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Anno VIII
17 dicembre
2009
n. 231
IN QUESTO NUMERO:
IN PRIMO PIANO
● Barroso presenta la nuova squadra dei
commissari europei
POLITICHE E PROGRAMMI
● La politica di coesione dell’UE investirà
nello sviluppo delle proprietà sequestrate
alla mafia nel periodo 2007-2013
● La Commissione lancia una
consultazione sull'UE 2020: una nuova
strategia per fare dell'UE un mercato
sociale più intelligente e più verde
● Restyling per il sistema giurisdizionale
dell’Unione europea
● Programma di Stoccolma: le priorità
dello spazio di libertà, sicurezza e
giustizia 2010 – 2014
● L'UE intende estendere la protezione
Barroso presenta la nuova squadra dei commissari europei
Il 27 novembre il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, ha
presentato, sulla base delle nomine effettuate dagli Stati membri, i nomi dei 26
nuovi commissari europei, assegnando loro le deleghe per materia.
I neonominati provengono da differenti gruppi politici, in particolare 11 dal
Partito Popolare europeo (PPE), 4 dal Gruppo dell'Alleanza Progressista di
Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo (S&D), 9 dal Gruppo
dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa (ALDE) e 3
indipendenti. Quattordici membri, incluso il Presidente, erano già membri del
Collegio uscente, tredici invece i nuovi.
Si tratta complessivamente di 13 uomini e 9 donne. L’elenco completo
comprende:
sui viaggi vacanza: aperta una
consultazione
Joaquin Almunia (Spagna): concorrenza e vicepresidenza;
ALTRE NOTIZIE
Laszlo Andor (Ungheria): lavoro, affari sociali e inclusione;
● La Commissione approva 15 progetti nel
settore energetico
Catherine Ashton (Regno Unito): alto rappresentante politica estera e la
sicurezza e vicepresidenza;
● La Commissione invita a votare online
per il nuovo logo biologico dell'UE
Michel Barnier (Francia): mercato interno e servizi finanziari;
● La Commissione europea riserva due
nuovi numeri "116" per servizi di
importanza sociale
Dacian Ciolos (Romania): agricoltura e sviluppo rurale;
John Dalli (Malta): salute e politiche per i consumatori;
● La Commissione invita a presentare
candidature per Esperti Nazionali
Distaccati (END) presso le sue Direzioni
Generali.
Maria Damanaki (Grecia): affari marittimi e pesca;
Karel De Gucht (Belgio): commercio;
Stefan Fule (Repubblica Ceca): allargamento e politiche di vicinato;
APPUNTAMENTI ED EVENTI
Joahannes Hahn (Austria): politiche regionali;
Connie Hedegaard (Danimarca): politiche per il clima;
Le conferenze, gli incontri, i seminari
e le giornate informative in Europa.
IN ALLEGATO
BANDI
PER REGISTRARSI
RICERCHE PARTNER
SENTENZE DELLA CORTE DI
GIUSTIZIA
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le seguenti informazioni: Nome, Funzione, Organismo, Indirizzo email,
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politica di sicurezza.
Maire Geoghegan-Quinn (Irlanda): ricerca e
innovazione;
Rumiana Jeleva (Bulgaria): cooperazione
internazionale, aiuti umanitari;
Siim
Kallas
vicepresidenza;
Neelie Kroes (Olanda): telecomunicazioni e
vicepresidenza;
Janusz Lewandowski (Polonia): bilancio e
programmazione finanziaria;
Cecilia Malmstrom (Svezia): affari interni;
Gunter Oettinger (Germania): energia;
Andris Piebalgs (Lettonia): sviluppo;
Janez Potocnik (Slovenia): ambiente;
Viviane Reding (Lussemburgo): giustizia,
diritti fondamentali e vicepresidenza;
Olli Rehn (Finlandia): affari economici e
monetari;
Maros Sefcovic (Slovacchia): vicepresidenza
per
relazioni
interistituzionali
e
amministrazione;
Algirdas Semeta (Lituania): fisco, dogane e
politiche antifrode;
Antonio
Tajani
(Italia):
imprenditoria e vicepresidenza;
Androulla Vassiliou (Cipro): educazione,
cultura e multilinguismo.
(Estonia):
trasporti
Le due cariche, istituite dal trattato di Lisbona, appena
entrato in vigore, avranno lo scopo di rafforzare il
ruolo dell'Unione europea nel mondo e semplificare il
processo decisionale al suo interno.
e
Il nuovo presidente rimarrà in carica per due anni e
mezzo. La nuova figura sostituirà l'attuale sistema della
presidenza di turno, secondo il quale gli Stati membri
presiedono ciascuno l'UE per sei mesi.
Tra i suoi compiti Van Rompuy dovrà presiedere le
riunioni del Consiglio, rappresentare l'UE sulla scena
mondiale, ed il Consiglio nei suoi rapporti con le altre
istituzioni europee.
Catherine Ashton potrà proporre misure in materia di
difesa e di sicurezza; dovrà anche istituire e dirigere
una rete di rappresentanti diplomatici dell'UE nel
mondo.
La nuova Commissione dovrebbe entrare ufficialmente
in carica a inizio del prossimo anno, dopo aver ricevuto
l'approvazione del Parlamento europeo previsto per il
26 gennaio prossimo e concluderà il suo mandato il 31
ottobre 2014.
I curriculum vitae dei 26 commissari designati, con
relative fotografie, possono essere consultati
all'indirizzo seguente:
http://www.ec.europa.eu/commission_designate_20092014/index_en.htm
industria,
Al portafoglio Industria affidato ad Antonio Tajani
fanno riferimento la direzione generale “Imprese e
industria” e l'Agenzia europea per le sostanze
chimiche.
La politica di coesione dell’UE investirà nello
sviluppo delle proprietà sequestrate alla mafia nel
periodo 2007-2013.
Una chiara prova del fatto che la criminalità
organizzata può essere combattuta in modo serio ed
efficace, si riscontra nella scelta che lo Stato italiano
ha compiuto già alla fine degli anni novanta con la
legge n. 109 del 1996.
Alcune direzioni generali sono state rimosse dalle
competenze del portafoglio Industria, a partire
dall'Agenzia europea per i medicinali, con l'unità che
sovrintende ai prodotti farmaceutici e cosmetici e la
direzione generale “Salute e consumatori”, che sono
state affidate al portafoglio Salute.
Scelta precisa ed inequivocabile: attaccare
l’economia criminale grazie all’azione costante della
magistratura e delle forze dell’ordine, confiscare i beni
ai mafiosi e restituirli attraverso i comuni e le
associazioni alla società civile. Si è voluto unire,
dunque, l’azione repressiva ad un progetto civile di
giustizia. Trasformare gli immobili dei boss in scuole,
asili, centri di ritrovo e uffici giudiziari significa
riaffermare il primato della legalità e della democrazia,
creare servizi e vivibilità indebolendo il potere mafioso
in una delle sue manifestazioni fondamentali: il
controllo del territorio.
Il coordinamento del Consiglio transatlantico
economico inoltre è stato trasferito dalla DG Imprese
alla DG Commercio.
Il portafoglio di Tajani guadagna invece l'unità
navigazioni satellitari, responsabile del programma
satellitare dell'Ue Galileo, prima di competenza della
DG Trasporti ed energia.
Queste nomine completano dunque il quadro dei nuovi
incarichi della Commissione UE che, nelle settimane
precedenti, avevano invece portato, il primo ministro
belga Herman Van Rompuy alla nomina di primo
presidente permanente dell'UE e la britannica
Catherine Ashton alla poltrona, tanto ambita anche
dall’italiano
Massimo
D’Alema,
di
Alto
Rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la
È stato proprio grazie alla legge 109/1996 - la
prima legge in Europa che ha permesso di assegnare a
titolo gratuito i beni confiscati alla mafia per fini
sociali - che il consorzio “Sviluppo e legalità” è
2
riuscito a vincere la scommessa di creare occupazione
all’interno di un territorio in cui un tempo c’era solo
paura ed omertà. Il consorzio è formato da otto comuni
del palermitano aderenti all’iniziativa (Monreale,
Corleone, San Cipirrello, San Giuseppe Jato,
Roccamena, Altofonte, Piana degli Albanesi,
Camporeale) ed ha il compito di gestire i beni
confiscati ai boss di Cosa nostra favorendone una
riconversione ad uso civico e implementando
l’occupazione in zone ad alta densità mafiosa.
Nonostante il grande impegno della magistratura,
delle forze dell’ordine e del Governo italiano, però,
troppo grande rimane lo scarto tra ciò che si riesce
effettivamente a confiscare e ciò che viene assegnato. Il
divario andrebbe colmato incoraggiando il più alto
numero possibile di associazioni ad accettare questa
sfida, facendo sentire loro di non essere sole nel
sopportare un carico così imponente.
100 omicidi, compreso quello particolarmente brutale
di Giuseppe Di Matteo. Figlio di un informatore della
polizia, il 15enne Di Matteo, su ordine di Brusca, fu
strangolato dopo 779 giorni di prigionia e il suo corpo
sciolto nell’acido. Il giardino è ora un campo da gioco
per bambini e un luogo della memoria per i giovani
vittime di crimini mafiosi.Il costo complessivo
dell’investimento è stato di 931 000 euro (di cui il 50%
proveniente dal FESR).
•
Il centro agrituristico “Terre di Corleone” a
Corleone (Palermo), costruito su un terreno
appartenuto a Salvatore Riina. Il costo complessivo
dell’investimento è stato di 606 292 euro (di cui il 50%
proveniente dal FESR);
•
La cantina “Centopassi”, costruita su una
tenuta di 17.000 metri quadri a San Cipirello
(Palermo). Ogni bottiglia prodotta in questa cantina è
dedicata a una vittima della mafia. Il terreno è stato
sequestrato a Giovanni Genovese, arrestato nel 2007
per estorsione e altre attività criminali. Il costo
complessivo dell’investimento è stato di 426 000 euro
(di cui il 50% proveniente dal FESR);
•
Il centro giovanile polivalente “San
Marcellino” a Casalesi (Campania), costruito su terreni
sequestrati a Giorgio Marano, ex capo camorrista
arrestato nel 2008. Il centro propone ai giovani attività
pedagogiche e ricreative. Attualmente, esso ospita
anche il locale commissariato di polizia. Il costo
complessivo dell’investimento è stato di 516 000 euro
(di cui il 50% proveniente dal FESR).
La soluzione sta nel finanziare le attività
impegnate a sradicare una “cultura della mafia” dal
meridione.
L’importanza di tali iniziative è stata riconosciuta
anche a livello comunitario dal commissario europeo
alla politica regionale, Paweł Samecki, il quale ha
annunciato alla conferenza dell’1 dicembre scorso i
particolari relativi ad un importante contributo
finanziario dell’UE a sostegno della lotta contro la
criminalità organizzata nell’Italia meridionale. La
politica di coesione dell’UE investirà, infatti, 64
milioni di euro nello sviluppo delle proprietà
sequestrate alla mafia nel periodo 2007-2013. Ciò fa
seguito a un progetto pilota finanziato dal Fondo
europeo di sviluppo regionale (FESR), che ha
contribuito con 11 milioni di euro a convertire 50 ex
proprietà
della
mafia
in
attività
legate
all’insegnamento, all’agriturismo o ad altre attività
legali. Lo scopo principale è quello di migliorare la
sicurezza in 4 regioni dell’Italia meridionale (Calabria,
Campania, Puglia e Sicilia).
I progetti dimostrano alla popolazione locale che è
possibile sviluppare con successo varie attività legali,
contribuendo ad indicare ai giovani l’alternativa ad una
vita criminosa.
Concludiamo con un cenno al controverso
emendamento alla finanziaria, già passato al Senato e
in attesa di essere discusso alla Camera dei deputati, il
quale mira a modificare la procedura di assegnazione
dei beni confiscati alla criminalità organizzata rispetto
a quanto previsto dalla legge 109 del 1996.
L’emendamento prevede, infatti, la possibilità di
vendere tutti quei beni confiscati alla Mafia per i quali
non si riesca a realizzare un’assegnazione a titolo
gratuito.
Il commissario Samecki ha inoltre affermato che
anche per tali finanziamenti verranno applicate regole e
controlli con la stessa severità adottata per le altre
materie della politica di coesione, nonostante la
richiesta di maggiore flessibilità da parte del vice capo
della Polizia italiana, Nicola Izzo. La flessibilità in tale
ambito incoraggerebbe la criminalità organizzata ad
infiltrarsi tra le maglie di questi meccanismi,
boicottando così gli obiettivi che l’Europa si sta
prefiggendo. Capita, infatti, che i progetti per ottenere
finanziamenti europei vengano presentati da giovani
vicini ad ambienti mafiosi col fine di “estorcere” soldi
all’UE, come ha affermato durante l’incontro Lucio
Guarino, direttore dell’Associazione “Sviluppo e
legalità” in Sicilia.
Per altre informazioni sulla politica europea di
coesione in Italia:
http://ec.europa.eu/regional_policy/atlas2007/italia/
La Commissione lancia una consultazione sull'UE
2020: una nuova strategia per fare dell'UE un
mercato sociale più intelligente e più verde
La Commissione ha pubblicato un documento di
consultazione su come offrire all'economia europea
prospettive più brillanti mediante la strategia UE
2020.
Degni di nota sono stati i progetti presentati in tale
occasione:
•
Il “Giardino della Memoria” a San Giuseppe
Jato (Palermo), realizzato su un terreno sequestrato a
Giovanni Brusca, condannato all’ergastolo per oltre
La nuova strategia svilupperà quanto acquisito con la
3
strategia di Lisbona traendone, al tempo stesso, i debiti
insegnamenti. Come sottolineato dal Presidente
Barroso negli orientamenti politici, l'UE 2020 intende
promuovere una crescita più "verde" e socialmente
inclusiva.
transizione, possibilmente traendo spunto da alcune
delle misure adottate durante la crisi (ad es. formule
combinate di lavoro part-time e formazione). Infatti, la
Commissione è fermamente decisa a portare avanti il
programma "flessicurezza". La sfida consiste nel
trovare il modo migliore per garantire, da un lato, la
flessibilità del mercato del lavoro, dall’altro la
sicurezza offerta dalla formazione permanente e da una
tutela sociale adeguata.
Il termine ultimo per inviare i contributi alla
consultazione è il 15 gennaio 2010. La nuova
Commissione presenterà quindi una proposta
dettagliata al Consiglio europeo di primavera.
L'obiettivo per il 2020 consiste nel creare posti di
lavoro, nell'aumentare il tasso occupazionale della
popolazione attiva, nel dar vita a lavori migliori e più
produttivi, nel garantire equità, sicurezza e opportunità
in virtù di chance reali di accedere al mercato del
lavoro, di fondare un'impresa e di gestire le transizioni
sul mercato del lavoro grazie a sistemi sociali e
assistenziali moderni e finanziariamente sostenibili.
La Commissione ritiene che l'UE 2020 debba
concentrarsi sui settori indicati in appresso e lancia una
consultazione su come riuscire in questo intento.
Una crescita basata sulla conoscenza come fattore di
ricchezza
In un mondo in cui i prodotti e i processi si
differenziano in funzione dell’innovazione, le
opportunità e la coesione sociale vanno potenziate
valorizzando l’istruzione, la ricerca e l’economia
digitale.
Creare un’economia competitiva, interconnessa e più
verde
Per il futuro si prevede un aumento dei prezzi
dell'energia, delle restrizioni alle emissioni di carbonio
e della lotta all'accaparramento di risorse e mercati.
Questi rischi rappresentano tuttavia altrettante
opportunità di creare una "nuova" economia UE 2020
che goda di un forte vantaggio competitivo a livello
globale. Nuove tecnologie più verdi possono stimolare
la crescita, creare nuovi posti di lavoro e nuovi servizi
e contribuire al conseguimento degli obiettivi
dell'Unione in fatto di cambiamenti climatici.
Un'Europa incapace di adeguarsi al XXI secolo sarebbe
invece condannata al declino.
Occorre potenziare il settore dell'istruzione in Europa,
dalla scuola materna all'istruzione superiore, per
aumentare la produttività, sostenere le categorie
vulnerabili e lottare contro la disuguaglianza e la
povertà.
La strategia UE 2020 punta su uno spazio europeo
della ricerca efficiente, reale e dotato di risorse
adeguate. In materia di ricerca, l'UE potrà fare di più
mettendo in comune le risorse, sviluppando
congiuntamente grandi infrastrutture e innalzando gli
standard qualitativi a livello internazionale. Occorrerà
inoltre massimizzare i benefici della ricerca
accelerandone la traduzione pratica per le imprese e le
PMI europee, anche tramite partenariati pubblico
privato. La mossa futura è un partenariato di ricerca tra
l'UE e gli Stati membri che permetta di ottimizzare le
sinergie con altri settori di intervento, specie per quanto
riguarda l'innovazione e l'istruzione.
Le politiche adottate a livello europeo e nazionale per
promuovere l'ecoinnovazione e prodotti e sistemi
efficienti sotto il profilo energetico devono
contemplare, fra l'altro, lo scambio delle quote di
emissione, la riforma fiscale, le sovvenzioni e i prestiti,
gli investimenti e gli appalti pubblici, così come
stanziamenti mirati alla ricerca e all'innovazione.
L'Europa deve disporre quanto prima di infrastrutture
di trasporto innovative e di una "rete intelligente" per
l'energia, così come di una copertura totale della banda
larga. L'UE e gli Stati membri devono unire gli sforzi
per effettuare gli investimenti strategici giusti affinché
due terzi dell'elettricità vengano prodotti in condizioni
più sicure e con emissioni di carbonio limitate entro i
primi mesi del 2020.
L'Unione ha bisogno di un'agenda europea del digitale
per poter realizzare un vero mercato unico online che
permetta ai consumatori di beneficiare dei prezzi
competitivi praticati in altri Stati membri e alle PMI di
penetrare in mercati più vasti. L'accesso a internet e le
competenze informatiche sono sempre più necessari
per una piena partecipazione alla vita pubblica.
L'"inclusione digitale" rientra nel più vasto concetto di
inclusione sociale.
Il settore manifatturiero rimarrà di fondamentale
importanza per il futuro successo economico dell'UE.
Ma l'Europa ha bisogno di una nuova politica
industriale che ponga l'accento sulla capacità di
innovazione, sulle nuove tecnologie, sulle competenze,
sulla
promozione
dell'imprenditorialità
e
sull'internazionalizzazione
delle
PMI.
Occorre
affrontare il problema della capacità eccessiva in
determinati settori, fornendo sostegno a chi subisce
ripercussioni negative.
Coinvolgere i cittadini in una società partecipativa
La crisi ha cambiato le carte in tavola e ha distrutto
definitivamente numerosi posti di lavoro. Nel processo
di transizione, sarà tuttavia essenziale evitare fenomeni
di esclusione ed emarginazione dal sistema al fine di
garantire la coesione sociale. Alla tradizionale
sequenza studi-lavoro-pensione vanno sostituendosi
nuovi modelli di vita lavorativa caratterizzati da
interruzioni e riprese intermittenti dell’attività e che
offrono maggiori opportunità ai lavoratori. Questo
fenomeno va organizzato in un quadro che sorregga la
Come realizzare i nostri obiettivi? Valorizzare gli
strumenti esistenti grazie ad un nuovo approccio
4
Per superare con successo la crisi e realizzare gli
obiettivi della strategia UE 2020, la Commissione
ritiene necessaria una strategia di convergenza e
integrazione che riconosca in modo più esplicito
l'elevato grado di interdipendenza dell'UE:
–
x_en.htm e http://ec.europa.eu/eu2020
Restyling per il sistema giurisdizionale dell’Unione
europea
interdipendenza tra gli Stati membri dettata
dagli effetti indiretti (positivi o negativi) degli
interventi nazionali, specie nella zona euro;
–
interdipendenza tra i diversi livelli di
intervento (UE, Stati membri, regioni, parti
sociali, ovvero della governance multilivello);
–
interdipendenza tra politiche diverse e tra
politiche e strumenti, da cui l'importanza
dell'integrazione politica per raggiungere gli
obiettivi generali;
–
interdipendenza a livello mondiale (nessuno
Stato membro è abbastanza grande per tenere
testa alle economie emergenti o per
intraprendere da solo la trasformazione
auspicata).
di Maria Grazia Basile
Il Trattato di Lisbona, entrato in vigore lo scorso 1°
dicembre 2009, che ha modificato il Trattato
sull’Unione europea ed il Trattato che istituisce la
Comunità europea, ha introdotto varie modifiche anche
al sistema giurisdizionale dell’Unione europea. Si tratta
di cambiamenti riguardanti non solo la semplice
denominazione, ma anche la struttura e le competenze
della Corte di Giustizia. Vediamo, in sintesi, quali sono
le principali novità riguardanti il sistema giuridico
europeo.
La Corte di Giustizia delle Comunità europee è adesso
denominata Corte di giustizia dell’Unione europea ed è
composta, così come sancito dall’art.19 del “nuovo”
Trattato, da tre organi giurisdizionali: la Corte di
giustizia, il Tribunale ed i Tribunali specializzati.
Per realizzare la trasformazione in un'economia di
mercato sociale e sostenibile, ovvero un'economia
partecipativa, più intelligente e più verde, sarà
necessario intensificare il coordinamento politico,
garantire una sussidiarietà effettiva che potenzi le
sinergie e rafforzare i partenariati tra l'Unione e gli
Stati membri nel processo di elaborazione e di
realizzazione delle politiche pubbliche.
La nuova denominazione non è un mero ritocco
estetico, ma la risposta ad una vera e propria esigenza
di ammodernamento del sistema giuridico dell’Unione.
La definizione “Tribunale di primo grado” (ora
Tribunale) risultava ormai inadeguata, in quanto già
con il Trattato di Nizza del 2000 non esplicava più la
mera funzione di giudice di prima istanza, potendo
fungere anche come giudice d’appello avverso le
sentenze emanate dalle camere giurisdizionali.
I Tribunali specializzati sostituiscono le Camere
giurisdizionali istituite dal Trattato di Nizza, chiarendo
in tal modo che non si tratta di semplici sezioni
specializzate ma di vere e proprie giurisdizioni con
specifiche competenze per materia (sino ad oggi è stato
creato solo il Tribunale della funzione pubblica
competente in materia di contenzioso della funzione
pubblica europea ). Il Trattato di Lisbona introduce
delle modifiche riguardo le modalità della loro
creazione: la procedura legislativa ordinaria, cioè in
codecisione a maggioranza qualificata in sede di
Consiglio europeo su proposta della Commissione o
della Corte di Giustizia e con il coinvolgimento del
Parlamento europeo, sostituisce quella dell’unanimità.
Governance - far funzionare l'UE 2020
La Commissione propone che il Consiglio europeo si
assuma la guida dell'UE 2020, adottando le decisioni
fondamentali e fissando gli obiettivi sulla base delle
proposte della Commissione. La Commissione si
augura che il Parlamento europeo svolga un ruolo
molto più incisivo e auspica un forte interesse e
coinvolgimento da parte dei parlamenti nazionali.
Sulla base delle conclusioni del Consiglio europeo di
primavera del 2010, il documento di consultazione
propone l'elaborazione dei cosiddetti "orientamenti
integrati", a conferma della priorità politiche da
perseguire attraverso un partenariato fra UE e Stati
membri. I nuovi orientamenti sostituirebbero quelli in
vigore dal 2005 nell'ambito della strategia di Lisbona.
Con riferimento alla composizione, al numero ed alle
modalità di nomina dei giudici della Corte di giustizia
dell’Unione Europea e degli avvocati generali, il
Trattato di Lisbona dispone che essi siano nominati di
comune accordo dai governi degli Stati membri per sei
anni, previa consultazione di un Comitato incaricato di
fornire un parere sull’adeguatezza dei candidati
all’esercizio del ruolo che sono chiamati a ricoprire.
Tale Comitato è composto da sette personalità scelte
tra ex membri della Corte di giustizia e del Tribunale,
membri dei massimi organi giurisdizionali nazionali e
giuristi di notoria competenza, uno dei quali è proposto
dal Parlamento europeo. Su iniziativa del presidente
della Corte di giustizia, il Consiglio adotta una
decisione che stabilisce le regole di funzionamento del
Per ciascuno di questi obiettivi, gli Stati membri
sarebbero invitati a definire obiettivi nazionali per il
quinquennio in funzione della congiuntura da cui
partono. La Commissione e il Consiglio europeo
valuteranno ogni anno i progressi compiuti a livello
europeo e nazionale.
Il termine ultimo per inviare i contributi alla
consultazione è il 15 gennaio. Le risposte possono
essere inviate per e-mail a [email protected] .
Il testo integrale del documento di consultazione potrà
essere
consultato
ai
seguenti
indirizzi:
http://ec.europa.eu/commission_barroso/president/inde
5
essere comminata allo Stato membro sin dal primo
ricorso.
Comitato ed una decisione che ne designa i membri.
L’art. 252 del Trattato di Lisbona prevede inoltre la
possibilità di aumentare il numero degli avvocati
generali, da 8 a 11, con delibera unanime del Consiglio
su domanda della Corte di giustizia.
Infine, trascorsi cinque anni dall’entrata in vigore del
Trattato di Lisbona, la Commissione potrà proporre
ricorsi per inadempimento riguardanti misure relative
alla cooperazione di polizia e giudiziaria in materia
penale, adottate prima della vigenza del Trattato.
Il Trattato di Lisbona ha introdotto delle novità anche
sulle regole riguardanti le modalità di ricorso innanzi la
Corte di giustizia dell’Unione.
Programma di Stoccolma: le priorità dello spazio di
Venuta meno la struttura in pilastri creata dal Trattato
di Maastricht del 1992 e con l’abrogazione ad opera del
Trattato di Lisbona degli articoli che prevedevano
restrizioni alla giurisdizione della Corte, la competenza
della Corte di giustizia dell’Unione europea si estende
al diritto dell’Unione europea salvo che i Trattati non
dispongano diversamente, acquisendo una competenza
pregiudiziale generale nel settore dello spazio di
libertà, di sicurezza e di giustizia. Permane l’esclusione
della sua giurisdizione nel settore della politica estera e
di sicurezza comune (PESC) ad eccezione dei ricorsi
relativi la legittimità di misure restrittive contro
persone fisiche o giuridiche adottate dal Consiglio in
forza del titolo V del Trattato UE.
libertà, sicurezza e giustizia 2010 – 2014.
di Matilde Modica
Lo scorso 10 giugno la Commissione europea ha
presentato la Comunicazione al Parlamento europeo e
al Consiglio “Uno spazio di libertà, sicurezza e
giustizia al servizio dei cittadini”, con cui ha posto le
basi per la preparazione del futuro programma
dell’Unione europea nei settori della libertà, della
sicurezza e della giustizia. Con la Comunicazione della
Commissione sono, infatti, state tracciate le priorità
politiche che dovranno indirizzare l’azione dell’Unione
europea nei campi della cooperazione giudiziaria e
doganale, della lotta al crimine, della politica dei visti,
dell’immigrazione e dell’asilo per i prossimi cinque
anni, dal 2010 al 2014.
In tema di ricorso per annullamento, il Trattato di
Lisbona include tra gli atti che producono effetti
giuridici nei confronti dei terzi, che possono essere
oggetto di ricorso, quelli del Consiglio europeo ed
inserisce il Comitato delle Regioni tra i ricorrenti
cosiddetti semi privilegiati, ossia i ricorrenti che
agiscono nella salvaguardia delle loro prerogative,
accanto alla Banca centrale europea ed alla Corte dei
Conti.
Il programma di Stoccolma, così chiamato dal nome
della capitale del Paese che dal 1° luglio detiene la
presidenza di turno dell’Unione europea, è stato
adottato dal Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre
scorsi e subentrerà al programma dell’Aia, che ha
ispirato lo sviluppo delle politiche europee in questo
settore nel periodo 2005-2009.
I requisiti di ricevibilità dei ricorsi proposti da persone
fisiche o giuridiche risultano attenuati. Ai sensi
dell’art.263 del “nuovo” Trattato le persone fisiche o
giuridiche possono presentare ricorso alla Corte
avverso gli atti regolamentari che li riguardano
direttamente e che non comportano alcuna misura di
esecuzione, senza essere più tenute a dimostrare che
tale atti li riguardino direttamente.
Con il Trattato di Maastricht, le questioni connesse al
settore della giustizia e degli affari interni, gestite fino
ad allora a livello intergovernativo, sono state integrate
nell’ambito dell’Unione europea.
Negli ultimi dieci anni, l’Unione europea ha dato un
forte impulso allo sviluppo e al consolidamento delle
politiche volte a rendere il territorio dell’U.E. uno
spazio di libertà, sicurezza e giustizia: il programma di
Tampere, che ha coperto il quinquennio 1999-2004, e il
successivo programma dell’Aia hanno costituito il
quadro strategico di riferimento per la cooperazione e
lo sviluppo di politiche a livello europeo volte a
rafforzare la sicurezza dei cittadini, agevolare l’accesso
alla giustizia e l’attuazione del principio del
riconoscimento reciproco in tutta l’Unione, combattere
il crimine organizzato e il terrorismo, migliorare la
gestione delle frontiere esterne, far fronte alle
problematiche poste dall’immigrazione.
Riguardo al procedimento pregiudiziale (art.267
Trattato di Lisbona) è da sottolineare l’estensione della
competenza della Corte anche agli atti compiuti dagli
organi e dagli organismi dell’Unione su richiesta delle
giurisdizioni nazionali. Inoltre, con riferimento a tale
tipo di ricorso, la modifica di particolare rilievo
consiste nell’introduzione di una disposizione secondo
la quale la Corte di giustizia statuisce il più
rapidamente possibile quando una questione
pregiudiziale è sollevata in un giudizio pendente
davanti ad un organo giurisdizionale nazionale e
riguarda una persona in stato di detenzione.
L’obiettivo del programma di Stoccolma sarà quello di
rendere i benefici dello spazio di libertà, sicurezza e
giustizia più tangibili per i cittadini.
Significativi progressi sono stati altresì compiuti per
quanto attiene alla procedura di infrazione. Quando la
Commissione denuncia alla Corte di giustizia che uno
Stato membro non ha adempiuto all’obbligo di
notificare le misure di recepimento di una direttiva,
d’ora in poi potrà indicare alla Corte la somma
forfettaria o l’importo della penalità che ritiene debba
Tema centrale per i prossimi cinque anni sarà, infatti, la
costituzione di un’Europa dei cittadini, che tenga
conto delle seguenti priorità politiche:
•
6
promuovere
la
cittadinanza
e
i
diritti
fondamentali, in particolare, la piena
affermazione della libertà di circolazione,
della tutela della sfera privata del cittadino,
del rispetto della diversità e delle esigenze
delle persone più vulnerabili, del pieno
esercizio dei diritti connessi alla cittadinanza;
•
•
•
•
regole UE in materia di protezione dei consumatori.
Attualmente la maggioranza dei cittadini dell'UE (il
56% dei vacanzieri di tutta Europa) organizza da sola
le proprie vacanze, piuttosto che acquistare pacchetti
predefiniti (pacchetto viaggio tradizionale che rientra
nel campo di applicazione della direttiva sui viaggi
tutto compreso).
creare uno spazio europeo del diritto e della
giustizia, innanzitutto attraverso l’istituzione
di meccanismi che facilitino l’accesso alla
giustizia ovunque nel territorio dell’Unione,
intensificando la cooperazione tra i
professionisti del settore ed eliminando gli
ostacoli alla piena attuazione del principio del
reciproco riconoscimento delle decisioni
giuridiche;
Un numero sempre più grande di prenotazioni è fatto
da consumatori che hanno composto da soli i propri
pacchetti (pacchetti dinamici), si tratta di pacchetti
costituiti dai viaggiatori stessi combinando due o più
servizi, come ad esempio il volo e l'alloggio acquistati
da un unico fornitore o da fornitori collegati (si pensi
ad esempio a siti web quali Opodo o Expedia o a siti
che offrono pacchetti assieme a siti partner). Ad
esempio, un consumatore può prenotare un volo online
ed essere quindi indirizzato a un sito partner che offre
una stanza d'albergo o una macchina a nolo;
tutelare i cittadini, sviluppando una strategia
di sicurezza interna che ne assicuri
l’incolumità, affronti le minacce che possono
essere contrastate più efficacemente con
interventi coordinati e sviluppi una più
efficace cooperazione giudiziaria in materia
penale e nella sorveglianza e la gestione delle
frontiere esterne;
E’ importante notare che le prenotazione effettuate del
tutto separatamente non sono coperte dal riesame, si
tratta dei casi in cui il consumatore acquista diverse
componenti da diversi venditori/siti web che non sono
correlati o non hanno un marchio comune. Queste
"soluzioni indipendenti di viaggio" non sono
considerate rientrare nel settore dei viaggi tutto
compreso.
promuovere un’Europa all’insegna della
responsabilità, della solidarietà e del
partenariato in materia di migrazione e asilo,
attraverso lo sviluppo di una politica
migratoria europea lungimirante e articolata,
fondata sulla solidarietà e la responsabilità.
L’obiettivo di istituire, entro il 2012, un
sistema comune di asilo resta di fondamentale
importanza, così come combattere con
maggiore
efficacia
l’immigrazione
clandestina;
Inoltre a seguito alla recente ondata di fallimenti di
compagnie aeree il documento contempla anche
l'opportunità di estendere la protezione di base in caso
d'insolvenza in generale anche ai consumatori che non
acquistano pacchetti o pacchetti dinamici e quindi
anche all'acquisto individuale di biglietti aerei.
Le regole vigenti
intensificare
la
dimensione
esterna
dell’Europa, integrando maggiormente queste
priorità politiche nell’ambito delle politiche
generali dell’Unione europea, stabilendo, per
esempio, un nesso più forte tra immigrazione
ed esigenze del mercato del lavoro europeo e
sviluppando politiche mirate di integrazione e
istruzione.
La direttiva UE sui viaggi tutto compreso risale al 1990
allorché il tipo più comune di vacanza era un pacchetto
di una/due settimane acquistato presso un'agenzia di
viaggio sulla base di un opuscolo. La direttiva sui
viaggi tutto compreso copre pacchetti vacanza
predefiniti che combinano almeno due dei seguenti
elementi: 1) trasporto, 2) alloggio 3) altri servizi
turistici quali escursioni guidate (venduti a un prezzo
forfettario).
A seguito dell’adozione del programma di Stoccolma,
la Commissione europea dovrà proporre, entro il
prossimo giugno, un Piano d’azione che fissi le misure
e gli interventi da intraprendere per la sua attuazione.
La direttiva del 1990 sui viaggi tutto compreso non è
più all'altezza dell'odierno mercato turistico. L'internet
e le compagnie aeree low cost hanno trasformato i
modelli commerciali e modificato i comportamenti dei
consumatori. Un numero sempre più grande di
prenotazioni è fatto da consumatori che compongono
da soli i loro propri pacchetti, spesso online.
L 'UE intende estendere la protezione sui viaggi
vacanza: aperta una consultazione
La
Commissione
apre
una
consultazione
sull'eventualità di estendere la copertura di base
stabilita dalla direttiva UE del 1990 sui viaggi tutto
compreso – in materia di informazioni, responsabilità
per servizi scadenti e protezione in caso di insolvenza
– alla nuova generazione di "pacchetti dinamici" cioè
a quelli che i consumatori compongono per proprio
conto, spesso online, avvalendosi di un unico sito web
o di altri siti partner, molti dei quali esulano dalle
Pertanto si sono identificati 6 ambiti prioritari da
riesaminare:
1. Il campo di applicazione della direttiva sui viaggi
tutto compreso: il documento esamina quali tipi di
nuove vacanze tutto compreso dovrebbero essere
coperti dalla direttiva. Tra essi vi sono:
7
a) pacchetti composti dal consumatore utilizzando
internet a partire dallo stesso sito web in un'unica
operazione, ad esempio Expedia, Opodo;
viaggi tutto compreso. La Commissione sta inoltre
preparando un riesame dei diritti dei passeggeri aerei
che affronterà un'ampia gamma di problematiche
d'interesse per i consumatori tra cui quella
dell'insolvenza delle compagnie aeree.
b) pacchetti composti mediante siti web collegati da
accordi di partenariato. Ad esempio, un consumatore
può prenotare un volo online ed essere quindi
indirizzato a un sito web partner che offre un soggiorno
in albergo o una macchina a nolo;
Documento di consultazione
La consultazione
07.02.2010.
c) altri tipi di viaggi attualmente non coperti, come ad
esempio crociere o trasporti che comprendono
l'alloggio (ad esempio viaggi notturni in nave o in
treno) e altro ancora. Per ulteriori particolari si rinvia al
MEMO/09/523 .
è
aperta
dal
26.11.2009
al
Consultazione online:
http://ec.europa.eu/consumers/rights/travel/consultation
_en.htm
2. Informazione: il documento apre una consultazione
su quali informazioni debbano essere fornite ai
consumatori, quando e in quale formato. L'attuale
direttiva sui viaggi tutto compreso tiene conto degli
opuscoli, ma non fa menzione di altri media, come ad
esempio i siti web.
Per ulteriori particolari sui pacchetti tutto compreso:
http://ec.europa.eu/consumers/rights/travel_en.htm
3. Responsabilità per servizi carenti e assistenza ai
consumatori: il documento apre una consultazione per
identificare chi dovrebbe essere responsabile della
qualità dei servizi e assistere i consumatori che si
trovano ad affrontare problemi durante la vacanza.
Attualmente la vecchia distinzione tra vettori, operatori
turistici e agenti di viaggio è spesso confusa. Può non
risultare chiaro chi è il responsabile se le cose vanno
male.
La Commissione approva 15 progetti nel settore
energetico
La Commissione ha approvato 15 progetti nel settore
energetico
che
contribuiranno
in
maniera
significativa alla ripresa economica dell’UE,
potenziando
nel
contempo
la
sicurezza
dell’approvvigionamento e riducendo notevolmente le
emissioni di CO2 .
4. Cambiamenti di contratto: la direttiva sui viaggi tutto
compreso consente ai consumatori di annullare un
contratto senza pagare penali se viene modificata una
"parte essenziale" ad esempio il prezzo complessivo o
il vettore. Il documento esamina se sia il caso di
modificare le regole vigenti in materia di revisione dei
prezzi.
La Commissione ha deciso infatti di assegnare 1
miliardo di euro a sei progetti nel settore della cattura e
stoccaggio del carbonio e 565 milioni di euro a nove
progetti relativi all’energia eolica offshore.
Il ricorso alle tecnologie di cattura e stoccaggio del
CO2 (CCS) è fondamentale per conseguire una
riduzione significativa delle emissioni di gas a effetto
serra, in particolare di quelle provenienti dalle centrali
elettriche che utilizzano combustibili fossili come il
carbone o il gas.
5. Insolvenza: la direttiva sui viaggi tutto compreso
impone all'operatore turistico o all'agente di viaggio di
fornire garanzie per il rimborso di tutti gli importi
versati dal consumatore e per il rimpatrio dello stesso
in caso di bancarotta. Negli ultimi tempi il rischio
d'insolvenza è aumentato. In seguito alla recente ondata
di fallimenti di compagnie aeree il documento esamina
se sia il caso di estendere la protezione di base in caso
di insolvenza per coprire anche i biglietti aerei
acquistati individualmente (vale a dire titoli di viaggio
acquistati indipendentemente e che non rientrano in
nessun pacchetto) in modo da far sì che i passeggeri
vengano rimborsati o rimpatriati in caso di fallimento
della compagnia aerea.
Promuovendo la tecnologia di CCS (cattura e
stoccaggio del carbonio), la Commissione riconosce
l’importanza costante dell’energia ottenuta da
combustibili fossili e la necessità di adeguarsi ad un
sistema energetico a basse emissioni di carbonio. I
progetti nel settore dell’energia eolica offshore
favoriscono lo sviluppo e il consolidamento di un
settore competitivo in Europa e creano numerosi posti
di lavoro “ecologici”.
6. Label "Viaggio protetto": il documento esamina se
sia il caso d'introdurre un "label Viaggio protetto"
(Travel Protection Label) a livello UE per indicare che
prodotti turistici e/o combinazioni di prodotti sono
tutelati de iure .
I
progetti
approvati,
fortemente
innovativi,
contribuiranno a raggiungere gli obiettivi vincolanti in
termini di riduzione delle emissioni di gas a effetto
serra e di energie rinnovabili entro il 2020.
La decisione relativa ai 15 progetti è il primo passo
verso un utilizzo ottimale dei quasi 4 milioni di euro
che a maggio 2009 l’UE ha accantonato per progetti
nel settore energetico volti a sostenere la ripresa
economica. L’accordo storico sul programma
I prossimi passi
La Commissione intende presentare nell'autunno 2010
proposte concrete per il riesame della direttiva sui
8
energetico europeo per la ripresa, concluso a maggio,
prevede che l’Unione conceda assistenza finanziaria a
progetti nei settori di CCS, energia eolica offshore e
infrastrutture per elettricità e gas. Le procedure relative
ai progetti infrastrutturali sono in corso e si prevede
che la relativa decisione venga presa a febbraio 2010.
Il numero per servizi di assistenza medica non urgenti
116-117 indirizzerà i chiamanti ad un servizio di
assistenza medica in situazioni critiche ma non di
emergenza, in particolare al di fuori delle ore di lavoro,
nei fine settimana e nei giorni festivi. L'obiettivo è
mettere in contatto il chiamante con un operatore
competente oppure direttamente con un medico
qualificato che possa fornire assistenza o consulenza
medica, soprattutto se la persona cui si rivolge
normalmente il chiamante non è disponibile.
I progetti finanziati sono descritti dettagliatamente in
MEMO/09/542 , MEMO/09/543 .
La Commissione invita a votare online per il nuovo
logo biologico dell'UE
La Direzione generale Agricoltura e sviluppo rurale
della Commissione europea invita tutti i cittadini a
votare sul sito
http://ec.europa.eu/agriculture/organic/logo/index.htm
per l'ultima fase del concorso per il logo biologico
dell'UE. I tre logo giunti in finale saranno consultabili
sul sito fino al 31 gennaio. Il nuovo logo punta ad una
maggiore protezione dei consumatori e incentiva
l'agricoltura biologica. A differenza del logo attuale,
quello che sarà votato sarà obbligatorio per tutti i
prodotti biologici preconfezionati provenienti dai 27
Stati membri e conformi le norme di etichettatura.
La decisione adottata dalla Commissione si fonda sulla
decisione dell'UE del 2007 sui numeri 116 (IP/07/346),
che destina altri tre numeri validi in tutta l'UE a servizi
di valore sociale, cioè: 116-000 per i bambini
scomparsi , 116-111 per l'assistenza ai minori e
116-123 per un sostegno emotivo ( IP/09/276 ).
Gli Stati membri devono garantire che questi due
nuovi numeri vengano assegnati dalle rispettive
autorità
di
regolazione
in
materia
di
telecomunicazioni a partire dal 15 aprile 2010. Sarà
compito delle organizzazioni nazionali pertinenti
chiedere i numeri e renderli operativi.
La nuova decisione
indirizzo:
Con il voto online la Commissione europea vuole
garantire che il nuovo logo sia gradito al maggior
numero di persone possibile. Il nuovo logo deve
rappresentare l'UE sia all'interno di essa che fuori dai
suoi confini. Deve essere facilmente memorizzabile e
far pensare all'UE e all'agricoltura biologica senza
necessità di parole o sigle.
è consultabile al seguente
http://ec.europa.eu/information_society/policy/ecomm/
library/legislation/index_en.htm#decisions
Ulteriori informazioni sul 116:
http://ec.europa.eu/information_society/policy/ecomm/
current/pan_european/index_en.htm
Per questo difficile compito la Commissione europea
ha indetto un concorso UE sul logo biologico destinato
a studenti di design e materie artistiche di tutta Europa,
che si è svolto da aprile a giugno 2009. In totale sono
state presentate 3422 proposte innovative. Alla
scadenza dei termini del concorso, si è aperta la
seconda fase in cui una giuria internazionale di fama ha
scelto i tre logo che partecipano al voto finale.
La Commissione invita a presentare candidature
per Esperti Nazionali Distaccati (END) presso le sue
Direzioni Generali.
Scadenze: 31 dicembre 2009
Gli interessati dovranno far pervenire le candidature al
Ministero degli Affari Esteri – D.G.I.E. – Ufficio VI
affinché possano essere esaminate e inviate alla
Commissione europea, previa verifica della
completezza della documentazione richiesta e della
corrispondenza tra i requisiti posseduti e i profili
richiesti.
La Commissione europea riserva due nuovi numeri
"116" per servizi di importanza sociale .
Grazie a una decisione adottata il 30 novembre dalla
Commissione europea, tra breve in tutta l'UE
saranno disponibili due nuovi numeri "116" per
servizi di importanza sociale. In particolare, le linee
dirette 116-006 e 116-117 saranno dedicate alle
vittime di reati e ai cittadini che richiedono servizi
medici non urgenti in tutta l'UE.
In linea di principio, è ammissibile la presentazione di
più domande solo per posti all’interno della stessa
Direzione Generale.
Le candidature dovranno comprendere:
Il 116-006 aiuterà le vittime di reati informandole dei
loro diritti e di come esercitarli, offrendo loro sostegno
morale ma anche rinviandole agli organismi del caso.
Questo numero rappresenterà un punto di accesso
unico e fornirà informazioni sulla polizia locale e sulle
procedure penali, sulle possibilità di indennizzo e gli
aspetti assicurativi nonché informazioni su altre
possibili fonti di aiuto per le vittime del crimine.
9
•
atto di candidatura;
•
curriculum vitae in lingua inglese o in lingua
francese secondo il modello europeo;
•
nulla osta da parte dell’Amministrazione o
dell’Ente di appartenenza. Dal nulla osta,
redatto su carta intestata, deve risultare
l’esplicito assenso e nulla osta all’eventuale
distacco del candidato presso i servizi della
Commissione europea.
Le candidature dovranno essere inviate al seguente
indirizzo di posta elettronica:
Economia della cultura, delle istituzioni e del
crimine
[email protected].
Dal 20 al 22 gennaio si terrà a Milano una conferenza
su "Economia della cultura, delle istituzioni e del
crimine".
Le candidature dovranno essere inviate su due distinti
documenti (in formato word), mentre il nulla osta,
unitamente a una nota di accompagnamento firmata dal
candidato, dovrà essere inoltrato all’Ufficio VI della
Direzione Generale per l’Integrazione Europea del
Ministero degli Affari Esteri al seguente numero di fax:
+39 06 36914680.
L'evento è organizzato dalla rete di eccellenza
SUS.DIV ("Sustainable development in a diverse
world"), finanziata dall'UE, dall'Università di Padova e
dalla Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM).
La conferenza affronterà alcuni dei seguenti argomenti:
modelli dinamici della trasmissione culturale e della
diversità
culturale;
diversità
culturale
e
discriminazione; economia politica della cultura e delle
istituzioni; fattori socio-economici e culturali
determinanti del crimine; globalizzazione, migrazione
ed evoluzione culturale; capitale sociale e sviluppo
economico; - evoluzione della cultura e cambiamento
istituzionale; segregazione, integrazione e conflitti;
origini storiche della cultura e delle istituzioni.
Per ulteriori informazioni si può contattare il
personale dell’ufficio, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, al
seguente numero di telefono: +39 06 36917285 o
visitare il sito internet www.esteri.it, alla voce
“Modalità di presentazione delle candidature“.
Per ulteriori informazioni sulla conferenza, visitare il
seguente sito web: http://www.susdiv.org/
Le conferenze, gli incontri, i seminari e le
giornate informative in Europa.
Audizione pubblica del Comitato economico e
sociale europeo
L’Osservatorio sul mercato unico del Comitato
economico e sociale organizza a Bruxelles, il prossimo
6 gennaio 2010, presso la sede del Comitato economico
e sociale europeo – sala Civitas, JDE 62,
rue Belliard 99, un’audizione pubblica su “28th regime
– an alternative allowing less lawmaking at
Community level". Si tratta di una procedura che ha
come obbiettivo quello di ridurre la legiferazione a
livello comunitario, sebbene sia la definizione che
l’ambito di applicazione della procedura devono ancora
esser meglio definiti. Lo scopo dell’audizione è quello
di permettere agli esperti dei settori interessati dalla
procedura ( banche, assicurazioni, etc.) di esprimere il
proprio parere, le proprie aspettative e preoccupazioni,
di analizzare l’applicabilità della procedura e di
stabilire le linee guida e le definizioni per la sua
attuazione.
Per maggiori informazioni sull’audizione visitare il
seguente sito web:
http://www.eesc.europa.eu/smo/news/index_fr.asp
Conferenza "Economia dell'idrogeno: produzione,
stoccaggio e infrastrutture"
Il 20 gennaio 2010 si terrà a Londra una conferenza
intitolata "The hydrogen economy: generation, storage
and infrastructure" il cui obiettivo è fornire un forum
di discussione e confronto per l'industria e le università.
Per ulteriori informazioni sull’evento si prega di
consultare il seguente sito web:
http://www.ltnetwork.org/pooled/articles/BF_EVENT
ART/view.asp?Q=BF_EVENTART_315762
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