Esercizio 7 - Corsi a Distanza
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Esercizio 7 - Corsi a Distanza
Politecnico di Torino CeTeM Fondamenti di Meccanica Applicata 1 Esercizi Esercizio 7 Una sfera 1 di massa m1 = 50 g viene lanciata con una velocità v1 = 500 m/s contro il blocco 2 di massa m2 = 5 kg. Il blocco è collegato ad una molla di rigidezza k = 1000 N/m. Trascurando qualsiasi fenomeno di attrito, calcolare, nei due casi di urto anelastico ed elastico: r r 1. le velocità v1 e v 2 dopo l'urto; 2. l'energia dissipata durante l'urto; 3. la massima deformazione della molla. [urto anelastico: v1=v2=4.95 m/s; E=6.2 kJ; x=0.35 m] [urto elastico: v1=-490 m/s; v2=9.9 m/s; E=0; x=0.70 m] Il problema può essere suddiviso in due fasi distinte: 1) urto 2) deformazione molla. FASE 1: Urto Durante l’urto, sul sistema costituito dalle masse 1 e 2 non agiscono forze esterne nella direzione x. Quindi si conserva la quantità di moto del sistema lungo x. Indicando con pedice d le velocità dei corpi dopo l’urto, si ha: m1v1 = m2 v2 d + m1v1d (1) • Urto anelastico Nel caso di urto anelastico, le masse 1 e 2 rimangono tra loro attaccate dopo l’urto, quindi: v1d = v2 d = vd Dalla conservazione della quantità di moto segue: © Politecnico di Torino Data ultima revisione 20/03/01 Pagina 21 di 61 Autore: Stefano Pastorelli Politecnico di Torino CeTeM Fondamenti di Meccanica Applicata 1 Esercizi m1 = 4.95 m s m1 + m 2 Applicando il principio di conservazione dell’energia al sistema di figura 7.1 tra inizio e fine urto, l’energia dissipata durante l’urto risulta 1 1 2 2 Li = ∆E C = (m1 + m 2 )v d − m1 v1 = −6188 J 2 2 vd = • Urto elastico Nel caso di urto elastico, non si ha dissipazione di energia durante l’urto, quindi applicando il principio di conservazione dell’energia al sistema di figura 7.1 si ha: Li = ∆EC = 0 1 1 1 2 2 2 m1v1 = m2 v2 d + m1v1d (2) 2 2 2 Dall’equazione (1) si ottiene: m v − m2v2 d v1d = 1 1 m1 Sostituendo in (2) si ha: (m m 1 2 + m2 2 )v 2 2d − 2m1 m 2 v1 v 2 d = 0 Si hanno due soluzioni: 1) v2 d = 0 v1d = v1 soluzione fisicamente assurda , quindi scartata 2) v2 d = v1 d 2m1 m 2 m1 m 2 + m 2 = −490 m s 2 v1 = 9.90 m s FASE 2: Deformazione molla Si applica il principio di conservazione dell’energia tra l’istante di inizio deformazione della molla (fine urto) e l’istante di deformazione massima, nei due casi di urto considerati. © Politecnico di Torino Data ultima revisione 20/03/01 Pagina 22 di 61 Autore: Stefano Pastorelli Politecnico di Torino CeTeM Fondamenti di Meccanica Applicata 1 Esercizi • Urto anelastico Considerando il sistema costituito dalle masse 1 e 2 attaccate e dalla molla si ha: ∆EC + ∆Ee = 0 1 1 2 − (m1 + m2 )vd + kx 2 = 0 2 2 m1 + m 2 x= v d = 0.35 m k • Urto elastico Considerando il sistema costituito dalla massa 2 e dalla molla si ha: ∆EC + ∆Ee = 0 1 1 2 − m2 v 2 d + kx 2 = 0 2 2 x= m2 v 2 d = 0.70 m k © Politecnico di Torino Data ultima revisione 20/03/01 Pagina 23 di 61 Autore: Stefano Pastorelli