Cinema e Teatro a Castel Masegra

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Cinema e Teatro a Castel Masegra
Nebraska
di Enzo D’Alò
ITALIA, 2012
di Alexander Payne
con Bruce Dern, Will Forte, June Squibb,
Bob Odenkirk, Stacy Keach
U.S.A., 2013
Sondrio è...
Woody Grant ha tanti anni, qualche debito e la certezza di aver
vinto un milione di dollari alla lotteria. Ostinato a ritirare la
vincita in un ufficio del Nebraska, Woody si avvia a piedi dalle
strade del Montana. Fermato dalla polizia, viene ‘recuperato’
da David, figlio minore
occupato in un negozio
di elettrodomestici. Sensibile al desiderio paterno e dopo aver cercato
senza successo di dissuaderlo, decide di accompagnarlo a Lincoln.
Contro il parere della
madre e del fratello
Ross, David intraprende
il viaggio col padre, assecondando i suoi capricci
e tuffandosi nel suo
passato. Nel percorso,
interrotto da soste e intermezzi nella cittadina
natale di Woody, David
scoprirà i piccoli sogni
del padre, le speranze svanite, gli amori mai dimenticati, i nemici mai battuti, che adesso chiedono il conto. Molte birre dopo
arriveranno a destinazione più ‘ricchi’ di quando sono partiti.
estate
Grafica e stampa: Lito Polaris - Sondrio
Geppetto è un bambino dotato
di una vivace fantasia. Quando
diverrà un uomo non perderà
la capacità di guardare oltre
le apparenze e scoprirà nel
ciocco di legno che ha davanti
il burattino da intagliare a cui
darà nome Pinocchio.
Inizia così il film che D’Alò
aveva in mente sin dal 2000 e del quale non riusciva a trovare
la chiave di lettura. Diciamo subito che l’avere alle spalle sul
piano dell’animazione l’edizione disneyana e su un versante
cinematografico la versione di Comencini e quella di Benigni un
suo peso lo ha di certo avuto. D’Alò dichiara che la morte di suo
padre gli ha fornito l’occasione per ripensare al loro rapporto
e per guardare da un punto di vista innovativo al personaggio
di Geppetto. A film completato si può dire che l’operazione sia
riuscita e che l’originalità sul piano narrativo risieda proprio nel
mostrare come Geppetto non abbia mai dimenticato di essere
stato un bambino, conservando intatto uno sguardo carico di
fantasia. A questo si aggiunge una rilettura della Fata Turchina
che non viene vista come un sostituto della figura materna
(come in Comencini) ma si trasforma in un’amica quasi coetanea
di Pinocchio della quale il burattino in fondo si innamora.
D’Alò è un regista di animazione che da sempre è stato attento
alla grafica delle proprie opere offrendo a ogni storia messa in
scena il giusto contesto figurativo. La collaborazione con Lorenzo
Mattotti dà in questa occasione i suoi frutti offrendo all’adulto che
accompagni un bambino in sala il piacere di un segno originale
che non dimentica però i richiami alla storia dell’arte e che non
ha paura di cambiare stile e tecniche quando deve mettere in
scena i sogni. Lucio Dalla ha poi offerto la propria vena eclettica
costruendo una colonna sonora contaminata da stili diversi ma
non contrastanti che il film riconduce ad unità. Il tutto con la
leggerezza che ha sempre contraddistinto il lavoro di D’Alò, un
regista che non rinuncia a cercare la morale nella favola senza
però cadere mai nel moralismo.
CITTÀ DI SONDRIO
CINEMA E TEATRO AL CASTELLO
Pinocchio
Giugno
Luglio
2014
PROGRAMMA
Martedì 1 luglio - ore 21.30
La migliore offerta
di Giuseppe Tornatore
ITALIA, 2012
Martedì 8 luglio - ore 21.30
Tutto sua madre
di Guillaume Gallienne
FRANCIA-BELGIO, 2013
Martedì 15 luglio - ore 21.30
Pinocchio
di Enzo D’Alò
ITALIA, 2012
Martedì 22 luglio - ore 21.30
Nebraska
di Alexander Payne
U.S.A., 2013
INGRESSO LIBERO
In caso di maltempo le proiezioni si terranno
in aree coperte del castello
L’utilizzo del Castello Masegra
per questa iniziativa è stato reso
possibile grazie anche al progetto
Distretti Culturali, ideato, finanziato
e promosso dalla Fondazione Cariplo
per promuovere la valorizzazione
del patrimonio culturale in una
logica di sviluppo del territorio.
La migliore offerta
Tutto sua madre
di Giuseppe Tornatore
con Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Sylvia Hoeks,
Donald Sutherland, Philip Jackson
ITALIA, 2012
di Guillaume Gallienne
con Guillaume Gallienne, André Marcon, Françoise Fabian,
Nanou Garcia, Diane Kruger
FRANCIA-BELGIO, 2013
Virgil Oldman è un sessantenne
antiquario e battitore d’aste di
elevata professionalità. Conduce una vita tanto lussuosa
quanto solitaria. Non ha mai
avuto una donna al suo fianco
e tutta la sua passione è rivolta
all’arte. Fino a quando riceve
un incarico telefonico da Claire,
giovane erede di una ricca famiglia. La ragazza, che vuole venga fatta una valutazione degli
oggetti preziosi che arredano
la sua villa e di cui vuole liberarsi, non si presenta mai agli
appuntamenti. Virgil viene così
attratto da questa committente
nascosta fino al punto di scoprire il suo segreto. Intanto, nel corso dei sopralluoghi, trova nei sotterranei dell’abitazione parti di
un meccanismo che si rivela essere di produzione molto antica.
Jacques de Vaucanson è il primo artista a cui viene riconosciuta
la realizzazione di un automa meccanico perfettamente funzionante. È il riferimento alla sua creatività che costituisce lo
scheletro di questo film di Giuseppe Tornatore che si presenta
al contempo come fruibile da un vasto pubblico e come forse il
più teorico tra tutti quelli girati dal regista.
Guillaume ama sua madre sopra ogni cosa e fino a confondersi
con lei, replicandone i gesti, imitandone la voce, ribadendone il
potere. Inviso al padre e ai fratelli, prepotenti e virili, Guillaume si
convince di essere una ragazza nella solitudine della sua stanza,
dove gli vengono in soccorso la principessa Sissi e l’Arciduchessa
Sofia di Baviera. Cresciuto da ‘diverso’ e rifugiato in un mondo
immaginario, Guillaume parla come una ragazza, si veste come
una ragazza, è delicato come una ragazza, balla la sevillana
come una ragazza. Motivo di imbarazzo per quella famiglia bon
chic bon genre (good style, good class) che vive e si annoia in
un ‘area’ compresa tra Parigi
e Versailles, Guillaume viene
allontanato e costretto in
collegi maschili, dove scopre
a sue spese di essere un
ragazzo. Vittima di un
fraintendimento crudele e
di una valutazione familiare
irrazionale, che lo crescono
femmina e lo qualificano
omosessuale, Guillaume
si abbandona confuso e
umiliato sui lettini di analisti,
psichiatri e ufficiali medici.
Alla ricerca della sua identità
e della sua voce, troverà
il suo posto a tavola e sul
palcoscenico del mondo.
Altri appuntamenti al castello
“CINEMA E ARCHITETTURA” - ore 21.30
Martedì 10 giugno“Perché un film su Michele De Lucchi”,
di Alessio Bozzer, ITALIA 2013
Martedì 17 giugno “Gio Ponti - L’uomo che visse due volte”,
di Marco Poma, ITALIA 2008
Martedì 24 giugno“ Xmas Meier”,
di Ila Bêka e Louise Lemoine, FRANCIA 2013
TEATRO AL CASTELLO - ore 21.00
Sabato 14 giugno“Io sono anaffettivo”,
di Gianluca Moiser,
COMPAGNIA GENTE ASSURDA
Venerdì 18 luglio“Le città invisibili”,
di Italo Calvino,
adattamento teatrale di Marina Petti,
Artisti vari