2/2004 - Camera di Commercio di Bologna

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2/2004 - Camera di Commercio di Bologna
bolognaeconomica2
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PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
Bolognaeconomica
ANNO XLV – MARZO/APRILE 2004 – www.bo.camcom.it
Meno rumore
con la pista più lunga
I lavori in corso permetteranno
la riduzione del regime di spinta
dei motori degli aeromobili
nel sorvolo delle zone abitate
P. 9
Vent’anni
vissuti intensamente
La storia della Sab,
la società che gestisce il Marconi
nata ufficialmente
il primo marzo 1983
PP. 10 e 11
Camera e Marconi,
una vita a braccetto
Già a partire dal lontano 1961
l’ente di Piazza della Mercanzia intuì
quanto fosse importante per la città
dotarsi di un nodo aereo moderno
P. 12
Un accordo per
l’economia imolese
Questo l’obbiettivo del protocollo d’intesa
siglato dalla Camera di commercio
di Bologna e il Consorzio del circondario
della città sul Santerno
P. 14
Il grande boom
del biologico
Il fatturato complessivo
del settore è stimabile
in 1,6 mld € con una spesa
di circa 80 € all’anno per famiglia
P. 17
EDITORIALE
Un sacrificio
ben ripagato
di Gian Carlo Sangalli
E ora il Marconi
diventa intercontinentale
L’aeroporto bolognese rimarrà chiuso dal 3 maggio al 2 luglio prossimi per il prolungamento della pista. Durante i lavori la maggior parte dei voli sarà trasferita sugli scali di
Forlì e Rimini. Per informazioni ai passeggeri è disponibile il numero verde 800.90.50.80
PAGG. 6 e 7
Nonostante le innumerevoli tempeste
abbattutesi sul settore dei trasporti aerei
in questi ultimi anni, il grande progetto
di potenziamento dell’Aeroporto Marconi di Bologna sta per volgere al termine
con successo: un cantiere da 72 milioni
di Euro, lavorerà dal 3 Maggio al 2
Luglio prossimi all’ampliamento ed al
prolungamento della pista. Nel periodo
di chiusura, tutti i voli saranno trasferiti sugli scali di Forlì, Rimini e Parma
riducendo, per quanto possibile, i disagi
per i passeggeri che potranno usufruire
del servizio di collegamento da Bologna
tramite navette bus.
I trecentocinquanta metri in più della
pista faranno di Bologna uno scalo atto
all’atterraggio ed al decollo di velivoli
SEGUE A PAGINA 3
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PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
MARZO-APRILE 2004 /
Bolognaeconomica / 3
EDITORIALE
Bolognaeconomica
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
Direttore editoriale:
GIAN CARLO SANGALLI
Direttore responsabile:
CLAUDIO MORI
Caporedattore:
FRANCESCO BACCILIERI
Direzione, redazione, amministrazione e pubblicità:
Piazza della Costituzione, 8 - Bologna
Tel. 051 6093288 - Fax 051 6331294
Indirizzo Internet:
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E-mail:
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[email protected]
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impegnati in collegamenti transoceanici con l’attivazione di tratte fino a 5 mila miglia nautiche per un totale di 27 nuovi percorsi, con una aumentata capacità oraria, un più elevato grado di sicurezza, una riduzione
dell’impatto acustico.
In questo quadro la Camera di commercio ottempera al proprio obiettivo di catalizzazione e sviluppo delle opere di innovazione a favore delle imprese bolognesi.
La società che gestisce l’aeroporto Marconi è al 52% della Camera di Commercio. È cioè al 52% delle
imprese bolognesi. Sono state le imprese bolognesi che hanno creduto all’aeroporto fin dalla sua fondazione e hanno investito, per il tramite della Camera di commercio, nell’aeroporto in tutti questi anni reinvestendo
tutti gli utili di gestione, consentendo, in tal modo, ulteriori investimenti e innovazioni. Una scelta strategica fatta tanti anni fa, portata avanti sinora e che è di fatto risultata nevralgica per lo sviluppo non solo di
Bologna ma di tutta la regione.
Il sostegno all’aeroporto è stato spesso impegnativo e di momenti non facili se ne sono avuti diversi. Ma l’aver creduto ad un obiettivo ultimo importante al di là delle situazioni contingenti ha comunque premiato:
i danni di eventuali tentennamenti sarebbero stati, in termini di arretratezza e di mancanza di opportunità per tutto il nostro sistema economico, molto gravi. Per averne una idea basta pensare ai disagi che dovremo sostenere in questo breve periodo di chiusura della pista. Ogni persona che in regione dovrà intraprendere un viaggio aereo avrà la diretta percezione economica di quale importanza rivesta lo scalo bolognese
nella normale attività di noi tutti.
La chiusura dell’aeroporto richiede la collaborazione di tutti: delle istituzioni, che devono mantenere il
sostegno alla infrastruttura, del consiglio di amministrazione, che deve mantenersi compatto, del personale dell’aeroporto, che sarà fortemente impegnato nel fornire tutte le informazioni. Dietro tutto ciò deve però
esserci il pilastro della collaborazione di tutta la comunità civile ed economica di Bologna e della regione,
che deve sentire l’aeroporto come parte della propria ricchezza.
I lavori di allungamento della pista sono quindi un sacrificio per tutti, ma è importante – anche questa
volta – vivere questa fase di difficoltà come un impegno per la garanzia dello sviluppo del nostro sistema economico.
Gian Carlo Sangalli
Hanno collaborato a questo numero:
Lea Barzani; Mario Gallotta;
Marco Travasani
PRESIDENTE DELLA C.C.I.A.A. DI BOLOGNA
Progetto grafico:
Struchel Communication Consulting
Via C. Battisti 10 - 40123 Bologna
Fotocomposizione e stampa:
Galeati Industrie Grafiche srl
Via Selice n. 187/189 - Imola (BO)
Fotografie:
New Photo
Associato all’Uspi
Unione Stampa
Periodica Italiana
Registrazione del Tribunale
di Bologna n. 2820 del 23-12-1958
Pubblicità inferiore al 45%
Spedizione in abbonamento postale
Art. 2, comma 20/b, Legge 662/96
SOMMARIO
Bologna Economica viene inviata in omaggio
a tutte le imprese iscritte al Registro Imprese,
organizzazioni di categoria, banche, autorità cittadine,
amministazioni locali, Camere di Commercio, Ambasciate.
Tiratura 87.000 copie
SPECIALE AEROPORTO
FIERE
Forlì e Rimini si sostituiscono al Marconi ................PP. 4-5
La pista più lunga, una scelta strategica ...................PP. 6-7
Meno rumore con la pista più lunga .............................. P. 9
Vent’anni vissuti intensamente ............................... P. 10-11
Camera e Marconi, una vita a braccetto ..................... P. 12
Il grande boom del biologico ....................................... P. 17
MERCATO LOCALE
Un accordo per lo sviluppo dell’economia imolese .... P. 14
Delle opinioni manifestate negli scritti sono responsabili gli
autori, dei quali la direzione intende rispettare la piena
libertà di giudizio.
FORMAZIONE E QUALITÀ
L’attività corsuale del Ctc ............................................. P. 18
Programma internazionale ........................................... P. 19
COMMERCIO ESTERO
Opportunità commerciali ................................. PP. 20-21-22
PREVIDENZA
Inps 2004, gli obblighi per artigiani e
commercianti ................................................................ P. 16
INDICI
Il calcolo del valore della lira, marzo 2004 ................. P. 23
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PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
SPECIALE AEROPORTO
Forlì e Rimini si sostituiscono al Marconi
Nel periodo di chiusura dello scalo bolognese i voli saranno trasferiti prevalentemente sulle due città romagnole.
Attivate navette speciali e bus per favorire collegamenti celeri
RIMINI
FORLÌ
DESTINAZIONE/PROVENIENZA
Amsterdam
Barcellona
Bruxelles
Budapest
Cagliari
Candia
Catania
Chisinau
Cluj/Bucarest
Cluj/Timisoara
Colonia
Dublino
Edimburgo
Lamezia
Lisbona
Madrid
Milano
Napoli
Olbia
Oporto
Oslo
Palermo
Praga
Reykjavik
Stoccolma
Tirana
Tripoli
Tunisi
Vienna
Francoforte
Lione
Londra
Monaco
Parigi
VETTORI
Telefono
Siti WEB
KLM
AIR NOSTRUM / IBERIA
SN BRUSSELS
MALEV
MERIDIANA
NEOS
MERIDIANA
MOLDAVIAN AIRLINES
CLUB AIR
CARPATAIR
GERMANWINGS
AER LINGUS
BMI
AIR ONE
PORTUGALIA / TAP
IBERIA / AIR NOSTRUM
ALITALIA
ALPI EAGLES /MERIDIANA
MERIDIANA
PORTUGALIA/TAP
BRAATHENS
MERIDIANA
CSA
FUTURA
SNOWFLAKE
ALBANIAN MERIDIANA
MERIDIANA
AUSTRIAN
LUFTHANSA
AIR FRANCE
EASYJET
AIR DOLOMITI
AIR FRANCE
199.414.199
848.826.236
02/69682364
Nord 02/862362 C.Sud 06/65012243
199.111.333
02/66710079
199.111.333
02/66710079
02/801581
02/66710079
06/65684024
02/58105736
+44 159.686.628
199.207.080
848.780.505 848.888.910
848.826.236
848.865.643
899.500.058 199.111.333
199.111.333
848.780.505 848.888.910
+47 52704303
199.111.333
800.296.981
+35 45961000
02/72000193
06/65011520-3
199.111.333
199.111.333
Nord 02/80663095 C.Sud 06/65684018
02/80663025
848.884.466
848.887.766
800.013.366
848.884.466
www.klm.it
www.iberia.com
www.flysn.com
www.malev.hu
www.meridiana.it
www. neosair.it
www.meridiana.it
www.mdv.md
www.clubair.it
www.carpatair.ro
www.germanwings.com
www.aerlingus.ie
www.flybmi.com
www.flyairone.it
www.pga.pt - www.tap.pt
www.iberia.com
www.alitalia.it
www.alpieagles.com - www.meridiana.it
www.meridiana.it
www.pga.pt - www.tap.pt
e-mail: [email protected]
www.meridiana.it
www.czechairlines.it
www.heimsferdir.is
www.flysnowflake.com
www.flyalbanian.com
www.meridiana.it
www.meridiana.it
www.aua.com
www.lufthansa. it
www.airfrance.it
www.easyjet.com
www.airdolomiti.it
www.airfrance.it
VETTORI CHARTER
FORLÌ
DESTINAZIONE/PROVENIENZA
Egitto
Egitto
Egitto, Islanda, Spagna
Egitto, Spagna, Grecia, Scozia, Irlanda, Lampedusa
Egitto, Spagna, Grecia, Russia
Egitto, Spagna
Grecia
Grecia
Marocco
Spagna
Spagna
Spagna
Spagna, Islanda
Tunisia
Tunisia
Turchia
LOTUS
VOLARE AIRLINES
AZZURRA
EUROFLY
NEOS
LIVINGSTON
AEGEAN
OLIMPIC AIRWAYS
ROYAL AIR MAROC
IBERWORLD
LTE
SPANAIR
FUTURA
NOUVELAIR TUNISIE
TUNIS AIR
SUN EXPRESS
RIMINI
I voli dell’Aeroporto di Bologna
saranno trasferiti prevalentemente sugli
altri scali della regione, in particolare su
Forlì e Rimini.
Al momento, non risultano trasferimenti di voli passeggeri sullo scalo di
Parma.
È in corso di attivazione un servizio di bus-navetta tra l’Aeroporto di
Bologna e gli scali della Romagna, con
fermate intermedie presso l’Autostazione e la Fiera di Bologna.
I bus per Forlì avranno una frequenza variabile tra i 30 e i 60 minuti. Il
costo del biglietto di sola andata sarà di
10 euro.
Per Rimini sono previste dalle quattro alle nove corse giornaliere. Il costo
del biglietto di sola andata sarà di 15
euro.
Saranno inoltre potenziati i collegamenti bus tra la Stazione e l’Aeroporto
di Forlì e tra la Stazione e l’Aeroporto
di Rimini.
Ad effettuare i trasporti sarà una
coordata di aziende pubbliche e private
guidata da ATG – Adriatic Transport
Group e comprendente, tra gli altri, Atc
Bologna, E-bus Forlì, Tramservizi Rimini, Saca e Cosepuri.
Gli utenti potranno avere ogni informazione sul trasferimento dei voli, le
destinazioni, gli orari e i collegamenti
con gli Aeroporti di Forlì e Rimini, chiamando il NUMERO VERDE
800.90.50.80 attivo tutti i giorni, a
partire dal 23 Marzo, dalle 6.30 alle
21.00.
Tutte le informazioni saranno disponibili anche nel SITO INTERNET
www.bologna-airport.it.
L’Aeroporto di Bologna, inoltre, diffonderà informazioni utili ai passeggeri
attraverso ulteriori strumenti di comunicazione.
Egitto Spagna Grecia
BLUE PANORAMA
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INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
SPECIALE AEROPORTO
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Per le informazioni ai passeggeri è disponibile il numero verde 800.90.50.80, attivo tutti i giorni dalle 6.30 alle 21.00
AEROPORTO DI FORLÌ “L. Ridolfi”
I servizi attivi al Marconi
Tutte le operazioni di check-in e di imbarco saranno effettuate presso gli aeroporti
di Forlì e di Rimini. I servizi che resteranno attivi al Marconi sono i seguenti:
NUMERO VERDE
800 90 50 80 (informazioni relative alla chiusura)
6.30 - 21.00
INFOTEL
5.00 - 24.00 - 051/6479615. Fino al 2 Maggio: informazioni sulla normale attività aeroportuale. Dal 3
Maggio: informazioni su voli in transito per gli Aeroporti di Forlì e Rimini
WEB
www.bologna-airport.it
INFORMAZIONI BOLOGNA WELCOME 8.00 - 20.00
BIGLIETTERIA
9.00 - 17.00
FAST MINUTE
Feriali 9.30 - 18.30
Sabato e Prefestivi 9.00 - 13.00
Domenica e Festivi chiuso
POSTE
Lun-Ven 8.30 - 14.00 - Tel. 051/6472356
Fax 051/6472418
BANCA
Lun-Ven 8.20 - 13.20 e 14.35 - 16.05 - 051/6479370
TABACCHERIA/EDICOLA Lun-Ven 8.30 - 19.00
PUNTI DI RISTORO Bar 7.00 - 20.00 - Ristorante e bar 11.00 - 15.30
e 18.00 - 21.30
AUTONOLEGGI
AVIS - tel. 051/6472032; HERTZ - tel. 051/6472015;
EUROPCAR - tel. 051/6472111; MAGGIORE - tel.
051/6472007; SIXT - tel. 051/6472027; INTERCAR tel. 051/6472006; QUICAR - tel. 051/6472600;
THRIFTY - tel. 051/6472022
NAVETTA ATC
051/290290 - www.atc.bo.it
TAXI
CAB tel. 051/534141 - CO.TA.BO tel. 051/372727
Via Seganti, 103 - 47100 Forlì - Italy
Società Esercizio Aeroporti Forlì S.p.A.
www.forli-airport.it - [email protected]
COME ARRIVARE
In Auto
Autostrada Al 4 Bologna-Taranto
Uscita: Forlì
Superstrada E45 Cesena Ovest
Distanza da Bologna: 60 km
4 km dal centro di Forlì e 4 km dalla stazione
In Treno
Trenitalia FS
Stazione ferroviaria principale: Forlì
89 20 21 www.trenitalia.it
In Autobus
Dalla stazione centrale FS: linea n. 2 ogni 20 min.
Info tram Forlì 199.115.577
In Taxi
Info taxi Forlì 0543/331111
AEROPORTO DI RIMINI “F. Fellini”
Via Flaminia, 409 - 7831 Miramare di Rimini - Italy
Aeradria S.p.A.
www.riminiairport.com
COME ARRIVARE
In Auto
Autostrada Al 4 Bologna-Taranto
Uscite: Rimini Sud e Riccione
Superstrada E45 Ravenna-Orte (Roma)
Superstrada Rimini-Repubblica di S.Marino
Distanza da bologna: 110 km
8 km dal centro e dalla stazione di Rimini
e 11 km dal quartiere fieristico
In Treno
Trenitalia FS
Stazione ferroviaria principale: Rimini
89 20 21 www.trenitalia.it
In Autobus
Dalla stazione centrale FS: linea n.9 ogni 30 min.
Info tram Rimini 0541/300511
In Taxi
Info taxi Rimini 0541/50020 - 0541/600553
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SPECIALE AEROPORTO
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
La pista più lunga, una scelta strategica
L’obbiettivo è quello di collegare Bologna con il resto del mondo senza passare
obbligatoriamente attraverso nodi intermedi
1. LO SCENARIO
Il progetto di prolungamento della
pista di volo rappresenta per l’aeroporto di Bologna la scelta strategica. L’obiettivo di collegare Bologna direttamente con il resto del mondo senza
necessariamente passare attraverso scali intermedi assume ancora maggiore
significato alla luce delle ultime evoluzioni dello scenario del trasporto aereo
mondiale, caratterizzato:
●
●
●
dalla “crisi di sicurezza” che a partire dall’11 settembre 2001 ha colpito
il nostro pianeta, con effetti sull’economia mondiale, sulla mobilità delle
persone e quindi sul trasporto aereo;
dalla crisi delle compagnie aeree tradizionali, che puntano su una strategia di “hubbing” attraverso lo sviluppo di alleanze a livello globale
dall’emersione dei cosiddetti vettori
“low cost”, che si sono rivelati sempre meno un “fenomeno commerciale” e sempre più un nuovo “modello
di business” capace di realizzare profitti e aumentare la propria capacità
di offerta in tempi molto rapidi,
ponendo quindi una seria minaccia
ai vettori “tradizionali”.
In questo quadro, emerge chiaro
come si assista ad un ritorno del modello “punto a punto”, con lo sviluppo di
collegamenti “diretti” che privilegiano
la sicurezza e rapidità delle operazioni,
minimizzando i trasferimenti attraverso scali molto spesso congestionati e
con tempi di trasferimento allungati a
fronte delle nuove procedure di sicurezza.
La scelta dell’aeroporto di Bologna
di dotarsi di una pista di volo che gli
consenta di collegarsi direttamente con
la maggior parte delle destinazioni
mondiali di interesse per il proprio territorio rappresenta quindi, oltre che
un’opportunità di sviluppo in termini di
traffico, la risposta strategica all’evoluzione del quadro competitivo.
gna con aeromobili commerciali di maggiori dimensioni e a pieno carico.
Interramento linea ferroviaria di cintura: la nuova tratta è attiva da gennaio
DATI SIGNIFICATIVI CANTIERE
Attività complessiva:
42 mesi
Presenza media in cantiere
80 uomini/giorno
Picchi di presenza:
170 uomi/giorno
Quantità significative di materiali
Calces truzzo
Ferro di armatura:
Movimento terra:
Opere provvisionali di sostegno:
Pavimentazioni:
Cavi elettrici impianti Enav:
Luci pista:
Ditte terze interessate da esproprio:
200.000 mc
30.000.000 kg
750.000 mc
24.000 mq
210.000 mq
150 km
1.234 luci
120
Da 2.450 m
a 2.800 m
Prolungamento della pista di volo
2. IL PROGETTO
Il progetto per lo sviluppo dell’Aeroporto di Bologna, è un progetto articolato che non prevede esclusivamente
il prolungamento della pista, ma una
serie di opere di estrema rilevanza nell’ottica di una radicale riqualifica dell’attuale pista di volo in termini di lunghezza, capacità e sicurezza. Nel suo
complesso, l’opera si articola in quattro
sottoprogetti:
1. Il prolungamento vero e proprio della pista di volo
2. La riqualifica della rimanente parte
della pista
3. Un nuovo raccordo per l’uscita rapida
4 La raccolta, il trattamento e lo smaltimento delle acque meteoriche
3. I QUATTRO SOTTOPROGETTI
3.1 Caratteristiche generali
Il prolungamento della pista di volo
Il prolungamento della pista di volo
e della parallela via di rullaggio, previsto per una lunghezza pari a 350 m dal
lato della testata 12 (direzione nordovest), consentirà di estendere la lunghezza della pista dagli attuali 2.450 m
ai futuri 2.800 m.
La realizzazione dell’opera ha come
vincolo la rimozione di due principali
ostacoli: un tratto di linea ferroviaria in
rilevato a Nord-Est della stessa testata
12 (linea di cintura Bologna-Milano; la
nuova linea è già attiva su due binari
dal gennaio di quest’anno) e la deviazione di una limitrofa strada comunale
(Via della Salute; i lavori partiranno
dopo il completamento della rimozione
della linea di cintura).
La pista di volo, nella configurazione attuale, si estende per 2.450 m di lunghezza e 60 m di larghezza e risente della penalizzazione di 350 m proprio per
la presenza dei sopra citati ostacoli, che
non consentono, allo stato, lo sviluppo
di traffico di lungo raggio da e per Bolo-
La riqualifica della pista di volo
Ogni infrastruttura ha un proprio
“ciclo di vita”, che nel nostro caso è nella sua fase finale. Nel marzo 2001 è stato necessario effettuare un intervento di
manutenzione straordinaria per prolungare nel tempo gli standard di sicurezza, in vista di un intervento più specifico e di maggiore ampiezza, che
garantirà una vita di esercizio della pista
pari a 20 anni.
L’intervento attuale si prospetta,
rispetto a quello di manutenzione
straordinaria effettuato di recente e che
comportò la chiusura della pista per
cinque giorni, molto più “profondo”
(con scarnificazione del manto fino a 45
cm), in quanto mira ad un completo
rifacimento della pista stessa.Non
essendo tale opera di profonda riqualifica ulteriormente procrastinabile, si è
ricercata la soluzione che ne minimizzasse l’impatto negativo sulle operazioni.
Con un’accurata analisi delle fasi e
dei turni di lavoro è stato valutato un
tempo necessario pari a quattro mesi,
dei quali due per lavorazioni propedeutiche con pista pienamente agibile e due
mesi per la riqualifica vera e propria a
pista chiusa.
Il nuovo raccordo per l’uscita rapida
La realizzazione di un nuovo raccordo per l’uscita rapida degli aeromobili, ha come obiettivo principale l’incremento della capacità della pista in
termini di movimenti gestibili (da 24 a
30-32 movimenti/ora) e l’aumento degli
standard di sicurezza: questo grazie alla
riduzione del tempo di permanenza
degli aeromobili sulla pista dopo l’atterraggio in virtù del maggiore utilizzo
della testata 30 (direzione sud-est) per il
decollo, preferita per il minore impatto
acustico sulle aree residenziali attorno
all’aeroporto.
La raccolta, il trattamento e lo
smaltimento delle acque meteoriche
Con tale progetto si intende raggiungere l’obiettivo di normalizzare e
convogliare le acque del sedime aeroportuale generate dalle nuove opere in
un unico punto di raccolta e scarico.
Infatti, l’aumento delle superfici pavimentate determina una maggiore quantità di acque meteoriche da trattare e
smaltire che gli attuali punti di scarico
non sono in grado di recepire.
Il progetto si articola nella realizzazione di un collettore principale che
convoglia le acque in una vasca di trattamento, da cui si diparte una condotta
che fa confluire le acque in una ex cava
(Cava Olmi) all’interno della quale si
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Tra i benefici attesi anche una migliore agibilità dello scalo e maggiore spazio alla sicurezza
predisporrà un impianto atto allo scarico.
3.2 La variabile ambientale
Il “Progetto di prolungamento della pista di volo” si propone di migliorare la capacità e le condizioni operative
dell’aeroporto riducendo al tempo stesso l’impatto ambientale delle operazioni.
3.3 I benefici attesi
Alla luce delle considerazioni sopra
esposte, i benefici derivanti dal progetto si possono così riassumere:
●
●
●
agibilità dell’aeroporto anche per i
collegamenti a “lungo raggio”: a tale
proposito si è preso a riferimento il
modello B767-300. In questo modo
saranno possibili collegamenti intercontinentali fino a 5.000 miglia nautiche, tali da raggiungere la costa del
Nord America, i Caraibi, il Sud Africa e l’Oceano Indiano,
minimizzazione dell’impatto acustico generato dal transito degli aeromobili sul territorio, soprattutto per
una maggiore lunghezza in decollo
dalla testata 12, con conseguente
anticipo delle virate,
miglioramento nell’agibilità e sicurezza operativa dello scalo.
bilità comunale e provinciale nell’intorno del sedime aeroportuale in termini di numerosità e frequenza di
passaggi dei mezzi di cantiere.
In base alle esigenze sopra elencate, il prolungamento della pista di volo,
che è il progetto di più estesa durata e
che prevede oltre alla chiusura anche la
penalizzazione della pista di volo, è stato suddiviso in diverse fasi realizzative,
con l’intento di ottenere il graduale
svolgimento dei lavori, massimizzando
gli obiettivi di cui sopra, nel rispetto dei
tempi minimi di esecuzione. Le fasi
individuate sono sei, per una durata
totale dei lavori pari a circa 8 mesi, di
cui 60 giorni (dal 3 maggio al 2 luglio)
di chiusura totale della pista.
Nell’individuazione del periodo di
chiusura totale della pista si è tenuto
conto da un lato degli eventi meteorologici che nell’arco dell’anno non permettono lo svolgimento delle attività
lavorative, dall’altro delle ricadute in
termini economici dei periodi di penalizzazione parziale e chiusura della
pista.
4. REALIZZAZIONE E
CANTIERIZZAZIONE
Gli obiettivi che si intendono raggiungere sono i seguenti:
●
●
ridurre al minimo le limitazioni
all’operatività aeroportuale relativamente alle operazioni di volo, vie
di circolazione aeromobili, chiusura
totale dell’aeroporto;
ridurre i disturbi arrecati all’ambiente circostante, soprattutto per
quanto riguarda l’impegno della via-
IL PROLUNGAMENTO DELLA PISTA
Benefici attesi
I lavori per il collettamento delle acque
Riqualifica
“radicale”
La riqualifica della pista di volo
Raccordo
uscita
rapida
Acque
meteoriche
Il nuovo raccordo per l’uscita rapida
La raccolta, il trattamento e lo smaltimento delle acque meteoriche
●
Incremento della capacità oraria della struttura (+ 40% nei movimenti)
●
Possibilità di collegamento a lunga distanza
●
Ulteriore riduzione dell’impatto acustico
●
Miglioramento della sicurezza operativa
●
Incremento del valore dell’aeroporto
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Meno rumore con la pista più lunga
I lavori in corso permetteranno la riduzione del regime di spinta dei motori degli aeromobili
nel sorvolo delle zone abitate
Il prolungamento della pista di volo
dell’Aeroporto di Bologna è stato oggetto di accurati studi sotto l’aspetto
ambientale e della sostenibilità dello sviluppo.
Nel Giugno 1999, a seguito del procedimento di V.I.A., è stata ottenuta da
parte del Ministero dell’Ambiente la pronuncia favorevole di Compatibilità
Ambientale sull’intero Masterplan aeroportuale, nell’ambito della quale sono
emersi i significativi miglioramenti
ambientali derivanti dal prolungamento della pista e da altri interventi sulle
infrastrutture di volo: la maggiore lunghezza di pista, prolungata dal lato
opposto alla città, permette agli aeromobili di anticipare il punto di distacco
dalla pista e quindi la virata che consente di limitare o evitare il sorvolo della città.
In tal modo si viene a ridurre notevolmente la porzione di territorio residenziale sorvolato oltre ad effettuare la
manovra ad una quota più elevata,
allontanando quindi il rumore dalle abitazioni. Inoltre una pista più lunga consente, in taluni casi, di ridurre il regime
di spinta dei motori nel sorvolo delle
zone abitate, diminuendo ulteriormente
il rumore prodotto.
Anche in atterraggio una maggiore
disponibilità di pista, insieme al nuovo
raccordo di uscita rapida, contribuisce a
ridurre il rumore, in quanto può evitare
l’impiego dell’inversione di spinta dei
motori per la frenata.
Gli interventi sulle infrastrutture di
volo non sono il solo metodo per ridurre l’impatto ambientale. L’Aeroporto di
Bologna è stato tra i primi, dagli anni
’90, ad applicare l’approccio bilanciato
alle problematiche ambientali. Il metodo, ora riconosciuto a livello Europeo,
consiste nell’applicazione di diversi ele-
menti che opportunamente integrati si
sommano nell’effetto della riduzione
degli impatti ambientali. Tra questi: la
creazione di procedure di decollo e
atterraggio antirumore tarate sulle specifiche caratteristiche del singolo aeroporto, l’uso preferenziale della direzione
di decollo, le limitazioni operative per
gli aeromobili più rumorosi, il monitoraggio acustico integrato con la traccia
radar e la regolamentazione urbanistica
del territorio circostante l’aeroporto.
Tutto ciò ha consentito all’aeroporto di Bologna di configurarsi come leader a livello nazionale e comunitario nel
settore della tutela ambientale e i risultati lo dimostrano: negli ultimi anni, a
fronte di un incremento di traffico superiore al 50%, il rumore immesso sul territorio è stato dimezzato.
Impatto ambientale
sull’aeroporto di Forlì
In relazione al trasferimento dei
voli sull’Aeroporto di Forlì, in occasione del prolungamento della pista
di volo di Bologna, la SAB ha proceduto ad una caratterizzazione delle
attività e degli impatti conseguenti,
finalizzata alla esclusione dalla procedura di V.I.A., sulla base dei criteri di verifica di cui all’allegato III della Direttiva CE 97/11.
A tal fine sono stati valutati tutti
i principali aspetti ambientali ed in
particolare: l’impatto acustico, le
emissioni in atmosfera e gli effetti
dell’aumento del traffico stradale.
In esito allo studio, approvato e
ratificato dal Ministero dell’Ambiente, è emerso che gli impatti risultano
di minima entità, ed in particolare
che nelle condizioni di traffico massimo previsto a maggio e giugno, l’Aeroporto L.Ridolfi di Forlì rientra nei
limiti di compatibilità ambientale
previsti dalla vigente normativa non
essendosi evidenziati impatti significativi.
Impatto acustico: ad esclusione
di una porzione marginale di pochi
edifici a nord dell’aeroporto che rientra nella fascia definita dalla legge
“intorno aeroportuale”, compresa tra
i 60 e i 65 decibel e dove non sono
comunque previste limitazioni nell’uso del suolo, il rumore non supera
i valori di 60 decibel Lva (livello di
valutazione del rumore aeroportuale) e quindi a norma di legge non è
neppure considerato come impatto
aeroportuale.
Inquinamento atmosferico: il
contributo di origine aeroportuale
risulta trascurabile rispetto ai livelli
misurati in condizioni normali nel
territorio del comune di Forlì, valori
che si collocano comunque con
ampio margine al di sotto dei limiti
previsti dalla legge.
Traffico stradale: l’aggravio di
traffico stradale nel comune di Forlì
verrà compensato dalle opere di mitigazione previste dall’Ufficio Traffico
del Comune.
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Vent’anni vissuti intensamente
La storia della Sab, la società che gestisce il Marconi,
nata ufficialmente il primo marzo del 1983
di Marco Tavasani
Sul certificato di nascita della Sab
(Società Aeroporto di Bologna) c’è scritto che la città è Bologna, la “clinica” dell’evento è stato palazzo della Mercanzia
(sede della Camera di commercio) e la
data registrata dal notaio è quella del primo marzo 1983.
Il suo primo presidente (nominato
dal consiglio di amministrazione espressione del socio di maggioranza: la stessa
Camera) era Fernando Felicori, succeduto a Ernesto Stagni. La figura alla quale
l’aeroporto di Bologna e in generale il trasporto aereo petroniano e regionale devono moltissimo, assieme al sindaco Fanti
fu proprio Stagni (che dal 1964 al 1976
ricoprì anche la carica di numero uno di
palazzo della Mercanzia) ad attivarsi con
l’Alitalia, senza successo, e con l’Itavia,
con successo, ottenendo così i primi collegamenti di linea da Bologna, ma anche
la ripresa dei voli dopo la gravissima crisi della compagnia coinvolta nel caso
Ustica, quando sembrava che il Marconi
fosse ad un passo dalla chiusura per la
quasi completa mancanza di servizi di
linea.
Sulla scia della costituzione della
Sab, anche il sindaco di Bologna Renato
Zangheri decise che il Comune avrebbe
fatto parte della compagine societaria
grazie all’impegmo del presidente della
Camera di commercio, Giancarlo Lenzi, a
continuare con fermezza e convincimento sulla strada dello sviluppo dell’aeroporto. Zangheri così motivo il voto unanime della giunta di palazzo d’Accursio:
“Per la straordinaria importanza rappresentata dall’aeroporto per l’economia e la
crescita della città”.
Erano anni in cui lo Stato aveva firmato con l’Asaer (l’azienda speciale aeroporti Emilia-Romagna, progenitrice della Sab) la prima Convenzione che prevedeva la concessione ventennale per la
gestione dei servizi di handling. Occorreva ripartire con una società forte, alla
quale non venne mai meno (come in passato) il determinante supporto camerale.
E dopo la prima ripresa del 1982, l’83 si
chiuse con lusinghieri risultati: poco
meno di 10.000 aerei, 568.000 passeggeri (dei quali oltre 150.000 internazionali)
con una crescita del 47% sull’anno precedente e 2.665 tonnellae di merce. Nel
1982 atterrò al Marconi uno dei prototipi del Boeing B767, e nella primavera ’83
scese da Londra, con oltre 200 operatori
internazionali per la fiera della calzatura,
il primo Airbus A300 di Alitalia. Naturalmente si trattava di un charter, ma era
pur sempre un evento, una prima assoluta per il Marconi. Felicori chiamò alla
carica di direttore della Sab Umberto
Chinni, impiegato della Bonifica Renana: la società stava assumento una fisio-
nomia che attirava l’interesse del mondo
dell’aviazione, grazie anche a quel vulcanico personaggio che era Gaetano Costa,
direttore della Circoscrizione aeroportuale (Civilavia) che faceva il diavolo a
quattro negli uffici ministeriali romani
pur di ottenere miglioramenti per lo scalo. Il traffico, grazie anche all’eccellente
risultato commerciale dei voli per Roma
e all’attivazione di charter per le Canarie,
nel 1984 si chiuse con più di 10.000
movimenti di aerei e 644.000 passeggeri
(un terzo internazionali). E Felicori
annunciò il primo risultato positivo nella
storia della Sab con un utile di esercizio
di 291 milioni , il superamento dei cento
adetti e la decisione di affidare a Italairport (una società di consulenza ingegneristica) lo studio per il raddoppio del terminal passeggeri. Ma la scomparsa di Fernando Felicori nell’aprile 1985 comportò l’azzeramento dell’ipotesi di progetto.
Alla morte del presidente la Camera di
commercio indicò agli azionisti nella persona di Angelo Nicoletti il successore alla
poltrona più alta della Sab. Nicoletti, eletto a fine aprile ’85, era Presidente della
Finanziaria Bologna Fiere.
Intanto i tempi erano maturi per un
radicale rifacimento della pista, che Nicoletti voleva assolutamente allungare portandola da 2.200 a 2.450 metri. Il progetto venne firmato dal servizio aeroporti di
Civilavia mentre l’appalto fu assegnato
all’impresa Rambelli di Ravenna che si
aggiudicò l’opera per 5 miliardi e 490
milioni di lire. I lavori furono eseguiti in
74 giorni dal 17 giugno al 30 agosto: si
trattò del più massiccio intervento di
riqualificazione della pista che poeva, così,
sopportare pesi per ruota elevati, fino a
100 tonnellate. Durante la chiusura
dell’85, i voli furono in gran parte dirot-
tati su Forlì, mentre diversi charter andarono a Verona contribuendo, così, a lanciare lo scalo veneto. Ma, alla riapertura, il
Marconi era assolutamente diverso ed era
in grado di accogliere traffico anche su
medie distanze senza rilevanti penalizzazioni di peso. Alisarda, intanto, aveva raddoppiato il Bologna-Catania. Un evento
che non passò inosservato se si pensa che
allora solo i voli per Roma e Milano dagli
scali regionali avevano la doppia frequenza giornaliera. Alla fine dell’85 i numeri
del Marconi evidenziavano la perdita di
traffico per la chiusura estiva, attestandosi comunque in 527.000 viaggiatori.
Nella primavera ’86 anche la Regione Emilia-Romagna entrò nella compagine societaria di Sab: era una scelta che
confermava la credibiltà per l’istituzione
di viale Aldo Moro dello scalo. I tempi
erano ormai maturi per la costruzione di
un terminal passeggeri in grado di soddisfare la cescente domanda del traffico.
Così la Sab fu incaricata dal ministero di
effettuare la fase di preselezione delle
imprese interessate all’appalto, che venne pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Ce. Nel frattempo Sab e ministero dei
Trasporti definirono la linea di finanziamento dell’opera sulla base di un triplice
intervento: Fio, autofinaziamento Sab,
fondi di Civilavia per gli aeroporti.
Risposero all’invito 16 raggruppamenti d’imprese, di cui tre bolognesi. Nel
contempo la regolarità degli atterraggi
con bassa visibilità era stata migliorata
elevando il sistema di atteggio strumentale (Ils) alla seconda categoria. Ci sarebbero voluti altri 8 anni (e la sostituzione
completa dei radioapparati) per arrivare
ala fatidica terza categoria: quella che salvo casi molto marginali avrebbe decisamente sconfitto la nebbia al Marconi.
L’allungamento della pista consentì
ad un gruppo di tour operator bolognesi
e romagnoli di organizzare il primo volo
senza scalo Bologna-New York : un B747
Alitalia charterizzato il 27 ottobre ’86 in
occasione della Maratona nella metropoli Usa. Tra i 280 passeggeri, l’attuale presidente della Camera, Pier Ferdinando
Casini. Per la cronaca il jumbo decollò
con 84.000 litri di carburante e il volo
durò 8 ore e 40 minuti. L’86 si chiuse con
13.000 aerei, 772.000 passeggeri e 2.435
tonnellate di merce.
Ma fu l’anno successivo che vide, a
parte il volo di linea della British Airways
per Londra operativo dal ’79 (la compagnia
britannica aveva, sostanzialmente, dato il
via nel dopoguerra all’Alitalia), il primo collegamento di linea continentale: un servizio pentasettimanale della Lufthansa per
Monaco. Intanto Nicoletti era impegnato
con Civilavia per il Master Plan del terminal, per il quale erano disponibili 4 miliardi di Sab e 11,5 del ministero, oltre ad una
richiesta al Fio di 28 miliardi. E in occasione delle celebrazioni per il IX Centenario dell’università, il Marconi fu invaso di
teste coronate (Re Juan Carlos di Spagna
e il principe Carlo d’Inghilterra atterrarono
pilotando personalmente i rispettivi jet), di
capi di Stato, del Pontefice e di centinaia
di Rettori degli atenei di tutto il mondo.
Il problema del rumore provocato dai
jet che in decollo sorvolavano il Navile
deflagrò violentemente nel settembre ‘88,
quando un Concorde della British Airways partì di sera con tutta la fragorosa
spinta dei postbruciatori. Sorsero così
comitati contro il rumore, ma anche contro l’aeroporto (anche se la maggior parte delle case erano state edificate dopo
l’avvio dei voli). Nello stesso mese transitò dallo scalo il centomillesimo viaggiatore e l’anno si chiuse con 914.000 passeggeri. Nel frattempo però Bruxelles
escluse il Marconi dagli scali che avrebbero potuto usufruire della prima fase
della deregulation. Due anni dopo il
ministro Giorgio Santuz chiese sostanzialmente scusa per questo ritardo e
annunciò che le deroghe non sarebbero
state più richieste dal governo per Bologna. Il 24 aprile ’89 fu aggiudicata per il
nuovo Terminal la gara (l’appalto valeva
poco meno di 37 miliardi) e i lavori
avrebbero dovuto essere consegnati dopo
990 giorni.
Il 12 giugno Nicoletti organizzò una
giornata di festa, con la posa della prima
pietra alla presenza del ministro Santuz,
di tutte le autorità e del neo presidente
Alitalia, Carlo Verri, accompagnato da
Marco Zanichelli (responsabile, appena
assunto, delle relazioni esterne della compagnia). Verri e Santuz annunciarono che
dal primo luglio ’90 le compagnie comunitarie avrebbero potuto collegare il Marconi all’Europa, e che la stessa Alitalia
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Nel ’99 il Marconi, 1o in Italia, si è dotato di un sofisticato sistema di monitoraggio ambientale
avrebbe attivato voli intrnazionali per
venire incontro ala domanda delle imprese bolognesi. Il bilancio di quell’anno si
chiuse con il superamento del primo
milione di passeggeri, un fatturato di 17,5
miliardi e un utile di 236 milioni dopo
investimenti per 2,6 miliardi. E, in vista
dei mondiali di calcio “Italia 90” furono
realizzati miglioramenti al terminal e un
nuovo parcheggio multipiano, oltre all’allargamento del piazzale di sosta per gli
aerei. Alla vigilia del rinnovo delle convenzioni Stato-compagnie aeree, ci fu
una serie di incontri tra Roma e Bologna
per decidere se (auspice il ministro dei
Trasporti Carlo Bernini) Alisarda, che stava per cambiare nome in Meridiana,
potesse diventare vettore di riferimento
per i voli nazionali da Bologna. Giovanni
Bisignani, Ad di Alitalia, respinse la proposta di Nicoletti di lasciare il Marconi e
in cambio abbandonò il nascente mercato di Verona alla compagnia dell’Aga
Khan. Intanto nel luglio ’90 Lufthansa
inaugurò il Bologna-Francoforte seguita
poche settimane dopo da Air France con
il Bologna-Parigi e dal settembre ’91 con
Sabena per Bruxelles.
Ma gli eventi mediorientali (l’invasione del Kuwait) lasciarono intravvedere un periodo grigio, che sfociò nella
“Desert Storm” e in un crollo a picco del
trasporto aereo. Solo Meridiana, nella primavera ’91, mantenne tutti i collegamenti e le frequenze, mentre le altre compagnie contrassero sensibilmente i voli. Il
bilancio ’91 si chiuse con 1.272.000 passeggeri e un fatturato di 25 miliardi con
un utile netto di 334 milioni. Intanto i
dipendenti Sab erano saliti a 273. Nel ’92
(vennero avviati i voli di linea della Tap
per Lisbona, un trisettimanale Alitalia per
Vienna, e un trisettimanale di Meridiana
per Barcellona) i costi del terminal erano
stati (prudentemente) aggiornati per i primi due lotti in 75 miliardi. In piena estate la visita di una commissione ministeriale riconobbe l’esigenza rivedere alcuni
capitoli di spesa, evitando così la minaccia della sospensione dei lavori apparentemente quasi in vista del traguardo. Oltre
alla forte contrarietà del sindaco Imbeni
di aumentare il traffico sul Marconi, negli
anni Novanta vanno registrati numerosi
tentativi della Regione di varare un piano
che comprendesse i quattro scali (Bologna, Parma, Forlì e Rimini) in un’unica
società, specializzandoli per tipologia,
morta sul nascere per la constatazione che
oltre il 95% del traffico era originato dal
Marconi, mentre quello turistico su Rimini si era contratto a catene di voli estivi, a
causa della forte concorrenza iberica e del
problema delle mucilaggini. Nel ’95 Walter Vitali propose una fusione fra le quattro società, arrivando ad ipotizzare un
“tetto” ai movimenti su Bologna.
Il bilancio Sab del ’92 si chiuse con
un bilancio di 41,5 miliardi, un utile netto di 522 milioni e investimenti per 16.7
miliardi per l’avanzamento lavori del terminal. Di questi, 14 erano a carico dello
Stato. Quell’anno la Sab incassò 3,6
miliardi per attività extraeronautiche
(parcheggi, affitti e concessioni di esercizi commerciali). E i passeggeri sfiorarono il milione e mezzo.
A fine ‘92 la carica di presidente
andò al “vice” Livio Montefameglio, allora amministratore delegato della Marelli, che faceva parte del consiglio di Sab in
quanto rappresentante dell’Associazione
industriali. L’andamento del traffico proseguiva a gonfie vele e sotto la presidenza Montefameglio i voli aumentarono
sensibilmente in particolare per le destinazioni europee. E intanto anche la merce dimostrava di apprezzare lo scalo: iniziarono così ad atterrare i giganteschi
Antonov An 124 (il più grande aereo del
mondo) che trasportava impianti completi di imbottigliamento pesanti fino a
cento tonnellate, prodotti da un’azienda
parmense della Sasib. Ma nel corso di un
convegno organizzato dall’Anpac sui problemi degli scali italiani, emerse che la
lunghezza della pista di Bologna era
insufficiente anche per la presenza dell’ostacolo rappresentato dalla ferrovia.
Il 29 dicembre 1993 venne finalmente inaugurata una parte del terminal,
quella destinata agli arrivi nazionali. Il
primo passeggero che transitò dalle nuove strutture fu il signor Ermenenzio Barbieri di Reggio Emilia, appena sceso da
un volo da Roma. Il ’93 si chiuse con un
fatturato di 46 miliardi e un utile netto di
640 milioni dopo 8,279 miliardi di investimenti, mentre i passeggeri furono
1.625.000 dei quali 440.000 internazionali di linea. La scelta dell’Alitalia di evitare quando possibile voli diretti per l’Europa si evidenziò anche nell’84: la compagnia di bandiera istituì un bigiornaliero Bologna-Linate per alimentare i propri
voli dallo scalo milanese. Intanto la Sabena raddoppiò il Bologna-Bruxelles inserendo nella rotta Lione. Ma la compagnia
più dinamica, specie dopo l’arrivo come
direttore di area di Carlo Romeggio fu
sicuramente Lufthansa. La società tede-
sca rafforzò sensibilmente i voli per Francoforte (fino a 5 frequenze giornaliere),
quelli per Monaco e istituì dal 2000 il collegamento per Dusseldorf. A maggio vennero inaugurati anche gli arrivi internazionali nel nuovo terminal, e il 20 luglio
fu la volta delle partenze nazionali al primo piano: la superficie disponibile era di
7.000 metri quadrati destinati a diventare 9.800 con lo spazio per le partenze
internazionali. La Sab intanto commissionò al prestigioso Mit di Boston lo studio di un Master Plan dai cui risultati
emergeva che dal 2010 sarebbe stata
necessaria una seconda pista: per alleviare il rumore e per rispondere alla crescita della domanda. Non se ne fece niente, anche per la crisi del 2001. Finalmente il 3 febbraio 1995 il terminal fu inaugurato nei suoi due lotti. Mancava il terzo, con
la nuova torre di controllo e “saldato” al
vecchio corpo dell’aerostazione del ’73, per
il quale sarebbero stati necessari altri 5
anni. Durante l’inaugurazione lo stesso sindaco Walter Vitali fece un accenno all’allungamento della pista sia per il rumore,
sia per “i benefici derivanti all’economia.
Stiamo parlando con le Ferrovie e con le
istituzioni locali, ma serviranno cospicue
risorse” disse. Guazzaloca e Montefameglio
presentarono un Master Plan che dal ’99 al
2001 avrebbe richiesto 175 miliardi per
allungare la pista a 2.750 metri, il completamento del terzo lotto del terminal, nuove
vie di rullaggio e 28 parcheggi per jet. Lo
studio evidenziò che dalla fine del ’93 lo
scalo dava lavoro (direttamente e indirettamente) a 1.582 persone e generava un giro
d’affari annuo pari a 679,1 miliardi. L’assemblea di bilancio ’94 presentò dati lusinghieri. 54 miliardi di fatturato, un utile netto di 746 milioni e investimenti per 14
miliardi con l’indicazione che servivano
altri 82 miliardi per completare il terminal.
Intanto continuava la presenza di
nuove compagnie e anche la Crossair attivò il Bologna-Zurigo. E tra un crescendo
di lamentele dei residenti al Navile, il ’95
si chiuse con 62 milardi di fatturato e il
superamento dei due milioni di passeggeri. La stagione estiva ’96 (intanto anche la
Sas aveva iniziato i collegamenti di linea
per Copenaghen) portò alla definitiva
radiazione da parte di Alitalia dei rumorosi Dc9-30, sostituiti da Md80 e A320.
L’ex sindaco Imbeni intervenne a più
riprese sostenendo che non serviva allungare la pista “per far atterrare una volta
all’anno il Concorde”. Pronta la risposta di
Guazzaloca. “Il Marconi e la Fiera sono le
uniche strutture bolognesi che possono
dare del ‘tu’ all’Europa”. Nel giugno ’96 il
sindaco Vitali al termine di una rovente
assemblea al Navile arrivò a dire: “sono
pronto a sdrairami sulla pista se continuano a volare aerei rumorosi”. Così Enac corse ai ripari bandendoli, di fatto, e il sottosegretario ai Trasporti, Giuseppe Albertini,
propose di tombare una cava dismessa per
costruire una via di rullaggio con lo spazio necessario a far decollare gli aerei direttamente dalla pista 30: quella di fronte alla
tangenziale. Il sottosegretario ai Trasporti
con delega alle Ferrovie, Giusepe Soriero,
confermò a fine ’86 che il ministero aveva
dato il via libera all’allungamento della
pista previa deviazione della ferrovia. Nel
’97 arrivò una mossa a sorpresa di Guazzaloca. La Sab era entrata con il 60% nel
capitale della forlivese Seaf: insieme alla
nuova via di rullaggio era una risposta
“forte” al pressing di Vitali sul rumore. Il
progetto che accompagnava la fusione prevedeva una bretella con l’A14 e addirittura una ferrovia Bologna-Forlì. Il 30 maggio
’97 l’assembea degli azionisti Sab deliberò un aumento di capitale portandolo a 25
miliardi. Nello stesso anno iniziarono voli
cargo da e per gli Usa con B747, e a giugno
la Fondazione Battelle di Ginevra su incarico di Sab dimostrò come l’eliminazione
dei jet rumorosi e l’allungamento della
pista avrebbe sensibilmente ridotto, fino a
portarlo a 65 decibel, il rumore. E intanto
il presidente della Regione, Antonio La
Forgia, lanciò il primo sasso nello stagno:
la Sab doveva essere privatizzata. A fine
estate ’98 fu varato il nuovo Statuto di Sab
secondo quanto prevedeva la legge. Il
bilancio ’97 si chiuse con 2.546.000 passeggeri e per la prima volta gli internazionali di linea avevano superato il milione. Il
fatturato? 82 miliardi con un margine operativo di 19,5 miliardi. Nel 1998, con il
cambio della guardia a palazzo della Marcanzia, il nuovo presidente Gian Carlo
Sangalli chiamò alla guida di Sab l’ex
ministro dell’Industria Alberto Clo. Nel
’99 lo scalo bolognese fu il primo in Italia a dotarsi di un sistema di monitoraggio
ambientale correlato ai tracciati radar dei
jet in decollo, entrato operativamente in
esercizio nel 2002. Venne avviato il progetto per la deviazione della ferrovia, i cui
lavori furono appaltati alla Coop Costruttori di Argenta. I lavori (con alterne vicende, nelle quali fu determinante l’intervento anche finanziario della Camera di
commercio) si sono conclusi a gennaio di
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Camera e Marconi, una vita a braccetto
Già a partire dal lontano 1961 l’ente di Piazza della Mercanzia intuì quanto fosse importante per la città
dotarsi di un nodo aereo moderno
di Marco Tavasani
L’aeroporto di Bologna e la Camera
di commercio hanno sempre camminato di pari passo. E in diverse fasi storiche (anche recenti) senza l’intervento
vitale di piazza della Mercanzia lo scalo di Borgo Panigale, diventato oggi una
delle strutture chiave per i collegamenti nazionali ed europei, ma anche autentico motore per l’economia, non sarebbe riuscito a decollare. Non c’è stato, a
più riprese, solo un supporto economico e finanziario diretto, ma anche una
forte opera di coinvolgimento e di convincimento di altre istituzioni ed enti
della città e della regione per supportare quelle iniziative che nel corso degli
anni si sono dimostrate vitali e insostituibili. Per far crescere la struttura aeroportuale, e per farla diventare un interlocutore dell’amministrazione statale (la
cui burocrazia per molti, troppi anni ne
ha se non ostacolato, almeno ritardato
lo sviluppo) e delle compagnie aeree. Il
contributo della Camera di commercio
è stato determinante nel coinvolgimento dei parlamentari bolognesi per non
lasciare un neonato aeroporto un bel
campo d’aviazione vuoto, e sul fronte
diretto dei contatti con la compagnia di
bandiera, l’Alitalia, restia ad operare a
Bologna fino al dopo crisi dell’Itavia.
Nel 1961 palazzo della Mercanzia
intuisce l’importanza per la città di avere un aeroporto. L’epoca del trasporto
aereo di massa era ancora lontana. Fiumicino era appena stato inaugurato, l’Alitalia volava con i turboelica e i primi
Caravelle e Dc8 a reazione, ma a Borgo Panigale non c’era un aeroporto
degno di questo nome. Il campo d’aviazione era militare: dal 1938 era stato
inaugurato come base del 36o stormo
da bombardamento, poi le vicissitudini
della guerra lo avevano trasformato in
un punto d’appoggio per la caccia italiana, quella tedesca e successivamente come supporto per gli aerei da trasporto Alleati. In quel 1961 c’era un fiorente aeroclub con numerosi soci ex
piloti di guerra e diversi aerei da turismo e scuola in gran parte derivanti dal
surplus dei velivoli da collegamento
bellici alleati, con qualche velivolo italiano.
Il presidente della Camera di commercio, professor Giovanni Merlini,
intuì, grazie anche alle pressioni dello
stesso aeroclub, dell’Associazione industriali e di altri enti e istituzioni, l’importanza per Bologna di dotarsi di uno
scalo aereo aperto al traffico civile.
Fu così costituita con un atto notarile, la società “Aeroporto civile di Bologna” grazie a palazzo della Mercanzia,
alla quale aderirono oltre alla Camera
di commercio, Comune, Provincia,
Associazione commercianti, Ept, Associazione industriali, aeroclub e quattro
istituti di credito radicati sul territorio
come la Cassa di risparmio, la Banca del
Monte di Bologna e Ravenna, il Credito Romagnolo e la Banca popolare di
Bologna e Ferrara. Insomma, tutta la
città nelle sue espressioni “forti” era
rappresentata, anche se furono la
Camera e l’aeroclub ad assumere il ruolo di locomotiva.
Nel 1962 l’ingegner Guido Frazzoni firmò il progetto di una pista d’asfalto lunga 1.200 metri e larga 45 collegata ad un piazzale di fronte all’aeroclub e
al ristorante Nonno Rossi (dove potevano sostare 4 bimotori turboelica della classe da 50 posti) da due raccordi
che portavano gli aerei alla pista di rullaggio larga 23 metri. L’opera costò 433
milioni grazie ad un contributo dell’amministrazione statale (allora la Direzione generale dell’aviazione civile,
Civilavia, in seguito Enac non esisteva
ancora) e fu completata il 15 dicembre
62 dopo 85 giorni di lavoro.
Al presidente camerale Merlini successe (per un solo biennio, dal 1963 al
64) Pietro Vaccari, ma già si intravvedeva nel professor Ernesto Stagni l’anima, il vero propulsore dell’aeroporto.
Fu lo stesso Stagni ad intavolare con
l’allora presidente Alitalia, Niccolò
Carandini, intensi colloqui per convincere la compagnia ad effettuare dei collegamenti dal neonato aeroporto. Gli
sforzi di Stagni (eletto presidente della
società, e dal 1964 al 1976 presidente
della Camera di commercio) non approdarono a nulla con Alitalia e ci vollero
ben 8 anni prima di vedere atterrare un
aereo dell’Ati (gruppo Alitalia) a Borgo
Panigale.
Miglior sorte ebbero i contatti con
l’Itavia, compagnia privata dell’avvocato Aldo Davanzali di Ancona, che siglò
un accordo con la Società Aeroporto di
Bologna e la Camera, in base al quale
dalla primavera 1963 la stessa Itavia
avrebbe operato un collegamento di
linea Bologna-Forlì-Roma. A titolo di
avviamento del servizio, la Camera di
commercio si impegnava a riconoscere
all’Itavia contributi per l’avviamento dei
servizi, e la stessa Itavia ottenne facilitazioni nei pagamenti dei servizi aeroportuali. Alla fine del 1963 Stagni, presidente della società, realizzò anche l’allargamento della base azionaria con la
sottoscrizione di quote da parte delle
Camere di commercio di Reggio,
Modena, Ravenna, della Banca operaia
di Bologna, delle banche cooperative di
Bologna e Imola e della Cassa di risparmio di Vignola.
Per dare maggiore impulso, visibilità e peso all’aeroporto (nel frattempo
l’Itavia attivò altri collegamenti) il 6
aprile 1970 la Camera di commercio
convocò un’assemblea straordinaria per
sciogliere la società originale, dando
vita all’Asab: Azienda speciale per l’aeroporto di Bologna. Una filiazione dell’ente camerale che così entrava direttamente sul terreno dell’attività aeroportuale assicurando quella linfa necessaria allo sviluppo dello scalo. Si deve
all’Asab e alla Camera se furono create
la prima dogana, il posto di polizia e
della guardia di finanza, ma anche un
fabbricato per le merci e una torre di
controllo.
E il primo luglio 1973 la Camera di
commercio, che aveva finanziato i lavori, inaugurò la prima aerostazione
(doveva essere provvisoria, lo rimase
fino al 1997) e nel corso degli anni continuò ad accollarsi le perdite accumulate dalle gestioni, a causa dello scarso
traffico. Ma il contributo di palazzo della Mercanzia fu prezioso nel periodo
della crisi Itavia, ostacolata sempre con
durezza dall’Alitalia, dopo il caso Ustica (27 giugno 1980). Evento dopo il
quale con estrema solerzia il ministro
dei Trasporti, Rino Formica, revocò le
concessioni all’Itavia assegnandole
all’Alitalia. Per lunghi mesi la Camera
si accollò i costi di gestione e del personale Itavia dello scalo, che era stato
assorbito in Asaer (nata nel 1976 succedendo all’Asab). Ancora nel 1982 i
conti di preconsuntivo indicavano per
la società entrate pari a 3.660 milioni e
uscite per 4.144 ripianate da contributi straordinari. L’Asaer venne riconosciuta dal ministero dei Traporti come
soggetto giuridico, grazie alla firma della convenzione ventennale per la
gestione parziale dello scalo, potendo
così incassare dalle compagnie i diritti
di handling. Il nome “Marconi” allo
scalo? Fu voluto da Ernesto Stagni nel
1978. Nell’ 82 la società di gestione
aeroportuale chiuse il primo bilancio in
attivo e il primo marzo 1983 l’Asaer
venne sciolta e trasformata in Sab Spa
sotto la presidenza di Fernando Felicori (succeduto a Stagni nel 1981), mentre era presidente camerale Giancarlo
Lenzi.
Un altro anno-chiave fu il 1989,
quando venne aggiudicata la gara per
la costruzione del nuovo terminal. Al
quale la Sab (azionista di maggioranza
la Camera di commercio con il 51%)
contribuirà sensibilmente fino a completamento dell’opera. E anche negli
anni del dopo 11 settembre la Camera
(con la presidenza di Gian Carlo Sangalli) convinse gli altri azionisti a supportare i programmi di sviluppo. Le
imponenti opere furono inquadrate in
un piano industriale quadriennale
garantito dalla Sab e in prima battuta
dalla Camera. Che dal 1963 all’82 ha
sempre reinvestito gli utili, anche quelli cospicui degli anni d’oro prima della
crisi esplosa dopo l’11 settembre, l’incidente di Linate e la Sars. Senza
dimenticare il costante impegno nei
confronti dell’amministrazione statale
per ottenere la concessione per la
gestione totale dello scalo.
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Vent’anni vissuti...
SEGUE DA PAGINA 11
quest’anno, dopo 42 mesi. I primi tre anni
della gestione Clo portarono al completamento del terzo lotto del terminal (ma la
torre di controllo fu inaugurata solo nel
luglio 2002) e al raggiungimento dei 3,5
milioni di passeggeri. Inoltre vennero
aperti diversi esercizi commerciali e
costruiti un grande parcheggio multipiano e un’ala provvisoria per gli arrivi, successivamente trasformata in sala accettazione per i voli Shengen. Il nuovo Master
Plan prevedeva (prima dell’11 settembre)
sulla base di uno studio della Bechtel sviluppi vorticosi del Marconi, e la Camera di
commercio dopo una gara europea scelse
l’advisor per la privatizzazione che avrebbe dovuto partire tra la fine 2001 e gli inizi 2002. Ma gli eventi dell’11 settembre
2001e della tragedia di Linate si abbatterono anche sui conti e sui numeri del
Marconi. Grazie al continuo supporto e
convinto appoggio della Camera di commercio la Sab fu in grado di superare tre
anni difficili, conclusi con l’allugamento
della pista (72 milioni di euro inclusa la
deviazione della ferrovia e opere accessorie) e la realizzazione di importanti innovazioni. Tra queste, determinante (realizzato con fondi dello Stato) il nuovo grande piazzale di sosta per i jet di fronte al
terminal, sul lato ovest. A lavori ultimati e
con i “fingers” lo scalo avrà più di 30 parcheggi, inclusi i wide body. Ora la corsa
riprende (il primo triennio Clo è stato
caratterizzato da buoni risultati e consistenti utili, reinvestiti dagli azionisti, come
peraltro nel secondo triennio) con maggiore slancio e lungimiranza per recuperare punti di crisi e soprattutto consistenti
volumi di traffico. Gli investimenti tra il
’98 e il 2002 sono aumentati del 404% e
il Master plan approvato da palazzo della Mercanzia (che detiene il 54,5% delle
quote sociali) e dagli altri azionisti di
minoranza, prevede tra il 2003 e il 2008
investimenti per 180 milioni di euro.
MERCATO LOCALE
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
Un accordo per lo sviluppo dell’economia imolese
Questo l’obbiettivo del protocollo d’intesa siglato di recente tra la Camera di commercio
di Bologna e il Consorzio del circondario della città sul Santerno
Mettere in campo una serie di attività e sinergie strategiche nell’ambito
della promozione, del marketing territoriale, della formazione e dei servizi –
che abbiano come obbiettivo di fondo
la crescita dell’economia imolese e
della sua imprenditoria. È quanto si
propone il protocollo d’intesa siglato
di recente dalla Camera di commercio
di Bologna e dal neonato Consorzio
del circondario imolese. In base alll’accordo, sottoscritto dal presidente
dell’ente camerale, Gian Carlo Sangalli, e dal presidente del circondario,
Bruno Solaroli, la Cciaa si impegna,
tra le altre cose, a rendere sempre più
efficace la sua presenza nella città sul
Santerno, a cominciare dai lavori di
ampliamento e di modernizzazione
della nuova sede camerale imolese,
che sono giunti ormai in dirittura d’arrivo.
Nello specifico, per quanto riguarda la promozione del territorio, le parti
si impegnano a potenziare e qualificare
l’attività informativa e di supporto alle
imprese imolesi, diffondendo la conoscenza e l’accesso alle iniziative promozionali camerali. L’accordo, inoltre, prevede di progettare e realizzare iniziative
compartecipate e l’elaborazione di politiche promozionali di comune indirizzo.
Nell’ambito del monitoraggio dell’economia locale, l’intesa configura lo
scambio di dati e l’elaborazione comune di studi e ricerche che abbiano particolare riferimento all’area imolese. A
tale scopo la Camera di commercio di
Bologna e il Circondario costituiranno
ad Imola un ufficio Statistico, Studi e
Ricerche. Esso avrà il compito di realizzare analisi ed approfondimenti nelle
dinamiche economiche, nonché azioni
per l’orientamento e la sensibilizzazione
in materia di prezzi del territorio imolese, elaborando la documentazione
acquisibile dalle diversi fonti disponibili e, ove si rendesse necessario, effettuando indagini ad hoc.
Per quanto poi concerne la formazione, sarà effettuata un’analisi congiunta dal fabbisogno formativo
imprenditoriale e verranno definiti dei
percorsi formativi mirati nel territorio
di competenza del Consorzio, da effettuarsi in collaborazione con l’Azienda
speciale comerale Ctc.
Ricordiamo che il corciondario di
Imola conta poco meni di 12mila
imprese, per un totale di 30mila addetti. Dal ’91 al 2001 il circondario ha
registrato la crescita maggiore in tutta
la provincia di Bologna quanto a sviluppo, che si è concentrato soprattutto nell’area della valle del Santerno. Si
tratta, per lo più, di imprese di media
dimensione, ma non mancano esempi
di grandi industrie, soprattutto nel settore della meccanica, ceramica e
legno.
L’area del circondario imolese rappresenta circa il 14% del peso economico di tutta la provincia di Bologna;
stesse percentuali si registrano sul fronte del fatturato, pari al 15% di quello
complessivo provinciale.
È forte la presenza di imprese agricole: sulle 13mila presenti in tutto il territorio, il 15% di esse ha sede nell’area
imolese. L’auspicio del presidente Sangalli, nel commentare i contenuti dell’accordo, è che la nuova sede romagnola della Camera di commercio
diventi “la casa delle imprese imolesi”.
Anche perché, ha sottolineato Marco
Pancaldi, vicepresidente della Cciaa,
“abbiamo tutto l’interese che l’industria
e l’economia imolese conoscano un
sempre maggiore sviluppo”.
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16 / Bolognaeconomica / MARZO-APRILE 2004
PREVIDENZA
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
Inps 2004, gli obblighi per artigiani e commercianti
A partire dal 16 maggio inizierà per queste categorie la serie di scadenze
collegate al pagamento dei contributi
di Mario Gallotta
Con la circolare n. 42 (4 marzo
2004), l’INPS ha fornito le istruzioni per
il pagamento dei contributi da parte
degli artigiani e degli esercenti attività
commerciali, rammentando innanzitutto che a partire dal 16 maggio inizierà
la serie di scadenze collegate al pagamento dei contributi previdenziali.
Gli appuntamenti possibili sono sette, come negli anni passati:
– quattro (16 maggio, 16 agosto e 16
novembre del 2004, più il 16 febbraio
2005) per il pagamento del «minimale»;
– deu (giugno e novembre) per il
pagamento sul reddito eccedente il
«minimale»;
– l’ultimo (previsto per giugno) relativo al «conguaglio».
Circa le ultime tre scadenze occorre
poi tener presente che esse possono
variare se mutano i termini di versamento dell’IRPEF (primo acconto,
secondo acconto e saldo finale).
Per comprendere il complesso degli
obblighi previdenziali, ricordiamo che
gli esercenti attività commerciali e gli
artigiani sono tenuti a versare un contributo annuo commisurato al reddito
d’impresa dichiarato ai fini IRPEF. Poiché tuttavia la dichiarazione dei redditi
si presenta l’anno dopo per l’anno prima (con l’UNICO 2004, ad esempio, si
dichiarano i redditi prodotti nel 2003), i
conti per l’INPS si fanno sulla base dell’ultima dichiarazione presentata, provvedendo poi – di norma nel giugno dell’anno successivo – all’eventuale «conguaglio», che può essere a debito o a credito. In pratica un agente di commercio
(figura di cui ci serviamo come esempio)
si basa sul reddito reale dell’anno pre-
cedente, utilizzandolo come reddito presunto per l’anno in corso.
E se l’anno precedente non ha dato
frutti? Ci si basa, in ogni caso, sul «minimale».
Per procedere ai conteggi (ed ai
relativi versamenti) sono necessari tre
dati:
a) l’aliquota percentuale da applicare;
b) il «minimale» ed il «massimale»;
c) il reddito d’impresa, che costituisce la base di calcolo.
Circa la percentuale, essa ammonta, per il 2004 al 17,30% (17,00% per gli
artigiani).
Ciò significa che un agente di commercio dovrà preventivare un esborso
pari al 17,39% dei redditi d’impresa che
risulteranno complessivamente prodotti nel 2004. A partire dal 1993, infatti,
il contributo INPS è calcolato sulla totalità dei redditi d’impresa denunciati ai
fini IRPEF (e non più soltanto su quelli derivanti dall’attività che dà titolo all’iscrizione nella gestione di appartenen-
za). Se l’agente X ha dunque dichiarato
al fisco ventimila euro di reddito da fabbricati, ventimila euro di reddito d’impresa e ventimila euro di reddito da
capitale (totale: sessantamila euro),
pagherà le imposte sui 60.000 euro
complessivamente denunciati, mentre i
contributi INPS dovranno esser conteggiati sui soli 20.000 euro qualificati
come reddito d’impresa.
Pertanto il nostro agente di commercio dovrà versare il 17,39% di ventimila
euro, a meno che non faccia parte dei fortunati che, essendosi iscritti all’INPS nel
triennio 01.01.1999/31.12.2001 senza
aver compiuto i 32 anni, mantengono il
diritto ad uno sgravio del 50% per i 36
mesi successivi all’iscrizione.
Nell’esempio sopra descritto l’agente
X aveva prodotto un reddito d’impresa
pari a 20.000 euro. e se avesse prodotto,
durante l’intero anno, solo 10.000 euro,
avrebbe forse dovuto pagare il 17,39% di
tale cifra? No, perché l’INPS, di anno in
anno, fissa il cosiddetto «minimale», cioè
un reddito presunto sotto la cui soglia
non è possibile scendere. Per il 2004 il
«minimale» è pari ad euro 12.889,00 che
corrispondono ad euro 2241,40 (ovvero
al 17,39% di euro 12.590) da versare con
le modalità sopra ricordate.
Per un artigiano dovremmo invece
calcolare il 17,00% di euro 12.889,00
(pari ad euro 2191,13). E se il nostro
agente iniziasse l’attività in luglio? In tal
caso il suo minimale sarebbe costituito
dalla metà (6/12) di euro 12.889,00.
Esiste poi una soglia (pari, per il
2004, ad euro 37.883), oltre la quale il
contributo aumenta dell’uno per cento
(1%), come disposto dalla Legge
14/11/92, n. 438.
La citata circolare INPS n. 42/2004, in
riferimento ai redditi eccedenti il minimale, si esprime infatti nei seguenti termini:
«Il contributo per l’anno 2004 è
dovuto sulla totalità dei redditi d’impresa
prodotti nel 2003, per la quota eccedente il minimale di euro 12.889,00 annui.
Le aliquote contributive sono le
seguenti:
A – ARTIGIANI
– 17,00% del reddito superiore ad
euro 12.889,00 e fino ad euro 37.883,00;
– 18,00% del reddito superiore ad
euro 37.883,00 e fino al massimale...
B – COMMERCIANTI
– 17,39% del reddito superiore ad
euro 12.889 e fino ad euro 37.883,00;
– 18,39% del reddito superiore ad
euro 37.883,00 e fino al massimale...».
Il reddito d’impresa dev’esser quindi
suddiviso in tre scaglioni.
Sul primo, corrispondente ad una
fascia che va da zero fino ad euro 37.883,
si conteggerà l’aliquota base (17,39% per
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PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
FIERE
MARZO-APRILE 2004 /
Bolognaeconomica / 17
Il grande boom del biologico
Il fatturato nazionale complessivo del settore è stimabile in 1,6 mld €
con una spesa di circa 80 € all’anno per famiglia
di Lea Barzani
Dopo la fase di consolidamento vissuta nel 2002, il mercato italiano del
biologico ha ripreso a crescere. Nel
2003, secondo un’indagine ColdirettiIspo, otto italiani su dieci, spinti dal
«timore degli alimenti transgenici» e dalla ricerca di maggiori garanzie qualitative, hanno acquistato alimenti biologici,
con un aumento del 24% rispetto al
2002. Il fatturato nazionale complessivo del settore biologico è stimabile in
1,6 miliardi di Euro con una spesa di circa 80 Euro all’anno per famiglia, destinata per il 26% a latte e derivati, per il
16% a frutta e verdura, per il 10% a dolcificanti e integratori, per il 9% rispettivamente a pane, pasta e riso e a bevande, per l’8% a biscotti e dolci, per il 6%
rispettivamente a prodotti per l’infanzia,
uova e condimenti, e il resto per gelati,
surgelati e altro.
Anche secondo dati recentemente
diffusi da CIA (Confederazione Italiana
Agricoltori) e dalla sua associazione
Anabio (Associazione Nazionale Agricoltura Biologica), il 2003 ha confermato l’attenzione degli italiani nei confronti dei prodotti alimentari biologici.
Da gennaio a settembre 2003 si è infatti avuto un aumento del 21% dei consumi. Una crescita alla quale ha contribuito anche il contenimento dei prezzi,
agevolato soprattutto dalla massiccia
presenza della Grande Distribuzione che
ha registrato un incremento nelle vendite bio del 24%.
Anche il numero delle imprese biologiche – circa 60.000 - è in aumento,
tanto che in Italia, ad oggi, 10 imprese
agricole su 100 praticano agricoltura
biologica. L’aumento nel numero delle
imprese registra un +27% nel Nord Italia e un +11% al Centro. Le Regioni del
Centro Italia hanno inoltre registrato
una crescita delle superfici coltivate con
agricoltura biologica del 18%.
L’Italia, con 1.560.000 ettari dedicati all’agricoltura biologica, pari
all’8,2% della SAU (Superficie Agricola
Utilizzabile), detiene una posizione di
leadership in Europa, coprendo il 25%
della superficie e il 30% della produzione bio europea, mentre, per superficie
dedicata a colture biologiche, si colloca
al terzo posto nel mondo, dopo Australia e Argentina.
Simili dati, per giunta relativi ad un
periodo caratterizzato da un generale
calo dei consumi (anche alimentari) e
da una difficile congiuntura economica,
costituiscono un’importante conferma
del fatto che il biologico non è più un
settore di nicchia, ma appartiene sempre più alle abitudini alimentari (e culturali) degli italiani. Ulteriore prova ne è
la sempre maggior diffusione di risto-
ranti e di mense scolastiche “bio”. A tal
proposito, la regione italiana caratterizzata dalla maggior presenza di mense
scolastiche è proprio l’Emilia Romagna;
qui le mense biologiche sono 111, pari a
quasi il 20% delle 571 mense scolastiche italiane, mentre i ristoranti biologici 39. Bologna, con le sue 35 mense scolastiche e 11 ristoranti biologici, è invece la provincia dell’Emilia Romagna in
cui la ristorazione biologica è più diffusa.
Che il mercato del biologico, e non
solo del biologico, ma del naturale e dell’eco-compatibile in generale, sia in continua espansione, è dimostrato, seppur
indirettamente, anche dal trend di
«SANA, Il Salone Internazionale del
Naturale-Alimentazione, Salute, Ambiente», che si svolge ogni anno presso il
Quartiere Fieristico di Bologna (quest’anno dal 9 al 12 settembre). Nato nel
1989 come «Salone dell’Alimentazione
Naturale» e con un unico padiglione di
superficie espositiva, SANA oggi costituisce la manifestazione fieristica di riferimento per il mercato mondiale del
Naturale, del biologico e delle soluzioni eco-compatibili in tutti i settori dell’attività umana: dagli alimenti biologici e tipici certificati (cui il Salone dedica 7 padiglioni) alla salute e alla bellezza ricercate attraverso prodotti e trattamenti naturali, dall’abitare in spazi salu-
tari e rispettosi dell’ambiente e delle sue
risorse, al vestire con capi d’abbigliamento ecologici. All’edizione 2003 di
SANA, che ha occupato 16 padiglioni
per un totale di 85.000 mq di superficie
espositiva, hanno partecipato 1.600
espositori, di cui 400 esteri, e il Salone è
stato visitato da 74.000 persone, di cui
55.400 operatori. La costante crescita di
SANA, l’aumento della superficie espositiva e degli espositori (vd tabella 1),
l’intensificarsi dell’attenzione che i
media dedicano di anno in anno al
Salone, ai convegni (60 nel 2003, contro
i 49 del 2002) e agli eventi che vi si svolgono (l’edizione 2003 di SANA è stata
visitata da 800 giornalisti, di cui 100
stranieri, contro i 600 totali del 2002),
sono un chiaro segnale della progressiva diffusione ed espansione del biologico in sempre più settori, della sua penetrazione in fasce sempre più ampie di
popolazione e dell’abbandono definitivo di quella “elitarietà” che ne aveva
caratterizzato gli esordi.
Il primato che l’Italia detiene in
Europa nella produzione di prodotti alimentari biologici si traduce inoltre nelle forti potenzialità del nostro Paese in
termini di esportazione anche in territori extra-europei. Un esempio di canale distributivo estremamente interessante è rappresentato dagli USA, che ad
oggi costituisce il più grande mercato
mondiale per il biologico. Qui, la superficie coltivata a biologico è di 1,5 milioni di ettari, corrispondenti solo allo
0,23% della SAU, mentre le vendite di
alimenti bio registrano tassi medi di crescita del 20% annuo, passando da 1
miliardo di dollari nel 1990 ai 13 del
2003. I maggiori istituti di ricerca americani prevedono che nel 2005 queste
ammonteranno a 20 miliardi di dollari
e a 30,4 nel 2007 (vd tabella 2).
Recenti sondaggi indicano che, nel
2003, il 54% della popolazione ha provato prodotti biologici (contro il 38,2%
del 2002), che il 29% ne consuma di più
rispetto al 2002 e che il 39% ne consuma regolarmente. Di questi ultimi, il
37% consuma alimenti biologici più di
una volta al giorno, il 39% almeno una
volta alla settimana e il 24% occasionalmente.
I principali fattori che determinano
e alimentano questa crescita sono tre:
l’attuale fortissimo trend dell’healthy
living, motivazioni legate alla sicurezza
(paura degli OGM, BSE etc) e ragioni
legate alla tutela dell’ambiente. Quanto
ai canali di vendita, la Grande Distribuzione sta dedicando sempre più spazio
ai prodotti naturali biologici, erodendo
in tal modo un mercato eccezionalmente proficuo, rimasto fino a tempi recenSEGUE A PAGINA 21
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18 / Bolognaeconomica / MARZO-APRILE 2004
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
FORMAZIONE E QUALITÀ
ATTIVITA' CORSUALE MAGGIO - GIUGNO
CENTRO DI FORMAZIONE MANAGERIALE E GESTIONE D'IMPRESA
della CCIAA di Bologna
CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E
AGRICOLTURA
DI BOLOGNA
Camera dell’Economia
IMPRENDITORIA FEMMINILE E
SISTEMA CREDITIZIO: QUALI OPPORTUNITA'
Avviare un'attività imprenditoriale determina la necessità di reperire risorse finanziarie attraverso il sistema del credito.
Il COMITATO PER LA PROMOZIONE DELL'IMPRENDITORIALITA' FEMMMINILE
di Bologna ha promosso la realizzazione di questo corso per fornire quelle competenze per orientarsi nella scelta delle diverse forme di agevolazioni, prestiti e
finanziamenti che le diverse strutture finanziarie mettono a disposizione delle imprenditrici.
La partecipazione è riservata ad imprenditrici donne responsabili di aziende ed aspiranti tali ed è gratuita grazie al contributo della Camera di Commercio di Bologna.
PROGRAMMA
Venerdì 7 maggio dalle 17.00 alle 19.30
I Fabbisogni dell'Impresa
- Concetto di fabbisogno nella gestione economico-finanziaria dell''impresa
- I rapporti tra equilibrio economico ed equilibrio finanziario
Giovedì 20 maggio dalle 17.00 alle 20.00
L'istituto bancario
- I servizi bancari utili per far fronte alle esigenze quotidiane: cenni sulle varie tipologie
di finanziamenti e servizi correlati- I servizi bancari utili per far fronte ai bisogni
straordinari: servizi e normative ad essi associati
Docente: Filippo Fabbrica - Libero professionista
- I fabbisogni finanziari ordinari nella gestione quotidiana di un'attività
- I fabbisogni di natura straordinaria: come individuarli, monitorarli e soddisfarli
Docente: Filippo Fabbrica - Libero professionista
Giovedì 13 maggio dalle 17.00 alle 19.30
L'istituto bancario
- La scelta dell'istituto bancario cui rivolgersi in base alle necessità ed alle opportunità
- I criteri di scelta sul numero ed il tipo di rapporti bancari
Docente: Filippo Fabbrica - Libero professionista
AREA MANAGEMENT
AREA MANAGEMENT
Giovedì 27 maggio dalle 17.00 alle 20.00
Le agevolazioni per l'imprenditore femminile
- La legge 215/92: gli aiuti alle imprese femminili
- I contributi della Camera di Commercio di Bologna in favore delle imprese
Docente: Lauretta Grandi - Servizio Genesi Nuove Imprese della CCIAA di Bologna
Giovedì 10 giugno dalle 17.00 alle 19.00
I consorzi fidi
- I consorzi fidi ed i servizi di finanziamento per l'avvio ed il mantenimento delle attività
imprenditoriali
Docente: Patrizia Frabetti - responsabile servizio consorzi fidi Unioncamere EmiliaRomagna
AREA RISORSE UMANE
AREA QUALITA' ED INNOVAZIONE
LA GESTIONE DELLE EMOZIONI IN
SITUAZIONI DI CRITICITA'
IL COACHING MANAGERIALE
EMPOWERMENT
EMPOWERMENT:: LO SVILUPPO DEL
POTENZIALE D'AZIONE DELLE
RISORSE UMANE
L'INTEGRAZIONE FRA SISTEMA
QUALITA' E CONTROLLO DI
GESTIONE
Il corso ha la finalità di sviluppare la capacità
di interpretare e gestire situazioni critiche o
di emergenza, così da poter decidere nel
lasso di tempo più breve possibile cosa fare
o non fare, quando e se intervenire, come
agire o non agire.
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responsabili di funzioni aziendali ed
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migliorandone le relative prestazioni,
valorizzandone le abilità, aumentando così
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Nel quadro dell'attuale evoluzione della
logistica
dell'impresa,
diventa
indispensabile la figura del manager
dell'approvvigionamento, sempre più
orientata verso l'integrazione nel contesto
dell'organizzazione aziendale e rivolta ad
interpretare, a tutto tondo, il proprio ruolo
professionale con una logica di
ottimizzazione integrata.
E' rivolto a responsabili acquisti e
responsabili logistica. Ha una durata di 11
ore, con svolgimento il 4 e 5 giugno p.v. di
venerdì intera giornata e sabato mattina.
La quota di iscrizione è di € 224,00 + Iva.
(L. 433.724 + Iva)
Il corso si propone di analizzare le
competenze del responsabile del servizio di
prevenzione e protezione aziendale
focalizzando l'attenzione su quanto previsto
dal D. Lgs. 626 del 19/9/94 e dai relativi
aggiornamenti.
E' rivolto a datori di lavoro. Ha una durata
di 16 ore, con inizio il 25 maggio p.v e
svolgimento in orario full immersion.
La quota di iscrizione è di € 260,00 + Iva.
(L. 503.430 + Iva)
Il corso si propone di illustrare le diverse
tipologie contrattuali di inquadramento dei
collaboratori dell'impresa, con particolare
riferimento agli aspetti di carattere
economico-finanziario e giuslavoristico, dopo
l'introduzione della legge Biagi.
E' rivolto a responsabili ed addetti agli uffici
del personale. Ha una durata di 7 ore, con
svolgimento il giorno 26 maggio p.v. in orario
full immersion.
La quota di iscrizione è di € 170,00 + Iva.
(L.329.166 + Iva)
Il corso ha lo scopo di fornire le conoscenze
di base per impostare un sito Web,
sensibilizzando alle differenti problematiche
da presidiare nello svolgimento di tale
attività.
E' rivolto a operatori economici e quanti
intendono apprendere gli strumenti e le
tecniche per la creazione di pagine Web.
Ha una durata di 36 ore, con inizio il 24
maggio p.v. e svolgimento in orario serale.
La quota di iscrizione è di € 314,00 + Iva.
(L. 607.988 + Iva)
Le quote di iscrizione vedono un contributo della CCIAA di Bologna. Al termine dei corsi ai partecipanti sarà rilasciato un attestato di frequenza.
Per le iscrizioni ed ogni ulteriore informazione gli interessati potranno rivolgersi presso il CTC
Palazzo Affari - Piazza Costituzione n. 8, Bologna Tel. 051 6093200 6093273 Fax 051 6331294 Internet http://www.ctcformazione.it E-mail [email protected]
(orario continuato lunedì-venerdì dalle ore 8,30 alle ore 18,30 - sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,00)
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15:07
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PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
FORMAZIONE E QUALITÀ
MARZO-APRILE 2004 /
Bolognaeconomica / 19
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20 / Bolognaeconomica / MARZO-APRILE 2004
Inps 2004...
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
COMMERCIO ESTERO
I file contenenti tutte le opportunità commerciali pubblicate in queste pagine ed altre ancora sono reperibili
anche all’interno del sito Web: www.bo.camcom.it
(all’interno di Promozione e Statistica - Iniziative per l’internazionalizzazione - ”Offerte e proposte commerciali dall’estero”).
SEGUE DA PAGINA 16
gli esercenti attività commerciale e
17,00% per gli artigiani).
Sul secondo (da euro 37.883 fino al
massimale), si conteggerà il 18,39%
(18,00% per gli artigiani). Sul terzo ed
ultimo scaglione (quota di reddito eccedente il massimale), nulla sarà dovuto.
Il massimale di euro 63.138 (frazionabile in mesi con gli stessi criteri già illustrati per il minimale), concerne peraltro
gli agenti di commercio che risutlavano
iscritti all’INPS entro il 31.12.1995.
La cià citata circolare n. 42/2004 fa
presente infatti che per gli artigiani e i
commercianti privi di anzianità contributiva al 1o gennaio 1996 il massimale
annuo (non frazionabile a mese) è pari
ad euro 82.401.
La stessa prosegue poi parlando dei
familiari collaboratori (che, se inferiori
ad anni 21, beneficiano di uyno sconto
pari a tre punti percentuali) e del contributo di maternità.
A proposito dei primi l’INPS ricorda
che «nel caso in cui il titolare si avvalga
anche dell’attività di familiari collaboratori, i contributi eccedenti il minimale vanno determinati nella seguente maniera:
a) imprese familiari legalmente costituite: sia i contributi per il titolare, sia
quelli per i collaboratori devono esser calcolati tenendo conto della quota di reddito denunciata da ciascuno ai fini fiscali;
b) aziende non costituite in imprese
familiari: il titolare può attribuire a ciascun collaboratore una quota del reddito denunciato ai fini fiscali; in ogni caso,
il totale dei redditi attribuiti ai collaboratori non può superare il 49% del reddito globale dlel’impresa; i contributi per
il titolare e per i collaboratori debbono
essere calcolati tenendo conto della quota di reddito attribuita a ciascuno di essi».
Circa il contributo di maternità, esso è
rimasto invariato e corrisponde a poco più
di mezzo euro (per l’esattezza a 62 centesimi) al mese «per ciascun soggetto iscritto alla gestione di appartenenza». La circolare n. 42/2004 precisa altresì che per i
soci di S.r.l., iscritti in quanto tali «... la base
imponibile, fermo restando il minimale
contributivo, è costituita dalla parte di reddito d’impresa dichiarato dalla S.r.l. ai fini
fiscali, attribuita al socio in ragione della
quota di partecipazione agli utili, prescindendo dagli eventuali accantonamenti a
riserva, o dalla effettiva distribuzione degli
stessi e nel limite dei massimali...».
Circa le agevolazioni, sono rimaste
deluse le speranze di chi attendeva
incentivi a favore dei giovani. resta, come
già detto, lo «sconto» di tre punti percentuali a favore dei «familiari collaboratori»
aventi meno di 21 anni.
La circolare INPS rammenta infine
che «continuano ad applicarsi, anche per
l’anno 2004, le disposizioni di cui all’art.
59, comma 15, della legge 27 dicembre
1997, n. 449, relative alla riduzione del
50% dei cotributi dovuti dagli artigiani
e dagli esercenti attività commerciali già
pensionati presso le gestioni INPS».
RICHIESTE DI MERCI
E DI RAPPRESENTANZE
AUSTRIA
WEHR ELKE - Gugitzstrasse 22 9020 Klagenfurt - E-mail: [email protected] - contattare Frau Elke Wehr.
Desidera contattare produttori di pannelli di truciolare. (03/2004)
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NORWIN HANDELSGesmbH - Polgarstrasse 30 - 1220 Wien Tel. 0043/1/2027866 Fax 0043/1/2037410 - E-mail: [email protected] - contattare Sig. Neubauer - Internet: www.ilo-ilo.com
Desidera contattare produttori di scialli.
(03/2004)
■
KURT KAUFMANN - Am Bach 113
- 6330 Schwoich/Kufstein Tel. 0043/5372/58221 Fax 0043/5372/58566 E-mail: [email protected]
Desidera contattare produttori di attrezzature per cabine bagno per case di
riposo e ospedali.
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HOLZBAU UNTERLUGGAUER 9761 Greifenburg 186 Tel. 0043/4852/62800 Fax 0043/4852/628008 –
E-mail: [email protected] - Contattare sig.ra Anna Anether
Desidera contattare produttori di coperture isolanti per tetti.
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JOH.JOS.AMANN KG - Dorf 17 6842 Koblach - Tel. 0043/5523/62133 Fax 0043/5523/62133-19 E-mail: [email protected] Internet: www.amann-hemden.com contattare Sig.ra Maria Heinzle.
Desidera contattare produttori c/o terzi per la produzione di camicie da
uomo.
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EXPAND HANDELS GmbH - Leonard-Bernsteinstrasse 4-6/6/36 - 1220
Wien - Tel. 0043/1/9229056 Fax 0043/1/9229526 E-mail: [email protected] Contattare Sig.ra Martina Csekey
Desidera contattare produttori di pannolini.
■
HIGHTEX HANDELS gesmbH Müllerstrasse 1 - 6890 Lustenau - Tel.
0043/5577/88479 Fax 0043/5577/88479 E-mail: [email protected] contattare: Sig. Gabriel Meckler.
Desidera contattare produttori di bobine
per macchine da ricamo.
54642 Thessaloniki Tel. 0030/2310/867273 Fax 0030/2310/867377 E-mail: [email protected] - contattare
Giapoulis Theodoros Internet: www.diathermiki.gr
Desidera contattare produttori italiani di
caldaie murali a gas, pannelli radianti,
tubazioni per riscaldamento, ecc.
(03/2004)
GEORGIADIS P. & CO. OE - 6o Km.
Dramas-Nevrokopiu - 66100 Drama Tel. 0030/25210/55670 Fax 0030/25210/55671 E-mail: [email protected] contattare Georgiadis Panagiotis
Desidera contattare produttori italiani di
materie prime per doppi vetri.
(04/2004)
■
DARDANIS GEORGIOS - Makedonias 25 - 57200 Langadas Thessalonikis
- Tel. 0030/23940/22684 Fax 0030/23940/22684 E-mail: [email protected] contattare Dardanis Georgios
Desidera contattare produttori italiani di
vernici per mobili e nastri di carta
autoadesivi. (03/2004)
■
PSARIDIS - DODOS OE - M.
Chourmouzi 9 - 54953 Thessaloniki Tel. 0030/2310/904700 Fax 0030/2310/946460 E-mail: [email protected] contattare Dodos Vassilios
Desidera contattare produttori italiani di
prodotti ed attrezzature per parrucchieri. (03/2004)
■
TOPALIDIS ILIAS - Kolokotroni 8 58300 Krya Vrysi - Tel. 0030/
23820/61361 - Fax 0030/23820/61737 contattare Topalidis Dimitrios
Desidera contattare produttori italiani di
carta igienica, tovaglioli di carta, ecc.
(04/2004)
■
ISAGOGIKI KOZANIS - 50100 Vatero Kozanis - Tel. 0030/24610/24010 Fax 0030/24610/24011 E-mail: [email protected] - contattare
Stylas Dimitrios
Desidera contattare produttori e grossisti
italiani di prodotti antinfortunistici:
guanti, caschi, occhiali, calzature, tute,
ecc. (04/2004)
■
■
LEOPOLD & HASENBICHLER
OEG - Schattenratten 13 - 9400 Wolfsberg - Tel. 0043/650.8630545 Fax 0043/4352/54473 –
E-mail: [email protected] contattare: sig.Christian Hasenbichler
Desidera contattare produttori di biancheria intima.
■
FISAR HANDELS ges.m.b.H. - Wickenburggasse 26/2 - 1080 Wien –
Tel. 0043/1/4060281 –
Fax 0043/1/4060281-26 E-mail: [email protected] contattare: sig. Erich Anderl.
Desidera contattare grossisti di strumenti musicali di ogni genere (provenienti
da fallimenti).
■
GRECIA
■
DIATHERMIKI SA - Vass. Olgas 48 -
LITUANIA
AB DOVAINA - Dovainonys 4237 Kasiadorys - Tel. 00370/436/46618 o
46611 - Fax 00370/346/46713 - Tel.
portatile 00370/699/26605 - E-mail:
[email protected] - contattare Dr.
Petras Velyvis - Internet: www.dovaina.lt
Desidera contattare aziende italiane del
settore automobilistico per divenirne
concessionaria.
■
TRANSEAIR INDUSTRIE - Place
Zellaqa, Tour Atlas - Casablanca - Tel.
00212/22/300156-76 o
00212/22/312520 - Fax
00212/22/301495 - E-mail: [email protected] - contattare Sig.ra
Leila Bencharef
Desidera importare: linea di riempimento fusti in plastica (da 200 litri)
per olio vegetale alimentare con
cadenza di produzione di 40 fusti/ora,
composta da: stazione di lavaggio automatico esterno ad alta pressione (100
bar), stazione di lavaggio automatico
interno ad alta pressione (100 bar),
lavaggio con acqua calda (da 70° a 80°
C), riempimento con piattaforma (precisione di pesatura 0,03%) e indicatore
elettronico per la dosatura, avvitatrice
automatica con serraggio regolabile,
convogliatore per trasporto pallet (4 fusti
per pallet), sistema di stampa a 2 linee
(08 caratteri per linea, con orologeria);
linea di riempimento flaconi / piccole
bottiglie (da 100/200/300 gr) per
yogurt liquido da bere, con cadenza di
produzione di 6000 flaconi/ora (confezione: flacone cilindrico in polietilene ad
alta densità, chiusura dei flaconi: tappo a
pressione o opercolo in alluminio con
linguetta). (03/2004)
■
TURCHIA
BENAK LTD - 1443 Sok No:185/701
- Alsancak, Izmir - Tel. 0090/
232/4649370 o 4649371 - Fax 0090/
232/4647949 - contattare U.h. Aksoy
Ricerca produttori dei seguenti articoli:
lega per saldatura/brasatura, in barre,
esente da piombo; profili di raffreddamento a termodispersione per strumenti elettronici; lente speculare,
pannello frontale in plastica per lettori di DVD. (04/2004)
■
OZSEL MAKINA LTD. STI. - Organiza San. Bol. Babursah Cad. No: 3 Ankara - Tel. 0090/312/2671970 - contattare Behcet Bostanci
Desidera contattare produttori italiani di
profili di alluminio e rottami di vetro.
(03/2004)
■
ELIF A.S. - Internet:
www.elifas.com.tr - E-mail: [email protected] - contattare Mustafa Gumrukculer
Desidera contattare produttori italiani di
alimentari surgelati. (03/2004)
■
ERTAN GURGUN - Selcuk Cad. No:
6 Karakurt Is Merkezi D: 104/105 20100 Bayramyeri Denizli - Tel.
0090/258/2613508 o 2613500 - Fax
0090/258/2613511 - E-mail: [email protected]
Desidera contattare produttori italiani di
macchine per produzione di calze.
(03/2004)
■
MAROCCO
MOULINS EL FALAH - Q.I. Sidi
Brahim - BP 174 - Sidi Slimane - contattare Sig. Hassan Qasimi, tel.
00212/60/213989 oppure Sig. Oudrhiri,
tel. 00212/61/425600 - Tel. fabbr.
00212/37/502153 o 502211 - Fax fabbr.
00212/37/502226 (Camera di Commercio di Khenitra: M. Haiddouf,
tel. 00212/37/371080-81 fax 00212/37/37154)
Desidera importare una macchina formatrice di sacchi per farina in polipropilene tessuto (capienza dei sacchi:
10 - 25-50-100 kg, capacità produttiva:
6.000.000 metri lineari/anno). (0203/2004)
■
OFFERTE DI MERCI
E RAPPRESENTANZE
AUSTRIA
C.SCHÖN GesmbH - Stiftgasse 1517/12 - Wien - Tel. 0043/1/5232459 Fax 0043/1/5266926 - E-mail:
[email protected] - contattare
Sig.ra Christa Schön.
Offre alimentatori di buste per stamperie-offset a fogli; ricerca rappresentante. (03/2004)
■
REMUS INNOVATION - Dr. Niederdorfer-Str.25 - 8572 Bärnbach - Tel.
■
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PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
0043/3142/6900107 - Fax
0043/3142/6900291 - E-mail: [email protected] - contattare Dott.ssa
Stephanie Uzu Armbanduhren
Offre orologi da polso; ricerca importatori. (03/2004)
ROBERT SONNET - Ritzendorf 2 9300 St. Veit - Tel. 0043/4212/39931 Fax 0043/4212/39931 - E-mail: [email protected] - contattare Robert Sonnet.
Offre legno di latifoglie; ricerca importatori. (03/2004)
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KUNERT GmbH - 6830 Rankweil Tel. 0043/5522/3611-310 - Fax
0043/5522/77645 - E-mail: [email protected] - contattare Sig.ra Irene
Strolz.
Offre filati per la produzione di tessuti
in maglia (jersey); ricerca rappresentanti. (03/2004)
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KÜHR BEKLEIDUNG - Markt 97 5611 Großarl - Tel. 0043/6414/8345 Fax 0043/6414/20312- E-mail:
[email protected] - Internet: www.thelimit.at - contattare Sig.Christian Kühr.
Offre abbigliamento da sci; ricerca rappresentanti. (03/2004)
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GOETZLOFF GesmbH - Schirmerstrasse 28 - 4060 Leonding - Tel 0043/
732/384027 - Fax 0043/ 732/3840275 E-mail: [email protected] - Internet:
www.goetzloff.com - contattare Sig.Joachim Goetzloff
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rappresentante. (03/2004)
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0043/7745/20060-10 - E-mail: [email protected] - contattare Sig. Stefan
Emminger
Offre integratori alimentari; ricerca
importatori. (03/2004)
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2a/6/13 - 1010 Wien - Tel. 0043/
664/5151425 - E-mail: [email protected]
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PIFFL INTERIEUR GmbH - Ruckerlberggasse 12 - 8010 Graz - Tel.
0043/664/3833636 - Fax
0043/316/325119 - E-mail: [email protected] - Internet:
www.piffl.com - contattare dott.ssa Sabine Ritzinger
Offre mobili in stile Biedermeier;
ricerca rappresentanti nel centro-sud
Italia. (03/2004)
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POLYTECHNIK LUFT- U. FEUERUNGSTECHNIK GmbH - Hainfeldersraße 69-71 - 2564 Weissenbach - Tel.
0043/2672/2890-16 - Fax
0043/2672/2890-13 - E-mail: [email protected] - Internet:
www.polytechnik.at - contattare Sig.
Thomas Hofmann
Offre installazione di impianti di combustione biomasse legnose; ricerca
grossisti installatori. (03/2004)
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SOFTSOLUTION EDV GmbH Unterer Stadtplatz 32 - 3340 Waidhofen/Ybbs - Tel. 0043/7442/53988 – Fax
0043/7442/53984 - E-mail:
[email protected] - Internet: www.softsolution.at - contattare
Ing.Thomas Schuller
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ricerca rappresentante partner commerciale. (03/2004)
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FM MOSER - Markt 121 - 4273
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0043/7956/72410 - Fax
0043/7956/72414 - E-mail: [email protected] - Internet: www.fm-moser.at contattare Sig. Moser
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COMMERCIO ESTERO
Offre tees (piazzole di partenza) per
campi da golf; ricerca distributori.
(03/2004)
HÖWA-NATURPRODUKTE - Gahnsgasse 11 - 2650 Payerbach - Tel.
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Offre PLIZZO, prodotto anti-appannante per occhiali; ricerca distributori.
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& VERTRIEBS KG - Amlacherstrasse 12
- 9900 Lienz - Tel. 0043/4852/728080 Fax 0043/7280833 - E-mail: [email protected] - contattare sig. Kurt
Wallensteiner - Internet: www.golfswingking.com
Offre attrezzo per allenamento golf;
ricerca importatori. (03/2004)
■
UMWELTTECHNIK M.LECHNER
GmbH - Aupoint 19 - 5101 Bergheim Tel. 0043/0662/4565350 - Fax
0043/0662/456507 - E-mail:
[email protected]
- contattare Ing.Gerhard Neudorfer
Offre compressore di rifiuti a coclea;
ricerca rappresentante. (03/2004)
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GREINER PERFOAM GmbH Eduard Süsstr.25 - 4020 Linz - Tel. 0043/
732/381024-0 - Fax 0043/732/ 381024-5
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- Internet: www.greiner-perfoam.com contattare sig.ra Marlene Stöger
Offre imballaggio di materia plastica.
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VIEBÖCK-LEINEN - Leonfeldner
Str.26 - 4184 Helfenberg - Tel.
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Offre tessuti in lino per abbigliamento
e biancheria per la casa, tendaggi.
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S&TECHNOLOGY - Leobnerstrasse
94 - 8712 Niklasdorf - Tel.
0043/3861/20185 - Fax
0043/3861/20185 - E-mail:
[email protected] - contattare sig. Erwin
Reiss
Offre software di simulazione; ricerca
distributori. (03/2004)
■
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Michael Marko
Offre lampade. (03/2004)
VIDOM GLASS TILES BY GLAS
DESIGN GmbH - Holzstrasse 6 - 3680
Persenbeug - Tel. 0043/7412/59007 Fax 0043/7412/59007-20 - E-mail:
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www.vidom.com - Sig.ra Regina König
Offre piastrelle di vetro; ricerca partner
commerciali. (03/2004)
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GERRY INTERGESCHENKE
GmbH - Umfahrungsstr. 2 - 5450 Werfen
- Tel. 0043/6468/8914 - Fax
0043/6468/8914-4 - E-mail: [email protected] - Internet: www.supershop.at - contattare Sig.Roelof Berger
Offre complementi d’arredo per interni ed esterni; ricerca rappresentanti
nell’Italia settentrionale. (03/2004)
■
■ HUTTER JÖRG - Steindorf 1 - 5722
Niedernsill Tel. 0043/6548/8216 - Fax
0043/6548/82164 - contattare sig.
Georg Hutter
Offre segati di abete, abete rosso, larice, faggio; ricerca rappresentanti.
(03/2004)
INTERRO HANDELS GmbH - Gnas
12 - 8342 Gnas - Tel. 0043/3151//2025-
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MARZO-APRILE 2004 /
26 - Fax 0043/3151/2974 - E-mail: [email protected] - Internet:
www.interro.at - contattare sig.ra Brigitte
Gombocz
Offre legname per l’industria (per la
produzione di carta); ricerca importatori.
(03/2004)
■ SYSTEMA SABINE FÖRDERMAYR
M. SC. - Pachergasse 4° - 4400 Steyr Tel. 0043/7252/5870 - Portatile
0043/676/3945068 - Fax
0043/7252/587300 - E-mail:
[email protected] - contattare sig.ra Sabine Födermayr
Offre prodotti professionali per il
benessere; ricerca distributori.
(03/2004)
STROBACH HOLZ GmbH - Harter
Ring 14 - 2640 Enzenreith - E-mail:
[email protected] - contattare sig.
Dieter Strobach
Offre legname di recupero dell’Ottocento di quercia e abete; ricerca produttori di mobili e pavimentazioni in
legno. (03/2004)
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BANGLADESH
ASIA TRADE INTERNATIONAL 93 Arjotpara (Mohakhali) Tejgaon Dhaka 1215 - Banani Post Box 9018,
Dhaka - Tel. 00880/2/9139386 o
9139560 Ex-120 - Tel. portatile
880/0172/167293 - Fax
00880/2/8114172 - E-mail: [email protected] - contattare Mr. Maloti
Rani, direttore
Azienda produttrice offre: T-shirt,
magliette Polo, magliette, biancheria
intima femminile in puro cotone.
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Bolognaeconomica / 21
Biologico, è boom
SEGUE DA PAGINA 17
ti saldamente in mano a produttori e
distributori specializzati. Oggi pare
infatti che il 56% della popolazione
acquisti alimenti biologici presso i
supermercati, mentre il 14% presso i
«Farmers Market» (mercatini gestiti
direttamente dai contadini), l’11% presso gli “Health Food Stores” (negozi che
vendono prodotti salutistici con indirizzo prevalentemente nutrizionale), e
il 9% presso i canali di vendita di prodotti naturali. «Whole Food Market», la
maggior catena di distribuzione dei cibi
naturali nel mondo, ad oggi ha aperto
145 supermercati in tutti gli Stati Uniti,
mentre «Wild Oats», suo principale competitor, tra 25 Stati degli USA e Canada, ne possiede 101.
Ancora una volta, l’andamento di
un evento fieristico può fungere da
«spia» relativamente all’andamento di
un determinato settore. Il 3 e 4
novembre 2003, New York ha ospitato
il debutto di «SANAUSA, Organic and
Typical Italian Quality Food & Wine
Expo», la manifestazione fieristica
organizzata da Fiere e Comunicazioni
(la società ideatrice e organizzatrice di
SANA) finalizzata alla promozione dei
prodotti agro-alimentari Made in Italy
biologici e tipici certificati (DOC,
DOCG, DOP, IGP, IGT) nel mercato
statunitense. SANAUSA, che ha visto
la partecipazione di 38 aziende italiane intenzionate ad interfacciarsi con
il mercato USA per esportarvi i propri
prodotti di qualità, ha registrato la presenza, in un unico pomeriggio di effettiva manifestazione fieristica, di 700
operatori americani del settore, ovvero importatori, distributori commerciali, operatori della Grande Distribuzione, della ristorazione e della vendita al dettaglio. L’affluenza di visitatori
registrata da SANAUSA rappresenta
una conferma concreta dell’interesse
che sia il biologico, sia il tipico italiano suscitano negli Stati Uniti, tanto
che la seconda edizione di SANAUSA
– cui, tra gli altri, parteciperà anche la
CCIAA di Bologna – avrà luogo già il
7 e 8 giugno 2004, sempre a New
York. Qui, infatti, i due settori alimentari del biologico e del tipico raccolgono il favore sia dei consumatori
attenti all’alimentazione sana, sia di
quelli che prediligono prodotti «gourmet», ovvero di altissimo livello qualitativo. Ulteriore prova del successo
che i prodotti di qualità italiani raccolgono negli Stati Uniti è il fenomeno
del falso Made in Italy, ovvero delle
imitazioni statunitensi di prodotti italiani: un mercato dal fatturato di
16.206 milioni di dollari l’anno, contro i 1.529 milioni di dollari fatturati
dai prodotti tipici italiani. Ciò significa che se le quote di mercato occupate dalle imitazioni venissero liberate a
favori dei prodotti originali, le esportazioni italiane potrebbero moltiplicarsi per dieci.
bolognaeconomica2
7-05-2004
15:07
Pagina 22
22 / Bolognaeconomica / MARZO-APRILE 2004
Comunicato:
Partneriato “Doing Business without Borders”
a Salonicco in Grecia
Diritto annuale 2004, importi e modalità
Con decreto 05/03/2004 (G.U. n. 75 del 30/03/2004) il Ministero delle Attività Produttive ha determinato le misure del diritto annuale dovuto alle Camere di
commercio per l’anno 2004 dalle imprese iscritte o annotate nel Registro delle
Imprese.
Chi paga. Sono tenute al pagamento tutte le imprese iscritte o annotate (le
unità locali che alla stessa data risultano aperte) nel Registro delle Imprese al 1o
gennaio 2004 comprese le società in liquidazione e/o inattive. Le imprese iscritte
e le unità locali aperte nel corso del 2004 devono avere assolto l’obbligo del pagamento al momento dell’iscrizione.
Scadenza del pagamento. Il termine del pagamento coincide con quello del
versamento del primo acconto delle imposte sui redditi per il 2004, vale a dire 21
giugno (il 20 di scadenza è domenica). Per le società di capitali la scadenza è il ventesimo giorno del sesto mese successivo a quello di chiusura dell’esercizio
sociale.
È prevista la facoltà di versare nei 30 gg. successivi alla scadenza con la sola
maggiorazione dello 0,40%.
Modalità. Il versamento va effettuato in unica soluzione con lo stesso modello unificato di pagamento F24 utilizzato per pagare le imposte sui redditi. Deve
essere compilata la sezione “ICI E ALTRI TRIBUTI LOCALI” indicando i
seguenti codici:
Codice Ente: sigla della provincia in cui è ubicata la Camera di commercio
destinataria del versamento (per Bologna “BO”).
Codice tributo: 3850
Anno:
2004
È possibile compensare quanto dovuto per il diritto annuale con eventuali crediti vantati per altri tributi e/o contributi.
Importi
– Le imprese individuali iscritte nella sezione speciale (piccoli imprenditori,
imprenditori agricoli), le società semplici agricole e le imprese individuali artigiane annotate nella sezione speciale del Registro delle Imprese versano un di ritto fisso di 80,00 euro;
– le imprese con ragione di società semplice, non agricola, versano un diritto fisso di 144,00 euro;
– le società iscritte nella sezione speciale di cui al comma 2 dell’art. 16
del D.Lgs. 02/02/2001, n. 96, versano un diritto di 170,00 euro;
– per le imprese iscritte nella sezione ordinaria il diritto da versare deve
essere calcolato applicando la tabella che segue, individuando lo scaglione di fatturato corrispondente e seguento lo schema di calcolo. L’importo così calcolato
dovrà essere arrotondato all’unità di euro.
Tabella per il calcolo del diritto
Scaglioni di fatturato dichiarato ai fini IRAP
Aliquota
Importo dovuto per la sede
misura fissa
€ 373,00
oltre € 516.456,90 fino a € 2.582.284,50
0,0070
373 + 0,0070% della parte
eccedente 516.456,90
oltre € 2.582.284,50 fino a € 51.645.689,91
0,0015
517,61 + 0,0015% della parte
eccedente 2.582.284,50
oltre € 51.645.689,91
0,0005
fino a € 516.456,90
1.253,56 + 0,0005% della
parte eccedente 51.645.689,91
(fino ad un massimo di 77.500 euro)
ATTENZIONE: nel caso in cui l’importo calcolato sia superiore all’importo dovuto per la sede per l’anno 2003 incrementato del 6%, le imprese
sono tenute al pagamento dell’importo dovuto per la sede nel 2003 aumentato
solo del 6%.
Nel caso di trasferimento della sede legale o principale in altra provincia in
corso d’anno, il diritto è dovuto alla Camera di commercio ove risulta iscritta
la sede legale o principale al 1o gennaio dell’anno a cui si riferisce.
Le imprese che esercitano attività economica anche attraverso unità locali devono versare (oltre a quanto dovuto per la sede così come sopra indicato/calcolato), per
ciascuna di esse, alla camera di commercio nel cui territorio ha sede l’unità
locale, un diritto pari al 20% di quello dovuto per la sede principale fino ad un massimo di 120,00 euro per singola unità locale. L’importo deve essere arrotondato all’unità di euro.
Le unità locali (comprese le sedi secondarie) di imprese aventi la sede
principale all’estero versano, in favore della camera di commercio ove ha sede
l’unità locale, un diritto di 110,000 euro per singola unità locale.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito Internet della Camera di commercio www.bo.camcom.it nella sezione riservata al diritto annuale.
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COMMERCIO ESTERO
In collaborazione con F.I.N.G. (Federation of Industries of Northern Greece),
Mondimpresa organizza il secondo evento “Doing Business without Borders” che
si terrà a Salonicco, in Grecia, nei giorni 17 e 18 maggio 2004. L’evento s’inserisce
nell’ambito del progetto BO.R.D.E.R. co-finanziato dalla Commissione Europea e
rappresenta il secondo ed ultimo appuntamento di partenariato previsto. Con il
coinvolgimento previsto di circa 500 imprese provenienti sia dai paesi UE che da
quelli dell’Europa centro-orientale, l’evento rappresenta una possibilità d’incontro
per le aziende che operano nelle regioni transfrontaliere e che potranno sfruttare la
presenza di nuove opportunità di mercato che il processo d’allargamento dell’UE
produrrà nei paesi dell’Europa centrale e orientale e che, quindi, sono interessate
a cercare nuovi sbocchi commerciali, partner distributivi e nuove forme di collaborazione.
La manifestazione è aperta a tutte le aziende di produzione, commercio o servizi del settori agro-industriale, tessile, arredamento/interior design, calzaturiero e
ICT. I paesi UE partecipanti all’iniziativa sono: Italia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Olanda, Spagna, mentre i paesi dell’Est sono Bulgaria, Romania e Slovacchia.
Per ogni ulteriore informazione, è possibile consultare il sito Internet: www.euborder.net o contattare direttamente D.ssa Roberta Paravani, Area Cooperazione
Internazionale - Mondimpresa - Tel. 06/77713399 - Fax 06/77713409 - E-mail:
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bolognaeconomica2
7-05-2004
15:07
Pagina 23
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
INDICI
MARZO-APRILE 2004 /
Bolognaeconomica / 23
Il calcolo del valore della lira, marzo 2004
La necessità di trasformare lire di anni passati in moneta attuale ricorre di frequente
nel campo giuridico ed in quello economico-amministrativo. L’esigenza di disporre di
uno “strumento’’ adatto a tale scopo può essere soddisfatta tramite l’utilizzo dei coefficienti di rivalutazione della lira, che figurano nella tavola di seguito riportata. Le serie
dei coefficienti – elaborati sugli indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati (indici che fino al 1967 si chiamavano “costo vita’’) della provincia di Bologna e nazionali – possono interessare magistrati, avvocati, periti estimatori e, più in
generale, quanti si occupano di contratti e controversie giudiziarie in materia economica.
Al momento della risoluzione o della stipulazione dei contratti, infatti, occorre
aggiornare le somme in discussione. Per fare ciò basta moltiplicare le somme stesse per il coefficiente corrispondente al mese e all’anno che interessa.
Dovendo, ad esempio rivalutare a marzo del 2004 una somma di L. 800.000 del
maggio ‘90, si vede che, nella tavola di seguito riportata relativa a marzo 2004 in
corrispondenza del gennaio ‘90, il coefficiente è 1,6017 (rif. a Bologna) o 1,6103
(rif. all’Italia); ne consegue, pertanto, che la somma di cui sopra, rivalutata a marzo
2004 varrà L. 1.281.373 (a) se si utilizza il primo coefficiente o L. 1.288.236 (a) se
si utilizza il secondo, dato l’indice di marzo 2004 pari a 122,4 riferito a Bologna e
122,5 riferito all’Italia.
ANNI
1993
1994
(a) Le somme così rivalutate in Lire, con l’entrata in vigore della nuova moneta, dal mese di gennaio 2002 dovranno essere convertite in Euro: L. 1.281.373 (rif. a Bologna) diventeranno quindi
euro 661,77 e L. 1.288.236 (rif. all’Italia) euro 665,32.
1995
ANNI
MESI
COEFFICIENTI
BO
1987
1988
MESI
ITALIA
gennaio
1,9328
1,9006
febbraio
1,9239
marzo
COEFFICIENTI
BO
1990
ITALIA
COEFFICIENTI
BO
ITALIA
ANNI
1999
MESI
COEFFICIENTI
BO
ITALIA
1,1322
gennaio
1,3581
1,3663
gennaio
1,1229
febbraio
1,3542
1,3610
febbraio
1,1188
1,1301
marzo
1,3502
1,3583
marzo
1,1168
1,1280
aprile
1,3463
1,3531
aprile
1,1137
1,1239
maggio
1,3398
1,3479
maggio
1,1117
1,1218
giugno
1,3346
1,3414
giugno
1,1107
1,1218
luglio
1,3295
1,3363
luglio
1,1097
1,1197
agosto
1,3270
1,3350
agosto
1,1097
1,1197
settembre
1,3244
1,3337
settembre
1,1067
1,1167
1,1146
ottobre
1,3169
1,3249
ottobre
1,1027
novembre
1,3144
1,3186
novembre
1,1017
1,1106
dicembre
1,3132
1,3186
dicembre
1,1007
1,1096
1,1086
gennaio
1,3058
1,3112
gennaio
1,0997
febbraio
1,3021
1,3063
2000
febbraio
1,0948
1,1036
marzo
1,2996
1,3038
marzo
1,0929
1,1006
aprile
1,2960
1,3002
aprile
1,0909
1,0996
maggio
1,2912
1,2954
maggio
1,0870
1,0967
giugno
1,2876
1,2930
giugno
1,0841
1,0928
luglio
1,2864
1,2894
luglio
1,0822
1,0908
agosto
1,2852
1,2870
agosto
1,0822
1,0908
settembre
1,2816
1,2835
settembre
1,0803
1,0889
1,0860
ottobre
1,2746
1,2765
ottobre
1,0775
novembre
1,2722
1,2718
novembre
1,0727
1,0812
dicembre
1,2699
1,2672
dicembre
1,0718
1,0802
1,0755
gennaio
1,2664
1,2626
gennaio
1,0662
febbraio
1,2449
1,2524
2001
febbraio
1,0634
1,0717
marzo
1,2371
1,2424
marzo
1,0634
1,0708
aprile
1,2316
1,2358
aprile
1,0616
1,0671
maggio
1,2251
1,2282
maggio
1,0561
1,0643
giugno
1,2197
1,2218
giugno
1,0552
1,0624
1,0624
gennaio
1,6017
1,6103
1,8936
febbraio
1,5910
1,5994
luglio
1,2197
1,2207
luglio
1,0561
1,9168
1,8867
marzo
1,5864
1,5933
agosto
1,2186
1,2165
agosto
1,0561
1,0624
aprile
1,9115
1,8816
aprile
1,5819
1,5872
settembre
1,2144
1,2133
settembre
1,0552
1,0615
maggio
1,8993
1,8748
maggio
1,5774
1,5827
ottobre
1,2091
1,2070
ottobre
1,0497
1,0588
novembre
1,2017
1,1998
novembre
1,0479
1,0569
dicembre
1,1997
1,1977
dicembre
1,0479
1,0560
1,0515
giugno
1,8941
1,8680
giugno
1,5729
1,5767
luglio
1,8907
1,8629
luglio
1,5715
1,5708
gennaio
1,1953
1,1963
gennaio
1,0426
agosto
1,8856
1,8579
agosto
1,5626
1,5604
febbraio
1,1918
1,1928
febbraio
1,0364
1,0479
settembre
1,8720
1,8446
settembre
1,5582
1,5517
marzo
1,1883
1,1893
marzo
1,0373
1,0452
ottobre
1,8438
1,8283
ottobre
1,5438
1,5388
aprile
1,1803
1,1824
aprile
1,0338
1,0426
novembre
1,8390
1,8235
novembre
1,5338
1,5289
maggio
1,1758
1,1779
maggio
1,0303
1,0408
giugno
1,1758
1,1756
giugno
1,0312
1,0390
dicembre
1,8390
1,8203
dicembre
1,5282
1,5233
luglio
1,1769
1,1779
luglio
1,0303
1,0381
gennaio
1,8309
1,8107
gennaio
1,5060
1,5122
agosto
1,1769
1,1768
agosto
1,0294
1,0364
settembre
1,1657
1,1734
settembre
1,0286
1,0346
1,0320
1991
febbraio
1,8245
1,8059
febbraio
1,4885
1,4986
marzo
1,8165
1,7981
marzo
1,4859
1,4945
aprile
1,8102
1,7918
aprile
1,4806
1,4879
1996
2002
ottobre
1,1635
1,1722
ottobre
1,0251
novembre
1,1613
1,1689
novembre
1,0243
1,0294
dicembre
1,1646
1,1678
dicembre
1,0243
1,0285
1,0242
maggio
1,8008
1,7872
maggio
1,4766
1,4826
gennaio
1,1613
1,1656
gennaio
1,0200
giugno
1,7915
1,7810
giugno
1,4714
1,4747
febbraio
1,1613
1,1644
febbraio
1,0192
1,0225
marzo
1,1613
1,1633
marzo
1,0175
1,0191
aprile
1,1580
1,1622
aprile
1,0141
1,0174
maggio
1,1558
1,1589
maggio
1,0132
1,0166
giugno
1,1558
1,1589
giugno
1,0107
1,0158
1,0132
1997
2003
luglio
1,7915
1,7764
luglio
1,4688
1,4721
agosto
1,7823
1,7688
agosto
1,4637
1,4682
settembre
1,7732
1,7598
settembre
1,4611
1,4617
ottobre
1,7627
1,7464
ottobre
1,4484
1,4503
luglio
1,1558
1,1589
luglio
1,0099
1,4402
agosto
1,1558
1,1589
agosto
1,0091
1,0116
settembre
1,1547
1,1568
settembre
1,0058
1,0091
1,0082
novembre
1989
ANNI
MESI
1,7494
1,7317
dicembre
1,7319
1,7260
gennaio
1,7148
1,7131
febbraio
1,7009
marzo
1,6926
aprile
1,6830
novembre
1,4371
dicembre
1,4322
1,4365
gennaio
1,4127
1,4254
1,6990
febbraio
1,4104
1,4217
1,6907
marzo
1,4021
1,4156
1,6797
1992
aprile
1,3962
1,4096
1998
ottobre
1,1493
1,1535
ottobre
1,0074
novembre
1,1471
1,1502
novembre
1,0049
1,0057
dicembre
1,1471
1,1502
dicembre
1,0049
1,0057
1,0041
gennaio
1,1429
1,1470
gennaio
1,0016
febbraio
1,1354
1,1438
febbraio
1,0008
1,0008
marzo
1,1354
1,1438
marzo
1,0000
1,0000
aprile
1,1344
1,1417
maggio
1,1323
1,1395
maggio
1,6735
1,6729
maggio
1,3892
1,4025
giugno
1,6628
1,6648
giugno
1,3857
1,3978
luglio
1,6615
1,6608
luglio
1,3834
1,3954
giugno
1,1281
1,1385
agosto
1,6589
1,6581
agosto
1,3823
1,3942
luglio
1,1281
1,1385
settembre
1,6523
1,6501
settembre
1,3834
1,3896
agosto
1,1281
1,1374
settembre
1,1260
1,1364
ottobre
1,1271
1,1343
novembre
1,1240
1,1332
dicembre
1,1240
1,1332
ottobre
1,6367
1,6345
ottobre
1,3765
1,3815
novembre
1,6290
1,6280
novembre
1,3686
1,3735
dicembre
1,6164
1,6204
dicembre
1,3686
1,3712
2004