L`handbike a caccia della maglia rosa del Giro
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L`handbike a caccia della maglia rosa del Giro
Avvenire 03/14/2013 36 Page : A36 Copy Reduced to 55% from original to fit letter page GIOVEDÌ 14 MARZO 2013 Sci:Vonn non c’è ma vince la Coppa Svindal re di discesa LENZERHEIDE. Lindsey Vonn riesce a vincere anche se immobilizzata. La sciatrice statunitense, infortunatasi ai recenti Mondiali, ha conquistato la Coppa del Mondo di discesa grazie all’annullamento dell’ultima gara, a causa della nebbia. Così, la classifica “parziale” è diventata definitiva e la slovena Tina Maze, seconda a un solo punto dalla Vonn, ha perso la storica occasione di fare il “pienone” vincendo tutte le coppe di disciplina. Possibilità di rimonta negata anche agli azzurri Paris e Innerhofer: la vittoria tra gli uomini è andata ad Aksel Svindal. Oggi, la seconda giornata delle finali di Coppa prevede il superG. Il Brasile gioca per beneficenza in Bolivia ■ SAN PAOLO. Il Brasile giocherà in Bolivia, il 5 aprile, L’handbike a caccia della maglia rosa del Giro una partita amichevole i cui proventi saranno devoluti alla famiglia di un tifoso boliviano 14enne ucciso da un razzo lanciato dai tifosi del Corinthians durante un match di Copa Libertadores 3 settimane fa. DI CARMEN MORRONE omenica, Roma sarà capitale dello Dsport. In programma la 19ª edizione dell’Acea Maratona e la prima Ciclismo: Nibali e Contador al Gp Nobili ■ STRESA. Il Gp Nobili rubinetterie, che si corre oggi sulle rive del lago Maggiore, propone la rivincita della Tirreno Adriatico e un gustoso antipasto della Milano Sanremo di domenica. Fra i favoriti spiccano i nomi di Nibali, Contador e Cancellara. Basket: stagione finita per Bargnani ■ TORONTO. Andrea Bargnani continua ad essere perseguitato dagli infortuni. Il cestista azzurro che gioca nei Raptors Toronto, in Nba, ha dovuto chiudere anticipatamente la stagione a causa di una distorsione al gomito destro, rimediata venerdì contro i Lakers. Il “Mago”, già fermo per 26 partite, chiude il campionato con appena 35 gare giocate, lo scorso anno si era fermato a 31. Un arrivo di tappa del Giro 2012 La maratona di Roma, domenica, ospita la prima tappa del Giro d’Italia che si concluderà a Firenze, sulle strade del Mondiale di ciclismo tappa del Giro d’Italia in handbike. Non è la prima volta che handbiker corrono la maratona di Roma, quest’anno per la prima volta parteciperanno automaticamente anche alla prima tappa del Giro d’Italia. Dunque, al nastro di partenza ai Fori imperiali sono attesi circa 200 handbiker. Fra questi Alex Zanardi che, soprattutto dopo le vittorie alle Paralimpiadi di Londra, ha senza dubbio fatto conoscere a tutta l’Italia lo sport della bicicletta che si pedala con le mani. Una disciplina, all’estero praticata anche da normodotati, adatta a tetra-paraplegici e in generale a chi ha una ridotta mobilità agli arti inferiori. «La prima tappa di apertura sul palcoscenico della maratona di Roma consacra un impegno che portiamo avanti da tre anni per tutti gli atleti. Essere presenti a una delle più famose 42 km significa far conoscere il Giro a molti atleti stranieri che possono iscriversi alle altre tappe», ha affermato la presidente Maura Macchi alla presentazione del Giro 2013. Altra importante vetrina sarà Firenze. «La tappa conclusiva del 29 settembre si terrà sul circuito che accoglie i Campionati del mondo di ciclismo che si svolgono nel capoluogo toscano. Per questa altra importante opportunità ringrazio Angelo Zomegnan, con l’augurio che il Giro in handbike diventi come il Giro d’Italia dei professionisti ideato e seguito da lui», ha aggiunto Maura Macchi. Il Giro farà tappa anche a Cuneo, Pavia, Bergamo, Somma Lombardo, San Marino, Chiavari e San Martino di Lupari. Un’edizione ricca di entusiasmo a partire da quello di Annalisa Minetti, medaglia di bronzo nei 1.500 metri alle Paralimpiadi di Londra, oltre che famosa cantante. E quello degli atleti della Costa d’Avorio. Una delle sorprese della corsa, come ha affermato il direttore tecnico Andrea Leoni, sottolineando l’ingresso nell’organizzazione del Gruppo Iseni. Proprio grazie a questa realtà, che si occupa di servizi sanitari anche a livello internazionale, sarà possibile la partecipazione dei primi handbiker ivoriani che stanno seguendo un percorso di riabilitazione a seguito della loro disabilità. Al Giro anche l’albanese Doku Haki. Pochi ricordano il suo nome, ma non la sua storia: nel 2012 ha portato per la prima volta l’Albania a partecipare ai Giochi paralimpici. © RIPRODUZIONE RISERVATA CHAMPIONS LEAGUE Rossoneri a terra dopo la storica “Remuntada” di Messi e soci Galliani: «Sul palo di Niang ho capito tutto... Adesso nessun contraccolpo psicologico, rimettiamoci a correre perché il 2° posto è alla nostra portata» EUROPA LEAGUE INTER-TOTTENHAM STRAMACCIONI RASSEGNATO: «RIMONTA DIFFICILE» Il ghanese Boateng lascia il campo dopo la pesante sconfitta del Milan contro il Barcellona Italia, piccolo calcio antico Milan ridimensionato dal Barça, solo la Juve resta ancora in corsa DI GIORGIO DE SIMONE già stato detto in tutte le salse, ma è bene ripeterlo: è stato mortificante, è stato avvilente. Accreditata di essere, tra le nostre squadre, la più temprata alle battaglie europee, il Milan è sceso al Camp Nou con le gambe molli, si è fatto subito sovrastare dall’avversario e nei primi venti minuti non ha passato la metà campo. Eppure le aspettative della vigilia erano alte e le possibilità, messe su un piatto d’argento dal 2-0 di San Siro, molto concrete. Certo non è la prima volta che il Milan incappa in una serata-disastro e, ricordandosene, si doveva far meglio. Però nel Barcellona gioca Messi, nel Milan El Shaarawy. Adesso fanno tenera rabbia le dichiarazioni del dopo-partita: «Fino all’ultimo ce la siamo giocata. Se Niang non prende il palo… Se Robinho alla fine la mette dentro... Ora pensiamo al campionato, vogliamo entrare nella prossima Champions per la porta grande del secondo posto (non difficile, certo, se il Napoli va avanti così)». La sconfitta dei rossoneri demoralizza Galliani («Dopo il È ATLETICA SI CORRE A BETLEMME LA MARATONA PALESTINESE Anche gli abitanti di Betlemme potranno, finalmente, correre una maratona sulla loro terra. Il 21 aprile, infatti, si gareggerà per© la prima volta in Copyright Avvenire Cisgiordania su un percorso dal forte carattere simbolico: partenza dalla chiesa della Natività e passaggio in diversi campi profughi. La Maratona Palestinese, nata dall’impegno di due palo di Niang, ho capito tutto...»). Ma lasciato andare alla Juventus Andrea Pirlo demoralizza l’intero sistema perché è mettendo in mano bianconera un primo e, quella di un calcio che si voleva foriero di quest’anno, un secondo scudetto, e poi ha gioco fresco, di forze nuove, di sguardo venduto Ibrahimovic e Thiago Silva, non aperto sull’orizzonte. Un calcio di rinascita ha rinforzato la difesa e, con tutto, ha con due ragazzi, El Shaarawy e Niang, il parlato fino a ieri (chissà oggi e domani) di primo già dato per campione, il secondo squadra rinata, di squadra giovane e avviato a diventarlo, che a pulsante, di squadraBarcellona miseramente futuro. Il Milan visto a I grandi stranieri sono franati, Niang Barcellona dice che il non scelgono più addirittura divorandosi, grande calcio non abita più comodo e solo davanti al qui. Lo si gioca al Camp la Serie A e la crisi portiere, il gol dell’1-1 Nou e al Bernabeu, lo si economica ha prodromico al 2-0 del giocava fino a ieri in Barca. Poi i signori della Inghilterra, lo si gioca in costretto i nostri difesa che, incerti e Germania e, a rari sprazzi, club a rischiare sui anche in Francia. Resta la tremebondi, hanno permesso a Messi di tirare Juventus, tuttavia. Che giovani. In campo due volte per i due gol che, domina sui nostri invece si rischia pareggiando i conti palcoscenici e che in dell’andata, hanno lasciato Champions, anche per sempre poco il Milan con soltanto la avere trovato sulla propria testa fuori dall’acqua. A strada un Chelsea in Barcellona ha perso il Milan con i suoi disarmo e un Celtic degno, al massimo, giocatori, con l’organizzazione di gioco, dell’Europa League, va a gonfie vele. con l’allenatore. E con la società, la stessa Dipende adesso, si capisce, dall’avversario che, complice lo stesso allenatore, ha che uscirà per lei domani dall’urna, ma l’impressione è che la squadra di Conte possa andare ancora avanti e che in ogni caso, se portata a trovarsi in condizioni analoghe a quelle del Milan a Barcellona, sappia fare di meglio. Tuttavia una cosa sono i campi della Penisola, dov’è il Milan ad aver fatto nel 2013 largamente meglio di tutti, un’altra i terreni d’Europa. E Galliani avverte: «Niente contraccolpi ora puntiamo al 2° posto». Sicché tu puoi criticare i rossoneri perché a Barcellona sono andati a difendersi (male) e non a costruire, ma devi sapere che nel calcio tu costruisci in ragione di quanto te lo permette l’avversario. Da aggiungere, purtroppo, a questo discorso, che la disfatta del Camp Nou è anche specchio di una crisi che, sgonfiando tutta l’Italia, ha sgonfiato anche i suoi tanti palloni. I grandi campioni non arrivano più e ci si arrangia come si può. Si spera nei giovani, nell’estro italico, nello Stellone, nel difendersi a oltranza e così evidentemente si accetta, di quando in quando (vedi anche la finale dell’Europeo contro la Spagna), di restare sepolti sotto un bel 4-0. Dieci partite di campionato alla fine. Più una di Europa League, stasera, e un’altra di Coppa Italia che potrebbe portare alla finale. Nel calendario dell’Inter, da qui a maggio, sono racchiuse le speranze di Andrea Stramaccioni di non terminare la sua avventura ad Appiano Gentile: «Credo che il mio lavoro verrà giudicato a fine stagione e non ora, poi sarà Moratti a decidere cosa fare». Per evitare di dover fare le valigie, Stramaccioni dovrà dare la scossa al gruppo già dalla sfida di stasera al Tottenham, nel ritorno degli ottavi di Europa League. «Abbiamo il dovere di pensare solo a questa gara e metterci grande impegno – ha detto il tecnico –. Il 3-0 dell’andata è difficile da ribaltare. Vogliamo vincere, ma ci servirà anche un pizzico di fortuna». Alla vigilia della sfida di Londra Stramaccioni si rammaricò per un confronto giunto nel momento migliore degli avversari e nel peggiore per l’Inter, che non ha invertito la tendenza. «Non mi sono mai tirato indietro. A fine anno tireremo le somme tutti quanti – ha commentato l’allenatore –. In questo momento ci riescono male certe cose. Sta a Stramaccioni me trovare il modo di ridare alla squadra sicurezze che ha già avuto quando siamo arrivati ad un punto dalla vetta e che sono smarrite». (Diretta tv: Premium Calcio 2, Sky, ore 19) LAZIO-STOCCARDA OLIMPICO A PORTE CHIUSE E RISCHIO “DISTRAZIONI” Decisamente più tranquilla l’atmosfera in casa Lazio che ospita lo Stoccarda forte del 2-0 di sette giorni fa. «Ma non dobbiamo prendere questa partita come un’amichevole. Occorrono quegli stimoli necessari per tenere in alto la squadra per 90 minuti», dice il tecnico biancoceleste, Vladimir Petkovic, che non si fida né del risultato dell’andata nè dell’Olimpico “deserto”, per i due turni a porte chiuse inflitti dalla Uefa. «Dobbiamo entrare in campo per vincere e senza pensare troppo all’andata – aggiunge –. Abbiamo visto che i risultati di 2-0 sono ribaltabili». (Diretta tv: Retequattro e Sky, ore 21.05) © RIPRODUZIONE RISERVATA La Kostner in pista per un bis mondiale DI EUGENIO RAIMONDI o choc della triste pagina di Alex Schwazer escluso per doping dai Giochi di Londra è ormai alle spalle, Carolina Kostner quando infila i pattini è più forte del passato e guarda dritta al L sorriso. «In pista sono tranquilla, felice, mi sento finalmente più leggera» dice la campionessa. A fare il tifo per lei (oggi il corto e sabato il libero) sugli spalti della “Londra canadese” non ci sarà Alex, impegnato, dicono, con gli esami del master, ma so- fece cadere a Vancouver, questo ha lavorato sodo be del miracoloso, perchè mandando in fumo un’inanche nella preparazione la doppietta è cosa per potera Olimpiade. fisica: a febbraio la sua cochi. E poi il parterre fa pauMa la ragazzina di Ortisei, reografa Lori Nichol l’ha ra, con le asiatiche tornate oggi 26enne, ha dimostraraggiunta Germania per alla carica. Tra le giappoMarch 14, 2013 7:47inam / Powered by TECNAVIA ti di sapersi rialzare salenmettere a punto i due pronesi Mao Asada e Akiko Sudo fino al gradino più alto grammi: che rappresentazuki, riflettori sulla coreadel podio mondiale: e ora no la sintesi della sua mana Yuna Kim: e poi ci sono vuole puntare al meglio a turità artistica e personale. le russe Leonova, SotnikoSochi, i Giochi invernali del Ancora in dubbio l’abito va e Tuktamysheva candi- / HIT-M