ENDOCALEX® 6-9 Istruzioni d`uso 0477

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ENDOCALEX® 6-9 Istruzioni d`uso 0477
ENDOCALEX® 6-9
Istruzioni d’uso
GENERALITÀ
Il trattamento endocanalare secondo la tecnica ocalessica si basa
sulla seguente reazione chimico-fisica:
l’Ossido di Calcio - CaO -, combinandosi con due volumi di acqua 2 (H2O) - forma Idrossido di Calcio - Ca(OH)2 - il cui volume è ovviamente maggiore di quello dell’Ossido di Calcio in reazione:
CaO + 2 H2O → Ca(OH)2 + H2O
Nel canale radicolare principale l’Ossido di Calcio, introdotto sotto
forma di pasta, viene collocato nelle zone accessibili dell’endodonto
(spazio provvisionale) anche senza ricorrere, volendo, all’alesaggio
fino all’apice.
Combinandosi progressivamente con l’acqua del liquame endodontico, penetra come idrossido in tutte le zone accessibili ed inaccessibili (tubuli dentinali), cioè in quelle zone che non possono essere
raggiunte (o soltanto difficilmente) da qualsiasi tipo di trattamento
meccanico, causando la lisi delle sostanze necrotiche presenti e l’alcalinizzazione antimicrobica.
Il CaO si espande, quindi, senza “sospingimento”.
A sua volta l’Idrossido di Calcio, combinandosi con la CO2 che proviene dalla lisi delle sostanze organiche endodontiche, forma Carbonato
di Calcio (CaCO3 ), otturando i canalicoli dentinali, le lacune da decalcificazione e gli spazi comunque inaccessibili dell’endodonto.
Poiché l’Ossido di Calcio è una polvere (Endocalex 6-9), per essere
lentulato nel canale deve essere impastato con un liquido (Endocalex Liquido) che rallenta e ritarda la reazione, che, per sua natura, è
esotermica.
FORMULA DI COMPOSIZIONE
ENDOCALEX 6-9 POLVERE:
- Ossido di calcio “pesante”
- Ossido di zinco
67%
33%
La quantità di polvere Endocalex 6-9 contenuta nei tubetti può essere
superiore a g 0,8 ed è utilizzabile per più trattamenti, purché il tubetto
venga immediatamente ben richiuso non appena prelevata la quantità di polvere occorrente.
ENDOCALEX 6-9 LIQUIDO:
- Glicole propilenico
- Acqua distillata
75%
25%
INDICAZIONI
Trattamento canalare secondo la Tecnica Ocalessica
L’ENDOCALEX 6-9 è biocompatibile; la sua reazione è lenta, non esotermica ed atraumatica.
L’idrossido di calcio di formazione, in quanto Ossido di Calcio espanso
per idratazione, penetra l’endodonto in ogni direzione, parietalmente
ed apicalmente, in ogni zona inaccessibile agli strumenti meccanici.
L’Endocalex 6-9 è principalmente utilizzabile nel trattamento conservativo di denti affetti da necrosi pulpari di varia origine, aventi o meno
un interessamento reattivo periapicale; l’efficacia dell’Endocalex 6-9
è apprezzabile, non di rado, anche nei casi di ostruzione (parziale o
totale) del lume canalare (obliterazioni reattive dentinali, frammenti di
strumentazione metallica o di coni di guttaperca, etc.).
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Il maggior potenziale espansivo rispetto a quello dell’Endocalex Plus
fa sì che l’Endocalex 6-9 sia particolarmente indicato nel trattamento
dei molari, soprattutto se affetti da reazioni infiammatorie periapicali
croniche.
l’Endocalex 6-9 è consigliabile nel trattamento endodontico di pilastri
protesici (meglio se molari) destinati ad allogare perni aurei moncone o “Richmond”, qualora il sondaggio canalare abbia indotto dubbi
sull’effettiva asepsi pulpare.
In questo caso l’inserimento del perno metallico deve avvenire 15 gg.
dopo il trattamento ocalessico, avendo comunque l’accortezza di non
occupare con il manufatto protesico il terzo apicale del canale.
EFFETTI COLLATERALI
Nessuno.
Controindicazioni con altri materiali dentali: non usare cementi
all’eugenolo, per evitare la formazione di eugenato di Ca.
MODALITA’ D’IMPIEGO
Avvertenze
Non utilizzare in elementi infetti in fase acuta, attuando in questa
circostanza le soluzioni tecniche e terapeutiche che consentano di
operare in un secondo tempo “a freddo”.
è bene comunque far precedere o associare al trattamento ocalessico una adeguata “copertura” antibiotica (1-2 g x os x 4 gg) in quanto il materiale endodontico infetto può causare una reazione di tipo
ascessuale più o meno marcata; il paziente andrà informato di questa
eventualità, onde evitare inutili allarmismi.
Preparazione
Apertura della camera pulpare; svuotamento del suo contenuto e di
quello dei canali radicolari; alesaggio meccanico, con strumentazione
manuale dei canali radicolari stessi.
Non è necessario alesare fino all’apice: è invece preferibile lasciare all’espansione il compito di penetrare atraumaticamente tutta la
struttura endodontica.
Pulire meccanicamente solo la parte accessibile (spazio provvisionale), non usare antisettici (coagulanti e tossici).
Si possono usare soltanto soluzioni di ipoclorito: in tal caso sciacquare con acqua e non asciugare: insufflando aria si potrebbe formare
una bolla d’aria che diviene un ostacolo all’espansione, in quanto
formerebbe un cuscinetto isolante tra l’Ossido di Calcio e il liquame endodontico. Non fare uso di cotone idrofilo per ripulire la parte
accessibile dell’endodonto (la conservazione di H2O in tale sede è
necessaria). Utilizzare coni di carta sterili per eliminare saliva, sangue
e secrezioni purulente.
Preparazione della pasta
Si attua in modo semplicissimo, mescolando la polvere con il liquido
utilizzando una piastra di vetro ed una spatola assolutamente incontaminate da altre sostanze.
Quindi si omogenizza spatolando brevemente; si aggiunge liquido o
polvere a volontà per modificare la consistenza della pasta, che è
lasciata alla valutazione dell’odontoiatra, in funzione della lentulabilità, dell’ampiezza dei canali e dell’eventuale presenza di granuloma
periapicale.
Introdurre immediatamente dopo l’impasto la pasta nel canale.
Potendosi poi presentare la necessità di alesare nuovamente a distanza di tempo il canale radicolare così trattato, vista la notevole
resistenza che oppone il Carbonato di Ca formatosi dall’Endocalex
6-9, si può introdurre un cono di sezione e lunghezza adeguate nella
pasta ocalessica; il cono di guttaperca non deve invadere il terzo
apicale del canale.
Isolamento della pasta
Ricoprire la pasta con una pallina di cotone non idrofilo per evitare
il contatto tra il materiale d’otturazione provvisoria e l’Endocalex e
quindi il rischio di compressione sulle pareti.
Otturazione provvisoria della cavità
Può essere effettuata con un qualsiasi materiale da otturazione provvisoria, che non deve contenere eugenolo (in presenza di eugenolo si
avrebbe la formazione immediata di eugenato di calcio a presa rapida
e pigmentazione irreversibile del dente), oppure con guttaperca.
Otturazione definitiva del canale
Si consiglia di sottoporre il dente ad un minimo di due sedute: la
prima dedicata alla preparazione endodontica del campo operatorio
ed all’introduzione dell’Endocalex; la seconda, a distanza di 10-20
giorni, dedicata all’otturazione definitiva. Con l’Endocalex 6-9, se la
procedura è stata eseguita correttamente, il canale - di norma - appare otturato dall’Endocalex espanso, cioé Carbonato di Calcio fortemente indurito. L’otturazione definitiva può essere assicurata dallo
stesso Endocalex 6-9, con la riserva che non può soddisfare tutte le
proprietà oggi richieste ad un materiale da otturazione, ad esempio la
non modificabilità nel tempo e la radioopacità.
Si può effettuare l’otturazione definitiva secondo la tecnica preferita
dopo aver rimosso l’Endocalex. A tal fine, considerata la durezza del
carbonato di calcio che si forma al termine del processo chimico “in
dente”, si può utilizzare l’EDTA al 15% o 17% che in pochi secondi
rende morbido il carbonato di calcio derivato dall’Endocalex 6-9.
Otturazione definitiva della corona dentale
Il materiale da ricostruzione va preferibilmente isolato con un sottofondo (ad es. cemento all’ossifosfato di zinco o vetroionomero).
è noto che il trattamento endodontico accentua nel tempo la fragilità coronale, soprattutto a seguito di otturazioni o ricostruzioni particolarmente estese. è consigliabile pertanto, in sede di otturazione
definitiva o protesizzazione della corona dentale, di avvalersi di viti
endocanalari da utilizzarsi esclusivamente nel corso della seconda
seduta di trattamento. Per la cementazione è consigliabile l’utilizzo di
un cemento all’ossifosfato di zinco.
La radiopacità canalare dopo trattamento ocalessico
Trattando della rilevazione radiografica dell’espansione ocalessica, è
stato osservato che la massa della dentina diviene leggermente più
opaca. Poiché l’elemento radiopaco del CaO è il calcio (cioè lo stesso
elemento della dentina) è evidente che non è possibile distinguere
- a contrasto - su un’immagine radiologica i canali riempiti soltanto
di idrossido di calcio. L’ossido di Zn contenuto nell’Endocalex non
fornisce una radiopacità paragonabile a quella dei coni di guttaperca
(che sono composti dal 70-75% di ZnO). è pur vero che la radiopacità
canalare non ha alcun interesse terapeutico, ma è altrettanto vero
che ha sempre un interesse dimostrativo, costituendo in ogni caso
una testimonianza non discutibile della realtà e dell’efficacia del trattamento radicolare attuato.
Nel quadro delle manovre post-ocalessiche il problema della radiopacità canalare si presenta sotto particolari aspetti. Infatti i canalicoli
dentinali, i canali secondari del delta apicale ed i rispettivi fori sono
riempiti di idrossido di calcio biofilo; restano accessibili, talvolta, solo
i canali radicolari principali. è opportuno quindi riempire questi ultimi
con guttaperca o coni di guttaperca e cemento.
Conservazione
Conservare in luogo asciutto. I tubetti dopo l’uso devono essere immediatamente ben richiusi. La polvere deve essere protetta dall’umidità.
Confezionamento
Polvere (8 g): 10 tubetti;
Liquido (10 ml): 1 flacone.
Limitazione di responsabilità
L’utilizzo del prodotto deve ritenersi riservato agli odontoiatri.
Il corretto uso del prodotto corrisponde all’utilizzo in conformità alle
indicazioni tecniche specificate come istruzioni d’uso inserite nella
confezione.
L’indicazione da parte del produttore del corretto uso del prodotto non
solleva l’odontoiatra dalla necessità di provare il prodotto in modo da
determinarne la rispondenza circa l’uso e le procedure anche per
quanto riguarda la salvaguardia di eventuali diritti di terzi.
L’odontoiatra assume tutte le responsabilità nell’individuazione del
prodotto per l’utilizzo mirato dello stesso e nell’eventuale uso improprio del prodotto stesso.
Il produttore si obbliga limitatamente alla sostituzione del prodotto
che venisse riscontrato non perfettamente conservato. Il prodotto
difettoso (cioé non perfettamente conservato) deve essere ritornato
nella confezione originale al produttore.
Per prodotto non perfettamente conservato deve intendersi quello
intaccato dall’umidità e quindi inefficace.
Scadenza: vedi data sulla confezione.
Endocalex® è un marchio registrato Robidan s.a.s.
Prodotto da: Robidan s.a.s. - Via Burlamacchi 3 - 20135 Milano - Tel. 02 54019912 / Fax 02 59900992
Rev. 9/10
Introduzione della pasta nel canale
Utilizzare un lentulo di sezione inferiore a quella del canale, ovvero dello spazio provvisionale, o uno spingipasta adeguato, in modo
da escludere qualsiasi formazione in profondità di una bolla d’aria
che possa isolare la pasta dal contatto indispensabile con l’acqua
dell’endodonto inaccessibile e quindi impedire o rendere difficile
l’espansione.
In ogni caso non si deve zeppare la pasta, per evitare trauma o
inclusione di bolle d’aria. Al momento del riempimento canalare evitare il superamento apicale della pasta: potrebbe causare una crisi
alcalosica ossea che però si risolve in un paio di giorni.