Modello di presentazione di progetti per il finanziamento del

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Modello di presentazione di progetti per il finanziamento del
Modello di presentazione di progetti
per il finanziamento del Comune di Roma
Anno 2011
INDICE
Scheda anagrafica del Centro ..................................................................................... 2
Finalità del centro ......................................................................................................... 3
Progetto per l’anno 2011.............................................................................................. 4
1. Scheda utenti ............................................................................................................ 4
2. Valutazione dell’attività svolta nell’anno precedente ........................................... 7
3. Le modalità di progettazione................................................................................... 8
4. Il progetto .................................................................................................................. 9
Gli obiettivi del progetto......................................................................................................................................... 9
La struttura ............................................................................................................................................................ 9
Il contesto .............................................................................................................................................................. 9
La visibilità (strategie di comunicazione e promozione) del Centro all’esterno. ................................................. 10
Le attività di supporto allo sviluppo del progetto ................................................................................................. 10
Le collaborazioni con altri.................................................................................................................................... 11
Schema della rete ........................................................................................Errore. Il segnalibro non è definito.
Legenda .............................................................................................................................................................. 13
5. Le attività ................................................................................................................. 14
Le attività del progetto......................................................................................................................................... 14
I risultati dell’attività ............................................................................................................................................. 14
Le attività di supporto allo sviluppo dell’attività ................................................................................................... 14
Rapporti e collaborazioni con il territorio............................................................................................................. 14
6. Altre attività .......................................................... Errore. Il segnalibro non è definito.
Attività rivolte alla famiglia............................................................................Errore. Il segnalibro non è definito.
Attività con le associazioni di familiari..........................................................Errore. Il segnalibro non è definito.
Attività con le associazioni di utenti .............................................................Errore. Il segnalibro non è definito.
7. La fattibilità delle singole attività .......................................................................... 37
8. Finanziamento richiesto al Comune di Roma...................................................... 38
9. Costo complessivo del progetto........................................................................... 38
10. Altri finanziamenti e progetti in corso ................................................................ 38
Scheda anagrafica del Centro
Nome del Centro diurno Centro Diurno Pasquariello
Indirizzo: via Pasquariello 8
Tel. 0677307775 / 068802867
Fax
068809666
e-mail [email protected]; [email protected]
Responsabile dott. Fabio Massimo Candidi
Sede: mq 150
Operatori ASL (specificare qualifica e orario settimanale di servizio)
Candidi Fabio Massimo
Luisa Canganella
Rita Cerquitella
De Santis Ornella
Petrocchi Tiziana
psicologo
ass. sociale
infermiera
infermiera
terapista della riabilitazione
Tutto il personale è a tempo pieno ed è di ruolo a parte la terapista della riabilitazione che ha un
contratto di 23 mesi
Operatori di cooperativa di tipo A in convenzione con la ASL (specificare qualifica e orario
settimanale di servizio)
Soggetti in convenzione
specificare :
◊ nominativo cooperativa e/o associazione in convenzione
verrà indetta una gara
◊ elenco nominativo degli operatori indicando l’attività svolta
Gli operatori attualmente operanti e che vorremmo riproporre sono
Ascione Mauro
grafica e informatica
Barbato Chiara
scrittura
Del Bove Monica
ECDL
Fasano Atonietta
cucina
Martinez Stefano
fotovideo
ore 16
ore 8
ore 8
ore 4
ore 8
Per il progetto foto proponiamo una fotogra professionista conosciuta all’interno del progetto
cinema
Scarpa Manuela
progetto foto
ore 5
Per il coordinamento gestito dalla coop
ore 3
Operatore scelto dalla nuova coop coordinamento
Totale ore
52
Il progetto si articola su 44 settimane
A tutto questo bisogna aggiungere i due pacchetti del progetto cinema non suddivisibili in settimane
Le attività del 2011sono divise in due sezioni distinte:
1. il progetto cinema rivolto ad una fascia giovanile e con maggiore risorse compresa tra i
18 e i 35 anni svolta prevalentemente presso strutture esterne;
2. le attività del centro rivolte agli utenti che frequentano quotidianamente la struttura.
2
allegare:
◊ curriculum aggiornato della cooperativa e di ciascun operatore
Per quanto riguarda la coop siamo in attesa della gara
Altro personale (numero di volontari del servizio civile, volontari, etc.)
Il Centro è frequentato da tirocinanti semestrali della Facoltà di psicologia, in genere due per ogni
semestre e da tirocinanti della Facoltà di Medicina e chirurgia –Tecnica della riabilitazione psichiatrica
Finalità del centro
Di seguito vengono riportati alcuni dei compiti prioritari dei Centri diurni. A quale/i di queste finalità il
Centro diurno pensa di contribuire? (indicarne massimo 4)
1. la presenza attiva nel territorio, in collaborazione con le associazioni dei familiari e di
volontariato, con gli altri servizi sanitari e sociali e con le cooperative;
x
2. la formulazione concordata di piani terapeutici – di prevenzione secondaria e/o
terapeutico riabilitativi personalizzati e complessi;
x
3. l’ integrazione, nei piani terapeutici, dell’apporto della rete sociale del territorio (in
particolare per quanto riguarda il pieno godimento dei diritti di cittadinanza es. diritto
alla salute);
4. il coinvolgimento della famiglia come uno dei soggetti attivi nell’attuazione del progetto
terapeutico dell’utente;
x
5. la costruzione di un percorso che risponda ai bisogni specifici di ogni utente: l’abitare, il
tempo libero, la socializzazione, l’inserimento lavorativo;
x
6. il funzionamento di gruppi di mutuo aiuto di familiari e di utenti;
7. lo sviluppo di iniziative di informazione alla popolazione, con lo scopo di diminuire i
pregiudizi verso il disagio mentale e diffondere atteggiamenti di maggiore solidarietà;
8. il tutoraggio agli inserimenti lavorativi degli utenti sia interni alla cooperativa che esterni
9. lo sviluppo di cooperative sociali per l’inserimento lavorativo (tipo B);
10. altro………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……….……………………………………………………………………………………………
11. altro………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……….……………………………………………………………………………………………
3
Invalidità
4
Titolo di studio
Se esiste un numero stabilito di posti del Centro indicare chi lo definisce e secondo quali parametri.
Effettiva presa in carico del Centro diurno.
Genere
3
Contesto
abitativo5
Esperienze
lavorative6
Anno presa in
carico al CSM
Mese e anno
dell’inserimento al CD2
Attività
esterne al
circuito di
salute
mentale7
Modalità di
frequenza del
Centro Diurno
nell’anno
20108
Interventi
all’interno del
circuito di
salute mentale
nell’anno 2010
(escluso
Centro Diurno
e CSM) 9
2. Famiglia d’origine
3. Famiglia propria
6. Diploma di laurea
6. Appartamento personalizzato
5. Attestato professionale
5. Residenze socio-sanitarie
4. Licenza media superiore
4. Comunità terapeutica
2. Licenza elementare 3. Licenza media inferiore
Attività esterne (attività ricreative, formative, ecc.) sono quelle non organizzate direttamente dal CD, ma realizzate autonomamente dall’utente. 1. No
Dichiarare solo se l’esperienza lavorativa ha avuto carattere continuativo (ad esempio: superiore a sei mesi) e significativo.
1. Solo
1. Nessuno
2. Si
7. Altro
Interventi all’interno del circuito sanitario 1. No
Psicol. Giovani Adulti
9
2. SPDC
3. Clinica convenzionata
4
4 Day hospital 5 UOS Riab. Sport. E tecn. Innov. 6 UOS Psich. Post acuzie 7 UOS Assist.
1. Alto utilizzatore (frequenta 3/5 giorni a settimana per più di una attività/laboratorio) 2. Medio utilizzatore (frequenta per 1/2 giorni a settimana per almeno una attività/laboratorio
3. Basso utilizzatore (frequenta al bisogno come punto di riferimento sociale o contenimento temporaneo di stati emotivi).
8
7
6
5
4
Occorre indicare sia la percentuale (%) di invalidità che è stata riconosciuta all’utente, sia l’eventuale titolarità di una pensione di invalidità o l’inabilità lavorativa: 1. pens. da invalidità
civile 2.pens. da inabilità lavorativa 3. accompagno 4. pens. da invalid. civ + accompagno 5. pens. da inabilità lavorativa + accompagno 6. pensione di reversibilità 7. pens. da lavoro 8.
Privo di riconoscimento di invalidità
3
2
1
Cod. Utente
Anno di
nascita
DIAGNOSI SOCIALE
DATI UTENTE
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
media giornaliera: 1)nel centro: 15
2) esterna al centro: 10
Numero degli utenti in carico: 47
Numero inserimenti previsti…………………………………………
Descrivere l’utenza del Centro che usufruisce del progetto fornendo le seguenti informazioni:
Posti a disposizione del Centro1........................................................................................................................................................................
1. Scheda utenti
Progetto per l’anno 2011
Genere
M
M
M
M
M
M
M
M
F
M
F
F
F
M
F
F
F
M
F
M
M
M
M
M
M
F
F
M
M
M
Cod. Utente
A.P.
B.V.
B.F.
C.G.
C.E.
D.V.V
F. M.
F.A.L.
G.A.
G.A.
L.L.
M.A.
N.D.
S.M
S.C.
T.G.
V.M.G.
V.F.
B.C.
M.P.
F.A.
C.D.
F.A.
D.R.V.
F.F.
S.L.
G.P.
I. L.
N.A.
C.D.
1964
1973
1977
1977
1951
1962
1976
1967
1945
1971
1974
1975
1977
1968
1966
1956
1976
1972
1969
1959
1977
1979
1968
1984
1975
1981
1961
1972
1963
1976
Anno di
nascita
Mag-03
Mar-04
Dic-04
Ott-06
Sett-95
Apr-95
Sett-07
Apr-95
Apr-04
Apr-95
Apr-08
Sett-04
Ott-95
Ago-95
Nov-2007
Sett-01
Feb-08
Mag-08
Genn-09
Giu-01
Mar-09
Feb-09
Mar-09
Apr-06
Feb-09
Mar-09
Ott-09
Apr-09
Giu-97
Febbr-10
Mese e anno
dell’inserimento al CD
DATI UTENTE
1996
2001
2001
2005
1975
1998
2000
1988
1999
1989
2000
2002
1997
1986
1984
1989
2005
1990
1989
1998
2007
2008
1994
2003
2000
2009
1992
2005
1992
1998
Anno presa in
carico al CSM
100% 5
100% 1
75%
1
100% 1
100% 5
100% 2
100% 5
100% 5
100% 3+7
100% 5
100% 5
100% 5
100% 2
100% 5
100% 5
100% 5
100% 2
100% 3
80% 1
100% 2
8
8
100% 2
8
100%
8
80% 2
68%
80% 1
8
Invalidità
3
4
4
4
4
4
4
3
6
3
4
6
4
4
3
4
4
4
4
4
4
4
3
4
4
5
4
3
4
6
Titolo di studio
2
1
4
2
2
2
2
2
2
2
1
2
4
2
1
2
2
2
1
1
2
2
2
2
2
2
2
4
5
4
Contesto
abitativo
no
si
si
si
no
si
si
no
no
no
si
no
no
no
no
no
si
si
si
no
no
si
no
si
si
no
si
si
si
si
Esperienze
lavorative
DIAGNOSI SOCIALE
1
1
2
1
2
1
2
2
2
2
1
1
1
1
1
2
1
1
1
2
2
1
1
2
2
2
2
1
2
2
Attività
esterne al
circuito di
salute mentale
1
3
1
3
1
2
2
1
1
1
2
1
1
1
1
1
3
3
2
1
2
1
3
2
3
2
2
3
2
2
Modalità di
frequenza del
Centro Diurno
nell’anno 2009
5
1
1
1
2
1
1
1
3+5
1
1
5
5
1
1
5
1
1
1
2+3
2+5
2
1
1
5
1
1
2
5
6
5
Interventi
all’interno del
circuito di
salute mentale
nell’anno 2009
(escluso
Centro Diurno
e CSM)
I.M.G.
P.T.
P.A.
E.A.
M.V.
M.A.
L.L.2
D.G.A.
G.M.
C.S.
C.C.
P.S
R.F.
B.M.C.
B.F.3
I.N.
S.F.
F
M
F
M
M
M
F
F
M
F
F
M
F
F
M
F
M
1982
1985
1980
1974
1979
1992
1974
1973
1975
1983
1977
1979
1979
1957
1963
1978
1982
Genn-10
Genn-10
Genn-10
Genn-10
Genn-10
Genn-10
Genn-10
Mar-04
Mar-04
Febb-10
Febb-10
Febb-10
Febb-10
Mag-02
Genn-10
Genn-10
Genn 10
2003
2005
2004
1999
2003
2009
2004
2001
2003
2009
2002
2008
2005
1997
Altra asl??
1999
2006
100% 2
8
8
100% 1
100% 1
8
70%
8
8
8
8
8
8
8
8
8
75% 1
3
4
6
4
4
3
4
4
4
6
4
4
6
4
4
2
4
4
4
2
4
4
2
2
2
2
4
2
2
2
3
2
4
2
si
no
si
si
si
no
si
no
si
si
si
si
si
Si
si
no
si
1
1
2
1
2
2
1
2
2
2
2
2
2
1
2
1
1
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
3
3
2
2
2
2
2
1
2 +6
7
1
6
7
5
5
7
6
1
1
6
1
7
1
7
6
2. Valutazione dell’attività svolta nell’anno precedente
Descrivere l’attività svolta nell’anno precedente.
Analizzare:
quali aspetti hanno contribuito maggiormente al raggiungimento degli obiettivi;
a. la collaborazione della Coop Magazzino ha contribuito notevolmente al successo di alcune
iniziative del Centro, in particolar modo di grande rilievo è stato il corso del cinema i cui
risultati hanno superato le aspettative, grande è sato l’impegno della coop nel cercare
risorse nel territorio, anche se non si sono raggiunti risultati concreti, ma riteniamo che si
sia attivato un processo che potrà essere sviluppato nel prossimo anno
b. la presenza nella équipe di un’assistente sociale
c. il miglioramento dei rapporti con gli altri servizi del DSM, già da alcuni anni comunque
buoni, che ha consentito l’invio di un’utenza adeguata al nostro progetto
d. il contatto costante con il IV Municipio che ci ha visto lavorare insieme sia sugli inserimenti
lavorativi sia sulle residenze
quali sono le possibili spiegazioni di eventuali limiti e insuccessi;
a. le scarse risorse economiche e di personale a disposizione e una scarsa recettevità del
territorio.
b. l’altro grande problema è la difficoltà di dimissione degli utenti più cronicizzati
le modifiche che si pensa di apportare per raggiungere gli obiettivi prefissati.
a. proseguire sulla strada intrapresa e dove possibile potenziarla
b. continuare a collaborare con il Municipio cercando cercando di implementare le iniziative
già in corso
c. concordare con tutti i Centri Diurni della ASLRMA delle sinergie e un’ottimizzazione delle
risorse e delle competenze, trovando sia dei punti di ampia collaborazione, sia delle
differenziazioni degli obiettivi, in accordo con la Direzione del DSM
d. anche il rapporto con i servizi del Dipartimento sono migliorati e da qualche mese
partecipiamo alle riunioni di équipe dei due ambulatori, sono stati scritti dei protocolli
d’intesa con le comunità, gli ambulatori, Colpo d’Ala (il servizio del DSM per il trattamento
degli adolescenti). Sono diversi anni che collaboriamo con appuntamenti mensili con
l’équipe della comunità del nostro territorio, cosa che ha comportato notevoli miglioramenti
nella gestione dei casi
Specificare:
in merito all’utenza:
• il numero degli utenti complessivamente coinvolti nello sviluppo del progetto;
nel 2010 i pazienti coinvolti sono stati 47, con una media giornaliera di 15 utenti al’interno del
Centro Diurno e altri 10 utenti all’esterno del Centro
•
il numero degli utenti dimessi (indicare per ognuno età/tempo di permanenza nel CD/motivazione);
è stato dimesso un paziente
T.G. anni 47 ha frequentato dal 2000, termine percorso riabilitativo
7
•
il numero degli utenti che hanno abbandonato (indicare per ognuno età/tempo di permanenza nel
CD;
gli abbandoni sono stati 2
A.M. anni 24 paziente proveniente dalla comunità Marcigliana ha frequentato pochissimo per
scarsa compliance
P.A. anni 23 ha frequentato pochissimo per scarsa compliance
in merito ad ogni attività:
• realizzata:il numero degli utenti previsti/numero utenti che hanno effettivamente frequentato e le
motivazioni di eventuali differenze significative;
a. La frequenza ai laboratori ha corrisposto alle aspettative, sia da parte dei pazienti già
conosciuti che di quelli di nuovo inserimento che nel 2010 sono stati numerosi
b. E’ stata fissata una data per il 17 dicembre al Baobab, da gestire unitamente agli altri CD
della ASL Roma A, per promuovere le attività dei nostri Centri, riflettere sul futuro, mostrare
i risultati ottenuti nel corso dell’anno, integrarsi con altre realtà del territorio.
•
non realizzata: spiegarne le ragioni;
tutte le attività sono state regolarmente svolte
•
Indicare l’eventuale realizzazione di eventi/pubblicazioni/etc. attraverso le quali sono state
divulgate le attività del CD e/o che hanno coinvolto i cittadini del territorio;
la divulgazione delle attività del centro è avvenuta attraverso le associazioni dei familiari, alcune
scuole del quartiere con le quali si è tentata una collaborazione, con gli operatori del IV Municipio.
Abbiamo partecipato a delle giornate sulla prevenzione organizzate dal IV Distretto della ASL RMA
che ha coinvolto alcune scuole medie del quartiere. Alcuni dei nostri utenti che frequentano il
laboratorio di scrittura sono stati premiati per le loro composizioni, altri utenti che frequentano il
laboratorio audio-video hanno effettuato le riprese dell’evento. Abbiamo in questo contesto fatto
conoscere agli alunni e insegnati delle scuole coinvolte il lavoro svolto dal Centro Diurno.
Come negli anni passati un’altra occasione di divulgazione è la rappresentazione teatrale che
vedrà coinvolti un gran numero di utenti del Centro Diurno che frequentano il laboratorio di teatro
finanziato dalla Regione Lazio, quest’anno verrà effettuata presso l’ex Lanificio Luciani in via di
Pietralata.
3. Le modalità di progettazione
Descrivere le modalità utilizzate per la stesura del progetto presentato al Dipartimento Promozione dei
Servizi Sociali e della Salute – U.O. Disabilità e Disagio Mentale - del Comune di Roma per l’anno
2011. In particolare, indicare se alla costruzione del progetto hanno partecipato il responsabile della
cooperativa, gli operatori della ASL, gli operatori della cooperativa, i tecnici dei laboratori: “come” sono
stati coinvolti, su quale ambito, con quale peso decisionale e per quale ragione e/o scopo.
Come negli anni passati il progetto è stato elaborato dal responsabile del Centro con il presidente della
Cooperativa, con tutti gli operatori ASL e discusso con i tecnici della Coop. Il monitoraggio delle attività
è costante per tutto l’anno e c’è una continua condivisione sia con il personale sanitario sia con la coop
(responsabile e tecnici)
8
Analogamente dire se alla costruzione del progetto hanno partecipato gli utenti e/o i familiari del CD,
descrivendo, anche in questo caso: “come” sono stati coinvolti, su quale ambito, con quale peso
decisionale e per quale ragione e/o scopo.
Non sono stati coinvolti i familiari mentre gli utenti sono aggiornati sui cambiamenti in corso e sulle
motivazioni di tali cambiamenti. Costante è il monitoraggio con gli utenti sull’andamento dei laboratori,
sul livello di soddisfazione e sulle eventuali difficoltà.
4. Il progetto
Gli obiettivi del progetto
Presentare gli obiettivi che si intendono raggiungere con il progetto complessivo.
In particolare discutere:
il rapporto tra gli obiettivi e le finalità del centro;
la significatività degli obiettivi rispetto all’utenza (nell’utenza sono considerati sia gli utenti che i
familiari);
la fattibilità degli obiettivi;
Nel corso del 2010 10 utenti in una fascia compresa tra i 18 e i 35 anni hanno frequentato il corso del
cinema con regolarità e con eccellenti risultati, i docenti del corso sono rimasti entusiasti
dell’esperienza e hanno deciso di continuare con lo stesso gruppo l’esperienza per il prossimo anno.
Gli utenti hanno garantito una partecipazione molto alta al corso, mostrando una fortissima
motivazione e competenza. I docenti, tutti professionisti del settore, hanno ritenuto opportuno, oltre
che possibile, la partecipazione a dei festival presentando dei corti. Con sorpresa, anche nostra,
hanno valutato i nostri utenti fra i migliori dei corsi tenuti nelle loro scuole. Va infine sottolineato come
l’équipe curante, insieme al servizio sociale, ha finanziato, come progetto terapeutico, ad uno dei
partecipanti al corso l’iscrizione per il prossimo anno alla scuola di cinema Sentieri Selvaggi all’interno
della loro normale programmazione didattica.
Entro la fine dell’anno organizzaremo una giornata di presentazione del lavoro svolto e dei prodotti
girati rivolta all’interno del nostro ambito socio-sanitario ma soprattutto all’ambiente del cinema. La
rivista specializzata di cinema “EIDOS cinema psyche ed arti visive” in un articolo sul numero
attualmente in commercio parla della nostra esperienza.
La struttura
Descrivere la struttura del Centro diurno.
Il locale di via Pasquariello 8 è situato al primo piano di uno dei palazzoni delle case popolari in un
quartiere al confine tra la Serpentara e Fidene. È di circa 150 mq ed è composto da un salone molto
grande e da tre stanze. Nel salone si tengono i gruppi e si trascorre tutto il tempo non strutturato; una
stanza è utilizzata per gli accoglimenti e i colloqui, mentre nelle altre due si svolgono i laboratori.
I bagni sono quattro, uno per ogni stanza.
Il contesto
Descrivere il contesto in cui è ubicato il Centro diurno (caratteristiche della zona e del quartiere in cui si
trova, mappatura delle risorse che in esso si possono trovare).
Spiegare perché il contesto descritto è significativo per il progetto proposto (obiettivi-utenza-attività).
Il quartiere è povero di iniziative e non esistono punti di aggregazione, un classico quartiere dormitorio.
Abbiamo mantenuto i contatti con la biblioteca circoscrizionale attivati lo scorso anno, infatti alcuni
nostri pazienti continuano a frequentarla, in diverse occasioni i laborastori di scrittura e di audio video
si sono recati a consultare e prendere in prestito libri utili alle attività dei laboratori.
Attiva anche una convenzione con la piscina comunale.
9
Vanno segnalati, anche se per ora infruttuosi, i contatti unitamente intrapresi dalla presidente della
coop Magazzino e dalla nostra assistente sociale, con il IV Municipio al fine di individuare locali
disponibili nel quartiere.
Attualmente siamo in trattativa con il IV Distretto al fine di acquisire delle stanze libere in una scuola
pubblica vicina al Centro Diurno, date in utilizzo appunto al IV Distretto.
La visibilità (strategie di comunicazione e promozione) del Centro all’esterno.
Illustrare attraverso quali attività si intende far conoscere all’esterno il Centro.
Chiarire come la visibilità del Centro può influenzare il raggiungimento degli obiettivi e più in generale
del successo del progetto presentato.
All’interno del progetto cinema si è realizzato un corto nel quale gli utenti hanno curato tutte le fasi
della produzione, dal soggetto, sceneggiatura, riprese, recitazione ad eccezione del montaggio e altri
sono in via di realizzazione all’interno del territorio della IV Circ., uno dei quali è un documentario sullo
stabilimento dell’Acqua Sacra, una fonte storica del quartiere Montesacro.
Con il prossimo anno uno degli obiettivi è quello di partecipare a delle manifestazioni
cinematografiche, in collaborazione con altri Centri Diurni della ASL RMA in particolar modo Palestro e
Boemondo con i quali è stato già raggiunto un accordo.
Le attività di supporto allo sviluppo del progetto
Descrivere e analizzare le attività di coordinamento e verifica previste (che possono riguardare: i
percorsi individuali degli utenti; il progetto annuale; il lavoro degli operatori; il funzionamento del centro
in generale).
Uno strumento che già nella progettazione favoisce e sviluppa le attività di coordinamento è aver
concepito la quasi totalità delle attività come in stretta interdipendenza le une alle altre, il confronto non
solo è opportuno, ma indispensabile visto che il lavoro di ogni laboratorio è strettamente interconnesso
con gli altri. Questo coordinamento è quindi attivo e continuamente monitorato sui laboratori, sui
pazienti, sugli operatori e sul funzionamento del Centro. La verifica è, anche in funzione delle risorse
che abbiamo a disposizione, empirica: si è realizzato ciò che avevamo programmato o non si è
realizzato, i pazienti hanno avuto dei miglioramenti o non li hanno avuti, si è creato un sollievo alle
famiglie oppure no.
Descrivere e argomentare le attività di formazione previste rivolte agli operatori del Centro,
specificando se si tratta degli operatori ASL e/o del privato sociale.
La cooperativa Magazzino per tutto l’anno ha svolto attività di formazione agli operatori. Gli operatori
sanitari del Centro frequentano tanti corsi di formazione organizzati dal Dipartimento, personalmente
ho attivato un corso di formazione per i terapisti della riabilitazione del DSM recentemente assunti con
contratti a temine, nella convinzione che questa figura professionale sia di grande importanza, non
solo come supporto, nella realizzazione del progetto. Sempre compatibilmente con le risorse grande
attenzione è posta al confronto e discussione sulle fasi del progetto e sulla sua attuazione con gli
operatori della coop. In questa funzione notevole è stato il contributo del presidente della coop
Magazzino.
Descrivere e argomentare le attività di supervisione previste rivolte agli operatori del Centro,
specificando se si tratta degli operatori ASL e/o del privato sociale.
Gli operatori ASL del Centro usufruiscono di regolari supervisioni organizzate dal Modulo
Dipartimentale e portano in discussione ciclicamente il proprio lavoro
Descrivere e argomentare le attività di documentazione dei percorsi degli utenti e delle attività del
Centro (i diari, le schede presenza, ecc.).
Le presenze degli utenti sono quotidianamente registrate dal sistema informatizzato
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Le collaborazioni con altri
a) Indicare la presenza di collaborazioni con altri (ad esempio: enti, associazioni, agenzie,
organizzazioni, gruppi, servizi) esplicitando:
- l’elenco dettagliato dei soggetti coinvolti;
- le attività e le iniziative svolte;
- le ragioni che sono alla base di tale collaborazione;
- le modalità con cui si attuano;
- il ruolo del Centro diurno e degli altri soggetti coinvolti;
- l’eventuale collaborazione con altri Centri diurni.
Il centro collabora con la facoltà di psicologia non solo per quanto riguarda i tirocini Il DSM del IV
Modulo, unitamente con il DSM della Roma E e l’Ospedale Sant’Andrea hanno attivato un corso di
Laurea per Terapisti della riabilitazione e il responsabile del Centro è tra i docenti del corso. Il corso di
laurea prevede che i tirocini degli studenti vengano svolti anche all’interno del nostro centro.
È anche stata attivata una convenzione tra l’Ospedale Sant’Andrea e il DSM della ASL RMA per cui
alcuni studenti del Sant’Andrea svolgeranno una parte del loro tirocinio nelle nostre strutture.
b) Fornire una rappresentazione grafica delle relazioni e delle collaborazioni del centro diurno
utilizzando lo schema riportato di seguito che include quattro diverse figure geometriche in
considerazione dei differenti soggetti che costituiscono la rete del centro diurno. Lo schema deve
essere personalizzato in base allo stato reale delle relazioni, indicando all’interno delle singole figure i
nominativi dei soggetti e collegandoli utilizzando la linea – continua o tratteggiata - in considerazione
dell’intensità della relazione (vedi legenda). Si precisa che lo schema può essere modificato,
ampliando o riducendo il numero delle figure, per poter rappresentare al meglio la rete coinvolta nelle
attività.
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12
Legenda
Ambiti della relazione:
Servizi sanitari (es.: CSM, Comunità terapeutiche, Centri diurni,
SERT, altro)
Istituti di istruzione: scuole e università
Organismi del territorio/Istituzioni (es.: associazioni
culturali/sportive/di volontariato, Banca del tempo, biblioteche, teatri,
C.O.L., Municipi, cooperative, enti di formazione – come UPTER e scuole
per ECDL - , centri sociali, Province e Regioni, altro)
Aziende profit (es.: supermercati, esercizi commerciali, istituti
di credito, artigiani, altro)
Intensità/frequenza della relazione:
continua
periodica o saltuaria
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5. Le attività10
Le attività del progetto
Progetto fotografia
Spiegare:
• Le modalità di realizzazione e la durata;
• Le caratteristiche specifiche dell’attività in relazione agli utenti che la frequenteranno, precisando
eventuali elementi trasformativi oppure la consolidata validità;
Analizzare la coerenza tra gli obiettivi che l’attività si pone e quelli complessivi del progetto.
Questa attività prevede la realizzazione di un lavoro fotografico in stile reportage creato dagli utenti
con l’obiettivo di raccontare i loro luoghi: la casa, il quartiere e il Centro Diurno.
Durerà per l’intero anno e gli incontri avverranno per due volte alla settimana, per un totale di 5 ore
settimanali.
Tale attività mira a stimolare, attraverso la fotografia, la percezione di sé in relazione al contesto in cui
gli utenti vivono.
L’attività di fotografia è rivolta alla maggior parte degli utenti del Centro Diurno, i quali saranno stimolati
a confrontarsi con la propria realtà e con quella degli altri.
I risultati dell’attività
Descrivere i risultati attesi con la realizzazione della attività in esame.
Inoltre argomentare perché questi risultati si ritengono significativi rispetto all’utenza ed agli obiettivi
Da questa attività potrebbe scaturire una mostra fotografica che racconti come l’utenza psichiatrica
percepisca i luoghi dell’intimità, casa, quartiere e centro diurno; ciò potrebbe avvicinare la cittadinanza
alla realtà psichiatrica, marando al superamento dello stigma.
Tra i risultati attesi si evidenziano l’aumento della motivazione, un forte coinvolgimento, una continuità
di lavoro ed una condivisione tra i partecipanti al progetto.
Le attività di supporto allo sviluppo dell’attività
Descrivere le attività previste di coordinamento, verifica, valutazione e documentazione che riguardano
la specifica attività in esame.
Tale attività potrebbe interfacciarsi con il progetto cinema iniziato già da quest’anno, e ovviamente
collaborare i modo fattivo con gli altri laboratori del centro diurno.
Rapporti e collaborazioni con il territorio
Indicare ed argomentare se, per la realizzazione dell’attività in esame, si intende attivare una
collaborazione con realtà esterne al Centro, indicando con quali soggetti e con quale partecipazione si
costruisce la collaborazione.
Proprio per la sua struttura e per le sue finalità tale attività mira anche a rapportarsi con il territorio. Gli
utenti dovranno scattare fotografie inerenti il loro quartiere, la loro casa, quindi questo permetterà di
immergersi nella realtà esterna.
Ci sarà uno stretto rapporto tra l’utenza e il quartiere di appartenenza.
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N.B. Questa parte deve essere compilata per ciascuna attività del progetto (socializzante, sportiva, formativa,
culturale, ludica).
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5. Le attività11
Le attività del progetto
Laboratorio di scrittura
II gruppo di scrittura si tiene due volte a settimana ed è in stretto contatto con quello di informatica e
con quello di fotografia. E' quello che fornisce il materiale per la rivista.
Nel 2010 il laboratorio ha continuato a mantenere il suo ruolo di contenitore e legame tra le diverse
esperienze vissute nel centro e sentite e rielaborate in maniera totalmente diversa da ogni persona del
gruppo. Affianco a questo obiettivo fondamentale è emersa la necessità di provare a “guardare fuori”,
oltre che a “guardarsi dentro”. Guardare al contesto sociale in cui si vive, prestare orecchio alle notizie
del tg, spesso ascoltate distrattamente o per nulla, ed elaborare così degli articoli relativi a “fatti” che
non toccano solo noi (utenti e operatori del centro) ma tutti.
Nel perseguire questi obiettivi il laboratorio ha lavorato nel corso dell’anno alla stesura di altri due
numeri della rivista Ferment@ in collaborazione con il laboratorio di grafica e ingfromatica, e alla
collaborazione con il laboratorio di fotografia per un nuovo progetto.
-
-
Un numero della rivista è stato dedicato alla pubblicazione degli elaborati del gruppo inviati ad
un concorso proposto dalla Comunità Terapeutica di Minturno sul tema “Sogno e Realtà”.
L’altro numero è stato invece dedicato a “I fatti 2010”, in cui ogni mese, tra i vari fatti ascoltati
fuori o avvenuti dentro al centro, se ne è scelto uno, di particolare rilevanza per il gruppo o per
una persona nello specifico: si è quindi passati dal raccontare l’arrivo di un nuovo laboratorio
all’ “evento” della neve in città, da un disegno creato e mai sperato alla morte di Sandra e
Raimondo, dalla sconfitta ai mondiali, alla tragedia di Druisburg, al valore della musica per
ognuno di noi (et al.). L’attenzione ha continuamente fluttuato dal dentro al fuori, come
dovrebbe poter essere in ogni vita, ma come spesso e mal volentieri, non è.
La collaborazione con il lab.di fotografia è consistita nel lavorare insieme alla progettazione e
scrittura di un libro su F. Fellini, di cui il gruppo, nel 2009, ha visto diversi film. I protagonisti del
libro, ancora in corso d’opera, sono e saranno gli utenti che, attraverso una narrazione “in stile
felliniano” fatta di immagini, ricordi, recensioni, aneddoti, uscite, foto, disegni, racconteranno se
stessi e, parallelamente, il grande regista, i luoghi dei suoi film, il suo spirito.
Nel 2009, oltre all’usuale collegamento con i laboratori di grafica e fotografia, ha collaborato con un
laboratorio di teatro finanziato dalla Regione Lazio che ha portato alla rappresentazione di due
spettacoli al Palladium, unitamente alle comunità terapeutiche “Tarsia” della ASLRMA e quella della
RMB di piazza Urbania, con la rappresentazione de “L’Orlando furioso”
Il laboratorio di scrittura ha steso la sceneggiatura dello spettacolo nella quale ciascun paziente ha
proposto una personale rilettura del testo, discussa ed elaborata insieme al regista ed all’attrice del
gruppo teatrale. Ha successivamente lavorato alla realizzazione di due numeri della rivista Ferment@
di cui uno interamente dedicato allo spettacolo messo in scena.
L'esperienza di scrittura proposta, accanto alI'obiettivo di "produrre" materiale per Ia rivista, è
innanzitutto intesa come un'esperienza di relazione positiva tra operatore e utente/gruppo di utenti
all'interno della quale si vuole favorire l'emergere delle risorse, delle parti "sane", presenti all'interno di
ogni utente che prende parte all' attività.
Lavorare con Ia scrittura significa Iavorare suI "poter scrivere" che implica un ascolto e un contatto con
Ia propria produzione immaginativa, difficile da gestire perchè sentita spesso dall'utente come
"eccessiva", assente, poco interessante. Lo Scrivere, (e quindi il pensare, il sentire, il chiarire, il
11
N.B. Questa parte deve essere compilata per ciascuna attività del progetto (socializzante, sportiva, formativa,
culturale, ludica).
15
comunicare), può rappresentare dunque un'importante esperienza di contatto: con la parola detta
(magari mai detta), ascoltata, sbagliata, cambiata, modificabile; con il proprio sentire e con l'altro
(immaginario o concreto) che ascolta, al quale si parla. Nello scrivere è quindi presente un continuo
passaggio dall'Io al Tu perche sempre, anche se a volte inconsapevolmente, è presente un
interlocutore al quale ci si rivolge.
Le parole allora, a seconda di come vengono usate, possono diventare muri di difesa rispetto all'altro
o ponti attraverso cui è possibile comunicare, lavorando sulla possibilità di cambiare punto di vista,
vedere l'altro, ascoltarlo, poter stare in una relazione.
All'interno di questa progetto sono quindi continuamente implicati sia aspetti tecnici che fortemente
trasformativi.
La coerenza tra gli obiettivi che l'attività si pone e quelli complessivi del progetto sono diversi ma
riassumibili nel fatto che il lavoro di scrittura è lo spazio dove Ie diverse esperienze quotidiane delIa
vita del centro, delle attività, hanno la possibilità di essere elaborate, metabolizzate.
I risultati attesi sono: un continuo miglioramento da parte dei pazienti di sviluppare capacità cognitive
ed emotive che migliorino sensibilmente la loro qualità della vita. Pensare e conoscere Ie proprie
emozioni è infatti un prerequisito indispensabile per consolidare processi di cambiamento. Altro
importante obiettivo è quello della creazione di un gruppo di lavoro connotato dal potenziamento
nell’ascolto critico della produzione di ciascun membro del gruppo.
Gli obiettivi che l'attività si propone e i risultati attesi, si riferiscono quindi alla possibilità di poter
riaccendere un interesse reale verso se stessi e verso l' altro, interesse spesso inesistente o fugace in
questo tipo di utenza.
Rapporti e collaborazioni con il territorio
Il laboratorio collaborerà con il progetto cinema ad esempio lavorando su delle sceneggiature con
modalità che si articoleranno nel dettaglio in corso d’opera oltre alla consueta collaborazione con i
laboratori di foto-video e grafica. Si stanno progettando e ricercando contatti per una maggiore
diffusione della rivista e per proseguire con il cineforum (fuori dal finanziamento comunale), unitamente
al laboratorio di fotografia, anche all'esterno facendo riferimento ai professionisti coinvolti nel progetto
cinema.
5. Le attività12
Le attività del progetto
Attività di cucina
Il laboratorio consiste nello stabilire una ricetta da preparare, fare la lista della spesa, fare la spesa,
realizzare insieme la ricetta, assaggiarla insieme, commentarla e raccontare la modalità di
preparazione.
La preparazione di un pasto, o una parte del pasto, comporta:
1. Apprendere un procedimento (che ha a che fare con una fondamentale parte della cura di sé).
12
N.B. Questa parte deve essere compilata per ciascuna attività del progetto (socializzante, sportiva, formativa,
culturale, ludica).
16
2.
3.
4.
5.
6.
Collaborare con altri nello svolgimento del compito.
Condividere un piacere (che è quello dell'assaggio).
Avere un contatto con l'esterno, per quanto riguarda l'acquisto degli ingredienti.
Focalizzare sugli ingrendienti della stagione (che comporta un aggancio alla realtà).
Rimemorare momenti di socialità (in famiglia, per esempio, un familiare che faceva una
determinata pietanza)
7. Confrontarsi tra le varie provenienzi regionali degli utenti e le varie usanze.
I risultati attesi da quest'attività sono molto diversificati a seconda degli utenti e delle loro capacità. Con
determinati utenti si può mirare, alla preparazione in autonomia, altri, di poter portare avanti una parte
del procedimento autonomamente, altri, la sola partecipazione ad una parte del procedimento è un
obiettivo da raggiungere e consolidare.
Quest'attività può facilmente avvalersi della collaborazione con l'attività di fotografia e di informatica, in
quanto si può fotografare il procedimento, e scrivere la ricetta al computer, dando così agli utenti le
ricette delle pietanze preparate.
Quest'anno abbiamo cercato di realizzare delle ricette seguendo le stagioni. Un altro criterio che ho
utilizzatoè quello della ripetizione di parti, come la preparazione del sugo, della crema, della pasta
frolla, della pasta all'uovo, in modo di favorire la memorizzazione del procedimento. E a fine anno,
proporre una ricetta, semplice, cercando di fare lavorare gli utenti nel modo più autonomo possibile.
5. Le attività13
Le attività del progetto
Attività di Informatica:
1) grafica
Spiegare:
•
•
Le modalità di realizzazione e la durata;
Le caratteristiche specifiche dell’attività in relazione agli utenti che la frequenteranno, precisando
eventuali elementi trasformativi oppure la consolidata validità;
Il laboratorio di grafica è aperto a tutti gli utenti ed è prima di tutto un laboratorio di progettazione
all'interno del quale confrontare le proprie idee.
Qualsiasi progetto (rivista, calendari, ricettario, locandina, etc) viene pensato e discusso in ogni
dettaglio (contenuti, colori, immagini, posizione e grandezza testo) e successivamente viene
trasformato in una bozza cartacea.
Nella fase successiva la bozza cartacea diventa il modello per realizzare un file grafico.
Gli utenti con maggiori risorse, e che frequentano questo corso già da un po', hanno raggiunto un
livello minimo di autosufficienza che permette loro di realizzare piccole porzioni di questo file. Gli utenti
con minori risorse o che frequentano da poco o saltuariamente possono contribuire anch'essi perché
l'operatore indica la successione delle operazione da seguire.
Questo laboratorio si svolge tre volte a settimana ed i programmi utilizzati sono due: Quark Xpress e
Photoshop.
Quark Xpress è un programma di impaginazione professionale che consente la stampa sia in un
service sia in tipografia. Esso è molto complesso ma ha il vantaggio di poter realizzare delle pagine
master, ovvero, delle pagine personalizzate richiamabili numerose volte. Questa caratteristica fa si che
gli utenti con maggiori risorse si dedichino principalmente alla elaborazione della pagina master dando
13
N.B. Questa parte deve essere compilata per ciascuna attività del progetto (socializzante, sportiva, formativa,
culturale, ludica).
17
la possibilità agli utenti con minori risorse di fare anche solo piccoli aggiustamenti ma fondamentali per
realizzazione del progetto.
Questo schema oramai collaudato viene confermato anche per il 2011.
I risultati dell'attività
Descrivere i risultati attesi con la realizzazione delle attività in esame.
Inoltre argomentare perché questi risultati si ritengono significativi rispetto all'utenza ed agli obiettivi.
Rafforzare le dinamiche di gruppo; migliorare le competenze di entrambi i software citati sopra e far
sentire tutti gli utenti partecipi sia della progettazione sia della realizzazione del progetto.
Le attività di supporto allo sviluppo dell'attività
Descrivere le attività previste di coordinamento, verifica, valutazione e documentazione che riguardano
la specifica attività in esame.
Il laboratorio di grafica è di supporto alle attività degli altri laboratori in particolare al laboratorio di
scrittura (rivista e libro su Fellini) e al laboratorio di fotografia (libro su Fellini). Per queste attività sono
previste molte riunioni di coordinamento tra questi laboratori.
Rapporti e collaborazioni con il territorio
Indicare ed argomentare se, per la realizzazione dell'attività in esame, si intende attivare una
collaborazione con realtà esterne al Centro, indicando con quali soggetti e con quale partecipazione si
costruisce la collaborazione.
Nel 2010 abbiamo realizzato i layout grafici per una brochure e un affiche per il CSM di Via Monte
Tomatico relativa ad un convegno scientifico. La stessa cosa è stata fatta per la Comunità Ripa
Grande relativamente ad un altro convegno.
In questi giorni stiamo ultimando il layout grafico di un calendario per l'anno 2011 in formato A3
orizzontale sempre per la Comunità Ripa Grande.
Per la realizzazione di questi progetti sono state necessarie alcune visite per capire le esigenze dei
soggetti coinvolti e per scambiarsi idee, opinioni e materiale digitale.
Nel 2011 si potrebbe dedicare una minima parte delle ore del progetto a contattare alcune strutture
sanitarie per far conoscere questi lavori di grafica per iniziare altre collaborazioni.
2) impaginazione della rivista Ferment@
Spiegare le modalità di realizzazione e la durata;
le caratteristiche specifiche dell'attività in relazione agli utenti che la frequentano, precisando eventuali
elementi trasformativi oppure la consolidata validità. Analizzare la coerenza tra gli obiettivi che l'attività
si pone e quelli complessivi del progetto.
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Una volta a settimana il laboratorio di grafica viene svolto insieme al laboratorio di scrittura. Le attività
principali sono: trascrivere al computer i testi prodotti durante il laboratorio di scrittura, progettare la
parte grafica della rivista, scegliere/progettare immagini.
In questo laboratorio anche gli utenti con minori risorse possono dare un valido supporto alla
realizzazione della rivista dettando e trascrivendo testi, facendo proposte su argomenti e grafica.
Questo laboratorio si svolge una volta a settimana ed i programmi utilizzati sono tre: Word, Quark
Xpress e Photoshop.
Questo schema oramai collaudato viene confermato anche per il 2011.
I risultati dell'attività
Descrivere i risultati attesi con la realizzazione delle attività in esame.
Inoltre argomentare perché questi risultati si ritengono significativi rispetto all'utenza ed agli obiettivi.
Rafforzare le dinamiche di gruppo; migliorare le competenze informatiche e far sentire tutti gli utenti
partecipi sia della progettazione sia della realizzazione della rivista.
Le attività di supporto allo sviluppo dell'attività
Descrivere le attività previste di coordinamento, verifica, valutazione e documentazione che riguardano
la specifica attività in esame.
Questo laboratorio viene svolto insieme al laboratorio di scrittura e sono in stretto collegamento anche
con quello fotografia.
Sono previste molte riunioni di coordinamento e di verifica tra i tre laboratori.
Rapporti e collaborazioni con il territorio
Indicare ed argomentare se, per la realizzazione dell'attività in esame, si intende attivare una
collaborazione con realtà esterne al Centro, indicando con quali soggetti e con quale partecipazione si
costruisce la collaborazione.
La rivista viene spedita e distribuita in oltre 300 strutture sanitarie e non, sia interne al DSM sia in tutto
il territorio nazionale.
19
5. Le attività14
Progetto cinema
Le premesse sono le stesse dello scorso anno, ovvero che il centro diurno Pasquariello è connotabile
dagli esordi della propria Attività, dalla Formazione nel settore foto audio-video dalla produzione della
Rivista Fermenta. Annovera un CD musicale con testi di canzoni a cura dei propri utenti, un libro di
fotografie, un libro di poesie. Raccogliendo questo percorso pregresso, riteniamo proponibile un
progetto che ne rappresenti l’avanzamento consequenziale ed esponenziale.
Il Corso di Cinema organizzato dal Centro Diurno Pasquariello e la Coop. Sociale Magazzino, è stato
progettato nel 2009 prevedendo una fase di sperimentazione nel corso dell’anno 2010. Il Corso è
stato ideato per offrire a giovani pazienti l’opportunità di ricevere stimoli culturali ed informazioni
professionali attraverso l’incontro diretto con esperti del settore e produrre, con la guida di
professionisti, due cortometraggi ed un video clip.
E’ stato formato un gruppo di 10 pazienti con diagnosi medio-gravi, in età 20-35 anni ed un curriculum
scolastico con diploma o laurea.
Sin dalle prime lezioni la risposta alla proposta formativa ha sorpreso oltre le aspettative l’équipe
specialistica ed i docenti che si sono incontrati con i ragazzi. Il clima degli incontri è stato sempre
caratterizzato da una piacevole vivacità negli scambi, capacità di analisi critica e di operare
collegamenti sulla base di una approfondita conoscenza del cinema dell’ultimo ventennio. Questa
vivacità, solitamente sopita nel paziente con patologia psichiatrica grave, è stata peraltro indicata dai
docenti superiore alla media rispetto ai gruppi con cui essi interagiscono nella didattica di routine.
Altro elemento importante è rappresentato dalla crescita o comunque dalla costanza della
motivazione. Il corso si svolge presso sedi esterne, spesso lontane dalle zone abitative, che richiedono
un notevole impegno per rispettare la puntualità degli incontri e la cadenza del calendario formativo.
Nonostante queste difficoltà si sono avute solo due defezioni e per motivi oggettivi (salute e
trasferimento al’estero dell’utente).
Il gruppo ha prodotto un primo cortometraggio lavorando con la Scuola di Cinema “Sentieri Selvaggi”.
La fase di pre produzione e la realizzazione del set è stata attuata dai pazienti, con le indicazioni dei
docenti che hanno poi curato la fase di post produzione . Il corto ha già ricevuto critiche positive per
l’originalità della sceneggiatura e l’accuratezza della realizzazione.
E’ stato prodotto un altro cortometraggio con la DWB Comunication, finalizzato all’apprendimento di
alcune tecniche di ripresa all’esterno e della fase di montaggio; il tema del corto documentava inoltre
una realtà del IV Municipio (La fonte dell’acqua sacra) per cui, partendo da uno studio del quartiere, ha
consentito un contatto con realtà ivi presenti quali botteghe artigiane ed uffici.
Un’altra fase del progetto ha portato alla realizzazione di un videoclip. Anche in questo caso si è partiti
da una conoscenza diretta, attraverso un lavoro cognitivo di analisi, sintesi e ricerca di significati, del
prodotto – videoclip per poi passare alla creazione e realizzazione pratica utilizzando un brano
musicale scelto dal gruppo.
Questa esperienza ha dimostrato come un lavoro di produzione di strumenti cinematografici, corti o
videoclip, presenti molte valenze positive: partendo da un dichiarato interesse per la musica e per il
cinema gli utenti hanno la possibilità di compiere un lavoro che coinvolge in modo integrato le loro
facoltà cognitive (attenzione, memoria, pensiero simbolico) e le loro emozioni; si va al di là della
fruizione passiva del prodotto cinematografico, anch’essa valida:nella produzioni diretta di corti e video
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N.B. Questa parte deve essere compilata per ciascuna attività del progetto (socializzante, sportiva, formativa,
culturale, ludica).
20
il mondo interno può manifestarsi e prendere forma sperimentando il senso dell’esistere e dell’essere
efficace nella creazione concreta e nella condivisione del gruppo.
Un ulteriore risvolto si è avuto con una borsa di studio per un corso di montaggio presso la scuola
“Sentieri selvaggi” per un’utente che sta frequentando il corso.
Obiettivi
La conoscenza di una Disciplina partendo dallo studio dello Strumento, fino alla sua Realizzazione.
Il compimento di un processo decennale che approdi ad un risultato empirico e verificabile: la
realizzazione di un prodotto cinematografico.
L’incontro tra le risorse di Persone affette da disagio psichico che si affacciano all’offerta formativa di
un Centro Diurno, e le risorse di una rosa di Professionisti del Cinema che accettano di confrontarsi,
insegnando il proprio Lavoro, con un mondo di interlocutori poco conosciuto.
La conclusione di un ciclo di Attività Formativa di lunga durata, che non lasci elusi gli aspetti tecnici
(teorici e pratici) dell’argomento preso in esame, né le possibili sinergie interne al Centro Diurno con i
corsi formativi già in essere, né le sinergie con il Territorio di riferimento e con tutti i singoli
professionisti o Enti che si occupano di Cinema e che dunque sono stati coinvolti.
Un Prodotto finale che parli del Territorio cittadino o municipale: occasione di identità e di
appartenenza.
La visibilità del Prodotto. Un’uscita finale attraverso il canale del Web, o attraverso una proiezione
presso una Sala cinematografica.
Strumenti
Durante lo svolgimento dei Corsi rispettivamente di foto audio-video e di scrittura, curati dai rispettivi
Tecnici Formatori di consolidata esperienza nel settore del disagio psichico, andiamo a inserire un
Corso completo sul cinema, suddiviso in moduli che affrontano i vari argomenti articolandone il
contenuto in incontri diversificati, a cura di Professionisti della Materia.
Ci avvaliamo della Scuola di Cinema “SENTIERI SELVAGGI”con i propri insegnanti di Regia,
Sceneggiatura e Ripresa, le aule e le attrezzature; di una sala di Montaggio della Società DBW
Communication.
Localizzazione
Prevalentemente le sedi delle Strutture partecipanti.
Per il prossimo anno vogliamo continuare a sviluppare il progetto cinema prevalentemente nella sua
parte più operativa. Quindi non riprendiamo le parti teoriche affrontate lo scorso anno e abbiamo
affidato alla scuola di cinema Sentieri Selvaggi e alla società DBW l’elaborazione di un progetto.
Entrambe hanno aderito con entusiamo alla proposta di continuare l’esperienza iniziata nel 2010. Il
gruppo iniziale di 10 utenti è rimasto stabile e vista l’ottima tenuta proponiamo di continuare con il
gruppo dello scorso anno e di inserire un paio di utenti nuovi. Di seguito riportiamo quanto da loro
inviatoci.
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QuickTime™ e un
decompressore
sono necessari per visualizzare quest'immagine.
Spett.le Centro Diurno Pasquariello ASLRMA
Oggetto: proposta formativa WORKSHOP VIDEO di terzo livello
Presentazione:
il WORKSHOP VIDEO di terzo livello è finalizzato alla realizzazione di uno o più
prodotti audiovisivi in alta definizione che saranno realizzati sul territorio della
IV circ. di Roma. Le riprese saranno post-prodotte presso la sede operativa
della DBW Communication srl di Viale Gioacchino Rossini 7 Roma. Durante il
corso, per il quale prevediamo un numero massimo di otto studenti, sarà
messo a disposizione materiale didattico audiovisivo e cartaceo, telecamere
professionali HD, una sala di montaggio Avid Nitris HD e tutte le attrezzature
per la ripresa del suono in presa diretta.
Il corso:
la didattica si articola in n°3 incontri, dedicati alla definizione di un soggetto e
di un piano di lavorazione, della durata di 3 ore (per un totale di 9 ore) da
svolgersi presso il locali del Centro Diurno di riferimento per i corsisti, in n°4
laboratori di ripresa della durata di 5 ore (per un totale di 20 ore) e in n°4
laboratori di montaggio della durata di 6 ore (per un totale di 24 ore)
Durante i quattro laboratori di ripresa gli studenti si divideranno in due gruppi
composti da quattro persone e realizzeranno le riprese.
I laboratori di montaggio e postproduzione si svolgeranno presso una sala di
montaggio e post-produzione della DBW Communication. I due gruppi di lavoro
saranno affiancati da un montatore professionista. In questa sede i filmati
montati, saranno finalizzati e masterizzati su supporto ottico digitale.
I docenti:
il corso prevede la presenza di un docente, di un tutor e di un editor.
Il docente sarà Stefano Rebechi , regista e produttore televisivo, il tutor sarà
Stefano Bonetti, video maker e regista televisivo, mentre l’editor sarà Valentina Cesari, montatrice
professionista.
Sede Fiscale: DBW Communication s.r.l. - Via Tuscolana 63 - 00182 Rome IT - P.I. 06389811008
Sede Operativa: DBW Communication s.r.l. - Viale G. Rossini n 7 - 00198 Rome IT
Ph./Fax +39 06 97600548 - www.dbwcommunication.it - [email protected]
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QuickTime™ e un
decompressore
sono necessari per visualizzare quest'immagine.
Curriculum docenti:
Stefano Rebechi, regista e produttore, realizza documentari e reportage per le
reti Rai, l’emittente La7 e per diversi canali tematici via satellite (Rai Edu, Cult
Network, Rai Sat, Al Jazeera …).
Ha curato come direttore artistico, producer, e regista la realizzazione di molti
canali tematici temporanei via satellite. Ha realizzato e prodotto spot
pubblicitari, filmati promozionali e documentari industriali. Per l’agenzia
Pentastudio cura, per il mercato italiano, la comunicazione audiovisiva del
carrier satellitare Eutelsat.
Si è occupato di video arte, realizzando video installazioni, spettacoli
multimediali e live performance.
Come docente ha tenuto un corso di regia del documentario, per la facoltà di
Scienze della Comunicazione all’università di Roma “La Sapienza” e dal 2002
insegna Teorie e tecniche del montagio presso L’Istituto Europeo del Design di
Roma.
Stefano Bonetti, video maker, regista operatore video, lavora dal 1990 nel
campo delle produzioni audiovisive. Tra le varie produzioni ha curato la regia
della “Casa del grande fratello” dal 2007 al 2010, le regie esterne del
programma “Bastardi” per Comedy Central (sky), la regia del programma “Non
è mai troppo tardi” di Rai 2, e la regia dei servizi esterni “Cominciamo bene
estate” di rai 3.
Valentina Cesari, laureata al DAMS è montatrice professionista dal 1999.
Costi:
docente, 29 ore = € 290
tutor, 20 ore = € 200
editor, 24 ore = € 240
attrezzature audio/video e sede = € 0
sala di montaggio = € 450
supporti ottici = € 50
Totale = € 1.230 + iva
TOTALE € 1476
Distinti saluti
Stefano Rebechi
Sede Fiscale: DBW Communication s.r.l. - Via Tuscolana 63 - 00182 Rome IT - P.I. 06389811008
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Il cinema è un’invenzione del futuro
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PROGETTI DI CORSI DI CINEMA PER IL CENTRO DIURNO PASQUARIELLO
TRE CORSI MONOGRAFICI: SCENEGGIATURA, REGIA, RIPRESA
e un laboratorio operativo “Fare un documentario”
- SECONDA ANNUALITA’ Presentazione
I corsi della Scuola di Cinema Sentieri selvaggi si caratterizzano per una laboratorialità che si
accompagna, in modo piacevole, a una teoria di base comunque coinvolgente. Il principio che
perseguiamo è sempre lo stesso: imparare facendo. Un principio semplice che dà sempre ottimi
risultati. Gli allievi sono incentivati a partecipare, a provare, a mettersi in gioco.
In tale ottica, continuiamo a credere e a proporre docenti capaci di mettere assieme straordinarie
esperienze e ottime abilità comunicative e interrelazionali. E, ovviamente, garantiamo un contesto
capace di agevolare le esperienze e sollecitare sperimentazioni: questo è il motivo che ci spinge a far
utilizzare le macchine professionali che mettiamo sempre a disposizione, a ipotizzare obiettivi
concreti, a mirare a realizzazioni capaci di sollecitare soluzioni ai mille problemi che la messa in
scena propone.
Anche realtà più complesse traggono beneficio da un’impostazione capace di trasmettere conoscenze
in modo chiaro, lineare, pratico col dichiarato intento di proporre linguaggi – quelli dell’audiovisivo –
sempre accattivanti, utili a narrare sogni, speranze, fantasie ma capaci, anche, di diventare
competenze spendibili, perché no, nel mondo del lavoro e della professione.
Consuntivo della prima annualità
Il corso tenuto dalla Scuola di Cinema Sentieri Selvaggi si è articolato in due fasi distinte dedicate
rispettivamente all'alfabetizzazione di base del linguaggio e della tecnica dell'audio video (con la
produzione di un cortometraggio) e alla storia, analisi e produzione del videoclip. I ragazzi del Centro
Diurno Pasquariello hanno risposto molto positivamente agli stimoli e alle proposte dei docenti,
instaurando un rapporto di fiducia reciproco e nei confronti dei docenti, arricchendo i passaggi di lavoro
e discussione in maniera originale e appassionata. Hanno anche dimostrato motivazioni forti nei
confronti di questo mezzo di espressione e delle tecniche e linguaggi che esso comporta, oltre a
dimostrare aree di competenza e propria passione in alcuni casi anche inaspettata, elemento che ha
permesso anche ai docenti di arricchire il proprio bagaglio professionale.
Incontri
Si prevedono, per ogni materia, 3 incontri di 4 ore l’uno per complessive 36 ore (a parte va considerato
il laboratorio operativo).
________________________________________________________________________ Associazione
Culturale Sentieri selvaggi Scuola di Cinema - Servizi per l'editoria e il cinema - Web Magazine Via
Carlo Botta 19 - 00184 Roma – Tel . (+39)-06.96049768 e-mail: [email protected] P.IVA 08913001007C.F. 97314610581
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Per sceneggiatura barà la presenza di un docente mentre per regia e ripresa è prevista la presenza di
un docente e di un tutor tecnico.
Costi lezioni (gruppi di circa 6/8 allievi)
Docente x 36 ore = 360 + iva
Tutor x 24 ore = 240 + iva
Sede x 9 incontri complessivi = 450 + iva
Attrezzature e materiali di consumo = 0
Totale € 1050 + iva
TOTALE € 1260
SECONDA ANNUALITA’: I PROGRAMMI
SCENEGGIATURA
Partire da un’idea condivisa: il brainstorming.
Pianificare le ricerche.
Ricerche.
REGIA
Esercizi di messa in scena: raccontare un paesaggio.
Esercizi di messa in scena: raccontare un oggetto.
Esercizi di messa in scena: raccontare un luogo.
Esercizi di messa in scena: raccontare una persona.
RIPRESA
Esercitazioni di ripresa: raccontare con un piano sequenza.
Montaggio in macchina.
L’intervista: piani e contro piani.
Immagini descrittive.
Immagini emotive.
Immagini simboliche.
Immagini estetiche.
Il punto di vista.
LABORATORIO “Fare un documentario”
8 incontri di 5 ore presso la sede di Sentieri selvaggi (per un totale di 40 ore), con un docente
e un tutor.
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Magazine Via Carlo Botta 19 - 00184 Roma – Tel . (+39)-06.96049768 e-mail: [email protected] P.IVA
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INCONTRO 1
Visionamento di documentari.
Analisi e riflessioni.
INCONTRO 2
Scegliere un tema, scegliere un argomento.
INCONTRO 3
Un sopralluogo per definire le immagini: fontane, scorci, luoghi, visi,…
INCONTRO 4
Scelta di musiche.
INCONTRO 5
Organizzazione: chi fa cosa quando.
INCONTRO 6
Riprese.
INCONTRO 7
Prepararsi al montaggio: visionamento delle immagini.
Un premontato da fare tutti assieme.
FUORI CORSO
(Finalizzazione del montaggio.)
INCONTRO 8
Visionamento collettivo.
Costi laboratorio
Docente x 40 ore = 400 + iva
Tutor x 40 ore = 400 + iva
Noleggio attrezzature = 300 + iva
Sede x 8 incontri = 400 + iva
Finalizzazione/Montaggio = 200 + iva
TOTALE € 1700 + iva
Totale € 2040
Totale due sezioni del progetto € 3300
Coordinamento generale:
Direzione dei corsi:
Docente:
Tutor:
Federico Chiacchiari
Demetrio Salvi
Bruno Fruttini
Nicola di Vico
373.7181916
338.9924436
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5. Le attività15
Le attività del progetto
Attività corso ECDL
Nel corso del 2010 tre utenti hanno superato l’esame del primo livello, gli stessi hanno tentato anche il
secondo livello ed uno dei tre l’ha superato
Il corso si svolgerà secondo le stesse modalità del 2010 dove si è strutturato un corso formativo
attraverso il quale i partecipanti possano acquisire la conoscenza base sia teorica che pratica del
computer e del sistema operativo Windows XP. Il corso è finalizzato a conseguire la preparazione
necessaria per affrontare gli esami necessari ad ottenere la patente europea del computer (ECDL). Si
prevede quindi di seguire, in base aIle specifiche competenze e capacita degli utenti, la suddivisione
del materiale nei seguenti 7 moduli del livello Core:
1234567-
Concetti di base delIa Tecnologia dell'informazione
Uso del computer e gestione dei files
Elaborazione testi
Fogli elettronici
Database
Strumenti di presentazione
Reti informatiche
Nel corso dell’anno
Lo scopo e quello di offrire all'utente non solo una base formativa finalizzata ad un eventuale
auspicabile inserimento lavorativo, ma anche la possibilità di raggiungere in modo graduale un
obiettivo che può essere ritenuto significativo. Può quindi essere utile al fine di accrescere la capacita
di provare interesse o di sviluppare una motivazione.
II corso richiede esercitazioni che si prevede di realizzare in collaborazione con Ie attività del Centro,
come testi di scrittura o materiale foto-video da utilizzare nelle presentazioni.
Visti i buoni risultati del corso e data l’evoluzione del centro verso un’utenza giovanile abbiamo
raddoppiato le ore a disposizione del corso che quindi passa da una a due volte alla settimana e sarà
indirizzato ad una utenza prevalentemente esterna al centro valutando eventualmente l’opportunità di
offrire anche altre attività ai pazienti frequentanti il corso.
15
N.B. Questa parte deve essere compilata per ciascuna attività del progetto (socializzante, sportiva, formativa,
culturale, ludica).
27
6. Altre attività
Attività rivolte alla famiglia
Descrivere le singole attività che coinvolgono direttamente i familiari degli utenti e le modalità con cui si
intende svolgerle.
Analizzare le finalità specifiche delle attività, indicando come queste si collocano nel progetto
complessivo. Inoltre specificare se le attività presentano caratteristiche di innovazione.
Tutti i familiari sono seguiti e supportati nel percorso che il paziente svolge al Centro, ogni famiglia ha
uno spazio, con una frequenza che varia da situazione a situazione, di colloquio con il personale del
Centro mirati alIa comprensione e sostegno delle difficoltà che possono essere presenti, in alcuni
momenti acuti. Frequenti sono anche i contatti telefonici, li segnaliamo perché rappresentano un
importante strumento di lavoro e monitoraggio, vengono mantenuti non soltanto nei momenti di
difficoltà e assorbono una mole di lavoro non indifferente che a volte anche a noi non risulta del tutto
evidente. Spesso rappresentiamo uno snodo importante per la famiglia e diventiamo punto di
riferimento e raccordo dei vari interventi ambulatoriali, sociali, riabilitativi. Quando questa raccordo
funziona bene e tutti gli attori collaborano i risultati sono estremamente positivi. Si tengono anche degli
incontro con tutti i familiari. Insieme a loro e alIa coop ci stiamo impegnando ad una maggiore
diffusione e visibilità delle nostre attività. Uno degli obiettivi raggiunti nel corso degli anni per quanta
riguarda Ie famiglie e la creazione di un gruppo molto solidale e organizzato, con funzioni efficienti di
auto mutuo aiuto, tra di loro c'e una fitta rete e i contatti al di Ia delle riunioni o dei colloqui sono molto
frequenti.
Attività con le associazioni di familiari
Descrivere le attività che coinvolgono (oppure rivolte a) le associazioni di familiari.
Analizzare le finalità specifiche delle attività, indicando come queste si collocano nel progetto
complessivo. Inoltre specificare se le attività presentano caratteristiche di innovazione.
Con le famiglie c’è sempre stato un dialogo e contatto diretto e continuativo, tanto che una delle
associazioni “Oltre le barriere”, è nata dai genitori che frequentavano e che ancora frequentano il
centro. Con l’associazione nel tempo abbiamo organizzato eventi e condiviso i percorsi terapeutici
Il contatto con l’associazione dei familiari è intenso, collaborativo e di discussione. Noi crediamo che i
familiari costituiscano una risorsa importantissima, fondamentale, ma ciò non significa che dobbiamo
assecondare Ie loro richieste, anzi nel corso degli anni ci sono state discussioni molto intense e di
totale disaccordo, ma poi si è sempre trovata un'intesa e un rispetto reale e profondo tra noi e loro.
Da novembre 2010 si terrranno, nella sede dell’ambulatorio del DSM di via Lablache, dei gruppi
multifamiliari rivolti anche ai familiari del Centro Diurno che vorranno parteciparvi.
Attività con le associazioni di utenti
Descrivere le attività che coinvolgono (oppure rivolte a) le associazioni di utenti.
Analizzare le finalità specifiche delle attività, indicando come queste si collocano nel progetto
complessivo. Inoltre specificare se le attività presentano caratteristiche di innovazione.
Uno dei nostri pazienti è stato vicepresidente dell' Associazione La Rondine e altri hanno partecipato
saltuariamente aIle iniziative dell'associazione, continuremo a cercare di favorire punti di incontro e di
adesione.
28
7. La fattibilità dell’attività informatica prestampa16
Descrivere la fattibilità di ciascuna attività del progetto utilizzando la tabella che segue.
Numero di utenti
Indicare il numero degli utenti che partecipano con continuità all’attività proposta.
I pazienti coinvolti sono 9
Frequenza
Si chiede di specificare:
la frequenza settimanale e mensile dell’attività;
3 volte a settimana circa 12 al mese
la durata di ciascuno incontro/laboratorio (in ore);
4 ore
la frequenza complessiva nell’anno dell’attività.
132 incontri
Inoltre occorre correlare la frequenza con gli obiettivi dell’attività.
La frequenza è congrua al raggiungimento degli obiettivi di formazione
Sede
Si chiede di esplicitare:
se l’attività è svolta all’interno del CD o all’esterno;
all’interno
le caratteristiche del luogo in cui si svolge (anche le dimensioni);
una stanza grande adeguata al numero dei partecipanti
Se l’attività è realizzata all’esterno del centro devono essere indicati i mezzi
utilizzati per gli spostamenti degli utenti.
Trasporti
Strumentazione
(macchinari e
materiali)
Si chiede di descrivere:
la strumentazione che già si possiede per svolgere l’attività in esame;
3 computer, due stampanti, uno scanner
la strumentazione che deve essere acquisita per svolgere l’attività in esame.
Altri 2 computer
Operatori
(ASL di cooperativa)
Si chiede di indicare il numero complessivo di operatori che partecipano alla
realizzazione della attività in esame, specificando se si tratta di operatori ASL, di
cooperativa integrata alla ASL, di operatori / artigiani di cooperativa sociale o
maestri d’arte.
1 operatore coop
16
N.B. Questa parte deve essere compilata per ogni attività proposta dal Centro.
29
7. La fattibilità del progetto foto17
Descrivere la fattibilità di ciascuna attività del progetto utilizzando la tabella che segue.
Indicare il numero degli utenti che partecipano con continuità all’attività proposta.
È rivolta a 12 utenti alcuni interni al Centro
Numero di utenti
Si chiede di specificare:
la frequenza settimanale e mensile dell’attività;
1 a settimana 4 al mese
la durata di ciascuno incontro/laboratorio (in ore);
4 ore
la frequenza complessiva nell’anno dell’attività.
44 incontri
Frequenza
Si chiede di esplicitare:
se l’attività è svolta all’interno del CD o all’esterno;
all’interno
le caratteristiche del luogo in cui si svolge (anche le dimensioni);
una stanza grande adeguata al numero dei partecipanti
Sede
Se l’attività è realizzata all’esterno del centro devono essere indicati i mezzi
utilizzati per gli spostamenti degli utenti.
Esterna
Trasporti
Strumentazione
(macchinari
materiali)
e
Operatori
(ASL di cooperativa)
17
Si chiede di descrivere:
la strumentazione che già si possiede per svolgere l’attività in esame;
3 computer, due stampanti, uno scanner
la strumentazione che deve essere acquisita per svolgere l’attività in esame.
Altri 2 computer
Si chiede di indicare il numero complessivo di operatori che partecipano alla
realizzazione della attività in esame, specificando se si tratta di operatori ASL, di
cooperativa integrata alla ASL, di operatori / artigiani di cooperativa sociale o
maestri d’arte.
1 operatore coop
N.B. Questa parte deve essere compilata per ogni attività proposta dal Centro.
30
7. La fattibilità dell’attività cucina18
Descrivere la fattibilità di ciascuna attività del progetto utilizzando la tabella che segue.
Indicare il numero degli utenti che partecipano con continuità all’attività proposta.
Numero di utenti
10 utenti
Si chiede di specificare:
la frequenza settimanale e mensile dell’attività;
1 volta a settimana 4 mese
la durata di ciascuno incontro/laboratorio (in ore);
4 ore e mezza
la frequenza complessiva nell’anno dell’attività.
44 incontri
Frequenza
Si chiede di esplicitare:
se l’attività è svolta all’interno del CD o all’esterno;
all’interno, si esce per fare la spesa
le caratteristiche del luogo in cui si svolge (anche le dimensioni);
è un salone molto grande
Sede
Trasporti
Se l’attività è realizzata all’esterno del centro devono essere indicati i mezzi
utilizzati per gli spostamenti degli utenti.
Interno
Strumentazione
(macchinari
materiali)
Si chiede di descrivere:
la strumentazione che già si possiede per svolgere l’attività in esame;
una cucina elettrica con forno e vari accessori da cucina
la strumentazione che deve essere acquisita per svolgere l’attività in esame.
Gli eventuali utensili o piccoli elettrodomestici usurati
e
Operatori
(ASL di cooperativa)
18
Si chiede di indicare il numero complessivo di operatori che partecipano alla
realizzazione della attività in esame, specificando se si tratta di operatori ASL, di
cooperativa integrata alla ASL, di operatori / artigiani di cooperativa sociale o
maestri d’arte.
1 operatore coop
N.B. Questa parte deve essere compilata per ogni attività proposta dal Centro.
31
7. La fattibilità dell’attività corso ECDL19
Descrivere la fattibilità di ciascuna attività del progetto utilizzando la tabella che segue.
Indicare il numero degli utenti che partecipano con continuità all’attività proposta.
8 utenti
Numero di utenti
Si chiede di specificare:
la frequenza settimanale e mensile dell’attività;
2 volte a settimana 8 al mese
la durata di ciascuno incontro/laboratorio (in ore);
4 ore
la frequenza complessiva nell’anno dell’attività.
88
Frequenza
Si chiede di esplicitare:
se l’attività è svolta all’interno del CD o all’esterno;
interno
le caratteristiche del luogo in cui si svolge (anche le dimensioni);
una stanza grande
Sede
Se l’attività è realizzata all’esterno del centro devono essere indicati i mezzi
utilizzati per gli spostamenti degli utenti.
Trasporti
Interno
Strumentazione
(macchinari
materiali)
e
Operatori
(ASL di cooperativa)
19
Si chiede di descrivere:
la strumentazione che già si possiede per svolgere l’attività in esame;
3 computer
la strumentazione che deve essere acquisita per svolgere l’attività in esame.
Altri 2 computer
Si chiede di indicare il numero complessivo di operatori che partecipano alla
realizzazione della attività in esame, specificando se si tratta di operatori ASL, di
cooperativa integrata alla ASL, di operatori / artigiani di cooperativa sociale o
maestri d’arte.
1 operatore coop
N.B. Questa parte deve essere compilata per ogni attività proposta dal Centro.
32
7. La fattibilità dell’attività foto audio-video20
Descrivere la fattibilità di ciascuna attività del progetto utilizzando la tabella che segue.
Indicare il numero degli utenti che partecipano con continuità all’attività proposta.
Numero di utenti
10
Si chiede di specificare:
la frequenza settimanale e mensile dell’attività;
2 volte a settimana, 8 al mese
la durata di ciascuno incontro/laboratorio (in ore);
4 ore
la frequenza complessiva nell’anno dell’attività.
88
Frequenza
Si chiede di esplicitare:
se l’attività è svolta all’interno del CD o all’esterno;
una parte del lavoro viene svolta fuori per le riprese foto video
le caratteristiche del luogo in cui si svolge (anche le dimensioni);
oltre al gabinetto fotografico, viene utilizzata la stanza dei computer
Sede
Se l’attività è realizzata all’esterno del centro devono essere indicati i mezzi
utilizzati per gli spostamenti degli utenti.
A piedi o con mezzi pubblici
Trasporti
Strumentazione
(macchinari
materiali)
e
Operatori
(ASL di cooperativa)
20
Si chiede di descrivere:
la strumentazione che già si possiede per svolgere l’attività in esame;
ingranditore, macchina fotografica, videocamera, computer
la strumentazione che deve essere acquisita per svolgere l’attività in esame.
Si chiede di indicare il numero complessivo di operatori che partecipano alla
realizzazione della attività in esame, specificando se si tratta di operatori ASL, di
cooperativa integrata alla ASL, di operatori / artigiani di cooperativa sociale o
maestri d’arte.
1 operatore coop
N.B. Questa parte deve essere compilata per ogni attività proposta dal Centro.
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7. La fattibilità dell’attività scrittura21
Descrivere la fattibilità di ciascuna attività del progetto utilizzando la tabella che segue.
Indicare il numero degli utenti che partecipano con continuità all’attività proposta.
Numero di utenti
12
Si chiede di specificare:
la frequenza settimanale e mensile dell’attività;
2 volte a settimana 8 volte al mese
la durata di ciascuno incontro/laboratorio (in ore);
4 ore
la frequenza complessiva nell’anno dell’attività.
88
Frequenza
Si chiede di esplicitare:
se l’attività è svolta all’interno del CD o all’esterno;
Interno
le caratteristiche del luogo in cui si svolge (anche le dimensioni);
una stana grande
a relazione tra le caratteristiche della sede e il numero degli utenti che
partecipano e gli obiettivi dell’attività.
Sede
Se l’attività è realizzata all’esterno del centro devono essere indicati i mezzi
utilizzati per gli spostamenti degli utenti.
Interno
Trasporti
Strumentazione
(macchinari
materiali)
e
Operatori
(ASL di cooperativa)
21
Si chiede di descrivere:
la strumentazione che già si possiede per svolgere l’attività in esame;
3 computer
la strumentazione che deve essere acquisita per svolgere l’attività in esame.
Si chiede di indicare il numero complessivo di operatori che partecipano alla
realizzazione della attività in esame, specificando se si tratta di operatori ASL, di
cooperativa integrata alla ASL, di operatori / artigiani di cooperativa sociale o
maestri d’arte.
1 operatore coop
N.B. Questa parte deve essere compilata per ogni attività proposta dal Centro.
34
7. La fattibilità del progetto cinema22
sceneggiatura, regia e ripresa
Descrivere la fattibilità di ciascuna attività del progetto utilizzando la tabella che segue.
Indicare il numero degli utenti che partecipano con continuità all’attività proposta.
Numero di utenti
10
Frequenza
Sede
Si chiede di specificare:
la durata di ciascuno incontro/laboratorio (in ore)
4 ore
la frequenza complessiva nell’anno dell’attività.
Un ciclo di 9 inconti ed un secondo di altri 8 incontri, per un totale di 17
Si chiede di esplicitare:
se l’attività è svolta all’interno del CD o all’esterno;
all’esterno
le caratteristiche del luogo in cui si svolge (anche le dimensioni);
le lezioni si terranno presso la sede della scuola di cinema “Sentieri Selvaggi”
Trasporti
Se l’attività è realizzata all’esterno del centro devono essere indicati i mezzi
utilizzati per gli spostamenti degli utenti.
Mezzi pubblici
Strumentazione
(macchinari e
materiali)
Si chiede di descrivere:
la strumentazione che già si possiede per svolgere l’attività in esame;
la strumentazione che deve essere acquisita per svolgere l’attività in esame.
La strumentazione è messa a disposizione della scuola di cinema Sentieri
Selvaggi
Operatori
(ASL di cooperativa)
22
Si chiede di indicare il numero complessivo di operatori che partecipano alla
realizzazione della attività in esame, specificando se si tratta di operatori ASL, di
cooperativa integrata alla ASL, di operatori / artigiani di cooperativa sociale o
maestri d’arte.
2 docenti della scuola di cinema “Sentieri Selvaggi”
N.B. Questa parte deve essere compilata per ogni attività proposta dal Centro.
35
7. La fattibilità del progetto cinema23
workshop video
Descrivere la fattibilità di ciascuna attività del progetto utilizzando la tabella che segue.
Indicare il numero degli utenti che partecipano con continuità all’attività proposta.
Numero di utenti
8
Frequenza
Sede
Si chiede di specificare:
la durata di ciascuno incontro/laboratorio (in ore)
4 ore
la frequenza complessiva nell’anno dell’attività.
11 incontri
Si chiede di esplicitare:
se l’attività è svolta all’interno del CD o all’esterno;
una piccola parte all’interno la maggior parte all’esterno
le caratteristiche del luogo in cui si svolge (anche le dimensioni);
le lezioni si terranno in parte nei locali del Centro e altri presso la sede della
società DBW
Trasporti
Se l’attività è realizzata all’esterno del centro devono essere indicati i mezzi
utilizzati per gli spostamenti degli utenti.
Mezzi pubblici
Strumentazione
(macchinari e
materiali)
Si chiede di descrivere:
la strumentazione che già si possiede per svolgere l’attività in esame;
la strumentazione che deve essere acquisita per svolgere l’attività in esame.
I macchinari sono messi a disposizione dalla società DBW
Operatori
(ASL di cooperativa)
23
Si chiede di indicare il numero complessivo di operatori che partecipano alla
realizzazione della attività in esame, specificando se si tratta di operatori ASL, di
cooperativa integrata alla ASL, di operatori / artigiani di cooperativa sociale o
maestri d’arte.
3 docenti della produzione e postproduzione DBW
N.B. Questa parte deve essere compilata per ogni attività proposta dal Centro.
36
7. La fattibilità del progetto foto
Descrivere la fattibilità di ciascuna attività del progetto utilizzando la tabella che segue.
Numero di utenti
Indicare il numero degli utenti che partecipano con continuità all’attività proposta.
I pazienti coinvolti sono 14
Frequenza
Si chiede di specificare:
la frequenza settimanale e mensile dell’attività;
2 volte a settimana circa 20 al mese
la durata di ciascuno incontro/laboratorio (in ore);
2,5 ore
la frequenza complessiva nell’anno dell’attività.
88 incontri
Inoltre occorre correlare la frequenza con gli obiettivi dell’attività.
La frequenza è congrua al raggiungimento degli obiettivi di formazione
Sede
Si chiede di esplicitare:
se l’attività è svolta all’interno del CD o all’esterno;
esterno
le caratteristiche del luogo in cui si svolge (anche le dimensioni);
la casa e il quartiere dove abita il paziente
Trasporti
Se l’attività è realizzata all’esterno del centro devono essere indicati i mezzi
utilizzati per gli spostamenti degli utenti.
Mezzi pubblici
Strumentazione
(macchinari e
materiali)
Si chiede di descrivere:
la strumentazione che già si possiede per svolgere l’attività in esame;
1 macchina fotografica digitale
la strumentazione che deve essere acquisita per svolgere l’attività in esame.
Altre 2 macchine fotografiche
Operatori
(ASL di cooperativa)
Si chiede di indicare il numero complessivo di operatori che partecipano alla
realizzazione della attività in esame, specificando se si tratta di operatori ASL, di
cooperativa integrata alla ASL, di operatori / artigiani di cooperativa sociale o
maestri d’arte.
1 operatore coop
37
8. Finanziamento richiesto al Comune di Roma
Si chiede di descrivere l’utilizzo del finanziamento richiesto al Comune di Roma in base
alle voci di spesa contenute nella tabella che segue.
Personale tecnico e artigiano impiegato nelle attività
Attività
Ore annue
352
Costo orario
17.04
Totale
€ 5998,08
Scrittura
352
17.04
€ 5998,08
Fotovideo
352
17.04
€ 5998,08
Prestampa
Grafica
Informatica Di Base
528
17.04
€ 8997.12
176
17.04
€ 2999.04
Cucina
176
17.04
€ 2999.04
Progetto Foto
220
17.04
€ 3748.80
ECDL
VOCI DI
SPESA24
Corso Cinema DBW
€ 1496.00
Corso Cinema
Sentieri Selvaggi
Coordinamento
€ 3300.00
132
€ 2249.28
€ 43783.52
Materiale di consumo
€ 6121.80
rivista
€ 3375.00
Attività ricreative (gite, altro), culturali, sportive.
Trasporti per attività esterne
Spese di gestione (massimo 5% della voce personale)
€ 2428.41
€ 1751.34
€ 57460.07
Totale
9. Costo complessivo del progetto
Finanziamenti richiesti
al Comune di Roma
per il progetto
Altri finanziamenti
25
Richiesti per questo progetto
€ 57460.07
Totale complessivo
per il progetto
€ 57460.07
10. Altri finanziamenti e progetti in corso
La Regione Lazio finanzia un progetto teatrale, il finanziamento è devoluto ad una associazione
teatrale che da tre anni ci ha incluso nel suo progetto e quindi non è un finanziamento al Centro
Diurno, sebbene il Centro ne usufruisca.
24
Compilare solo le voci che riguardano la realizzazione del progetto in esame.
25
Se un progetto è finanziato da istituzioni diverse indicare i finanziatori e il tipo di attività realizzate con quelle
risorse.
38