“Album di Famiglia”, una mostra fotografica a

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“Album di Famiglia”, una mostra fotografica a
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E’ stata inaugurata al Chiostro
di San Domenico, alla
presenza dell’Assessore agli
eventi del Comune di Cosenza
Rosaria Succurro, la mostra
fotografica “Album di
Famiglia”, patrocinata
dall’Amministrazione
comunale, dalla Provincia di
Cosenza, in collaborazione con
il Comune di Malito e la
Fondazione Carical e
promossa dall’Associazione
“Amici dell’Aria Rossa”, in
Un momento della presentazione della mostra (foto allegata
collaborazione con
alla nota stampa del Comune di Cosenza)
l’Associazione “L’Impronta –
Culture fotografiche”. L’esposizione, che potrà essere visitata fino a venerdì 25
settembre, attinge ad una selezione di fotografie originali degli anni compresi tra il
1920 ed il 1970 e si sviluppa attorno ad un piccolo nucleo di scatti inediti realizzati
dall’avvocato Ugo Leonetti negli anni ’40, nella dimora storica di Aria Rossa, a
Malito, residenza della famiglia Mancini. Accanto a questo primo nucleo di scatti, la
mostra include anche fotografie di periodi più recenti. Le une e le altre
restituiscono le atmosfere paesaggistiche dei luoghi e illustrano aspetti della vita
familiare, privata e pubblica del secolo scorso. Lo si legge in una nota stampa
ufficiale diramata il 17 settembre 2015 dal Comune di Cosenza e che riportiamo
integralmente. “Album di famiglia” ha avuto il suo prologo, il 25 luglio scorso, nella
dimora storica dell’Aria Rossa, dove la mostra – precisa il comunicato - è stata
presentata nel corso di un incontro cui hanno preso parte Giosi Mancini,
Presidente dell’Associazione “Amici dell’Aria Rossa”, ideatrice della mostra e figlia
del leader socialista Giacomo Mancini, più volte parlamentare e ministro ed ex
sindaco di Cosenza, Massimo Celani, tra i curatori insieme alla fotografa Laura
Serani, uno dei nomi più significativi della fotografia italiana ed internazionale. Il
15 settembre “Album di famiglia” è approdata al Chiostro di San Domenico a
Cosenza. L’inaugurazione è stata preceduta da una breve presentazione cui
hanno preso parte l’Assessore Rosaria Succurro, Giosi Mancini e Massimo Celani,
presente anche il Sindaco di Malito Carmine Carpino.
“La scelta del Chiostro di San Domenico – ha detto Rosaria Succurro - non
risponde solo ad una opzione logistica, ma ha anche un valore simbolico. La
collocazione del Chiostro evoca una sorta di spartiacque tra la città nuova e la
città storica , un aspetto che ben si armonizza con la mostra incentrata su una
figura importante della storia della nostra città e del nostro passato e sulla sua
famiglia. L’auspicio è che questa mostra venga visitata e fatta conoscere alle
giovani generazioni affinché possano approfondire un segmento importante e
oltremodo significativo della storia della città di Cosenza”. Giosi Mancini – citiamo
ancora integralmente dalla nota stampa - ha raccontato dal canto suo la genesi di
“Album di famiglia”, scaturita da una foto del 1925 che ritrae la nonna,
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“Album di Famiglia”, una
mostra fotografica a
Cosenza. Personaggi,
atmosfere, costumi, storia
tra il 1920 e il 1970
18-09-2015
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Giuseppina De Matera, appartenente a una delle più antiche famiglie di
Cosenza, accanto ai figli Giacomo, Teresa, Franca e Ginevra, mentre il marito,
Pietro Mancini, professore di filosofia e avvocato e primo deputato socialista
della Calabria, era al confino di polizia in Sardegna. A ritrovarla è stato Mario
Corigliano che era presente in sala. “Abbiamo davvero repertato le foto – ha
aggiunto Giosi Mancini - perché erano alcune nascoste, altre dimenticate. E
questo ritornare indietro è, in qualche modo fondamentale per poter andare
avanti, per avere sempre chiara l’identità e comprendere chi siamo, da dove
veniamo e le nostre radici che non si possono disperdere, né occultare oppure
revisionare o rivedere. Negli scatti sono riportate le facce, gli abiti di un’epoca, i
sentimenti che richiedono rispetto per il passato e per chi è stato prima di noi, per
chi non c’è più, ma vive e continua a vivere. La storia di chi è stato prima di noi va
tenuta dentro la storia e quindi ha bisogno di cura e attenzione”. Giosi Mancini ha
intanto annunciato per la giornata di chiusura della mostra, il prossimo 25
settembre, il lancio ufficiale di una ricerca multimediale, aperta agli studenti
dell’ultimo anno delle scuole superiori e agli iscritti delle università calabresi, dal
titolo “Giacomo Mancini Reload”. “Una ricerca dedicata a Giacomo Mancini in
occasione dei cento anni dalla nascita, anniversario che ricorre il 2016, con
l’obiettivo - ha ancora detto l’ideatrice di “Album di famiglia” e del concorso - di
non disperdere le riflessioni e le buone pratiche di un’esperienza cruciale e ancora
attuale per il Mezzogiorno”.
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Di “Album di famiglia” ha, inoltre, parlato Massimo Celani sottolineando come la
mostra si sia sviluppata come una sorta di work in progress e di collaborazioni
continue. Altre foto, oltre quelle in esposizione, sono, infatti, disponibili sul blog
Aria-rossa.blogspot.it dove si trovano anche altri contributi testuali. Richiamando
l’esperienza del Festival della filosofia di Modena che si apre in questi giorni e che è
frequentato dal gotha dei filosofi e degli intellettuali europei, ma anche molto dai
ragazzi e che quest’anno è dedicato al concetto dell’ereditare, Celani – riferisce il
comunicato - ha auspicato che la stessa collaborazione tra la città di Modena,
Carpi e Sassuolo che ha reso possibile un evento così importante, possa ispirare
anche la cooperazione virtuosa tra Cosenza, Malito e gli altri centri che ruotano
attorno alle iniziative proposte dall’Associazione Amici dell’Aria Rossa. Subito dopo
si è aperto il percorso fotografico. Tra le preziosità, una lettera della sorella
Ginevra a Giacomo Mancini, scritta nel 2003, l’anno dopo la sua scomparsa, per il
giorno dell’onomastico del fratello, una foto di Sandro Pertini a Cosenza nel 1956,
un’altra foto dell’autunno del 1929, proprio all’Aria Rossa, con un giovanissimo
Giacomo Mancini, accanto al padre Pietro e alla madre Giuseppina De Matera, un
autoscatto del fotografo Giuseppe Raffaele Rose che, in una sorta di selfie ante
litteram, si immortala insieme al celebre attore Nino Manfredi (abituale
frequentatore dell’Aria Rossa e di casa Mancini), attorniato da un gruppo di fans,
in occasione di una campagna elettorale del 1968. E poi la visita di Pietro Nenni a
Cosenza nel 1965, uno scatto del maggio 1968 che ritrae Giacomo Mancini
insieme a Riccardo Misasi e Cecchino Principe ed un altro, datato 1974, in cui il
leader socialista viene ritratto con la madre Giuseppina De Matera al seggio
elettorale dove si votava per il referendum sul divorzio. “Vita privata e vita politica
che si intrecciano – è ancora Giosi Mancini a parlare – in un lavoro ancora in
evoluzione reso possibile dalla partecipazione di tutti, dei privati che hanno a
cuore la vita di una comunità e di una cittadinanza che non è solo quella di
Cosenza, ma anche quella dei paesi limitrofi, con un’importanza che va
riconosciuta anche ai fotografi che hanno messo a disposizione le foto dei loro
archivi personali”.
Local Genius www.localgenius.eu 18 settembre 2015
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