Adriano Ferrari - IRCCS Eugenio Medea
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Adriano Ferrari - IRCCS Eugenio Medea
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA Dipartimento di Neuroscienze Cattedra di Medicina Riabilitativa 1 La riabilitazione cambia rotta: up date in età evolutiva IRCCS Eugenio Medea, Bosisio Parini 24 settembre 2015 Il trattamento combinato fisioterapico farmacologico ortesico dell’arto superiore del bambino emiplegico prof. Adriano Ferrari 2 La “natura” della paralisi nella PCI • La “paralisi” è la forma delle funzioni messe in atto da un SNC che è stato irrimediabilmente leso per rispondere ai bisogni dello sviluppo e alle esigenze della vita di relazione, elementi comuni e condivisi da tutti i bambini, sani e non • La paralisi è espressione della riorganizzazione di ciò che è rimasto nel SNC, avvenuta secondo una logica differente da quanto avrebbe dovuto succedere in caso di sviluppo neurologico tipico • Occorre quindi parlare di sviluppo della paralisi e non di paralisi o di ritardo dello sviluppo 3 La “architettura” della funzione Nella architettura della funzione sono riconoscibili tre diversi elementi: • Top down: propri del sistema operativo (ad esempio lo schema, le sinergie, i riflessi, ecc.) • Bottom up: propri del sistema esecutivo (ad esempio la forza muscolare, il ROM, ecc.) • Coping solutions: frutto dell’esperienza individuale di ciascun paziente La spasticità è al tempo sia centrale che periferica 4 La “modificabilità” della funzione Significa adattare la funzione patologica per una sua maggiore efficacia nei confronti del problema da risolvere e per una sua maggiore efficienza in relazione al risultato da raggiungere: • elementi modificabili spontaneamente (storia naturale changing panorama) • elementi modificabili attraverso un trattamento rieducativo combinato • elementi ancora non modificabili Non si recupera normalità ma solo adattività 5 Classificazione cinematica* della manipolazione del bambino con PCI E’ basata sulla valutazione del segno (analisi cinesiologica) e sull’utilizzo funzionale della mano Distingue le classi in base alla strategia adottata dal bambino e non in base alla misura del difetto Considera sia le componenti motorie che quelle percettive Fornisce il razionale per l’intervento terapeutico (rieducazione motoria, farmaci sistemici distrettuali e topici, ortesi, chirurgia funzionale) Ferrari A, Cioni G: The spastic forms of cerebral palsy, Springer 2009 6 Classe 1 – mano integrata ANALISI CINESIOLOGICA • Mano semiaperta con le dita quasi completamente estese • Pollice allineato o leggermente abdotto; possibile la pinza di opposizione termino-terminale (pinza distale) fra pollice e indice o fra pollice e dito medio • Possibili i movimenti isolati delle dita, specie dell’indice (motricità intrinseca) 7 Classe 1 – mano integrata UTILIZZO FUNZIONALE • Afferrare oggetti di piccole/medie dimensioni, usare utensili sagomati (ad es. le forbici) • Intervenire direttamente, anche isolatamente, nel proprio emi-spazio • Passare l’oggetto da una mano all’altra senza controllo visivo e con pre-adattamento della mano plegica all’oggetto (anticipazione) • Possibili i movimenti isolati e le sinergie complesse • Rilascio dell’oggetto senza difficoltà e senza necessità di controllo visivo 8 Classe 2 – mano semi-funzionale ANALISI CINESIOLOGICA • Mano semi-aperta con dita quasi estese e leggermente abdotte • Pollice allineato o leggermente addotto; possibile la pinza di opposizione sub-terminolaterale fra pollice ed indice o fra pollice e dito medio • Possibili i movimenti isolati delle dita, specie dell’indice • Non motricità intrinseca 9 Classe 2 – mano semi-funzionale UTILIZZO FUNZIONALE • Afferrare oggetti di medie dimensioni, usare utensili sagomati (ad es. le posate) • Intervenire direttamente nell’emi-spazio omolaterale estremo anche isolatamente • Passare spontaneamente l’oggetto da una mano all’altra con periodico controllo visivo e con preadattamento della mano plegica all’oggetto • Eseguire con difficoltà le sinergie più complesse, con prevalenza della forza sull’accuratezza • Rilascio dell’oggetto senza difficoltà ma grezzo 10 Classe 3 – mano sinergica ANALISI CINESIOLOGICA • Mano semi-aperta con dita leggermente abdotte, metacarpofalangee semi-estese ed interfalangee semi-flesse • Pollice addotto o posizionato sotto le altre dita, ma non incarcerato • Possibili i movimenti combinati delle dita • Non realizzabile un efficace pre-adattamento della mano all’oggetto anche sotto guida visiva 11 Classe 3 – mano sinergica UTILIZZO FUNZIONALE • Sinergia di afferramento a partenza da movimenti controllati della spalla e del gomito con chiusura a scatto della mano, sostenuta da un controllo visivo continuativo • Perché l’afferramento sia efficace, l’oggetto deve potersi adattare alla mano • Difficoltà nel rilascio dell’oggetto • Difficoltà nel passare gli oggetti dalla mano plegica a quella conservata, minore in senso inverso 12 Classe 4 – mano prigioniera ANALISI CINESIOLOGICA • Mano chiusa a pugno con il pollice imprigionato nel palmo (pollice addotto) o bloccato fra indice e medio o fra medio e anulare (pollice opposto) • Impossibile l’apertura attiva della mano • Impossibili i movimenti combinati della dita (a volte controllo dell’indice) 13 Classe 4 – mano prigioniera UTILIZZO FUNZIONALE • Se non c’è neglect, su richiesta utilizzo del pugno in pronazione per fissare sul piano, schiacciare, spingere, battere, buttare • Presa ausiliaria fissando l’oggetto fra la superficie radiale del polso ed il torace • Possibilità di incastrare l’oggetto fra le dita da parte della mano conservata sotto controllo visivo (morsa passiva) • Incapacità di rilascio volontario dell’oggetto che deve essere estratto ad opera della mano conservata (morsa passiva) 14 Classe 5 – mano esclusa ANALISI CINESIOLOGICA • Mano semi-aperta con polso flesso e dita da semiestese a flesse • Pollice allineato o leggermente flesso, senza capacità di opposizione • Non eseguibili i movimenti combinati delle dita • Afferramento inefficace 15 Classe 5 – mano esclusa UTILIZZO FUNZIONALE • Abitualmente neglect • Su richiesta, il bambino è in grado di fissare l’oggetto fra la mano plegica ed il tavolo, con continuo controllo visivo dell’azione • Su richiesta afferramento con presa «casuale» • Difficoltà nel rilascio volontario dell’oggetto, spesso abbandono non intenzionale • Abitualmente non vi è attenzione visiva sulla mano che viene mantenuta al di fuori del campo visivo 16 Il razionale terapeutico Classe di mano Strumento terapeutico Integrata Semi funzionale Sinergica Prigioniera Esclusa Fisioterapia Farmaci Ortesi Chirurgia funzionale 17 Il razionale terapeutico Classe di mano Fisioterapia Integrata Semi funzionale Sinergica Prigioniera Esclusa Timing rispetto Alla sua efficacia Precoce 1 4 anni Tardiva Tardiva 3 8 anni Non efficace Presa attiva Morsa passiva Non efficace Iperspecializ bimanualità Iperspec mono bimanualità Iperspecializ supplenze Spalla gomito, polso, dita Gomito, polso 6 36 mesi +++ 2 6 anni Funzione mano plegica +++ Funzione mano conservata --- Struttura mano plegica --- Polso Polso, dita Trattamento uni-manuale +++ +++ ++- CIMT percettiva Mano plegica Mano plegica Trattamento bi-manuale +-- ++- Facilitazione motoria +++ +++ Pinze ausiliarie --- --- Entrambe +++ --- Conservata +++ --- Conservata --- Impiego della sinergia Inibizione della ipertonia Sviluppo delle supplenze Per oggetti difficili da afferrare Per oggetti di grandi dimensioni Per tutti gli oggetti18 Il razionale terapeutico Classe di mano Fisioterapia Integrata Semi funzionale Sinergica Prigioniera Esclusa Facilitazione percettiva Non necessaria Coerenza delle informazioni fra le due mani Qualità della presa Efficacia della presa Efficacia supplenze Raccolta informazioni Mano Supplementazione visiva Supplementazione visiva Rappresenta zione arto No! Inibizione Inutile Mano Rinforzo muscolare no no si? Agonisti Elettrostimolazio ne no no no no no Neurotaping ? ? ? ? ? Stiramenti no polso indifferenti modestamente adattabili Caratteristiche degli oggetti gomito, polso spalla, gomito polso, dita spalla, gomito adattabili piccoli e rigidi grandi e morbidi 19 Il razionale terapeutico Classe di mano Tossina botulinica Integrata Semi funzionale Sinergica Prigioniera Esclusa Timing --- Tardiva ? Tardiva ! 3 6 anni Precoce 2 4 anni Morfologica, antalgica Frequenza --- Rara Frequente Molto frequente Molto rara Muscoli inoculati --- Polso Polso e gomito Dita, polso, gomito e spalla Polso, gomito e spalla Dosi di farmaco --- Modesta Massima Modesta Scopo perseguito --- Migliorare la qualità della pinza Aumentare la efficacia della presa Ridurre la spasticità della mano Antalgico, estetico, igienico Bendaggio funzionale --- notturno notturno diurno e notturno --- Trattamento rieducativo --- rinforzo antagonisti recupero agonisti facilitazione apertura --- Media 20 Il razionale terapeutico Classe di mano Ortesi Integrata Timing Semi funzionale Sinergica Prigioniera Esclusa Notturno? Diurno polso e pollice Notturno mano Diurno pollice e notturno mano se tollerato Notturno polso Deformità di polso e pollice Deformità di dita, polso e gomito Deformità di gomito e spalla --- --- Struttura mano plegica --- Deformità di polso Funzione mano conservata --- CIMT percettiva Ortesi dinamiche --- --+ -++ --+ --- Ortesi statiche --- --+ -++ +++ --+ Combinate a tossina --- --+ -++ +++ --- Combinate a chirurgia --- --+ -++ +++ 21 --+ --- Il razionale terapeutico Classe di mano Chirurgia funzionale Integrata Semi funzionale Sinergica Prigioniera Esclusa Timing --- rara e tardiva al bisogno frequente e precoce eccezionale Sedi --- polso e pollice gomito polso e pollice spalla, gomito, polso, dita spalla, gomito, polso Scopo --- funzionale funzionale correttivo estetico Allungamento --- +-- ++- +++ +-- ++- +-- Sezione --- --- +-- Transfer --- +-- ++- Artrodesi --- --- +-- tenodesi +++ --++22 Il trattamento "combinato" • La rieducazione motoria può non bastare. • La tossina botulinica, le ortesi e la chirurgia funzionale possono superare i vincoli che da sola la rieducazione motoria non riesce ad oltrepassare. • E’ altrettanto vero che la tossina botulinica, le ortesi e la chirurgia funzionale senza la rieducazione motoria sono incapaci di raggiungere il risultato cercato. • Occorre che il progetto terapeutico sappia integrare questi strumenti 23 Misurare i risultati MUUL: Melbourne Assessment of Unilateral Upper Limb Function AHA: Assisting Hand Assessment (bilateral) Abilhand Kids: ability for children with upper limb impairment PEDI: Pediatric Evaluation of Disability Inventory CHQ: Child Health Questionnaire Fedrizzi E, Rosa-Rizzotto M, Turconi AC, Pagliano E, Fazzi E, Pozza LV, Facchin P, GIPCI study group (2013) Unimanual and bimanual intensive training in children with hemiplegic cerebral palsy and persistence in time of hand function improvement: 6-month follow-up results of a multisite clinical trial J Child Neurol Feb. 28(2):161-75 Ferrari A, Maoret AR, Muzzini S, Alboresi S, Lombardi F, Sgandurra G, Paolicelli PB, Sicola E, Cioni G (2014) A randomized trial of upper limb botulimun toxin versus placebo injection, combined with physiotherapy, in children with hemiplegia. Res Dev Disab Oct. 24 35(10):2505-13 I risultati della nostra ricerca • • • • • Studio randomizzato controllato in doppio cieco Bambini omogenei rispetto alla classe di mano Tossina combinata con FT e ortesi Periodo di osservazione di 6 mesi Protocollo condiviso (sperimentatore, terapista, famiglia, bambino) • Trattamento FT intensivo personalizzato (esercizi goal directed, attività task oriented, daily stretching manoeuvres) • Impiego di ortesi funzionli e ortesi statiche • Valutazione multidimensionale dell’outcome UDGEE di Reggio Emilia e della Stella Maris di Pisa 25 I risultati della nostra ricerca Body functions and structures • Grip strenght (dynamometric measure) • MAS • PRS ADL • AHA • PEDI • Abilhand kids • GAS UDGEE di Reggio Emilia e della Stella Maris di Pisa 26 I risultati della nostra ricerca AHA • Outcome primario • Entrambi i gruppi migliorano, maggiormente il gruppo sperimentale, a T2 (T0 + 12 w ) • Entrambi i gruppi continuano a migliorare a T3 ( T0 + 6 mesi) senza significatività statistica • Il cambiamento supera la Smallest Detectable Difference Anche la GAS migliora similmente (famiglia e team) 27 I risultati della nostra ricerca PEDI FS (functional skill) and CA (caregiver assistance) • Entrambi i gruppi migliorano, senza raggiungere significatività statistica • A T2, PEDI CA meglio nel gruppo di controllo • Il cambiamento non supera la Smallest Detectable Difference 28 I risultati della nostra ricerca Abilhand-kids • Entrambi i gruppi migliorano a T1 (T0 + 3 w), T2 (T0 + 12 w) e T3 (T0 + 6 m) senza raggiungere significatività statistica • Non vi sono significative differenze intergruppo • l cambiamento non supera la Smallest Detectable Difference 29 I risultati della nostra ricerca MAS e PRS confermano l’effetto della tossina (non nelle prime due settimane) Non significatività statistica Non correlazione con la quantità di BoNT-A iniettata (dose muscolo) 30 EPILOGO “Quando si saranno alleviate sempre più le schiavitù inutili, si saranno scongiuratele sventure non necessarie, resterà per sempre, per tenere in esercizio le virtù eroiche dell’uomo, la lunga serie dei mali veri e propri: la morte, la vecchiaia, le malattie inguaribili, l’amore non corrisposto, l’amicizia respinta o tradita, la mediocrità d’una vita meno vasta dei nostri progetti e più opaca dei nostri sogni: tutte le sciagure provocate dalla natura divina delle cose” Marguerite Yourcenar ‘Le memorie di Adriano’ Einaudi 31 Vi ringrazio 32