Circolare n. 238
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Circolare n. 238
“Le forme del dialogo” Progetto didattico patrocinato dall’UNESCO Inoltre… Seminario: tavola rotonda (15 e 22/03/2017- h. 12.45-14.15 - 2 UO) Costruire percorsi di dialogo all’interno dell’attuale compagine sociale sembra essere divenuta un’indiscutibile esigenza del nostro tempo. Non solo per motivi legati all’integrazione ma, soprattutto, per il desiderio di superare la paura dell’altro diverso da noi. Il percorso cinematografico che vi proponiamo intende promuovere un’opportunità di riflessione sui temi della convivenza civile, del dialogo interculturale e interreligioso in una società alla ricerca di formule adeguate di integrazione ed ospitalità. Il cinema, infatti, è uno strumento particolarmente adatto ad offrire sguardi decentrati rispetto ai propri modelli culturali e permette spazi di scambio e di incontro tra persone di diversa provenienza, superando steccati ideologi e pregiudizi. Orario flessibilità: tutti i mercoledì dal 8/02 al 22/03 dalle 12.45 alle 15.00 (3UO) Il gioco dei pregiudizi (8/02/2017) Non sposate le mie figlie, di Philippe de Chauveron (Francia2014). Claude e Marie Verneuil sono una tranquilla coppia borghese cattolica e conservatrice che ha allevato 4 figlie secondo i principi di tolleranza, integrazione e apertura che sono nei geni della cultura francese. Ma il destino li mette a dura prova – non una ma ben 4 volte! Il primo boccone amaro arriva infatti quando la loro primogenita decide di sposare un musulmano. Ma poi la seconda sceglie un ebreo e la terza un cinese. Ormai tutte le loro speranze di assistere ad un tradizionale matrimonio in chiesa vengono riposte sulla figlia minore che finalmente, grazie al Cielo, ha incontrato un bravo cattolico… 07/03 Film “Luther”: per i 500 anni dalla Riforma Protestante (1517-2017) per le I-II Liceo (h. 10.55-13.30) Incontro con gli operatori del Centro Astalli di Roma: * progetto Incontri (V ginnasio) → testimonianza di un rappresentante della religione ebraica con visita alla Sinagoga e visita al Museo Ebraico (Roma) (8 UO) * progetto Finestre (terze Liceo) → testimonianze di rifugiati Udienza con Papa Francesco e visita alla Basilica di San Pietro/Musei Vaticani (8 UO). - 20/05 presentazione lavori /ricerche anche per il progetto dell’Unicef “Verso una Scuola amica” in occasione della “Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo” promossa dall’UNESCO (12.45/13.30 - 1 UO) Trame di solidarietà Diritti di tutti? Insomma… (01/03/2017) (15/02/2017) Timbuktu, di Abderrahmane Sissako (Francia 2014) Non lontano da Timbuktu (Mali), occupata dai fondamentalisti religiosi, in una tenda tra le dune sabbiose, vive Kidane, in pace con la moglie Satima, la figlia Toya e il dodicenne Issan, il giovanissimo guardiano della loro mandria di buoi. In paese le persone soffrono, sottomesse al regime di terrore imposto dai jihadisti, determinati a controllare le loro vite. Musica, risate, sigarette e addirittura il calcio, sono stati vietati. Le donne sono state obbligate a mettere il velo ma conservano la propria dignità. Ha ricevuto la candidatura Fuocoammare, di Gianfranco Rosi (Italia, Francia 2016). Gianfranco Rosi racconta Lampedusa attraverso la storia di Samuele, un ragazzino che va a scuola, ama tirare sassi con la fionda che si è costruito e andare a caccia di uccelli. Preferisce giocare sulla terraferma anche se tutto, attorno a lui, parla di mare e di quelle migliaia di donne, uomini e bambini che quel mare, negli ultimi vent'anni, hanno cercato di attraversarlo alla ricerca di una vita degna di questo nome trovandovi spesso, troppo spesso, la morte. Candidato all’Oscar 2017. Tra le tante testimonianze: In cerca di casa (22/02/2017) Welcome, «Mi chiamo Mirvat ho 23 anni sono siriana. Sono nata e cresciuta ad Aleppo, la mia bellissima città.Oggi la mia casa, le strade, i parchi in cui ho giocato da piccola, la scuola, il liceo, l’università sono un cumulo di macerie senza alcun senso. Radere al suolo Aleppo significa aver distrutto soprattutto sogni, ricordi, progetti e futuro di una generazione di ragazzi e bambini che farà i conti per il resto della sua vita con l’odore, i rumori e l’orrore della guerra. La guerra mi ha portato via tutto e solo per puro caso, a differenza di molti altri ragazzi, mi ha lasciato viva». di Philippe Lioret ( Francia 2009) Il film ritrae le vite dei rifugiati che cercano di arrivare nel Regno Unito dalla Francia: fame, freddo, violenze da parte della polizia, tentativi disperati di nascondersi nei tir a rischio della vita. Ma racconta anche lo straordinario legame che viene a crearsi tra Bilal, curdo, e Simon, istruttore di nuoto, che lo ospita nella sua casa e lo esorta a non arrendersi, a rischio anche di incorrere nelle pesanti sanzioni previste dalla legge sull’immigrazione clandestina. Premio LUX assegnato dal Parlamento europeo. Storie di donne (08/03/2017) Fiore del deserto, di Sherry Hormann (Gran Bretagna, Germania, Austria, Francia 2009). Waris Dirie, il cui nome significa Fiore del deserto, nasce in un villaggio della Somalia. A 13 anni il padre la vende a un uomo di sessant’anni. Waris non accetta quel destino e fugge a Londra. Sola e analfabeta si iscrive a una scuola serale e lavora durante il giorno. All’improvviso il suo destino cambia dando inizio alla sua carriera di modella. Oggi è la portavoce ufficiale della campagna ONU contro le mutilazioni femminili.