Informazioni Sanitarie per il viaggiatore internazionale

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Informazioni Sanitarie per il viaggiatore internazionale
Informazioni Sanitarie
per il viaggiatore internazionale
Il documento è stato estratto dal volumetto omonimo redatto dall'associazione di volontariato CIVS, Comunità Impegno Servizio Volontario Corso Chieri 121/610132 TORINO e allegato al periodico VOLONTARI PER LO SVILUPPO
Il contenuto ha il solo scopo di fornire alcune indicazioni di carattere generale.
Non sostituisce né integra il parere del medico di base o le indicazioni delle ASL, che sono vincolanti.
I Concetti
In generale, il rischio di ammalarsi durante un viaggio dipende dalle aree del mondo che si visitano. I
viaggiatori che si recano in paesi in via di sviluppo sono più a rischio.
Coloro che si recano nelle principali località turistiche ed effettuano itinerari che non includono escursioni o
permanenze in aree rurali sono meno esposti a rischi dovuti a cibi e bevande di dubbia qualità, anche se
probabilmente si divertono meno.
I viaggiatori che visitano piccole città al di fuori dei soliti itinerari turistici, che trascorrono estesi periodi di
tempo in villaggi o aree rurali, o che hanno prolungati contatti con la popolazione locale sono a maggior rischio
di acquisire malattie infettive. Di conseguenza, per queste persone si raccomandano iniezioni di richiamo o dosi
addizionali di alcuni vaccini o altre misure di profilassi.
Non diventate paranoici! Quanto riportato in queste pagine non deve indurre il viaggiatore a ponderare a
fondo ogni sua scelta o a rifuggire il cibo tradizionale dei luoghi che visita; il nostro pianeta ha una tale
variabilità geografica che non è possibile fornire dati puntuali su ogni località. Le informazioni devono essere
applicate in quei casi dove un minimo di attenzione si renda necessaria o dove le più elementari norme sanitarie
mancano. Non ci sono zanzare portatrici di malaria ovunque, così come poche sono le aree in cui si rischia di
incappare in cibo avariato o in acqua infetta.
Preparare il viaggio: cosa fare.
Alcune misure di protezione personale e specifiche misure preventive nei confronti di particolari malattie
richiedono un certo periodo di tempo per essere efficaci, per cui bisogna programmarle con adeguato anticipo.
In particolare si raccomanda di consultare il proprio medico o l'ASL (se nella vostra ci sono persone
competenti ma soprattutto disponibili... A me hanno fatto consultare il manuale medico!) almeno due mesi
prima della partenza per programmare il calendario di eventuali vaccinazioni o profilassi.
I viaggiatori che usano abitualmente medicinali devono portarne con sè una scorta sufficiente per tutta la durata
del viaggio poiché può essere difficile reperirli all'estero. Portare inoltre un disinfettante cutaneo e materiale
da medicazione (garze, cerotti, bende), un analgesico-antipiretico (Aspirina, Tachipirina, ecc.), un antibiotico
a largo spettro (Bactrim, Amoxicillina, ecc.) e una pomata antistaminica.
A seconda della destinazione sono inoltre necessari: crema per la protezione solare, repellente per insetti,
antimalarici, sali per la reidratazione orale, diuretici (per i viaggi ad alta quota), soluzioni per potabilizzare
l'acqua. Per i dettagli leggere le relative sezioni.
Per coloro che usano occhiali è consigliabile portarne un paio di riserva. Se si prevede di aver bisogno di
iniezioni, è consigliabile avere delle siringhe monouso.
Situazioni particolari.
Soggiorno prolungato
I consigli dati per i viaggi brevi sono validi anche per soggiorni prolungati (oltre i 3 mesi) ma non sempre sono
sufficienti. Ciascun caso dovrebbe essere esaminato individualmente.
Alcune vaccinazioni possono essere necessarie in certe circostanze. Si devono considerare la durata del viaggio
e l'itinerario previsto per quanto riguarda la profilassi antimalarica. La trasmissione della malattia può essere
stagionale e, nelle aree dove non è continua, il viaggiatore può fare a meno della profilassi per un certo periodo.
Gravidanza
Durante la gravidanza non è in genere controindicato viaggiare, ma si corrono certi rischi. In particolare, se
possibile, è sconsigliato recarsi in zone malariche.
I voli aerei non sono consigliati durante l'ultimo mese di gravidanza e nella settimana seguente il parto. Le linee
aeree non accettano passeggere oltre la 36esima settimana di gravidanza.
La somministrazione di vaccini vivi è generalmente controindicata in gravidanza. I rischi e i benefici devono
comunque essere valutati singolarmente. La vaccinazione contro la Febbre Gialla è possibile dopo il sesto mese
di gravidanza se giustificata dal punto di vista epidemiologico. L'immunizzazione contro la Poliomielite con
vaccino orale non è controindicata. Per la profilassi antimalarica, leggere la sezione dedicata.
Bambini
I bambini in generale si adattano meglio degli adulti ai cambiamenti climatici e di fuso orario. Comunque la
loro resistenza alle malattie è minore. Un bambino si può disidratare gravemente in poche ore. I viaggi aerei
sono sconsigliati per i bambini con meno di una settimana di età.
I bambini possono essere vaccinati contro la Febbre Gialla a partire dai 6 mesi di età. Bisogna fare particolare
attenzione ai bambini che non sono completamente vaccinati contro il morbillo. Il morbillo è ancora comune in
molti paesi e viaggiare in aree densamente popolate ne favorisce la trasmissione.
La profilassi antimalarica è molto importante nei bambini. Clorochina, proguanile e chinino possono essere dati
senza problemi. Evitare la puntura di zanzare è altrettanto cruciale, visto che è relativamente facile proteggere i
bambini piccoli usando zanzariere adeguate.
Per i bambini con pelle sensibile, l'irritazione da calore può essere alleviata usando borotalco, facendo bagni
quotidiani e usando indumenti di cotone non aderenti.
Malattie croniche e altri problemi di salute
Né le malattie croniche, né la tarda età sono una controindicazione assoluta ai viaggi all'estero. I climi caldi
possono peggiorare le malattie cardiache e del sistema digerente, ma possono migliorare i dolori reumatici e le
infezioni croniche dell'apparato respiratorio.
Insufficienza cardiaca, infarto, o ictus recente, angina pectoris, disordini del ritmo cardiaco, pressione massima
del sangue sopra i 200, grave anemia, disordini mentali acuti, epilessia, e qualsiasi grave ed acuta malattia
infettiva sono controindicazioni per i viaggi in aereo.
La strumentazione a bordo degli aerei può creare interferenze con il funzionamento dei peacemaker.
Passeggeri con reumatismi, artrite, vene varicose o stasi venosa possono provare fastidi nei viaggi aerei lunghi.
È importante che i viaggiatori con malattie croniche siano informati sulle strutture sanitarie presenti nei Paesi in
cui si recano.
Controllo medico dopo il rientro.
L'esame medico non è necessario dopo un breve viaggio senza problemi o se il viaggiatore ha sofferto di
disturbi lievi e passeggeri (diarrea del viaggiatore, raffreddore). È invece necessario se si sono manifestati
febbre, diarrea, vomito, ittero, problemi urinari, infezioni cutanee o genitali durante il viaggio o nelle settimane
seguenti il rientro.
Le persone che soffrono di malattie croniche dovrebbero comunque consultare il loro medico per un check-up.
Un controllo medico è inoltre consigliato dopo lunghe permanenze all'estero. Alcune malattie non si
manifestano immediatamente ma possono comparire dopo un certo periodo di tempo. I viaggiatori che si
ammalano dopo il loro ritorno devono consultare il loro medico e avvertirlo del loro viaggio all'estero.
Assistenza sanitaria all'estero.
A parte nei Paesi della Comunità Europea e in quelli che hanno stipulato un accordo con l'Italia (informarsi
presso la propria Azienda Sanitaria Locale), nel resto del mondo le prestazioni sanitarie sono a pagamento. In
alcuni Paesi, anche tropicali, l'assistenza è affidabile e di buon livello, in altri Paesi è praticamente inesistente.
Può essere opportuno stipulare una assicurazione privata temporanea che copra o integri le eventuali spese
sanitarie sostenute all'estero. Molte di queste assicurazioni prevedono anche il rimpatrio che si può rendere
necessario in caso di problemi seri.
Fonti di informazione.
Ulteriori informazioni a proposito di vaccinazioni, profilassi e precauzioni da prendere in caso di viaggi in
Paesi tropicali, possono essere ottenute dall'Ufficio di Igiene e Profilassi della propria ASL.
Informazioni On-Line (in inglese) possono essere ottenute dal Centre for Desease Control (CDC) di Atlanta,
USA. In caso di malaria, al rientro del viaggio, consultare il proprio medico curante o rivolgersi alle
Cliniche e Reparti di malattie infettive del proprio ospedale.
Vaccinazioni
Introduzione
Bisogna distinguere tra le vaccinazioni richieste per legge da alcuni Paesi per poter entrare nel loro territorio e
le vaccinazioni non obbligatorie, ma consigliate come misura di protezione individuale.
Con un certo anticipo sulla partenza bisogna consultare il proprio medico o ASL per stabilire di comune
accordo un calendario di vaccinazione tenendo conto della destinazione prevista e del tempo disponibile e
valutare le eventuali controindicazioni alla vaccinazione.
Vaccinazioni Obbligatorie
La vaccinazione contro la Febbre Gialla è l'unica prevista dal regolamento Sanitario Internazionale. Molti
Paesi richiedono un valido Certificato Internazionale di Vaccinazione (CIV) per permettere l'ingresso a
viaggiatori provenienti da Paesi in cui la Febbre Gialla è presente o che sono transitati da tali Paesi. D'altra
parte la vaccinazione contro la Febbre Gialla è fortemente consigliata per coloro che effettuano viaggi al di
fuori delle aree urbane in Paesi in cui è presente tale malattia.
Il CIV è valido solamente se è rilasciato da un Centro di Vaccinazione ufficiale autorizzato dal Ministero della
Sanità. In generale tali Centri sono presso gli uffici di Igiene e Profilassi Provinciali.
Il certificato è valido per 10 anni a partire da 10 giorni dopo la vaccinazione. Se una persona viene vaccinata
entro i 10 anni, la validità è estesa per ulteriori 10 anni a partire dal giorno della rivaccinazione.
Viaggiatori che non possono esibire un valido CIV contro la Febbre Gialla al momento di entrare in un Paese
che lo richiede possono dover sottostare alla vaccinazione e/o all'isolamento. Alcuni possono vedersi negare
l'ingresso. Non è richiesta alcuna vaccinazione per rientrare in Italia.
Alcuni Paesi richiedono il CIV solo per i viaggiatori provenienti da Paesi e aree in cui la Febbre Gialla è
presente. La seguente tabella elenca tali Paesi. Poiché tale elenco subisce periodiche modifiche, è importante
avere informazioni aggiornate per poter stabilire se la vaccinazione è necessaria. Il Centre for Desease Control
(CDC) di Atlanta, USA pubblica ogni 15 giorni il "Summary of Health Information for International Travel
(Blue Sheet)" in cui viene aggiornata la lista dei Paesi.
Paesi in cui è presente la Febbre Gialla
AFRICA
Angola
Cameroun
D.R. Congo
Ghana
Kenya
Mauritania
Rwanda
Sudan
Uganda
AMERICA
Belize
Costa Rica
Guyana Francese
Perù
Benin
Chad
Etiopia
Guinea
Liberia
Niger
S. Tome & Principe
Somalia
Zambia
Burkina Faso
Congo
Gabon
Guinea-Bissau
Malawi
Nigeria
Senegal
Tanzania
Burundi
Costa d'Avorio
Gambia
Guinea Equatoriale
Mali
Rep. Centrafricana
Sierra Leone
Togo
Bolivia
Equador
Honduras
Suriname
Brasile
Guatemala
Nicaragua
Trinidad & Tobago
Colombia
Guyana
Panama
Venezuela
Vaccinazioni e Profilassi Consigliate
In Italia, durante l'infanzia, vengono di norma praticate le vaccinazioni obbligatorie contro poliomielite,
difterite, tetano, epatite B e consigliate contro pertosse, morbillo e rosolia.
La maggior parte dei viaggiatori non ha probabilmente bisogno di vaccinazioni o profilassi addizionali se le
vaccinazioni di "routine" sono aggiornate. Se, però, una persona non ha un'adeguata protezione contro le
precedenti malattie, dovrebbe comunque provvedere a vaccinarsi in base alla propria età ed all'attuale stato
immunitario, sia che preveda di fare un viaggio in zone a rischio sia che pensi di passare le vacanze in casa
propria.
Alcune vaccinazioni non sono richieste dal Regolamento Sanitario Internazionale ma sono raccomandate per
proteggere la salute dei viaggiatori. Per alcune malattie non esistono vaccini, per cui è necessario assumere
farmaci profilattici e/o prendere alcune precauzioni.
Di seguito sono elencate le principali vaccinazioni consigliate. Vedi le singole malattie per maggiori dettagli.
Per quanto riguarda le precauzioni e le controindicazioni alle vaccinazioni, o le vaccinazioni in bambini sotto i
due anni di età, consultare il proprio medico o la propria ASL.
Epatite A
Da considerare per tutti i viaggiatori eccetto coloro che si recano in Europa Occidentale, USA, Giappone,
Australia, Nuova Zelanda o Canada.
Al momento è in corso una campagna di sensibilizzazione da parte delle autorità sanitarie italiane in favore
della vaccinazione contro l'Epatite A. Poiché l'Epatite A è presente anche in Italia ed esiste un vaccino
altamente efficace, si raccomanda caldamente di praticare la vaccinazione anche se non si prevedono viaggi
all'estero.
Epatite B
Da considerare per viaggiatori con soggiorno prolungato (più di 6 mesi) in aree a media o alta prevalenza e, in
caso di soggiorno breve, per coloro che possono venire a contatto con sangue e altri liquidi organici (personale
sanitario) se non sono stati vaccinati in precedenza.
Encefalite Giapponese
In generale da considerare per viaggiatori che si recano per 30 o più giorni in aree a rischio in Asia, India e
Pacifico Occidentale.
Meningite
Da considerare se si viaggia tra dicembre e giugno in Paesi compresi nella "Meningitis Belt" e, durante tutto
l'anno, per chi si reca in Burundi, nella regione di Delhi in India, Kenya, Mongolia, Nepal, Arabia Saudita e
Tanzania.
Febbre Tifoide
Da considerare per i viaggiatori che risiedono per 6 settimane o più in aree con scarsa igiene.
Epatite Virale A
L'epatite virale A è presente in tutto il mondo. La trasmissione avviene principalmente attraverso la
contaminazione di cibo e bevande. Il rischio di infettarsi in un Paese con scarsa igiene è di circa 1% per mese di
soggiorno. Il rischio di infezione aumenta con la durata del viaggio ed è massimo per coloro che vivono o
visitano aree rurali o mangiano e bevono frequentemente in ambienti con scarsa igiene. Comunque, molti casi
di epatite virale A si verificano nei viaggiatori che effettuano itinerari turistici normali. Nei Paesi tropicali i
viaggiatori dovrebbero minimizzare il rischio di epatite A e di altre infezioni intestinali cercando di evitare cibi
e bevande potenzialmente contaminate.
In caso di infezione, dopo un periodo di incubazione di circa 1 mese (2-7 settimane), insorgono febbre,
malessere, nausea e ittero. La guarigione avviene in circa un mese. Alcuni adulti e la maggior parte dei bambini
non manifesta alcun sintomo. La guarigione dall'epatite A conferisce un'immunità che dura tutta la vita.
La somministrazione del vaccino contro l'epatite A o l'uso delle immunoglobuline (IG) viene consigliato per
tutte le persone che viaggiano o lavorano in Paesi a media o alta endemicità.
La vaccinazione è preferibile per i bambini sopra i 2 anni di età, gli adolescenti e gli adulti che prevedono di
viaggiare ripetutamente o di risiedere per lunghi periodi in aree a rischio.
Le immunoglobuline sono consigliate per i viaggiatori con meno di 2 anni di età e per persone di qualsiasi età
che necessitano di protezione per un breve periodo. I viaggiatori che sono allergici a componenti del vaccino o
che comunque scelgono di non essere vaccinati, dovrebbero ricevere una singola dose di immunoglobuline che
conferisce una buona protezione contro l'epatite A per circa 3 mesi.
Una persona è protetta a partire da 4 settimane dopo la prima dose di vaccino, anche se una seconda dose a 6-12
mesi di distanza è necessaria per assicurare una protezione a lungo termine. Poiché la protezione può non essere
completa nelle prime 4 settimane susseguenti alla vaccinazione, le persone che si recano in aree a rischio meno
di 4 settimane dopo la dose iniziale dovrebbero ricevere anche le immunoglobuline, iniettate in una diversa
parte del corpo.
I rischi derivanti dalla vaccinazione in gravidanza devono essere misurati contro quelli di contrarre l'epatite.
Consultare il proprio medico o l'ASL.
Epatite Virale B
Per i viaggiatori internazionali il rischio di infezione con il virus dell'epatite B (HBV) in genere è basso. HBV
si trasmette principalmente tramite attività in cui si verifica uno scambio di sangue o di emo-derivati e tramite
attività sessuali tra una persona infetta e una suscettibile.
In caso di infezione, dopo un periodo di incubazione di circa 4 mesi (1-6 mesi), insorgono febbre, malessere,
scarso appetito, nausea e ittero. La mortalità è intorno all'1-2%. Circa il 10% degli adulti e il 35% dei bambini
diventa portatore cronico ed è a rischio di sviluppare insufficienza epatica e tumore del fegato.
La vaccinazione contro l'epatite B è al momento consigliata per tutti coloro che lavorano in campo sanitario
(medico, dentistico, laboratoristico o altri) o per i viaggiatori che prevedono di risiedere per più di 6 mesi in
Paesi a rischio. Può altresì essere presa in considerazione per persone che prevedono di avere contatti sessuali
con la popolazione locale, e per coloro che probabilmente utilizzeranno servizi medici, dentistici o altro
(agopuntura, tatuaggi, iniezioni) in strutture locali durante la loro permanenza.
Febbre Tifoide
La Febbre Tifoide è trasmessa tramite cibo e bevande contaminate. I sintomi includono febbre, rash cutanei,
mal di testa e anemia. Malgrado sia un'infezione intestinale, la diarrea è poco comune.
La vaccinazione è consigliata per i viaggiatori che si recano in zone a rischio (Asia, Africa e America Latina)
che hanno una prolungata esposizione a cibo e bevande potenzialmente contaminate. La vaccinazione è
particolarmente raccomandata per coloro che si recano in piccole città, villaggi e zone rurali al di fuori dei soliti
itinerari turistici. Poiché il vaccino è efficace solo nel 50-80% delle persone, è comunque necessario prestare
attenzione alla scelta dei cibi e delle bevande.
La vaccinazione con vaccino orale dovrebbe essere posposta di 24 ore se la persona prende antibiotici,
immunoglobuline, antimalarici (eccetto la clorochina) o altri vaccini virali.
È preferibile evitare la vaccinazione in gravidanza, in caso di malattia febbrile e se ci sono state gravi reazioni
sistemiche ad una precedente vaccinazione.
Il vaccino orale non dovrebbe essere usato in persone con ridotta immunità.
Febbre Gialla
La Febbre Gialla è una malattia virale trasmessa dalle zanzare e presente solamente in alcune parti dell'Africa e
del Sud America; è rara nei viaggiatori, però un certo numero di Paesi richiede il certificato di vaccinazione
contro la Febbre Gialla per i viaggiatori provenienti da Paesi in cui la malattia è presente.
Alcuni Paesi africani richiedono il certificato per tutti i viaggiatori in arrivo (vedi tabelle).
La vaccinazione è fortemente consigliata per quei viaggiatori che si recano in zone rurali in Paesi in cui è
presente la malattia. Negli ultimi anni ci sono stati dei casi mortali di Febbre Gialla tra turisti non vaccinati. La
vaccinazione assicura una protezione pressoché totale, mentre la mortalità per Febbre Gialla può raggiungere il
60% tra coloro che si ammalano. La malattia varia in gravità: da sintomi simili all'influenza a grave epatite e
sindrome emorragica spesso mortale.
La vaccinazione è controindicata nei bambini di età inferiore ai 9 mesi, alle donne in gravidanza, in caso di
allergia alle uova o alla neomicina e in caso di immunità alterata.
I viaggiatori in aree endemiche devono, inoltre, cercare di minimizzare l'esposizione alla puntura di zanzare.
Malattie Trasmesse Sessualmente
Il rischio di malattie trasmesse sessualmente (MTS) è molto alto in alcune parti del mondo e una discreta
porzione di tali malattie viene contratta durante i viaggi internazionali.
Il virus dell'immunodeficienza umana (HIV) che causa l'AIDS è diventato un problema sanitario globale e la
prevalenza dell'infezione da HIV in molte popolazioni continua a crescere.
Oltre alla trasmissione tramite rapporti sessuali (eterosessuali o omosessuali — vaginali, anali o orali),
l'infezione può essere trasmessa tramite sangue o aghi contaminati. Questo vale anche per l'Epatite B e la
Sifilide.
Le infezioni batteriche (Gonorrea, Sifilide, Clamidia, Cancroide) possono essere curate, anche se, in molte parti
del mondo, tali batteri stanno diventando sempre più resistenti alla penicillina e agli altri antibiotici.
Per le infezioni virali trasmesse sessualmente (Epatite B, Herpes Genitale, Verruche Genitali) non esiste una
cura efficace, così come non esiste per l’AIDS che è sempre mortale. L'Epatite B è l'unica MTS per cui esiste
un vaccino efficace.
Le misure per prevenire le MTS sono le stesse sia all'estero che nel proprio Paese. Può essere rischioso avere
rapporti sessuali con partner molteplici o con persone che hanno molti partner (donne e uomini che si
prostituiscono o che comunque sono disponibili a praticare sesso con i turisti). Non è possibile giudicare
l'apparenza, la maggior parte delle persone infette appare in buona salute e non presenta segni di malattie.
I viaggiatori che desiderano evitare qualsiasi possibilità di infezione devono astenersi da rapporti sessuali con
persone a rischio.
In caso contrario, gli uomini dovrebbero sempre usare il preservativo per tutta la durata del rapporto e le donne
dovrebbero accertarsi che il proprio compagno ne usi uno.
Chiunque abbia avuto un rapporto a rischio e manifesti perdite vaginali o uretrali o una lesione genitale o dolori
pelvici, deve cessare ogni attività sessuale e consultare un medico. Poiché le MTS sono spesso asintomatiche,
specie nelle donne, chiunque abbia avuto rapporti a rischio deve consultare il proprio medico a proposito della
opportunità di effettuare esami per accertare una possibile infezione.
Meningite
La Meningite Meningococcida è trasmessa da persona a persona tramite le secrezioni respiratorie.
Di solito causa una meningite con mal di testa, febbre, rigidità del collo e stato mentale alterato.
La vaccinazione contro la meningite è obbligatoria solamente per coloro che si recano in pellegrinaggio alla
Mecca. Nell'Africa sub-Sahariana sono frequenti epidemie di Meningite durante la stagione secca (dicembregiugno) particolarmente nelle aree di savana che si estendono dal Mali all'Etiopia (meningitis belt). La
Meningite in viaggiatori internazionali è molto rara.
Comunque, coloro che si recano in tali aree durante la stagione secca si dovrebbero vaccinare, particolarmente
se hanno prolungati contatti con la popolazione locale.
Epidemie di Meningite sono state segnalate anche in Kenya, Tanzania, Burundi e Mongolia; anche i viaggiatori
che si recano in queste aree dovrebbero essere vaccinati. La protezione dura circa 2 anni. Il vaccino non è
efficace nei bambini sotto i due anni ed è controindicato in gravidanza.
Encefalite Giapponese
L'Encefalite Giapponese (EG) è una encefalite virale, comune in Asia, trasmessa dalle zanzare.
La trasmissione è stagionale (estate e autunno) ed è presente nelle regioni temperate della Cina, Giappone,
Corea e nell'est della Russia. La maggior parte delle infezioni è asintomatica, ma tra i pazienti che sviluppano la
malattia, la mortalità può raggiungere il 30%.
I viaggiatori che risiedono per estesi periodi in zone rurali sono a rischio. I viaggiatori che si dedicano ad
attività all'aperto o sono esposti alle zanzare nelle ore serali e notturne, come cicloturismo, campeggio o certe
attività professionali possono essere a rischio anche se la permanenza è breve. Prendere le precauzioni
consigliate per evitare le zanzare.
La vaccinazione contro la EG può essere presa in considerazione da coloro che prevedono di vivere in aree
dove la EG è endemica o epidemica.
I viaggiatori a breve termine (meno di 30 giorni), specialmente se limitano la loro permanenza alle principali
zone urbane sono a basso rischio e non necessitano di vaccinazione.
La vaccinazione dovrebbe essere evitata in gravidanza, poiché possono insorgere serie manifestazioni
allergiche sino a due settimane dopo una dose di vaccino, si consiglia di effettuare la vaccinazione almeno due
settimane prima della partenza.
Rabbia
La rabbia è quasi sempre trasmessa da morsi di animali infetti che introducono il virus nella ferita.
I viaggiatori a rischio includono escursionisti, veterinari, speleologi e coloro che maneggiano animali.
Possono essere a rischio anche coloro che risiedono per più di 6 mesi in Paesi altamente endemici per la
malattia come il Messico, El Salvador, Guatemala, Perù, Colombia, Ecuador, India, Nepal, Filippine, Sri Lanka,
Thailandia e Vietnam.
Il periodo di incubazione varia da diverse settimane a un anno. Raramente possono passare diversi anni prima
che la malattia si manifesti. I sintomi includono: agitazione, idrofobia, paralisi e collasso.
Una volta che si manifestano i sintomi, la sopravvivenza è molto rara.
I viaggiatori dovrebbero evitare di giocare o accarezzare animali domestici ed evitare qualsiasi contatto con
quelli selvatici.
Qualsiasi morso o graffio di animale deve essere subito pulito accuratamente con abbondante acqua e sapone;
ciò riduce notevolmente il rischio di infezione. Coloro che possono essere stati esposti alla rabbia devono
consultare immediatamente le autorità sanitarie locali.
La vaccinazione contro la rabbia può essere indicata per veterinari, coloro che si occupano di animali, biologi e
laboratoristi.
Schistosomiasi
I Paesi in cui è presente la schistosomiasi includono: Brasile, Egitto, la maggior parte dell'Africa sub-sahariana,
il sud della Cina, Filippine e sud-est asiatico.
Coloro che guadano, nuotano o si bagnano in acque dolci contaminate rischiano di infettarsi.
Non ci si può infettare bagnandosi in acque salate (mare, oceano).
Poiché non è possibile stabilire se l'acqua è infestata o no, è meglio evitare di bagnarsi in acque dolci in zone
rurali dove la malattia è endemica.
Poliomielite
Sebbene la vaccinazione abbia praticamente eliminato la poliomielite in Europa occidentale, USA, Canada,
Australia, Giappone, e Nuova Zelanda, la malattia è ancora presente in molti Paesi tropicali e sub-tropicali. La
trasmissione è oro-fecale.
I viaggiatori che si recano in Paesi dove la poliomielite è presente sono a rischio e dovrebbero essere
immunizzati. Le persone non vaccinate o parzialmente vaccinate dovrebbero completare la serie primaria di
vaccinazione.
Coloro che sono stati vaccinati in passato dovrebbero ricevere una dose di richiamo se l'ultima dose risale a
più di 10 anni prima.
Per quanto riguarda le precauzioni e le controindicazioni alla vaccinazione consultare il proprio medico o un
Centro di Vaccinazione.
Tetano
L'infezione si acquisisce tramite ferite che vengono contaminate con spore batteriche presenti nel suolo e
nell'ambiente.
Entro due settimane dall'infezione, la persona incomincia a manifestare una rigidità dei muscoli della mascella
che progredisce in spasmo. In seguito, si verifica lo spasmo degli altri muscoli che può provocare fratture e
paralisi respiratoria. L'esito è spesso mortale.
Tutte le ferite devono essere immediatamente pulite e disinfettate. Il vaccino conferisce un'immunità di lunga
durata.
Tutti i viaggiatori dovrebbero essere immunizzati contro il tetano.
Coloro che in passato hanno ricevuto la serie primaria di vaccinazione, dovrebbero ricevere una dose di
richiamo se sono passati più di 10 anni dall'ultima vaccinazione.
Encefalite da Zecche
L'encefalite da zecche è un'infezione virale del sistema nervoso centrale trasmessa dal morso di certe zecche
infette, di solito in persone che si recano in boschi, prati e pascoli. La malattia si può anche contrarre
consumando alimenti prodotti con latte non pastorizzato proveniente da bovini, ovini e caprini infetti.
Il rischio per i viaggiatori che non visitano zone forestali o non consumano alimenti prodotti con latte non
pastorizzato è minimo.
Rosolia
L'infezione, se contratta nei primi mesi di gravidanza, provoca un'elevata percentuale di aborti e di
malformazioni nel feto.
Il rischio di infezione nei Paesi tropicali può essere elevata per tutti i viaggiatori, ed in particolare le donne in
età fertile, dovrebbero essere vaccinati contro la rosolia se non sono già immuni.
Il vaccino non deve essere somministrato a donne gravide e bisogna evitare di restare incinte nei tre mesi
successivi alla vaccinazione.
Per quanto riguarda altre precauzioni e le controindicazioni alla vaccinazione consultare il proprio medico o un
Centro di Vaccinazione.
Morbillo, Parotite e Difterite
Poiché il rischio di esposizione in Paesi tropicali o nei Paesi dell'ex Unione Sovietica può essere alto, i
viaggiatori che si recano in tali Paesi sono caldamente consigliati di vaccinarsi contro tali malattie se non sono
immuni.
In genere una persona può considerarsi immune se ha contratto la malattia o ha ricevuto la serie completa di
vaccinazione in passato.
Per quanto riguarda le precauzioni e le controindicazioni alle precedenti vaccinazioni consultare il proprio
medico o un Centro di Vaccinazione.
I Comportamenti
Rischi derivanti da cibi e bevande
Bevande
L'acqua adeguatamente bollita o trattata con iodio o cloro è relativamente sicura da bere. Comunque, il solo
trattamento con cloro può non uccidere alcuni organismi, per cui in aree senza acqua potabile o dove l'igiene è
scarsa, le sole bevande sicure sono quelle preparate con acqua bollita (tè e caffè), bibite gassate e succhi di
frutta in bottiglia o lattina (inclusa l'acqua minerale), birra e vino. Quando l'acqua è contaminata, anche il
ghiaccio può esserlo e non dovrebbe essere usato. Si dovrebbe inoltre evitare di lavarsi i denti con acqua non
sicura.
Far bollire l'acqua è senza dubbio il miglior modo per renderla potabile. L'acqua deve bollire per almeno tre
minuti e lasciata raffreddare a temperatura ambiente.
L'aggiunta di un pizzico di sale, o travasare l'acqua diverse volte da un contenitore all'altro ne migliora il gusto.
Se non è possibile bollire l'acqua, una valida alternativa è disinfettarla con tintura di iodio, cloro o altri
disinfettanti specifici che possono essere acquistati in farmacia o nei negozi sportivi. Seguire le istruzioni sulla
confezione.
Se l'acqua è torbida la quantità di disinfettante deve essere raddoppiata; se l'acqua è molto fredda si deve
cercare di riscaldarla oppure prolungare il tempo di contatto. L'acqua torbida dovrebbe essere filtrata attraverso
un pezzo di stoffa prima di essere bollita o trattata.
Il cloro, in varie preparazioni, può anche essere usato per disinfettare l'acqua. Comunque, la sua attività
germicida varia molto a seconda del pH, temperatura e contenuto organico dell'acqua da purificare, per cui è
meno affidabile dello iodio.
In commercio ci sono una varietà di filtri per rendere l'acqua potabile. Al momento non ci sono prove
sufficienti che funzionino per cui non sono raccomandabili.
Per il trattamento dell'acqua con Tintura di Iodio aggiungere 5 gocce di Tintura di Iodio al 2% per litro di
acqua (10 gocce se l'acqua è torbida). Lasciate riposare per 30 minuti. Se l'acqua è torbida o molto fredda,
aspettare 3-4 ore prima di berla.
Cibo
Per evitare malattie il cibo deve essere scelto con cura. Tutto il cibo crudo è soggetto a contaminazione.
Particolarmente nelle aree dove l'igiene è scarsa, i viaggiatori dovrebbero evitare insalate, verdure crude, latte
non pastorizzato e prodotti caseari (formaggio) e consumare solamente cibo che è stato cotto ed è ancora caldo
o frutta che è stata pelata dal viaggiatore stesso.
Tenere sempre presente il seguente detto: "Cuocilo, pelalo o lascialo stare".
Carne, pesce e frutti di mare crudi o poco cotti possono contenere vari patogeni intestinali. Analogamente, piatti
contenenti uova crude o poco cotte come maionese fatta in casa, alcune salse e dessert (mousse, gelati) possono
essere contaminati.
Il latte non pastorizzato dovrebbe essere bollito prima di berlo.
Il cibo cotto che è stato conservato a temperatura ambiente costituisce uno dei rischi maggiori poiché i batteri
possono moltiplicarsi in esso e dovrebbe essere accuratamente riscaldato prima di consumarlo.
Alcune specie di pesci (es. barracuda, pesce palla, ecc.) e di frutti di mare possono contenere delle tossine
velenose se non sono ben cotti.
Protezione contro le punture di insetti
Alcuni insetti possono trasmettere malattie come: malaria, febbre gialla, dengue, febbre emorragiche, encefaliti
virali, filariasi, oncocercosi, leishmaniosi, tripanosomiasi, tifo, febbre ricorrente e altre. Sebbene siano
disponibili vaccini o farmaci profilattici contro alcune malattie trasmesse da zanzare come la febbre gialla e la
malaria, per la maggior parte delle altre malattie non ne esistono.
Il modo migliore per evitare le malattie trasmesse da insetti, in particolare le zanzare, è di evitare di essere
punti. La maggior parte delle zanzare sono attive di sera e di notte. Evitare attività all'esterno durante l'alba e il
tramonto, indossare abiti a maniche lunghe, e pantaloni lunghi, rincalzare magliette e camicie nei pantaloni,
riduce l'esposizione alle zanzare.
La vitamina B e gli apparecchi a ultrasuini non prevengono le punture delle zanzare.
Per evitare il morso di zecche e altri artropodi, rincalzare i pantaloni nei calzini e indossare scarpe chiuse
evitando i sandali. Alla fine della giornata ispezionate il corpo e gli abiti. La rimozione di eventuali zecche può
prevenire l'infezione.
I viaggiatori devono anche usare un repellente per insetti su ogni parte esposta del corpo. Si consigliano i
repellenti contenenti DEET (N, N-dietil meta toluamide) come sostanza attiva. Tale sostanza è presente nella
maggior parte dei repellenti in commercio. Il DEET respinge zanzare, zecche e altri artropodi quando applicato
su cute o abiti. L'effetto repellente dura circa 4 ore, la saturazione non ne aumenta l'efficacia. Il DEET è
tossico se ingerito, inalato o viene a contatto con gli occhi. Concentrazioni superiori al 30% possono provocare
lesioni cutanee.
I repellenti contenenti DEET devono sempre essere usati seguendo le istruzioni presenti nella confezione e
usati con moderazione sui bambini, donne gravide o che allattano. Lavare la cute trattata dopo essere rientrati.
Non usarli su ferite o cute irritata. Se si sospetta una reazione all'uso del repellente, lavare la cute trattata e se
possibile consultare un medico. Evitarne l'uso in futuro.
Per una protezione maggiore, vestiti, scarpe, tende e zanzariere possono essere impregnate o spruzzate
con PERMETRIN, che è un repellente-insetticida altamente efficace (non disponibile in Italia!). Se applicato
seguendo le istruzioni, il PERMETRIN rimane efficace per parecchie settimane e mantiene la sua efficacia
anche dopo ripetuti lavaggi. Non sembra che ci sia alcuna tossicità legata all'uso di abiti trattati con
PERMETRIN.
Quando le abitazioni non sono adeguatamente schermate o non sono dotate di aria condizionata, le zanzariere
per il letto sono essenziali. Le zanzariere devono essere rimboccate sotto il materasso e possono essere
spruzzate con insetticida. L'uso di insetticidi spray, zampironi, ecc., nelle stanze in cui si soggiorna e si dorme
riduce il numero di zanzare.
Riassumendo:
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Applicare un repellente sulla pelle esposta. Quelli consigliati contengono DEET al 20-30%.
Usare abiti chiari con maniche lunghe e pantaloni lunghi se si sta fuori la sera.
Usare una zanzariera per il letto se la stanza non ha l'aria condizionata o non ha zanzariere alle finestre.
Per un ulteriore protezione, trattare le zanzariere con PERMETRIN.
Spruzzare un insetticida o un repellente sugli abiti, poiché le zanzare possono pungere attraverso tessuti
sottili.
Usare insetticidi (nebulizzati, spray, zampironi, ecc.) nella stanza da letto prima di andare a dormire.
Diarrea del Viaggiatore
La diarrea è di gran lunga la causa più comune di malattia tra i viaggiatori. Si stima che il 30-50% di coloro che
si recano in Paesi tropicali abbiano almeno un episodio di diarrea durante il loro viaggio.
Tipicamente la diarrea si manifesta con 4-5 attacchi al giorno e dura in media 3-4 giorni. In circa il 15% dei
casi è presente vomito e nel 2-10% dei casi è presente febbre e/o sangue nelle feci. Di solito inizia
improvvisamente durante la prima settimana di viaggio, ma può manifestarsi più tardi e persino dopo il ritorno
a casa.
La diarrea è causata da cibo o acqua contaminati. Le destinazioni ad alto rischio comprendono la maggior parte
dei Paesi in via di sviluppo dell'America Latina, Africa, Medio Oriente e Asia.
L'unica misura efficace per prevenire la diarrea consiste nel fare attenzione al cibo e alle bevande che si
consumano. Non esiste un vaccino efficace. Non esistono farmaci utili per prevenire la diarrea ed alcuni
possono causare serie complicazioni per cui non dovrebbero mai essere usati. Gli antibiotici non sono utili e
sono sconsigliati.
Terapia
Liquidi per la reidratazione orale
La maggior parte dei casi di diarrea guarisce da sé in pochi giorni. La principale complicazione della diarrea (e
la principale causa di morte) è la disidratazione che è causata dalla perdita di acqua e sali con le feci. È
importante, perciò, bere abbondanti quantità di liquidi per prevenire o trattare la disidratazione che può essere
pericolosa a tutte le età ma lo è particolarmente nei bambini e negli anziani.
La disidratazione viene corretta più rapidamente se la bevanda contiene un certo quantitativo di zucchero o sali.
La bevanda ideale è una soluzione di sali per la reidratazione orale (ORS), che è adatta sia per trattare la
disidratazione che per prevenirla. I sacchetti ORS possono essere acquistati in farmacia e sono di solito
disponibili anche nella maggior parte dei paesi tropicali.
La soluzione si prepara aggiungendo i sali ad un certo volume di acqua (solitamente 1 litro), preferibilmente
bollita o trattata. Controllare le istruzioni sulla confezione e assicurarsi che i sali siano aggiunti al volume di
acqua corretto. La soluzione ORS deve essere consumata entro 12 ore se conservata a temperatura ambiente o
entro 24 ore se tenuta in frigo.
Se non si ha a disposizione l'ORS, si può preparare una soluzione adatta aggiungendo 8 cucchiaini da té rasi (40
grammi) di zucchero 1 cucchiaino raso (5 grammi) di sale per litro di acqua. Bisogna fare attenzione a non
superare le dosi consigliate perchè una soluzione troppo concentrata può peggiorare la diarrea.
Possono anche andare bene un té leggero, brodi vegetali (i dadi si conservano bene), succhi di frutta e di
verdura, o anche semplice acqua. Le bibite in bottiglia (Coca Cola, Sprite, ecc.) contengono troppo zucchero;
nel caso diluire con altrettanta acqua. Ricordarsi che, comunque, è più importante la quantità di liquidi
introdotti che non il tipo.
Nel limite del possibile, durante un episodio di diarrea, bisogna continuare ad alimentarsi. I prodotti caseari
possono aggravare la diarrea in alcuni soggetti e dovrebbero essere evitati.
Trattamento Antibiotico
I viaggiatori che sviluppano la diarrea con 3 o più scariche in un periodo di 8 ore, specialmente se
accompagnata da nausea, vomito, crampi addominali, febbre o sangue nelle feci, possono provare beneficio da
un trattamento con antibiotici.
L'efficacia degli antibiotici dipende dal tipo di organismo che provoca la diarrea e dalla sua sensibilità
all'antibiotico usato. Gli antibiotici che si ritiene siano più efficaci sono il Bactrim e la Ciprofloxacina
(Norfloxacina, Ofloxacina) 500 mg due volte al giorno per 3 giorni. Nausea e vomito senza diarrea non devono
essere trattati con antibiotici. È consigliabile consultare un medico e non curarsi da soli se la diarrea non
migliora in 3-4 giorni, se è presente sangue o muco nelle feci, se si ha febbre con brividi o se si è disidratati.
Trattamento Sintomatico
Sono state proposte molte sostanze per il trattamento della diarrea e dei crampi addominali ad essa associati, ma
ben poche di queste sostanze sono utili.
Carbone attivato, caolino, pectina, preparazioni a base di lattobacillo e yogurt non sono efficaci nel trattamento
della diarrea.
Le preparazioni a base di Salicilato di Bismuto diminuiscono la frequenza e accorciano la durata della diarrea.
Il trattamento deve essere limitato ad un massimo di 48 ore con non più di 8 dosi nelle 24 ore. La quantità di
Bismuto da prendere è molto alta e può essere pericolosa specialmente per persone con intolleranza ai salicilati,
con insufficienza renale o che prendono salicilati (Aspirina) per altri motivi.
I farmaci che riducono la motilità intestinale, come il Difenossilato e la Loperamide, forniscono un pronto
seppur temporaneo sollievo nei casi di diarrea con complicata. Comunque non dovrebbero mai essere usati in
casi con febbre o con sangue nelle feci. Questi farmaci devono essere sospesi se i sintomi continuano dopo 48
ore. Sono molto pericolosi nei bambini sotto i 2 anni di età.
Diarrea nei Bambini
I bambini sotto i 3 anni sono particolarmente a rischio di disidratarsi in caso di diarrea (spesso dovuta al
Rotavirus) . Tale disidratazione può essere prevenuta o curata dando molto da bere al bambino in aggiunta alla
dieta abituale. I consigli dati precedentemente valgono anche in questo caso.
Un bambino non disidratato è in buone condizioni, sveglio e attento; le mucose orali (bocca e lingua) sono
umide e beve normalmente.
Quando è presente un certo grado di disidratazione, il bambino diventa irrequieto e irritabile, le mucose orali
sono secche e, quando gli viene offerto da bere, beve avidamente.
Se la disidratazione si aggrava il bambino diventa letargico o inconscio e non riesce più a bere.
Per evitare o ridurre il vomito, i liquidi devono essere somministrati a piccoli sorsi con un cucchiaino. I lattanti
dovrebbero continuare l'allattamento a domanda.
In caso di allattamento artificiale il latte dovrebbe avere un ridotto contenuto di lattosio. I bambini svezzati
devono continuare a ricevere la dieta abituale. Cibi raccomandati sono: cereali, yogurt, frutta e verdure.
Consultare immediatamente un medico se il bambino con diarrea ha sangue nelle feci, febbre sopra i 39o C,
vomito continuo, o presenta segni di disidratazione.
Malaria
La malaria è un'infezione trasmessa dalla puntura di zanzare infette. Ogni anno molti viaggiatori si ammalano
di malaria durante i viaggi in paesi tropicali o subtropicali (Vedi tabelle). Circa il 2% delle persone che
contraggono la malaria muoiono. La maggior parte di queste morti potrebbe essere evitata da una diagnosi
precoce e un pronto trattamento.
I sintomi della malaria sono simili a quelli dell'influenza e possono includere febbre, dolori articolari e
muscolari, mal di testa e, qualche volta, vomito, diarrea o tosse. I pazienti con malaria grave possono sviluppare
insufficienza renale o epatica, convulsioni o coma. All'inizio i sintomi possono essere leggeri. La malaria deve
essere sospettata se il viaggiatore ha febbre o manifesta uno qualsiasi dei sintomi sopra elencati in un periodo
che va da una settimana dopo la possibile esposizione a punture di zanzare a parecchi mesi dopo l'ultima
esposizione.
Il periodo tra la puntura della zanzara e l'insorgenza dei sintomi è di solito di 7-21 giorni, ma questo periodo
può essere più lungo se le misure preventive sono state incomplete o inadeguate.
L'immediato trattamento della malaria è critico. I viaggiatori che si ammalano dopo il loro ritorno a casa
non devono cercare di curarsi da soli, ma devono immediatamente consultare un medico e informarlo del
loro recente viaggio.
Non esiste alcun vaccino contro la malaria, ma i viaggiatori possono ridurre il rischio evitando le punture di
zanzare e prendendo farmaci per prevenire la malaria. È bene sapere che, comunque, non esistono farmaci
per prevenire la malaria efficaci al 100% per cui è possibile ammalarsi di malaria nonostante la profilassi.
Farmaci Antimalarici
Le persone che si recano in zone malariche devono prendere farmaci antimalarici. La scelta del farmaco è
diventata complessa a causa dell'insorgenza di ceppi di malaria resistente ad alcuni farmaci (Vedi tabelle). In
Messico, America Centrale, Haiti, Repubblica Dominicana e Medio Oriente, il farmaco di scelta è la
CLOROCHINA. In tutti gli altri paesi o zone malariche il farmaco di scelta è la MEFLOCHINA. Se la
Meflochina non può essere usata, una valida alternativa è la DOXICICLINA. Se non si può prendere né
Meflochina né Doxiciclina, una terza alternativa è CLOROCHINA + PROGUANILE, che però in molte zone
è meno efficace. Per ottenere un'efficace protezione è necessario attenersi alle dosi e ai tempi di
somministrazione raccomandati. Seguire le seguenti istruzioni:
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Prendere le pastiglie nello stesso giorno di ogni settimana o, in caso di farmaci da prendere
giornalmente, ogni giorno alla stessa ora.
Prendere le pastiglie dopo i pasti.
Prendere la dose raccomandata 1 settimana prima della partenza, durante tutto il viaggio e per 4
settimane dopo aver lasciato la zona malarica.
Non interrompere il trattamento dopo essere tornati a casa; è importante completare la cura.
Meflochina
Il dosaggio per adulti è di 250 mg (1 pastiglia) una volta alla settimana. La Meflochina deve essere presa una
settimana prima della partenza. Gli effetti collaterali che possono essere provocati dal farmaco includono
disturbi gastrointestinali, insonnia, vertigini ed ansia, che di solito sono modesti e temporanei. Effetti collaterali
più seri sono occorsi raramente alle dosi consigliate. La Meflochina non deve essere usata da persone con
passati episodi di epilessia o di disordini psichiatrici, o da persone con nota ipersensibilità alla Meflochina.
Doxiciclina
I viaggiatori che non possono prendere la Meflochina devono prendere la Doxiciclina. Il farmaco deve essere
preso tutti i giorni ad un dose, per adulti, di 100 mg, iniziando il giorno in cui si entra in una zona malarica.
Possibili effetti collaterali sono rappresentati da fotosensibilità cutanea che si può manifestare come eccessiva
reazione alla luce del sole. Questo rischio può essere ridotto indossando un cappello e usando una crema
protettiva. Le donne che prendono la Doxiciclina possono sviluppare infezioni vaginali, per cui dovrebbero
consultare un medico prima di usare il farmaco. La Doxiciclina non deve essere usata da donne incinte per tutta
la durata della gravidanza, da bambini con meno di 8 anni, o da persone con nota ipersensibilità alla
Doxiciclina.
Clorochina e Proguanile
La CLOROCHINA da sola è usata per prevenire la malaria nei viaggiatori che si recano in specifiche aree
geografiche come Nord Africa, i Caraibi, il Sud America, la maggior parte del Centro America e parte del
Medio Oriente. In queste regioni la Clorochina è ancora efficace per prevenire la malaria. Viene anche
utilizzata da coloro che non possono prendere Meflochina o Doxiciclina. La dose per adulti è di 500 mg (2
pastiglie) una volta alla settimana, incominciando una settimana prima della partenza. I viaggiatori che si
recano in Africa sub-Sahariana devono prendere il PROGUANILE insieme alla Clorochina. La dose per adulti
è di 200 mg una volta al giorno. I rari effetti collaterali della Clorochina comprendono disturbi gastrici, mal di
testa, vertigini, visione sfocata e prurito. Generalmente questi effetti sono lievi e non richiedono la sospensione
del farmaco.
Sommario e Somministrazione dei Farmaci Antimalarici
Farmaco
Uso
Quando
Adulti
Bambini
Età
Compresse
1/4 cps
1/3 cps
1/2 cps
3/4 cps
1 cps
MEFLOCHINA
(Lariam)
In aree con malaria
clorochino resistente
1 volta alla
settimana
250 mg
1 cpr
3-23 mesi
2-3 anni
4-7 anni
8-10 anni
11+ anni
DOXICICLINA
(Bassado)
Come alternativa
alla Meflochina
1 volta
al giorno
150 mg
1 cpr
< 8 anni
8-10 anni
11-13 anni
14+ anni
NO
1/2 cps
3/4 cps
1 cps
CLOROCHINA
(Clorochina)
In aree con malaria
NON clorochino
resistente
500 mg
1 cpr
< 4 mesi
4-24 mesi
3-4 anni
5-10 anni
11+ anni
1/4 cps
1/2 cps
3/4 cps
1 cps
2 cps
200 mg
2 cpr
< 8 mesi
8-36 mesi
4-7 anni
8-10 anni
11-13 anni
14+ anni
1/4 cps
1/2 cps
3/4 cps
1 cps
1,5 cps
2 cps
PROGUANILE
(Paludrin)
Usata con la Clorochina
come alternativa alla
Meflochina o alla Doxiciclina
1 volta alla
settimana
1 volta
al giorno
Auto-Trattamento Temporaneo della Malaria
In aree con malaria clorochino-resistente, la Clorochina può NON essere efficace per prevenire la malaria e i
viaggiatori devono prendere ulteriori precauzioni. Oltre ad evitare le punture di zanzare, devono avere con sé
una o più dosi curative di Pirimetamina + Sulfadossina (Metakelfin).
Le persone con allergia ai sulfamidici non devono prendere questo farmaco.
Ciascuna dose curativa per un adulto consiste di 3 pastiglie. Queste 3 pastiglie devono essere prese come
singola dose per trattare la febbre o gli altri sintomi della malaria durante il viaggio se non è possibile avere
assistenza medica entro 24 ore. Questo auto-trattamento di una possibile infezione malarica è solo una misura
temporanea; il viaggiatore deve comunque cercare assistenza medica al più presto possibile. I viaggiatori
devono continuare a prendere la Clorochina settimanalmente dopo il trattamento con Metakelfin.
La Meflochina non dovrebbe essere usata per l'auto-trattamento a causa dei frequenti e seri effetti collaterali
(allucinazioni, convulsioni) che si sono verificati con l'elevato dosaggio di Meflochina necessari per il
trattamento della malaria.
Farmaco
Uso
Dose Adulti
Dose Bambini
Età
PirimetaminaSulfadossina
(Metakelfin)
Solo per trattamento se si
usa Clorochina in un'area
con malaria
clorochino resistente
3 pastiglie (75 mg di pirimetamina
+ 1500 mg di sulfadossina)
come dose singola.
2-3 mesi
4-11 mesi
1-2 anni
2-4 anni
5-9 anni
10-11 anni
12-13 anni
14+ anni
Compresse
1/4 cpr
1/2 cpr
3/4 crp
1 cpr
1,5 cpr
2 cpr
2,5 cpr
3 cpr
Resistenza della Malaria ai Farmaci
Tra i Paesi in cui è presente la malaria, solo in Centro America non è stata riportata alcuna resistenza alla
Clorochina. Il rapido sviluppo di tale resistenza in Africa rende sempre più complicato l'uso di farmaci efficaci.
Nel Sud-Est asiatico, in Sud America e in alcune aree dell'Africa si è sviluppata resistenza alla PirimetaminaSulfadossina. In Thailandia, in alcune aree di confine più del 50% dei casi non rispondono più alla Meflochina,
e la sensibilità al Chinino sta diminuendo in alcune aree della Thailandia e del Viet Nam.
Malaria in Gravidanza e nei Bambini
L'infezione malarica in donne gravide può essere più grave. La malaria può aumentare il rischio di esiti infausti
della gravidanza, come prematurità, aborto, e morte neonatale. Poichè nessun trattamento profilattico è
completamente efficace, le donne gravide dovrebbero evitare di recarsi in zone malariche. Se il viaggio è
inevitabile, devono consultare un medico e prendere farmaci per prevenire l'infezione. La Meflochina può
essere usata da donne gravide (nel secondo e terzo trimestre di gravidanza) che si recano in aree con malaria
clorochino-resistente. La Doxiciclina non deve essere usata da donne gravide. In aree con malaria sensibile alla
Clorochina, questa può essere usata. Non sono mai stati dimostrati effetti dannosi sul feto quando la Meflochina
o la Clorochina sono usate per prevenire la malaria.
Piccole quantità di farmaci antimalarici vengono secreti nel latte materno. Tali quantità non sono dannose per il
bambino ma non lo proteggono dalla malaria. Perciò i lattanti devono ricevere farmaci antimalarici nelle dosi
appropriate ed eventuali attacchi di malaria devono essere trattati prontamente.
I bambini sono particolarmente a rischio poiché possono ammalarsi rapidamente in modo grave. È
consigliabile evitare di portare lattanti e bambini piccoli in zone malariche, specialmente se è presente
resistenza alla Clorochina. Se il viaggio è inevitabile, si devono evitare le punture di zanzara e assumere
farmaci antimalarici. Le raccomandazioni sono analoghe a quelle per gli adulti ed è essenziale usare le dosi
corrette. Il dosaggio dipende dall'età e/o dal peso del bambino.
Un sovradosaggio con farmaci antimalarici può essere fatale, per cui i farmaci devono essere tenuti in
contenitori che i bambini non possono aprire e al di fuori della loro portata.
Rischi Ambientali
Esaurimento da Caldo e Colpo di Calore
Calore e umidità elevati possono provocare l'esaurimento da caldo e il colpo di calore.
L'esaurimento da caldo avviene quando il sistema di termo-regolazione dell'organismo è troppo sollecitato: i
vasi sanguigni superficiali e i capillari (che inizialmente sono dilatati per disperdere il calore e raffreddare il
sangue) collassano, a causa della perdita dell'acqua e dei sali minerali necessari. Ciò avviene quando non si
beve abbastanza liquidi per sostituire quelli persi con il sudore.
Il colpo di calore che, al contrario dell'esaurimento da caldo, colpisce improvvisamente, avviene quando il
sistema di termo-regolazione dell'organismo smette di funzionare. La temperatura corporea raggiunge
rapidamente i 41° C e oltre. Ciò crea una situazione di emergenza difficilmente controllabile. Il colpo di calore
è spesso mortale persino quando viene trattato in maniera aggressiva. Malattie croniche come il diabete, l'uso di
alcolici, vomito e diarrea possono aumentare il rischio.
Segni e Sintomi
Esaurimento da Caldo
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Colpo di Calore
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Cute fredda, umida e pallida
Sudorazione
Bocca secca
Fatica, debolezza
Vertigini
Mal di testa
Nausea, talvolta vomito
Crampi muscolari
Polso debole e rapido
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Temperatura elevata (40° o più)
Cute calda, secca e arrossata
Assenza di sudorazione
Respirazione profonda e polso veloce (seguito
da respirazione superficiale e polso profondo)
Pupille dilatate
Confusione, delirio e allucinazioni
Convulsioni
Perdita di coscienza
Terapia
Pronto soccorso in caso di colpo di calore
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Praticare il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca se la persona non respira e non ha polso
rilevabile.
Cercare di abbassare la temperatura corporea.
Spostare la persona in un luogo fresco all'interno o comunque all'ombra con i piedi leggermente elevati.
Rimuovere i vestiti e avvolgere la persona in un lenzuolo bagnato; oppure praticare delle spugnature con
asciugamani bagnati con acqua fredda; oppure spruzzando la persona con acqua fredda. Fare aria con un
ventaglio.
Mettere del ghiaccio o degli impacchi freddi sul collo, sotto le ascelle e all'inguine.
Se si tratta di un bambino, immergerlo in acqua fredda se è inconscio.
Mettere la persona nella posizione di ricovero una volta che la temperatura abbia raggiunto i 38° C.
Misure da adottare in caso di esaurimento da caldo
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Spostare la persona in un luogo fresco e arieggiato all'interno o comunque all'ombra.
Sbottonare i vestiti e praticare delle spugnature con asciugamani bagnati con acqua fredda; oppure
spruzzare la persona con acqua fredda. Fare aria con un ventaglio.
Dare da bere acqua o bevande contenenti sali. Offrire un po' di cibo salato (cracker) se tollerato.
Consultare un medico quando possibile.
Evitare attività fisiche pesanti per 1-2 giorni e continuare a bere molto per rimpiazzare i liquidi persi.
Prevenzione
Il rischio dell'esaurimento da caldo e del colpo di calore può essere ridotto adottando le seguenti precauzioni:
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Non rimanere in automobili chiuse quando fà molto caldo.
Cercare l'ombra ai primi segni di esaurimento da caldo.
Non praticare attività fisiche intense durante il periodo più caldo della giornata.
Indossare indumenti leggeri e non aderenti, in modo che il sudore possa evaporare. Indossare un
cappello a tesa larga.
Anche se non si ha sete, bere grandi quantità di liquidi. Il colore delle urine è un buon indicatore: se è
scuro ed intenso, significa che non si è bevuto abbastanza.
A meno che non sia controindicato, l'aggiunta di un po' di sale al cibo e alle bevande (2 cucchiaini da tè
di sale per litro di acqua) aiuta a prevenire l'esaurimento da caldo, specialmente durante il periodo di
acclimatamento. Té e bevande ricche di minerali (succhi di frutta e verdura, brodo), così come bevande
tipo Gatorade®, vanno anche bene.
Non bere alcolici e bevande contenenti caffeina poiché aumentano la perdita di liquidi.
Patologia da Altitudine (Mal di Montagna)
Il mal di montagna si manifesta quando una persona sale ad altitudini elevate, in particolare se l’ascensione
avviene in un breve periodo. Può verificarsi a qualsiasi altitudine anche se è più frequente al di sopra dei 2000
metri. I sintomi possono iniziare da alcune ore a alcuni giorni dopo l'esposizione ad altitudini elevate.
L'incidenza e la gravità del mal di montagna dipendono dall'altitudine, dalla velocità di salita, dallo sforzo
fisico e dalla precedente acclimatizzazione. Alcune persone sono particolarmente soggetti al mal di montagna
che si presenta ogni volta che si recano ad altitudini elevate. Il mal di montagna può presentarsi con diversi
livelli di gravità: da sintomi passeggeri a complicazioni mortali.
Leggero
• Mal di testa
• Anoressia (scarso appetito)
• Insonnia
• Nausea
• Malessere (stanchezza)
Moderato
• Mal di testa irriducibile
• Vomito
• Ridotta emissione di urine
(edema polmonare)
• Dita blu (cianosi)
Grave
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Perdita dell'equilibrio
Diminuita coscienza (edema
cerebrale)
Difficoltà di respirazione
Terapia
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Se i sintomi sono leggeri, interrompere la salita e rimanere alla stessa altitudine per un giorno o due. Poi
continuare l'ascesa con cautela. il Diamox (acetazolamide) 125 mg, due volte al giorno è utile per
combattere l'insonnia e gli altri sintomi.
Se i sintomi sono gravi bisogna immediatamente scendere ad altitudini inferiori e iniziare una terapia
con farmaci (Diamox). Se possibile consultare un medico. Può rendersi necessario l'uso di ossigeno o di
una camera iperbarica.
I pazienti con edema polmonare o cerebrale, anche se i sintomi sono migliorati con la terapia, non
devono riprendere l'ascensione. Eventuali future ascensioni devono essere valutate con cura.
Prevenzione
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Una salita lenta e graduale è la cosa più importante. Regolare la velocità di salita in base ad eventuali
sintomi.
Il Diamox (acetazolamide) 125 mg due volte al giorno preso uno o due giorni prima di iniziare
l'ascensione può ridurre in parte i sintomi. A questo proposito consultare il proprio medico.
Evitare sedativi, tranquillanti e analgesici contenenti oppiacei.
Bere molto e mangiare cibo con poco sale.
Evitare sforzi fisici eccessivi.
Coprirsi bene per evitare l'ipotermia che può aggravare il mal di montagna.
Evitare di utilizzare mezzi di trasporto meccanici o animali per la salita specialmente se si fatica a
continuare per proprio conto. Una salita accelerata può aggravare i problemi.
Jet Lag
I viaggiatori internazionali sono soggetti a varie forme di stress che possono ridurre la loro resistenza alle
malattie: affollamento, lunghe ore di attesa, cambiamento delle abitudini alimentari, di clima e di fuso orario.
Questi fattori di per sé possono provocare nausea, cattiva digestione, affaticamento e insonnia.
Attraversare diversi fusi orari scombina il ciclo sonno-veglia provocando una serie di sintomi conosciuti
come jet lag. Il tempo richiesto per un completo aggiustamento dipende dal numero di fusi orari attraversati e
può richiedere una settimana o più.
Il jet lag si manifesta con una serie di disturbi fastidiosi ma passeggeri: sensazione di stanchezza, mancanza di
appetito , sonnolenza o insonnia, sensazione di freddo anche al sole, disturbi intestinali, stitichezza e un certo
disorientamento. La miglior cura è di aspettare che il fisico si abitui al nuovo orario. Alcuni semplici
accorgimenti possono aiutare a ridurre i fastidi:
• Non viaggiare affaticati. È uno degli aspetti più importanti per combattere il jet lag. Assicurarsi di avere
una buona notte di riposo prima della partenza.
• Bere molti liquidi per combattere la disidratazione causata dall'aria secca nelle cabine degli aerei.
L'acqua è meglio del caffè, tè o succhi di frutta. Gli alcolici peggiorano la disidratazione.
• Durante il volo fare più esercizio che si può. Camminare su e giù per il corridoio, fare piegamenti sulle
gambe e esercizi di stretching anche da seduti aiuta a ridurre il gonfiore delle gambe. Mentre si è seduti
togliersi le scarpe.
• I sonniferi durante il volo non sono consigliati e possono essere pericolosi.
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Se si arriva a destinazione durante il giorno, anche se si è stanchi, è meglio non addormentarsi e
aspettare che giunga l'oscurità
Prevedere alcuni periodi di riposo nei primi giorni dopo l'arrivo.
Può anche essere utile prendere un sonnifero a breve durata di azione per le prime notti dopo il viaggio.
Incidenti Stradali
Gli incidenti stradali sono la principale causa di morte tra i viaggiatori.
Un incidente stradale in una zona sprovvista di strutture sanitarie adeguate è più probabile che risulti mortale.
Gli incidenti stradali sono causati da una varietà di fattori: strade dissestate, veicoli inadeguati, autisti
principianti o incapaci, guida pericolosa, uso di alcool o droghe.
Quando si affitta un veicolo, insistere che sia dotato di cinture di sicurezza e usarle.
Controllare lo stato delle gomme e dei freni e che le luci funzionino. In molti Paesi il rispetto del codice
stradale è perlomeno aleatorio e la guida piuttosto spericolata (Senza andare in India o in Cina, provate a
trascorrere un fine settimana primaverile o estivo, quando non piove, a Berzano si San Pietro, provincia di
Asti, poi vi renderete conto che siamo un Paese del Terzo Mondo, dove gli enti preposti alla vigilanza sono
assolutamente inefficaci ed incapaci di fare rispettare le regole, mettendo a repentaglio la vita dei residenti e di
chi transita in bicicletta).
Guidate con molta attenzione e aspettarsi le manovre più improbabili da parte dei guidatori locali.
Non eccedere in velocità, le strade spesso non lo consentono.
Evitate, per quanto possibile, di guidare di notte.
Rifiutarsi di farsi condurre da autisti che abbiano assunto alcolici.
Pretendere che moderino la velocità se vanno troppo forte.