DOMANDA: Ho una seconda casa, con due appartamenti di 100 mq

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DOMANDA: Ho una seconda casa, con due appartamenti di 100 mq
FAQ
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DOMANDA:
Ho una seconda casa, con due appartamenti di 100 mq (classe G), in montagna a 1000m d'altezza, con impianto di riscaldamento centralizzato, a gasolio.
Ci vado spesso (2 week end al mese) e d'estate riesco ad affittare per brevi periodi il secondo appartamento.
Solitamente d'inverno mi riscaldo con due stufe a legna, perché
il gasolio costa troppo, ma adesso non ne posso più e sono
orientato a fare le seguenti scelte:
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lasciare l'impianto centralizzato con una unica pompa modulante, attualmente è
tradizionale
installare le valvole termostatiche nei radiatori
installare 1 caldaia legna/pellet da 34 Kw
tramoggia per il pellet da 400 Kg
puffer da 800 lt
Con questa configurazione potrei accedere al conto termico?
Ho una perplessità sull'utilizzo del puffer perchè 800 lt sono tanti e riscaldare tutta quell'acqua per
un week end mi sembra uno spreco di risorse, nel senso che la domenica sera quando vado via è
ancora calda e va sprecata.
Ma oltre al puffer chiedo una Vostra opinione sulla scelta che ho intenzione di fare e quali sono le
accortezze da avere nella scelta della caldaia.
Grazie.
RISPOSTA:
Nell’attesa che mi risponda ad alcune domande richieste nella file che Le ho inviato, iniziamo
comunque dall’ultimo punto:
-Si può accedere al conto termico, ossia avere un contributo fino all’80% delle spese la cui
riscossione avviene nell’arco di 2 anni ( sempre che ci siano ancora i soldi da distribuire)
con una modalità operativa alquanto complessa. (su richiesta Le invio il dettaglio)
-Usufruire della detrazione irpef del 65 % in una ripartizione decennale. (su richiesta Le invio il
dettaglio)
Abbiamo ragione di credere che la casa disponga di un locale tecnico.
E’ una casa in montagna a 1000 m di altitudine. Abbiamo inverni con possibilità di gelate
nell’impianto termico. Ne segue che il sistema di riscaldamento, per un certo periodo invernale,
quando non occupato, deve poter predisporre di una caldaia nella funzione antigelo con una sonda
esterna con la seguente operabilità: quando la temperatura esterna scende a 4 °C la caldaia deve
accendersi per mantenere l’ambiente con un minimo di 7°C.
Quanto indicato dall’interlocutore il sistema in proposta è fattibile a condizione che i due sistemi di
riscaldamento caldaia a gas / caldaia a pallet siano “disgiunti” con una commutazione funzionale
manuale (Fig.1).
Con l’installazione della caldaia a pellet è indispensabile che il contenuto acqua impianto + puffer
non sia inferiore a: 34kW caldaia a pallet x 15 L/kW = 510L impianto
L’impianto funziona con radiatori, ritengo che siano radiatori a piastra di acciaio con un contenuto
di acqua complessivo di 3434kW caldaia a pallet x 7L/kW impianto = 238 L
Necessita un accumulo di L510 – L238 = 272 Litri. (boiler da 300L) per un funzionamento
continuo.
Dobbiamo premettere che la caldaia a pellet non dovrebbe funzionare per 24 ore; nel periodo
notturno dovrebbe essere ferma e mantenere in circolazione l’acqua di un accumulo tale da
fornire sufficiente energia termica anche durante la notte.
interruttore manuale commutazione
caldaia Gpl / caldaia a pallet
funzione caldaia a Gpl
funzione caldaia a pallet
Memorandum
Valvola a tre vie deviatrice
Art.2134
Collettore complanare unidirezionale di
ottone con gruppi di rilancio Art.5538G3M6
termoregolazione di centrale con la
modulistica CLIMAV 6000
-alimentatore/trasformatore Art.MPW22
-modulo master Art.MHC_SA