURAZIONE La politica riassicurativa delle compagnie del Gruppo Reale Mutua è perseguita attraverso la ricerca della migliore combinazione disponibile tra coperture proporzionali (cessioni in quota, in eccedente o combinazione dei due) e non proporzionali (eccesso di sinistro oppure stop loss, a protezione della parte conservata oppure come unica copertura). Considerate le diverse caratteristiche del mercato riassicurativo italiano e spagnolo e la presenza di uffici di rappresentanza di riassicuratori esteri operanti specificamente nei due mercati, le cessioni avvengono separatamente da parte delle società italiane e dalle società spagnole. I rapporti intrattenuti dal Gruppo Reale Mutua con il mercato riassicurativo sono fondati sul principio dell’ottenimento di una congrua copertura dei rischi, ponendo attenzione al rapporto di lungo termine tra cedente e riassicuratore, riconoscendo a quest’ultimo un equo margine di redditività ed evitando intendimenti speculativi di breve periodo. Nel corso dell’esercizio 2011, nonostante gli importanti eventi naturali abbattutisi in alcune zone del mondo, i riassicuratori continentali scelti dalle società del Gruppo Reale Mutua hanno ottenuto risultati tecnici soddisfacenti, dimostrando un adeguato livello di solidità economica e finanziaria. SOCIETÀ ITALIANE Le società del Gruppo Reale Mutua si sono dotate di un apposito Regolamento che prevede anche la gestione di meccanismi di coordinamento al fine di garantire la coerenza dei piani e delle azioni specifiche in talune aree, ivi compresa la riassicurazione. La Capogruppo Reale Mutua, nell’ambito del suo compito di esercitare l’attività di indirizzo, governo e controllo, tratta congiuntamente sul mercato della riassicurazione tutte le cessioni obbligatorie delle società del Gruppo, al fine di ottenere per ciascuna di esse le migliori condizioni economiche e normative, perseguendo un’attenta strategia di contenimento dei rischi e di equilibrio del portafoglio. Ciascuna compagnia del Gruppo Reale Mutua, su indicazione e coordinamento della Capogruppo, si copre con adeguate forme di cessione diretta presso i riassicuratori professionali; il ricorso alle cessioni facoltative rimane contenuto e la Capogruppo interviene per indicare i canali che possono essere utilizzati per questa tipologia di affari. Tale impostazione è stata adottata per una gestione dei rischi più coerente con la normativa vigente, per ottimizzare le strutture riassicurative e per semplificare gli aspetti gestionali e amministrativi. Anche nell’esercizio 2011 è proseguita l’attività di valutazione delle condizioni economiche e normative dei trattati di riassicurazione, attraverso l’impiego di strumenti di modellazione deterministica e stocastica. Sono state effettuate analisi prospettiche quantitative per valutare la congruità delle strutture riassicurative, anche in presenza di andamenti sfavorevoli della sinistralità (frequenza e severità), considerata sia come sinistri individuali di particolare rilevanza sia come sinistralità complessiva di ramo. È stata prestata particolare attenzione in relazione ai rischi terremoto e alluvione, per i quali si sono effettuate valutazioni di concentrazione su base geografica e sismica. Nel ramo Incendio le esposizioni catastrofali terremoto delle società Reale Mutua e Italiana sono state analizzate, alla luce delle informazioni sui singoli portafogli e della valutazione della sinistralità attesa, tramite i modelli commerciali RMS, EQECAT e AIR. Strutture riassicurative Nell’ambito del comparto Danni sono impiegati principalmente programmi proporzionali per i rami Incendio, Furti, Malattie, Trasporti, Cauzioni, Rischi Tecnologici, Tutela Legale e Grandine. La conservazione dei trattati proporzionali, anche tenuto conto delle estensioni di garanzia a rischi di natura catastrofale, è protetta da adeguate forme di copertura non proporzionale, mentre sono utilizzate solo coperture non proporzionali per i rami Infortuni, R.C. Autoveicoli, R.C. Generale (in considerazione degli orientamenti dei mercati riassicurativi, della maggiore omogeneità di rischi in portafoglio e della maggiore economicità delle coperture in forma di eccesso di sinistri). Si segnala che, delle strutture descritte, il trattato in eccesso di sinistro Corpi Veicoli Terrestri e il trattato proporzionale Grandine sono coperture di Gruppo. Le strutture di riassicurazione Vita prevedono la combinazione di programmi proporzionali (quota ed 319 eccedente) e non proporzionali (in eccesso di sinistro catastrofale, a protezione del conservato). Nella tabella seguente sono riportati i principali riassicuratori delle Società italiane del Gruppo Reale Mutua, elencati per importo di premi ceduti, con l’evidenza del rating loro attribuito da primarie agenzie. Riassicuratore Rating MÜNCHENER RÜCK AA- (Standard & Poor’s) SWISS RE AA- (Standard & Poor’s) SCOR A MAPFRE AA- (Standard & Poor’s) ARAG ASSICURAZIONI A HANNOVER RE AA- (Standard & Poor’s) (Standard & Poor’s) (AM Best) SOCIETÀ SPAGNOLE Reale Seguros Generales nel 2011 ha principalmente ceduto in via diretta i propri affari alle società di riassicurazione, scelte fra i maggiori players di mercato. Reale Seguros Generales ha stipulato contratti proporzionali nei rami Incendio, Multirischio e Altri Danni ai Beni, Trasporti e Rischi Tecnologici; le strutture non proporzionali sono utilizzate sia per la protezione della parte di portafoglio conservata (Incendio, Multirischio e Altri Danni ai Beni) sia come unica copertura riassicurativa relativamente ai rami R.C. Autoveicoli, R.C.Generale e Infortuni. 320 RELAZIONI E BILANCI 2011 SETTORE IMMOBILIARE E SERVIZI Il brusco aumento del costo del funding, da una parte, e le politiche di salvaguardia a cui sono state costrette le banche, dall’altra, hanno determinato una restrizione del credito a sostegno della già critica “domanda” del mercato immobiliare Italiano, peraltro già visto con diffidenza dagli investitori stranieri. Nel 2011 il numero delle compravendite di abitazioni è stimato in n. 570.000, contro circa n. 610.000 dell’anno precedente, con un calo del 6,5%. I prezzi di vendita, registrano per tutti i settori una diminuzione rispetto al semestre precedente (abitazioni - 16%, uffici – 2,3%, negozi – 1,9%); ciò fa presagire a una attenuata capacità di tenuta dei prezzi. Tuttavia l’entità del calo è ancora inadeguata alle disponibilità della “domanda” del mercato immobiliare e non è ancora ipotizzabile il tempo necessario, affinché i prezzi dell’offerta raggiungano i livelli di valore sostenibili per la ripartenza del mercato. Anche le tempistiche medie necessarie al concretizzarsi delle transazioni si sono allungate, attestandosi sui massimi livelli: abitazioni 6,6 mesi, negozi 7,9 mesi, uffici 8,8 mesi. Analogamente alle vendite sono anche cresciuti i tempi medi per le locazioni, che si sono attestati sui seguenti valori: circa 3,4 mesi per le abitazioni, circa 5,7 mesi per i negozi, circa 6,2 mesi per gli uffici. Nello scenario negativo si segnala una propensione degli investitori a privilegiare gli impieghi nel comparto retail, capace di garantire migliori prospettive di redditività. Permane un quadro di debolezza ed attendismo che interessa tutti i settori del mercato immobiliare, dal quale si percepisce l’aspettativa di una rimodulazione al ribasso dei prezzi. Al momento, non è possibile fare delle previsioni sui tempi necessari affinché i prezzi maturino livelli tali da dare impulso alla ripresa del mercato immobiliare. *** Nel corso dell’esercizio trascorso l’attività di Reale Immobili, principale società immobiliare del Gruppo, è stata dedicata, in ambito di Gruppo, alla gestione tecnica e commerciale degli immobili, alla consulenza, alla gestione degli aspetti connessi con la logistica e con la sicurezza dei luoghi di lavoro, in ottemperanza al D. Lgs. 81/2008. Con l’obiettivo di mantenere e migliorare la redditività dei cespiti, sono proseguite le attività di razionalizzazione e valorizzazione degli immobili con progetti di trasformazione e recupero di aree. L'attività svolta nell'esercizio dalla Società immobiliare spagnola IGAR è consistita nella gestione e amministrazione dei due prestigiosi immobili di proprietà siti in Madrid e del locale ad uso commerciale ubicato in Granada, concessi in locazione. *** Nell’esercizio 2011, Blue Assistance ha proseguito la propria attività di sviluppo sia verso il Gruppo Reale Mutua (captive) sia verso il mercato (no captive), attuando azioni concrete a supporto del prosieguo del percorso di rinnovamento e di ricerca continua di maggiore efficienza per affacciarsi al mercato con modelli sempre più flessibili e competitivi. *** In sintesi, i principali risultati ottenuti dalle controllate del settore immobiliare e servizi, nel 2011, sono i seguenti. Reale Immobili S.p.A. – Torino La Società adotta i principi contabili internazionali IAS/IFRS per la redazione del bilancio. Il bilancio al 31 dicembre 2011, che ha fatto registrare affitti attivi per 63.376 migliaia di euro, rispetto a 57.717 migliaia di euro del 2010, chiude con un utile netto di 44.604 migliaia di euro, contro 21.157 migliaia di euro del 2010. Il risultato è significativamente influenzato dalla plusvalenza straordinaria 321 pari a circa 33 milioni di euro realizzata con l’operazione di apporto di 16 immobili al fondo “Venere” e già descritta in altra parte della relazione. Inmobiliaria Grupo Asegurador Reale S.A. – Madrid I ricavi del 2011 ammontano a 4.201 migliaia di euro, contro 4.053 migliaia di euro del 2010, con un incremento del 3,7%. L’esercizio chiude con un utile netto di 1.994 migliaia di euro, contro 1.744 migliaia di euro dell’anno precedente. La proposta di destinazione dell’utile prevede la distribuzione di dividendi per 1.795 migliaia di euro, dedotti gli accantonamenti a riserva. Blue Assistance S.p.A. – Torino La Società, a decorrere dall’esercizio 2007, si è avvalsa della facoltà di adottare i principi contabili internazionali IAS/IFRS per la redazione del bilancio. I ricavi netti di produzione ammontano a 18.311 migliaia di euro, con un aumento del 4.10% rispetto al 2010. Le risultanze evidenziano un utile di 41 migliaia di euro, contro un utile di 22 migliaia di euro del 2010. La proposta per l’Assemblea prevede che tale utile, previo accantonamento della riserva legale, sia riportato a nuovo. 322 RELAZIONI E BILANCI 2011 SETTORE BANCARIO Sul fronte dei tassi bancari, il tasso medio della raccolta bancaria da clientela (che comprende il rendimento dei depositi, delle obbligazioni e dei pronti contro termine in euro riferiti al comparto delle famiglie e società non finanziarie), si è collocato a fine dicembre 2011 al 2% (1,50% a dicembre 2010), mentre il tasso medio degli impieghi bancari nei confronti delle famiglie e delle società non finanziarie è passato dal 3,62% al 4,23%. In aumento sono risultati, in particolare, i tassi sulle nuove operazioni: a dicembre 2011 il tasso medio sui prestiti in euro alle società non finanziarie si è posizionato al 4,18%, con un incremento di 140 punti base rispetto al 2010, mentre il tasso medio sui prestiti in euro alle famiglie per l’acquisto di abitazioni è passato dal 2,97% di inizio anno al 4% di dicembre 2011. Complessivamente, la raccolta diretta bancaria (rappresentata dai depositi da clientela residente e dalle obbligazioni) ha manifestato un rallentamento, pur rimanendo su valori positivi, segnato un tasso di crescita tendenziale pari al + 1,3% (+ 3,3% a dicembre 2010). L’osservazione delle diverse componenti del funding evidenzia una diminuzione dei depositi da clientela, che hanno evidenziato una variazione negativa pari al 2,8%, e un contestuale incremento delle obbligazioni delle banche (- 8,4% su base annua). Con riferimento alla raccolta indiretta delle banche italiane, nel 2011 le gestioni patrimoniali hanno registrato una variazione tendenziale negativa prossima al 15%, mentre la dinamica dei titoli a custodia (risparmio amministrato) è risultata in lieve crescita, esprimendo una variazione annua pari all’1,7%. Nel corso del 2011 la dinamica degli impieghi bancari ha manifestato una crescita nella prima parte dell’anno, per poi ripiegare nella seconda parte a seguito del peggioramento del quadro economico reale: in Italia, i prestiti al settore privato hanno complessivamente registrato un tasso di crescita tendenziale pari all’1,8%, rispetto al 4,2% del 2010. In particolare, la dinamica dei finanziamenti destinati alle imprese non finanziarie è risultata pari al + 1,6% (rispetto a - 2,4% del 2009), mentre i finanziamenti al settore famiglie hanno evidenziato un aumento pari al 7,6%. L’analisi dell’evoluzione delle sofferenze bancarie mette in evidenza un progressivo deterioramento della qualità del credito in Italia: il rapporto fra le sofferenze lorde e gli impieghi evidenzia una sensibile crescita rispetto al 2010, passando dal 4% al 5,44%. *** Pur in uno scenario caratterizzato da una profonda crisi di fiducia e incertezza sulla crescita economica, nonché da una forte instabilità ed elevata volatilità dei mercati finanziari, nel corso del 2011 l’operatività di Banca Reale è stata rivolta al perseguimento dei seguenti obiettivi di medio-lungo periodo: - evoluzione del tradizionale modello distributivo della Banca, con riferimento sia allo sviluppo delle filiali territoriali sia all’apertura degli Spazi Banca Reale all’interno di alcune agenzie assicurative del Gruppo; - graduale sviluppo dell’attività creditizia, caratterizzato da comportamenti cautelativi che privilegino elementi qualitativi nei rapporti con la clientela, rispetto ad obiettivi meramente quantitativi; - contestuale consolidamento della raccolta diretta da clientela, sia a vista sia a medio-lungo termine, al fine di garantire nel tempo un equilibrato supporto all’attività d’impiego. Per quanto riguarda il Progetto di sviluppo territoriale, avviato alla fine del 2009 con l’apertura delle filiali di Torino e Borgosesia, il 2011 è stato il primo anno di piena operatività della Filiale di Milano, inaugurata nell’ultimo periodo del 2010. Nel corso dell’esercizio, inoltre, si è perfezionato l’iter autorizzativo previsto dalla vigente normativa di Vigilanza per l’apertura della filiale di Parma, che ha avviato la propria operatività il 18 gennaio 2012, e di Legnano, la cui apertura è prevista entro la fine del primo semestre 2012. Al fine di favorire lo sviluppo della clientela retail tramite la rete agenziale del Gruppo, nel corso del 2011 è proseguito il progetto di apertura degli “Spazi Banca Reale”, dopo l’inaugurazione del primo punto operativo nel 2010, presso l’agenzia Reale Mutua di Torino Cavour. Tale progetto, che ha l’obiettivo di contribuire ad accrescere la sinergia tra banca e assicurazione, prevede l’allestimento, 323 all’interno di alcune agenzie assicurative selezionate, di spazi dedicati a un servizio permanente di assistenza afferente i prodotti e servizi bancari standardizzati, tramite personale destinato alla relazione con la clientela e l’eventuale installazione, ove gli spazi siano idonei, di macchine ATM evolute. Al 31 dicembre 2011 risultano operativi n. 7 Spazi Banca Reale, mentre nel corso del 2012 si intende raggiungere le 10 unità. *** In sintesi, i principali risultati ottenuti dalla controllata del settore bancario, nel 2011, sono i seguenti. Banca Reale S.p.A. – Torino La Società adotta i principi contabili internazionali IAS/IFRS per la redazione del bilancio. Al 31/12/2011 la raccolta globale da clientela ammonta complessivamente a 7.126.842 migliaia di euro, con un incremento pari al 2,5% rispetto al precedente esercizio, di cui 469.372 migliaia di euro di raccolta diretta e 6.657.471 migliaia di euro di raccolta indiretta, mentre gli impieghi verso clientela ammontano, a fine esercizio, a 95.194 migliaia di euro ed esprimono un incremento del 109,2% rispetto al 2010. Il margine d’intermediazione, pari a 20.322 migliaia di euro, evidenzia un incremento pari al 52,1% rispetto al 2010. L’utile dell’operatività corrente, al lordo delle imposte, ammonta a 3.730 migliaia di euro. Il conto economico dell’esercizio 2011 esprime un utile netto pari a 1.955 migliaia di euro, contro 47 migliaia di euro del 2010; la proposta per l’Assemblea prevede che tale importo, dopo gli accantonamenti a riserva legale e straordinaria, sia riportato a nuovo per 1.662 migliaia di euro. 324 RELAZIONI E BILANCI 2011 GESTIONE DEGLI INVESTIMENTI Nel 2011 i mercati finanziari hanno risentito del contesto economico, che è stato descritto in premessa. L’Unione Europea ha dovuto affrontare la crisi che ha investito il debito pubblico di alcuni paesi membri. La crisi, che inizialmente pareva riguardare solo la Grecia, si è estesa contagiando da principio il Portogallo e l’Irlanda, per poi estendersi a Spagna e Italia, e via via a tutta l’area, minacciando la sopravvivenza della Moneta Unica. Questa situazione ha obbligato gli Stati membri più deboli ad attuare pesanti manovre fiscali di rientro dal debito, mentre le Autorità Europee, nonostante i numerosi summit degli ultimi mesi, non sono state in grado di trovare una soluzione credibile e sostenibile alla crisi. Il rallentamento della crescita globale ha reso il problema del debito europeo ancora più grave. Tutto ciò ha influenzato i mercati finanziari, provocando forti ribassi sui listini azionari e una maggiore avversione al rischio sui titoli di debito governativi, generando nuovi, forti allargamenti dei differenziali di rendimento tra i paesi dell’Unione Europea. La politica monetaria della Banca Centrale Europea è stata inizialmente restrittiva, con il tasso di riferimento che è passato dall’1% di inizio anno all’1,50% del mese di luglio, per contrastare possibili pressioni inflazionistiche derivanti dai prezzi delle materie prime. Nel corso dell’ultima parte del 2011, con il peggioramento della situazione macroeconomica internazionale, l’abbassamento delle stime di crescita nell’area Euro e le tensioni sui mercati finanziari, il tasso Refi (il tasso di interesse applicato dalla BCE nei rapporti con le banche dell’Area Euro) è stato abbassato fino all’1% di fine 2011. Sul mercato obbligazionario, le tensioni che hanno colpito i paesi “periferici” dell’area Euro hanno influenzato i rendimenti europei. I tassi si sono mossi in un contesto di mercato che ha privilegiato la qualità del debito, con l’area “core” dell’Europa che ha beneficiato dei flussi derivanti dalle vendite dei titoli periferici, e penalizzato gli stati emittenti considerati meno sicuri, tra cui l’Italia. Nel secondo semestre dell’anno il nostro paese ha dovuto far fronte a violenti movimenti al rialzo dei tassi, legati al protrarsi di un periodo di bassa crescita, al pessimismo sulla sostenibilità di un elevato debito pubblico. La situazione è drasticamente peggiorata fino al mese di novembre, quando la nomina di un nuovo governo di stampo tecnico, con l’obiettivo di ridare fiducia al sistema politico e finanziario del nostro paese, e le prime misure intraprese per ridurre la spesa pubblica sembrano aver migliorato la percezione del rischio dei nostri titoli governativi. Nel 2011 i rendimenti decennali delle obbligazioni di Stato italiane sono passati dal 4,73% di gennaio al 7,10% di fine dicembre, con uno spread rispetto ai titoli tedeschi di oltre 527 bps, che ha toccato, nel mese di novembre, il livello record di 553 bps (a inizio 2011 era di 181 bps). Nello stesso periodo, i rendimenti decennali delle obbligazioni governative tedesche sono passati dal 2,92% all’1,85%. I tassi a breve si sono mossi al rialzo nel primo semestre dell’anno, legati ai nuovi sviluppi delle politiche monetarie restrittive, e al ribasso nella seconda parte dell’anno, legati al peggioramento della situazione macroeconomica internazionale. L’Euribor a 6 mesi è passato dall’1,22% di inizio anno all’1,34% di fine dicembre, toccando l’1,83% nel mese di luglio. I rendimenti dei titoli “corporate investment grade” sono stati penalizzati in un mercato caratterizzato da una forte spinta alla ricerca della qualità del debito. La sostanziale tenuta dei rendimenti nel primo semestre è stata seguita da un deciso movimento al rialzo, contemporaneo all’acuirsi della crisi sui debiti sovrani europei considerati meno sicuri, e da un repentino ribasso nel corso dell’ultimo mese del 2011. Per il settore azionario il 2011 è stato un anno negativo. L’andamento delle principali borse internazionali, dopo un primo semestre di crescita moderata, seppure con una forte disomogeneità tra i diversi paesi europei, è stato caratterizzato, nella seconda parte del 2011, da una rapida discesa delle quotazioni. La crisi del debito dell’area Euro ha depresso fortemente il comparto finanziario europeo (37% nel corso del 2011), trainando al ribasso tutte le Borse del Vecchio Continente. Le banche europee sono state penalizzate, oltre che dalle esposizioni sui titoli dei paesi periferici, dalla necessità di raccogliere nuovo capitale al fine di rafforzare gli indici patrimoniali di solvibilità. 325 I listini europei hanno chiuso l’anno in terreno negativo, con l’indice Euro Stoxx in ribasso del 17,73%, l’indice italiano Footsie Mib in ribasso del 25,20% e l’indice tedesco in calo del 14,69%. Gli indici statunitensi, pur archiviando un anno molto difficile, hanno registrato performance leggermente positive, grazie alla pubblicazione di dati macroeconomici che, nonostante la debolezza dell’Europa, hanno dimostrato la tenuta dell’economia americana. L’indice Dow Jones ha chiuso l’anno con un rialzo del 5,53%. *** Nell’attività mobiliare, a fronte di questo andamento, le Società del Gruppo si sono mosse secondo i consueti criteri prudenziali, con un assetto che ha consentito, seppure parzialmente, di limitare i rischi finanziari, le minusvalenze sui titoli e la volatilità dei mercati. Per quanto riguarda il comparto obbligazionario, le Società del Gruppo hanno operato privilegiando la solidità degli investimenti all’ottenimento di risultati in termini di redditività, preferendo i titoli governativi di aree “core”, riducendo quelli dei paesi periferici e perseguendo un’adeguata diversificazione fra gli emittenti, in un contesto caratterizzato da un’elevata volatilità dei differenziali di rendimento tra i diversi paesi europei. Nella seguente Tabella sono rappresentati, per le principali Compagnie del Gruppo, alcuni indici relativi al portafoglio obbligazionario alla data del 31 dicembre 2011. Reale Mutua Italiana Reale Seguros Assicurazioni Assicurazioni Generales Reale Vida Duration totale 2,40 2,10 - - Duration Danni 1,10 1,20 1,60 - Duration Vita 3,00 3,10 - 3,00 Rating medio A2 A2 A3 A1 Nella seguente Tabella si riporta il dettaglio degli Investimenti del Gruppo, suddiviso per singola voce. (in migliaia di euro) composiz. 31.12.2011 Investimenti immobiliari Partecipaz. in controllate, collegate e j.v. Finanziamenti e crediti Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanz. a fair value rilevato a c/e Totale % 31.12.2010 composiz. variaz. % % 988.657 11,10 1.027.174 11,40 -3,75 61.326 0,69 76.235 0,85 -19,56 581.942 6,53 495.632 5,50 17,41 6.437.577 72,27 6.492.245 72,06 -0,84 837.912 9,41 918.097 10,19 -8,73 8.907.414 100,00 9.009.383 100,00 -1,13 Nella seguente Tabella si illustra il dettaglio dei proventi e degli oneri derivanti dagli Investimenti del Gruppo, suddiviso per singola voce. 326 RELAZIONI E BILANCI 2011 (in migliaia di euro) 31.12.2011 31.12.2010 var. % Proventi netti derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevati a conto economico Proventi da partecipazioni in controllate, collegate e j.v. -37.833 4.535 41.933 0 ----- Proventi derivanti da altri strumenti finanziari ed investimenti immobiliari: Interessi attivi Altri proventi Utili realizzati Utili da valutazione 365.105 210.536 90.167 63.700 702 332.180 181.039 91.060 58.570 1.511 9,91 16,29 -0,98 8,76 -53,54 Totale proventi 331.807 374.113 -11,31 0 9.417 -100,00 Oneri derivanti da altri strumenti finanziari ed investimenti immobiliari: Interessi passivi Altri oneri Perdite realizzate Perdite da valutazione 80.562 7.622 16.800 29.651 26.489 50.926 8.050 16.570 12.810 13.496 58,19 -5,32 1,39 131,47 96,27 Totale oneri 80.562 60.343 33,51 251.245 313.770 -19,93 Oneri da partecipazioni in controllate, collegate e j.v. TOTALE PROVENTI NETTI *** Le Società del Gruppo impiegano strumenti finanziari derivati e strutturati nell’esercizio della propria attività, per gli ordinari investimenti e per la copertura di prestazioni a favore degli assicurati su contratti che prevedono l’indicizzazione a parametri di mercato. L’uso di tali strumenti finanziari è limitato al caso delle suddette coperture e a quegli impieghi che consentono, loro tramite, di ottenere le finalità d’investimento in modo più efficace e mirato in confronto al ricorso a titoli ordinari. L’intera attività mobiliare, anche per la parte dei titoli strutturati e dei derivati, è disciplinata da specifiche delibere assunte dai Consigli di Amministrazione, in coerenza con le linee strategiche e con la situazione patrimoniale della singola Società. Tale attività è soggetta al controllo periodico da parte delle competenti strutture aziendali, condotto secondo parametri di misura del rischio finanziario, che riportano periodicamente ai Consigli di Amministrazione. Nell’esercizio 2011 non si sono verificate perdite significative per effetto dell’utilizzo di strumenti derivati e strutturati. *** Nell’ambito delle partecipazioni strategiche, le principali operazioni condotte in ambito di Gruppo, come di seguito riportate, sono state orientate alla razionalizzazione e alla valorizzazione del Gruppo Reale Mutua sia in Italia sia in Spagna. La Caja de Ahorros de la Inmaculada (CAI), l’istituto bancario spagnolo con cui è in corso un accordo di bancassicurazione, in base al quale Reale Seguros Generales detiene il 50% delle azioni di CAI Seguros Generales e il restante 50% è detenuto da CAI, dal 1° gennaio 2011, opera all’interno del Gruppo spagnolo Caja3. Quest’ultimo è un gruppo finanziario integrato, formato da CAI (44,5%), Caja 327 Cìrculo de Burgos (31%) e Caja Badajoz (24,5%); si è così creato un solido gruppo finanziario capace di sfruttare economie di scala e sinergia, mantenendo l’esistenza e l’operatività delle singole casse nei rispettivi territori di appartenenza. E’ in corso di valutazione l’opportunità di estendere l’accordo di bancassicurazione esistente con CAI all’intero Gruppo Caja3. L’Assemblea straordinaria della Caixa Terrassa Previsiò S.A., società detenuta in quote paritarie da Reale Seguros Generales e dal gruppo bancario iberico Unnim, nell’adunanza del 15 febbraio 2011, ha deliberato, in relazione alla fusione tra casse di risparmio che ha dato origine a Unnim, la variazione della denominazione sociale della compagnia in Unnim Protecció, S.A. de Seguros y Reaseguros. Il 31 marzo 2011 Reale Seguros Generales ha perfezionato l’atto di acquisto da Banca Unnim del 50% delle azioni della compagnia Danni Caixa Sabadell Companya d’Assegurances Generals S.A. (CSG), con ciò divenendo il partner assicurativo unico dell’istituto bancario spagnolo. Negli ultimi mesi dell’esercizio tale società è stata incorporata in Unnim Protecciò. Il 23 giugno 2011 Reale Mutua ha rilevato da Italiana Assicurazioni una quota del capitale sociale, pari al 13,32%, di Reale Seguros Generales S.A., da essa già posseduta direttamente per l’81,68%. L’acquisizione, effettuata al prezzo di 81.500 migliaia, trattandosi di operazione rilevante infragruppo, è stata sottoposta al nulla osta preventivo dell’Isvap. In seguito all’operazione, che permette una migliore allocazione degli asset patrimoniali del Gruppo, in un quadro di razionalizzazione e ottimizzazione delle partecipazioni strategiche, il capitale sociale di Reale Seguros risulta detenuto da Reale Mutua per il 95% e da Italiana Assicurazioni per il restante 5%. Con effetto 30 giugno 2011, è stato stipulato, previo nulla osta dell’Isvap trattandosi di operazione infragruppo rilevante, l’atto di conferimento da parte di Italiana Assicurazioni del proprio ramo d’azienda immobiliare a Reale Immobili, operazione che consente, in ambito di Gruppo, una migliore gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare. Il ramo aziendale oggetto di conferimento è costituito da tutti gli immobili di Italiana Assicurazioni, con esclusione dello stabile destinato alla sede sociale, dalla struttura organizzativa relativa alla gestione tecnica e commerciale degli immobili stessi, comprensiva di tutte le risorse funzionalmente connesse all’attività del ramo e di tutte le attività e passività formanti il ramo medesimo. I cespiti immobiliari oggetto di conferimento sono pari a n. 89 immobili per un valore di perizia di 209.570 migliaia di euro. Le risorse umane trasferite, funzionalmente necessarie all’attività del ramo conferito, ammontano a n. 19 unità. Le altre attività e passività funzionalmente connesse e inerenti il ramo d’azienda evidenziano un saldo negativo di 4.780 migliaia. Il valore contabile complessivo del ramo ammonta a 68.560 migliaia di euro e il valore di perizia a 162.010 migliaia di euro. A seguito di tale operazione, avvenuta mediante un aumento di capitale sociale di Reale Immobili, con sovrapprezzo, con conferimento di beni in natura, il capitale sociale della controllata immobiliare è detenuto per l’85,92% da Reale Mutua e per il restante 14,08% da Italiana Assicurazioni. Nel mese di luglio, Reale Mutua ha perfezionato la cessione dell’intera partecipazione detenuta in V.R.G. Domus S.r.l., pari al 30% del capitale sociale, a favore di Vittoria Immobiliare S.p.A., al prezzo di 180 migliaia di euro. A motivazione della vendita il conseguimento dell’obiettivo di costruzione e commercializzazione di edifici a prevalente destinazione residenziale siti in Torino, nell’area denominata “Spina 1”, per cui era stata costituita la Società. Reale Mutua non ha aderito agli aumenti di capitale sociale deliberati da CBA Vita, di cui si detenevano n. 3.750.000 azioni (pari al 5% del capitale sociale), ritenendo che l’investimento nella compagnia del Gruppo Sella non rivesta più un interesse strategico. La non adesione agli aumenti di capitale ha comportato un ridimensionamento della partecipazione di Reale Mutua in CBA Vita, che si è portata al 3% circa. In data 29 dicembre 2011, Reale Immobili ha perfezionato l’operazione di apporto al “Fondo Comune di Investimento Immobiliare Speculativo di Tipo Chiuso”, denominato “Venere”, gestito da IDeA FIMIT Sgr S.p.A., di n. 16 porzioni immobiliari, prevalentemente cielo-terra, di qualità e redditività non consona al patrimonio della Società, a un controvalore di conferimento pari a 75,5 milioni di euro; a fronte dell’apporto IDeA FIMIT Sgr S.p.A. ha provveduto a emettere e assegnare alla nostra controllata, proporzionalmente al valore degli immobili conferiti, quote del Fondo stesso. L’operazione si è completata con la successiva cessione di circa il 53% delle quote del Fondo Venere, assegnate a Reale Immobili, a un prezzo pari a 40 milioni di euro, prevedendo contrattualmente, sulle quote non cedute, 328 RELAZIONI E BILANCI 2011 opzioni di vendita in favore di Reale Immobili e opzioni di acquisto in favore dell’acquirente, con periodo di esercizio 1° luglio 2012 – 1° marzo 2014, per l’opzione a favore della controparte, e 1° gennaio 2014 – 1° marzo 2014 per l’opzione a favore di Reale Immobili, a un prezzo pari al valore nominale delle quote maggiorate degli interessi composti del 5,5%. CONTENZIOSO IN CORSO In Reale Mutua, oltre al contenzioso in materia assicurativa, relativo al ramo R.C. Auto, si evidenziano controversie in essere con ex dipendenti della Società e con ex agenti, per importi non rilevanti. Il Fondo rischi e oneri, appostato in bilancio al 31/12/2011, è comunque sufficiente a coprire gli oneri derivanti da tali cause pendenti. La Società ha in corso contenziosi in materia fiscale, conseguenti ad accertamenti sui periodi d’imposta 2003, 2004, 2005 e 2006, in materia di imposte indirette, relativamente all’IVA su commissioni di delega nei rapporti di coassicurazione e sulle operazioni infragruppo, e di imposte dirette, relativamente alla contabilizzazione delle rivalse agenziali e della riserva sinistri. A fronte di tali accertamenti sono stati iscritti i crediti, per un importo pari a 2.999 migliaia, per le somme pagate per cartelle per le quali si è convinti della correttezza dell’operato della Società. Infatti, per quanto riguarda i rilievi su commissioni di delega nei rapporti di coassicurazione esistono pronunciamenti, formulati dall’autorità competente per materia, favorevoli all’impostazione seguita da Reale Mutua e da altre compagnie di mercato. Per la contabilizzazione delle rivalse agenziali è intervenuta nell’anno 2011 una circolare del Ministero delle Finanze che ha riconosciuto la correttezza dell’operato delle imprese di assicurazione. Italiana, come la Capogruppo, ha in corso contenziosi in materia fiscale, conseguenti ad accertamenti sui periodi d’imposta 2003, 2004, 2005 e 2006, in materia di imposte indirette, relativamente all’IVA su commissioni di delega nei rapporti di coassicurazione, e di imposte dirette, relativamente alla contabilizzazione delle rivalse agenziali e della riserva sinistri. Si rimanda alle considerazioni sopra riportate per Reale Mutua. 329 ALTRE INFORMAZIONI In ambito normativo, si segnala che l’Isvap, nel 2011, ha emanato quattro Regolamenti, anche in attuazione delle disposizioni del Codice delle Assicurazioni Private. Il Regolamento n. 36 del 31 gennaio 2011 contiene linee guida in materia di politiche di investimento delle imprese di assicurazione, riprendendo in larga parte le disposizioni della precedente normativa di settore. Le principali innovazioni riguardano l’introduzione di regole di “governance” in materia di investimenti, che prevedono l’adozione da parte dell’organo amministrativo di una delibera quadro in cui sia formalizzata la politica strategica degli investimenti. Sono stati inoltre introdotti elementi innovativi in materia di linee guida sugli investimenti e di requisiti qualitativi delle attività idonee alle coperture delle riserve tecniche. Il Consiglio di Amministrazione di Reale Mutua e quello di Italiana, rispettivamente nelle riunioni del 29 aprile 2011 e del 6 maggio 2011, hanno pertanto adottato la prescritta delibera quadro con cui hanno definito le strategie in materia di investimenti, sia mobiliari sia immobiliari, secondo quanto richiesto dall’articolo 8 del Regolamento stesso. Il Regolamento n. 37 del 15 marzo 2011 dà attuazione alle disposizioni in materia di verifica di solvibilità corretta introdotte dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10, di conversione del D.L. 29 dicembre 2010, n. 225, che modifica il D.L. 29 novembre 2008, n. 185, contenente misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione ed imprese e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale, convertito con legge 28 gennaio 2009, n. 2 (“decreto anticrisi”). Il decreto anticrisi, all’articolo 15, commi 15 bis e 15 ter, introduce un regime facoltativo, di natura eccezionale e transitoria, per la valutazione ai fini delle verifiche di solvibilità corretta dei titoli di debito emessi o garantiti da Stati dell’Unione Europea, destinati a permanere durevolmente nel patrimonio dell’impresa. Tale regime, introdotto in ragione della situazione di eccezionale turbolenza dei mercati finanziari registrata negli ultimi mesi del 2010, consente alle imprese di assicurazione di tenere conto ai fini delle verifiche di solvibilità corretta dell’eventuale maggiore valore contabilizzato nel bilancio d’esercizio individuale dell’impresa di assicurazione o di riassicurazione italiana che detiene i titoli, in luogo del valore di iscrizione nel bilancio consolidato nella categoria “attività finanziarie disponibili per la vendita”, il quale risente delle fluttuazioni dei mercati finanziari. L’introduzione del regime facoltativo mira quindi, in coerenza con analoghe iniziative già adottate a livello internazionale e nazionale, a limitare l’effetto sistemico della crisi finanziaria, inserendo elementi di natura anti-ciclica nel sistema. Il Gruppo non si è avvalso delle facoltà concesse dal Regolamento. Il Regolamento n. 38 del 3 giugno 2011 detta disposizioni in materia di costituzione e amministrazione delle gestioni separate delle imprese che esercitano l’assicurazione sulla Vita, ivi compresi i limiti e i divieti relativi all’attività di investimento e i principi e gli schemi da adottare per la valutazione dei beni in cui è investito il relativo patrimonio. Il Regolamento apporta significative modifiche alla Circolare Isvap n. 71/1987, che è abrogata, volte ad elevare il livello di tutela degli assicurati. In particolare, è richiesto un maggior coinvolgimento dei vertici aziendali nella fase di costituzione dei patrimoni delle gestioni separate, mediante la definizione degli elementi essenziali che devono caratterizzare il regolamento delle gestioni stesse. Il Consiglio di Amministrazione di Reale Mutua e quello di Italiana, rispettivamente nelle riunioni del 10 novembre 2011 e dell’8 novembre 2011, hanno approvato la costituzione delle già preesistenti gestioni separate e dei relativi regolamenti, ai sensi del nuovo Regolamento. Il Regolamento n. 39 del 9 giugno 2011 detta principi in materia di politiche di remunerazione delle imprese di assicurazione, con l’obiettivo di assicurare l’adozione di sistemi retributivi coerenti con i principi affermatisi a livello internazionale in risposta alla crisi finanziaria. Tali sistemi, infatti, devono permettere di assicurare la sana e prudente gestione dei rischi, evitando incentivi che possano incoraggiare eccessive assunzioni di rischio e premiando, invece, risultati effettivi e duraturi. Inoltre, sono richiesti agli organi amministrativi processi decisionali improntati a criteri di trasparenza e liberi da conflitti di interesse ed è assicurato un ruolo attivo, da parte dell’Organo Assembleare, nella definizione delle politiche di remunerazione e nella valutazione della loro attuazione. Reale Mutua e Italiana hanno effettuato l’autovalutazione di conformità al Regolamento richiesta dall’Isvap, che, previa approvazione da parte dei rispettivi Consigli di Amministrazione, è stata inviata all’Autorità di Vigilanza nel termine del 30 novembre scorso. Nel 2012 i Consigli di Amministrazione delle Società italiane del Gruppo hanno provveduto ad apportare ai rispettivi Statuti Sociali le modifiche richieste dal Regolamento e, nelle riunioni consiliari di febbraio e marzo, sono state definite le politiche di 330 RELAZIONI E BILANCI 2011 remunerazione a favore degli organi sociali e del personale da parte di tutte le società del Gruppo assicurativo; esse sono presentate per l’approvazione alle rispettive Assemblee del mese di aprile 2012. Nel dicembre 2011, l’Isvap ha emanato il Provvedimento n. 2946, recante disposizioni in tema di conflitto di interesse degli intermediari assicurativi, tra cui gli Istituti di Credito e le Finanziarie che, a partire dal 2 aprile 2012, non potranno più rivestire contemporaneamente la qualifica di intermediario e vincolatario/beneficiario delle polizze stipulate dai propri clienti. A seguito dell’emissione del citato Provvedimento, le Società assicurative italiane del Gruppo hanno avviato una serie di incontri con gli operatori interessati per individuare soluzioni che, nel rispetto di quanto indicato dal Provvedimento, permettano alle Società stesse di mantenere la collaborazione già in essere con i suddetti intermediari. *** La manovra governativa di ferragosto prescrive che, dal 17 settembre 2011, l’aliquota ordinaria dell’Iva è passata dal 20% al 21% per tutte le operazioni effettuate da tale data; la novità riguarda la generalità delle operazioni imponibili, con eccezione di quelle aventi per oggetto i beni e servizi elencati nella parte II e nella parte III della tabella A allegata al D.P.R. 633/1972, per le quali sono previste aliquote agevolate del 4% e del 10%. La variazione di aliquota non si applica alle operazioni effettuate nei confronti dello Stato e di enti pubblici di cui all'art. 6 del D.P.R. 633/1972, nel caso in cui la fattura sia stata emessa e registrata il giorno precedente l'entrata in vigore della legge, anche se il corrispettivo non è ancora stato pagato. Per le operazioni effettuate successivamente invece sarà applicata la nuova aliquota. *** Con la Legge n. 111 del 15/7/2011 di conversione del D.L. 98/2011, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria, è stato stabilito l’aumento, a partire dal 6 luglio 2011, del 2% dell’aliquota IRAP per le compagnie di assicurazioni, che passa così dal 4,82% al 6,82%. Le disposizioni entrano in vigore con riferimento al periodo di imposta del 2011; il bilancio del 2011 deve quindi tenere conto degli impatti della tassazione derivanti dalla nuova norma. *** Il D.Lgs. 6 maggio 2011 n. 68, recante disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, in attuazione del “federalismo fiscale”, ha previsto all’art.17 la facoltà per le province, a decorrere dal 2011, di aumentare o diminuire fino ad un massimo di 3,5 punti percentuali l’aliquota base dell’imposta sui premi R.C. Auto, fissata nella misura del 12,5% dalla Legge 29 ottobre 1961 n. 1216. Sono esclusi dal provvedimento i ciclomotori, i natanti e, al momento, le province delle Regioni a Statuto Speciale. Alcune province italiane si sono avvalse della facoltà di variazione riconosciuta loro dal sopraccitato provvedimento, deliberando l’aumento dell’aliquota sui premi R.C. Auto. *** Si segnala che, in ottemperanza all’art. 28.2 del Regolamento Isvap n. 20 del 26 marzo 2008, le Società assicurative italiane de Gruppo hanno trasmesso all’Autorità di Vigilanza, con la documentazione relativa al bilancio d’esercizio 2010, la relazione annuale sul sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi, riportante le iniziative intraprese in tale esercizio, le attività di revisione interna svolte, le carenze rilevate e le conseguenti azioni correttive adottate. A tale relazione sono stati allegati i documenti riferiti all’organigramma aziendale e al sistema delle deleghe. Ai sensi dello stesso Regolamento, i Consiglio di Amministrazione delle Società hanno approvato i piani delle attività, predisposti per il 2011 dalle funzioni di revisione interna, risk management e compliance, nonché la relazione annuale redatta da quest’ultima funzione. Ai sensi dello stesso Regolamento e delle prescrizioni della normativa Solvency II, è stato approvato il 331 documento di Contingency Plan di Gruppo, che descrive l’operatività da intraprendere, nel caso in cui si verifichi una situazione di emergenza legata a un evento potenzialmente disastroso, per salvaguardare l’incolumità delle persone e la continuità aziendale, nonché limitare i danni ai beni. Tale documento definisce in maniera più puntuale rispetto al passato le procedure tecniche e organizzative, le azioni da intraprendere, le comunicazioni e le figure da attivare con le relative responsabilità, nell’eventualità di un evento disastroso. E’ stato approvato il Piano Strategico sulla Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione di Gruppo per il triennio 2011-2013; il documento, previsto dal citato Regolamento n. 20, è volto ad assicurare l’esistenza e il mantenimento di un’architettura complessiva dei sistemi informatici altamente integrata, sia dal punto di vista applicativo sia tecnologico, e adeguata ai bisogni dell’impresa. I Consigli di Amministrazione delle compagnie italiane del Gruppo, nelle riunioni di febbraio 2011, ai sensi del Regolamento Isvap n. 25 del 27 maggio 2008, hanno deliberato in merito sia alle linee guida per le operazioni attuate tra le stesse Società e le controparti infragruppo sia alla relativa operatività prevista per il 2011. In ottemperanza alle disposizioni impartite dall’Isvap con il Regolamento n. 5/2006 e con il Provvedimento n. 2743/2009, è stato predisposto dalle Direzioni Commerciali di Reale Mutua e Italiana il rapporto annuale, relativo all’esercizio 2010, sul controllo delle reti distributive. Tali documenti, esaminato dai Consigli di Amministrazione nelle riunioni del febbraio 2011, analizzano la composizione della rete di vendita, suddivisa per singolo canale distributivo, i piani di formazione e di aggiornamento professionale e le relative modalità di attuazione; esso illustra infine i controlli effettuati sulla formazione e, in generale, sul rispetto delle regole di comportamento da parte della rete di vendita. I rapporti sono stati successivamente inviati all’Autorità, accompagnati dalle osservazioni del responsabile della revisione interna e dalle considerazioni del Consiglio in merito a queste ultime. *** In tema di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, ex D. Lgs. n. 231 dell’8 giugno 2001, è proseguita l’attività dell’Organismo di Vigilanza delle singole società del Gruppo, aventi il compito di vigilare sull’efficacia e adeguatezza dei Modelli di Organizzazione, di Gestione e di Controllo, atti a prevenire i reati di cui al decreto stesso. Nel primo semestre 2011, in particolare, sono state apportate alcune modifiche ai Modelli, anche in conseguenza delle novità normative entrate in vigore in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e di prevenzione dei reati relativi alla criminalità informatica. In adempimento a quanto previsto dal D. Lgs. n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e, in particolare, dall’art. 26 del “Disciplinare tecnico in materia di misure minime di sicurezza” ad esso allegato sub B), le Società del Gruppo hanno aggiornato, alla data del 31/3/2011, il Documento programmatico sulla sicurezza. Ai sensi della Delibera Consob n. 17297/2010 del 28 aprile 2010, che ha dettato disposizioni concernenti gli obblighi di comunicazione di dati e notizie e la trasmissione di atti e documenti da parte dei soggetti vigilati, Reale Mutua e Italiana hanno redatto e inviato alla Commissione, nel termine prescritto del 31 marzo 2011, i seguenti documenti relativi all’esercizio 2010: 332 - relazione sulle modalità di distribuzione dei prodotti finanziari assicurativi; - relazione sulle verifiche effettuate e piano annuale delle verifiche programmate dalle funzioni aziendali di controllo in materia di distribuzione dei prodotti finanziari assicurativi; - relazione sui reclami ricevuti per iscritto nell’anno solare precedente, con riferimento alla distribuzione diretta di prodotti finanziari assicurativi, contenente una suddivisione delle doglianze ricevute per canale distributivo e per tipologia di prodotto, nonché una descrizione dettagliata dei settori e/o prodotti di particolare rilevanza o frequente reclamo, le disfunzioni organizzative e/o procedurali riscontrate e gli interventi correttivi proposti e/o adottati. RELAZIONI E BILANCI 2011 *** Reale Mutua ha effettuato gli stress test richiesti dall’Isvap, con lettera circolare prot. n. 07-11-000071 del 29 marzo 2011, in adesione alla richiesta effettuata dall’EIOPA (European Insurance and Occupational Pensions Authority) al settore assicurativo europeo. I risultati degli stress test, il cui obiettivo era quello di valutare la capacità delle imprese di assicurazione di mantenere la copertura del requisito di capitale minimo (cosiddetto MCR, cioè Minimum Capital Requirement) in seguito all’applicazione di predefiniti scenari di crisi, hanno evidenziato che la situazione patrimoniale corrente consente, anche nella simulazione, di assorbire le perdite e di mantenere un’eccedenza di capitale sia per Reale Mutua sia per il Gruppo nel suo complesso. *** E’ proseguita nell’esercizio l’attività progettuale, avviata a livello di Gruppo nel 2010, finalizzata all’implementazione degli interventi necessari per la convergenza verso i requisiti del nuovo sistema di solvibilità Solvency II, così come delineati dal Master Plan degli interventi redatto sulla base di una specifica attività di analisi e individuazione delle aree di miglioramento (Gap Analysis), documento approvato dal Consiglio di Amministrazione di Reale Mutua nella riunione del 25 febbraio 2010. *** Fitch Ratings, riguardo alle procedure di aggiornamento annuale del rating, in data 5 aprile 2011 ha comunicato di aver rivisto la sua valutazione nei confronti di Reale Mutua e di Reale Seguros Generales, con un rialzo dell’outlook, da negativo a stabile. Allo stesso tempo, Fitch ha confermato nel grado “A-“ il rating Insurer Financial Strength (IFS) della Società e della sua controllata, indice che rappresenta la forza finanziaria di una compagnia ed esprime la sua capacità di far fronte alle obbligazioni in via prospettica. Successivamente, nel mese di dicembre, Fitch Ratings ha ridotto il rating IFS di Reale Mutua e Reale Seguros Generales, portandolo da “A-“ a “BBB+” (declassamento di un grado della scala); nello stesso tempo, anche l’outlook delle due società è stato variato da “stabile” a “negativo”. Tale declassamento, che ha interessato altre imprese assicurative, è stato determinato, per tutte le società coinvolte, dalla continua pressione derivante dal debito sovrano di Italia e Spagna, in cui è elevata la concentrazione degli investimenti delle compagnie, tra cui quelle del nostro Gruppo. Inoltre, vi è la constatazione che l’economia italiana rischia di entrare in recessione nelle previsioni del 2012, con una contrazione del P.I.L., con ciò provocando una flessione della raccolta premi. Secondo quanto dichiarato da Fitch, qualora le aspettative relative al debito sovrano dovessero migliorare e stabilizzarsi, è probabile che i rating assicurativi siano rivisti al rialzo, a condizione che i loro indicatori patrimoniali migliorino. *** In seguito all’approvazione del D.Lgs. n. 28 del 4 marzo 2010, il 20 marzo 2011 è entrata in vigore la normativa sulla mediazione obbligatoria a fini conciliativi delle controversie civili e commerciali, tra cui quelle derivanti da contratti di assicurazione e responsabilità civile sanitaria, che costituiscono condizione di procedibilità per l’esercizio di un’eventuale azione giudiziaria ordinaria. L’obbligatorietà per le numerose controversie in materia di condominio e di risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti è stata differita al 20 marzo 2012. La mediazione consiste nell’attività professionale svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa. La riforma della mediazione civile ha come obiettivo principale quello di ridurre il flusso in ingresso di nuove cause nel sistema giudiziario, offrendo al cittadino uno strumento più semplice e veloce, con tempi e costi certi. 333 Un apposito gruppo di lavoro costituito in sede Ania ha stilato le linee guida, approvate dal Comitato esecutivo dell’Associazione del 19 luglio 2011, volte a facilitare la gestione delle mediazioni. Tali linee guida hanno la funzione di individuare modalità operative per il concreto svolgimento del nuovo istituto che tengano conto delle peculiarità della materia assicurativa, garantendo agli organismi di mediazione e alle imprese procedure coerenti con l’attività tipica della liquidazione dei danni. Reale Mutua e Italiana hanno aderito alle linee guida dell’Ania. *** In ambito informatico nel secondo semestre del 2011 è stato attivato il piano di formazione, mediante l’utilizzo di “aule virtuali”, relativamente agli applicativi concernenti il Back Office di agenzia nella sua completezza (Connect@, Gestione Provvigioni sottorete e Contabilità Generale di Agenzia). E’ previsto, per il primo trimestre 2012, il completo utilizzo della nuova piattaforma e l’abbandono della vecchia. Continua lo sviluppo in ambiente Web della componente gestionale Auto, relativa alle polizze a “libro matricola” in modo da completare la revisione del front-end del portafoglio Auto (“porting tecnologico”) integrato, per questa specifica funzionalità, anche di nuove opzioni tese alla semplificazione dell’operatività. E’ stato terminato e reso disponibile il nuovo front-end sinistri nella sua totalità nell’ultimo trimestre 2011. Per l’attività di riprogettazione del “back end” (gestione contabile rami Elementari, sinistri, sostituzione dell’applicativo di riassicurazione), che vedrà la sua estensione di perimetro anche alla componente “Data Warehouse”, la parte di contabilità dei rami Elementari e dell’applicativo della riassicurazione ha visto la conclusione dello sviluppo e l’avvio dei test e dei ricicli al fine di attivarla in produzione nel primo semestre 2012. La parte sinistri, invece, prevede il suo sviluppo nel 2012, essendosi concluse nel 2011 le relative analisi. Continua la fase di analisi della componente “Data Warehouse” e il consolidamento/certificazione dei vari modelli che saranno sviluppati successivamente. Nel corso dell’esercizio è stata avviata la fase di analisi relativa al progetto di revisione della piattaforma informatica della contabilità generale. Tale progetto proseguirà nel corso del 2012 con le conseguenti fasi realizzative. A seguito dell’assessment richiesto dal progetto Solvency II sulla qualità dei dati informatici, sono state pianificate le implementazioni di cui è prevista la realizzazione nel corso del 2012. Si sono, inoltre, concluse le valutazioni per il trasferimento dell’impianto di Data Center dall’attuale sede di Torino, Via Corte d’Appello 11, avviate per ragioni di adeguatezza della componente infrastrutturale in termini di sicurezza e di servizio alle esigenze del Gruppo Reale Mutua. I risultati hanno portato a scegliere la società Cedacri S.p.A. di Collecchio (Parma), specializzata per tali gestioni. Continuano, oltre alla normale operatività che prevede l’erogazione quotidiana del servizio, l’evasione dei fabbisogni evolutivi del business e la realizzazione di nuovi prodotti assicurativi, le attività progettuali relative all’ottimizzazione e alla stabilizzazione dell’impianto informatico nel suo complesso, con l’obiettivo di migliorare significativamente il servizio contenendo i costi. *** Il numero medio delle risorse umane di Gruppo nel 2011 ammonta a 3.028, con un incremento di n. 58 dipendenti rispetto all’esercizio precedente. In data 30 marzo 2011 è stato pubblicato il Decreto Interministeriale n. 33/2011 riguardante l’istituzione del Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito, dell’occupazione e della riconversione e riqualificazione professionale del personale dipendente dalle imprese assicuratrici. Il Fondo, istituito presso l’INPS sulla base dell'accordo sindacale nazionale sottoscritto in data 9 ottobre 2009 fra ANIA e OO.SS. di settore, ha lo scopo di attuare interventi che, in situazioni di crisi, di processi di ristrutturazione aziendale, di trasformazione o riduzione di attività o di lavoro, realizzino politiche attive di sostegno del reddito e dell’occupazione, ovvero favoriscano il mutamento e il rinnovamento delle professionalità dei dipendenti coinvolti. Al fine di garantire le prestazioni di cui sopra, il Fondo è 334 RELAZIONI E BILANCI 2011 finanziato mediante un contributo ordinario dello 0,5% (di cui lo 0,375% a carico del datore di lavoro e lo 0,125% a carico del lavoratore), calcolato sulla retribuzione di tutti i dipendenti, a cui si applica il CCNL impiegatizio, assunti con contratto a tempo indeterminato. Per il primo anno di operatività l’onere di contribuzione sarà a totale carico del datore di lavoro ed è previsto che sia possibile la sospensione dopo sei mesi di versamento in relazione al conseguimento di dotazioni finanziarie atte a garantire l’erogazione delle prestazioni corrispondenti al fabbisogno del settore. A ottobre 2011 è stato effettuato il primo versamento, comprensivo degli importi relativi a tale mensilità e di quelli dovuti per il periodo aprile-settembre 2011. In data 14 dicembre 2011 l’Ania e le OO.SS. del settore assicurativo hanno sottoscritto un accordo per la proroga della valenza temporale del Fondo LCA (Liquidazione Coatta Amministrativa) fino al 31 dicembre 2012; tale intesa, inoltre, ha lo scopo di modificare l’attuale formulazione dell’art. 12 del Regolamento in ordine alla devoluzione delle eventuali disponibilità ancora risultanti al momento della cessazione del Fondo stesso. Le imprese, nell’anno 2012, continueranno a non essere tenute al versamento del contributo ordinario dello 0,50%. La trattativa per il rinnovo del CCNL, dopo la “rottura” tra ANIA e OO.SS. avvenuta nel mese di luglio 2011, si è nuovamente interrotta a ottobre, a seguito delle controproposte ANIA (economiche, di flessibilità in materia di orari di lavoro e di razionalizzazione delle agibilità sindacali), considerate inaccettabili dalle OO.SS. I sindacati hanno sospeso le attività degli enti bilaterali e minacciato di intraprendere una serie di iniziative per la mobilitazione della categoria. Le Società del Gruppo hanno effettuato specifici accantonamenti a bilancio per tener conto di tale vacatio contrattuale. Le azioni formative proposte da Academy, la Scuola di Formazione di Gruppo, nel corso del 2011, sono state realizzate perseguendo l’obiettivo di supportare nel tempo il cambiamento della cultura del Gruppo Reale Mutua, in linea con l’esigenza primaria di essere competitivi e raggiungere risultati eccellenti. La volontà di Academy di diventare un punto di riferimento fondato su un pensiero forte, in cui ciascuno possa riconoscersi in termini di valori e competenze, si è tradotta concretamente nella diffusione del modello manageriale che parte dall’identità di gruppo per individuare tre assi principali: la strategia che conduce a una crescita sostenibile, l’organizzazione come integrazione e governo dei processi e, infine, i comportamenti guidati da metodo e rigore; centro nevralgico del modello diventa una leadership diffusa e condivisa, quale elemento trasversale a supporto dei tre assi sopra descritti. Academy, attraverso la formazione manageriale-gestionale, ha coinvolto le persone nei seminari presenti all’interno del percorso istituzionale, affrontando tematiche relative alle competenze di business, organizzative e personali, con focus differenti a seconda della popolazione aziendale coinvolta. La numerosità dei seminari proposti, la durata degli stessi e il massiccio coinvolgimento di tutto il Gruppo sono elementi distintivi rispetto a una diffusione capillare del modello manageriale di riferimento. Parallelamente sono stati avviati alcuni laboratori sperimentali su specifiche tematiche aventi l’obiettivo di supportare le Direzioni del Gruppo nella realizzazione di percorsi meno “tradizionali”, con un taglio innovativo e concreto, in cui ai partecipanti è richiesto di contribuire attivamente nella definizione di nuove idee a supporto dell’attività lavorativa quotidiana. Inoltre, nell’ambito della formazione tecnico-specialistica, la quasi totalità dei dipendenti del Gruppo è stata coinvolta nel processo di analisi e misurazione delle competenze che, attraverso un metodo specifico e oggettivo, ha permesso l’individuazione di competenze critiche e prioritarie sulle quali intervenire attraverso la realizzazione di interventi formativi “ad hoc”. Il presidio delle competenze tecniche professionali, oltre a essere governato direttamente da Academy, è mantenuto dai Competence Leader, un gruppo di professionisti interni, esperti e selezionati all’interno delle diverse aree aziendali. A essi è affidato il compito di consolidamento del know how aziendale attraverso la capitalizzazione di conoscenze ed esperienze aziendali e di progettazione dell’offerta formativa, volta a colmare i gap emersi in fase di misurazione diventando figure aziendali di riferimento per la competenza presa in carico. Ai Competence Leader inoltre è richiesto di “innovare” la competenza presidiata, attraverso l’osservazione della stessa nelle sue trasformazioni all’interno e all’esterno del Gruppo, in funzione degli obiettivi strategici e del mercato. Academy, nel realizzare le sue attività, ha colto l’opportunità offerta dai Fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua nei settori del Credito e delle Assicurazioni, aderendo agli avvisi che finanziano azioni finalizzate alla formazione continua, allo sviluppo delle competenze di lavoratrici/lavoratori e alla progettazione di corsi, seminari e laboratori anche in materia sia di 335 responsabilità sociale sia di pari opportunità. Con l’inizio del 2011 le Società del Gruppo Reale Mutua hanno sottoscritto, con le RSA degli impiegati e con i Rappresentanti dei Dirigenti, accordi finalizzati alla realizzazione di progetti formativi, a cura di Academy, tramite il finanziamento da parte di FBA e Fondir. Al fine di creare un ponte con il mondo esterno, la Scuola ha infine instaurato alcuni contatti con il mondo universitario e con i network delle principali Corporate University, cui aderiscono primarie società; l’obiettivo è di favorire il processo volto all’individuazione delle migliori modalità per rispondere alle esigenze contingenti e alla crescita del business di appartenenza, nonché allo sviluppo di progetti comuni che creino valore per tutte le imprese partecipanti. Sempre con questo orientamento, Academy, con l’intento di creare sinergie e confronti con analoghe realtà, nel giugno del 2011 ha aderito anche ad ASFOR (Associazione Italiana per la Formazione Manageriale), ente con lo scopo di promuovere l’elaborazione e la diffusione della cultura manageriale e imprenditoriale sul territorio nazionale. *** Per quanto riguarda la comunicazione di carattere istituzionale, nel corso del 2011, sono proseguite le attività avviate nei precedenti esercizi e finalizzate all’accreditamento dell’immagine del Gruppo tra enti e istituzioni del territorio e al rafforzamento e sviluppo dei rapporti con gli organi d’informazione locali e nazionali. Nell’ambito delle attività dell’ufficio stampa, è stato fornito supporto alle diverse funzioni del Gruppo per la diffusione, agli organi di stampa, di notizie e informazioni relative agli eventi, alle iniziative aziendali e ai nuovi prodotti. A tal fine, sono stati redatti e diffusi appositi comunicati stampa, pubblicati anche su intranet e internet e sono state organizzate conferenze stampa con i rappresentanti delle principali testate locali e nazionali, con l’obiettivo di valorizzare l’operato e la gestione delle Società e di implementare la visibilità mediatica all’esterno. Le relazioni con i mass media hanno seguito una logica di governo dei flussi informativi verso l’esterno dell’azienda, in termini di autorevolezza ed efficacia; è proseguito il processo di accreditamento dei vertici di Reale Mutua, tramite la partecipazione a interviste, tavole rotonde, pannelli di discussione, seminari e di relazione diretta con le figure apicali dei quotidiani e dei periodici di riferimento, sia generalisti sia di settore, per stabilire contatti personali utili a incrementare la visibilità del Gruppo. Circa n. 800 uscite sulla stampa italiana, in crescita rispetto al 2010, hanno riguardato il Gruppo Reale Mutua nel 2011, interessando le principali testate economiche e di settore, nonché i quotidiani nazionali. E’ stata, inoltre, redatta e diffusa l’ottava edizione del Bilancio Sociale di Reale Mutua, relativa all’esercizio 2010. Impostato secondo le linee guida GBS, il testo descrive le attività, le iniziative e i progetti sviluppati dalla Società in materia di Responsabilità Sociale, evidenziando gli effetti e le relazioni verso le principali categorie di soggetti portatori di interesse, quali gli assicurati, gli agenti e i collaboratori, e avendo sempre come parametro di riferimento i valori fondanti di Reale Mutua e la natura mutualistica che la contraddistingue. Per la prima volta, il documento contiene un Report Ambientale che descrive nel dettaglio le attività svolte in materia di tutela ambientale, a comprova dell’attenzione concreta che la Società rivolge in questo ambito. Infine, sono state portate avanti le attività programmate nel progetto di Responsabilità Sociale, avviato a inizio 2011, che si svilupperà ancora nel corso del prossimo semestre, mirato a delineare possibili linee strategiche in ambito di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, comuni a tutte le società del Gruppo. Sono proseguiti, inoltre, i rapporti internazionali con AMICE, l’associazione tra le compagnie assicurative europee in forma di mutua, attraverso la partecipazione attiva di esponenti di Reale Mutua ai gruppi di lavoro su tematiche assicurative di interesse comune. *** 336 RELAZIONI E BILANCI 2011 Nell’ambito della comunicazione interna è proseguita nel 2011 la pubblicazione del kit destinato al management del Gruppo, al fine di rendere più moderne ed efficaci le informazioni che i manager divulgano ai collaboratori; è continuata, inoltre, la pubblicazione della newsletter on-line “Real time di Gruppo”, che include la versione in italiano dell’omologo fascicolo redatto dalle società spagnole del Gruppo. A questo proposito è stato avviato un progetto di significativo rinnovamento editoriale e di fruizione per un rilascio previsto per il primo semestre 2012. La rivista “Notizie Gruppo Reale”, di cui sono usciti cinque numeri, è disponibile da più di un anno sui siti intranet aziendali in formato on-line; in occasione degli incontri di comunicazione che, come avvenuto per l’anno precedente, hanno riunito i circa n. 1.600 dipendenti del Gruppo Reale Mutua in Italia, nel mese di dicembre 2011 è stata rilasciata sulla intranet un’edizione speciale di Notizie Gruppo Reale, dedicata all’approfondimento dei suddetti incontri e riservata ai dipendenti del Gruppo. Tale edizione si contraddistingue per l’introduzione di diversi elementi multimediali, quali filmati e gallerie fotografiche. *** Ai sensi dell'art. 2428 del Codice Civile si evidenzia che nel 2011 non si sono verificati casi né di morti o infortuni gravi sul lavoro del personale iscritto a libro matricola delle Società italiane del Gruppo, né addebiti alle Società stesse in ordine a malattie professionali di dipendenti o ex dipendenti e cause di mobbing. Si precisa, inoltre, che a fronte di fabbisogni temporanei di risorse, dovuti a ragioni di carattere tecnico, organizzativo, produttivo o sostitutivo, le Società italiane del Gruppo ricorrono all’utilizzo di contratti di somministrazione di lavoro a tempo determinato. Le persone che collaborano con le aziende secondo questa modalità costituiscono un bacino dal quale attingere nel caso in cui si presentino fabbisogni aziendali di tipo strutturale. Il Gruppo Reale Mutua considera la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro come parte integrante della propria attività e come impegno strategico, rispetto alle finalità più generali delle singole società. A tale scopo, ogni società del Gruppo è impegnata a perseguire gli obiettivi di miglioramento della sicurezza e salute dei lavoratori, mettendo a disposizione le risorse umane, strumentali ed economiche al fine di gestire in maniera ottimale la sicurezza e la protezione della salute del suo personale e di quanti operano presso le proprie strutture: imprese, collaboratori, visitatori e ogni altra persona che possa essere coinvolta. Le Società facenti parte del gruppo Reale Mutua applicano la vigente normativa in materia di sicurezza e salute del lavoro, effettuando la Valutazione dei Rischi, in ottemperanza alle prescrizioni del D. Lgs. 81/08 e successive modifiche, e si sono dotate di un Sistema di Gestione della sicurezza e salute dei lavoratori, conforme ai requisiti della norma BS OHSAS 18001:2007. Riportiamo più nello specifico alcuni aspetti salienti che hanno caratterizzato l’attività 2011 a livello di Gruppo: - per quanto riguarda l’ambito informativo - formativo, tramite la collaborazione tra Academy e la Funzione Gestione Sicurezza (FGS), sono state erogate in aula o tramite applicativo online sull’Intranet Aziendale n. 2.095 ore di formazione. Inoltre, al fine di sensibilizzare il personale del Gruppo sul tema sicurezza, sull’Intranet aziendale è inserita un’apposita sezione contenente, tra gli altri, una presentazione esplicativa del Sistema Salute e Sicurezza sul Lavoro, i Piani di Emergenza e le principali norme nazionali sulla Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro; - per quanto riguarda la sorveglianza sanitaria, il Gruppo Reale Mutua ha scelto di avvalersi di una Società specializzata in tale attività che opera a livello nazionale per il tramite di medici sul territorio. In questo modo è garantito un presidio medico unitario che, con il necessario coordinamento dei medici competenti delle diverse società del Gruppo, consente una puntuale e attenta applicazione delle disposizioni in materia di visite mediche obbligatorie; - il Gruppo Reale Mutua ha provveduto alla valutazione dei nuovi rischi di natura psicosociale tra i quali, tra gli altri, il rischio lavoro stress correlato. Nel 2011 è stata portata a termine la valutazione oggettiva del rischio come da disposizioni di legge e, nonostante tale valutazione non abbia evidenziato criticità, il Gruppo ha comunque deciso di procedere con la valutazione soggettiva del rischio, sottoponendo a tutti i dipendenti e collaboratori la compilazione di uno specifico 337 questionario soggettivo. La Commissione, creata nel 2010, per la valutazione del rischio da stress lavoro correlato si è riunita due volte nel corso del 2011 per esaminare i risultati del lavoro, condotti secondo i modelli di analisi predisposti dall’ISPEL e, al momento, non si evidenziano particolari criticità. Reale Mutua non presenta rilevanti rischi e incertezze sul fronte ambientale, soprattutto in relazione al settore di attività svolta e al fatto che sono rispettate le norme in materia ambientale. E' stata comunque decisa l'implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale per rafforzare nel tempo l'approccio ecosostenibile dell'Azienda e del Gruppo. A tal proposito è stato siglato un accordo con il Politecnico di Torino che supporterà la Società nell'iter per ottenere la Certificazione Ambientale volontaria secondo lo standard ISO14001. Nel corso dell'esercizio è stato attivato il processo di definizione del Sistema di Gestione Ambientale e il 1° dicembre 2011 è stata formalizzata la Politica Ambientale della Società, che oltre a sottolineare l'impegno per il rispetto delle norme ambientali, la prevenzione dell'inquinamento e il continuo miglioramento delle proprie prestazioni ambientali, si prefigge, tra l'altro, di ottimizzare l'uso delle risorse naturali ed energetiche, di ridurre le emissioni di CO2, di migliorare l'ecosostenibilità del sistema di approvvigionamento, di favorire la diffusione delle tematiche di responsabilità ambientale presso il proprio personale, i collaboratori, i Soci/Assicurati, gli agenti, i fornitori ed il pubblico. In maniera graduale, l'adozione di Sistemi di Gestione Ambientale sarà estesa alle altre società del Gruppo. 338 RELAZIONI E BILANCI 2011 GESTIONE DEI RISCHI La gestione dei rischi è adeguatamente illustrata nella parte F della nota integrativa “informazioni sui rischi”. NOTE SULL’ATTIVITA' DELLE SOCIETA' CONSOLIDATE A PATRIMONIO NETTO Sara Assicurazioni S.p.A. – Roma La partecipazione di Reale Mutua nella Compagnia, operante nei rami Danni, è pari al 31,43% del capitale sociale. I premi emessi nell’esercizio ammontano a 648.709 migliaia di euro, con una riduzione dell’1,3% rispetto al 2010. L’esercizio 2011 chiude con un risultato positivo di 38.835 migliaia di euro, contro una perdita di 40.700 migliaia di euro del 2010. Il risultato d’esercizio è stato influenzato dalla fusione per incorporazione di Sara Immobili in Sara Assicurazioni, che ha consentito l’utilizzo a conto economico del Fondo Imposte differite per 43.200 migliaia di euro, e dall’apporto di immobili a un fondo immobiliare, che ha generato plusvalenze pari a 17.200 migliaia di euro. La proposta di destinazione dell’utile prevede l’accantonamento a riserva straordinaria della sua totalità. 339 FATTI DI RILIEVO VERIFICATISI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO In ambito normativo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.19 del 24/01/2012 il Decreto Legge n. 1/2012 inerente “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività”; il suddetto decreto, che è immediatamente entrato in vigore, contiene una serie di misure che riguardano il settore assicurativo e, in particolare, i contratti R.C. Auto. La norma necessita ancora di diversi chiarimenti interpretativi che potranno arrivare in fase di conversione in legge del Decreto, con le modifiche/integrazioni che potranno essere apportate o a seguito di ulteriori approfondimenti e/o indicazioni dalle competenti autorità. *** Il decreto Salva-Italia, emanato il 6 dicembre 2011, ha istituito l’IMU (Imposta Municipale Unica), che, a partire dal 2012, graverà sulle prime case, assorbirà l’Ici e l’Irpef sui redditi fondiari delle seconde case e sostituirà l’Ici sugli immobili strumentali (vale a dire i negozi commerciali, i laboratori artigianali, gli uffici e i capannoni industriali). Sono in corso le valutazioni sul significativo impatto che la nuova imposta porterà sui conti del Gruppo Reale Mutua (stimato un incremento di costo di circa 7 milioni di euro per Reale Immobili). *** In data 7 marzo 2012 l’ANIA e le Organizzazioni Sindacali nazionali hanno raggiunto l’ipotesi di intesa per il rinnovo del CCNL Impiegati scaduto il 31/12/2009. L’accordo, che ha decorrenza dal 1° gennaio 2010 e scade il 30 giugno 2013, riguarda il rinnovo della parte economica e due dichiarazioni delle parti che avviano il lavoro di Commissioni Nazionali Paritetiche: una sulle tematiche della flessibilità nell’organizzazione del lavoro e una sul sistema degli ammortizzatori sociali di settore. Per quanto riguarda il trattamento economico, è stato convenuto un aumento delle tabelle contrattuali, nel periodo di vigenza, pari a 6,25%, a montante, con incrementi delle stesse a partire dal 2011; dopo la scadenza contrattuale, dall'1/7/2013, un ulteriore incremento dello 0,30% per compensare in tabella una parte del mancato riconoscimento dell'inflazione dell’anno 2010. L'incremento a regime, comprensivo dello 0,30% di cui sopra (6,57% a montante), è pari a 131 mensili per il livello di riferimento (4° liv./7^ classe). Al personale in servizio alla data di firma dell'intesa saranno inoltre corrisposti, entro il 30 maggio 2012: - gli arretrati per il 2011 (media di 700 per il 4° liv./7^ classe) e per i primi mesi del 2012; - una somma una tantum, per il 2010 (comprensiva del recupero inflattivo del periodo 2007- 2009), di 650 per il 4° liv./7^ classe. Gli importi accantonati nei bilanci 2011 delle singole società sono sufficienti per coprire le erogazioni di cui sopra. *** Nell’ambito delle attività del progetto di Responsabilità Sociale, nel gennaio 2012, sono stati avviati i lavori e approfondimenti necessari per il passaggio dai principi GBS, metodologia fino ad oggi adottata dalla Compagnia per la redazione del Bilancio Sociale, a quelli internazionali del Global Reporting Initiative, che guideranno l’edizione 2011. *** Negli ultimi giorni del mese di febbraio 2012, si è conclusa, con esito positivo, la prima fase del progetto riguardante il trasferimento del Data Center del Gruppo Reale Mutua, attualmente allocato 340 RELAZIONI E BILANCI 2011 nei locali della Sede e in parte presso Italiana Assicurazioni, a Cedacri, società leader in Italia nei servizi di outsourcing informatico, a Collecchio (PR), quale sito primario, e a Castellazzo Bormida (AL) per la gestione del Disaster Recovery; tale soluzione permette di offrire maggiori garanzie in termini di affidabilità e sicurezza del sistema informatico del Gruppo Reale Mutua. *** Dal 2009 Reale Mutua aderisce a I.N.I., l’International Network Insurance, rete di provata esperienza formata dai maggiori gruppi assicurativi mondiali, che cooperano tra loro nel campo dell’assicurazione Danni, offrendo servizi a livello locale. Lo scorso febbraio l’I.N.I ha offerto a Reale Mutua l’opportunità di passare dalla qualifica di “Producing Member”, con attribuzioni limitate alla gestione di programmi assicurativi finalizzati a servire gli interessi dei Clienti/Soci fuori dai confini nazionali, a quella di “Full Member”, come rappresentante unico di I.N.I. per l’Italia, con la responsabilità della gestione esclusiva di tutto il business in ingresso del network. *** Per quanto concerne l’attività delle imprese del Gruppo si segnala che in Reale Mutua, nell’ambito commerciale, rilevante impatto avrà la normativa in materia di liberalizzazioni, sopra citata. La Società si è immediatamente attivata per l’adeguamento alle nuove norme e per presidiare gli sviluppi della situazione. Nei primi mesi del 2012 è proseguita con successo l’attività volta al rinnovo degli applicativi informatici di Agenzia e la dismissione di quelli precedentemente impiegati. Nell’area Marketing si è conclusa l’indagine di Customer Satisfaction, i cui risultati saranno resi disponibili entro il primo trimestre 2012. In attesa di disporre dei ritorni quantitativi, è possibile evidenziare un elevato tasso di risposta e di adesione all’iniziativa da parte dei Soci, che hanno apprezzato tale strumento di ascolto attivo. E’ stata realizzata un’indagine di tipo qualitativo su un segmento di clienti che entrerà nel programma di fidelizzazione “Reale 1828”, con l’obiettivo di coglierne attese, suggerimenti e indicazioni in relazione alle attività che saranno intraprese. In Italiana Assicurazioni, nei primi giorni del 2012 è stata resa operativa una riorganizzazione della Direzione Tecnica Rami Elementari della Compagnia, volta a migliorarne l'efficienza. La riorganizzazione è mirata a un miglioramento del servizio alla rete agenziale, all'accrescimento della competenza tecnica assuntiva e a un migliore presidio di aree di competenze ritenute importanti e strategiche. Le funzioni assuntive sono state riorganizzate in tre aree: Retail, Aziende e Rischi speciali; le prime due sono caratterizzate da una segmentazione incrociata per complessità di rischio e territorio, anziché per ramo. Sono inoltre state istituite funzioni specifiche dedicate allo sviluppo dell'offerta, alla formazione e alla gestione di dati e statistiche. E' stato pianificato un significativo piano di formazione del personale addetto per facilitare l'avvio operativo della nuova struttura. *** Per quanto riguarda le partecipazioni, Reale Seguros e Unnim Banc hanno stipulato un nuovo accordo che modifica parzialmente il precedente contratto tra azionisti di Unnim Protecciò; esso prevede che Reale Seguros abbia un’opzione di vendita della partecipazione detenuta in Unnim Previsiò, pari al 50% del capitale sociale, esercitabile nel periodo compreso tra il 1° aprile e il 31 luglio 2012, a un prezzo costituito dagli esborsi effettuati, capitalizzati a un tasso del 9% e al netto dei dividendi percepiti per un ammontare pari a circa 70 milioni di euro. Nel mese di febbraio 2012, dopo una negoziazione con il partner Credito Emiliano, Reale Mutua e Credito Emiliano hanno rinunciato all’esercizio delle rispettive opzioni di vendita e di acquisto della partecipazione di Reale Mutua in Credemassicurazioni, aventi periodo di esercizio inizianti a luglio 2011 e luglio 2013. Il 18 gennaio 2012 si è conclusa l’operazione di conferimento a un fondo immobiliare chiuso riservato a 341 investitori qualificati, gestito da Mittel Real Estate Sgr S.p.S., società interamente posseduta da Mittel S.p.A., di due portafogli di immobili, uno, costituito dal complesso immobiliare cielo-terra, situato in Bolzano, di proprietà di Reale Immobili, l’altro, costituito da n. 4 iniziative immobiliari, di proprietà di un gruppo altoatesino, a destinazione residenziale, situate nella provincia di Bolzano, in avanzato stato di completamento. Entrambi i portafogli, dopo i lavori di completamento e/o riqualificazione sono stati ceduti su base frazionata. Il complesso immobiliare di Bolzano è apportato al fondo da parte di Reale Immobili a un valore di 19 milioni di euro, a fronte dell’assegnazione di quote del fondo, con privilegio nella distribuzione dei proventi. A conferimenti avvenuti, Reale Immobili risulta essere sottoscrittore di circa il 90% delle quote del fondo e il gruppo altoatesino del restante 10% circa; il fondo ha un rendimento previsto cedolare annuo del 6,5%. 342 RELAZIONI E BILANCI 2011 EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE Per quanto riguarda l’economia mondiale, il 2012 sarà caratterizzato dal prolungamento della crisi economica; sulle prospettive gravano ancora numerosi fattori di incertezza, legati agli effetti del consolidamento dei conti pubblici nelle economie avanzate. Le previsioni economiche del Fondo Monetario Internazionale vedono un rialzo del P.I.L. mondiale del 3,3%, in ribasso rispetto alle precedenti stime che lo attestavano al 3,6%. Quanto alle economie dei Paesi emergenti comincerà a rendersi evidente una certa sofferenza al rallentamento globale sia attraverso il canale dell’export sia in ragione di un cambiamento di orientamento delle politiche fiscali interne in senso più marcatamente recessivo. L’economia europea sarà in lieve recessione almeno per i primi sei mesi del 2012 come risultato del rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato, degli effetti della diminuzione del credito all’economia reale e dell’impatto delle ulteriori misure di consolidamento fiscale. Il Fondo Monetario Internazionale prevede, per il 2012, una contrazione del prodotto nell’area euro pari allo 0,5%, contro il + 1,6% stimato per il 2011. Tra i grandi paesi, il P.I.L. della Germania salirà dello 0,3%, quello della Francia dello 0,2%, quello del Regno Unito dello 0,6%; in contrazione la Spagna con il – 1,7%. Il tasso di variazione dell’economia italiana per il 2012, secondo le ultime stime degli analisti dell’FMI, è previsto in flessione di circa il 2,2% (un taglio di 2,5 punti percentuali rispetto alle previsioni di settembre scorso), per via del deterioramento delle condizioni di finanziamento, degli interventi di riequilibrio del bilancio pubblico e del peggioramento del quadro internazionale. E’ prevista una consistente frenata della spesa delle famiglie determinata dal netto calo del reddito disponibile con una conseguente riduzione dei consumi pari all’1% circa. L’inflazione è prevista salire nel 2012 al 3,2%, contro il + 2,9% del 2011. Secondo le recenti rilevazioni dell’Ania, nel mese di gennaio 2012 la raccolta Vita, relativa alle nuove polizze individuali, è diminuita del 38,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente; il decremento si è realizzato in tutti i principali rami: in particolare, le polizze di ramo I decrescono del 38,3%, quelle di ramo III del 34,1% e quelle del ramo V del 59,7%. La produzione del canale bancario, che rappresenta il 71% del totale, è in diminuzione del 25% e quella del canale tradizionale, che costituisce il 9%, si flette del 5,1%. I prodotti “linked” costituiscono la quasi totalità della nuova produzione residua e registrano nel mese di gennaio una significativa diminuzione rispetto a gennaio 2011 (- 34,1%); tale contrazione è dovuta esclusivamente alle polizze unit (- 41,6%) ed è compensata solo in minima parte dall’aumento di premi per nuove polizze index rispetto a gennaio 2011. Non si prevede, nel corso del 2012, un segnale di ripresa del mercato immobiliare, al contrario si presume che i prezzi degli immobili continuino a decrescere in maniera decisa. L'unico dato positivo è quello degli investitori esteri che sono in aumento. In Spagna, nel 2012, secondo le ultime previsioni del Fondo Monetario Internazionale, il P.I.L. scenderà dell’1,7% e il tasso di disoccupazione toccherà il 24,3%. L’inflazione alla fine dell’anno si attesterà attorno all’1,9%. *** In questo contesto, per quanto riguarda l’attività assicurativa di Reale Mutua, nel comparto Vita proseguirà la revisione del catalogo prodotti, già avviata negli scorsi esercizi, al fine di orientare l'offerta sempre più in funzione dei bisogni della clientela, tenendo comunque in considerazione la redditività della Compagnia. Nel settore Danni le linee guida per l’anno 2012 prevedono di proseguire nel recupero della redditività tecnica e dello sviluppo dei premi. Il monitoraggio sistematico dei risultati tecnici e della conformità dell’attività assuntiva della rete di vendita ai criteri indicati dalla Società subirà un ulteriore impulso, grazie alle recenti revisioni organizzative degli uffici assuntivi, all’utilizzo di mezzi informatici, che consentono maggior tempestività e incisività nelle attività di controllo, e soprattutto ad una profonda revisione del sistema 343 delle autonomie per le agenzie e per il personale esterno. E’ stata inoltre confermata un’attività di riforma dei contratti in delega altrui, le cui risultanze economiche si sono rivelate di particolare criticità. Continuerà l’attività di studio di nuovi prodotti; in particolare, nell’Area Beni e Patrimonio è prevista nel 2012 la revisione del prodotto multirischio della casa (Casamia). La gestione del Settore Auto per l’anno 2012 sarà certamente condizionata dalle importanti novità legislative recentemente emanate, pur se ancora in attesa di chiarimenti interpretativi, e da altri provvedimenti attualmente in fase di studio, quali la regolamentazione delle macrolesioni e la revisione dei meccanismi della formula tariffaria “bonus/malus”. Nel 2012 proseguiranno le attività mirate di selezione passiva dei rischi del portafoglio R.C. Auto, con l’individuazione di specifici segmenti di polizze sinistrate, o che evidenziano caratteristiche oggettive ritenute “a rischio”, per le considerazioni di merito circa l’opportunità di essere mantenute o meno in portafoglio. Nel corso del 2012, Italiana Assicurazioni porterà a compimento le azioni volte al risanamento del portafoglio, principalmente per quanto riguarda il comparto Auto e Globale fabbricati. In ambito Auto, oltre alle azioni già intraprese relative alle coperture di Responsabilità Civile, saranno posti in essere interventi maggiormente incisivi, volti al ridimensionamento del portafoglio Corpi di Veicoli Terrestri della divisione Rem. L'azione tecnica e commerciale della Compagnia sarà orientata allo sviluppo del portafoglio Rami Elementari, da conseguirsi anche con interventi di aggiornamento e miglioramento del catalogo prodotti, e della raccolta premi del ramo Vita, con una particolare attenzione al settore della previdenza integrativa e alla valorizzazione del catalogo prodotti. Una particolare attenzione sarà posta a interventi di difesa del portafoglio profittevole esposto all'aggressione di azioni concorrenziali, che si manifestano con crescente intensità. Tutte le attività saranno orientate al raggiungimento di obiettivi di redditività in miglioramento, allineati al trend delineato con il precedente esercizio, e al rilancio dell'attività produttiva nei comparti identificati. Nel settore Auto, dal mese di dicembre 2012, sarà rilasciata una nuova tariffa di responsabilità civile, strutturata sulla base di tecniche innovative per l’elaborazione dei coefficienti tariffari che utilizzano la cosiddetta metodologia “multivariata”; tale metodologia consente di attribuire a ciascuna variabile tariffaria il proprio potere esplicativo del rischio (in termini di frequenza, costo medio e quindi di premio puro), garantendo un premio maggiormente aderente ai risultati tecnici. Banca Reale continuerà il progetto di sviluppo territoriale, modulando le iniziative di apertura di nuovi sportelli in funzione della capacità di autofinanziamento espressa dalla Banca nel tempo e contestualmente proseguirà lo sviluppo commerciale della clientela retail, tramite il canale “agenti assicurativi”, con specifiche iniziative ad essi dedicate, in un’ottica di crescente sinergia tra banca e assicurazione. Continueranno, inoltre, le iniziative volte allo sviluppo delle varie forme di raccolta, al fine di garantire la capacità di erogare credito negli anni a venire. Il progetto di sviluppo territoriale in corso trova fondamento nella capacità di autofinanziamento della Banca espressa nel tempo, ed è sulla base di tale presupposto che sarà modulato, di anno in anno, l’insediamento di nuovi sportelli, in funzione del mantenimento dell’equilibrio di bilancio. Per l’esercizio 2012, è stata pianificata l’apertura di due nuove filiali, in seguito a un’attenta valutazione delle potenzialità di penetrazione commerciale espresse dagli agenti assicurativi del Gruppo Reale Mutua sulle rispettive piazze. Per quanto riguarda il progetto “Spazio Banca Reale”, nel corrente anno è previsto il raggiungimento di 10 punti operativi, concordando di volta in volta, con ogni agenzia assicurativa coinvolta, un piano commerciale specifico per il raggiungimento di volumi di attività atti a garantire la copertura dei costi di funzionamento. Reale Immobili, nell’esercizio in corso, continuerà a gestire il patrimonio aziendale e quello delle Società del Gruppo Reale Mutua, proseguirà con le attività di razionalizzazione e valorizzazione degli asset immobiliari, nonché con le attività di logistica, consulenza e gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro. 344 RELAZIONI E BILANCI 2011 Blue Assistance vedrà cessare dal prossimo 1° marzo una parte dell’attività verso un Committente, per decisioni organizzative dello stesso. I volumi uscenti vedranno, per la quasi totalità, apporti compensativi di due nuove importanti realtà con le quali è iniziata la collaborazione dal 1° gennaio dell’anno. *** Per quanto riguarda l’attività finanziaria si evidenzia che, successivamente alla chiusura dell’esercizio, le agenzie di rating hanno ulteriormente ridotto il merito di credito di alcuni emittenti governativi europei, tra cui l’Italia, e attribuito aspettative di prossime riduzioni per altri emittenti. La diminuzione dei rating dei titoli di Stato è stata seguita dalla riduzione del merito di credito di emittenti societari nazionali, in particolare di quelli bancari. Tali azioni sembrano tuttavia contrastare con il generale clima di ottimismo presente sui mercati dall’inizio dell’anno. Si sono, infatti, cominciati a vedere i primi effetti delle manovre di allentamento monetario della Banca Centrale Europea, delle manovre fiscali e delle liberalizzazioni varate dal Governo italiano. Tutto ciò ha portato al restringimento del differenziale di rendimento dei titoli governativi periferici e a una ripresa degli indici di Borsa. Sul comparto obbligazionario sembra superato il periodo più acuto delle turbolenze derivanti dalle incertezze dello scenario politico dell’Italia, e, pur con fenomeni di elevata volatilità che potrebbero ancora manifestarsi sul mercato, ciò dovrebbe auspicabilmente fornire una maggiore concertazione in Area Euro al fine di trovare soluzioni che mitighino le tensioni sui Paesi periferici. I paesi periferici, l’Italia in particolare, sembrano aver raggiunto livelli di rendimento tali per cui sembra probabile un ulteriore restringimento rispetto ai paesi considerati più sicuri, in un’ottica di graduale processo di riequilibrio dei tassi nell’ambito dell’Area Euro. La politica monetaria della Banca Centrale Europea si manterrà presumibilmente espansiva, sia in termini di riduzione dei tassi di interesse sia nell’adozione di misure non convenzionali a sostegno della liquidità dei mercati finanziari. Sulla parte azionaria, le incertezze legate alla recessione europea potrebbero non rappresentare un sostegno alla crescita dei listini, nonostante un buon livello di distribuzione degli utili. In tale contesto, incerto e con segnali contrastanti, l’attività mobiliare delle Società del Gruppo sarà orientata a una composizione di portafoglio prevalentemente obbligazionaria, privilegiando i titoli governativi. La duration della sezione Danni rimarrà su livelli contenuti, mentre per la sezione Vita, la durata finanziaria delle obbligazioni sarà determinata dalle misurazioni effettuate con le tecniche di Asset Liability Management, per conferire un corretto bilanciamento con le scadenze degli impegni verso gli assicurati. Sulla parte azionaria, si manterranno i portafogli di negoziazione su livelli contenuti, tali da non modificare l’assetto complessivo del portafoglio finanziario. Saranno comunque seguiti i consueti criteri di prudenza nella determinazione delle tipologie e delle proporzioni degli impieghi. *** Nel settore delle partecipazioni proseguiranno i programmi avviati negli scorsi anni per l’avvio di possibili collaborazioni al fine di rafforzare la posizione del Gruppo Reale Mutua nell’ambito del mercato assicurativo. Reale Seguros Generales valuterà l’eventualità di continuare negli accordi di bancassicurazione con i gruppi bancari spagnoli Unnim e Caja3, in considerazione delle evoluzioni di carattere societario che interessano tali gruppi. Ciò potrebbe quindi portare alla valutazione di una revisione degli accordi in essere, anche con la cessione delle partecipazioni nelle compagnie Unnim Protecciò e CAI, rispettivamente detenute con tali gruppi in quote paritetiche, con la rilevazione di consistenti plusvalenze. 345 REVISIONE LEGALE Ai sensi dell'art. 102 del D. Lgs. n. 209 del 7/9/2005 e degli artt. 14-16 del D.Lgs. n. 39/2010, il bilancio consolidato al 31/12/2011 è stato sottoposto a revisione legale da parte della Deloitte & Touche S.p.A.. IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 346 RELAZIONI E BILANCI 2011 PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATO STATO PATRIMONIALE – Attività (in migliaia di euro) 2011 1 ATTIVITÀ IMMATERIALI 314.125 281.733 1.1 Avviamento 251.121 226.861 1.2 Altre attività immateriali 63.004 54.872 2 ATTIVITÀ MATERIALI 159.588 158.968 2.1 Immobili 124.868 123.778 2.2 Altre attività materiali 34.720 35.190 3 RISERVE TECNICHE A CARICO DEI RIASSICURATORI 497.875 490.267 4 INVESTIMENTI 8.907.414 9.009.383 4.1 Investimenti immobiliari 988.657 1.027.174 4.2 Partecipazioni in controllate, collegate e joint venture 61.326 76.235 4.3 Investimenti posseduti sino alla scadenza 0 0 4.4 Finanziamenti e crediti 581.942 495.632 4.5 Attività finanziarie disponibili per la vendita 6.437.577 6.492.245 4.6 Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico 837.912 918.097 5 CREDITI DIVERSI 817.879 797.202 5.1 Crediti derivanti da operazioni di assicurazione diretta 658.407 643.394 5.2 Crediti derivanti da operazioni di riassicurazione 12.871 9.348 5.3 Altri crediti 146.601 144.460 6 ALTRI ELEMENTI DELL'ATTIVO 441.085 312.413 6.1 Attività non correnti o di un gruppo in dism. possedute per la vendita 0 1.084 6.2 Costi di acquisizione differiti 0 0 6.3 Attività fiscali differite 271.915 133.749 6.4 Attività fiscali correnti 101.111 107.358 6.5 Altre attività 68.059 70.222 7 DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 85.075 519.990 11.223.041 11.569.956 TOTALE ATTIVITÀ 348 2010 RELAZIONI E BILANCI 2011 STATO PATRIMONIALE – Patrimonio netto e Passività (in migliaia di euro) 2011 2010 1 PATRIMONIO NETTO 1.534.184 1.686.217 1.1 di pertinenza del gruppo 1.519.609 1.674.724 60.000 60.000 1.1.2 Altri strumenti patrimoniali 0 0 1.1.3 Riserve di capitale 0 0 1.645.040 1.641.901 1.1.5 (Azioni proprie) 0 0 1.1.6 Riserva per differenze di cambio nette 0 0 -177.005 -30.154 1.1.8 Altri utili o perdite rilevati direttamente nel patrimonio -16.531 -229 1.1.9 Utile (perdita) dell'esercizio di pertinenza del gruppo 8.105 3.206 14.575 11.493 12.925 10.503 1.2.2 Utili o perdite rilevati direttamente nel patrimonio -237 -288 1.2.3 Utile (perdita) dell'esercizio di pertinenza di terzi 1.887 1.278 68.935 68.825 8.409.967 8.224.650 415.126 431.096 15.192 5.644 1.1.1 Capitale 1.1.4 Riserve di utili e altre riserve patrimoniali 1.1.7 Utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita 1.2 di pertinenza di terzi 1.2.1 Capitale e riserve di terzi 2 ACCANTONAMENTI 3 RISERVE TECNICHE 4 PASSIVITÀ FINANZIARIE 4.1 Passività finanziarie a fair value rilevato a conto economico 4.2 Altre passività finanziarie 399.934 425.452 5 DEBITI 342.067 789.516 5.1 Debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta 156.707 149.732 5.2 Debiti derivanti da operazioni di riassicurazione 17.913 26.882 5.3 Altri debiti 167.447 612.902 6 ALTRI ELEMENTI DEL PASSIVO 452.762 369.652 6.1 Passività di un gruppo in dismissione posseduto per la vendita 0 0 6.2 Passività fiscali differite 364.164 284.629 6.3 Passività fiscali correnti 5.350 4.746 6.4 Altre passività 83.248 80.277 11.223.041 11.569.956 TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 349 CONTO ECONOMICO SEPARATO (in migliaia di euro) 2011 1.1 Premi netti 1.1.1 Premi lordi di competenza 1.1.2 Premi ceduti in riassicurazione di competenza 1.2 Commissioni attive 1.3 Proventi e oneri derivanti da strumenti finanziari a fair value rilev. a c.e. 1.4 Proventi derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e j.v. 1.5 Proventi derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari 3.174.257 3.124.627 3.494.824 3.422.043 -320.567 -297.416 11.982 12.907 -37.833 41.933 4.535 0 365.105 332.180 1.5.1 Interessi attivi 210.536 181.039 1.5.2 Altri proventi 90.167 91.060 1.5.3 Utili realizzati 63.700 58.570 1.5.4 Utili da valutazione 702 1.511 78.579 72.101 3.596.625 3.583.748 -2.537.027 -2.593.992 -2.734.062 -2.789.327 197.035 195.335 -3.560 -3.068 0 -9.417 -80.562 -50.926 -7.622 -8.050 1.6 Altri ricavi 1 TOTALE RICAVI E PROVENTI 2.1 Oneri netti relativi ai sinistri 2.1.1 Importi pagati e variazione delle riserve tecniche 2.1.2 Quote a carico dei riassicuratori 2.2 Commissioni passive 2.3 Oneri derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e j.v. 2.4 Oneri derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari 2.4.1 Interessi passivi 2.4.2 Altri oneri -16.800 -16.570 2.4.3 Perdite realizzate -29.651 -12.810 2.4.4 Perdite da valutazione -26.489 -13.496 -770.820 -765.734 -606.414 -610.120 -34.933 -32.469 -129.473 -123.145 -157.906 -135.069 -3.549.875 -3.558.206 46.750 25.542 -36.758 -21.058 9.992 4.484 0 0 UTILE (PERDITA) CONSOLIDATO 9.992 4.484 di cui di pertinenza del gruppo 8.105 3.206 di cui di pertinenza di terzi 1.887 1.278 2.5 Spese di gestione 2.5.1 Provvigioni e altre spese di acquisizione 2.5.2 Spese di gestione degli investimenti 2.5.3 Altre spese di amministrazione 2.6 Altri costi 2 TOTALE COSTI E ONERI UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO PRIMA DELLE IMPOSTE 3 Imposte UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO AL NETTO DELLE IMPOSTE 4 350 2010 UTILE (PERDITA) DELLE ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE RELAZIONI E BILANCI 2011 CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (in migliaia di euro) 2011 UTILE (PERDITA) CONSOLIDATO 2010 9.992 4.484 0 0 -146.800 -82.465 0 0 0 0 -16.302 -8.755 Variazione della riserva di rivalutazione di attività immateriali 0 0 Variazione della riserva di rivalutazione di attività materiali 0 0 0 0 Utili e perdite attuariali e rettifiche relativi a piani a benefici definiti 0 0 Altri elementi 0 0 -163.102 -91.220 -153.110 -86.736 -155.048 -87.700 1.938 964 Variazione della riserva per differenze di cambio nette Utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita Utili o perdite su strumenti di copertura di un flusso finanziario Utili o perdite su strumenti di copertura di un investimento netto in una gestione estera Variazione del patrimonio netto delle partecipate Proventi e oneri relativi ad attività non correnti o a un gruppo in dismissione posseduti per la vendita TOTALE DELLE ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO TOTALE DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO di cui di pertinenza del gruppo di cui di pertinenza di terzi 351 Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Il prospetto che segue illustra la movimentazione avvenuta negli ultimi due esercizi per le singole voci che compongono il patrimonio netto. Capitale Patrimonio netto di pertinenza del gruppo Esistenza al 31-12-2010 0 0 0 60.000 0 0 0 0 Riserve di capitale 0 0 0 0 0 1.666.766 0 -24.865 0 1.641.901 Riserve di utili e altre riserve patrimoniali (Azioni proprie) Utile (perdita) dell'esercizio Capitale e riserve di terzi Utile (perdita) dell'esercizio Altre componenti del conto economico complessivo Totale di pertinenza di terzi Capitale 0 0 0 0 0 -24.887 0 28.093 0 3.206 60.523 0 -57.263 -31.360 -2.283 -30.383 1.762.402 0 -54.035 -31.360 -2.283 1.674.724 10.464 0 39 0 10.503 335 0 943 0 1.278 26 0 -276 -38 0 -288 10.825 0 706 -38 0 11.493 1.773.227 0 -53.329 -31.398 -2.283 1.686.217 Esistenza al 31-12-2010 Modifica dei saldi di chiusura Imputazioni Rettifiche da riclassificazione a Conto Economico Trasferimenti Esistenza al 31-12-2011 60.000 0 0 0 60.000 Altri strumenti patrimoniali 0 0 0 0 0 Riserve di capitale 0 0 0 0 0 1.641.901 0 3.139 0 1.645.040 Riserve di utili e altre riserve patrimoniali (Azioni proprie) Utile (perdita) dell'esercizio Altre componenti del conto economico complessivo Totale di pertinenza del gruppo Capitale e riserve di terzi Utile (perdita) dell'esercizio Altre componenti del conto economico complessivo Totale di pertinenza di terzi Totale 352 Trasferimenti 0 Totale Patrimonio netto di pertinenza di terzi Rettifiche da riclassificazione a Conto Economico 60.000 Totale di pertinenza del gruppo Patrimonio netto di pertinenza del gruppo Imputazioni Altri strumenti patrimoniali Altre componenti del conto economico complessivo Patrimonio netto di pertinenza di terzi Modifica dei saldi di chiusura Esistenza al 1-1-2010 RELAZIONI E BILANCI 2011 0 0 0 0 0 3.206 0 4.899 0 8.105 -30.383 0 -187.358 19.158 5.047 -193.536 1.674.724 0 -179.320 19.158 5.047 1.519.609 10.503 0 2.422 0 12.925 1.278 0 609 0 1.887 -288 0 53 -2 0 -237 11.493 0 3.084 -2 0 14.575 1.686.217 0 -176.236 19.156 5.047 1.534.184 RENDICONTO FINANZIARIO (metodo indiretto) (in migliaia di euro) 31.12.2011 Utile (perdita) dell'esercizio prima delle imposte Variazione di elementi non monetari 31.12.2010 46.750 25.542 262.435 283.211 Variazione della riserva premi danni -7.889 30.906 Variazione della riserva sinistri e delle altre riserve tecniche danni 67.350 54.484 118.248 188.959 Variazione delle riserve matematiche e delle altre riserve tecniche vita Variazione dei costi di acquisizione differiti Variazione degli accantonamenti Proventi e oneri non monetari derivanti da strumenti finanziari, investimenti immobiliari e partecipazioni Altre Variazioni Variazione crediti e debiti generati dall'attività operativa Variazione dei crediti e debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta e di riassi Variazione di altri crediti e debiti Imposte pagate Liquidità netta generata/assorbita da elementi monetari attinenti all'attività di investimento e finanziaria Passività da contratti finanziari emessi da compagnie di assicurazione Debiti verso la clientela bancaria e interbancari Finanziamenti e crediti verso la clientela bancaria e interbancari Altri strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico TOTALE LIQUIDITÀ NETTA DERIVANTE DALL'ATTIVITÀ OPERATIVA 0 0 110 -1.166 84.616 10.028 0 0 -521.623 -27.015 -20.530 18.171 -501.093 -45.186 -29.907 -12.311 -131.738 612.653 9.548 -54.834 -19.088 984 -144.001 56.013 21.803 610.490 -374.083 882.080 Liquidità netta generata/assorbita dagli investimenti immobiliari 28.953 2.581 Liquidità netta generata/assorbita dalle partecipazioni in controll. Colleg. e joint venture 14.909 18.500 Liquidità netta generata/assorbita dai finanziamenti e dai crediti 56.004 -27.974 Liquidità netta generata/assorbita dagli investimenti posseduti sino alla scadenza 0 0 -123.535 -370.600 -33.012 -15.474 1.084 -717 -55.597 -393.684 Liquidità netta generata/assorbita dagli strumenti di capitale di pertinenza del gruppo 0 0 Liquidità netta generata/assorbita dalle azioni proprie 0 0 Distribuzione dei dividendi di pertinenza del gruppo 0 0 1.195 -610 0 0 Liquidità netta generata/assorbita da passività finanziarie diverse -6.430 -29.027 TOTALE LIQUIDITÀ NETTA DERIVANTE DALL'ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO -5.235 -29.637 Liquidità netta generata/assorbita dalle attività finanziarie disponibili per la vendita Liquidità netta generata/assorbita dalle attività materiali e immateriali Altri flussi di liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento TOTALE LIQUIDITÀ NETTA DERIVANTE DALL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO Liquidità netta generata/assorbita da capitale e riserve di pertinenza di terzi Liquidità netta generata/assorbita dalle passività subordinate e dagli strumenti finanziari partecipativi Effetto delle differenze di cambio sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio Incremento (decremento) delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio 519.990 61.231 -434.915 458.759 85.075 519.990 353 NOTA INTEGRATIVA PARTE A: CRITERI GENERALI DI REDAZIONE Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali Il bilancio consolidato del Gruppo Reale Mutua è redatto in conformità ai principi contabili internazionali. Il Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005, esercitando le opzioni previste dal Regolamento (Ce) 1606/2002 relativo all’applicazione dei principi contabili internazionali, ha infatti esteso a tutte le società assicurative, quotate e non, l’obbligo della redazione del bilancio consolidato in conformità ai principi contabili internazionali a partire dall’esercizio chiuso o in corso al 31 dicembre 2005. I prospetti dello Stato Patrimoniale, del Conto Economico, del Rendiconto finanziario e gli allegati della Nota Integrativa corrispondono agli schemi definiti dall’Organo di Vigilanza con il Regolamento n. 7 del 13 luglio 2007 e sono stati compilati seguendo le istruzioni contenute nel medesimo Regolamento. Si segnala che il Gruppo Reale Mutua si è avvalso della possibilità concessa dall’IFRS 1 di applicare con decorrenza 1° gennaio 2005 i seguenti principi contabili: x IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative x IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione x IFRS 4 Contratti assicurativi Tutti gli altri principi IAS/IFRS sono stati applicati con decorrenza 1° gennaio 2004. Normativa di riferimento Il Gruppo Reale Mutua non si è avvalso della facoltà prevista dal Regolamento Isvap n. 37 del 15 marzo 2011 (modificato ed integrato dal Provvedimento Isvap n. 2934 del 27 settembre 2011) per la valutazione, ai fini della verifica della solvibilità corretta, dei titoli di debito emessi o garantiti da Stati dell’Unione Europea destinati a permanere durevolmente nel patrimonio dell’impresa. Principi generali di redazione Il bilancio è redatto nella prospettiva della continuazione dell’attività. Per le ragioni evidenziate nella relazione sulla gestione cui si rimanda, non vi sono elementi di incertezza riguardo la capacità di continuare ad operare come un’entità in funzionamento. PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO Bilanci utilizzati per il consolidamento Per la redazione del bilancio consolidato sono stati utilizzati, per le Società consolidate, i reporting package redatti sulla base delle istruzioni fornite dalla Capogruppo. Data del bilancio consolidato La data di riferimento è il 31 dicembre, data alla quale tutte le imprese rientranti nell'area di consolidamento chiudono il proprio bilancio. Moneta di conto Il presente bilancio è redatto utilizzando l’Euro come unità di conto; tutti gli importi rappresentati negli schemi di bilancio e nella nota integrativa sono arrotondati alle migliaia di euro. 356 RELAZIONI E BILANCI 2011 Tecniche di consolidamento I principali criteri di consolidamento adottati per la redazione del bilancio consolidato sono i seguenti: x Consolidamento con il metodo dell'integrazione globale Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo e delle partecipate nelle quali Reale Mutua possiede direttamente o indirettamente una quota di maggioranza o esercita un effettivo controllo. Con il metodo di consolidamento mediante integrazione globale il valore contabile delle partecipazioni viene eliminato contro la quota di patrimonio netto ad esse relativa assumendo la totalità delle attività e delle passività della Società partecipata. Le quote di patrimonio netto e del risultato economico di spettanza degli Azionisti di minoranza sono iscritte, secondo gli schemi previsti, in apposite poste del patrimonio netto e del conto economico consolidati. x Consolidamento con il metodo del patrimonio netto Secondo il procedimento di consolidamento mediante adeguamento al patrimonio netto, il bilancio consolidato recepisce solo la quota del patrimonio netto contabile di competenza delle partecipazioni comprensivo dei risultati economici dell'esercizio, ma non i valori delle singole voci di bilancio. Le società collegate sono valutate secondo il metodo del Patrimonio Netto secondo quanto previsto dallo IAS 28. Differenze di consolidamento Le differenze fra la quota di patrimonio netto delle Società oggetto di consolidamento e i valori di carico delle partecipazioni esposte nei singoli bilanci vengono allocate direttamente al patrimonio netto consolidato, nella Riserva di consolidamento che confluisce nella voce “Riserve di utili e altre riserve patrimoniali”. Nei casi in cui il maggior prezzo pagato rifletta il valore prospettico dei risultati economici futuri, le differenze positive sono attribuite alla voce "Avviamento” come Differenza da consolidamento. Eliminazione di operazioni infragruppo Nella redazione del bilancio consolidato sono stati elisi i crediti ed i debiti, i proventi e gli oneri relativi ad operazioni effettuate tra le Società del Gruppo incluse nel consolidamento con il metodo dell'integrazione globale e proporzionale, ed eliminati gli utili e le perdite, ad eccezione di quelle durevoli, conseguenti ad operazioni effettuate tra le Società del Gruppo e non ancora realizzati con soggetti terzi rispetto al Gruppo stesso. Sono stati inoltre eliminati i dividendi incassati nell'esercizio da Società facenti parte dell’area di consolidamento. 357 PRINCIPI CONTABILI Di seguito si riportano i principali criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato. Criteri di consolidamento Il bilancio consolidato del Gruppo RMA è costituito dall’integrazione globale del bilancio della Capogruppo Reale Mutua Assicurazioni con quelli di tutte le società controllate, dirette ed indirette. Lo IAS 27 prevede, infatti, il consolidamento integrale anche delle società controllate che svolgono attività dissimile rispetto a quella della Capogruppo. Le società collegate sono valutate in base alla corrispondente frazione di patrimonio netto. Il Gruppo non detiene società a partecipazione congiunta per le quali lo IAS 31 prevede il metodo dell’integrazione proporzionale. Aggregazioni aziendali - Avviamento L’aggregazione di imprese è contabilizzata secondo il metodo dell’acquisizione. Pertanto, le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’impresa acquisita che rispettano le condizioni per l’iscrizione secondo l’IFRS 3 sono rilevate ai loro valori correnti alla data di acquisizione, ad eccezione delle attività non correnti che sono classificate come detenute per la vendita secondo quanto prescritto dall’IFRS 5, le quali sono iscritte e valutate ai valori correnti meno i costi di vendita. L’avviamento rappresenta l’eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili dell’impresa acquisita. Gli avviamenti sono rilevati come attività e sono testati per impairment con periodicità almeno annuale. Le perdite di valore sono iscritte a conto economico e non sono successivamente ripristinate. Altre attività immateriali In tale voce sono iscritte quelle attività immateriali identificabili e controllabili dall’impresa, a fronte delle quali affluiranno all’impresa benefici economici futuri, così come previsto dallo IAS 38. Le attività immateriali sono valutate inizialmente al costo. Successivamente, quelle con vita utile definita (software) sono ammortizzate in base alla vita utile residua e sono periodicamente sottoposte a test di impairment. Investimenti immobiliari In tale voce sono classificati gli investimenti finalizzati al conseguimento di un reddito in forma di affitti o di apprezzamento del valore investito. Tali investimenti comprendono principalmente i terreni, i fabbricati e le singole unità abitative. Non sono inclusi in tale voce gli immobili detenuti per uso strumentale ovvero disponibili per operazioni di compravendita. In prima iscrizione gli investimenti immobiliari sono stati iscritti in base al criterio del deemed cost (corrispondente ai valori di perizia degli immobili risultanti all’1/1/2004) previsto dallo IFRS1. Alle date successive gli investimenti sono valutati al costo, previsto dallo IAS 40, cui viene applicato l’ammortamento secondo quanto previsto dallo IAS 16. L’ammortamento è effettuato a quote costanti in base alla vita utile residua stimata, ad esclusione dei terreni che, avendo durata illimitata, non sono assoggettati ad ammortamento. La vita utile residua stimata varia in funzione della categoria di appartenenza dell’immobile. I valori sono esposti in bilancio al netto degli ammortamenti e di eventuali perdite durevoli di valore. Il valore residuo e la vita utile residua vengono annualmente sottoposti a verifica; in caso di difformità rispetto alle stime precedenti, l’investimento viene svalutato per perdite durevoli di valore e la quota di ammortamento viene rideterminata. Le spese di manutenzione straordinaria che apportino benefici economici futuri sono capitalizzate sul valore dell’investimento, mentre i costi di manutenzione ordinaria sono contabilizzati in Conto economico nell’anno di sostenimento. 358 RELAZIONI E BILANCI 2011 Attività materiali In tale voce sono classificati gli immobili ad uso strumentale, i beni mobili, gli arredi, gli impianti e le attrezzature, le macchine d’ufficio, nonché i beni mobili iscritti in pubblici registri, secondo quanto stabilito dallo IAS 16. Tali attività sono iscritte al costo, che comprende, oltre al prezzo di acquisto, gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto ed alla messa in funzione del bene. Le valutazioni successive sono effettuate utilizzando il metodo del costo ammortizzato. L’ammortamento è effettuato a quote costanti in base alla vita utile residua stimata. I terreni non vengono ammortizzati. I cespiti sono esposti in bilancio al netto degli ammortamenti e di eventuali perdite durevoli di valore. Il valore residuo e la vita utile residua vengono annualmente sottoposti a verifica; in caso di difformità rispetto alle stime precedenti, il bene viene svalutato per perdite durevoli di valore e la quota di ammortamento viene rideterminata. Le spese di manutenzione straordinaria che apportino benefici economici futuri sono capitalizzate sul valore del bene, mentre i costi di manutenzione ordinaria sono contabilizzati in Conto economico nell’anno di sostenimento. Leasing I contratti di locazione sono classificati come locazioni finanziarie ogniqualvolta i termini del contratto sono tali da trasferire sostanzialmente tutti i rischi e i benefici della proprietà al locatario. Tutte le altre locazioni sono considerate operative. Le attività oggetto di contratti di locazione finanziaria sono rilevate come attività del Gruppo al loro fair value alla data di stipulazione del contratto, oppure, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è iscritta come passività per locazioni finanziarie. I pagamenti per i canoni di locazione sono suddivisi fra quota capitale e quota interessi in modo da raggiungere un tasso di interesse costante sulla passività residua. Gli oneri finanziari sono direttamente spesati a conto economico. I costi per canoni di locazione derivanti da locazioni operative sono iscritti in base alla durata del contratto. Riserve tecniche a carico dei riassicuratori Sono calcolate in base alle condizioni contrattuali previste nei trattati di riassicurazione, in quanto tale metodo rappresenta più correttamente le specifiche risultanze economiche del settore. Partecipazione in società collegate e joint venture La voce comprende le partecipazioni non consolidate integralmente, che possono essere valutate con il metodo del patrimonio netto ovvero del costo. Sono incluse in questa voce le partecipazioni in società collegate. Tali partecipazioni sono iscritte in base al metodo del patrimonio netto, in proporzione all’interessenza detenuta dal gruppo. La partecipazione viene cancellata dallo stato patrimoniale quando vengono trasferiti i diritti contrattuali di ricevere i flussi finanziari da essa attesi. Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico Rientrano in questa categoria gli strumenti finanziari detenuti per la negoziazione nel breve periodo, i derivati e i titoli designati dall’impresa per essere valutati al fair value con impatto a conto economico. Tra i titoli designati sono compresi gli strumenti finanziari strutturati per i quali sarebbe necessario valutare separatamente la componente derivata se non strettamente correlata al contratto ospite, le attività a copertura del fondo pensione, delle polizze Unit ed Index linked e le eventuali eccedenze destinate ad essere alienate. 359 L’iscrizione iniziale in bilancio avviene alla data di regolamento ed al costo, inteso come fair value dello strumento finanziario; i costi od i proventi delle transazioni direttamente attribuibili alla compravendita dello strumento non sono considerati nella iscrizione iniziale e vengono direttamente contabilizzati in Conto economico. Successivamente la valutazione avviene al fair value e la differenza tra il fair value e il valore di libro è rilevata a Conto economico. Il fair value coincide con il prezzo di chiusura dell’ultimo giorno di negoziazione dell’esercizio per gli strumenti negoziati in un mercato attivo, mentre per i rimanenti titoli è rappresentato da transazioni recenti o simili o da modelli valutativi. Un’attività finanziaria al fair value rilevato a Conto economico viene cancellata dallo stato patrimoniale quando vengono trasferiti i diritti contrattuali di ricevere i flussi finanziari relativi all’attività stessa ed i rischi sottostanti. Finanziamenti e crediti Sono classificati in tale categoria, oltre ai crediti ed ai finanziamenti in senso stretto, gli strumenti finanziari non quotati in un mercato attivo, con flussi in entrata fissi o determinabili. Si tratta di prestiti, mutui, crediti e titoli obbligazionari non quotati. Tali attività sono iscritte al costo ammortizzato determinato sulla base del tasso effettivo di rendimento, eventualmente svalutato per perdite durevoli di valore. L’iscrizione iniziale in bilancio avviene alla data di regolamento ed al costo, inteso come fair value dello strumento finanziario, maggiorato dei costi di transazione direttamente attribuibili alla compravendita. La verifica dell’esistenza di perdite durevoli di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale. Le perdite di valore sono iscritte in riduzione del costo con contropartita a conto economico e, qualora vengano meno i motivi della perdita, si devono effettuare riprese di valore con imputazione a conto economico. La ripresa non deve determinare un valore contabile dell’attività superiore al costo ammortizzato che si sarebbe avuto nel caso in cui la perdita di valore non fosse stata rilevata. L’attività finanziaria viene cancellata dallo stato patrimoniale quando vengono trasferiti i diritti contrattuali di ricevere i flussi finanziari relativi all’attività stessa ed i rischi sottostanti. Il fair value di tali attività è rappresentato dal valore desumibile da transazioni recenti o simili o da modelli valutativi. Attività finanziarie disponibili per la vendita Si tratta di una categoria residuale, dove confluiscono tutte le attività che non rientrano nelle altre classificazioni previste dallo IAS 39. Sono quindi compresi in tale sezione i titoli azionari, ad esclusione di quelli inseriti tra le partecipazioni controllate, collegate e consociate, i titoli obbligazionari quotati, i titoli strutturati con parte derivata non separabile e i fondi comuni di investimento ed i titoli obbligazionari non quotati non ricompresi nelle categorie precedenti. L’iscrizione iniziale in bilancio avviene alla data di regolamento ed al costo, inteso come fair value dello strumento finanziario, maggiorato dei costi di transazione direttamente attribuibili alla compravendita. Le attività classificate in tale categoria sono iscritte al costo ammortizzato sulla base del tasso effettivo di rendimento e valutate al fair value. Il fair value coincide con il prezzo di chiusura dell’ultimo giorno di negoziazione dell’esercizio per gli strumenti negoziati in un mercato attivo, mentre per i rimanenti titoli è rappresentato da transazioni recenti o simili o da modelli valutativi. Le differenze rispetto al valore contabile devono essere rilevate nel patrimonio netto in una apposita riserva per utili o perdite non realizzate, che verrà utilizzata in caso di smobilizzo. Al momento della vendita o del rimborso le eventuali perdite o utili rispetto al valore iscritto nell’attivo sono imputati a Conto economico unitamente allo storno degli utili o perdite cumulati e registrati nella corrispondente voce di Patrimonio netto. La verifica dell’esistenza di perdite durevoli di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale. Le perdite di valore sono iscritte in riduzione del costo con contropartita a Conto economico mediante riversamento delle quote di utili o perdite cumulate e rilevate nella specifica voce di Patrimonio netto. Qualora vengano meno i motivi della perdita di valore si devono 360 RELAZIONI E BILANCI 2011 effettuare riprese di valore che devono essere imputate a Conto economico se si tratta di titoli di debito e a Patrimonio netto se si tratta di titoli di capitale. La ripresa non deve determinare un valore contabile dell’attività superiore al costo ammortizzato che si sarebbe avuto nel caso in cui la perdita di valore non fosse stata rilevata. L’attività finanziaria viene cancellata dallo stato patrimoniale quando vengono trasferiti i diritti contrattuali di ricevere i flussi finanziari relativi all’attività stessa ed i rischi sottostanti. Strumenti derivati di copertura (Hedge Accounting) La copertura dei rischi finanziari è in casi opportuni perseguita tramite il ricorso a strumenti derivati designati di copertura. Condizione per l’utilizzo di tale copertura è la predisposizione di una documentazione che identifichi puntualmente la strategia e gli obiettivi della copertura nonché lo strumento derivato di copertura, l’attività coperta, la correlazione tra essi. La realizzazione di una copertura, nel rispetto delle strategie e degli obiettivi dichiarati, viene monitorata con test periodici che ne dimostrino l’efficacia. Per quanto riguarda le coperture nella forma del cash flow hedge, le variazioni di fair value del derivato sono riportate nel patrimonio netto per la quota efficace della copertura e sono rilevate a conto economico per la parte inefficace. Gli importi iscritti a patrimonio netto saranno registrati a conto economico quando i flussi finanziari coperti saranno realizzati. Nel caso in cui i test non confermino l’efficacia della copertura, la contabilizzazione della stessa viene interrotta ed il derivato viene riclassificato tra gli strumenti derivati non di copertura. Relativamente al fair value hedge, i derivati sono a copertura delle oscillazioni di valore di alcune passività e sono inizialmente iscritti e successivamente valutati al fair value. Nel caso di copertura efficace la variazione del fair value dell’elemento coperto viene compensata con la variazione del fair value dello strumento di copertura. Tale compensazione è riconosciuta attraverso la rilevazione a conto economico delle variazioni di valore, riferite sia all’elemento coperto sia allo strumento di copertura. L’eventuale differenza, che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, ne costituisce, conseguentemente, l’effetto economico netto. Determinazione del fair value delle attività finanziarie Principi generali Il fair value è il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli e disponibili. Per mercato attivo si deve intendere il mercato per il quale i prezzi sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino o sistematicamente trattati su circuiti di negoziazione "alternativi" rispetto a quelli ufficiali, i cui prezzi siano considerati "significativi", nonché quelli rilevabili da contributori che operano quali primari intermediari sui diversi mercati, laddove i prezzi proposti siano rappresentativi di potenziali transazioni e rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Il fair value determinato non è l’importo che si riceverebbe o pagherebbe in una transazione forzosa, ma il valore al quale potrebbe avvenire un’operazione alla data di riferimento del bilancio per tali strumenti nel mercato attivo più vantaggioso a cui l’entità ha accesso. Gerarchia del fair value Di seguito elenchiamo la scala gerarchica del fair value individuata ed utilizzata alla data del 31 dicembre 2011: Effective market quotes (Livello 1): La valutazione è il prezzo di mercato ottenuto sulla base di quotazioni espresse da un mercato attivo. L'esistenza di quotazioni, non rettificate, in un mercato attivo costituisce la miglior evidenza del fair value; tali quotazioni rappresentano quindi i prezzi da utilizzare in via prioritaria per la valutazione delle attività finanziarie . In assenza di un mercato attivo, è necessario ricorrere all’utilizzo di tecniche di valutazione volte alla determinazione di un appropriato fair value. Tali tecniche includono: Tecniche di valutazione – (Livello 2). Tale approccio si riferisce a valori di mercato direttamente o indirettamente collegabili allo strumento da valutare e desunti da prodotti similari per caratteristiche di rischio. 361 Essa si basa su valutazioni indicative reperibili da providers affidabili ovvero su prezzi determinati utilizzando un'opportuna metodologia di calcolo e parametri di mercato osservabili. Tale metodologia di calcolo non include parametri discrezionali - cioè parametri il cui valore non può essere desunto da quotazioni di strumenti finanziari presenti su mercati attivi ovvero non può essere fissato su livelli tali da replicare quotazioni non presenti su mercati attivi - tali da influire in maniera determinante sul prezzo di valutazione finale. Tecniche di Valutazione – (Livello 3). Le valutazioni sono effettuate utilizzando anche input non desunti direttamente o indirettamente da parametri osservabili sul mercato e comportano quindi stime ed assunzioni da parte del valutatore. Le suddette metodologie devono essere applicate in ordine gerarchico: la disponibilità di un prezzo di livello 2 impone di non ricorrere ad uno degli altri approcci valutativi che si basano su assunzioni formulate dal valutatore (livello 3). Processo di valutazione Si segnala che la determinazione del fair value non ha subito modifiche nel corso dell’esercizio, al fine di garantire continuità e coerenza nella valutazione del portafoglio, nonché un confronto con i precedenti esercizi. Per i titoli di debito, il fair value è determinato sulla base di quanto segue: per gli strumenti finanziari quotati su mercati attivi: il valore di borsa (quotazioni ufficiali) dell’ultimo giorno dell’esercizio di riferimento, poiché costituisce la miglior dimostrazione del fair value e di conseguenza sono questi i prezzi da utilizzare in via prioritaria (livello 1). per gli strumenti finanziari non quotati su mercati attivi: il valore fornito dai contributori o intermediari finanziari alla data di riferimento. In un numero limitato di casi in cui non era disponibile un valore, si è ricorso all’utilizzo di una stima del fair value, effettuata dalla società bancaria del Gruppo, sulla base di parametri desunti ed osservabili sul mercato (livello 2). Per alcuni strumenti appartenenti alla categoria “Finanziamenti e crediti”, ove il prezzo fornito non sia reperibile, è utilizzata la seguente tecnica valutativa basata su dati rilevabili sul mercato: attualizzazione dei flussi futuri (cedole e rimborsi) sulla base del tasso di sconto risk free maggiorato di uno spread valutativo del titolo (c.d. discounted cash flows). Per gli strumenti rappresentativi di capitale, il fair value è determinato sulla base di quanto segue: - per gli strumenti finanziari quotati su mercati attivi: il valore di borsa (quotazioni ufficiali) dell’ultimo giorno dell’esercizio di riferimento (livello 1); - per gli strumenti finanziari il cui fair value non può essere determinato attendibilmente: valutazione al costo. Il fair value non risulta attendibile nel caso in cui la variabilità nella gamma delle stime ragionevoli di fair value è significativa e la probabilità delle varie stime della gamma non è accertata ragionevolmente. Si tratta di una valutazione applicata a partecipazioni di ammontare non rilevante, sia a livello di singole posizioni, sia nel complesso delle attività finanziarie del Gruppo (livello 3). Per le quote di fondi comuni di investimento, il fair value è pari al valore del Net Asset Value fornito dalle società di gestione (livello 1). Per gli strumenti finanziari derivati, il fair value è determinato sulla base dei valori forniti da controparti finanziarie, le quali utilizzano una loro metodologia standard conforme a quelle in uso sul mercato. Tale metodologia utilizza molteplici parametri ed indici, a loro volta determinati sulla base di parametri osservabili sul mercato desunti da primarie fonti rilevati alla data di valutazione. (livello 2). Perdite durevoli di valore (impairment) relativamente alle attività finanziarie Un’attività o un gruppo di attività finanziarie, con esclusione di quelle classificate nella categoria al fair value rilevato a conto economico, subisce una riduzione di valore se vi è l’obiettiva evidenza di una perdita di valore in seguito a uno o più eventi che si sono verificati dopo la rilevazione iniziale dell’attività, tali da generare una riduzione dei futuri flussi finanziari attendibilmente stimati relativi all’attività finanziaria. Si segnala che possibili indicatori (fattori qualitativi) di una riduzione di valore sono: significative difficoltà finanziarie dell’emittente, alta probabilità di fallimento o accesso a procedure concorsuali, 362 RELAZIONI E BILANCI 2011 scomparsa di un mercato attivo dovuta a difficoltà finanziarie, significativi cambiamenti negativi nell’ambiente tecnologico, di mercato, economico o normativo in cui l’emittente opera, declassamento sostanziale nel merito di credito dell’emittente, l’annuncio o avvio di piani di ristrutturazione del debito e la presenza di perdite di valore già contabilizzate in esercizi precedenti. In particolare si possono distinguere, a seconda della tipologia di attività finanziaria, ulteriori parametri, per esempio, per gli strumenti di debito l’effettiva violazione del contratto (quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale). Si precisa che per le partecipazioni del gruppo o non quotate, nonché per gli strumenti di capitale detenuti con finalità strategiche, sono da tenere in considerazione, oltre ai punti evidenziati, anche le significative o prolungate perdite di bilancio con conseguente erosione del patrimonio netto o differenze rilevanti tra il costo di bilancio e il patrimonio netto pro-quota, in relazione sempre alla generale situazione patrimoniale e finanziaria della società e alle sue prospettive di sviluppo. Per gli strumenti rappresentativi di capitale quotati o quote di fondi comuni di investimento una significativa o prolungata riduzione del fair value rispetto al valore di carico del titolo è inoltre obiettiva evidenza di una perdita di valore. A tal riguardo, il Gruppo considera i seguenti fattori quantitativi: x x la quotazione del titolo risulta inferiore al valore di iscrizione iniziale per un periodo continuativo superiore ai 36 mesi (perdita prolungata); la quotazione del titolo alla data di riferimento è inferiore al valore iniziale di oltre il 50% (perdita significativa). Qualora si presenti evidenza di una perdita di valore, la stessa è determinata come differenza tra il costo ammortizzato ed il fair value o il valore attuale della prudente stima del loro probabile valore di realizzo al momento della valutazione ed è imputata a conto economico. Se nei periodi successivi vi fosse indicazione che la perdita di valore non sia più sussistente, si procede al ripristino del valore contabile dell’attività, a conto economico per i titoli di debito e a patrimonio netto per i titoli di capitale, nel limite della precedente riduzione di valore; in caso contrario, ulteriori riduzioni di valore, anche se modeste rispetto al valore contabile dell’investimento, sono automaticamente rilevate a conto economico. Crediti diversi Tale voce accoglie principalmente i crediti verso assicurati per premi in corso di riscossione, verso agenti e altri intermediari e verso compagnie di assicurazione e riassicurazione. I crediti sono valutati al costo ammortizzato, calcolato col metodo del tasso di rendimento effettivo. Detto metodo non viene utilizzato per i crediti la cui breve durata rende trascurabile l’effetto delle logiche di attualizzazione; tali crediti sono valutati al costo storico che coincide con il valore nominale e sono sottoposti a test di impairment. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti In questa categoria sono classificate le disponibilità liquide ed i depositi a vista. Sono iscritte al loro valore nominale e, nel caso di valute estere, al tasso di cambio di fine esercizio. Attività non correnti detenute per la vendita Le attività non correnti classificate come detenute per la vendita sono valutate al minore tra il loro precedente valore di carico e il valore di mercato al netto dei costi di vendita. Le attività non correnti sono classificate come detenute per la vendita quando si prevede che il loro valore di carico sarà recuperato mediante un’operazione di cessione anziché mediante il loro utilizzo nell’attività operativa dell’impresa. Questa condizione è rispettata solamente quando la vendita è considerata altamente probabile e l’attività è vendibile immediatamente nelle sue condizioni attuali. Perdite di valore Ad ogni data di bilancio, il Gruppo esamina il valore contabile delle proprie attività per verificare se queste attività hanno subito eventuali riduzioni di valore. Tale verifica è effettuata confrontando il valore contabile di ciascuna attività con la stima del relativo ammontare recuperabile e nel caso in cui questo valore risulti inferiore al primo, si procede alla svalutazione dell’attività. L’ammontare recuperabile è il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d’uso. Nella determinazione del valore d’uso, i flussi di cassa futuri stimati sono attualizzati utilizzando un tasso al 363 lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività. L’eventuale perdita di valore è rilevata a conto economico. Quando la svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell’attività, ad eccezione dell’avviamento, è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Patrimonio netto di pertinenza del gruppo La macrovoce accoglie gli strumenti rappresentativi di capitale e le correlate riserve patrimoniali di pertinenza del Gruppo. In particolare, la voce Capitale accoglie l’importo del Fondo di garanzia della Capogruppo. La voce Riserve di utili e altre riserve patrimoniali comprende tra l’altro gli utili o le perdite derivanti dalla prima applicazione dei principi contabili internazionali, le riserve catastrofali e le riserve di perequazione di cui all’IFRS 4.14(a) e le riserve di consolidamento. La voce Utili o perdite su attività disponibili per le vendita comprende gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione delle attività finanziarie disponibili per le vendita, al netto sia delle eventuali imposte differite sia della parte attribuibile agli assicurati e imputata alle passività assicurative (c.d. shadow accounting). Patrimonio netto di pertinenza di terzi La macrovoce comprende gli strumenti rappresentativi di capitale e le connesse riserve patrimoniali di pertinenza di terzi. Accantonamenti La macrovoce accoglie le passività definite e disciplinate dallo IAS 37. Gli accantonamenti sono iscritti in bilancio quando il Gruppo ha un’obbligazione attuale quale risultato di un evento passato ed è probabile che sarà richiesto di adempiere all’obbligazione. Gli accantonamenti sono stanziati sulla base della stima dei costi richiesti per adempiere all’obbligazione alla data di bilancio e sono attualizzati quando l’effetto è significativo. Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico Rientrano in questa categoria le passività finanziarie detenute per la negoziazione nel breve periodo, gli strumenti finanziari derivati e le passività designate dall’impresa per essere valutate al fair value con impatto a conto economico. Tale categoria comprende tutte le polizze finanziarie dei rami Vita. L’iscrizione iniziale in bilancio avviene alla data di regolamento al fair value della passività; i costi od i proventi delle transazioni direttamente attribuibili all’operazione non sono considerati nell’iscrizione iniziale e vengono direttamente contabilizzati in Conto economico. Successivamente la valutazione avviene al fair value e la differenza tra il fair value e il valore di libro è rilevata a Conto economico. Una passività finanziaria al fair value rilevato a Conto economico viene cancellata dallo stato patrimoniale quando vengono trasferiti i diritti contrattuali relativi alla passività stessa ed i rischi sottostanti. Altre passività finanziarie Sono classificate in tale categoria le passività finanziarie che non vengono gestite con un’ottica di trading. Si tratta di prestiti e mutui ricevuti e depositi dei riassicuratori. L’iscrizione iniziale in bilancio avviene alla data di regolamento ed al fair value, maggiorato dei costi di transazione direttamente attribuibili all’operazione. Successivamente, tali passività sono iscritte al costo ammortizzato sulla base del tasso effettivo di rendimento. La passività finanziaria viene cancellata dallo stato patrimoniale quando vengono trasferiti i diritti contrattuali relativi alla passività stessa ed i rischi sottostanti. 364 RELAZIONI E BILANCI 2011 Debiti La voce accoglie i debiti di natura commerciale. In particolare sono ricompresi i debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta e da operazioni di riassicurazione nonché i debiti verso personale dipendente per trattamento di fine rapporto. Premi e riserve tecniche danni I premi lordi contabilizzati comprendono gli importi maturati durante l’esercizio per i contratti assicurativi, così come definiti dall’IFRS4. Eventuali ricavi relativi a polizze che presentano una componente non significativa di rischio assicurativo non rientrano in tale voce ma sono trattati secondo quanto previsto dallo IAS 39 e dallo IAS 18. I contratti assicurativi rientranti nell’ambito di applicazione del’IFRS4 sono trattati secondo i principi applicabili al bilancio civilistico ed in particolare secondo le disposizioni previste dai regolamenti ISVAP n. 16 e n. 22. Tali principi e disposizioni costituiscono, di conseguenza, il quadro di norme generali applicate per la valutazione e determinazione delle riserve tecniche. In particolare è rispettato il principio per cui l’importo delle riserve deve essere sempre sufficiente a consentire alle imprese di far fronte, per quanto ragionevolmente prevedibile, agli impegni assunti verso gli assicurati. Le riserve sono quindi calcolate secondo i criteri dei bilanci individuali e non si è provveduto al effettuare alcuna rideterminazione delle riserve tecniche ai sensi dell’IFRS4. La Riserva premi è composta dalle due componenti della “Riserva per frazioni di premio” e della “Riserva per rischi in corso”. La Riserva per frazioni di premio è calcolata in base al metodo del prorata temporis sulla base dei premi lordi contabilizzati, dedotte le spese di acquisizione. La Riserva sinistri è stimata analiticamente, sulla base di una prudente valutazione effettuata alla luce di elementi obiettivi in una logica di costo ultimo, nella misura necessaria a coprire gli impegni per il pagamento dei sinistri e le relative spese dirette e indirette di liquidazione. La riserva comprende la stima dei sinistri di competenza dell’esercizio non ancora denunciati. Sono utilizzati metodi statistico attuariali per controllare l’adeguatezza della riserva rispetto al criterio del costo ultimo. Ad ogni data di riferimento del bilancio, la società deve effettuare una verifica di congruità delle riserve iscritte in bilancio (Liability Adeguacy Test), secondo quanto previsto dall’IFRS4. La verifica deve avvenire attraverso la stima dei cash flow futuri relativi ai contratti esistenti ed effettuata sulla base di ipotesi correnti. L’eventuale carenza delle riserve tecniche iscritte in bilancio rispetto alla stima dei flussi di cassa futuri deve essere integralmente riconosciuta a conto economico. A questo proposito si ritiene che gli adempimenti previsti dalla normativa italiana in materia assicurativa siano coerenti e soddisfacenti rispetto a quanto richiesto dall’IFRS4. In particolare, si ritiene che la componente della riserva premi relativa alla Riserva per rischi in corso, accantonata nei casi in cui, sul singolo ramo di attività, l’onere atteso dei sinistri risulta superiore ai ricavi di competenza degli esercizi successivi, rappresenti una ragionevole approssimazione del test di congruità delle passività. Anche nel caso delle riserve sinistri, si ritiene che la determinazione delle riserve sinistri secondo il criterio del costo ultimo sia inclusiva dei principali cash flow futuri non attualizzati e che pertanto possa considerarsi di importo superiore a quanto risulterebbe dall’applicazione del L.A.T. secondo l’IFRS4. Le riserve catastrofali e di perequazione, non sono ammesse in quanto l’IFRS 4 non permette la rilevazione di alcun accantonamento prudenziale per fronteggiare eventuali sinistri futuri e pertanto le relative riserve iscritte nei bilanci individuali sono state stornate in sede di consolidato. La riserva di senescenza è calcolata analiticamente secondo metodologie attuariali. Premi e riserve tecniche vita Per quanto riguarda il comparto Vita, la classificazione del portafoglio è stata effettuata interpretando il concetto di significatività del rischio assicurativo previsto dall’IFRS 4 come equivalente ad un’incidenza del capitale sotto rischio sul totale della riserva matematica almeno pari al 10%. I contratti in portafoglio sono stati classificati a livello di singola tariffa. In sintesi il portafoglio risulta ripartito come segue: 365 Contratti assicurativi: x Tariffe rivalutabili legate alla durata della vita umana (ad eccezione dei capitali differiti, delle miste e delle vite intere a premio unico e a tasso tecnico pari a zero) x Tariffe non rivalutabili (temporanee caso morte) x Tariffe di rendita differita ed immediata Strumenti finanziari con partecipazione discrezionale: x Tariffe rivalutabili di capitalizzazione (senza coefficienti di rendita garantiti in polizza) x Tariffe rivalutabili legate alla durata della vita umana (capitali differiti, miste e vite intere a premio unico e a tasso tecnico zero) Strumenti finanziari senza partecipazione discrezionale: x Tariffe non rivalutabili (capitali differiti, capitalizzazioni) x Tariffe indicizzate x Tariffe unit-linked e index-linked con maggiorazione caso morte a valore di mercato I contratti assicurativi e gli strumenti finanziari con partecipazione discrezionale sono contabilizzati e valutati secondo la vigente normativa nazionale. Per i contratti classificati come strumenti finanziari senza partecipazione discrezionale è prevista la contabilizzazione secondo le regole dello IAS 39. Tuttavia, per le tariffe di classe C e le tariffe unitlinked classificate come strumenti finanziari senza partecipazione discrezionale si è stabilito di mantenere la contabilizzazione prevista dalla normativa nazionale poiché, data l’esiguità delle riserve di tali tariffe, gli impatti economici conseguenti risulterebbero immateriali anche in relazione al complesso delle riserve dell’intero portafoglio vita. L’unica classe di tariffe per le quali si è reso necessario adottare i nuovi criteri di contabilizzazione è rappresentata dalle tariffe index-linked con maggiorazione caso morte a valore di mercato. Per i contratti assicurativi e i contratti finanziari con partecipazione discrezionale le riserve sono calcolate secondo gli attuali principi nazionali e sono sottoposte al test di adeguatezza previsto dall’IFRS 4. Tale test verifica l’adeguatezza delle “riserve tecniche nette” mediante il confronto con la “riserva realistica”, determinata sulla base del valore attuale dei futuri flussi di cassa. Per i contratti index-linked con maggiorazione caso morte a valore di mercato si è effettuato lo scorporo della componente di servizio che è stata contabilizzata in conformità a quanto previsto dallo IAS 18. In particolare lo IAS 18 richiede che : x i ricavi e i costi relativi a una stessa operazione devono essere rilevati simultaneamente; x i ricavi e i costi relativi a una prestazione di servizi devono essere rilevati con riferimento allo stadio di completamento dell’operazione. Lo stadio di completamento può essere rilevato con vari metodi, tra cui anche il metodo di rilevazione a quote costanti a meno che sia evidente che altri metodi rappresenterebbero in modo migliore lo stadio di completamento. Pertanto, si è determinato, secondo il criterio lineare, la quota da ammortizzare dei costi sostenuti su contratti finanziari (DAC) e, di converso, le quota non ancora maturata di ricavi connessi a tali contratti (DIR). La componente finanziaria delle passività è stata invece valutata al fair value coerentemente con gli attivi sottostanti. Shadow Accounting Il paragrafo 30 dell’IFRS 4 consente di applicare la tecnica di contabilizzazione nota come “shadow accounting”, al fine di correlare il valore delle riserve matematiche relative ai contratti inseriti nelle gestioni separate dei rami vita al valore delle attività finanziarie inserite nelle gestioni separate determinato secondo lo IAS 39. Le attività finanziarie assegnate alle gestioni separate sono infatti comprese nelle categorie “Attività finanziarie disponibili per la vendita” e “Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico”, 366 RELAZIONI E BILANCI 2011 entrambe valutate al fair value. In base a tale prassi contabile è stato rettificato il patrimonio netto o il risultato di periodo per un valore pari alla differenza tra il fair value ed il valore di carico degli attivi nella gestione separata, tenendo conto dell’aliquota di retrocessione media prevista nei contratti vita e nel rispetto dei tassi minimi garantiti. In altri termini, la differenza della riserva matematica, determinata secondo i principi contabili internazionali e quella determinata secondo i principi contabili italiani, rappresenta la quota di competenza delle plusvalenze e minusvalenze latenti relative ai titoli delle gestioni separate che verranno riconosciute agli assicurati unicamente nel momento della cessione delle attività. Commissioni attive e passive Le voci comprendono le commissioni relative a contratti di investimento non rientranti nell’ambito di applicazione dell’IFRS 4. Si tratta, in particolare, della quota dei caricamenti espliciti e impliciti di competenza dell’esercizio e delle commissioni di gestione per quanto riguarda le commissioni attive e dei costi di acquisizione per quanto riguarda le commissioni passive. Le voci accolgono inoltre le commissioni maturate dalle società operanti nel settore bancario. Proventi e oneri degli investimenti x Proventi netti derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico Comprendono gli utili e le perdite realizzate e le variazioni positive e negative di valore delle attività e passività incluse nella categoria “fair value through profit or loss”. Le variazioni di valore vengono determinate in base alla differenza tra fair value e valore contabile degli strumenti finanziari iscritti in tale categoria. x Proventi/oneri derivanti da partecipazioni in controllate, collegate joint ventures Comprendono i proventi/oneri originati dalle partecipazioni nelle società collegate del Gruppo. Si tratta in particolare della quota spettante al Gruppo del risultato di periodo conseguito da dette partecipate. x Proventi/oneri derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari La voce comprende: x i redditi/oneri e le plusvalenze/minusvalenze realizzate sugli investimenti classificati nella categoria “disponibili per la vendita”; x i proventi e gli oneri dei finanziamenti e crediti e delle altre passività finanziarie x i redditi e gli oneri relativi agli investimenti immobiliari Oneri netti relativi ai sinistri La macrovoce comprende gli importi pagati al netto dei recuperi, la variazione delle riserve sinistri e delle altre riserve tecniche dei rami danni, la variazione delle riserve matematiche e delle altre riserve tecniche dei rami vita, la variazione delle riserve tecniche relative ai contratti per i quali il rischio dell’investimento è a carico degli assicurati relativamente ai contratti di assicurazione e a strumenti finanziari rientranti nell’ambito di applicazione dell’IFRS 4. Gli importi iscritti sono espressi al lordo delle spese di liquidazione e al netto delle quote cedute in riassicurazione. Altri ricavi La voce comprende, in particolare: x i ricavi derivanti dalla vendita di beni, alla prestazione di servizi diversi da quelli di natura finanziaria e dall’utilizzo, da parte di terzi, di attività materiali e immateriali e di altre attività di impresa; x gli altri proventi tecnici netti connessi a contratti di assicurazione; x le differenze di cambio da imputare a conto economico di cui allo IAS 21; x gli utili realizzati e gli eventuali ripristini di valore relativi agli attivi materiali e immateriali 367 Altri costi La voce comprende, in particolare: x i costi relativi alla vendita di beni diversi da quelli di natura finanziaria; x gli altri oneri tecnici netti connessi a contratti di assicurazione; x gli accantonamenti effettuati nell’esercizio; x le differenze di cambio da imputare a conto economico di cui allo IAS 21; x le perdite realizzate, le eventuali riduzioni durevoli di valore e gli ammortamenti relativi ad attivi materiali – quando non allocati a voci specifiche - e immateriali Benefici per i dipendenti Per i piani a benefici definiti, il costo relativo ai benefici forniti è determinato utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni esercizio. Gli utili e le perdite attuariali sono rilevati interamente nel periodo in cui sorgono. Rientra in questa categoria la polizza assistenza sanitaria per i dirigenti in quiescenza. Per quanto riguarda il trattamento di fine rapporto, in seguito alla riforma della previdenza complementare introdotta dalla Legge n. 296/06, occorre distinguere tra: x Trattamento di fine rapporto maturato al 31 dicembre 2006: mantiene la qualificazione di piano a prestazione definita in quanto la citata riforma non ne modifica la natura. x Trattamento di fine rapporto maturato dopo il 31 dicembre 2006: in base alla nuova normativa il TFR maturando è, sulla base della scelta effettuata da ogni singolo dipendente, destinato alle forme di previdenza complementare o trasferito al Fondo di Tesoreria istituito presso l’INPS. In entrambi i casi il TFR si configura come piano a contribuzione definita a fronte del quale la società iscrive per competenza a conto economico le quote di contribuzione ai fondi di previdenza integrativa e al Fondo INPS a fronte delle prestazioni di lavoro prestate dai dipendenti. Per le aziende con meno di 50 dipendenti, la nuova normativa non prevede l’obbligo di trasferimento del TFR al Fondo INPS, per cui, nel caso in cui il dipendente non ha optato per la destinazione a forme di previdenza complementare, si applica integralmente la precedente normativa contabile. Attività e passività fiscali Le imposte sul reddito sono determinate in base alla previsione dell’onere fiscale calcolato sul reddito del Gruppo sulla base delle aliquote d’imposta in vigore alla data di redazione del bilancio. La Capogruppo, unitamente alle controllate italiane, ha esercitato l’opzione per l’adesione al consolidato fiscale nazionale. Sono state iscritte le imposte anticipate e differite sull’ammontare complessivo delle differenze temporanee tra i valori fiscalmente imponibili e i valori di bilancio. Pertanto, su tutte le rettifiche apportate in applicazione dei principi IAS/IFRS è calcolato il corrispondente effetto fiscale dove necessario, in base alle aliquote fiscali previste dalla vigente normativa. 368 RELAZIONI E BILANCI 2011 INCERTEZZE SULL’UTILIZZO DI STIME Viene di seguito fornita l’informativa richiesta dal paragrafo 116 dello IAS 1. Il bilancio consolidato dell’esercizio 2011 è stato redatto nel rispetto dei postulati della chiarezza e della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico dell’esercizio. All’interno della nota integrativa sono state adeguatamente motivate le decisioni assunte e i criteri di stima e di valutazione adottati nell’applicazione dei principi contabili internazionali. L’utilizzo di stime e assunzioni di vario genere da parte degli amministratori possono tuttavia influenzare la determinazione delle attività e delle passività, dei costi e dei ricavi esposti in bilancio. E’ doveroso segnalare che le stime e le ipotesi utilizzate, formulate sulla base dell’esperienza storica e di ulteriori elementi di ragionevolezza, sono soggette a possibili variazioni che possono determinare effetti significativi sulla situazione patrimoniale ed economica esposta nel presente bilancio. L’impiego, in misura più rilevante, di valutazioni soggettive si è verificato nei seguenti casi: x nella verifica della recuperabilità degli avviamenti iscritti nell’attivo originati da operazioni di acquisizione aziendale x nella determinazione del fair value di attività e passività finanziarie nei casi in cui lo stesso non era osservabile su mercati attivi. Gli elementi di soggettività risiedono, in tal caso, nelle valutazioni che sono effettuate utilizzando input non desunti direttamente o indirettamente da parametri osservabili sul mercato e che comportano quindi stime ed assunzioni da parte del valutatore x nella stima della recuperabilità delle imposte differite attive x nella quantificazione dei fondi per rischi e oneri e dei fondi per benefici ai dipendenti, in considerazione della indeterminatezza o dell’ammontare o della data di sopravvenienza e delle ipotesi attuariali applicate. x nella determinazione della stima delle riserve tecniche dei rami danni. 369 Rideterminazione di alcune voci di bilancio al 31 dicembre 2010 A seguito di alcuni approfondimenti sulle operazioni di elisione dei rapporti infragruppo dell’anno precedente, si è provveduto a riclassificare, nell’ambito del conto economico, alcune voci di costo. Inoltre, in ossequio alle istruzioni per la compilazione dei prospetti di bilancio consolidato (allegato 1 al regolamento ISVAP n.7/2007) si è provveduto a riclassificare i costi relativi alle prestazioni di servizi diversi da quelli di natura finanziaria dalla voce “altre spese di amministrazione” alla voce “altri costi”. Nella tabella sottostante si illustrano gli importi, espressi in migliaia di euro, delle rettifiche apportate sulle singole voci di Conto Economico. (in migliaia di euro) voce descrizione 2.2 2.4.2 2.5.2 2.5.3 2.6 Commissioni passive Altri oneri Spese di gestione degli investimenti Altre spese di amministrazione Altri costi saldo ante ammontare saldi riclassifiche riclassifiche riclassificati -2.942 -15.248 -25.056 -142.294 -124.781 -126 -1.322 -7.413 19.149 -10.288 -3.068 -16.570 -32.469 -123.145 -135.069 Le riclassifiche di cui sopra non hanno prodotto alcuna variazione sul risultato economico e sul patrimonio netto al 31/12/2010. Gli schemi di Conto Economico, così come gli allegati al bilancio e gli schemi inseriti in Nota Integrativa, riportano pertanto, nella colonna relativa all’esercizio 2010, i saldi riclassificati secondo le modalità sovraesposte. 370 RELAZIONI E BILANCI 2011 PARTE B: AREA DI CONSOLIDAMENTO Elenco partecipazioni del Gruppo I prospetti che seguono illustrano rispettivamente le partecipazioni consolidate integralmente che compongono l’area di consolidamento e quelle consolidate a patrimonio netto. Rispetto al precedente esercizio, nell’ambito delle società controllate consolidate integralemente, si segnala, la fusione per incorporazione della società Caixa Sabadell S.A. nella società UNNIM Protecciò S.A. Per tale operazione si rimanda a quanto già illustrato nella relazione sulla gestione. Società controllate consolidate integralmente Società ITALIANA ASSICURAZIONI S.p.A. Milano Cap. Soc. €40.455.077 REALE SEGUROS GENERALES S.A. Madrid Cap. Soc. €87.425.600 IGAR S.A. Madrid Cap. Soc. €33.343.480 UNNIM PROTECCIO' S.A. Terrassa Cap. Soc. €10.000.000 CAI SEGUROS GENERALES S.A. Saragozza Cap. Soc. €9.100.000 REALE VIDA Y PENSIONES S.A. Madrid Cap. Soc. €9.050.000 REALE IMMOBILI S.p.A. Torino Cap. Soc. €180.000.000 BANCA REALE S.p.A. Torino Cap. Soc. €30.000.000 BLUE ASSISTANCE S.p.A. Torino Cap. Soc. €3.120.000 Settore % Società e % Interessenza diretta indiretta di Gruppo assicurativo danni e vita 100,00 - 100,00 assicurativo danni 95,00 Italiana Ass. S.p.A. 5,00 100,00 immobiliare 95,00 Reale Seguros S.A. 5,00 100,00 assicurativo danni - Reale Seguros S.A. 50,00 50,00 assicurativo danni - Reale Seguros S.A. 50,00 50,00 assicurativo vita 5,00 Reale Seguros S.A. 95,00 100,00 immobiliare 85,92 Italiana Ass. S.p.A. 14,08 100,00 bancario 95,00 Italiana Ass. S.p.A. 5,00 100,00 servizi 100,00 - 100,00 Società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto Società SARA ASSICURAZIONI S.p.A. Roma Cap. Soc. €54.675.000 Settore assicurativo danni % Società e % Interessenza diretta indiretta di Gruppo 31,43 - 31,43 371 PARTE C: INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 1. ATTIVITÀ IMMATERIALI Le attività immateriali si compongono come segue: (in migliaia di euro) 31.12.2011 31.12.2010 variazione 251.121 63.004 314.125 226.861 54.872 281.733 24.260 8.132 32.392 Avviamento Altre attività immateriali Totale Avviamento La tabella che segue illustra la movimentazione avvenuta nell’esercizio della voce in oggetto: (in migliaia di euro) Valore lordo a inizio esercizio Perdite durevoli di valore registrate in esercizi precedenti Subtotale Incrementi del periodo Riduzioni per cessioni e riclassifiche Perdite di valore registrate nel periodo Altre variazioni Totale 31.12.2011 31.12.2010 234.182 -7.321 226.861 24.260 0 0 0 251.121 234.182 -7.321 226.861 0 0 0 0 226.861 L’incremento registrato nell’esercizio, pari a 24.260 migliaia di euro, si riferisce all’acquisizione della partecipazione nella Caixa Sabadell S.A., società successivamente incorporata nella società UNNIM Protecciò S.A. L’avviamento ammonta a 251.121 migliaia di euro e deriva dalle seguenti operazioni: x Reale Seguros: incorporazione Imperio Vida y Diversos S.A.: x Reale Seguros: incorporazione Union Aseguradora S.A.: x Reale Seguros: incorporazione Mutual Flechera S.A.: x Differenza di consolidamento su UNNIM Protecciò S.A.: 49.070 x Differenza di consolidamento su CAI Seguros Generales S.A.: 19.876 13.169 163.425 5.581 L’avviamento derivante dall’incorporazione della Imperio Vida y Diversos da parte di Reale Seguros avvenuta nel 2003 espone il valore residuo della differenza positiva tra il costo dell’acquisizione e i valori contabili delle attività e passività acquisite dal Gruppo. L’avviamento derivante dall’incorporazione di Union Aseguradora da parte di Reale Seguros deriva dall’operazione di aggregazione aziendale avvenuta nel corso dell’esercizio 2005. L’avviamento derivante dall’acquisizione della Mutual Flechera da parte di Reale Seguros deriva dall’operazione di aggregazione aziendale avvenuta nel corso dell’esercizio 2007. 372 RELAZIONI E BILANCI 2011 L’avviamento derivante dall’acquisizione della partecipazione in Caixa Terrassa Previsiò (oggi denominata UNNIM Protecciò S.A.) da parte di Reale Seguros avvenuta nel corso del 2008 espone la differenza positiva tra il costo dell’acquisizione e i valori di mercato delle attività e passività acquisite per un importo pari a 24.810 migliaia di euro. Tale valore si è incrementato nel corso dell’esercizio per la differenza positiva tra il costo dell’acquisizione e i valori di mercato delle attività e delle passività acquisite della società Caixa Sabadell S.A. da parte di Reale Seguros S.A. per un valore pari a 24.260 migliaia di euro. L’avviamento derivante dall’acquisizione della partecipazione in Cai Seguros Generale S.A. da parte di Reale Seguros avvenuta nel corso del 2009 espone la differenza positiva tra il costo dell’acquisizione e i valori di mercato delle attività e passività acquisite. L’avviamento oggetto di allocazione in sede di first time adoption alla data di passaggio agli IFRS-IAS (il 1°gennaio 2004) è stato pari all’ammontare totale dell’avviamento “ereditato” come tale alla data del 31/12/2003, non avendo provveduto alla rideterminazione delle business combination intervenute prima di quella data, come consentito dall’IFRS 1. L’avviamento, indipendentemente dalla sua origine, è stato allocato alle CGU - Cash Generating Units che si prevede beneficino delle sinergie derivanti dalle aggregazioni aziendali, come prescritto dallo IAS 36 paragrafo 80. Più specificamente, nel caso di operazioni che si sono tradotte in incorporazione di azienda o ramo d‘azienda, il Gruppo ha identificato la CGU su cui allocare l’avviamento con l’azienda o il ramo d’azienda incorporato mentre nel caso di acquisizione di legal entity la CGU è stata identificata con la società oggetto di acquisizione. Tale identificazione trova peraltro riscontro nel livello al quale il sistema di controllo di gestione interno fornisce alla direzione i dati economici funzionali al monitoraggio e alla gestione. Il Gruppo verifica la ricuperabilità degli avviamenti allocati alle CGU - Cash Generating Units – in sede di bilancio annuale e di bilancio semestrale. Infatti, in base a quanto previsto dallo IAS 36 “Riduzione durevole di valore delle attività”, dallo IAS 38 “Attività immateriali” e dall’IFRS 3 “Aggregazioni di imprese”, l’avviamento in quanto bene a vita utile indefinita, non viene ammortizzato sistematicamente ma è soggetto ad una verifica di ricuperabilità, denominata impairment test, al fine di identificare l’esistenza di un’eventuale perdita di valore. La determinazione del valore contabile delle CGU avviene in modo coerente con la determinazione dei flussi finanziari idonei a identificarne il valore recuperabile: pertanto se nei flussi finanziari futuri della CGU sono comprese entrate ed uscite relative a determinate attività e passività, le medesime sono incluse nel valore contabile della stessa. In particolare, nel caso di CGU coincidenti con società che producono autonomo bilancio, il valore contabile corrisponde all’aggregato formato dalle attività, passività e patrimonio netto della legal entity e dal relativo avviamento (c.d. equity side), equivalente al contributo della CGU al patrimonio netto consolidato. La determinazione del valore recuperabile della CGU è effettuata solo sulla base del modello del valore d’uso, non essendo determinabile il fair value netto dei costi di vendita. Sotto il profilo operativo, la determinazione del valore d’uso si esplicita nella stima dei flussi finanziari attesi, in entrata ed in uscita, che saranno generati o assorbiti dalla CGU, attualizzati ad un tasso predefinito (Discounted cash flow). A tal fine sono considerati i piani triennali approvati dal Consiglio di Amministrazione e proiettati lungo lo stesso arco temporale utilizzato per le valutazioni operate in sede di acquisizione (da 3 a 9 anni a seconda dell’acquisizione). I flussi finanziari attesi comprendono oltre ai premi e agli oneri legati alla gestione delle polizze assicurative, anche i proventi e gli oneri connessi alle attività finanziarie presenti nel portafoglio in quanto strettamente connessi alla natura dell’attività assicurativa. Ne consegue che i flussi finanziari tendono a coincidere con il risultato netto della CGU. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il cost of equity, determinato come somma tra il rendimento di investimenti privi di rischio (es.: titoli di stato di Paesi stabili) ed un premio per il rischio - a sua volta dipendente dalla rischiosità sistematica dell'azienda oggetto di valutazione, misurata attraverso un coefficiente ß. Le assunzioni finanziarie adottate per l’impairment test di questo esercizio si sono tradotte in un tasso di attualizzazione compreso tra il 9,7% e il 10,21% (rendimento titoli di stato: 5,49%; premio di rischio: 4,21% - 4,72%). 373 Il valore d’uso comprende la determinazione del valore terminale della CGU, effettuata mediante la capitalizzazione dei flussi finanziari generati successivamente al periodo di previsione esplicita tramite il ricorso a formule di rendita perpetua. In particolare si è proceduto all’attualizzazione dell’ultimo flusso di cassa in perpetuità con crescita ipotizzata dell’1%. Si segnala infine che le valutazioni eseguite con il metodo del DCF sono state oggetto di sensitivity analisys ipotizzando oscillazioni del tasso di attualizzazione di +/- 1%, correlate a variazioni del tasso di crescita utilizzato per il terminal value nell’intervallo compreso tra 0,5% e +1,5%. Nelle tabelle che seguono si riporta una sintesi dei risultati dell’analisi effettuata: INCORPORAZIONE UNION ASEGURADORA Variazione del valore recuperabile della CGU Tasso di crescita Tasso di attualizzazione 9,21% 10,21% 11,21% valore recuperabile valore contabile 0,50% 106,9% 96,6% 86,6% 1,00% 111,3% 100,0% 89,2% 279.857 213.406 1,50% 116,3% 103,8% 92,1% (in migliaia di euro) INCORPORAZIONE IMPERIO Variazione del valore recuperabile della CGU Tasso di crescita Tasso di attualizzazione 9,21% 10,21% 11,21% valore recuperabile valore contabile 0,50% 106,0% 95,3% 86,5% 1,00% 111,4% 100,0% 89,9% 26.394 21.177 1,50% 117,5% 104,2% 93,6% (in migliaia di euro) INCORPORAZIONE MUTUAL FLECHERA Variazione del valore recuperabile della CGU Tasso di crescita Tasso di attualizzazione 9,21% 10,21% 11,21% valore recuperabile valore contabile 374 RELAZIONI E BILANCI 2011 0,50% 109,6% 97,0% 86,9% 10.352 9.530 1,00% 113,6% 100,0% 89,1% 1,50% 118,1% 103,3% 91,6% (in migliaia di euro) ACQUISIZIONE UNNIM PROTECCIO' Variazione del valore recuperabile della CGU Tasso di attualizzazione 8,70% 9,70% 10,70% valore recuperabile valore contabile 0,50% 111,2% 96,3% 84,4% Tasso di crescita 1,00% 116,3% 100,0% 87,2% 77.200 56.861 1,50% 122,1% 104,2% 90,3% (in migliaia di euro) ACQUISIZIONE CAI Variazione del valore recuperabile della CGU Tasso di attualizzazione 8,70% 9,70% 10,70% valore recuperabile valore contabile 0,50% 109,5% 96,2% 85,5% 24.915 24.772 Tasso di crescita 1,00% 114,7% 100,0% 88,4% 1,50% 120,5% 104,3% 91,7% (in migliaia di euro) 375 Altre attività immateriali La tabella che segue illustra la movimentazione avvenuta nell’esercizio della voce in oggetto: (in migliaia di euro) Altre attività immateriali Software Esistenze iniziali lorde Acquisti e spese incrementative Decrementi per cessione o per riclassifica Incrementi derivanti da aggregazioni aziendali Perdite durevoli di valore Riprese di valore Altre variazioni Esistenze finali lorde Fondo ammortamento iniziale Ammortamenti del periodo Altre variazioni Fondo ammortamento finale Valori di bilancio di fine periodo 188.870 28.805 0 1.519 0 0 1 219.195 -135.833 -21.122 -955 -157.910 61.285 Totale Altre 2.971 155 0 0 0 0 -1 3.125 -1.136 -271 1 -1.406 1.719 191.841 28.960 0 1.519 0 0 0 222.320 -136.969 -21.393 -954 -159.316 63.004 Le altre attività immateriali sono costituite prevalentemente dai costi del software ad utilizzo pluriennale. Tali attività hanno tutte vita utile definita e sono ammortizzate con aliquote comprese tra il 20% ed il 33%. Nel corso dell’esercizio non sono emerse perdite durevoli di valore. Per quanto riguarda gli acquisti, le poste più significative, per un importo pari a 20.070 migliaia di euro, sono relative alla Capogruppo e hanno riguardato i seguenti progetti: BOA (Back Office rete Agenziale), Montesconti (Gestione flessibilità commerciale), Nuova piattaforma WEB (Evoluzione del nuovo Sito di RMA e delle altre compagnie del Gruppo), Sinistri WEB (Aggiornamento tecnologico Gestionale Sinistri). Si segnala inoltre un incremento di 8.251 migliaia di euro per lo sviluppo del nuovo sistema informativo PES da parte della controllata spagnola Reale Seguros Generales S.A. Nell’ambito delle altre attività immateriali, l’incremento è interamente relativo all’acquisizione di un portafoglio polizze realizzata da Reale Seguros Generales S.A. 2. ATTIVITÀ MATERIALI Ammontano complessivamente a 159.588 migliaia di euro e registrano, rispetto al 31.12.10, una variazione positiva pari a 620 migliaia di euro. Il prospetto che segue ne illustra la composizione: (in migliaia di euro) Immobili uso impresa: . Terreni . Fabbricati . Fondo ammortamento fabbricati Valore netto Altre attività materiali: . Valore lordo . Fondo ammortamento Valore netto Totale 376 RELAZIONI E BILANCI 2011 31.12.2011 31.12.2010 variazione 67.562 82.630 -25.324 124.868 65.089 83.261 -24.572 123.778 2.473 -631 -752 1.090 189.749 -155.029 34.720 159.588 182.237 -147.047 35.190 158.968 7.512 -7.982 -470 620 Immobili uso impresa Gli immobili iscritti nell’ambito delle attività materiali sono quelli destinati all’esercizio dell’impresa. Sono rilevati al costo e, previo scorporo del terreno, sono ammortizzati sistematicamente in base alla loro vita utile. In particolare si segnala che l’aliquota di ammortamento utilizzata corrisponde prevalentemente al 3%. Lo scorporo del terreno è avvenuto sulla base di perizie effettuate nel corso del 2005 e che hanno fornito un parametro attendibile per l’individuazione dei valori alla data di transizione (1/1/04) Il valore degli immobili del Gruppo è annualmente sottoposto a verifica. In particolare le compagnie assicurative devono osservare le disposizioni dell’Istituto di Vigilanza in merito alla determinazione del valore corrente dei propri investimenti immobiliari. Per quanto riguarda gli immobili uso impresa si segnala che il valore contabile è inferiore di 74 milioni di euro rispetto a quello di mercato determinato dalle perizie. La tabella che segue illustra la movimentazione della voce: (in migliaia di euro) Esistenze iniziali lorde Acquisti Spese incrementative Decrementi per cessione o per riclassifica Incrementi derivanti da aggregazioni aziendali Perdite durevoli di valore Riprese di valore Altre variazioni Esistenze finali lorde Terreni Fabbricati Totale 65.089 2.382 0 -70 0 0 0 161 67.562 83.261 1.526 5.677 -6.236 0 -483 141 -1.256 82.630 148.350 3.908 5.677 -6.306 0 -483 141 -1.095 150.192 -24.572 -2.201 1.449 -25.324 -24.572 -2.201 1.449 -25.324 57.306 124.868 Fondo ammortamento iniziale Ammortamenti del periodo Altre variazioni Fondo ammortamento finale Valori di bilancio di fine periodo 67.562 Le variazioni in aumento si riferiscono alle controllate Reale Seguros S.A. e Reale Immobili S.p.A. e sono relative a nuove acquisizioni. Le variazioni in diminuzione derivano dall’operazione di conferimento al Fondo Comune di Investimento Immobiliare di tipo chiuso “Venere” e da altre vendite immobiliari realizzate dalla controllate Reale Immobili S.p.A. Le altre variazioni derivano dal cambio di destinazione di alcune unità immobiliari di proprietà della Capogruppo e delle controllate Reale Immobili S.p.A. e Reale Seguros S.A. Nel corso dell’esercizio, si è proceduto alla corretta allocazione tra valore del terreno e valore del fabbricato di immobili acquistati nel corso dell’esercizio precedente dalla controllata Reale Seguros S.A. 377 Altri attivi materiali: la tabella che segue illustra la movimentazione della voce. (in migliaia di euro) Altri attivi Mobilio Impianti Esistenze iniziali lorde Acquisti e spese incrementative Decrementi per cessione o per riclassifica Incrementi derivanti da aggregazioni aziendali Perdite durevoli di valore Riprese di valore Altre variazioni Esistenze finali lorde 99.509 2.233 -1.389 0 0 0 -3 100.350 72.744 6.741 -85 0 0 0 -1 79.399 9.984 12 0 0 0 0 0 9.996 182.237 8.986 -1.474 0 0 0 -4 189.745 Fondo ammortamento iniziale Ammortamenti del periodo Altre variazioni Fondo ammortamento finale -86.070 -4.825 1.378 -89.517 -51.252 -4.341 55 -55.538 -9.725 -244 -1 -9.970 -147.047 -9.410 1.432 -155.025 10.833 23.861 26 34.720 Valori di bilancio di fine periodo materiali Totale Le altre attività materiali comprendono prevalentemente i beni strumentali in dotazione alle società del Gruppo per l’esercizio dell’attività, quali mobilio, hardware, impianti e attrezzature. 3. RISERVE TECNICHE A CARICO RIASSICURATORI Ammontano complessivamente a 497.875 migliaia di euro e si riferiscono al lavoro diretto per 487.125 migliaia di euro e al lavoro indiretto per 10.750 migliaia di euro. Esse risultano così composte: (in migliaia di euro) Riserva premi danni Riserva sinistri danni Riserva per somme da pagare Riserve matematiche Riserve vita di classe D Altre riserve vita Totale 31.12.2011 31.12.2010 Variazione 135.602 304.761 2.193 46.798 8.311 210 497.875 116.745 295.502 3.202 65.857 8.894 67 490.267 18.857 9.259 -1.009 -19.059 -583 143 7.608 Il dettaglio di tali riserve tra cedute e retrocedute è indicato nell’apposito allegato Isvap. 378 RELAZIONI E BILANCI 2011 4. INVESTIMENTI Sono così composti: (in migliaia di euro) 31.12.2011 31.12.2010 variazione 988.657 61.326 0 581.942 6.437.577 837.912 8.907.414 1.027.174 76.235 0 495.632 6.492.245 918.097 9.009.383 -38.517 -14.909 0 86.310 -54.668 -80.185 -101.969 Investimenti immobiliari Partecipazioni in controllate, collegate e j.v. Investimenti posseduti sino alla scadenza Finanziamenti e crediti Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie a fair value rilevato a c/ec. Totale Investimenti immobiliari Gli immobili iscritti alla voce Investimenti corrispondono a quelli destinati alla locazione a terzi. Sono rilevati al costo, conformemente a quanto previsto dallo IAS 16, cui lo IAS 40 rinvia nel caso di adozione del modello del costo, e, previo scorporo del terreno, sono ammortizzati sistematicamente in base alla loro vita utile. Lo scorporo del valore del terreno dal resto del valore dell’immobile è avvenuto, per le società italiane, sulla base delle perizie effettuate nel corso del 2005 e che hanno fornito un parametro attendibile per l’individuazione dei valori alla data di transizione (1/1/04). Per quanto riguarda le società spagnole, già in sede civilistica, in applicazione dei principi nazionali, i valori dei terreni sono rilevati separatamente rispetto a quelli dei fabbricati. Si segnala che l’aliquota di ammortamento utilizzata è compresa tra l’1% e il 3%. Il valore degli immobili del Gruppo è annualmente sottoposto a verifica. In particolare le compagnie assicurative devono osservare le disposizioni dell’Istituto di Vigilanza in merito alla determinazione del valore corrente dei propri investimenti immobiliari. Il valore contabile degli investimenti immobiliari è inferiore di 511 milioni di euro rispetto a quello di mercato determinato dalle perizie. La tabella che segue illustra la movimentazione della voce. (in migliaia di euro) Esistenze iniziali lorde Acquisti Spese incrementative Decrementi per cessione o per riclassifica Incrementi derivanti da aggregazioni aziendali Perdite durevoli di valore Riprese di valore Altre variazioni Esistenze finali lorde Terreni Fabbricati Totale 434.311 0 0 -13.438 0 0 0 263 421.136 670.778 0 5.338 -25.292 0 -125 164 832 651.695 1.105.089 0 5.338 -38.730 0 -125 164 1.095 1.072.831 -77.915 -9.602 3.343 -84.174 -77.915 -9.602 3.343 -84.174 567.521 988.657 Fondo ammortamento iniziale Ammortamenti del periodo Altre variazioni Fondo ammortamento finale Valori di bilancio di fine periodo 421.136 379 Le variazioni in diminuzione derivano dall’operazione di conferimento al Fondo Comune di Investimento Immobiliare di tipo chiuso “Venere” (come indicata nella relazione sulla gestione) e da altre vendite immobiliari realizzate dalla controllata Reale Immobili S.p.A. Le altre variazioni derivano dal cambio di destinazione di alcune unità immobiliari di proprietà della Capogruppo e delle controllate Reale Immobili e Reale Seguros. Nel corso dell’esercizio si è proceduto alla corretta allocazione tra valore del terreno e valore del fabbricato di immobili acquisiti nel corso dell’esercizio precedente dalla controllata Reale Seguros. Partecipazioni in controllate, collegate e joint venture Reale Mutua consolida integralmente tutte le società controllate, comprese quelle che svolgono attività dissimile. Rientra in questa categoria la partecipazione in Sara Assicurazioni S.p.A., società collegata valutata con il metodo del patrimonio netto. Al 31 dicembre la voce ammonta a 61.326 migliaia di euro, il decremento di 14.909 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente è dovuto all’adeguamento al patrimonio netto pro-quota di Sara Assicurazioni S.p.A. Finanziamenti e crediti La voce è così composta: (in migliaia di euro) Titoli di debito Finanziam. e crediti verso la clientela bancaria Finanziamenti interbancari Depositi presso imprese cedenti Altri finanziamenti e crediti Totale 31.12.2011 31.12.2010 variazione 52.067 99.805 168.959 7.125 253.986 581.942 54.170 51.031 73.732 9.514 307.185 495.632 -2.103 48.774 95.227 -2.389 -53.199 86.310 La voce Titoli di debito, il cui fair value è pari a 52 milioni di euro circa, accoglie prevalentemente i titoli obbligazionari delle emissioni speciali ANIA ed un titolo obbligazionario a tasso variabile emesso da Banca del Piemonte, non quotati in un mercato attivo. Si segnala che, per i titoli di debito appartenenti a tale categoria, non sono state rilevate perdite di valore. La voce Finanziamenti interbancari accoglie il credito della consolidata Banca Reale verso altri istituti di credito per depositi attivi. Nell’ambito della voce “Altri finanziamenti e crediti” si segnala la partecipazione nella società CredemAssicurazioni S.p.A. per un importo pari a 24 milioni di euro. In considerazione delle opzioni di acquisto e di vendita previste dal contratto di compravendita mancano i presupposti per procedere alla contabilizzazione dell’acquisto (recognition) della partecipazione da parte della Capogruppo. Pertanto, alla voce “Finanziamenti e crediti” è stato iscritto l’esborso effettuato, maggiorato degli interessi maturati previsti dal contratto. La voce “Altri finanziamenti e crediti” include i depositi non a vista e i contratti di pronti contro termine stipulati dalle società controllate spagnole, per un importo pari a 100 milioni di euro circa; comprende inoltre, così come previsto dal Regolamento ISVAP n. 7, i crediti verso agenti subentranti per rivalsa su indennità fine mandato corrisposte ad agenti cessati per un ammontare pari a 73 milioni di euro e prestiti su polizze vita per 13 milioni di euro. 380 RELAZIONI E BILANCI 2011 Attività finanziarie disponibili per la vendita Sono così composte: (in migliaia di euro) Titoli di capitale Titoli di debito Quote di OICR Altri investimenti finanziari Totale 31.12.2011 31.12.2010 variazione 160.716 5.954.012 322.849 0 6.437.577 90.283 6.107.645 294.317 0 6.492.245 70.433 -153.633 28.532 0 -54.668 L’intero portafoglio delle attività finanziarie classificate come disponibili per la vendita è valutato al fair value, ad eccezione di alcune azioni non quotate, valutate al costo, per un valore di circa 8 milioni di euro per le quali non risulta determinabile in maniera attendibile il fair value. Si segnala che i titoli di debito sono composti prevalentemente da titoli obbligazionari emessi da Stati o da Enti Sovranazionali, come si può desumere nella sezione “Informativa sui rischi (Rischio di liquidità)”. Relativamente ai titoli di debito sovrano, si espongono nel seguente prospetto i relativi impatti, per emittente, sullo stato patrimoniale e sul risultato: (in migliaia di euro) Valore mercato Nazione Austria Australia Belgio Canada Danimarca Finlandia Francia Germania Grecia Irlanda Italia Lussemburgo Norvegia Olanda Polonia Portogallo Regno Unito Spagna Stati Uniti Svezia Sovranazionali Totale 31.12.2011 52.109 1.166 123.138 13.847 6.109 37.491 184.274 689.863 3.883 887 3.274.800 7.031 19.372 211.724 4.692 15.524 439 271.006 6.832 43.142 109.367 5.076.696 Riserva Available Impairment Valutazione a conto for sale (AFS) (AFS) economico (FVTPL) 1.924 -2 -784 2.038 251 758 2.972 5.303 0 -42 -242.302 236 181 2.237 -469 -2.893 19 -2.987 911 91 2.874 -229.683 0 0 0 0 0 0 0 0 12.379 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 12.379 57 0 41 0 0 15 210 1.277 0 0 -2.466 0 0 346 0 0 0 143 0 0 -41 -418 La riserva su attività finanziarie disponibili per la vendita, al lordo delle imposte e al lordo delle imputazioni originate dallo shadow accounting, è così suddivisa: 381 x Plusvalenze latenti per un importo di circa 39 milioni di euro; x Minusvalenze latenti per un importo di circa 323 milioni di euro. (in migliaia di euro) impairment Titoli di debito Titoli di capitale Quote di OICR Totale al 31.12.2011 al 31.12.2010 12.379 2.085 519 14.983 66 3.027 0 3.093 Per quanto riguarda le riduzioni di valore riconosciute a conto economico nel periodo, si riepilogano di seguito gli importi per ciascuna tipologia di attività finanziaria: Si segnala che, in base ai criteri di obiettiva evidenza di impairment stabiliti, alla data di riferimento risultano quote di OICR alle quali applicare una riduzione di valore per un importo pari a 60 migliaia di euro. Si è proceduto inoltre a rilevare delle riduzioni di valore, con impatto a conto economico, sui titoli di capitale e quote di OICR che avevano subito impairment alla fine del precedente esercizio, secondo quanto previsto dai principi IAS/IFRS, per un importo complessivo di 2.544 migliaia di euro. Si segnala che, a seguito della proposta di ristrutturazione del debito sovrano della Grecia, la Società ha provveduto a svalutare i titoli di stato ellenici, per un importo di circa 12.379 migliaia di euro, utilizzando il valore di mercato alla data di riferimento. Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico Sono così dettagliate: (in migliaia di euro) Att. finanziarie possedute per essere negoziate Titoli di debito Titoli di capitale Quote di OICR Altri investimenti finanziari Totale Titoli di debito Att. finanziarie designate a f.v. Titoli di capitale rilevato a c/ec. Quote di OICR Altri investimenti finanziari Totale Totale attivita finanziarie rilevate a c/ec. 31.12.2011 31.12.2010 variazione 14.527 0 826 11.285 26.638 440.933 77.612 290.739 1.990 811.274 837.912 37.829 0 2.081 10.085 49.995 471.611 85.094 309.129 2.268 868.102 918.097 -23.302 0 -1.255 1.200 -23.357 -30.678 -7.482 -18.390 -278 -56.828 -80.185 Le “Attività finanziarie possedute per essere negoziate” sono prevalentemente composte, per un importo pari a 14,5 milioni di euro, da titoli di debito detenuti per la negoziazione nel breve periodo dalla controllata Banca Reale S.p.A. e da strumenti finanziari derivati per un importo pari a 11 milioni di euro (per ulteriori dettagli si rimanda alla sezione “Parte F – Informazioni sui rischi – strumenti finanziari derivati”). All’interno delle “Attività Finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico” sono compresi gli investimenti il cui rischio è a carico degli assicurati vita e derivanti dalla gestione dei fondi pensione per 668 milioni di euro. In tale voce sono inoltre comprese 67 quote del Fondo Comune di Investimento 382 RELAZIONI E BILANCI 2011 Immobiliare di tipo “chiuso” Venere, sottoscritte dalla controllata Reale Immobili S.p.A. a fronte del conferimento degli immobili a tale Fondo gestito dalla Società IDeA FIMIT SGR S.p.A. per un importo pari a 33,5 milioni di euro. Le “Attività finanziarie possedute per essere negoziate” comprendono minusvalenze nette da valutazione per un importo complessivo di circa 1 milione di euro, mentre le “Attività finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico” comprendono minusvalenze nette da valutazione per un importo complessivo di 48 milioni di euro. Si segnala che nel corso dell’esercizio non sono avvenute riclassificazioni tra le categorie di attività sopra riportate e non sono stati effettuati trasferimenti tra il livello 1 ed il livello 2 della scala gerarchica del fair value. Inoltre, non si registrano variazioni degli strumenti finanziari del livello gerarchico 3 (per ulteriori informazioni si rimanda agli allegati “Dettaglio delle attività e passività finanziarie per livello” e “Dettaglio delle variazioni delle attività e delle passività finanziarie del livello 3”). 5. CREDITI DIVERSI Ammontano a 817.879 migliaia di euro e registrano, rispetto al 31.12.2010, un incremento pari a 20.677 migliaia di euro. Sono così composti: (in migliaia di euro) Crediti derivanti da operazioni di ass.diretta Crediti derivanti da operazioni di riassicuraz. Altri crediti Totale 31.12.2011 31.12.2010 Variazione 658.407 12.871 146.601 817.879 643.394 9.348 144.460 797.202 15.013 3.523 2.141 20.677 Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali e degli altri crediti sia allineato al loro fair value. I crediti commerciali non producono interessi e hanno scadenze a breve. Con riferimento ai crediti verso assicurati, agenti e compagnie di assicurazione e riassicurazione, il Gruppo non presenta particolari concentrazioni del rischio di credito in quanto l’esposizione creditoria risulta parcellizzata su un largo numero di controparti. Crediti derivanti da operazioni di assicurazione diretta La voce è così composta: (in migliaia di euro) Crediti verso assicurati Crediti verso agenti Crediti verso compagnie c/correnti Somme da recuperare Totale 31.12.2011 31.12.2010 Variazione 389.717 191.196 33.270 44.224 658.407 378.907 198.729 23.677 42.081 643.394 10.810 -7.533 9.593 2.143 15.013 Si segnala che i crediti verso assicurati sono esposti al netto delle svalutazioni effettuate pari a 33.486 migliaia di euro. Il fondo svalutazione crediti è principalmente appostato sui rami infortuni, incendio, altri danni ai beni R.C.Generale e cauzione. Il fondo svalutazione crediti appostato sui crediti verso agenti ammonta a 6.879 migliaia di euro e i crediti verso compagnie conti correnti sono esposti al netto del fondo svalutazione crediti per 1.342 migliaia di euro. 383 Crediti derivanti da operazione di riassicurazione: Ammontano a 12.871 migliaia di euro al netto del relativo fondo svalutazione pari a 1.754 migliaia di euro. La tabella sottostante ne riporta il dettaglio: (in migliaia di euro) Crediti verso compagnie di riassicurazione Crediti verso intermediari di riassicurazione Totale 31.12.2011 31.12.2010 Variazione 11.535 1.336 12.871 7.259 2.089 9.348 4.276 -753 3.523 Altri crediti La voce è così composta: (in migliaia di euro) Crediti verso inquilini Crediti verso Erario Crediti diversi Totale 31.12.2011 31.12.2010 Variazione 26.593 86.089 33.919 146.601 29.571 79.604 35.285 144.460 -2.978 6.485 -1.366 2.141 Gli “altri crediti” sono esposti al netto del fondo svalutazione crediti per un importo complessivo pari a 8.673 migliaia di euro, di cui 6.743 migliaia di euro riferibili a crediti verso inquilini. I crediti verso erario comprendono i crediti verso l’amministrazione finanziaria diversi da quelli per imposte sul reddito dell’esercizio. In particolare comprendono gli importi a credito sull’IVA nonché gli acconti versati dell’imposta sui premi di assicurazione. La voce crediti diversi comprende principalmente i crediti della capogruppo verso la CONSAP per la gestione del Fondo Vittime Strada per 7.308 migliaia di euro ed i crediti per la gestione dei sinistri steri per 7.236 migliaia di euro. 6. ALTRI ELEMENTI DELL’ATTIVO Ammontano a 454.952 migliaia di euro e registrano, rispetto al 31.12.10, un incremento pari a 142.539 migliaia di euro. Sono così composti: (in migliaia di euro) Attività non correnti o di un gruppo in dismissione possedute per la vendita Attività fiscali correnti Attività fiscali differite Altre attività Totale 31.12.2011 31.12.2010 Variazione 0 101.111 271.915 68.059 441.085 1.084 107.358 133.749 70.222 312.413 -1.084 -6.247 138.166 -2.163 128.672 Attività fiscali correnti Le attività fiscali correnti si riferiscono a crediti verso l’erario per ritenute e crediti per imposte sul reddito. Comprendono inoltre, in ottemperanza a quanto disposto dal Regolamento ISVAP n. 7, gli 384 RELAZIONI E BILANCI 2011 importi derivanti dalla contabilizzazione dell’imposta di cui all’art. 1 comma 2 del D.L. n. 209/02 come convertito dall’art.1della legge 265/2005 e successive modificazioni. Attività fiscali differite Le attività fiscali differite sono calcolate sull’ammontare complessivo delle differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e passività di bilancio ed il rispettivo valore fiscale secondo quanto previsto dallo IAS 12 e nella misura in cui sia probabile il loro recupero. Le differenze temporanee sono originate principalmente dalle rettifiche di valore su titoli classificati nella categoria delle “attività finanziarie disponibili per la vendita” per circa 100 milioni di euro, dalle variazioni delle riserve sinistri per circa 49 milioni di euro, dalle svalutazioni di crediti verso assicurati e altri crediti per circa 42 milioni di euro, dagli accantonamenti ai fondi rischi e oneri per circa 21 milioni di euro e dalle perdite fiscali per circa 46 milioni di euro. Altre attività Le altre attività ammontano a 68.059 migliaia di euro, registrano un decremento di 2.163 migliaia di euro rispetto al 31.12.10 e sono così dettagliate: (in migliaia di euro) Regolazioni premio Indennizzi agenti cessati in attesa di rivalsa 31.12.2011 31.12.2010 Variazione 44.892 42.306 2.586 9.914 11.007 -1.093 Attività diverse 13.253 16.909 -3.656 Totale 68.059 70.222 -2.163 Tra le attività diverse le voci più significative risultano essere i pagamenti dei sinistri in attesa di abbinamento. 7. DISPONIBILITÀ LIQUIDE A fine esercizio ammontano a 85.075 migliaia di euro contro 519.990 migliaia di euro del 31.12.2010. Il decremento è imputabile alla disponibilità che si è resa necessaria predisporre alla chiusura dell’esercizio precedente per la liquidazione di un contratto finanziario di importo particolarmente elevato eseguita nel mese di gennaio 2011. Comprendono i conti correnti bancari e i depositi a breve detenuti dal Gruppo. Il valore contabile di tali attività è allineato al loro fair value. 385 1. PATRIMONIO NETTO Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo ammonta a 1.519.609 migliaia di euro, mentre quello di pertinenza di terzi ammonta a 14,575 migliaia di euro per un totale complessivo di 1.534.184 migliaia di euro. La movimentazione delle singole voci è esposta nel Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto. (in migliaia di euro) Patrimonio netto di pertinenza del gruppo: Capitale Altri strumenti patrimoniali Riserve di capitale Riserve di utili e altre riserve patrimoniali (Azioni proprie) Riserva per differenze di cambio nette Utili o perdite su attività finanziarie disp. per la vendita Altri utili o perdite rilevati direttamente nel patrimonio Utile (perdita) dell'esercizio Totale di pertinenza del gruppo Patrimonio netto di pertinenza di terzi: Capitale e riserve di terzi Utili o perdite rilevati direttamente nel patrimonio Utile (perdita) dell'esercizio di terzi Totale di pertinenza di terzi Totale Patrimonio Netto 31.12.2011 31.12.2010 Variazione 60.000 0 0 1.645.040 0 0 -177.005 -16.531 8.105 1.519.609 60.000 0 0 1.641.901 0 0 -30.154 -229 3.206 1.674.724 0 0 0 3.139 0 0 -146.851 -16.302 4.899 -155.115 12.925 -237 1.887 14.575 1.534.184 10.503 -288 1.278 11.493 1.686.217 2.422 51 609 3.082 -152.033 Per quanto riguarda la voce “Riserve di utili e altre riserve patrimoniali”, la composizione è la seguente: (in migliaia di euro) 31.12.2011 31.12.2010 Variazione 190.330 190.141 189 1.136.382 1.133.435 2.947 1.931 1.931 0 Altre riserve patrimoniali 166.522 144.616 21.906 Riserve di consolidamento e di prima applicazione dei principi IAS/IFRS 149.875 171.778 -21.903 1.645.040 1.641.901 3.139 Riserva legale Fondo di riserva ordinario Riserva straordinaria Totale Per quanto riguarda la voce “utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita”, il cui saldo alla chiusura dell’esercizio precedente era pari a -30.154 migliaia di euro, si segnala che nel corso dell’esercizio sono stati trasferiti a conto economico perdite per 19.158 migliaia di euro, in conseguenza del realizzo delle attività finanziarie sottostanti e dell’impairment sugli attivi. In merito alle informazioni richieste dallo IAS 1.124A, la Capogruppo RMA persegue obiettivi, politiche e procedure di gestione del capitale che sono strettamente connesse alla caratteristica di mutua assicurazione della società. In virtù di tale forma giuridica, la gestione del capitale è improntata a massimizzare nel tempo la solidità patrimoniale del Gruppo in relazione agli impegni presi verso i soci-assicurati. Il capitale gestito corrisponde con la totalità del Patrimonio Netto ed è soggetto ai requisiti minimi definiti dall’Organo di vigilanza attraverso le disposizioni emanate in materia di calcolo della solvibilità corretta di un’impresa di assicurazione e calcolati, nel caso specifico, secondo il metodo del bilancio 386 RELAZIONI E BILANCI 2011 consolidato. In particolare, ai fini della determinazione degli elementi costitutivi del margine di solvibilità, il Patrimonio Netto di Gruppo viene assunto nella sua interezza ad eccezione delle seguenti voci: - utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita - riserva derivante da variazioni nel patrimonio netto nel patrimonio netto delle partecipate L’eccedenza degli elementi costitutivi del margine di solvibilità del Gruppo, rispetto all’ammontare corretto richiesto (pari a 668 milioni di euro), ammonta a 481 milioni di euro, contro 688 milioni di euro alla chiusura dell’esercizio precedente. La variazione è sostanzialmente legata al valore negativo della riserva su attività finanziarie disponibili per la vendita alla chiusura dell’esercizio. RACCORDO FRA BILANCIO CIVILISTICO DELLA CAPOGRUPPO E BILANCIO CONSOLIDATO IAS/IFRS (in migliaia di euro) Risultato d'eserci zio Patrimonio netto 31.12.2011 31.12.2010 31.12.2011 31.12.2010 -85.889 3.134 1.445.691 1.531.579 -274 0 622 -139 -13.869 688 771 -929 2.478 1.045 -929 1.856 Rettifiche su titoli AFS al netto delle passività differite verso assicurati (IAS 39) 0 0 -174.625 -27.105 Effetto fiscale su titoli AFS al netto delle passività differite verso assicurati 0 0 59.931 8.761 Bilancio Capogruppo (principi local) Rideterminazione valore immobili (IAS 16 - IAS 40) Rettifiche ai fondi di accantonamento (IAS 36) Rideterminazione T.F.R. (IAS 19) Rettifiche su attività finanziarie a c/ec. (IAS 39) 127.383 46.492 222.483 95.100 Azzeram. riserve catastrofali, perequazione, altre (IFRS 4) -2.934 3.118 60.170 63.104 Passività differite verso assicurati a c/ec. (IFRS 4) 18.815 1.720 -6.322 -25.137 Altre rettifiche minori 43 162 827 784 -51.943 -16.265 -100.588 -48.646 5.823 25.041 1.509.887 1.600.412 46.516 34.330 -36.673 14.678 4.534 2.465 -788 -9.417 183 -59 46.708 -498 185 62.286 -2.649 659 -47.302 -3.143 0 -46.871 0 0 0 0 0 0 -636 -26 Bilancio Consolidato IAS/IFRS 8.105 3.207 1.519.609 1.674.724 Quote terzi 1.887 1.278 14.575 11.493 Totale 9.992 4.485 1.534.184 1.686.217 Effetto fiscale su poste in riconciliazione Bilancio Capogruppo IAS/IFRS Effetto derivante dal consolidamento delle partecipazioni di controllo Effetto derivante dal consolidamento delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto Eliminazione effetti operazioni infragruppo Effetti fiscali delle rettifiche di consolidamento Eliminazione dividendi infragruppo di Società: . consolidate integralmente . consolidate con il metodo del patrimonio netto Altre rettifiche di consolidamento 387 2. ACCANTONAMENTI Gli accantonamenti ammontano a 68.935 migliaia di euro mentre al 31.12.2010 erano pari a 68.825 migliaia di euro. Si riferiscono ad ammontari per i quali é incerta o la scadenza o l’importo della spesa futura da sostenere. Sono così dettagliati: (in migliaia di euro) 31.12.2011 31.12.2010 Variazione 3.433 3.270 163 65.502 65.555 -53 Accant. connessi ad aspetti fiscali Altri accantonamenti: Contenzioso non tributario 8.862 8.011 851 Oneri nei confronti del personale 17.468 12.037 5.431 Rivalse non recuperabili da agenti 20.761 21.756 -995 Altri oneri 18.411 23.751 -5.340 68.935 68.825 110 Totale La movimentazione degli Altri accantonamenti avvenuta nell’esercizio è così riepilogabile: (in migliaia di euro) Oneri nei Contenzioso non tributario Rivalse non confr. del rec. da agenti personale Altri oneri Totale Esistenze iniziali 8.011 12.037 21.756 23.751 65.555 Accantonamenti 3.023 6.574 141 2.904 12.642 -2.172 -1.143 -1.136 -8.244 -12.695 Utilizzi Altre variazioni 0 0 0 0 0 Esistenze finali 8.862 17.468 20.761 18.411 65.502 Nell’ambito degli accantonamenti per oneri nei confronti del personale si segnalano gli accantonamenti stanziati dalle società assicurative italiane del Gruppo per il rinnovo del CCNL. Con riferimento al complesso degli accantonamenti effettuati, non è stato fatto ricorso a processi di attualizzazione, eccezion fatta per il fondo relativo alle rivalse non recuperabili, per il quale lo stanziamento è stato effettuato sulla base della stima attualizzata degli effetti economici derivanti dalle future liquidazioni delle indennità di cessazione mandato agenti. 388 RELAZIONI E BILANCI 2011 3. RISERVE TECNICHE Ammontano a 8.409.967 migliaia di euro contro 8.224.650 migliaia di euro del 31.12.2010 e sono così composte: (in migliaia di euro) 31.12.2011 31.12.2010 Variazione Rami danni: Riserva premi 1.179.054 1.168.086 10.968 Riserva sinistri 3.166.525 3.087.716 78.809 Altre 3.331 5.531 -2.200 Totale rami danni 4.348.910 4.261.333 87.577 Rami vita: Riserve matematiche 3.336.326 3.143.867 192.459 48.538 58.717 -10.179 668.351 722.798 -54.447 7.842 37.935 -30.093 Totale rami vita 4.061.057 3.963.317 97.740 Totale riserve tecniche 8.409.967 8.224.650 185.317 Riserva per somme da pagare Ris. tecn. allorchè il rischio dell'invest. è supportato dagli assicurati e derivanti da gest. dei f.di pensione Altre Rami danni Nell’ambito delle riserve sinistri, le riserve stanziate a fronte di sinistri avvenuti e non ancora denunciati (IBNR) ammontano a 342.380 migliaia di euro. La voce altre riserve comprende la riserva di senescenza accantonata in applicazione dell’articolo 47 del regolamento ISVAP n. 16/2008 nonché la riserva appostata a seguito della verifica di congruità della riserva premi. In particolare è stata accantonata una riserva per rischi in corso pari a 564 migliaia di euro, determinata secondo il metodo empirico suggerito dall’Istituto di Vigilanza e ritenuta idonea a soddisfare quanto previsto dall’IFRS4 in tema di verifica di congruità della riserva premi. Rami vita Le riserve matematiche appostate su contratti finanziari con componenti di partecipazione discrezionale ammontano a 2.299.855 migliaia di euro. Per i contratti classificati come “contratti assicurativi” e per quelli classificati come “strumenti finanziari con partecipazione discrezionale”, per i quali viene mantenuto lo stesso criterio di contabilizzazione e di valutazione in uso per il bilancio italiano come prescritto dal par. 15 dell’IFRS 4, è stato effettuato il LAT – Liability Adequacy, consistente nel verificare l’adeguatezza delle “riserve tecniche nette” mediante il confronto con la “riserva realistica”, determinata sulla base del valore attuale dei flussi di cassa. I risultati del test, descritti nella parte F “Informazioni sui rischi”, hanno dimostrato l’adeguatezza delle riserve esposte a bilancio per tutte le compagnie del gruppo RMA. La voce “Altre riserve” comprende la Riserva per spese future (art. 31 regolamento ISVAP n. 21/2008) per 17.041 migliaia di euro, la Riserva premi assicurazioni complementari per 190 migliaia di euro e la Riserva relativa a passività differite verso assicurati, accantonata in applicazione del criterio dello shadow accounting e pari a – 9.389 migliaia di euro. 389 4. PASSIVITÀ FINANZIARIE Il prospetto che segue illustra la composizione delle passività finanziarie. (in migliaia di euro) 31.12.2011 31.12.2010 Variazione 13.502 2.949 10.553 1.690 2.695 -1.005 Altre passività finanziarie 399.934 425.452 -25.518 Totale 415.126 431.096 -15.970 Passività finanziarie a fair value rilevato a c/economico: . possedute per essere negoziate . designate a f.v. con impatto a c/economico Passività finanziarie possedute per essere negoziate Le passività finanziarie detenute per la negoziazione, che ammontano a 13.502 migliaia di euro, si riferiscono a contratti di interest rate swap sottoscritti dalla Capogruppo per un nozionale complessivo di 13.120 migliaia di euro, di cui 6.000 miglia di euro sottoscritti nel mese di marzo 2011 (per ulteriori dettagli si rimanda alla parte F"Informazioni sui rischi - strumenti finanziari derivati"). Passività finanziarie a fair value rilevato a conto economico Ammontano a 1.690 migliaia di euro e sono costituiti interamente da passività relative a contratti finanziari non rientranti nell’ambito dell’IFRS 4 e contabilizzate con la tecnica del deposit accounting. In particolare, derivano interamente da contratti per i quali il rischio dell’investimento è sopportato dagli assicurati. Altre passività finanziarie Ammontano a 399.934 migliaia di euro contro 425.452 del 31.12.2010. Sono costituite principalmente da depositi ricevuti dai riassicuratori per 93.393 migliaia di euro, da prestiti obbligazionari emessi da Banca Reale e distribuiti presso la propria clientela per 110.176 migliaia di euro e da debiti verso la clientela bancaria per 156.726 migliaia di euro. Il fair value di tali voci è allineato ai rispettivi valori contabili. 5. DEBITI I debiti ammontano a 342.067 migliaia di euro; il dettaglio della voce e la variazione rispetto all’esercizio precedente sono riportati nella tabella sottostante: (in migliaia di euro) 31.12.2011 31.12.2010 156.707 149.732 6.975 17.913 26.882 -8.969 Altri debiti 167.447 612.902 -445.455 Totale 342.067 789.516 -447.449 Debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta Debiti derivanti da operazioni di riassicurazione 390 RELAZIONI E BILANCI 2011 Variazione Debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta: (in migliaia di euro) Debiti verso agenti Debiti verso assicurati Fondi di garanzia Debiti verso compagnie c/correnti Totale 31.12.2011 31.12.2010 Variazione 133.995 124.115 9.880 11.129 16.059 -4.930 3.109 1.460 1.649 8.474 8.098 376 156.707 149.732 6.975 Debiti derivanti da operazioni di riassicurazione: (in migliaia di euro) 31.12.2011 31.12.2010 Variazione Debiti verso compagnie di riassicurazione 16.168 26.095 -9.927 Debiti verso intermediari di riassicurazione 1.745 787 958 17.913 26.882 -8.969 Totale Debiti diversi: (in migliaia di euro) 31.12.2011 31.12.2010 Variazione Trattamento di fine rapporto 14.857 16.852 -1.995 Debiti per imposte assicurati 65.793 64.022 1.771 9.393 8.857 536 Debiti per oneri tributari diversi Debiti verso enti previdenziali e assistenziali Debiti verso fornitori Depositi cauzionali inquilini 7.917 7.591 326 28.094 27.086 1.008 8.376 8.548 -172 Debiti per gestione personale 15.722 15.505 217 Altri debiti 17.295 464.441 -447.146 167.447 612.902 -445.455 Totale Secondo le disposizioni dell’ISVAP, contenute nel Regolamento n. 7, la passività relativa al trattamento di fine rapporto è stata iscritta alla voce Altri debiti. Relativamente a questa passività, si segnala che in base alla Legge n. 296 del 27 dicembre 2006, le imprese con almeno 50 dipendenti versano mensilmente ed obbligatoriamente, in conformità alla scelta effettuata dal dipendente, le quote di Trattamento di Fine Rapporto (TFR) maturato successivamente al 1° gennaio 2007, ai Fondi di previdenza complementare di cui al D.Lgs. 252/05 ovvero ad un apposito Fondo per l’erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei trattamenti di fine rapporto di cui all’art.2120 del Codice Civile (di seguito Fondo di Tesoreria) istituito presso l’INPS. Per quanto riguarda la valutazione attuariale della parte di TFR maturato al 31 dicembre 2006, questa si è basata su assunzioni demografiche e economico-finanziarie. 391 Le ipotesi demografiche sono state aggiornate attraverso l’osservazione dei trend storici della Capogruppo delle cause di eliminazione della passività (decessi, pensionamenti, dimissioni, anticipi, previdenza complementare). Le ipotesi economico-finanziarie hanno riguardato: x l’inflazione; x i tassi di attualizzazione. Con riferimento alla prima assunzione, è stato ipotizzato uno scenario inflazionistico pari all’1,5%, costante a partire dal 2012, indicato dal documento “Decisione di Finanza Pubblica”. Per quanto riguarda il tasso di attualizzazione, ai sensi dello IAS 19, è stato adottato un tasso determinato con riferimento ai rendimenti di mercato di titoli obbligazionari di aziende primarie alla data di valutazione. A tale proposito, è stata utilizzata la curva dei tassi di interesse “composite” di titoli emessi da emittenti Corporate di rating A della classe “Investment Grade” dell’area Euro al 31 dicembre 2011. Si segnala infine che il Gruppo, ha scelto di non applicare il metodo cosiddetto del “corridoio”, per cui gli utili e le perdite attuariali vengono rilevate integralmente a conto economico. La movimentazione negli ultimi due esercizi di tale passività è così riassumibile: (in migliaia di euro) Valore bilancio inizio periodo Accantonamenti dell'esercizio Costi per interessi Utili/(perdite) attuariali Liquidazioni Valore bilancio fine periodo 31.12.2011 31.12.2010 Variazione 16.852 0 287 -786 -1.496 14.857 19.218 0 248 -858 -1.756 16.852 -2.366 0 39 72 260 -1.995 Il decremento della voce altri debiti è principalmente legato al pagamento di un contratto finanziario con elementi di partecipazione discrezionale di rilevante importo giunto a scadenza alla chiusura dell’esercizio precedente e liquidato nel mese di gennaio del corrente anno. 6. ALTRI ELEMENTI DEL PASSIVO Ammontano a 452.762 migliaia di euro e sono dettagliati nella tabella che segue: (in migliaia di euro) 31.12.2011 Passività di un gruppo in dismissione posseduto per la vendita 31.12.2010 Variazione 0 0 0 Passività fiscali correnti 5.350 4.746 604 Passività fiscali differite 364.164 284.629 79.535 Altre passività Totale 83.248 80.277 2.971 452.762 369.652 83.110 Le passività fiscali differite, pari a 364.164 migliaia di euro, accolgono l’effetto fiscale di tutte le differenze temporanee di natura patrimoniale o economica destinate a riversarsi negli esercizi futuri. La voce comprende circa 194 milioni di euro relativi alle differenze tra valori contabili e valori fiscali 392 RELAZIONI E BILANCI 2011 degli investimenti immobiliari, circa 106 milioni di euro relativi a rettifiche su attività finanziarie e circa 27 milioni di euro relativi all’azzeramento delle riserve catastrofali, perequazione e altre riserve speciali. Altre passività: (in migliaia di euro) Conti transitori di riassicurazione Passività relative a benefici per i dipendenti Provvigioni su regolazioni premio Commissioni attive differite connesse a contratti di investimento Passività diverse Totale 31.12.2011 31.12.2010 Variazione 89 38.714 8.626 151 36.767 7.746 -62 1.947 880 0 35.819 83.248 1 35.612 80.277 -1 207 2.971 In ottemperanza al Regolamento ISVAP n. 7, le passività relative a benefici definiti e ad altri benefici a lungo termine per i dipendenti, diversi dal trattamento di fine rapporto, sono stati iscritti alla voce Altre passività. Si tratta in particolare, come dettagliato in tabella, della copertura sanitaria per i dirigenti in quiescenza, dei premi di anzianità riconosciuti ai dipendenti in base al C.C.N.L., nonché del Trattamento di Previdenza Aziendale aggiuntivo istituito presso la Capogruppo. (in migliaia di euro) Copertura sanitaria dirigenti Premi di anzianità Trattamento previdenziale capogruppo Totale 31.12.2011 31.12.2010 Variazione 7.925 9.049 21.740 38.714 6.460 7.850 22.457 36.767 1.465 1.199 -717 1.947 L’ammontare di tali passività è determinato sulla base di metodologie attuariali. In particolare, le ipotesi economico – finanziarie adottate nella valutazione dei premi di anzianità rispecchiano integralmente quelle adottate nella valutazione del TFR mentre per quanto riguarda la copertura sanitaria dei dirigenti in quiescenza, ferme restando le ipotesi adottate in tema di inflazione e tassi di attualizzazione, è stato ipotizzato il tasso di crescita dei rimborsi futuri analizzando i dati storici della capogruppo e scomponendo l’incremento in adeguamenti inflattivi e aumenti dovuti all’invecchiamento della popolazione. Per quanto riguarda il trattamento previdenziale aggiuntivo della capogruppo, nell’ambito delle attività finanziarie disponibili per la vendita sono identificati specifici attivi a copertura del piano previdenziale per un importo pari alla passività iscritta. 393 PARTE D – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 1.1 PREMI NETTI I premi netti consolidati ammontano a 3.174.257 migliaia di euro contro 3.124.627 migliaia di euro del precedente esercizio. I premi lordi contabilizzati di Gruppo ammontano invece a 3.498.831 migliaia di euro e registrano un incremento dell’1,98% rispetto all’esercizio 2010. La componente dei premi ceduti in riassicurazione ammonta a 330.807 migliaia di euro contro 293.568 migliaia di euro del precedente esercizio. (in migliaia di euro) 31.12.2011 31.12.2010 Variazione Premi lordi Rami Vita Premi lordi Rami Danni Totale Premi lordi contabilizzati (-) Variazione importo lordo riserva premi 664.514 2.834.317 3.498.831 4.007 672.951 2.758.037 3.430.988 8.945 -8.437 76.280 67.843 -4.938 Premi lordi di competenza 3.494.824 3.422.043 72.781 Premi ceduti Rami Vita Premi ceduti Rami Danni Totale Premi ceduti (-) Variazione riserva premi a carico riassicuratori 11.983 318.824 330.807 10.240 14.563 279.005 293.568 -3.848 -2.580 39.819 37.239 14.088 Premi ceduti in riassicurazione di competenza 320.567 297.416 23.151 3.174.257 3.124.627 49.630 Premi netti Si segnala che l’adozione del principio contabile IFRS 4 relativo ai contratti assicurativi non ha fatto emergere, nel portafoglio Rami Danni del Gruppo, l’esistenza di contratti non assicurativi. Nei Rami Vita i premi contabilizzati relativi a contratti finanziari aventi elementi di partecipazione discrezionale sono risultati pari a 495.602 migliaia di euro, mentre sono risultati nulli i premi relativi a contratti finanziari senza partecipazione discrezionale. La tabella che segue illustra la ripartizione dei premi per Società: (in migliaia di euro) Società Rami danni diretto Rami vita indiretto diretto Totale indiretto 31.12.2011 Totale Var. 31.12.2010 % Italia: Reale Mutua Assicurazioni Italiana Assicurazioni S.p.A. Totale 1.371.923 732 496.509 613 1.869.777 1.795.528 4,14 661.825 392 157.010 0 819.227 847.957 -3,39 2.033.748 1.124 653.519 613 2.689.004 2.643.485 1,72 767.690 48 0 0 767.738 765.247 0,33 24.779 0 0 0 24.779 15.550 59,35 Spagna: Reale Seguros Generales S.A. Unnim Protecciò S.A. Cai Seguros Generales S.A. 6.928 0 0 0 6.928 5.048 37,24 Reale Vida y Pensiones S.A. 0 0 10.382 0 10.382 1.658 526,18 799.397 48 10.382 0 809.827 787.503 2,83 2.833.145 1.172 663.901 613 3.498.831 3.430.988 1,98 Totale Valore di bilancio 394 RELAZIONI E BILANCI 2011 1.2 COMMISSIONI ATTIVE Le commissioni attive ammontano a 11.982 migliaia di euro contro 12.907 migliaia di euro registrate nel precedente esercizio. Sono costituite principalmente da commissioni bancarie per 4.186 migliaia di euro e da commissioni su prodotti unit e index linked per 7.795 migliaia di euro. 1.3 PROVENTI NETTI DERIVANTI DA STRUMENTI FINANZIARI A FAIR VALUE RILEVATO A CONTO ECONOMICO La tabella che segue illustra la composizione dei proventi e degli oneri sugli investimenti e sulle passività finanziarie. (in migliaia di euro) Interessi netti Altri Proventi netti Perdite Utili Utili da realizzati realizzate valutaz. Perdite da valutaz. Totale Totale 31.12.2011 31.12.2010 Variazione Derivanti da: Attività finanziarie possedute per essere negoziate 3.759 97 3.101 -7 610 -1.473 6.087 5.562 525 28.946 -7.393 5.871 -12.361 10.934 -59.284 -33.287 42.611 -75.898 0 0 0 -1.000 0 -9.616 -10.616 -1.122 -9.494 0 -17 0 0 0 0 -17 -5.118 5.101 32.705 -7.313 8.972 -13.368 11.544 -70.373 -37.833 41.933 -79.766 Attività finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico Passività finanziarie possedute per essere negoziate Passività finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico Totale 395 1.4–1.5 PROVENTI E ONERI FINANZIARI DA PARTECIPAZIONI IN CONTROLLATE, COLLEGATE E JOINT VENTURE, DA ALTRI STRUMENTI FINANZIARI E DA INVESTIMENTI IMMOBILIARI (in migliaia di euro) Interessi netti Altri Proventi netti Perdite Utili Perdite Utili da realizzati realizzate valutaz. da valutaz. Totale Totale 31.12.2011 31.12.2010 Variazione Derivante da: Investimenti immobiliari 0 68.982 37.860 0 164 -9.728 97.278 62.870 34.408 0 4.535 0 0 0 0 4.535 -9.417 13.952 8.247 -45 0 -57 0 -1.687 6.458 6.771 -313 196.488 4.427 25.652 -29.594 0 -14.983 181.990 215.413 -33.423 3.388 5 0 0 0 0 3.393 2.538 855 2.413 0 0 0 0 0 2.413 1.093 1.320 Partecipazioni in controllate, collegate e joint venture Finanziamenti e crediti Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti diversi Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Altre passività finanziarie -4.504 0 188 0 538 -91 -3.869 -3.224 -645 Debiti diversi -3.118 -2 0 0 0 0 -3.120 -4.207 1.087 202.914 77.902 63.700 -29.651 702 -26.489 289.078 271.837 17.241 Totale Le perdite da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita sono relative a perdite durevoli di valore riscontrate dopo l’effettuazione del test di impairment. Si rimanda a quanto illustrato in nota integrativa nella sezione dell’attivo. Si segnala inoltre che gli interessi attivi maturati nell’esercizio sulle attività finanziarie che hanno subito una riduzione durevole di valore sono pari a 549 migliaia di euro. Nell’ambito dei proventi in partecipazioni controllate, collegate, joint venture si segnala che la voce altri proventi netti, positiva per 4.535 migliaia di euro, accoglie le quote di risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto di competenza del Gruppo. 1.6 ALTRI RICAVI Ammontano complessivamente a 78.579 migliaia di euro contro 72.101 migliaia di euro dell’esercizio precedente e sono così costituiti: 396 RELAZIONI E BILANCI 2011 (in migliaia di euro) 31.12.2011 31.12.2010 Variazione Altri proventi tecnici Provvigioni annullate Prelievi da fondi Recuperi spese e oneri amministrativi Utili real. e ripr. val. su attivi materiali Differenze cambio positive Altri proventi e recuperi Altre sopravvenienze attive 4.364 6.969 32.939 3.427 188 10.020 12.776 7.896 1.278 6.751 34.504 3.402 544 6.556 12.209 6.857 3.086 218 -1.565 25 -356 3.464 567 1.039 Totale 78.579 72.101 6.478 2.1 ONERI RELATIVI AI SINISTRI Gli oneri netti relativi ai sinistri ammontano complessivamente a 2.537.027 migliaia di euro contro 2.593.992 migliaia di euro dell’esercizio precedente. Il totale degli importi pagati e della variazione delle riserve tecniche, relativamente al lavoro diretto e indiretto, ammonta a 2.734.062 migliaia di euro contro 2.789.327 migliaia di euro dell’esercizio precedente ed è così costituito: (in migliaia di euro) 31.12.2011 31.12.2010 Variazione Gestione Danni: Importi pagati Variazione della riserva sinistri Variazione dei recuperi Variazione delle altre riserve tecniche 1.989.296 77.067 34.408 -460 1.989.998 65.211 32.552 -419 -702 11.856 1.856 -41 Totale Danni 2.031.495 2.022.238 9.257 598.807 -10.179 167.750 548.506 16.686 202.853 50.301 -26.865 -35.103 -54.447 636 -1.059 103 -53.388 533 702.567 767.089 -64.522 2.734.062 2.789.327 -55.265 Gestione Vita: Somme pagate Variazione della riserva per somme da pagare Variazione delle riserve matematiche Variazione delle riserve tecniche allorchè il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati e derivanti dalla gestione dei fondi penisone Variazione delle altre riserve tecniche Totale Vita Totale importi pagati e variazione riserve tecniche La quota a carico riassicuratori ammonta complessivamente a 197.035 migliaia di euro contro 195.335 migliaia di euro dell’esercizio precedente ed è così composta: 397 (in migliaia di euro) 31.12.2011 31.12.2010 Variazione Gestione Danni: Importi pagati Variazione della riserva sinistri 174.537 11.820 184.330 -3.628 -9.793 15.448 Totale Danni 186.357 180.702 5.655 15.765 -1.010 -4.905 17.256 985 -6.402 -1.491 -1.995 1.497 686 142 2.727 67 -2.041 75 10.678 14.633 -3.955 197.035 195.335 1.700 Gestione Vita: Somme pagate Variazione della riserva per somme da pagare Variazione delle riserve matematiche Variazione delle riserve tecniche allorchè il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati e derivanti dalla gestione dei fondi penisone Variazione delle altre riserve tecniche Totale Vita Totale quote a carico riassicuratori 2.5 SPESE DI GESTIONE La tabella che segue illustra la composizione delle spese relative alla gestione distintamente per la gestione danni e la gestione vita. (in migliaia di euro) Gestione Danni: Provvigioni lorde e altre spese di acquisizione: Provvigioni di acquisizione Altre spese di acquisizione Variazione dei costi di acquisizione differiti Provvigioni di incasso (-) Provvigioni e partecipazioni agli utili ricevute dai riassicuratori 31.12.2010 Variazione 655.132 386.876 156.290 0 111.966 645.004 373.822 160.176 0 111.006 10.128 13.054 -3.886 0 960 81.206 68.038 13.168 573.926 576.966 -3.040 33.647 16.123 14.245 0 3.279 34.472 15.684 15.223 0 3.565 -825 439 -978 0 -286 1.159 1.318 -159 Totale Vita Spese di gestione degli investimenti Altre spese di amministrazione 32.488 34.933 129.473 33.154 32.469 123.145 -666 2.464 6.328 Totale spese di gestione 770.820 765.734 5.086 Totale Danni Gestione Vita: Provvigioni lorde e altre spese di acquisizione: Provvigioni di acquisizione Altre spese di acquisizione Variazione dei costi di acquisizione differiti Provvigioni di incasso (-) Provvigioni e partecipazioni agli utili ricevute dai riassicuratori 398 31.12.2011 RELAZIONI E BILANCI 2011 2.6 ALTRI COSTI Ammontano a 157.906 migliaia di euro rispetto a 135.069 migliaia di euro del precedente esercizio. La voce è dettagliata dalla seguente tabella: (in migliaia di euro) Altri oneri tecnici Annullamento crediti verso assicurati Accantonamenti a fondi Oneri amministrativi e spese conto terzi Ammortamento su attivi materiali Ammortamento su attivi immateriali Perd. real./riduz. valore su attivi materiali Differenze cambio negative Imposte diverse Costi società immobiliari e di servizi Oneri diversi Altre sopravvenienze passive Valore di bilancio 31.12.2011 31.12.2010 Variazione 17.490 37.966 47.286 5.164 4.202 21.393 512 6.305 1.572 5.789 2.476 7.751 17.667 35.882 35.891 4.580 5.054 16.574 14 5.095 2.825 4.902 2.161 4.424 -177 2.084 11.395 584 -852 4.819 498 1.210 -1.253 887 315 3.327 157.906 135.069 22.837 3. IMPOSTE (in migliaia di euro) Costi per imposte correnti Aumento aliquota IRAP Imposte differite passive sorte nell'esercizio (-) Imposte differite passive utilizzate nell'esercizio (-) Imposte differite attive sorte nell'esercizio Imposte differite attive utilizzate nell'esercizio Valore di bilancio 31.12.2011 31.12.2010 Variazione 22.094 3.369 84.484 -16.700 -68.733 12.244 20.492 0 23.926 -8.436 -26.362 11.438 1.602 3.369 60.558 -8.264 -42.371 806 36.758 21.058 15.700 Le imposte dell’esercizio ammontano a 36.758 migliaia di euro e risultano da imposte correnti per 22.094 migliaia di euro, da imposte differite passive nette per 11.295 migliaia di euro e da maggiori imposte per effetto dell’aumento dell’aliquota IRAP sulle società assicurative italiane per 3.369 migliaia di euro. La movimentazione delle imposte differite passive presenta un saldo netto negativo per 67.784 migliaia di euro. Tali passività sono generalmente correlate a tutte le differenze temporanee imponibili sorte, o riversate, nell’esercizio. Per quanto riguarda la movimentazione delle imposte differite passive si segnala che lo stanziamento delle stesse è principalmente legato alle rettifiche operate, ai sensi dello IAS 39, sui proventi netti da investimenti in titoli (per circa 69 milioni di euro), alla rettifica operata, ai sensi dell’IFRS 4, sulle riserve speciali appostate nei bilanci individuali (per circa 3 milioni) e all’appostamento di imposte differite sui quattro quinti della plusvalenza fiscale realizzata nell’esercizio con il conferimento da parte della controllata Reale Immobili S.p.A. di un pacchetto immobiliare al fondo immobiliare chiuso Venere (per circa 12 milioni di euro). 399 Il riversamento delle differite passive stanziate negli esercizi precedenti è, per contro, principalmente dovuto alla rettifica operata, ai sensi dell’IFRS 4, sulle riserve speciali appostate nei bilanci individuali (per circa 4 milioni di euro) e all’utilizzo di imposte differite relative ad operazioni di compravendita immobiliare (per circa 10 milioni di euro). Le attività fiscali differite sorte nell’esercizio, al netto di quelle riversate, hanno determinato un minore onere fiscale per 56.489 migliaia di euro. Le stesse sono state stanziate nella misura in cui risulti probabile il rientro delle correlate differenze temporanee negli esercizi successivi. Le imposte differite attive sorte nell’esercizio sono rappresentate principalmente dal riversamento agli esercizi successivi della variazione della riserva sinistri per circa 12 milioni di euro, dalla svalutazione di crediti per circa 7 milioni di euro, da accantonamenti a fondi rischi per oneri futuri per circa 4 milioni di euro, da perdite fiscali pregresse per circa 35 milioni di euro e alle rettifiche operate, ai sensi dello IAS 39, sui proventi netti da investimenti in titoli per circa 8 milioni di euro. Per contro, tra gli utilizzi delle imposte anticipate appostate negli esercizi precedenti si segnalano l’incremento derivante da accantonamenti a fondi rischi e oneri futuri per circa 2 milioni di euro, da svalutazione crediti per circa 3 milioni di euro, dalla variazione della riserva sinistri per circa 3 milioni di euro, da perdite fiscali pregresse per circa 1 milione di euro e dalla rettifiche operate, ai sensi dello IAS 39, sui proventi netti da investimenti in titoli per circa 1 milione di euro. Le imposte nazionali correnti e le imposte delle controllate estere sono determinate applicando alle rispettive basi imponibili le aliquote nominali in vigore alla data del bilancio. Le imposte differite attive e passive sono state calcolate applicando le aliquote che saranno presumibilmente in vigore alla data del loro rientro. 400 RELAZIONI E BILANCI 2011 PARTE E: INFORMATIVA DI SETTORE Le tabelle che seguono illustrano la composizione delle voci dello stato patrimoniale e del conto economico in base al settore di attività. I settori identificati riguardano le gestioni assicurative danni e vita, il settore immobiliare e dei servizi e il settore bancario. 401 402 RELAZIONI E BILANCI 2011 1 2 3 4 4.1 4.2 5 6 1 2 3 4 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 5 6 6.1 6.2 7 (Valore in Euro) ATTIVITÀ IMMATERIALI ATTIVITÀ MATERIALI RISERVE TECNICHE A CARICO DEI RIASSICURATOR INVESTIMENTI Investimenti immobiliari Partecipazioni in controllate, collegate ejoint venture Investimenti posseduti sino alla scadenza Finanziamenti e crediti Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico CREDITI DIVERSI ALTRI ELEMENTI DELL'ATTIVO Costi di acquisizione differiti Altre attività DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI TOTALE ATTIVITÀ PATRIMONIO NETTO ACCANTONAMENTI RISERVE TECNICHE PASSIVITÀ FINANZIARIE Passività finanziarie a fair value rilevato a conto economico Altre passività finanziarie DEBITI ALTRI ELEMENTI DEL PASSIVO TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ Stato patrimoniale per settore di attività Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI 54.477.000,00 4.348.910.000,00 38.151.000,00 0,00 38.151.000,00 347.723.000,00 168.336.000,00 4.957.597.000,00 Totale Anno n 241.783.000,00 137.508.000,00 440.363.000,00 4.697.427.000,00 61.668.000,00 1.495.129.000,00 0,00 284.270.000,00 2.830.480.000,00 25.880.000,00 786.326.000,00 298.864.000,00 0,00 298.864.000,00 121.868.000,00 6.724.139.000,00 52.679.000,00 4.261.333.000,00 34.766.000,00 0,00 34.766.000,00 368.544.000,00 142.329.000,00 4.859.651.000,00 Totale Anno n-1 234.317.000,00 134.185.000,00 412.247.000,00 4.674.311.000,00 102.185.000,00 1.329.100.000,00 0,00 340.312.000,00 2.859.160.000,00 43.554.000,00 780.500.000,00 247.280.000,00 0,00 247.280.000,00 79.531.000,00 6.562.371.000,00 Settore 01 (1) Esercizio: 2011 12.679.000,00 4.061.057.000,00 69.496.000,00 14.254.000,00 55.242.000,00 30.047.000,00 88.011.000,00 4.261.290.000,00 14.504.000,00 3.963.317.000,00 80.084.000,00 5.644.000,00 74.440.000,00 474.098.000,00 37.126.000,00 4.569.129.000,00 Totale Anno n-1 3.400.000,00 2.070.000,00 78.020.000,00 4.424.567.000,00 24.801.000,00 255.531.000,00 0,00 37.135.000,00 3.273.806.000,00 833.294.000,00 83.782.000,00 67.920.000,00 0,00 67.920.000,00 511.264.000,00 5.171.023.000,00 Settore 02 (1) Totale Anno n 3.868.000,00 2.016.000,00 57.512.000,00 4.433.996.000,00 0,00 329.787.000,00 0,00 31.374.000,00 3.311.251.000,00 761.584.000,00 82.315.000,00 151.258.000,00 0,00 151.258.000,00 58.793.000,00 4.789.758.000,00 1.243.000,00 0,00 8.128.000,00 0,00 8.128.000,00 38.736.000,00 206.905.000,00 255.012.000,00 1.017.000,00 0,00 10.580.000,00 0,00 10.580.000,00 36.318.000,00 197.596.000,00 245.511.000,00 Totale Anno n-1 37.000,00 24.775.000,00 0,00 990.245.000,00 900.188.000,00 0,00 0,00 3.955.000,00 86.062.000,00 40.000,00 27.325.000,00 3.054.000,00 0,00 3.054.000,00 2.276.000,00 1.047.712.000,00 Settore 50 (1) Totale Anno n 5.000,00 20.150.000,00 0,00 1.040.505.000,00 918.736.000,00 0,00 0,00 5.843.000,00 82.413.000,00 33.513.000,00 28.416.000,00 17.587.000,00 0,00 17.587.000,00 43.954.000,00 1.150.617.000,00 736.000,00 0,00 469.729.000,00 0,00 469.729.000,00 4.834.000,00 1.689.000,00 476.988.000,00 625.000,00 0,00 396.207.000,00 0,00 396.207.000,00 3.855.000,00 696.000,00 401.383.000,00 Totale Anno n-1 12.000,00 159.000,00 0,00 433.327.000,00 0,00 0,00 0,00 118.900.000,00 273.218.000,00 41.209.000,00 1.560.000,00 6.871.000,00 0,00 6.871.000,00 4.228.000,00 446.157.000,00 Settore 51 (1) Totale Anno n 2.000,00 226.000,00 0,00 495.258.000,00 0,00 0,00 0,00 263.890.000,00 214.433.000,00 16.935.000,00 1.273.000,00 8.897.000,00 0,00 8.897.000,00 12.912.000,00 518.568.000,00 -200.000,00 0,00 -170.378.000,00 938.000,00 -171.316.000,00 -79.273.000,00 -12.179.000,00 -262.030.000,00 0,00 0,00 -90.541.000,00 0,00 -90.541.000,00 -93.299.000,00 -8.095.000,00 -191.935.000,00 Totale Anno n-1 43.967.000,00 -2.221.000,00 0,00 -1.513.067.000,00 0,00 -1.508.396.000,00 0,00 -4.670.000,00 -1.000,00 0,00 -95.965.000,00 -12.712.000,00 0,00 -12.712.000,00 -77.309.000,00 -1.657.307.000,00 Settore 90 (1) Totale Anno n 68.467.000,00 -312.000,00 0,00 -1.759.772.000,00 8.253.000,00 -1.763.590.000,00 0,00 -3.435.000,00 -1.000.000,00 0,00 -80.451.000,00 -35.521.000,00 0,00 -35.521.000,00 -152.452.000,00 -1.960.041.000,00 Totale Anno n-1 281.733.000,00 158.968.000,00 490.267.000,00 9.009.383.000,00 1.027.174.000,00 76.235.000,00 0,00 495.632.000,00 6.492.245.000,00 918.097.000,00 797.202.000,00 312.413.000,00 0,00 312.413.000,00 519.990.000,00 11.569.956.000,00 1.686.217.000,00 68.825.000,00 8.224.650.000,00 431.096.000,00 5.644.000,00 425.452.000,00 789.516.000,00 369.652.000,00 11.569.956.000,00 Totale Totale Anno n 314.125.000,00 159.588.000,00 497.875.000,00 8.907.414.000,00 988.657.000,00 61.326.000,00 0,00 581.942.000,00 6.437.577.000,00 837.912.000,00 817.879.000,00 441.085.000,00 0,00 441.085.000,00 85.075.000,00 11.223.041.000,00 1.534.184.000,00 68.935.000,00 8.409.967.000,00 415.126.000,00 15.192.000,00 399.934.000,00 342.067.000,00 452.762.000,00 11.223.041.000,00 403 1.1 1.1.1 1.1.2 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1 2.1 2.1.2 2.1.3 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2 (Valore in Euro) Premi netti Premi lordi di competenza Premi ceduti in riassicurazione di competenza Commissioni attive Proventi e oneri derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico Proventi derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e joint venture Proventi derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari Altri ricavi TOTALE RICAVI E PROVENTI Oneri netti relativi ai sinistri Importi pagati e variazione delle riserve tecniche Quote a carico dei riassicuratori Commissioni passive Oneri derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e joint venture Oneri derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari Spese di gestione Altri costi TOTALE COSTI E ONERI UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO PRIMA DELLE IMPOSTE Conto economico per settore di attività Totale Anno n Totale Anno n-1 2.521.726.000,00 2.466.239.000,00 2.830.310.000,00 2.749.092.000,00 -308.584.000,00 -282.853.000,00 0,00 0,00 -2.066.000,00 3.705.000,00 100.674.000,00 43.531.000,00 160.875.000,00 131.488.000,00 138.862.000,00 129.634.000,00 2.920.071.000,00 2.774.597.000,00 -1.845.138.000,00 -1.841.536.000,00 -2.031.495.000,00 -2.022.238.000,00 186.357.000,00 180.702.000,00 0,00 0,00 -2.252.000,00 -1.811.000,00 -34.910.000,00 -21.407.000,00 -693.958.000,00 -691.366.000,00 -208.321.000,00 -185.898.000,00 -2.784.579.000,00 -2.742.018.000,00 135.492.000,00 32.579.000,00 Settore 01 (1) Esercizio: 2011 Totale Anno n-1 658.388.000,00 672.951.000,00 -14.563.000,00 8.605.000,00 36.850.000,00 3.340.000,00 128.908.000,00 7.717.000,00 843.808.000,00 -752.456.000,00 -767.089.000,00 14.633.000,00 -917.000,00 -3.047.000,00 -9.732.000,00 -52.765.000,00 -14.248.000,00 -833.165.000,00 10.643.000,00 Settore 02 (1) Totale Anno n 652.531.000,00 664.514.000,00 -11.983.000,00 7.796.000,00 -39.245.000,00 2.220.000,00 183.004.000,00 4.850.000,00 811.156.000,00 -691.889.000,00 -702.567.000,00 10.678.000,00 -932.000,00 -3.184.000,00 -19.571.000,00 -52.068.000,00 -12.755.000,00 -780.399.000,00 30.757.000,00 Totale Anno n-1 0,00 0,00 0,00 0,00 -9.000,00 0,00 67.957.000,00 23.844.000,00 91.792.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -17.548.000,00 -15.921.000,00 -20.377.000,00 -53.846.000,00 37.946.000,00 Settore 50 (1) Totale Anno n 0,00 0,00 0,00 0,00 -28.000,00 0,00 106.437.000,00 12.651.000,00 119.060.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -17.987.000,00 -19.124.000,00 -22.196.000,00 -59.307.000,00 59.753.000,00 Totale Anno n-1 0,00 0,00 0,00 12.735.000,00 1.491.000,00 0,00 5.277.000,00 1.712.000,00 21.215.000,00 0,00 0,00 0,00 -2.755.000,00 0,00 -4.496.000,00 -12.625.000,00 -936.000,00 -20.812.000,00 403.000,00 Settore 51 (1) Totale Anno n 0,00 0,00 0,00 13.113.000,00 3.636.000,00 0,00 10.875.000,00 1.616.000,00 29.240.000,00 0,00 0,00 0,00 -2.628.000,00 0,00 -7.190.000,00 -14.659.000,00 -1.033.000,00 -25.510.000,00 3.730.000,00 0,00 0,00 0,00 -8.927.000,00 -130.000,00 -98.359.000,00 -96.086.000,00 -79.400.000,00 -282.902.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 5.436.000,00 -904.000,00 8.989.000,00 86.399.000,00 99.920.000,00 -182.982.000,00 Totale Anno n-1 0,00 0,00 0,00 -8.433.000,00 -104.000,00 -46.871.000,00 -1.450.000,00 -90.806.000,00 -147.664.000,00 0,00 0,00 0,00 604.000,00 -4.559.000,00 2.257.000,00 6.943.000,00 86.390.000,00 91.635.000,00 -56.029.000,00 Settore 90 (1) Totale Anno n Totale Totale Anno n 3.174.257.000,00 3.494.824.000,00 -320.567.000,00 11.982.000,00 -37.833.000,00 4.535.000,00 365.105.000,00 78.579.000,00 3.596.625.000,00 -2.537.027.000,00 -2.734.062.000,00 197.035.000,00 -3.560.000,00 0,00 -80.562.000,00 -770.820.000,00 -157.906.000,00 -3.549.875.000,00 46.750.000,00 Totale Anno n-1 3.124.627.000,00 3.422.043.000,00 -297.416.000,00 12.907.000,00 41.933.000,00 0,00 332.180.000,00 72.101.000,00 3.583.748.000,00 -2.593.992.000,00 -2.789.327.000,00 195.335.000,00 -3.068.000,00 -9.417.000,00 -50.926.000,00 -765.734.000,00 -135.069.000,00 -3.558.206.000,00 25.542.000,00 PARTE F – INFORMAZIONI SUI RISCHI 1. Approccio alla gestione del rischio nel Gruppo Reale Mutua1 Premessa La recente evoluzione del mercato assicurativo, caratterizzato negli ultimi anni da una sempre crescente ricerca della tutela dell’assicurato e della stabilità del mercato, è stata accompagnata dall’emanazione di diverse normative, anche di carattere comunitario, incentrate sul sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi. L’approccio al rischio nel Gruppo Reale Mutua, in aggiunta agli aspetti normativi ed ai criteri di una sana e prudente gestione, non prescinde dalla natura mutualistica della Capogruppo che impatta sul Gruppo stesso. Tale caratteristica e l’obiettivo di mantenere la piena autonomia e indipendenza da centri esterni di controllo e di capitalizzazione rendono centrali nella strategia del Gruppo lo sviluppo continuo del sistema di gestione del rischio, quale elemento fondamentale per lo sviluppo e la continuità di ciascuna azienda del Gruppo stesso. 1.1 Il modello organizzativo di gestione del rischio Il sistema di gestione dei rischi del Gruppo Reale Mutua ha l’obiettivo di mantenere i rischi ad un livello accettabile e coerente con le disponibilità patrimoniali sia delle singole imprese sia del Gruppo nel suo insieme. Nell’ambito di tale obiettivo il sistema di gestione dei rischi del Gruppo prevede, per ogni singola società del Gruppo, i seguenti ruoli e responsabilità: 9 Il Consiglio di Amministrazione è responsabile della definizione delle direttive in materia di gestione dei rischi (insieme delle strategie e delle politiche di assunzione, valutazione e gestione dei rischi maggiormente significativi), della fissazione dei livelli di tolleranza al rischio e della verifica della corretta implementazione del sistema di gestione dei rischi da parte dell’Alta Direzione; 9 Il Comitato per il Controllo Interno di Gruppo, le cui funzioni sono di carattere consultivo e propositivo, è responsabile di coadiuvare il Consiglio di Amministrazione in materia di sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi; 9 l’Alta Direzione è responsabile dell’attuazione, del mantenimento e del monitoraggio del sistema di gestione dei rischi; 9 il Risk Management, istituito presso la Capogruppo, è responsabile di supportare il Consiglio di Amministrazione e l’Alta Direzione mediante la predisposizione di analisi relative alla valutazione, alla misurazione e al controllo dei rischi, nonché di coordinare le attività di monitoraggio dei rischi; 9 la funzione di Compliance, istituita presso la Capogruppo, è responsabile di valutare che l’organizzazione e le procedure aziendali siano adeguate a prevenire i rischi di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite patrimoniali o danni di reputazione, in conseguenza di violazioni di leggi, regolamenti o provvedimenti delle Autorità di vigilanza ovvero di norme di autoregolamentazione e di supportare il Consiglio di Amministrazione e l’Alta Direzione in tema di rischi di non conformità alle norme; 9 la funzione di Internal Audit è preposta a monitorare e valutare l’efficacia e l’efficienza del funzionamento del sistema di gestione dei rischi. La gestione operativa dei rischi rimane in carico alle singole funzioni competenti, in ragione della loro responsabilità sui processi operativi gestiti. Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo si avvale di appositi organi istituiti nel suo ambito, quali il Comitato e la Commissione Investimenti, aventi come obiettivo quello di verificare particolari aspetti dell’andamento aziendale e del Gruppo, anche per quanto riguarda la gestione dei rischi. L’Alta Direzione di ogni società ricorre a gruppi di lavoro collegiali, istituiti a livello di Gruppo, che svolgono attività di approfondimento e di analisi su specifici temi; tra di essi si citano, in particolare, il Comitato 1 La definizione di Gruppo, e del relativo perimetro di analisi, è da intendersi ai sensi del Regolamento ISVAP 15/2008 che ha istituito l’Albo dei Gruppi Assicurativi. 404 RELAZIONI E BILANCI 2011 Impieghi Mobiliari e il Comitato Rischi Vita. 1.2 Le politiche di gestione dei rischi Nell’ambito del sistema di gestione dei rischi e coerentemente con quanto previsto dalla normativa, il Consiglio di Amministrazione ha formalizzato nel Documento delle politiche di gestione dei rischi i criteri di identificazione, misurazione, gestione e controllo di tutti i rischi aziendali. L’obiettivo del Documento è quello di definire le linee guida di gestione dei rischi interni ed esterni insiti nelle attività delle Società del Gruppo, delineandone strategie ed obiettivi, modalità di analisi, controllo e misurazione, ruoli e responsabilità delle funzioni aziendali coinvolte. Il Documento, inoltre, ha l’obiettivo più generale di contribuire alla diffusione della cultura del controllo e di gestione dei rischi all’interno del Gruppo. Il rispetto e l’applicazione del Documento sono garantiti dalla presenza del Sistema dei Controlli Interni costituito da un insieme di Regole, Procedure e Tecniche di Controllo e Strutture Organizzative volto ad assicurare il corretto funzionamento ed il buon andamento del Gruppo. 1.3 Il reporting I rischi sono monitorati in maniera continuativa dalla funzione di Risk Management e dalle singole funzioni competenti; a tal fine è stato sviluppato il reporting relativo all’evoluzione dei rischi nei confronti del Consiglio di Amministrazione, dell’Alta Direzione e delle strutture operative competenti. In particolare la documentazione prevede, per i rischi quantificabili, l’adozione di metodologie di misurazione dell’esposizione al rischio (massima perdita potenziale) e l’effettuazione di analisi prospettiche relative a scenari particolarmente sfavorevoli (stress test). 2. La gestione dei rischi La gestione dei rischi viene attuata mediante un processo integrato nel quale si possono individuare tre elementi fondamentali relativi a: 9 Analisi dei rischi Tale analisi prevede, su base continuativa, il censimento dei rischi e la loro classificazione per tipologia. I risultati di tale analisi consentono di delineare il profilo di rischio del Gruppo e costituiscono il punto di partenza per lo sviluppo dei modelli di valutazione quantitativa dei rischi e per l’ottimizzazione dei processi aziendali preposti alla gestione ed alla mitigazione del rischio. 9 Misurazione dei rischi e procedure di controllo Il modello per la misurazione dei principali rischi ai quali è esposto il Gruppo Reale Mutua è basato sul concetto di massima perdita potenziale attraverso la misura di SCR (Solvency Capital Requirement) in un’ottica di “asset-liability management” (gestione integrata di attivi e passivi). Tale modello è per sua natura in continua evoluzione in base al progressivo affinamento del sistema di gestione dei rischi del Gruppo e all’evoluzione del quadro normativo di riferimento. I parametri di calcolo sono stati calibrati in linea con la normativa relativa a Solvency II che prevede un livello di probabilità pari al 99,5% su un orizzonte temporale di un anno; la scelta di tali parametri è stata formalizzata dal Consiglio di Amministrazione in termini di livello di tolleranza al rischio. Il sistema di calcolo consente inoltre di valutare la massima perdita potenziale in funzione di ulteriori livelli di probabilità. La valutazione standard sulla base dei parametri relativi a Solvency II viene integrata mediante valutazioni relative ad andamenti particolarmente sfavorevoli dei fattori di rischio secondo logiche di stress test. La misurazione dei rischi costituisce un supporto al Consiglio di Amministrazione e all’Alta Direzione: x nella definizione e nell’adeguamento nel tempo delle strategie e delle politiche di assunzione, valutazione e gestione dei rischi maggiormente significativi, in coerenza con il livello di adeguatezza patrimoniale dell’impresa; x nella determinazione dei livelli di tolleranza al rischio, oggetto di revisione periodica; x nella verifica dell’evoluzione dei rischi e della eventuale violazione dei limiti operativi fissati. 9 Sviluppo e gestione della tecnologia 405 La struttura tecnologica del sistema di calcolo utilizzato dal Gruppo Reale Mutua è organizzata come insieme di dati (base dati) e di algoritmi (processi di calcolo). La base dati è dedicata e viene alimentata mediante procedure automatiche di acquisizione, completamento e validazione dei dati provenienti dai sistemi gestionali. Il sistema di calcolo viene utilizzato sia per le valutazioni legate alla misurazione del rischio sia per analisi di carattere gestionale; tra queste ultime si citano le valutazioni relative al rendimento prevedibile (Regolamento 21/2008), la verifica delle quotazioni dei contratti index linked, le misurazioni della massima perdita potenziale su orizzonti temporali brevi (10 giorni) a supporto dell’attività di gestione delle attività finanziarie (analisi di VaR) e le valutazioni in tema di valore del portafoglio. 3. Analisi dei rischi 2 3.1 Rischi di mercato Nell’ambito dei rischi di mercato si fa riferimento a tutti quei rischi che hanno come effetto il deterioramento di investimenti, mobiliari ed immobiliari, come conseguenza di andamenti avversi delle variabili di mercato rilevanti quali i prezzi azionari, i tassi di interesse, il valore degli immobili, i tassi di cambio e il merito creditizio degli emittenti. Le politiche relative alla gestione dei rischi di mercato prevedono: 9 limiti relativi agli investimenti per tipologia con particolare attenzione al trade-off rischio/rendimento; 9 limiti relativi agli investimenti in valuta estera; 9 strategie di gestione di tipo integrato attivi/passivi (ALM) congiuntamente a valutazioni di matching dei flussi di cassa, in particolar modo per i titoli a copertura dei fondi a gestione separata; 9 linee guida relative all’utilizzo di strumenti derivati; 9 linee guida relative agli investimenti immobiliari; 9 linee guida e limiti relativi al controllo del rischio di credito connesso agli investimenti di natura finanziaria. I limiti relativi agli investimenti sono oggetto di verifica e controllo su base continuativa da parte delle funzioni aziendali preposte e, con frequenza periodica, i risultati di tali controlli sono portati all’attenzione della Commissione Investimenti. L’attività finanziaria è contrassegnata, nell’ambito del rischio di tasso di interesse, da un’impostazione prudenziale realizzata attraverso una gestione congiunta di attivi e passivi utilizzando tecniche di gestione di tipo ALM (asset-liability management). La duration complessiva del portafoglio è di circa 2,2 anni. La gestione finanziaria ha determinato un rendimento medio effettivo a scadenza del portafoglio obbligazionario pari a circa il 3,4%. Relativamente al rischio di prezzo, la componente azionaria rappresenta il 2,4% del portafoglio ed è costituita da altre azioni per un importo pari a 101 milioni di euro, di cui Intesa SanPaolo S.p.A. per 15,4 milioni di euro e Air Liquide S.p.A per 7,2 milioni di euro. Complessivamente, il portafoglio azionario ha riflesso nel corso dell’esercizio una volatilità annua che, espressa in termini percentuali, risulta pari al 41,2%, con una gestione del comparto azionario rivolta prevalentemente al settore industriale, finanziario e bancario come indicato nella tabella seguente: 2 Sono state escluse le seguenti partecipazioni non quotate: Sara Assicurazioni, CredemAssicurazioni, Cai Seguros Generales e Caixa Terrassa Previsió, Reale Vida y Pensiones. Reale Immobili ed IGAR sono state assimilate al comparto immobiliare. 406 RELAZIONI E BILANCI 2011 Settore di mercato Composizione (%) Finanza, Banca e Assicurazioni 27,5% Industria 26,5% Energia 15,8% Servizi 11,2% Telecomunicazioni 9,7% Beni di consumo 9,3% Totale 100,0% Per quanto riguarda il rischio di fluttuazione dei tassi di cambio, le posizioni in divisa presenti in portafoglio hanno un’incidenza dell’1,3% circa rispetto al portafoglio complessivo e sono così suddivise: (in migliaia di euro) Valuta Composizione(%) Valore di mercato USD 0,8% 48.192 NOK 0,3% 19.372 SEK 0,1% 7.036 CHF 0,1% 6.892 GBP 0,0% 439 Totale 1,3% 81.931 Per quanto riguarda il rischio di credito, i titoli di debito in portafoglio presentano un rating medio di livello A3 espresso in scala Moody’s e le posizioni con rating non investment grade sono inferiori all’1,7% del portafoglio. Di seguito viene riportata la composizione del portafoglio dei titoli di debito (sia governativi sia corporate) per classe di rating: Livello Prime/Hig Grade Medium Grade Speculative Extremely Speculative Totale Classe di rating (*) Aaa Aa1-Aa2-Aa3 A1-A2-A3 Baa1-Baa2-Baa3 Ba1-Ba2-Ba3 B1-B2-B3 Caa1-Caa2-Caa3 Ca D NR Composizione (%) 23,23% 6,77% 64,46% 3,81% 1,27% 0,09% 0,00% 0,03% 0,05% 0,29% 100,0% (*) espresso in scala Moody's La valutazione quantitativa dell’impatto derivante da andamenti sfavorevoli dei fattori di rischio viene determinata secondo logiche di massima perdita potenziale mediante l’utilizzo della misura di SCR. Il calcolo dell’SCR di Gruppo tiene conto degli effetti derivanti dalla diversificazione a livello di singola compagnia. I rischi di mercato hanno impatti economici non solo sulle attività finanziarie ma anche sulle passività vita; queste ultime, in relazione alle garanzie di minimo garantito, sono particolarmente esposte al rischio di tasso di interesse. La valutazione dei rischi di mercato per la gestione vita necessita pertanto 407 di misurazioni consolidate tra attivi e passivi in considerazione del meccanismo di assorbimento del rischio tipico dei contratti vita. Tale capacità di assorbimento dipende dai livelli di minimo garantito e dalla tipologia di partecipazione agli utili. 3.1.1. Gestione Vita Il valore corrente consolidato degli investimenti relativi della gestione vita è pari a 4.177.991 migliaia di euro; l’ammontare complessivo delle riserve tecniche vita è pari a 4.055.215 migliaia di euro (comprensivo delle passività finanziarie senza Discretionary Participation Features-DPF) ed il loro fair value è pari a 4.001.585 migliaia di euro (di cui 2.309.981 migliaia di euro relativi a strumenti finanziari con DPF). Relativamente ai soli contratti assicurativi e agli strumenti finanziari con DPF, il fair value delle garanzie di minimo è pari a 116.423 migliaia di euro. Si evidenzia che il fair value delle riserve è determinato come valore attuale dei flussi derivanti dai contratti mediante logiche di calcolo market-consistent e sulla base di ipotesi realistiche derivanti da statistiche aziendali. Per i contratti vita l’SCR rappresenta la massima perdita di valore relativa alla differenza tra attivi e passivi, mentre per gli investimenti non a copertura delle riserve rappresenta la massima perdita di valore di tali attività finanziarie. Lo scenario avverso di mercato che esprime tali perdite potenziali è stato determinato con un livello di probabilità del 99,5% su un orizzonte temporale di un anno e consiste in un rialzo dei tassi di interesse, una diminuzione dei corsi azionari, dei prezzi degli immobili, dei tassi di cambio e un deterioramento del merito creditizio degli strumenti obbligazionari. Nella seguente tabella sono riportati i valori dell’SCR di mercato della gestione vita relativi sia agli investimenti a copertura delle riserve sia agli investimenti non a copertura. Fattori di rischio SCR (1) SCR % (2) Tasso di interesse 16.540 0,4% 6.645 0,2% - 0,0% 11.264 0,3% Prezzi azionari Tasso di cambio Prezzi degli immobili Credito 344.505 8,2% (1) dati in migliaia di euro 378.954 9,1% (2) incidenza percentuale sul valore corrente degli investimenti In relazione agli investimenti a copertura delle riserve (valutati secondo logiche di tipo ALM), il valore dell’SCR ripartito per segmento di portafoglio IFRS è riportato nella seguente tabella (al netto della componente di credito, riportata nella tabella precedente, la cui valutazione viene effettuata a livello complessivo di gestione vita). Segmento di portafoglio Contratti Assicurativi Strumenti Finanziari con DPF Strumenti Finanziari senza DPF SCR (1) SCR % (2) 8.205 0,2% 15.586 0,4% 0 0,0% (1) dati in migliaia di euro (2) incidenza percentuale sul valore corrente delle riserve La componente principale è rappresentata dal tasso di interesse (73%) ed in misura minore dai prezzi azionari (27%). 408 RELAZIONI E BILANCI 2011 3.1.2. Gestione Danni Il valore corrente consolidato degli investimenti relativi della gestione danni è pari a 4.123.393 migliaia di euro. L’SCR relativo a tali attività finanziarie della gestione danni è riportato nella seguente tabella. Fattori di rischio SCR (1) SCR % (2) Tasso di interesse 22.070 0,5% Prezzi azionari 86.030 2,1% Tasso di cambio 22.411 0,5% Prezzi degli immobili 87.581 2,1% Credito 85.517 2,1% 303.610 7,4% (1) dati in migliaia di euro (2) incidenza percentuale sul valore corrente degli investimenti L’SCR rappresenta la massima perdita di valore delle attività finanziarie della gestione danni. Lo scenario avverso di mercato che esprime tali perdite potenziali è stato determinato con un livello di probabilità del 99,5% su un orizzonte temporale di un anno e consiste in un ribasso dei tassi di interesse, una diminuzione dei corsi azionari, dei prezzi degli immobili, dei tassi di cambio e un deterioramento del merito creditizio degli strumenti obbligazionari. 3.2. Rischio di default Il rischio di default è connesso all’insolvenza delle controparti riassicurative. Il Gruppo ha definito politiche per la gestione di tale rischio in termini di linee guida e limiti relativi alla scelta delle controparti riassicurative. In relazione al rischio di default delle controparti riassicurative, si segnala che l’esposizione è concentrata verso riassicuratori con rating pari o superiore ad A espresso dall’agenzia, specializzata nel settore assicurativo e riassicurativo, Standard&Poor’s (incidenza percentuale pari a circa il 97%). L’SCR di default ammonta a 2.394 migliaia di euro pari allo 1,5% dell’esposizione nei confronti delle controparti riassicurative. 3.3. Rischio di liquidità Il rischio di liquidità è relativo alla capacità di far fronte tempestivamente agli obblighi di pagamento nei tempi contrattualmente previsti. Il Gruppo adotta limiti operativi sulle attività finanziarie, utili a monitorare costantemente il rischio di liquidità sul portafoglio. Il rischio di liquidità viene inoltre controllato in maniera continuativa sulla base degli smontamenti di riserva relativi alle gestione danni, dei flussi di scadenza previsti per la gestione vita, dei flussi di cassa relativi ai finanziamenti ricevuti dal Gruppo. Nella seguente tabella sono riportati i dati relativi agli strumenti finanziari obbligazionari per fasce di scadenza. Scadenza Governativi Corporate Totale < = 1anno 1.511.911 336.559 1.848.470 >1 <=3 anni 1.321.948 498.627 1.820.576 >3 <=5 anni 1.019.024 177.625 1.196.649 >5 <=7 anni 435.836 69.121 504.957 >7 <=10 anni 444.960 110.787 555.747 >10 anni 257.107 97.491 354.598 4.990.786 1.290.210 6.280.997 Totale 409 Nella seguente tabella sono riportate le informazioni dei flussi di riserva per scadenza contrattuale relativi al run-off dell’intero portafoglio vita. (in migliaia di euro) Anno Scadenze 2011 346.788 2012 338.835 2013 248.697 2014 379.681 2015 287.897 2016 162.870 2017 102.569 2018 120.019 2019 171.774 2020 e oltre 1.781.045 Totale 3.940.174 Nella seguente tabella sono riportati i coefficienti di smontamento attesi delle riserve relativi ai rami RCA ed RCG. Anno RCA RCG 2012 45,4% 23,0% 2013 20,2% 17,2% 2014 11,9% 14,3% 2015 7,6% 12,1% 2016 5,3% 10,1% 2017 4,3% 8,6% 2018 3,0% 6,5% oltre 2018 Totale 2,3% 8,3% 100,0% 100,0% Nella seguente tabella sono riportati i flussi di cassa (piano di ammortamento delle quote capitale) dei finanziamenti ricevuti dal Gruppo relativi a investimenti immobiliari il cui valore di bilancio è pari a circa 6 milioni di euro. (in migliaia di euro) Anno Quota Capitale 2012 958 2013 958 2014 958 2015 958 2016 958 2017 958 2018 479 Totale 410 6.229 RELAZIONI E BILANCI 2011 3.4. Rischi tecnici 3.4.1. Vita Per quanto riguarda i rischi tecnici, le fonti principali di rischio presenti nei contratti vita sono legate all’andamento demografico, all’andamento della frequenza di riscatto e di sospensione pagamento premi, alla frequenza di utilizzo dell’opzione di conversione in rendita garantita e ai costi. In relazione ai rischi demografici si effettua un aggiornamento periodico delle statistiche di mortalità e l’utilizzo di opportuni programmi di riassicurazione al fine di ridurre l’esposizione a tale fattore di rischio; per gli altri rischi tecnici viene inoltre posta particolare attenzione alla verifica ed al controllo delle frequenze di utilizzo di tali opzioni con riguardo ai rispettivi dati di mercato. Relativamente ai rischi catastrofali sono acquistate apposite coperture riassicurative non proporzionali. Sono state fissate linee guida relative alla assunzione dei contratti di copertura caso morte relative a requisiti sanitari e finanziari. Il portafoglio vita risulta essere così composto. Contratti assicurativi Strumenti finanziari con DPF Strumenti finanziari senza DPF Non rivalutabili Rivalutabili Unit linked Index Linked 3,5% 21,8% 14,2% 2,8% 0,0% 57,7% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 3,5% 79,5% 14,2% 2,8% Totale 42,3% 57,7% 0,0% 100,0% Classe Totale Relativamente ai rischi tecnici sono state effettuate valutazioni di massima perdita potenziale mediante l’utilizzo della misura di SCR per la valutazione degli effetti derivanti dai principali rischi tecnici assicurativi quali la mortalità, la frequenza di riscatto ed i costi. Nella seguente tabella sono riportati i dati relativi agli SCR tecnici delle principali fonti di rischio tecnico; la determinazione dell’SCR di Gruppo tiene conto degli effetti di diversificazione a livello di Compagnia. Portafoglio Vita SCR (1) SCR % (2) 71.985 1,8% (1) dati in migliaia di euro (2) incidenza percentuale sul valore delle riserve I movimenti avversi che determinano l’assorbimento di capitale sono relativi all’incremento dei quozienti di mortalità, alla diminuzione frequenze di riscatto e ad un aumento delle spese. La componente principale è costituita dal rischio connesso alla mortalità che rappresenta circa il 54% circa dell’SCR complessivo. 3.4.2. Danni I rischi connessi al portafoglio danni sono di natura tecnica e scaturiscono dalle politiche di sottoscrizione del business (rischi di sottoscrizione) e dalle politiche di riservazione relative al portafoglio acquisito (rischi di riservazione). 411 Relativamente ai rischi di sottoscrizione, il Gruppo ha predisposto il Manuale delle Regole Assuntive come strumento di comune indirizzo tecnico alla politica di sottoscrizione di ciascuna Società del Gruppo con particolare riferimento ai prodotti non standard. Per quanto riguarda le coperture catastrofali incendio, per i rischi terremoto, sono stati utilizzati i modelli AIR, EQECAT e RMS al fine di simulare i diversi scenari possibili e quantificare le capacità catastrofali necessarie a sopportare un evento, considerando un orizzonte temporale di almeno 200 anni. Le coperture riassicurative sono state acquistate preferendo l’impostazione del modello RMS, attualmente più prudenziale e conservativo. Sono stati sviluppati modelli stocastici di valutazione dei rischi di sottoscrizione e dei rischi di riservazione mediante i quali si è determinata una misura quantitativa di tali rischi (SCR). Tale misura rappresenta la massima perdita potenziale relativa all’insufficienza dei premi a coprire i sinistri e le spese (SCR di premio) e all’insufficienza delle riserve a coprire i sinistri non ancora liquidati (SCR di riserva). Nella seguente tabella è riportato il dato complessivo di SCR tecnico per la gestione danni; la determinazione dell’SCR di Gruppo tiene conto degli effetti di diversificazione a livello di Compagnia e della mitigazione derivante dalle coperture riassicurative. Il volume complessivo dato dalla somma di premi di competenza e riserve sinistri è pari a 5.973.706 migliaia di euro, mentre i premi contabilizzati ammontano a 2.805.412 migliaia di euro. Portafoglio SCR (1) SCR % (2) SCR % (3) Danni 492.890 8,3% 17,6% (1) dati in migliaia di euro (2) incidenza percentuale sul volume complessivo (premi di competenza e riserve sinistri) (3) incidenza percentuale sui premi contabilizzati La componete relativa all’SCR di premio rappresenta il 44,1% mentre il restante 55,9% è relativo al SCR di riserva. Nelle tabelle che seguono, con riferimento a quanto previsto dall’IFRS 4, si riportano alcune informazioni relative allo sviluppo dei sinistri dei rami RC Auto e R.C.Generale. Ogni diagonale del triangolo rappresenta i dati contabili al 31/12 dell’anno di osservazione del costo complessivo dei sinistri per singolo anno di accadimento. Nel dettaglio per ciascun anno di accadimento e per ogni antidurata sono indicati: x i pagamenti incrementali; x i pagamenti cumulati; x il riservato sui sinistri aperti e sui sinistri tardivi; x il costo finale dato dalla somma del pagato cumulato e dell’ammontare della riserva. Si ritiene opportuno rappresentare l'evoluzione dei sinistri dei soli rami di responsabilità civile in considerazione della loro significatività e delle loro caratteristiche di rami "long tail". Tali rami sono caratterizzati da uno smontamento più prolungato nel tempo, anche in ragione di una tardività più trascinata negli anni nel caso specifico dell'RC Generale. Questo rende lo sviluppo del costo ultimo più esposto a possibili evoluzioni, riducendo la stabilità della stima nel tempo. Per quanto riguarda il ramo RC Auto, i dati esposti mostrano un adeguamento delle riserve imputabile agli anni di accadimento più recenti. Tali integrazioni sono state riconosciute a fronte di alcuni fenomeni di rivalutazione straordinaria delle riserve dei liquidatori. Per il ramo RC Generale nel corso del 2011 è intercorso uno sviluppo favorevole delle riserve dei liquidatori relative ai contratti in delega altrui che ha determinato un risultato degli anni precedenti particolarmente positivo. C'è da annotare che nello sviluppo dei dati relativi agli anni precedenti, sia del ramo RC Auto sia del ramo RCG, è incluso l'effetto di rivalutazione delle riserve dovuto alle nuove tabelle del Tribunale di Milano. 412 RELAZIONI E BILANCI 2011 Rami RC Auto Gruppo Ramo 10 Accadimento 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 pagato pagato cumulato riservato totale pagato pagato cumulato riservato totale pagato pagato cumulato riservato totale pagato pagato cumulato riservato totale pagato pagato cumulato riservato totale pagato pagato cumulato riservato totale pagato pagato cumulato riservato totale pagato pagato cumulato riservato totale Antidurate 0 310.731 310.731 514.981 825.712 321.020 321.020 529.276 850.296 341.698 341.698 539.917 881.615 389.286 389.286 563.795 953.081 452.928 452.928 573.819 1.026.747 461.072 461.072 544.021 1.005.093 454.319 454.319 574.343 1.028.662 432.090 432.090 588.892 1.020.983 1 256.295 567.026 243.431 810.457 277.826 598.846 248.164 847.010 311.326 653.024 251.118 904.142 317.136 706.422 248.063 954.485 304.932 757.861 255.019 1.012.880 300.211 761.283 252.371 1.013.653 317.281 771.600 284.971 1.056.571 2 88.930 655.957 152.346 808.303 92.081 690.928 129.113 820.041 110.934 763.958 136.783 900.740 101.269 807.691 138.691 946.382 100.361 858.222 138.339 996.561 105.087 866.369 164.544 1.030.914 3 44.055 700.012 100.692 800.704 38.568 729.495 80.654 810.149 52.076 816.034 78.762 894.796 45.072 852.764 86.774 939.538 43.582 901.805 102.727 1.004.531 4 25.839 725.851 66.985 792.836 23.802 753.297 56.818 810.115 20.036 836.069 57.608 893.678 26.353 879.117 58.353 937.469 5 16.025 741.876 47.432 789.307 13.877 767.175 41.016 808.190 13.490 849.560 41.972 891.531 6 10.868 752.744 38.224 790.967 8.557 775.731 29.618 805.349 -4.441.821 0 7 11.869 764.612 27.164 791.776 413 Ramo RC Generale Gruppo Ramo 13 Accadimento 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 pagato pagato cumulato riservato totale pagato pagato cumulato riservato totale pagato pagato cumulato riservato totale pagato pagato cumulato riservato totale pagato pagato cumulato riservato totale pagato pagato cumulato riservato totale pagato pagato cumulato riservato totale pagato pagato cumulato riservato totale Antidurate 0 24.936 24.936 136.468 161.403 22.669 22.669 152.707 175.376 24.410 24.410 169.531 193.941 27.604 27.604 163.508 191.112 30.164 30.164 175.736 205.899 29.697 29.697 177.754 207.451 27.714 27.714 165.872 193.585 27.176 27.176 172.316 199.491 1 31.562 56.497 119.776 176.273 33.394 56.063 143.776 199.839 38.864 63.273 127.996 191.270 41.542 69.146 130.882 200.029 44.574 74.737 146.815 221.552 36.215 65.912 132.222 198.134 36.690 64.404 129.406 193.810 2 20.684 77.182 107.249 184.431 19.829 75.892 120.930 196.822 20.981 84.255 110.520 194.775 19.766 88.913 108.876 197.789 21.973 96.711 125.734 222.445 20.911 86.823 111.083 197.906 3 13.073 90.255 93.668 183.922 15.876 91.768 94.935 186.703 13.670 97.925 94.071 191.996 10.253 99.165 97.078 196.243 16.579 113.290 106.897 220.187 4 13.078 103.332 77.144 180.476 11.294 103.062 77.791 180.854 10.740 108.665 80.674 189.339 9.136 108.301 79.308 187.609 5 7.251 110.583 66.039 176.622 7.950 111.012 67.689 178.701 11.079 119.744 64.531 184.275 6 6.637 117.221 56.114 173.334 6.338 117.350 57.969 175.319 7 5.506 122.727 48.650 171.377 Nella seguente tabella sono riportati i risultati dell’analisi di sensitività relativa all’inflazione; in particolare viene indicata la variazione percentuale della stima della riserva sinistri relativa agli incrementi del tasso inflattivo. Incremento inflattivo RCA RCG 2,00% 2,3% 2,9% 4,00% 7,1% 9,1% 6,00% 12,1% 15,9% 3.5. Rischi operativi, di non conformità alle norme, reputazionali e di appartenenza al Gruppo Nell’ambito delle politiche di gestione dei rischi operativi, di non conformità alle norme, reputazionale e di appartenenza al Gruppo è stata effettuata, nel corso del 2011, una nuova edizione del Risk Assessment, con la finalità di valutare qualitativamente tali tipologie di rischi. Il processo di Risk Assessment è gestito da uno specifico gruppo di lavoro costituito dalle funzioni di Risk Management, Internal Audit, Compliance, Sistemi Informativi e Organizzazione ed ha avuto quale perimetro di analisi le Società assicurative e strumentali italiane del Gruppo (Reale Mutua Assicurazioni, Italiana Assicurazioni e Blue Assistance). Il gruppo di lavoro si avvale della metodologia di Control Risk Self Assessment (CRSA) e della Macro Check List: 414 RELAZIONI E BILANCI 2011 9 Il CRSA prevede l’autorilevazione a livello qualitativo dei rischi e dei controlli legati alle attività aziendali. Per ciascuna attività viene richiesto di fornire valutazioni su specifici fattori di rischio, sui controlli svolti internamente e sui controlli effettuati dagli organi e/o funzioni preposte. Nell’ambito del CRSA sono inoltre identificate le cause dei rischi e le debolezze nei controlli in essere, al fine poi di definire un piano di gestione dei rischi stessi (ritenzione del rischio, trasferimento oppure mitigazione). La classificazione dei fattori di rischio è stata definita internamente, basandosi anche sulla classificazione di Basilea Il. 9 La Macro Check List è uno strumento di autorilevazione rivolto all’Alta Direzione che ha l’obiettivo di valutare qualitativamente il profilo di rischio aziendale, con particolare riferimento al rischio operativo, reputazionale, di non conformità, di appartenenza al Gruppo e al rischio strategico. Il gruppo di lavoro effettua, inoltre, un’attività di ricognizione della normativa utile alla definizione del “repository normativo aziendale”, tramite un autocensimento delle normative di legge e quelle di autoregolamentazione impattanti su tutte le attività aziendali. Il Gruppo dispone di un Contingency Plan, soggetto a revisione periodica, il cui obiettivo peculiare consiste nel salvaguardare l’ incolumità delle persone, la continuità aziendale e limitare i danni ai beni nel caso si verifichi una situazione d’emergenza legata a un evento potenzialmente disastroso. Nell’ambito del Contingency Plan è stato definito un Disaster Recovery Plan che rappresenta un piano strategico specifico finalizzato a minimizzare la perdita di informazioni ed i tempi di ripristino delle informazioni aziendali in situazioni particolarmente critiche; tale piano definisce l’insieme di misure tecnologiche atte a ripristinare sistemi, dati e infrastrutture necessarie all'erogazione di servizi a fronte di eventi catastrofici. Il Gruppo si è dotato, in coerenza con quanto disposto dai Regolamenti Isvap n.20 e n.25, di una procedura volta a regolare il processo di scambi informativi e di controllo finalizzati alla vigilanza sulle operazioni infragruppo ed ad individuare le funzioni interessate dalle attività. L’SCR relativo ai rischi operativi è stata determinato in relazione alle indicazioni previste dal quinto studio di impatto quantitativo QIS5 e risulta essere pari a 139.388 migliaia di euro. 3.6. Strumenti di mitigazione del rischio Il Gruppo utilizza strumenti di mitigazione del rischio al fine di ridurre l’esposizione nei confronti dei rischi assunti, mediante il ricorso alla riassicurazione, e di limitare le perdite di valore ai cui possono incorrere gli asset mediante l’utilizzo di strumenti finanziari derivati di copertura. 3.6.1. Riassicurazione Sono state condotte analisi al fine di ottimizzare le soluzioni riassicurative, in coerenza con le linee guida definite dal Consiglio di Amministrazione. Tali analisi hanno consentito di definire curve di distribuzione della sinistralità attesa mediante l’analisi delle serie storiche dei singoli rami (in termini di redditività, sinistralità ed esposizione) e degli obiettivi definiti nei piani strategici dell’impresa. Tali valutazioni sono state svolte in forma disgiunta per la sinistralità di base e per quella di punta, valutando le esposizioni catastrofali e, nel caso di rami con serie storiche statisticamente non significative, si è provveduto ad effettuare analisi ad hoc. L’analisi è stata condotta con l’utilizzo di modelli quantitativi per la valutazione del capitale a rischio (VaR e T-VaR) ed ha generato scenari alternativi sulla base dei quali sono state identificate le scelte ottimali di riassicurazione per le singole compagnie italiane del Gruppo. Strumenti finanziari derivati Il Gruppo Reale Mutua fa un utilizzo limitato di strumenti derivati; per quanto riguarda le società assicurative le finalità di questi strumenti sono in sintonia con i programmi strategici definiti dai 415 Consigli di Amministrazione, sono a norma del Regolamento n. 36 ISVAP e rispondono ai requisiti previsti dal sistema di controllo degli strumenti finanziari in portafoglio. Tra gli strumenti finanziari derivati, il Gruppo Reale Mutua ha in essere le seguenti operazioni di copertura, tutte relative a passività finanziarie: x x tipologia cash flow hedge: sono relative alla copertura del rischio di variazione dei flussi di cassa sui finanziamenti erogati al Gruppo relativi ad investimenti immobiliari per 6,2 milioni di euro circa; l’obiettivo della copertura è stato raggiunto tramite contratti cap, ponendo un tetto massimo all’esposizione al rischio. Il fair value è pari a 13 migliaia di euro; tipologia fair value hedge: sono relative alla copertura del rischio di prezzo su obbligazioni a tasso fisso emesse da Banca Reale, tramite la sottoscrizione di contratti swap, per un nozionale di 20 milioni di euro. Il fair value complessivo è positivo per 851 migliaia di euro, mentre il fair value degli elementi coperti è negativo per 19.334 migliaia di euro. Si segnala che i flussi finanziari delle operazioni di copertura di tipologia cash flow hedge si manifestano con cadenza semestrale posticipata sino alla scadenza prevista nei due contratti di finanziamento. Come indicato dal paragrafo 74 par. (a) dello IAS 39, è possibile separare il valore intrinseco e il valore temporale e designare come strumento di copertura soltanto il cambiamento nel valore intrinseco. In base a tali assunzioni, dati gli attuali livelli dei tassi e non potendo determinare sino alla scadenza la parte variabile degli interessi previsti dal contratto di finanziamento, l’opzione cap risulta “out of the money”. Pertanto, il suo valore intrinseco è pari a zero e l’intero fair value dello strumento di copertura deriva dal valore temporale ed è stato contabilizzato a conto economico, poiché non efficace. A fronte delle suddette operazioni di copertura è stata predisposta la documentazione formale e sono stati effettuati i test di efficacia previsti dalla normativa Ias/Ifrs. Tra le altre operazioni, segnaliamo: x x zero coupon swap, per un nozionale complessivo di 23,1 milioni di euro, acquistati a garanzia del rendimento previsto a scadenza per il nuovo prodotto Vita Ramo I, “5.2.Reale”, emesso dalla società Reale Mutua. Il fair value complessivo è positivo per 10.340 migliaia di euro; interest rate swap, per un nozionale complessivo di 6,1 milioni di euro positivo, il cui fair value complessivo è negativo per 11.329 migliaia di euro. Si segnala che sono state esercitate dalla controparte alla scadenza le opzioni put europee, per un nozionale di 5,4 milioni di euro sulle azioni Intesa San Paolo; tale operazione ha generato una perdita a conto economico di circa 1.000 migliaia di euro. Si precisa che tutti gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo hanno come controparti primari operatori finanziari di standard internazionale e nazionale con rating creditizi elevati. Di seguito, si riporta l’analisi delle scadenze dei flussi delle passività finanziarie derivate in essere: (in migliaia di euro) Flussi netti 1 anno 3 anni 5 anni oltre 5 anni Swap RBS Crediop – 01/09/2025 OSRAM17514 -388 -1.005 -1.404 -1.626 Swap RBS Crediop – 01/09/2025 OSRAM18066 -1.066 -2.776 -3.912 -4.707 Swap RBS Crediop – 01/09/2025 0S4044887 -1.098 -2.885 -4.116 -5.255 Swap RBS Crediop – 01/09/2025 OS4044968 -220 -577 -823 -1.051 -2.772 -7.243 -10.255 -12.639 Totale L’ammontare indicato è stato determinato con riferimento alle condizioni esistenti alla data di chiusura dell’esercizio di riferimento. 416 RELAZIONI E BILANCI 2011 Si segnala che i quattro contratti di interest swap prevedono la cessione di interessi, in proporzione al nozionale stipulato (13.120 migliaia di euro), che maturano sul titolo obbligazionario XS0104009617 Crediop 2,1% 99/25. Tale titolo è presente nel portafoglio titoli del Gruppo, per un nominale complessivo superiore al nozionale dell’interest swap, ed attualmente prevede una cedola opzionale annuale elevata, determinata con un opzione floor ed effetto leva collegato ad un piano di ammortamento definito: di conseguenza, non esistono problemi ad ottemperare agli impegni assunti. Altre informazioni 9 Solvency II Il Gruppo Reale Mutua segue gli sviluppi relativi al progetto Solvency II e partecipa attivamente in ambito di gruppo, sia a livello nazionale sia europeo, alle iniziative promosse dalle principali istituzioni coinvolte in tale progetto. Nel corso del 2011 il Gruppo Reale Mutua ha proseguito nel “Programma di Convergenza verso Solvency II” per la convergenza verso i requisiti dal nuovo sistema di solvibilità (Solvency II), così come delineati dalla Commissione Europea e dall’EIOPA. Il Programma di Convergenza prevede interventi legati all’evoluzione dei modelli di calcolo, allo sviluppo della tecnologia e all’adeguamento del sistema di governante ai requisiti di Solvency II. 9 Stress test Isvap/EIOPA Il Gruppo Reale Mutua ha partecipato al secondo stress test per il settore assicurativo europeo promosso dall’EIOPA e richiesto dall’ISVAP al comparto assicurativo nazionale. Tale esercizio ha consentito di valutare gli impatti di scenari negativi sulla posizione di solvibilità delle singole imprese e del gruppo evidenziando una situazione positiva in tutti gli scenari previsti. 9 Banca Reale Nell’ambito del Gruppo Reale Mutua è presente Banca Reale che non risulta inclusa nel perimetro di Gruppo Assicurativo secondo la definizione di cui al Regolamento Isvap 15/2008, ma è soggetta alla vigilanza di Banca d’Italia. Banca Reale, proporzionalmente alle proprie dimensioni e caratteristiche operative e alla natura e intensità dei rischi aziendali, prevede una gestione dei rischi che coinvolge tutti i livelli dell’impresa e trova attuazione nel Sistema dei Controlli Interni articolato secondo tre tipologie di controlli: 9 Controlli di linea, svolti nell’ambito delle stesse strutture operative. 9 Controlli sulla gestione dei rischi che hanno l’obiettivo di concorrere alla definizione delle metodologie di misurazione del rischio, di verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e di controllare la coerenza dell’operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio/rendimento assegnati. Tali controlli sono affidati a specifiche funzioni in staff al Direttore Generale. Alla funzione Risk Management e Presidio del Credito è assegnato il controllo dei limiti operativi e dell’esposizione al rischio nonché il compito di monitorare la qualità complessiva del portafoglio crediti e il corretto svolgimento del processo del credito. Alla funzione Sistemi Organizzativi, Compliance e Antiriciclaggio è assegnato il compito di valutare, controllare e gestire il rischio conseguente al mancato rispetto delle leggi, dei provvedimenti delle autorità di vigilanza, delle norme di autoregolamentazione nonché di qualsiasi altra norma applicabile alla Banca. 9 Attività di revisione interna, affidata alla funzione Internal Audit, in staff al Direttore Generale. Tale funzione verifica la correttezza dell’operatività aziendale ai fini del contenimento dei rischi, l’efficacia dell’organizzazione, il rispetto dei limiti previsti dai meccanismi di delega, la funzionalità del complessivo sistema dei controlli interni, l’affidabilità dei sistemi informativi, inclusi i sistemi di elaborazione automatica dei dati e dei sistemi di rilevazione contabile. Banca Reale, a partire dall’anno 2008, ha sviluppato il processo ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process) secondo quanto previsto dalla circolare 263/2006 di Banca d’Italia. L’obiettivo è il controllo e monitoraggio complessivo dello stato di adeguatezza patrimoniale, corrente e prospettica, della banca. Tale processo è sottoposto a revisione ordinaria, sotto il profilo metodologico a cura della funzione Risk Management e Presidio del Credito, sotto il profilo normativo dalla funzione Compliance e sotto il profilo procedurale dalla funzione Internal Audit con il supporto, per i relativi ambiti di 417 competenza, delle funzioni operative. E’ sottoposto altresì a revisione straordinaria ogni qual volta la Banca presenti un’esposizione potenziale a nuovi rischi rilevanti da valutare (ad esempio per effetto dell’ingresso in nuovi mercati/segmenti di operatività) e/o quelli precedentemente individuati palesino caratteristiche nuove che facciano mutare l’esposizione al rischio della Banca. I principali rischi a cui la Banca è esposta sono i seguenti: rischio di credito, rischio di mercato, rischio operativo (appartenenti al primo pilastro), rischio di concentrazione, rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario, rischio di liquidità, rischio residuo, rischio strategico, rischio reputazionale, di outsourcing e compliance (appartenenti al secondo pilastro). LAT – Liability Adequacy Test Nell’ambito del LAT (Liability Adequacy Test) è stata calcolata la “riserva realistica”, come valore attuale atteso alla data di bilancio dei futuri flussi di cassa generati dai contratti (premi e prestazioni). Il metodo di proiezione dei flussi utilizzato è di tipo deterministico con rivalutazione degli stessi pari al minimo garantito. L’attualizzazione dei flussi è stata effettuata utilizzando la curva dei tassi risk-free. Relativamente alla determinazione dei flussi dei contratti sono state utilizzate ipotesi demografiche, di riscatto e di sospensione pagamento premi derivanti dall’esperienza aziendale. Nel test, inoltre, sono stati considerati i flussi attesi relativi ai caricamenti e alle spese future. Attraverso il Liability Adequacy Test si è verificata l’adeguatezza delle “riserve tecniche nette” mediante il confronto con la “riserva realistica”. La valutazione è stata effettuata considerando all’interno delle “riserve tecniche nette” non solo le riserve tecniche appostate a bilancio secondo i principi contabili nazionali, ma anche la posta contabile delle “shadow liabilities”. La valutazione della congruità delle riserve è stata effettuata, per ogni Compagnia del Gruppo, individuando i fondi a gestione separata come gruppi omogenei di contratti. I risultati del test hanno evidenziato una sufficienza delle riserve per ciascun gruppo omogeneo analizzato. Successivamente alla chiusura del bilancio non sono emerse informazioni aggiuntive che comportassero il riesame delle analisi effettuate. Nella seguente tabella sono riportati i risultati relativi al LAT. (in migliaia di euro) Compagnia Reale Mutua Italiana Assicurazioni Totale 418 RELAZIONI E BILANCI 2011 Riserve tecniche nette Riserve realistiche (ipotesi base) 2.394.030 2.193.518 818.986 766.033 3.213.015 2.959.551 PARTE G: INFORMAZIONI RELATIVE AD OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE DI IMPRESA Nel corso del primo semestre la controllata spagnola Reale Seguros Generales S.A. ha acquisito il 50% della società Caixa Sabadell S.A., società attiva nei rami danni. La società è stata nel corso dell’esercizio fusa per incorporazione nella società UNNIM S.A.. CAIXA SABADELL S.A. - situazione al 31 marzo 2011 (in migliaia di Euro) valore di carico dell'impresa acquisita Attività immateriali Riserve tecniche a carico riassicuratori Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti da operazioni di assicurazione diretta Altri crediti Attività fiscali differite Altre attività Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Riserve tecniche Altre passività finanziarie Debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta Debiti derivanti da operazioni di riassicurazione Altri debiti Passività fiscali differite Passività fiscali correnti Altre passività oneri accessori fair value 564 2.028 8.064 1.087 63 71 384 3.198 564 2.028 8.064 1.087 63 71 384 3.198 -8.065 -120 -149 -2.122 -834 -2 -12 -356 -8.065 -120 -149 -2.122 -834 -2 -12 -356 Patrimonio netto 3.799 Quote di pertinenza di terzi (50%) 1.900 Valore della partecipazione Avviamento 25.750 409 26.159 24.260 419 PARTE H: INFORMAZIONI RELATIVE AD OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE Le operazioni tra la Capogruppo e le sue società controllate sono state eliminate nel bilancio consolidato nell’ambito dell’operazione di elisione dei rapporti infragruppo e, pertanto non vengono evidenziate in questa sezione. Tali rapporti si riferiscono principalmente ad operazioni di riassicurazione e a prestazioni di servizio tra società del Gruppo. I saldi delle operazioni di natura commerciale e finanziaria intercorrenti tra le società del Gruppo, compresa la Capogruppo, e le entità ad esse correlate sono i seguenti: (in migliaia di euro) Attività Passività Oneri Proventi 31.12.2011 31.12.2010 Variazione 481 3.106 523 1.104 211 2.946 149 561 270 160 374 543 Le operazioni che hanno originato tali valori sono state tutte concluse a normali condizioni di mercato. Nel corso dell’esercizio non è stato effettuato nessun accantonamento a copertura di eventuali perdite su crediti verso entità correlate. Le attività sono principalmente relative a finanziamenti concessi dalla controllata Banca Reale, le passività comprendono principalmente obbligazioni emesse dalla controllata Banca Reale. I proventi verso le Altre Parti Correlate si riferiscono principalmente ad incassi di premi assicurativi per 995 migliaia di euro e a canoni di locazione su investimenti immobiliari per 79 migliaia di euro. Gli oneri verso le Altre Parti Correlate si riferiscono principalmente a sinistri pagati su polizze per 396 migliaia di euro e a interessi su obbligazioni di Banca Reale S.p.A. per 49 migliaia di euro. I compensi corrisposti durante l’esercizio agli Amministratori ed ai Sindaci della Capogruppo che coprono i medesimi ruoli anche nelle altre Società del Gruppo ammontano a 1.467 migliaia di euro, contro 1.149 migliaia di euro erogate nel 2010. 420 RELAZIONI E BILANCI 2011 PARTE I: ALTRE INFORMAZIONI Risorse umane Al 31.12.2011 il numero delle risorse umane del Gruppo è pari a 3.048 unità con un incremento, rispetto all’anno precedente, di 58 unità; il numero medio dei dipendenti, pari a 3.028 unità, di cui 2.064 in Italia e 964 in Spagna, è rappresentato dalla seguente tabella: (unità) 2011 media Dirigenti 2010 al 31.12 media al 31.12 112 111 109 110 Funzionari e Impiegati 2.842 2.865 2.787 2.806 Totale 2.954 2.976 2.896 2.916 Portieri Totale 74 72 74 74 3.028 3.048 2.970 2.990 421 Pubblicità dei corrispettivi di revisione legale e dei servizi diversi dalla revisione (art.149 duodecies Regolamento Emittenti Consob) Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi (Migliaia di euro) Revisione legale (*) 659 Revisione legale Deloitte & Touche S.p.A. Revisione legale Società estera appartenente alla rete di Deloitte & Touche S.p.A. Società Reale Mutua di Assicurazioni e Società controllate Società controllate 456 203 Servizi di attestazione Gestioni Separate, Fondi Interni Assicurativi e Fondi Pensione (**) 91 Deloitte & Touche S.p.A. Società Reale Mutua di Assicurazioni e Società controllate Altri servizi 91 520 Modello Unico 2011 e Modelli 770 semplificato e ordinario Servizi di consulenza per il progetto di Corporate Social Responsability (CSR) Servizi di due diligence contabile-fiscale-legaleamministrativa Deloitte & Touche S.p.A. Società Reale Mutua di Assicurazioni e Società controllate Società Reale Mutua di Assicurazioni 14 Società estera appartenente alla rete di Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate 55 Servizi di assistenza in operazioni di acquisizioni societarie Società estera appartenente alla rete di Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate 201 Assistenza all'analisi di informazioni economico/finanziarie di società assicurative del mercato spagnolo Altri servizi professionali (***) Società estera appartenente alla rete di Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate 126 Società estere appartenenti alla rete di Deloitte & Touche S.p.A. Società Reale Mutua di Assicurazioni e Società controllate Società appartenente alla rete di Deloitte & Touche S.p.A. 90 33 (*) Nota: da questa tipologia sono esclusi i servizi svolti dall'attuario indipendente per le societa assicurative italiane del Gruppo, di cui si avvale la società di revisione, per l'esame attuariale delle riserve tecniche. Gli onorari corrisposti per tali servizi ammontano complessivamente a euro 47.855. (**) Nota: la voce ricomprende gli onorari che hanno formato oggetto di addebito agli assicurati pari a euro 47.146 tramite i relativi rendiconti; tale importo non rappresenta un costo che rimane a carico delle società assicurative italiane del Gruppo conferenti l'incarico di revisione. (***) Nota: la voce "Altri servizi professionali" include i servizi che singolarmente risultano di importo inferiore ad euro 50.000. 422 RELAZIONI E BILANCI 2011 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE SOCIETA’ REALE MUTUA DI ASSICURAZIONI Sede in Torino, via Corte d’Appello n.11 Fondo di garanzia Euro 60.000.000 i.v. Iscritta presso il Registro delle Imprese di Torino, n. 00875360018 Iscritta all’Albo dei Gruppi Assicurativi n. 006 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE - SUL BILANCIO CONSOLIDATO - ALL’ASSEMBLEA DEI DELEGATI SULL’ATTIVITA’ SVOLTA NEL CORSO DELL’ESERCIZIO CHIUSO AL 31/12/2011 Signori Delegati, Il bilancio consolidato è stato consegnato al Collegio in data 20 marzo 2012 nel corso del Consiglio di Amministrazione che lo ha approvato, unitamente alla relazione sulla gestione e risulta redatto in conformità ai principi contabili internazionali: i prospetti dello Stato patrimoniale, del Conto economico, delle variazioni di patrimonio netto, del rendiconto finanziario e la Nota integrativa sono redatti in conformità ai principi contabili internazionali e secondo gli schemi e le istruzioni previsti dall’ISVAP con il regolamento n. 7/2007. Il Collegio Sindacale ha esaminato tali documenti che vengono sottoposti alla Vostra attenzione e si unisce alla mancanza di rilievi fatta dalla società di revisione contabile “Deloitte & Touche S.p.A.” Torino, 5 aprile 2012 Il Collegio sindacale Alessandro RAYNERI Edoardo ASCHIERI Paolo GOLIA 425 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 'HORLWWH7RXFKH6S$ 9LD7RUWRQD 0LODQR ,WDOLD 7HO )D[ RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE AI SENSI DEGLI ARTT. 14 E 16 DEL D.LGS. 27.1.2010, N. 39 E DELL’ART. 102 DEL D.LGS. 7.9.2005, N. 209 Ai Delegati della SOCIETÀ REALE MUTUA DI ASSICURAZIONI 1. Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla relativa nota integrativa, della Società Reale Mutua di Assicurazioni e sue controllate (“Gruppo Reale Mutua”) chiuso al 31 dicembre 2011. La responsabilità della redazione del bilancio in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea nonché al Regolamento emanato in attuazione dell’art. 90 del D.Lgs. n. 209/2005 compete agli amministratori della Società Reale Mutua di Assicurazioni. È nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e basato sulla revisione contabile. 2. Il nostro esame è stato condotto secondo i principi e i criteri per la revisione contabile raccomandati dalla Consob. In conformità ai predetti principi e criteri, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio consolidato sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione comprende l'esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell'adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l'espressione del nostro giudizio professionale. Per il giudizio relativo al bilancio consolidato dell’esercizio precedente, i cui dati sono presentati ai fini comparativi, si fa riferimento alla relazione da noi emessa in data 12 aprile 2011. 3. A nostro giudizio, il bilancio consolidato della Società Reale Mutua di Assicurazioni al 31 dicembre 2011 è conforme agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea, nonché al regolamento emanato in attuazione dell'art. 90 del D.Lgs n. 209/2005; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa del Gruppo Reale Mutua per l’esercizio chiuso a tale data. $QFRQD%DUL%HUJDPR%RORJQD%UHVFLD&DJOLDUL)LUHQ]H*HQRYD0LODQR1DSROL3DGRYD 3DUPD3DOHUPR5RPD7RULQR7UHYLVR9HURQD 6HGH/HJDOH9LD7RUWRQD±0LODQR&DSLWDOH6RFLDOH(XURLY &RGLFH)LVFDOH5HJLVWURGHOOH,PSUHVH0LODQRQ±5($0LODQRQ 3DUWLWD,9$,7 0HPEHURI'HORLWWH7RXFKH7RKPDWVX/LPLWHG 429 4. La responsabilità della redazione della relazione sulla gestione in conformità a quanto previsto dalle norme di legge e dai regolamenti compete agli amministratori della Società Reale Mutua di Assicurazioni. E’ di nostra competenza l’espressione del giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio, come richiesto dalla legge. A tal fine, abbiamo svolto le procedure indicate dal principio di revisione 001 emanato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e raccomandato dalla Consob. A nostro giudizio la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio consolidato della Società Reale Mutua di Assicurazioni al 31 dicembre 2011. DELOITTE & TOUCHE S.p.A. Vittorio Frigerio Socio Torino, 5 aprile 2012 430 RELAZIONI E BILANCI 2011 ALLEGATI AL BILANCIO 432 RELAZIONI E BILANCI 2011 ITALIANA ASSICURAZIONI S.p.A. REALE SEGUROS GENERALES S.A. UNNIM PROTECCIO' S.A. CAI SEGUROS GENERALES S.A. REALE VIDA Y PENSIONES S.A. IGAR S.A. REALE IMMOBILI S.p.A. BANCA REALE S.p.A. BLUE ASSISTANCE S.p.A. Denominazione Area di consolidamento 086 067 067 067 067 067 086 086 086 Stato Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI G G G G G G G G G Metodo (1) 1 2 2 2 2 10 10 7 11 Attività (2) 100,00 95,00 0,00 0,00 5,00 95,00 85,92 95,00 100,00 % Partecipazione diretta (Valore in Euro) (3) 100,00 100,00 50,00 50,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 % Interessenza totale % % di Disponibilità voti consolidamento nell'assemblea ordinaria (4) 0,00 100,00 0,00 100,00 0,00 50,00 0,00 50,00 0,00 100,00 0,00 100,00 0,00 100,00 0,00 100,00 0,00 100,00 Esercizio: 2011 433 SARA ASSICURAZIONI S.p.A. Denominazione 086 Stato 1 Attività (1) Dettaglio delle partecipazioni non consolidate Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI B Tipo (2) 31,43 % Partecipazione diretta (Valore in Euro) 31,43 % Interessenza totale (3) 0,00 % Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria (4) 61.326.000,00 Valore di bilancio Esercizio: 2011 434 RELAZIONI E BILANCI 2011 Investimenti immobiliari Altri immobili Altre attività materiali Altre attività immateriali 988.657.000,00 124.868.000,00 34.720.000,00 63.004.000,00 Al costo Al valore rideterminato o al fair value 0,00 0,00 0,00 0,00 (Valore in Euro) Dettaglio degli attivi materiali e immateriali BILANCIO CONSOLIDATO Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI 988.657.000,00 124.868.000,00 34.720.000,00 63.004.000,00 Totale valore di bilancio Esercizio: 2011 435 Riserve danni Riserva premi Riserva sinistri Altre riserve Riserve vita Riserva per somme da pagare Riserve matematiche Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati e riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione Altre riserve Totale riserve tecniche a carico dei riassicuratori Dettaglio delle riserve tecniche a carico dei riassicuratori Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI 401.943.000,00 116.471.000,00 285.472.000,00 0,00 74.437.000,00 3.202.000,00 62.274.000,00 8.894.000,00 67.000,00 476.380.000,00 8.311.000,00 210.000,00 487.125.000,00 Anno n-1 (Valore in Euro) 433.183.000,00 135.387.000,00 297.796.000,00 0,00 53.942.000,00 2.193.000,00 43.228.000,00 Anno n Lavoro diretto 0,00 0,00 10.750.000,00 7.180.000,00 215.000,00 6.965.000,00 0,00 3.570.000,00 0,00 3.570.000,00 Anno n Lavoro indiretto 0,00 0,00 13.887.000,00 10.304.000,00 274.000,00 10.030.000,00 0,00 3.583.000,00 0,00 3.583.000,00 Anno n-1 8.311.000,00 210.000,00 497.875.000,00 440.363.000,00 135.602.000,00 304.761.000,00 0,00 57.512.000,00 2.193.000,00 46.798.000,00 Anno n 8.894.000,00 67.000,00 490.267.000,00 412.247.000,00 116.745.000,00 295.502.000,00 0,00 78.020.000,00 3.202.000,00 65.857.000,00 Anno n-1 Totale valore di bilancio Esercizio: 2011 436 RELAZIONI E BILANCI 2011 Titoli di capitale e derivati valutati al costo Titoli di capitale al fair value di cui titoli quotati Titoli di debito di cui titoli quotati Quote di OICR Finanziamenti e crediti verso la clientela bancaria Finanziamenti e crediti interbancari Depositi presso cedenti Componenti finanziarie attive di contratti assicurativi Altri finanziamenti e crediti Derivati non di copertura Derivati di copertura Altri investimenti finanziari Totale Dettaglio delle attività finanziarie Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Anno n Anno n-1 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Investimenti posseduti sino alla scadenza 0,00 0,00 0,00 52.067.000,00 0,00 0,00 99.805.000,00 168.959.000,00 7.125.000,00 0,00 253.986.000,00 0,00 0,00 0,00 581.942.000,00 Anno n 0,00 0,00 0,00 14.527.000,00 14.527.000,00 826.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 10.434.000,00 851.000,00 0,00 26.638.000,00 Anno n Anno n-1 0,00 0,00 0,00 37.829.000,00 37.829.000,00 2.081.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 8.570.000,00 1.515.000,00 0,00 49.995.000,00 0,00 77.612.000,00 77.612.000,00 440.933.000,00 430.336.000,00 290.739.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 689.000,00 1.288.000,00 13.000,00 0,00 811.274.000,00 Anno n Anno n-1 6.723.000,00 168.654.000,00 168.654.000,00 6.671.255.000,00 6.585.138.000,00 605.527.000,00 51.031.000,00 73.732.000,00 9.514.000,00 0,00 307.538.000,00 10.445.000,00 1.555.000,00 0,00 7.905.974.000,00 Totale valore di bilancio Anno n-1 Anno n 0,00 7.037.000,00 85.094.000,00 231.291.000,00 85.094.000,00 231.291.000,00 471.611.000,00 6.461.539.000,00 449.771.000,00 6.385.101.000,00 309.129.000,00 614.414.000,00 0,00 99.805.000,00 0,00 168.959.000,00 0,00 7.125.000,00 0,00 0,00 353.000,00 254.675.000,00 1.875.000,00 11.722.000,00 40.000,00 864.000,00 0,00 0,00 868.102.000,00 7.857.431.000,00 Attività finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico Attività finanziarie disponibili per Attività finanziarie possedute per la vendita essere negoziate Anno n-1 Anno n Anno n-1 0,00 7.037.000,00 6.723.000,00 0,00 153.679.000,00 83.560.000,00 0,00 153.679.000,00 83.560.000,00 54.170.000,00 5.954.012.000,00 6.107.645.000,00 0,00 5.940.238.000,00 6.097.538.000,00 0,00 322.849.000,00 294.317.000,00 51.031.000,00 0,00 0,00 73.732.000,00 0,00 0,00 9.514.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 307.185.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 495.632.000,00 6.437.577.000,00 6.492.245.000,00 Finanziamenti e crediti (Valore in Euro) Esercizio: 2011 437 Esercizio: 2011 Anno n 587.703.000,00 0,00 587.703.000,00 1.690.000,00 587.738.000,00 0,00 589.428.000,00 * Attività e passività elise nel processo di consolidamento Attività in bilancio Attività infragruppo * Totale Attività Passività finanziarie in bilancio Riserve tecniche in bilancio Passività infragruppo * Totale Passività Anno n - 1 654.630.000,00 0,00 654.630.000,00 2.695.000,00 654.993.000,00 0,00 657.688.000,00 Prestazioni connesse con fondi di investimento e indici di mercato Anno n 80.787.000,00 0,00 80.787.000,00 0,00 80.613.000,00 0,00 80.613.000,00 Anno n - 1 68.019.000,00 0,00 68.019.000,00 0,00 67.805.000,00 0,00 67.805.000,00 Prestazioni connesse alla gestione dei fondi pensione (Valore in Euro) Anno n 668.490.000,00 0,00 668.490.000,00 1.690.000,00 668.351.000,00 0,00 670.041.000,00 Totale Anno n - 1 722.649.000,00 0,00 722.649.000,00 2.695.000,00 722.798.000,00 0,00 725.493.000,00 Dettaglio delle attività e passività relative a contratti emessi da compagnie di assicurazione allorché il rischio dell'investimento è sopportato dalla clientela e derivanti dalla gestione dei fondi pensione Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI 438 RELAZIONI E BILANCI 2011 Riserve danni Riserva premi Riserva sinistri Altre riserve di cui riserve appostate a seguito della verifica di congruità delle passività Riserve vita Riserva per somme da pagare Riserve matematiche Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati e riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione Altre riserve di cui riserve appostate a seguito della verifica di congruità delle passività di cui passività differite verso assicurati Totale Riserve Tecniche Dettaglio delle riserve tecniche Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI Anno n 12.114.000,00 751.000,00 11.363.000,00 0,00 0,00 6.331.000,00 0,00 3.662.000,00 2.669.000,00 0,00 0,00 0,00 18.445.000,00 665.682.000,00 717.812.000,00 7.842.000,00 37.935.000,00 0,00 0,00 -9.389.000,00 21.340.000,00 8.391.522.000,00 8.201.115.000,00 Anno n 4.348.910.000,00 1.179.054.000,00 3.166.525.000,00 3.331.000,00 561.000,00 4.061.057.000,00 48.538.000,00 3.336.326.000,00 Anno n-1 4.261.333.000,00 1.168.086.000,00 3.087.716.000,00 5.531.000,00 2.301.000,00 3.963.317.000,00 58.717.000,00 3.143.867.000,00 Totale valore di bilancio 4.986.000,00 668.351.000,00 722.798.000,00 0,00 7.842.000,00 37.935.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -9.389.000,00 21.340.000,00 23.535.000,00 8.409.967.000,00 8.224.650.000,00 Anno n-1 14.874.000,00 838.000,00 14.036.000,00 0,00 0,00 8.661.000,00 0,00 3.675.000,00 Lavoro indiretto Anno n-1 4.246.459.000,00 1.167.248.000,00 3.073.680.000,00 5.531.000,00 2.301.000,00 3.954.656.000,00 58.717.000,00 3.140.192.000,00 Anno n 4.336.796.000,00 1.178.303.000,00 3.155.162.000,00 3.331.000,00 561.000,00 4.054.726.000,00 48.538.000,00 3.332.664.000,00 Lavoro diretto (Valore in Euro) Esercizio: 2011 439 Strumenti finanziari partecipativi Passività subordinate Passività da contratti finanziari emessi da compagnie di assicurazione derivanti Da contratti per i quali il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati Dalla gestione dei fondi pensione Da altri contratti Depositi ricevuti da riassicuratori Componenti finanziarie passive dei contratti assicurativi Titoli di debito emessi Debiti verso la clientela bancaria Debiti interbancari Altri finanziamenti ottenuti Derivati non di copertura Derivati di copertura Passività finanziarie diverse Totale Dettaglio delle passività finanziarie Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI (Valore in Euro) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 13.502.000,00 0,00 0,00 13.502.000,00 Anno n 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2.949.000,00 0,00 0,00 2.949.000,00 Anno n-1 Passività finanziarie possedute per essere negoziate 0,00 0,00 1.690.000,00 1.690.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.690.000,00 Anno n 0,00 0,00 2.695.000,00 2.695.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2.695.000,00 Anno n-1 Passività finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico Passività finanziarie a fair value rilevato a conto economico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 93.393.000,00 0,00 110.176.000,00 156.726.000,00 0,00 6.512.000,00 0,00 0,00 33.127.000,00 399.934.000,00 Anno n 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 109.206.000,00 0,00 103.129.000,00 165.814.000,00 10.000.000,00 8.364.000,00 0,00 0,00 28.939.000,00 425.452.000,00 Anno n-1 Altre passività finanziarie 0,00 0,00 1.690.000,00 1.690.000,00 0,00 0,00 93.393.000,00 0,00 110.176.000,00 156.726.000,00 0,00 6.512.000,00 13.502.000,00 0,00 33.127.000,00 415.126.000,00 Anno n 0,00 0,00 2.695.000,00 2.695.000,00 0,00 0,00 109.206.000,00 0,00 103.129.000,00 165.814.000,00 10.000.000,00 8.364.000,00 2.949.000,00 0,00 28.939.000,00 431.096.000,00 Anno n-1 Totale valore di bilancio Esercizio: 2011 440 RELAZIONI E BILANCI 2011 PREMI NETTI ONERI NETTI RELATIVI AI SINISTRI a Somme pagate b Variazione della riserva per somme da pagare c Variazione delle riserve matematiche Variazione delle riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurat d e derivanti dalla gestione dei fondi pensione e Variazione delle altre riserve tecniche Gestione Vita PREMI NETTI a Premi contabilizzati b Variazione della riserva premi ONERI NETTI RELATIVI AI SINISTRI a Importi pagati b Variazione della riserva sinistri c Variazione dei recuperi d Variazione delle altre riserve tecniche Gestione danni Dettaglio delle voci tecniche assicurative Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI -11.983.000,00 10.678.000,00 15.765.000,00 -1.010.000,00 -4.905.000,00 686.000,00 142.000,00 54.447.000,00 -636.000,00 -308.584.000,00 -318.824.000,00 10.240.000,00 186.357.000,00 174.537.000,00 11.820.000,00 0,00 0,00 quote a carico dei riassicuratori 664.514.000,00 -702.567.000,00 -598.807.000,00 10.179.000,00 -167.750.000,00 2.830.310.000,00 2.834.317.000,00 -4.007.000,00 -2.031.495.000,00 -1.989.296.000,00 -77.067.000,00 34.408.000,00 460.000,00 Importo lordo (Valore in Euro) Anno n 55.133.000,00 -494.000,00 652.531.000,00 -691.889.000,00 -583.042.000,00 9.169.000,00 -172.655.000,00 2.521.726.000,00 2.515.493.000,00 6.233.000,00 -1.845.138.000,00 -1.814.759.000,00 -65.247.000,00 34.408.000,00 460.000,00 Importo netto 1.059.000,00 -103.000,00 672.951.000,00 -767.089.000,00 -548.506.000,00 -16.686.000,00 -202.853.000,00 2.749.092.000,00 2.758.037.000,00 -8.945.000,00 -2.022.238.000,00 -1.989.998.000,00 -65.211.000,00 32.552.000,00 419.000,00 Importo lordo Anno n-1 2.727.000,00 67.000,00 -14.563.000,00 14.633.000,00 17.256.000,00 985.000,00 -6.402.000,00 -282.853.000,00 -279.005.000,00 -3.848.000,00 180.702.000,00 184.330.000,00 -3.628.000,00 0,00 0,00 quote a carico dei riassicuratori 3.786.000,00 -36.000,00 658.388.000,00 -752.456.000,00 -531.250.000,00 -15.701.000,00 -209.255.000,00 2.466.239.000,00 2.479.032.000,00 -12.793.000,00 -1.841.536.000,00 -1.805.668.000,00 -68.839.000,00 32.552.000,00 419.000,00 Importo netto Esercizio: 2011 441 Risultato degli investimenti a Derivante da investimenti immobiliari b Derivante da partecipazioni in controllate, collegate e joint venture c Derivante da investimenti posseduti sino alla scadenza d Derivante da finanziamenti e crediti e Derivante da attività finanziarie disponibili per la vendita f Derivante da attività finanziarie possedute per essere negoziate g Derivante da attività finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico Risultato di crediti diversi Risultato di disponibilita' liquide e mezzi equivalenti Risultato delle passività finanziarie a Derivante da passività finanziarie possedute per essere negoziate b Derivante da passività finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico c Derivante da altre passività finanziarie Risultato dei debiti Totale Proventi e oneri finanziari e da investimenti Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI 0,00 -7.818.000,00 0,00 -17.000,00 4.535.000,00 0,00 0,00 6.162.000,00 97.000,00 425.000,00 5.000,00 0,00 0,00 0,00 8.247.000,00 196.488.000,00 3.759.000,00 28.946.000,00 3.388.000,00 2.413.000,00 -4.504.000,00 0,00 0,00 0,00 95.224.000,00 -3.118.000,00 235.619.000,00 -24.635.000,00 -2.000,00 0,00 -17.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -45.000,00 0,00 0,00 -4.504.000,00 0,00 -1.735.000,00 84.000.000,00 -15.018.000,00 95.219.000,00 0,00 -24.616.000,00 Altri Oneri 0,00 Altri Proventi 237.440.000,00 Interessi 72.672.000,00 0,00 188.000,00 0,00 0,00 188.000,00 0,00 0,00 5.871.000,00 3.101.000,00 25.652.000,00 0,00 0,00 0,00 37.860.000,00 72.484.000,00 Utili realizzati (Valore in Euro) -43.019.000,00 0,00 0,00 0,00 -1.000.000,00 -1.000.000,00 0,00 0,00 -12.361.000,00 -7.000,00 -29.594.000,00 -57.000,00 0,00 0,00 0,00 -42.019.000,00 Perdite realizzate 335.861.000,00 -3.120.000,00 -4.316.000,00 -17.000,00 -1.000.000,00 -5.333.000,00 2.413.000,00 3.393.000,00 15.063.000,00 6.950.000,00 196.973.000,00 8.145.000,00 0,00 4.535.000,00 106.842.000,00 338.508.000,00 12.095.000,00 0,00 538.000,00 0,00 0,00 538.000,00 0,00 0,00 10.934.000,00 610.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 13.000,00 11.557.000,00 151.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 151.000,00 151.000,00 Utili da valutazione Totale proventi e oneri realizzati Plusvalenze da Ripristino di valutazione valore -70.464.000,00 0,00 -91.000,00 0,00 -9.616.000,00 -9.707.000,00 0,00 0,00 -59.284.000,00 -1.473.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -60.757.000,00 Minusvalenze da valutazione -26.398.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -14.983.000,00 -1.687.000,00 0,00 0,00 -9.728.000,00 -26.398.000,00 Riduzione di valore Perdite da valutazione -84.616.000,00 0,00 447.000,00 0,00 -9.616.000,00 -9.169.000,00 0,00 0,00 -48.350.000,00 -863.000,00 -14.983.000,00 -1.687.000,00 0,00 0,00 -9.564.000,00 -75.447.000,00 Totale proventi e oneri non realizzati 251.245.000,00 -3.120.000,00 -3.869.000,00 -17.000,00 -10.616.000,00 -14.502.000,00 2.413.000,00 3.393.000,00 -33.287.000,00 6.087.000,00 181.990.000,00 6.458.000,00 0,00 4.535.000,00 97.278.000,00 263.061.000,00 Totale proventi e oneri Anno n 313.770.000,00 -4.207.000,00 -3.224.000,00 -5.118.000,00 0,00 -8.342.000,00 1.093.000,00 2.538.000,00 42.611.000,00 4.440.000,00 215.413.000,00 6.771.000,00 0,00 -9.417.000,00 62.870.000,00 322.688.000,00 Totale proventi e oneri Anno n-1 Esercizio: 2011 442 RELAZIONI E BILANCI 2011 Provvigioni lorde e altre spese di acquisizione a Provvigioni di acquisizione b Altre spese di acquisizione c Variazione dei costi di acquisizione differiti d Provvigioni di incasso Provvigioni e partecipazioni agli utili ricevute dai riassicuratori Spese di gestione degli investimenti Altre spese di amministrazione Totale Dettaglio delle spese della gestione assicurativa Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI -655.132.000,00 -386.876.000,00 -156.290.000,00 0,00 -111.966.000,00 81.206.000,00 -5.123.000,00 -114.909.000,00 -693.958.000,00 Anno n -645.004.000,00 -373.822.000,00 -160.176.000,00 0,00 -111.006.000,00 68.038.000,00 -5.498.000,00 -108.902.000,00 -691.366.000,00 Anno n-1 Gestione Danni (Valore in Euro) -33.647.000,00 -16.123.000,00 -14.245.000,00 0,00 -3.279.000,00 1.159.000,00 -6.087.000,00 -13.493.000,00 -52.068.000,00 Anno n Gestione Vita -34.472.000,00 -15.684.000,00 -15.223.000,00 0,00 -3.565.000,00 1.318.000,00 -5.881.000,00 -13.730.000,00 -52.765.000,00 Anno n-1 Esercizio: 2011 443 0 0 0 0 Proventi e oneri relativi ad attività non correnti o a un gruppo in dismissione posseduti per la vendita Utili e perdite attuariali e rettifiche relativi a piani a benefici definiti Altri elementi -187.305.000 0 Riserva di rivalutazione di attività materiali TOTALE DELLE ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 0 -19.729.000 Riserva di rivalutazione di attività immateriali Riserva derivante da variazioni nel patrimonio netto delle partecipate 0 0 Utili o perdite su strumenti di copertura di un investimento netto in una gestione estera -167.576.000 Totale Anno n 0 -57.539.000 0 0 0 0 0 -3.995.000 0 0 -53.544.000 Totale Anno n-1 Imputazioni Utili o perdite su strumenti di copertura di un flusso finanziario Utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita Riserva per differenze di cambio nette Dettaglio delle altre componenti del conto economico complessivo Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI 0 19.156.000 0 0 -1.620.000 0 0 20.776.000 Totale Anno n 0 -31.398.000 0 0 -2.477.000 0 0 -28.921.000 Totale Anno n-1 Rettifiche da riclassificazione a Conto Economico 5.047.000 0 0 0 0 0 5.047.000 0 0 0 0 Totale Anno n 0 0 0 0 -2.283.000 0 0 0 0 0 -2.283.000 Totale Anno n-1 Altre variazioni 0 -163.102.000 0 0 0 0 0 -16.302.000 0 0 -146.800.000 Totale Anno n 0 -91.220.000 0 0 0 0 0 -8.755.000 0 0 -82.465.000 Totale Anno n-1 Totale variazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale Anno n Totale Anno n-1 Imposte 0 -193.773.000 0 0 0 0 0 -16.531.000 0 0 -177.242.000 al 31-12-(n) Esercizio:2011 0 -30.671.000 0 0 0 0 0 -229.000 0 0 -30.442.000 al 31-12-(n-1) Esistenza 444 RELAZIONI E BILANCI 2011 Totale Totale Passivitàfinanziarieafairvaluerilevatoacontoeconomico Attivitàfinanziarieafairvaluerilevatoacontoeconomico Attivitàfinanziariedisponibiliperlavendita Dettaglio delle attività e delle passività finanziarie per livello Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI Passivitàfinanziariedesignateafairvaluerilevatoacontoeconomico Passivitàfinanziarieposseduteperesserenegoziate Attivitàfinanziariedesignateafairvaluerilevatoacontoeconomico Attivitàfinanziarieposseduteperesserenegoziate Livello1 0,00 0,00 0,00 509.421.000,00 6.542.720.000,00 6.017.852.000,00 15.447.000,00 Anno n 0,00 0,00 0,00 529.552.000,00 6.665.561.000,00 6.096.099.000,00 39.910.000,00 Anno n-1 Livello2 1.690.000,00 15.192.000,00 13.502.000,00 301.853.000,00 725.732.000,00 412.688.000,00 11.191.000,00 Anno n 2.695.000,00 5.644.000,00 2.949.000,00 338.550.000,00 738.058.000,00 389.423.000,00 10.085.000,00 Anno n-1 Livello3 0,00 0,00 0,00 0,00 7.037.000,00 7.037.000,00 0,00 Anno n 0,00 0,00 0,00 0,00 6.723.000,00 6.723.000,00 0,00 Anno n-1 1.690.000,00 15.192.000,00 13.502.000,00 811.274.000,00 7.275.489.000,00 Anno n-1 2.695.000,00 5.644.000,00 2.949.000,00 868.102.000,00 7.410.342.000,00 6.492.245.000,00 49.995.000,00 Totale 6.437.577.000,00 26.638.000,00 Anno n Esercizio: 2011 445 Esistenza iniziale Acquisti/Emissioni Vendite/Riacquisti Rimborsi Utile o perdita rilevati a conto economico Utile o perdita rilevati in altre componenti del conto economico complessivo Trasferimenti nel livello 3 Trasferimenti ad altri livelli Altre variazioni Esistenza finale Dettaglio delle variazioni delle attività e delle passività finanziarie del livello 3 Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 6.723.000,00 398.000,00 0,00 Ͳ454.000,00 0,00 370.000,00 0,00 0,00 0,00 7.037.000,00 Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie possedute per essere negoziate Passività finanziarie a fair value rilevato a conto economico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Attività Passività Passività finanziarie finanziarie finanziarie designate a fair possedute per designate a fair value rilevato a essere value rilevato a conto negoziate conto economico economico Attività finanziarie Attività finanziarie a fair value Esercizio: 2011 MARGINE DI SOLVIBILITÀ DI GRUPPO Modello 1 Società SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI PROSPETTO DIMOSTRATIVO DELLA SITUAZIONE DI SOLVIBILITA' CORRETTA Metodo basato sul bilancio consolidato (Allegato 1 al Regolamento) Esercizio 2011 (valori in migliaia di euro) 448 RELAZIONI E BILANCI 2011 Modello 1 CALCOLO DELLA SITUAZIONE DI SOLVIBILITA' CORRETTA Elementi costitutivi del margine: Elementi A) (1) Capitale……………………………………………………….…………....................................…………….......................…………… (2) Altri strumenti patrimoniali ................………………………………...…………………………………………...................................... (3) Riserve di capitale…………………………………………………………….…………………………………………………………… 60.000 1.645.040 (4) Riserve di utili ed altre riserve patrimoniali ......……………........………………...................…………………..........…………………… (5) Riserva per differenze di cambio nette .....………………………………..........................................................…………………………. (6) Utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita ......................................................................................................………… (7) Altri utili e perdite rilevati direttamente nel patrimonio......................................................................................................……………… (8) Capitale e riserve di pertinenza di terzi………………………………...…………………………………………………………………… (9) Utili e perdite rilevati direttamente nel patrimonio di pertinenza di terzi………………………………………………………………… (10) Utile dell'esercizio di pertinenza del gruppo……...………………………………………………………………………………………… 8.105 (11) Utile dell'esercizio di pertinenza di terzi……...…………………………………………..………………………...……………………… 1.887 (12) Azioni preferenziali cumulative e passività subordinate …………………… Totale da (13) a (15)........................................................... -177.005 -16.531 12.925 -237 di cui: (13) prestiti subordinati a scadenza fissa o azioni preferenziali cumulative a durata determinata (14) prestiti per i quali non è fissata scadenza..………..…………………………….………….. (15) titoli a durata indeterminata ed altri strumenti finanziari, comprese le azioni preferenziali cumulative diverse da quelle incluse nel rigo 13 …………………………………………… (16) Rettifiche di valore su elementi dell'attivo e del passivo del bilancio consolidato ………………………………………………………… (17) Rettifiche derivanti dall'inclusione di imprese controllate per vincoli contrattuali ……………………………………………………… (18) Altre rettifiche ……………………………………………………………………………………………………………………………… (19) Strumenti finanziari partecipativi……………………………………………………………………………………………………… (20) Totale da (1) a (12) e da (16) a (19)................................... (21) Provvigioni di acquisizione da ammortizzare dei rami danni ............………………….........…………………………………………… (22) Provvigioni di acquisizione da ammortizzare dei rami vita ..........…………....................................……….……………………………… (23) Attività immateriali ...................................………………………...…………........................................................................................... (24) Azioni e quote di imprese controllanti ..............................……………………………………….............................................................. (25) Azioni o quote proprie ...................................................................…………………………………...................................…….………… (26) Perdita dell'esercizio di pertinenza del gruppo...............…………………..............................……………………………….................... (27) Perdita dell'esercizio di pertinenza di terzi...............…………………..............................………………………………..…………… (28) Rettifiche di valore su elementi dell'attivo e del passivo del bilancio consolidato ………………………………………………………… (29) Rettifiche derivanti dall'inclusione di imprese controllate per vincoli contrattuali ……………………………………………………… (30) Altre rettifiche ……………………………………………………………………………………………………………………………… (31) Azioni preferenziali cumulative e passività subordinate già inserite nel patrimonio netto consolidato…………………………………… (32) Filtro prudenziale derivante dalla rimisurazione delle riserve tecniche…………………………………………………………………… (33) Filtro prudenziale relativo alle plusvalenze nette da detrarre …........………………………………………………………………….. (34) Altri filtri prudenziali …........……………………………………………………………………………………………………………… 1.534.184 314.125 70.499 (35) Totale da (21) a (34)........................................................... 384.624 (36) Totale elementi A) (20)-(35)............................................... 1.149.560 Elementi B) (37) 50% degli utili futuri ............................……………………………………………................................................................................... (38) Differenza tra l'importo della riserva matematica determinata in base ai premi puri risultante dal bilancio, diminuita dell'importo della stessa riserva relativa ai rischi ceduti………………..………………………… e l'importo della corrispondente riserva matematica determinata in base ai premi puri maggiorati dalla rata di ammortamento della spesa di acquisto contenuta nei premi di tariffa………....………….……………………… (39) Integrazioni e plusvalenze immobiliari latenti ammissibili ………...……….………..……………………….…………………………. (40) Metà dell'aliquota non versata del capitale sociale o del fondo equivalente sottoscritti………...……………………………………….… (41) (42) Totale elementi B) da (37) a (40)....................................... Totale degli elementi costitutivi del margine di solvibilità corretto dell'impresa …………………………………………………………………………(di cui % elementi B) ) 1.149.560 Margine di solvibilità da costituire: 329.892 (43) Margine di solvibilità richiesto dell'impresa di cui si calcola la solvibilità corretta ……………………………………………………… (44) Margine di solvibilità e requisiti patrimoniali richiesti delle controllate e partecipate...............................................……………………… 337.378 (45) Ammontare del margine di solvibilità corretto richiesto……………………………………………………………………………..… 667.270 (46) Eccedenza (deficit) ..........………………………………………………………………............................................................................ 482.290 449 Allegato A al modello 1 o 2 Società: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI Dettaglio delle imprese controllate o partecipate o soggette a direzione unitaria (Metodo del bilancio consolidato) Esercizio 2011 (Valore in migliaia di Euro) Barrare la casella di riferimento: Calcolo della solvibilità corretta (Allegato al modello 1) Verifica della solvibilità della controllante (Allegato al modello 2) 450 RELAZIONI E BILANCI 2011 Allegato A al modello 1 o 2 Sez. 1 - Imprese di assicurazione aventi sede legale nel territorio della Repubblica o in uno altro Stato membro N. Denominazione ord. (1) 4 9 48 18 12 23 52 #### a b Codice Margine di Elementi Quota Stato solvibilità costitutivi del proporzionale del richiesto margine disponibile (4) (5) (3) (2) ITALIANA ASSICURAZIONI S.p.A. REALE SEGUROS GEN. S.A. SARA ASSICURAZIONI S.p.A. UNNIM SEGUROS S.A. REALE VIDA Y PENSIONES S.A. CAI SEGUROS GENERALES S.A. BANCA REALE S.p.A. Totale 86 67 86 67 67 67 86 164.162 113.779 134.200 3.712 882 843 11.821 c 292.052 368.839 333.997 15.794 6.941 8.539 48.147 d e = a*d margine richiesto (6) (7) 100,00 100,00 31,43 50,00 100,00 50,00 100,00 100,00 100,00 31,43 100,00 100,00 100,00 100,00 (8) 164.162 113.779 42.179 3.712 882 843 11.821 337.378 451 Allegato A bis al modello 1 o 2 Società SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI Applicazione dei filtri prudenziali (Metodo del bilancio consolidato) Esercizio 2011 (valori in migliaia euro) Barrare la casella di riferimento: Calcolo della solvibilità corretta (Allegato al modello 1) Verifica della solvibilità della controllante (Allegato al modello 2) 452 RELAZIONI E BILANCI 2011 Allegato A bis al modello 1 o 2 Effetti dell'applicazione dei filtri prudenziali al patrimonio netto risultante dal bilancio consolidato redatto secondo i principi contabili internazionali Filtro prudenziale derivante dalla rimisurazione delle riserve tecniche (1) Filtro relativo alle riserve tecniche (2) Filtro relativo alle riserve tecniche a carico dei riassicuratori (3) Filtro totale relativo alla rimisurazione delle riserve tecniche ......……………. Totale (1) + (2) ................................................... Filtro prudenziale relativo alle plusvalenze da valutazione nette (4) Utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita (5) Riserva derivante da variazioni nel patrimonio netto delle partecipate (6) Riserva di rivalutazione di attività materiali (7) Altre riserve di utili e perdite rilevati direttamente nel patrimonio (8) Plusvalenze cumulate nette (vedi allegato) Totale da (4) a (8) (9) Totale delle plusvalenze nette ………………………..……………………………… -177.005 -16.531 -24.355 -217.891 (10) Totale delle plusvalenze nette da detrarre……...…………………………………………………………………………….……… (11) (12) (13) (14) (15) (16) Integrazioni per elementi riferibili agli immobili autorizzati dall'ISVAP Integrazioni per elementi diversi autorizzati dall'ISVAP Integrazioni per elementi riferibili agli immobili consentiti da altre Autorità Integrazioni per elementi diversi consentiti da altre Autorità Totale integrazioni per elementi ammessi a livello individuale ……………………Totale da (11) a (14) Totale integrazioni ammissibili……...………………………………...…………… (17) (18) (19) (20) Plusvalenze immobiliari latenti Integrazioni che non trovano capienza nelle plusvalenze nette detratte Integrazioni per elementi riferibili agli immobili Totale plusvalenze immobiliari latenti ammissibili ………………………………… (21) Totale delle integrazioni e delle plusvalenze immobiliari latenti ammissibili…Totale (16) + (20) .............................................. Altri filtri prudenziali (22) Componenti di capitale imputate a patrimonio netto ..............................……………………………………….................................... (23) Riserve catastrofali e di perequazione ..............................……………………………………….......................................................... (24) (25) Utili o perdite derivanti dalla prima applicazione dei principi contabili internazionali 410.186 Utili o perdite derivanti dalla prima applicazione dei principi contabili internazionali da detrarre ..............................………………… (26) (27) (28) (29) (30) Utili o perdite su strumenti di copertura di un flusso finanziario Utili o perdite su strumenti di copertura di un investimento netto in una gestione estera Proventi e oneri relativi ad attività non correnti o a un gruppo in dismissione posseduti per la vendita Altri utili e perdite rilevati direttamente nel patrimonio Totale da (26) a (28) Altri utili e perdite rilevati direttamente nel patrimonio da detrarre …………………………………………………………………… (31) (32) Effetto della modifica del merito di credito dell’emittente inclusa nell'area di consolidamento Effetto della modifica del merito di credito dell’emittente inclusa nell'area di consolidamento da detrarre ..............................……… (33) (34) Riserve appostate a seguito della verifica di congruità delle passività e passività differite verso assicurati (shadow accounting ) detratte dall'avviamento…………………………………………………… Attività relative a benefici definiti e ad altri benefici a lungo termine per i dipendenti da detrarre ..............................……………… (35) Totale Altri filtri prudenziali....................................................................... Totale (22)+(23)+(25)+(30)+(32)+(33)+(34) ..... 70.499 70.499 453 Allegato A bis al modello 1 o 2 Rimisurazione delle riserve tecniche Riserve tecniche Riserve danni Riserva Premi ………………………....………… Riserva sinistri ……..………………...............…… Altre Riserve ……..………………...............…… Riserve vita Riserva per somme da pagare …………………… Riserve matematiche ……………………………… Altre Riserve ……..………………...............…… Totale ………………………………………………..…… Riserve tecniche a carico dei riassicuratori Riserve danni Riserva Premi ………………………....………… Riserva sinistri ……..………………...............…… Altre Riserve ……..………………...............…… Riserve vita Riserva per somme da pagare …………………… Riserve matematiche……………………………… Altre Riserve ……..………………...............…… Totale ………………………………………………..…… 454 RELAZIONI E BILANCI 2011 Totale valore del bilancio consolidato Imposte differite Totale valore secondo i criteri utilizzati per il bilancio individuale Differenza Valore del filtro a b c d=c-a+b e 1.179.054 3.166.525 3.331 1.179.054 3.166.525 3.331 48.538 3.336.326 676.193 48.538 3.336.326 676.193 8.409.967 8.409.967 Totale valore del bilancio consolidato Imposte differite Totale valore secondo i criteri utilizzati per il bilancio individuale Differenza Valore del filtro a b c d = a - b -c e 135.602 304.761 - 135.602 304.761 - 2.193 46.798 8.521 2.193 46.798 8.521 497.875 497.875 455 Percentuale 29.588 Totale Plusvalenze nette ………………………………………………………………...………………………………………………………..……….…...………… 0,68 3,49 1,59 0,95 61.326 313.178 142.784 85.075 8.978.622 Attività per le quali l’impresa è tenuta ad applicare il meccanismo di cumulo Partecipazioni in controllate, collegate e joint venture ………………………………….………………………………………………………………………...……… Investimenti posseduti sino alla scadenza …………………………...…………………………………………………………………………………………………… Finanziamenti e crediti al netto dei finanziamenti e crediti bancari ……………………………………………………………………………………………………… Attività finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico diverse da quelle per le quali il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ……………………………………………………………………………………………………………………..…...……… Totale investimenti e disponibilità liquide e mezzi equivalenti ………………………………………………………………………………………………………. Risultato delle passività finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico dipendenti dal merito di credito dell 'emittente inclusa nell 'area di consolidamento …………………………......……...………………………………………………………..…………...…………...………………………...…………….… 53.943 -7.662 -21.644 Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati e derivanti dalla gestione dei fondi pensione ……..……...…………...…………… Passività differite verso assicurati rilevate a conto economico …………………………..………………….…………………………...……………….…...………… c 60 6.376 6.316 353 46.281 967 38.938 401 7.181 353 39.905 d 7.591 9 7.944 c Minusvalenze da valutazione e Variazioni in aumento delle riserve Derivante da altre passività finanziarie ……………………………………...…………………………………………………..…………….…...…………...… Ammontare al 31 dicembre Anno n b a Plusvalenze da valutazione e Variazioni in diminuzione delle riserve Totale ………………………………………………..………………………………………………...………...…………...………………………………....…...…… Risultato degli investimenti…………………………………………………………………...…………...………………………...……………....…...…………...… a Derivante da investimenti immobiliari …………………..…………………………..…...…………………..……..……………….…………..…...………….. b Derivante da partecipazioni in controllate, collegate e joint venture …………..………………...............…………..…………………………………...……… c Derivante da investimenti posseduti sino alla scadenza .........……………….............................………………………………...................……...…………...… d Derivante da finanziamenti e crediti ........................................…………………………..………………………………...…...................……...…………...…… e Derivante da attività finanziarie disponibili per la vendita ...............………………………..........…………...................................………...……...…………... f Derivante da attività finanziarie possedute per essere negoziate ................……………….........................................................…………………...…………... g Derivante da attività finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico ........………………………….....................................……...…………...… Risultato di disponibilità liquide e mezzi equivalenti …………………………...……………………………..………………..………………………..…...……… Risultato delle passività finanziarie ………………………………….…..…………………………………..………………..………………………..…...…………. a Derivante da passività finanziarie possedute per essere negoziate ……………………………………………………………………………………….…...…… b Derivante da passività finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico non dipendenti dal merito di credito dell'emittente consolidata … Plusvalenze e minusvalenze eliminate e riserve attribuite Anno n-1 Totale cumulato Anno n-1 Plusvalenze cumulate nette -24.355 -21.644 7.662 -38.337 293 -6.023 -6.316 -566 -31.757 -32.314 9 e=c-d -24.355 -21.644 7.662 -38.337 293 -6.023 -6.316 -566 -31.757 -32.314 9 f=a-b+e Totale plusvalenze, minusvalenze e Totale cumulato Anno variazioni delle riserve n Anno n Allegato A bis al modello 1 o 2