Funziona l`alleanza comuni-fisco Anche un asilo nido tra gli evasori

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Funziona l`alleanza comuni-fisco Anche un asilo nido tra gli evasori
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12 PRIMO PIANO
IL RESTO DEL CARLINO - LA NAZIONE - IL GIORNO
I ‘FURBETTI’ DELL’EMILIA
I CASI SINGOLARI
Le palestre
Scoperti diversi
ristoranti, agriturismi,
palestre e centri
massaggi travestiti
da Associazioni sportive
dilettantistiche
MERCOLEDÌ 9 GIUGNO 2010
PRIMA IN ITALIA
L’ALLEANZA
NELLA NOSTRA REGIONE
IL 70% DEI CASI SCOPERTI
GRAZIE AGLI ENTI LOCALI
SONO 187 I COMUNI CHE
COLLABORANO CON
L’AGENZIA DELLE ENTRATE
Funziona l’alleanza comuni-fisco
Anche un asilo nido tra gli evasori
Tremila ‘soffiate’ hanno fatto scoprire 5 milioni di tasse non pagate
I comuni
I Comuni più attivi nelle
segnalazioni alla Agenzia
delle entrate sono
Bologna e Carpi. A
Gambettola record
di evasione accertata
La scuola
Un asilo si spacciava per
Circolo senza fini di lucro
e faceva figurare i bimbi
da 1 a 3 anni come soci,
con quota di iscrizione da
700 euro al mese
di MATTEO NACCARI
— BOLOGNA —
Le auto
Numerose anche le
segnalazioni ricavate
dalle multe fatte ad auto
di grossa cilindrate
risultate proprietà di
nullatenenti o quasi
Le case fantasma
Molte le case non
dichiarate al catasto e
ignote al fisco. Scoperto
un bolognese che ne
possiede ben 43 e molte
affittate in nero
UN ASILO nido in piena regola,
a Bologna, spacciato come associazione senza fini di lucro, con soci
bambini da 1 a 3 anni, le cui famiglie pagavano una retta da 700 euro: imponibile evaso 214mila euro. Un circolo culturale nel Ferrarese che in realtà era un ristorante. Ancora, un bolognese con 43
case non dichiarate, molte affittate in nero.
Sono alcuni dei casi concreti dei
risultati del ‘patto’ anti evasione
che coinvolge, in regione, l’Agenzia delle entrate e una sostanziosa
lista di Comuni. Un’intesa — siglata a livello nazionale nel luglio
2009 e che punta a intensificare lo
scambio di informazioni sulle violazioni tributarie tra l’Agenzia e
le amministrazioni — che abbraccia in Emilia Romagna 187 municipi (il 54% del totale) e che vede
sul tavolo 2.993 segnalazioni (in
sostanza le situazioni dubbie indicate dai Comuni), 718 avvisi di accertamento notificati, 22 milioni
e 800mila euro di maggior imponibile, 4 milioni e 900mila euro di
maggiore imposta accertata e circa un milione di euro riscosso.
IL BILANCIO dell’intesa è stato
presentato ieri sotto le Due Torri
da Antonino Gentile, direttore regionale dell’Agenzia delle entrate, che dice soddisfatto: «E’ un
patto di successo». E non potrebbe essere altrimenti visto che al
31 dicembre, in regione era con-
centrato il 70% dei risultati ottenuti a livello nazionale. Tra l’altro, tra fine anno e maggio, c’è stato un balzo in avanti dell’attività
con in salita segnalazioni (più
60%), accertamenti (più 97%),
somme riscosse (più 1.165%). Dato, questo, da non sottovalutare
considerato che il 33% degli incassi finisce nelle casse dei Comuni.
SPULCIANDO tra i dati, emerge come grazie ai ‘municipi spioni’ — che attraverso il personale
attivano i controlli dell’Agenzia
— si sono scoperte evasioni in di-
versi campi: patrimonio e proprietà edilizia (il 68%, sono in genere
immobili non dichiarati), residenze fittizie all’estero (2%), urbanistica e territorio (6%, soprattutto
aree edificabili passate per terreni
agricoli o edifici fatiscenti), beni
indicativi di capacità contribuiva
(20%, in alcuni casi si è partiti da
multe ad auto di grossa cilindrata,
in mano a persone che dichiarano
cifre bassissime), fino a casi di attività commerciali appunto spacciate per associazioni sportive e quindi investite da regimi fiscali vantaggiosi.
ARRESTATI PADRE E FIGLIO
Autori di mille truffe on line
— RIMINI —
SAREBBERO due campani, padre e figlio, di 54 e 26 anni, le
menti della banda che ha messo a segno centinaia di truffe on
line. I due sono stati raggiunti da ordinanze di custodia cautelare
in carcere firmate dal gip di Firenze. Per altre tre persone sono
stati disposti obblighi di dimora. Gli agenti hanno anche sequestrato carte di credito, conti correnti e tre auto di lusso: una Porsche, una Mercedes e una Bmw. In base a quanto ricostruito dagli
investigatori, coordinati dalla procura di Firenze e in collaborazione con la Polposta di Rimini e la gendarmeria di San Marino, i
due mettevano in vendita sui siti internet più conosciuti prodotti
di elettronica. A qualcuno la merce arrivava davvero, soprattutto
per guadagnare ‘feedback’ positivi, ma a molti altri no.
Un migliaio le denunce presentate in tutta Italia, anche se i truffati sarebbero molti di più. L’accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Gli obblighi di dimora riguardano due
russe e una romena, che avrebbero fatto da ‘prestanome’, per inserire gli annunci in rete.
IN CIMA alla classifica delle segnalazioni, e quindi nella scala
dei municipi ficcanaso, svetta Bologna (607), poi Carpi (269) e Rimini (256). A livello provinciale,
esulta Modena (1102), con Parma
ultima (6). Sempre Bologna guida
anche la graduatoria delle maggiori imposte accertate (un milione e
637mila euro), seguita dalla cesenate Gambettola (519mila euro) e
dalla modenese Concordia sulla
Secchia (388mila euro). Ancora,
tra le province la medaglia d’oro è
ancora di Modena (un milione e
921mila euro), con Ravenna in
fondo (8.992 euro) prima solo di
Parma (885 euro). Infine, per
quanto riguarda le somme riscosse la spunta Bologna (404mila euro), incalzata da Soliera (253mila
euro) e Castelfranco Emilia
(210mila euro).
COME non notare, quindi, che
spesso le piccole realtà si ricavano
un posto al sole, con risultati migliori delle grandi. «E’ vero — osserva Gentile — alcuni comuni
piccoli rispondono meglio dei capoluoghi, ci vuole cultura amministrativa e collaborazione attiva
fra i diversi enti». Si può fare di
più, insomma. Ad esempio la
giunta di Ravenna, nota il direttore, «ha appena approvato una delibera con cui stanzia 65mila euro
per potenziare gli strumenti informatici dell’ufficio tributi». Come
dire: pian piano tutti stanno cercando la strada per migliorarsi
nell’attività di segnalazione.