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A&D 48 aziende Aziende & & dintorni Dintorni giugno 2011 la termotecnica a cura Paola Mezzalira di A. Bassi, R.di Migliardi Centrale termoelettrica funzionante a gas di cokeria Un sistema innovativo per il monitoraggio e l’elaborazione dei dati di esercizio La Centrale Termoelettrica a gas di cokeria oggetto di questa relazione è composta da nove motori endotermici per un totale di circa 20 MWh, recentemente convertiti a ciclo Miller grazie alla installazione di turbo soffianti di ultima generazione. Ciò ha comportato la necessità di adottare un programma di raccolta ed elaborazione dei dati di esercizio tale da poter individuare l’inizio di degrado nei principali componenti del motore ed in particolare in quelli del sistema di sovralimentazione. Il problema è stato affrontato, mediante il monitoraggio e la rappresentazione grafica di un numero limitato di rilievi mirati, elaborati mediante algoritmi tali da poter valutare la necessità di un intervento sul sistema indagato in modo da affiancare una logica di manutenzione preventiva a lato di quella programmata. Nel 1997 è stata avviata, presso la cokeria Italiana Coke Srl di Cairo Montenotte in provincia di Savona, una centrale di cogenerazione composta da 8 motori endotermici a ciclo Otto di fabbricazione Deutz (attuale MWM) alimentati a gas di cokeria (Figura 1). L’applicazione, per la particolarità del combustibile utilizzato, è stata per lungo tempo l’unica del suo genere nel mondo e, attualmente, risulta essere l’unica in Europa. La gestione della combustione con gas di cokeria è fortemente influenzata dall’alta concentrazione di idrogeno all’interno del gas (circa 60%), mista alla presenza di altri componenti tra cui idrocarburi e impurità. Queste ultime, in particolari condizioni di temperatura e pressione, possono dar luogo a fenomeni di autoaccensione incontrollata del gas e, conseguentemente a detonazioni in camera di combustione. Tale processo porta inevitabilmente all’aumento di temperatura in camera di combustione con conseguente stop del motore per auto protezione. Le evoluzioni produttive hanno portato, nel 2002, alla possibilità di installare un ulteriore motore, della stessa famiglia dei precedenti ma con evoluzione tecnologica della gestione della combustione con ciclo Miller. I vantaggi riscontrati sulla nuova applicazione dal punto di vista della stabilità della combustione, della radicale diminuzione dei fenomeni di detonazione e delle conseguenti fermate non programmate, hanno portato la società a valutare e successivamente a realizzare il passaggio da ciclo Otto a ciclo Miller su tutti i motori della centrale. Tutte o quasi le moderne centrali per la produzione di energia elettrica mediante motori a due o quattro tempi sono dotate di sofisticati impianti per la raccolta dei dati di esercizio dai singoli motori e della loro rappresentazione in diagrammi. Sono in generale di grande utilità soprattutto per la manutenzione programmata, ma anche in caso di avarie e ovviamente per poter disporre di uno storico della centrale stessa. Lo scopo che ci prefissiamo nonché argomento della presente relazione è invece quello di poter individuare, riportando un limitato numero di rilievi mirati a condizioni standard mediante opportune elaborazioni, l’insorgere di anomalie dovute per esempio alla formazione di depositi di incombusti sulle pareti dei componenti del sistema di sovralimentazione. Nel nostro caso specifico, infatti, il processo di sovralimentazione riveste una particolare importanza in quanto tutti i Ing. Angelo Bassi, Consulente navale e industriale; Ing. Roberto Migliardi, Responsabile Manutenzione, Italiana Coke Srl. A&D giugno 2011 la termotecnica motori utilizzano il ciclo Miller. Il ciclo Miller, nella versione MWM, anticipa come noto la chiusura della valvola di aspirazione, con il risultato di migliorare il rendimento del ciclo ed in più ridurre il fenomeno della detonazione. Il processo è chiaramente rappresentato nella Figura 2 dove si può rilevare che il ciclo stesso è reso possibile solamente se l’aria, nel nostro caso la miscela aria e gas di cokeria inviata dal sistema di sovralimentazione, è tale da poter compensare il minor fluido presente in camera di combustione dovuto alla anticipata chiusura della valvola di aspirazione. È questo il motivo del ritardo della sua applicazione pratica in quanto, fino a pochi anni fa, i sistemi di sovralimentazione non erano in grado di fornire l’aria od una miscela in quantità tale da poter consentire un normale processo di combustione. I progressi fatti negli ultimi anni in questo campo hanno infine consentito definitivamente l’impiego del ciclo Miller, con i vantaggi sopra descritti, in tutti i motori della centrale oggetto di questa relazione. Per quanto concerne il sistema di sovralimentazione, nel programma oggetto di questa memoria sono acquisiti giornalmente i valori indicati nella Figura 3. Questi rilievi, prima della loro rappresentazione grafica, vengono elaborati, come già accennato, per renderli confrontabili tra di loro e ciò mediante opportuni rilievi e regressioni ottenuti dai risultati delle prove al banco dei singoli motori nonché dalle prestazioni del motore monitorato e dalle condizioni atmosferiche al momento del loro prelievo. Ciò permette la creazione dei “trend” ossia di rappresentazioni grafiche di facile e sicura interpretazione. A titolo di esempio, nella Figura 4 relativa alla pressione di sovralimentazione possiamo vedere come con queste elaborazioni sia molto facilitata l’individuazione dell’ inizio di un degrado del processo preso in esame. I “trends” nel programma in questione riguardano principalmente la pressione di sovralimentazione, la velocità di rotazione della turbina, la temperatura della miscela all’uscita del compressore, l’efficienza del compressore stesso, quest’ultima determinata con un processo esclusivo Aziende & Dintorni 49 Figura 2 Figura 3 Figura 4 A&D 50 aziende Aziende & & dintorni Dintorni giugno 2011 la termotecnica a cura di Paola Mezzalira Figura 5 Figura 6 e di facile acquisizione, del Δp al refrigerante aria ed infine del Δp al filtro ingresso compressore. A titolo di esempio nella Figura 5 possiamo vedere il “trend” relativo agli ultimi Figura 7 due parametri.. Nella Figura 6 sono rappresentate schematicamente tutte le posizioni dei sensori e quindi tutti i rilievi previsti per la rappresentazione in grafici come nell’ esempio di Figura 7 relativo alla posizione della valvola a farfalla ed alla potenza erogata dal motore. Concludendo questa relazione è doveroso riferire che il programma, realizzato con la Società OPTISOFT è molto più complesso in quanto comprende, tra l’altro, anche le seguenti funzioni: Anagrafica: Consente la creazione di un registro relativo alle regressioni necessarie per la creazione dei “TRENDS” e ciò mediante le caratteristiche dei singoli motori ed i risultati delle relative prove al banco. Diagrammi: Provvede alla creazione dei diagrammi e dei “TRENDS” che possono essere visualizzati per tre anni di esercizio, per un anno, o per tre mesi. Inoltre per ogni serie di rilievi è possibile visualizzare i valori registrati in un giorno a scelta. WIZARD: Consente, per un motore a scelta, di rappresentare due o più curve su di uno stesso diagramma oppure confrontare uno stesso parametro su due o più motori. Il programma infine può essere visualizzato in italiano od in inglese ed è visibile in “INTERNET”. Spero che questa relazione abbia evidenziato i vantaggi e di conseguenza i risparmi nell’esercizio che si possono ottenere rappresentando graficamente alcuni parametri elaborati mediante algoritmi e regressioni e tali da consentire un accurato giudizio sulla reale stato di efficienza della centrale.