Adorazione eucaristica Nella mano di Dio: Nessuna delle pecore

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Adorazione eucaristica Nella mano di Dio: Nessuna delle pecore
Adorazione eucaristica
Nella mano di Dio: Nessuna delle pecore andrà perduta
Diventare adulti nella fede significa scoprire ciò che Gesù dice: nulla
mai ci potrà allontanare dalla mano di Dio. Gesù ci tiene per mano,
con forza. Ci ama, come un pastore capace, come qualcuno che sa
dove portaci a pascolare. Non come un pastore pagato a ore, ma
come il proprietario che conosce le pecore ad una a una. Siamo stati
comprati a caro prezzo dall'amore di Cristo.
Perché dubitare della sua presenza? Nulla mi può separare dalla sua
mano. La fonte della fede, l'origine della fede è l'ascolto.
Ascolto della nostra sete profonda di bene e di luce. Ascolto della
Parola che Gesù ci rivolge svelando il Padre. Questo ascolto ci
permette di ascoltare la nostra vita in maniera diversa, di mettere il
Vangelo a fondamento delle nostre scelte.
Ci conosce, il Maestro. Conosce il nostro limite, la nostra fatica, ma
anche la nostra costanza e la gioia che abbiamo nell'amarlo. E Gesù,
oggi, ci esorta: niente ti strapperà dal mio abbraccio. Non il dolore,
non la malattia, non la morte, non l'odio, non la fragilità, non il
peccato, non l'indifferenza, non la contraddizione di esistere. Nulla.
Nulla ci può rapire, strappare, togliere da Lui. Siamo di Cristo, ci ha
pagati a caro prezzo. Siamo di Cristo.( Paolo Curtaz)
(5 minuti di silenzio)
Preghiera di adorazione
Noi siamo davanti a te,Signore Gesù, donami di lasciarmi condurre da
te, di lasciarmi fare da te, di lasciarmi trasportare in quel volo d’aquila
che mi farà approdare in regioni inesplorate e sempre nuove.
Anche se sentissi venire meno il respiro, Signore, non temerò alcun
male, perché so che tu sei con me, so che mi guida la tua mano
potente buona e misericordiosa.
Fa’, Signore, che possiamo sentirti presente così, con la tua
disponibilità a servirci nella nostra povertà, a nutrirci, a farci una cosa
sola con te, a coinvolgerci nella tua adorazione e obbedienza al Padre.
(3 minuti di silenzio)
Invocazione allo Spirito Santo
O Spirito Santo, soffio dell’amore del Padre e del Figlio, prega con
gemiti inenarrabili nei cuori dei credenti. Unifica gli uomini
nell’unico corpo di Cristo, anima la Chiesa, dipingi in ciascuno di noi
l’immagine di Gesù per renderci conformi a lui.
O Spirito Santo, dal quale l’amore di Dio è stato effuso nei nostri
cuori in abbondanza, a lode della sua gloria, colmaci del tuo fuoco che
solo può farci bruciare d’amore.
O Santo Spirito, purifica, illumina, riscalda i rapporti inariditi,
appiattiti su un registro di dare e avere, rendici testimoni della
gratuità, fa’ che possiamo intravedere nell’eucaristia la tua grazia,
mobilitaci per la proclamazione del Vangelo, concedici di riflettere
ovunque la tua santità.
E tu, Maria, che sempre sei stata mossa dallo Spirito Santo e dalla sua
grazia, ottienici di credere fermamente nella presenza in noi dello
Spirito e donaci di essere docili alla sua azione nei nostri cuori, come
lo sei stata tu.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 10,27-30)
In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io
le conosco ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le
strapperà dalla mia mano.
Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può
strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
(5 minuti di silenzio)
padre Ermes Ronchi
Le mie pecore ascoltano la mia voce. Ascoltare: il primo di tutti i
servizi da rendere a Dio e all'uomo è l'ascolto. Il primo strumento per
tessere un rapporto. Ascoltare qualcuno è già dirgli: tu sei importante,
tu mi interessi. Amare è ascoltare. Pregare è ascoltare Dio. Ma perché
la Sua voce merita di essere ascoltata? Gesù risponde: perché io do
loro la vita eterna. Ed è importante, per una volta almeno, fermare
tutta l'attenzione proprio su quanto Gesù si impegna a fare per noi. Lo
si fa così raramente. Tutti sono lì a ricordarci i nostri doveri, a
richiamarci all'impegno, allo sforzo per far fruttare i talenti, per
mettere in pratica i comandamenti. Molti cristiani rischiano di
scoraggiarsi perché non ce la fanno. Ed io con loro.
E allora è bene, è salute dell'anima, respirare la forza che nasce da
queste parole di Gesù: io do loro la vita eterna. Vita per sempre, senza
condizioni, prima di tutte le mie risposte; vita di Dio che è donata,
riversata dentro, come un seme che inizia a muoversi, se appena mi
avvicino un po' al Signore.
«Nessuno le strapperà dalla mia mano». Notiamo la forza di questa
parola assoluta: nessuno. Subito raddoppiata: nessuno le strapperà mai
dalla mano del Padre. Nessuno ci porterà via dalle mani di Dio. Il
nostro destino è inseparabile da quello di Dio. La vita eterna è un
posto fra le mani di Dio.
Come passeri abbiamo il nido nelle sue mani, come bambini ci
aggrappiamo forte a quella mano che non ci lascerà cadere, come
innamorati cerchiamo quella mano che scalda la solitudine, come
crocefissi ripetiamo: nelle tue mani affido la mia vita.
Le mani di Dio. Mani di pastore contro i lupi, mani impigliate nel
folto della vita, mani che proteggono la mia fiamma smorta, mani che
scrivono nella polvere e non lanciano sassi a nessuno, mani che
sollevano la donna adultera, mani inchiodate in un abbraccio che non
può terminare, e poi offerte perché io ci riposi e riprenda il fiato del
coraggio.
Dalla certezza che a Dio l'uomo importa inizia l'avventura di coloro
che vogliono, sulla terra, custodire e lottare, camminare e liberare.
Anche a noi l'uomo importa. Ciascuno pastore di un minimo gregge:
hanno nomi e cognomi i miei agnelli, a partire dalla mia famiglia...
Ciascuno può essere mano da cui non si rapisce. Poterlo dire a coloro
che amo: nessuno vi strapperà via.
Ogni discepolo, anche se non è ancora e mai il Cristo, è però un Cristo
iniziale, con la sua stessa missione: essere nella vita datore di vita.
Padre nostro
Tantum Ergo
Tantum ergo Sacramentum
Veneremur cernui
Et antiquum documentum
Novo cedat ritui
Praestet fides supplementum
sensum defectui.
Genitori genitoque
Laus et iubilatio
Salus honor virus quoque
Sit et benedictio
Procedenti ab utroque
Compar sit laudatio. Amen
Orazione
Concedi, o Dio Padre, ai tuoi fedeli di innalzare un canto di lode
all’Agnello immolato per noi e nascosto in questo santo mistero, e fa’
che un giorno possiamo contemplarlo nello splendore della tua gloria.
Per Cristo nostro Signore.
Benedizione
Dio sia benedetto
Benedetto il Suo santo Nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo.
Benedetto il Nome di Gesù.
Benedetto il Suo sacratissimo Cuore.
Benedetto il Suo preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel SS. Sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima.
Benedetta la Sua santa e Immacolata Concezione.
Benedetta la Sua gloriosa Assunzione.
Benedetto il Nome di Maria, Vergine e Madre.
Benedetto S. Giuseppe, Suo castissimo Sposo.
Benedetto Dio nei Suoi Angeli e nei Suoi Santi.
Reposizione
Canto Mariano