costanzo angelini

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costanzo angelini
PERSONAGGI ILLUSTRI IN TERRA D’ABRUZZO
AVERARDI CESARE
(1875-1939)
Pittore
Cesare Averardi nacque a Villa Passo (Civitella del Tronto) il 13 marzo 1875 dal
proprietario terriero Gianbattista Averardi (1837-1894) e da Emilia Monti (18481909). Crebbe in una famiglia di tradizione clericale aperta nel contempo alle
diverse correnti artistiche e politiche che animavano la cultura del periodo.
Interessanti notizie, relative alla vita giovanile dell’Averardi, sono contenute nel
saggio di Silvia Celommi Pittori teramani tra le due guerre (in “Rivista
Abruzzese di Studi Storici dal Fascismo alla Resistenza”, 1983).
Sin dai primi anni della sua vita scolastica egli mostrò una particolare
predilezione per la musica e le arti figurative. Iniziati gli studi classici proseguì
come allievo del Collegio di Strada a Casentino, nel 1892, per approdare
all’accademia di Belle Arti di Roma nel 1893. Qui fu allievo dello spagnolo
Lorenzo Valles e poi collega ed amico di Carlo Alberto Imery, come
testimoniano alcune opere di Imery conservate dai figli dell’Averardi nelle loro
residenze di Roma e di Villa Passo.
Ben presto però l’artista abruzzese fu stanco del conformismo accademico poiché
si sentiva sempre più vicino ad un concetto di conoscenza dell’arte diretto ed
immediato, ciò fu da stimolo per intraprendere una serie di viaggi che lo
avrebbero portato a Venezia, in Spagna, in Francia ed in Messico. Nell’ambito di
tale percorso poté affinare la sua mano di ritrattista realizzando ritratti di
importanti personaggi; da qui iniziò a svilupparsi in maniera concreta anche la
sua passione per la fotografia.
AVERADI CESARE (1875 – 1939) - Pittore
PERSONAGGI ILLUSTRI IN TERRA D’ABRUZZO
Rientrato a Roma partecipò, riscuotendo grande successo, alla “76° Esposizione
di Belle Arti” con l’opera ad olio Ritratto della sorella Maria (Passo di Civitella
del Tronto, collezione Emma Averardi Giammiro).
Non fu lo stesso per l’altra opera ad olio presentata a Roma nel 1908, La
discussione politica (Passo di Civitella del Tronto, collezione Emilia Averardi
Giammiro), ingiustamente ignorata a causa delle pessime condizioni in cui venne
esposta. Buona sorte non ebbe neppure l’esposizione del quadro ad olio Seguito
del veglione del 1908, nella mostra organizzata dalla Società Nazionale di Belle
Arti di Parigi.
Pur continuando a frequentare principalmente ambiti cittadini nazionali ed
internazionali, l’Averardi mantenne sempre vivi i contatti con la propria terra non
solo attraverso il contesto familiare ma anche tramite quello politico, tanto che
nel 1914 fu eletto, nelle liste liberalidemocratiche,
Consigliere
Provinciale per il Mandamento di
Civitella del Tronto.
Dopo aver partecipato al Primo
Conflitto Mondiale come Tenente di
Fanteria, sposò nel 1920 la cugina
Carolina Pampini, dalla quale ebbe il
suo primo figlio, Giustino, nel 1921.
La sua attività politica continuò con
l’elezione a Sindaco del comune di
Civitella del Tronto e con l’adesione
al Partito Fascista. Dopo qualche
anno però i suoi ideali non si
rispecchiavano più negli estremismi
di tale corrente che egli abbandonò
rimettendo
anche
la
carica
di
Cesare Averardi, Nudo allo specchio, olio su tela
Sindaco.
AVERADI CESARE (1875 – 1939) - Pittore
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Questo distacco politico ebbe varie ripercussioni sull’attività artistica di Cesare
Averardi, costretto da quel momento a dover operare in silenzio; non ottenne la
cattedra di disegno, che gli sarebbe spettata di diritto, all’Istituto “Vincenzo
Comi” di Teramo, così come scarsi riconoscimenti ebbe per l’opera da lui
realizzata (uno studio dal titolo Sacrificio) per l’inaugurazione della “Casa del
Mutilato” a Teramo nel 1928.
La sua disaffezione nei confronti del Fascismo e della politica crebbe e si
trasformò in una vera e propria insofferenza, leggibile tra le righe di una lettera
che l’artista inviò al Presidente del Comitato Provvisorio del Circolo Amilcare
Sciarretta come risposta all’invito ad aderire al Circolo Cultori e Amatori d’Arte:
“[…] purché a detta istituzione non facciano capo tendenze politiche di qualsiasi
specie o vi si nasconda una benché minima idea di organizzazione o
inquadramento Sindacalista, giacché tengo nel modo più assoluto a conservare
come artista il mio carattere d’indipendenza assoluta e di libertà senza confine, e
mi ribello a qualsiasi corrente che intenda […] asservire il volo dell’arte o
inquadrare i figli delle Muse, belli per il loro capriccio e la loro genialità […]”.
Dopo essere scampato al confino nel 1936 partecipò alla “V Mostra Provinciale
d’Arte” di Teramo con il quadro ad olio Ritratto della figlia di Nike. Nel 1938
completò l’opera ad olio dal titolo Sacrificio per la “Casa del Mutilato” e
presenziò alla V Mostra Interprovinciale d’Arte” a Teramo.
Sotto il profilo artistico Cesare Averardi dedicò i primi anni della sua attività,
quelli trascorsi in Accademia, all’affinamento della tecnica, per poi iniziare ad
esprimere la propria impronta personale intorno agli inizi del ‘900.
Le sue opere si caratterizzavano per un raffinato gusto coloristico e per una
straordinaria padronanza nell’uso dei toni luminosi e nell’impressione del segno;
tutti elementi che permettono di inserire la sua opera all’interno della corrente
impressionista e divisionista. Una pittura, quella dell’Averardi, moderna e
concentrata sull’uso della pennellata, rapida e densa, e sull’obiettivo di
un’immagine di grande luminosità ed effetto cromatico.
AVERADI CESARE (1875 – 1939) - Pittore
PERSONAGGI ILLUSTRI IN TERRA D’ABRUZZO
Gli studi ed i bozzetti che si conservano dell’artista hanno permesso di
ripercorrere le diverse fasi creative della sua attività; ve ne sono addirittura alcuni
realizzati come possibile alternativa alla Figlia di Iorio di Francesco Paolo
Michetti, con il quale l’Averardi era in contatto.
Tre di tali studi preparatori fanno parte della ricca cartella destinata al Museo
Civico di Teramo.
La produzione di Cesare Averardi, conservata per la maggior parte dagli eredi, è
stata esposta in poche occasioni prima della mostra antologica proprio presso il
Museo Civico di Teramo nel 1986.
È attualmente in atto una sostanziosa donazione di tele e disegni al Museo
teramano grazie alla quale gli studi sull’artista potranno essere notevolmente
approfonditi.
Cesare Averardi, La discussione politica, 1906, olio su tela, conservato presso la residenza di Emilia
Averardi Riammiro a Villa Passo (Te)
AVERADI CESARE (1875 – 1939) - Pittore
PERSONAGGI ILLUSTRI IN TERRA D’ABRUZZO
Opere principali
ƒ Ritratto della sorella Maria, 1905. Olio su tela.
ƒ Seguito del veglione, 1908. Olio su tela.
ƒ La preparazione della bandiera, 1906-1908. Olio su tela.
ƒ Ritratto della sorella Gemma nel giardino di casa, 1913-1914. Olio su tela.
ƒ Nudo allo specchio. Olio su tela.
ƒ Ritratto della figlia Nike, 1936. Olio su tela.
ƒ Grano e papaveri. Olio su cartone.
AVERADI CESARE (1875 – 1939) - Pittore