6Ottobre_Padula

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6Ottobre_Padula
Interfaccia Navigazionale
Navigazione in the large
In un’archite4ura composta da presenta9on layer, business roule layer e data layer, la prima è organizzata mediante un’interfaccia navigazionale con stru4ura ad albero.
Come possiamo vedere tale stru4ura è rappresentata da un home page che funge da radice dell’albero e da diversi rami rappresentan9 le diverse viste rela9ve alle en9tà cos9tuen9 il database. Ogni enità dovrà implementare almeno una vista elenco ed una vista de4aglio, le quali perme4eranno di interrogare il database in maniera differente a seconda del de4aglio di informazioni a cui siamo interessa9.
E’ interessante notare in oltre che, da ogni vista, è possibile reperire informazioni riguardan9 non soltanto l’ogge4o rela9vo alla vista in esame, ma anche informazioni rela9ve alle enità ad esso relazionate.
Per essere più chiari facciamo riferimento alla figura precedente:
Prendiamo in esame lo schema ER Cliente acquista Prodo+o.
-­‐Se ci troviamo nella vista de4aglio di Cliente, possiamo o4enere informazioni riguardan9 ogni sua istanza, e in più, reperire informazioni su quali Prodo. tale Cliente ha acquistato. -­‐Allo stesso modo se ci troviamo nella vista de4aglio di Prodo+o, possiamo o4enere informazioni, oltre che su ogni sua istanza, anche su quali Clien/ hanno acquistato quel par9colare Prodo+o.
Navigazione in the small
La par9colarità della navigazione in the small è quella di focalizzare l’a4enzione su un unico ogge4o. Più precisamente, possiamo visualizzare i vari a4ribu9 dello stesso ogge4o in maniera differente.
Per rappresentare una vista in the small si crea una pagina definendo la sua forma e composizione, sppecificando quali metodi implementare e quali a4ribu9 u9lizzare.
Ogni vista, quindi, avrà una stru4ura che potrà essere più o meno differente dalle altre, in base all’ogge4o che s9amo tra4ando e dal contesto in cui ci troviamo.
Ad esempio in una vista, un elenco è da interpretare in senso astra4o, ovvero, potrà essere una tabella,una cartella o qualsiasi altra forma di rappresentazione di gruppo.
In oltre, la stru4ura dell’interfaccia dipenderà anche dal numero di elemen9 che dovranno essere visualizza9.
Data centric applica9on
Le fasi per la realizzazione di un applicazione datacentric sono:
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DIAGRAMMI GOAL-­‐STACK
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MODELLO
o INTERFACCIA : ITS, ITL
o INFORMATIVO
o ARCHITETTURA : SOFTWARE, HARDWARE
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IMPLEMENTAZIONE
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TEST
Organizzazione gerarchica dei da9
Tu4e le possibili operazioni effe4uate sui da9 possono essere suddivise in
due macro categorie: operazioni anali9che ed operazioni di sintesi.
Le prime sono operazioni effe4uate su ogni singola informazione. Le seconde vengono effe4uate per aggregare informazioni o4enute in precedenza res9tuendo da9 sinte9zza9.
In una stru4ura da9 gerarchica basata sulla piramide di Heinrich, come quella dell’immagine in basso,percorrendo la piramide dal baso verso l’alto, le operazioni anali9che produrranno delle informazioni che successivamente, saranno sinte9zzate e mandate al livello superiore.
In ambito decisionale invece, come è chiaramente visibile, ogni livello ha autorità sul livello ad esso so4ostante.
I sistemi informa9ci sono basa9 sullo stesso sistema.
SSD = Support system decision
Vengono prese decisioni ed effe4uate scelte opera9ve sulla base di indicatori (KPI key performance indicator) o4enu9 dal livello so4ostante.
ERP= Enterprice resurce planning ges9sce il funzionamento dell’intera azienda a4raverso motoric he sanno quali processi effe4uare per o4enere un output dato un certo
input
CRM= Custom rela9onship managment
Un problema che può sorgere con questo 9po di stru4ura è quello di ges9re l’interoperabilità tra CRM ed ERP.
Modello Stakeholder
Nella proge4azione di un sistema, per ogni scenario bisogna disegnare un diagramma GSD. Se prendessimo in esame uno scenario basato sull’ OOD ( Object Oriented
Design), il diagramma GDS rela9vo sarebbe il seguente:
Nel proge4are un sistema, ciò che si deve analizzare prima di tu4o, è il goal, solo successiamente i requisi9.
Si analizza l’obbie_vo di alto livello e, sulla base di ciò, si proge4a il sistema in modo da raggiungere tale obbie_vo.
Alcune delle tecniche principali di analisi sono:
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I*
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KAOS
E3 VALUE