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relazioni e bilanci 2011
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
* Iti MIHALICH
Consiglieri
* Annibale AVOGADRO DI COLLOBIANO
Elio CASETTA
* Enrico MARENCO DI MORIONDO
Antonio Maria MAROCCO
Gian Piero MAURI
Luigi MICHELINI DI SAN MARTINO E RIVALTA
Carlo PAVESIO
Enrico PIOLA (fino all' 8 aprile 2012)
Lodovico SELLA
Camillo VENESIO
Vittorio Amedeo VIORA
* Marco WEIGMANN
Segretario del consiglio
Massimo LUVIE'
COLLEGIO SINDACALE
Presidente
Alessandro RAYNERI
Sindaci Effettivi
Edoardo ASCHIERI
Paolo GOLIA
Sindaci Supplenti
Gianluca FERRERO
Marco LEVIS
DIREZIONE GENERALE
Direttore Generale
Luigi LANA
Vicedirettori Generali
Luca FILIPPONE
Massimo LUVIE'
* Membri del Comitato
INDICE
BILANCIO CONSOLIDATO
IL GRUPPO
Area di Consolidamento
301
RELAZIONE SULLA GESTIONE
303
PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATO
Stato Patrimoniale
348
Conto Economico Separato
350
Conto Economico Complessivo
351
Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto
352
Rendiconto Finanziario
353
NOTA INTEGRATIVA
Criteri Generali di Redazione - Parte A
356
Area di Consolidamento - Parte B
371
Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Parte C
372
Informazioni sul Conto Economico - Parte D
394
Informativa di settore - Parte E
401
Informativa sui Rischi - Parte F
404
Informazioni Relative ad operazioni di Aggregazioni di Impresa - Parte G
419
Informazioni Relative ad operazioni con Parti Correlate - Parte H
420
Altre Informazioni - Parte I
421
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
423
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE
427
ALLEGATI AL BILANCIO
431
MARGINE DI SOLVIBILITA' DI GRUPPO
447
3
BILANCIO CONSOLIDATO 2011
Assemblea dei Delegati del 21 aprile 2012
GRUPPO REALE MUTUA
(% di interessenza)
Società immobiliari
Società assicurative
Società di servizi
(capogruppo)
REALE MUTUA
ASSICURAZIONI
100,00
100,00
REALE
IMMOBILI S.p.A.
100,00
BANCA
REALE S.p.A.
ITALIANA
ASSICURAZIONI S.p.A.
100,00
100,00
IGAR S.A.
(Madrid)
100,00
BLUE ASSISTANCE
S.p.A.
REALE SEGUROS
GENERALES S.A. (Madrid)
50,00
UNNIM PROTECCIO' S.A.
(Terrassa)
50,00
CAI SEGUROS
GEN. S.A. (Saragozza)
100,00
REALE VIDA Y PENSIONES
S.A. (Madrid)
31,43
SARA ASSICURAZIONI
S.p.A.
Legenda:
Società controllate consolidate
integralmente
Società collegate consolidate
a patrimonio netto
301
RELAZIONE SULLA GESTIONE
CONTESTO ECONOMICO E ASSICURATIVO DI RIFERIMENTO
Il 2011 è stato caratterizzato da una fase di profonda crisi dell’economia mondiale, determinata
principalmente dall’affievolirsi della crescita della produzione negli Stati Uniti, dalla forte contrazione
del Giappone e dalle agitazioni degli Stati del Medio Oriente e del Nord Africa. L’attività produttiva delle
principali economie emergenti, risentendo delle misure restrittive adottate nel primo semestre, ha
subito un lieve calo, pur rimanendo su ritmi elevati.
Nella seconda metà dell’anno, in particolare, sono bruscamente peggiorate le prospettive
dell’economia globale: è rallentata significativamente l’attività nelle economie avanzate, frenata non
solo da fattori temporanei, quali il rialzo dei prezzi dell’energia, ma anche dalla perdurante debolezza
dell’occupazione, dall’intonazione meno espansiva assunta dalle politiche di bilancio e dalla diffusa
incertezza circa la risoluzione delle problematiche di natura finanziaria.
Nel totale del 2011, secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale (FMI), il P.I.L. mondiale è
previsto in crescita del 3,8%, a fronte di un incremento del 5,2% registrato nel 2010.
La dinamica inflazionistica è rimasta relativamente contenuta nelle economie avanzate; nell’area
dell’OCSE, l’inflazione generale al consumo sui dodici mesi è scesa al 3,1% in novembre, mentre il
tasso calcolato al netto della componente alimentare ed energetica è rimasto invariato al 2%.
Gli Stati Uniti, dopo una lenta dinamica nella prima metà del 2011, hanno acquisito maggiore slancio
nel corso del terzo trimestre, grazie all’incremento della spesa per consumi e degli investimenti fissi
da parte delle imprese. Nel mese di dicembre, il Federal Open Market Committee ha dichiarato che i
recenti indicatori segnalano una ripresa moderata dell’economia statunitense e un leggero
miglioramento delle condizioni complessive nel mercato del lavoro, stimando una crescita del P.I.L. a
ritmi prossimi al 3% alla fine dell’anno. Nel totale del 2011, lo sviluppo dell’economia si attesterebbe,
secondo le previsioni dell’FMI, all’1,8%, contro il + 3% del 2010.
Il Giappone, sul cui andamento hanno altresì influito gli impatti derivanti dal devastante terremoto
avvenuto nel mese di marzo, registrerebbe una variazione negativa del P.I.L. dello 0,9%, contro il +
4,4% del 2010.
In Europa lo sviluppo è stato molto lento e fortemente disomogeneo tra i vari Paesi, guidato dal solo
incremento delle esportazioni, che hanno continuato a fornire il principale stimolo alla dinamica del
prodotto. La crescita del P.I.L., nel totale dell’Area Euro, si posizionerebbe all’1,6%, contro l’1,9% del
2010, con punte più elevate in Germania (+ 3%), in Francia (+ 1,7%); le altre nazioni registrano, invece,
valori inferiori alla media (Regno Unito + 0,9%).
Il ritmo di crescita sui dodici mesi dei prezzi nell’Area Euro, collocatosi al 3% tra settembre e
novembre, è lievemente calato in dicembre al 2,8%.
L’economia italiana ha risentito in misura particolarmente accentuata del rallentamento del
commercio globale e delle turbolenze sui mercati. Nonostante la sostanziale solidità del sistema
bancario, il ridotto livello d’indebitamento delle famiglie e l’assenza di significativi squilibri sul mercato
immobiliare, il nostro Paese è stato investito dalla crisi con particolare intensità, per effetto
dell’elevato livello del debito pubblico, della forte dipendenza dell’attività economica dal commercio
internazionale e delle deboli prospettive di sviluppo nel medio termine.
La crescita economica italiana, pertanto, è stata più contenuta rispetto alla media dell’Area Euro,
attestandosi allo 0,4%, in ribasso rispetto alle precedenti previsioni formulate dal Fondo Monetario
Internazionale (+ 0,7%), contro il + 1,5% registrato nel 2010. Il quarto trimestre dell’esercizio, in
particolare, ha evidenziato una diminuzione dello 0,7% sul trimestre precedente. La dinamica
congiunturale della produzione è stata determinata dall’azione congiunta dell’andamento positivo del
valore aggiunto dell’agricoltura, negativo di quello dell’industria e sostanzialmente stazionario dei
servizi.
L’inflazione ha mostrato un andamento crescente nel corso dell’anno, determinato soprattutto
dall’incremento dei prezzi dei beni alimentari e di alcune componenti dei servizi, su cui hanno influito
gli effetti della crescita delle quotazioni delle materie prime, nonché il rialzo delle imposte indirette.
L’aumento dell’indice dei prezzi al consumo è proseguito per tutto il 2011 e ha portato l’indice al 3,3%
305
nel mese di dicembre; nel totale del 2011, l’incremento si attesterebbe al 2,7%.
Quanto all’andamento del mercato del lavoro, secondo l’Istat, a dicembre il tasso di disoccupazione ha
sfiorato la soglia del 9%, contro l’8,1% di inizio anno; le più colpite sono le fasce dei giovani, che fanno
registrare un indice superiore al 30%, i livelli più elevati dal gennaio 2004.
Il mercato assicurativo italiano, secondo i primi dati disponibili riferiti al terzo trimestre 2011,
presenta un decremento della raccolta premi pari al 13% sul corrispondente periodo dell’anno
precedente. La componente Danni è cresciuta del 2,8% rispetto all’analogo periodo del 2010, con
un’incidenza sulla raccolta globale del 31,4% (26,6% del 2010); i premi Vita sono diminuiti del 18,7%
rispetto all’analogo periodo del 2010 (nel quale la raccolta premi, in valore assoluto, aveva registrato il
massimo storico), con un’incidenza del 68,6% sul totale del portafoglio (73,4% nello stesso periodo del
2010).
In Spagna, la crescita del P.I.L. dell’intero 2011 si è attestata allo 0,3%, valore inferiore a quello della
media europea; la debole crescita dell’anno è la conseguenza di una forte contrazione della domanda
nazionale, paragonabile alla Grande Recessione del 2009, quando il Paese ha registrato un calo del
P.I.L. del 3,7%.
Il tasso di inflazione spagnolo nel mese di dicembre 2011 si è attestato al 2,4% su base tendenziale, a
seguito del 2,9% registrato a novembre.
Il tasso di disoccupazione spagnolo è salito al 22,9%, livello record dal primo trimestre del 1995. A
destare i maggiori allarmi è la situazione della popolazione sotto i 25 anni: oltre il 51,4% è, infatti,
senza un impiego.
Il mercato assicurativo spagnolo nel 2011 è aumentato del 4,1% rispetto all’esercizio precedente, in
cui era diminuito del 3,9%; il volume totale dei premi si è attestato a 60.571 milioni, rispetto a 58.180
milioni del 2010. In particolare, il comparto Vita è aumentato del 9,38% (- 8,5% nel 2010) e il settore
Danni è diminuito dello 0,26% (+ 0,2% nel 2010).
306
RELAZIONI E BILANCI 2011
ANDAMENTO DELLA GESTIONE
Al bilancio consolidato del Gruppo Reale Mutua hanno concorso undici società di cui sette imprese
assicurative, due società immobiliari, una società bancaria e una società di servizi; dieci società, di cui
sei assicurative, sono state consolidate con il metodo dell’integrazione globale e una, assicurativa,
valutata con il metodo del patrimonio netto in quanto società collegata.
Il Gruppo Reale Mutua opera in Italia e in Spagna attraverso la Capogruppo e le società controllate,
direttamente o indirettamente, e collegate.
Reale Mutua è Capogruppo del Gruppo assicurativo Reale Mutua, iscritto all’Albo dei gruppi
assicurativi, istituito dall’Isvap con Regolamento n. 15 del 20 febbraio 2008, con il numero 006.
I dati più significativi del bilancio consolidato dell’esercizio 2011, con il relativo confronto del 2010,
sono riportati nella Tabella seguente.
(in milioni di Euro)
Anno 2011
Importi
Anno 2010
% sui premi
Importi
% sui premi
variaz. %
Dati economici:
Premi netti
3.174,3
90,72
3.124,6
91,07
1,59
Premi lordi contabilizzati
3.498,8
100,00
3.431,0
100,00
1,98
Premi lordi di competenza
3.494,8
99,89
3.422,0
99,74
2,13
251,2
7,18
313,8
9,15
===
2.537,0
72,51
2.594,0
75,60
-2,20
770,8
22,03
765,7
22,32
0,67
Utile (perdita) prima delle imposte
46,8
1,34
25,5
0,74
===
Utile (perdita) consolidato
10,0
0,29
4,5
0,13
===
8,1
0,23
3,2
0,09
===
-153,1
-4,38
-86,7
-2,53
===
Investimenti
8.907,4
254,58
9.009,4
262,59
-1,13
Riserve tecniche nette
7.912,1
226,14
7.734,4
225,43
2,30
Patrimonio netto totale
1.534,2
43,85
1.686,2
49,15
-9,02
Patrimonio netto di gruppo
1.519,6
43,43
1.674,7
48,81
-9,26
Proventi netti derivanti da strumenti finanziari,
partecipazioni e investimenti immobiliari
Oneri netti relativi ai sinistri
Spese di gestione
Risultati:
Utile (perdita) di gruppo
Conto economico complessivo
Dati patrimoniali:
Anno 2011
Anno 2010
var. %
Loss Ratio
71,82%
73,52%
-1,70
Combined Ratio
98,98%
100,86%
-1,88
3.028
2.970
1,95
1.149,6
1.331,0
-13,63
Margine da costituire
667,3
642,3
3,89
Eccedenza
482,3
688,7
-29,97
Altre informazioni:
Risorse Umane (n. medio)
Margine di solvibilità
Elementi costitutivi del margine
307
I premi lordi contabilizzati del lavoro diretto e indiretto, al netto delle elisioni infragruppo, hanno
raggiunto 3.498,8 milioni di euro, ottenuti per il 76,85% in Italia e per il 23,15% in Spagna; nell’esercizio
precedente erano pari a 3.431 milioni di euro, con un incremento pari all’1,98%. In particolare, i premi
del lavoro diretto ammontano a 3.497 milioni di euro, con un incremento dell’1,98% rispetto all’anno
precedente, e derivano per 2.833 milioni di euro dai rami Danni, con un incremento del 2,76%, e per
664 milioni di euro dai rami Vita, con un decremento dell’1,19%.
Il saldo tra i proventi e gli oneri degli investimenti è positivo per 251,2 milioni di euro, rispetto a 313,8
milioni di euro dell’esercizio precedente. Il decremento è dovuto innanzitutto al minore apporto dei
proventi netti derivanti dagli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato a conto economico (utile
di 42 milioni di euro il risultato dell’esercizio precedente, contro una perdita di 38 milioni di euro
dell’esercizio in corso), e in secondo luogo all’aumento, rispetto all’esercizio 2010, delle minusvalenze
da negoziazione e delle perdite da valutazione.
Gli oneri netti relativi ai sinistri sono pari a 2.537 milioni di euro e registrano un decremento del
2,20%. Si riferiscono per 1.845 milioni di euro alla gestione Danni (+ 0,17% rispetto al 2010) e per 692
milioni di euro alla gestione Vita (- 7,99%).
Le spese di gestione ammontano a 770,8 milioni di euro, contro 765,7 milioni di euro dell’esercizio
precedente. Sono costituite da provvigioni e altre spese di acquisizione per 606,4 milioni di euro (0,61%), da spese di gestione degli investimenti per 34,9 milioni di euro (+ 7,59%) e da altre spese di
amministrazione per 129,5 milioni di euro (+ 5,14%).
Il risultato lordo consolidato prima delle imposte è positivo e ammonta a 46,8 milioni di euro, contro
25,5 milioni di euro del 2010.
Per effetto delle imposte, pari a 36,8 milioni di euro circa, l’utile consolidato si attesta a 10 milioni di
euro (4,5 milioni di euro nel 2010) e l’utile di Gruppo a 8,1 milioni di euro ( 3,2 milioni di euro nel 2010).
Tale risultato, rettificato degli utili e delle perdite imputati direttamente a patrimonio netto, in
ottemperanza alle disposizioni dei principi contabili internazionali (IFRS 1), determina un risultato di
conto economico complessivo in perdita per 153,1 milioni di euro, contro una perdita di 86,7 milioni di
euro del 2010.
Sotto il profilo patrimoniale, gli investimenti del Gruppo hanno raggiunto 8.907,4 milioni di euro (in
decremento dell’1,13%), di cui 988,7 milioni di euro in investimenti immobiliari, 61,3 milioni di euro in
partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, 581,9 milioni di euro in finanziamenti e
crediti, 6.437,6 milioni di euro in attività finanziarie disponibili per la vendita e 837,9 milioni di euro in
attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico.
Le riserve tecniche nette sono pari a 7.912,1 milioni di euro, contro 7.734,4 milioni di euro del
precedente esercizio (+ 2,30%).
Il patrimonio netto di Gruppo ammonta a 1.519,6 milioni di euro contro 1.674,7 milioni di euro al
31/12/2010 (- 9,26%).
L’eccedenza degli elementi costitutivi del margine di solvibilità del Gruppo, rispetto all’ammontare
minimo da costituire ammonta a circa 482,3 milioni di euro contro 688,7 milioni di euro dell’esercizio
precedente.
L’indice di solvibilità di Gruppo si attesta al 172,3%.
Il combined ratio del Gruppo migliora di circa due punti percentuali rispetto al 2010, passando dal
100,86% al 98,98%.
***
La Capogruppo, in ottemperanza all’art. 95 del D. Lgs. n. 209 del 7/9/2005 e all’art. 19 del Regolamento
Isvap n. 7 del 13 luglio 2007, ha redatto il bilancio consolidato di Gruppo al 31/12/2011, in conformità ai
principi contabili internazionali introdotti dal Regolamento dell’Unione Europea n. 1606 del 19 luglio
2002.
***
308
RELAZIONI E BILANCI 2011
Con riferimento alle Società del Gruppo che sono state consolidate con il metodo dell’integrazione
globale, si riporta l’andamento dell’esercizio per singolo settore di attività.
***
Il Gruppo Reale Mutua non si è avvalso della facoltà prevista dal Regolamento Isvap n. 37 del 15 marzo
2011 per la valutazione, ai fini della verifica della solvibilità corretta, dei titoli di debito emessi o
garantiti da Stati dell’Unione Europea destinati a permanere durevolmente nel patrimonio
dell’impresa.
309
SETTORE ASSICURATIVO DANNI
Nel mercato italiano, secondo i dati disponibili riferiti ai primi nove mesi del 2011, i rami Danni
presentano un aumento del 2,8% rispetto all’analogo periodo del 2010, con un’incidenza sulla raccolta
globale del 31,4% (26,6% nei primi nove mesi del 2010).
In particolare, i premi dei rami R.C. Veicoli terrestri e R.C. Veicoli marittimi, lacustri e fluviali, che
rappresentano il 51,1% sul totale del comparto Danni (49,8% nell’analogo periodo del 2010) e il 16%
sulla raccolta complessiva (13,2% nei primi nove mesi del 2010), hanno registrato un incremento del
5,6%.
Tra gli altri rami Danni, quelli che presentano la raccolta più elevata sono: Corpi di veicoli terrestri, con
un’incidenza sul portafoglio pari all’8,1% (8,6% nel 2010), Infortuni con il 7,9% (8,1% nel 2010), R.C.
Generale con il 7,4% (7,7% nel 2010), Altri danni ai beni con il 6,8% (come nel 2010), Malattia con il
5,6% (5,8% nel 2010), Incendio ed elementi naturali con il 5,5% (5,7% nel 2010).
Le agenzie con mandato continuano a rappresentare il principale canale utilizzato per la raccolta dei
premi, realizzando l’82,3% del volume complessivo (83,1% nello stesso periodo del 2010), mentre le
reti bancarie hanno registrato ancora un’incidenza piuttosto limitata, pari al 3,6% del totale.
Relativamente al mercato spagnolo, i premi dei rami Danni hanno fatto registrare una diminuzione
dello 0,26%, attestandosi a 31.720 milioni. In particolare, i rami Auto sono decrementati del 2,29%, i
rami Salute sono incrementati del 3,06%, i rami Multirischio del 3,30% e gli altri rami Danni hanno
avuto una contrazione del 2,94%.
***
Nell’ambito del Gruppo Reale Mutua, le Società del settore assicurativo Danni, Reale Mutua, Italiana
Assicurazioni, Reale Seguros Generales, Unnim Protecciò (già Caixa Terrassa Previsiò) e CAI Seguros
Generales hanno fatto registrare complessivamente premi lordi contabilizzati per 2.834 milioni di
euro, rispetto a 2.758 milioni di euro del 2010, con un incremento del 2,77%.
La Tabella seguente riporta il dettaglio dei premi lordi contabilizzati dei rami Danni, suddiviso per
ramo di bilancio.
(in migliaia di euro)
2011
2010
var. %
Rami Danni
Composizione %
2011
2010
Infortuni e malattia
R.C. autoveicoli terrestri
Assicurazioni autoveicoli, altri rami
Ass.marittime, aeronautiche e trasp.
Incendio e altri danni ai beni
R.C. Generale
Credito e cauzione
Perdite pecuniarie di vario genere
Tutela giudiziaria
Assistenza
284.051
1.098.174
376.388
23.964
682.105
251.565
40.885
8.682
17.156
50.176
280.266
1.069.615
378.702
20.489
646.718
247.634
39.560
7.524
16.898
49.536
1,35
2,67
-0,61
16,96
5,47
1,59
3,35
15,39
1,53
1,29
10,02
38,75
13,28
0,85
24,07
8,88
1,44
0,31
0,61
1,77
10,16
38,78
13,73
0,74
23,45
8,98
1,43
0,27
0,61
1,80
Totale lavoro diretto
2.833.146
2.756.942
2,76
99,96
99,96
1.171
1.094
7,04
0,04
0,04
2.834.317
2.758.036
2,77
100,00
100,00
Totale lavoro indiretto
Tot. premi contabilizzati rami danni
I sinistri pagati nel 2011 ammontano a 1.986 milioni di euro, rispetto a 1.988 milioni di euro del 2010,
310
RELAZIONI E BILANCI 2011
con un decremento dello 0,10%; il numero dei sinistri denunciati nel 2011 è pari a 1.446.260 rispetto a
1.379.103 del 2010, con un aumento del 4,87%.
Numero sinistri denunciati
2011
Sinistri pagati (*)
2010 var. %
2011
2010 var. %
Infortuni e malattia
368.064
342.344
7,5
180.408
180.901
-0,3
R.C. autoveicoli terrestri
313.555
345.130
-9,1
880.828
874.393
0,7
Assicurazioni autoveicoli, altri rami
233.540
249.793
-6,5
235.461
251.977
-6,6
5.640
4.707
19,8
12.519
12.168
2,9
431.229
344.808
25,1
431.512
440.976
-2,1
44.571
48.217
-7,6
180.270
165.297
9,1
800
810
-1,2
19.096
18.314
4,3
Perdite pecuniarie di vario genere
1.149
994
15,6
1.781
4.381
-59,3
Tutela giudiziaria
2.605
2.721
-4,3
2.615
2.774
-5,7
45.107
39.579
14,0
41.758
37.032
12,8
1.446.260
1.379.103
4,87
1.986.248
1.988.213
-0,10
Ass.marittime, aeronautiche e trasp.
Incendio e altri danni ai beni
R.C. Generale
Credito e cauzione
Assistenza
Totale
(*) importi in migliaia di Euro
Il rapporto sinistri a premi di competenza del periodo è pari al 71,8%, contro il 73,5% registrato nel
2010.
***
Nel corso del 2011 le Società italiane del Gruppo hanno commercializzato nuovi prodotti e hanno
intrapreso iniziative, come segue.
Società Reale Mutua di Assicurazioni
Per quanto riguarda l’attività di studio e di realizzazione di nuovi prodotti si precisa che, pur in un
contesto di difficoltà dei mercati di riferimento, la Società ha continuato ad adottare una politica
contraddistinta dall’emissione di prodotti ad alto valore in termini di rapporto qualità/prezzo; ciò, con
l’obiettivo di privilegiare i propri Soci/Assicurati fin dal momento della stipula dei contratti.
Il 2011 si è caratterizzato da un’intensa attività di revisione del catalogo di offerta Reale Mutua, con
l’obiettivo principale di incrementare, per alcuni prodotti, la definizione del posizionamento e la
competitività, prestando sempre attenzione alla sostenibilità tecnica.
Il settore Tutela della Persona e Risparmio, da febbraio 2011, ha rinnovato e ampliato l’offerta salute
destinata ai Soci “retail”, con l’introduzione di un catalogo prodotti modulare che consente alla rete di
rispondere ai diversi e mutati bisogni della clientela e, nel contempo, di migliorare la redditività nel
settore. La nuova offerta, che contempla prodotti indennitari e a rimborso spese mediche, è articolata
su tre livelli: “Tris Reale”, prodotto multiramo con una sezione Malattie in commercio dal 24 febbraio
2011, “Salute Facile Reale” e “Per Te Salute Reale”, disponibili presso la rete distributiva dallo scorso
6 giugno.
“Tris Reale” è un nuovo prodotto multi garanzia, che comprende tre pacchetti acquistabili anche
separatamente. Le sezioni 1 e 2 (Casa e Famiglia) prevedono coperture analoghe a quelle del già
esistente prodotto Casamia; la garanzia Incendio è prestata con somma assicurata unica, includendo
sia il fabbricato sia il contenuto, la garanzia Furto è prestata con somma assicurata unica e
comprende una nuova copertura riguardante le spese di pulizia e il riordino dei locali in cui si è
verificato il furto, la garanzia R.C. Capofamiglia prevede un solo massimale ed estende la copertura
311
alla responsabilità di un soggetto estraneo al nucleo familiare durante il periodo in cui custodisce (a
titolo gratuito) un animale domestico di proprietà del nucleo familiare. La sezione 3 (Malattie)
rappresenta una novità nel catalogo prodotti di Reale Mutua ed è rivolta a una clientela che si vuole
tutelare in caso di intervento chirurgico; la garanzia, infatti, assicura un indennizzo predefinito in caso
di intervento in funzione della complessità dello stesso. La tariffa è strutturata in una modalità
semplificata, con sole 3 fasce di età e nessuna differenza per sesso o per zona territoriale; è inoltre
prevista la possibilità di estendere la copertura al nucleo familiare. L’assicurato può inoltre garantirsi,
contestualmente all’acquisto del prodotto assicurativo, il rilascio della carta di pagamento ricaricabile
“Carta RealePiù”; la carta, emessa anche in assenza di un conto corrente, è uno strumento flessibile,
funzionale e sicuro, ed è pensata per tutti coloro che scelgono di usare modalità di pagamento diverse
dal contante.
“Salute Facile Reale” è il prodotto ideato per assicurare un indennizzo predefinito in caso di ricovero o
intervento; esso si rivolge a una clientela che preferisce utilizzare prevalentemente le strutture
sanitarie pubbliche. La caratteristica peculiare di Salute Facile Reale è la sua semplicità, che ne
facilita la proposizione da parte della rete distributiva. Il costo contenuto rende appetibile la copertura
anche alle famiglie più giovani e a quelle con un reddito non particolarmente elevato. Per rendere
ancora più conveniente l’offerta per il nucleo familiare, nel corso dell’anno sono stati effettuati ulteriori
interventi che sono disponibili a partire da gennaio 2012. La garanzia è proposta in due opzioni, “basic”
e “plus”, che si differenziano per il livello degli indennizzi e dei relativi premi.
“Per Te Salute Reale” è il prodotto rimborso spese mediche con una struttura modulare, flessibile e
personalizzabile in funzione delle necessità e delle possibilità di spesa del Socio. Da gennaio 2012
anche questo prodotto beneficia delle migliorie previste in caso di estensione all’intero nucleo
familiare; sarà inoltre possibile personalizzare ulteriormente la copertura, mediante l’opzione
“franchigia”, studiata e predisposta nel corso del 2011. La protezione in caso di ricovero, con livelli di
copertura crescenti, è garantita dalle tre opzioni “Gravi Patologie”, “Standard” e “Top”, da scegliere in
funzione del grado di tutela desiderato; per un’assistenza completa è possibile abbinare alle
precedenti garanzie sul ricovero la copertura delle prestazioni specialistiche. Per agevolare il Socio nei
momenti di necessità è stata predisposta la “Memo Card Blue Assistance”, una tessera che consente
di accedere al numero verde cui chiedere assistenza, sia per attivare le garanzie in forma diretta sia
per la scelta delle strutture sanitarie e dei medici convenzionati. La nuova proposta introduce alcune
importanti novità, quali il rimborso delle spese sanitarie effettuate in gravidanza nell’ambito della
garanzia ricoveri e il rimborso delle visite pediatriche e ginecologiche con la garanzia specialistica Top.
Da maggio 2011 è disponibile un prodotto multi rischio, interamente dedicato agli artigiani (simile al
prodotto già a catalogo, Azienda Reale, ma specifico per tale target), che accoglie una richiesta del
mercato veicolata dalla nostra rete agenziale. Il prodotto, denominato “Mondo Artigiani”, arricchisce il
catalogo con un'offerta completa anche grazie all'ampliamento delle coperture ad altri rami (in
particolare Vita e Malattia), ma modulabile in relazione alle singole esigenze.
Da settembre 2011, per rispondere efficacemente alla domanda di sicurezza che proviene in
prevalenza da coloro che hanno acquistato o comunque gestiscono un impianto di produzione di
energia rinnovabile, è disponibile una nuova offerta, denominata “Ecologica Reale”, per assicurare in
modo semplice gli impianti fotovoltaici, eolici e solare termici, articolando la copertura offerta in tre
sezioni (All Risks danni diretti e indiretti, Responsabilità Civile verso Terzi e Tutela Legale).
Altro importante intervento sul catalogo prodotti, con elementi di novità nell'impostazione tariffaria e
normativa, è quello che ha coinvolto le polizze per i professionisti. Nella nuova offerta è prevista, oltre
alla copertura principale costituita dalla responsabilità civile professionale, anche una specifica
sezione dedicata ai rischi da conduzione e proprietà dello studio professionale e una copertura di
tutela legale, naturale completamento assicurativo dell’R.C. Professionale. Il prodotto nasce per far
fronte ai rapidi e mutevoli orientamenti giurisprudenziali in materia di responsabilità civile, quali la
recente introduzione dell’obbligo per i professionisti di stipulare una copertura di responsabilità civile
a tutela della propria clientela per eventuali errori e/o omissioni, e per garantire uno sviluppo di
portafoglio sano ed equilibrato con condizioni di premio costantemente aggiornate.
Anche nel 2011 il settore “enti pubblici”, comparto dalla redditività non soddisfacente, soprattutto per
la componente di responsabilità civile, è stato caratterizzato da una politica di sottoscrizione molto
selettiva; tale approccio è stato condiviso con la rete di vendita, che ha inoltre continuato nell’attività di
disdetta e riforma dei contratti con andamenti maggiormente negativi.
312
RELAZIONI E BILANCI 2011
Nel settore Auto, nel 2011, si è provveduto alla revisione di alcuni prodotti già a catalogo, all’avvio della
commercializzazione di nuovi prodotti e allo sviluppo di nuove iniziative, come successivamente
indicato.
Gli interventi, in particolare, hanno riguardato il prodotto “Autostorica Reale”: sono state riviste le
regole di accesso a tale polizza, al fine di garantire che le coperture specifiche previste per questo
segmento di mercato e la relativa tariffa di riferimento siano riconosciute solo a veicoli con le
caratteristiche per le quali sono state determinate e di portare il prodotto in equilibrio tecnico.
Nel mese di giugno 2011 è stato messo in commercio il prodotto “Contachilometri Reale”, prodotto
“pay as you drive”, ovvero creato per soggetti che utilizzano l’autovettura in modo saltuario e che,
quindi, percorrono pochi chilometri nel corso dell’anno. Il prodotto nasce anche dall’esperienza e dai
dati statistici acquisiti dalle rilevazioni fornite dalle “scatole nere”, presenti nei veicoli assicurati di
Reale Mutua. “Contachilometri Reale”, in quanto prodotto maggiormente personalizzato, costituisce
un’opportunità per conquistare nuovi segmenti di clientela in una fascia di mercato in continuo
sviluppo.
Nel corso del 2011 è proseguita l’attività di trasformazione del portafoglio “Full Box”, che prevede per i
Soci la possibilità di installare sulla propria autovettura una “scatola nera”, al fine di trasferirlo sul
nuovo prodotto “AutoMia Reale” e allineare il medesimo ai nuovi requisiti previsti dall’accordo di
fornitura della “scatola nera”, tra cui il canone di comodato d’uso a carico del contraente.
A fine esercizio 2011, per fare fronte alle richieste da parte delle aziende, è stato messo in catalogo un
nuovo prodotto, denominato “Salva Patente Reale”, a salvaguardia del pregiudizio economico, subito
dal datore di lavoro o dall’azienda, a seguito dell’adozione di misure di sospensione o di ritiro della
patente di guida nei confronti di soggetti operanti presso di essi e per i quali la guida di veicoli a motore
sia strettamente funzionale all’esercizio dell’attività cui sono adibiti.
Italiana Assicurazioni
Nel corso del 2011 si è provveduto al restyling di alcuni prodotti disponibili nel catalogo di offerta della
Compagnia, con l’obiettivo principale di incrementare la definizione del posizionamento e la
competitività, prestando sempre attenzione alla sostenibilità tecnica. Tra questi si segnalano i
seguenti.
Polizza "Agricoltura": a distanza di oltre cinque anni dalla pubblicazione dell’ultima edizione del
prodotto si è effettuata una rivisitazione sostanziale delle condizioni e della tariffa. A ispirare questo
rifacimento sono stati, da un lato, l’esigenza di un aggiornamento delle normative al fine di proporre
prodotti adeguati a un mercato evoluto e sempre più attento al livello delle prestazioni, dall’altro, la
necessità di un sano incremento del portafoglio in essere che permetta un recupero di redditività. Il
nuovo prodotto amplia notevolmente il quadro di offerta.
Per essere sempre più vicini agli assicurati, è stato messo a disposizione della rete agenziale il nuovo
catalogo relativo alle polizze "Protezione Legale 09/2011", che si compone dei seguenti singoli prodotti:
Aziende, Artigiani, Professionisti, Alberghi, Medico, Patente, Azienda agricola e Condominio. I prodotti
sono stati realizzati grazie alla consolidata collaborazione con ARAG Assicurazioni S.p.A., già partner
specializzato e leader europeo nel ramo Tutela Legale.
Polizza "Fabbricato": al fine di promuovere la naturale evoluzione della polizza fabbricato ai più elevati
standard qualitativi, è stata predisposta una rivisitazione del prodotto; l’innovazione dei contenuti è
frutto di un’approfondita analisi dell’evoluzione dei bisogni della clientela e dell’offerta riscontrabile
sul mercato attuale.
Polizza "R.C. Imprese Edili": con lo scopo di soddisfare appieno i bisogni di copertura delle imprese
edili, le cui strutture e modalità operative si sono profondamente modificate negli ultimi anni, è stata
redatta la nuova edizione della polizza “R.C. Imprese Edili” come copertura completa per un’attività
imprenditoriale di grande importanza. La polizza è stata elaborata cercando di privilegiare la chiarezza
del testo e introducendo alcune novità significative tra le garanzie offerte con un notevole ampliamento
rispetto alla precedente edizione, che è stata integralmente sostituita.
***
313
In sintesi, i principali risultati ottenuti nel 2011 dalle controllate assicurative, operative nei rami Danni,
sono i seguenti.
Italiana Assicurazioni S.p.A. – Milano
Italiana Assicurazioni ha registrato una raccolta premi del lavoro diretto e indiretto al 31 dicembre
2011 di 819.228 migliaia di euro, rispetto a 847.961 migliaia di euro del 2010, con un decremento del
3,39%, di cui 662.217 migliaia di euro nei rami Danni, in diminuzione del 3,17%, e 157.011 migliaia di
euro nei rami Vita, con un decremento del 4,30%.
Il bilancio chiude con un utile di 69.259 migliaia euro, contro una perdita di 40.543 migliaia di euro
dell’esercizio precedente, suddiviso in 50.545 migliaia di euro per la sezione Danni e 18.714 migliaia di
euro per la sezione Vita. L’esercizio 2011 è stato contraddistinto da operazioni straordinarie che hanno
apportato proventi per 145.892 migliaia di euro, di cui 48.656 migliaia di euro per la sezione Vita e
97.236 migliaia di euro per la sezione Danni.
La proposta all’Assemblea in merito al risultato prevede la destinazione dell’utile alla riserva
straordinaria, con attribuzione separata alle sezioni Vita e Danni, in relazione agli accadimenti
economici e patrimoniali di ciascuna gestione.
Reale Seguros Generales S.A. – Madrid
Nel 2011 la controllata spagnola ha raggiunto un volume di premi pari a 767.690 migliaia di euro, con
un incremento dello 0,3% rispetto all’anno precedente.
La chiusura dell’esercizio registra un utile netto di 38.613 migliaia di euro, contro 40.995 migliaia di
euro dell’anno precedente.
La proposta all’Assemblea prevede una destinazione dell’utile a riserva per 14.613 migliaia di euro e a
dividendi per 24.000 migliaia di euro.
Unnim Protecció S.A. de Seguros y Reaseguros – Terrassa
(già Caixa Terrassa Previsiò S.A. de Seguros y Reaseguros)
La Compagnia, operante nei rami Danni, è posseduta in quote paritetiche dal gruppo bancario
spagnolo Unnim e da Reale Seguros Generales, con il controllo di quest’ultima. Nel 2011 essa ha
incorporato la Caixa Sabadell Companya d’Assegurances Generals.
Nel 2011 la Società ha raggiunto un volume di premi pari a 28.094 migliaia di euro, con un incremento
dell’80,7% rispetto all’anno precedente.
Il bilancio presenta un utile netto di 2.787 migliaia di euro, contro 1.689 migliaia di euro del 2010, che
consentirà, dedotti gli accantonamenti a riserva, di distribuire ai soci un dividendo complessivo di
2.479 migliaia di euro.
CAI Seguros Generales de Seguros y Reaseguros S.A. – Saragozza
La Compagnia, operante nei rami Danni, è posseduta in quote paritetiche dalla Caja de Ahorros de la
Inmaculada de Aragon (confluita di recente nel gruppo Caja3) e da Reale Seguros Generales, con il
controllo di quest’ultima.
Nel 2011 la Società ha raggiunto un volume di premi pari a 6.928 migliaia di euro, con un incremento
del 37,2% rispetto all’anno precedente.
Il bilancio presenta un utile netto di 1.022 migliaia di euro, contro 704 migliaia di euro del 2010, che
consentirà, dedotti gli accantonamenti a riserva, di distribuire ai soci un dividendo complessivo di
920 migliaia di euro.
314
RELAZIONI E BILANCI 2011
SETTORE ASSICURATIVO VITA
Nel mercato italiano, secondo i dati disponibili riferiti ai primi nove mesi del 2011, i rami Vita
presentano una diminuzione del 18,7% rispetto all’analogo periodo del 2010 (nel quale la raccolta
premi aveva registrato il massimo storico), con un’incidenza del 68,6% sul totale del portafoglio (73,4%
nello stesso periodo del 2010).
Nello specifico, risultano in decremento del 17,8% il ramo I (assicurazioni sulla durata della vita
umana), del 18,2% il ramo III (assicurazioni le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al
valore di quote di OICR o di fondi interni ovvero a indici o ad altri valori di riferimento) e del 34,7% il
ramo V (operazioni di capitalizzazione). Tali rami incidono sul totale premi Vita rispettivamente per il
75,9%, per il 17,5% e per il 4,4% (rispettivamente il 75,1%, il 17,4% e il 5,5% nello stesso periodo del
2010).
I premi del ramo VI (operazioni di gestione di fondi pensione), che rappresentano il 2% della raccolta
Vita (1,9% nei primi nove mesi del 2010), sono anch’essi in decremento del 14%.
E’ confermata la preponderanza della commercializzazione tramite sportelli bancari e postali, con il
57,9% circa dei volumi (63,1% nel 2010), e dei promotori finanziari, con il 17,7% (15,3% nel 2010); le
agenzie con mandato hanno raccolto premi per una quota pari al 13,9% del totale (13% circa nel 2010).
Relativamente al mercato spagnolo, i premi dei rami Vita hanno fatto registrare un aumento del 9,38%
rispetto al 2010, attestandosi a 28.851 milioni di euro.
***
Con riferimento al Gruppo Reale Mutua, le Società del settore assicurativo Vita, Reale Mutua, Italiana
Assicurazioni e Reale Vida hanno fatto registrare premi lordi contabilizzati per 665 milioni di euro,
rispetto a 671 milioni di euro del 2010, con un decremento dell’1,25%.
La Tabella seguente riporta il dettaglio dei premi lordi contabilizzati dei rami Vita, suddiviso per ramo
di bilancio.
(in migliaia di euro)
2011
2010
var. %
Rami Vita
Composizione %
2011
2010
I
Ass. sulla durata della vita umana
508.107
491.580
3,36
76,46
73,05
III
Ass. connesse con f.di di invest.
49.745
70.448
-29,39
7,49
10,47
104
116
-10,34
0,02
0,02
V Operaz. di capitalizzazione
86.222
92.048
-6,33
12,98
13,68
VI Op. di gestione di fondi collettivi
19.723
17.997
9,59
2,97
2,67
663.901
672.189
-1,23
99,91
99,89
613
761
-19,45
0,09
0,11
664.514
672.950
-1,25
100,00
100,00
IV Assicurazioni malattia
Totale lavoro diretto
Totale lavoro indiretto
Totale premi contabilizzati rami vita
Nel corso del 2011 sono stati emessi dalle Società italiane del Gruppo i seguenti nuovi prodotti.
315
Società Reale Mutua di Assicurazioni
“Vantaggio Reale Edizione Gennaio 2011” è un prodotto assicurativo a vita intera, a premio unico, con
partecipazione agli utili, le cui prestazioni sono garantite direttamente da Reale Mutua e i cui
rendimenti sono legati all’andamento del fondo “Reale Uno”. Il prodotto è caratterizzato dalla massima
flessibilità per quanto riguarda la disponibilità del capitale investito: è consentito, infatti, riscattare,
totalmente o parzialmente, il capitale rivalutato trascorsi solo tre mesi dalla data di decorrenza. Il
prodotto, commercializzato dal 18/01/2011 fino a esaurimento del plafond, è stato venduto per la
raccolta sia dei nuovi affari sia dei capitali derivanti da contratti in scadenza.
“Crescita Reale Premi Ricorrenti Più” è un prodotto commercializzato dal 28 febbraio al 31 marzo
2011, le cui prestazioni sono legate all’andamento del fondo a gestione separata “Reale Uno” e sono
contrattualmente garantite da Reale Mutua. Il prodotto, utilizzabile sia per la nuova produzione sia per
il reinvestimento dei capitali in scadenza, ha avuto un periodo di commercializzazione predefinito, in
quanto si caratterizzava per condizioni economiche particolarmente vantaggiose per i sottoscrittori.
Per agevolare ulteriormente i Soci nel pagamento dei premi ricorrenti, è stata introdotta, inoltre, la
possibilità di scegliere l’addebito su conto corrente bancario, tramite RID.
“Renditempo Reale” è un prodotto di assicurazione di tipo unit linked, a premio unico ricorrente, le cui
prestazioni sono legate al valore delle quote di due diversi fondi d’investimento, Reale Linea
Controllata e Reale Linea Mercato Globale. Ogni contraente ha la possibilità di personalizzare al
massimo la composizione del portafoglio, scegliendo di versare i premi su una sola o su entrambe le
linee, in funzione della propria propensione al rischio e delle proprie aspettative di rendimento. Il
prodotto prevede una durata variabile, compresa fra 10 e 20 anni, salvo la possibilità di riscattare dopo
aver versato le prime tre annualità, e offre una copertura assicurativa in caso di decesso
dell’Assicurato, nel corso della durata contrattuale, che consiste nella liquidazione di un capitale
maggiorato della garanzia beneficiari.
Il prodotto “Opportunità Reale”, commercializzato dal 28 aprile al 28 maggio 2011, è una soluzione
d’investimento a premio unico, sottoscrivibile per una durata compresa a scelta tra 5 e 25 anni, dai
costi contenuti. Esso, oltre alla garanzia del capitale iniziale, assicura un rendimento minimo dell’1%,
calcolato su base annua a scadenza, in caso di decesso o in caso di riscatto. Le prestazioni del
prodotto sono legate all’andamento del fondo Valuta Reale; il capitale può essere riscattato,
integralmente o parzialmente, già alla fine del primo anno e a partire del 5° anno senza alcuna
penalità.
“Professione Risparmio Reale” è un contratto di assicurazione a vita intera, a premio unico, con
partecipazione agli utili, le cui prestazioni sono legate al fondo a gestione separata Reale Uno, che
nasce come “prodotto di servizio” all’interno dell’offerta complessiva Mondo Artigiani. Il prodotto, che
offre la possibilità di effettuare versamenti aggiuntivi, ha come punto di forza la flessibilità per quanto
riguarda la disponibilità del capitale investito; già a partire dal secondo anno, è infatti prevista la
possibilità di effettuare riscatti parziali, senza penali, fino al 30% del cumulo dei premi investiti. Il
prodotto è adatto a gestire la liquidità e il “surplus” di cassa proveniente dall’attività dell’artigiano, in
un’ottica di estrema flessibilità e costi contenuti.
“Crescita Reale premi ricorrenti Estate 2011” è un prodotto assicurativo in forma mista, a premio
unico ricorrente, con partecipazione agli utili. Le prestazioni, legate alla gestione separata Valuta
Reale, sono contrattualmente garantite da Reale Mutua che assicura il consolidamento annuo del
capitale rivalutato. Al fine di agevolare i Soci nel pagamento dei premi ricorrenti, anche in questo
prodotto è stata introdotta la possibilità di scegliere l’addebito su conto corrente bancario, tramite RID.
“Capitale Azienda Reale” è un prodotto flessibile, dedicato alle aziende che desiderano gestire la
propria liquidità con estrema elasticità. Il prodotto consente, infatti, di soddisfare le molteplici esigenze
delle aziende, tra cui l’accantonamento del T.F.R. Al fine di gestire al meglio i capitali a disposizione,
esso permette al contraente di effettuare un versamento di un premio unico iniziale in aggiunta a un
piano di accumulo a premi unici ricorrenti. Il prodotto ha un minimo garantito a scadenza dello 0,40%,
una durata fissa pari a 25 anni e la possibilità di effettuare versamenti fino al 20° anno; il riscatto è
possibile a partire dal 2° anno e, a partire dall’inizio del 6° anno, non prevede alcuna penalità.
“Opportunità Fondo Reale” è un prodotto assicurativo in forma mista, a premio unico, con
partecipazione agli utili, sottoscrivibile per una durata fissa pari a 15 anni, le cui prestazioni sono
316
RELAZIONI E BILANCI 2011
legate all’andamento del fondo Reale. Il contratto garantisce il consolidamento annuo delle prestazioni
rivalutate e un rendimento minimo garantito a scadenza dell’1%.
Il prodotto a premio unico ricorrente “Opportunità Reale P.R.”, commercializzato dal 3 novembre al 5
dicembre 2011, è un prodotto assicurativo in forma mista con partecipazione agli utili, le cui
prestazioni, legate all’andamento del fondo Valuta Reale, sono direttamente garantite da Reale Mutua;
a scadenza o in caso di decesso è garantito il cumulo dei premi netti. Il prodotto è sottoscrivibile per
una durata compresa a scelta tra 10 e 25 anni per un premio minimo pari a 600 euro su base annua.
Italiana Assicurazioni
I sentimenti di incertezza e instabilità hanno influenzato le scelte di investimento dei risparmiatori con
bassa propensione al rischio, orientando gli stessi generalmente verso prodotti tradizionalmente più
sicuri e meno esposti alla volatilità dei mercati e, in particolare, verso le polizze Vita collegate a una
gestione separata.
In risposta a questa tendenza, la Compagnia ha aggiornato il listino Vita inserendo, nel corso del 2011,
i seguenti nuovi prodotti: Nuova Linea Investo (Investo – Investo Plus – Investo Collection – Investo
Cedola – Investo Cash) e Progetto Vita, ossia una linea di prodotti Vita rivalutabili, per soddisfare varie
esigenze di risparmio le cui prestazioni sono collegate al rendimento della gestione separata “Obiettivo
Capitale”.
***
Il Consiglio di Amministrazione di Reale Mutua, nel mese di giugno 2011, ha approvato il progetto di
acquisizione e fusione per incorporazione del Fondo Pensione Aperto Previsara, della compagnia Sara
Vita S.p.A., nel Fondo Pensione Aperto Teseo di Reale Mutua. A seguito dell’autorizzazione ricevuta
dalle Autorità di Vigilanza, Reale Mutua ha acquistato, con effetto 1° gennaio 2012, il suddetto fondo,
corrispondendo a Sara Vita un importo pari allo 0,05% del NAV complessivo del Fondo Previsara alla
data di efficacia della fusione.
L’operazione, in linea con le raccomandazioni emanate dalla Covip (Commissione di Vigilanza sui Fondi
Pensione) di perseguire una maggiore efficienza nell’area dei fondi di previdenza complementare
aperti, anche nell’interesse degli aderenti ai fondi medesimi, permette di incrementare il bacino degli
iscritti e del patrimonio gestito del Fondo Teseo. Le posizioni degli iscritti a Previsara sono confluite,
infatti, in Teseo, fondo che si caratterizza per un patrimonio e un numero di aderenti molto più elevato,
una maggiore diversificazione delle opzioni di investimento e una struttura dei costi più contenuta.
Nell’esercizio sono state apportate modifiche sia al Regolamento del Fondo Pensione Aperto Teseo,
nel rispetto delle richieste della Covip, sia all’allegato 3a dello stesso, ai sensi del Regolamento Isvap
n. 38/2011.
***
Nel mese di novembre 2011, nell’ambito dell’attività di sviluppo della raccolta Vita mediante reti di
Private Bankers italiani, Reale Mutua ha avviato contatti per una collaborazione con Ersel Sim,
finalizzata all’inserimento di prodotti assicurativi Vita di Reale Mutua nelle proposte di investimento di
tale società di intermediazione.
Il progetto prevede la creazione da parte di Reale Mutua di un prodotto tradizionale a premio unico,
collegato alla gestione separata “Speciale” e con premio minimo d’ingresso di 250.000 euro, dedicato
alla clientela “private” di Ersel Sim e da questa commercializzato, con margini di profitto per la Società
in linea con quelli del mercato di riferimento. Inoltre, vi sarà la possibilità di estendere la
collaborazione sia alla creazione di soluzioni assicurative per i migliori clienti di Ersel, tenendo conto
delle loro esigenze e delle specifiche condizioni del momento di mercato, sia allo studio di opzioni
finanziario-assicurative di tipo unit-linked appositamente dedicate.
L’ipotesi di accordo prevede una raccolta premi pari a 10 milioni di euro per il 2012.
***
317
I rendimenti annuali dei Fondi connessi alle Gestioni Separate delle Società italiane del Gruppo nel
2011, nel confronto con quelli registrati nel 2010, sono stati i seguenti:
Rendimento
Rendimento
anno 2011
anno 2010
Reale
7,04%
6,10%
Società Reale Mutua
Reale Uno
3,72%
4,05%
Società Reale Mutua
Previ Reale
4,16%
4,03%
Società Reale Mutua
Previ Due Reale
4,05%
4,32%
Società Reale Mutua
Gesti Reale
3,70%
4,20%
Società Reale Mutua
Valuta Reale Estera in $
3,23%
3,86%
Società Reale Mutua
Valuta Reale Estera in Chf
1,85%
2,63%
Società Reale Mutua
Valuta Reale Estera in Euro
1,83%
2,37%
Società Reale Mutua
Valuta Reale
5,26%
4,85%
Società
Fondo
Società Reale Mutua
Società Reale Mutua
Capital Reale
3,67%
3,63%
Società Reale Mutua
Speciale
3,98%
4,05%
Società Reale Mutua
Previdenza Reale
4,01%
4,28%
Italiana Assicurazioni S.p.A.
Univita
4,05%
4,14%
Italiana Assicurazioni S.p.A.
Vita 90
3,82%
3,61%
Italiana Assicurazioni S.p.A.
Serie Speciale ex Italiana
4,14%
4,05%
Italiana Assicurazioni S.p.A.
Linea Previdenza
4,01%
4,21%
Italiana Assicurazioni S.p.A.
Serie Speciale ex Italprevide
4,19%
4,24%
Italiana Assicurazioni S.p.A.
Linea Capitale
3,63%
3,57%
Italiana Assicurazioni S.p.A.
Obiettivo Capitale
5,12%
3,56%
Italiana Assicurazioni S.p.A. (ex La
Piemontese Vita S.p.A.)
Difesa Risparmio
3,56%
3,80%
In sintesi, i principali risultati ottenuti nel 2011 dalle controllate assicurative, operative nei rami Vita,
sono i seguenti.
Italiana Assicurazioni S.p.A. – Milano
Per i principali risultati ottenuti nel 2011 dalla controllata si rimanda a quanto sopra riportato per il
settore Danni.
Reale Vida y Pensiones S.A. – Madrid
Nel 2011 la Società spagnola, controllata da Reale Seguros Generales, costituita nel mese di febbraio
2010 e operativa dal mese di maggio 2010, ha raggiunto un volume di premi pari a 10.382 migliaia di
euro, contro 1.658 migliaia di euro del 2010.
La chiusura dell’esercizio registra una perdita di 972 migliaia di euro, contro un risultato negativo di
1.220 migliaia di euro del 2010.
318
RELAZIONI E BILANCI 2011
RIASSICURAZIONE
La politica riassicurativa delle compagnie del Gruppo Reale Mutua è perseguita attraverso la ricerca
della migliore combinazione disponibile tra coperture proporzionali (cessioni in quota, in eccedente o
combinazione dei due) e non proporzionali (eccesso di sinistro oppure stop loss, a protezione della
parte conservata oppure come unica copertura). Considerate le diverse caratteristiche del mercato
riassicurativo italiano e spagnolo e la presenza di uffici di rappresentanza di riassicuratori esteri
operanti specificamente nei due mercati, le cessioni avvengono separatamente da parte delle società
italiane e dalle società spagnole.
I rapporti intrattenuti dal Gruppo Reale Mutua con il mercato riassicurativo sono fondati sul principio
dell’ottenimento di una congrua copertura dei rischi, ponendo attenzione al rapporto di lungo termine
tra cedente e riassicuratore, riconoscendo a quest’ultimo un equo margine di redditività ed evitando
intendimenti speculativi di breve periodo. Nel corso dell’esercizio 2011, nonostante gli importanti
eventi naturali abbattutisi in alcune zone del mondo, i riassicuratori continentali scelti dalle società del
Gruppo Reale Mutua hanno ottenuto risultati tecnici soddisfacenti, dimostrando un adeguato livello di
solidità economica e finanziaria.
SOCIETÀ ITALIANE
Le società del Gruppo Reale Mutua si sono dotate di un apposito Regolamento che prevede anche la
gestione di meccanismi di coordinamento al fine di garantire la coerenza dei piani e delle azioni
specifiche in talune aree, ivi compresa la riassicurazione. La Capogruppo Reale Mutua, nell’ambito del
suo compito di esercitare l’attività di indirizzo, governo e controllo, tratta congiuntamente sul mercato
della riassicurazione tutte le cessioni obbligatorie delle società del Gruppo, al fine di ottenere per
ciascuna di esse le migliori condizioni economiche e normative, perseguendo un’attenta strategia di
contenimento dei rischi e di equilibrio del portafoglio.
Ciascuna compagnia del Gruppo Reale Mutua, su indicazione e coordinamento della Capogruppo, si
copre con adeguate forme di cessione diretta presso i riassicuratori professionali; il ricorso alle
cessioni facoltative rimane contenuto e la Capogruppo interviene per indicare i canali che possono
essere utilizzati per questa tipologia di affari.
Tale impostazione è stata adottata per una gestione dei rischi più coerente con la normativa vigente,
per ottimizzare le strutture riassicurative e per semplificare gli aspetti gestionali e amministrativi.
Anche nell’esercizio 2011 è proseguita l’attività di valutazione delle condizioni economiche e normative
dei trattati di riassicurazione, attraverso l’impiego di strumenti di modellazione deterministica e
stocastica. Sono state effettuate analisi prospettiche quantitative per valutare la congruità delle
strutture riassicurative, anche in presenza di andamenti sfavorevoli della sinistralità (frequenza e
severità), considerata sia come sinistri individuali di particolare rilevanza sia come sinistralità
complessiva di ramo. È stata prestata particolare attenzione in relazione ai rischi terremoto e
alluvione, per i quali si sono effettuate valutazioni di concentrazione su base geografica e sismica. Nel
ramo Incendio le esposizioni catastrofali terremoto delle società Reale Mutua e Italiana sono state
analizzate, alla luce delle informazioni sui singoli portafogli e della valutazione della sinistralità attesa,
tramite i modelli commerciali RMS, EQECAT e AIR.
Strutture riassicurative
Nell’ambito del comparto Danni sono impiegati principalmente programmi proporzionali per i rami
Incendio, Furti, Malattie, Trasporti, Cauzioni, Rischi Tecnologici, Tutela Legale e Grandine. La
conservazione dei trattati proporzionali, anche tenuto conto delle estensioni di garanzia a rischi di
natura catastrofale, è protetta da adeguate forme di copertura non proporzionale, mentre sono
utilizzate solo coperture non proporzionali per i rami Infortuni, R.C. Autoveicoli, R.C. Generale (in
considerazione degli orientamenti dei mercati riassicurativi, della maggiore omogeneità di rischi in
portafoglio e della maggiore economicità delle coperture in forma di eccesso di sinistri).
Si segnala che, delle strutture descritte, il trattato in eccesso di sinistro Corpi Veicoli Terrestri e il
trattato proporzionale Grandine sono coperture di Gruppo.
Le strutture di riassicurazione Vita prevedono la combinazione di programmi proporzionali (quota ed
319
eccedente) e non proporzionali (in eccesso di sinistro catastrofale, a protezione del conservato).
Nella tabella seguente sono riportati i principali riassicuratori delle Società italiane del Gruppo Reale
Mutua, elencati per importo di premi ceduti, con l’evidenza del rating loro attribuito da primarie
agenzie.
Riassicuratore
Rating
MÜNCHENER RÜCK
AA- (Standard & Poor’s)
SWISS RE
AA- (Standard & Poor’s)
SCOR
A
MAPFRE
AA- (Standard & Poor’s)
ARAG ASSICURAZIONI
A
HANNOVER RE
AA- (Standard & Poor’s)
(Standard & Poor’s)
(AM Best)
SOCIETÀ SPAGNOLE
Reale Seguros Generales nel 2011 ha principalmente ceduto in via diretta i propri affari alle società di
riassicurazione, scelte fra i maggiori players di mercato.
Reale Seguros Generales ha stipulato contratti proporzionali nei rami Incendio, Multirischio e Altri
Danni ai Beni, Trasporti e Rischi Tecnologici; le strutture non proporzionali sono utilizzate sia per la
protezione della parte di portafoglio conservata (Incendio, Multirischio e Altri Danni ai Beni) sia come
unica copertura riassicurativa relativamente ai rami R.C. Autoveicoli, R.C.Generale e Infortuni.
320
RELAZIONI E BILANCI 2011
SETTORE IMMOBILIARE E SERVIZI
Il brusco aumento del costo del funding, da una parte, e le politiche di salvaguardia a cui sono state
costrette le banche, dall’altra, hanno determinato una restrizione del credito a sostegno della già
critica “domanda” del mercato immobiliare Italiano, peraltro già visto con diffidenza dagli investitori
stranieri.
Nel 2011 il numero delle compravendite di abitazioni è stimato in n. 570.000, contro circa n. 610.000
dell’anno precedente, con un calo del 6,5%. I prezzi di vendita, registrano per tutti i settori una
diminuzione rispetto al semestre precedente (abitazioni - 16%, uffici – 2,3%, negozi – 1,9%); ciò fa
presagire a una attenuata capacità di tenuta dei prezzi. Tuttavia l’entità del calo è ancora inadeguata
alle disponibilità della “domanda” del mercato immobiliare e non è ancora ipotizzabile il tempo
necessario, affinché i prezzi dell’offerta raggiungano i livelli di valore sostenibili per la ripartenza del
mercato. Anche le tempistiche medie necessarie al concretizzarsi delle transazioni si sono allungate,
attestandosi sui massimi livelli: abitazioni 6,6 mesi, negozi 7,9 mesi, uffici 8,8 mesi. Analogamente alle
vendite sono anche cresciuti i tempi medi per le locazioni, che si sono attestati sui seguenti valori:
circa 3,4 mesi per le abitazioni, circa 5,7 mesi per i negozi, circa 6,2 mesi per gli uffici.
Nello scenario negativo si segnala una propensione degli investitori a privilegiare gli impieghi nel
comparto retail, capace di garantire migliori prospettive di redditività. Permane un quadro di debolezza
ed attendismo che interessa tutti i settori del mercato immobiliare, dal quale si percepisce
l’aspettativa di una rimodulazione al ribasso dei prezzi.
Al momento, non è possibile fare delle previsioni sui tempi necessari affinché i prezzi maturino livelli
tali da dare impulso alla ripresa del mercato immobiliare.
***
Nel corso dell’esercizio trascorso l’attività di Reale Immobili, principale società immobiliare del
Gruppo, è stata dedicata, in ambito di Gruppo, alla gestione tecnica e commerciale degli immobili, alla
consulenza, alla gestione degli aspetti connessi con la logistica e con la sicurezza dei luoghi di lavoro,
in ottemperanza al D. Lgs. 81/2008.
Con l’obiettivo di mantenere e migliorare la redditività dei cespiti, sono proseguite le attività di
razionalizzazione e valorizzazione degli immobili con progetti di trasformazione e recupero di aree.
L'attività svolta nell'esercizio dalla Società immobiliare spagnola IGAR è consistita nella gestione e
amministrazione dei due prestigiosi immobili di proprietà siti in Madrid e del locale ad uso
commerciale ubicato in Granada, concessi in locazione.
***
Nell’esercizio 2011, Blue Assistance ha proseguito la propria attività di sviluppo sia verso il Gruppo
Reale Mutua (captive) sia verso il mercato (no captive), attuando azioni concrete a supporto del
prosieguo del percorso di rinnovamento e di ricerca continua di maggiore efficienza per affacciarsi al
mercato con modelli sempre più flessibili e competitivi.
***
In sintesi, i principali risultati ottenuti dalle controllate del settore immobiliare e servizi, nel 2011, sono
i seguenti.
Reale Immobili S.p.A. – Torino
La Società adotta i principi contabili internazionali IAS/IFRS per la redazione del bilancio.
Il bilancio al 31 dicembre 2011, che ha fatto registrare affitti attivi per 63.376 migliaia di euro, rispetto a
57.717 migliaia di euro del 2010, chiude con un utile netto di 44.604 migliaia di euro, contro 21.157
migliaia di euro del 2010. Il risultato è significativamente influenzato dalla plusvalenza straordinaria
321
pari a circa 33 milioni di euro realizzata con l’operazione di apporto di 16 immobili al fondo “Venere” e
già descritta in altra parte della relazione.
Inmobiliaria Grupo Asegurador Reale S.A. – Madrid
I ricavi del 2011 ammontano a 4.201 migliaia di euro, contro 4.053 migliaia di euro del 2010, con un
incremento del 3,7%.
L’esercizio chiude con un utile netto di 1.994 migliaia di euro, contro 1.744 migliaia di euro dell’anno
precedente.
La proposta di destinazione dell’utile prevede la distribuzione di dividendi per 1.795 migliaia di euro,
dedotti gli accantonamenti a riserva.
Blue Assistance S.p.A. – Torino
La Società, a decorrere dall’esercizio 2007, si è avvalsa della facoltà di adottare i principi contabili
internazionali IAS/IFRS per la redazione del bilancio.
I ricavi netti di produzione ammontano a 18.311 migliaia di euro, con un aumento del 4.10% rispetto al
2010.
Le risultanze evidenziano un utile di 41 migliaia di euro, contro un utile di 22 migliaia di euro del 2010.
La proposta per l’Assemblea prevede che tale utile, previo accantonamento della riserva legale, sia
riportato a nuovo.
322
RELAZIONI E BILANCI 2011
SETTORE BANCARIO
Sul fronte dei tassi bancari, il tasso medio della raccolta bancaria da clientela (che comprende il
rendimento dei depositi, delle obbligazioni e dei pronti contro termine in euro riferiti al comparto delle
famiglie e società non finanziarie), si è collocato a fine dicembre 2011 al 2% (1,50% a dicembre 2010),
mentre il tasso medio degli impieghi bancari nei confronti delle famiglie e delle società non finanziarie
è passato dal 3,62% al 4,23%. In aumento sono risultati, in particolare, i tassi sulle nuove operazioni: a
dicembre 2011 il tasso medio sui prestiti in euro alle società non finanziarie si è posizionato al 4,18%,
con un incremento di 140 punti base rispetto al 2010, mentre il tasso medio sui prestiti in euro alle
famiglie per l’acquisto di abitazioni è passato dal 2,97% di inizio anno al 4% di dicembre 2011.
Complessivamente, la raccolta diretta bancaria (rappresentata dai depositi da clientela residente e
dalle obbligazioni) ha manifestato un rallentamento, pur rimanendo su valori positivi, segnato un tasso
di crescita tendenziale pari al + 1,3% (+ 3,3% a dicembre 2010).
L’osservazione delle diverse componenti del funding evidenzia una diminuzione dei depositi da
clientela, che hanno evidenziato una variazione negativa pari al 2,8%, e un contestuale incremento
delle obbligazioni delle banche (- 8,4% su base annua).
Con riferimento alla raccolta indiretta delle banche italiane, nel 2011 le gestioni patrimoniali hanno
registrato una variazione tendenziale negativa prossima al 15%, mentre la dinamica dei titoli a
custodia (risparmio amministrato) è risultata in lieve crescita, esprimendo una variazione annua pari
all’1,7%.
Nel corso del 2011 la dinamica degli impieghi bancari ha manifestato una crescita nella prima parte
dell’anno, per poi ripiegare nella seconda parte a seguito del peggioramento del quadro economico
reale: in Italia, i prestiti al settore privato hanno complessivamente registrato un tasso di crescita
tendenziale pari all’1,8%, rispetto al 4,2% del 2010. In particolare, la dinamica dei finanziamenti
destinati alle imprese non finanziarie è risultata pari al + 1,6% (rispetto a - 2,4% del 2009), mentre i
finanziamenti al settore famiglie hanno evidenziato un aumento pari al 7,6%.
L’analisi dell’evoluzione delle sofferenze bancarie mette in evidenza un progressivo deterioramento
della qualità del credito in Italia: il rapporto fra le sofferenze lorde e gli impieghi evidenzia una
sensibile crescita rispetto al 2010, passando dal 4% al 5,44%.
***
Pur in uno scenario caratterizzato da una profonda crisi di fiducia e incertezza sulla crescita
economica, nonché da una forte instabilità ed elevata volatilità dei mercati finanziari, nel corso del
2011 l’operatività di Banca Reale è stata rivolta al perseguimento dei seguenti obiettivi di medio-lungo
periodo:
- evoluzione del tradizionale modello distributivo della Banca, con riferimento sia allo sviluppo delle
filiali territoriali sia all’apertura degli Spazi Banca Reale all’interno di alcune agenzie assicurative del
Gruppo;
- graduale sviluppo dell’attività creditizia, caratterizzato da comportamenti cautelativi che privilegino
elementi qualitativi nei rapporti con la clientela, rispetto ad obiettivi meramente quantitativi;
- contestuale consolidamento della raccolta diretta da clientela, sia a vista sia a medio-lungo termine,
al fine di garantire nel tempo un equilibrato supporto all’attività d’impiego.
Per quanto riguarda il Progetto di sviluppo territoriale, avviato alla fine del 2009 con l’apertura delle
filiali di Torino e Borgosesia, il 2011 è stato il primo anno di piena operatività della Filiale di Milano,
inaugurata nell’ultimo periodo del 2010. Nel corso dell’esercizio, inoltre, si è perfezionato l’iter
autorizzativo previsto dalla vigente normativa di Vigilanza per l’apertura della filiale di Parma, che ha
avviato la propria operatività il 18 gennaio 2012, e di Legnano, la cui apertura è prevista entro la fine
del primo semestre 2012.
Al fine di favorire lo sviluppo della clientela retail tramite la rete agenziale del Gruppo, nel corso del
2011 è proseguito il progetto di apertura degli “Spazi Banca Reale”, dopo l’inaugurazione del primo
punto operativo nel 2010, presso l’agenzia Reale Mutua di Torino Cavour. Tale progetto, che ha
l’obiettivo di contribuire ad accrescere la sinergia tra banca e assicurazione, prevede l’allestimento,
323
all’interno di alcune agenzie assicurative selezionate, di spazi dedicati a un servizio permanente di
assistenza afferente i prodotti e servizi bancari standardizzati, tramite personale destinato alla
relazione con la clientela e l’eventuale installazione, ove gli spazi siano idonei, di macchine ATM
evolute.
Al 31 dicembre 2011 risultano operativi n. 7 Spazi Banca Reale, mentre nel corso del 2012 si intende
raggiungere le 10 unità.
***
In sintesi, i principali risultati ottenuti dalla controllata del settore bancario, nel 2011, sono i seguenti.
Banca Reale S.p.A. – Torino
La Società adotta i principi contabili internazionali IAS/IFRS per la redazione del bilancio.
Al 31/12/2011 la raccolta globale da clientela ammonta complessivamente a 7.126.842 migliaia di euro,
con un incremento pari al 2,5% rispetto al precedente esercizio, di cui 469.372 migliaia di euro di
raccolta diretta e 6.657.471 migliaia di euro di raccolta indiretta, mentre gli impieghi verso clientela
ammontano, a fine esercizio, a 95.194 migliaia di euro ed esprimono un incremento del 109,2% rispetto
al 2010.
Il margine d’intermediazione, pari a 20.322 migliaia di euro, evidenzia un incremento pari al 52,1%
rispetto al 2010.
L’utile dell’operatività corrente, al lordo delle imposte, ammonta a 3.730 migliaia di euro.
Il conto economico dell’esercizio 2011 esprime un utile netto pari a 1.955 migliaia di euro, contro 47
migliaia di euro del 2010; la proposta per l’Assemblea prevede che tale importo, dopo gli
accantonamenti a riserva legale e straordinaria, sia riportato a nuovo per 1.662 migliaia di euro.
324
RELAZIONI E BILANCI 2011
GESTIONE DEGLI INVESTIMENTI
Nel 2011 i mercati finanziari hanno risentito del contesto economico, che è stato descritto in
premessa.
L’Unione Europea ha dovuto affrontare la crisi che ha investito il debito pubblico di alcuni paesi
membri. La crisi, che inizialmente pareva riguardare solo la Grecia, si è estesa contagiando da
principio il Portogallo e l’Irlanda, per poi estendersi a Spagna e Italia, e via via a tutta l’area,
minacciando la sopravvivenza della Moneta Unica.
Questa situazione ha obbligato gli Stati membri più deboli ad attuare pesanti manovre fiscali di rientro
dal debito, mentre le Autorità Europee, nonostante i numerosi summit degli ultimi mesi, non sono
state in grado di trovare una soluzione credibile e sostenibile alla crisi. Il rallentamento della crescita
globale ha reso il problema del debito europeo ancora più grave.
Tutto ciò ha influenzato i mercati finanziari, provocando forti ribassi sui listini azionari e una maggiore
avversione al rischio sui titoli di debito governativi, generando nuovi, forti allargamenti dei differenziali
di rendimento tra i paesi dell’Unione Europea.
La politica monetaria della Banca Centrale Europea è stata inizialmente restrittiva, con il tasso di
riferimento che è passato dall’1% di inizio anno all’1,50% del mese di luglio, per contrastare possibili
pressioni inflazionistiche derivanti dai prezzi delle materie prime. Nel corso dell’ultima parte del 2011,
con il peggioramento della situazione macroeconomica internazionale, l’abbassamento delle stime di
crescita nell’area Euro e le tensioni sui mercati finanziari, il tasso Refi (il tasso di interesse applicato
dalla BCE nei rapporti con le banche dell’Area Euro) è stato abbassato fino all’1% di fine 2011.
Sul mercato obbligazionario, le tensioni che hanno colpito i paesi “periferici” dell’area Euro hanno
influenzato i rendimenti europei. I tassi si sono mossi in un contesto di mercato che ha privilegiato la
qualità del debito, con l’area “core” dell’Europa che ha beneficiato dei flussi derivanti dalle vendite dei
titoli periferici, e penalizzato gli stati emittenti considerati meno sicuri, tra cui l’Italia.
Nel secondo semestre dell’anno il nostro paese ha dovuto far fronte a violenti movimenti al rialzo dei
tassi, legati al protrarsi di un periodo di bassa crescita, al pessimismo sulla sostenibilità di un elevato
debito pubblico. La situazione è drasticamente peggiorata fino al mese di novembre, quando la nomina
di un nuovo governo di stampo tecnico, con l’obiettivo di ridare fiducia al sistema politico e finanziario
del nostro paese, e le prime misure intraprese per ridurre la spesa pubblica sembrano aver migliorato
la percezione del rischio dei nostri titoli governativi.
Nel 2011 i rendimenti decennali delle obbligazioni di Stato italiane sono passati dal 4,73% di gennaio al
7,10% di fine dicembre, con uno spread rispetto ai titoli tedeschi di oltre 527 bps, che ha toccato, nel
mese di novembre, il livello record di 553 bps (a inizio 2011 era di 181 bps).
Nello stesso periodo, i rendimenti decennali delle obbligazioni governative tedesche sono passati dal
2,92% all’1,85%.
I tassi a breve si sono mossi al rialzo nel primo semestre dell’anno, legati ai nuovi sviluppi delle
politiche monetarie restrittive, e al ribasso nella seconda parte dell’anno, legati al peggioramento della
situazione macroeconomica internazionale. L’Euribor a 6 mesi è passato dall’1,22% di inizio anno
all’1,34% di fine dicembre, toccando l’1,83% nel mese di luglio.
I rendimenti dei titoli “corporate investment grade” sono stati penalizzati in un mercato caratterizzato
da una forte spinta alla ricerca della qualità del debito. La sostanziale tenuta dei rendimenti nel primo
semestre è stata seguita da un deciso movimento al rialzo, contemporaneo all’acuirsi della crisi sui
debiti sovrani europei considerati meno sicuri, e da un repentino ribasso nel corso dell’ultimo mese
del 2011.
Per il settore azionario il 2011 è stato un anno negativo. L’andamento delle principali borse
internazionali, dopo un primo semestre di crescita moderata, seppure con una forte disomogeneità tra
i diversi paesi europei, è stato caratterizzato, nella seconda parte del 2011, da una rapida discesa delle
quotazioni. La crisi del debito dell’area Euro ha depresso fortemente il comparto finanziario europeo (37% nel corso del 2011), trainando al ribasso tutte le Borse del Vecchio Continente. Le banche europee
sono state penalizzate, oltre che dalle esposizioni sui titoli dei paesi periferici, dalla necessità di
raccogliere nuovo capitale al fine di rafforzare gli indici patrimoniali di solvibilità.
325
I listini europei hanno chiuso l’anno in terreno negativo, con l’indice Euro Stoxx in ribasso del 17,73%,
l’indice italiano Footsie Mib in ribasso del 25,20% e l’indice tedesco in calo del 14,69%.
Gli indici statunitensi, pur archiviando un anno molto difficile, hanno registrato performance
leggermente positive, grazie alla pubblicazione di dati macroeconomici che, nonostante la debolezza
dell’Europa, hanno dimostrato la tenuta dell’economia americana. L’indice Dow Jones ha chiuso
l’anno con un rialzo del 5,53%.
***
Nell’attività mobiliare, a fronte di questo andamento, le Società del Gruppo si sono mosse secondo i
consueti criteri prudenziali, con un assetto che ha consentito, seppure parzialmente, di limitare i rischi
finanziari, le minusvalenze sui titoli e la volatilità dei mercati.
Per quanto riguarda il comparto obbligazionario, le Società del Gruppo hanno operato privilegiando la
solidità degli investimenti all’ottenimento di risultati in termini di redditività, preferendo i titoli
governativi di aree “core”, riducendo quelli dei paesi periferici e perseguendo un’adeguata
diversificazione fra gli emittenti, in un contesto caratterizzato da un’elevata volatilità dei differenziali di
rendimento tra i diversi paesi europei.
Nella seguente Tabella sono rappresentati, per le principali Compagnie del Gruppo, alcuni indici
relativi al portafoglio obbligazionario alla data del 31 dicembre 2011.
Reale Mutua
Italiana
Reale Seguros
Assicurazioni
Assicurazioni
Generales
Reale Vida
Duration totale
2,40
2,10
-
-
Duration Danni
1,10
1,20
1,60
-
Duration Vita
3,00
3,10
-
3,00
Rating medio
A2
A2
A3
A1
Nella seguente Tabella si riporta il dettaglio degli Investimenti del Gruppo, suddiviso per singola voce.
(in migliaia di euro)
composiz.
31.12.2011
Investimenti immobiliari
Partecipaz. in controllate, collegate e j.v.
Finanziamenti e crediti
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanz. a fair value rilevato a c/e
Totale
%
31.12.2010
composiz.
variaz.
%
%
988.657
11,10
1.027.174
11,40
-3,75
61.326
0,69
76.235
0,85
-19,56
581.942
6,53
495.632
5,50
17,41
6.437.577
72,27
6.492.245
72,06
-0,84
837.912
9,41
918.097
10,19
-8,73
8.907.414
100,00
9.009.383
100,00
-1,13
Nella seguente Tabella si illustra il dettaglio dei proventi e degli oneri derivanti dagli Investimenti del
Gruppo, suddiviso per singola voce.
326
RELAZIONI E BILANCI 2011
(in migliaia di euro)
31.12.2011
31.12.2010
var. %
Proventi netti derivanti da strumenti finanziari a fair value
rilevati a conto economico
Proventi da partecipazioni in controllate, collegate e j.v.
-37.833
4.535
41.933
0
-----
Proventi derivanti da altri strumenti finanziari ed investimenti
immobiliari:
Interessi attivi
Altri proventi
Utili realizzati
Utili da valutazione
365.105
210.536
90.167
63.700
702
332.180
181.039
91.060
58.570
1.511
9,91
16,29
-0,98
8,76
-53,54
Totale proventi
331.807
374.113
-11,31
0
9.417
-100,00
Oneri derivanti da altri strumenti finanziari ed investimenti
immobiliari:
Interessi passivi
Altri oneri
Perdite realizzate
Perdite da valutazione
80.562
7.622
16.800
29.651
26.489
50.926
8.050
16.570
12.810
13.496
58,19
-5,32
1,39
131,47
96,27
Totale oneri
80.562
60.343
33,51
251.245
313.770
-19,93
Oneri da partecipazioni in controllate, collegate e j.v.
TOTALE PROVENTI NETTI
***
Le Società del Gruppo impiegano strumenti finanziari derivati e strutturati nell’esercizio della propria
attività, per gli ordinari investimenti e per la copertura di prestazioni a favore degli assicurati su
contratti che prevedono l’indicizzazione a parametri di mercato.
L’uso di tali strumenti finanziari è limitato al caso delle suddette coperture e a quegli impieghi che
consentono, loro tramite, di ottenere le finalità d’investimento in modo più efficace e mirato in
confronto al ricorso a titoli ordinari.
L’intera attività mobiliare, anche per la parte dei titoli strutturati e dei derivati, è disciplinata da
specifiche delibere assunte dai Consigli di Amministrazione, in coerenza con le linee strategiche e con
la situazione patrimoniale della singola Società. Tale attività è soggetta al controllo periodico da parte
delle competenti strutture aziendali, condotto secondo parametri di misura del rischio finanziario, che
riportano periodicamente ai Consigli di Amministrazione.
Nell’esercizio 2011 non si sono verificate perdite significative per effetto dell’utilizzo di strumenti
derivati e strutturati.
***
Nell’ambito delle partecipazioni strategiche, le principali operazioni condotte in ambito di Gruppo,
come di seguito riportate, sono state orientate alla razionalizzazione e alla valorizzazione del Gruppo
Reale Mutua sia in Italia sia in Spagna.
La Caja de Ahorros de la Inmaculada (CAI), l’istituto bancario spagnolo con cui è in corso un accordo di
bancassicurazione, in base al quale Reale Seguros Generales detiene il 50% delle azioni di CAI
Seguros Generales e il restante 50% è detenuto da CAI, dal 1° gennaio 2011, opera all’interno del
Gruppo spagnolo Caja3. Quest’ultimo è un gruppo finanziario integrato, formato da CAI (44,5%), Caja
327
Cìrculo de Burgos (31%) e Caja Badajoz (24,5%); si è così creato un solido gruppo finanziario capace di
sfruttare economie di scala e sinergia, mantenendo l’esistenza e l’operatività delle singole casse nei
rispettivi territori di appartenenza. E’ in corso di valutazione l’opportunità di estendere l’accordo di
bancassicurazione esistente con CAI all’intero Gruppo Caja3.
L’Assemblea straordinaria della Caixa Terrassa Previsiò S.A., società detenuta in quote paritarie da
Reale Seguros Generales e dal gruppo bancario iberico Unnim, nell’adunanza del 15 febbraio 2011, ha
deliberato, in relazione alla fusione tra casse di risparmio che ha dato origine a Unnim, la variazione
della denominazione sociale della compagnia in Unnim Protecció, S.A. de Seguros y Reaseguros.
Il 31 marzo 2011 Reale Seguros Generales ha perfezionato l’atto di acquisto da Banca Unnim del 50%
delle azioni della compagnia Danni Caixa Sabadell Companya d’Assegurances Generals S.A. (CSG),
con ciò divenendo il partner assicurativo unico dell’istituto bancario spagnolo. Negli ultimi mesi
dell’esercizio tale società è stata incorporata in Unnim Protecciò.
Il 23 giugno 2011 Reale Mutua ha rilevato da Italiana Assicurazioni una quota del capitale sociale, pari
al 13,32%, di Reale Seguros Generales S.A., da essa già posseduta direttamente per l’81,68%.
L’acquisizione, effettuata al prezzo di 81.500 migliaia, trattandosi di operazione rilevante infragruppo,
è stata sottoposta al nulla osta preventivo dell’Isvap. In seguito all’operazione, che permette una
migliore allocazione degli asset patrimoniali del Gruppo, in un quadro di razionalizzazione e
ottimizzazione delle partecipazioni strategiche, il capitale sociale di Reale Seguros risulta detenuto da
Reale Mutua per il 95% e da Italiana Assicurazioni per il restante 5%.
Con effetto 30 giugno 2011, è stato stipulato, previo nulla osta dell’Isvap trattandosi di operazione
infragruppo rilevante, l’atto di conferimento da parte di Italiana Assicurazioni del proprio ramo
d’azienda immobiliare a Reale Immobili, operazione che consente, in ambito di Gruppo, una migliore
gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare. Il ramo aziendale oggetto di conferimento è
costituito da tutti gli immobili di Italiana Assicurazioni, con esclusione dello stabile destinato alla sede
sociale, dalla struttura organizzativa relativa alla gestione tecnica e commerciale degli immobili stessi,
comprensiva di tutte le risorse funzionalmente connesse all’attività del ramo e di tutte le attività e
passività formanti il ramo medesimo. I cespiti immobiliari oggetto di conferimento sono pari a n. 89
immobili per un valore di perizia di 209.570 migliaia di euro. Le risorse umane trasferite,
funzionalmente necessarie all’attività del ramo conferito, ammontano a n. 19 unità. Le altre attività e
passività funzionalmente connesse e inerenti il ramo d’azienda evidenziano un saldo negativo di 4.780
migliaia. Il valore contabile complessivo del ramo ammonta a 68.560 migliaia di euro e il valore di
perizia a 162.010 migliaia di euro. A seguito di tale operazione, avvenuta mediante un aumento di
capitale sociale di Reale Immobili, con sovrapprezzo, con conferimento di beni in natura, il capitale
sociale della controllata immobiliare è detenuto per l’85,92% da Reale Mutua e per il restante 14,08%
da Italiana Assicurazioni.
Nel mese di luglio, Reale Mutua ha perfezionato la cessione dell’intera partecipazione detenuta in
V.R.G. Domus S.r.l., pari al 30% del capitale sociale, a favore di Vittoria Immobiliare S.p.A., al prezzo di
180 migliaia di euro. A motivazione della vendita il conseguimento dell’obiettivo di costruzione e
commercializzazione di edifici a prevalente destinazione residenziale siti in Torino, nell’area
denominata “Spina 1”, per cui era stata costituita la Società.
Reale Mutua non ha aderito agli aumenti di capitale sociale deliberati da CBA Vita, di cui si detenevano
n. 3.750.000 azioni (pari al 5% del capitale sociale), ritenendo che l’investimento nella compagnia del
Gruppo Sella non rivesta più un interesse strategico. La non adesione agli aumenti di capitale ha
comportato un ridimensionamento della partecipazione di Reale Mutua in CBA Vita, che si è portata al
3% circa.
In data 29 dicembre 2011, Reale Immobili ha perfezionato l’operazione di apporto al “Fondo Comune di
Investimento Immobiliare Speculativo di Tipo Chiuso”, denominato “Venere”, gestito da IDeA FIMIT Sgr
S.p.A., di n. 16 porzioni immobiliari, prevalentemente cielo-terra, di qualità e redditività non consona al
patrimonio della Società, a un controvalore di conferimento pari a 75,5 milioni di euro; a fronte
dell’apporto IDeA FIMIT Sgr S.p.A. ha provveduto a emettere e assegnare alla nostra controllata,
proporzionalmente al valore degli immobili conferiti, quote del Fondo stesso. L’operazione si è
completata con la successiva cessione di circa il 53% delle quote del Fondo Venere, assegnate a Reale
Immobili, a un prezzo pari a 40 milioni di euro, prevedendo contrattualmente, sulle quote non cedute,
328
RELAZIONI E BILANCI 2011
opzioni di vendita in favore di Reale Immobili e opzioni di acquisto in favore dell’acquirente, con periodo
di esercizio 1° luglio 2012 – 1° marzo 2014, per l’opzione a favore della controparte, e 1° gennaio 2014
– 1° marzo 2014 per l’opzione a favore di Reale Immobili, a un prezzo pari al valore nominale delle
quote maggiorate degli interessi composti del 5,5%.
CONTENZIOSO IN CORSO
In Reale Mutua, oltre al contenzioso in materia assicurativa, relativo al ramo R.C. Auto, si evidenziano
controversie in essere con ex dipendenti della Società e con ex agenti, per importi non rilevanti. Il
Fondo rischi e oneri, appostato in bilancio al 31/12/2011, è comunque sufficiente a coprire gli oneri
derivanti da tali cause pendenti.
La Società ha in corso contenziosi in materia fiscale, conseguenti ad accertamenti sui periodi
d’imposta 2003, 2004, 2005 e 2006, in materia di imposte indirette, relativamente all’IVA su
commissioni di delega nei rapporti di coassicurazione e sulle operazioni infragruppo, e di imposte
dirette, relativamente alla contabilizzazione delle rivalse agenziali e della riserva sinistri. A fronte di
tali accertamenti sono stati iscritti i crediti, per un importo pari a 2.999 migliaia, per le somme pagate
per cartelle per le quali si è convinti della correttezza dell’operato della Società. Infatti, per quanto
riguarda i rilievi su commissioni di delega nei rapporti di coassicurazione esistono pronunciamenti,
formulati dall’autorità competente per materia, favorevoli all’impostazione seguita da Reale Mutua e
da altre compagnie di mercato. Per la contabilizzazione delle rivalse agenziali è intervenuta nell’anno
2011 una circolare del Ministero delle Finanze che ha riconosciuto la correttezza dell’operato delle
imprese di assicurazione.
Italiana, come la Capogruppo, ha in corso contenziosi in materia fiscale, conseguenti ad accertamenti
sui periodi d’imposta 2003, 2004, 2005 e 2006, in materia di imposte indirette, relativamente all’IVA su
commissioni di delega nei rapporti di coassicurazione, e di imposte dirette, relativamente alla
contabilizzazione delle rivalse agenziali e della riserva sinistri. Si rimanda alle considerazioni sopra
riportate per Reale Mutua.
329
ALTRE INFORMAZIONI
In ambito normativo, si segnala che l’Isvap, nel 2011, ha emanato quattro Regolamenti, anche in
attuazione delle disposizioni del Codice delle Assicurazioni Private.
Il Regolamento n. 36 del 31 gennaio 2011 contiene linee guida in materia di politiche di investimento
delle imprese di assicurazione, riprendendo in larga parte le disposizioni della precedente normativa
di settore. Le principali innovazioni riguardano l’introduzione di regole di “governance” in materia di
investimenti, che prevedono l’adozione da parte dell’organo amministrativo di una delibera quadro in
cui sia formalizzata la politica strategica degli investimenti. Sono stati inoltre introdotti elementi
innovativi in materia di linee guida sugli investimenti e di requisiti qualitativi delle attività idonee alle
coperture delle riserve tecniche. Il Consiglio di Amministrazione di Reale Mutua e quello di Italiana,
rispettivamente nelle riunioni del 29 aprile 2011 e del 6 maggio 2011, hanno pertanto adottato la
prescritta delibera quadro con cui hanno definito le strategie in materia di investimenti, sia mobiliari
sia immobiliari, secondo quanto richiesto dall’articolo 8 del Regolamento stesso.
Il Regolamento n. 37 del 15 marzo 2011 dà attuazione alle disposizioni in materia di verifica di
solvibilità corretta introdotte dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10, di conversione del D.L. 29 dicembre
2010, n. 225, che modifica il D.L. 29 novembre 2008, n. 185, contenente misure urgenti per il sostegno a
famiglie, lavoro, occupazione ed imprese e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico
nazionale, convertito con legge 28 gennaio 2009, n. 2 (“decreto anticrisi”). Il decreto anticrisi,
all’articolo 15, commi 15 bis e 15 ter, introduce un regime facoltativo, di natura eccezionale e
transitoria, per la valutazione ai fini delle verifiche di solvibilità corretta dei titoli di debito emessi o
garantiti da Stati dell’Unione Europea, destinati a permanere durevolmente nel patrimonio
dell’impresa. Tale regime, introdotto in ragione della situazione di eccezionale turbolenza dei mercati
finanziari registrata negli ultimi mesi del 2010, consente alle imprese di assicurazione di tenere conto
ai fini delle verifiche di solvibilità corretta dell’eventuale maggiore valore contabilizzato nel bilancio
d’esercizio individuale dell’impresa di assicurazione o di riassicurazione italiana che detiene i titoli, in
luogo del valore di iscrizione nel bilancio consolidato nella categoria “attività finanziarie disponibili per
la vendita”, il quale risente delle fluttuazioni dei mercati finanziari. L’introduzione del regime
facoltativo mira quindi, in coerenza con analoghe iniziative già adottate a livello internazionale e
nazionale, a limitare l’effetto sistemico della crisi finanziaria, inserendo elementi di natura anti-ciclica
nel sistema. Il Gruppo non si è avvalso delle facoltà concesse dal Regolamento.
Il Regolamento n. 38 del 3 giugno 2011 detta disposizioni in materia di costituzione e amministrazione
delle gestioni separate delle imprese che esercitano l’assicurazione sulla Vita, ivi compresi i limiti e i
divieti relativi all’attività di investimento e i principi e gli schemi da adottare per la valutazione dei beni
in cui è investito il relativo patrimonio. Il Regolamento apporta significative modifiche alla Circolare
Isvap n. 71/1987, che è abrogata, volte ad elevare il livello di tutela degli assicurati. In particolare, è
richiesto un maggior coinvolgimento dei vertici aziendali nella fase di costituzione dei patrimoni delle
gestioni separate, mediante la definizione degli elementi essenziali che devono caratterizzare il
regolamento delle gestioni stesse. Il Consiglio di Amministrazione di Reale Mutua e quello di Italiana,
rispettivamente nelle riunioni del 10 novembre 2011 e dell’8 novembre 2011, hanno approvato la
costituzione delle già preesistenti gestioni separate e dei relativi regolamenti, ai sensi del nuovo
Regolamento.
Il Regolamento n. 39 del 9 giugno 2011 detta principi in materia di politiche di remunerazione delle
imprese di assicurazione, con l’obiettivo di assicurare l’adozione di sistemi retributivi coerenti con i
principi affermatisi a livello internazionale in risposta alla crisi finanziaria. Tali sistemi, infatti, devono
permettere di assicurare la sana e prudente gestione dei rischi, evitando incentivi che possano
incoraggiare eccessive assunzioni di rischio e premiando, invece, risultati effettivi e duraturi. Inoltre,
sono richiesti agli organi amministrativi processi decisionali improntati a criteri di trasparenza e liberi
da conflitti di interesse ed è assicurato un ruolo attivo, da parte dell’Organo Assembleare, nella
definizione delle politiche di remunerazione e nella valutazione della loro attuazione. Reale Mutua e
Italiana hanno effettuato l’autovalutazione di conformità al Regolamento richiesta dall’Isvap, che,
previa approvazione da parte dei rispettivi Consigli di Amministrazione, è stata inviata all’Autorità di
Vigilanza nel termine del 30 novembre scorso. Nel 2012 i Consigli di Amministrazione delle Società
italiane del Gruppo hanno provveduto ad apportare ai rispettivi Statuti Sociali le modifiche richieste dal
Regolamento e, nelle riunioni consiliari di febbraio e marzo, sono state definite le politiche di
330
RELAZIONI E BILANCI 2011
remunerazione a favore degli organi sociali e del personale da parte di tutte le società del Gruppo
assicurativo; esse sono presentate per l’approvazione alle rispettive Assemblee del mese di aprile
2012.
Nel dicembre 2011, l’Isvap ha emanato il Provvedimento n. 2946, recante disposizioni in tema di
conflitto di interesse degli intermediari assicurativi, tra cui gli Istituti di Credito e le Finanziarie che, a
partire dal 2 aprile 2012, non potranno più rivestire contemporaneamente la qualifica di intermediario
e vincolatario/beneficiario delle polizze stipulate dai propri clienti. A seguito dell’emissione del citato
Provvedimento, le Società assicurative italiane del Gruppo hanno avviato una serie di incontri con gli
operatori interessati per individuare soluzioni che, nel rispetto di quanto indicato dal Provvedimento,
permettano alle Società stesse di mantenere la collaborazione già in essere con i suddetti
intermediari.
***
La manovra governativa di ferragosto prescrive che, dal 17 settembre 2011, l’aliquota ordinaria
dell’Iva è passata dal 20% al 21% per tutte le operazioni effettuate da tale data; la novità riguarda la
generalità delle operazioni imponibili, con eccezione di quelle aventi per oggetto i beni e servizi elencati
nella parte II e nella parte III della tabella A allegata al D.P.R. 633/1972, per le quali sono previste
aliquote agevolate del 4% e del 10%.
La variazione di aliquota non si applica alle operazioni effettuate nei confronti dello Stato e di enti
pubblici di cui all'art. 6 del D.P.R. 633/1972, nel caso in cui la fattura sia stata emessa e registrata il
giorno precedente l'entrata in vigore della legge, anche se il corrispettivo non è ancora stato pagato.
Per le operazioni effettuate successivamente invece sarà applicata la nuova aliquota.
***
Con la Legge n. 111 del 15/7/2011 di conversione del D.L. 98/2011, recante misure urgenti in materia
di stabilizzazione finanziaria, è stato stabilito l’aumento, a partire dal 6 luglio 2011, del 2% dell’aliquota
IRAP per le compagnie di assicurazioni, che passa così dal 4,82% al 6,82%.
Le disposizioni entrano in vigore con riferimento al periodo di imposta del 2011; il bilancio del 2011
deve quindi tenere conto degli impatti della tassazione derivanti dalla nuova norma.
***
Il D.Lgs. 6 maggio 2011 n. 68, recante disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a
statuto ordinario e delle province, in attuazione del “federalismo fiscale”, ha previsto all’art.17 la
facoltà per le province, a decorrere dal 2011, di aumentare o diminuire fino ad un massimo di 3,5 punti
percentuali l’aliquota base dell’imposta sui premi R.C. Auto, fissata nella misura del 12,5% dalla Legge
29 ottobre 1961 n. 1216.
Sono esclusi dal provvedimento i ciclomotori, i natanti e, al momento, le province delle Regioni a
Statuto Speciale. Alcune province italiane si sono avvalse della facoltà di variazione riconosciuta loro
dal sopraccitato provvedimento, deliberando l’aumento dell’aliquota sui premi R.C. Auto.
***
Si segnala che, in ottemperanza all’art. 28.2 del Regolamento Isvap n. 20 del 26 marzo 2008, le
Società assicurative italiane de Gruppo hanno trasmesso all’Autorità di Vigilanza, con la
documentazione relativa al bilancio d’esercizio 2010, la relazione annuale sul sistema dei controlli
interni e di gestione dei rischi, riportante le iniziative intraprese in tale esercizio, le attività di revisione
interna svolte, le carenze rilevate e le conseguenti azioni correttive adottate. A tale relazione sono stati
allegati i documenti riferiti all’organigramma aziendale e al sistema delle deleghe. Ai sensi dello
stesso Regolamento, i Consiglio di Amministrazione delle Società hanno approvato i piani delle attività,
predisposti per il 2011 dalle funzioni di revisione interna, risk management e compliance, nonché la
relazione annuale redatta da quest’ultima funzione.
Ai sensi dello stesso Regolamento e delle prescrizioni della normativa Solvency II, è stato approvato il
331
documento di Contingency Plan di Gruppo, che descrive l’operatività da intraprendere, nel caso in cui si
verifichi una situazione di emergenza legata a un evento potenzialmente disastroso, per salvaguardare
l’incolumità delle persone e la continuità aziendale, nonché limitare i danni ai beni. Tale documento
definisce in maniera più puntuale rispetto al passato le procedure tecniche e organizzative, le azioni da
intraprendere, le comunicazioni e le figure da attivare con le relative responsabilità, nell’eventualità di
un evento disastroso.
E’ stato approvato il Piano Strategico sulla Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione di
Gruppo per il triennio 2011-2013; il documento, previsto dal citato Regolamento n. 20, è volto ad
assicurare l’esistenza e il mantenimento di un’architettura complessiva dei sistemi informatici
altamente integrata, sia dal punto di vista applicativo sia tecnologico, e adeguata ai bisogni
dell’impresa.
I Consigli di Amministrazione delle compagnie italiane del Gruppo, nelle riunioni di febbraio 2011, ai
sensi del Regolamento Isvap n. 25 del 27 maggio 2008, hanno deliberato in merito sia alle linee guida
per le operazioni attuate tra le stesse Società e le controparti infragruppo sia alla relativa operatività
prevista per il 2011.
In ottemperanza alle disposizioni impartite dall’Isvap con il Regolamento n. 5/2006 e con il
Provvedimento n. 2743/2009, è stato predisposto dalle Direzioni Commerciali di Reale Mutua e
Italiana il rapporto annuale, relativo all’esercizio 2010, sul controllo delle reti distributive. Tali
documenti, esaminato dai Consigli di Amministrazione nelle riunioni del febbraio 2011, analizzano la
composizione della rete di vendita, suddivisa per singolo canale distributivo, i piani di formazione e di
aggiornamento professionale e le relative modalità di attuazione; esso illustra infine i controlli
effettuati sulla formazione e, in generale, sul rispetto delle regole di comportamento da parte della
rete di vendita. I rapporti sono stati successivamente inviati all’Autorità, accompagnati dalle
osservazioni del responsabile della revisione interna e dalle considerazioni del Consiglio in merito a
queste ultime.
***
In tema di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, ex D. Lgs. n. 231 dell’8 giugno 2001,
è proseguita l’attività dell’Organismo di Vigilanza delle singole società del Gruppo, aventi il compito di
vigilare sull’efficacia e adeguatezza dei Modelli di Organizzazione, di Gestione e di Controllo, atti a
prevenire i reati di cui al decreto stesso. Nel primo semestre 2011, in particolare, sono state apportate
alcune modifiche ai Modelli, anche in conseguenza delle novità normative entrate in vigore in materia
di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e di prevenzione dei reati relativi alla criminalità informatica.
In adempimento a quanto previsto dal D. Lgs. n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati
personali” e, in particolare, dall’art. 26 del “Disciplinare tecnico in materia di misure minime di
sicurezza” ad esso allegato sub B), le Società del Gruppo hanno aggiornato, alla data del 31/3/2011, il
Documento programmatico sulla sicurezza.
Ai sensi della Delibera Consob n. 17297/2010 del 28 aprile 2010, che ha dettato disposizioni
concernenti gli obblighi di comunicazione di dati e notizie e la trasmissione di atti e documenti da parte
dei soggetti vigilati, Reale Mutua e Italiana hanno redatto e inviato alla Commissione, nel termine
prescritto del 31 marzo 2011, i seguenti documenti relativi all’esercizio 2010:
332
-
relazione sulle modalità di distribuzione dei prodotti finanziari assicurativi;
-
relazione sulle verifiche effettuate e piano annuale delle verifiche programmate dalle funzioni
aziendali di controllo in materia di distribuzione dei prodotti finanziari assicurativi;
-
relazione sui reclami ricevuti per iscritto nell’anno solare precedente, con riferimento alla
distribuzione diretta di prodotti finanziari assicurativi, contenente una suddivisione delle doglianze
ricevute per canale distributivo e per tipologia di prodotto, nonché una descrizione dettagliata dei
settori e/o prodotti di particolare rilevanza o frequente reclamo, le disfunzioni organizzative e/o
procedurali riscontrate e gli interventi correttivi proposti e/o adottati.
RELAZIONI E BILANCI 2011
***
Reale Mutua ha effettuato gli stress test richiesti dall’Isvap, con lettera circolare prot. n. 07-11-000071
del 29 marzo 2011, in adesione alla richiesta effettuata dall’EIOPA (European Insurance and
Occupational Pensions Authority) al settore assicurativo europeo.
I risultati degli stress test, il cui obiettivo era quello di valutare la capacità delle imprese di
assicurazione di mantenere la copertura del requisito di capitale minimo (cosiddetto MCR, cioè
Minimum Capital Requirement) in seguito all’applicazione di predefiniti scenari di crisi, hanno
evidenziato che la situazione patrimoniale corrente consente, anche nella simulazione, di assorbire le
perdite e di mantenere un’eccedenza di capitale sia per Reale Mutua sia per il Gruppo nel suo
complesso.
***
E’ proseguita nell’esercizio l’attività progettuale, avviata a livello di Gruppo nel 2010, finalizzata
all’implementazione degli interventi necessari per la convergenza verso i requisiti del nuovo sistema di
solvibilità Solvency II, così come delineati dal Master Plan degli interventi redatto sulla base di una
specifica attività di analisi e individuazione delle aree di miglioramento (Gap Analysis), documento
approvato dal Consiglio di Amministrazione di Reale Mutua nella riunione del 25 febbraio 2010.
***
Fitch Ratings, riguardo alle procedure di aggiornamento annuale del rating, in data 5 aprile 2011 ha
comunicato di aver rivisto la sua valutazione nei confronti di Reale Mutua e di Reale Seguros
Generales, con un rialzo dell’outlook, da negativo a stabile. Allo stesso tempo, Fitch ha confermato nel
grado “A-“ il rating Insurer Financial Strength (IFS) della Società e della sua controllata, indice che
rappresenta la forza finanziaria di una compagnia ed esprime la sua capacità di far fronte alle
obbligazioni in via prospettica.
Successivamente, nel mese di dicembre, Fitch Ratings ha ridotto il rating IFS di Reale Mutua e Reale
Seguros Generales, portandolo da “A-“ a “BBB+” (declassamento di un grado della scala); nello stesso
tempo, anche l’outlook delle due società è stato variato da “stabile” a “negativo”. Tale declassamento,
che ha interessato altre imprese assicurative, è stato determinato, per tutte le società coinvolte, dalla
continua pressione derivante dal debito sovrano di Italia e Spagna, in cui è elevata la concentrazione
degli investimenti delle compagnie, tra cui quelle del nostro Gruppo. Inoltre, vi è la constatazione che
l’economia italiana rischia di entrare in recessione nelle previsioni del 2012, con una contrazione del
P.I.L., con ciò provocando una flessione della raccolta premi.
Secondo quanto dichiarato da Fitch, qualora le aspettative relative al debito sovrano dovessero
migliorare e stabilizzarsi, è probabile che i rating assicurativi siano rivisti al rialzo, a condizione che i
loro indicatori patrimoniali migliorino.
***
In seguito all’approvazione del D.Lgs. n. 28 del 4 marzo 2010, il 20 marzo 2011 è entrata in vigore la
normativa sulla mediazione obbligatoria a fini conciliativi delle controversie civili e commerciali, tra cui
quelle derivanti da contratti di assicurazione e responsabilità civile sanitaria, che costituiscono
condizione di procedibilità per l’esercizio di un’eventuale azione giudiziaria ordinaria. L’obbligatorietà
per le numerose controversie in materia di condominio e di risarcimento del danno derivante dalla
circolazione di veicoli e natanti è stata differita al 20 marzo 2012.
La mediazione consiste nell’attività professionale svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad
assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una
controversia sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa.
La riforma della mediazione civile ha come obiettivo principale quello di ridurre il flusso in ingresso di
nuove cause nel sistema giudiziario, offrendo al cittadino uno strumento più semplice e veloce, con
tempi e costi certi.
333
Un apposito gruppo di lavoro costituito in sede Ania ha stilato le linee guida, approvate dal Comitato
esecutivo dell’Associazione del 19 luglio 2011, volte a facilitare la gestione delle mediazioni. Tali linee
guida hanno la funzione di individuare modalità operative per il concreto svolgimento del nuovo istituto
che tengano conto delle peculiarità della materia assicurativa, garantendo agli organismi di
mediazione e alle imprese procedure coerenti con l’attività tipica della liquidazione dei danni.
Reale Mutua e Italiana hanno aderito alle linee guida dell’Ania.
***
In ambito informatico nel secondo semestre del 2011 è stato attivato il piano di formazione, mediante
l’utilizzo di “aule virtuali”, relativamente agli applicativi concernenti il Back Office di agenzia nella sua
completezza (Connect@, Gestione Provvigioni sottorete e Contabilità Generale di Agenzia). E’ previsto,
per il primo trimestre 2012, il completo utilizzo della nuova piattaforma e l’abbandono della vecchia.
Continua lo sviluppo in ambiente Web della componente gestionale Auto, relativa alle polizze a “libro
matricola” in modo da completare la revisione del front-end del portafoglio Auto (“porting
tecnologico”) integrato, per questa specifica funzionalità, anche di nuove opzioni tese alla
semplificazione dell’operatività.
E’ stato terminato e reso disponibile il nuovo front-end sinistri nella sua totalità nell’ultimo trimestre
2011.
Per l’attività di riprogettazione del “back end” (gestione contabile rami Elementari, sinistri, sostituzione
dell’applicativo di riassicurazione), che vedrà la sua estensione di perimetro anche alla componente
“Data Warehouse”, la parte di contabilità dei rami Elementari e dell’applicativo della riassicurazione ha
visto la conclusione dello sviluppo e l’avvio dei test e dei ricicli al fine di attivarla in produzione nel
primo semestre 2012. La parte sinistri, invece, prevede il suo sviluppo nel 2012, essendosi concluse
nel 2011 le relative analisi. Continua la fase di analisi della componente “Data Warehouse” e il
consolidamento/certificazione dei vari modelli che saranno sviluppati successivamente.
Nel corso dell’esercizio è stata avviata la fase di analisi relativa al progetto di revisione della
piattaforma informatica della contabilità generale. Tale progetto proseguirà nel corso del 2012 con le
conseguenti fasi realizzative.
A seguito dell’assessment richiesto dal progetto Solvency II sulla qualità dei dati informatici, sono
state pianificate le implementazioni di cui è prevista la realizzazione nel corso del 2012.
Si sono, inoltre, concluse le valutazioni per il trasferimento dell’impianto di Data Center dall’attuale
sede di Torino, Via Corte d’Appello 11, avviate per ragioni di adeguatezza della componente
infrastrutturale in termini di sicurezza e di servizio alle esigenze del Gruppo Reale Mutua. I risultati
hanno portato a scegliere la società Cedacri S.p.A. di Collecchio (Parma), specializzata per tali gestioni.
Continuano, oltre alla normale operatività che prevede l’erogazione quotidiana del servizio, l’evasione
dei fabbisogni evolutivi del business e la realizzazione di nuovi prodotti assicurativi, le attività
progettuali relative all’ottimizzazione e alla stabilizzazione dell’impianto informatico nel suo
complesso, con l’obiettivo di migliorare significativamente il servizio contenendo i costi.
***
Il numero medio delle risorse umane di Gruppo nel 2011 ammonta a 3.028, con un incremento di n. 58
dipendenti rispetto all’esercizio precedente.
In data 30 marzo 2011 è stato pubblicato il Decreto Interministeriale n. 33/2011 riguardante
l’istituzione del Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito, dell’occupazione e della riconversione
e riqualificazione professionale del personale dipendente dalle imprese assicuratrici. Il Fondo, istituito
presso l’INPS sulla base dell'accordo sindacale nazionale sottoscritto in data 9 ottobre 2009 fra ANIA e
OO.SS. di settore, ha lo scopo di attuare interventi che, in situazioni di crisi, di processi di
ristrutturazione aziendale, di trasformazione o riduzione di attività o di lavoro, realizzino politiche attive
di sostegno del reddito e dell’occupazione, ovvero favoriscano il mutamento e il rinnovamento delle
professionalità dei dipendenti coinvolti. Al fine di garantire le prestazioni di cui sopra, il Fondo è
334
RELAZIONI E BILANCI 2011
finanziato mediante un contributo ordinario dello 0,5% (di cui lo 0,375% a carico del datore di lavoro e
lo 0,125% a carico del lavoratore), calcolato sulla retribuzione di tutti i dipendenti, a cui si applica il
CCNL impiegatizio, assunti con contratto a tempo indeterminato. Per il primo anno di operatività
l’onere di contribuzione sarà a totale carico del datore di lavoro ed è previsto che sia possibile la
sospensione dopo sei mesi di versamento in relazione al conseguimento di dotazioni finanziarie atte a
garantire l’erogazione delle prestazioni corrispondenti al fabbisogno del settore. A ottobre 2011 è
stato effettuato il primo versamento, comprensivo degli importi relativi a tale mensilità e di quelli
dovuti per il periodo aprile-settembre 2011.
In data 14 dicembre 2011 l’Ania e le OO.SS. del settore assicurativo hanno sottoscritto un accordo per
la proroga della valenza temporale del Fondo LCA (Liquidazione Coatta Amministrativa) fino al 31
dicembre 2012; tale intesa, inoltre, ha lo scopo di modificare l’attuale formulazione dell’art. 12 del
Regolamento in ordine alla devoluzione delle eventuali disponibilità ancora risultanti al momento della
cessazione del Fondo stesso. Le imprese, nell’anno 2012, continueranno a non essere tenute al
versamento del contributo ordinario dello 0,50%.
La trattativa per il rinnovo del CCNL, dopo la “rottura” tra ANIA e OO.SS. avvenuta nel mese di luglio
2011, si è nuovamente interrotta a ottobre, a seguito delle controproposte ANIA (economiche, di
flessibilità in materia di orari di lavoro e di razionalizzazione delle agibilità sindacali), considerate
inaccettabili dalle OO.SS. I sindacati hanno sospeso le attività degli enti bilaterali e minacciato di
intraprendere una serie di iniziative per la mobilitazione della categoria. Le Società del Gruppo hanno
effettuato specifici accantonamenti a bilancio per tener conto di tale vacatio contrattuale.
Le azioni formative proposte da Academy, la Scuola di Formazione di Gruppo, nel corso del 2011, sono
state realizzate perseguendo l’obiettivo di supportare nel tempo il cambiamento della cultura del
Gruppo Reale Mutua, in linea con l’esigenza primaria di essere competitivi e raggiungere risultati
eccellenti. La volontà di Academy di diventare un punto di riferimento fondato su un pensiero forte, in
cui ciascuno possa riconoscersi in termini di valori e competenze, si è tradotta concretamente nella
diffusione del modello manageriale che parte dall’identità di gruppo per individuare tre assi principali:
la strategia che conduce a una crescita sostenibile, l’organizzazione come integrazione e governo dei
processi e, infine, i comportamenti guidati da metodo e rigore; centro nevralgico del modello diventa
una leadership diffusa e condivisa, quale elemento trasversale a supporto dei tre assi sopra descritti.
Academy, attraverso la formazione manageriale-gestionale, ha coinvolto le persone nei seminari
presenti all’interno del percorso istituzionale, affrontando tematiche relative alle competenze di
business, organizzative e personali, con focus differenti a seconda della popolazione aziendale
coinvolta. La numerosità dei seminari proposti, la durata degli stessi e il massiccio coinvolgimento di
tutto il Gruppo sono elementi distintivi rispetto a una diffusione capillare del modello manageriale di
riferimento. Parallelamente sono stati avviati alcuni laboratori sperimentali su specifiche tematiche
aventi l’obiettivo di supportare le Direzioni del Gruppo nella realizzazione di percorsi meno
“tradizionali”, con un taglio innovativo e concreto, in cui ai partecipanti è richiesto di contribuire
attivamente nella definizione di nuove idee a supporto dell’attività lavorativa quotidiana.
Inoltre, nell’ambito della formazione tecnico-specialistica, la quasi totalità dei dipendenti del Gruppo è
stata coinvolta nel processo di analisi e misurazione delle competenze che, attraverso un metodo
specifico e oggettivo, ha permesso l’individuazione di competenze critiche e prioritarie sulle quali
intervenire attraverso la realizzazione di interventi formativi “ad hoc”. Il presidio delle competenze
tecniche professionali, oltre a essere governato direttamente da Academy, è mantenuto dai
Competence Leader, un gruppo di professionisti interni, esperti e selezionati all’interno delle diverse
aree aziendali. A essi è affidato il compito di consolidamento del know how aziendale attraverso la
capitalizzazione di conoscenze ed esperienze aziendali e di progettazione dell’offerta formativa, volta a
colmare i gap emersi in fase di misurazione diventando figure aziendali di riferimento per la
competenza presa in carico. Ai Competence Leader inoltre è richiesto di “innovare” la competenza
presidiata, attraverso l’osservazione della stessa nelle sue trasformazioni all’interno e all’esterno del
Gruppo, in funzione degli obiettivi strategici e del mercato.
Academy, nel realizzare le sue attività, ha colto l’opportunità offerta dai Fondi paritetici
interprofessionali per la formazione continua nei settori del Credito e delle Assicurazioni, aderendo
agli avvisi che finanziano azioni finalizzate alla formazione continua, allo sviluppo delle competenze di
lavoratrici/lavoratori e alla progettazione di corsi, seminari e laboratori anche in materia sia di
335
responsabilità sociale sia di pari opportunità. Con l’inizio del 2011 le Società del Gruppo Reale Mutua
hanno sottoscritto, con le RSA degli impiegati e con i Rappresentanti dei Dirigenti, accordi finalizzati
alla realizzazione di progetti formativi, a cura di Academy, tramite il finanziamento da parte di FBA e
Fondir.
Al fine di creare un ponte con il mondo esterno, la Scuola ha infine instaurato alcuni contatti con il
mondo universitario e con i network delle principali Corporate University, cui aderiscono primarie
società; l’obiettivo è di favorire il processo volto all’individuazione delle migliori modalità per
rispondere alle esigenze contingenti e alla crescita del business di appartenenza, nonché allo sviluppo
di progetti comuni che creino valore per tutte le imprese partecipanti. Sempre con questo
orientamento, Academy, con l’intento di creare sinergie e confronti con analoghe realtà, nel giugno del
2011 ha aderito anche ad ASFOR (Associazione Italiana per la Formazione Manageriale), ente con lo
scopo di promuovere l’elaborazione e la diffusione della cultura manageriale e imprenditoriale sul
territorio nazionale.
***
Per quanto riguarda la comunicazione di carattere istituzionale, nel corso del 2011, sono proseguite le
attività avviate nei precedenti esercizi e finalizzate all’accreditamento dell’immagine del Gruppo tra
enti e istituzioni del territorio e al rafforzamento e sviluppo dei rapporti con gli organi d’informazione
locali e nazionali.
Nell’ambito delle attività dell’ufficio stampa, è stato fornito supporto alle diverse funzioni del Gruppo
per la diffusione, agli organi di stampa, di notizie e informazioni relative agli eventi, alle iniziative
aziendali e ai nuovi prodotti. A tal fine, sono stati redatti e diffusi appositi comunicati stampa, pubblicati
anche su intranet e internet e sono state organizzate conferenze stampa con i rappresentanti delle
principali testate locali e nazionali, con l’obiettivo di valorizzare l’operato e la gestione delle Società e
di implementare la visibilità mediatica all’esterno.
Le relazioni con i mass media hanno seguito una logica di governo dei flussi informativi verso l’esterno
dell’azienda, in termini di autorevolezza ed efficacia; è proseguito il processo di accreditamento dei
vertici di Reale Mutua, tramite la partecipazione a interviste, tavole rotonde, pannelli di discussione,
seminari e di relazione diretta con le figure apicali dei quotidiani e dei periodici di riferimento, sia
generalisti sia di settore, per stabilire contatti personali utili a incrementare la visibilità del Gruppo.
Circa n. 800 uscite sulla stampa italiana, in crescita rispetto al 2010, hanno riguardato il Gruppo Reale
Mutua nel 2011, interessando le principali testate economiche e di settore, nonché i quotidiani
nazionali.
E’ stata, inoltre, redatta e diffusa l’ottava edizione del Bilancio Sociale di Reale Mutua, relativa
all’esercizio 2010.
Impostato secondo le linee guida GBS, il testo descrive le attività, le iniziative e i progetti sviluppati
dalla Società in materia di Responsabilità Sociale, evidenziando gli effetti e le relazioni verso le
principali categorie di soggetti portatori di interesse, quali gli assicurati, gli agenti e i collaboratori, e
avendo sempre come parametro di riferimento i valori fondanti di Reale Mutua e la natura mutualistica
che la contraddistingue.
Per la prima volta, il documento contiene un Report Ambientale che descrive nel dettaglio le attività
svolte in materia di tutela ambientale, a comprova dell’attenzione concreta che la Società rivolge in
questo ambito.
Infine, sono state portate avanti le attività programmate nel progetto di Responsabilità Sociale, avviato
a inizio 2011, che si svilupperà ancora nel corso del prossimo semestre, mirato a delineare possibili
linee strategiche in ambito di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, comuni a tutte le società
del Gruppo.
Sono proseguiti, inoltre, i rapporti internazionali con AMICE, l’associazione tra le compagnie
assicurative europee in forma di mutua, attraverso la partecipazione attiva di esponenti di Reale Mutua
ai gruppi di lavoro su tematiche assicurative di interesse comune.
***
336
RELAZIONI E BILANCI 2011
Nell’ambito della comunicazione interna è proseguita nel 2011 la pubblicazione del kit destinato al
management del Gruppo, al fine di rendere più moderne ed efficaci le informazioni che i manager
divulgano ai collaboratori; è continuata, inoltre, la pubblicazione della newsletter on-line “Real time di
Gruppo”, che include la versione in italiano dell’omologo fascicolo redatto dalle società spagnole del
Gruppo. A questo proposito è stato avviato un progetto di significativo rinnovamento editoriale e di
fruizione per un rilascio previsto per il primo semestre 2012.
La rivista “Notizie Gruppo Reale”, di cui sono usciti cinque numeri, è disponibile da più di un anno sui
siti intranet aziendali in formato on-line; in occasione degli incontri di comunicazione che, come
avvenuto per l’anno precedente, hanno riunito i circa n. 1.600 dipendenti del Gruppo Reale Mutua in
Italia, nel mese di dicembre 2011 è stata rilasciata sulla intranet un’edizione speciale di Notizie Gruppo
Reale, dedicata all’approfondimento dei suddetti incontri e riservata ai dipendenti del Gruppo. Tale
edizione si contraddistingue per l’introduzione di diversi elementi multimediali, quali filmati e gallerie
fotografiche.
***
Ai sensi dell'art. 2428 del Codice Civile si evidenzia che nel 2011 non si sono verificati casi né di morti
o infortuni gravi sul lavoro del personale iscritto a libro matricola delle Società italiane del Gruppo, né
addebiti alle Società stesse in ordine a malattie professionali di dipendenti o ex dipendenti e cause di
mobbing.
Si precisa, inoltre, che a fronte di fabbisogni temporanei di risorse, dovuti a ragioni di carattere tecnico,
organizzativo, produttivo o sostitutivo, le Società italiane del Gruppo ricorrono all’utilizzo di contratti di
somministrazione di lavoro a tempo determinato.
Le persone che collaborano con le aziende secondo questa modalità costituiscono un bacino dal quale
attingere nel caso in cui si presentino fabbisogni aziendali di tipo strutturale.
Il Gruppo Reale Mutua considera la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro come parte integrante
della propria attività e come impegno strategico, rispetto alle finalità più generali delle singole società.
A tale scopo, ogni società del Gruppo è impegnata a perseguire gli obiettivi di miglioramento della
sicurezza e salute dei lavoratori, mettendo a disposizione le risorse umane, strumentali ed
economiche al fine di gestire in maniera ottimale la sicurezza e la protezione della salute del suo
personale e di quanti operano presso le proprie strutture: imprese, collaboratori, visitatori e ogni altra
persona che possa essere coinvolta.
Le Società facenti parte del gruppo Reale Mutua applicano la vigente normativa in materia di sicurezza
e salute del lavoro, effettuando la Valutazione dei Rischi, in ottemperanza alle prescrizioni del D. Lgs.
81/08 e successive modifiche, e si sono dotate di un Sistema di Gestione della sicurezza e salute dei
lavoratori, conforme ai requisiti della norma BS OHSAS 18001:2007.
Riportiamo più nello specifico alcuni aspetti salienti che hanno caratterizzato l’attività 2011 a livello di
Gruppo:
- per quanto riguarda l’ambito informativo - formativo, tramite la collaborazione tra Academy e la
Funzione Gestione Sicurezza (FGS), sono state erogate in aula o tramite applicativo online
sull’Intranet Aziendale n. 2.095 ore di formazione. Inoltre, al fine di sensibilizzare il personale del
Gruppo sul tema sicurezza, sull’Intranet aziendale è inserita un’apposita sezione contenente, tra gli
altri, una presentazione esplicativa del Sistema Salute e Sicurezza sul Lavoro, i Piani di Emergenza
e le principali norme nazionali sulla Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro;
- per quanto riguarda la sorveglianza sanitaria, il Gruppo Reale Mutua ha scelto di avvalersi di una
Società specializzata in tale attività che opera a livello nazionale per il tramite di medici sul
territorio. In questo modo è garantito un presidio medico unitario che, con il necessario
coordinamento dei medici competenti delle diverse società del Gruppo, consente una puntuale e
attenta applicazione delle disposizioni in materia di visite mediche obbligatorie;
- il Gruppo Reale Mutua ha provveduto alla valutazione dei nuovi rischi di natura psicosociale tra i
quali, tra gli altri, il rischio lavoro stress correlato. Nel 2011 è stata portata a termine la valutazione
oggettiva del rischio come da disposizioni di legge e, nonostante tale valutazione non abbia
evidenziato criticità, il Gruppo ha comunque deciso di procedere con la valutazione soggettiva del
rischio, sottoponendo a tutti i dipendenti e collaboratori la compilazione di uno specifico
337
questionario soggettivo. La Commissione, creata nel 2010, per la valutazione del rischio da stress
lavoro correlato si è riunita due volte nel corso del 2011 per esaminare i risultati del lavoro, condotti
secondo i modelli di analisi predisposti dall’ISPEL e, al momento, non si evidenziano particolari
criticità.
Reale Mutua non presenta rilevanti rischi e incertezze sul fronte ambientale, soprattutto in relazione al
settore di attività svolta e al fatto che sono rispettate le norme in materia ambientale. E' stata
comunque decisa l'implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale per rafforzare nel tempo
l'approccio ecosostenibile dell'Azienda e del Gruppo. A tal proposito è stato siglato un accordo con il
Politecnico di Torino che supporterà la Società nell'iter per ottenere la Certificazione Ambientale
volontaria secondo lo standard ISO14001.
Nel corso dell'esercizio è stato attivato il processo di definizione del Sistema di Gestione Ambientale e
il 1° dicembre 2011 è stata formalizzata la Politica Ambientale della Società, che oltre a sottolineare
l'impegno per il rispetto delle norme ambientali, la prevenzione dell'inquinamento e il continuo
miglioramento delle proprie prestazioni ambientali, si prefigge, tra l'altro, di ottimizzare l'uso delle
risorse naturali ed energetiche, di ridurre le emissioni di CO2, di migliorare l'ecosostenibilità del
sistema di approvvigionamento, di favorire la diffusione delle tematiche di responsabilità ambientale
presso il proprio personale, i collaboratori, i Soci/Assicurati, gli agenti, i fornitori ed il pubblico.
In maniera graduale, l'adozione di Sistemi di Gestione Ambientale sarà estesa alle altre società del
Gruppo.
338
RELAZIONI E BILANCI 2011
GESTIONE DEI RISCHI
La gestione dei rischi è adeguatamente illustrata nella parte F della nota integrativa “informazioni sui
rischi”.
NOTE SULL’ATTIVITA' DELLE SOCIETA' CONSOLIDATE A PATRIMONIO NETTO
Sara Assicurazioni S.p.A. – Roma
La partecipazione di Reale Mutua nella Compagnia, operante nei rami Danni, è pari al 31,43% del
capitale sociale.
I premi emessi nell’esercizio ammontano a 648.709 migliaia di euro, con una riduzione dell’1,3%
rispetto al 2010.
L’esercizio 2011 chiude con un risultato positivo di 38.835 migliaia di euro, contro una perdita di 40.700
migliaia di euro del 2010.
Il risultato d’esercizio è stato influenzato dalla fusione per incorporazione di Sara Immobili in Sara
Assicurazioni, che ha consentito l’utilizzo a conto economico del Fondo Imposte differite per 43.200
migliaia di euro, e dall’apporto di immobili a un fondo immobiliare, che ha generato plusvalenze pari a
17.200 migliaia di euro.
La proposta di destinazione dell’utile prevede l’accantonamento a riserva straordinaria della sua
totalità.
339
FATTI DI RILIEVO VERIFICATISI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
In ambito normativo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.19 del 24/01/2012 il Decreto Legge n.
1/2012 inerente “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la
competitività”; il suddetto decreto, che è immediatamente entrato in vigore, contiene una serie di
misure che riguardano il settore assicurativo e, in particolare, i contratti R.C. Auto.
La norma necessita ancora di diversi chiarimenti interpretativi che potranno arrivare in fase di
conversione in legge del Decreto, con le modifiche/integrazioni che potranno essere apportate o a
seguito di ulteriori approfondimenti e/o indicazioni dalle competenti autorità.
***
Il decreto Salva-Italia, emanato il 6 dicembre 2011, ha istituito l’IMU (Imposta Municipale Unica), che,
a partire dal 2012, graverà sulle prime case, assorbirà l’Ici e l’Irpef sui redditi fondiari delle seconde
case e sostituirà l’Ici sugli immobili strumentali (vale a dire i negozi commerciali, i laboratori
artigianali, gli uffici e i capannoni industriali). Sono in corso le valutazioni sul significativo impatto che
la nuova imposta porterà sui conti del Gruppo Reale Mutua (stimato un incremento di costo di circa 7
milioni di euro per Reale Immobili).
***
In data 7 marzo 2012 l’ANIA e le Organizzazioni Sindacali nazionali hanno raggiunto l’ipotesi di intesa
per il rinnovo del CCNL Impiegati scaduto il 31/12/2009.
L’accordo, che ha decorrenza dal 1° gennaio 2010 e scade il 30 giugno 2013, riguarda il rinnovo della
parte economica e due dichiarazioni delle parti che avviano il lavoro di Commissioni Nazionali
Paritetiche: una sulle tematiche della flessibilità nell’organizzazione del lavoro e una sul sistema degli
ammortizzatori sociali di settore.
Per quanto riguarda il trattamento economico, è stato convenuto un aumento delle tabelle contrattuali,
nel periodo di vigenza, pari a 6,25%, a montante, con incrementi delle stesse a partire dal 2011; dopo la
scadenza contrattuale, dall'1/7/2013, un ulteriore incremento dello 0,30% per compensare in tabella
una parte del mancato riconoscimento dell'inflazione dell’anno 2010.
L'incremento a regime, comprensivo dello 0,30% di cui sopra (6,57% a montante), è pari a 131 mensili
per il livello di riferimento (4° liv./7^ classe).
Al personale in servizio alla data di firma dell'intesa saranno inoltre corrisposti, entro il 30 maggio
2012:
- gli arretrati per il 2011 (media di 700 per il 4° liv./7^ classe) e per i primi mesi del 2012;
- una somma una tantum, per il 2010 (comprensiva del recupero inflattivo del periodo 2007- 2009), di
650 per il 4° liv./7^ classe.
Gli importi accantonati nei bilanci 2011 delle singole società sono sufficienti per coprire le erogazioni di
cui sopra.
***
Nell’ambito delle attività del progetto di Responsabilità Sociale, nel gennaio 2012, sono stati avviati i
lavori e approfondimenti necessari per il passaggio dai principi GBS, metodologia fino ad oggi adottata
dalla Compagnia per la redazione del Bilancio Sociale, a quelli internazionali del Global Reporting
Initiative, che guideranno l’edizione 2011.
***
Negli ultimi giorni del mese di febbraio 2012, si è conclusa, con esito positivo, la prima fase del
progetto riguardante il trasferimento del Data Center del Gruppo Reale Mutua, attualmente allocato
340
RELAZIONI E BILANCI 2011
nei locali della Sede e in parte presso Italiana Assicurazioni, a Cedacri, società leader in Italia nei
servizi di outsourcing informatico, a Collecchio (PR), quale sito primario, e a Castellazzo Bormida (AL)
per la gestione del Disaster Recovery; tale soluzione permette di offrire maggiori garanzie in termini di
affidabilità e sicurezza del sistema informatico del Gruppo Reale Mutua.
***
Dal 2009 Reale Mutua aderisce a I.N.I., l’International Network Insurance, rete di provata esperienza
formata dai maggiori gruppi assicurativi mondiali, che cooperano tra loro nel campo dell’assicurazione
Danni, offrendo servizi a livello locale.
Lo scorso febbraio l’I.N.I ha offerto a Reale Mutua l’opportunità di passare dalla qualifica di “Producing
Member”, con attribuzioni limitate alla gestione di programmi assicurativi finalizzati a servire gli
interessi dei Clienti/Soci fuori dai confini nazionali, a quella di “Full Member”, come rappresentante
unico di I.N.I. per l’Italia, con la responsabilità della gestione esclusiva di tutto il business in ingresso
del network.
***
Per quanto concerne l’attività delle imprese del Gruppo si segnala che in Reale Mutua, nell’ambito
commerciale, rilevante impatto avrà la normativa in materia di liberalizzazioni, sopra citata. La Società
si è immediatamente attivata per l’adeguamento alle nuove norme e per presidiare gli sviluppi della
situazione.
Nei primi mesi del 2012 è proseguita con successo l’attività volta al rinnovo degli applicativi informatici
di Agenzia e la dismissione di quelli precedentemente impiegati.
Nell’area Marketing si è conclusa l’indagine di Customer Satisfaction, i cui risultati saranno resi
disponibili entro il primo trimestre 2012. In attesa di disporre dei ritorni quantitativi, è possibile
evidenziare un elevato tasso di risposta e di adesione all’iniziativa da parte dei Soci, che hanno
apprezzato tale strumento di ascolto attivo. E’ stata realizzata un’indagine di tipo qualitativo su un
segmento di clienti che entrerà nel programma di fidelizzazione “Reale 1828”, con l’obiettivo di
coglierne attese, suggerimenti e indicazioni in relazione alle attività che saranno intraprese.
In Italiana Assicurazioni, nei primi giorni del 2012 è stata resa operativa una riorganizzazione della
Direzione Tecnica Rami Elementari della Compagnia, volta a migliorarne l'efficienza. La
riorganizzazione è mirata a un miglioramento del servizio alla rete agenziale, all'accrescimento della
competenza tecnica assuntiva e a un migliore presidio di aree di competenze ritenute importanti e
strategiche. Le funzioni assuntive sono state riorganizzate in tre aree: Retail, Aziende e Rischi speciali;
le prime due sono caratterizzate da una segmentazione incrociata per complessità di rischio e
territorio, anziché per ramo. Sono inoltre state istituite funzioni specifiche dedicate allo sviluppo
dell'offerta, alla formazione e alla gestione di dati e statistiche. E' stato pianificato un significativo
piano di formazione del personale addetto per facilitare l'avvio operativo della nuova struttura.
***
Per quanto riguarda le partecipazioni, Reale Seguros e Unnim Banc hanno stipulato un nuovo accordo
che modifica parzialmente il precedente contratto tra azionisti di Unnim Protecciò; esso prevede che
Reale Seguros abbia un’opzione di vendita della partecipazione detenuta in Unnim Previsiò, pari al 50%
del capitale sociale, esercitabile nel periodo compreso tra il 1° aprile e il 31 luglio 2012, a un prezzo
costituito dagli esborsi effettuati, capitalizzati a un tasso del 9% e al netto dei dividendi percepiti per un
ammontare pari a circa 70 milioni di euro.
Nel mese di febbraio 2012, dopo una negoziazione con il partner Credito Emiliano, Reale Mutua e
Credito Emiliano hanno rinunciato all’esercizio delle rispettive opzioni di vendita e di acquisto della
partecipazione di Reale Mutua in Credemassicurazioni, aventi periodo di esercizio inizianti a luglio
2011 e luglio 2013.
Il 18 gennaio 2012 si è conclusa l’operazione di conferimento a un fondo immobiliare chiuso riservato a
341
investitori qualificati, gestito da Mittel Real Estate Sgr S.p.S., società interamente posseduta da Mittel
S.p.A., di due portafogli di immobili, uno, costituito dal complesso immobiliare cielo-terra, situato in
Bolzano, di proprietà di Reale Immobili, l’altro, costituito da n. 4 iniziative immobiliari, di proprietà di
un gruppo altoatesino, a destinazione residenziale, situate nella provincia di Bolzano, in avanzato stato
di completamento. Entrambi i portafogli, dopo i lavori di completamento e/o riqualificazione sono stati
ceduti su base frazionata. Il complesso immobiliare di Bolzano è apportato al fondo da parte di Reale
Immobili a un valore di 19 milioni di euro, a fronte dell’assegnazione di quote del fondo, con privilegio
nella distribuzione dei proventi. A conferimenti avvenuti, Reale Immobili risulta essere sottoscrittore di
circa il 90% delle quote del fondo e il gruppo altoatesino del restante 10% circa; il fondo ha un
rendimento previsto cedolare annuo del 6,5%.
342
RELAZIONI E BILANCI 2011
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Per quanto riguarda l’economia mondiale, il 2012 sarà caratterizzato dal prolungamento della crisi
economica; sulle prospettive gravano ancora numerosi fattori di incertezza, legati agli effetti del
consolidamento dei conti pubblici nelle economie avanzate.
Le previsioni economiche del Fondo Monetario Internazionale vedono un rialzo del P.I.L. mondiale del
3,3%, in ribasso rispetto alle precedenti stime che lo attestavano al 3,6%. Quanto alle economie dei
Paesi emergenti comincerà a rendersi evidente una certa sofferenza al rallentamento globale sia
attraverso il canale dell’export sia in ragione di un cambiamento di orientamento delle politiche fiscali
interne in senso più marcatamente recessivo.
L’economia europea sarà in lieve recessione almeno per i primi sei mesi del 2012 come risultato del
rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato, degli effetti della diminuzione del credito all’economia reale e
dell’impatto delle ulteriori misure di consolidamento fiscale. Il Fondo Monetario Internazionale
prevede, per il 2012, una contrazione del prodotto nell’area euro pari allo 0,5%, contro il + 1,6% stimato
per il 2011. Tra i grandi paesi, il P.I.L. della Germania salirà dello 0,3%, quello della Francia dello 0,2%,
quello del Regno Unito dello 0,6%; in contrazione la Spagna con il – 1,7%.
Il tasso di variazione dell’economia italiana per il 2012, secondo le ultime stime degli analisti dell’FMI,
è previsto in flessione di circa il 2,2% (un taglio di 2,5 punti percentuali rispetto alle previsioni di
settembre scorso), per via del deterioramento delle condizioni di finanziamento, degli interventi di
riequilibrio del bilancio pubblico e del peggioramento del quadro internazionale. E’ prevista una
consistente frenata della spesa delle famiglie determinata dal netto calo del reddito disponibile con
una conseguente riduzione dei consumi pari all’1% circa.
L’inflazione è prevista salire nel 2012 al 3,2%, contro il + 2,9% del 2011.
Secondo le recenti rilevazioni dell’Ania, nel mese di gennaio 2012 la raccolta Vita, relativa alle nuove
polizze individuali, è diminuita del 38,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente; il decremento
si è realizzato in tutti i principali rami: in particolare, le polizze di ramo I decrescono del 38,3%, quelle
di ramo III del 34,1% e quelle del ramo V del 59,7%. La produzione del canale bancario, che
rappresenta il 71% del totale, è in diminuzione del 25% e quella del canale tradizionale, che costituisce
il 9%, si flette del 5,1%. I prodotti “linked” costituiscono la quasi totalità della nuova produzione residua
e registrano nel mese di gennaio una significativa diminuzione rispetto a gennaio 2011 (- 34,1%); tale
contrazione è dovuta esclusivamente alle polizze unit (- 41,6%) ed è compensata solo in minima parte
dall’aumento di premi per nuove polizze index rispetto a gennaio 2011.
Non si prevede, nel corso del 2012, un segnale di ripresa del mercato immobiliare, al contrario si
presume che i prezzi degli immobili continuino a decrescere in maniera decisa. L'unico dato positivo è
quello degli investitori esteri che sono in aumento.
In Spagna, nel 2012, secondo le ultime previsioni del Fondo Monetario Internazionale, il P.I.L. scenderà
dell’1,7% e il tasso di disoccupazione toccherà il 24,3%. L’inflazione alla fine dell’anno si attesterà
attorno all’1,9%.
***
In questo contesto, per quanto riguarda l’attività assicurativa di Reale Mutua, nel comparto Vita
proseguirà la revisione del catalogo prodotti, già avviata negli scorsi esercizi, al fine di orientare
l'offerta sempre più in funzione dei bisogni della clientela, tenendo comunque in considerazione la
redditività della Compagnia.
Nel settore Danni le linee guida per l’anno 2012 prevedono di proseguire nel recupero della redditività
tecnica e dello sviluppo dei premi.
Il monitoraggio sistematico dei risultati tecnici e della conformità dell’attività assuntiva della rete di
vendita ai criteri indicati dalla Società subirà un ulteriore impulso, grazie alle recenti revisioni
organizzative degli uffici assuntivi, all’utilizzo di mezzi informatici, che consentono maggior
tempestività e incisività nelle attività di controllo, e soprattutto ad una profonda revisione del sistema
343
delle autonomie per le agenzie e per il personale esterno.
E’ stata inoltre confermata un’attività di riforma dei contratti in delega altrui, le cui risultanze
economiche si sono rivelate di particolare criticità.
Continuerà l’attività di studio di nuovi prodotti; in particolare, nell’Area Beni e Patrimonio è prevista nel
2012 la revisione del prodotto multirischio della casa (Casamia).
La gestione del Settore Auto per l’anno 2012 sarà certamente condizionata dalle importanti novità
legislative recentemente emanate, pur se ancora in attesa di chiarimenti interpretativi, e da altri
provvedimenti attualmente in fase di studio, quali la regolamentazione delle macrolesioni e la
revisione dei meccanismi della formula tariffaria “bonus/malus”.
Nel 2012 proseguiranno le attività mirate di selezione passiva dei rischi del portafoglio R.C. Auto, con
l’individuazione di specifici segmenti di polizze sinistrate, o che evidenziano caratteristiche oggettive
ritenute “a rischio”, per le considerazioni di merito circa l’opportunità di essere mantenute o meno in
portafoglio.
Nel corso del 2012, Italiana Assicurazioni porterà a compimento le azioni volte al risanamento del
portafoglio, principalmente per quanto riguarda il comparto Auto e Globale fabbricati.
In ambito Auto, oltre alle azioni già intraprese relative alle coperture di Responsabilità Civile, saranno
posti in essere interventi maggiormente incisivi, volti al ridimensionamento del portafoglio Corpi di
Veicoli Terrestri della divisione Rem. L'azione tecnica e commerciale della Compagnia sarà orientata
allo sviluppo del portafoglio Rami Elementari, da conseguirsi anche con interventi di aggiornamento e
miglioramento del catalogo prodotti, e della raccolta premi del ramo Vita, con una particolare
attenzione al settore della previdenza integrativa e alla valorizzazione del catalogo prodotti. Una
particolare attenzione sarà posta a interventi di difesa del portafoglio profittevole esposto
all'aggressione di azioni concorrenziali, che si manifestano con crescente intensità. Tutte le attività
saranno orientate al raggiungimento di obiettivi di redditività in miglioramento, allineati al trend
delineato con il precedente esercizio, e al rilancio dell'attività produttiva nei comparti identificati.
Nel settore Auto, dal mese di dicembre 2012, sarà rilasciata una nuova tariffa di responsabilità civile,
strutturata sulla base di tecniche innovative per l’elaborazione dei coefficienti tariffari che utilizzano la
cosiddetta metodologia “multivariata”; tale metodologia consente di attribuire a ciascuna variabile
tariffaria il proprio potere esplicativo del rischio (in termini di frequenza, costo medio e quindi di
premio puro), garantendo un premio maggiormente aderente ai risultati tecnici.
Banca Reale continuerà il progetto di sviluppo territoriale, modulando le iniziative di apertura di nuovi
sportelli in funzione della capacità di autofinanziamento espressa dalla Banca nel tempo e
contestualmente proseguirà lo sviluppo commerciale della clientela retail, tramite il canale “agenti
assicurativi”, con specifiche iniziative ad essi dedicate, in un’ottica di crescente sinergia tra banca e
assicurazione. Continueranno, inoltre, le iniziative volte allo sviluppo delle varie forme di raccolta, al
fine di garantire la capacità di erogare credito negli anni a venire.
Il progetto di sviluppo territoriale in corso trova fondamento nella capacità di autofinanziamento della
Banca espressa nel tempo, ed è sulla base di tale presupposto che sarà modulato, di anno in anno,
l’insediamento di nuovi sportelli, in funzione del mantenimento dell’equilibrio di bilancio. Per
l’esercizio 2012, è stata pianificata l’apertura di due nuove filiali, in seguito a un’attenta valutazione
delle potenzialità di penetrazione commerciale espresse dagli agenti assicurativi del Gruppo Reale
Mutua sulle rispettive piazze.
Per quanto riguarda il progetto “Spazio Banca Reale”, nel corrente anno è previsto il raggiungimento
di 10 punti operativi, concordando di volta in volta, con ogni agenzia assicurativa coinvolta, un piano
commerciale specifico per il raggiungimento di volumi di attività atti a garantire la copertura dei costi
di funzionamento.
Reale Immobili, nell’esercizio in corso, continuerà a gestire il patrimonio aziendale e quello delle
Società del Gruppo Reale Mutua, proseguirà con le attività di razionalizzazione e valorizzazione degli
asset immobiliari, nonché con le attività di logistica, consulenza e gestione della sicurezza nei luoghi di
lavoro.
344
RELAZIONI E BILANCI 2011
Blue Assistance vedrà cessare dal prossimo 1° marzo una parte dell’attività verso un Committente,
per decisioni organizzative dello stesso. I volumi uscenti vedranno, per la quasi totalità, apporti
compensativi di due nuove importanti realtà con le quali è iniziata la collaborazione dal 1° gennaio
dell’anno.
***
Per quanto riguarda l’attività finanziaria si evidenzia che, successivamente alla chiusura dell’esercizio,
le agenzie di rating hanno ulteriormente ridotto il merito di credito di alcuni emittenti governativi
europei, tra cui l’Italia, e attribuito aspettative di prossime riduzioni per altri emittenti. La diminuzione
dei rating dei titoli di Stato è stata seguita dalla riduzione del merito di credito di emittenti societari
nazionali, in particolare di quelli bancari.
Tali azioni sembrano tuttavia contrastare con il generale clima di ottimismo presente sui mercati
dall’inizio dell’anno. Si sono, infatti, cominciati a vedere i primi effetti delle manovre di allentamento
monetario della Banca Centrale Europea, delle manovre fiscali e delle liberalizzazioni varate dal
Governo italiano. Tutto ciò ha portato al restringimento del differenziale di rendimento dei titoli
governativi periferici e a una ripresa degli indici di Borsa.
Sul comparto obbligazionario sembra superato il periodo più acuto delle turbolenze derivanti dalle
incertezze dello scenario politico dell’Italia, e, pur con fenomeni di elevata volatilità che potrebbero
ancora manifestarsi sul mercato, ciò dovrebbe auspicabilmente fornire una maggiore concertazione in
Area Euro al fine di trovare soluzioni che mitighino le tensioni sui Paesi periferici.
I paesi periferici, l’Italia in particolare, sembrano aver raggiunto livelli di rendimento tali per cui
sembra probabile un ulteriore restringimento rispetto ai paesi considerati più sicuri, in un’ottica di
graduale processo di riequilibrio dei tassi nell’ambito dell’Area Euro.
La politica monetaria della Banca Centrale Europea si manterrà presumibilmente espansiva, sia in
termini di riduzione dei tassi di interesse sia nell’adozione di misure non convenzionali a sostegno
della liquidità dei mercati finanziari.
Sulla parte azionaria, le incertezze legate alla recessione europea potrebbero non rappresentare un
sostegno alla crescita dei listini, nonostante un buon livello di distribuzione degli utili.
In tale contesto, incerto e con segnali contrastanti, l’attività mobiliare delle Società del Gruppo sarà
orientata a una composizione di portafoglio prevalentemente obbligazionaria, privilegiando i titoli
governativi. La duration della sezione Danni rimarrà su livelli contenuti, mentre per la sezione Vita, la
durata finanziaria delle obbligazioni sarà determinata dalle misurazioni effettuate con le tecniche di
Asset Liability Management, per conferire un corretto bilanciamento con le scadenze degli impegni
verso gli assicurati.
Sulla parte azionaria, si manterranno i portafogli di negoziazione su livelli contenuti, tali da non
modificare l’assetto complessivo del portafoglio finanziario.
Saranno comunque seguiti i consueti criteri di prudenza nella determinazione delle tipologie e delle
proporzioni degli impieghi.
***
Nel settore delle partecipazioni proseguiranno i programmi avviati negli scorsi anni per l’avvio di
possibili collaborazioni al fine di rafforzare la posizione del Gruppo Reale Mutua nell’ambito del
mercato assicurativo.
Reale Seguros Generales valuterà l’eventualità di continuare negli accordi di bancassicurazione con i
gruppi bancari spagnoli Unnim e Caja3, in considerazione delle evoluzioni di carattere societario che
interessano tali gruppi. Ciò potrebbe quindi portare alla valutazione di una revisione degli accordi in
essere, anche con la cessione delle partecipazioni nelle compagnie Unnim Protecciò e CAI,
rispettivamente detenute con tali gruppi in quote paritetiche, con la rilevazione di consistenti
plusvalenze.
345
REVISIONE LEGALE
Ai sensi dell'art. 102 del D. Lgs. n. 209 del 7/9/2005 e degli artt. 14-16 del D.Lgs. n. 39/2010, il bilancio
consolidato al 31/12/2011 è stato sottoposto a revisione legale da parte della Deloitte & Touche S.p.A..
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
346
RELAZIONI E BILANCI 2011
PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATO
STATO PATRIMONIALE – Attività
(in migliaia di euro)
2011
1
ATTIVITÀ IMMATERIALI
314.125
281.733
1.1
Avviamento
251.121
226.861
1.2
Altre attività immateriali
63.004
54.872
2
ATTIVITÀ MATERIALI
159.588
158.968
2.1
Immobili
124.868
123.778
2.2
Altre attività materiali
34.720
35.190
3
RISERVE TECNICHE A CARICO DEI RIASSICURATORI
497.875
490.267
4
INVESTIMENTI
8.907.414
9.009.383
4.1
Investimenti immobiliari
988.657
1.027.174
4.2
Partecipazioni in controllate, collegate e joint venture
61.326
76.235
4.3
Investimenti posseduti sino alla scadenza
0
0
4.4
Finanziamenti e crediti
581.942
495.632
4.5
Attività finanziarie disponibili per la vendita
6.437.577
6.492.245
4.6
Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico
837.912
918.097
5
CREDITI DIVERSI
817.879
797.202
5.1
Crediti derivanti da operazioni di assicurazione diretta
658.407
643.394
5.2
Crediti derivanti da operazioni di riassicurazione
12.871
9.348
5.3
Altri crediti
146.601
144.460
6
ALTRI ELEMENTI DELL'ATTIVO
441.085
312.413
6.1
Attività non correnti o di un gruppo in dism. possedute per la vendita
0
1.084
6.2
Costi di acquisizione differiti
0
0
6.3
Attività fiscali differite
271.915
133.749
6.4
Attività fiscali correnti
101.111
107.358
6.5
Altre attività
68.059
70.222
7
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
85.075
519.990
11.223.041
11.569.956
TOTALE ATTIVITÀ
348
2010
RELAZIONI E BILANCI 2011
STATO PATRIMONIALE – Patrimonio netto e Passività
(in migliaia di euro)
2011
2010
1
PATRIMONIO NETTO
1.534.184
1.686.217
1.1
di pertinenza del gruppo
1.519.609
1.674.724
60.000
60.000
1.1.2 Altri strumenti patrimoniali
0
0
1.1.3 Riserve di capitale
0
0
1.645.040
1.641.901
1.1.5 (Azioni proprie)
0
0
1.1.6 Riserva per differenze di cambio nette
0
0
-177.005
-30.154
1.1.8 Altri utili o perdite rilevati direttamente nel patrimonio
-16.531
-229
1.1.9 Utile (perdita) dell'esercizio di pertinenza del gruppo
8.105
3.206
14.575
11.493
12.925
10.503
1.2.2 Utili o perdite rilevati direttamente nel patrimonio
-237
-288
1.2.3 Utile (perdita) dell'esercizio di pertinenza di terzi
1.887
1.278
68.935
68.825
8.409.967
8.224.650
415.126
431.096
15.192
5.644
1.1.1 Capitale
1.1.4 Riserve di utili e altre riserve patrimoniali
1.1.7 Utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita
1.2
di pertinenza di terzi
1.2.1 Capitale e riserve di terzi
2
ACCANTONAMENTI
3
RISERVE TECNICHE
4
PASSIVITÀ FINANZIARIE
4.1
Passività finanziarie a fair value rilevato a conto economico
4.2
Altre passività finanziarie
399.934
425.452
5
DEBITI
342.067
789.516
5.1
Debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta
156.707
149.732
5.2
Debiti derivanti da operazioni di riassicurazione
17.913
26.882
5.3
Altri debiti
167.447
612.902
6
ALTRI ELEMENTI DEL PASSIVO
452.762
369.652
6.1
Passività di un gruppo in dismissione posseduto per la vendita
0
0
6.2
Passività fiscali differite
364.164
284.629
6.3
Passività fiscali correnti
5.350
4.746
6.4
Altre passività
83.248
80.277
11.223.041
11.569.956
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
349
CONTO ECONOMICO SEPARATO
(in migliaia di euro)
2011
1.1
Premi netti
1.1.1
Premi lordi di competenza
1.1.2
Premi ceduti in riassicurazione di competenza
1.2
Commissioni attive
1.3
Proventi e oneri derivanti da strumenti finanziari a fair value rilev. a c.e.
1.4
Proventi derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e j.v.
1.5
Proventi derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari
3.174.257
3.124.627
3.494.824
3.422.043
-320.567
-297.416
11.982
12.907
-37.833
41.933
4.535
0
365.105
332.180
1.5.1
Interessi attivi
210.536
181.039
1.5.2
Altri proventi
90.167
91.060
1.5.3
Utili realizzati
63.700
58.570
1.5.4
Utili da valutazione
702
1.511
78.579
72.101
3.596.625
3.583.748
-2.537.027
-2.593.992
-2.734.062
-2.789.327
197.035
195.335
-3.560
-3.068
0
-9.417
-80.562
-50.926
-7.622
-8.050
1.6
Altri ricavi
1
TOTALE RICAVI E PROVENTI
2.1
Oneri netti relativi ai sinistri
2.1.1
Importi pagati e variazione delle riserve tecniche
2.1.2
Quote a carico dei riassicuratori
2.2
Commissioni passive
2.3
Oneri derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e j.v.
2.4
Oneri derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari
2.4.1
Interessi passivi
2.4.2
Altri oneri
-16.800
-16.570
2.4.3
Perdite realizzate
-29.651
-12.810
2.4.4
Perdite da valutazione
-26.489
-13.496
-770.820
-765.734
-606.414
-610.120
-34.933
-32.469
-129.473
-123.145
-157.906
-135.069
-3.549.875
-3.558.206
46.750
25.542
-36.758
-21.058
9.992
4.484
0
0
UTILE (PERDITA) CONSOLIDATO
9.992
4.484
di cui di pertinenza del gruppo
8.105
3.206
di cui di pertinenza di terzi
1.887
1.278
2.5
Spese di gestione
2.5.1
Provvigioni e altre spese di acquisizione
2.5.2
Spese di gestione degli investimenti
2.5.3
Altre spese di amministrazione
2.6
Altri costi
2
TOTALE COSTI E ONERI
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO PRIMA DELLE IMPOSTE
3
Imposte
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO AL NETTO DELLE IMPOSTE
4
350
2010
UTILE (PERDITA) DELLE ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE
RELAZIONI E BILANCI 2011
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
(in migliaia di euro)
2011
UTILE (PERDITA) CONSOLIDATO
2010
9.992
4.484
0
0
-146.800
-82.465
0
0
0
0
-16.302
-8.755
Variazione della riserva di rivalutazione di attività immateriali
0
0
Variazione della riserva di rivalutazione di attività materiali
0
0
0
0
Utili e perdite attuariali e rettifiche relativi a piani a benefici definiti
0
0
Altri elementi
0
0
-163.102
-91.220
-153.110
-86.736
-155.048
-87.700
1.938
964
Variazione della riserva per differenze di cambio nette
Utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita
Utili o perdite su strumenti di copertura di un flusso finanziario
Utili o perdite su strumenti di copertura di un investimento netto in
una gestione estera
Variazione del patrimonio netto delle partecipate
Proventi e oneri relativi ad attività non correnti o a un gruppo in
dismissione posseduti per la vendita
TOTALE DELLE ALTRE COMPONENTI DEL CONTO
ECONOMICO COMPLESSIVO
TOTALE DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
CONSOLIDATO
di cui di pertinenza del gruppo
di cui di pertinenza di terzi
351
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto
Il prospetto che segue illustra la movimentazione avvenuta negli ultimi due esercizi per le singole voci
che compongono il patrimonio netto.
Capitale
Patrimonio
netto di
pertinenza
del gruppo
Esistenza
al 31-12-2010
0
0
0
60.000
0
0
0
0
Riserve di capitale
0
0
0
0
0
1.666.766
0
-24.865
0
1.641.901
Riserve di utili e altre riserve patrimoniali
(Azioni proprie)
Utile (perdita) dell'esercizio
Capitale e riserve di terzi
Utile (perdita) dell'esercizio
Altre componenti del conto economico complessivo
Totale di pertinenza di terzi
Capitale
0
0
0
0
0
-24.887
0
28.093
0
3.206
60.523
0
-57.263
-31.360
-2.283
-30.383
1.762.402
0
-54.035
-31.360
-2.283
1.674.724
10.464
0
39
0
10.503
335
0
943
0
1.278
26
0
-276
-38
0
-288
10.825
0
706
-38
0
11.493
1.773.227
0
-53.329
-31.398
-2.283
1.686.217
Esistenza
al 31-12-2010
Modifica
dei saldi
di
chiusura
Imputazioni
Rettifiche da
riclassificazione
a Conto
Economico
Trasferimenti
Esistenza
al 31-12-2011
60.000
0
0
0
60.000
Altri strumenti patrimoniali
0
0
0
0
0
Riserve di capitale
0
0
0
0
0
1.641.901
0
3.139
0
1.645.040
Riserve di utili e altre riserve patrimoniali
(Azioni proprie)
Utile (perdita) dell'esercizio
Altre componenti del conto economico complessivo
Totale di pertinenza del gruppo
Capitale e riserve di terzi
Utile (perdita) dell'esercizio
Altre componenti del conto economico complessivo
Totale di pertinenza di terzi
Totale
352
Trasferimenti
0
Totale
Patrimonio
netto di
pertinenza
di terzi
Rettifiche da
riclassificazione
a Conto
Economico
60.000
Totale di pertinenza del gruppo
Patrimonio
netto di
pertinenza
del gruppo
Imputazioni
Altri strumenti patrimoniali
Altre componenti del conto economico complessivo
Patrimonio
netto di
pertinenza
di terzi
Modifica
dei saldi
di
chiusura
Esistenza
al 1-1-2010
RELAZIONI E BILANCI 2011
0
0
0
0
0
3.206
0
4.899
0
8.105
-30.383
0
-187.358
19.158
5.047
-193.536
1.674.724
0
-179.320
19.158
5.047
1.519.609
10.503
0
2.422
0
12.925
1.278
0
609
0
1.887
-288
0
53
-2
0
-237
11.493
0
3.084
-2
0
14.575
1.686.217
0
-176.236
19.156
5.047
1.534.184
RENDICONTO FINANZIARIO (metodo indiretto)
(in migliaia di euro)
31.12.2011
Utile (perdita) dell'esercizio prima delle imposte
Variazione di elementi non monetari
31.12.2010
46.750
25.542
262.435
283.211
Variazione della riserva premi danni
-7.889
30.906
Variazione della riserva sinistri e delle altre riserve tecniche danni
67.350
54.484
118.248
188.959
Variazione delle riserve matematiche e delle altre riserve tecniche vita
Variazione dei costi di acquisizione differiti
Variazione degli accantonamenti
Proventi e oneri non monetari derivanti da strumenti finanziari, investimenti immobiliari e
partecipazioni
Altre Variazioni
Variazione crediti e debiti generati dall'attività operativa
Variazione dei crediti e debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta e di riassi
Variazione di altri crediti e debiti
Imposte pagate
Liquidità netta generata/assorbita da elementi monetari attinenti all'attività di
investimento e finanziaria
Passività da contratti finanziari emessi da compagnie di assicurazione
Debiti verso la clientela bancaria e interbancari
Finanziamenti e crediti verso la clientela bancaria e interbancari
Altri strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico
TOTALE LIQUIDITÀ NETTA DERIVANTE DALL'ATTIVITÀ OPERATIVA
0
0
110
-1.166
84.616
10.028
0
0
-521.623
-27.015
-20.530
18.171
-501.093
-45.186
-29.907
-12.311
-131.738
612.653
9.548
-54.834
-19.088
984
-144.001
56.013
21.803
610.490
-374.083
882.080
Liquidità netta generata/assorbita dagli investimenti immobiliari
28.953
2.581
Liquidità netta generata/assorbita dalle partecipazioni in controll. Colleg. e joint venture
14.909
18.500
Liquidità netta generata/assorbita dai finanziamenti e dai crediti
56.004
-27.974
Liquidità netta generata/assorbita dagli investimenti posseduti sino alla scadenza
0
0
-123.535
-370.600
-33.012
-15.474
1.084
-717
-55.597
-393.684
Liquidità netta generata/assorbita dagli strumenti di capitale di pertinenza del gruppo
0
0
Liquidità netta generata/assorbita dalle azioni proprie
0
0
Distribuzione dei dividendi di pertinenza del gruppo
0
0
1.195
-610
0
0
Liquidità netta generata/assorbita da passività finanziarie diverse
-6.430
-29.027
TOTALE LIQUIDITÀ NETTA DERIVANTE DALL'ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
-5.235
-29.637
Liquidità netta generata/assorbita dalle attività finanziarie disponibili per la vendita
Liquidità netta generata/assorbita dalle attività materiali e immateriali
Altri flussi di liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento
TOTALE LIQUIDITÀ NETTA DERIVANTE DALL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
Liquidità netta generata/assorbita da capitale e riserve di pertinenza di terzi
Liquidità netta generata/assorbita dalle passività subordinate e dagli strumenti finanziari
partecipativi
Effetto delle differenze di cambio sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio
519.990
61.231
-434.915
458.759
85.075
519.990
353
NOTA INTEGRATIVA
PARTE A: CRITERI GENERALI DI REDAZIONE
Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
Il bilancio consolidato del Gruppo Reale Mutua è redatto in conformità ai principi contabili
internazionali. Il Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005, esercitando le opzioni previste dal
Regolamento (Ce) 1606/2002 relativo all’applicazione dei principi contabili internazionali, ha infatti
esteso a tutte le società assicurative, quotate e non, l’obbligo della redazione del bilancio consolidato
in conformità ai principi contabili internazionali a partire dall’esercizio chiuso o in corso al 31 dicembre
2005.
I prospetti dello Stato Patrimoniale, del Conto Economico, del Rendiconto finanziario e gli allegati della
Nota Integrativa corrispondono agli schemi definiti dall’Organo di Vigilanza con il Regolamento n. 7 del
13 luglio 2007 e sono stati compilati seguendo le istruzioni contenute nel medesimo Regolamento.
Si segnala che il Gruppo Reale Mutua si è avvalso della possibilità concessa dall’IFRS 1 di applicare
con decorrenza 1° gennaio 2005 i seguenti principi contabili:
x
IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative
x
IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione
x
IFRS 4 Contratti assicurativi
Tutti gli altri principi IAS/IFRS sono stati applicati con decorrenza 1° gennaio 2004.
Normativa di riferimento
Il Gruppo Reale Mutua non si è avvalso della facoltà prevista dal Regolamento Isvap n. 37 del 15 marzo
2011 (modificato ed integrato dal Provvedimento Isvap n. 2934 del 27 settembre 2011) per la
valutazione, ai fini della verifica della solvibilità corretta, dei titoli di debito emessi o garantiti da Stati
dell’Unione Europea destinati a permanere durevolmente nel patrimonio dell’impresa.
Principi generali di redazione
Il bilancio è redatto nella prospettiva della continuazione dell’attività. Per le ragioni evidenziate nella
relazione sulla gestione cui si rimanda, non vi sono elementi di incertezza riguardo la capacità di
continuare ad operare come un’entità in funzionamento.
PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO
Bilanci utilizzati per il consolidamento
Per la redazione del bilancio consolidato sono stati utilizzati, per le Società consolidate, i reporting
package redatti sulla base delle istruzioni fornite dalla Capogruppo.
Data del bilancio consolidato
La data di riferimento è il 31 dicembre, data alla quale tutte le imprese rientranti nell'area di
consolidamento chiudono il proprio bilancio.
Moneta di conto
Il presente bilancio è redatto utilizzando l’Euro come unità di conto; tutti gli importi rappresentati negli
schemi di bilancio e nella nota integrativa sono arrotondati alle migliaia di euro.
356
RELAZIONI E BILANCI 2011
Tecniche di consolidamento
I principali criteri di consolidamento adottati per la redazione del bilancio consolidato sono i seguenti:
x Consolidamento con il metodo dell'integrazione globale
Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo e delle partecipate nelle quali Reale
Mutua possiede direttamente o indirettamente una quota di maggioranza o esercita un effettivo
controllo. Con il metodo di consolidamento mediante integrazione globale il valore contabile delle
partecipazioni viene eliminato contro la quota di patrimonio netto ad esse relativa assumendo la
totalità delle attività e delle passività della Società partecipata. Le quote di patrimonio netto e del
risultato economico di spettanza degli Azionisti di minoranza sono iscritte, secondo gli schemi
previsti, in apposite poste del patrimonio netto e del conto economico consolidati.
x Consolidamento con il metodo del patrimonio netto
Secondo il procedimento di consolidamento mediante adeguamento al patrimonio netto, il bilancio
consolidato recepisce solo la quota del patrimonio netto contabile di competenza delle
partecipazioni comprensivo dei risultati economici dell'esercizio, ma non i valori delle singole voci
di bilancio. Le società collegate sono valutate secondo il metodo del Patrimonio Netto secondo
quanto previsto dallo IAS 28.
Differenze di consolidamento
Le differenze fra la quota di patrimonio netto delle Società oggetto di consolidamento e i valori di
carico delle partecipazioni esposte nei singoli bilanci vengono allocate direttamente al patrimonio
netto consolidato, nella Riserva di consolidamento che confluisce nella voce “Riserve di utili e altre
riserve patrimoniali”.
Nei casi in cui il maggior prezzo pagato rifletta il valore prospettico dei risultati economici futuri, le
differenze positive sono attribuite alla voce "Avviamento” come Differenza da consolidamento.
Eliminazione di operazioni infragruppo
Nella redazione del bilancio consolidato sono stati elisi i crediti ed i debiti, i proventi e gli oneri relativi
ad operazioni effettuate tra le Società del Gruppo incluse nel consolidamento con il metodo
dell'integrazione globale e proporzionale, ed eliminati gli utili e le perdite, ad eccezione di quelle
durevoli, conseguenti ad operazioni effettuate tra le Società del Gruppo e non ancora realizzati con
soggetti terzi rispetto al Gruppo stesso.
Sono stati inoltre eliminati i dividendi incassati nell'esercizio da Società facenti parte dell’area di
consolidamento.
357
PRINCIPI CONTABILI
Di seguito si riportano i principali criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio
consolidato.
Criteri di consolidamento
Il bilancio consolidato del Gruppo RMA è costituito dall’integrazione globale del bilancio della
Capogruppo Reale Mutua Assicurazioni con quelli di tutte le società controllate, dirette ed indirette. Lo
IAS 27 prevede, infatti, il consolidamento integrale anche delle società controllate che svolgono attività
dissimile rispetto a quella della Capogruppo.
Le società collegate sono valutate in base alla corrispondente frazione di patrimonio netto.
Il Gruppo non detiene società a partecipazione congiunta per le quali lo IAS 31 prevede il metodo
dell’integrazione proporzionale.
Aggregazioni aziendali - Avviamento
L’aggregazione di imprese è contabilizzata secondo il metodo dell’acquisizione. Pertanto, le attività, le
passività e le passività potenziali identificabili dell’impresa acquisita che rispettano le condizioni per
l’iscrizione secondo l’IFRS 3 sono rilevate ai loro valori correnti alla data di acquisizione, ad eccezione
delle attività non correnti che sono classificate come detenute per la vendita secondo quanto prescritto
dall’IFRS 5, le quali sono iscritte e valutate ai valori correnti meno i costi di vendita.
L’avviamento rappresenta l’eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al
Gruppo del fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili dell’impresa acquisita.
Gli avviamenti sono rilevati come attività e sono testati per impairment con periodicità almeno annuale.
Le perdite di valore sono iscritte a conto economico e non sono successivamente ripristinate.
Altre attività immateriali
In tale voce sono iscritte quelle attività immateriali identificabili e controllabili dall’impresa, a fronte
delle quali affluiranno all’impresa benefici economici futuri, così come previsto dallo IAS 38.
Le attività immateriali sono valutate inizialmente al costo. Successivamente, quelle con vita utile
definita (software) sono ammortizzate in base alla vita utile residua e sono periodicamente sottoposte
a test di impairment.
Investimenti immobiliari
In tale voce sono classificati gli investimenti finalizzati al conseguimento di un reddito in forma di affitti
o di apprezzamento del valore investito.
Tali investimenti comprendono principalmente i terreni, i fabbricati e le singole unità abitative. Non
sono inclusi in tale voce gli immobili detenuti per uso strumentale ovvero disponibili per operazioni di
compravendita.
In prima iscrizione gli investimenti immobiliari sono stati iscritti in base al criterio del deemed cost
(corrispondente ai valori di perizia degli immobili risultanti all’1/1/2004) previsto dallo IFRS1. Alle date
successive gli investimenti sono valutati al costo, previsto dallo IAS 40, cui viene applicato
l’ammortamento secondo quanto previsto dallo IAS 16.
L’ammortamento è effettuato a quote costanti in base alla vita utile residua stimata, ad esclusione dei
terreni che, avendo durata illimitata, non sono assoggettati ad ammortamento. La vita utile residua
stimata varia in funzione della categoria di appartenenza dell’immobile.
I valori sono esposti in bilancio al netto degli ammortamenti e di eventuali perdite durevoli di valore. Il
valore residuo e la vita utile residua vengono annualmente sottoposti a verifica; in caso di difformità
rispetto alle stime precedenti, l’investimento viene svalutato per perdite durevoli di valore e la quota di
ammortamento viene rideterminata.
Le spese di manutenzione straordinaria che apportino benefici economici futuri sono capitalizzate sul
valore dell’investimento, mentre i costi di manutenzione ordinaria sono contabilizzati in Conto
economico nell’anno di sostenimento.
358
RELAZIONI E BILANCI 2011
Attività materiali
In tale voce sono classificati gli immobili ad uso strumentale, i beni mobili, gli arredi, gli impianti e le
attrezzature, le macchine d’ufficio, nonché i beni mobili iscritti in pubblici registri, secondo quanto
stabilito dallo IAS 16.
Tali attività sono iscritte al costo, che comprende, oltre al prezzo di acquisto, gli eventuali oneri
accessori direttamente imputabili all’acquisto ed alla messa in funzione del bene.
Le valutazioni successive sono effettuate utilizzando il metodo del costo ammortizzato.
L’ammortamento è effettuato a quote costanti in base alla vita utile residua stimata. I terreni non
vengono ammortizzati.
I cespiti sono esposti in bilancio al netto degli ammortamenti e di eventuali perdite durevoli di valore. Il
valore residuo e la vita utile residua vengono annualmente sottoposti a verifica; in caso di difformità
rispetto alle stime precedenti, il bene viene svalutato per perdite durevoli di valore e la quota di
ammortamento viene rideterminata.
Le spese di manutenzione straordinaria che apportino benefici economici futuri sono capitalizzate sul
valore del bene, mentre i costi di manutenzione ordinaria sono contabilizzati in Conto economico
nell’anno di sostenimento.
Leasing
I contratti di locazione sono classificati come locazioni finanziarie ogniqualvolta i termini del contratto
sono tali da trasferire sostanzialmente tutti i rischi e i benefici della proprietà al locatario. Tutte le
altre locazioni sono considerate operative.
Le attività oggetto di contratti di locazione finanziaria sono rilevate come attività del Gruppo al loro fair
value alla data di stipulazione del contratto, oppure, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti
minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è iscritta come passività per
locazioni finanziarie. I pagamenti per i canoni di locazione sono suddivisi fra quota capitale e quota
interessi in modo da raggiungere un tasso di interesse costante sulla passività residua. Gli oneri
finanziari sono direttamente spesati a conto economico.
I costi per canoni di locazione derivanti da locazioni operative sono iscritti in base alla durata del
contratto.
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori
Sono calcolate in base alle condizioni contrattuali previste nei trattati di riassicurazione, in quanto tale
metodo rappresenta più correttamente le specifiche risultanze economiche del settore.
Partecipazione in società collegate e joint venture
La voce comprende le partecipazioni non consolidate integralmente, che possono essere valutate con
il metodo del patrimonio netto ovvero del costo.
Sono incluse in questa voce le partecipazioni in società collegate.
Tali partecipazioni sono iscritte in base al metodo del patrimonio netto, in proporzione all’interessenza
detenuta dal gruppo.
La partecipazione viene cancellata dallo stato patrimoniale quando vengono trasferiti i diritti
contrattuali di ricevere i flussi finanziari da essa attesi.
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico
Rientrano in questa categoria gli strumenti finanziari detenuti per la negoziazione nel breve periodo, i
derivati e i titoli designati dall’impresa per essere valutati al fair value con impatto a conto economico.
Tra i titoli designati sono compresi gli strumenti finanziari strutturati per i quali sarebbe necessario
valutare separatamente la componente derivata se non strettamente correlata al contratto ospite, le
attività a copertura del fondo pensione, delle polizze Unit ed Index linked e le eventuali eccedenze
destinate ad essere alienate.
359
L’iscrizione iniziale in bilancio avviene alla data di regolamento ed al costo, inteso come fair value dello
strumento finanziario; i costi od i proventi delle transazioni direttamente attribuibili alla compravendita
dello strumento non sono considerati nella iscrizione iniziale e vengono direttamente contabilizzati in
Conto economico.
Successivamente la valutazione avviene al fair value e la differenza tra il fair value e il valore di libro è
rilevata a Conto economico. Il fair value coincide con il prezzo di chiusura dell’ultimo giorno di
negoziazione dell’esercizio per gli strumenti negoziati in un mercato attivo, mentre per i rimanenti titoli
è rappresentato da transazioni recenti o simili o da modelli valutativi.
Un’attività finanziaria al fair value rilevato a Conto economico viene cancellata dallo stato patrimoniale
quando vengono trasferiti i diritti contrattuali di ricevere i flussi finanziari relativi all’attività stessa ed i
rischi sottostanti.
Finanziamenti e crediti
Sono classificati in tale categoria, oltre ai crediti ed ai finanziamenti in senso stretto, gli strumenti
finanziari non quotati in un mercato attivo, con flussi in entrata fissi o determinabili. Si tratta di prestiti,
mutui, crediti e titoli obbligazionari non quotati.
Tali attività sono iscritte al costo ammortizzato determinato sulla base del tasso effettivo di
rendimento, eventualmente svalutato per perdite durevoli di valore.
L’iscrizione iniziale in bilancio avviene alla data di regolamento ed al costo, inteso come fair value dello
strumento finanziario, maggiorato dei costi di transazione direttamente attribuibili alla compravendita.
La verifica dell’esistenza di perdite durevoli di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di
situazione infrannuale. Le perdite di valore sono iscritte in riduzione del costo con contropartita a
conto economico e, qualora vengano meno i motivi della perdita, si devono effettuare riprese di valore
con imputazione a conto economico. La ripresa non deve determinare un valore contabile dell’attività
superiore al costo ammortizzato che si sarebbe avuto nel caso in cui la perdita di valore non fosse
stata rilevata.
L’attività finanziaria viene cancellata dallo stato patrimoniale quando vengono trasferiti i diritti
contrattuali di ricevere i flussi finanziari relativi all’attività stessa ed i rischi sottostanti.
Il fair value di tali attività è rappresentato dal valore desumibile da transazioni recenti o simili o da
modelli valutativi.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Si tratta di una categoria residuale, dove confluiscono tutte le attività che non rientrano nelle altre
classificazioni previste dallo IAS 39. Sono quindi compresi in tale sezione i titoli azionari, ad esclusione
di quelli inseriti tra le partecipazioni controllate, collegate e consociate, i titoli obbligazionari quotati, i
titoli strutturati con parte derivata non separabile e i fondi comuni di investimento ed i titoli
obbligazionari non quotati non ricompresi nelle categorie precedenti.
L’iscrizione iniziale in bilancio avviene alla data di regolamento ed al costo, inteso come fair value dello
strumento finanziario, maggiorato dei costi di transazione direttamente attribuibili alla compravendita.
Le attività classificate in tale categoria sono iscritte al costo ammortizzato sulla base del tasso
effettivo di rendimento e valutate al fair value. Il fair value coincide con il prezzo di chiusura dell’ultimo
giorno di negoziazione dell’esercizio per gli strumenti negoziati in un mercato attivo, mentre per i
rimanenti titoli è rappresentato da transazioni recenti o simili o da modelli valutativi.
Le differenze rispetto al valore contabile devono essere rilevate nel patrimonio netto in una apposita
riserva per utili o perdite non realizzate, che verrà utilizzata in caso di smobilizzo.
Al momento della vendita o del rimborso le eventuali perdite o utili rispetto al valore iscritto nell’attivo
sono imputati a Conto economico unitamente allo storno degli utili o perdite cumulati e registrati nella
corrispondente voce di Patrimonio netto.
La verifica dell’esistenza di perdite durevoli di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di
situazione infrannuale. Le perdite di valore sono iscritte in riduzione del costo con contropartita a
Conto economico mediante riversamento delle quote di utili o perdite cumulate e rilevate nella
specifica voce di Patrimonio netto. Qualora vengano meno i motivi della perdita di valore si devono
360
RELAZIONI E BILANCI 2011
effettuare riprese di valore che devono essere imputate a Conto economico se si tratta di titoli di debito
e a Patrimonio netto se si tratta di titoli di capitale. La ripresa non deve determinare un valore
contabile dell’attività superiore al costo ammortizzato che si sarebbe avuto nel caso in cui la perdita di
valore non fosse stata rilevata.
L’attività finanziaria viene cancellata dallo stato patrimoniale quando vengono trasferiti i diritti
contrattuali di ricevere i flussi finanziari relativi all’attività stessa ed i rischi sottostanti.
Strumenti derivati di copertura (Hedge Accounting)
La copertura dei rischi finanziari è in casi opportuni perseguita tramite il ricorso a strumenti derivati
designati di copertura. Condizione per l’utilizzo di tale copertura è la predisposizione di una
documentazione che identifichi puntualmente la strategia e gli obiettivi della copertura nonché lo
strumento derivato di copertura, l’attività coperta, la correlazione tra essi. La realizzazione di una
copertura, nel rispetto delle strategie e degli obiettivi dichiarati, viene monitorata con test periodici che
ne dimostrino l’efficacia.
Per quanto riguarda le coperture nella forma del cash flow hedge, le variazioni di fair value del derivato
sono riportate nel patrimonio netto per la quota efficace della copertura e sono rilevate a conto
economico per la parte inefficace. Gli importi iscritti a patrimonio netto saranno registrati a conto
economico quando i flussi finanziari coperti saranno realizzati. Nel caso in cui i test non confermino
l’efficacia della copertura, la contabilizzazione della stessa viene interrotta ed il derivato viene
riclassificato tra gli strumenti derivati non di copertura.
Relativamente al fair value hedge, i derivati sono a copertura delle oscillazioni di valore di alcune
passività e sono inizialmente iscritti e successivamente valutati al fair value.
Nel caso di copertura efficace la variazione del fair value dell’elemento coperto viene compensata con
la variazione del fair value dello strumento di copertura. Tale compensazione è riconosciuta attraverso
la rilevazione a conto economico delle variazioni di valore, riferite sia all’elemento coperto sia allo
strumento di copertura. L’eventuale differenza, che rappresenta la parziale inefficacia della copertura,
ne costituisce, conseguentemente, l’effetto economico netto.
Determinazione del fair value delle attività finanziarie
Principi generali
Il fair value è il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in
una libera transazione fra parti consapevoli e disponibili.
Per mercato attivo si deve intendere il mercato per il quale i prezzi sono prontamente e regolarmente
disponibili in un listino o sistematicamente trattati su circuiti di negoziazione "alternativi" rispetto a
quelli ufficiali, i cui prezzi siano considerati "significativi", nonché quelli rilevabili da contributori che
operano quali primari intermediari sui diversi mercati, laddove i prezzi proposti siano rappresentativi di
potenziali transazioni e rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in
normali contrattazioni. Il fair value determinato non è l’importo che si riceverebbe o pagherebbe in una
transazione forzosa, ma il valore al quale potrebbe avvenire un’operazione alla data di riferimento del
bilancio per tali strumenti nel mercato attivo più vantaggioso a cui l’entità ha accesso.
Gerarchia del fair value
Di seguito elenchiamo la scala gerarchica del fair value individuata ed utilizzata alla data del 31
dicembre 2011:
Effective market quotes (Livello 1): La valutazione è il prezzo di mercato ottenuto sulla base di
quotazioni espresse da un mercato attivo. L'esistenza di quotazioni, non rettificate, in un mercato attivo
costituisce la miglior evidenza del fair value; tali quotazioni rappresentano quindi i prezzi da utilizzare
in via prioritaria per la valutazione delle attività finanziarie .
In assenza di un mercato attivo, è necessario ricorrere all’utilizzo di tecniche di valutazione volte alla
determinazione di un appropriato fair value. Tali tecniche includono:
Tecniche di valutazione – (Livello 2). Tale approccio si riferisce a valori di mercato direttamente o
indirettamente collegabili allo strumento da valutare e desunti da prodotti similari per caratteristiche
di rischio.
361
Essa si basa su valutazioni indicative reperibili da providers affidabili ovvero su prezzi determinati
utilizzando un'opportuna metodologia di calcolo e parametri di mercato osservabili. Tale metodologia
di calcolo non include parametri discrezionali - cioè parametri il cui valore non può essere desunto da
quotazioni di strumenti finanziari presenti su mercati attivi ovvero non può essere fissato su livelli tali
da replicare quotazioni non presenti su mercati attivi - tali da influire in maniera determinante sul
prezzo di valutazione finale.
Tecniche di Valutazione – (Livello 3). Le valutazioni sono effettuate utilizzando anche input non desunti
direttamente o indirettamente da parametri osservabili sul mercato e comportano quindi stime ed
assunzioni da parte del valutatore.
Le suddette metodologie devono essere applicate in ordine gerarchico: la disponibilità di un prezzo di
livello 2 impone di non ricorrere ad uno degli altri approcci valutativi che si basano su assunzioni
formulate dal valutatore (livello 3).
Processo di valutazione
Si segnala che la determinazione del fair value non ha subito modifiche nel corso dell’esercizio, al fine
di garantire continuità e coerenza nella valutazione del portafoglio, nonché un confronto con i
precedenti esercizi.
Per i titoli di debito, il fair value è determinato sulla base di quanto segue:
per gli strumenti finanziari quotati su mercati attivi: il valore di borsa (quotazioni ufficiali) dell’ultimo
giorno dell’esercizio di riferimento, poiché costituisce la miglior dimostrazione del fair value e di
conseguenza sono questi i prezzi da utilizzare in via prioritaria (livello 1).
per gli strumenti finanziari non quotati su mercati attivi: il valore fornito dai contributori o intermediari
finanziari alla data di riferimento. In un numero limitato di casi in cui non era disponibile un valore, si è
ricorso all’utilizzo di una stima del fair value, effettuata dalla società bancaria del Gruppo, sulla base di
parametri desunti ed osservabili sul mercato (livello 2).
Per alcuni strumenti appartenenti alla categoria “Finanziamenti e crediti”, ove il prezzo fornito non sia
reperibile, è utilizzata la seguente tecnica valutativa basata su dati rilevabili sul mercato:
attualizzazione dei flussi futuri (cedole e rimborsi) sulla base del tasso di sconto risk free maggiorato
di uno spread valutativo del titolo (c.d. discounted cash flows).
Per gli strumenti rappresentativi di capitale, il fair value è determinato sulla base di quanto segue:
- per gli strumenti finanziari quotati su mercati attivi: il valore di borsa (quotazioni ufficiali)
dell’ultimo giorno dell’esercizio di riferimento (livello 1);
- per gli strumenti finanziari il cui fair value non può essere determinato attendibilmente: valutazione
al costo. Il fair value non risulta attendibile nel caso in cui la variabilità nella gamma delle stime
ragionevoli di fair value è significativa e la probabilità delle varie stime della gamma non è accertata
ragionevolmente. Si tratta di una valutazione applicata a partecipazioni di ammontare non rilevante, sia
a livello di singole posizioni, sia nel complesso delle attività finanziarie del Gruppo (livello 3).
Per le quote di fondi comuni di investimento, il fair value è pari al valore del Net Asset Value fornito
dalle società di gestione (livello 1).
Per gli strumenti finanziari derivati, il fair value è determinato sulla base dei valori forniti da
controparti finanziarie, le quali utilizzano una loro metodologia standard conforme a quelle in uso sul
mercato. Tale metodologia utilizza molteplici parametri ed indici, a loro volta determinati sulla base di
parametri osservabili sul mercato desunti da primarie fonti rilevati alla data di valutazione. (livello 2).
Perdite durevoli di valore (impairment) relativamente alle attività finanziarie
Un’attività o un gruppo di attività finanziarie, con esclusione di quelle classificate nella categoria al fair
value rilevato a conto economico, subisce una riduzione di valore se vi è l’obiettiva evidenza di una
perdita di valore in seguito a uno o più eventi che si sono verificati dopo la rilevazione iniziale
dell’attività, tali da generare una riduzione dei futuri flussi finanziari attendibilmente stimati relativi
all’attività finanziaria.
Si segnala che possibili indicatori (fattori qualitativi) di una riduzione di valore sono: significative
difficoltà finanziarie dell’emittente, alta probabilità di fallimento o accesso a procedure concorsuali,
362
RELAZIONI E BILANCI 2011
scomparsa di un mercato attivo dovuta a difficoltà finanziarie, significativi cambiamenti negativi
nell’ambiente tecnologico, di mercato, economico o normativo in cui l’emittente opera, declassamento
sostanziale nel merito di credito dell’emittente, l’annuncio o avvio di piani di ristrutturazione del debito
e la presenza di perdite di valore già contabilizzate in esercizi precedenti. In particolare si possono
distinguere, a seconda della tipologia di attività finanziaria, ulteriori parametri, per esempio, per gli
strumenti di debito l’effettiva violazione del contratto (quale un inadempimento o un mancato
pagamento degli interessi o del capitale).
Si precisa che per le partecipazioni del gruppo o non quotate, nonché per gli strumenti di capitale
detenuti con finalità strategiche, sono da tenere in considerazione, oltre ai punti evidenziati, anche le
significative o prolungate perdite di bilancio con conseguente erosione del patrimonio netto o
differenze rilevanti tra il costo di bilancio e il patrimonio netto pro-quota, in relazione sempre alla
generale situazione patrimoniale e finanziaria della società e alle sue prospettive di sviluppo.
Per gli strumenti rappresentativi di capitale quotati o quote di fondi comuni di investimento una
significativa o prolungata riduzione del fair value rispetto al valore di carico del titolo è inoltre obiettiva
evidenza di una perdita di valore. A tal riguardo, il Gruppo considera i seguenti fattori quantitativi:
x
x
la quotazione del titolo risulta inferiore al valore di iscrizione iniziale per un periodo continuativo
superiore ai 36 mesi (perdita prolungata);
la quotazione del titolo alla data di riferimento è inferiore al valore iniziale di oltre il 50% (perdita
significativa).
Qualora si presenti evidenza di una perdita di valore, la stessa è determinata come differenza tra il
costo ammortizzato ed il fair value o il valore attuale della prudente stima del loro probabile valore di
realizzo al momento della valutazione ed è imputata a conto economico.
Se nei periodi successivi vi fosse indicazione che la perdita di valore non sia più sussistente, si procede
al ripristino del valore contabile dell’attività, a conto economico per i titoli di debito e a patrimonio
netto per i titoli di capitale, nel limite della precedente riduzione di valore; in caso contrario, ulteriori
riduzioni di valore, anche se modeste rispetto al valore contabile dell’investimento, sono
automaticamente rilevate a conto economico.
Crediti diversi
Tale voce accoglie principalmente i crediti verso assicurati per premi in corso di riscossione, verso
agenti e altri intermediari e verso compagnie di assicurazione e riassicurazione. I crediti sono valutati
al costo ammortizzato, calcolato col metodo del tasso di rendimento effettivo. Detto metodo non viene
utilizzato per i crediti la cui breve durata rende trascurabile l’effetto delle logiche di attualizzazione; tali
crediti sono valutati al costo storico che coincide con il valore nominale e sono sottoposti a test di
impairment.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
In questa categoria sono classificate le disponibilità liquide ed i depositi a vista. Sono iscritte al loro
valore nominale e, nel caso di valute estere, al tasso di cambio di fine esercizio.
Attività non correnti detenute per la vendita
Le attività non correnti classificate come detenute per la vendita sono valutate al minore tra il loro
precedente valore di carico e il valore di mercato al netto dei costi di vendita.
Le attività non correnti sono classificate come detenute per la vendita quando si prevede che il loro
valore di carico sarà recuperato mediante un’operazione di cessione anziché mediante il loro utilizzo
nell’attività operativa dell’impresa. Questa condizione è rispettata solamente quando la vendita è
considerata altamente probabile e l’attività è vendibile immediatamente nelle sue condizioni attuali.
Perdite di valore
Ad ogni data di bilancio, il Gruppo esamina il valore contabile delle proprie attività per verificare se
queste attività hanno subito eventuali riduzioni di valore. Tale verifica è effettuata confrontando il
valore contabile di ciascuna attività con la stima del relativo ammontare recuperabile e nel caso in cui
questo valore risulti inferiore al primo, si procede alla svalutazione dell’attività. L’ammontare
recuperabile è il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d’uso. Nella
determinazione del valore d’uso, i flussi di cassa futuri stimati sono attualizzati utilizzando un tasso al
363
lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti del valore temporale del denaro e dei rischi
specifici dell’attività.
L’eventuale perdita di valore è rilevata a conto economico. Quando la svalutazione non ha più ragione
di essere mantenuta, il valore contabile dell’attività, ad eccezione dell’avviamento, è incrementato al
nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico
che l’attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore.
Patrimonio netto di pertinenza del gruppo
La macrovoce accoglie gli strumenti rappresentativi di capitale e le correlate riserve patrimoniali di
pertinenza del Gruppo.
In particolare, la voce Capitale accoglie l’importo del Fondo di garanzia della Capogruppo.
La voce Riserve di utili e altre riserve patrimoniali comprende tra l’altro gli utili o le perdite derivanti
dalla prima applicazione dei principi contabili internazionali, le riserve catastrofali e le riserve di
perequazione di cui all’IFRS 4.14(a) e le riserve di consolidamento.
La voce Utili o perdite su attività disponibili per le vendita comprende gli utili o le perdite derivanti dalla
valutazione delle attività finanziarie disponibili per le vendita, al netto sia delle eventuali imposte
differite sia della parte attribuibile agli assicurati e imputata alle passività assicurative (c.d. shadow
accounting).
Patrimonio netto di pertinenza di terzi
La macrovoce comprende gli strumenti rappresentativi di capitale e le connesse riserve patrimoniali di
pertinenza di terzi.
Accantonamenti
La macrovoce accoglie le passività definite e disciplinate dallo IAS 37. Gli accantonamenti sono iscritti
in bilancio quando il Gruppo ha un’obbligazione attuale quale risultato di un evento passato ed è
probabile che sarà richiesto di adempiere all’obbligazione. Gli accantonamenti sono stanziati sulla
base della stima dei costi richiesti per adempiere all’obbligazione alla data di bilancio e sono
attualizzati quando l’effetto è significativo.
Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico
Rientrano in questa categoria le passività finanziarie detenute per la negoziazione nel breve periodo, gli
strumenti finanziari derivati e le passività designate dall’impresa per essere valutate al fair value con
impatto a conto economico. Tale categoria comprende tutte le polizze finanziarie dei rami Vita.
L’iscrizione iniziale in bilancio avviene alla data di regolamento al fair value della passività; i costi od i
proventi delle transazioni direttamente attribuibili all’operazione non sono considerati nell’iscrizione
iniziale e vengono direttamente contabilizzati in Conto economico.
Successivamente la valutazione avviene al fair value e la differenza tra il fair value e il valore di libro è
rilevata a Conto economico.
Una passività finanziaria al fair value rilevato a Conto economico viene cancellata dallo stato
patrimoniale quando vengono trasferiti i diritti contrattuali relativi alla passività stessa ed i rischi
sottostanti.
Altre passività finanziarie
Sono classificate in tale categoria le passività finanziarie che non vengono gestite con un’ottica di
trading. Si tratta di prestiti e mutui ricevuti e depositi dei riassicuratori.
L’iscrizione iniziale in bilancio avviene alla data di regolamento ed al fair value, maggiorato dei costi di
transazione direttamente attribuibili all’operazione.
Successivamente, tali passività sono iscritte al costo ammortizzato sulla base del tasso effettivo di
rendimento.
La passività finanziaria viene cancellata dallo stato patrimoniale quando vengono trasferiti i diritti
contrattuali relativi alla passività stessa ed i rischi sottostanti.
364
RELAZIONI E BILANCI 2011
Debiti
La voce accoglie i debiti di natura commerciale. In particolare sono ricompresi i debiti derivanti da
operazioni di assicurazione diretta e da operazioni di riassicurazione nonché i debiti verso personale
dipendente per trattamento di fine rapporto.
Premi e riserve tecniche danni
I premi lordi contabilizzati comprendono gli importi maturati durante l’esercizio per i contratti
assicurativi, così come definiti dall’IFRS4. Eventuali ricavi relativi a polizze che presentano una
componente non significativa di rischio assicurativo non rientrano in tale voce ma sono trattati secondo
quanto previsto dallo IAS 39 e dallo IAS 18.
I contratti assicurativi rientranti nell’ambito di applicazione del’IFRS4 sono trattati secondo i principi
applicabili al bilancio civilistico ed in particolare secondo le disposizioni previste dai regolamenti ISVAP
n. 16 e n. 22. Tali principi e disposizioni costituiscono, di conseguenza, il quadro di norme generali
applicate per la valutazione e determinazione delle riserve tecniche. In particolare è rispettato il
principio per cui l’importo delle riserve deve essere sempre sufficiente a consentire alle imprese di far
fronte, per quanto ragionevolmente prevedibile, agli impegni assunti verso gli assicurati. Le riserve
sono quindi calcolate secondo i criteri dei bilanci individuali e non si è provveduto al effettuare alcuna
rideterminazione delle riserve tecniche ai sensi dell’IFRS4.
La Riserva premi è composta dalle due componenti della “Riserva per frazioni di premio” e della
“Riserva per rischi in corso”. La Riserva per frazioni di premio è calcolata in base al metodo del prorata temporis sulla base dei premi lordi contabilizzati, dedotte le spese di acquisizione.
La Riserva sinistri è stimata analiticamente, sulla base di una prudente valutazione effettuata alla luce
di elementi obiettivi in una logica di costo ultimo, nella misura necessaria a coprire gli impegni per il
pagamento dei sinistri e le relative spese dirette e indirette di liquidazione. La riserva comprende la
stima dei sinistri di competenza dell’esercizio non ancora denunciati. Sono utilizzati metodi statistico
attuariali per controllare l’adeguatezza della riserva rispetto al criterio del costo ultimo.
Ad ogni data di riferimento del bilancio, la società deve effettuare una verifica di congruità delle riserve
iscritte in bilancio (Liability Adeguacy Test), secondo quanto previsto dall’IFRS4. La verifica deve
avvenire attraverso la stima dei cash flow futuri relativi ai contratti esistenti ed effettuata sulla base di
ipotesi correnti. L’eventuale carenza delle riserve tecniche iscritte in bilancio rispetto alla stima dei
flussi di cassa futuri deve essere integralmente riconosciuta a conto economico.
A questo proposito si ritiene che gli adempimenti previsti dalla normativa italiana in materia
assicurativa siano coerenti e soddisfacenti rispetto a quanto richiesto dall’IFRS4.
In particolare, si ritiene che la componente della riserva premi relativa alla Riserva per rischi in corso,
accantonata nei casi in cui, sul singolo ramo di attività, l’onere atteso dei sinistri risulta superiore ai
ricavi di competenza degli esercizi successivi, rappresenti una ragionevole approssimazione del test di
congruità delle passività.
Anche nel caso delle riserve sinistri, si ritiene che la determinazione delle riserve sinistri secondo il
criterio del costo ultimo sia inclusiva dei principali cash flow futuri non attualizzati e che pertanto
possa considerarsi di importo superiore a quanto risulterebbe dall’applicazione del L.A.T. secondo
l’IFRS4.
Le riserve catastrofali e di perequazione, non sono ammesse in quanto l’IFRS 4 non permette la
rilevazione di alcun accantonamento prudenziale per fronteggiare eventuali sinistri futuri e pertanto le
relative riserve iscritte nei bilanci individuali sono state stornate in sede di consolidato.
La riserva di senescenza è calcolata analiticamente secondo metodologie attuariali.
Premi e riserve tecniche vita
Per quanto riguarda il comparto Vita, la classificazione del portafoglio è stata effettuata interpretando
il concetto di significatività del rischio assicurativo previsto dall’IFRS 4 come equivalente ad
un’incidenza del capitale sotto rischio sul totale della riserva matematica almeno pari al 10%.
I contratti in portafoglio sono stati classificati a livello di singola tariffa.
In sintesi il portafoglio risulta ripartito come segue:
365
Contratti assicurativi:
x
Tariffe rivalutabili legate alla durata della vita umana (ad eccezione dei capitali differiti, delle miste
e delle vite intere a premio unico e a tasso tecnico pari a zero)
x
Tariffe non rivalutabili (temporanee caso morte)
x
Tariffe di rendita differita ed immediata
Strumenti finanziari con partecipazione discrezionale:
x
Tariffe rivalutabili di capitalizzazione (senza coefficienti di rendita garantiti in polizza)
x
Tariffe rivalutabili legate alla durata della vita umana (capitali differiti, miste e vite intere a premio
unico e a tasso tecnico zero)
Strumenti finanziari senza partecipazione discrezionale:
x
Tariffe non rivalutabili (capitali differiti, capitalizzazioni)
x
Tariffe indicizzate
x
Tariffe unit-linked e index-linked con maggiorazione caso morte a valore di mercato
I contratti assicurativi e gli strumenti finanziari con partecipazione discrezionale sono contabilizzati e
valutati secondo la vigente normativa nazionale.
Per i contratti classificati come strumenti finanziari senza partecipazione discrezionale è prevista la
contabilizzazione secondo le regole dello IAS 39. Tuttavia, per le tariffe di classe C e le tariffe unitlinked classificate come strumenti finanziari senza partecipazione discrezionale si è stabilito di
mantenere la contabilizzazione prevista dalla normativa nazionale poiché, data l’esiguità delle riserve
di tali tariffe, gli impatti economici conseguenti risulterebbero immateriali anche in relazione al
complesso delle riserve dell’intero portafoglio vita. L’unica classe di tariffe per le quali si è reso
necessario adottare i nuovi criteri di contabilizzazione è rappresentata dalle tariffe index-linked con
maggiorazione caso morte a valore di mercato.
Per i contratti assicurativi e i contratti finanziari con partecipazione discrezionale le riserve sono
calcolate secondo gli attuali principi nazionali e sono sottoposte al test di adeguatezza previsto
dall’IFRS 4. Tale test verifica l’adeguatezza delle “riserve tecniche nette” mediante il confronto con la
“riserva realistica”, determinata sulla base del valore attuale dei futuri flussi di cassa.
Per i contratti index-linked con maggiorazione caso morte a valore di mercato si è effettuato lo
scorporo della componente di servizio che è stata contabilizzata in conformità a quanto previsto dallo
IAS 18. In particolare lo IAS 18 richiede che :
x
i ricavi e i costi relativi a una stessa operazione devono essere rilevati simultaneamente;
x
i ricavi e i costi relativi a una prestazione di servizi devono essere rilevati con riferimento allo
stadio di completamento dell’operazione.
Lo stadio di completamento può essere rilevato con vari metodi, tra cui anche il metodo di rilevazione a
quote costanti a meno che sia evidente che altri metodi rappresenterebbero in modo migliore lo stadio
di completamento. Pertanto, si è determinato, secondo il criterio lineare, la quota da ammortizzare dei
costi sostenuti su contratti finanziari (DAC) e, di converso, le quota non ancora maturata di ricavi
connessi a tali contratti (DIR).
La componente finanziaria delle passività è stata invece valutata al fair value coerentemente con gli
attivi sottostanti.
Shadow Accounting
Il paragrafo 30 dell’IFRS 4 consente di applicare la tecnica di contabilizzazione nota come “shadow
accounting”, al fine di correlare il valore delle riserve matematiche relative ai contratti inseriti nelle
gestioni separate dei rami vita al valore delle attività finanziarie inserite nelle gestioni separate
determinato secondo lo IAS 39.
Le attività finanziarie assegnate alle gestioni separate sono infatti comprese nelle categorie “Attività
finanziarie disponibili per la vendita” e “Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico”,
366
RELAZIONI E BILANCI 2011
entrambe valutate al fair value. In base a tale prassi contabile è stato rettificato il patrimonio netto o il
risultato di periodo per un valore pari alla differenza tra il fair value ed il valore di carico degli attivi
nella gestione separata, tenendo conto dell’aliquota di retrocessione media prevista nei contratti vita e
nel rispetto dei tassi minimi garantiti.
In altri termini, la differenza della riserva matematica, determinata secondo i principi contabili
internazionali e quella determinata secondo i principi contabili italiani, rappresenta la quota di
competenza delle plusvalenze e minusvalenze latenti relative ai titoli delle gestioni separate che
verranno riconosciute agli assicurati unicamente nel momento della cessione delle attività.
Commissioni attive e passive
Le voci comprendono le commissioni relative a contratti di investimento non rientranti nell’ambito di
applicazione dell’IFRS 4. Si tratta, in particolare, della quota dei caricamenti espliciti e impliciti di
competenza dell’esercizio e delle commissioni di gestione per quanto riguarda le commissioni attive e
dei costi di acquisizione per quanto riguarda le commissioni passive. Le voci accolgono inoltre le
commissioni maturate dalle società operanti nel settore bancario.
Proventi e oneri degli investimenti
x
Proventi netti derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico
Comprendono gli utili e le perdite realizzate e le variazioni positive e negative di valore delle attività
e passività incluse nella categoria “fair value through profit or loss”. Le variazioni di valore
vengono determinate in base alla differenza tra fair value e valore contabile degli strumenti
finanziari iscritti in tale categoria.
x
Proventi/oneri derivanti da partecipazioni in controllate, collegate joint ventures
Comprendono i proventi/oneri originati dalle partecipazioni nelle società collegate del Gruppo. Si
tratta in particolare della quota spettante al Gruppo del risultato di periodo conseguito da dette
partecipate.
x
Proventi/oneri derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari
La voce comprende:
x i redditi/oneri e le plusvalenze/minusvalenze realizzate sugli investimenti classificati nella
categoria “disponibili per la vendita”;
x i proventi e gli oneri dei finanziamenti e crediti e delle altre passività finanziarie
x i redditi e gli oneri relativi agli investimenti immobiliari
Oneri netti relativi ai sinistri
La macrovoce comprende gli importi pagati al netto dei recuperi, la variazione delle riserve sinistri e
delle altre riserve tecniche dei rami danni, la variazione delle riserve matematiche e delle altre riserve
tecniche dei rami vita, la variazione delle riserve tecniche relative ai contratti per i quali il rischio
dell’investimento è a carico degli assicurati relativamente ai contratti di assicurazione e a strumenti
finanziari rientranti nell’ambito di applicazione dell’IFRS 4. Gli importi iscritti sono espressi al lordo
delle spese di liquidazione e al netto delle quote cedute in riassicurazione.
Altri ricavi
La voce comprende, in particolare:
x
i ricavi derivanti dalla vendita di beni, alla prestazione di servizi diversi da quelli di natura
finanziaria e dall’utilizzo, da parte di terzi, di attività materiali e immateriali e di altre attività di
impresa;
x
gli altri proventi tecnici netti connessi a contratti di assicurazione;
x
le differenze di cambio da imputare a conto economico di cui allo IAS 21;
x
gli utili realizzati e gli eventuali ripristini di valore relativi agli attivi materiali e immateriali
367
Altri costi
La voce comprende, in particolare:
x
i costi relativi alla vendita di beni diversi da quelli di natura finanziaria;
x
gli altri oneri tecnici netti connessi a contratti di assicurazione;
x
gli accantonamenti effettuati nell’esercizio;
x
le differenze di cambio da imputare a conto economico di cui allo IAS 21;
x
le perdite realizzate, le eventuali riduzioni durevoli di valore e gli ammortamenti relativi ad attivi
materiali – quando non allocati a voci specifiche - e immateriali
Benefici per i dipendenti
Per i piani a benefici definiti, il costo relativo ai benefici forniti è determinato utilizzando il metodo della
proiezione unitaria del credito effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni esercizio. Gli utili e le
perdite attuariali sono rilevati interamente nel periodo in cui sorgono.
Rientra in questa categoria la polizza assistenza sanitaria per i dirigenti in quiescenza.
Per quanto riguarda il trattamento di fine rapporto, in seguito alla riforma della previdenza
complementare introdotta dalla Legge n. 296/06, occorre distinguere tra:
x
Trattamento di fine rapporto maturato al 31 dicembre 2006: mantiene la qualificazione di piano a
prestazione definita in quanto la citata riforma non ne modifica la natura.
x
Trattamento di fine rapporto maturato dopo il 31 dicembre 2006: in base alla nuova normativa il
TFR maturando è, sulla base della scelta effettuata da ogni singolo dipendente, destinato alle forme di
previdenza complementare o trasferito al Fondo di Tesoreria istituito presso l’INPS. In entrambi i casi
il TFR si configura come piano a contribuzione definita a fronte del quale la società iscrive per
competenza a conto economico le quote di contribuzione ai fondi di previdenza integrativa e al Fondo
INPS a fronte delle prestazioni di lavoro prestate dai dipendenti.
Per le aziende con meno di 50 dipendenti, la nuova normativa non prevede l’obbligo di trasferimento
del TFR al Fondo INPS, per cui, nel caso in cui il dipendente non ha optato per la destinazione a forme
di previdenza complementare, si applica integralmente la precedente normativa contabile.
Attività e passività fiscali
Le imposte sul reddito sono determinate in base alla previsione dell’onere fiscale calcolato sul reddito
del Gruppo sulla base delle aliquote d’imposta in vigore alla data di redazione del bilancio.
La Capogruppo, unitamente alle controllate italiane, ha esercitato l’opzione per l’adesione al
consolidato fiscale nazionale.
Sono state iscritte le imposte anticipate e differite sull’ammontare complessivo delle differenze
temporanee tra i valori fiscalmente imponibili e i valori di bilancio. Pertanto, su tutte le rettifiche
apportate in applicazione dei principi IAS/IFRS è calcolato il corrispondente effetto fiscale dove
necessario, in base alle aliquote fiscali previste dalla vigente normativa.
368
RELAZIONI E BILANCI 2011
INCERTEZZE SULL’UTILIZZO DI STIME
Viene di seguito fornita l’informativa richiesta dal paragrafo 116 dello IAS 1.
Il bilancio consolidato dell’esercizio 2011 è stato redatto nel rispetto dei postulati della chiarezza e
della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato
economico dell’esercizio. All’interno della nota integrativa sono state adeguatamente motivate le
decisioni assunte e i criteri di stima e di valutazione adottati nell’applicazione dei principi contabili
internazionali.
L’utilizzo di stime e assunzioni di vario genere da parte degli amministratori possono tuttavia
influenzare la determinazione delle attività e delle passività, dei costi e dei ricavi esposti in bilancio.
E’ doveroso segnalare che le stime e le ipotesi utilizzate, formulate sulla base dell’esperienza storica e
di ulteriori elementi di ragionevolezza, sono soggette a possibili variazioni che possono determinare
effetti significativi sulla situazione patrimoniale ed economica esposta nel presente bilancio.
L’impiego, in misura più rilevante, di valutazioni soggettive si è verificato nei seguenti casi:
x nella verifica della recuperabilità degli avviamenti iscritti nell’attivo originati da operazioni di
acquisizione aziendale
x
nella determinazione del fair value di attività e passività finanziarie nei casi in cui lo stesso non era
osservabile su mercati attivi. Gli elementi di soggettività risiedono, in tal caso, nelle valutazioni che
sono effettuate utilizzando input non desunti direttamente o indirettamente da parametri
osservabili sul mercato e che comportano quindi stime ed assunzioni da parte del valutatore
x
nella stima della recuperabilità delle imposte differite attive
x
nella quantificazione dei fondi per rischi e oneri e dei fondi per benefici ai dipendenti, in
considerazione della indeterminatezza o dell’ammontare o della data di sopravvenienza e delle
ipotesi attuariali applicate.
x
nella determinazione della stima delle riserve tecniche dei rami danni.
369
Rideterminazione di alcune voci di bilancio al 31 dicembre 2010
A seguito di alcuni approfondimenti sulle operazioni di elisione dei rapporti infragruppo dell’anno
precedente, si è provveduto a riclassificare, nell’ambito del conto economico, alcune voci di costo.
Inoltre, in ossequio alle istruzioni per la compilazione dei prospetti di bilancio consolidato (allegato 1 al
regolamento ISVAP n.7/2007) si è provveduto a riclassificare i costi relativi alle prestazioni di servizi
diversi da quelli di natura finanziaria dalla voce “altre spese di amministrazione” alla voce “altri costi”.
Nella tabella sottostante si illustrano gli importi, espressi in migliaia di euro, delle rettifiche apportate
sulle singole voci di Conto Economico.
(in migliaia di euro)
voce
descrizione
2.2
2.4.2
2.5.2
2.5.3
2.6
Commissioni passive
Altri oneri
Spese di gestione degli investimenti
Altre spese di amministrazione
Altri costi
saldo ante
ammontare
saldi
riclassifiche
riclassifiche
riclassificati
-2.942
-15.248
-25.056
-142.294
-124.781
-126
-1.322
-7.413
19.149
-10.288
-3.068
-16.570
-32.469
-123.145
-135.069
Le riclassifiche di cui sopra non hanno prodotto alcuna variazione sul risultato economico e sul
patrimonio netto al 31/12/2010.
Gli schemi di Conto Economico, così come gli allegati al bilancio e gli schemi inseriti in Nota
Integrativa, riportano pertanto, nella colonna relativa all’esercizio 2010, i saldi riclassificati secondo le
modalità sovraesposte.
370
RELAZIONI E BILANCI 2011
PARTE B: AREA DI CONSOLIDAMENTO
Elenco partecipazioni del Gruppo
I prospetti che seguono illustrano rispettivamente le partecipazioni consolidate integralmente che
compongono l’area di consolidamento e quelle consolidate a patrimonio netto.
Rispetto al precedente esercizio, nell’ambito delle società controllate consolidate integralemente, si
segnala, la fusione per incorporazione della società Caixa Sabadell S.A. nella società UNNIM Protecciò
S.A. Per tale operazione si rimanda a quanto già illustrato nella relazione sulla gestione.
Società controllate consolidate integralmente
Società
ITALIANA ASSICURAZIONI S.p.A.
Milano
Cap. Soc. €40.455.077
REALE SEGUROS GENERALES S.A.
Madrid
Cap. Soc. €87.425.600
IGAR S.A.
Madrid
Cap. Soc. €33.343.480
UNNIM PROTECCIO' S.A.
Terrassa
Cap. Soc. €10.000.000
CAI SEGUROS GENERALES S.A.
Saragozza
Cap. Soc. €9.100.000
REALE VIDA Y PENSIONES S.A.
Madrid
Cap. Soc. €9.050.000
REALE IMMOBILI S.p.A.
Torino
Cap. Soc. €180.000.000
BANCA REALE S.p.A.
Torino
Cap. Soc. €30.000.000
BLUE ASSISTANCE S.p.A.
Torino
Cap. Soc. €3.120.000
Settore
%
Società e %
Interessenza
diretta
indiretta
di Gruppo
assicurativo
danni e vita
100,00
-
100,00
assicurativo
danni
95,00
Italiana Ass. S.p.A.
5,00
100,00
immobiliare
95,00
Reale Seguros S.A.
5,00
100,00
assicurativo
danni
-
Reale Seguros S.A.
50,00
50,00
assicurativo
danni
-
Reale Seguros S.A.
50,00
50,00
assicurativo
vita
5,00
Reale Seguros S.A.
95,00
100,00
immobiliare
85,92
Italiana Ass. S.p.A.
14,08
100,00
bancario
95,00
Italiana Ass. S.p.A.
5,00
100,00
servizi
100,00
-
100,00
Società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto
Società
SARA ASSICURAZIONI S.p.A.
Roma
Cap. Soc. €54.675.000
Settore
assicurativo
danni
%
Società e %
Interessenza
diretta
indiretta
di Gruppo
31,43
-
31,43
371
PARTE C: INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
1. ATTIVITÀ IMMATERIALI
Le attività immateriali si compongono come segue:
(in migliaia di euro)
31.12.2011
31.12.2010
variazione
251.121
63.004
314.125
226.861
54.872
281.733
24.260
8.132
32.392
Avviamento
Altre attività immateriali
Totale
Avviamento
La tabella che segue illustra la movimentazione avvenuta nell’esercizio della voce in oggetto:
(in migliaia di euro)
Valore lordo a inizio esercizio
Perdite durevoli di valore registrate in esercizi precedenti
Subtotale
Incrementi del periodo
Riduzioni per cessioni e riclassifiche
Perdite di valore registrate nel periodo
Altre variazioni
Totale
31.12.2011
31.12.2010
234.182
-7.321
226.861
24.260
0
0
0
251.121
234.182
-7.321
226.861
0
0
0
0
226.861
L’incremento registrato nell’esercizio, pari a 24.260 migliaia di euro, si riferisce all’acquisizione della
partecipazione nella Caixa Sabadell S.A., società successivamente incorporata nella società UNNIM
Protecciò S.A.
L’avviamento ammonta a 251.121 migliaia di euro e deriva dalle seguenti operazioni:
x
Reale Seguros: incorporazione Imperio Vida y Diversos S.A.:
x
Reale Seguros: incorporazione Union Aseguradora S.A.:
x
Reale Seguros: incorporazione Mutual Flechera S.A.:
x
Differenza di consolidamento su UNNIM Protecciò S.A.:
49.070
x
Differenza di consolidamento su CAI Seguros Generales S.A.:
19.876
13.169
163.425
5.581
L’avviamento derivante dall’incorporazione della Imperio Vida y Diversos da parte di Reale Seguros
avvenuta nel 2003 espone il valore residuo della differenza positiva tra il costo dell’acquisizione e i
valori contabili delle attività e passività acquisite dal Gruppo.
L’avviamento derivante dall’incorporazione di Union Aseguradora da parte di Reale Seguros deriva
dall’operazione di aggregazione aziendale avvenuta nel corso dell’esercizio 2005.
L’avviamento derivante dall’acquisizione della Mutual Flechera da parte di Reale Seguros deriva
dall’operazione di aggregazione aziendale avvenuta nel corso dell’esercizio 2007.
372
RELAZIONI E BILANCI 2011
L’avviamento derivante dall’acquisizione della partecipazione in Caixa Terrassa Previsiò (oggi
denominata UNNIM Protecciò S.A.) da parte di Reale Seguros avvenuta nel corso del 2008 espone la
differenza positiva tra il costo dell’acquisizione e i valori di mercato delle attività e passività acquisite
per un importo pari a 24.810 migliaia di euro. Tale valore si è incrementato nel corso dell’esercizio per
la differenza positiva tra il costo dell’acquisizione e i valori di mercato delle attività e delle passività
acquisite della società Caixa Sabadell S.A. da parte di Reale Seguros S.A. per un valore pari a 24.260
migliaia di euro.
L’avviamento derivante dall’acquisizione della partecipazione in Cai Seguros Generale S.A. da parte di
Reale Seguros avvenuta nel corso del 2009 espone la differenza positiva tra il costo dell’acquisizione e
i valori di mercato delle attività e passività acquisite.
L’avviamento oggetto di allocazione in sede di first time adoption alla data di passaggio agli IFRS-IAS
(il 1°gennaio 2004) è stato pari all’ammontare totale dell’avviamento “ereditato” come tale alla data del
31/12/2003, non avendo provveduto alla rideterminazione delle business combination intervenute
prima di quella data, come consentito dall’IFRS 1.
L’avviamento, indipendentemente dalla sua origine, è stato allocato alle CGU - Cash Generating Units che si prevede beneficino delle sinergie derivanti dalle aggregazioni aziendali, come prescritto dallo
IAS 36 paragrafo 80. Più specificamente, nel caso di operazioni che si sono tradotte in incorporazione
di azienda o ramo d‘azienda, il Gruppo ha identificato la CGU su cui allocare l’avviamento con l’azienda
o il ramo d’azienda incorporato mentre nel caso di acquisizione di legal entity la CGU è stata
identificata con la società oggetto di acquisizione. Tale identificazione trova peraltro riscontro nel
livello al quale il sistema di controllo di gestione interno fornisce alla direzione i dati economici
funzionali al monitoraggio e alla gestione.
Il Gruppo verifica la ricuperabilità degli avviamenti allocati alle CGU - Cash Generating Units – in sede
di bilancio annuale e di bilancio semestrale. Infatti, in base a quanto previsto dallo IAS 36 “Riduzione
durevole di valore delle attività”, dallo IAS 38 “Attività immateriali” e dall’IFRS 3 “Aggregazioni di
imprese”, l’avviamento in quanto bene a vita utile indefinita, non viene ammortizzato sistematicamente
ma è soggetto ad una verifica di ricuperabilità, denominata impairment test, al fine di identificare
l’esistenza di un’eventuale perdita di valore.
La determinazione del valore contabile delle CGU avviene in modo coerente con la determinazione dei
flussi finanziari idonei a identificarne il valore recuperabile: pertanto se nei flussi finanziari futuri della
CGU sono comprese entrate ed uscite relative a determinate attività e passività, le medesime sono
incluse nel valore contabile della stessa. In particolare, nel caso di CGU coincidenti con società che
producono autonomo bilancio, il valore contabile corrisponde all’aggregato formato dalle attività,
passività e patrimonio netto della legal entity e dal relativo avviamento (c.d. equity side), equivalente al
contributo della CGU al patrimonio netto consolidato.
La determinazione del valore recuperabile della CGU è effettuata solo sulla base del modello del
valore d’uso, non essendo determinabile il fair value netto dei costi di vendita. Sotto il profilo operativo,
la determinazione del valore d’uso si esplicita nella stima dei flussi finanziari attesi, in entrata ed in
uscita, che saranno generati o assorbiti dalla CGU, attualizzati ad un tasso predefinito (Discounted
cash flow).
A tal fine sono considerati i piani triennali approvati dal Consiglio di Amministrazione e proiettati lungo
lo stesso arco temporale utilizzato per le valutazioni operate in sede di acquisizione (da 3 a 9 anni a
seconda dell’acquisizione).
I flussi finanziari attesi comprendono oltre ai premi e agli oneri legati alla gestione delle polizze
assicurative, anche i proventi e gli oneri connessi alle attività finanziarie presenti nel portafoglio in
quanto strettamente connessi alla natura dell’attività assicurativa. Ne consegue che i flussi finanziari
tendono a coincidere con il risultato netto della CGU.
Il tasso di attualizzazione utilizzato è il cost of equity, determinato come somma tra il rendimento di
investimenti privi di rischio (es.: titoli di stato di Paesi stabili) ed un premio per il rischio - a sua volta dipendente dalla rischiosità sistematica dell'azienda oggetto di valutazione, misurata attraverso un
coefficiente ß. Le assunzioni finanziarie adottate per l’impairment test di questo esercizio si sono
tradotte in un tasso di attualizzazione compreso tra il 9,7% e il 10,21% (rendimento titoli di stato:
5,49%; premio di rischio: 4,21% - 4,72%).
373
Il valore d’uso comprende la determinazione del valore terminale della CGU, effettuata mediante la
capitalizzazione dei flussi finanziari generati successivamente al periodo di previsione esplicita tramite
il ricorso a formule di rendita perpetua. In particolare si è proceduto all’attualizzazione dell’ultimo
flusso di cassa in perpetuità con crescita ipotizzata dell’1%.
Si segnala infine che le valutazioni eseguite con il metodo del DCF sono state oggetto di sensitivity
analisys ipotizzando oscillazioni del tasso di attualizzazione di +/- 1%, correlate a variazioni del tasso di
crescita utilizzato per il terminal value nell’intervallo compreso tra 0,5% e +1,5%.
Nelle tabelle che seguono si riporta una sintesi dei risultati dell’analisi effettuata:
INCORPORAZIONE UNION ASEGURADORA
Variazione del valore recuperabile della CGU
Tasso di crescita
Tasso di attualizzazione
9,21%
10,21%
11,21%
valore recuperabile
valore contabile
0,50%
106,9%
96,6%
86,6%
1,00%
111,3%
100,0%
89,2%
279.857
213.406
1,50%
116,3%
103,8%
92,1%
(in migliaia di euro)
INCORPORAZIONE IMPERIO
Variazione del valore recuperabile della CGU
Tasso di crescita
Tasso di attualizzazione
9,21%
10,21%
11,21%
valore recuperabile
valore contabile
0,50%
106,0%
95,3%
86,5%
1,00%
111,4%
100,0%
89,9%
26.394
21.177
1,50%
117,5%
104,2%
93,6%
(in migliaia di euro)
INCORPORAZIONE MUTUAL FLECHERA
Variazione del valore recuperabile della CGU
Tasso di crescita
Tasso di attualizzazione
9,21%
10,21%
11,21%
valore recuperabile
valore contabile
374
RELAZIONI E BILANCI 2011
0,50%
109,6%
97,0%
86,9%
10.352
9.530
1,00%
113,6%
100,0%
89,1%
1,50%
118,1%
103,3%
91,6%
(in migliaia di euro)
ACQUISIZIONE UNNIM PROTECCIO'
Variazione del valore recuperabile della CGU
Tasso di attualizzazione
8,70%
9,70%
10,70%
valore recuperabile
valore contabile
0,50%
111,2%
96,3%
84,4%
Tasso di crescita
1,00%
116,3%
100,0%
87,2%
77.200
56.861
1,50%
122,1%
104,2%
90,3%
(in migliaia di euro)
ACQUISIZIONE CAI
Variazione del valore recuperabile della CGU
Tasso di attualizzazione
8,70%
9,70%
10,70%
valore recuperabile
valore contabile
0,50%
109,5%
96,2%
85,5%
24.915
24.772
Tasso di crescita
1,00%
114,7%
100,0%
88,4%
1,50%
120,5%
104,3%
91,7%
(in migliaia di euro)
375
Altre attività immateriali
La tabella che segue illustra la movimentazione avvenuta nell’esercizio della voce in oggetto:
(in migliaia di euro)
Altre attività immateriali
Software
Esistenze iniziali lorde
Acquisti e spese incrementative
Decrementi per cessione o per riclassifica
Incrementi derivanti da aggregazioni aziendali
Perdite durevoli di valore
Riprese di valore
Altre variazioni
Esistenze finali lorde
Fondo ammortamento iniziale
Ammortamenti del periodo
Altre variazioni
Fondo ammortamento finale
Valori di bilancio di fine periodo
188.870
28.805
0
1.519
0
0
1
219.195
-135.833
-21.122
-955
-157.910
61.285
Totale
Altre
2.971
155
0
0
0
0
-1
3.125
-1.136
-271
1
-1.406
1.719
191.841
28.960
0
1.519
0
0
0
222.320
-136.969
-21.393
-954
-159.316
63.004
Le altre attività immateriali sono costituite prevalentemente dai costi del software ad utilizzo
pluriennale.
Tali attività hanno tutte vita utile definita e sono ammortizzate con aliquote comprese tra il 20% ed il
33%. Nel corso dell’esercizio non sono emerse perdite durevoli di valore.
Per quanto riguarda gli acquisti, le poste più significative, per un importo pari a 20.070 migliaia di euro,
sono relative alla Capogruppo e hanno riguardato i seguenti progetti: BOA (Back Office rete Agenziale),
Montesconti (Gestione flessibilità commerciale), Nuova piattaforma WEB (Evoluzione del nuovo Sito di
RMA e delle altre compagnie del Gruppo), Sinistri WEB (Aggiornamento tecnologico Gestionale
Sinistri). Si segnala inoltre un incremento di 8.251 migliaia di euro per lo sviluppo del nuovo sistema
informativo PES da parte della controllata spagnola Reale Seguros Generales S.A.
Nell’ambito delle altre attività immateriali, l’incremento è interamente relativo all’acquisizione di un
portafoglio polizze realizzata da Reale Seguros Generales S.A.
2. ATTIVITÀ MATERIALI
Ammontano complessivamente a 159.588 migliaia di euro e registrano, rispetto al 31.12.10, una
variazione positiva pari a 620 migliaia di euro. Il prospetto che segue ne illustra la composizione:
(in migliaia di euro)
Immobili uso impresa:
. Terreni
. Fabbricati
. Fondo ammortamento fabbricati
Valore netto
Altre attività materiali:
. Valore lordo
. Fondo ammortamento
Valore netto
Totale
376
RELAZIONI E BILANCI 2011
31.12.2011
31.12.2010
variazione
67.562
82.630
-25.324
124.868
65.089
83.261
-24.572
123.778
2.473
-631
-752
1.090
189.749
-155.029
34.720
159.588
182.237
-147.047
35.190
158.968
7.512
-7.982
-470
620
Immobili uso impresa
Gli immobili iscritti nell’ambito delle attività materiali sono quelli destinati all’esercizio dell’impresa.
Sono rilevati al costo e, previo scorporo del terreno, sono ammortizzati sistematicamente in base alla
loro vita utile. In particolare si segnala che l’aliquota di ammortamento utilizzata corrisponde
prevalentemente al 3%. Lo scorporo del terreno è avvenuto sulla base di perizie effettuate nel corso
del 2005 e che hanno fornito un parametro attendibile per l’individuazione dei valori alla data di
transizione (1/1/04)
Il valore degli immobili del Gruppo è annualmente sottoposto a verifica. In particolare le compagnie
assicurative devono osservare le disposizioni dell’Istituto di Vigilanza in merito alla determinazione del
valore corrente dei propri investimenti immobiliari.
Per quanto riguarda gli immobili uso impresa si segnala che il valore contabile è inferiore di 74 milioni
di euro rispetto a quello di mercato determinato dalle perizie.
La tabella che segue illustra la movimentazione della voce:
(in migliaia di euro)
Esistenze iniziali lorde
Acquisti
Spese incrementative
Decrementi per cessione o per riclassifica
Incrementi derivanti da aggregazioni aziendali
Perdite durevoli di valore
Riprese di valore
Altre variazioni
Esistenze finali lorde
Terreni
Fabbricati
Totale
65.089
2.382
0
-70
0
0
0
161
67.562
83.261
1.526
5.677
-6.236
0
-483
141
-1.256
82.630
148.350
3.908
5.677
-6.306
0
-483
141
-1.095
150.192
-24.572
-2.201
1.449
-25.324
-24.572
-2.201
1.449
-25.324
57.306
124.868
Fondo ammortamento iniziale
Ammortamenti del periodo
Altre variazioni
Fondo ammortamento finale
Valori di bilancio di fine periodo
67.562
Le variazioni in aumento si riferiscono alle controllate Reale Seguros S.A. e Reale Immobili S.p.A. e
sono relative a nuove acquisizioni.
Le variazioni in diminuzione derivano dall’operazione di conferimento al Fondo Comune di
Investimento Immobiliare di tipo chiuso “Venere” e da altre vendite immobiliari realizzate dalla
controllate Reale Immobili S.p.A.
Le altre variazioni derivano dal cambio di destinazione di alcune unità immobiliari di proprietà della
Capogruppo e delle controllate Reale Immobili S.p.A. e Reale Seguros S.A. Nel corso dell’esercizio, si
è proceduto alla corretta allocazione tra valore del terreno e valore del fabbricato di immobili
acquistati nel corso dell’esercizio precedente dalla controllata Reale Seguros S.A.
377
Altri attivi materiali: la tabella che segue illustra la movimentazione della voce.
(in migliaia di euro)
Altri attivi
Mobilio
Impianti
Esistenze iniziali lorde
Acquisti e spese incrementative
Decrementi per cessione o per riclassifica
Incrementi derivanti da aggregazioni aziendali
Perdite durevoli di valore
Riprese di valore
Altre variazioni
Esistenze finali lorde
99.509
2.233
-1.389
0
0
0
-3
100.350
72.744
6.741
-85
0
0
0
-1
79.399
9.984
12
0
0
0
0
0
9.996
182.237
8.986
-1.474
0
0
0
-4
189.745
Fondo ammortamento iniziale
Ammortamenti del periodo
Altre variazioni
Fondo ammortamento finale
-86.070
-4.825
1.378
-89.517
-51.252
-4.341
55
-55.538
-9.725
-244
-1
-9.970
-147.047
-9.410
1.432
-155.025
10.833
23.861
26
34.720
Valori di bilancio di fine periodo
materiali
Totale
Le altre attività materiali comprendono prevalentemente i beni strumentali in dotazione alle società
del Gruppo per l’esercizio dell’attività, quali mobilio, hardware, impianti e attrezzature.
3. RISERVE TECNICHE A CARICO RIASSICURATORI
Ammontano complessivamente a 497.875 migliaia di euro e si riferiscono al lavoro diretto per 487.125
migliaia di euro e al lavoro indiretto per 10.750 migliaia di euro. Esse risultano così composte:
(in migliaia di euro)
Riserva premi danni
Riserva sinistri danni
Riserva per somme da pagare
Riserve matematiche
Riserve vita di classe D
Altre riserve vita
Totale
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
135.602
304.761
2.193
46.798
8.311
210
497.875
116.745
295.502
3.202
65.857
8.894
67
490.267
18.857
9.259
-1.009
-19.059
-583
143
7.608
Il dettaglio di tali riserve tra cedute e retrocedute è indicato nell’apposito allegato Isvap.
378
RELAZIONI E BILANCI 2011
4. INVESTIMENTI
Sono così composti:
(in migliaia di euro)
31.12.2011
31.12.2010
variazione
988.657
61.326
0
581.942
6.437.577
837.912
8.907.414
1.027.174
76.235
0
495.632
6.492.245
918.097
9.009.383
-38.517
-14.909
0
86.310
-54.668
-80.185
-101.969
Investimenti immobiliari
Partecipazioni in controllate, collegate e j.v.
Investimenti posseduti sino alla scadenza
Finanziamenti e crediti
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie a fair value rilevato a c/ec.
Totale
Investimenti immobiliari
Gli immobili iscritti alla voce Investimenti corrispondono a quelli destinati alla locazione a terzi.
Sono rilevati al costo, conformemente a quanto previsto dallo IAS 16, cui lo IAS 40 rinvia nel caso di
adozione del modello del costo, e, previo scorporo del terreno, sono ammortizzati sistematicamente in
base alla loro vita utile.
Lo scorporo del valore del terreno dal resto del valore dell’immobile è avvenuto, per le società italiane,
sulla base delle perizie effettuate nel corso del 2005 e che hanno fornito un parametro attendibile per
l’individuazione dei valori alla data di transizione (1/1/04). Per quanto riguarda le società spagnole, già
in sede civilistica, in applicazione dei principi nazionali, i valori dei terreni sono rilevati separatamente
rispetto a quelli dei fabbricati.
Si segnala che l’aliquota di ammortamento utilizzata è compresa tra l’1% e il 3%.
Il valore degli immobili del Gruppo è annualmente sottoposto a verifica. In particolare le compagnie
assicurative devono osservare le disposizioni dell’Istituto di Vigilanza in merito alla determinazione del
valore corrente dei propri investimenti immobiliari.
Il valore contabile degli investimenti immobiliari è inferiore di 511 milioni di euro rispetto a quello di
mercato determinato dalle perizie.
La tabella che segue illustra la movimentazione della voce.
(in migliaia di euro)
Esistenze iniziali lorde
Acquisti
Spese incrementative
Decrementi per cessione o per riclassifica
Incrementi derivanti da aggregazioni aziendali
Perdite durevoli di valore
Riprese di valore
Altre variazioni
Esistenze finali lorde
Terreni
Fabbricati
Totale
434.311
0
0
-13.438
0
0
0
263
421.136
670.778
0
5.338
-25.292
0
-125
164
832
651.695
1.105.089
0
5.338
-38.730
0
-125
164
1.095
1.072.831
-77.915
-9.602
3.343
-84.174
-77.915
-9.602
3.343
-84.174
567.521
988.657
Fondo ammortamento iniziale
Ammortamenti del periodo
Altre variazioni
Fondo ammortamento finale
Valori di bilancio di fine periodo
421.136
379
Le variazioni in diminuzione derivano dall’operazione di conferimento al Fondo Comune di
Investimento Immobiliare di tipo chiuso “Venere” (come indicata nella relazione sulla gestione) e da
altre vendite immobiliari realizzate dalla controllata Reale Immobili S.p.A.
Le altre variazioni derivano dal cambio di destinazione di alcune unità immobiliari di proprietà della
Capogruppo e delle controllate Reale Immobili e Reale Seguros. Nel corso dell’esercizio si è proceduto
alla corretta allocazione tra valore del terreno e valore del fabbricato di immobili acquisiti nel corso
dell’esercizio precedente dalla controllata Reale Seguros.
Partecipazioni in controllate, collegate e joint venture
Reale Mutua consolida integralmente tutte le società controllate, comprese quelle che svolgono
attività dissimile. Rientra in questa categoria la partecipazione in Sara Assicurazioni S.p.A., società
collegata valutata con il metodo del patrimonio netto.
Al 31 dicembre la voce ammonta a 61.326 migliaia di euro, il decremento di 14.909 migliaia di euro
rispetto all’esercizio precedente è dovuto all’adeguamento al patrimonio netto pro-quota di Sara
Assicurazioni S.p.A.
Finanziamenti e crediti
La voce è così composta:
(in migliaia di euro)
Titoli di debito
Finanziam. e crediti verso la clientela bancaria
Finanziamenti interbancari
Depositi presso imprese cedenti
Altri finanziamenti e crediti
Totale
31.12.2011
31.12.2010
variazione
52.067
99.805
168.959
7.125
253.986
581.942
54.170
51.031
73.732
9.514
307.185
495.632
-2.103
48.774
95.227
-2.389
-53.199
86.310
La voce Titoli di debito, il cui fair value è pari a 52 milioni di euro circa, accoglie prevalentemente i titoli
obbligazionari delle emissioni speciali ANIA ed un titolo obbligazionario a tasso variabile emesso da
Banca del Piemonte, non quotati in un mercato attivo. Si segnala che, per i titoli di debito appartenenti
a tale categoria, non sono state rilevate perdite di valore.
La voce Finanziamenti interbancari accoglie il credito della consolidata Banca Reale verso altri istituti
di credito per depositi attivi.
Nell’ambito della voce “Altri finanziamenti e crediti” si segnala la partecipazione nella società
CredemAssicurazioni S.p.A. per un importo pari a 24 milioni di euro. In considerazione delle opzioni di
acquisto e di vendita previste dal contratto di compravendita mancano i presupposti per procedere alla
contabilizzazione dell’acquisto (recognition) della partecipazione da parte della Capogruppo. Pertanto,
alla voce “Finanziamenti e crediti” è stato iscritto l’esborso effettuato, maggiorato degli interessi
maturati previsti dal contratto.
La voce “Altri finanziamenti e crediti” include i depositi non a vista e i contratti di pronti contro termine
stipulati dalle società controllate spagnole, per un importo pari a 100 milioni di euro circa; comprende
inoltre, così come previsto dal Regolamento ISVAP n. 7, i crediti verso agenti subentranti per rivalsa su
indennità fine mandato corrisposte ad agenti cessati per un ammontare pari a 73 milioni di euro e
prestiti su polizze vita per 13 milioni di euro.
380
RELAZIONI E BILANCI 2011
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Sono così composte:
(in migliaia di euro)
Titoli di capitale
Titoli di debito
Quote di OICR
Altri investimenti finanziari
Totale
31.12.2011
31.12.2010
variazione
160.716
5.954.012
322.849
0
6.437.577
90.283
6.107.645
294.317
0
6.492.245
70.433
-153.633
28.532
0
-54.668
L’intero portafoglio delle attività finanziarie classificate come disponibili per la vendita è valutato al fair
value, ad eccezione di alcune azioni non quotate, valutate al costo, per un valore di circa 8 milioni di
euro per le quali non risulta determinabile in maniera attendibile il fair value.
Si segnala che i titoli di debito sono composti prevalentemente da titoli obbligazionari emessi da Stati o
da Enti Sovranazionali, come si può desumere nella sezione “Informativa sui rischi (Rischio di
liquidità)”.
Relativamente ai titoli di debito sovrano, si espongono nel seguente prospetto i relativi impatti, per
emittente, sullo stato patrimoniale e sul risultato:
(in migliaia di euro)
Valore
mercato
Nazione
Austria
Australia
Belgio
Canada
Danimarca
Finlandia
Francia
Germania
Grecia
Irlanda
Italia
Lussemburgo
Norvegia
Olanda
Polonia
Portogallo
Regno Unito
Spagna
Stati Uniti
Svezia
Sovranazionali
Totale
31.12.2011
52.109
1.166
123.138
13.847
6.109
37.491
184.274
689.863
3.883
887
3.274.800
7.031
19.372
211.724
4.692
15.524
439
271.006
6.832
43.142
109.367
5.076.696
Riserva Available
Impairment
Valutazione a conto
for sale (AFS)
(AFS)
economico (FVTPL)
1.924
-2
-784
2.038
251
758
2.972
5.303
0
-42
-242.302
236
181
2.237
-469
-2.893
19
-2.987
911
91
2.874
-229.683
0
0
0
0
0
0
0
0
12.379
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
12.379
57
0
41
0
0
15
210
1.277
0
0
-2.466
0
0
346
0
0
0
143
0
0
-41
-418
La riserva su attività finanziarie disponibili per la vendita, al lordo delle imposte e al lordo delle
imputazioni originate dallo shadow accounting, è così suddivisa:
381
x
Plusvalenze latenti per un importo di circa 39 milioni di euro;
x
Minusvalenze latenti per un importo di circa 323 milioni di euro.
(in migliaia di euro)
impairment
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di OICR
Totale
al 31.12.2011
al 31.12.2010
12.379
2.085
519
14.983
66
3.027
0
3.093
Per quanto riguarda le riduzioni di valore riconosciute a conto economico nel periodo, si riepilogano di
seguito gli importi per ciascuna tipologia di attività finanziaria:
Si segnala che, in base ai criteri di obiettiva evidenza di impairment stabiliti, alla data di riferimento
risultano quote di OICR alle quali applicare una riduzione di valore per un importo pari a 60 migliaia di
euro. Si è proceduto inoltre a rilevare delle riduzioni di valore, con impatto a conto economico, sui titoli
di capitale e quote di OICR che avevano subito impairment alla fine del precedente esercizio, secondo
quanto previsto dai principi IAS/IFRS, per un importo complessivo di 2.544 migliaia di euro.
Si segnala che, a seguito della proposta di ristrutturazione del debito sovrano della Grecia, la Società
ha provveduto a svalutare i titoli di stato ellenici, per un importo di circa 12.379 migliaia di euro,
utilizzando il valore di mercato alla data di riferimento.
Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico
Sono così dettagliate:
(in migliaia di euro)
Att. finanziarie possedute per
essere negoziate
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di OICR
Altri investimenti finanziari
Totale
Titoli di debito
Att. finanziarie designate a f.v. Titoli di capitale
rilevato a c/ec.
Quote di OICR
Altri investimenti finanziari
Totale
Totale attivita finanziarie rilevate a c/ec.
31.12.2011
31.12.2010
variazione
14.527
0
826
11.285
26.638
440.933
77.612
290.739
1.990
811.274
837.912
37.829
0
2.081
10.085
49.995
471.611
85.094
309.129
2.268
868.102
918.097
-23.302
0
-1.255
1.200
-23.357
-30.678
-7.482
-18.390
-278
-56.828
-80.185
Le “Attività finanziarie possedute per essere negoziate” sono prevalentemente composte, per un
importo pari a 14,5 milioni di euro, da titoli di debito detenuti per la negoziazione nel breve periodo
dalla controllata Banca Reale S.p.A. e da strumenti finanziari derivati per un importo pari a 11 milioni
di euro (per ulteriori dettagli si rimanda alla sezione “Parte F – Informazioni sui rischi – strumenti
finanziari derivati”).
All’interno delle “Attività Finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico” sono compresi
gli investimenti il cui rischio è a carico degli assicurati vita e derivanti dalla gestione dei fondi pensione
per 668 milioni di euro. In tale voce sono inoltre comprese 67 quote del Fondo Comune di Investimento
382
RELAZIONI E BILANCI 2011
Immobiliare di tipo “chiuso” Venere, sottoscritte dalla controllata Reale Immobili S.p.A. a fronte del
conferimento degli immobili a tale Fondo gestito dalla Società IDeA FIMIT SGR S.p.A. per un importo
pari a 33,5 milioni di euro.
Le “Attività finanziarie possedute per essere negoziate” comprendono minusvalenze nette da
valutazione per un importo complessivo di circa 1 milione di euro, mentre le “Attività finanziarie
designate a fair value rilevato a conto economico” comprendono minusvalenze nette da valutazione per
un importo complessivo di 48 milioni di euro.
Si segnala che nel corso dell’esercizio non sono avvenute riclassificazioni tra le categorie di attività
sopra riportate e non sono stati effettuati trasferimenti tra il livello 1 ed il livello 2 della scala
gerarchica del fair value. Inoltre, non si registrano variazioni degli strumenti finanziari del livello
gerarchico 3 (per ulteriori informazioni si rimanda agli allegati “Dettaglio delle attività e passività
finanziarie per livello” e “Dettaglio delle variazioni delle attività e delle passività finanziarie del livello
3”).
5. CREDITI DIVERSI
Ammontano a 817.879 migliaia di euro e registrano, rispetto al 31.12.2010, un incremento pari a
20.677 migliaia di euro. Sono così composti:
(in migliaia di euro)
Crediti derivanti da operazioni di ass.diretta
Crediti derivanti da operazioni di riassicuraz.
Altri crediti
Totale
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
658.407
12.871
146.601
817.879
643.394
9.348
144.460
797.202
15.013
3.523
2.141
20.677
Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali e degli altri crediti sia allineato al loro fair
value. I crediti commerciali non producono interessi e hanno scadenze a breve.
Con riferimento ai crediti verso assicurati, agenti e compagnie di assicurazione e riassicurazione, il
Gruppo non presenta particolari concentrazioni del rischio di credito in quanto l’esposizione creditoria
risulta parcellizzata su un largo numero di controparti.
Crediti derivanti da operazioni di assicurazione diretta
La voce è così composta:
(in migliaia di euro)
Crediti verso assicurati
Crediti verso agenti
Crediti verso compagnie c/correnti
Somme da recuperare
Totale
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
389.717
191.196
33.270
44.224
658.407
378.907
198.729
23.677
42.081
643.394
10.810
-7.533
9.593
2.143
15.013
Si segnala che i crediti verso assicurati sono esposti al netto delle svalutazioni effettuate pari a 33.486
migliaia di euro. Il fondo svalutazione crediti è principalmente appostato sui rami infortuni, incendio,
altri danni ai beni R.C.Generale e cauzione.
Il fondo svalutazione crediti appostato sui crediti verso agenti ammonta a 6.879 migliaia di euro e i
crediti verso compagnie conti correnti sono esposti al netto del fondo svalutazione crediti per 1.342
migliaia di euro.
383
Crediti derivanti da operazione di riassicurazione:
Ammontano a 12.871 migliaia di euro al netto del relativo fondo svalutazione pari a 1.754 migliaia di
euro.
La tabella sottostante ne riporta il dettaglio:
(in migliaia di euro)
Crediti verso compagnie di riassicurazione
Crediti verso intermediari di riassicurazione
Totale
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
11.535
1.336
12.871
7.259
2.089
9.348
4.276
-753
3.523
Altri crediti
La voce è così composta:
(in migliaia di euro)
Crediti verso inquilini
Crediti verso Erario
Crediti diversi
Totale
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
26.593
86.089
33.919
146.601
29.571
79.604
35.285
144.460
-2.978
6.485
-1.366
2.141
Gli “altri crediti” sono esposti al netto del fondo svalutazione crediti per un importo complessivo pari a
8.673 migliaia di euro, di cui 6.743 migliaia di euro riferibili a crediti verso inquilini.
I crediti verso erario comprendono i crediti verso l’amministrazione finanziaria diversi da quelli per
imposte sul reddito dell’esercizio. In particolare comprendono gli importi a credito sull’IVA nonché gli
acconti versati dell’imposta sui premi di assicurazione.
La voce crediti diversi comprende principalmente i crediti della capogruppo verso la CONSAP per la
gestione del Fondo Vittime Strada per 7.308 migliaia di euro ed i crediti per la gestione dei sinistri steri
per 7.236 migliaia di euro.
6. ALTRI ELEMENTI DELL’ATTIVO
Ammontano a 454.952 migliaia di euro e registrano, rispetto al 31.12.10, un incremento pari a 142.539
migliaia di euro. Sono così composti:
(in migliaia di euro)
Attività non correnti o di un gruppo in dismissione
possedute per la vendita
Attività fiscali correnti
Attività fiscali differite
Altre attività
Totale
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
0
101.111
271.915
68.059
441.085
1.084
107.358
133.749
70.222
312.413
-1.084
-6.247
138.166
-2.163
128.672
Attività fiscali correnti
Le attività fiscali correnti si riferiscono a crediti verso l’erario per ritenute e crediti per imposte sul
reddito. Comprendono inoltre, in ottemperanza a quanto disposto dal Regolamento ISVAP n. 7, gli
384
RELAZIONI E BILANCI 2011
importi derivanti dalla contabilizzazione dell’imposta di cui all’art. 1 comma 2 del D.L. n. 209/02 come
convertito dall’art.1della legge 265/2005 e successive modificazioni.
Attività fiscali differite
Le attività fiscali differite sono calcolate sull’ammontare complessivo delle differenze temporanee fra
il valore contabile delle attività e passività di bilancio ed il rispettivo valore fiscale secondo quanto
previsto dallo IAS 12 e nella misura in cui sia probabile il loro recupero.
Le differenze temporanee sono originate principalmente dalle rettifiche di valore su titoli classificati
nella categoria delle “attività finanziarie disponibili per la vendita” per circa 100 milioni di euro, dalle
variazioni delle riserve sinistri per circa 49 milioni di euro, dalle svalutazioni di crediti verso assicurati
e altri crediti per circa 42 milioni di euro, dagli accantonamenti ai fondi rischi e oneri per circa 21
milioni di euro e dalle perdite fiscali per circa 46 milioni di euro.
Altre attività
Le altre attività ammontano a 68.059 migliaia di euro, registrano un decremento di 2.163 migliaia di
euro rispetto al 31.12.10 e sono così dettagliate:
(in migliaia di euro)
Regolazioni premio
Indennizzi agenti cessati in attesa di rivalsa
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
44.892
42.306
2.586
9.914
11.007
-1.093
Attività diverse
13.253
16.909
-3.656
Totale
68.059
70.222
-2.163
Tra le attività diverse le voci più significative risultano essere i pagamenti dei sinistri in attesa di
abbinamento.
7. DISPONIBILITÀ LIQUIDE
A fine esercizio ammontano a 85.075 migliaia di euro contro 519.990 migliaia di euro del 31.12.2010. Il
decremento è imputabile alla disponibilità che si è resa necessaria predisporre alla chiusura
dell’esercizio precedente per la liquidazione di un contratto finanziario di importo particolarmente
elevato eseguita nel mese di gennaio 2011.
Comprendono i conti correnti bancari e i depositi a breve detenuti dal Gruppo. Il valore contabile di tali
attività è allineato al loro fair value.
385
1. PATRIMONIO NETTO
Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo ammonta a 1.519.609 migliaia di euro, mentre quello di
pertinenza di terzi ammonta a 14,575 migliaia di euro per un totale complessivo di 1.534.184 migliaia
di euro. La movimentazione delle singole voci è esposta nel Prospetto delle variazioni del Patrimonio
Netto.
(in migliaia di euro)
Patrimonio netto di pertinenza del gruppo:
Capitale
Altri strumenti patrimoniali
Riserve di capitale
Riserve di utili e altre riserve patrimoniali
(Azioni proprie)
Riserva per differenze di cambio nette
Utili o perdite su attività finanziarie disp. per la vendita
Altri utili o perdite rilevati direttamente nel patrimonio
Utile (perdita) dell'esercizio
Totale di pertinenza del gruppo
Patrimonio netto di pertinenza di terzi:
Capitale e riserve di terzi
Utili o perdite rilevati direttamente nel patrimonio
Utile (perdita) dell'esercizio di terzi
Totale di pertinenza di terzi
Totale Patrimonio Netto
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
60.000
0
0
1.645.040
0
0
-177.005
-16.531
8.105
1.519.609
60.000
0
0
1.641.901
0
0
-30.154
-229
3.206
1.674.724
0
0
0
3.139
0
0
-146.851
-16.302
4.899
-155.115
12.925
-237
1.887
14.575
1.534.184
10.503
-288
1.278
11.493
1.686.217
2.422
51
609
3.082
-152.033
Per quanto riguarda la voce “Riserve di utili e altre riserve patrimoniali”, la composizione è la
seguente:
(in migliaia di euro)
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
190.330
190.141
189
1.136.382
1.133.435
2.947
1.931
1.931
0
Altre riserve patrimoniali
166.522
144.616
21.906
Riserve di consolidamento e di prima applicazione dei principi
IAS/IFRS
149.875
171.778
-21.903
1.645.040
1.641.901
3.139
Riserva legale
Fondo di riserva ordinario
Riserva straordinaria
Totale
Per quanto riguarda la voce “utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita”, il cui saldo
alla chiusura dell’esercizio precedente era pari a -30.154 migliaia di euro, si segnala che nel corso
dell’esercizio sono stati trasferiti a conto economico perdite per 19.158 migliaia di euro, in
conseguenza del realizzo delle attività finanziarie sottostanti e dell’impairment sugli attivi.
In merito alle informazioni richieste dallo IAS 1.124A, la Capogruppo RMA persegue obiettivi, politiche
e procedure di gestione del capitale che sono strettamente connesse alla caratteristica di mutua
assicurazione della società. In virtù di tale forma giuridica, la gestione del capitale è improntata a
massimizzare nel tempo la solidità patrimoniale del Gruppo in relazione agli impegni presi verso i
soci-assicurati.
Il capitale gestito corrisponde con la totalità del Patrimonio Netto ed è soggetto ai requisiti minimi
definiti dall’Organo di vigilanza attraverso le disposizioni emanate in materia di calcolo della solvibilità
corretta di un’impresa di assicurazione e calcolati, nel caso specifico, secondo il metodo del bilancio
386
RELAZIONI E BILANCI 2011
consolidato. In particolare, ai fini della determinazione degli elementi costitutivi del margine di
solvibilità, il Patrimonio Netto di Gruppo viene assunto nella sua interezza ad eccezione delle seguenti
voci:
- utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita
- riserva derivante da variazioni nel patrimonio netto nel patrimonio netto delle partecipate
L’eccedenza degli elementi costitutivi del margine di solvibilità del Gruppo, rispetto all’ammontare
corretto richiesto (pari a 668 milioni di euro), ammonta a 481 milioni di euro, contro 688 milioni di euro
alla chiusura dell’esercizio precedente. La variazione è sostanzialmente legata al valore negativo della
riserva su attività finanziarie disponibili per la vendita alla chiusura dell’esercizio.
RACCORDO FRA BILANCIO CIVILISTICO DELLA CAPOGRUPPO E BILANCIO CONSOLIDATO IAS/IFRS
(in migliaia di euro)
Risultato d'eserci zio
Patrimonio netto
31.12.2011
31.12.2010
31.12.2011
31.12.2010
-85.889
3.134
1.445.691
1.531.579
-274
0
622
-139
-13.869
688
771
-929
2.478
1.045
-929
1.856
Rettifiche su titoli AFS al netto delle passività differite
verso assicurati (IAS 39)
0
0
-174.625
-27.105
Effetto fiscale su titoli AFS al netto delle passività differite
verso assicurati
0
0
59.931
8.761
Bilancio Capogruppo (principi local)
Rideterminazione valore immobili (IAS 16 - IAS 40)
Rettifiche ai fondi di accantonamento (IAS 36)
Rideterminazione T.F.R. (IAS 19)
Rettifiche su attività finanziarie a c/ec. (IAS 39)
127.383
46.492
222.483
95.100
Azzeram. riserve catastrofali, perequazione, altre (IFRS 4)
-2.934
3.118
60.170
63.104
Passività differite verso assicurati a c/ec. (IFRS 4)
18.815
1.720
-6.322
-25.137
Altre rettifiche minori
43
162
827
784
-51.943
-16.265
-100.588
-48.646
5.823
25.041
1.509.887
1.600.412
46.516
34.330
-36.673
14.678
4.534
2.465
-788
-9.417
183
-59
46.708
-498
185
62.286
-2.649
659
-47.302
-3.143
0
-46.871
0
0
0
0
0
0
-636
-26
Bilancio Consolidato IAS/IFRS
8.105
3.207
1.519.609
1.674.724
Quote terzi
1.887
1.278
14.575
11.493
Totale
9.992
4.485
1.534.184
1.686.217
Effetto fiscale su poste in riconciliazione
Bilancio Capogruppo IAS/IFRS
Effetto derivante dal consolidamento delle partecipazioni
di controllo
Effetto derivante dal consolidamento delle partecipazioni
valutate con il metodo del patrimonio netto
Eliminazione effetti operazioni infragruppo
Effetti fiscali delle rettifiche di consolidamento
Eliminazione dividendi infragruppo di Società:
. consolidate integralmente
. consolidate con il metodo del patrimonio netto
Altre rettifiche di consolidamento
387
2. ACCANTONAMENTI
Gli accantonamenti ammontano a 68.935 migliaia di euro mentre al 31.12.2010 erano pari a 68.825
migliaia di euro. Si riferiscono ad ammontari per i quali é incerta o la scadenza o l’importo della spesa
futura da sostenere. Sono così dettagliati:
(in migliaia di euro)
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
3.433
3.270
163
65.502
65.555
-53
Accant. connessi ad aspetti fiscali
Altri accantonamenti:
Contenzioso non tributario
8.862
8.011
851
Oneri nei confronti del personale
17.468
12.037
5.431
Rivalse non recuperabili da agenti
20.761
21.756
-995
Altri oneri
18.411
23.751
-5.340
68.935
68.825
110
Totale
La movimentazione degli Altri accantonamenti avvenuta nell’esercizio è così riepilogabile:
(in migliaia di euro)
Oneri nei
Contenzioso
non tributario
Rivalse non
confr. del
rec. da agenti
personale
Altri oneri
Totale
Esistenze iniziali
8.011
12.037
21.756
23.751
65.555
Accantonamenti
3.023
6.574
141
2.904
12.642
-2.172
-1.143
-1.136
-8.244
-12.695
Utilizzi
Altre variazioni
0
0
0
0
0
Esistenze finali
8.862
17.468
20.761
18.411
65.502
Nell’ambito degli accantonamenti per oneri nei confronti del personale si segnalano gli
accantonamenti stanziati dalle società assicurative italiane del Gruppo per il rinnovo del CCNL.
Con riferimento al complesso degli accantonamenti effettuati, non è stato fatto ricorso a processi di
attualizzazione, eccezion fatta per il fondo relativo alle rivalse non recuperabili, per il quale lo
stanziamento è stato effettuato sulla base della stima attualizzata degli effetti economici derivanti
dalle future liquidazioni delle indennità di cessazione mandato agenti.
388
RELAZIONI E BILANCI 2011
3. RISERVE TECNICHE
Ammontano a 8.409.967 migliaia di euro contro 8.224.650 migliaia di euro del 31.12.2010 e sono così
composte:
(in migliaia di euro)
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
Rami danni:
Riserva premi
1.179.054
1.168.086
10.968
Riserva sinistri
3.166.525
3.087.716
78.809
Altre
3.331
5.531
-2.200
Totale rami danni
4.348.910
4.261.333
87.577
Rami vita:
Riserve matematiche
3.336.326
3.143.867
192.459
48.538
58.717
-10.179
668.351
722.798
-54.447
7.842
37.935
-30.093
Totale rami vita
4.061.057
3.963.317
97.740
Totale riserve tecniche
8.409.967
8.224.650
185.317
Riserva per somme da pagare
Ris. tecn. allorchè il rischio dell'invest. è supportato dagli
assicurati e derivanti da gest. dei f.di pensione
Altre
Rami danni
Nell’ambito delle riserve sinistri, le riserve stanziate a fronte di sinistri avvenuti e non ancora
denunciati (IBNR) ammontano a 342.380 migliaia di euro.
La voce altre riserve comprende la riserva di senescenza accantonata in applicazione dell’articolo 47
del regolamento ISVAP n. 16/2008 nonché la riserva appostata a seguito della verifica di congruità
della riserva premi. In particolare è stata accantonata una riserva per rischi in corso pari a 564
migliaia di euro, determinata secondo il metodo empirico suggerito dall’Istituto di Vigilanza e ritenuta
idonea a soddisfare quanto previsto dall’IFRS4 in tema di verifica di congruità della riserva premi.
Rami vita
Le riserve matematiche appostate su contratti finanziari con componenti di partecipazione
discrezionale ammontano a 2.299.855 migliaia di euro.
Per i contratti classificati come “contratti assicurativi” e per quelli classificati come “strumenti
finanziari con partecipazione discrezionale”, per i quali viene mantenuto lo stesso criterio di
contabilizzazione e di valutazione in uso per il bilancio italiano come prescritto dal par. 15 dell’IFRS 4, è
stato effettuato il LAT – Liability Adequacy, consistente nel verificare l’adeguatezza delle “riserve
tecniche nette” mediante il confronto con la “riserva realistica”, determinata sulla base del valore
attuale dei flussi di cassa.
I risultati del test, descritti nella parte F “Informazioni sui rischi”, hanno dimostrato l’adeguatezza delle
riserve esposte a bilancio per tutte le compagnie del gruppo RMA.
La voce “Altre riserve” comprende la Riserva per spese future (art. 31 regolamento ISVAP n. 21/2008)
per 17.041 migliaia di euro, la Riserva premi assicurazioni complementari per 190 migliaia di euro e
la Riserva relativa a passività differite verso assicurati, accantonata in applicazione del criterio dello
shadow accounting e pari a – 9.389 migliaia di euro.
389
4. PASSIVITÀ FINANZIARIE
Il prospetto che segue illustra la composizione delle passività finanziarie.
(in migliaia di euro)
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
13.502
2.949
10.553
1.690
2.695
-1.005
Altre passività finanziarie
399.934
425.452
-25.518
Totale
415.126
431.096
-15.970
Passività finanziarie a fair value rilevato a c/economico:
. possedute per essere negoziate
. designate a f.v. con impatto a c/economico
Passività finanziarie possedute per essere negoziate
Le passività finanziarie detenute per la negoziazione, che ammontano a 13.502 migliaia di euro, si
riferiscono a contratti di interest rate swap sottoscritti dalla Capogruppo per un nozionale complessivo
di 13.120 migliaia di euro, di cui 6.000 miglia di euro sottoscritti nel mese di marzo 2011 (per ulteriori
dettagli si rimanda alla parte F"Informazioni sui rischi - strumenti finanziari derivati").
Passività finanziarie a fair value rilevato a conto economico
Ammontano a 1.690 migliaia di euro e sono costituiti interamente da passività relative a contratti
finanziari non rientranti nell’ambito dell’IFRS 4 e contabilizzate con la tecnica del deposit accounting.
In particolare, derivano interamente da contratti per i quali il rischio dell’investimento è sopportato
dagli assicurati.
Altre passività finanziarie
Ammontano a 399.934 migliaia di euro contro 425.452 del 31.12.2010. Sono costituite principalmente
da depositi ricevuti dai riassicuratori per 93.393 migliaia di euro, da prestiti obbligazionari emessi da
Banca Reale e distribuiti presso la propria clientela per 110.176 migliaia di euro e da debiti verso la
clientela bancaria per 156.726 migliaia di euro. Il fair value di tali voci è allineato ai rispettivi valori
contabili.
5. DEBITI
I debiti ammontano a 342.067 migliaia di euro; il dettaglio della voce e la variazione rispetto
all’esercizio precedente sono riportati nella tabella sottostante:
(in migliaia di euro)
31.12.2011
31.12.2010
156.707
149.732
6.975
17.913
26.882
-8.969
Altri debiti
167.447
612.902
-445.455
Totale
342.067
789.516
-447.449
Debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta
Debiti derivanti da operazioni di riassicurazione
390
RELAZIONI E BILANCI 2011
Variazione
Debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta:
(in migliaia di euro)
Debiti verso agenti
Debiti verso assicurati
Fondi di garanzia
Debiti verso compagnie c/correnti
Totale
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
133.995
124.115
9.880
11.129
16.059
-4.930
3.109
1.460
1.649
8.474
8.098
376
156.707
149.732
6.975
Debiti derivanti da operazioni di riassicurazione:
(in migliaia di euro)
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
Debiti verso compagnie di riassicurazione
16.168
26.095
-9.927
Debiti verso intermediari di riassicurazione
1.745
787
958
17.913
26.882
-8.969
Totale
Debiti diversi:
(in migliaia di euro)
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
Trattamento di fine rapporto
14.857
16.852
-1.995
Debiti per imposte assicurati
65.793
64.022
1.771
9.393
8.857
536
Debiti per oneri tributari diversi
Debiti verso enti previdenziali e assistenziali
Debiti verso fornitori
Depositi cauzionali inquilini
7.917
7.591
326
28.094
27.086
1.008
8.376
8.548
-172
Debiti per gestione personale
15.722
15.505
217
Altri debiti
17.295
464.441
-447.146
167.447
612.902
-445.455
Totale
Secondo le disposizioni dell’ISVAP, contenute nel Regolamento n. 7, la passività relativa al trattamento
di fine rapporto è stata iscritta alla voce Altri debiti.
Relativamente a questa passività, si segnala che in base alla Legge n. 296 del 27 dicembre 2006, le
imprese con almeno 50 dipendenti versano mensilmente ed obbligatoriamente, in conformità alla
scelta effettuata dal dipendente, le quote di Trattamento di Fine Rapporto (TFR) maturato
successivamente al 1° gennaio 2007, ai Fondi di previdenza complementare di cui al D.Lgs. 252/05
ovvero ad un apposito Fondo per l’erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei trattamenti
di fine rapporto di cui all’art.2120 del Codice Civile (di seguito Fondo di Tesoreria) istituito presso
l’INPS.
Per quanto riguarda la valutazione attuariale della parte di TFR maturato al 31 dicembre 2006, questa
si è basata su assunzioni demografiche e economico-finanziarie.
391
Le ipotesi demografiche sono state aggiornate attraverso l’osservazione dei trend storici della
Capogruppo delle cause di eliminazione della passività (decessi, pensionamenti, dimissioni, anticipi,
previdenza complementare).
Le ipotesi economico-finanziarie hanno riguardato:
x
l’inflazione;
x
i tassi di attualizzazione.
Con riferimento alla prima assunzione, è stato ipotizzato uno scenario inflazionistico pari all’1,5%,
costante a partire dal 2012, indicato dal documento “Decisione di Finanza Pubblica”.
Per quanto riguarda il tasso di attualizzazione, ai sensi dello IAS 19, è stato adottato un tasso
determinato con riferimento ai rendimenti di mercato di titoli obbligazionari di aziende primarie alla
data di valutazione. A tale proposito, è stata utilizzata la curva dei tassi di interesse “composite” di titoli
emessi da emittenti Corporate di rating A della classe “Investment Grade” dell’area Euro al
31 dicembre 2011.
Si segnala infine che il Gruppo, ha scelto di non applicare il metodo cosiddetto del “corridoio”, per cui
gli utili e le perdite attuariali vengono rilevate integralmente a conto economico.
La movimentazione negli ultimi due esercizi di tale passività è così riassumibile:
(in migliaia di euro)
Valore bilancio inizio periodo
Accantonamenti dell'esercizio
Costi per interessi
Utili/(perdite) attuariali
Liquidazioni
Valore bilancio fine periodo
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
16.852
0
287
-786
-1.496
14.857
19.218
0
248
-858
-1.756
16.852
-2.366
0
39
72
260
-1.995
Il decremento della voce altri debiti è principalmente legato al pagamento di un contratto finanziario
con elementi di partecipazione discrezionale di rilevante importo giunto a scadenza alla chiusura
dell’esercizio precedente e liquidato nel mese di gennaio del corrente anno.
6. ALTRI ELEMENTI DEL PASSIVO
Ammontano a 452.762 migliaia di euro e sono dettagliati nella tabella che segue:
(in migliaia di euro)
31.12.2011
Passività di un gruppo in dismissione posseduto per la
vendita
31.12.2010
Variazione
0
0
0
Passività fiscali correnti
5.350
4.746
604
Passività fiscali differite
364.164
284.629
79.535
Altre passività
Totale
83.248
80.277
2.971
452.762
369.652
83.110
Le passività fiscali differite, pari a 364.164 migliaia di euro, accolgono l’effetto fiscale di tutte le
differenze temporanee di natura patrimoniale o economica destinate a riversarsi negli esercizi futuri.
La voce comprende circa 194 milioni di euro relativi alle differenze tra valori contabili e valori fiscali
392
RELAZIONI E BILANCI 2011
degli investimenti immobiliari, circa 106 milioni di euro relativi a rettifiche su attività finanziarie e circa
27 milioni di euro relativi all’azzeramento delle riserve catastrofali, perequazione e altre riserve
speciali.
Altre passività:
(in migliaia di euro)
Conti transitori di riassicurazione
Passività relative a benefici per i dipendenti
Provvigioni su regolazioni premio
Commissioni attive differite connesse a contratti di
investimento
Passività diverse
Totale
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
89
38.714
8.626
151
36.767
7.746
-62
1.947
880
0
35.819
83.248
1
35.612
80.277
-1
207
2.971
In ottemperanza al Regolamento ISVAP n. 7, le passività relative a benefici definiti e ad altri benefici a
lungo termine per i dipendenti, diversi dal trattamento di fine rapporto, sono stati iscritti alla voce Altre
passività. Si tratta in particolare, come dettagliato in tabella, della copertura sanitaria per i dirigenti in
quiescenza, dei premi di anzianità riconosciuti ai dipendenti in base al C.C.N.L., nonché del
Trattamento di Previdenza Aziendale aggiuntivo istituito presso la Capogruppo.
(in migliaia di euro)
Copertura sanitaria dirigenti
Premi di anzianità
Trattamento previdenziale capogruppo
Totale
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
7.925
9.049
21.740
38.714
6.460
7.850
22.457
36.767
1.465
1.199
-717
1.947
L’ammontare di tali passività è determinato sulla base di metodologie attuariali. In particolare, le
ipotesi economico – finanziarie adottate nella valutazione dei premi di anzianità rispecchiano
integralmente quelle adottate nella valutazione del TFR mentre per quanto riguarda la copertura
sanitaria dei dirigenti in quiescenza, ferme restando le ipotesi adottate in tema di inflazione e tassi di
attualizzazione, è stato ipotizzato il tasso di crescita dei rimborsi futuri analizzando i dati storici della
capogruppo e scomponendo l’incremento in adeguamenti inflattivi e aumenti dovuti all’invecchiamento
della popolazione.
Per quanto riguarda il trattamento previdenziale aggiuntivo della capogruppo, nell’ambito delle attività
finanziarie disponibili per la vendita sono identificati specifici attivi a copertura del piano previdenziale
per un importo pari alla passività iscritta.
393
PARTE D – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
1.1 PREMI NETTI
I premi netti consolidati ammontano a 3.174.257 migliaia di euro contro 3.124.627 migliaia di euro del
precedente esercizio. I premi lordi contabilizzati di Gruppo ammontano invece a 3.498.831 migliaia di
euro e registrano un incremento dell’1,98% rispetto all’esercizio 2010. La componente dei premi ceduti
in riassicurazione ammonta a 330.807 migliaia di euro contro 293.568 migliaia di euro del precedente
esercizio.
(in migliaia di euro)
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
Premi lordi Rami Vita
Premi lordi Rami Danni
Totale Premi lordi contabilizzati
(-) Variazione importo lordo riserva premi
664.514
2.834.317
3.498.831
4.007
672.951
2.758.037
3.430.988
8.945
-8.437
76.280
67.843
-4.938
Premi lordi di competenza
3.494.824
3.422.043
72.781
Premi ceduti Rami Vita
Premi ceduti Rami Danni
Totale Premi ceduti
(-) Variazione riserva premi a carico riassicuratori
11.983
318.824
330.807
10.240
14.563
279.005
293.568
-3.848
-2.580
39.819
37.239
14.088
Premi ceduti in riassicurazione di competenza
320.567
297.416
23.151
3.174.257
3.124.627
49.630
Premi netti
Si segnala che l’adozione del principio contabile IFRS 4 relativo ai contratti assicurativi non ha fatto
emergere, nel portafoglio Rami Danni del Gruppo, l’esistenza di contratti non assicurativi. Nei Rami
Vita i premi contabilizzati relativi a contratti finanziari aventi elementi di partecipazione discrezionale
sono risultati pari a 495.602 migliaia di euro, mentre sono risultati nulli i premi relativi a contratti
finanziari senza partecipazione discrezionale.
La tabella che segue illustra la ripartizione dei premi per Società:
(in migliaia di euro)
Società
Rami danni
diretto
Rami vita
indiretto
diretto
Totale
indiretto 31.12.2011
Totale
Var.
31.12.2010
%
Italia:
Reale Mutua Assicurazioni
Italiana Assicurazioni S.p.A.
Totale
1.371.923
732
496.509
613
1.869.777
1.795.528
4,14
661.825
392
157.010
0
819.227
847.957
-3,39
2.033.748
1.124
653.519
613
2.689.004
2.643.485
1,72
767.690
48
0
0
767.738
765.247
0,33
24.779
0
0
0
24.779
15.550
59,35
Spagna:
Reale Seguros Generales S.A.
Unnim Protecciò S.A.
Cai Seguros Generales S.A.
6.928
0
0
0
6.928
5.048
37,24
Reale Vida y Pensiones S.A.
0
0
10.382
0
10.382
1.658
526,18
799.397
48
10.382
0
809.827
787.503
2,83
2.833.145
1.172
663.901
613
3.498.831
3.430.988
1,98
Totale
Valore di bilancio
394
RELAZIONI E BILANCI 2011
1.2 COMMISSIONI ATTIVE
Le commissioni attive ammontano a 11.982 migliaia di euro contro 12.907 migliaia di euro registrate
nel precedente esercizio. Sono costituite principalmente da commissioni bancarie per 4.186 migliaia di
euro e da commissioni su prodotti unit e index linked per 7.795 migliaia di euro.
1.3 PROVENTI NETTI DERIVANTI DA STRUMENTI FINANZIARI A FAIR VALUE RILEVATO A CONTO
ECONOMICO
La tabella che segue illustra la composizione dei proventi e degli oneri sugli investimenti e sulle
passività finanziarie.
(in migliaia di euro)
Interessi
netti
Altri
Proventi
netti
Perdite
Utili
Utili da
realizzati realizzate
valutaz.
Perdite
da
valutaz.
Totale
Totale
31.12.2011 31.12.2010
Variazione
Derivanti da:
Attività finanziarie
possedute per essere
negoziate
3.759
97
3.101
-7
610
-1.473
6.087
5.562
525
28.946
-7.393
5.871
-12.361
10.934
-59.284
-33.287
42.611
-75.898
0
0
0
-1.000
0
-9.616
-10.616
-1.122
-9.494
0
-17
0
0
0
0
-17
-5.118
5.101
32.705
-7.313
8.972
-13.368
11.544
-70.373
-37.833
41.933
-79.766
Attività finanziarie
designate a fair value
rilevato a conto
economico
Passività finanziarie
possedute per essere
negoziate
Passività finanziarie
designate a fair value
rilevato a conto
economico
Totale
395
1.4–1.5 PROVENTI E ONERI FINANZIARI DA PARTECIPAZIONI IN CONTROLLATE, COLLEGATE E
JOINT VENTURE, DA ALTRI STRUMENTI FINANZIARI E DA INVESTIMENTI IMMOBILIARI
(in migliaia di euro)
Interessi
netti
Altri
Proventi
netti
Perdite
Utili
Perdite
Utili da
realizzati
realizzate
valutaz.
da
valutaz.
Totale
Totale
31.12.2011 31.12.2010
Variazione
Derivante da:
Investimenti
immobiliari
0
68.982
37.860
0
164
-9.728
97.278
62.870
34.408
0
4.535
0
0
0
0
4.535
-9.417
13.952
8.247
-45
0
-57
0
-1.687
6.458
6.771
-313
196.488
4.427
25.652
-29.594
0
-14.983
181.990
215.413
-33.423
3.388
5
0
0
0
0
3.393
2.538
855
2.413
0
0
0
0
0
2.413
1.093
1.320
Partecipazioni in
controllate,
collegate e joint
venture
Finanziamenti e
crediti
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
Crediti diversi
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Altre passività
finanziarie
-4.504
0
188
0
538
-91
-3.869
-3.224
-645
Debiti diversi
-3.118
-2
0
0
0
0
-3.120
-4.207
1.087
202.914
77.902
63.700
-29.651
702
-26.489
289.078
271.837
17.241
Totale
Le perdite da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita sono relative a perdite
durevoli di valore riscontrate dopo l’effettuazione del test di impairment. Si rimanda a quanto illustrato
in nota integrativa nella sezione dell’attivo.
Si segnala inoltre che gli interessi attivi maturati nell’esercizio sulle attività finanziarie che hanno
subito una riduzione durevole di valore sono pari a 549 migliaia di euro.
Nell’ambito dei proventi in partecipazioni controllate, collegate, joint venture si segnala che la voce
altri proventi netti, positiva per 4.535 migliaia di euro, accoglie le quote di risultato delle società
consolidate con il metodo del patrimonio netto di competenza del Gruppo.
1.6 ALTRI RICAVI
Ammontano complessivamente a 78.579 migliaia di euro contro 72.101 migliaia di euro dell’esercizio
precedente e sono così costituiti:
396
RELAZIONI E BILANCI 2011
(in migliaia di euro)
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
Altri proventi tecnici
Provvigioni annullate
Prelievi da fondi
Recuperi spese e oneri amministrativi
Utili real. e ripr. val. su attivi materiali
Differenze cambio positive
Altri proventi e recuperi
Altre sopravvenienze attive
4.364
6.969
32.939
3.427
188
10.020
12.776
7.896
1.278
6.751
34.504
3.402
544
6.556
12.209
6.857
3.086
218
-1.565
25
-356
3.464
567
1.039
Totale
78.579
72.101
6.478
2.1 ONERI RELATIVI AI SINISTRI
Gli oneri netti relativi ai sinistri ammontano complessivamente a 2.537.027 migliaia di euro contro
2.593.992 migliaia di euro dell’esercizio precedente.
Il totale degli importi pagati e della variazione delle riserve tecniche, relativamente al lavoro diretto e
indiretto, ammonta a 2.734.062 migliaia di euro contro 2.789.327 migliaia di euro dell’esercizio
precedente ed è così costituito:
(in migliaia di euro)
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
Gestione Danni:
Importi pagati
Variazione della riserva sinistri
Variazione dei recuperi
Variazione delle altre riserve tecniche
1.989.296
77.067
34.408
-460
1.989.998
65.211
32.552
-419
-702
11.856
1.856
-41
Totale Danni
2.031.495
2.022.238
9.257
598.807
-10.179
167.750
548.506
16.686
202.853
50.301
-26.865
-35.103
-54.447
636
-1.059
103
-53.388
533
702.567
767.089
-64.522
2.734.062
2.789.327
-55.265
Gestione Vita:
Somme pagate
Variazione della riserva per somme da pagare
Variazione delle riserve matematiche
Variazione delle riserve tecniche allorchè il rischio
dell'investimento è sopportato dagli assicurati e derivanti
dalla gestione dei fondi penisone
Variazione delle altre riserve tecniche
Totale Vita
Totale importi pagati e variazione riserve tecniche
La quota a carico riassicuratori ammonta complessivamente a 197.035 migliaia di euro contro 195.335
migliaia di euro dell’esercizio precedente ed è così composta:
397
(in migliaia di euro)
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
Gestione Danni:
Importi pagati
Variazione della riserva sinistri
174.537
11.820
184.330
-3.628
-9.793
15.448
Totale Danni
186.357
180.702
5.655
15.765
-1.010
-4.905
17.256
985
-6.402
-1.491
-1.995
1.497
686
142
2.727
67
-2.041
75
10.678
14.633
-3.955
197.035
195.335
1.700
Gestione Vita:
Somme pagate
Variazione della riserva per somme da pagare
Variazione delle riserve matematiche
Variazione delle riserve tecniche allorchè il rischio
dell'investimento è sopportato dagli assicurati e derivanti
dalla gestione dei fondi penisone
Variazione delle altre riserve tecniche
Totale Vita
Totale quote a carico riassicuratori
2.5 SPESE DI GESTIONE
La tabella che segue illustra la composizione delle spese relative alla gestione distintamente per la
gestione danni e la gestione vita.
(in migliaia di euro)
Gestione Danni:
Provvigioni lorde e altre spese di acquisizione:
Provvigioni di acquisizione
Altre spese di acquisizione
Variazione dei costi di acquisizione differiti
Provvigioni di incasso
(-) Provvigioni e partecipazioni agli utili ricevute dai
riassicuratori
31.12.2010
Variazione
655.132
386.876
156.290
0
111.966
645.004
373.822
160.176
0
111.006
10.128
13.054
-3.886
0
960
81.206
68.038
13.168
573.926
576.966
-3.040
33.647
16.123
14.245
0
3.279
34.472
15.684
15.223
0
3.565
-825
439
-978
0
-286
1.159
1.318
-159
Totale Vita
Spese di gestione degli investimenti
Altre spese di amministrazione
32.488
34.933
129.473
33.154
32.469
123.145
-666
2.464
6.328
Totale spese di gestione
770.820
765.734
5.086
Totale Danni
Gestione Vita:
Provvigioni lorde e altre spese di acquisizione:
Provvigioni di acquisizione
Altre spese di acquisizione
Variazione dei costi di acquisizione differiti
Provvigioni di incasso
(-) Provvigioni e partecipazioni agli utili ricevute dai
riassicuratori
398
31.12.2011
RELAZIONI E BILANCI 2011
2.6 ALTRI COSTI
Ammontano a 157.906 migliaia di euro rispetto a 135.069 migliaia di euro del precedente esercizio. La
voce è dettagliata dalla seguente tabella:
(in migliaia di euro)
Altri oneri tecnici
Annullamento crediti verso assicurati
Accantonamenti a fondi
Oneri amministrativi e spese conto terzi
Ammortamento su attivi materiali
Ammortamento su attivi immateriali
Perd. real./riduz. valore su attivi materiali
Differenze cambio negative
Imposte diverse
Costi società immobiliari e di servizi
Oneri diversi
Altre sopravvenienze passive
Valore di bilancio
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
17.490
37.966
47.286
5.164
4.202
21.393
512
6.305
1.572
5.789
2.476
7.751
17.667
35.882
35.891
4.580
5.054
16.574
14
5.095
2.825
4.902
2.161
4.424
-177
2.084
11.395
584
-852
4.819
498
1.210
-1.253
887
315
3.327
157.906
135.069
22.837
3. IMPOSTE
(in migliaia di euro)
Costi per imposte correnti
Aumento aliquota IRAP
Imposte differite passive sorte nell'esercizio
(-) Imposte differite passive utilizzate nell'esercizio
(-) Imposte differite attive sorte nell'esercizio
Imposte differite attive utilizzate nell'esercizio
Valore di bilancio
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
22.094
3.369
84.484
-16.700
-68.733
12.244
20.492
0
23.926
-8.436
-26.362
11.438
1.602
3.369
60.558
-8.264
-42.371
806
36.758
21.058
15.700
Le imposte dell’esercizio ammontano a 36.758 migliaia di euro e risultano da imposte correnti per
22.094 migliaia di euro, da imposte differite passive nette per 11.295 migliaia di euro e da maggiori
imposte per effetto dell’aumento dell’aliquota IRAP sulle società assicurative italiane per 3.369
migliaia di euro.
La movimentazione delle imposte differite passive presenta un saldo netto negativo per 67.784
migliaia di euro. Tali passività sono generalmente correlate a tutte le differenze temporanee imponibili
sorte, o riversate, nell’esercizio.
Per quanto riguarda la movimentazione delle imposte differite passive si segnala che lo stanziamento
delle stesse è principalmente legato alle rettifiche operate, ai sensi dello IAS 39, sui proventi netti da
investimenti in titoli (per circa 69 milioni di euro), alla rettifica operata, ai sensi dell’IFRS 4, sulle
riserve speciali appostate nei bilanci individuali (per circa 3 milioni) e all’appostamento di imposte
differite sui quattro quinti della plusvalenza fiscale realizzata nell’esercizio con il conferimento da
parte della controllata Reale Immobili S.p.A. di un pacchetto immobiliare al fondo immobiliare chiuso
Venere (per circa 12 milioni di euro).
399
Il riversamento delle differite passive stanziate negli esercizi precedenti è, per contro, principalmente
dovuto alla rettifica operata, ai sensi dell’IFRS 4, sulle riserve speciali appostate nei bilanci individuali
(per circa 4 milioni di euro) e all’utilizzo di imposte differite relative ad operazioni di compravendita
immobiliare (per circa 10 milioni di euro).
Le attività fiscali differite sorte nell’esercizio, al netto di quelle riversate, hanno determinato un minore
onere fiscale per 56.489 migliaia di euro. Le stesse sono state stanziate nella misura in cui risulti
probabile il rientro delle correlate differenze temporanee negli esercizi successivi.
Le imposte differite attive sorte nell’esercizio sono rappresentate principalmente dal riversamento agli
esercizi successivi della variazione della riserva sinistri per circa 12 milioni di euro, dalla svalutazione
di crediti per circa 7 milioni di euro, da accantonamenti a fondi rischi per oneri futuri per circa 4 milioni
di euro, da perdite fiscali pregresse per circa 35 milioni di euro e alle rettifiche operate, ai sensi dello
IAS 39, sui proventi netti da investimenti in titoli per circa 8 milioni di euro.
Per contro, tra gli utilizzi delle imposte anticipate appostate negli esercizi precedenti si segnalano
l’incremento derivante da accantonamenti a fondi rischi e oneri futuri per circa 2 milioni di euro, da
svalutazione crediti per circa 3 milioni di euro, dalla variazione della riserva sinistri per circa 3 milioni
di euro, da perdite fiscali pregresse per circa 1 milione di euro e dalla rettifiche operate, ai sensi dello
IAS 39, sui proventi netti da investimenti in titoli per circa 1 milione di euro.
Le imposte nazionali correnti e le imposte delle controllate estere sono determinate applicando alle
rispettive basi imponibili le aliquote nominali in vigore alla data del bilancio.
Le imposte differite attive e passive sono state calcolate applicando le aliquote che saranno
presumibilmente in vigore alla data del loro rientro.
400
RELAZIONI E BILANCI 2011
PARTE E: INFORMATIVA DI SETTORE
Le tabelle che seguono illustrano la composizione delle voci dello stato patrimoniale e del conto
economico in base al settore di attività. I settori identificati riguardano le gestioni assicurative danni e
vita, il settore immobiliare e dei servizi e il settore bancario.
401
402
RELAZIONI E BILANCI 2011
1
2
3
4
4.1
4.2
5
6
1
2
3
4
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
4.6
5
6
6.1
6.2
7
(Valore in Euro)
ATTIVITÀ IMMATERIALI
ATTIVITÀ MATERIALI
RISERVE TECNICHE A CARICO DEI RIASSICURATOR
INVESTIMENTI
Investimenti immobiliari
Partecipazioni in controllate, collegate ejoint venture
Investimenti posseduti sino alla scadenza
Finanziamenti e crediti
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico
CREDITI DIVERSI
ALTRI ELEMENTI DELL'ATTIVO
Costi di acquisizione differiti
Altre attività
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
TOTALE ATTIVITÀ
PATRIMONIO NETTO
ACCANTONAMENTI
RISERVE TECNICHE
PASSIVITÀ FINANZIARIE
Passività finanziarie a fair value rilevato a conto economico
Altre passività finanziarie
DEBITI
ALTRI ELEMENTI DEL PASSIVO
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
Stato patrimoniale per settore di attività
Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI
54.477.000,00
4.348.910.000,00
38.151.000,00
0,00
38.151.000,00
347.723.000,00
168.336.000,00
4.957.597.000,00
Totale Anno n
241.783.000,00
137.508.000,00
440.363.000,00
4.697.427.000,00
61.668.000,00
1.495.129.000,00
0,00
284.270.000,00
2.830.480.000,00
25.880.000,00
786.326.000,00
298.864.000,00
0,00
298.864.000,00
121.868.000,00
6.724.139.000,00
52.679.000,00
4.261.333.000,00
34.766.000,00
0,00
34.766.000,00
368.544.000,00
142.329.000,00
4.859.651.000,00
Totale Anno n-1
234.317.000,00
134.185.000,00
412.247.000,00
4.674.311.000,00
102.185.000,00
1.329.100.000,00
0,00
340.312.000,00
2.859.160.000,00
43.554.000,00
780.500.000,00
247.280.000,00
0,00
247.280.000,00
79.531.000,00
6.562.371.000,00
Settore 01 (1)
Esercizio: 2011
12.679.000,00
4.061.057.000,00
69.496.000,00
14.254.000,00
55.242.000,00
30.047.000,00
88.011.000,00
4.261.290.000,00
14.504.000,00
3.963.317.000,00
80.084.000,00
5.644.000,00
74.440.000,00
474.098.000,00
37.126.000,00
4.569.129.000,00
Totale Anno n-1
3.400.000,00
2.070.000,00
78.020.000,00
4.424.567.000,00
24.801.000,00
255.531.000,00
0,00
37.135.000,00
3.273.806.000,00
833.294.000,00
83.782.000,00
67.920.000,00
0,00
67.920.000,00
511.264.000,00
5.171.023.000,00
Settore 02 (1)
Totale Anno n
3.868.000,00
2.016.000,00
57.512.000,00
4.433.996.000,00
0,00
329.787.000,00
0,00
31.374.000,00
3.311.251.000,00
761.584.000,00
82.315.000,00
151.258.000,00
0,00
151.258.000,00
58.793.000,00
4.789.758.000,00
1.243.000,00
0,00
8.128.000,00
0,00
8.128.000,00
38.736.000,00
206.905.000,00
255.012.000,00
1.017.000,00
0,00
10.580.000,00
0,00
10.580.000,00
36.318.000,00
197.596.000,00
245.511.000,00
Totale Anno n-1
37.000,00
24.775.000,00
0,00
990.245.000,00
900.188.000,00
0,00
0,00
3.955.000,00
86.062.000,00
40.000,00
27.325.000,00
3.054.000,00
0,00
3.054.000,00
2.276.000,00
1.047.712.000,00
Settore 50 (1)
Totale Anno n
5.000,00
20.150.000,00
0,00
1.040.505.000,00
918.736.000,00
0,00
0,00
5.843.000,00
82.413.000,00
33.513.000,00
28.416.000,00
17.587.000,00
0,00
17.587.000,00
43.954.000,00
1.150.617.000,00
736.000,00
0,00
469.729.000,00
0,00
469.729.000,00
4.834.000,00
1.689.000,00
476.988.000,00
625.000,00
0,00
396.207.000,00
0,00
396.207.000,00
3.855.000,00
696.000,00
401.383.000,00
Totale Anno n-1
12.000,00
159.000,00
0,00
433.327.000,00
0,00
0,00
0,00
118.900.000,00
273.218.000,00
41.209.000,00
1.560.000,00
6.871.000,00
0,00
6.871.000,00
4.228.000,00
446.157.000,00
Settore 51 (1)
Totale Anno n
2.000,00
226.000,00
0,00
495.258.000,00
0,00
0,00
0,00
263.890.000,00
214.433.000,00
16.935.000,00
1.273.000,00
8.897.000,00
0,00
8.897.000,00
12.912.000,00
518.568.000,00
-200.000,00
0,00
-170.378.000,00
938.000,00
-171.316.000,00
-79.273.000,00
-12.179.000,00
-262.030.000,00
0,00
0,00
-90.541.000,00
0,00
-90.541.000,00
-93.299.000,00
-8.095.000,00
-191.935.000,00
Totale Anno n-1
43.967.000,00
-2.221.000,00
0,00
-1.513.067.000,00
0,00
-1.508.396.000,00
0,00
-4.670.000,00
-1.000,00
0,00
-95.965.000,00
-12.712.000,00
0,00
-12.712.000,00
-77.309.000,00
-1.657.307.000,00
Settore 90 (1)
Totale Anno n
68.467.000,00
-312.000,00
0,00
-1.759.772.000,00
8.253.000,00
-1.763.590.000,00
0,00
-3.435.000,00
-1.000.000,00
0,00
-80.451.000,00
-35.521.000,00
0,00
-35.521.000,00
-152.452.000,00
-1.960.041.000,00
Totale Anno n-1
281.733.000,00
158.968.000,00
490.267.000,00
9.009.383.000,00
1.027.174.000,00
76.235.000,00
0,00
495.632.000,00
6.492.245.000,00
918.097.000,00
797.202.000,00
312.413.000,00
0,00
312.413.000,00
519.990.000,00
11.569.956.000,00
1.686.217.000,00
68.825.000,00
8.224.650.000,00
431.096.000,00
5.644.000,00
425.452.000,00
789.516.000,00
369.652.000,00
11.569.956.000,00
Totale
Totale Anno n
314.125.000,00
159.588.000,00
497.875.000,00
8.907.414.000,00
988.657.000,00
61.326.000,00
0,00
581.942.000,00
6.437.577.000,00
837.912.000,00
817.879.000,00
441.085.000,00
0,00
441.085.000,00
85.075.000,00
11.223.041.000,00
1.534.184.000,00
68.935.000,00
8.409.967.000,00
415.126.000,00
15.192.000,00
399.934.000,00
342.067.000,00
452.762.000,00
11.223.041.000,00
403
1.1
1.1.1
1.1.2
1.2
1.3
1.4
1.5
1.6
1
2.1
2.1.2
2.1.3
2.2
2.3
2.4
2.5
2.6
2
(Valore in Euro)
Premi netti
Premi lordi di competenza
Premi ceduti in riassicurazione di competenza
Commissioni attive
Proventi e oneri derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico
Proventi derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e joint venture
Proventi derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari
Altri ricavi
TOTALE RICAVI E PROVENTI
Oneri netti relativi ai sinistri
Importi pagati e variazione delle riserve tecniche
Quote a carico dei riassicuratori
Commissioni passive
Oneri derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e joint venture
Oneri derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari
Spese di gestione
Altri costi
TOTALE COSTI E ONERI
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO PRIMA DELLE IMPOSTE
Conto economico per settore di attività
Totale Anno n
Totale Anno n-1
2.521.726.000,00 2.466.239.000,00
2.830.310.000,00 2.749.092.000,00
-308.584.000,00
-282.853.000,00
0,00
0,00
-2.066.000,00
3.705.000,00
100.674.000,00
43.531.000,00
160.875.000,00
131.488.000,00
138.862.000,00
129.634.000,00
2.920.071.000,00 2.774.597.000,00
-1.845.138.000,00 -1.841.536.000,00
-2.031.495.000,00 -2.022.238.000,00
186.357.000,00
180.702.000,00
0,00
0,00
-2.252.000,00
-1.811.000,00
-34.910.000,00
-21.407.000,00
-693.958.000,00
-691.366.000,00
-208.321.000,00
-185.898.000,00
-2.784.579.000,00 -2.742.018.000,00
135.492.000,00
32.579.000,00
Settore 01 (1)
Esercizio: 2011
Totale Anno n-1
658.388.000,00
672.951.000,00
-14.563.000,00
8.605.000,00
36.850.000,00
3.340.000,00
128.908.000,00
7.717.000,00
843.808.000,00
-752.456.000,00
-767.089.000,00
14.633.000,00
-917.000,00
-3.047.000,00
-9.732.000,00
-52.765.000,00
-14.248.000,00
-833.165.000,00
10.643.000,00
Settore 02 (1)
Totale Anno n
652.531.000,00
664.514.000,00
-11.983.000,00
7.796.000,00
-39.245.000,00
2.220.000,00
183.004.000,00
4.850.000,00
811.156.000,00
-691.889.000,00
-702.567.000,00
10.678.000,00
-932.000,00
-3.184.000,00
-19.571.000,00
-52.068.000,00
-12.755.000,00
-780.399.000,00
30.757.000,00
Totale Anno n-1
0,00
0,00
0,00
0,00
-9.000,00
0,00
67.957.000,00
23.844.000,00
91.792.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
-17.548.000,00
-15.921.000,00
-20.377.000,00
-53.846.000,00
37.946.000,00
Settore 50 (1)
Totale Anno n
0,00
0,00
0,00
0,00
-28.000,00
0,00
106.437.000,00
12.651.000,00
119.060.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
-17.987.000,00
-19.124.000,00
-22.196.000,00
-59.307.000,00
59.753.000,00
Totale Anno n-1
0,00
0,00
0,00
12.735.000,00
1.491.000,00
0,00
5.277.000,00
1.712.000,00
21.215.000,00
0,00
0,00
0,00
-2.755.000,00
0,00
-4.496.000,00
-12.625.000,00
-936.000,00
-20.812.000,00
403.000,00
Settore 51 (1)
Totale Anno n
0,00
0,00
0,00
13.113.000,00
3.636.000,00
0,00
10.875.000,00
1.616.000,00
29.240.000,00
0,00
0,00
0,00
-2.628.000,00
0,00
-7.190.000,00
-14.659.000,00
-1.033.000,00
-25.510.000,00
3.730.000,00
0,00
0,00
0,00
-8.927.000,00
-130.000,00
-98.359.000,00
-96.086.000,00
-79.400.000,00
-282.902.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
5.436.000,00
-904.000,00
8.989.000,00
86.399.000,00
99.920.000,00
-182.982.000,00
Totale Anno n-1
0,00
0,00
0,00
-8.433.000,00
-104.000,00
-46.871.000,00
-1.450.000,00
-90.806.000,00
-147.664.000,00
0,00
0,00
0,00
604.000,00
-4.559.000,00
2.257.000,00
6.943.000,00
86.390.000,00
91.635.000,00
-56.029.000,00
Settore 90 (1)
Totale Anno n
Totale
Totale Anno n
3.174.257.000,00
3.494.824.000,00
-320.567.000,00
11.982.000,00
-37.833.000,00
4.535.000,00
365.105.000,00
78.579.000,00
3.596.625.000,00
-2.537.027.000,00
-2.734.062.000,00
197.035.000,00
-3.560.000,00
0,00
-80.562.000,00
-770.820.000,00
-157.906.000,00
-3.549.875.000,00
46.750.000,00
Totale Anno n-1
3.124.627.000,00
3.422.043.000,00
-297.416.000,00
12.907.000,00
41.933.000,00
0,00
332.180.000,00
72.101.000,00
3.583.748.000,00
-2.593.992.000,00
-2.789.327.000,00
195.335.000,00
-3.068.000,00
-9.417.000,00
-50.926.000,00
-765.734.000,00
-135.069.000,00
-3.558.206.000,00
25.542.000,00
PARTE F – INFORMAZIONI SUI RISCHI
1.
Approccio alla gestione del rischio nel Gruppo Reale Mutua1
Premessa
La recente evoluzione del mercato assicurativo, caratterizzato negli ultimi anni da una sempre
crescente ricerca della tutela dell’assicurato e della stabilità del mercato, è stata accompagnata
dall’emanazione di diverse normative, anche di carattere comunitario, incentrate sul sistema dei
controlli interni e di gestione dei rischi.
L’approccio al rischio nel Gruppo Reale Mutua, in aggiunta agli aspetti normativi ed ai criteri di una
sana e prudente gestione, non prescinde dalla natura mutualistica della Capogruppo che impatta sul
Gruppo stesso. Tale caratteristica e l’obiettivo di mantenere la piena autonomia e indipendenza da
centri esterni di controllo e di capitalizzazione rendono centrali nella strategia del Gruppo lo sviluppo
continuo del sistema di gestione del rischio, quale elemento fondamentale per lo sviluppo e la
continuità di ciascuna azienda del Gruppo stesso.
1.1 Il modello organizzativo di gestione del rischio
Il sistema di gestione dei rischi del Gruppo Reale Mutua ha l’obiettivo di mantenere i rischi ad un livello
accettabile e coerente con le disponibilità patrimoniali sia delle singole imprese sia del Gruppo nel suo
insieme.
Nell’ambito di tale obiettivo il sistema di gestione dei rischi del Gruppo prevede, per ogni singola
società del Gruppo, i seguenti ruoli e responsabilità:
9 Il Consiglio di Amministrazione è responsabile della definizione delle direttive in materia di
gestione dei rischi (insieme delle strategie e delle politiche di assunzione, valutazione e gestione
dei rischi maggiormente significativi), della fissazione dei livelli di tolleranza al rischio e della
verifica della corretta implementazione del sistema di gestione dei rischi da parte dell’Alta
Direzione;
9 Il Comitato per il Controllo Interno di Gruppo, le cui funzioni sono di carattere consultivo e
propositivo, è responsabile di coadiuvare il Consiglio di Amministrazione in materia di sistema dei
controlli interni e di gestione dei rischi;
9 l’Alta Direzione è responsabile dell’attuazione, del mantenimento e del monitoraggio del sistema di
gestione dei rischi;
9 il Risk Management, istituito presso la Capogruppo, è responsabile di supportare il Consiglio di
Amministrazione e l’Alta Direzione mediante la predisposizione di analisi relative alla valutazione,
alla misurazione e al controllo dei rischi, nonché di coordinare le attività di monitoraggio dei rischi;
9 la funzione di Compliance, istituita presso la Capogruppo, è responsabile di valutare che
l’organizzazione e le procedure aziendali siano adeguate a prevenire i rischi di incorrere in sanzioni
giudiziarie o amministrative, perdite patrimoniali o danni di reputazione, in conseguenza di
violazioni di leggi, regolamenti o provvedimenti delle Autorità di vigilanza ovvero di norme di
autoregolamentazione e di supportare il Consiglio di Amministrazione e l’Alta Direzione in tema di
rischi di non conformità alle norme;
9 la funzione di Internal Audit è preposta a monitorare e valutare l’efficacia e l’efficienza del
funzionamento del sistema di gestione dei rischi.
La gestione operativa dei rischi rimane in carico alle singole funzioni competenti, in ragione della loro
responsabilità sui processi operativi gestiti.
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo si avvale di appositi organi istituiti nel suo ambito,
quali il Comitato e la Commissione Investimenti, aventi come obiettivo quello di verificare particolari
aspetti dell’andamento aziendale e del Gruppo, anche per quanto riguarda la gestione dei rischi. L’Alta
Direzione di ogni società ricorre a gruppi di lavoro collegiali, istituiti a livello di Gruppo, che svolgono
attività di approfondimento e di analisi su specifici temi; tra di essi si citano, in particolare, il Comitato
1
La definizione di Gruppo, e del relativo perimetro di analisi, è da intendersi ai sensi del Regolamento ISVAP 15/2008 che ha
istituito l’Albo dei Gruppi Assicurativi.
404
RELAZIONI E BILANCI 2011
Impieghi Mobiliari e il Comitato Rischi Vita.
1.2 Le politiche di gestione dei rischi
Nell’ambito del sistema di gestione dei rischi e coerentemente con quanto previsto dalla normativa, il
Consiglio di Amministrazione ha formalizzato nel Documento delle politiche di gestione dei rischi i
criteri di identificazione, misurazione, gestione e controllo di tutti i rischi aziendali.
L’obiettivo del Documento è quello di definire le linee guida di gestione dei rischi interni ed esterni
insiti nelle attività delle Società del Gruppo, delineandone strategie ed obiettivi, modalità di analisi,
controllo e misurazione, ruoli e responsabilità delle funzioni aziendali coinvolte. Il Documento, inoltre,
ha l’obiettivo più generale di contribuire alla diffusione della cultura del controllo e di gestione dei
rischi all’interno del Gruppo.
Il rispetto e l’applicazione del Documento sono garantiti dalla presenza del Sistema dei Controlli
Interni costituito da un insieme di Regole, Procedure e Tecniche di Controllo e Strutture Organizzative
volto ad assicurare il corretto funzionamento ed il buon andamento del Gruppo.
1.3 Il reporting
I rischi sono monitorati in maniera continuativa dalla funzione di Risk Management e dalle singole
funzioni competenti; a tal fine è stato sviluppato il reporting relativo all’evoluzione dei rischi nei
confronti del Consiglio di Amministrazione, dell’Alta Direzione e delle strutture operative competenti.
In particolare la documentazione prevede, per i rischi quantificabili, l’adozione di metodologie di
misurazione dell’esposizione al rischio (massima perdita potenziale) e l’effettuazione di analisi
prospettiche relative a scenari particolarmente sfavorevoli (stress test).
2. La gestione dei rischi
La gestione dei rischi viene attuata mediante un processo integrato nel quale si possono individuare tre
elementi fondamentali relativi a:
9 Analisi dei rischi
Tale analisi prevede, su base continuativa, il censimento dei rischi e la loro classificazione per
tipologia. I risultati di tale analisi consentono di delineare il profilo di rischio del Gruppo e costituiscono
il punto di partenza per lo sviluppo dei modelli di valutazione quantitativa dei rischi e per
l’ottimizzazione dei processi aziendali preposti alla gestione ed alla mitigazione del rischio.
9 Misurazione dei rischi e procedure di controllo
Il modello per la misurazione dei principali rischi ai quali è esposto il Gruppo Reale Mutua è basato sul
concetto di massima perdita potenziale attraverso la misura di SCR (Solvency Capital Requirement) in
un’ottica di “asset-liability management” (gestione integrata di attivi e passivi). Tale modello è per sua
natura in continua evoluzione in base al progressivo affinamento del sistema di gestione dei rischi del
Gruppo e all’evoluzione del quadro normativo di riferimento.
I parametri di calcolo sono stati calibrati in linea con la normativa relativa a Solvency II che prevede un
livello di probabilità pari al 99,5% su un orizzonte temporale di un anno; la scelta di tali parametri è
stata formalizzata dal Consiglio di Amministrazione in termini di livello di tolleranza al rischio. Il
sistema di calcolo consente inoltre di valutare la massima perdita potenziale in funzione di ulteriori
livelli di probabilità.
La valutazione standard sulla base dei parametri relativi a Solvency II viene integrata mediante
valutazioni relative ad andamenti particolarmente sfavorevoli dei fattori di rischio secondo logiche di
stress test.
La misurazione dei rischi costituisce un supporto al Consiglio di Amministrazione e all’Alta Direzione:
x nella definizione e nell’adeguamento nel tempo delle strategie e delle politiche di assunzione,
valutazione e gestione dei rischi maggiormente significativi, in coerenza con il livello di
adeguatezza patrimoniale dell’impresa;
x nella determinazione dei livelli di tolleranza al rischio, oggetto di revisione periodica;
x nella verifica dell’evoluzione dei rischi e della eventuale violazione dei limiti operativi fissati.
9
Sviluppo e gestione della tecnologia
405
La struttura tecnologica del sistema di calcolo utilizzato dal Gruppo Reale Mutua è organizzata come
insieme di dati (base dati) e di algoritmi (processi di calcolo). La base dati è dedicata e viene alimentata
mediante procedure automatiche di acquisizione, completamento e validazione dei dati provenienti dai
sistemi gestionali.
Il sistema di calcolo viene utilizzato sia per le valutazioni legate alla misurazione del rischio sia per
analisi di carattere gestionale; tra queste ultime si citano le valutazioni relative al rendimento
prevedibile (Regolamento 21/2008), la verifica delle quotazioni dei contratti index linked, le misurazioni
della massima perdita potenziale su orizzonti temporali brevi (10 giorni) a supporto dell’attività di
gestione delle attività finanziarie (analisi di VaR) e le valutazioni in tema di valore del portafoglio.
3. Analisi dei rischi
2
3.1 Rischi di mercato
Nell’ambito dei rischi di mercato si fa riferimento a tutti quei rischi che hanno come effetto il
deterioramento di investimenti, mobiliari ed immobiliari, come conseguenza di andamenti avversi delle
variabili di mercato rilevanti quali i prezzi azionari, i tassi di interesse, il valore degli immobili, i tassi di
cambio e il merito creditizio degli emittenti.
Le politiche relative alla gestione dei rischi di mercato prevedono:
9 limiti relativi agli investimenti per tipologia con particolare attenzione al trade-off
rischio/rendimento;
9 limiti relativi agli investimenti in valuta estera;
9 strategie di gestione di tipo integrato attivi/passivi (ALM) congiuntamente a valutazioni di matching
dei flussi di cassa, in particolar modo per i titoli a copertura dei fondi a gestione separata;
9 linee guida relative all’utilizzo di strumenti derivati;
9 linee guida relative agli investimenti immobiliari;
9 linee guida e limiti relativi al controllo del rischio di credito connesso agli investimenti di natura
finanziaria.
I limiti relativi agli investimenti sono oggetto di verifica e controllo su base continuativa da parte delle
funzioni aziendali preposte e, con frequenza periodica, i risultati di tali controlli sono portati
all’attenzione della Commissione Investimenti.
L’attività finanziaria è contrassegnata, nell’ambito del rischio di tasso di interesse, da un’impostazione
prudenziale realizzata attraverso una gestione congiunta di attivi e passivi utilizzando tecniche di
gestione di tipo ALM (asset-liability management).
La duration complessiva del portafoglio è di circa 2,2 anni. La gestione finanziaria ha determinato un
rendimento medio effettivo a scadenza del portafoglio obbligazionario pari a circa il 3,4%.
Relativamente al rischio di prezzo, la componente azionaria rappresenta il 2,4% del portafoglio ed è
costituita da altre azioni per un importo pari a 101 milioni di euro, di cui Intesa SanPaolo S.p.A. per
15,4 milioni di euro e Air Liquide S.p.A per 7,2 milioni di euro.
Complessivamente, il portafoglio azionario ha riflesso nel corso dell’esercizio una volatilità annua che,
espressa in termini percentuali, risulta pari al 41,2%, con una gestione del comparto azionario rivolta
prevalentemente al settore industriale, finanziario e bancario come indicato nella tabella seguente:
2
Sono state escluse le seguenti partecipazioni non quotate: Sara Assicurazioni, CredemAssicurazioni, Cai Seguros Generales
e Caixa Terrassa Previsió, Reale Vida y Pensiones. Reale Immobili ed IGAR sono state assimilate al comparto immobiliare.
406
RELAZIONI E BILANCI 2011
Settore di mercato
Composizione (%)
Finanza, Banca e Assicurazioni
27,5%
Industria
26,5%
Energia
15,8%
Servizi
11,2%
Telecomunicazioni
9,7%
Beni di consumo
9,3%
Totale
100,0%
Per quanto riguarda il rischio di fluttuazione dei tassi di cambio, le posizioni in divisa presenti in
portafoglio hanno un’incidenza dell’1,3% circa rispetto al portafoglio complessivo e sono così
suddivise:
(in migliaia di euro)
Valuta
Composizione(%)
Valore di mercato
USD
0,8%
48.192
NOK
0,3%
19.372
SEK
0,1%
7.036
CHF
0,1%
6.892
GBP
0,0%
439
Totale
1,3%
81.931
Per quanto riguarda il rischio di credito, i titoli di debito in portafoglio presentano un rating medio di
livello A3 espresso in scala Moody’s e le posizioni con rating non investment grade sono inferiori
all’1,7% del portafoglio.
Di seguito viene riportata la composizione del portafoglio dei titoli di debito (sia governativi sia
corporate) per classe di rating:
Livello
Prime/Hig Grade
Medium Grade
Speculative
Extremely Speculative
Totale
Classe di rating (*)
Aaa
Aa1-Aa2-Aa3
A1-A2-A3
Baa1-Baa2-Baa3
Ba1-Ba2-Ba3
B1-B2-B3
Caa1-Caa2-Caa3
Ca
D
NR
Composizione (%)
23,23%
6,77%
64,46%
3,81%
1,27%
0,09%
0,00%
0,03%
0,05%
0,29%
100,0%
(*) espresso in scala Moody's
La valutazione quantitativa dell’impatto derivante da andamenti sfavorevoli dei fattori di rischio viene
determinata secondo logiche di massima perdita potenziale mediante l’utilizzo della misura di SCR. Il
calcolo dell’SCR di Gruppo tiene conto degli effetti derivanti dalla diversificazione a livello di singola
compagnia.
I rischi di mercato hanno impatti economici non solo sulle attività finanziarie ma anche sulle passività
vita; queste ultime, in relazione alle garanzie di minimo garantito, sono particolarmente esposte al
rischio di tasso di interesse. La valutazione dei rischi di mercato per la gestione vita necessita pertanto
407
di misurazioni consolidate tra attivi e passivi in considerazione del meccanismo di assorbimento del
rischio tipico dei contratti vita. Tale capacità di assorbimento dipende dai livelli di minimo garantito e
dalla tipologia di partecipazione agli utili.
3.1.1.
Gestione Vita
Il valore corrente consolidato degli investimenti relativi della gestione vita è pari a 4.177.991 migliaia di
euro; l’ammontare complessivo delle riserve tecniche vita è pari a 4.055.215 migliaia di euro
(comprensivo delle passività finanziarie senza Discretionary Participation Features-DPF) ed il loro fair
value è pari a 4.001.585 migliaia di euro (di cui 2.309.981 migliaia di euro relativi a strumenti finanziari
con DPF). Relativamente ai soli contratti assicurativi e agli strumenti finanziari con DPF, il fair value
delle garanzie di minimo è pari a 116.423 migliaia di euro.
Si evidenzia che il fair value delle riserve è determinato come valore attuale dei flussi derivanti dai
contratti mediante logiche di calcolo market-consistent e sulla base di ipotesi realistiche derivanti da
statistiche aziendali.
Per i contratti vita l’SCR rappresenta la massima perdita di valore relativa alla differenza tra attivi e
passivi, mentre per gli investimenti non a copertura delle riserve rappresenta la massima perdita di
valore di tali attività finanziarie. Lo scenario avverso di mercato che esprime tali perdite potenziali è
stato determinato con un livello di probabilità del 99,5% su un orizzonte temporale di un anno e
consiste in un rialzo dei tassi di interesse, una diminuzione dei corsi azionari, dei prezzi degli immobili,
dei tassi di cambio e un deterioramento del merito creditizio degli strumenti obbligazionari.
Nella seguente tabella sono riportati i valori dell’SCR di mercato della gestione vita relativi sia agli
investimenti a copertura delle riserve sia agli investimenti non a copertura.
Fattori di rischio
SCR (1)
SCR % (2)
Tasso di interesse
16.540
0,4%
6.645
0,2%
-
0,0%
11.264
0,3%
Prezzi azionari
Tasso di cambio
Prezzi degli immobili
Credito
344.505
8,2%
(1) dati in migliaia di euro
378.954
9,1%
(2) incidenza percentuale sul valore corrente degli investimenti
In relazione agli investimenti a copertura delle riserve (valutati secondo logiche di tipo ALM), il valore
dell’SCR ripartito per segmento di portafoglio IFRS è riportato nella seguente tabella (al netto della
componente di credito, riportata nella tabella precedente, la cui valutazione viene effettuata a livello
complessivo di gestione vita).
Segmento di portafoglio
Contratti Assicurativi
Strumenti Finanziari con DPF
Strumenti Finanziari senza DPF
SCR (1)
SCR % (2)
8.205
0,2%
15.586
0,4%
0
0,0%
(1) dati in migliaia di euro
(2) incidenza percentuale sul valore corrente delle riserve
La componente principale è rappresentata dal tasso di interesse (73%) ed in misura minore dai prezzi
azionari (27%).
408
RELAZIONI E BILANCI 2011
3.1.2.
Gestione Danni
Il valore corrente consolidato degli investimenti relativi della gestione danni è pari a 4.123.393 migliaia
di euro.
L’SCR relativo a tali attività finanziarie della gestione danni è riportato nella seguente tabella.
Fattori di rischio
SCR (1)
SCR % (2)
Tasso di interesse
22.070
0,5%
Prezzi azionari
86.030
2,1%
Tasso di cambio
22.411
0,5%
Prezzi degli immobili
87.581
2,1%
Credito
85.517
2,1%
303.610
7,4%
(1) dati in migliaia di euro
(2) incidenza percentuale sul valore corrente degli investimenti
L’SCR rappresenta la massima perdita di valore delle attività finanziarie della gestione danni. Lo
scenario avverso di mercato che esprime tali perdite potenziali è stato determinato con un livello di
probabilità del 99,5% su un orizzonte temporale di un anno e consiste in un ribasso dei tassi di
interesse, una diminuzione dei corsi azionari, dei prezzi degli immobili, dei tassi di cambio e un
deterioramento del merito creditizio degli strumenti obbligazionari.
3.2.
Rischio di default
Il rischio di default è connesso all’insolvenza delle controparti riassicurative. Il Gruppo ha definito
politiche per la gestione di tale rischio in termini di linee guida e limiti relativi alla scelta delle
controparti riassicurative.
In relazione al rischio di default delle controparti riassicurative, si segnala che l’esposizione è
concentrata verso riassicuratori con rating pari o superiore ad A espresso dall’agenzia, specializzata
nel settore assicurativo e riassicurativo, Standard&Poor’s (incidenza percentuale pari a circa il 97%).
L’SCR di default ammonta a 2.394 migliaia di euro pari allo 1,5% dell’esposizione nei confronti delle
controparti riassicurative.
3.3.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità è relativo alla capacità di far fronte tempestivamente agli obblighi di pagamento
nei tempi contrattualmente previsti.
Il Gruppo adotta limiti operativi sulle attività finanziarie, utili a monitorare costantemente il rischio di
liquidità sul portafoglio.
Il rischio di liquidità viene inoltre controllato in maniera continuativa sulla base degli smontamenti di
riserva relativi alle gestione danni, dei flussi di scadenza previsti per la gestione vita, dei flussi di cassa
relativi ai finanziamenti ricevuti dal Gruppo.
Nella seguente tabella sono riportati i dati relativi agli strumenti finanziari obbligazionari per fasce di
scadenza.
Scadenza
Governativi
Corporate
Totale
< = 1anno
1.511.911
336.559
1.848.470
>1 <=3 anni
1.321.948
498.627
1.820.576
>3 <=5 anni
1.019.024
177.625
1.196.649
>5 <=7 anni
435.836
69.121
504.957
>7 <=10 anni
444.960
110.787
555.747
>10 anni
257.107
97.491
354.598
4.990.786
1.290.210
6.280.997
Totale
409
Nella seguente tabella sono riportate le informazioni dei flussi di riserva per scadenza contrattuale
relativi al run-off dell’intero portafoglio vita.
(in migliaia di euro)
Anno
Scadenze
2011
346.788
2012
338.835
2013
248.697
2014
379.681
2015
287.897
2016
162.870
2017
102.569
2018
120.019
2019
171.774
2020 e oltre
1.781.045
Totale
3.940.174
Nella seguente tabella sono riportati i coefficienti di smontamento attesi delle riserve relativi ai rami
RCA ed RCG.
Anno
RCA
RCG
2012
45,4%
23,0%
2013
20,2%
17,2%
2014
11,9%
14,3%
2015
7,6%
12,1%
2016
5,3%
10,1%
2017
4,3%
8,6%
2018
3,0%
6,5%
oltre 2018
Totale
2,3%
8,3%
100,0%
100,0%
Nella seguente tabella sono riportati i flussi di cassa (piano di ammortamento delle quote capitale) dei
finanziamenti ricevuti dal Gruppo relativi a investimenti immobiliari il cui valore di bilancio è pari a
circa 6 milioni di euro.
(in migliaia di euro)
Anno
Quota Capitale
2012
958
2013
958
2014
958
2015
958
2016
958
2017
958
2018
479
Totale
410
6.229
RELAZIONI E BILANCI 2011
3.4.
Rischi tecnici
3.4.1.
Vita
Per quanto riguarda i rischi tecnici, le fonti principali di rischio presenti nei contratti vita sono legate
all’andamento demografico, all’andamento della frequenza di riscatto e di sospensione pagamento
premi, alla frequenza di utilizzo dell’opzione di conversione in rendita garantita e ai costi.
In relazione ai rischi demografici si effettua un aggiornamento periodico delle statistiche di mortalità e
l’utilizzo di opportuni programmi di riassicurazione al fine di ridurre l’esposizione a tale fattore di
rischio; per gli altri rischi tecnici viene inoltre posta particolare attenzione alla verifica ed al controllo
delle frequenze di utilizzo di tali opzioni con riguardo ai rispettivi dati di mercato.
Relativamente ai rischi catastrofali sono acquistate apposite coperture riassicurative non
proporzionali.
Sono state fissate linee guida relative alla assunzione dei contratti di copertura caso morte relative a
requisiti sanitari e finanziari.
Il portafoglio vita risulta essere così composto.
Contratti
assicurativi
Strumenti
finanziari
con DPF
Strumenti
finanziari
senza DPF
Non rivalutabili
Rivalutabili
Unit linked
Index Linked
3,5%
21,8%
14,2%
2,8%
0,0%
57,7%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
3,5%
79,5%
14,2%
2,8%
Totale
42,3%
57,7%
0,0%
100,0%
Classe
Totale
Relativamente ai rischi tecnici sono state effettuate valutazioni di massima perdita potenziale mediante
l’utilizzo della misura di SCR per la valutazione degli effetti derivanti dai principali rischi tecnici
assicurativi quali la mortalità, la frequenza di riscatto ed i costi.
Nella seguente tabella sono riportati i dati relativi agli SCR tecnici delle principali fonti di rischio
tecnico; la determinazione dell’SCR di Gruppo tiene conto degli effetti di diversificazione a livello di
Compagnia.
Portafoglio
Vita
SCR (1)
SCR % (2)
71.985
1,8%
(1) dati in migliaia di euro
(2) incidenza percentuale sul valore delle riserve
I movimenti avversi che determinano l’assorbimento di capitale sono relativi all’incremento dei
quozienti di mortalità, alla diminuzione frequenze di riscatto e ad un aumento delle spese. La
componente principale è costituita dal rischio connesso alla mortalità che rappresenta circa il 54%
circa dell’SCR complessivo.
3.4.2.
Danni
I rischi connessi al portafoglio danni sono di natura tecnica e scaturiscono dalle politiche di
sottoscrizione del business (rischi di sottoscrizione) e dalle politiche di riservazione relative al
portafoglio acquisito (rischi di riservazione).
411
Relativamente ai rischi di sottoscrizione, il Gruppo ha predisposto il Manuale delle Regole Assuntive
come strumento di comune indirizzo tecnico alla politica di sottoscrizione di ciascuna Società del
Gruppo con particolare riferimento ai prodotti non standard.
Per quanto riguarda le coperture catastrofali incendio, per i rischi terremoto, sono stati utilizzati i
modelli AIR, EQECAT e RMS al fine di simulare i diversi scenari possibili e quantificare le capacità
catastrofali necessarie a sopportare un evento, considerando un orizzonte temporale di almeno 200
anni. Le coperture riassicurative sono state acquistate preferendo l’impostazione del modello RMS,
attualmente più prudenziale e conservativo.
Sono stati sviluppati modelli stocastici di valutazione dei rischi di sottoscrizione e dei rischi di
riservazione mediante i quali si è determinata una misura quantitativa di tali rischi (SCR). Tale misura
rappresenta la massima perdita potenziale relativa all’insufficienza dei premi a coprire i sinistri e le
spese (SCR di premio) e all’insufficienza delle riserve a coprire i sinistri non ancora liquidati (SCR di
riserva).
Nella seguente tabella è riportato il dato complessivo di SCR tecnico per la gestione danni; la
determinazione dell’SCR di Gruppo tiene conto degli effetti di diversificazione a livello di Compagnia e
della mitigazione derivante dalle coperture riassicurative. Il volume complessivo dato dalla somma di
premi di competenza e riserve sinistri è pari a 5.973.706 migliaia di euro, mentre i premi contabilizzati
ammontano a 2.805.412 migliaia di euro.
Portafoglio
SCR (1)
SCR % (2)
SCR % (3)
Danni
492.890
8,3%
17,6%
(1) dati in migliaia di euro
(2) incidenza percentuale sul volume complessivo (premi di competenza e riserve sinistri)
(3) incidenza percentuale sui premi contabilizzati
La componete relativa all’SCR di premio rappresenta il 44,1% mentre il restante 55,9% è relativo al
SCR di riserva.
Nelle tabelle che seguono, con riferimento a quanto previsto dall’IFRS 4, si riportano alcune
informazioni relative allo sviluppo dei sinistri dei rami RC Auto e R.C.Generale.
Ogni diagonale del triangolo rappresenta i dati contabili al 31/12 dell’anno di osservazione del costo
complessivo dei sinistri per singolo anno di accadimento. Nel dettaglio per ciascun anno di
accadimento e per ogni antidurata sono indicati:
x i pagamenti incrementali;
x i pagamenti cumulati;
x il riservato sui sinistri aperti e sui sinistri tardivi;
x il costo finale dato dalla somma del pagato cumulato e dell’ammontare della riserva.
Si ritiene opportuno rappresentare l'evoluzione dei sinistri dei soli rami di responsabilità civile in
considerazione della loro significatività e delle loro caratteristiche di rami "long tail".
Tali rami sono caratterizzati da uno smontamento più prolungato nel tempo, anche in ragione di una
tardività più trascinata negli anni nel caso specifico dell'RC Generale.
Questo rende lo sviluppo del costo ultimo più esposto a possibili evoluzioni, riducendo la stabilità della
stima nel tempo.
Per quanto riguarda il ramo RC Auto, i dati esposti mostrano un adeguamento delle riserve imputabile
agli anni di accadimento più recenti. Tali integrazioni sono state riconosciute a fronte di alcuni
fenomeni di rivalutazione straordinaria delle riserve dei liquidatori.
Per il ramo RC Generale nel corso del 2011 è intercorso uno sviluppo favorevole delle riserve dei
liquidatori relative ai contratti in delega altrui che ha determinato un risultato degli anni precedenti
particolarmente positivo.
C'è da annotare che nello sviluppo dei dati relativi agli anni precedenti, sia del ramo RC Auto sia del
ramo RCG, è incluso l'effetto di rivalutazione delle riserve dovuto alle nuove tabelle del Tribunale di
Milano.
412
RELAZIONI E BILANCI 2011
Rami RC Auto
Gruppo
Ramo 10
Accadimento
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
pagato
pagato cumulato
riservato
totale
pagato
pagato cumulato
riservato
totale
pagato
pagato cumulato
riservato
totale
pagato
pagato cumulato
riservato
totale
pagato
pagato cumulato
riservato
totale
pagato
pagato cumulato
riservato
totale
pagato
pagato cumulato
riservato
totale
pagato
pagato cumulato
riservato
totale
Antidurate
0
310.731
310.731
514.981
825.712
321.020
321.020
529.276
850.296
341.698
341.698
539.917
881.615
389.286
389.286
563.795
953.081
452.928
452.928
573.819
1.026.747
461.072
461.072
544.021
1.005.093
454.319
454.319
574.343
1.028.662
432.090
432.090
588.892
1.020.983
1
256.295
567.026
243.431
810.457
277.826
598.846
248.164
847.010
311.326
653.024
251.118
904.142
317.136
706.422
248.063
954.485
304.932
757.861
255.019
1.012.880
300.211
761.283
252.371
1.013.653
317.281
771.600
284.971
1.056.571
2
88.930
655.957
152.346
808.303
92.081
690.928
129.113
820.041
110.934
763.958
136.783
900.740
101.269
807.691
138.691
946.382
100.361
858.222
138.339
996.561
105.087
866.369
164.544
1.030.914
3
44.055
700.012
100.692
800.704
38.568
729.495
80.654
810.149
52.076
816.034
78.762
894.796
45.072
852.764
86.774
939.538
43.582
901.805
102.727
1.004.531
4
25.839
725.851
66.985
792.836
23.802
753.297
56.818
810.115
20.036
836.069
57.608
893.678
26.353
879.117
58.353
937.469
5
16.025
741.876
47.432
789.307
13.877
767.175
41.016
808.190
13.490
849.560
41.972
891.531
6
10.868
752.744
38.224
790.967
8.557
775.731
29.618
805.349
-4.441.821
0
7
11.869
764.612
27.164
791.776
413
Ramo RC Generale
Gruppo
Ramo 13
Accadimento
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
pagato
pagato cumulato
riservato
totale
pagato
pagato cumulato
riservato
totale
pagato
pagato cumulato
riservato
totale
pagato
pagato cumulato
riservato
totale
pagato
pagato cumulato
riservato
totale
pagato
pagato cumulato
riservato
totale
pagato
pagato cumulato
riservato
totale
pagato
pagato cumulato
riservato
totale
Antidurate
0
24.936
24.936
136.468
161.403
22.669
22.669
152.707
175.376
24.410
24.410
169.531
193.941
27.604
27.604
163.508
191.112
30.164
30.164
175.736
205.899
29.697
29.697
177.754
207.451
27.714
27.714
165.872
193.585
27.176
27.176
172.316
199.491
1
31.562
56.497
119.776
176.273
33.394
56.063
143.776
199.839
38.864
63.273
127.996
191.270
41.542
69.146
130.882
200.029
44.574
74.737
146.815
221.552
36.215
65.912
132.222
198.134
36.690
64.404
129.406
193.810
2
20.684
77.182
107.249
184.431
19.829
75.892
120.930
196.822
20.981
84.255
110.520
194.775
19.766
88.913
108.876
197.789
21.973
96.711
125.734
222.445
20.911
86.823
111.083
197.906
3
13.073
90.255
93.668
183.922
15.876
91.768
94.935
186.703
13.670
97.925
94.071
191.996
10.253
99.165
97.078
196.243
16.579
113.290
106.897
220.187
4
13.078
103.332
77.144
180.476
11.294
103.062
77.791
180.854
10.740
108.665
80.674
189.339
9.136
108.301
79.308
187.609
5
7.251
110.583
66.039
176.622
7.950
111.012
67.689
178.701
11.079
119.744
64.531
184.275
6
6.637
117.221
56.114
173.334
6.338
117.350
57.969
175.319
7
5.506
122.727
48.650
171.377
Nella seguente tabella sono riportati i risultati dell’analisi di sensitività relativa all’inflazione; in
particolare viene indicata la variazione percentuale della stima della riserva sinistri relativa agli
incrementi del tasso inflattivo.
Incremento inflattivo
RCA
RCG
2,00%
2,3%
2,9%
4,00%
7,1%
9,1%
6,00%
12,1%
15,9%
3.5. Rischi operativi, di non conformità alle norme, reputazionali e di appartenenza al Gruppo
Nell’ambito delle politiche di gestione dei rischi operativi, di non conformità alle norme, reputazionale
e di appartenenza al Gruppo è stata effettuata, nel corso del 2011, una nuova edizione del Risk
Assessment, con la finalità di valutare qualitativamente tali tipologie di rischi.
Il processo di Risk Assessment è gestito da uno specifico gruppo di lavoro costituito dalle funzioni di
Risk Management, Internal Audit, Compliance, Sistemi Informativi e Organizzazione ed ha avuto quale
perimetro di analisi le Società assicurative e strumentali italiane del Gruppo (Reale Mutua
Assicurazioni, Italiana Assicurazioni e Blue Assistance).
Il gruppo di lavoro si avvale della metodologia di Control Risk Self Assessment (CRSA) e della Macro
Check List:
414
RELAZIONI E BILANCI 2011
9
Il CRSA prevede l’autorilevazione a livello qualitativo dei rischi e dei controlli legati alle attività
aziendali. Per ciascuna attività viene richiesto di fornire valutazioni su specifici fattori di rischio, sui
controlli svolti internamente e sui controlli effettuati dagli organi e/o funzioni preposte. Nell’ambito
del CRSA sono inoltre identificate le cause dei rischi e le debolezze nei controlli in essere, al fine
poi di definire un piano di gestione dei rischi stessi (ritenzione del rischio, trasferimento oppure
mitigazione). La classificazione dei fattori di rischio è stata definita internamente, basandosi anche
sulla classificazione di Basilea Il.
9
La Macro Check List è uno strumento di autorilevazione rivolto all’Alta Direzione che ha l’obiettivo
di valutare qualitativamente il profilo di rischio aziendale, con particolare riferimento al rischio
operativo, reputazionale, di non conformità, di appartenenza al Gruppo e al rischio strategico.
Il gruppo di lavoro effettua, inoltre, un’attività di ricognizione della normativa utile alla definizione del
“repository normativo aziendale”, tramite un autocensimento delle normative di legge e quelle di
autoregolamentazione impattanti su tutte le attività aziendali.
Il Gruppo dispone di un Contingency Plan, soggetto a revisione periodica, il cui obiettivo peculiare
consiste nel salvaguardare l’ incolumità delle persone, la continuità aziendale e limitare i danni ai beni
nel caso si verifichi una situazione d’emergenza legata a un evento potenzialmente disastroso.
Nell’ambito del Contingency Plan è stato definito un Disaster Recovery Plan che rappresenta un piano
strategico specifico finalizzato a minimizzare la perdita di informazioni ed i tempi di ripristino delle
informazioni aziendali in situazioni particolarmente critiche; tale piano definisce l’insieme di misure
tecnologiche atte a ripristinare sistemi, dati e infrastrutture necessarie all'erogazione di servizi a
fronte di eventi catastrofici.
Il Gruppo si è dotato, in coerenza con quanto disposto dai Regolamenti Isvap n.20 e n.25, di una
procedura volta a regolare il processo di scambi informativi e di controllo finalizzati alla vigilanza sulle
operazioni infragruppo ed ad individuare le funzioni interessate dalle attività.
L’SCR relativo ai rischi operativi è stata determinato in relazione alle indicazioni previste dal quinto
studio di impatto quantitativo QIS5 e risulta essere pari a 139.388 migliaia di euro.
3.6.
Strumenti di mitigazione del rischio
Il Gruppo utilizza strumenti di mitigazione del rischio al fine di ridurre l’esposizione nei confronti dei
rischi assunti, mediante il ricorso alla riassicurazione, e di limitare le perdite di valore ai cui possono
incorrere gli asset mediante l’utilizzo di strumenti finanziari derivati di copertura.
3.6.1.
Riassicurazione
Sono state condotte analisi al fine di ottimizzare le soluzioni riassicurative, in coerenza con le linee
guida definite dal Consiglio di Amministrazione. Tali analisi hanno consentito di definire curve di
distribuzione della sinistralità attesa mediante l’analisi delle serie storiche dei singoli rami (in termini
di redditività, sinistralità ed esposizione) e degli obiettivi definiti nei piani strategici dell’impresa. Tali
valutazioni sono state svolte in forma disgiunta per la sinistralità di base e per quella di punta,
valutando le esposizioni catastrofali e, nel caso di rami con serie storiche statisticamente non
significative, si è provveduto ad effettuare analisi ad hoc. L’analisi è stata condotta con l’utilizzo di
modelli quantitativi per la valutazione del capitale a rischio (VaR e T-VaR) ed ha generato scenari
alternativi sulla base dei quali sono state identificate le scelte ottimali di riassicurazione per le singole
compagnie italiane del Gruppo.
Strumenti finanziari derivati
Il Gruppo Reale Mutua fa un utilizzo limitato di strumenti derivati; per quanto riguarda le società
assicurative le finalità di questi strumenti sono in sintonia con i programmi strategici definiti dai
415
Consigli di Amministrazione, sono a norma del Regolamento n. 36 ISVAP e rispondono ai requisiti
previsti dal sistema di controllo degli strumenti finanziari in portafoglio.
Tra gli strumenti finanziari derivati, il Gruppo Reale Mutua ha in essere le seguenti operazioni di
copertura, tutte relative a passività finanziarie:
x
x
tipologia cash flow hedge: sono relative alla copertura del rischio di variazione dei flussi di
cassa sui finanziamenti erogati al Gruppo relativi ad investimenti immobiliari per 6,2 milioni di
euro circa; l’obiettivo della copertura è stato raggiunto tramite contratti cap, ponendo un tetto
massimo all’esposizione al rischio. Il fair value è pari a 13 migliaia di euro;
tipologia fair value hedge: sono relative alla copertura del rischio di prezzo su obbligazioni a
tasso fisso emesse da Banca Reale, tramite la sottoscrizione di contratti swap, per un
nozionale di 20 milioni di euro. Il fair value complessivo è positivo per 851 migliaia di euro,
mentre il fair value degli elementi coperti è negativo per 19.334 migliaia di euro.
Si segnala che i flussi finanziari delle operazioni di copertura di tipologia cash flow hedge si
manifestano con cadenza semestrale posticipata sino alla scadenza prevista nei due contratti di
finanziamento.
Come indicato dal paragrafo 74 par. (a) dello IAS 39, è possibile separare il valore intrinseco e il valore
temporale e designare come strumento di copertura soltanto il cambiamento nel valore intrinseco.
In base a tali assunzioni, dati gli attuali livelli dei tassi e non potendo determinare sino alla scadenza la
parte variabile degli interessi previsti dal contratto di finanziamento, l’opzione cap risulta “out of the
money”. Pertanto, il suo valore intrinseco è pari a zero e l’intero fair value dello strumento di copertura
deriva dal valore temporale ed è stato contabilizzato a conto economico, poiché non efficace.
A fronte delle suddette operazioni di copertura è stata predisposta la documentazione formale e sono
stati effettuati i test di efficacia previsti dalla normativa Ias/Ifrs.
Tra le altre operazioni, segnaliamo:
x
x
zero coupon swap, per un nozionale complessivo di 23,1 milioni di euro, acquistati a garanzia
del rendimento previsto a scadenza per il nuovo prodotto Vita Ramo I, “5.2.Reale”, emesso
dalla società Reale Mutua. Il fair value complessivo è positivo per 10.340 migliaia di euro;
interest rate swap, per un nozionale complessivo di 6,1 milioni di euro positivo, il cui fair value
complessivo è negativo per 11.329 migliaia di euro.
Si segnala che sono state esercitate dalla controparte alla scadenza le opzioni put europee, per un
nozionale di 5,4 milioni di euro sulle azioni Intesa San Paolo; tale operazione ha generato una perdita a
conto economico di circa 1.000 migliaia di euro.
Si precisa che tutti gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo hanno come controparti
primari operatori finanziari di standard internazionale e nazionale con rating creditizi elevati.
Di seguito, si riporta l’analisi delle scadenze dei flussi delle passività finanziarie derivate in essere:
(in migliaia di euro)
Flussi netti
1 anno
3 anni
5 anni
oltre 5 anni
Swap RBS Crediop – 01/09/2025 OSRAM17514
-388
-1.005
-1.404
-1.626
Swap RBS Crediop – 01/09/2025 OSRAM18066
-1.066
-2.776
-3.912
-4.707
Swap RBS Crediop – 01/09/2025 0S4044887
-1.098
-2.885
-4.116
-5.255
Swap RBS Crediop – 01/09/2025 OS4044968
-220
-577
-823
-1.051
-2.772
-7.243
-10.255
-12.639
Totale
L’ammontare indicato è stato determinato con riferimento alle condizioni esistenti alla data di chiusura
dell’esercizio di riferimento.
416
RELAZIONI E BILANCI 2011
Si segnala che i quattro contratti di interest swap prevedono la cessione di interessi, in proporzione al
nozionale stipulato (13.120 migliaia di euro), che maturano sul titolo obbligazionario XS0104009617
Crediop 2,1% 99/25. Tale titolo è presente nel portafoglio titoli del Gruppo, per un nominale
complessivo superiore al nozionale dell’interest swap, ed attualmente prevede una cedola opzionale
annuale elevata, determinata con un opzione floor ed effetto leva collegato ad un piano di
ammortamento definito: di conseguenza, non esistono problemi ad ottemperare agli impegni assunti.
Altre informazioni
9
Solvency II
Il Gruppo Reale Mutua segue gli sviluppi relativi al progetto Solvency II e partecipa attivamente in
ambito di gruppo, sia a livello nazionale sia europeo, alle iniziative promosse dalle principali
istituzioni coinvolte in tale progetto.
Nel corso del 2011 il Gruppo Reale Mutua ha proseguito nel “Programma di Convergenza verso
Solvency II” per la convergenza verso i requisiti dal nuovo sistema di solvibilità (Solvency II), così
come delineati dalla Commissione Europea e dall’EIOPA.
Il Programma di Convergenza prevede interventi legati all’evoluzione dei modelli di calcolo, allo
sviluppo della tecnologia e all’adeguamento del sistema di governante ai requisiti di Solvency II.
9
Stress test Isvap/EIOPA
Il Gruppo Reale Mutua ha partecipato al secondo stress test per il settore assicurativo europeo
promosso dall’EIOPA e richiesto dall’ISVAP al comparto assicurativo nazionale.
Tale esercizio ha consentito di valutare gli impatti di scenari negativi sulla posizione di solvibilità
delle singole imprese e del gruppo evidenziando una situazione positiva in tutti gli scenari previsti.
9
Banca Reale
Nell’ambito del Gruppo Reale Mutua è presente Banca Reale che non risulta inclusa nel perimetro
di Gruppo Assicurativo secondo la definizione di cui al Regolamento Isvap 15/2008, ma è soggetta
alla vigilanza di Banca d’Italia.
Banca Reale, proporzionalmente alle proprie dimensioni e caratteristiche operative e alla natura e
intensità dei rischi aziendali, prevede una gestione dei rischi che coinvolge tutti i livelli dell’impresa
e trova attuazione nel Sistema dei Controlli Interni articolato secondo tre tipologie di controlli:
9 Controlli di linea, svolti nell’ambito delle stesse strutture operative.
9 Controlli sulla gestione dei rischi che hanno l’obiettivo di concorrere alla definizione delle
metodologie di misurazione del rischio, di verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie
funzioni operative e di controllare la coerenza dell’operatività delle singole aree produttive con
gli obiettivi di rischio/rendimento assegnati. Tali controlli sono affidati a specifiche funzioni in
staff al Direttore Generale.
Alla funzione Risk Management e Presidio del Credito è assegnato il controllo dei limiti
operativi e dell’esposizione al rischio nonché il compito di monitorare la qualità complessiva
del portafoglio crediti e il corretto svolgimento del processo del credito.
Alla funzione Sistemi Organizzativi, Compliance e Antiriciclaggio è assegnato il compito di
valutare, controllare e gestire il rischio conseguente al mancato rispetto delle leggi, dei
provvedimenti delle autorità di vigilanza, delle norme di autoregolamentazione nonché di
qualsiasi altra norma applicabile alla Banca.
9 Attività di revisione interna, affidata alla funzione Internal Audit, in staff al Direttore Generale.
Tale funzione verifica la correttezza dell’operatività aziendale ai fini del contenimento dei rischi,
l’efficacia dell’organizzazione, il rispetto dei limiti previsti dai meccanismi di delega, la
funzionalità del complessivo sistema dei controlli interni, l’affidabilità dei sistemi informativi,
inclusi i sistemi di elaborazione automatica dei dati e dei sistemi di rilevazione contabile.
Banca Reale, a partire dall’anno 2008, ha sviluppato il processo ICAAP (Internal Capital Adequacy
Assessment Process) secondo quanto previsto dalla circolare 263/2006 di Banca d’Italia. L’obiettivo
è il controllo e monitoraggio complessivo dello stato di adeguatezza patrimoniale, corrente e
prospettica, della banca.
Tale processo è sottoposto a revisione ordinaria, sotto il profilo metodologico a cura della funzione
Risk Management e Presidio del Credito, sotto il profilo normativo dalla funzione Compliance e
sotto il profilo procedurale dalla funzione Internal Audit con il supporto, per i relativi ambiti di
417
competenza, delle funzioni operative. E’ sottoposto altresì a revisione straordinaria ogni qual volta
la Banca presenti un’esposizione potenziale a nuovi rischi rilevanti da valutare (ad esempio per
effetto dell’ingresso in nuovi mercati/segmenti di operatività) e/o quelli precedentemente
individuati palesino caratteristiche nuove che facciano mutare l’esposizione al rischio della Banca.
I principali rischi a cui la Banca è esposta sono i seguenti: rischio di credito, rischio di mercato,
rischio operativo (appartenenti al primo pilastro), rischio di concentrazione, rischio di tasso di
interesse del portafoglio bancario, rischio di liquidità, rischio residuo, rischio strategico, rischio
reputazionale, di outsourcing e compliance (appartenenti al secondo pilastro).
LAT – Liability Adequacy Test
Nell’ambito del LAT (Liability Adequacy Test) è stata calcolata la “riserva realistica”, come valore
attuale atteso alla data di bilancio dei futuri flussi di cassa generati dai contratti (premi e prestazioni). Il
metodo di proiezione dei flussi utilizzato è di tipo deterministico con rivalutazione degli stessi pari al
minimo garantito. L’attualizzazione dei flussi è stata effettuata utilizzando la curva dei tassi risk-free.
Relativamente alla determinazione dei flussi dei contratti sono state utilizzate ipotesi demografiche, di
riscatto e di sospensione pagamento premi derivanti dall’esperienza aziendale. Nel test, inoltre, sono
stati considerati i flussi attesi relativi ai caricamenti e alle spese future.
Attraverso il Liability Adequacy Test si è verificata l’adeguatezza delle “riserve tecniche nette”
mediante il confronto con la “riserva realistica”. La valutazione è stata effettuata considerando
all’interno delle “riserve tecniche nette” non solo le riserve tecniche appostate a bilancio secondo i
principi contabili nazionali, ma anche la posta contabile delle “shadow liabilities”.
La valutazione della congruità delle riserve è stata effettuata, per ogni Compagnia del Gruppo,
individuando i fondi a gestione separata come gruppi omogenei di contratti. I risultati del test hanno
evidenziato una sufficienza delle riserve per ciascun gruppo omogeneo analizzato.
Successivamente alla chiusura del bilancio non sono emerse informazioni aggiuntive che
comportassero il riesame delle analisi effettuate.
Nella seguente tabella sono riportati i risultati relativi al LAT.
(in migliaia di euro)
Compagnia
Reale Mutua
Italiana Assicurazioni
Totale
418
RELAZIONI E BILANCI 2011
Riserve
tecniche nette
Riserve realistiche
(ipotesi base)
2.394.030
2.193.518
818.986
766.033
3.213.015
2.959.551
PARTE G: INFORMAZIONI RELATIVE AD OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE DI
IMPRESA
Nel corso del primo semestre la controllata spagnola Reale Seguros Generales S.A. ha acquisito il
50% della società Caixa Sabadell S.A., società attiva nei rami danni. La società è stata nel corso
dell’esercizio fusa per incorporazione nella società UNNIM S.A..
CAIXA SABADELL S.A. - situazione al 31 marzo 2011
(in migliaia di Euro)
valore di carico
dell'impresa
acquisita
Attività immateriali
Riserve tecniche a carico riassicuratori
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Crediti da operazioni di assicurazione diretta
Altri crediti
Attività fiscali differite
Altre attività
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Riserve tecniche
Altre passività finanziarie
Debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta
Debiti derivanti da operazioni di riassicurazione
Altri debiti
Passività fiscali differite
Passività fiscali correnti
Altre passività
oneri
accessori
fair value
564
2.028
8.064
1.087
63
71
384
3.198
564
2.028
8.064
1.087
63
71
384
3.198
-8.065
-120
-149
-2.122
-834
-2
-12
-356
-8.065
-120
-149
-2.122
-834
-2
-12
-356
Patrimonio netto
3.799
Quote di pertinenza di terzi (50%)
1.900
Valore della partecipazione
Avviamento
25.750
409
26.159
24.260
419
PARTE H: INFORMAZIONI RELATIVE AD OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
Le operazioni tra la Capogruppo e le sue società controllate sono state eliminate nel bilancio
consolidato nell’ambito dell’operazione di elisione dei rapporti infragruppo e, pertanto non vengono
evidenziate in questa sezione. Tali rapporti si riferiscono principalmente ad operazioni di
riassicurazione e a prestazioni di servizio tra società del Gruppo.
I saldi delle operazioni di natura commerciale e finanziaria intercorrenti tra le società del Gruppo,
compresa la Capogruppo, e le entità ad esse correlate sono i seguenti:
(in migliaia di euro)
Attività
Passività
Oneri
Proventi
31.12.2011
31.12.2010
Variazione
481
3.106
523
1.104
211
2.946
149
561
270
160
374
543
Le operazioni che hanno originato tali valori sono state tutte concluse a normali condizioni di mercato.
Nel corso dell’esercizio non è stato effettuato nessun accantonamento a copertura di eventuali perdite
su crediti verso entità correlate.
Le attività sono principalmente relative a finanziamenti concessi dalla controllata Banca Reale, le
passività comprendono principalmente obbligazioni emesse dalla controllata Banca Reale.
I proventi verso le Altre Parti Correlate si riferiscono principalmente ad incassi di premi assicurativi
per 995 migliaia di euro e a canoni di locazione su investimenti immobiliari per 79 migliaia di euro.
Gli oneri verso le Altre Parti Correlate si riferiscono principalmente a sinistri pagati su polizze per 396
migliaia di euro e a interessi su obbligazioni di Banca Reale S.p.A. per 49 migliaia di euro.
I compensi corrisposti durante l’esercizio agli Amministratori ed ai Sindaci della Capogruppo che
coprono i medesimi ruoli anche nelle altre Società del Gruppo ammontano a 1.467 migliaia di euro,
contro 1.149 migliaia di euro erogate nel 2010.
420
RELAZIONI E BILANCI 2011
PARTE I: ALTRE INFORMAZIONI
Risorse umane
Al 31.12.2011 il numero delle risorse umane del Gruppo è pari a 3.048 unità con un incremento,
rispetto all’anno precedente, di 58 unità; il numero medio dei dipendenti, pari a 3.028 unità, di cui 2.064
in Italia e 964 in Spagna, è rappresentato dalla seguente tabella:
(unità)
2011
media
Dirigenti
2010
al 31.12
media
al 31.12
112
111
109
110
Funzionari e Impiegati
2.842
2.865
2.787
2.806
Totale
2.954
2.976
2.896
2.916
Portieri
Totale
74
72
74
74
3.028
3.048
2.970
2.990
421
Pubblicità dei corrispettivi di revisione legale e dei servizi diversi dalla revisione
(art.149 duodecies Regolamento Emittenti Consob)
Tipologia di servizi
Soggetto che ha erogato il
servizio
Destinatario
Compensi
(Migliaia di euro)
Revisione legale (*)
659
Revisione legale
Deloitte & Touche S.p.A.
Revisione legale
Società estera appartenente
alla rete di Deloitte & Touche
S.p.A.
Società Reale Mutua di
Assicurazioni e Società
controllate
Società controllate
456
203
Servizi di attestazione
Gestioni Separate, Fondi
Interni Assicurativi e Fondi
Pensione (**)
91
Deloitte & Touche S.p.A.
Società Reale Mutua di
Assicurazioni e Società
controllate
Altri servizi
91
520
Modello Unico 2011 e
Modelli 770 semplificato e
ordinario
Servizi di consulenza per il
progetto di Corporate Social
Responsability (CSR)
Servizi di due diligence
contabile-fiscale-legaleamministrativa
Deloitte & Touche S.p.A.
Società Reale Mutua di
Assicurazioni e Società
controllate
Società Reale Mutua di
Assicurazioni
14
Società estera appartenente
alla rete di Deloitte & Touche
S.p.A.
Società controllate
55
Servizi di assistenza in
operazioni di acquisizioni
societarie
Società estera appartenente
alla rete di Deloitte & Touche
S.p.A.
Società controllate
201
Assistenza all'analisi di
informazioni
economico/finanziarie di
società assicurative del
mercato spagnolo
Altri servizi professionali (***)
Società estera appartenente
alla rete di Deloitte & Touche
S.p.A.
Società controllate
126
Società estere appartenenti
alla rete di Deloitte & Touche
S.p.A.
Società Reale Mutua di
Assicurazioni e Società
controllate
Società appartenente alla rete
di Deloitte & Touche S.p.A.
90
33
(*) Nota: da questa tipologia sono esclusi i servizi svolti dall'attuario indipendente per le societa assicurative italiane del Gruppo,
di cui si avvale la società di revisione, per l'esame attuariale delle riserve tecniche. Gli onorari corrisposti per tali servizi
ammontano complessivamente a euro 47.855.
(**) Nota: la voce ricomprende gli onorari che hanno formato oggetto di addebito agli assicurati pari a euro 47.146 tramite i
relativi rendiconti; tale importo non rappresenta un costo che rimane a carico delle società assicurative italiane del Gruppo
conferenti l'incarico di revisione.
(***) Nota: la voce "Altri servizi professionali" include i servizi che singolarmente risultano di importo inferiore ad euro 50.000.
422
RELAZIONI E BILANCI 2011
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
SOCIETA’ REALE MUTUA DI ASSICURAZIONI
Sede in Torino, via Corte d’Appello n.11
Fondo di garanzia Euro 60.000.000 i.v.
Iscritta presso il Registro delle Imprese di Torino, n. 00875360018
Iscritta all’Albo dei Gruppi Assicurativi n. 006
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
- SUL BILANCIO CONSOLIDATO - ALL’ASSEMBLEA DEI DELEGATI
SULL’ATTIVITA’ SVOLTA NEL CORSO DELL’ESERCIZIO CHIUSO AL
31/12/2011
Signori Delegati,
Il bilancio consolidato è stato consegnato al Collegio in data 20 marzo 2012 nel
corso del Consiglio di Amministrazione che lo ha approvato, unitamente alla relazione
sulla gestione e risulta redatto in conformità ai principi contabili internazionali:
i prospetti dello Stato patrimoniale, del Conto economico, delle variazioni di patrimonio
netto, del rendiconto finanziario e la Nota integrativa sono redatti in conformità ai
principi contabili internazionali e secondo gli schemi e le istruzioni previsti dall’ISVAP
con il regolamento n. 7/2007.
Il Collegio Sindacale ha esaminato tali documenti che vengono sottoposti alla
Vostra attenzione e si unisce alla mancanza di rilievi fatta dalla società di revisione
contabile “Deloitte & Touche S.p.A.”
Torino, 5 aprile 2012
Il Collegio sindacale
Alessandro RAYNERI
Edoardo ASCHIERI
Paolo GOLIA
425
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE
'HORLWWH7RXFKH6S$
9LD7RUWRQD
0LODQR
,WDOLD
7HO
)D[
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE
AI SENSI DEGLI ARTT. 14 E 16 DEL D.LGS. 27.1.2010, N. 39
E DELL’ART. 102 DEL D.LGS. 7.9.2005, N. 209
Ai Delegati della
SOCIETÀ REALE MUTUA DI ASSICURAZIONI
1.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato, costituito dallo stato patrimoniale,
dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni di
patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla relativa nota integrativa, della Società Reale
Mutua di Assicurazioni e sue controllate (“Gruppo Reale Mutua”) chiuso al 31 dicembre 2011. La
responsabilità della redazione del bilancio in conformità agli International Financial Reporting
Standards adottati dall’Unione Europea nonché al Regolamento emanato in attuazione dell’art. 90
del D.Lgs. n. 209/2005 compete agli amministratori della Società Reale Mutua di Assicurazioni.
È nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e basato sulla revisione
contabile.
2.
Il nostro esame è stato condotto secondo i principi e i criteri per la revisione contabile
raccomandati dalla Consob. In conformità ai predetti principi e criteri, la revisione è stata
pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio
consolidato sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il
procedimento di revisione comprende l'esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi
probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione
dell'adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle
stime effettuate dagli amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base
per l'espressione del nostro giudizio professionale.
Per il giudizio relativo al bilancio consolidato dell’esercizio precedente, i cui dati sono presentati
ai fini comparativi, si fa riferimento alla relazione da noi emessa in data 12 aprile 2011.
3.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato della Società Reale Mutua di Assicurazioni al 31
dicembre 2011 è conforme agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione
Europea, nonché al regolamento emanato in attuazione dell'art. 90 del D.Lgs n. 209/2005; esso
pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione
patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa del Gruppo Reale Mutua per
l’esercizio chiuso a tale data.
$QFRQD%DUL%HUJDPR%RORJQD%UHVFLD&DJOLDUL)LUHQ]H*HQRYD0LODQR1DSROL3DGRYD
3DUPD3DOHUPR5RPD7RULQR7UHYLVR9HURQD
6HGH/HJDOH9LD7RUWRQD±0LODQR&DSLWDOH6RFLDOH(XURLY
&RGLFH)LVFDOH5HJLVWURGHOOH,PSUHVH0LODQRQ±5($0LODQRQ
3DUWLWD,9$,7
0HPEHURI'HORLWWH7RXFKH7RKPDWVX/LPLWHG
429
4.
La responsabilità della redazione della relazione sulla gestione in conformità a quanto previsto
dalle norme di legge e dai regolamenti compete agli amministratori della Società Reale Mutua di
Assicurazioni. E’ di nostra competenza l’espressione del giudizio sulla coerenza della relazione
sulla gestione con il bilancio, come richiesto dalla legge. A tal fine, abbiamo svolto le procedure
indicate dal principio di revisione 001 emanato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti
e degli Esperti Contabili e raccomandato dalla Consob. A nostro giudizio la relazione sulla
gestione è coerente con il bilancio consolidato della Società Reale Mutua di Assicurazioni al 31
dicembre 2011.
DELOITTE & TOUCHE S.p.A.
Vittorio Frigerio
Socio
Torino, 5 aprile 2012
430
RELAZIONI E BILANCI 2011
ALLEGATI AL BILANCIO
432
RELAZIONI E BILANCI 2011
ITALIANA ASSICURAZIONI S.p.A.
REALE SEGUROS GENERALES S.A.
UNNIM PROTECCIO' S.A.
CAI SEGUROS GENERALES S.A.
REALE VIDA Y PENSIONES S.A.
IGAR S.A.
REALE IMMOBILI S.p.A.
BANCA REALE S.p.A.
BLUE ASSISTANCE S.p.A.
Denominazione
Area di consolidamento
086
067
067
067
067
067
086
086
086
Stato
Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI
G
G
G
G
G
G
G
G
G
Metodo
(1)
1
2
2
2
2
10
10
7
11
Attività
(2)
100,00
95,00
0,00
0,00
5,00
95,00
85,92
95,00
100,00
%
Partecipazione
diretta
(Valore in Euro)
(3)
100,00
100,00
50,00
50,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
%
Interessenza
totale
%
% di
Disponibilità voti
consolidamento
nell'assemblea
ordinaria
(4)
0,00
100,00
0,00
100,00
0,00
50,00
0,00
50,00
0,00
100,00
0,00
100,00
0,00
100,00
0,00
100,00
0,00
100,00
Esercizio: 2011
433
SARA ASSICURAZIONI S.p.A.
Denominazione
086
Stato
1
Attività
(1)
Dettaglio delle partecipazioni non consolidate
Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI
B
Tipo
(2)
31,43
%
Partecipazione
diretta
(Valore in Euro)
31,43
% Interessenza
totale
(3)
0,00
%
Disponibilità voti
nell'assemblea
ordinaria
(4)
61.326.000,00
Valore di
bilancio
Esercizio: 2011
434
RELAZIONI E BILANCI 2011
Investimenti immobiliari
Altri immobili
Altre attività materiali
Altre attività immateriali
988.657.000,00
124.868.000,00
34.720.000,00
63.004.000,00
Al costo
Al valore
rideterminato o al
fair value
0,00
0,00
0,00
0,00
(Valore in Euro)
Dettaglio degli attivi materiali e immateriali
BILANCIO CONSOLIDATO
Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI
988.657.000,00
124.868.000,00
34.720.000,00
63.004.000,00
Totale valore di
bilancio
Esercizio: 2011
435
Riserve danni
Riserva premi
Riserva sinistri
Altre riserve
Riserve vita
Riserva per somme da pagare
Riserve matematiche
Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli
assicurati e riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione
Altre riserve
Totale riserve tecniche a carico dei riassicuratori
Dettaglio delle riserve tecniche a carico dei riassicuratori
Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI
401.943.000,00
116.471.000,00
285.472.000,00
0,00
74.437.000,00
3.202.000,00
62.274.000,00
8.894.000,00
67.000,00
476.380.000,00
8.311.000,00
210.000,00
487.125.000,00
Anno n-1
(Valore in Euro)
433.183.000,00
135.387.000,00
297.796.000,00
0,00
53.942.000,00
2.193.000,00
43.228.000,00
Anno n
Lavoro
diretto
0,00
0,00
10.750.000,00
7.180.000,00
215.000,00
6.965.000,00
0,00
3.570.000,00
0,00
3.570.000,00
Anno n
Lavoro
indiretto
0,00
0,00
13.887.000,00
10.304.000,00
274.000,00
10.030.000,00
0,00
3.583.000,00
0,00
3.583.000,00
Anno n-1
8.311.000,00
210.000,00
497.875.000,00
440.363.000,00
135.602.000,00
304.761.000,00
0,00
57.512.000,00
2.193.000,00
46.798.000,00
Anno n
8.894.000,00
67.000,00
490.267.000,00
412.247.000,00
116.745.000,00
295.502.000,00
0,00
78.020.000,00
3.202.000,00
65.857.000,00
Anno n-1
Totale valore di bilancio
Esercizio: 2011
436
RELAZIONI E BILANCI 2011
Titoli di capitale e derivati valutati al costo
Titoli di capitale al fair value
di cui titoli quotati
Titoli di debito
di cui titoli quotati
Quote di OICR
Finanziamenti e crediti verso la clientela bancaria
Finanziamenti e crediti interbancari
Depositi presso cedenti
Componenti finanziarie attive di contratti assicurativi
Altri finanziamenti e crediti
Derivati non di copertura
Derivati di copertura
Altri investimenti finanziari
Totale
Dettaglio delle attività finanziarie
Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Anno n
Anno n-1
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Investimenti posseduti sino alla
scadenza
0,00
0,00
0,00
52.067.000,00
0,00
0,00
99.805.000,00
168.959.000,00
7.125.000,00
0,00
253.986.000,00
0,00
0,00
0,00
581.942.000,00
Anno n
0,00
0,00
0,00
14.527.000,00
14.527.000,00
826.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
10.434.000,00
851.000,00
0,00
26.638.000,00
Anno n
Anno n-1
0,00
0,00
0,00
37.829.000,00
37.829.000,00
2.081.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
8.570.000,00
1.515.000,00
0,00
49.995.000,00
0,00
77.612.000,00
77.612.000,00
440.933.000,00
430.336.000,00
290.739.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
689.000,00
1.288.000,00
13.000,00
0,00
811.274.000,00
Anno n
Anno n-1
6.723.000,00
168.654.000,00
168.654.000,00
6.671.255.000,00
6.585.138.000,00
605.527.000,00
51.031.000,00
73.732.000,00
9.514.000,00
0,00
307.538.000,00
10.445.000,00
1.555.000,00
0,00
7.905.974.000,00
Totale
valore di bilancio
Anno n-1
Anno n
0,00
7.037.000,00
85.094.000,00 231.291.000,00
85.094.000,00 231.291.000,00
471.611.000,00 6.461.539.000,00
449.771.000,00 6.385.101.000,00
309.129.000,00 614.414.000,00
0,00
99.805.000,00
0,00
168.959.000,00
0,00
7.125.000,00
0,00
0,00
353.000,00
254.675.000,00
1.875.000,00
11.722.000,00
40.000,00
864.000,00
0,00
0,00
868.102.000,00 7.857.431.000,00
Attività finanziarie designate a
fair value rilevato a conto
economico
Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico
Attività finanziarie disponibili per
Attività finanziarie possedute per
la vendita
essere negoziate
Anno n-1
Anno n
Anno n-1
0,00
7.037.000,00
6.723.000,00
0,00
153.679.000,00
83.560.000,00
0,00
153.679.000,00
83.560.000,00
54.170.000,00 5.954.012.000,00 6.107.645.000,00
0,00 5.940.238.000,00 6.097.538.000,00
0,00
322.849.000,00 294.317.000,00
51.031.000,00
0,00
0,00
73.732.000,00
0,00
0,00
9.514.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
307.185.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
495.632.000,00 6.437.577.000,00 6.492.245.000,00
Finanziamenti e crediti
(Valore in Euro)
Esercizio: 2011
437
Esercizio: 2011
Anno n
587.703.000,00
0,00
587.703.000,00
1.690.000,00
587.738.000,00
0,00
589.428.000,00
* Attività e passività elise nel processo di consolidamento
Attività in bilancio
Attività infragruppo *
Totale Attività
Passività finanziarie in bilancio
Riserve tecniche in bilancio
Passività infragruppo *
Totale Passività
Anno n - 1
654.630.000,00
0,00
654.630.000,00
2.695.000,00
654.993.000,00
0,00
657.688.000,00
Prestazioni connesse con fondi di
investimento e indici di mercato
Anno n
80.787.000,00
0,00
80.787.000,00
0,00
80.613.000,00
0,00
80.613.000,00
Anno n - 1
68.019.000,00
0,00
68.019.000,00
0,00
67.805.000,00
0,00
67.805.000,00
Prestazioni connesse alla gestione
dei fondi pensione
(Valore in Euro)
Anno n
668.490.000,00
0,00
668.490.000,00
1.690.000,00
668.351.000,00
0,00
670.041.000,00
Totale
Anno n - 1
722.649.000,00
0,00
722.649.000,00
2.695.000,00
722.798.000,00
0,00
725.493.000,00
Dettaglio delle attività e passività relative a contratti emessi da compagnie di assicurazione allorché il rischio
dell'investimento è sopportato dalla clientela e derivanti dalla gestione dei fondi pensione
Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI
438
RELAZIONI E BILANCI 2011
Riserve danni
Riserva premi
Riserva sinistri
Altre riserve
di cui riserve appostate a seguito della verifica di congruità delle passività
Riserve vita
Riserva per somme da pagare
Riserve matematiche
Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati e
riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione
Altre riserve
di cui riserve appostate a seguito della verifica di congruità delle passività
di cui passività differite verso assicurati
Totale Riserve Tecniche
Dettaglio delle riserve tecniche
Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI
Anno n
12.114.000,00
751.000,00
11.363.000,00
0,00
0,00
6.331.000,00
0,00
3.662.000,00
2.669.000,00
0,00
0,00
0,00
18.445.000,00
665.682.000,00
717.812.000,00
7.842.000,00
37.935.000,00
0,00
0,00
-9.389.000,00
21.340.000,00
8.391.522.000,00 8.201.115.000,00
Anno n
4.348.910.000,00
1.179.054.000,00
3.166.525.000,00
3.331.000,00
561.000,00
4.061.057.000,00
48.538.000,00
3.336.326.000,00
Anno n-1
4.261.333.000,00
1.168.086.000,00
3.087.716.000,00
5.531.000,00
2.301.000,00
3.963.317.000,00
58.717.000,00
3.143.867.000,00
Totale valore di bilancio
4.986.000,00
668.351.000,00
722.798.000,00
0,00
7.842.000,00
37.935.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
-9.389.000,00
21.340.000,00
23.535.000,00 8.409.967.000,00 8.224.650.000,00
Anno n-1
14.874.000,00
838.000,00
14.036.000,00
0,00
0,00
8.661.000,00
0,00
3.675.000,00
Lavoro
indiretto
Anno n-1
4.246.459.000,00
1.167.248.000,00
3.073.680.000,00
5.531.000,00
2.301.000,00
3.954.656.000,00
58.717.000,00
3.140.192.000,00
Anno n
4.336.796.000,00
1.178.303.000,00
3.155.162.000,00
3.331.000,00
561.000,00
4.054.726.000,00
48.538.000,00
3.332.664.000,00
Lavoro
diretto
(Valore in Euro)
Esercizio: 2011
439
Strumenti finanziari partecipativi
Passività subordinate
Passività da contratti finanziari emessi da compagnie di assicurazione derivanti
Da contratti per i quali il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati
Dalla gestione dei fondi pensione
Da altri contratti
Depositi ricevuti da riassicuratori
Componenti finanziarie passive dei contratti assicurativi
Titoli di debito emessi
Debiti verso la clientela bancaria
Debiti interbancari
Altri finanziamenti ottenuti
Derivati non di copertura
Derivati di copertura
Passività finanziarie diverse
Totale
Dettaglio delle passività finanziarie
Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI
(Valore in Euro)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
13.502.000,00
0,00
0,00
13.502.000,00
Anno n
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2.949.000,00
0,00
0,00
2.949.000,00
Anno n-1
Passività finanziarie possedute per
essere negoziate
0,00
0,00
1.690.000,00
1.690.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.690.000,00
Anno n
0,00
0,00
2.695.000,00
2.695.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2.695.000,00
Anno n-1
Passività finanziarie designate a fair
value rilevato a conto economico
Passività finanziarie a fair value rilevato a conto economico
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
93.393.000,00
0,00
110.176.000,00
156.726.000,00
0,00
6.512.000,00
0,00
0,00
33.127.000,00
399.934.000,00
Anno n
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
109.206.000,00
0,00
103.129.000,00
165.814.000,00
10.000.000,00
8.364.000,00
0,00
0,00
28.939.000,00
425.452.000,00
Anno n-1
Altre passività finanziarie
0,00
0,00
1.690.000,00
1.690.000,00
0,00
0,00
93.393.000,00
0,00
110.176.000,00
156.726.000,00
0,00
6.512.000,00
13.502.000,00
0,00
33.127.000,00
415.126.000,00
Anno n
0,00
0,00
2.695.000,00
2.695.000,00
0,00
0,00
109.206.000,00
0,00
103.129.000,00
165.814.000,00
10.000.000,00
8.364.000,00
2.949.000,00
0,00
28.939.000,00
431.096.000,00
Anno n-1
Totale
valore di bilancio
Esercizio: 2011
440
RELAZIONI E BILANCI 2011
PREMI NETTI
ONERI NETTI RELATIVI AI SINISTRI
a Somme pagate
b Variazione della riserva per somme da pagare
c Variazione delle riserve matematiche
Variazione delle riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurat
d
e derivanti dalla gestione dei fondi pensione
e Variazione delle altre riserve tecniche
Gestione Vita
PREMI NETTI
a Premi contabilizzati
b Variazione della riserva premi
ONERI NETTI RELATIVI AI SINISTRI
a Importi pagati
b Variazione della riserva sinistri
c Variazione dei recuperi
d Variazione delle altre riserve tecniche
Gestione danni
Dettaglio delle voci tecniche assicurative
Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI
-11.983.000,00
10.678.000,00
15.765.000,00
-1.010.000,00
-4.905.000,00
686.000,00
142.000,00
54.447.000,00
-636.000,00
-308.584.000,00
-318.824.000,00
10.240.000,00
186.357.000,00
174.537.000,00
11.820.000,00
0,00
0,00
quote a carico dei
riassicuratori
664.514.000,00
-702.567.000,00
-598.807.000,00
10.179.000,00
-167.750.000,00
2.830.310.000,00
2.834.317.000,00
-4.007.000,00
-2.031.495.000,00
-1.989.296.000,00
-77.067.000,00
34.408.000,00
460.000,00
Importo lordo
(Valore in Euro)
Anno n
55.133.000,00
-494.000,00
652.531.000,00
-691.889.000,00
-583.042.000,00
9.169.000,00
-172.655.000,00
2.521.726.000,00
2.515.493.000,00
6.233.000,00
-1.845.138.000,00
-1.814.759.000,00
-65.247.000,00
34.408.000,00
460.000,00
Importo netto
1.059.000,00
-103.000,00
672.951.000,00
-767.089.000,00
-548.506.000,00
-16.686.000,00
-202.853.000,00
2.749.092.000,00
2.758.037.000,00
-8.945.000,00
-2.022.238.000,00
-1.989.998.000,00
-65.211.000,00
32.552.000,00
419.000,00
Importo lordo
Anno n-1
2.727.000,00
67.000,00
-14.563.000,00
14.633.000,00
17.256.000,00
985.000,00
-6.402.000,00
-282.853.000,00
-279.005.000,00
-3.848.000,00
180.702.000,00
184.330.000,00
-3.628.000,00
0,00
0,00
quote a carico dei
riassicuratori
3.786.000,00
-36.000,00
658.388.000,00
-752.456.000,00
-531.250.000,00
-15.701.000,00
-209.255.000,00
2.466.239.000,00
2.479.032.000,00
-12.793.000,00
-1.841.536.000,00
-1.805.668.000,00
-68.839.000,00
32.552.000,00
419.000,00
Importo netto
Esercizio: 2011
441
Risultato degli investimenti
a Derivante da investimenti immobiliari
b Derivante da partecipazioni in controllate, collegate e joint venture
c Derivante da investimenti posseduti sino alla scadenza
d Derivante da finanziamenti e crediti
e Derivante da attività finanziarie disponibili per la vendita
f
Derivante da attività finanziarie possedute per essere negoziate
g Derivante da attività finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico
Risultato di crediti diversi
Risultato di disponibilita' liquide e mezzi equivalenti
Risultato delle passività finanziarie
a Derivante da passività finanziarie possedute per essere negoziate
b Derivante da passività finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico
c Derivante da altre passività finanziarie
Risultato dei debiti
Totale
Proventi e oneri finanziari e da investimenti
Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI
0,00
-7.818.000,00
0,00
-17.000,00
4.535.000,00
0,00
0,00
6.162.000,00
97.000,00
425.000,00
5.000,00
0,00
0,00
0,00
8.247.000,00
196.488.000,00
3.759.000,00
28.946.000,00
3.388.000,00
2.413.000,00
-4.504.000,00
0,00
0,00
0,00
95.224.000,00
-3.118.000,00
235.619.000,00
-24.635.000,00
-2.000,00
0,00
-17.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
-45.000,00
0,00
0,00
-4.504.000,00
0,00
-1.735.000,00
84.000.000,00
-15.018.000,00
95.219.000,00
0,00
-24.616.000,00
Altri Oneri
0,00
Altri Proventi
237.440.000,00
Interessi
72.672.000,00
0,00
188.000,00
0,00
0,00
188.000,00
0,00
0,00
5.871.000,00
3.101.000,00
25.652.000,00
0,00
0,00
0,00
37.860.000,00
72.484.000,00
Utili realizzati
(Valore in Euro)
-43.019.000,00
0,00
0,00
0,00
-1.000.000,00
-1.000.000,00
0,00
0,00
-12.361.000,00
-7.000,00
-29.594.000,00
-57.000,00
0,00
0,00
0,00
-42.019.000,00
Perdite
realizzate
335.861.000,00
-3.120.000,00
-4.316.000,00
-17.000,00
-1.000.000,00
-5.333.000,00
2.413.000,00
3.393.000,00
15.063.000,00
6.950.000,00
196.973.000,00
8.145.000,00
0,00
4.535.000,00
106.842.000,00
338.508.000,00
12.095.000,00
0,00
538.000,00
0,00
0,00
538.000,00
0,00
0,00
10.934.000,00
610.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
13.000,00
11.557.000,00
151.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
151.000,00
151.000,00
Utili da valutazione
Totale
proventi e
oneri realizzati Plusvalenze da Ripristino di
valutazione
valore
-70.464.000,00
0,00
-91.000,00
0,00
-9.616.000,00
-9.707.000,00
0,00
0,00
-59.284.000,00
-1.473.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
-60.757.000,00
Minusvalenze
da valutazione
-26.398.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
-14.983.000,00
-1.687.000,00
0,00
0,00
-9.728.000,00
-26.398.000,00
Riduzione di
valore
Perdite da valutazione
-84.616.000,00
0,00
447.000,00
0,00
-9.616.000,00
-9.169.000,00
0,00
0,00
-48.350.000,00
-863.000,00
-14.983.000,00
-1.687.000,00
0,00
0,00
-9.564.000,00
-75.447.000,00
Totale
proventi e
oneri non
realizzati
251.245.000,00
-3.120.000,00
-3.869.000,00
-17.000,00
-10.616.000,00
-14.502.000,00
2.413.000,00
3.393.000,00
-33.287.000,00
6.087.000,00
181.990.000,00
6.458.000,00
0,00
4.535.000,00
97.278.000,00
263.061.000,00
Totale
proventi e
oneri
Anno n
313.770.000,00
-4.207.000,00
-3.224.000,00
-5.118.000,00
0,00
-8.342.000,00
1.093.000,00
2.538.000,00
42.611.000,00
4.440.000,00
215.413.000,00
6.771.000,00
0,00
-9.417.000,00
62.870.000,00
322.688.000,00
Totale
proventi e
oneri
Anno n-1
Esercizio: 2011
442
RELAZIONI E BILANCI 2011
Provvigioni lorde e altre spese di acquisizione
a Provvigioni di acquisizione
b Altre spese di acquisizione
c Variazione dei costi di acquisizione differiti
d Provvigioni di incasso
Provvigioni e partecipazioni agli utili ricevute dai riassicuratori
Spese di gestione degli investimenti
Altre spese di amministrazione
Totale
Dettaglio delle spese della gestione assicurativa
Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI
-655.132.000,00
-386.876.000,00
-156.290.000,00
0,00
-111.966.000,00
81.206.000,00
-5.123.000,00
-114.909.000,00
-693.958.000,00
Anno n
-645.004.000,00
-373.822.000,00
-160.176.000,00
0,00
-111.006.000,00
68.038.000,00
-5.498.000,00
-108.902.000,00
-691.366.000,00
Anno n-1
Gestione Danni
(Valore in Euro)
-33.647.000,00
-16.123.000,00
-14.245.000,00
0,00
-3.279.000,00
1.159.000,00
-6.087.000,00
-13.493.000,00
-52.068.000,00
Anno n
Gestione Vita
-34.472.000,00
-15.684.000,00
-15.223.000,00
0,00
-3.565.000,00
1.318.000,00
-5.881.000,00
-13.730.000,00
-52.765.000,00
Anno n-1
Esercizio: 2011
443
0
0
0
0
Proventi e oneri relativi ad attività non correnti o a un gruppo in dismissione posseduti per la vendita
Utili e perdite attuariali e rettifiche relativi a piani a benefici definiti
Altri elementi
-187.305.000
0
Riserva di rivalutazione di attività materiali
TOTALE DELLE ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
0
-19.729.000
Riserva di rivalutazione di attività immateriali
Riserva derivante da variazioni nel patrimonio netto delle partecipate
0
0
Utili o perdite su strumenti di copertura di un investimento netto in una gestione estera
-167.576.000
Totale Anno n
0
-57.539.000
0
0
0
0
0
-3.995.000
0
0
-53.544.000
Totale Anno n-1
Imputazioni
Utili o perdite su strumenti di copertura di un flusso finanziario
Utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita
Riserva per differenze di cambio nette
Dettaglio delle altre componenti del conto economico complessivo
Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI
0
19.156.000
0
0
-1.620.000
0
0
20.776.000
Totale Anno n
0
-31.398.000
0
0
-2.477.000
0
0
-28.921.000
Totale Anno n-1
Rettifiche da riclassificazione
a Conto Economico
5.047.000
0
0
0
0
0
5.047.000
0
0
0
0
Totale Anno n
0
0
0
0
-2.283.000
0
0
0
0
0
-2.283.000
Totale Anno n-1
Altre variazioni
0
-163.102.000
0
0
0
0
0
-16.302.000
0
0
-146.800.000
Totale Anno n
0
-91.220.000
0
0
0
0
0
-8.755.000
0
0
-82.465.000
Totale Anno n-1
Totale variazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale Anno n Totale Anno n-1
Imposte
0
-193.773.000
0
0
0
0
0
-16.531.000
0
0
-177.242.000
al 31-12-(n)
Esercizio:2011
0
-30.671.000
0
0
0
0
0
-229.000
0
0
-30.442.000
al 31-12-(n-1)
Esistenza
444
RELAZIONI E BILANCI 2011
Totale
Totale
Passivitàfinanziarieafairvaluerilevatoacontoeconomico
Attivitàfinanziarieafairvaluerilevatoacontoeconomico
Attivitàfinanziariedisponibiliperlavendita
Dettaglio delle attività e delle passività finanziarie per livello
Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI
Passivitàfinanziariedesignateafairvaluerilevatoacontoeconomico
Passivitàfinanziarieposseduteperesserenegoziate
Attivitàfinanziariedesignateafairvaluerilevatoacontoeconomico
Attivitàfinanziarieposseduteperesserenegoziate
Livello1
0,00
0,00
0,00
509.421.000,00
6.542.720.000,00
6.017.852.000,00
15.447.000,00
Anno n
0,00
0,00
0,00
529.552.000,00
6.665.561.000,00
6.096.099.000,00
39.910.000,00
Anno n-1
Livello2
1.690.000,00
15.192.000,00
13.502.000,00
301.853.000,00
725.732.000,00
412.688.000,00
11.191.000,00
Anno n
2.695.000,00
5.644.000,00
2.949.000,00
338.550.000,00
738.058.000,00
389.423.000,00
10.085.000,00
Anno n-1
Livello3
0,00
0,00
0,00
0,00
7.037.000,00
7.037.000,00
0,00
Anno n
0,00
0,00
0,00
0,00
6.723.000,00
6.723.000,00
0,00
Anno n-1
1.690.000,00
15.192.000,00
13.502.000,00
811.274.000,00
7.275.489.000,00
Anno n-1
2.695.000,00
5.644.000,00
2.949.000,00
868.102.000,00
7.410.342.000,00
6.492.245.000,00
49.995.000,00
Totale
6.437.577.000,00
26.638.000,00
Anno n
Esercizio: 2011
445
Esistenza iniziale
Acquisti/Emissioni
Vendite/Riacquisti
Rimborsi
Utile o perdita rilevati a conto economico
Utile o perdita rilevati in altre componenti del conto economico complessivo
Trasferimenti nel livello 3
Trasferimenti ad altri livelli
Altre variazioni
Esistenza finale
Dettaglio delle variazioni delle attività e delle passività finanziarie del livello 3
Impresa: SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
6.723.000,00
398.000,00
0,00
Ͳ454.000,00
0,00
370.000,00
0,00
0,00
0,00
7.037.000,00
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività
finanziarie
possedute per
essere
negoziate
Passività finanziarie a fair value
rilevato a conto economico
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Attività
Passività
Passività
finanziarie
finanziarie
finanziarie
designate a fair
possedute per designate a fair
value rilevato a
essere
value rilevato a
conto
negoziate
conto economico
economico
Attività finanziarie
Attività finanziarie a fair value
Esercizio: 2011
MARGINE DI SOLVIBILITÀ DI GRUPPO
Modello 1
Società SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI
PROSPETTO DIMOSTRATIVO DELLA SITUAZIONE DI SOLVIBILITA' CORRETTA
Metodo basato sul bilancio consolidato
(Allegato 1 al Regolamento)
Esercizio 2011
(valori in migliaia di euro)
448
RELAZIONI E BILANCI 2011
Modello 1
CALCOLO DELLA SITUAZIONE DI SOLVIBILITA' CORRETTA
Elementi costitutivi del margine:
Elementi A)
(1)
Capitale……………………………………………………….…………....................................…………….......................……………
(2)
Altri strumenti patrimoniali ................………………………………...…………………………………………......................................
(3)
Riserve di capitale…………………………………………………………….……………………………………………………………
60.000
1.645.040
(4)
Riserve di utili ed altre riserve patrimoniali ......……………........………………...................…………………..........……………………
(5)
Riserva per differenze di cambio nette .....………………………………..........................................................………………………….
(6)
Utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita ......................................................................................................…………
(7)
Altri utili e perdite rilevati direttamente nel patrimonio......................................................................................................………………
(8)
Capitale e riserve di pertinenza di terzi………………………………...……………………………………………………………………
(9)
Utili e perdite rilevati direttamente nel patrimonio di pertinenza di terzi…………………………………………………………………
(10)
Utile dell'esercizio di pertinenza del gruppo……...…………………………………………………………………………………………
8.105
(11)
Utile dell'esercizio di pertinenza di terzi……...…………………………………………..………………………...………………………
1.887
(12)
Azioni preferenziali cumulative e passività subordinate …………………… Totale da (13) a (15)...........................................................
-177.005
-16.531
12.925
-237
di cui:
(13)
prestiti subordinati a scadenza fissa o azioni preferenziali cumulative a durata determinata
(14)
prestiti per i quali non è fissata scadenza..………..…………………………….…………..
(15)
titoli a durata indeterminata ed altri strumenti finanziari, comprese le azioni preferenziali
cumulative diverse da quelle incluse nel rigo 13 ……………………………………………
(16)
Rettifiche di valore su elementi dell'attivo e del passivo del bilancio consolidato …………………………………………………………
(17)
Rettifiche derivanti dall'inclusione di imprese controllate per vincoli contrattuali ………………………………………………………
(18)
Altre rettifiche ………………………………………………………………………………………………………………………………
(19)
Strumenti finanziari partecipativi………………………………………………………………………………………………………
(20)
Totale da (1) a (12) e da (16) a (19)...................................
(21)
Provvigioni di acquisizione da ammortizzare dei rami danni ............………………….........……………………………………………
(22)
Provvigioni di acquisizione da ammortizzare dei rami vita ..........…………....................................……….………………………………
(23)
Attività immateriali ...................................………………………...…………...........................................................................................
(24)
Azioni e quote di imprese controllanti ..............................………………………………………..............................................................
(25)
Azioni o quote proprie ...................................................................…………………………………...................................…….…………
(26)
Perdita dell'esercizio di pertinenza del gruppo...............…………………..............................………………………………....................
(27)
Perdita dell'esercizio di pertinenza di terzi...............…………………..............................………………………………..……………
(28)
Rettifiche di valore su elementi dell'attivo e del passivo del bilancio consolidato …………………………………………………………
(29)
Rettifiche derivanti dall'inclusione di imprese controllate per vincoli contrattuali ………………………………………………………
(30)
Altre rettifiche ………………………………………………………………………………………………………………………………
(31)
Azioni preferenziali cumulative e passività subordinate già inserite nel patrimonio netto consolidato……………………………………
(32)
Filtro prudenziale derivante dalla rimisurazione delle riserve tecniche……………………………………………………………………
(33)
Filtro prudenziale relativo alle plusvalenze nette da detrarre …........…………………………………………………………………..
(34)
Altri filtri prudenziali …........………………………………………………………………………………………………………………
1.534.184
314.125
70.499
(35)
Totale da (21) a (34)...........................................................
384.624
(36)
Totale elementi A) (20)-(35)...............................................
1.149.560
Elementi B)
(37)
50% degli utili futuri ............................……………………………………………...................................................................................
(38)
Differenza tra l'importo della riserva matematica determinata
in base ai premi puri risultante dal bilancio, diminuita
dell'importo della stessa riserva relativa ai rischi ceduti………………..…………………………
e l'importo della corrispondente riserva matematica determinata
in base ai premi puri maggiorati dalla rata di ammortamento
della spesa di acquisto contenuta nei premi di tariffa………....………….………………………
(39)
Integrazioni e plusvalenze immobiliari latenti ammissibili ………...……….………..……………………….………………………….
(40)
Metà dell'aliquota non versata del capitale sociale o del fondo equivalente sottoscritti………...……………………………………….…
(41)
(42)
Totale elementi B) da (37) a (40).......................................
Totale degli elementi costitutivi del margine di solvibilità corretto
dell'impresa …………………………………………………………………………(di cui % elementi B) )
1.149.560
Margine di solvibilità da costituire:
329.892
(43)
Margine di solvibilità richiesto dell'impresa di cui si calcola la solvibilità corretta ………………………………………………………
(44)
Margine di solvibilità e requisiti patrimoniali richiesti delle controllate e partecipate...............................................………………………
337.378
(45)
Ammontare del margine di solvibilità corretto richiesto……………………………………………………………………………..…
667.270
(46)
Eccedenza (deficit) ..........………………………………………………………………............................................................................
482.290
449
Allegato A al modello 1 o 2
Società:
SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI
Dettaglio delle imprese controllate o partecipate
o soggette a direzione unitaria
(Metodo del bilancio consolidato)
Esercizio
2011
(Valore in migliaia di Euro)
Barrare la casella di riferimento:
Calcolo della solvibilità corretta (Allegato al modello 1)
Verifica della solvibilità della controllante (Allegato al modello 2)
450
RELAZIONI E BILANCI 2011
Allegato A al modello 1 o 2
Sez. 1 - Imprese di assicurazione aventi sede legale nel territorio della Repubblica o in uno altro Stato membro
N.
Denominazione
ord.
(1)
4
9
48
18
12
23
52
####
a
b
Codice
Margine di
Elementi
Quota
Stato
solvibilità
costitutivi del
proporzionale del
richiesto
margine disponibile
(4)
(5)
(3)
(2)
ITALIANA ASSICURAZIONI S.p.A.
REALE SEGUROS GEN. S.A.
SARA ASSICURAZIONI S.p.A.
UNNIM SEGUROS S.A.
REALE VIDA Y PENSIONES S.A.
CAI SEGUROS GENERALES S.A.
BANCA REALE S.p.A.
Totale
86
67
86
67
67
67
86
164.162
113.779
134.200
3.712
882
843
11.821
c
292.052
368.839
333.997
15.794
6.941
8.539
48.147
d
e = a*d
margine richiesto
(6)
(7)
100,00
100,00
31,43
50,00
100,00
50,00
100,00
100,00
100,00
31,43
100,00
100,00
100,00
100,00
(8)
164.162
113.779
42.179
3.712
882
843
11.821
337.378
451
Allegato A bis al modello 1 o 2
Società SOCIETA' REALE MUTUA DI ASS.NI
Applicazione dei filtri prudenziali
(Metodo del bilancio consolidato)
Esercizio 2011
(valori in migliaia euro)
Barrare la casella di riferimento:
Calcolo della solvibilità corretta (Allegato al modello 1)
Verifica della solvibilità della controllante (Allegato al modello 2)
452
RELAZIONI E BILANCI 2011
Allegato A bis al modello 1 o 2
Effetti dell'applicazione dei filtri prudenziali
al patrimonio netto risultante dal bilancio consolidato redatto secondo i principi contabili internazionali
Filtro prudenziale derivante dalla rimisurazione delle riserve tecniche
(1)
Filtro relativo alle riserve tecniche
(2)
Filtro relativo alle riserve tecniche a carico dei riassicuratori
(3)
Filtro totale relativo alla rimisurazione delle riserve tecniche ......……………. Totale (1) + (2) ...................................................
Filtro prudenziale relativo alle plusvalenze da valutazione nette
(4)
Utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita
(5)
Riserva derivante da variazioni nel patrimonio netto delle partecipate
(6)
Riserva di rivalutazione di attività materiali
(7)
Altre riserve di utili e perdite rilevati direttamente nel patrimonio
(8)
Plusvalenze cumulate nette (vedi allegato)
Totale da (4) a (8)
(9)
Totale delle plusvalenze nette ………………………..………………………………
-177.005
-16.531
-24.355
-217.891
(10)
Totale delle plusvalenze nette da detrarre……...…………………………………………………………………………….………
(11)
(12)
(13)
(14)
(15)
(16)
Integrazioni per elementi riferibili agli immobili autorizzati dall'ISVAP
Integrazioni per elementi diversi autorizzati dall'ISVAP
Integrazioni per elementi riferibili agli immobili consentiti da altre Autorità
Integrazioni per elementi diversi consentiti da altre Autorità
Totale integrazioni per elementi ammessi a livello individuale ……………………Totale da (11) a (14)
Totale integrazioni ammissibili……...………………………………...……………
(17)
(18)
(19)
(20)
Plusvalenze immobiliari latenti
Integrazioni che non trovano capienza nelle plusvalenze nette detratte
Integrazioni per elementi riferibili agli immobili
Totale plusvalenze immobiliari latenti ammissibili …………………………………
(21)
Totale delle integrazioni e delle plusvalenze immobiliari latenti ammissibili…Totale (16) + (20) ..............................................
Altri filtri prudenziali
(22)
Componenti di capitale imputate a patrimonio netto ..............................………………………………………....................................
(23)
Riserve catastrofali e di perequazione ..............................………………………………………..........................................................
(24)
(25)
Utili o perdite derivanti dalla prima applicazione dei principi contabili internazionali
410.186
Utili o perdite derivanti dalla prima applicazione dei principi contabili internazionali da detrarre ..............................…………………
(26)
(27)
(28)
(29)
(30)
Utili o perdite su strumenti di copertura di un flusso finanziario
Utili o perdite su strumenti di copertura di un investimento netto in una gestione estera
Proventi e oneri relativi ad attività non correnti o
a un gruppo in dismissione posseduti per la vendita
Altri utili e perdite rilevati direttamente nel patrimonio
Totale da (26) a (28)
Altri utili e perdite rilevati direttamente nel patrimonio da detrarre ……………………………………………………………………
(31)
(32)
Effetto della modifica del merito di credito dell’emittente inclusa nell'area di consolidamento
Effetto della modifica del merito di credito dell’emittente inclusa nell'area di consolidamento da detrarre ..............................………
(33)
(34)
Riserve appostate a seguito della verifica di congruità delle passività e
passività differite verso assicurati (shadow accounting ) detratte dall'avviamento……………………………………………………
Attività relative a benefici definiti e ad altri benefici a lungo termine per i dipendenti da detrarre ..............................………………
(35)
Totale Altri filtri prudenziali.......................................................................
Totale (22)+(23)+(25)+(30)+(32)+(33)+(34) .....
70.499
70.499
453
Allegato A bis al modello 1 o 2
Rimisurazione delle riserve tecniche
Riserve tecniche
Riserve danni
Riserva Premi ………………………....…………
Riserva sinistri ……..………………...............……
Altre Riserve ……..………………...............……
Riserve vita
Riserva per somme da pagare ……………………
Riserve matematiche ………………………………
Altre Riserve ……..………………...............……
Totale ………………………………………………..……
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori
Riserve danni
Riserva Premi ………………………....…………
Riserva sinistri ……..………………...............……
Altre Riserve ……..………………...............……
Riserve vita
Riserva per somme da pagare ……………………
Riserve matematiche………………………………
Altre Riserve ……..………………...............……
Totale ………………………………………………..……
454
RELAZIONI E BILANCI 2011
Totale valore del
bilancio consolidato
Imposte
differite
Totale valore secondo
i criteri utilizzati per il
bilancio individuale
Differenza
Valore del filtro
a
b
c
d=c-a+b
e
1.179.054
3.166.525
3.331
1.179.054
3.166.525
3.331
48.538
3.336.326
676.193
48.538
3.336.326
676.193
8.409.967
8.409.967
Totale valore del
bilancio consolidato
Imposte
differite
Totale valore secondo
i criteri utilizzati per il
bilancio individuale
Differenza
Valore del filtro
a
b
c
d = a - b -c
e
135.602
304.761
-
135.602
304.761
-
2.193
46.798
8.521
2.193
46.798
8.521
497.875
497.875
455
Percentuale
29.588
Totale Plusvalenze nette ………………………………………………………………...………………………………………………………..……….…...…………
0,68
3,49
1,59
0,95
61.326
313.178
142.784
85.075
8.978.622
Attività per le quali l’impresa è tenuta ad applicare il meccanismo di cumulo
Partecipazioni in controllate, collegate e joint venture ………………………………….………………………………………………………………………...………
Investimenti posseduti sino alla scadenza …………………………...……………………………………………………………………………………………………
Finanziamenti e crediti al netto dei finanziamenti e crediti bancari ………………………………………………………………………………………………………
Attività finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico diverse da quelle per le quali il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ……………………………………………………………………………………………………………………..…...………
Totale investimenti e disponibilità liquide e mezzi equivalenti ……………………………………………………………………………………………………….
Risultato delle passività finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico dipendenti dal merito di credito dell 'emittente inclusa nell 'area di
consolidamento
…………………………......……...………………………………………………………..…………...…………...………………………...…………….…
53.943
-7.662
-21.644
Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati e derivanti dalla gestione dei fondi pensione ……..……...…………...……………
Passività differite verso assicurati rilevate a conto economico …………………………..………………….…………………………...……………….…...…………
c
60
6.376
6.316
353
46.281
967
38.938
401
7.181
353
39.905
d
7.591
9
7.944
c
Minusvalenze da
valutazione e
Variazioni
in aumento
delle riserve
Derivante da altre passività finanziarie ……………………………………...…………………………………………………..…………….…...…………...…
Ammontare
al 31 dicembre
Anno n
b
a
Plusvalenze da
valutazione e
Variazioni
in diminuzione
delle riserve
Totale ………………………………………………..………………………………………………...………...…………...………………………………....…...……
Risultato degli investimenti…………………………………………………………………...…………...………………………...……………....…...…………...…
a Derivante da investimenti immobiliari …………………..…………………………..…...…………………..……..……………….…………..…...…………..
b Derivante da partecipazioni in controllate, collegate e joint venture …………..………………...............…………..…………………………………...………
c
Derivante da investimenti posseduti sino alla scadenza .........……………….............................………………………………...................……...…………...…
d Derivante da finanziamenti e crediti ........................................…………………………..………………………………...…...................……...…………...……
e
Derivante da attività finanziarie disponibili per la vendita ...............………………………..........…………...................................………...……...…………...
f
Derivante da attività finanziarie possedute per essere negoziate ................……………….........................................................…………………...…………...
g
Derivante da attività finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico ........………………………….....................................……...…………...…
Risultato di disponibilità liquide e mezzi equivalenti …………………………...……………………………..………………..………………………..…...………
Risultato delle passività finanziarie ………………………………….…..…………………………………..………………..………………………..…...………….
a Derivante da passività finanziarie possedute per essere negoziate ……………………………………………………………………………………….…...……
b Derivante da passività finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico non dipendenti dal merito di credito dell'emittente consolidata …
Plusvalenze e
minusvalenze
eliminate e riserve
attribuite
Anno n-1
Totale cumulato Anno
n-1
Plusvalenze cumulate nette
-24.355
-21.644
7.662
-38.337
293
-6.023
-6.316
-566
-31.757
-32.314
9
e=c-d
-24.355
-21.644
7.662
-38.337
293
-6.023
-6.316
-566
-31.757
-32.314
9
f=a-b+e
Totale plusvalenze,
minusvalenze e
Totale cumulato Anno
variazioni delle riserve
n
Anno n
Allegato A bis al modello 1 o 2