allegato delibera c.c. n. 64/2016.

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allegato delibera c.c. n. 64/2016.
COMUNE DI DELEBIO
PROVINCIA DI SONDRIO
DOCUMENTO DI POLIZIA IDRAULICA
RIORDINO RETICOLO IDRICO MINORE COMUNALE E
CANONI REGIONALI DI POLIZIA IDRAULICA AI SENSI
DELLA DGR 4229 DEL 23 OTTOBRE 2015
Professionista incaricato :
Geol. Fabrizio Bigiolli
Elaborato :
Data :
Agg. :
RELAZIONE TECNICA
OTTOBRE 2016
Allegato :
R. 01
Dott. Fabrizio Bigiolli GEOLOGO
Via valeriana 97 loc Piussogno 23016 CERCINO (SO)
Tel./ Fax 0342 680651
Mobile 339 6096386
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FABRIZIO BIGIOLLI GEOLOGO – GEOLOGIA APPLICATA – GESTIONE DEL TERRITORIO
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INDICE
1. PREMESSA ................................................................................................................ 3 2. DEFINIZIONE DEL RETICOLO PRINCIPALE E DEL RETICOLO MINORE .............. 6 3. ELENCO CORSI D’ACQUA DEL RETICOLO MINORE PRESENTI NEL
TERRITORIO COMUNALE ........................................................................................... 11 4. AGGIORNAMENTO E PROPOSTE DI MODIFICA AL RETICOLO IDRICO VIGENTE
ED AL RETICOLO MASTER ........................................................................................ 18 RELAZIONE TECNICA
RIORDINO DEL RETICOLO IDRICO MINORE COMUNALE E CANONI REGIONALI DI POLIZIA IDRAULICA AI
SENSI DELLA D.G.R. 4229 DEL 23 OTTOBRE 2015
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FABRIZIO BIGIOLLI GEOLOGO – GEOLOGIA APPLICATA – GESTIONE DEL TERRITORIO
Via Valeriana, 97 - Località Piussogno - 23016 - CERCINO (SO)
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1. PREMESSA
La l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 (Regione Lombardia), ha trasferito agli enti locali le attività di Polizia
Idraulica e di pronto intervento per i corsi d’acqua appartenenti al reticolo idrico minore,
mantenendo le stesse funzioni per i corsi d’acqua appartenenti al reticolo idrico principale.
Il Comune di Delebio è dotato di uno studio di individuazione del Reticolo Idrico Minore
Comunale (RIM) redatto nell’anno 2004 ed aggiornato nell’anno 2006 a cura dello Studio GEO3, ai
sensi della della d.g.r. 25 gennaio 2002 n. 7/7868 e successiva d.g.r. 1 agosto 2003 n. 7/13950, con
definizione di una specifica normativa che regolamenti l’utilizzo del suolo all’interno degli alvei e
nelle relative fasce di rispetto .
Le recenti delibere emesse da Regione Lombardia, sempre in merito al RIM, hanno determinato da
parte del Comune di Delebio, la necessità di riordinare ed aggiornare il proprio studio.
Infatti le vigenti d.g.r. n. X/2591 del 31 ottobre 2014 e d.g.r. n. X/4229 del 23 ottobre 2015, in
attuazione della legge 1/2000, forniscono i criteri e gli indirizzi ai Comuni per la ricognizione del
reticolo idraulico minore e per l’effettuazione dell’attività di “polizia idraulica”, intesa come attività
di controllo degli interventi di gestione e di trasformazione del demanio idrico e del suolo in fregio ai
corpi idrici.
Lo studio del RIM, così come illustrato nei criteri riportati nella d.g.r. vigente, viene a costituire il
Documento di Polizia Idraulica (DPI), che è costituito da una parte di elaborati cartografici e tecnici
e da una parte di elaborati normativi .
Il presente studio di aggiornamento riguarda pertanto i seguenti aspetti :
• aggiornamento del reticolo idrico e delle rispettive fasce di rispetto sulla base della nuova
cartografia comunale (DBT) con sistema di riferimento cartografico UTM32 - WGS84, rispetto al
precedente studio redatto sulla base di cartografia CTR e aerofotogrammetrico ,
• aggiornamento del reticolo idrico e delle rispettive fasce di rispetto sulla base delle indicazione e
degli studi forniti dall’Amministrazione comunale di Delebio ,
• aggiornamento del regolamento di polizia idraulica in base alla attuale normativa vigente (nuovi
canoni di polizia idraulica, ecc.) ,
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• digitalizzazione degli elaborati cartografici sulla base dello schema richiesto dalla normativa
vigente (reticolo master e shp files richiesti da Regione Lombardia) .
Gli elaborati tecnici e cartografici redatti nel presente documento sono i seguenti :
R.01 – RELAZIONE TECNICA
T.01 – PLANIMETRIA GENERALE INDIVIDUAZIONE RETICOLO IDRICO MINORE
(scala 1:10.000)
T.02 – AGGIORNAMENTO DEL RETICOLO MASTER
(scala 1:10.000)
T.03 - PLANIMETRIA GENERALE INDIVIDUAZIONE FASCE DI RISPETTO
(scala 1:10.000)
T.04 - PLANIMETRIA DI DETTAGLIO INDIVIDUAZIONE FASCE DI RISPETTO NORD
(scala 1:5.000)
T.05 - PLANIMETRIA DI DETTAGLIO INDIVIDUAZIONE FASCE DI RISPETTO SUD
(scala 1:5.000)
Gli elaborati normativi redatti nel presente documento sono :
R.02 – AGGIORNAMENTO DELLE NORME DI POLIZIA IDRAULICA
Nel presente studio si è inoltre proceduto al rilievo ed al censimento di tutte le opere,
attraversamenti, ecc. presenti in corrispondenza del reticolo idrico minore .
Le opere censite sono state catalogate sotto forma di schede monografiche che comprendono la
descrizione dell’opere, lo coordinate geografiche di individuazione, il codice del corso d’acqua, il
titolare dell’opera ed anche lo stralcio cartografico, l’ortofotoaerea, l’estratto di mappa, le visure
catastali negli elaborati :
ALL.01 – CENSIMENTO OPERE SUL DEMANIO IDRICO DEL RETICOLO IDRICO MINORE
ALL.02 – PLANIMETRIA CENSIMENTO OPERE SUL DEMANIO IDRICO DEL RIM
(scala 1 : 5.000)
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In merito al censimento delle opere , attraversamenti, ecc. presenti lungo il reticolo idrico
minore ed individuati mediante appositi sopralluoghi e verifica sulle cartografie trasmesse
dall’U.T.C., si evidenzia che il Comune di Delebio NON è dotato del PUGSS ed allo stato attuale
NON sono state ricevute alcune mappe e cartografie dei sottoservizi presenti quali ad esempio la
rete di distribuzione del gas metano, la rete di distribuzione energia elettrica, le reti
telecomunicazioni, ecc. .
Le mappe ed i rilevamenti forniti dall’Amministrazione comunale sono le seguenti :
-
Rete acquedotto comunale ,
-
Rete fognaria comunale ,
-
Ditta CARCANO spa ,
-
ENEL SOLE spa ,
-
SNAM RETE GAS .
L’allegato R.03 – VERIFICHE IDRAULICHE è riferito alle verifiche idrauliche speditive condotte in
corrispondenza di opere presenti in situazioni di criticità idraulica .
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2. DEFINIZIONE DEL RETICOLO PRINCIPALE E DEL RETICOLO MINORE
L’individuazione dei corsi d’acqua appartenenti al Reticolo Idrico Principale (RIP) è effettuata da
Regione Lombardia sulla base dei requisiti elencati nella D.G.R. n. 6/47310 del 22 dicembre 1999
“Indicazione per la redazione degli elenchi dei corsi d’acqua che costituiranno il reticolo idrico
principale sui quali esercitare le funzioni di Polizia Idraulica ex R.D. 28 luglio 1904, n. 523 e
modalità di esercizio dell’attività di controllo sul reticolo minore”.
I criteri sono cosi definiti :
1. Significatività dei bacini:
Il reticolo principale è costituito dai soli corsi d’acqua che sottendono bacini idrografici significativi. A
tal fine, possono essere considerati come significativi i bacini sottesi da corsi d’acqua di lunghezza
superiore ai 2 km.
2. Particolarità dei corsi d’acqua di lunghezza inferiore ai 2 km:
I corsi d’acqua di lunghezza inferiore ai 2 km sono da considerarsi appartenenti al reticolo
principale, purché siano caratterizzati da rilevanti problematiche idrauliche o idrogeologiche o siano
interessati da interventi idraulici o di versante particolarmente significativi, in essi siano presenti
opere di sbarramento, di cui alla L.R. 8/98 o, comunque, siano oggetto di significative autorizzazioni
di derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico.
3. Significatività dei corsi d’acqua totalmente compresi nel territorio di un Comune:
I corsi d’acqua che scorrono all’interno di uno stesso Comune o che fungono da confine tra Comuni
limitrofi devono essere considerati appartenenti al reticolo principale, solo se interessati da
interventi idraulici o di versante particolarmente significativi, in essi siano presenti opere di
sbarramento di cui alla L.R. 8/98 o, comunque, siano oggetto di significative autorizzazioni di
derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico.
4. Individuabilità dei tratti costituenti il reticolo principale:
Deve essere possibile individuare, attraverso elementi territorialmente visibili, il punto di inizio del
tratto del corso d’acqua costituente il reticolo principale: rimane inteso che il tratto iniziale di un
corso d’acqua, dalla sorgente al punto ove diventa principale, deve essere considerato
appartenente al reticolo minore.
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5. Visibilità in cartografia dei limiti che definiscono il reticolo principale:
I punti che delimitano il reticolo principale devono essere, oltre che territorialmente visibili in loco,
rappresentati sulla CTR (Carta Tecnica Regionale) in scala 1: 10.000.
6. Congruenza con i limiti di definizione dei laghi principali:
I corsi d’acqua significativi, che rappresentano i principali immissari ed emissari dei maggiori laghi
lombardi, devono essere definiti per quanto riguarda il punto di immissione e quello di emissione, in
congruenza con i limiti amministrativi con cui vengono delimitati i laghi stessi, ai fini delle
competenze di trasporto lacuale.
Gli elenchi costituenti il reticolo principale sono suddivisi per Provincia e sono riportati in forma
tabellare; per ogni corso d’acqua sono definite le seguenti informazioni :
a) Numerazione progressiva:
Contiene un codice alfanumerico che identifica ogni singolo corso d’acqua (il codice è costituito per
le prime due lettere dalla sigla della Provincia di appartenenza e da un numero progressivo).
b) Denominazione:
Contiene il toponimo del corso d’acqua, cosi come indicato sulla cartografia CTR in scala 1:10.000,
eventualmente aggiornato con ulteriori toponimi noti a livello locale.
c) Comuni interessati:
Contiene l’elenco dei Comuni attraversati dal corso d’acqua, nel tratto considerato come
appartenente al reticolo principale.
d) Foce o sbocco:
Contiene l’indicazione del corpo ricettore.
e) Tratto indicato come principale:
Contiene una descrizione della delimitazione del corso d’acqua, da considerarsi come
appartenente al reticolo principale; in tale campo vengono anche definiti i limiti inferiori e superiori
dei Laghi della Regione Lombardia. Questi limiti rappresentano i confini che separano, dal punto di
vista amministrativo, i laghi dagli emissari ed immissari che fanno parte del reticolo idrico principale.
f) Numero iscrizione elenco acque pubbliche (AAPP):
Contiene il riferimento al numero di iscrizione agli elenchi provinciali delle acque pubbliche e dei
loro elenchi suppletivi, ove questi esistono. In caso di iscrizione di corsi d’acqua negli elenchi
suppletivi, il numero di tale elenco viene identificato da un numero romano che segue il numero di
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iscrizione. L’indicazione NE segnala che il corso d’acqua non era iscritto nell’elenco delle acque
pubbliche.
L’elenco dei corsi d’acqua apparenti al reticolo idrico principale è costantemente aggiornato ed è
pubblicato mediante l’emissione di d.g.r. , l’ultima delle quali è la d.g.r. n. X/4229 del 23 ottobre
2015 – Allegato A .
I corsi d’acqua attualmente appartenenti al RIP nel Comune di Delebio sono :
Codice corso d’acqua
Toponimo
SO 041
Fiume ADDA
Estremità del corso
Tutto il tratto di Fiume
compreso all’interno del
territorio comunale .
Attualmente dallo sbocco nel
Fiume Adda alla biforcazione a
q. 850 m s.l.m. nel ramo
occidentale, alla confluenza a
q. 700 m s.l.m. con il Rio che
scende dal monte Olano nel
SO 187
Torrente LESINA
ramo orientale.
Nel presente studio è
richiesto che il tratto di
torrente Lesina inserito nel
RIP sia esteso sino a quota
1150m slm per il ramo
orientale ed a quota 1250m
slm per il ramo occidentale.
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Dallo sbocco nel canale
Borgofrancone alla confluenza
con la Valle della Spinetta.
Nel presente studio è
SO 189
Torrente MADRIASCO
richiesto che venga inserito
quale Reticolo Idrico
Principale anche il tratto
conseguente corrispondente
al canale Borgofrancone sino
al confine comunale .
In riferimento al RIM, come indicato nell’allegato D della d.g.r. n. X/4229 del 23 ottobre 2015,
appartengono al reticolo idrico superficiale i canali e i corsi d’acqua che siano così rappresentati
nelle carte catastali e/o nelle cartografie ufficiali (IGM, CTR, DBT), ancorché non più attivi.
Una volta proceduto alla ricognizione del reticolo idrico superficiale è necessario classificare i canali
e i corsi d’acqua secondo quanto riportato nel paragrafo 2 – “Normativa di riferimento in materia di
demanio idrico” .
In linea di principio si considerano demaniali :
- i corsi d’acqua iscritti negli elenchi delle acque pubbliche ;
- tutti i corsi d’acqua di origine naturale estesi verso monte fino alle sorgenti, anche se interessati
da opere ed interventi di sistemazione idraulica realizzati dalla pubblica amministrazione o con
finanziamenti pubblici .
Sono altresì considerati demaniali, ancorché artificiali :
- i canali di bonifica realizzati dalla pubblica amministrazione direttamente o mediante i Consorzi di
Bonifica ;
- i canali realizzati come opere idrauliche dalla pubblica amministrazione o con finanziamenti
pubblici ;
- tutti gli altri canali da individuare come demaniali in base ad una specifica disposizione normativa.
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Sono invece esclusi dal demanio idrico i canali artificiali realizzati da privati, nei quali le acque
(pubbliche) vi sono artificialmente ed appositamente immesse in base a singoli atti di concessione
ai sensi del T.U. 1775/1933. Tali canali sono disciplinati dal T.U. 1775/1933 ovvero dalle speciali
normative regolanti la derivazione e l’utilizzazione delle acque pubbliche.
Restano, altresì, esclusi i canali appositamente costruiti per lo smaltimento di liquami e di acque
reflue industriali e i collettori artificiali di acque meteoriche.
Al fine di garantire una corretta ricognizione e classificazione dei corsi d’acqua, è necessario
operare in stretto raccordo con i Consorzi di Bonifica presenti sul territorio comunale.
Una volta proceduto alla classificazione dei corsi d’acqua presenti nel territorio comunale, il
Reticolo Idrico Minore risulterà costituito da tutti quelli che NON appartengono al Reticolo Idrico
Principale (individuato nell’Allegato A alla presente deliberazione), al Reticolo di competenza dei
Consorzi di Bonifica (individuato nell’Allegato C alla presente deliberazione) e che non siano canali
privati.
L’esclusione di corsi d’acqua dal reticolo di competenza comunale dovrà essere adeguatamente
motivata nel Documento di Polizia Idraulica e potrà comunque avvenire solo nel caso in cui gli
stessi non presentino le caratteristiche di corso d’acqua pubblico ai sensi della normativa
soprarichiamata.
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3. ELENCO CORSI D’ACQUA DEL RETICOLO MINORE PRESENTI NEL TERRITORIO
COMUNALE
In riferimento all’elenco del RIM riportato nella tabella a seguire si fa presente che ai corsi d’acqua
censiti è stato attribuito un codice di identificazione univoco, così come richiesto da Regione
Lombardia, costituito da :
CODICE ISTAT del Comune di appartenenza del RIM ( Delebio – 03014026 ).
-
NUMERO PROGRESSIVO di identificazione dei corsi del RIM .
NUOVO CODICE
IDENTIFICATIVO
03014026_0001
03014026_0002
03014026_0003
CODICE
IDENTIFICATIVO
RIM precedente
TOPONIMO
SO/DE/001
SO/DE/002
SO/DE/003
Fosso della
Boarescia
Canale di
bonifica
INIZIO
(m
s.l.m.)
FOCE/
TERMINE
(m s.l.m.)
NOTE
FASCIA DI
RISPETTO
-
201.8 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO0189 a
q. 281.36 e
201.16 m
s.l.m.
Piccolo canale di
fondovalle, non
regimato, che drena la
falda freatica
5m
204 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO0189 a
q. 201.40 m
s.l.m.
Piccolo canale di
fondovalle, non
regimato, che drena la
falda freatica
5m
Sbocca nel
SO0189 a
q. 202.37 m
s.l.m.
Canale di fondovalle, a
sezione trapezia
regimata, che drena la
falda e costituisce il
collettore di tutte le
acque provenienti dal
reticolo idrografico
superficiale posto lungo
il versante a monte di
Tavani. Tale corso
d’acqua presenta un
punto di criticità idraulica
costituito dal tombotto di
attraversamento della
strada stradale
10m
209 m
s.l.m.
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03014026_0004
03014026_0006
03014026_0007
03014026_0012
03014026_0013
03014026_0014
SO/DE/004
SO/DE/006
SO/DE/007
SO/DE/012
SO/DE/013
SO/DE/014
731.308
m s.l.m.
Sbocca nel
SO/DE/003
a q. 206.80
m s.l.m.
Torrente del II ordine,
regimato solo nel tratto
terminale sul conoide
mediante opere
longitudinali e una vasca
di sedimentazione.
L’alveo e il bacino
montano sono
prevalentemente
impostati in roccia
subaffiorante
1500 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO/DE/007
a q. 220 m
s.l.m.
Torrente del II ordine
non regimato con alveo
e bacino montano
prevalentemente
impostato in roccia
subaffiorante
10m
1100 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO/DE/004
a q. 216 m
s.l.m.
Torrente del I ordine non
regimato con alveo e
bacino montano
prevalentemente
impostato in roccia
subaffiorante
10m
Sbocca nel
SO189 a q.
240 m
s.l.m.
Canale di fondovalle,
parzialmente regimato,
che drena la falda,
raccoglie le acque di
ruscellamento
superficiale e di scarico
del depuratore
10m
Fosso Roggia
207.1 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO041 a q.
200 m
s.l.m.
Canale di fondovalle,
parzialmente regimato,
che drena la falda,
raccoglie le acque di
ruscellamento
superficiale e costituisce
il collettore al Fiume
Adda dell acque
provenienti dalla Roggia
Aigual, derivato dal
Torrente Lesina, e da
altri canali di fondovalle
10m
Fosso Rossolo
203.1 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO/DE/013
a q. 203 m
s.l.m.
Piccolo canale di
fondovalle, non
regimato, che drena la
falda freatica
5m
Sort Grande
Verdione
Valorga
Fosso Pala
Marcia
203.2 m
s.l.m.
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10m
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03014026_0015
03014026_0016
03014026_0017
03014026_0018
03014026_0019
03014026_0020
03014026_0021
03014026_0022
03014026_0023
03014026_0024
SO/DE/015
500 m
s.l.m.
Non ha
sbocco in
alveo
Piccolo riale del II ordine
che raccoglie le acque
di parte del versante di
Nogaredo e le scarica
direttamente sul
fondovalle all’ interno di
un pozzo perdente e di
una vasca di
laminazione
SO/DE/016
450 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO187 a q.
220 m
s.l.m.
Riale del I ordine con
alveo e bacino
totalmente impostati in
roccia
10m
SO/DE/017
600 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO187 a q.
420 m
s.l.m.
Riale del I ordine con
alveo e bacino
totalmente impostati in
roccia
10m
SO/DE/018
544.761
m s.l.m
Sbocca nel
SO187 a q.
440 m
s.l.m.
Riale del I ordine con
alveo e bacino
totalmente impostati in
roccia
10m
SO/DE/019
550 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO187 a q.
470 m
s.l.m.
Riale del I ordine con
alveo e bacino
totalmente impostati in
roccia
10m
SO/DE/020
850 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO187 a q.
500 m
s.l.m.
Riale del I ordine con
alveo e bacino
totalmente impostati in
roccia
10m
SO/DE/021
800 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO187 a q.
610 m
s.l.m.
Riale del I ordine con
alveo e bacino
totalmente impostati in
roccia
10m
SO/DE/022
1000 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO187 a q.
610 m
s.l.m.
Riale del I ordine con
alveo e bacino
totalmente impostati in
roccia
10m
SO/DE/023
770 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO187 a q.
630 m
s.l.m.
Riale del I ordine con
alveo e bacino
totalmente impostati in
roccia
10m
SO/DE/024
970 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO187 a q.
640 m
s.l.m.
Riale del I ordine con
alveo e bacino
totalmente impostati in
roccia
10m
RELAZIONE TECNICA
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03014026_0025
03014026_0026
03014026_0027
03014026_0028
03014026_0029
03014026_0030
03014026_0031
03014026_0032
03014026_0033
0341026_0034
03014026_0035
SO/DE/025
900 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO187 a q.
650 m
s.l.m.
Riale del I ordine con
alveo e bacino
totalmente impostati in
roccia
10m
SO/DE/026
1050 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO187 a q.
690 m
s.l.m.
Riale del I ordine con
alveo e bacino
totalmente impostati in
roccia
10m
SO/DE/027
1150 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO187 a q.
780 m
s.l.m.
Riale del II ordine con
alveo e bacino
totalmente impostati in
roccia
10m
SO/DE/028
2352.83
m s.l.m.
Sbocca nel
SO187 a q.
860 m
s.l.m.
Torrente del IV ordine
che costituisce uno dei
rami di monte del
Torrente Lesina
10m
SO/DE/029
1280 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO/DE/28
a q. 1020 m
s.l.m.
Riale del I ordine con
alveo e bacino
totalmente impostati in
roccia
10m
SO/DE/030
1300 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO/DE/28
a q. 1030 m
s.l.m
Torrente del III ordine
che costituisce uno dei
rami di monte del
Torrente Lesina
10m
SO/DE/031
1370 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO/DE/28
a q. 1050 m
s.l.m
Riale del II ordine con
alveo e bacino
totalmente impostati in
roccia
10m
SO/DE/032
1300 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO/DE/28
a q. 1060 m
s.l.m
Riale del I ordine con
alveo e bacino
totalmente impostati in
roccia
10m
SO/DE/033
1250 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO/DE/28
a q. 1080 m
s.l.m
Riale del II ordine con
alveo e bacino
totalmente impostati in
roccia
10m
Valle Lesina
alta
2150 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO/DE/28
a q. 1200 m
s.l.m
Torrente del II ordine
che costituisce uno dei
rami di monte del
Torrente Lesina
10m
Valle Luserna
2150 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO187 a q.
860 m
Torrente del III ordine
che costituisce uno dei
rami di monte del
Torrente Lesina
10m
SO/DE/034
SO/DE/035
Valle Campello
Valle Galida
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E.mail [email protected]
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03014026_0036
03014026_0037
03014026_0038
03014026_0039
03014026_0040
03014026_0041
03014026_0042
03014026_0043
SO/DE/036
1730 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO/DE/035
a q. 1020 m
s.l.m.
Riale del I ordine con
alveo e bacino
totalmente impostati in
roccia
10m
SO/DE/037
1720 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO/DE/035
a q. 1030 m
s.l.m.
Riale del II ordine con
alveo e bacino
totalmente impostati in
roccia subaffiorante
10m
SO/DE/038
1550 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO/DE/035
a q. 1030 m
s.l.m.
Riale del II ordine con
alveo e bacino
totalmente impostati in
roccia
10m
2200 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO/DE/035
a q. 1200 m
s.l.m.
Torrente del III ordine
che costituisce uno dei
rami di monte del
Torrente Lesina
10m
SO/DE/040
820.55
m s.l.m.
Sbocca nel
SO187 a q.
620 m
s.l.m.
Riale del I ordine con
alveo e bacino
totalmente impostati in
roccia
10m
SO/DE/041
1500 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO187 a q.
1090 m
s.l.m.
Torrente del II ordine
che costituisce uno dei
rami di monte del
Torrente Lesina
10m
348.076
m s.l.m.
Sbocca nel
SO 187 a
q. 240 m
s.l.m.
Riale del I ordine con
alveo e bacino
totalmente impostati in
materiali morenici e
detritici
10m
Sbocca nel
SO/DE/04
a q. 206 m
s.l.m.
Riale del II ordine,
regimato sul tratto lungo
il conoide, con alveo e
bacino quasi
completamente
impostati nel substrato
roccioso subaffiorante
10m
SO/DE/039
SO/DE/042
SO/DE/043
Valle Luserna
orientale
Valle d’ Arzago
Torrazza
Vendulet
629.049
m s.l.m.
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03014026_0044
SO/DE/044
STRALCIATO
Roggia Aigual
323.603
m s.l.m.
Sbocca nel
SO/DE/13
a q. 207 m
s.l.m.
Antica roggia artificiale,
alimentata da un’opera
di presa dotata di
paratoia di regolazione
posta in sponda sinistra
del Torrente Lesina, all’
apice del conoide
alluvionale. Allo stato
attuale la roggia è in
gran parte in disuso con
un tracciato, che
attraversa il paese in
gran parte tombato sotto
vecchi edifici e strade.
Le situazioni di criticità
segnalate sono
essenzialmente
costituite da fenomeni di
infiltrazione laterale che
colpiscono i fabbricati
costruiti in aderenza alla
roggia e dovuti alle
scadenti condizioni di
funzionalità in cui
versano tratti di canale.
4m
Nel presente studio è
richiesto lo stralcio
della roggia del RIM in
quanto si tratta a tutti
gli effetti di una
derivazione
assimilabile a rete
acquedottistica .
03014026_0045
SO/DE/045
204.4 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO/DE/13
a q. 204 m
s.l.m.
Canale di fondovalle,
non regimato,che drena
la falda freatica
5m
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03014026_0046
SO/DE/046
STRALCIATO
Canale
Borgofrancone
(prec.
Denominato
canale Tavani)
202.2 m
s.l.m.
Raccoglie
le acque
dei torrenti
appartenen
ti al reticolo
principale
SO 189
Torrente
Madriasco
e Torrente
Valle del
Colo
Si tratta di un importante
canale di bonifica di
fondovalle,
completamente
regimato e collettore
delle acque di
scorrimento superficiale
e sottosuperficiale
provenienti dal versante
orobico. Sono presenti
due punti di criticità
idraulica costituiti dai
tombotti di
attraversamento della
statale e della ferrovia.
In corrispondenza di tali
zone sono state create
le aree di laminazione
così come perimetrale
dal PS 267. Nella parte
terminale, in località Le
Scese, l’alveo presenta
una pendenza molto
ridotta e, risentendo del
rigurgito provocato dal
Lago di Como, nel corso
di importanti eventi
meteorici va facilmente
in crisi esondando.
10m
Tali condizioni
generali ed inoltre la
classificazione del
tratto a monte sulla
conoide in località
Tavani nel RIP,
rendono ragionevole
l’inserimenti di tutto il
tratto del canale
Borgofrancone come
Reticolo Idrico
Principale .
03014026_0047
SO/DE/005
213.1 m
s.l.m.
Sbocca nel
SO0189 a
q. 203.20 m
s.l.m.
Piccolo canale di
fondovalle, non
regimato, che drena la
falda freatica
5m
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4. AGGIORNAMENTO E PROPOSTE DI MODIFICA AL RETICOLO IDRICO VIGENTE
ED AL RETICOLO MASTER
In riferimento allo studio del RIM vigente, redatto nell’anno 2004 ed aggiornato nell’anno 2006,
vengono proposte nel presente studio alcune modifiche ed aggiornamenti .
Tali modifiche e proposte sono dettate sia dall’utilizzo di una base cartografica più aggiornata (DBT)
sia da segnalazioni e rilevazioni effettuate dall’Amministrazione comunale di Delebio e dallo
scrivente .
Nello specifico si è provveduto ad aggiornare l’andamento dei corsi d’acqua del RIM vigente sulla
base delle evidenze emerse dalla nuova cartografia. Tali “aggiustamenti” hanno riguardato
principalmente la porzione montana del territorio comunale.
Inoltre su richiesta dell’Amministrazione comunale si è provveduto a verificare le seguenti situazioni
ed a proporre di conseguenza le relative modifiche ed aggiornamenti :
-
Fosso Borgofrancone (nello studio del RIM precedente definito con il toponimo di Canale Tavani)
– SO/DE/046 : Si tratta di un importante canale di fondovalle, completamente regimato e
collettore delle acque di scorrimento superficiale e sottosuperficiale provenienti dal versante
orobico. Sono presenti due punti di criticità idraulica costituiti dai tombotti di attraversamento
della statale e della ferrovia. In corrispondenza di tali zone sono state create le aree di
laminazione così come perimetrate dal PS 267. Nella parte terminale, in località Le Scese,
l’alveo presenta una pendenza molto ridotta e, risentendo del rigurgito provocato dal Lago di
Como, nel corso di importanti eventi meteorici va facilmente in crisi esondando. Per tale motivo
si richiede di stralciare tale corso d’acqua dall’elenco del RIM, per il tratto dalla
confluenza del torrente Madriasco sino al confine comunale e di inserirlo nei corsi
d’acqua censiti nel RIP . Infatti tale condizione rientra tra i requisiti elencati nella D.G.R. n.
6/47310 del 22 dicembre 1999 “Indicazione per la redazione degli elenchi dei corsi d’acqua che
costituiranno il reticolo idrico principale sui quali esercitare le funzioni di Polizia Idraulica ex R.D.
28 luglio 1904, n. 523 e modalità di esercizio dell’attività di controllo sul reticolo minore”.
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-
Roggia Aigual – SO/DE/044 : La Roggia Aigual costituisce una derivazione idrica dal Torrente
Lesina un tempo utilizzata per il funzionamento dei mulini e delle attività presenti in paese. Allo
stato attuale, in considerazione delle definizioni riportate nella d.g.r. n. X/4229 del 23 ottobre
2015 - allegato D (Restano esclusi dal demanio idrico i canali artificiali realizzati da privati, nei
quali le acque (pubbliche) vi sono artificialmente ed appositamente immesse in base a singoli
atti di concessione ai sensi del T.U. 1775/1933. Tali canali sono disciplinati dal T.U. 1775/1933
ovvero dalle speciali normative regolanti la derivazione e l’utilizzazione delle acque pubbliche),
si richiede di stralciare la Roggia Aigual dai corsi d’acqua censiti nel RIM. Infatti tale
derivazione NON risulta riportata nemmeno nel reticolo MASTER così come trasmesso da
Regione Lombardia .
-
Torrente Lesina – SO 187 : In riferimento al torrente Lesina si evidenzia che lo stesso ha già
manifestato in passato problematiche di carattere idraulico e di dissesto in corrispondenza della
porzione montana del bacino idrografico. Allo stato attuale risulta censito quale RIP sino alle
quote di 700m slm sul ramo orientale e di 850m slm sul ramo occidentale. Si richiede pertanto
di stralciare dal RIM e di inserire nel censimento del RIP anche i tratti di torrente Lesina
sino alla quota di 1.150m slm per il ramo in destra idrografica e sino alla quota di 1.250m
slm per il ramo in sinistra idrografica .
----Per quello che concerne il Reticolo MASTER trasmesso da Regione Lombardia sotto forma di
shape file, premesse le variazioni al RIM sopra riportate, è stato effettuato un raffronto tra il RIM
vigente e suo aggiornamento su base DBT ed il Reticolo MASTER stesso.
Il raffronto ha permesso di rilevare quanto segue :
-
la presenza di alcuni tratti di reticolo individuati nel Reticolo MASTER che in realtà non esistono
e per i quali è pertanto prevista l’eliminazione e la presenza di alcuni tratti di Reticolo Master per
i quali non è corretta l’individuazione ed il posizionamento e pertanto è prevista la rettifica
mediante eliminazione del tratto erroneamente segnalato e la sostituzione con i tratti
correttamente ubicati (Tavola T.02 - linea di colore giallo per tratti eliminati e linea colori blu per i
tratti individuati correttamente ),
-
la assenza nel Reticolo MASTER di alcuni corsi d’acqua e/o tratti degli stessi che sono invece
individuati nel RIM e pertanto ne è previsto l’inserimento (Tavola T.02 - linea di colore blu) .
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Per quanto riguarda il reticolo identificato con la linea di colore verde, si tratta del Reticolo MASTER
originale correttamente individuato e pertanto non oggetto di modifica .
Sono riportate minime modifiche ed aggiustamenti al reticolo idrico principale consistenti
nell’inserimento di piccoli segmenti mancanti di congiunzione tra le linee del reticolo master .
Cercino, lì ottobre 2016
Dr. Fabrizio Bigiolli Geologo
(documento firmato digitalmente ai sensi del D.Lgs. 82/2005)
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