Adamo ed Eva sono esistiti?

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Adamo ed Eva sono esistiti?
Adamo ed Eva sono esistiti?
Sembra da sciocchi porsi questa domanda per uno come me che vuole proporre i principi
della fede cattolica, eppure vi imbatterete anche voi in alcune persone, che trattano questo
argomento liquidando il fatto che Adamo ed Eva sono un’invenzione letteraria per veicolare
alcuni contenuti. E’ estremamente dannosa e fuorviante questa definizione dalla verità e a dir
poco scandalosa. Eppure tale affermazione viene assunta spesso come un dato di fatto. Ma
vediamo il contesto in cui è rappresentato il peccato e la morte spirituale, che ne deriva per
l’uomo. Il frutto, a cui l’uomo era stato chiesto di non prendere dall’albero della conoscenza
del bene e del male, rappresenta una trasgressione dell’uomo (Adamo), che da puro e
innocente che era agli occhi di Dio, nel momento che fa il peccato si trova “nudo” (Gn 3,7)
davanti Dio, privato della grazia divina e dei doni preternaturali (l'esenzione da ignoranza, da
concupiscenza, da malattia e da morte). L’astuto serpente (Satana) cerca di nascondere la
dimensione del peccato e tenta l’uomo perché vuole che rompa il legame con Dio, attraverso
la dichiarazione che Dio è menzognero: “non morirete affatto”. Di seguito conclude l’inganno
per l’uomo: “ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete
come Dio” (Gn 3,5-6) e di qui il peccato di porsi allo stesso piano di Dio. Il voler liquidare
tutto il racconto della creazione, compreso quello su Adamo ed Eva come qualcosa di
simbolico, perché si sono usate categorie per spiegare il peccato, e così da dichiarare che è
tutta una costruzione fantastica e inventata, è una tesi assurda. Coloro che pervengono a
questa conclusione trattano la Bibbia come solo genere letterario, con la scusa d’interpretare
la Parola di Dio come più piace a loro. Se costoro sono credenti, occorrerebbe per loro un
serio accompagnamento spirituale da parte di qualche sacerdote e un’intensa vita di
preghiera. Direi che alla base di tutto questo sta la pretesa di spiegare tutta la verità delle
cose mediante una disciplina umana, sia essa la psicologia o l’antropologia o la filosofia; le
definizioni che ne escono possono risultare fuorvianti, se non si tiene conto della fede e della
spiritualità dell’uomo. Sono seri i teologi, che sia alla luce della fede che alla luce della
ragione, tengono in considerazione sia l’una che l’altra e pervengono a definizioni molto
efficaci. Invece, sono molto dispiaciuto per quei pensatori, che non sanno quanto danno fanno
alla fede delle persone, uscendo con affermazioni che vogliono spiegare tutto, anche ciò che
rappresenta un mistero e va creduto per fede, poiché la mente umana non può da sola
raggiungere alcune vette di spiritualità, alla cui altezza la mente da sola non può arrivare.
Invece, al giorno d’oggi essendo imperante il pensiero relativista (la persona ha un proprio
punto di vista e una propria verità), ogni buon senso è lasciato da parte e a farla da
“padrone” è chi sa parlare più forte, chi sa parlare bene e infarcire di idiozie nuove e
ideologiche la gran massa. Inoltre, se andiamo a vedere cosa sostiene l’evoluzionismo, teoria
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che smentisce l’origine dell’uomo dall’atto creativo di Dio, troviamo che le scienze e la stessa
filosofia attribuiscono come false
le tesi della teoria evoluzionista. Nel convegno tenutosi a
Roma il 14 Maggio 2013 in Via Boccea, 590 presso il teatro del Collegio Terra Santa, dal titolo
“Evoluzionismo” (atti del Convegno nel Settimanale di Padre Pio del 9 giugno 2013 pp. 18-21)
si è presa in considerazione la tesi del famoso embriologo Ernst Haeckel, il quale sostiene che
gli animali sono molto diversi in età adulta, ma in fase in embrionale sia gli uomini che gli
animali erano molto simili tra di loro. Questa tesi è stata smentita da un altro embriologo
Michael Richardson, che ha affermato che è un imbroglio credere che gli esseri umani sono
imparentati con gli animali, fingendo che gli embrioni degli uni e degli altri sono uguali. Un
altro embriologo Erich Blecschscmidtil ha affermato che gli attributi come le branchie o altri
organi animali non sono mai stati posseduti dagli uomini e così ha concluso che “la legge base
sulla biogenetica
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è falsa”. Se poi si va esaminare la legge della termodinamica secondo la
quale “le forme di energia del cosmo passano gradualmente da stati più ordinati a stadi più
disordinati”, il Dottor Seiler afferma che tale scienza contraddice la tesi evoluzionista, la quale
afferma che il cosmo evolve da forme meno perfette a forme più perfette. Se esaminiamo
ancora tale tesi evoluzionista alla luce del principio filosofico di causalità, anche in questo
caso si afferma che “nessuna causa può produrre un effetto superiore a sé”, in pratica “il
meno non può produrre il più”, ma i sostenitori dell’evoluzionismo sostengono il contrario.
Inoltre, un’altra disciplina, la paleontologia non ha mai dimostrato “l’esistenza di individui a
metà tra due specie”. “In realtà lo studio dei fossili ha sempre mostrato che la struttura degli
organismi, anche di quelli più semplici, è sempre segnata da una propria perfezione e
compiutezza”. Il fatto che gli organismi non possano poi trasformarsi in qualcosa di
completamente diverso è stata avvalorata dal biochimico americano Michael Behe, membro
dell’Intelligent Design, il quale ha affermato che ogni organismo ha una “complessità
irriducibile”; ciò significa che da ogni organismo non si può togliere nulla perché smetterebbe
di funzionare. Perciò, si può concludere che la teoria evoluzionista è smentita da buona parte
delle scienze e non contiene in sé alcun fondamento scientifico. Questi che ho riportato sono
solo alcuni dei risultati emersi da quel convegno, e ci fermiamo qui perché non è il tema che
stiamo trattando, ma era doveroso fare questo approfondimento. Ora provo a spiegare a
partire dai passi biblici, come siano esistiti i nostri progenitori: Adamo ed Eva. La nostra razza
umana ha avuto sicuramente un inizio, così come noi siamo nati naturalmente da un padre e
da una madre, questo mi sembra ovvio e non si può negare. Il fatto che siano stati chiamati
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Biogenetica: teoria sull'origine della vita e l'evoluzione dei viventi, secondo la quale l'ontogenesi (cioè lo sviluppo
del singolo individuo dall'uovo allo stadio adulto) rappresenta una sorta di ricapitolazione della filogenesi (cioè
dell'evoluzione della specie).
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Adamo ed Eva indica che erano persone ben precise e non inventate, anche se i loro nomi
hanno un significato: Adamo sta per “padre di tutta la terra” ed Eva “madre di tutti i viventi”.
Se guardiamo al capitolo 5 del Libro della Genesi constatiamo la discendenza di Adamo, con
tutti i nomi
dei discendenti e addirittura quanto vissero. Troviamo ciò descritto in modo
preciso. Il nome e la discendenza di Adamo sono nominati in altri testi della Sacra Bibbia, per
esempio nel primo libro delle Cronache al Cap. 1 v.1, nel libro di Tobia al cap. 8 v. 6, in
Siracide al cap. 33 v. 10, al cap. 40 v. 1, al cap. 49 v. 16, in Osea al cap. 6 v. 7. Ora, questi
autori scrivono in epoche diverse e riportano per similitudini l’antico peccato di Adamo il loro
progenitore. Perciò, per così tanti riferimenti relativi ad epoche diverse non é possibile che gli
autori dell’Antico Testamento, siano essi sacerdoti, profeti, in quanto ispirati dall’azione dello
Spirito Santo, fossero incapaci nelle loro facoltà. Lo Spirito Santo non si può sbagliare, Egli è
Dio, è la terza persona della Santissima Trinità. Così pure anche nel Vangelo o Nuovo
Testamento, in Luca al cap. 3 v. 38 si elenca tutto l’albero genealogico di Gesù fino ad
arrivare a “Set figlio di Adamo”. In S. Paolo alla prima lettera ai Corinzi al cap. 15 vv. 45 - 47
si richiama al fatto che il primo uomo Adamo è stato tratto dalla terra, così come è scritto nei
primi capitoli di Genesi, il primo libro dell’Antico Testamento. Inoltre, la discendenza
dell’umanità a partire da “uno solo”, Adamo la troviamo nel testo degli Atti degli Apostoli al
cap. 17 v. 26: “Egli creò da uno solo tutte le nazioni e gli uomini, perché abitassero su tutta la
faccia della terra”. Sempre in S. Paolo alla prima lettera a Timoteo al cap. 2 nei vv. 13-14 si
ribadisce che l’origine degli esseri viventi si ha in Adamo, che fu creato per primo rispetto ad
Eva. Se queste prove dell’esistenza di Adamo come progenitore non bastassero, sappia il
lettore che il testo della Bibbia è sacro, in quanto ispirato da Dio agli uomini. Perciò, vale la
regola che quanto non può essere provato o in ogni caso raggiunto dalla ragione, va creduto
per fede. Ricordo quanto è scritto al nr. 11 della “Dei Verbum”, documento del Concilio
Vaticano II°: “La santa madre Chiesa, per fede apostolica, ritiene sacri e canonici tutti interi i
libri sia del Vecchio che del Nuovo Testamento, con tutte le parti, perché scritti per ispirazione
dello Spirito Santo”.
lì 27.06.2013
Giosuè
Tratto dal sito: www.paceneicuori.com
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