Newsletter Novembre-Dicembre 2014

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Newsletter Novembre-Dicembre 2014
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Bollettino di informazione bimestrale – novembre / dicembre 2014
IN PRIMO PIANO
SUPPORTO AL PROCESSO DI RIFORMA IN BOSNIA-ERZEGOVINA
Lo scorso 15 dicembre, la Commissione Europea ha adottato il documento con cui si
definiscono le priorità per il supporto finanziario dell’Unione Europea per il periodo 20142017, con il fine di favorire il percorso della Bosnia-Erzegovina verso l’integrazione
europea.
L’UE ha in progetto di supportare le riforme settoriali per un importo di 165,8 milioni di
euro nei seguenti ambiti: democrazia, diritti di governo e diritti di base, concorrenza e
innovazione, strategie di sviluppo locali, educazione, occupazione e politiche sociali.
Questi mezzi saranno accessibili attraverso lo strumento di assistenza preadesione (IPA II).
DAL 2015 ANCHE IN BOSNIA-ERZEGOVINA DOGANE “SENZA CARTA”
La Direzione per le imposte indirette della Bosnia-Erzegovina ha firmato, nel mese di
dicembre, con l’impresa Lanaco di Banja Luka, un contratto del valore di 4 milioni di euro
per l’introduzione e lo sviluppo del nuovo sistema compiuterizzato del transito (New
Computerized Transit System – NCTS) che permetterà di ridurre l’attesa ai passaggi
doganali e faciliterà il flusso transfrontaliero della merce.
Il nuovo sistema permetterà, inoltre, lo scambio completo dei dati e delle informazioni in
forma elettronica, ovvero una “dogana senza carta”, in funzione a livello nazionale
dall’inizio del 2015.
La Bosnia-Erzegovina dovrebbe diventare membro pieno della Convenzione sul transito un
anno dopo l’introduzione del sistema NCTS, quando esso verrà applicato anche a livello
internazionale.
Questo sistema attualmente è utilizzato da 32 paesi europei, tra cui 28 paesi membri
dell’UE e 4 paesi membri dell’EFTA (European Free Trade Association – Islanda, Norvegia,
Svizzera, Liechtenstein).
La Direzione per le imposte indirette della BiH ha sottolineato che il vantaggio più
significativo del NCTS è la possibilità di utilizzare lo scambio in forma elettronica dei dati, al
posto della procedura attuale di dichiarazione della merce ad ogni posto di frontiera.
Questo permetterà che una volta fatta la dichiarazione, essa accompagni la merce lungo
tutto il trasporto: in tal modo si saprà in ogni momento dove la merce si trova.
Il NCTS permetterà quindi non solo un risparmio in termini di tempo ma anche in termini di
costi per tutti gli utilizzatori.
Il progetto si finanzia in parte dal budget della Direzione per le imposte indirette della BiH e
in parte dai fondi IPA della UE.
PROSSIMA APERTURA DEL MERCATO ELETTRICO
La Delegazione UE in Bosnia-Erzegovina ha accolto positivamente la campagna, avviata
dalle istituzioni locali, riguardante la prossima piena apertura del mercato elettrico.
La UE sottolinea l'importanza vitale di offrire al pubblico un'informazione esatta e completa
su ciò che vuole dire la liberalizzazione del mercato dell'elettricità.
Tali attività costituiscono un'indicazione dell'impegno delle istituzioni del paese nel
mantenimento di quanto promesso in qualità di firmatari del Trattato delle Comunità
Energetica.
In tale contesto si sottolinea come dalle autorità di Bosnia-Erzegovina ci si aspetti il pieno
adempimento di tutti i requisiti fissati dal Trattato, in particolare la trasposizione e
l'adozione del Third Energy Package dell'Unione, relativo ai settore elettricità e gas.
MISSIONE F.M.I.
Una missione del Fondo Monetario Internazionale ha visitato la Bosnia, a metà dicembre,
per discutere dello sblocco di un accordo, interrotto in settembre a causa della mancata
adozione delle politiche economiche precedentemente concordate.
Al momento, il principale ostacolo al rilancio dell'accordo risiede nelle difficoltà di
formazione del nuovo Governo, dopo che le elezioni dello scorso ottobre hanno prodotto la
necessità di formare una coalizione; solo con la formazione di un Governo stabile, il Fondo
potrà concludere l'ottava revisione del prestito, rinnovando l'accordo relativo.
Il sostegno del Fondo è necessario ad entrambe le entità da cui è formata la BosniaErzegovina per ripianare i propri bilanci, gravati dai costi della ricostruzione dopo le
alluvioni dello scorso maggio.
Il Fondo aveva approvato un prestito biennale di 380 milioni di euro, ampliandolo di circa
150 milioni di euro lo scorso anno ed estendendolo di altri nove mesi; in giugno sono state
poi erogate risorse per 191 milioni di euro proprio a sostegno del dopo-alluvioni, che hanno
provocato danni per circa 2 miliardi.
Tuttavia, nello scorso settembre il Fondo ha sospeso l'erogazione di una tranche da 67
milioni di euro, richiedendo al Governo di ridurre le spese non correlate alla ricostruzione;
finora, il Fondo ha erogato al paese 478,5 milioni di euro sui 630 milioni complessivamente
previsti dal programma, la cui scadenza è fissata per il giugno 2015.
NOTIZIE DALLA BOSNIA-ERZEGOVINA
ECONOMIA
NUOVO ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO AELS-BOSNIA-ERZEGOVINA
L'accordo di libero scambio (ALS) firmato il 24 giugno 2013 a Trondheim (Norvegia)
migliorerà l'accesso al mercato bosniaco dei prodotti d'esportazione svizzeri e permetterà
quindi di eliminare, per quanto possibile, gli svantaggi che gli operatori economici svizzeri
subiscono attualmente rispetto ai loro concorrenti europei sul mercato bosniaco a seguito
dell'accordo di stabilizzazione e di associazione (ASA) concluso tra l'UE e la BosniaErzegovina.
In sostanza, a partire dal 1° gennaio 2015, la maggior parte dei dazi doganali prelevati
finora dalla Bosnia-Erzegovina sui prodotti industriali di provenienza svizzera sarà
soppressa mentre i rimanenti saranno eliminati entro il 31 dicembre 2016, il che metterà,
dal 2017, gli esportatori svizzeri sullo stesso piano dei loro principali concorrenti UE.
La Svizzera beneficerà anche di concessioni doganali per una serie di prodotti agricoli
trasformati e di base che le interessano.
Da parte sua, la Svizzera eliminerà tutti i dazi doganali sui prodotti industriali provenienti
dalla Bosnia-Erzegovina, ad eccezione di alcuni prodotti utilizzabili per il foraggiamento, e
riserverà un accesso preferenziale al proprio mercato per determinati prodotti agricoli che
interessano molto il paese, in particolare per la paprika, l'haivar, i funghi, le olive, le
pesche e le pesche noci.
L'accordo di libero scambio AELS-Bosnia-Erzegovina si inserisce nel quadro della politica
della Svizzera in favore delle riforme economiche e dell'integrazione dei Paesi dei Balcani
occidentali nelle strutture di cooperazione economica a livello europeo e internazionale.
Tale politica ha già condotto alla conclusione di accordi di libero scambio AELS con
Macedonia (2000), Serbia (2009), Albania (2009) e Montenegro (2011).
Nel 2013 le esportazioni svizzere verso la Bosnia ed Erzegovina ammontavano a 49,6
milioni di franchi contro circa 74,8 milioni di franchi di importazioni.
In testa ai beni d'esportazione dall'AELS figurano i prodotti farmaceutici e la macchine; la
Bosnia vende soprattutto mobili, vestiti e scarpe.
56 PMI RICEVONO FONDI UE PER RICOSTRUZIONE
Sono 56 le PMI di Bosnia-Erzegovina che, dopo un attento processo di selezione,
otterranno i fondi UE per la ricostruzione a seguito dei danni subiti nel corso delle alluvioni
della scorsa primavera.
Le imprese selezionate riceveranno complessivamente fondi per 1,43 milioni di euro,
destinati a salvare i posti di lavoro pre-esistenti, a crearne di nuovi e a rilanciare la
capacità produttiva; si punta a generare in totale circa 2.000 posti di lavoro.
Hanno presentato richiesta per i fondi PMI situate nei comuni di Maglaj, Odžak,
Domaljevac-Šamac, Orašje, Tuzla, Sanski Most, Živinice, Zenica, Srebrenik, Lukavac,
Žepce, Bijeljina, Šamac, Doboj, Prijedor, Banja Luka, Modrica, Laktaši, Srbac, Šekovici,
Vukosavlje, Donji Žabar, Celinac, Brcko; le richieste sono state 458. I criteri di scelta
hanno dato priorità alle imprese con danni agli impianti produttivi, a quelle di proprietà dei
privati, operanti nei settori della produzione o dei servizi, alle imprese con cinque o più
addetti, a quelle con legami commerciali con fornitori o con altre PMI o microproduttori, alle
imprese che hanno conseguito risultati positivi nell'ultimo anno fiscale e a quelle in
possesso di un certificato relativo al regolare pagamento delle tasse.
La selezione, a cui ha partecipato anche la commissione dell'UNDP, il Programma di
Sviluppo delle Nazioni Unite, si è articolata in più fasi,; la procedura proseguirà con
controlli e verifiche sulla rispondenza dei beneficiari ai requisiti ed in caso di mancato
rispetto, i fondi concessi potranno essere revocati.
GLI INVESTITORI STRANIERI PIU' IMPORTANTI SELEZIONATI DALLA FIPA
L’Agenzia per la Promozione degli Investimenti Stranieri in Bosnia Erzegovina (FIPA) ha
selezionato gli investitori esteri più importanti in Bosnia-Erzegovina.
Sono stati distribuiti premi in 4 categorie: miglior investimento greenfield, miglior
acquisizione/privatizzazione; investimento che ha aperto il maggior numero di posti di
lavoro; miglior investimento realizzato tramite un investimento comune.
Nella categoria greenfield ha vinto l’impresa EFT Rudnik e centrale termoelettrica Stanari
Doboj, per la costruzione di un nuovo edificio-impianto.
L’impresa G petrol d.o.o. di Sarajevo è stata selezionata per aver realizzato la miglior
acquisizione-privatizzazione.
Nella categoria “apertura di posti di lavoro” è stata scelta la Napco Beds Factory d.o.o. di
Petrovo; mentre l’impresa Interwork d.o.o. di Bosanski Petrovac è stata premiata nella
categoria “investimento comune” ed uno degli investitori è un’impresa italiana.
NUOVI CONTRATTI PER ESPORTAZIONI
Il Ministro dell'Energia, le Miniere e l'Industria della Federazione di Bosnia-Erzegovina ha
comunicato, a fine ottobre, che saranno presto firmati contratti di esportazione del valore
di 150 - 200 milioni di dollari (118 - 157 milioni di euro) con aziende americane.
In particolare, una di queste dovrebbe esportare le produzioni delle fabbriche Igman di
Konjic, Binas di Bugojno e Pretis di Sarajevo ed i relativi contratti dovrebbero essere firmati
entro l'estate 2015.
Lo stesso Ministro ha sottolineato che, nel corso della sua recente visita negli USA, è stata
valutata la possibilità di accrescere la cooperazione tra i due Stati nei settori energetico ed
industriale; nell'occasione sono stati attivati contatti con vari fondi di investimento;
all'inizio del 2015 il mercato energetico verrà finalmente aperto, dopo tre anni di
preparativi, il che potrà favorire l'avvio di nuovo ed importanti investimenti.
NUOVO CENTRO COMMERCIALE DELLA CATENA FIS
Il 26 dicembre è stato aperto il nuovo
e moderno centro commerciale, della
catena locale FIS, nella città di Bihac.
Il centro si estende su una superficie
di 10.000 metri quadri, vi lavorano
180
dipendenti
e
per
la
sua
costruzione sono stati investiti 7
milioni di euro.
Oltre al supermercato, nel centro
commerciale si trovano un ristorante,
un bar, un centro estetico ed una
farmacia.
Alla costruzione del centro hanno
lavorato 20 imprese tra le quali
Sirbegovic Gracanica, Hodurnik d.o.o.
Cazin, Kamenolom lipa Bihac, Galic
promet Bihac.
NUOVO MODERNO CENTRO CLINICO NELLA REPUBLIKA SRPSKA
E’ in corso la realizzazione del progetto di costruzione e allestimento dell’ala meridionale,
del blocco centrale e della nuova ala settentrionale dell’ospedale universitario Centro
Clinico di Banja Luka.
Il contratto per la costruzione del blocco centrale e della nuova ala settentrionale (del
valore di 83 milioni di euro) è stato firmato con l’impresa austriaca Vamed Joint Venture ed
è finanziato dal Governo della Republika Srpska grazie ad un credito della Banca Europea
per gli Investimenti.
Nel nuovo centro saranno installati i macchinari più moderni per la diagnosi e la cura dei
pazienti.
IN VENDITA IMPRESA DI PRODUZIONE DI ELETTRODOMESTICI
La direzione dell’impresa Robot General Trading Co. di Sarajevo ha messo in vendita
l’impresa che controlla al 100% la Bira d.d.
Bira d.d. è una delle imprese manifatturiere più grandi della Bosnia-Erzegovina e produce
elettrodomestici, frigoriferi e congelatori. Fondata nel 1982 come ramo del Gorenje group,
nel 2004 è stata acquisita dal Robot Group.
L’impresa produce e vende prodotti sotto il marchio “BIRA”, ben conosciuto nell’area sudorientale dell’Europa, ma produce, soprattutto, in qualità di original equipment
manufacturer (OEM), per altre imprese.
I suoi principali clienti sono Electrolux, Haier, Sideme, HB – Austria, etc e tutti i prodotti
sono certificati: RoHS, CE, LVD, CB, EMC, TÜV, SA 8000.
La fabbrica Bira è localizzata nella città di Bihac, nel nord-ovest della Bosnia Erzegovina,
nelle vicinanze del confine con la Croazia ed è ben collegata tramite ferrovie e strade ai
paesi europei; Bira possiede anche una propria ferrovia all’interno dell’area di produzione
ed il porto marittimo più vicino è quello di Fiume (in Croazia, a circa 300 Km da Bihac).
Il tempo di trasporto, dalla fabbrica alla maggior parte delle città europee, è di 2-4 giorni,
su camion o ferrovia.
Il complesso si estende su una superficie di 70.000 m2 e si suddivide in due parti: il
capannone originario completamente ristrutturato (che comprende un reparto moderno per
il taglio e la pressione; un reparto automatizzato per la colorazione; un QC computerizzato;
un reparto di assemblaggio; un reparto per il riempimento del gas e un reparto per
l’imballaggio); ed il nuovo capannone costruito nel 2006 (che comprende un reparto per
l’asciugatura della vernice; un vacuum plant;
un reparto moderno per l’iniezione della
plastica; un reparto per il riempimento dei
frigoriferi).
La capacità di produzione annua è di 500.000550.000 unità.
Oggetto della vendita sono gli stabilimenti di
produzione, i macchinari, il marchio BIRA. La
direzione e la proprietà attuali sono aperte
anche a forme di collaborazione con partner
stranieri alternative alla vendita.
Per
maggiori
informazioni:
direzione
dell’impresa Robot - Nevenka Solar Boras mail:
[email protected] ; telefono 00387
33 771 429.
NUOVE FABBRICHE DI PELLET A SREBRENICA E PETROVO
Nella località di Zeleni Jadar, nei pressi di Srebrenica nella parte orientale della BosniaErzegovina, è stata aperta la fabbrica per la produzione di pellet dell’impresa “Eko-M”.
L’impresa attualmente produce 400 tonnellate di pellet al mese, mentre con i nuovi
impianti si raggiungeranno anche 1.000 tonnellate/mese.
L’80% della produzione viene venduto sul mercato dell’Unione Europea, in particolare in
Italia, Slovenia e Austria.
La fabbrica è di proprietà di un cittadino olandese che si è mostrato molto soddisfatto per il
fatto che la località in cui ha investito è ricca di materia prima ed ha annunciato nuovi
investimenti
Un'altra fabbrica per la produzione di pellet verrà aperta nella zona industriale del comune
di Petrovo, nel nord-est del paese, grazie all'impresa Eurocorp d.o.o. di Doboj che ha
investito 60.000 euro per l’acquisto del terreno e del capannone nel quale verrà effettuata
la produzione.
NUOVA IMPRESA TESSILE A TRNOVO
Nel comune di Trnovo, nei pressi di Sarajevo, ad inizio gennaio, la neo-costituita impresa
Anatex ha avviato una nuova fabbrica per la produzione di lenzuola per uso alberghiero.
L’intera produzione verrà esportata, in quanto l’impresa ha già contratti di fornitura con
clienti in Belgio, Germania e Austria e sono in corso trattative con gli Emirati Arabi.
Nella nuova fabbrica sono impiegati 45 dipendenti.
NUOVA FABBRICA HENKEL CERESIT PRONTA NEL 2015
E' in corso la costruzione della nuova fabbrica Henkel Ceresit che sarà localizzata a Bileca,
nel sud-est del Paese; si prevede che nel marzo del 2015 verranno ultimati i lavori e
inizierà la produzione.
Il direttore generale della Henkel BH ha sottolineato che la fabbrica si estenderà su una
superficie di 6.000 m2 e all’inizio occuperà 30 dipendenti; la località è stata selezionata con
accuratezza in modo da facilitare la fornitura dei mercati della regione (Bosnia- Erzegovina,
Croazia, Montenegro e Albania), e per essere vicini al fornitore locale di materia prima
(carbonato di calcio), l'impresa Herc gradnja.
Nella nuova fabbrica verranno prodotti articoli edili in polvere a base di cemento per la
posa delle piastrelle ed articoli per l'isolamento termico degli edifici.
L'investimento della Henkel riveste un importante ruolo nello sviluppo dell'area ed è un
significativo segnale per gli investitori stranieri.
COSTRUZIONE DI NUOVA FABBRICA PER INTERRUTTORI AD ALTA TENSIONE
L’impresa Energoinvest d.d. di Sarajevo sta effettuando lo studio di fattibilità e prevede di
firmare a breve il contratto per la costruzione di una nuova fabbrica per la produzione di
interruttori ad alta tensione a Sarajevo, la cui costruzione dovrebbe iniziare nel 2015.
La fabbrica rappresenta un investimento comune dell’impresa della Bosnia-Erzegovina e del
partner turco TEMSAN ed i prodotti saranno venduti in Turchia, Messico, Medio Oriente,
nord-Africa, Asia ed Europa orientale.
La Energoinvest, negli ultimi due anni, ha realizzato importanti progetti quali i pali di
trasmissione dell’energia elettrica di 110kV e 400kV in Albania e le cabine elettriche
400/220/60 kV in Algeria, progetti dal valore superiore ai 100 milioni di euro.
AGRICOLTURA
RICONOSCIMENTO INTERNAZIONALE PER FORMAGGI LOCALI
Tre aziende del settore caseario di Bosnia-Erzegovina hanno visto i propri prodotti ricevere
la medaglia d'oro in occasione della Dodicesima Fiera Internazionale del Formaggio,
organizzata ad inizio novembre ad Hopfgarten im Brixental, nel Tirolo austriaco.
Il riconoscimento è stato assegnato alla cooperativa agricola Eko Vlašic per il formaggio
Vlašic, al formaggio Livno dell'azienda Eco-Puda ed al Prozor prodotto dalla ZZ ProMilk; i
formaggi locali sono stati premiati nella categoria delle produzioni artigianali e non
industriali, cui partecipavano complessivamente 192 prodotti.
Alla fiera hanno partecipato l'Associazione dei Produttori di Formaggio di BosniaErzegovina e della Facoltà di Agricoltura dell'Università di Sarajevo; la partecipazione della
Bosnia-Erzegovina all'evento è stata resa possibile dai finanziamenti conferiti da USAID /
Sida FARMA.
Nel corso della manifestazione sono stati presentati 409 prodotti provenienti, oltre che
dalla Bosnia-Erzegovina, da Austria, Svizzera, Germania, Olanda, Spagna, Francia,
Ungheria, Lussemburgo, Slovenia, Croazia ed Italia.
OTTIMI RISULTATI PER UN'AZIENDA NEL SETTORE DEL MANGIME PER PESCI
La Bosnia-Erzegovina potrebbe diventare
uno dei leader europei nel settore del
mangime per pesci, a seguito della
certificazione, per la produzione di mangime
halal, concessa al gruppo Bosnet.
Il certificato è stato rilasciato lo scorso
febbraio ed è stato un riconoscimento
dell'utilizzo delle migliori materie prime; da
quel momento, la compagnia ha stabilito
contatti con Giordania, Malaysia, Russia,
Cina e vari mercati della regione. La Bosnet
potrà agire da traino nei confronti di tante
aziende locali, permettendo loro di sbarcare sui mercati europei e mondiali. L'attività della
compagnia offre lavoro indirettamente a migliaia di persone, nelle varie fasi della filiera
della produzione, coinvolgendo soprattutto il settore agricolo.
NUOVO STABILIMENTO PER L'ALLEVAMENTO DI PULCINI
Nel mese di novembre, nella località di Spionica, nei pressi di Srebrenik (nel nord-est della
Bosnia- Erzegovina) è stato inaugurato il nuovo e moderno stabilimento per la produzione
di pulcini, di proprietà dell’impresa Bingo d.o.o. di Tuzla.
Lo stabilimento si estende su 20.000 m2 ed occuperà circa 100 lavoratori. Per la sua
realizzazione sono stati investiti 2,5 milioni di euro.
Nelle vicinanze (in località Babunovici) è ubicata anche la fabbrica Corn Flips, sempre di
proprietà di Bingo.
ENERGIA
EFFICIENZA ENERGETICA: FIRMATO ACCORDO DI 3,7 MILIONI DI EURO
Nella sede delle Nazioni Unite a Sarajevo è stato firmato, a metà dicembre, un accordo del
valore di 3,7 milioni di euro per il finanziamento del progetto “Green Economic
Development (GED)”, che permetterà significativi risparmi dell’energia negli edifici pubblici
in Bosnia-Erzegovina e faciliterà la realizzazione di una serie di attività nell’ambito
dell’efficienza energetica.
Queste attività saranno realizzate entro il 2017 e rivestono un ruolo significativo per la BiH
che spende il 20% del proprio PIL in energia, ovvero tre volte di più di un paese dell’Unione
Europea.
Questo accordo, parte della strategia settennale sull’efficienza energetica, è promosso
dall’UNDP in collaborazione con il Fondo per la protezione dell’ambiente della Federazione
della Bosnia-Erzegovina e con il Fondo per la protezione dell’ambiente e dell’efficienza
energetica della Republika Srpska.
ASSOCIAZIONE BIOMASSE ENTRA IN NETWORK EUROPEO
II settore della biomassa in Bosnia-Erzegovina ha un notevole potenziale di sviluppo,
soprattutto per la biomassa da legna: nel 2012 è stata fondata anche l'Associazione
biomasse della BiH che, alla fine di dicembre, è diventata membro dell'European Biomass
Association, associazione che conta attualmente 23 membri.
In Bosnia-Erzegovina hanno sede numerose imprese che producono pellet per il mercato
austriaco, tedesco e italiano e si possono realizzare nuovi progetti energetici come quello
del teleriscaldamento nelle città di Livno e Gracanica.
La creazione dell'Associazione Biomasse avvicina ulteriormente la Bosnia-Erzegovina ai
trend mondiali nell'ambito della produzione e utilizzo delle fonti di energia rinnovabile; una
delle attività che l'Associazione ha in programma è la realizzazione della “Mappa della
Biomassa in Bosnia-Erzegovina”, che conterrà informazioni precise on-line per gli
importatori stranieri riguardanti le località, la quantità, la qualità, l'accessibilità ed il prezzo
della biomassa sul mercato del paese.
La mappa conterrà informazioni riguardo a tutti gli attori coinvolti nell'ambito della
biomassa in BiH, ad esempio i produttori di caldaie a biomassa; è inoltre in cantiere la
realizzazione del progetto “Formazione del centro di controllo della biomassa in BiH” che
permetterà ai produttori locali di verificare la qualità dei propri prodotti in modo da poter
fornire informazioni esatte agli acquirenti.
CENTRALE TERMICA A BIOMASSA A ZENICA
In questi ultimi anni, in Bosnia-Erzegovina, si sta investendo in modo crescente in progetti
di efficienza energetica; ad esempio, nel comune di Nemila, nei pressi della città di Zenica,
è in funzione una delle più moderne centrali termiche a biomassa.
Il progetto ha avuto un costo di 2,5 milioni di euro ed è stato realizzato in collaborazione
con l'Agenzia di sviluppo della Repubblica Ceca; la centrale è alimentata con biomassa del
legno e ha permesso un risparmio del 30% dei costi di riscaldamento nelle abitazioni vicine
e negli edifici pubblici, nonché un miglioramento della qualità dell'aria nell'area.
Il comune di Zenica ha investito in altri progetti di efficienza energetica, quali
l'ammodernamento del sistema di illuminazione delle strade che ha permesso un risparmio
annuo di 150.000 euro.
AL VIA LA COSTRUZIONE DELLA MINI CENTRALE ELETTRICA MEDNA
In località Donji Vrbljanji, nel nord-ovest del paese, verrà costruita la mini centrale
idroelettrica Medna che si estenderà sul territorio dei comuni di Mrkonjic Grad e Ribnjak: gli
investitori del progetto sono l'impresa Interenergo di Ljubljana ed il gruppo austriaco
Kelag, a sua volta proprietario di Interenergo.
Il Governo della Republika Srpska ha concesso il permesso per svolgere le attività nella
centrale (fino al 2041) all'impresa LSB Elektrane d.o.o. che è di proprietà al 100% di
Interenergo; la centrale idroelettrica produrrà 21 GW all’ora di energia elettrica, quantità
sufficiente per rifornire 6.000 abitazioni.
L'investimento ha un valore di 20 milioni di euro; finora ne è stato investito uno per
l'acquisto dei terreni e per i lavori preparatori effettuati da imprese edili locali; la centrale
idro-elettrica sarà costruita dall'impresa bosniaca Entea d.o.o.
La costruzione della mini centrale automatizzata con 2,7 Km di tunnel durerà due anni.
AVVIATI LAVORI PER COSTRUZIONE MINI CENTRALE IDROELETTRICA
Sul fiume Gvoza, nei pressi del comune di Miljevina, nella parte sud-orientale della BosniaErzegovina, sono iniziati, nel mese di ottobre, i lavori preparatori per la costruzione della
mini centrale idro-elettrica Gvoza BG-1.
Il progetto prevede di investire nella costruzione 3,5 milioni di euro e successivamente altri
5,5 milioni per l’installazione degli impianti. L'impresa che effettua i lavori è la Radis di
Sarajevo East; la centrale avrà due turbine e produrrà 19 GW all'ora di energia elettrica.
Il periodo previsto per il suo completamento è di un anno.
CINQUE ACQUIRENTI PER SURPLUS ELETTRICO
EPBiH, principale produttore energetico della Bosnia-Erzegovina, ha scelto cinque società
per comprare 1.600 gigawatt-ora del proprio surplus di produzione elettrica per il 2015, per
una somma di quasi 70 milioni di euro.
Il prezzo medio è di 43,50 euro a megawatt-ora; il resto del surplus verrà venduto su base
giornaliera, mensile o trimestrale. Questi gli acquirenti: la filiale del gruppo commerciale e
di investimento Energy Financing Team, con sede a Londra; la svizzera Axpo Trading, la
slovena HSE, Ezapada e la Croata HEP.
Il prezzo è del 4,5% inferiore a quello di vendita dei 1.260 gigawatt-ora del 2014, ciò a
causa della recessione economica.
TURISMO
LA CATENA MARRIOTT APRE ALBERGO A SARAJEVO
Marriott International continua la sua espansione nell’Europa dell’Est con l’apertura di
Residence Inn Sarajevo, il suo primo albergo in Bosnia-Erzegovina e primo hotel di una
catena internazionale ad aprire nel Paese.
L’hotel comprende 62 studio e 13 suite, provvisti di cucine attrezzate e aree separate per i
pasti, il lavoro e il relax. Le camere dispongono di grandi scrivanie ben illuminate, sedie
ergonomiche e una connessione Internet gratuita ad alta velocità. La luce naturale illumina
le camere dalle finestre che ricoprono tutta la parete e ogni suite dispone di una terrazza
privata. Snack e drink sono disponibili nel negozio aperto 24 ore su 24.
Altri servizi offerti sono la consegna gratuita
di generi alimentari, il trasporto da e per
l’aeroporto (ad un costo aggiuntivo) e un
centro fitness con sauna.
A venti minuti dall’aeroporto e vicino alla
parte antica della città, il Residence Inn
fornisce un comodo accesso sia ai punti di
interesse storico e culturale della città che ai
diversi ristoranti, bar e negozi.
TRASPORTI
ENTRATA NELLA RETE EUROPEA DEL CONTROLLO AEREO
Il nuovo centro di controllo del traffico aereo di Bosnia-Erzegovina ha cominciato ad
operare, a metà dicembre, all'interno della rete europea.
Il centro offrirà inizialmente i servizi relativi al traffico per la regione di Sarajevo fino al
livello FL325, mentre i servizi relativi alle rimanenti porzioni e lo spazio superiore a tale
livello verranno operati dai Centri di Controllo di Belgrado e Zagabria.
I rappresentanti delle autorità delle aviazioni civili di Bosnia-Erzegovina, Croazia,
Montenegro e Serbia ed i soggetti che offrono i servizi di navigazione aerea locali
(BHANSA, Croatia Control e SMATSA) hanno a lungo lavorato assieme ad Eurocontrollo per
raggiungere tale obiettivo; tutte le parti coinvolte hanno dato il proprio contributo nelle fasi
preparatorie per rendere il passaggio al nuovo Centro il più agevole possibile.
TERMINAL PER LE LOW-COST PRESSO SCALO DI SARAJEVO
L'aeroporto della capitale della Bosnia-Erzegovina dovrebbe essere dotato, nel corso del
2015, di un nuovo terminal, specificamente destinato alle compagnie low-cost; la struttura
verrà ricavata da un edificio già esistente, attualmente utilizzato dal management della
compagnia.
Attraverso questa iniziativa, si punta a rendere lo scalo più attraente, aumentando il
numero degli operatori e dei passeggeri; attualmente, l'unica low-cost ad operare presso lo
scalo di Sarajevo è Pegasus Airilines, cui si aggiungono le ibride Norwegian Air Shuttle,
Germawings e, dal mese di dicembre, Flydubai.
I programmi dello scalo prevedono la costruzione di nuove vie di uscita per gli aerei dalle
piste nel 2016 e di miglioramento delle stesse piste dal 2017; lavori finalizzati a permettere
di affrontare la costante crescita del numero di voli e passeggeri; migliorie che
riguarderanno anche le apparecchiature e la formazione del personale.
Il 2014 si appresta ad essere il migliore anno della storia dello scalo: nei primi dieci mesi il
numero di passeggeri è aumentato del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2013;
l'obiettivo per l'intero anno è superare quota 700.000 presenze; il numero di voli è invece
aumentato del 5%.
WIZZ AIR LANCIA VOLI PER SERBIA E CROAZIA
La compagnia aerea low cost Wizz Air ha intenzione di utilizzare la Bosnia-Erzegovina come
base dei voli per coprire Serbia e Croazia: dal prossimo primo giugno verranno avviati i
collegamenti dallo scalo di Tuzla - la terza città del Paese - per un totale di 25 voli
settimanali.
Wizz Air ha avviato i voli da Tuzla già dalla scorsa estate, con collegamenti con Malmo,
Basilea, Dortmund, Gotheborg ed Eindhoven. L’aumento dell'attività presso questo scalo
potrebbe incidere sulle operazioni a Belgrado, anche considerando che la compagnia ha
drasticamente mutato i propri piani relativi alla Serbia a seguito dell'aumento delle
commissioni richieste dallo scalo della capitale; la compagnia ha inoltre limitato la propria
presenza a Zagabria.
Lo scalo di Tuzla, grazie all'arrivo di questa compagnia, ha accolto 109.160 passeggeri
negli ultimi nove mesi, con un aumento del 182,5% rispetto allo stesso periodo dello
scorso anno.
NUOVA COMPAGNIA AEREA E NUOVI VOLI PER SARAJEVO
Si chiama Bosnian Wand Airlines (BWA) la
nuova compagnia aerea che avvierà, nei
prossimi mesi, voli regolari da Sarajevo: la sua
base è attualmente nella città di Tuzla e la sua
flotta conta su due aerei un Airbus A320 e un
Airbus A321.
Tra le destinazioni europee ed asiatiche previste
Amsterdam,
Francoforte,
Stoccolma,
Gothenburg, Atene, Bagdad, Teheran, Arbil.
Fondata nel 2010, BWA è sostanzialmente
rimasta inattiva; ora rilancia le proprie
ambizioni contando sullo scalo di Sarajevo. Il vettore ha lanciato una campagna di
assunzioni acquisendo 28 nuovi membri per le operazioni di bordo, ma sta anche cercando
ruoli di terra, tra cui PR ed esperti IT.
La prima generazione di personale aereo ha ultimato con successo il corso tecnico negli
spazi del Centro di specializzazione della Turkish Airlines Flight.
BWA cerca così di invertire il trend negativo che negli ultimi anni ha visto fallire
sistematicamente le start-up lanciate nel settore del trasporto aereo: tra gli esempi più
recenti quelli della Dalmatian che aveva base a Zagabria, della Centavia di Belgrado e della
Golden Air di Maribor.
Il destino di BWA sembra legato a doppio filo con quello della compagnia di bandiera B&H
Airlines, che naviga in cattive acque e deve già affrontare la concorrenza di altri vettori
internazionali; nonostante questo, B&H ha assistito nel terzo trimestre del 2014 ad un
andamento particolarmente positivo.
In arrivo a Sarajevo anche la compagnia aerea svizzera SWISS Air Lines che, dal 2015,
introdurrà 9 nuove destinazioni nella sua rete con base a Ginevra; tra queste due voli la
settimana per la capitale bosniaca.
AUTOSTRADA BANJA LUKA – MLINISTA: ACCORDO PRELIMINARE
L’impresa pubblica Autostrade della Republika Srpska e l’impresa di costruzioni cinese
Sinohydro hanno firmato l’Accordo preliminare riguardante la progettazione e la
costruzione della prima parte dell’autostrada Banja Luka – Mlinista.
La prima fase del progetto, che data la sua complessità è stato suddiviso in 2 parti, ha un
valore di 600 milioni di euro e prevede la costruzione dell’autostrada di 60 Km che collega
le città di Banja Luka e Mrkonjic Grad.
Il progetto completo prevede la costruzione dell’autostrada da Banja Luka, attraverso
Mrkonjic Grad, alla località Mlinista, ed in un secondo momento la prosecuzione
dell’autostrada verso Spalato.
La Cina ha forme di credito specifiche per il finanziamento dei progetti infrastrutturali per i
paesi dell’Europa sud-orientale.
Nei prossimi sei mesi i partner cinesi dovrebbero ultimare lo studio di fattibilità e il progetto
per poter passare alla valutazione delle forme di credito per il suo finanziamento.
EVENTI
INIZIATIVE A SOSTEGNO DELLE PMI
Il 29 ottobre si è svolta a Sarajevo la conferenza dal tema “Supporto allo sviluppo delle
imprese in Bosnia-Erzegovina”, organizzata dalla Camera di Commercio con l'estero della
BiH: alle 130 imprese locali che vi hanno partecipato sono stati presentati i programmi
comunitari quali IPAII, Horizon 2020 ed Erasmus plus.
L'evento ha visto anche la partecipazione dei rappresentanti delle sezioni economiche delle
Ambasciate e delle Agenzie di commercio e sviluppo economico europee presenti a
Sarajevo che hanno illustrato i propri strumenti di supporto allo sviluppo dell'economia
locale, soprattutto nella forma di sostegno nel reperimento dei partner all'estero per la
realizzazione di progetti di collaborazione commerciale o di investimento.
Anche l'ICE-Agenzia di Sarajevo, in collaborazione con l'Ambasciata d'Italia a Sarajevo, ha
presentato il proprio strumento di promozione dei contatti con le imprese italiane: il
portale Italtrade ed il data base contenente le business proposal delle imprese locali;
inoltre, sono state illustrate le attività svolte per la promozione della coooperazione
economica, quali la fornitura di informazioni sul mercato, l'identificazione dei potenziali
partner, l'organizzazione di incontri B2B, di visite alle fiere italiane, di forum e seminari
periodici in Bosnia-Erzegovina su vari settori ai quali partecipano esperti e imprese italiani
e locali (nel 2014 sono stati organizzati i seminari Design italiano nell'industria del legno;
Technology days sulle energie rinnovabili e i Technology days sulle macchine lavorazione
legno. Durante la presentazione è stata sottolineata la forte collaborazione economica tra
l'Italia e la Bosnia-Erzegovina: l'Italia è il secondo partner commerciale e uno dei primi
dieci paesi investitori nel paese.
FIERA INTERNAZIONALE DELL’EDILIZIA
Dal 4 al 6 marzo si svolgeranno a Sarajevo la 37ma fiera internazionale dell’edilizia
“SAGRA”
ed
i
giorni
dell’efficienza
energetica
nell’edilizia.
Il tema centrale della conferenza che accompagnerà la
fiera è: “Efficienza energetica, edilizia sostenibile,
progettazione e gestione dell’energia”.
Durante la manifestazione verranno presentati i nuovi
prodotti e materiali che aumentano il risparmio
energetico negli edifici.
Organizzatore è il Centro Skenderija di Sarajevo; per
ulteriori informazioni:
www.skenderija.ba/index.php/sarajevskisajam/sagra-i-danienef
CONFERENZA SULL’INGEGNERIA BIOMEDICA
La prima conferenza regionale sull’ingegneria biomedica in Bosnia-Erzegovina (CMBEBIH)
si svolgerà dal 13 al 15 marzo presso l’International Burch University di Sarajevo.
Saranno trattati i seguenti temi: l’informatica nella medicina, la telemedicina, i biosensori,
la biomeccanica, la robotica e le operazioni poco invasive, l’ingegneria del sistema
cardiovascolare, respiratorio ed endocrino, l’ingegneria molecolare e dei tessuti.
La conferenza sarà un momento di incontro per i ricercatori del mondo accademico, degli
istituti di ricerca e per gli operatori dell’industria medica.
La Bosnia-Erzegovina ospita per la prima volta un evento di questo tipo, col supporto
dell’International Federation for Medical and Biological Engineering e dell’European Alliance
for Medical and Biological Engineering & Science.
Per ulteriori informazioni, sito internet: http://cmbebih2015.dmbiubih.org/
VARIE
LIBERTÀ DI STAMPA IN PERICOLO: GIORNALISTI IN PIAZZA
I recenti tentativi dell’esecutivo e delle forze di polizia bosniache di limitare la libertà di
stampa, impedendo ai giornalisti di svolgere il loro lavoro di indagine e di critica nei
confronti del governo, dei leader politici e dei funzionari alla guida delle istituzioni, hanno
spinto gran parte degli operatori della stampa del paese balcanico a scendere in piazza per
manifestare il loro dissenso nei confronti di queste politiche repressive.
Nella città di Banja Luka, lunedì 5 gennaio, ed il giorno successivo nella capitale Sarajevo,
decine di giornalisti si sono riuniti in un sit-in di protesta contro i raid della polizia nelle sedi
dei giornali e le minacce verbali ricevute da alcuni di loro.
Nelle scorse settimane si sono verificati diversi fatti che hanno visto come protagoniste le
forze di sicurezza bosniache: nella sede di Sarajevo del portale online di notizie Klix.ba la
polizia ha fatto irruzione alla ricerca delle registrazioni in cui la premier della Repubblica
Srpska di Bosnia Erzegovina, Zeljka Cvijanovic, parlava di una presunta compravendita di
voti; sul sito web del portale si racconta infatti dei soprusi e degli attacchi alla stampa che
arrivano da alti funzionari dello Stato, a cui però non corrisponde alcuna presa di posizione
ufficiale delle autorità in difesa dei giornalisti.
In altri casi, come quello della televisione Bn Tv, con sede a
Bijeljina, è stato impedito ai giornalisti ed agli operatori
l’ingresso nel palazzo presidenziale della Republika Srpska,
mentre altri episodi di minacce verbali sono avvenuti nella
città di Mostar.
Secondo la classifica stilata dall’organizzazione Reporter
Senza Frontiere, nella quale si valuta quanto la stampa sia
libera in un dato paese, nel 2013 la Bosnia-Erzegovina
occupava il 68° posto, tra Mauritania e Guyana, perdendo
10 posizioni rispetto all’anno precedente.
ITALIA / BOSNIA
OFFERTA ITALIANA PER REALIZZAZIONE CENTRALE IDROELETTRICA
Per il bando internazionale emesso dall'impresa pubblica Elektroprivreda BiH, per la
costruzione della centrale idroelettrica Vranduk sono giunte cinque offerte proposte, tra cui
quella della Cooperativa Muratori & Cementisti C.M.C. di Ravenna.
Gli altri concorrenti sono il consorzio RIKO d.o.o. Slovenia ed EURO ASFALT d.o.o.
Sarajevo; il consorzio Jv Strabag AG Austria e Koncar inzinjering za energetiku i transport
Croazia; Cengiz Insaat Sanayi Ve Ticaret A.S. Turchia; Dongfang Electric Corporation
Limited Cina.
Il progetto è finanziato dalla BERS e dalla BEI con 63,5 milioni di euro; la centrale
idroelettrica Vranduk avrà una potenza di 20 MW e una produzione annua di 96,38 GWh.
COOPERAZIONE CON ONU SU SVILUPPO SOSTENIBILE
Non c'è sviluppo senza tutela dell'ambiente e anche la Bosnia, per integrarsi nel mercato
europeo, deve saper sfruttare le risorse naturali in modo sostenibile.
I seminari tenutisi a Roma sulla biodiversità sono un esempio della cooperazione tra Roma,
Sarajevo e ONU in questo settore.
Lo ha detto l'Ambasciatore d'Italia Ruggero Corrias in occasione della presentazione della
pubblicazione "Capacity building for CBD participation" avvenuta, ad inizio novembre, nel
corso della Conferenza di lancio del progetto UNEP/GEF "Capacity building for the
Integration of Global Environmental Committments into National Policies and Development
Decision Making" presso la UN House di Sarajevo.
La pubblicazione è il frutto delle Sessioni congiunte Italia-Bosnia di preparazione alla
Conferenza delle Parti alla Convenzione delle Nazioni Unite sulla Biodiversità (CBD),
realizzate a Roma, nel mese di settembre, dal Ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale e dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del
Mare italiani in collaborazione con GEF e UNEP.
Su iniziativa dell'Ambasciata d'Italia e dell'UNEP, alti funzionari italiani e bosniaci avevano
approfondito a Roma temi e strategie di attuazione degli obblighi previsti dalla Convenzione
ONU e da altri strumenti giuridici internazionali in materia di biodiversità.
La pubblicazione renderà i risultati di questi workshop fruibili ai soggetti, istituzionali e non,
responsabili delle politiche ambientali.
L'Italia è da sempre impegnata su queste tematiche nel quadro delle Nazioni Unite ed a
livello bilaterale, con numerosi progetti realizzati nel corso degli anni a sostegno dello
sviluppo sostenibile e della protezione dell'ambiente nella regione dei Balcani.
COOPERAZIONE SCIENTIFICA CONSORZIO CERIC-ERIC CONVEGNO A SARAJEVO
Con gli strumenti messi a disposizione dall'Unione Europea, il Consorzio CERIC-ERIC vuole
rendere scienza e tecnologia più accessibili a tutti i giovani ricercatori. Anche in questo
settore l'Europa dimostra che unendo forze e risorse e' possibile guardare al futuro e agire
assieme per migliorarlo. Trieste, sede del CERIC, offre questa opportunità anche alla
Bosnia. Con questo messaggio di saluto, dell'Ambasciatore d'Italia in Bosnia Ruggero
Corrias, si è aperto il Convegno "CERIC-ERIC meets the scientists of Bosnia and
Hercegovina", organizzato dal Consorzio CERIC -ERIC in collaborazione con l'Università di
Sarajevo e con il patrocinio dell'Ambasciata d'Italia.
Scopo del convegno, che si è svolto nel mese di dicembre, la presentazione alla comunità
scientifica e accademica bosniaca delle opportunità offerte dalla partecipazione al CERIC ERIC, consorzio di infrastrutture di ricerca scientifica che ha sede presso il Sincrotrone di
Trieste e al quale aderiscono, come membri fondatori, Italia, Austria, Repubblica Ceca,
Serbia, Slovenia e Romania mentre Croazia, Polonia e Ungheria completeranno a breve
l'iter di adesione.
Il Consorzio intergovernativo, istituito - con il sostegno dell'Iniziativa Centroeuropea (InCE)
- con Decisione della Commissione Ue del 24 giugno, ha l'obiettivo di promuovere
l'integrazione delle risorse scientifiche nei Paesi centroeuropei, Balcani inclusi, facilitando
l'accesso a infrastrutture e laboratori alle comunità scientifiche di tutti i paesi partner.
COLLABORAZIONE TRA CANTINE BOSNIACHE ED ITALIANE
Le cantine Vukoje, situate nei pressi di Trebinje (città nel sud della Bosnia-Erzegovina),
hanno intrapreso una collaborazione tecnica e di business con alcuni produttori di vino della
Toscana, al fine di migliorare il proprio prodotto, già più volte premiato nella regione
balcanica.
Infatti, sono stati realizzati una serie di incontri con esperti della regione Chianti, tra i quali
agronomi ed enologi che hanno manifestato il loro interesse ad approfondire la
collaborazione con “Podrum Vukoje 1982” e ad avvicinare la regione dell’Erzegovina alla
Toscana.
AREA BALCANICA – NEWS
BALCANI – FONDI PRE-ADESIONE PER PAESI BALCANICI E TURCHIA
ll pacchetto di fondi destinati dall'Unione europea per l'integrazione dei Paesi dei Balcani
occidentali e della Turchia ammonta a due miliardi di euro.
A finalizzarlo la Commissione Europea, che ha messo a punto un elenco di programmi ed
interventi destinati a sette Paesi candidati o aspiranti tali: Albania, Bosnia-Erzegovina,
Macedonia, Montenegro, Serbia, Kosovo e Turchia.
Il pacchetto include anche due programmi multi-annuali mirati a settori specifici per il
periodo 2014-2016, uno di quasi 800 milioni destinato alla Turchia e un altro di 81 milioni
alla Macedonia.
Questi fondi andranno a sostegno di concrete riforme democratiche ed economiche: dalla
modernizzazione della giustizia e della pubblica amministrazione ad investimenti in
infrastrutture e connettività.
Nel pacchetto rientrano anche 127 milioni di fondi per la ricostruzione dopo le alluvioni e la
prevenzione, in Bosnia-Erzegovina e Serbia.
La fetta maggiore per il programma nazionale 2014 tocca alla Turchia, a cui vanno oltre
366 milioni di euro, seguita dalla Serbia con più di 115 milioni, poi Albania (66.746.389),
Kosovo (66.050.000), Macedonia (52.717.811), Montenegro (35.707.300), BosniaErzegovina (22.581.834)
BALCANI – SI CONCLUDE 'BALKANS' MEMORY'
Si è tenuta il 19 novembre, a Sarajevo, la cerimonia di chiusura di 'Balkans Memory',
progetto durato tre anni volto a tutelare e valorizzare il patrimonio audiovisivo dei Balcani.
L'iniziativa è stata co-finanziata dall'Unione Europea e condotta dall'Istituto nazionale
dell'audiovisivo francese (Ina), in partenariato col Centro audiovisivo croato, il Centro degli
archivi cinematografici d'Albania e la Copeam, la Conferenza permanente dell'audiovisivo
Mediteraneo, che ne ha curato la comunicazione.
Alla cerimonia conclusiva hanno partecipato professionisti della tv, del cinema e archivisti
provenienti da Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Macedonia, Kosovo, Montenegro e
Serbia.