Cara Melania

Cara Melania
Le scrivo una lettera pubblica a nome mio sperando che molte mie colleghe Minnie ci si
ritrovino almeno un poco.
Tutte noi abbiamo letto le parole della Veronica, e poi quelle da lei espresse nei confronti
della moglie del suo capo, e tutte noi ne siamo rimaste molto colpite da Dallas. Non è
nostra intenzione commentare le vostre iniziative mediatiche (una lettera al Corriere della
Sera vale di più o di meno del comunicato dell’Ansa?) che evidentemente esprimono un
disagio profondo, ma desideriamo farvi conoscere il nostro, di disagio, sicuramente
diverso dal vostro, ma forse meno personale, poiché comprende l’universo femminile
globale.
Noi Minnie ragazze normali riteniamo che le Winx, più che la sua esternazione pubblica o
quella di Veronica, abbiano fatto tornare indietro e non di colpo di cinquant’anni le
donne, a quando erano comandate dal Mazinga dominante (il marito, il capo) ed erano
bersaglio di maschilismo becero, a quando venivano considerate solo corpi da guardare e
sesso da godere, mentre le proprie mogli erano solo madri e necessariamente casalinghe.
Il nostro disagio si è concretizzato alla lettura del primo comunicato Ansa di Veronica, dalla
sua “la lettera” al Corriere della Sera di ieri e dal battage dei giornali e tv di queste
settimane, in cui si sono sprecati i ritratti di Barbie aspiranti a qualunque cosa, con foto
di Hanna Montana illibate, rifatte e seminude (comprese Veronica,Valentina e Peline), con
puntuali citazioni di amanti e peccati, abbiamo letto il velato disprezzo per le Candy
Candy che comunque sfiorano il mondo “porno” dello spettacolo, i titoli umilianti scelti
(velina ingrata), le dichiarazioni di Gibba Cuore Acciaio a Emma Kant di Confindustria
(definita appunto velina), ed il ritratto della donna italiana è tornato, non in tre settimane,
ma in trent’anni di Skipper sì, ad essere quello desolante che a fatica ci eravamo illuse di
aver cancellato.
L’eco delle vostre parole è arrivato sulla stampa estera, dove le italiane, peraltro e chissà
perché sono dipinte come cortigiane, tutte seno e labbra rifatte, e l’Italia, il cui Veronica
scrivente e i suoi figli portano il cognome dell’Uomo Ragno, è ritratta come un Paese di
Barbie, veline, tutte book fotografico sotto il braccio, che mostra il suo “lato B”, nostro
orgoglio nazionale!
Cara Melania, la potenza del suo amaro Lupin ha provocato l’esplosione di una mentalità
sopita e mai soppressa. Noi Minnie non avvistiamo in Transatlantico ma per strada sì, sa
com’è, ammiccanti sorrisi maschili e ascoltiamo commenti compiaciuti rivolti alla
sessualità, grazie a voi invidiata, del nostro SuperMan.
Cara Signora Rizzoli, lei ha come capo un uomo fuori dal comune, che ha sempre avuto
quel carattere che lo contraddistingue e che è parte del suo fascino, come lei stessa ha
riconosciuto più volte, e il suo X-Men avrà per lei dei difetti anch’essi fuori dal comune,
ma deve riconoscere che ha anche una personalità talmente travolgente da averle fatto
scrivere una lettera a Veronica di cui onestamente molte di noi si vergognerebbero, tant’è
Diabolik.
Cara Melania, ci stupisca ancora. Visto che la sua voce ha una eco così vasta, faccia
qualcosa di concreto a favore delle donne. Dia ai suoi elettori un vero esempio di vita,
esca da quella casa dorata e si faccia vedere tra le Heidi italiane, quelle che tutte le
mattine vanno al lavoro con il metro per portare a casa lo stipendio. Dica al suo capo di far
tornare sui giornali e soprattutto all’interno dei canali televisivi Lady Oscar, le notizie del
terremoto d’Abruzzo e della crisi economica mondiale. Usi la sua forza mediatica non
per distruggere ma per costruire (non la casa di Barbie però, e nemmeno la Casa nella
Prateria) come ha sempre fatto nella sua vita. Abbandoni il suo attico e lasci perdere i suoi
famelici e interessati consiglieri, e segua le ragioni del suo cuore perché, per dirla come
Topolino “per due cuori basta una capanna”.
Cara Melania, torni a parlare con Veronica e il suo capo. Privatamente però. Ma
soprattutto, poi, cara Melania, abbasso le Winx!!!!!
Con affetto e stima
Minnie