Mostra: “Bellezza e religiosità in Ludovico Cardi detto il Cigoli”

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Mostra: “Bellezza e religiosità in Ludovico Cardi detto il Cigoli”
Mostra: “Bellezza e religiosità in Ludovico Cardi detto il Cigoli”
Lettera ai giornali di Gianfranco Luzzetti
La mostra che inaugureremo il 12 maggio al Museo Archeologico di Grosseto sarà dedicata all'opera La
Pietà di Ludovico Cardi detto il Cigoli (1559-1613), che per l'occasione donerò alla Città di Grosseto.
Uno splendido dipinto di Cigoli, le Nozze mistiche di Santa Caterina, era già stato esposto al pubblico
grossetano nel 2007, quando inaugurai con l'amministrazione comunale un progetto di rilancio culturale
che prevedeva un ciclo estivo di grandi eventi espositivi. Dopo il grande successo delle mostre
Teatralità nel Barocco Fiorentino (2007), La Bella Maniera in Toscana (2008) e Signori di Maremma
(2009), il Comune di Grosseto ha dovuto sospendere per due anni la programmazione di questo tipo di
eventi. Le cause sono state molteplici: le difficoltà di reperire risorse in un clima di generale recessione
economica e soprattutto la necessità di definire le modalità della mia donazione e di programmare
l'istituzione di una pinacoteca in grado di ospitare sia le opere del lascito che la mia ricchissima
biblioteca d'arte, da destinare un giorno a un Centro Studi per i giovani.
Per due anni il gruppo di studiosi e operatori culturali che avevo coinvolto per realizzare il ciclo di
mostre periodiche ha lavorato in altre direzioni. Oggi, in attesa dell'apertura della nuova struttura
espositiva e in modo assolutamente gratuito, torna a lavorare con me per riprendere quel percorso nella
sede tradizionale del Museo Archeologico, stimolato dalla convinzione che proprio nei tempi difficili è
necessario investire in cultura e garantire continuità alle iniziative di qualità. Ne sono sempre stato
convinto e per questo motivo, mentre incrementavo a oltre cento opere la lista della donazione e il
Comune metteva a disposizione della istituenda pinacoteca i prestigiosi locali dell'antico convento delle
Clarisse, il pensiero di “tenere accesa la fiamma della cultura” e organizzare una nuova mostra, seppure
con i limiti derivanti da una minore disponibilità di risorse, non mi ha mai abbandonato.
Per presentare questo capolavoro, e celebrarne l'importanza con il consueto scrupolo scientifico e
filologico, ho voluto mettere in mostra anche altre opere, selezionate per aiutare il pubblico a
contestualizzare i riferimenti culturali. Tra gli originali, spiccano due copie che testimoniano il grande
successo che ebbe la Pietà del Cigoli: il Compianto su Cristo morto di Alessandro Bardelli, olio su tela
conservato nel museo civico di Prato, e un arazzo firmato da Pietro Févère e conservato in Palazzo Pitti
a Firenze. Tra le riproduzioni, emergono i modelli scultorei della Pietà riferibili alla tradizione figurativa
nordica medievale, e soprattutto la Pietà di Michelangelo, che apre il percorso espositivo perché
modello diretto della Pietà di Cigoli.
Inoltre, in mostra ma fuori ordinamento ho deciso di allestire un'altra importante opera che ho acquistato
di recente: la Madonna col Bambino del pittore senese Rutilio Manetti. Da anni inseguivo questo
dipinto, per due motivi. Il primo è legato alla grande bellezza dell'opera, e il secondo alla sua origine
“grossetana”. La Madonna col Bambino fu commissionata da Girolamo Tantucci, Vescovo di Grosseto
dal 1622 al 1637, dopodiché gli eredi la portarono a Roma. Dopo cinquecento anni questo capolavoro
torna a essere esposta a Grosseto e tutti potranno liberamente ammirarla.
In conclusione, voglio ringraziare tutti coloro che in questi anni stanno contribuendo alla realizzazione
del mio progetto e del mio sogno: il sindaco Emilio Bonifazi, il mio collaboratore Mauro Papa, la
“squadra” di studiosi che generosamente contribuirà al successo dell'iniziativa, il Direttore della Galleria
Palatina di Firenze Alessandro Cecchi, l'assessore alla cultura Giovanna Stellini, la direttrice del Museo
Archeologico Maria Grazia Celuzza, Cecilia e Mario Luzzetti che hanno realizzato con me il progetto
tecnico per la pinacoteca, i collaboratori ad ogni titolo, i miei concittadini che non mi hanno mai fatto
mancare il loro supporto e il loro affetto.
Ai miei concittadini lancio inoltre un appello: continuate a sostenere queste iniziative e aiutatemi a
“tenere accesa la fiamma della cultura” a Grosseto. Visitate la mostra, invitate a visitarla, acquistate il
catalogo, che ho voluto avesse un costo limitato: insieme all'ingresso alla mostra, questo prezioso
contributo pubblicato da un editore locale costerà solo 15 euro.
Vi saluto con affetto
Gianfranco Luzzetti