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01. SETTEMBRE 2016
Perché il Plan De
Corones è verde
anche d’inverno
Inverno - Brunico
Per rendere l’impiego di acqua ed energia il più rispettoso possibile nei confronti dell’ambiente, sono state implementate sul Plan de Corones una
serie di misure tecniche, che ne fanno una delle montagne sciistiche più ecosostenibili del mondo.
Impianti di risalita che funzionano grazie ad elettricità prodotta ecologicamente, cannoni sparaneve silenziosi, e veicoli da neve che si alimentano in
maniera autonoma, fanno si che le risorse per la preparazione delle piste siano usate in maniera parsimoniosa e ecocompatibile. La rete di 32
seggiovie e ovovie e i circa 500 cannoni da neve della montagna sciistica Nr.1 dell’Alto Adige possono funzionare con fonti di energia rinnovabili,
ottenute dalla forza dell’acqua. Proprio per questo negli ultimi anni il Plan De Corones ha ottenuto più volte il „Green Energy Logo“. Inoltre impianti
fotovoltaici ricoprono i tetti della stazione a valle „“Ried“ a Perca e lo stesso vale per le stazioni di Piccolino a San Martino in Badia. La corrente
prodotta è direttamente immessa nel sistema, il cui fabbisogno è di 22 Gigawatt/ora durante la stagione. Per garantire sempre piste preparate al
meglio, sono in funzione sul Plan de Corones oltre 500 fra cannoni e lance sparaneve. In condizioni ottimali, un cannone può produrre 30 metri cubi
di neve, abbastanza da coprire quasi 80 metri quadri di piste sul Plan De Corones. Il termine „neve artificiale“ rimanda a come essa viene
prodotta, appunto artificialmente, ma senza che vi siano aggiunti composti chimici. Gli unici “ingredienti” per la neve artificiale – che viene e sempre
più frequentemente denominata come “neve tecnica” – sono energia e acqua. L’acqua è raccolta in 4 laghi artificiali, i quali si trovano sparsi per il
Plan De Corones, e sono alimentati dalle acque piovane, da sorgenti e da rivi e torrenti. In questi laghi possono essere raccolti oltre 215.000 metri
cubi d’acqua, abbastanza da riempire 86 piscine olimpiche. “Poiché l’acqua che utilizziamo per la produzione della neve, rientra nel circolo
naturale col disgelo primaverile, viene utilizzata secondo standard precisi, solo acqua pura e naturale”, spiega Christian Erroi, direttore della
Funivie Plan De Corones S.p.A.
Al fine di produrre la necessaria quantità di neve riducendo al massimo lo spreco e ottimizzando quindi le risorse, sono impiegati gatti delle nevi
con le più moderne attrezzature, che possono addirittura misurare lo spessore del manto nevoso attraverso un sistema GPS piazzato sotto il veicolo.
In questo modo, gli addetti possono vedere precisamente quanta neve occorre in un determinato punto e da dove spostarla.
Sono utilizzati gatti delle nevi a motore diesel, alcuni di questi sono provvisti anche di un impianto di propulsione elettrico, che si carica durante la
discesa a valle e la cui energia viene inviata direttamente allo sgombraneve a turbine. Al confronto dei normali veicoli vi è una riduzione del 20%
nel consumo di carburante e di emissione di CO2 e un abbattimento del 99% di emissione di polveri sottili. In Italia il Plan De Corones è stato il primo
comprensorio ad aggiungere questa tipologia di gatti delle nevi a motore ibrido nella propria flotta.
Dietro le quinte:
Neve tecnica o naturale? – piccole differenze
Per produrre neve tecnica l’acqua viene nebulizzata finemente e sparata in aria, in maniera che a temperature leggermente inferiori allo zero si
congeli in piccoli granuli. Rispetto alla neve naturale, quella tecnica è molto più compatta (un metro cubo di neve tecnica pesa fra i 300 e i 500
kilogrammi, quella naturale si aggira intorno ai 100 kg/m3), il che significa avere il vantaggio di durare più a lungo e meglio sulla pista, ma la
tendenza a gelare più in fretta. Il fiocco di neve naturale ha sempre la stessa forma di base: una stella esagonale; purtroppo il fiocco di neve tecnica
non ha la stessa eleganza, ma svolge comunque la sua funzione a dovere: “La neve tecnica è un ottimo fondo, poiché tiene anche qualora nel corso
dell’inverno vi siano periodi intermedi piú caldi”, spiega il direttore di Funivie Plan De Corones S.p.A. Christian Erroi. Grazie ai modernissimi e
certificati impianti di innevamento dell’Area Vacanze Plan De Corones, della quale fanno parte anche i comprensori di Speikboden a Campo Tures
e Klausberg a Cadipietra, non c’è da aver timore: la neve è garantita!
Per chi ama invece lo sci di fondo, piste perfettamente preparate si possono trovare anche in Valle di Anterselva, San Vigilio e in Val Casies.
Video
Dal treno alla pista!
Per chi volesse raggiungere le piste di Plan De Corones, vi si può arrivare anche con il treno. Negli anni scorsi sono state inaugurate a Brunico e
Perca le stazioni dei treni, dalle quali è possibile raggiungere direttamente la nuova cabinovia Ried. Se si vuole proseguire per L’Alta Pusteria, il
treno ferma alla stazione a valle di Versciaco-Monte Elmo. In questa maniera il comprensorio Plan De Corones e le Dolomiti Di Sesto sono collegate
in maniera ecosostenibile fra di loro.
Contatto:
Kronplatz Holiday Region
PR
Michael Pacher Str. 11 A
39031 Bruneck-Brunico
Telefono:
+39 0474 553348
E-Mail:
[email protected]
Website:
www.kronplatz.com
Competenza alpina Plan de Corones
Bacino
Cannone da neve
© Harald Wisthaler
© TVB Kronplatz
© TVB Kronplatz
Treno da sci
© Manuel Kottersteger