CONFERENZA PER CORSI ESTETISTI, 8 marzo 2013

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CONFERENZA PER CORSI ESTETISTI, 8 marzo 2013
Comando Carabinieri per la Tutela della Salute
N.A.S. di TRENTO
Istituto di Formazione Professionale
Sandro Pertini
Conferenza per corsi estetisti
Trento, 8 marzo 2013
Argomenti
PAO
Pratiche consentite
Attrezzature
Sterilizzazione
Tatuaggi
Competenze e Ambito, quadro normativo
Norme nazionali
L. 4 gennaio 1990 n.1
D. M. 12 maggio 2011 n.110
L. 11 ottobre 1986 n.713
D.L.vo 6 settembre 2005 n.206
D.Lvo 9 aprile 2008 n.81
348 c.p.
Disciplina attività Estetista
Apparecchi elettromeccanici
Norme produzione/vendita cosmetici
Codice del Consumo
Sicurezza ambienti di lavoro
Esercizio abusivo della professione
Norme provinciali
L.P. 1 agosto 2002 n.11
D.P.P. 5 novembre 2008 n.52-159/Leg
Delibera G.P. 29.08.2003
Delibera G.P. 30.08.2004
L.P. 30 luglio 2010 n.17
Disciplina impresa artigiana
Reg. attuazione L.P. 11/2002
Atto di indirizzo tatuaggi e piercing
Attività formativa tatuaggi e piercing
Disciplina attività del commercio
Cosmetici: definizione
PRODOTTI UTILIZZATI DA ESTETISTI E ACCONCIATORI
REGOLAMENTO (CE) n. 1223/2009 DEL PARLAMENTO
EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 30 novembre 2009
Gazzetta Ufficiale Europea L342/59 del 22-12-09
Legge 713/1986 – art. 1, comma 1
«prodotto cosmetico»: qualsiasi sostanza o miscela destinata ad
essere applicata sulle superfici esterne del corpo umano
(epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali
esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo
esclusivamente o prevalentemente di pulirli, profumarli, modificarne
l’aspetto, proteggerli, mantenerli in buono stato o correggere gli odori
corporei.
Cosmetici etichettatura
Finalità terapeutiche
NO
Legge 713/1986 – art. 1, comma 2
“i prodotti cosmetici non hanno finalità terapeutica e non possono
vantare attività terapeutiche” inoltre “è vietato usare nell’etichettatura,
nella presentazione alla vendita e nella pubblicità dei prodotti cosmetici
testi, denominazioni, marchi, immagini ed altri segni figurativi o meno,
che attribuiscano a tali prodotti caratteristiche non previste
Cosmetici etichettatura
PRODOTTI COSMETICI POSSONO ESSERE IMMESSI MERCATO
SOLO SE IMBALLAGGIO RECA SEGUENTI INFORMAZIONI
Art. 8 LEGGE 713/86
a) il nome o la ragione sociale e la sede legale del produttore o del
responsabile dell'immissione sul mercato del prodotto cosmetico;
b) il contenuto nominale al momento del confezionamento;
c) la data di durata minima di un prodotto cosmetico, se inferiore ai
trenta mesi;
d) le precauzioni particolari per l'impiego;
e) il numero del lotto di fabbricazione;
f) il Paese d'origine per i prodotti fabbricati in Paesi non membri
dell'Unione europea;
g) la funzione del prodotto, salvo se risulta dalla presentazione dello
stesso;
h) l'elenco degli ingredienti nell'ordine decrescente di peso al
momento dell'incorporazione
PaO
Period after Opening
SCADENZA PRODOTTO COSMETICO
Data di scadenza con la dicitura “usare preferibilmente entro...”
prodotti con durata minima inferiore a 30 mesi
PaO (Period after Opening)
prodotti con durata minima superiore a 30 mesi): periodo di tempo in
cui il prodotto, una volta aperto, puo’ essere utilizzato senza effetti
nocivi per il consumatore
DIRETTIVA 2003/15/CE
simbolo seguito dall'indicazione del periodo di idoneità all'impiego
(espresso in mesi)
DIRETTIVA 2003/80/CE
PaO
IMPORTANTE
Apporre la data di apertura sulle confezioni
Assicurare l’igiene delle mani nel prelevare/utilizzare le
confezioni di cosmetici
Chiudere sempre le confezioni dei cosmetici per evitare
contaminazioni ambientali.
Controllare, prima dell’utilizzo, la data di apertura e il
tempo indicato dal produttore
Sicurezza dei cosmetici
COSMETICI SICURI ?
COSA PREVEDE LA LEGGE 11/10/1986 n. 713
Art.7
I prodotti cosmetici devono essere fabbricati, manipolati,
confezionati e venduti in modo tale da non causare danni alla
salute umana se applicati nelle normali o ragionevolmente
prevedibili condizioni d’uso, tenuto conto in particolare della
presentazione del prodotto, dell’etichettatura, delle eventuali
istruzioni per l’ uso e l’eliminazione
Alterazioni dei prodotti
FATTORI CHIMICO E MICROBIOLOGICO
CAUSE
 per reazione fra gli ingredienti
 per reazioni foto-indotte
 per alterazione del prodotto: cattiva conservazione o uso
prodotto scaduto PaO
Coloranti vietati
LE SOSTANZE IL CUI USO E' VIETATO NEI PRODOTTI COSMETICI
SALVO IN DETERMINATI LIMITI E CONDIZIONI
ALLEGATO I
elenco indicativo per categoria dei prodotti cosmetici
ALLEGATO II
elenco delle sostanze che non possono entrare
nella composizione dei prodotti cosmetici
ALLEGATO III
elenco delle sostanze vietate nei prodotti cosmetici. salavo determinate condizioni
ALLEGATO IV
elenco coloranti utilizzabili nei prodotti cosmetici
ALLEGATO V
elenco conservanti che possono essere contenuti nei prodotti cosmetici
ALLEGATO VI
simboli rinvio foglio illustrativo aggiuntivo
Sicurezza dei prodotti
FASE UTILIZZO PROFESSIONALE
valutare
 Ciclo lavorazione e tecniche correlate;
 Mansioni in essere e personale preposto svolgimento attività;
 Sostanze e preparati chimici utilizzati e/o derivati attività lavorativa.
Altri elementi significativi:
 Grado affluenza clientela;
 Tipologia prestazioni più richieste
 Consumi prodotti cosmetici (es. coloranti, balsami, creme, ect);
 Tipo e durata esposizione;
 Gruppi lavoratori ed esposizione equivalente;
 Circostanze in cui viene svolto lavoro in presenza agenti chimici.
Sicurezza dei prodotti
ELEMENTI FONDAMENTALI
quantità impiegate
tempo esposizione giornaliera
esposizione agli agenti chimici
Sicurezza dei prodotti
quantità impiegate
sono dedotte verificando il consumo del prodotto mediamente
necessario alla singola prestazione; dal grado di affluenza
settimanale di clientela; dalla tipologia delle prestazioni richieste.
tempo esposizione giornaliera
dipende dall’ affluenza media giornaliera di clientela, dalla natura dei
trattamenti, dalla durata “tecnica” di ogni singola prestazione;
dall’abilità dell’operatore nell’approntamento dei preparati cosmetici;
Sicurezza dei prodotti
esposizione agenti chimici
rischi derivanti
 assorbimento cutaneo (fattori: permeabilità della cute, umidità,
temperatura, PH, presenza di lesioni cutanee
e/o processi
infiammatori irritativi. Conseguenza principale: fenomeni irritativi e
sensibilizzanti –allergici-);
 sensibilizzazioni della cute (attribuibili, anche, al solfato di nichel,
che può formarsi in seguito a cessione del metallo da parte di
strumenti di lavoro nichelati – forbici, pinze per capelli, mollette ect.);
 esposizione inalatoria (fasi più critiche: trattamento colorante e
decolorante causa utilizzo prodotti ossidanti in polvere; trattamento
permanente causa utilizzo prodotti ammoniacali e tiolici; uso
massiccio di di prodotti spray. Conseguenze: disturbi a carico delle
vie aeree superiori e inferiori quali: rinite, tosse stizzosa, tosse con
catarro, bronchite cronica e fenomeni asmatici).
Misure prevenzione
Prodotti chimici (cosmetici)
 Utilizzo esclusivo prodotti professionali rispondenti requisiti etichettatura
previste norme;
 Impiego, limitato alcuni prodotti coloranti, preparati pronti uso;
 Utilizzo razionale prodotti cosmetici, secondo quantità e concentrazioni
limitate indispensabile;
 Conservazione prodotti cosmetici in luoghi freschi, asciutti e ben areati,
lontano fonti calore e apparecchi elettrici in funzione.
Informazione
 Controllo caratteristiche prodotto verificando indicazioni riportate
etichetta e, qualora disponibile, fascicolo tecnico divulgato produttore;
 Controllo modalità utilizzo preparato cosmetico, secondo specifiche
istruzioni impartite produttore.
Misure prevenzione
Informazione operatori
 sui rischi connessi all’impiego dei prodotti cosmetici;
 sul divieto di miscelare i preparati con altri prodotti o con prodotti similari
appartenenti ad altre casi produttrici o con sostanze diverse non previste
nelle specifiche istruzioni;
 sulle norme igieniche e di sicurezza da rispettare;
 sulle pratiche di intervento in caso di manipolazione non corretta
Misure prevenzione
Addestramento
Affiancamento dei lavoratori neoassunti da parte di personale esperto e
qualificato.
Strumenti di lavoro
Impiego privilegiato di strumenti lavoro esenti da nichel.
Aree di lavoro
Predisposizione di area di lavoro adibita a dosaggio e miscelazione
preparati cosmetici (lontana da postazioni di lavaggio e situata in zona
arieggiata).
Misure prevenzione
Protezioni individuali
 Protezione delle mani con applicazione di creme barriera;
 Utilizzo di guanti impermeabili di plastica (PE. PVC) monouso
(dispositivi medici);
 Utilizzo di guanti in lattice di gomma, monouso;
 Cura dell’integrità cutanea delle mani mediante lavaggio accurato dopo
l’impiego dei prodotti;
 Lavaggio accurato, anche mediante sterilizzazione, degli attrezzi di
lavoro venuti a contatto con i prodotti impiegati.
Ambienti idonei esercizio professione
Normativa di riferimento
Decreto Presidente Provincia Trento
5 novembre 2008, n. 52-159/Leg.
Ambienti idonei esercizio professione
Art.3
Attività acconciatore e estetista devono essere svolte esclusivamente
presso appositi locali. E’ possibile esercitare attività luoghi cura o
riabilitazione, detenzione e caserme o altri luoghi convenzionati P.A.
Non ammesso svolgimento attività acconciatore e estetista forma
ambulante o posteggio
Ambienti idonei esercizio professione
Requisiti locali destinati attività acconciatore o estetista
 Dotazione impianti rispondenti prescrizioni legge,
 almeno un servizio igienico che , qualora apra direttamente locali lavoro o sala
d’attesa, deve essere munito antibagno, servizio igienico dotato asciugamani a
perdere;
 Rispettare requisiti altezza e areoilluminazione previsti regolamenti edilizi
comunali, fermo restando disposizioni materia luoghi lavoro, caso locali
sprovvisti rapporti areoilluminazione richiesti, ammesso esercizio attività
condizione siano provvisti impianto condizionamento integrale aria tale garantire
almeno 4 ricambi/ora e idoneo impianto illuminazione.
 Pavimenti continuità costituiti materiale impermeabile e lavabile, pareti zone
lavoro rivestite fino altezza due metri da pavimento da materiale impermeabile e
lavabile,
 appositi recipienti per eliminazione rifiuti: con acqua corrente calda fredda zona
lavoro,
 appositi recipienti per eliminazione rifiuti: tali recipienti coperti e conservati, per
periodo strettamente necessario, in vano separato.
Ambienti idonei esercizio professione
obblighi e responsabilità titolare materia igiene
 esercizio e locali annessi puliti, sottoposti manutenzione e buone
condizioni;
 Addetti osservano costantemente più scrupolose norme pulizia
personale ed igiene, con riguardo mani e unghie ed indossare
abbigliamento lavoro sempre in stato perfetta pulizia;
 per ogni cliente utilizzare sempre biancheria pulita, lavata ad alta
temperatura e devono essere disponibili asciugamani e biancheria in
quantità sufficiente per poter essere cambiati in ogni servizio;
 Tutti attrezzi occorrenti esercizio vanno tenuti massima pulizia e, dopo
abbondante lavaggio con acqua, disinfettati;
 oggetti o utensili che vengono contatto diretto con parti cutanee vanno
sterilizzati o disinfettati con mezzi fisici (calore) o con disinfettanti
chimici:
Ambienti idonei esercizio professione
 attrezzature che, data natura loro servizio, possono venire
contaminate con sangue (rasoi e altri ferri taglienti) dovranno essere
preferibilmente monouso o, in alternativa, materiale che consenta
sottoporli processi sterilizzazione: in tal caso, dopo ogni uso,
dovranno essere lavate con acqua calda e detergente e
successivamente sottoposte sterilizzazione con mezzi fisici (stufa a
secco o autoclave);
 strumenti taglienti devono essere riposti contenitori rigidi protettivi fine
evitare ferite accidentali;
 locale adibito attività deve essere presente cassetta pronto soccorso
contenente disinfettante per cute sicura azione germicida, materiale
medicazione e cerotti;
 procedimenti lavorazione nei quali impiegati sostanze volatili, prodotti
o solventi cui esalazioni possono risultare fastidiose o nocive devono
essere sempre seguiti rapide e abbondanti areazioni ambiente,
eventualmente tramite apparecchi aspirazione forzata grado garantire
rapido ricambio aria locali
Ambienti idonei esercizio professione
Dichiarazione inizio attività (art. 10)
attività acconciatore e estetista soggette a sola DIA al Comune
Sanzioni e provvedimenti inibitori (art. 5)
sanzioni amministrative previste L. 174/2005 e L. 1/1990
Sospensione immediata dell’attività caso pericolo salute o
sicurezza degli utenti e addetti
Divieto prosecuzione attività o revoca autorizzazione per mancata
ottemperanza prescrizioni intimate.
Sterilizzazione
I materiali e gli strumenti non monouso destinati a venire in
contatto con la cute: procedure di sterilizzazione con calore
umido (autoclave 121° per 20 m.)
Se i materiali non sono idonei alla sterilizzazione a caldo:
disinfezione chimica ad alto livello (es.: ipoclorito di sodio
5.000/1.000.000, ossido di etilene, acqua ossigenata,
glutaraldeide). Sali di ammonio quaternari: livello basso.
Precauzioni nell’utilizzo: controllare la data di scadenza
(annotare la data di apertura), modalità di conservazione,
tempo di esposizione.
Attrezzature
Le attrezzature in ambito estetico sono esclusivamente
quelle indicate nel DM 12.05.2011 n.110.
Il provvedimento prevede 24 schede tecnico –
informative che dettano le caratteristiche, le precauzioni
da adottare.
Si segnala:
Saune – bagno turco: cartello sulle precauzioni di utilizzo
Solarium: cartello con le precauzioni di utilizzo e divieti per certe
categorie.
Tatuaggi
Le estetiste non sono abilitate
all’esecuzione di tatuaggi, per i quali è
prevista un’abilitazione particolare.
Orientamento attuale: Il trucco
permanente è considerato tatuaggio in
quanto sono inoculati pigmenti nello
strato profondo dell’epidermide.
Tatuaggi - colori
Le analisi rivelano presenza di metalli pesanti nell’80%
dei campioni prelevati
Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Trento
VIGILANZA COSMETICI - analisi chimiche
Principali irregolarità rilevate:
■ Conservanti ammessi ma non dichiarati in etichetta
■ Conservanti ammessi in concentrazione superiore al limite di
legge (violazione penale)
■ Irregolarità formali di etichettatura
Cosmetici prodotti in paesi
extra UE, con normativa diversa,
potenzialmente più a rischio
Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Trento
VIGILANZA COSMETICI - analisi chimiche
Principali irregolarità rilevate:
■ metalli pesanti (Piombo e Nichel) in concentrazione
elevata