relazione scientifica 2009 - Istituto Giannina Gaslini
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relazione scientifica 2009 - Istituto Giannina Gaslini
RELAZIONE SCIENTIFICA 2009 INDICE Risultati Anno 2009 pag. 1 Finanziamenti pag. 5 Linee di Ricerca pag. 12 Formazione pag. 61 Unità Operative e Progetti 2010 pag. 70 Direzione Scientifica pag. 83 Direzione Sanitaria pag. 90 Dipartimento Cardiovascolare pag. 97 Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche pag. 103 Dipartimento di Diagnostica per Immagini pag. 122 Dipartimento di Ematologia ed Oncologia pag. 133 Dipartimento di Emergenza e Accettazione pag. 146 Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio pag. 148 Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione pag. 178 Dipartimento Ostetrico Neonatale pag. 195 Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche pag. 203 IRCCS “Istituto Giannina Gaslini” Largo Gerolamo Gaslini, 5 16147 Genova Tel. 010 5635 806/807 Fax 010 3776590 e-mail: [email protected] web www.gaslini.org Alcune immagini del Gaslini I Premi Nobel: Prof. Renato Dulbecco e Prof. Rolf M. Zinkernagel al Gaslini Papa Benedetto XVI in visita al Gaslini Monsignor Bagnasco in visita al Gaslini Alcuni momenti della visita del Comitato Scientifico Internazionale (Proff. Alain Fischer, Max Cooper, Sergio Romagnani e Anthony Fauci) Nasce il Centro Internazionale di Studi e Formazione Germana Gaslini (CISEF): una struttura d’eccellenza che realizzerà attività formative nei campi della ricerca Scientifica, della Pediatria, dell’organizzazione e della qualità dei servizi sanitari. Joint Commission International (JCI). Inaugurazione nuova struttura U.O. Patologia Neonatale TRIPR (Translational Research in Pediatric Rheumatology) Congress 2009 The 2nd Training Course on Blood and Marrow Transplantation: a course for paediatricians and pediatric nurses on HSCT in children and adolescents Annual Meeting of the SIOP Brain tumor Sub-Committee Neige è guarita e torna in Burundi. Il ringraziamento della mamma al Gaslini alla ONG AMU e alla Regione Liguria Risultati 2009 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico–Scientifica 2009 Presentazione “Io non sono un uomo di scienza ma mi rendo perfettamente conto che solo partendo dalla ricerca scientifica, opportunamente diretta, i medici possono assolvere in piena coscienza il loro non facile compito” (Gerolamo Gaslini) Prof. Lorenzo Moretta Direttore Scientifico Per il decimo anno consecutivo la produzione scientifica del Gaslini ha segnato un incremento considerevole. Nel 2009 sono stati superati i 1400 punti di Impact factor (IF) grezzo ottenuto grazie ad oltre 300 pubblicazioni internazionali (vedi fig. 1). Vale la pena ricordare che nel 1999, l’IF era inferiore a 500 punti, pertanto il suo valore è quasi triplicato in un decennio. Questi dati sono molto positivi, particolarmente in un periodo storico in cui, in Italia, si pone ben poca attenzione alla Ricerca, vista unicamente come un costo e non come un investimento per il Paese e per le generazioni future. Il risultato raggiunto rafforza la posizione del Gaslini al primo posto tra gli IRCCS pediatrici e ai primissimi posti tra gli oltre 40 IRCCS, molti dei quali hanno uno staff di ricerca, laboratori e risorse ben superiori al nostro Istituto. L’applicazione di criteri di merito nell’assegnazione delle risorse per la ricerca ha senza dubbio giocato un ruolo rilevante. Alcuni gruppi che svolgevano in passato una attività quasi esclusivamente clinica si sono sempre più dedicati anche ad attività di ricerca. Questo sia per aver acquisito piena coscienza della missione del Gaslini sia per lo spirito di emulazione nei confronti dei gruppi più produttivi. Un ruolo particolarmente positivo ha poi avuto il Comitato Scientifico Internazionale che, nelle sue visite periodiche, ha esercitato una importante attività di controllo e di indirizzo sulle attività del Gaslini affiancando in maniera proficua la direzione scientifica. Sono lieto di annotare che a distanza di oltre 70 anni, l’intuizione pionieristica di Gerolamo Gaslini, fondatore dell’Istituto, si è pienamente realizzata ”…. solo partendo dalla ricerca scientifica, opportunamente diretta, i medici possono assolvere in piena coscienza il loro non facile compito”. Rilevanti risorse per la ricerca sono state ottenute grazie al finanziamento di progetti competitivi, proposti dal Gaslini, da parte del Ministero della Salute e di Associazioni e Fondazioni di rilevanza nazionale quali l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), Telethon, Associazione Italiana per la lotta al Neuroblastoma, Fondazioni bancarie quali Carige e San Paolo. Vari progetti sono stati finanziati dall’Unione Europea e dal National Institute of Health, sottolineando ulteriormente la valenza internazionale Risultati Anno 2009 1 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico–Scientifica 2009 della ricerca del Gaslini. Di grande rilievo le risorse ottenute grazie al 5x1000 delle imposte sul reddito. Oltre 80 mila contribuenti hanno scelto il Gaslini quale destinatario del contributo. Anche questo risultato pone l’Istituto ai primissimi posti tra gli Istituti pubblici e privati italiani (al terzo posto come finanziamento ottenuto e addirittura al secondo sulla base del numero di preferenze!). Ha iniziato la sua attività il Centro Internazionale di Studi e Formazione (CISEF), istituito grazie all’impegno congiunto dell’istituto Gaslini e della Fondazione Gaslini. Il CISEF, diretto dal Dr. Antonio Infante, si è dotato di un Comitato Scientifico di Indirizzo di tutto rilievo, composto da grandi esperti di Formazione e di Managing della Ricerca e da scienziati di chiara fama. L’attività formativa, pianificata in parte con la collaborazione dell’Università di Genova, va oltre l’ambito pediatrico e abbraccia di fatto tutta la Medicina. Il 29 giugno 2010 si è insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione, presieduto dal Prof. Vincenzo Lorenzelli. I componenti del Consiglio, persone di elevato profilo professionale ed umano, saranno indubbiamente di grande aiuto per l’ulteriore crescita del Gaslini. Il Dott. Infante, Direttore Generale per 25 anni, ha passato la mano al Dr. Paolo Petralia ma continuerà ad aiutare il Gaslini con la sua esperienza e capacità non comuni (è vice-Presidente del Consiglio di Amministrazione). Il Dr. Petralia ha iniziato con entusiasmo e vigore il suo mandato e, in base alle premesse, si può prevedere un altro periodo molto positivo per l’Istituto. Il Gaslini ha inoltrato alla Regione e al Ministero il suo piano di sviluppo per la Ricerca Scientifica con una richiesta di aggiornamento della pianta organica. E’ assolutamente necessario immettere forze fresche nell’organico della ricerca e non perdere l’intelligenza, le notevoli competenze e la grande professionalità di ricercatori che da troppi anni lavorano in stato di grande precarietà ed incertezza. Solo se si riuscirà, ad iniziare in tempi brevi questo percorso, fondamentale non solo per i ricercatori ma anche per l’Istituzione, il Gaslini potrà davvero guardare con serenità al proprio futuro. Lorenzo Moretta 2 Risultati Anno 2009 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico–Scientifica 2009 Fig. 1 – PUBBLICAZIONI SU RIVISTE INTERNAZIONALI (Impact Factor) 1500 1300 1100 900 700 500 300 100 2000 2001 2002 2003 2004 IF Grezzo 2005 2006 2007 2008 2009 N. Pubblicazioni Fig. 2 - IMPACT FACTOR PER PRINCIPALI LINEE DI RICERCA Immunologia e reumatologia Oncologia ed ematologia Genetica medica e strat diagn-terap innovative Pediatria clinica e med perinatale Patologie muscolari e neurologiche Chirurgia ped e spec chirurgiche 0 60 120 180 Risultati Anno 2009 240 300 360 3 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico–Scientifica 2009 Tab. 1 - CONTRIBUTO DELLE VARIE UNITA' OPERATIVE ALLA PRODUZIONE SCIENTIFICA Unità Operativa Malattie Neuromuscolari e Neurodegenerative Pediatria IV - Ematologia ed Oncologia Ped Lab Immunologia Clinica e Sperimentale Lab di Oncologia Pediatria II - Reumatologia Genetica Molecolare Nefrologia, Dialisi e Trapianto Pneumologia Clinica Pediatrica Lab Fisiopatologia dell'Uremia Malattie Infettive Neuropsichiatria Infantile Cardiologia Lab Diagn Pre/Post Natale Malattie Metaboliche Lab Di Medicina Molecolare Pediatria III - Gastroenterologia Neurochirurgia Chirurgia Pediatrica Lab di Biologia Molecolare Serv Epidemiologia e Biostatistica Ostetricia e Ginecologia Lab Ematologia ed Emofilia Anatomia Patologica Ortopedia e Traumatologia Lab Citogenetica Cardiochirurgia e CV PS Medico, Osservazione e Medicina d'Urgenza Anestesia e Rianimazione Neuroradiologia Patologia Neonatale e CNR Otorinolaringoiatria TOTALE N 50 41 16 17 21 21 14 16 14 11 12 11 4 6 3 2 5 12 4 4 4 4 1 5 1 2 2 2 1 2 1 311 IF Grezzo 213,242 211,34 153,661 111,955 103,365 96,802 94,567 59,06 52,323 41,277 36,737 29,861 25,707 24,23 24,13 20,58 19,826 16,961 14,687 13,069 10,555 9,572 7,514 6,246 5,362 3,924 3,636 2,82 2,745 2,178 1,118 1420,6 N.: Numero lavori in extenso sul Journal Citation Reports* IF: valore Impact Factor secondo quanto riportato sul Journal Citation Reports, relativo a tutte le pubblicazioni in cui il personale dell'U.O. figura quale primo nome Istituto Giannina Gaslini * Nel caso di lavori collaborativi tra due o più Unità Operative del Gaslini, il lavoro viene assegnato, nell'ordine, al 1° autore, all'ultimo autore o all'autore che occupa la prima posizione intermedia. Questo al fine di computare una sola volta una data pubblicazione 4 Risultati Anno 2009 Finanziamenti Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico–Scientifica 2009 FINANZIAMENTI PER PROGETTI DI RICERCA IN CORSO NEL 2009 OTTENUTI DALLA COMUNITA’ EUROPEA Ambito Titolo Progetto VI Programma Quadro UE EURATOM Radiation exposures at an early age: impact on genotype of breast cancer risk - Gen-RadRisk VI Programma Quadro UE Functional genomics and neurobiology of epilepsy EPICURE VI Programma Quadro UE VI Programma Quadro UE VII Programma Quadro UE VII Programma Quadro UE VII Programma Quadro UE VII Programma Quadro UE Health-e-Child Translational Research in Paediatric Rheumatology TRiPR Understanding inflammationassociated tumorigenesis foro the rational design of novel anti-cancer therapeutic strategies - INFLA-CARE European Initiative to improve knowledge, treatment and survival of haemophagocytotic syndromes in children CureHLH Natural course, pathophysiology, and models for early diagnosis and innovative treatment of TNF Receptor Associated Periodic Syndrome (TRAPS) and hereditary recurrent fevers EUROTRAPS N. Contratto/Rif Responsabile IGG IGG F16R 012926 Federico ZARA LSHM-CT(Lab Patologia 2006-037315 Muscolare) Alberto MARTINI 27749 (Pediatria II) 01/01/2007 31/12/2010 01/01/2006 30/04/2010 01/07/2007 30/06/2010 HEALTH-F2- Mirco PONZONI 2009-223151 (Lab Oncologia) 01/01/2009 31/12/2012 HEALTH-F2- Lorenzo MORETTA 2008-201461 (Direzione Scientifica) 01/06/2008 31/05/2011 Marco GATTORNO (Pediatria II); Isabella CECCHERINI (Lab Genetica Molecolare) 01/04/2008 31/03/2011 Lorenzo MORETTA (Direzione Scientifica) 1/7/2009 – 31/12/2010 Marco GATTORNO (Pediatria II) Giancarlo OTTONELLO (U.O. Anestesia e Rianimazione) Riccardo HAUPT (Epidemiologia e Biostatistica) 01/07/2008 30/06/2011 HEALTH-F22008-200923 - RICUE R8/02 Salute Pubblic 2007232 EuroFever EU-CHS “European network for central hypoventilation Salute Pubblica syndromes: optimizing health care to patients” 2008206 Salute Pubblica 8 01/06/2005 30/11/2009 MSCF-CT- Alberto MARTINI 2006-046108 (Pediatria II) INNATE CROSSTALK 2007120 HistioNet ACTIVE Animation for children to teach and influence values Salute Pubblica and views on healthy eating and psysical activity” Riccardo HAUPT (Epidemiologia e Biostatistica) Durata (Inizio/Fine) 20081225 Finanziamenti Marina VIGNOLO (Arianna PARODI) (Clinica Pediatrica) 01/06/2009 31/05/2012 01/09/2008 31/08/2011 01/01/2009 31/12/2010 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico–Scientifica 2009 FINANZIAMENTI PER PROGETTI DI RICERCA MINISTERIALI MINISTERO DELLA SALUTE Ricerca finalizzata - Giovani ricercatori “Neuronal ion channels and epilepsy: pathogenic mechanisms and novel therapeutic strategies by RNA interference” Responsabile scientifico: Dott. Federico Zara Laboratorio di Neurogenetica – Dipartimento di Neuroscienze Ricerca finalizzata “Early onset obesity in children: role of inflammation in the development insulin resistance” Responsabile scientifico: Dott. Luigi Varesio Laboratorio di Biologia Molecolare “Establishment of a GMP validated Bio-bank of Effector Lymphocytes specific for opportunistic pathogens and the adoptive cell therapy in haematopoietic stem cell transplantation” Responsabile scientifico: Dott. Giorgio Dini U.O. U.O. Emato-Oncologia Pediatrica “Analisi del fenotipo di leucemiche e/o di cellule effettrici per approcci innovativi di trapianto di cellule staminali emopoietiche e di immunoterapia adottiva” Responsabile scientifico: Dott. Edoardo Lanino U.O. Emato-Oncologia Pediatrica “Identificazione di nuovi marcatori prognostico-terapeutici mediante proteomica” Responsabile scientifico: Prof. Giovanni Melioli Laboratorio Centrale di Analisi Ricerca finalizzata - Programmi Strategici “Identificazione e studio di fattori di rischio per la prevenzione, la diagnosi e la cura della morbilità e mortalità materna e infantile” Responsabile scientifico: Prof. Roberto Ravazzolo Laboratorio Genetica Molecolare e Citogenetica Ricerca oncologica “Health status of adults survivors of childhood cancer” Responsabile scientifico: Dott. Riccardo Haupt Servizio di Epidemiologia e Statistica “New Immunotherapeutic Approaches to Neuroblastoma” Responsabile scientifico: Dott. Alberto Garaventa U.O. U.O. Emato-Oncologia Pediatrica Finanziamenti 9 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico–Scientifica 2009 Ricerca oncologica - Programmi Integrati “Nuovi approcci diagnostici come base molecolare per lo sviluppo di terapie innovative nella cura delle neoplasie ematologiche” Responsabile scientifico: Prof. Lorenzo Moretta Laboratorio di Immunologia Clinica e Sperimentale Direzione scientifica Articolo 56 “Molecular and genetic study, and neuro-radiological characterization” Responsabile scientifico: Dott.ssa Isabella Ceccherini Laboratorio di Genetica Molecolare “Neurogenetics of the o-mannosyl-glycosylation defects” Responsabile scientifico: Dott. Claudio Bruno U.O. Patologia neuromuscolare ISTITUTO SUPERIORE DELLA SANITÀ “Sicurezza dei farmaci in pediatria” Responsabile scientifico: Dott. Pasquale Di Pietro U.O. di Pronto Soccorso, Accettazione ed Osservazione REGIONE LIGURIA "Valutazione mediante risonanza magnetica nucleare del danno precoce a carico della cartilagine articolare in pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile" Responsabile scientifico: Prof. Alberto Martini U.O. Pediatria II "Nuovi percorsi nel trattamento della distrofia muscolare: riabilitazione respiratoria e trattamento farmacologico sperimentale" Responsabile scientifico: Prof. Carlo Minetti U.O. Malattie muscolari e neurodegenerative "Endotelio di derivazione tumorale: caratterizzazione e targeting immunologico a fini terapeutici" Responsabile scientifico: Dott. Vito Pistoia Laboratorio di Oncologia AGENZIA REGIONALE SANITARIA” LIGURIA “Follow-up tramite schede di dimissione ospedaliera degli adulti guariti da tumore contratto in età pediatrica” Responsabile scientifico: Dott. Riccardo Haupt Servizio di Epidemiologia e Biostatistica 10 Finanziamenti Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico–Scientifica 2009 Finanziamenti per progetti di ricerca non ministeriali ottenuti da Enti pubblici o da Fondazioni ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA RICERCA SUL CANCRO (AIRC) “Comprehensive diagnosis and treatment for intracranial pediatric ependymoma” Responsabile scientifico: Dott.ssa Maria Luisa Garrè U.O. di Neuro-Oncologia "IL-23 Receptor and WSX1 as potential tumor suppressor genes in human B cell malignancies" Responsabile scientifico: Dott.ssa Irma Airoldi Unità AIRC “Immunologia e Tumori” (Dipartimento Medicina Sperimentale e di Laboratorio) "Development of RNAi-mediated silencing strategies for the design of tumour-targeted therapies of neuroblastoma" Responsabile scientifico: Dott. Mirco Ponzoni Laboratorio di Oncologia "Phage display technoloqy for novel tumour and vascular targeted therapies against neuroblastoma" Responsabile scientifico: Dott. Fabio Pastorino Laboratorio di Oncologia "Cytokine receptors as potential targets for epigenic silencing in hematopoietic malignancies" Responsabile scientifico: Dott. Vito Pistoia Laboratorio di Oncologia ASSOCIAZIONE PER LA RICERCA SUI TUMORI CEREBRALI DEL BAMBINO “Studio di genetica molecolare sui tumori cerebrali di pazienti pediatrici” Responsabile scientifico: Dott.ssa Maria Luisa Garrè U.O. di Neurochirurgia “Studio sui Gliomi Maligni e sulla familiarità dei casi retrospettivi dei tumori del sistema nervoso nei bambini” Responsabile scientifico: Dott.ssa Maria Luisa Garrè U.O. di Neuro-Oncologia Pediatria FONDAZIONE NORD-AMERICANA PER LA FIBROSI CISTICA “Functional evalutation of CFTR pharmacological modulators” Responsabile scientifico: Dott. Luis Juan Vicente Galietta Laboratorio di Genetica Molecolare FONDAZIONE LA NUOVA SPERANZA “Strategie per il trattamento e prevenzione delle recidive di malattia dopo il trattamento e prevenzione delle recidive di malattia dopo trapianto renale” Responsabile scientifico: Dott. Fabrizio Ginevri U.O. di Nefrologia – U.O.S. Medicina Clinica e Sperimentale dei Trapianto di Organo “Meccanismi di danno podocitario nella malattia umana e murina” Finanziamenti 11 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico–Scientifica 2009 Responsabile scientifico: Dott. Gianmarco Ghiggeri U.O. Nefrologia FONDAZIONE MARIA VILMA E BIANCA QUERCI “Ruolo dello stress reticolare nelle progressione del danno renale e tumorale” Responsabile scientifico: Dott. Gianmarco Ghiggeri U.O. Nefrologia FONDAZIONE “PIERFRANCO E LUISA MARIANI” “PHOX2B mutations in congenital central hypoventilasion sindrome: trascriptional pathways and interacting factors, pathogenetic mechanisms and possible therapeutic approaches” Responsabile scientifico: Dott.ssa Isabella Ceccherini Laboratorio di Genetica Molecolare ASSOCIAZIONE LIGURE RETINITE PIGMENTOSA ED ALTRE MALATTIE DELLA RETINA “Consulenza genetica in pazienti con retinite pigmentosa e distrofie retiniche ereditarie” Responsabile scientifico: Prof. Roberto Ravazzolo Laboratorio di Genetica Molecolare UNIVERSITÀ DELLA CALIFORNIA SAN FRANCISCO (USA) “Novel Small-Molecule Therapies for CF” Responsabile scientifico: Dott. Luis Juan Vicente Galietta Laboratorio di Genetica Molecolare Finanziamenti per progetti di ricerca ottenuti da Enti Privati nell’anno 2009 PHADIA S.R.L. “A multicenter study of the clinical benefit of immunoCAP ISAC® Component Resolved Diagnosis (CRD) in multi-sensitized patients with respiratory symptoms” Responsabile scientifico: Dott. Giovanni Melioli Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche e Microbiologia DITTA ENZON PHARMACEUTICALS INC. “Neuroblastoma and (PEG)-SN38 conjugate (EZN-2208)” Responsabile scientifico: Dott. Fabio Pastorino Laboratorio di Oncologia DITTA NOOS S.R.L. “Attività in vitro dell’associazione resveratrolo e β-glucano (Linfoflu®) su cellule epiteliali bronchiali esposte a stress ossidativo indotto da fattori o agenti proinfiammatori” Responsabile scientifico: Dott. Giovanni Rossi U.O. di Pneumologia 12 Finanziamenti Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico–Scientifica 2009 SOCIETÀ ORPHAN EUROPE S.R.L. “Studio clinico multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, verso placebo volto a valutare l’efficacia del vaccino Aerugen Berna nella prevenzione delle infezioni respiratorie da P. Aeruginosa in pazienti non colonizzati con fibrosi cistica – Studio multicentrico in Francia, Germania, Italia e Svizzera” Responsabile scientifico: Prof.ssa Renata Lorini U.O. Clinica Pediatrica MEDICAL SYSTEMS S.P.A. “Comparazione di diverse strategie nello screening prenatale per sindrome di Down – Tritest e Test Integrato” Responsabile scientifico: Dott. Giovanni Melioli Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche e Microbiologia Finanziamenti 13 Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico–Scientifica 2009 RICERCHE E PUBBLICAZIONI 2009 Linee di ricerca Numero Titolo LINEA 1 1 STRATEGIE DIAGNOSTICO - TERAPEUTICHE INNOVATIVE 2 PEDIATRIA CLINICA E MEDICINA PERINATALE 3 IMMUNOLOGIA E REUMATOLOGIA 4 ONCOLOGIA ED EMATOLOGIA 5 PATOLOGIE MUSCOLARI E NEUROLOGICHE 6 CHIRURGIA PEDIATRICA E SPECIALITA’ CHIRURGICHE STRATEGIE DIAGNOSTICO - TERAPEUTICHE INNOVATIVE Responsabili Roberto Ravazzolo, Luigi Varesio, Giovanni Melioli UU.OO. - Lab. Anatomia Patologica - Lab. Biologia Molecolare - Lab. Centrale Analisi - Lab. Diagnosi Pre e Post-Natale delle Malattie Metaboliche - Lab. Genetica Molecolare - Lab. Citogenetica - Lab. Medicina Molecolare - Radiologia - Farmacia - Epidemiologia e Biostatistica Obiettivi L’obiettivo generale della linea di ricerca è di acquisire conoscenze trasferibili all’applicazione medica, in particolare sviluppando metodologie diagnostiche innovative e nuove ipotesi di trattamento. Le Unità incluse nella Linea di Ricerca svolgono studi sulle basi molecolari e sui meccanismi patogenetici di diverse condizioni patologiche. L’applicazione medica delle ricerche svolte riguarda: - la messa a punto di test genetici per nuovi geni responsabili di patologie ereditarie; - la messa a punto di metodi molecolari per la diagnostica di patologie virali e batteriche; - la creazione di protocolli di studio ottimizzati e standardizzati in ambito di ecografia e risonanza magnetica pediatrica; - la definizione di sequenze di risonanza magnetica adattate all’utilizzo nel bambino e l’implementazione di nuovi strumenti di imaging in campo addominale e muscolo scheletrico, in particolare nell’ambito della patologia reumatica; - la proposta di nuovi approcci terapeutici basati sull’impiego di molecole chimiche capaci di intervenire in particolari punti dei meccanismi patogenetici. Questi ultimi approcci si applicano nel caso di attivatori della proteina CFTR o correttori del difetto di localizzazione della stessa nella Fibrosi Cistica o nel caso dell’utilizzo del Flavopiridolo nel trattamento del Neuroblastoma in quanto attivo sia in ambiente normossico che ipossico. Linee di Ricerca 15 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico–Scientifica 2009 Progetti UU.OO. Anno Titolo inizio EPIDEMIOLOGIA E BIOSTATISTICA 2007 Epidemiologia e storia naturale del neuroblastoma Censimento di dosaggi e formulazioni orfane di principi attivi utilizzati nelle Preparazioni Galeniche Pediatriche, con elaborazione di procedure operative relative al loro allestimento Valutazione dei cambiamenti dell’espressione genica e individuazione di eventuali alterazioni metaboliche nel tessuto cardiaco durante la circolazione extracorporea e il clampaggio aortico in una popolazione di pazienti con cardiopatie congenite Impiego del materiale della BIT - Biobanca Integrata Tessuto-genomica - dell’Istituto “G. Gaslini” per diagnosi e ricerca” Ruolo delle molecole non classiche del Complesso Maggiore di Istocompatibilità (HLA-E, HLA-F, HLA-G) e meccanismi di reclutamento linfocitario nelle neoplasie del Sistema Nervoso Centrale dell’età pediatrica. Studio degli effetti della chemioterapia pre-operatoria sulle caratteristiche istologiche e biomolecolari di neuroblastomi “non-resecabili” sottoposti a chirurgia differita post-chemioterapia. Impiego del materiale della BIT - Biobanca Integrata Tessuto-genomica - dell’Istituto “G. Gaslini” per diagnosi e ricerca” FARMACIA 2007 LAB. ANATOMIA PATOLOGICA 2009 LAB. ANATOMIA PATOLOGICA 2009 LAB. ANATOMIA PATOLOGICA 2008 LAB. ANATOMIA PATOLOGICA 2008 LAB. BIOLOGIA MOLECOLARE 2009 LAB. BIOLOGIA MOLECOLARE 2008 Le basi molecolari della risposta cellulare all'ipossia LAB. CENTRALE ANALISI 2009 LAB. DIAGNOSI MALATTIE METABOLICHE 2009 LAB. DIAGNOSI MALATTIE METABOLICHE LAB. GENETICA MOLECOLARE E CITOGENETICA 2007 2009 Studio sulla correlazione tra i livelli eritrocitari dei metaboliti attivi dell’azatioprina e i polimorfismi del gene TPMT e la tossicità e lo score di attività clinica di malattia in bambini affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali Ottimizzazione della gestione di una Banca di materiale biologico proveniente da pazienti con malattie genetiche rare sulla base delle linee guida e disciplinari di settore Caratterizzazione molecolare di malattie geneticometaboliche rare Studio delle basi genetiche e dei meccanismi di malattia in patologie ereditarie umane monogeniche: per una diagnosi corretta e verso ipotesi di trattamento Analisi genetica di ceppi di Staphylococcus aureus isolati in ambiente ospedaliero tramite utilizzo di MLST per una sorveglianza epidemiologica delle infezioni ospedaliere LAB. MEDICINA MOLECOLARE 2007 RADIOLOGIA 2008 Valutazione mediante risonanza magnetica del danno 16 Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini RADIOLOGIA Relazione Clinico–Scientifica 2009 precoce a carico della cartilagine articolare in pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile Whole Body MRI: fattibilità, applicazioni e valutazione 2008 dell’efficacia nelle patologie osteolitiche multifocali. Elenco pubblicazioni scientifiche anno 2009 Autori Titolo A large-scale association study to Corre T, Schuettler J, Bione assess the impact of known variants of S, Marozzi A, Persani L, the human INHA gene on premature Rossetti R, et Al. ovarian failure. Weng PL, Sanna Cherchi A recessive gene for primary S, Hensle T, Shapiro E, vesicoureteral reflux maps to Werzberger A, Caridi G, et chromosome 12p11-q13. Al. Pereyson D, Fancellu R, Adult-onset Alexander disease: a Mariotti C, Romano S, series of eleven unrelated cases with Salmaggi A, Carella F, et review of the literature. Al. Melani Raffaella, Galietta Analysis of ion transport in the airway Luis Juan V, Zegarra Moran epithelium using RNA interference. O. Rivista HUM REPROD 2009;:In press J AM SOC NEPHROL 2009;20:1633-1640. BRAIN 2008;131:23212331. CURR OPIN MOL THER 2009;:In press. Brignole C, Marimpietri Da, Pastorino F, Di Paolo D, Pagnan G, Loi M, et Al. Anti-IL-10R antibody improved the therapeutic efficacy of targeted liposomal oligonucleotides. Marciano R, D'Annunzio G, Minuto N, Pasquali L, Santamaria A, Di Duca M, et Al. Association of alleles at polymorphic CLIN IMMUNOL sites in the osteopontin encoding gene 2009;131:84-91. in young type 1 diabetic patients. Sechi GP, Matta M, Deiana GA, Bachetti T, Di Zanni E, Ceccherini I, et Al. Ceftriaxone has a therapeutic role in Alexander disease. (Letter). PROG NEUROPSYCHOPH 2009;:In press. Verkman AS, Galietta LJV. Chloride channels as drug targets. NAT REV DRUG DISCOV 2009;8:153171. Griseri P, Vos Y, Giorda R, Gimelli S, Beri S, Santamaria G, et Al. Weese-Mayer DE, Rand CM, Berry-Kravis EM, Jennings LJ, Loghmanee DA, Patwari PP, et Al. Raso A, Mascelli S, Nozza P, Biassoni Roberto, Negri F, Garaventa A, et Al. Complex pathogenesis of Hirschsprung's disease in a patient with hydrocephalus, vesico-ureteral reflux and a balanced transloca Congenital central hypoventilation syndrome from past to future: model for translational and transitional autonomic medicine. Detection of transplacental melanoma metastasis using quantitative PCR. Linee di Ricerca J CONTROL RELEASE 2009;:In press. EUR J HUM GENET 2009;17:483-490. PEDIATR PULM 2009;44:521-535. DIAGN MOL PATHOL 2009;:In press. 17 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico–Scientifica 2009 Torre M, Baban A, Buluggiu Dextrocardia in patients with Poland J THORAC CARDIOV syndrome: phenotypic characterization A, Costanzo S, Bricco L, SUR 2009;:In press. provides insight into the pathogenesis. Lerone M, et Al. Gattorno M, Caorsi R, Meini Differentiating PFPA syndrome from A, Cattalini M, Federici S, monogenic periodic fevers. Zulian F, et Al. PEDIATRICS 2009;124:e721-e728. Wang K, Zhang H, Annese Diverse genome-wide association V, Bradfield JP, Russel RK, studies associate the IL12/IL23 pathway with Crohn disease. Sleiman PMA, et Al. AM J HUM GENET 2009;84:399-405. Cavarra E, Fardin P, Fineschi S, Ricciardi A, De Cunto G, Sallustio F, et Al. Early response of gene cluster is AM J PHYSIOL-LUNG associated with mouse lung resistance C 2009;296:418-429. or sensitivity to cigarette smoke. Travaglini L, Brancati F, Attie-Bitach T, Audollent S, Bertini E, Kaplan J, et Al. Expanding CEP290 mutational spectrum in ciliopathies. AM J MED GENET A 2009;:In press. Borghini S, Bachetti T, Fava Functional characterization of a M, Di Duca M, Ravazzolo minimal sequence essential for the R, Ceccherini I. expression of human TLX2 gene. BMB REP 2009;42(12):788-793. 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Wild-type FOXP3 is selectively active Di Nunzio S, Ceccponi M, Passerini L, McMurchy AN, in CD4+CD25hi regulatory T cells of healthy female carriers of different Baron U, Turbachova I, et FOXP3 mutations. Al. 20 Linee di Ricerca BMC GENOMICS 2009;:In press. J Neurol 2009;:In press 2. BIOPHYS J 2009;97:3047-3053. MOL CANCER 2009;:In press. BLOOD 2009;:In press. Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico –Scientifica 2009 LINEA 2 PEDIATRIA CLINICA E MEDICINA PERINATALE Responsabili Renata Lorini, Giovanni A Rossi, Pasquale Di Pietro, Giovanni Serra UU.OO. Clinica pediatrica - Lab. per la Standardizzazione e Verifica degli screening delle Malattie Endocrine e Metaboliche - Dermatologia - Pediatria III - Gastroenterologia - Nefrologia, dialisi e trapianto - Lab. di Fisiopatologia dell’Uremia - Pneumologia - Medicina d'Urgenza Osservazione- Pronto Soccorso - Ostetricia e Ginecologia - Patologia Neonatale Obiettivi L’obiettivo generale della linea è la traslazione alla clinica di risultati derivanti da studi che hanno avuto sviluppo dalla ricerca di base. Il punto di forza dell’obiettivo nasce dalla disponibilità di una casistica di rimarchevole entità ripartita fra le varie aree specialistiche: - caratterizzazione genetica di malattie ad alto impatto sociale quali il diabete mellito, l’asma,le malformazioni renali e dell’apparato respiratorio, le alterazioni dell’embriogenesi della tiroide; - definizione delle basi immunologiche di malattie polmonari ed infiammatorie (rene, intestino); - identificare cause genetiche di diabete gestazionale, di ritardo di crescita intrauterino, di deficit di ormone della crescita, di diabete neonatale. Sono inoltre presenti aree di interesse laboratoristico che vertono in particolare all’applicazione della proteomica ed alla definizione di biomarkers di malattia e di deterioramento funzionale d’organo, e aree di interesse per la biologia cellulare e per il trapianto d’organo. Altro obiettivo, tramite la ricerca clinico-laboratoristico sperimentale, è individuare : markers ematici di stress ossidativo predittivi di danno cerebrale in fase acuta in pazienti con quadro clinico di sofferenza cerebrale acuta da ipo/anossiemia afferenti al PS del DEA, parametri dermoscopici peculiari del nevo congenito che possano migliorare la predittività clinica riguardo alla trasformazione maligna . Ricadute assistenziali. Esistono solide possibilità che le ricerche programmate abbiano ricadute assistenziali significative. Riportiamo alcuni punti tematici di particolare interesse: 1) diagnostica genetica di malattie ad ampia frequenza; 2) sviluppo di nuovi biomarkers di malattia; 3) applicazione allo studio ed alla terapia di malattie pediatriche; 4) applicazioni in tema di trapianto d’organo solido. - Progetti Anno inizio Titolo CCD e Servizio Qualita’ 2008 Programma aziendale per la gestione del rischio: analisi proattiva nelle aree critiche. Clinica Pediatrica Analisi del gene TMEM27 in pazienti affetti da 2009 iperglicemia su base non autoimmune ed alterazione dell’embriogenesi renale Clinica Pediatrica 2009 Iperglicemia UU.OO. Linee di Ricerca e diabete mellito nell’infanzia: 21 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 Diagnostica differenziale delle patogenesi non autoimmune 22 forme a Studio multicentrico clinico-dermoscopicoepidemiologico dei nevi melanocitari congeniti Dermatologia 2007 Gastroenterologia Studio sull'efficacia- sicurezza dell'infusione di globuli rossi autologhi caricati con 2007 desametasone-21P nella clite ulcerosa e malattia di Crohn steroido-dipendente Medicina D'urgenza e Osservazione 2009 Appropriatezza dei ricoveri da P.S. medico Nefrologia Cellule implicate nello stress ossidativo in corso sindrome nefrosica idiopatica. Loro 2008 di caratterizzazione e regolazione. Ostetricia e Ginecologia Ritardato accrescimento intrauterino: 2007 meccanismi placentari ed effetti immunologici fetali Patologia Neonatale Valutazione mediante INVOS degli effetti dei 2009 farmaci simpatico-mimetici su distretti renale e periferici. Patologia Neonatale 2008 Patologia Neonatale Applicazione della pressione positiva continua (CDP/CPAP) in fase precoce di RDS nel 2009 neonato prematuro < 32 settimane di età gestazionale Pneumologia Effetto di budesonide e formoterolo sull’ 2009 attivazione funzionale indotta dalla bradichinina in fibroblasti (Fb) polmonari. Pneumologia 2009 Prevalenza della malattia allergica respiratoria nei pazienti con malattie autoimmuni Pneumologia 2007 Effetti del fumo di sigaretta sulle cellule epiteliali di origine bronchiale Pneumologia Modulazione farmacologia delle modificazioni strutturali e funzionali delle cellule epiteliali 2008 bronchiali (BECs) indotte da Haemophilus influenzae non tipizzabile (NTHi). Utilizzo degli zuccheri diversi dal glucosio e degli alcoli degli zuccheri nei neonati Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico –Scientifica 2009 Elenco pubblicazioni scientifiche anno 2009 Autori Caridi Gi, Kacem M, Campagnoli M, Dagnino Monica, Debbabi W, Kochtali I, et Al. Titolo A novel nonsense mutation in the albumin gene (c.1275 C>A) causing analbuminemia in a Tunisian boy. (Letter). Caridi G, Dagnino M, Albumin Benkovac (c.1175A>G; Simundic AM, Miler M, p.Glu392Gly): a novel genetic variant of Stantic V, Campagnoli M, human serum albumin. (Letter). et Al. Antibody responses to recombinant Bodaghi S, Comoli P, polyomavirus BK large T and VP1 Bosch R, Azzi A, Gosert proteins in young kidney transplant R, Leuenberger D, et Al. patients. Bronchial airway epithelial cell damage following exposure to cigarette smoke Petecchia L, Sabatini F, Varesio L, Camoriano A, includes disassembly of tight junction Usai C, Pezzolo A, et Al. components mediated by extracellular signal-regulated kinase 1/2 pathway. Gigante M, Pontrelli P, CD2AP mutations are associated with Montemurno E, Roca L, sporadic nephrotic syndrome and focal Aucella F, Penza R, et Al. segmental glomerulosclerosis. Spinazzola A, Invernizzi F, Clinical and molecular features of Carrara F, Lamantea E, mitochondrial DNA depletion Donati A, Di Rocco M, et syndromes. Al. Indinnimeo L, Bertuola F, Clinical evaluation and treatment of Cutrera R, De Benedictis acute asthma exacerbations in FM, Di Pietro P, Duse M, children. et Al. Caridi G, Gigante M, Ravani P, Trivelli A, Barbano G, Scolari F, et Al. Clinical features and long-term outcome of nephrotic syndrome associated with heterozygous NPHS1 and NPHS2 mutations. 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Ulmann N, Sacco O, Gandullia P, Silvestri M, Pistorio A, Barabino A, et Al. Type II sialidosis: review of the clinical spectrum and identification of a new splicing defect with chitotriosidase assessment in two patients. Letter. Upper respiratory tract infections and sublingual immunotherapy: preliminary evidence. ANN ALLERG ASTHMA IM 2009;102:262-263. Use of Rituximab in focal TRANSPLANTATION glomerulosclerosis relapses after renal 2009;88:417-420. transplantation. Usefulness and safety of double endoscopy in children with gastroesophageal reflux and respiratory symptoms. Linee di Ricerca RESP MED 2009;:In press. 27 Istituto Giannina Gaslini LINEA 3 Relazione Clinico – Scientifica 2009 IMMUNOLOGIA E REUMATOLOGIA Responsabili Moretta Lorenzo, Martini Alberto, Pistoia Vito - Lab. Immunologia Clinica e Sperimentale UU.OO. - Pediatria II - Reumatologia - Lab. Oncologia Gli obiettivi generali di questa linea di ricerca includono temi di immunologia traslazionale e clinica. Per quanto riguarda i primi, proseguirà lo sforzo di identificare nuovi recettori/ligandi coinvolti nella stimolazione o inibizione della attività citotossica dei linfociti NK verso i loro bersagli, con particolare riferimento alle cellule tumorali. Studi recenti hanno dimostrato che i tumori contengono una piccola quota di cellule staminali che alimentano la crescita neoplastica: un aspetto di particolare interesse è lo studio di espressione e funzione di ligandi per recettori attivatori della citotossicità espressi dai linfociti NK. Un’altra area di studio collegata è il ruolo delle cellule NK da donatori aploidentici nella terapia delle leucemie acute pediatriche, che ha già prodotto importanti risultati di elevato valore traslazionale. Sarà oggetto di indagine il ruolo anti-tumorale di alcune citochine che svolgono funzioni di modulazione della risposta immunitaria ma si legano anche alle cellule neoplastiche che esprimono i recettori complementari. Tali citochine includono componenti della super-famiglia dell’IL-12 (IL-23, IL-27), della superfamiglia di IL-6 (LIF, oncostatin-M) e di quella dell’IL-17 (IL-17A, IL-17B e IL-25). Gli esperimenti Obiettivi saranno condotti prevalentemente su neoplasie ematologiche di derivazione sia linfoide sia mieloide utilizzano modelli in vitro ed in vivo già messi a punto in studi precedenti. Verranno sviluppate nuove modalità di terapia sperimentale del neuroblastoma utilizzando tecniche di targeting liposomiale basate sulla identificazione di molecole espresse dal tumore o dall’endotelio ad esso associato. Gli studi immunologici clinici verteranno sulla attivazione di nuovi trias in pazienti pediatrici affetti da artrite idiopatica giovanile con farmaci biologici innovativi come gli anticorpi monoclonali anti-citochine infiammatorie. Il network PRINTO garantisce il reclutamento di grandi numeri di pazienti e consente di raggiungere risultati conclusivi. Parallelamente verrano messi a punto score sempre più accurati per valutare l’attività dei nuovi farmaci oggetto di sperimentazione. Infine verrà proseguito lo studio degli aspetti immunologici delle febbri periodiche allo scopo di identificare nuovi target terapeutici. Progetti UU.OO. Anno inizio Titolo Lab. Immunologia Clinica e Sperimentale 2009 Studio dell’attività anti-leucemica di linfociti NK alloreattivi in aplo-TCSE Lab. Immunologia Clinica e Sperimentale 2009 Analisi delle interazioni tra le cellule nk e cellule presenti nella decidua Lab. Immunologia Clinica e Sperimentale 2007 Caratterizzazione dell' espressione e della funzione di NTB-A nei linfociti B Lab. Immunologia Clinica e Sperimentale 2007 dentificazione di ligandi solubili per recettori attivatori o inibitori espressi da cellule NK Lab. Immunologia Clinica e Sperimentale 2007 Identificazione di nuovi marcatori molecolari di tumori e malattie autoimmuni Lab. Immunologia Clinica e Sperimentale 2008 Diagnostica pediatrica della immunità cellulare specifica in sistemi miniaturizzati e high throughput. 28 Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico –Scientifica 2009 Lab. Immunologia Clinica e Sperimentale 2008 Risposta immunitaria NK e microambiente tumorale Lab. Oncologia 2009 Il neuroblastoma ed altri tumori di derivazione neuroectodermica (soprattutto melanoma) Lab. Oncologia 2009 Le leucemie e linfomi con particolare riferimento alle malattie linfoproliferative dei linfociti B Lab. Oncologia 2009 Studi specifici sulle cellule staminali mesenchimali e tumorali 2009 Valutazione del raggiungimento dello stato di remissione clinica (CR), dello stato di attività minima di malattia (MDA) e dello stato di malattia considerato accettabile dal genitore o dal paziente (PASS) in bambini con artrite idiopatica giovanile (AIG) trattati con etanercept (ETN). Reumatologia 2009 Validazione di una versione semplificata della versione adattata del metodo di Sharp/van der Heijde per la valutazione della progressione del danno articolare nell’artrite idiopatica giovanile Reumatologia 2009 Ruolo delle TH17 nella patogenesi della sindrome CINCA e nella AIG sistemica. Reumatologia 2009 Uno studio randomizzato di sospensione di 6 o 12 mesi di methotrexate in pazienti affetti da artrite giovanile idiopatica in remissione clinica. Reumatologia 2009 Trial clinico randomizzato terapeutici in bambini con dermatomiosite giovanile: : prednisone verso prednisone più methotrexate verso prednisone più ciclosporina. Reumatologia 2009 Genomica e artrite idiopatica giovanile Reumatologia 2009 Validation of the EULAR/PRES Endorsed Consensus Criteria for the Classification of Childhood Vasculitides Reumatologia 2007 Validazione dei criteri diagnostici preliminari della sindrome da attivazione macrofagica nell'artrite idiopatica giovanile sistemica Reumatologia 2008 Ruolo dell’immunità innata nella regolazione dei linfociti B nell’artrite idiopatica giovanile Reumatologia 2008 La sindrome PFAPA: aspetti clinici e terapeutici e caratterizzazione immuno-istochimica. Reumatologia Elenco pubblicazioni scientifiche anno 2009 Autori Titolo A randomized trial comparing the efficacy and safety of imiglucerase (Cerezyme) infusions every 4 weeks Kishnani PS, Di Rocco M, Kaplan P, Mehta A, Pastores versus every 2 weeks in the maintenance therapy of adult GM, Smith SE, et Al. patients with Gaucher disease type 1. Activating and inhibitory killer immunoglobulin-like receptors (KIR) Moretta A, Pende D, Locatelli in haploidentical haemopoietic stem F, Moretta . cell transplantation to cure high-risk leukaemias. Linee di Ricerca Rivista MOL GENET METAB 2009;96:164-170. CLIN EXP IMMUNOL 2009;157:325-331. 29 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 An update on autoinflammatory diseases. New concepts for new and old diseases. Balsamo M, Zambello R, Analysis of NK cell/DC interaction in Teramo A, Pedrazzi M, NK-type lymphoproliferative disease Sparatore B, Scordamaglia F, of granular lymphocytes (LDGL): role et Al. of DNAM-1 and NKp30. Dardis A, Filocamo M, Grossi Biochemical and molecular findings in a patient with myoclonic epilepsy Serena, Ciana G, Franceschetti S, Dominissini due to a mistarget of the betaglucosidase enzyme. S, et Al. Gattorno M, La Regina M, Martini A, Manna R. Pisciotta L, Fresa R, Bellocchio A, Pino E, Guido V, Cantafora A, et Al. CLIN EXP RHEUMATOL 2009;27:354-365. EXP HEMATOL 2009;37:1167-1175. MOL GENET METAB 2009;97:309-311. Cholesteryl Ester Storage Disease MOL GENET METAB (CESD) due to novel mutations in the 2009;97:143-148. LIPA gene. Magni-Manzoni S, Epis O, Ravelli A, Klersy C, Visconti C, Lanni S, et Al. Comparison of clinical versus ultrasound-determined synovitis in juvenile idiopathic arthritis. Damage extent and predictors in Rider LG, Lachenbruch PA, adult and juvenile dermatomyositis Monroe JB, Ravelli A, and polymyositis as determined with Cabalar I, Feldman BM, et Al. the myositis damage index. Developing outcome measures for Brunner HI, Ravelli A. paediatric rheumatic diseases. Consolaro A, Ruperto N, Development and validation of a Bazso A, Pistorio A, Magnicomposite disease activity score for Manzoni S, Filocamo G, et Al. juvenile idiopathic arthritis. ARTH RHEUM/AR C RES 2009;61(11):1497-1504. ARTH RHEUM/AR C RES 2009;60(11):3425-3435. BEST PRACT RES CL RH 2009;23:609-624. ARTH RHEUM/AR C RES 2009;61(5):658-666. Saad-Magalhaes C, Pistorio A, Ravelli A, Filocamo G, Viola S, Brik R, et Al. Does removal of aids/devices and help make a difference in the childhood health assessment questionnaire disability index? ANN RHEUM DIS 2009;:In press. Raffaghello L, Pistoia V. Editorial: In-and-out blood vessels: new insights into T cell reverse transmigration. J LEUKOCYTE BIOL 2009;86:1271-1273. Bozzano F, Costa P, Passalacqua G, Dodi F, Ravera S, Pagano G, et Al. Locatelli F, Pende D, Maccario R, Mingari MC, Moretta A, Moretta L. Apaz MT, Saad-Magalhaes C, Pistorio A, Ravelli A, de Oliveira Sato J, Marcantoni MG, et Al. Pietra G, Romagnani C, Moretta L, Mingari MC. 30 Functionally relevant decreases in activatory receptor expression on NK cells are associated with pulmonary tuberculosis in vivo and persist after successful treatment. Haploidentical hemopoietic stem cell transplantation for the treatment of high-risk leukemias: how NK cells make the difference. Health-related quality of life of patients with juvenile dermatomyositis: results from the Pediatric Rheumatology International Trials Organization multinational quality of life cohort study. HLA-E and HLA-E-bound peptides: recognition by subsets of NK and T cells. Linee di Ricerca INT IMMUNOL 2009;21:779-791. CLIN IMMUNOL 2009;133:171-178 ARTH RHEUM/AR C RES 2009;61(4):509-517. CURR PHARM DESIGN 2009;15:3336-3344. Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico –Scientifica 2009 Frulloni L, Lunardi C, Simone Identification of a novel antibody R, Dolcino M, Scattolini C, associated with autoimmune Falconi M, et Al. pancreatitis. Meiorin S, Filocamo G, Pistorio A, Magni-Manzoni S, Sztajnbock F, Cespedes-Cruz A, et Al. Impact of involvement of individual joint groups on subdimensions of functional ability scales in juvenile idiopathic arthritis. Infection-triggered familial or recurrent cases of acute necrotizing encephalopathy caused by mutations in a component of the nuclear pore, RANBP2. Long term efficacy and safety of infliximab plus methotrexate for the Ruperto N, Lovell DJ, Cuttica treatment of polyarticular course R, Woo P, Meiorin S, juvenile rheumatoid arthritis: findings Wouters C, et Al. from an open-label treatment extension. Parodi A, Davì S, Pringe AB, Macrophage activation syndrome in Pistorio A, Ruperto N, Magni- juvenile systemic lupus erythematosus. Manzoni S, et Al. Neilson DE, Adams MD, Orr C, Schelling DK, Eiben RM, Kerr DS, et Al. Balsamo M, Scordamaglia F, Pietra G, Manzini C, Cantoni C, Boitano M, et Al. Melanoma-associated fibroblasts modulate NK cell phenotype and antitumor cytotoxicity. MSCs inhibit monocyte-derived DC maturation and function by Spaggiari GM, Abdelrazik selectively interfering with the Heba, Becchetti F, Moretta L. generation of immature DCs: central role of MSC-derived prostaglandin E2. Vastert SJ, van Wijk R, Mutations in the perforin gene can be D'Urbano LE, de Vooght linked to macrophage activation KMK, de Jager W, Ravelli A, syndrome in patients with systemic et Al. onset juvenile idiopathic arthritis. Natural Killer alloeffector responses Moretta L, Locatelli F, Pende in haploidentical hemopoietic stem cell transplantation to treat high-risk D, Mingari MC, Moretta A. leukemias. Pietra G, Manzini C, Vitale M, Natural killer cells kill human Balsamo M, Ognio E, Boitano melanoma cells with characteristics M, et Al. of cancer stem cells. NK cells provide helper signal for Morandi B, Mortara R, CD8+T cells by inducing the Carrega P, Cantoni C, Costa expression of membrane-bound ILG, Accolla RS, et Al. 15 on DCs. Castriconi R, Daga A, NK cells recognize and kill human Dondero A, Zona D, Poliani glioblastoma cells with stem-like PL, Melotti A, et Al. properties. De Maria A, Ugolotti E, NKp44 expression, phylogenesis and Rutjens E, Mazza S, Radic L, function in non-human primate NK Faravelli A, et Al. cells. Pathogen specific T-lymphocytes for Li Pira G, Kapp M, Manca F, the reconstitution of the Heinsele H. immunocompromised host. Linee di Ricerca NEW ENGL J MED 2009;361:2135-2142. CLIN EXP RHEUMATOL 2009;27(3):527-533. AM J HUM GENET 2009;84:44-51. ANN RHEUM DIS 2009;:In press 2. ARTH RHEUM/AR C RES 2009;60(11):3388-3399. P NATL ACAD SCI USA 2009;106(49):20847-20852. BLOOD 2009;113:6576-6583. RHEUMATOLOGY 2009;:In press. TISSUE ANTIGENS 2009;:In press. INT IMMUNOL 2009;21:793-801. INT IMMUNOL 2009;21:599-606. J IMMUNOL 2009;182:3530-3539. INT IMMUNOL 2009;21:245-255. CURR OPIN IMMUNOL 2009;21:549-556. 31 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 Serum DNase I, soluble Fas/FasL Tinazzi E, Puccetti A, Gerli R, levels and cell surface Fas Rigo A, Migliorini P, Simeoni expression in patients with SLE: a S, et Al. possible explanation for the lack of efficacy of hrDNase I treatment. Voss D, Pfefferle S, Drosten C, Stevermann L, Traggiai E, Lanzavecchia A, et Al. Picco P, Brisco G, Traverso F, Loy Anna, Gattorno M, Martini A. Bosco MC, Delfino S, Ferlito F, Puppo M, Gregorio A, Gambini C, et Al. Studies of membrane topology , Nglycosylation and functionality of SARS-CoV membrane protein. Successful treatment of idiopathic recurrent pericarditis in children with interleukin-1beta receptor antagonist (anakinra). The hypoxic synovial environment regulates expression of vascular endothelial growth factor and osteopontin in juvenile idiopathic arthritis. 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Istituto Giannina Gaslini LINEA 4 Relazione Clinico –Scientifica 2009 ONCOLOGIA ED EMATOLOGIA Responsabili Dini Giorgio, Giacchino Raffaella UU.OO. - Oncologia ed Ematologia - Lab. di Ematologia ed Emofilia - Malattie Infettive - Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Obiettivi L’obiettivo generale della LINEA 4 è rappresentato da: - Studio di nuove modalità diagnostiche in Ematologia, Immunologia, M Infettive. - Valutazione di nuove modalità assistenziali in pazienti affetti da coagulopatie congenite. - Studi di fase 2-3 di nuovi farmaci antiblastici in Ematologia e Oncologia. - Studio di fase 3 di nuovi farmaci antifungini e antivirali in Malattie Infettive. - Studio di nuovi farmaci immunosoppressivi. - Valutazione della possibilità di estendere a patologie non emato-oncologiche di nuove modalità assistenziali, quali assistenza domiciliare. - Valutazione della fattibilità di una Banca di linfociti patogeno-specifici ad uso terapeutico nell’uomo. Progetti UU.OO. Anno inizio Lab. Ematologia ed Emofilia 2009 Malattie Infettive 2009 Malattie Infettive 2008 Malattie Infettive 2008 Oncologia Ematologia Oncologia Ematologia Oncologia Ematologia Oncologia Ematologia Oncologia Ematologia Oncologia Ematologia Oncologia Ematologia Oncologia Ematologia Oncologia Ematologia Titolo Studio delle alterazioni citogenetiche mediante ibridizzazione multifluorescente combinatoria (M-FISH) in onco-ematologia pediatrica: individuazione di nuovi indicatori prognostici. Integrazione dello studio con analisi ad alta risoluzione array-CGH Infezioni correlate alle pratiche assistenziali in bambini sottoposti a chemioterapia antineoplastica Epidemiologia e clinica delle infezioni micotiche invasive in pediatria Infezioni correlate alle pratiche assistenziali in bambini sottoposti a chemioterapia antineoplastica. 2009 Studio dei polimorfismi a bassa attività di NQO1 in LLA INFANT 2009 Assistenza domiciliare al paziente emato-oncologico. Proposta di studio sulla complessità delle prestazioni e loro valorizzazione. 2009 Studio delle Mutazioni di Nola 1 in Anemia Aplastica 2009 Studio delle mutazioni di HAX-1 nelle neutropenie severe 2009 Studio delle Mutazioni di TERC in Anemia Aplastica 2009 Difetto di DNA Repair in cellule staminali di glioma 2009 Studio delle mutazioni di ELA 2 nelle neutropenie severe/cicliche 2009 Determinazione dei Gruppi di Complementazione dei Pazienti Italiani con Anemia di Fanconi 2009 Meccanismi dell’ iperproduzione di TNF-a, nell’Anemia di Fanconi Linee di Ricerca 33 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 Oncologia Ematologia 2009 Oncologia Ematologia 2007 Oncologia Ematologia Oncologia Ematologia 2007 2007 Anemia Aplastica Acquisita. Ruolo patogenetico delle citochine mielosoppressive Studio prospettico sull' incidenza e sull' evoluzione della malattia veno-occlusiva epatica (vod) trattata in profilassi con defibrotide dopo trapianto di cellule staminali in età pediatrica Reduced intensity conditioning (RIC) in children: definition, indications, acute and late toxicity Studio retrospettivo sull'incidenza dell'esostosi dopo trapianto di midollo autologo o allogenico in età pediatrica Chimerismo post trapianto allogenico di cellule staminali in età pediatrica: studio dei microsatelliti dopo separazione delle diverse linee cellulari ematiche. Oncologia Ematologia 2008 Immunoematologia e Medicina Trasfusionale 2009 Diagnostica della immunità cellulare specifica in pediatria Elenco pubblicazioni scientifiche anno 2009 Autori Titolo A multimodal strategy based on surgery, radiotherapy, ICE regimen and high dose chemotherapy in atypical teratoid/rhabdoid tumo A significant proportion of patients Giannini EG, Torre F, Basso with chronic hepatitis B who are M, Feasi M, Boni S, Grasso candidates for antiviral treatment A, et Al. are untreated. Allogeneic hematopoietic stem cell transplantation in children and Claviez A, Canals C, Dierickx adolescents with recurrent and D, Stein J, Badell I, Pession refractory Hodgkin lymphoma: an A, et Al. analysis of the European Group for Blood and Marrow Transplantation. Mangieri D, Nico B, Coluccia An alternative in vivo system for AML, Vacca A, Ponzoni M, testing angiogenic potential of Ribatti D. human neuroblastoma cells. Fidani P, De Ioris MA, Serra A, De Sio L, Ilari I, Cozza R, et Al. 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Diagnostic and prognostic markers Di Cataldo A, Dau D, Conte in infants with disseminated neuroM, Parodi S, De Bernardi B, blastoma: a retrospective analysis Giuliano M, et Al. from the Italian Cooperative Group for Neuroblastoma. Diamond-Blackfan anemia: Quarello P, Garelli E, genotype-phenotype correlation in Carando A, Brusco A, Italian patients with RPL5 and Calabrese R, Dufour C, et Al. RPL11 mutations. Different subcellular localization of Corrias MV, Gambini C, ALCAM molecules in Gregorio A, Croce M, neuroblastoma: association with Barisione G, Cossu C, et Al. relapse. Disseminated Mycobacterium scrofulaceum infection in a child with interferon-gamma receptor 1 deficiency. Early (day-7) versus conventional (day-I) inception of cyclosporine-A for graft-versus-host disease Lanino E, Rondelli R, prophylaxis after unrelated donor Locatelli F, Messina C, hematopoietc stem cell Pession A, Balduzzi A, et Al. transplantation in children. 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Castagnola E, Faraci M. 36 Liposome-mediated therapy of neuroblastoma. Long-term results of AIEOP LNH92 protocol for the treatment of pediatric lymphoblastic lymphoma: a report of the Italian Association of Pediatric Hematology and Oncology. Long-term results of the Italian Association of Pediatric Hematology and Oncology (AIEOP) studies 82, 87, 88, 91 and 95 for chilhood acute lymphoblastic leukemia. Macrophages are alternatively activated in patients with endometriosis and required for growth and vascularization of lesions in a mouse model of disease. Management and investigation of neonatal thromboembolic events: genetic and acquired risk factors. Management of bacteremia in patients undergoing hematopoietic stem cell transplantation. Linee di Ricerca PEDIATR BLOOD CANCER 2009;:In press. LEUKEMIA 2009;:In press. AM J PATHOL 2009;175(2):547-556. THROMB RES 2009;123:805-809. EXPERT REV ANTICANC 2009;7(5):607-621. Istituto Giannina Gaslini Tosetto A, Balduini CL, Cattaneo M, De Candia E, Mariani G, Molinari AC, et Al. Perfumo C, Parodi S, Mazzocco K, Deferrari R, Inga A, Bianchi Scarrà G, et Al. Garre' ML, Cama A, Bagnasco F, Morana G, Gaingaspero F, Brisigotti M, et Al. Tyndall A, Pistoia V. Relazione Clinico –Scientifica 2009 Management of bleeding and invasive procedures in patients THROMB RES with platelet disorders and/or 2009;124:e13-e18. thrombocytopenia: guidelines of the Italian Society for Haemostasis and Thrombosis. PEDIATR BLOOD MDM2 SNP309 genotype CANCER influences survival of metastatic but not of localized neuroblastoma. 2009;53:576-583. Medulloblastoma variants: agedependent occurrence and relation CLIN CANCER RES to Gorlin syndome - a new clinical 2009;15(7):2463-2471. perspective. Mesenchymal stem cells combat sepsis. Micellar complexes of all-trans retinoic acid with polyvinylalcoholnicotinoyl esters as new parenteral formulations in neuroblastoma. Multiplex ligation-dependent probe Acquila M, Bottini F, Di Duca amplification to detect a large M, Vijzelaar R, Molinari AC, deletion within the von Willebrand Bicocchi MP. gene. Mutation-independent anaplastic Passoni L, Longo L, Collini P, lymphoma kinase overexpression Coluccia AML, Bozzi F, in poor prognosis neuroblastoma Podda M, et Al. patients. Fioredda F, Conte M, Bertoluzzo L, Lackner H, Natural course of HCV infection in Giacchino R, LaSpina M, et childhood cancer survivors. Al. Zuccari G, Bergamante V, Carosio R, Gotti R, Montaldo P, Orienti I. Neuroblastoma in the newborn. A Gigliotti AR, Di Cataldo A, Sorrentino S, Parodi S, Rizzo study of the Italian Neuroblastoma Registry. A, Buffa P, et Al. Cocco C, Pistoia V, Airoldi I. Lanciotti M, Dufour C. Faraci M, Bagnasco F, Corti P, Messina C, Fagioli F, Podda M, et Al. Garaventa A, Parodi S, De Bernardi B, Dau D, Manzitti C, Conte M, et Al. Dall'Igna P, Cecchetto G, Bisogno G, Conte M, Lelli Chiesa P, D'Angelo P, et Al. 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Cohn SL, Pearson ADJ, London WB, Monclair T, Ambros PF, Brodeur GM, et Al. Soresina A, Nacinovich R, Bomba M, Cassani M, Molinaro A, Sciotto A, et Al. Vanderwef SM, Svahn J, Olson S, Rathbun RK, Harrington C, Yates J, et Al. Relazione Clinico –Scientifica 2009 The combined therapeutic effect of bortezomib and fenretinide on CLIN CANCER RES neuroblastoma cells involve 2009;15(4):1199-1209. endoplasmic reticulum stress response. The international neuroblastoma J CLIN ONCOL risk group classification system: an 2009;27:289-297. INRG task force report. The quality of life in children and adolescents with X-linked agammaglobulinemia. J CLIN IMMUNOL 2009;29:501-507. TLR8-dependent TNF-alpha overexpression in Fanconi anemia group C cells. BLOOD 2009;114:5290-5298. Transcribed-ultra conserved region Scaruffi P, Stigliani S, Moretti expression is associated with S, Coco S, De Vecchi C, outcome in high-risk Valdora F, et Al. neuroblastoma. 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Patologia Muscolare - Neurochirurgia - Neuropsichiatria Infantile - Neuroradiologia - Psicologia - Fisioterapia Obiettivi L'obiettivo generale della linea è l'avanzamento delle conoscenze nel settore che riguarda le neuroscienze dell'età evolutiva, con particolare riferimento alle malattie neuromuscolari e neurodegenerative di origine genetica, attraverso un'approccio multisciplinare che includa gli aspetti clinico-laboratoristici, neuropsicologici, neuroradiologici, neurochirugici e riabilitativi. L'indirizzo della linea è quello di una ricerca eziopatogenetica di alta specializzazione applicata alla clinica ed orientata verso una ricaduta assistenziale diagnostica e terapeutica. Progetti UU.OO. Fisioterapia Malattie Muscolari Neurochirurgia Neuropsichiatria Neuroradiologia Psicologia 40 Anno Titolo inizio 2009 Miglioramento delle pratiche fisioterapiche Studi relati alle malattie neuromuscolari e neurodegenerative, dalle 2009 distrofie muscolari ed altre miopatie congenite e metaboliche alle patologie degenerative del sistema nervoso centrale Identificazione di fattori di rischio o di geni candidati coinvolti nella 2009 patogenesi dei Difetti del Tubo Neurale (DTN) Caratterizzazione clinico-laboratoristica delle ceroidolipofuscinosi 2009 neuronali Studi di ottimizzazione delle tecniche diagnostiche radiologiche relate a 2009 patologie muscolari e neurologiche 2009 Assessment informatizzato Children Behaviour Cheklist (CBCL) Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico –Scientifica 2009 Elenco pubblicazioni scientifiche anno 2009 Autori Titolo Rivista Striano P, Ackerley CA, Cervasio M, Girard JM, Turnbull J, Del Basso-De Caro ML, et Al. 22-year-old girl with status epilepticus and progressive neurological symptoms. Coppola A, Striano P, Gimelli S, Ciampa C, Santulli L, Caranci F, et Al. A de novo 11p12-p15.4 duplication in a patient with pharmacoresistant BRAIN DEV-JPN 2009;:In press. epilepsy, mental retardation, and dysmorphisms. Bellini C, Hennekam RCM, Bonioli E. A diagnostic flow chart for nonimmune hydrops fetalis. Letter. AM J MED GENET A 2009;:In press. Iannetti P, Parisi P, Spalice A, Ruggieri M, Zara F. Addition of verapamil in the treatment of severe myoclonic epilepsy in infancy. EPILEPSY RES 2009;85:89-95. Biancheri R, Pessagno A, Baglietto MP, Irani SR, Rossi A, Giribaldi G, et Al. Anti-N-methyl-D-aspartate-receptor encephalitis in a four-year-old girl. J PEDIATR 2009;:In press. Autoantibodies to glutamic acid Errichiello L, Perruolo G, decarboxylase (GAD) in focal and Pescarella A, Formisano P, generalized epilepsy: a study on 233 Minetti C, Striano S, et Al. patients. Cardiovascular disease in epileptic Belcastro V, Striano P. patients:how to assess the clinical risk? Caveolin-1 (P132L), a common Bonuccelli G, Casimiro MC, breast cancer mutation, confers Sotgia F, Wang C, Liu M, mammary cell invasiveness and defines a novel stem cell/metastasisKatiyar S, et Al. associated gene signature. Sotgia F, Del Galdo F, Caveolin-1 null mammary stromal Casimiro MC, Bonuccelli G, fibroblasts share characteristics with Mercier I, Whitakerhuman breast cancer-associated Menezes D, et Al. fibroblasts. BRAIN PATHOL 2009;19:727-730. J NEUROIMMUNOL 2009;:In press. ANN NEUROL 2009;66(6):868. AM J PATHOL 2009;174:1650-. AM J PATHOL 2009;174(3):746-761. Gazzerro E, Sotgia F, Bruno C, Lisanti Mi, Minetti C. Caveolinopathies: from the biology of EUR J HUM GENET caveolin-3 to human diseases. 2009;:In press. Capovilla G, Striano P, Beccaria F. Changes in Panayiotopoulos syndrome over time. Chitosan may decrease serum Striano P, Zara F, Minetti C, valproate and increase the risk of Striano S. seizure reappearance. Clinical and translational implications Mercier I, Jasmin JF, for the caveolin gene family: lessons Pavlides S, Minetti C, Flomenberg N, Pestell RG, from mouse models and human genetic disorders. et Al. Comment on "Factors influencing Striano P, Striano S, Beghi clinical features of absence E, Capovilla G. seizures". Letter. Linee di Ricerca EPILEPSIA 2009;50:45-48. BRIT MED J 2009;339:b3751. LAB INVEST 2009;89(6):614-623. EPILEPSIA 2009;50(8):2003-2009. 41 Istituto Giannina Gaslini Striano P. Relazione Clinico – Scientifica 2009 Comment to: Addition of verapamil in EPILEPSY RES the treatment of severe myoclonic 2009;86:97-98. epilepsy in infancy. Letter. Commentary to: "Evaluation of serum lipids and carotid artery intima Belcastro V, Striano P. media thickness in epileptic children treated with valproic acid". Letter. Congenital lymphatic dysplasias: Bellini C, Witte C, Campisi genetics review and resources for C, Bonioli E, Boccardo F. the lymphologist. 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Mancardi M, Striano P, Giannattasio A, Baglietto MP, Errichiello L, Zara F, et Al. Tonin P, Bruno C, Cassandrini D, Savio C, Tavazzi B, Tomelleri G, et Al. Cannelli N, Garvaglia B, Simonati A, Aiello C, Barzaghi C, Pezzini F, et Al. NEUROL SCI 2009;:In press 2. Two novel ADLH7AI (antiquitin) splicing mutations associated with pyridoxine-dependent seizures. EPILEPSIA 2009;50(4):933-936. Type 1 diabetes and epilepsy: more than a casual association? EPILEPSIA 2009;:In press. Unusual presentation of phosphoglycerate mutase deficiency due to two different mutations in PGAM-M gene. Variant late infantile ceroid lipofuscinoses associated with novel mutations in CLN6. NEUROMUSCULAR DISORD 2009;:In press. BIOCHEM BIOPH RES CO 2009;379:892-897. Makrythanasis P, Kapranov Variation in novel exons HUM MUTAT P, Bartoloni L, Reymond A, (RACEfrags) of the MECP2 gene in 2009;:In press. Deutsch S, Guigo' R, et Al. Rett syndrome patients and controls. Ramachandran N, Mounteanu I, Wang P, Aubourg P, Rilstone JJ, Israelian N, et Al. VMA21 deficiency causes an autophagic myopathy by CELL compromising V-ATPase activity and 2009;137:235-246. lysosomal acidification. Linee di Ricerca 45 Istituto Giannina Gaslini LINEA 6 Relazione Clinico – Scientifica 2009 CHIRURGIA PEDIATRICA E SPECIALITA’ CHIRURGICHE Responsabili Vincenzo Jasonni, Stelvio Becchetti UU.OO. - Anestesia e Rianimazione - Cardiologia - Cardiochirurgia - Chirurgia - Oculistica - Odontoiatria - Ortopedia - Otorinolaringoiatria Obiettivi L’obiettivo generale della linea è migliorare la qualità dell’assistenza in ambito chirurgico. Nel campo delle attività delle ricerche specifiche si vuole studiare: - la correlazione genetica tra diverse patologie. Quindi l’importanza di uno studio multidisciplinare in modo particolare su studi di genetica in malattie rare con interesse chirurgico. - procedure mini-invasive, alla analgesia e gestione del dolore postoperatorio e quindi dimostrare la fattibilità di tali procedure utilizzando percorsi standardizzati per ridurre al minimo i rischi di complicanze Progetti UU.OO. Anno inizio Titolo Anestesia e Rianimazione 2009 Valutazione della concentrazione anestetica minima di levobupivacaina e tre diversi dosaggi di clonidina in età pediatrica Anestesia e Rianimazione 2009 Valutazione dell’efficacia del Tetraspan al 6% nei pazienti di età inferiore a 36 mesi sottoposti a chirurgia maggiore Anestesia e Rianimazione 2008 Studio multicentrico, randomizzato e controllato sugli effetti dell’anestesia generale vs sullo sviluppo neurologico e sull’incidenza dell’apnea nel neonato Anestesia e Rianimazione 2008 Educazione dei genitori per la ventilazione meccanica domiciliare Cardiochirurgia 2009 Studi di ricerca sperimentale relativi a patologie cardiache Cardiologia 2007 Follow up a medio-lungo termine dei pazienti sopravvissuti a tumore pediatrico Chirurgia 2009 Ottimizzazione delle procedure chirurgiche pediatriche Oculistica 2007 Correlazione tra pressione endoculare e spessore corneale nei soggetti in età neonatale e nella prima infanzia Odontoiatria 2009 Studi relativi a particolari patologie del bambino Ortopedia 2007 Differenze morfometriche della papilla ottica nei pazienti con angiomatosi congenite Otorinolaringoiatria 2009 Diagnosi e trattamento dello stridore laringeo Otorinolaringoiatria 2009 Proposta e validazione di un protocollo regionale per il trattamento della sordità infantile 46 Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 Elenco pubblicazioni scientifiche anno 2009 Autori Varela P, Romanini MV, Asquasciati C, Torre M. Titolo A simple technique for removing the nuss bar with one stabilizer: the lateral approach. Rivista J LAPAROENDOSC ADV S 2009;:In press 2. Absorbable stabilisation of the bar in Torre M, Jasonni V, Asquasciati C, Costanzo S, minimally invasive repair of pectus excavatum. Romanini MV, Varela P. EUR J PEDIATR SURG 2008;18:407-409. Torre M, Varela P, Asquasciati C, Romanini MV, Jasonni V. Bilateral endoclose approach for the stabilization of the bar in pectus repair. J LAPAROENDOSC ADV S 2009;:In press. Disma N, Tuo P, Astuto M, Davidson AJ. Depth of sedation using Cerebral State Index in infants undergoing spinal anesthesia. PEDIATR ANESTH 2009;19:133-137. Mattioli G, Palomba L, J LAPAROENDOSC Avanzini S, Rapuzzi G, Fast-track surgery of the colon in children. ADV S Guida E, Costanzo S, et Al. 2009;19(S1):S7-S9. Bernardini FP, Rose GE, Cruz AAV, Priolo E. 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Obstetrical chondro-epiphyseal separation J PERINAT MED of the distal humerus: a case report and 2009;:In press. review of literature. Letter. INT J PEDIATR Post-tonsillectomy late haemorrhage: is it OTORHI a preferably night-time event? 2009;73:713-716. Tuo G, Volpe P, Bava GL, Bondanza Sara, De Robertis V, Pongiglione G, et Al. Prenatal diagnosis and outcome of isolated vascular rings. AM J CARDIOL 2009;103:416-419. Schwartz PJ, StrambaBadiale M, Crotti L, Pedrazzini M, Besana A, Bosi G, et Al. Prevalence of the congenital long-QT syndrome. CIRCULATION 2009;:In press. Linee di Ricerca 47 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 Mattioli G, Avanzini S, Pini Prato A, Buffa P, Guida E, Rapuzzi G, et Al. RIsk management in pediatric surgery. PEDIATR SURG INT 2009;25:683-690. Senes F, Campus R, Becchetti F, Catena N. Sciatic nerve injection palsy in che child: early microsurgical treatment and longterm results. MICROSURG 2009;29:443-448. Mattioli G, Avanzini S, Pini Prato A, Asquasciati C, Rapuzzi C, Costanzo S, et Al. Spleen surgery in pediatric age: sevenyear unicentric experience. J LAPAROENDOSC ADV S 2009;19(3):437-441. De Caro E, Spadoni I, CATHETER Crepaz R, Saitta M, Stenting of aortic coarctation and exerciseCARDIO INTE Trocchio GL, Calevo MG, et induced hypertension in the young. 2009;:In press. Al. Rapuzzi G, Torre M, Romanini MV, Viacava R, Disma N, Santi PL, et Al. The nuss procedure after breast augmentation for female pectus excavatum. AESTHET PLAST SURG 2009;:In press. Marre' Brunenghi G, Camoriano R, Valle M, Boero S. The psoas muscle as cause of low back pain in infantile cerebral palsy. J ORTHOP TRAUMA 2008;9:43-47. Vida VL, Speggiorin S, Padalino MA, Crupi G, Marcelletti C, Zannini L, et Al. The scimitar syndrome: an Italian Multicentric Study. ANN THORAC SURG 2009;88:440-444. Disma N, Tuo P, Pellegrino S, Astuto M. 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Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 TRIALS CLINICI IN CORSO NEL 2009 Comitato di Etica Anno approvazione Denominazione 2009 An open-label, multi-center controlled clinical trial of eculizumab in adolescent patients with plasma therapysensitive Atypical Hemolytic-Uremic Syndrome (aHUS) Nefrologia 2009 An open-label, multi-center controlled clinical trial of eculizumab in adult patients with plasma therapy-resistant Atypical Hemolytic-Uremic Syndrome (AHUS) Nefrologia 2009 An open-label, multi-center controlled clinical trial of eculizumab in adult patients with plasma therapy-resistant Atypical Hemolytic-Uremic Syndrome (AHUS) Nefrologia 2009 Clinical, morphological and molecular study of italian patients with congenital myopathy Patologia Muscolare 2009 Confronto tra il “Six-minute walking test” e lo “Step test modificato” in pazienti con fibrosi cistica in regime di ricovero Ortopedia 2009 Densità di massa ossea, composizione corporea, omeostasi Clinica Pediatrica glucidica in nati pretermine 2009 Diagnosi di deficit di ormone della crescita nel periodo di Clinica Pediatrica transizione 2009 Early onset obesity in children: role of infiammation in the Clinica Pediatrica development insulin resistance 2009 Efficacia del fenoldopam mesilate nel controllo dell’ischemia splancnica durante circolazione extracorporea nei pazienti pediatrici CCV 2009 EUROFEVER. La rete Europea EULAR/PReS per la creazione di un registro relativo alla classificazione delle malattie auto infiammatorie in età pediatrica Pediatria II 2009 Follow-up osservazionale a lungo termine del trial aperto di fase IV sui marker predittivi nei bambini in età pre-puberale Clinica Pediatrica affetti da deficit dell’ormone della crescita e da Sindrome di Turner trattati con Saizen 2009 Il reflusso gastroesofageo acido e non acido ed i disturbi respiratori in età pediatrica Pneumologia 2009 Immune Tolerance Induction in haemophilia A patients with inhibitors by high-dose tratment with recombinant FACTor VIII a retrospective non interventional study Pediatria IV 2009 Indagine retrospettiva per la individuazione del rischio di ricovero in urgenza emergenza per i pazienti affetti da SMA1 in regime di ventilazione meccanica domiciliare Anestesia e Rianimazione 2009 Infusione di Tetraspan® al 6% nei pazienti pediatrici di età inferiore a 36 mesi sottoposti a chirurgia maggiore Anestesia e Rianimazione 2009 La tossina Botulinica A (BT-A) nel trattamento della spasticità in età evolutiva Ortopedia Linee di Ricerca U.O. 49 Istituto Giannina Gaslini 50 Relazione Clinico – Scientifica 2009 2009 Pediatric chronic complications kidney disease 2009 Prevalenza di sindrome metabolica e endocrinologici in bambini concepiti con ICSI 2009 Programma di riallenamento allo sforzo per bambini affetti da cardiopatia congenita sottoposti ad interventi di Fontan Cardiologia 2009 Programma internazionale, osservazionale, non interventistico, volontario sulle Malattie da accumulo lisosomiale Pediatria II 2009 RNA (RNA- based Noninvasive Aneuploidy) Study: an LTD laboratori developed test) for the detection of Down sindrome in early pregnancy Ostetricia e Ginecologia 2009 Ruolo patogenetico delle IgE totali sieriche nell’asma allergico pediatrico Pneumologia 2009 Sostegno allo sviluppo del neonato pretermine ricoverato in TIN e alla sua famiglia: valutazione dell’efficacia di un manuale informativo Ortopedia 2009 Studio clinico randomizzato metformina vs placebo in pazienti Clinica Pediatrica con diabete mellito tipo 1 neodiagnosticati 2009 Studio di fase II con braccio singolo di Temolozomide in combinazione con Topotecan nel neuroblastoma resistente e in recidiva e altri tumori solidi pediatrici 2009 Studio di Fase III, multicentrico a 3-bracci di trattamento, randomizzato, in doppio cieco, con controllo placebo, per Clinica Pediatrica valutare l’efficacia di Diamyd nella progressione del diabete in pazienti con recente diagnosi di Diabete Mellito di tipo 1 2009 Studio di intervento multicentrico. Sicurezza ed efficacia clinica nella pratica ospedaliera pediatrica di soluzioni parenterali standardizzate Pediatria III 2009 Studio di “withdrawal”, randomizzato, in doppio cieco, placebo controllato, di 24 settimane preceduto da una fase iniziale in aperto di 16 settimane e seguito da un follow-up in aperto di 64 settimane, per valutare l’efficacia e la sicurezza di tocilizumab in pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile attiva a corso poli-articolare Pediatria II 2009 Studio efficacia-sicurezza dell’infusione di globuli rossi autologhi caricati con desametasone-21P nelle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), steroido-dipendenti, per uso compassionevole Pediatria III 2009 Studio multicentrico, prospettico, tipo coorte per la valutazione dell’incidenza e l’intensità del dolore postoperatorio dopo craniotomia nei pazienti pediatrici Anestesia e Rianimazione 2009 Studio pilota in aperto, a 2 braccia con controllo storico, multicentrico, per indagare sicurezza ed efficacia della associazione di everolimus con basse dosi di ciclosporina e steroidi dopo induzione con anticorpo monoclonale anti CD25 nel paziente pediatrico dopo trapianto di rene -Studio clinico Fase II Nefrologia 2009 Studio randomizzato, controllato, doppio cieco, in fase III, pregabalin vs placebo sul consumo di morfina e intensità del dolore dopo chirurgia per pectus escavatum in età pediatrica Anestesia e Rianimazione 2009 Studio randomizzato, in doppio cieco, controllato verso Clinica Pediatrica Linee di Ricerca and cardiovascular altri disordini Nefrologia Clinica Pediatrica Pediatria IV Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 placebo, a gruppi paralleli, volto a valutare la sicurezza e l’efficacia di tiotropio bromuro in due dosaggi (2,5µg e 5 µg) somministrato una volta al giorno per 12 settimane mediante dispositivo Respimat®, in pazienti affetti da fibrosi cistica 2009 Studio randomizzato, in doppio cieco, controllato verso placebo con singola somministrazione per valutare l’efficacia iniziale di canakinumab (ACZ885) rispetto ai criteri adattati ACR 30 pediatrici in pazienti con artrite idiopatica sistemica giovanile (SjIA) con manifestazioni sistemiche attive Pediatria II 2009 Studio randomizzato, in doppio cieco, controllato verso placebo sulla prevenzione delle riacutizzazioni con canakinumab (ACZ885) in pazienti con artrite idiopatica sistemica giovanile (SjIA) con manifestazioni sistemiche attive Pediatria II 2009 Studio spontaneo osservazionale PR.01 Panallergeni in Pediatria Pneumologia 2009 Studio sulla storia naturale dello sviluppo del diabete di tipo 1 2009 Terapia Immunosoppressiva con siero anti-linfocitario, antiTNF alfa e ciclosporina per Anemi Plastica Acquisita (AAA)Studio clinico Fase I/II Pediatria IV 2009 Trattamento del bambino con pregressa pielonefrite acuta o infezioni ricorrenti delle vie urinarie e prevenzione del danno renale: studio clinico prospettico randomizzato Nefrologia 2009 Treatment study for children and adolescents with acute Promyelocytic Leukemia Pediatria IV 2009 Uso compassionevole di Neulasta Pediatria IV 2009 Utilità e sicurezza della doppia endoscopia in pazienti pediatrici affetti da reflusso gastro-esofageo e sintomi respiratori Pneumologia 2009 Valutazione dei potenziali fattori di rischio dei livelli di ossido nitrico per l’asma allergico pediatrico Pneumologia 2009 Valutazione del raggiungimento dello stato di remissione clinica (CR), dello stato di attività minima di malattia (MDA) e dello stato di malattia considerato accettabile dal genitore o dal paziente (pass) in bambini con artrite idiomatica giovanile (AIG) trattati con etanercept (ETN) Pediatria II 2009 Valutazione della performance (sensibilità, specificità, valore predittivo) della ricerca del glucano per la diagnosi precoce di Malattie Infettive micosi in età pediatrica 2009 Valutazione dell’aderenza ai programmi di fisioterapia respiratoria e della qualità della vita percepita in relazione allo stato di salute in pazienti con fibrosi cistica Ortopedia 2009 Valutazione ultrastrutturale della cartilagine articolare mediante risonanza magnetica in soggetti con articolazioni indenni da noxae patogene e confronto con soggetti affetti da artrite idiopatica giovanile Pediatria II 2009 Whole-body Magnetic Imaging (MRI) and diffusion-weighted Whole-body Imaging with Background body Signal suppresion (DWIBS) for staging malignant lymphomas in children Radiologia 2008 A dose-ranging,safety and pharmacokinetics study of Candesartan Cilexetil in hypertensive pediatric subjects 1 to less than 6 years to age: a 4-week, multicenter, randomized, double-blind study with a 1-year open-label, follow-up period Nefrologia Linee di Ricerca Clinica Pediatrica 51 Istituto Giannina Gaslini 52 Relazione Clinico – Scientifica 2009 2008 A multi-site RCT comparing regional and general anaesthesia for effects on neurodevelopmental outcome and apnoea in infants Anestesia e Rianimazione 2008 A phase III prospective, randomized, double-masked, 12 week, parallel group study evaluating the efficacy and safety of latanoprost and timolol in paediatric subjects with glaucoma Oculistica 2008 A prospective registry study observing the safety and patterns of use of Darbepoetin Alfa in EU pediatric chronic kidney disease patients receiving or not receiving dialysis Nefrologia 2008 Anticorpo monoclonale anti TNF (Etanercept) per il trattamento della GvHD acuta refrattaria alla terapia steroidea di prima linea Pediatria IV 2008 Caratterizzazione fenotipica dell’Associazione PHACE 2008 Controllo dell’asma pediatrico in Italia in rapporto alla gravità della malattia ed al suo trattamento Pneumologia 2008 Disegno attivo di studio in due fasi, multicentrico, randomizzato, in aperto sull’associazione di bevacizumab con chemioterapia convenzionale, in pazienti minorenni, affetti da rabdiosarcoma, sarcoma dei tessuti molli nonrabdomiosarcoma o sarcoma di Ewing/tumori neuroectodermici primitivi dei tessuti molli di tipo metastatico Pediatria IV 2008 Efficacia dell’introduzione del controllo organizzato del dolore postoperatorio in un ospedale pediatrico Anestesia e Rianimazione 2008 Efficacia di anticorpi monoclonali anti-CD20 in pazienti con Sindrome Nefrosica resistente alla terapia combinata con steroidi ed inibitori delle calcineurine Nefrologia 2008 Epidemiologia descrittiva della polmonite nei bambini piccoli ricoverati in Italia con due diverse modalità diagnostiche Pneumologia 2008 Frequenza ed impatto della depressione e dell’ansia nei Clinica Pediatrica pazienti con fibrosi cistica e nelle loro famiglie 2008 I bisogni e le aspettative dell’adolescente malato 2008 Il bambino straniero malato sull’esperienza delle madri 2008 Impatto dell’influenza in età pediatrica: valutazione clinica e Malattie Infettive socioeconomica in ospedale sul territorio 2008 Impiego del materiale della BIT - Biobanca Integrata Tessutogenomica - dell’Istituto “G. Gaslini” per diagnosi e ricerca Lab. Biologia Molecolare/ Anatomia Patologica 2008 Indagine di incidenza per la valutazione della percezione della sintomatologia dolorosa nei pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali emopoietiche – Studio osservazionale prospettico promosso dalla sezione infermieri del Gruppo Italiano Trapianto di Midollo Osseo, Cellule Staminali e Terapia Cellulare- Studio Osservazionale Pediatria IV 2008 Ipogonadismo ipogonadotropo maschile a presentazione Clinica Pediatrica neonatale 2008 Nordinet® - International Outcome Study (Nordinet®IOS) 2008 Norme per la gestione del materiale biologico e per il suo Linee di Ricerca in ospedale: CCV Direzione Scientifica indagine Direzione Scientifica Clinica Pediatrica Pediatria IV Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 impiego a scopo diagnostico e di ricerca nel neuroblastoma 2008 Phase 1B study of the safety, tolerance, and pharmacokinetics of the oral Posaconazole in immunocompromized children with Malattie Infettive neutropenia 2008 Post-marketing surveillance to monitor the long-term safety Clinica Pediatrica and efficacy of Omnitrope® in all approved pediatric indications 2008 Progetto Pensiero: centralizzazione istologica ed attivazione del Registro Nazionale dei Tumori del Sistema Nervoso Central Pediatria IV 2008 Prospective study on respiratory pathogens in a paediatric hospital Pneumologia 2008 Protocollo di salvataggio associazione Clofarabina con Vepeside e Ciclofosfamide (CLOVE) per il trattamento delle leucemie acute resistenti o in seconda recidiva pediatrica Pediatria IV 2008 Protocollo per lo studio degli isotopi neonato:determinare l’utilizzo degli zuccheri glucosio e degli alcoli degli zuccheri nei neonati 2008 Regimi di condizionamento ad intensità ridotta definizioni, indicazioni e tossicità acuta e tardiva 2008 Resilienza, attaccamento e patologia cronica: una ricerca in un campione di adolescenti affetti da fibrosi cistica Psicologia 2008 Secondo protocollo di diagnosi e cura degli ependimomi dell’età pediatrica Neurochirurgia 2008 Studio clinico multicentrico, prospettico, randomizzato sull’impiego di due differenti dosi di siero anti-linfocitario di coniglio nella profilassi della malattia del trapianto contro l’ospite (GVHD) in pazienti pediatrici affetti da malattie ematologiche maligne e sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche da donatore non consanguineo Pediatria IV 2008 Studio di sorveglianza epidemiologica, prospettica, multicentrica sulle infezioni fungine in pazienti sottoposti a Malattie Infettive trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche 2008 Studio di sorveglianza post vaccinazione anti pseudomonas, in soggetti affetti da Fibrosi Cistica (FC), che hanno effettuato Clinica Pediatrica almeno una vaccinazione; include un braccio di controllo 2008 Studio di 12 settimane, randomizzato, in doppio cieco, controllato placebo, a gruppi paralleli, a 2 bracci di trattamento per valutare l’efficacia e la sicurezza di tocilizumab in pazienti con artrite giovanile idiomatica sistemica (sJIA) attiva, con un periodo di estensione di 92 settimane, in aperto, a singolo braccio per esaminare l’utilizzo a lungo termine del tocilizumab 2008 Studio epidemiologico descrittivo, trasversale, trasversale e prospettico, sull’identificazione del Fattore di Crescita insulino- Clinica Pediatrica simile 1 in bambini con bassa statura idiomatica 2008 Studio in aperto, di valutazione dell’efficacia e della sicurezza a lungo termine di ACZ885 (anticorpo monoclinale antiinterleuchina-1beta) somministrato per almeno 6 mesi in pazienti con le seguenti sindromi periodiche associate alla criopirina: sindrome autoinfiammatoria familiare da freddo, sindrome di Muckle-Wells o sindrome di Musckle-Wells con sovrapposizione di sintomi di malattia infiammatoria Linee di Ricerca stabili diversi nel dal (RIC): Patologia Neonatale Pediatria IV Pediatria II Pediatria II 53 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 multisistemica ad esordio neonatale 54 2008 Studio in aperto di valutazione sull’efficacia e sicurezza del trattamento con Anakinra nei pazienti affetti da sindrome CINCA/Muckle-Wells e artrite idiopatica giovanile sistemica Pediatria II 2008 Studio in aperto, multicentrico, a dose multipla per determinare la dose iniziale ottimale di MIRCERA® somministrato per via endovenosa per il trattamento di mantenimento dell’anemia in pazienti pediatrici con malattia renale cronica in emodialisiStudio clinico Fase III Pediatria IV 2008 Studio in aperto, non comparativo, multicentrico per la valutazione dell’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità a lungo termine della somministrazione per via orale del Miglustat come terapia di mantenimento dopo lo switch dalla terapia enzimatica sostitutiva (ERT) nei pazienti adulti con malattia di Gaucher tipo 1 stabile Pediatria II 2008 Studio internazionale osservazionale sulle micosi in età Malattie Infettive pediatrica (“International Pediatric Fungal Network”) 2008 Studio italiano di sorveglianza post-registrazione di ADVATE (rAHF-PFM) nel trattamento dell’emofilia A, al fine di valutarne l’efficacia, la sicurezza e l’immunogenicità Pediatria IV 2008 Studio osservazionale condotto in pazienti pediatrici che hanno precedentemente partecipato ad uno studio clinico con Montelukast per il trattamento della bronchiolite indotta da virus respiratorio sinciziale (VRS) Pneumologia 2008 Studio osservazionale per valutare l’efficacia e i costi della profilasi secondaria verso la terapia a domanda con KOGENATE Bayer nei pazienti con emofilia A grave Pediatria IV 2008 Studio osservazionale sulle manifestazioni ossee dei pazienti affetti da malattia di Gaucher in trattamento Pediatria II 2008 Studio prospettico, in aperto per valutare la farmacocinetica, la sicurezza e l’efficacia di anidulafungina utilizzata nel Malattie Infettive trattamento di soggetti in età pediatrica con candidosi invasiva, inclusa candidemia 2008 Studio prospettico, multicentrico, per valutare in Italia l’incidenza di malattie invasive batteriche in bambini di età inferiore a 5 anni con febbre >39°C 2008 Studio prospettico sulle complicanze degli accessi venosi Clinica Pediatrica centrali tipo port nelle persone con Fibrosi Cistica 2008 Studio randomizzato e controllato per valutare efficacia e tollerabilità delle iniezioni intra-articolari di corticosteroidi in monoterapia o in associazione con il methotrexate nell’artrite idiopatica giovanile 2008 Trattamento antibiotico precoce nell’eradicazione di Pseudomonas Aeruginosa in Fibrosi cistica. Studio Clinica Pediatrica randomizzato policentrico su due diversi protocolli di terapia 2008 Valutazione dei fattori correlati al cambiamento dei sintomi nell’ADHD in un periodo di trattamento di 2 anni in pazienti che Neuropsichiatria rispondono e sono stabilizzati con il primo trattamento 2008 Valutazione della concentrazione anestetica minima della Levobupivacaina e Clonidina in età pediatrica Anestesia e Rianimazione 2008 Valutazione di marcatori di danno endoteliale nei pazienti con Pediatria IV Linee di Ricerca DEA Pediatria II Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 cavernoma cerebrale insorto dopo radioterapia cranica (CP e/o TBI) 2007 An open-label extension study of Candesartan Cilexetil in hypertensive pediatric subjects ages 1 to <11 years: a long term study Nefrologia 2007 Analisi proteomica degli effluenti peritoneali in pazienti trattati con dialisi peritoneale ciclica continua (CCPD). Biocompatibilità e funzioni anti-ossidanti Nefrologia 2007 Blood pressure control and progression of chronic renal failure in children Nefrologia 2007 Difetti del Tubo Neurale (DTN): studio caso-controllo su famiglie al fine di identificare possibili fattori di rischio predisponenti Neurochirurgia 2007 Efficacia del desametasone intraeritrocitario in pazienti con Sindrome Nefrosica corticodipendente: studio pilota Nefrologia 2007 Efficacia della terapia intramuscolare con corticosteroidi depot in pazienti con sindrome nefrosica: studio pilota Nefrologia 2007 Efficacia di anticorpi monoclonali antiCD20 in pazienti con sindrome nefrosica resistente o dipendente ad alti dosaggi di terapia combinata con steroidi ed inibitori delle calcineurine Nefrologia 2007 Efficacia di insulina a lento rilascio nei pazienti affetti da Fibrosi Clinica Pediatrica Cistica e intolleranza glucidica con decadimento clinico 2007 Efficacia e sicurezza di Eslicarbazepina Acetato (BIA 2-093) quale terapia aggiuntiva delle crisi epilettiche parziali refrattarie Neuropsichiatria nei bambini: studio clinico in doppio cieco, randomizzato, controllato rispetto a placebo, a gruppi paralleli, multicentrico 2007 Efficacia e tollerabilità di due terapie sostitutive in casi di amenorrea successiva a trattamento antiblastico in età Clinica Pediatrica pediatrica 2007 Geni modificatori in pazienti con Fibrosi Cistica ed epatopatia Clinica Pediatrica correlata 2007 Interfant 2006 per il trattamento dei bambini di età inferiore ad 1 anno affetti da leucemia linfoblastica acuta Pediatria IV 2007 Isolamento di cellule endoteliali tumorali ed identificazione di nuovi marcatori tumorali in pazienti affetti da NeuroblastomaStudio Biologico Neurochirurgia 2007 La sperimentazione clinica: la consapevolezza del minore 2007 La tossina Botulinica A (BT-A) nel trattamento della spasticità Neuropsichiatria/ in età evolutiva Ortopedia 2007 L’associazione ipratropio bromuro-salbutamolo vs salbutamolo per inalazione in pazienti con asma bronchiale associato a reflusso gastro-esofageo Pneumologia 2007 Multicenter randomized study to assess the efficacy and the safety of two therapeutic regimens (high dose of imiglucerase versus co-administration of imiglucerase and miglustat) in type I Gaucher disease patients who have not responded to previous treatment with low dose imiglucerase Pediatria II 2007 Registro multicentrico prospettico non interventistico per il Malattie Infettive monitoraggio dell’incidenza delle infezioni micotiche invasive e Linee di Ricerca Direzione Scientifica 55 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 per il monitoraggio della gestione diagnostica e terapeutica degli episodi febbrili di sospetta natura fungina in pazienti affetti da emopatie maligne 56 2007 Sicurezza ed efficacia dell’utilizzo di Desametasone-21P (DexClinica Pediatrica 21P) a lento rilascio eritrocitario in Fibrosi Cistica (FC) 2007 Studi genetici sulla malattia renale cronica Nefrologia 2007 Studio clinico di fase I/II, multicentrico per la valutazione della sicurezza ed efficacia dell’anticorpo monoclinale anti-CD20 (rituximab) nella prevenzione e/o terapia della malattia linfoproliferativa EBV-associata in riceventi di trapianto di cellule staminali emopoietiche, o d’organo, e in pazienti affetti da immunodeficienza primitiva Nefrologia 2007 Studio dei meccanismi di reclutamento linfocitario in pazienti affetti da tumori neuroblastici Laboratorio Oncologia 2007 Studio di fase I randomizzato, open-label, multicentrico a dose ascendente sull’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità del farmaco I-040302 rispetto all’iniezione di controllo (aspirato di midollo osseo o steroidi) nei bambini e in giovani adulti con cisti ossee solitarie Ortopedia 2007 Studio genetico schizencefalia 2007 Studio internazionale, randomizzato, in doppio cieco, per valutare l’efficacia e la sicurezza di Clopidogrel 0.2mg/kg una volta al giorno vs. placebo nei neonati e infanti con cardiopatia congenita cianotica trattati con shunt sistemico-polmonare palliativo (es. shunt Blalock Taussig modificato) CCV 2007 Studio multicentrico dei geni della via di segnale della Polarità Cellulare Planare (PCP) nella patogenesi dei DTN Neurochirurgia 2007 Studio osservazionale multicentrico, a lungo termine, sulla sindrome di Hunter (mucopolisaccaridosi di tipo II) - HOS Hunter Outcome Survey Pediatria II 2007 Studio prospettico longitudinale di pazienti in età pediatrica affetti da sindrome di Tourette, Tic e/o Disturbo OssessivoNeuropsichiatria Compulsivo: relazioni con le infezioni da streptococco Betaemolitico di gruppo A 2007 Studio randomizzato, in doppio-cieco, controllato verso placebo, dose finding per valutare l’efficacia e la sicurezza di Clinica Pediatrica Moli1901 aereosol in adolescenti (dai 12 anni) e adulti con fibrosi cistica” 2007 Treatment Protocoll for Lymphoblastic Lymphoma of the European Inter-groupfor Childhood Non-Hodgkin-Lymphoma (EICNHL)- Studio Clinico Fase III Pediatria IV 2007 Validazione dei criteri EULAR/PReS per la classificazione delle vasculiti pediatriche Pediatria II 2007 Validazione di un nuovo questionario di valutazione multidimensionale nell’artrite idiopatica giovanile nel lupus eritematoso sistemico giovanile, nella dermatomiosite giovanile Pediatria II 2007 Valutazione dei cambiamenti dell’espressione genica e individuazione di eventuali alterazioni metaboliche nel tessuto cardiaco durante la circolazione extracorporea e il clampaggio aortico in una popolazione di pazienti con cardiopatie Laboratorio Biologia Molecolare/ Anatomia per l’identificazione Linee di Ricerca delle cause di Neurochirurgia Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 congenite Patologica 2007 Valutazione dell’efficacia del trattamento con ACE-inibitori sul danno renale nei pazienti affetti da glicogenosi tipo I e Ib e della vitamina E sulla neutropenia dei pazienti con glicogenosi Ib Pediatria II 2007 Valutazione dell’efficacia del trattamento con Miglustat in pazienti affetti da malattia di Niemann-Pick di tipo C Pediatria II 2006 A multicenter, open label, repeated dose range finding study to evaluate the safety, tolerability, immunogenicity, pharmacokinetics and efficacy of an anti-IL-1ß monoclonal antibody (ACZ885) given subcutaneously in pediatric subjects with active systemic juvenile idiopathic arthritis (SJIA) Pediatria II 2006 AIEOP HLH emofagocitica Pediatria IV 2006 AIEOP LLA REC 2003: trattamento della recidiva di Leucemia Linfoblastica acuta 2006 Analisi di imprinting del cromosoma 11p15 in soggetti con ritardo di crescita intrauterino: ruolo dei fattori di crescita e di Clinica Pediatrica marcatori metabolici 2006 Chemioterapia intensiva pre-operatoria e chirurgia radicale per la cura degli epatoblasti ad alto rischio Pediatria IV 2006 Effetti in vitro ed in vivo di cellule mesenchimali umane su linfociti B neoplastici e controparti normali Laboratorio Oncologia 2006 Genomica e Artrite Idiopatica Giovanile Pediatria II 2006 Nuovo approccio allo studio dell’Artrite Idiopatica Giovanile. Integrazione verticale de dati clinici radiologici e biologici Pediatria II 2006 Nuovo approccio allo studio delle cardiopatie congenite caratterizzate da sovraccarico del ventricolo destro (in particolare: difetto interatriale, ritorno venoso polmonare anomalo, tetralogia di Fallot post-op.) e delle cardiomiopatie: integrazione verticale dei dati epidemiologici, clinici, radiologici, di laboratorio, biologico e genetici Cardiologia 2006 Profilassi secondaria delle micosi invasive in pazienti immunocompromessi mediante infusione settimanale di alte Malattie Infettive dosi di Amfotericina B liposomiale 2006 Prot. EsPhALL: trattamento post induzione della Leucemia Linfoblastica Acuta Ph+ dei pazienti in età pediatrica Pediatria IV 2006 Protocollo terapeutico AIEOP–LH 2004 Pediatria IV 2006 Studio del flusso ematico cerebrale con Monografia Doppler Neuropsichiatria Transuranica nell’Emiplegia Alternante 2006 Studio dell’evoluzione a lungo termine infiammatorie idiopatiche ad esordio pediatrico 2006 Studio dell’innervazione vescicale nei pazienti con disrafismo spinale e nella popolazione sana Chirurgia 2006 Studio di fase III nella dermatomiosite giovanile all’esordio: prednisone verso prednisone più ciclosporina verso prednisone più metotrexate Pediatria II 2006 Studio multicentrico controllato in doppio cieco verso placebo di Levetiracetam (Keppra®) nel trattamento delle epilessie di Neuropsichiatria tipo assenza in età pediatrica” (Prot. Lev 05-1) e 2) Studio 2004: Trattamento Linee di Ricerca della linfoistiocitosi nelle miositi Pediatria IV Pediatria II 57 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 multicentrico in aperto di Levetiracetam (Keppra®) nelle crisi di tipo assenza in età pediatrica 58 2006 Studio multicentrico randomizzato controllato in doppio cieco verso placebo sull’efficacia e sicurezza della talidomide per il trattamento del morbo di Chron e della rettocolite ulcerosa “intrattabili Pediatria III 2006 Studio osservazionale prospettico in pazienti trattati con Haemate® P ed Haemate® P a volume ridotto nel trattamento della malattia di von Willebrand Pediatria IV 2006 Terapia di salvataggio delle infezioni del tunnel o della tasca di cateteri venosi centrali a permanenza tipo Hickman-Broviac o Malattie Infettive Port mediante infusione continua di antibiotici 2006 Terapia di salvataggio delle infezioni ematiche correlate con la presenza di cateteri venosi centrali a permanenza tipo Malattie Infettive Hickman-Broviac o Port mediante uso della tecnica di “antibiotic lock” 2006 Terapia di salvataggio delle micosi polmonari e/o dei seni paranasali mediante utilizzo di Anfotericina B liposomiale Malattie Infettive nebulizzata” 2006 Valutazione degli esiti neurologici e neuropsichici in pazienti affetti da sindrome di Kinsburne con o senza neuroblastoma Neuropsichiatria trattati presso l’Istituto Gaslini 2006 Valutazione dell’efficacia di levocetirizina in bambini allergici agli acari domestici, con rinite persistente, infezioni respiratorie ricorrenti e sintomi asmatici Pneumologia 2005 Cooperative multicenter study for children and adolescents with low grade gliomas Pediatria IV 2005 Immunodiagnosi sierologica e cellulare per un’immunoterapia del bambino allergico basata su evidenze scientifiche (science based pediatric allergy) Pneumologia 2005 Impiego di materiale cellulare proveniente da tessuti umani delle vie aeree per lo studio delle diverse attività biologiche delle cellule delle vie aeree Pneumologia 2005 Inoculazione di tossina botulinica dell’acalasia dello sfintere anale interno 2005 Linee guida per il trattamento dei bambini con neuroblastoma localizzato operabile – LNESG2 Pediatria IV 2005 Protocollo per il sarcoma dei tessuti molli non-rabdoidi localizzati (NRSTS) Pediatria IV 2005 RMS 2005 Protocollo per i pazienti con rabdomiosarcoma non metastatico in età pediatrica Pediatria IV 2005 Studio clinico per stabilire i tempi sospensione del methotrexate (6 mesi verso 12 mesi), in pazienti con artrite idiomatica giovanile in remissione clinica Pediatria II 2005 Studio dell’espressione di IL-12, IL-23, IL-27 e dei loro recettori in leucemie e linfomi pediatrici Laboratorio Oncologia 2005 Studio di fase II del GLIVEC in soggetti con neuroblastoma in fase avanzata Pediatria IV 2005 Studio internazionale sui fattori di rischio per il tumore della mammella tra le giovani donne Direzione Scientifica- Linee di Ricerca per il trattamento Chirurgia Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 Biostatistica ed Epidemiologia 2005 Studio prospettico sull’incidenza e sull’evoluzione della malattia veno-occlusiva epatica (VOD) in pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali in età pediatrica trattata in profilassi con Defibrotide Pediatria IV 2005 Studio randomizzato sul timing del parto in feti con ritardo di crescita: confronto tra cardiocografia computerizzata e modificazioni precoci e tardive del distretto venoso fetale Ostetricia e Ginecologia 2005 Studio trasversale e longitudinale della reattività bronchiale in bambini e adolescenti asmatici che praticano o cominciano a praticare nuoto Pneumologia 2005 Topotecan-Vincristine-Doxorubicin in children with stage 4 Neuroblastoma failing to respond to COJEC - a phase II study Pediatria IV 2005 Trattamento con Etanercept nella tumor necrosis factor (TNF) receptor associated sindrome (TRAPS) Pediatria II 2005 Uso del filgrastim peghilato nelle neutropenie croniche severe Pediatria IV 2005 Valutazione dell’effetto antalgico e della tollerabilità di un nuovo dosaggio di paracetamolo sciroppo nelle faringotonsilliti in pediatria. Studio in doppio cieco vs placebo, controllato vs ketoprofene sale di lisina Pediatria II 2004 A multicenter international observational study of the long-term safety of Infliximab (REMICADE) Pediatria II 2004 Istituzione di Biobanca per pazienti affetti da malattie reumatiche dell’età pediatrica Pediatria II 2004 Neuroblastoma ad alto rischio refrattario alla terapia o ricaduto dopo autotrapianto: studio pilota sulla tossicità ed attività antitumorale dell’allotrapianto da donatore familiare compatibile o aploidentico Pediatria IV 2004 Osservatorio per l’epatite da virus C in età pediatrica in Italia 2004 Studio di fase III, multicentrico, multinazionale, randomizzato, di discontinuazione, per valutare la sicurezza e l’efficacia del farmaco sperimentale CTLA4lg (BMS-188667) nei bambini e negli adolescenti con Artrite Reumatoide Giovanile attiva e poliarticolare Pediatria II 2004 Studio RODIN: ricerca dei fattori determinanti tra i pazienti che non hanno ancora ricevuto trattamento (PUPS) per l’emofilia in Europa. Applicazione del registro europeo per l’emofiliaPediatria IV Pediatria IV 2004 Tumore di terapeutico Pediatria IV 2003 A randomised fase III study on the treatment of children and adolescent with refractory or relapsed acute myeloid leukemia Pediatria IV 2003 AIEOP LAM 2002/01-02 Pediatria IV 2003 Progetto di ricerca sull’individuazione dell’obesità e dei fattori Clinica Pediatrica di rischio metabolico in età evolutiva 2001 Confronto fra Tacrolimus (Prograf FK506) e Ciclosporina A (CSA)per la profilassi della GvHD in pazienti di età < 18 anni sottoposti a trapianto di midollo osseo da familiare HLAidentico Wilms 2003-11-13. Protocollo Linee di Ricerca diagnostico- Malattie Infettive Pediatria IV 59 Istituto Giannina Gaslini 60 Relazione Clinico – Scientifica 2009 2001 LCH III: protocollo terapeutico per il III studio internazionale sull’istiocitosi a cellule di Langerhans Pediatria IV 2001 Primo studio cooperativo europeo per il neuroblastoma ad alto rischio Pediatria IV 2001 Registro dei pazienti con emoglobinuria parossistica notturna (PNH) Pediatria IV 2001 Registro internazionale delle neutropenie croniche gravi Pediatria IV 2001 Studio biologico dell’espressione di citochine mieloinibitrici nelle aplasie acquisite in pediatria Pediatria IV 2001 Studio pilota multicentrico per l’uso di anti-TNF- in pazienti con a) anemia di Fanconi con insufficienza midollare senza un donatore di midollo osseo compatibile e b) in pazienti con aplasia midollare acquisita resistenti alla immunosoppressione e senza un donatore di midollo osseo Pediatria IV Linee di Ricerca Formazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 DIDATTICA UNIVERSITARIA INSEGNAMENTI UNIVERSITARI Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche Pediatriche Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia • Genetica Umana (corso integrato) • Patologia Generale • Fisiopatologia • Psicologia Medica • Pediatria • Chirurgia Pediatrica • Neuropsichiatria Infantile • Neonatologia • Terapia Pediatrica • Pediatria Preventiva e Sociale L’ISTITUTO E’ SEDE DELLE SEGUENTI SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE Scuola di Specializzazione in Pediatria (I Scuola) Scuola di Specializzazione in Pediatria (II Scuola) Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile Scuola di Specializzazione in Chirurgia Pediatrica Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica DOTTORATI DI RICERCA Perinatologia Auxologia e Fisiopatologia della Crescita Genetica Umana Fisiopatologia dello Sviluppo della Vita di Relazione Neuroscienze dello Sviluppo Genetica Medica Immunologia Clinica e Sperimentale CORSI DI PERFEZIONAMENTO UNIVERSITARI Corso di Perfezionamento in Adolescentologia Corso di Perfezionamento in Emergenza Pediatrica e Pronto Soccorso Medico Corso di Perfezionamento in Psicodiagnostica, Psicometria e Neuropsicologia Clinica 62 Formazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 Seminari Data Titolo Imparare la tolleranza dai tumori: la lezione delle cellule 12/01/2009 mieloidi soppressorie Le infezioni da candida nel neonato probiotici e lattoferrina 19/01/2009 nella prevenzione della NEC neonatale 21/01/2009 The management of airway stenoses in children Il sovrappeso nel bambino. Pensare nuovo; nuovi dati epidemiologici sulla prevalenza del sovrappeso in età 26/01/2009 evolutiva; quale prevenzione possibile nella scuola dell'infanzia?; se il sovrappeso c'e' gia'. Chi fa cosa e come? Extracellular nucleotides at the junction between innate and 29/01/2009 adaptive 02/02/2009 Exit in italia a confronto: esperienza ed indicazioni future 03/02/2009 Decisioni di fine vita in PICU Meccanismi antiproliferativi dei prodotti di perossidazione 05/02/2009 lipidica Ipotermia nel trattamento dell'encefalopatia ipossico09/02/2009 ischemica del neonato organizzazione di una rete regionale Il trattamento del piede torto congenito secondo il metodo 13/02/2009 ponseti 19/02/2009 Update sulla ventilazione meccanica del neonato Il trapianto emopoietico da donatore HLA-aploidentico: ancora 05/03/2009 frontiera o trattamento consolidato? Alloreattività NK nel trapianto ematopoietico allogenico clinico 05/03/2009 e sperimentale The dual function of the MHC class II transactivator against 23/03/2009 retroviruses 24/03/2009 Chirurgia mini-invasiva nel neonato Agonisti dei recettori nucleari VDR e FXR: potenti ormoni e 30/03/2009 versatili farmaci 02/04/2009 La rianimazione aperta le ragioni di una scelta Following the cytokine signaling pathway to leukemogenesis: 03/04/2009 a chronology 07/04/2009 Ecografia e anestesia locoregionale pediatrica Linfociti T citotossici anti-leucemia e il loro ruolo 14/04/2009 nell'immunosorveglianza anti-tumorale Colesterolo ossidato ed infiammazione in patologia umana: 22/04/2009 una miscela esplosiva 27/04/2009 Protection and toxicity on infants brain 07/05/2009 MSC in autoimmune disease treatment: 27/05/2009 Origin and development of human th17 cells 29/05/2009 Perforina: malattie linfoproliferative ed autoimmuni 01/06/2009 Cytotoxic endonucleases in tissue injury and cancer 03/06/2009 Proteomic analysis: recent developments and applications Signaling pathways which control muscle mass: role of 15/06/2009 autophagy and proteasome;pathogenetic mechanisms of Formazione Relatore Vincenzo Bronte Paolo Manzoni Philippe Monnier Renata Lorini, Federica Pascali, Lidia Boccaccia, Marina Vignolo Fabio Malavasi M. Astuto, P. Silvani, N. Zadra Alberto Giannini Mario Umberto Dianzani Paolo Gancia, Giulia Pomero Ignazio D'Addetta, Giacomo Castellano Carlo Dani Franco Locatelli Andrea Velardi Roberto Accolla Mario Lima Luciano Adorini Alberto Giannini Kendall A. Smith Valeria Mossetti Daniela Montagna Giuseppe Poli Andrew Davidson Alan Tyndall Francesco Annunziato Rita Clementi Alexei G. Basnakian Pierluigi Mauri Marco Sandri, Paola Costelli 63 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 Data Titolo muscle atrophy in cancer cachexia Capnometria ad ampio spettro: dal respiro spontaneo alla 30/06/2009 ventilazione meccanica Regolazione della biogenesi dei microrna in seguito a stimoli 02/07/2009 cellulari diversi Proteomica della saliva nelle malattie reumatiche sistemiche: 07/07/2009 introduzione - Proteomica della saliva come mezzo per la diagnosi e lo studio delle malattie reumatiche Towards therapeutic chemical genetics: molecular guidance 07/07/2009 for type iii intermediate filament - related orphan disorders Innate resistance, inflammation and cancer: a tale of three 09/07/2009 interleukin-1S Lung inflammation in cystic fibrosis: from the mouse model to 14/07/2009 abnormal immune response of macrophages 10/09/2009 Screening assay for TNF inhibitors 28/09/2009 Complement dysregulation and human diseases The DNA damage response in normal and malignant B cells 28/09/2009 Pancreatite autoimmune: aspetti clinici e problematiche diagnostiche Patologia Laringotracheale congenita ed acquisita nel 28/09/2009 bambino Immunita’ innata umorale e sue interazioni con i meccanismi 07/10/2009 cellulari 07/10/2009 Il trapianto aploidentico nelle emopatie maligne del bambino "In vitro" development of cells of the immune system from 21/10/2009 embryonic stem cells 26/10/2009 How did our complex immune system evolve? 06/11/2009 I tumori dei nervi periferici: diagnosi e trattamento Planar cell polarity genes and neural tube defects: new 06/11/2009 insights into an old disease 10/11/2009 Sviluppo di un database delle terapie intensive pediatriche Indicazioni ed attuali applicazioni della ncPAP e sue 19/11/2009 evoluzioni nel neonato a termine e pretermine Expression and regulation of immune modulatory molecules in 27/11/2009 tumors as well as in mesenchymal stem cells 01/12/2009 Synaptic contamination of vessel wall 11/12/2009 Ventilazione nasale sincronizzata nel neonato e nel lattante 23/12/2009 Caveolin-1, Cancer Pathogenesis and the warburg effect Relatore Baruch Krauss Roberto Gherzi Stefano Bombardieri, Chiara Baldini Royce Mohan Giorgio Trinchieri Emanuela Bruscia Grover C. Bagby Marina Botto John Manis, Luca Frullini Philippe Monnier Alberto Mantovani Franco Locatelli Fritz Melchers Max D. Cooper Massimo Poppi Zoha Kibar Andrea Wolfler Claudio Migliori Barbara Seliger Federico Bussolino Corrado Moretti M. P. Lisanti Convegni / Corsi Data 23/01/2009 28/01/2009 64 Titolo Tipologia Direttore E.P.L.S. - European Pediatric Life Support - 1^ edizione VIII corso di aggiornamento in Genetica Clinica Corso Corso Formazione Pietro Tuo Roberto Ravazzolo Crediti ECM Infermiere Infermiere pediatrico Medico chirurgo Medico chirurgo Biologo 14 15 12 7 7 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 Data Titolo Tipologia Direttore Disturbi da Tic, Malattia di Edvige 09/02/2009 Tourette e PANDAS: dalla Corso Veneselli patogenesi alla clinica Dal radiogramma standard del 14/02/2009 torace al cross sectional imaging Corso Paolo Tomà cardio-vascolare in Pediatria La sperimentazione clinica in Ornella Della 26/02/2009 Corso Pediatria Casa Alberighi Il bambino maltrattato: dal dire al fare Corso Gestione delle problematiche infettive in Dermatologia 08/04/2009 Pediatrica: problema di grande attualità Corso 28/03/2009 Il controllo del dolore 09/05/2009 perioperatorio in un ospedale pediatrico Corso Pasquale Di Pietro Corrado Occella Maria Laura Massone Annual Meeting of the SIOP Brain Maria Luisa Convegno Tumour Sub-Committee Garrè Role of the hypoxic microenvironment in malignant 22/05/2009 tumor progression and in the Corso Luigi Varesio pathogenesis of inflammatory diseases 14/05/2009 28/05/2009 5th International Course on Genetics and Renal Diseases The 2nd training course on Blood and Marrow Transplantation: a 04/06/2009 course for paediatricians and paediatric nurses on HSCT in children and adolescents E.P.L.S. European Pediatric Life 16/10/2009 Support - 2^ Ed. • Corso Corso Corso Roberto Ravazzolo Giorgio Dini Pietro Tuo Crediti ECM Medico chirurgo Psicologo, Medico Psicologo 5 5 Medico chirurgo 6 Biologo 15 Medico chirurgo Infermiere pediatrico Medico chirurgo Medico chirurgo Biologo Farmacista Infermiere pediatrico Infermiere Infermiere pediatrico Medico chirurgo Biologo Medico chirurgo Biologo 15 Medico chirurgo 8 Medico chirurgo Tecnico sanitario di laboratorio biomedico Biologo Medico chirurgo Infermiere Infermiere pediatrico Medico chirurgo Infermiere Infermiere pediatrico 5 5 2 2 2 2 6 7 7 8 9 8 13 16 13 14 13 15 15 15 18 Formazione permanente- aggiornamento- riqualificazione per il personale del comparto Formazione 65 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 Periodo di svolgiment Titolo o TIPOLOGIA (Corso/Evento/ Progetto Direttore N. Professioni Crediti Destinatarie Giovanni 16 Serra Medici, Infermieri Pediatrici, Infermieri Corso di formazione in materia di: Progetto 20/1/09 “Aspetti dermatoallergologici in 10/11/09 Formativo ambiente sanitario: quadri clinici e 10 edizioni Aziendale prevenzione” Assunta 2 Cappiello Tutte le professioni 13/1/09 – Corso interattivo di formazione aggiornamento in materia di: 16/12/09 45 edizioni “Controllo del dolore nell’ospedale Pediatrico Luca Manfredi ni 8 Maria Laura Massone Tutte le professioni 19-20/3/09 Corso di rianimazione e 24stabilizzazione del neonato critico 25/11/09 rivolto ai Centri Nascita della 2 edizioni Regione Liguria Corso di Formazione Progetto Formativo Aziendale 15/1/0923/1/09 5 edizioni Corso di formazione e agg.to prof.le in materia di: “Allattamento materno: percorso nascita, organizzazione dipartimentale” 29/1/09 – 23/4/09 2 edizioni La gestione del rischio e del danno Progetto da movimentazione manuale pazienti Formativo nelle strutture sanitarie ospedaliere: Aziendale Istituto Giannina Gaslini di Genova Progetto Formativo Aziendale Giovanni 5 Serra Assunta 12 Cappiello Medici, Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche Medici, Infermieri, Infermieri Pediatrici, Fisioterapisti, Biologi, T.S.R.M. Progetto Formativo per la predisposizione di protocolli aziendali: A) La trombosi infantile: un problema emergente B) Guida ragionata agli esami di base e pre-operatori. Modelli di applicazione Progetto Formativo Aziendale Ubaldo Rosati 2 Medici, Infermieri, Infermieri Pediatrici, Biologi, T.S.L.M., T.S.R.M., Farmacisti 07/4/09 – 24/4/09 3 edizioni Corso di formazione teorico-pratico in Triage Pediatrico Progetto Formativo Aziendale Pasquale 7 Di Pietro Infermieri Pediatrici, Infermieri 07/4/09 – 24/4/09 3 edizioni Corso di formazione teorico-pratico in Triage Pediatrico - Retraining Progetto Formativo Aziendale Pasquale 3 Di Pietro 15/4/09 Aggiornamenti sulla malattia tubercolare Seminario Raffaella Giacchin 2 o 26/3/09 66 Formazione Infermieri Pediatrici, Infermieri Medici Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 21/4/09 – Corso di formazione e 15/12/09 aggiornamento professionale 27 edizioni “Retraining P.B.L.S.D.” Progetto Formativo Aziendale Pasquale 4 Di Pietro Tutte le professioni Medici, Infermieri, Infermieri Pediatrici, Biologi, T.S.L.M., T.S.R.M., Farmacisti Medici, Biologi, Farmacisti, Infermieri Pediatrici, Ostetriche, T.S.L.M. Infermieri, Infermieri Pediatrici, Fisioterapisti, Biologi, T.S.R.M. Medici, Infermieri, Infermieri Pediatrici 5/5/09 Progetto Formativo per la predisposizione di protocolli aziendali – II Evento: Progetto A) Il trauma cranico: definizione dei Formativo percorsi Aziendale B) Infezioni vie urinarie: dalla diagnosi prenatale alla terapia Ubaldo Rosati 2 18/5/09 – 19/10/09 Corso avanzato di aggiornamento per la prevenzione ed il controllo Progetto delle infezioni correlate alle pratiche Formativo Aziendale assistenziali Silvio Del Buono, Ubaldo Rosati 19 21/5/09 – 28/5/09 La gestione della formazione degli operatori sanitari alla prevenzione dei danni da movimentazione manuale pazienti Progetto Formativo Aziendale Assunta Cappiello 11 15/6/09 – 2/10/09 5 edizioni Corso di aggiornamento teorico pratico sulla gestione dei trattamenti sostitutivi continui (CRRT) in terapia intensiva neonatale pediatrica Progetto Formativo Aziendale Tuo Pietro 30/6/09 Progetto Formativo per la predisposizione di protocolli aziendali – III Evento: Progetto A) Inquadramento diagnostico Formativo delle anemie in pediatria Aziendale B) La gestione dei corpi estranei delle vie aeree e vie digestive Ubaldo Rosati 2 Medici, Infermieri, Infermieri Pediatrici, Biologi, T.S.L.M., T.S.R.M., Farmacisti 30/9/09 – 15/10/09 2 edizioni Corso di prima formazione”P.B.L.S.D Progetto Formativo BASE” Aziendale Pasquale Di Pietro 8 Tutte le professioni Salvatore Renna, Schenar 12 di Edoardo Farmacisti Loredana 8 Sasso Medici, Infermieri Pediatrici, Infermieri, OSS, OTA, ASSS 14/9/09 – 21/12/09 2 edizioni Corso di formazione Il Gaslini nella tua Farmacia La comunicazione nell’area 01/10/09 – dell’emergenza pediatrica: i requisiti 09/10/09 quali-quantitativi a supporto della 5 edizioni gestione della sicurezza e qualità delle cure Formazione Progetto Formativo Aziendale 8 67 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 07/10/09 Progetto formativo per la predisposzione di protocolli aziendali Progetto – IV Evento: Formativo a) Il trattamento delle bronchioliti b) Problematiche dermatologiche di Aziendale più frequente riscontro Ubaldo Rosati 2 Medici, Infermieri, Infermieri Pediatrici, Biologi, T.S.L.M., T.S.R.M., Farmacisti 1314/10/09 Acquisizione di competenze in merito al corretto utilizzo Corso di dell’apparecchiatura “ArchitectFormazione Abbott” dell’U.O. Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Tripodi Gino 16 T.S.L.M., Biologi 19-2021/10/09 Corso di formazione teorico-pratico: “La valutazione delle abilità in bambini con autismo e altri disturbi dello sviluppo: l’uso del PEP-3” 1/12/09 Progetto formativo per la predisposizione di protocolli aziendali Progetto – V Evento: Formativo A) Diagnosi e terapia delle Aziendale convulsioni B) Lo Stroke Ubaldo Rosati 14/12/09 La Sindrome di Asperger: dall’identificazione al trattamento Evento Edvige Veneselli 5 5/11/09 – 17/12/09 5 edizioni La sicurezza dei pazienti e degli operatori in Risonanza Magnetica Progetto Formativo Aziendale Alberto Pilot 4/4/09 – 29/5/09 2 edizioni Corso di formazione e aggiornamento professionale per il Corso di personale dei Reparti di Malattie formazione Infettive – Anno 2009 68 Formazione Corso di Formazione Edvige Veneselli 16 2 4 Medici Terapisti della neuro e psico motricità, Psicologi, Educatori Profess., Logopedisti, Infermieri Pediatrici Medici, Infermieri, Infermieri Pediatrici, Biologi, T.S.L.M., T.S.R.M., Farmacisti Medici Terapisti della neuro e psico motricità, Psicologi, Educatori, Profess. Logopedisti Infermieri Pediatrici Medici, Raffaella Non Infermieri Giacchin Appli Pediatrici, o cabile OSS,OTA, ASSS Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 08/10/09 – 12/11/09 P.B.L.S. per operatori di supporto 4 edizioni 6/5/09 – 20/11/09 4 edizioni Procedure informatiche per la gestione del Protocollo e dell’Archivio 19/1/09 – 21/12/09 Corso di primo soccorso e di prevenzione degli incidenti nell’età pediatrica 11 edizioni 3/10/09 – 11/11/09 Corso di addestramento per il trattamento domiciliare dell’emofilia: Autoinfusione 2009 Formazione Progetto Formativo Aziendale OSS, Pasquale Non OTA, di Pietro Appli cabile ASSS Progetto Formativo Aziendale Rita Di Pietro Corso di formazione Corso di formazione Non Personale Appli Amministrati cabile vo Adulti non professionali a contatto con i bambini; Gruppi familiari afferenti ai Antonella Non punti nascita Palmieri Appli della cabile regione, dell'Istituto G. Gaslini e ai Medici SSN e liberi professionisti . Soggetti maggiorenni affetti da coagulopatie trattabili con infusione domiciliare di fattori della coagulazione Non e familiari Giorgio Appli che Dini cabile infondono i soggetti affetti, ai sensi degli artt. 1,4,6 della L. R. Regione Liguria n. 5/1980; 69 Istituto Giannina Gaslini Nuovi Progetti 2010 Relazione Clinico-Scientifica 2009 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 PAD. 1: Recupero e Rieducazione Funzionale; Malattie Infettive PAD. 2: Citogenetica; Oncologia Sperimentale; Biologia Molecolare; Anatomia Patologica PAD. 3: Pediatria II; Pneumologia PAD. 4: Neuropsichiatria Infantile PAD. 5: Dermatologia PAD. 10: Direzione Scientifica; Direzione Sanitaria; Psicologia Clinica; Archivio cartelle cliniche; Poliambulatori PAD. 12: Pediatria IV (Oncologia, Ematologia); Nefrologia, Dialisi e Trapianto; Ostetricia e Ginecologia; Patologia Neonatale e Centro Neonati a Rischio; Immunoematologia e Medicina Trasfusionale PAD. 13: Presidenza; Direzione Generale; Direzione Amministrativa; Servizio Posta Interna PAD. 15: Laboratorio Centrale di Analisi; Farmacia PAD. 16: D.H. Pediatria IV; Clinica Pediatrica, Patologia Neuro- Muscolare; Otorinolaringoiatria; Oculistica; Radiologia; Pediatria III; Neurochirurgia; Genetica Molecolare PAD. 17: Chirurgia Pediatrica; Ortopedia e Traumatologia; Cardiologia; Cardiologia Invasiva Avanzata; Sale Operatorie PAD. R.M.: Risonanza Magnetica PAD. 18: TAC – Ecografia; Bar DEA: Pronto Soccorso – Accettazione Amministrativa; Pronto Soccorso Medico – Osservazione; Cardiochirurgia e Chirurgia Vascolare; Anestesia e Rianimazione; Trapianto di Midollo Pad. X: Scuola Professionale “L. Gaslini” U.O. e Progetti 2010 71 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 IL MANAGEMENT COMMISSARIO STRAORDINARIO Prof. Vincenzo Lorenzelli DIRETTORE GENERALE Dott. Antonio Infante DIRETTORE SCIENTIFICO DIRETTORE SANITARIO DIRETTORE AMMINISTRATIVO Prof. Lorenzo Moretta Dott. Silvio Del Buono Dott. Giuseppe Giusti 72 U.O. e Progetti 2010 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 DIREZIONE GENERALE DIRETTORE GENERALE Dott. Antonio Infante Servizio Informatico Aziendale Segreteria della Direzione Generale e Servizi Dott. Alberto Baron Ufficio Informazione e Comunicazione Centro Controllo Direzionale e Servizio Qualità delle Prestazioni Dott.ssa Patrizia Fabrizi Dott. Ubaldo Rosati Servizio Prevenzione e Protezione Scuola Professionale L. Gaslini Dott.ssa Susy Cappiello Dott.ssa Laura Fornoni U.O. e Progetti 2010 73 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 DIREZIONE SCIENTIFICA DIRETTORE SCIENTIFICO Prof. Lorenzo Moretta Laboratorio di Immunologia Clinica e Sperimentale Segreteria della Direzione Scientifica e Servizi (Direzione Universitaria) Prof.ssa Cristina Bottino Scuola Internazionale di Scienze Pediatriche (SISP) Laboratorio di Genetica Molecolare e Citogenetica (Direzione Universitaria) Prof. Roberto Ravazzolo Laboratorio Fotografico e Videoregistrazioni Laboratorio Oncologia Ufficio Sperimentazioni Cliniche applicate alla Pediatria (USCP) Dott. Vito Pistoia Laboratorio di Medicina Molecolare Servizio di Epidemiologia e Biostatistica (SEB) Dott. Roberto Biassoni Dott. Riccardo Haupt Laboratorio di Biologia Molecolare Dott. Luigi Varesio 74 U.O. e Progetti 2010 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 DIREZIONE SANITARIA DIRETTORE SANITARIO Dott. Silvio Del Buono Dipartimento Servizi Assistenziali Segreteria della Direzione Sanitaria e Servizi Dott.ssa ML Sperlinga Servizio Farmacia Servizio di Medicina Preventiva e Infezioni Ospedaliere Dott.ssa Rossella Rossi Servizio Dietologia Dott. Paolo Fiore Servizio Sterilizzazione Servizio Socio-Sanitario U.O. e Progetti 2010 75 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 DIREZIONE AMMINISTRATIVA DIRETTORE AMMINISTRATIVO Dott. Giuseppe Giusti Affari Generali e Legali Gestione Personale Dott. Alfiero Fiorucci Dott. Paolo Faravelli Acquisti e Gestione Risorse Dott. Alfiero Fiorucci Bilancio, Contabilità e Finanza Dott.ssa Stefania Moncini Servizi Tecnici e Logistici Ing. Gaetano Tufaro Servizi Amministrativi Sanitari Dott. Luigi Bertulla 76 U.O. e Progetti 2010 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 I DIPARTIMENTI DIPARTIMENTO CARDIOVASCOLARE Dott. Lucio Zannini CARDIOCHIRURGIA e CHIRURGIA VASCOLARE CARDIOLOGIA Dott. Lucio Zannini Dott. Maurizio Marasini ff DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA PEDIATRICA E SPECIALITA’ CHIRURGICHE Prof. Vincenzo Jasonni CHIRURGIA (Direzione Universitaria) Prof. Vincenzo Jasonni ANESTESIA E RIANIMAZIONE NEUROCHIRURGIA Dott. Pietro Tuo Dott. Armando Cama OCULISTICA ODONTOIATRIA Dott. Carlo Sburlati ff Dott. Donato De Angelis ORTOPEDIA Dott. Stelvio Becchetti OTORINOLARINGOIATRIA Dott. Vincenzo Tarantino ff U.O. e Progetti 2010 77 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 DIPARTIMENTO DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI Dott. Paolo Tomà RADIOLOGIA ANATOMIA PATOLOGICA NEURORADIOLOGIA Dott. Paolo Tomà Dott. Claudio Gambini Dott. Andrea Rossi ff “Biobanca Integrata TessutoGenomica” BIT Dott. Claudio Gambini BIT Tessuto DIPARTIMENTO DI EMATOLOGIA ED ONCOLOGIA Dott. Giorgio Dini EMATOLOGIA E ONCOLOGIA PEDIATRICA IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE MALATTIE INFETTIVE Dott. Giorgio Dini Dott. Gino Tripodi Prof.ssa Raffaella Giacchino Lab. di Ematologia ed Emofilia 78 U.O. e Progetti 2010 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 DIPARTIMENTO DI EMERGENZA E ACCETTAZIONE Dott. Pasquale Di Pietro MEDICINA D’URGENZA OSSERVAZIONE Dott. Pasquale Di Pietro CHIRURGIA ORTOPEDIA (Direzione Universitaria) Prof. Vincenzo Jasonni Dott. Stelvio Becchetti Pronto Soccorso OBI RADIOLOGIA TERAPIA INTENSIVA Dott. Paolo Tomà Dott. Pietro Tuo DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPERIMENTALE E DI LABORATORIO Dott. Giovanni Melioli LABORATORIO CENTRALE DI ANALISI LABORATORIO DI BIOLOGIA MOLECOLARE Dott. Giovanni Melioli Dott. Luigi Varesio GENETICA MOLECOLARE (Direzione Universitaria) Prof. Roberto Ravazzolo Laboratorio di Citogenetica “Biobanca Integrata TessutoGenomica” BIT Dott. Luigi Varesio BIT Molecolare LABORATORIO DI IMMUNOL. CLINICA E SPERIMENTALE (Direzione Universitaria) Prof.ssa Cristina Bottino UNITÀ AIRC IMMUNOLOGIA E TUMORI Coordinatore Dott.ssa Irma Airoldi LABORATORIO DI MEDICINA MOLECOLARE LABORATORIO DI ONCOLOGIA Dott. Vito Pistoia Dott. Roberto Biassoni CORE FACILITIES Prof. Lorenzo Moretta Responsabile organizzativo Dott. Giovanni Melioli U.O. e Progetti 2010 79 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE E RIABILITAZIONE Prof. Carlo Minetti MALATTIE MUSCOLARI E NEURODEGENERATIVE FISIOTERAPIA Dott. Stelvio Becchetti ff (Direzione Universitaria) Prof. Carlo Minetti NEUROPSICHIATRIA INFANTILE (Direzione Universitaria) Prof.ssa Edvige Veneselli Lab. Patologia Muscolare Unità di Ricerca Sperimentale di Neuroscienza dello Sviluppo Lab. Diagnosi Pre-Post Natale Malattie Metaboliche Dott.ssa Mirella Filocamo “Biobanca di cellulle e DNA da pazienti affetti da malattie genetiche” Dott.ssa Mirella Filocamo NEUROCHIRURGIA PSICOLOGIA Dott. Armando Cama (Direzione Universitaria) Prof. Ezio Casari DIPARTIMENTO OSTETRICO NEONATALE Prof. Giovanni Serra PATOLOGIA NEONATALE OSTETRICIA E GINECOLOGIA (Direzione Universitaria) Prof. Giovanni Serra (Direzione Universitaria) Prof. Pier Luigi Venturini Lab. Sperimentale per le Tecniche Prenatali 80 U.O. e Progetti 2010 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA E SPECIALITA’ PEDIATRICHE Prof.ssa Renata Lorini CLINICA PEDIATRICA Università DERMATOLOGIA Dott. Corrado Occella Prof.ssa Renata Lorini NEFROLOGIA, DIALISI E TRAPIANTO Dott. Gianmarco Ghiggeri ff Lab. di Fisiopatologia dell’Uremia Lab. per lo Studio degli Errori Congeniti del Metabolismo PEDIATRIA II REUMATOLOGIA PEDIATRIA III GASTROENTEROLOGIA (Direzione Universitaria) Prof. Alberto Martini Dott. Arrigo Barabino ff U.O. e Progetti 2010 PNEUMOLOGIA Dott. Giovanni A. Rossi 81 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 COMITATO SCIENTIFICO INTERNAZIONALE Anthony S. Fauci (Chairman) Director, National Institute of Allergy and Infectious Diseases National Institutes of Health, Bethesda, Maryland, USA Max D. Cooper Howard Hughes Medical Institute Research Laboratories, University of Alabama at Birmingham, Birmingham, Alabama, USA Alain Fischer Groupe Hospitalier Necker- Enfants Malades, Parigi, Francia Sergio Romagnani Istituto di Clinica Medica III, Servizio di Immuno - Allergologia, Università di Firenze COMITATO DI ETICA PER LA RICERCA SCIENTIFICA E BIOMEDICA E SPERIMENTAZIONE CLINICA Presidente Marcello Canale Componenti Giambattista Bonanno Paolo Bruzzi Elio Castagnola Adele Comelli Mario Fiscella Giulio Gavotti Paolo Moscatelli Marina Picconi Michele Schiavone Componenti ex-Ufficio Lorenzo Moretta Silvio Del Buono Paola Barabino Segreteria Scientifica Rossella Rossi, Giuseppina Fabbri 82 U.O. e Progetti 2010 PER LA Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 DIREZIONE SCIENTIFICA DIRETTORE Lorenzo Moretta Telefono 010 5636326 Fax 0103776590 E-mail: [email protected] Prof. Lorenzo Moretta Nato a Genova il 26/09/1948 Coniugato, due figli 1966 1972 Specializzazioni: Istruzione Incarichi professionali 1972-80 1976-77 1980-84 1984-90 1990-1991 1991-1994 1994-oggi 1994-2000 dal 1-11-2000 2009 Premi 1989 1998 1998 1999 2000 2000 2001 2001 2001 2002 2003 Maturità classica, Genova Laurea in Medicina e Chirurgia cum laude, Università di Genova Microbiologia Medica (1974); Immunologia Clinica ed Allergologia (1982) Assistente presso l’Istituto di Microbiologia, Università di Genova “Visiting Scientist” presso il Dept. of Pediatrics and Microbiology, Cancer Center, University of Alabama, Birmingham, USA Direttore dei laboratori di “Clinical Immunology” del Ludwig Institute for Cancer Research di Losanna, Svizzera Professore associato di Immunopatologia, Università di Genova Dirige i laboratori di Immunopatologia dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova Professore Straordinario di Patologia Generale, Università di L’Aquila Professore Straordinario di Immunologia, Università di Torino, Sede di Novara Professore Ordinario, Cattedra di Patologia Generale, Università di Genova. Direttore dei laboratori di Immunopatologia dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro presso il Centro di Biotecnologie Avanzate Direttore Scientifico dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova President Elect, European Federation of Immunological Societies (EFIS) Lyon’s Prize per il miglior contributo italiano all’Immunologia/Oncologia (insieme a Robin Foà) Cancer Research Institute W.B. Coley Award for Distinguished Research in Basic and Tumor Immunology (insieme a K. Kärre e a R. Steinman) (New York) Biotec Award (insieme a A. Mantovani e E. Pinna) (Siena) The IInd PISO International Prize for Research (insieme a A.S. Fauci) (Cagliari) Premio Invernizzi per la Medicina (Milano) Premio San Salvatore 2000 (Lugano) Yvette Mayent Prize, Institut Curie (insieme a K. Karre e A. Moretta) (Paris) Novartis Award for Basic Immunology (insieme a Klas Kärre e Wayne Yokoyama) (Stockholm) Premio Regionale Ligure (Genova) Premio Galeno (Milano) Medaglia “Cristoforo Colombo” per Meriti Scientifici (Genova) Direzione Scientifica 83 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 2004 Premio quale “Eminente Studioso italiano” Università di Genova (highly cited scientist, ISI) (Genova) 2006 Premio “Guido Venosta” (FIRC/AIRC) (Roma) Academia Europaea Memberships su invito: 2000 European Molecular Biology Organization (EMBO) 2003 Gruppo 2003 (highly cited scientists) 2003 Accademia dei Lincei 2009 2006 Commendatore della Repubblica per alti meriti scientifici (Roma) Onorificienze Pubblicazioni Internaz. in extenso 529 “Impact factor” Totale Oltre 3.200 Oltre 35.000 (è nell’elenco degli “Highly Cited Scientists” N° totale di citazioni secondo ISI) bibliografiche 96 (ISI, web of knowledge) – 100 (Google Scholar) h-index totale 79 (ISI web of knowledge) h-index (riferito a pubbl. dopo il 1990) Il Prof. Lorenzo Moretta, Professore Ordinario di Patologia Generale e di Fisiopatologia presso l’Università di Genova. Il Prof. Moretta ha compiuto studi che vengono ritenuti fondamentali in Immunologia. Sua é stata la prima definizione delle sottopopolazioni di linfociti T nell’uomo. Questi studi hanno fornito la base per la comprensione di malattie che coinvolgono il sistema immunitario quali immunodeficienze e malattie autoimmuni. La pubblicazione relativa é stata identificata come "Citation Classic" dai Current Contents Life Science (vol.28, n.50, 16 dicembre 1985) essendo stata citata oltre 1300 volte in un periodo di soli 7 anni. Il Prof. Moretta é Autore di 529 pubblicazioni in extenso su riviste e libri internazionali di notevole prestigio ed é stato in assoluto il ricercatore italiano più citato nella letteratura scientifica in un periodo di 10 anni (come riportato dalla rivista "THE SCIENTIST", Current Contents, February 19, 1990). Ad oggi, il numero di citazioni bibliografiche totali riferite alle sue pubblicazioni sono oltre 35000. Il Prof. Moretta risulta tra gli “highly Cited Scientists” dell’ISI, lista di cui fa parte un numero limitato di ricercatori italiani. Il suo h-index è 79 limitatamente alle pubblicazioni dal 1990 ad oggi (www.isiknowledge.com). L’h-index riferito a tutte le pubblicazioni è 96 secondo ISI e 100 secondo Google Scholar. Questi dati rappresentano un importante indicatore di come le ricerche compiute dal Prof. Moretta e dai suoi collaboratori abbiano un notevole impatto sulla ricerca biomedica internazionale. Il Prof. Moretta é membro dell’Editorial Board delle seguenti riviste internazionali: Trends in Immunology (Immunology Today), European Journal of Immunology, International Immunology, Immunology Letters, Human Immunology, European Journal of Inflammation. E’ stato eletto membro di due Accademie esclusive: “Academia Europaea” (dal 2000) e Accademia dei Lincei (dal 2009). E’ membro dell’EMBO dal 2003. Il Prof. Moretta é abitualmente invitato ai principali Meeting Internazionali (e nazionali) di Immunologia in qualità di speaker e/o chairman di Simposi e sessioni plenarie. E’ inoltre invitato annualmente a proporre “nominations” per il premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia e per altri premi internazionali di grande prestigio. Il gruppo di ricerca diretto dal Prof. Moretta svolge ricerche di base e applicate all’immunologia dei tumori. Le ricerche sono principalmente focalizzate sui linfociti T e sui linfociti NK dell'uomo. Un contributo fondamentale del laboratorio diretto dal Prof. Moretta in stretta collaborazione con il Laboratorio diretto dal Prof. Alessandro Moretta, Professore Ordinario di Istologia presso 84 Direzione Scientifica Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 l’Università di Genova, é rappresentato dalla definizione dei meccanismi alla base della funzione NK (uccisione di cellule tumorali) con la scoperta di una serie di nuovi recettori inibitori specifici per molecole HLA di classe I (denominati KIR) e dei recettori responsabili dell’attivazione delle cellule NK e dell’induzione dei processi di uccisione delle cellule tumorali. I geni che codificano per questi recettori sono stati clonati nel laboratorio del Prof. Moretta. Nel complesso oltre 15 nuove molecole recettoriali sono state identificate e clonate dal gruppo del Prof. Moretta. Uno di questi nuovi recettori chiamato p75 si é dimostrato in grado di inibire la proliferazione e di indurre morte di cellule leucemiche mieloidi. Sono evidenti le possibili applicazioni di questi risultati alla terapia di leucemie mieloidi refrattarie alla chemioterapia. Le conoscenze acquisite dal Prof. Moretta sulle cellule NK e sui loro recettori sono alla base di importanti risultati nella terapia delle leucemie acute ad alto rischio basati sull’identificazione di mismatches tra recettori KIR delle cellule NK del donatore e alleli HLA di classe I del paziente (tipicamente, nel trapianto aploidentico da genitore). In genere, le scoperte compiute dal Prof. Moretta e dai suoi collaboratori hanno avuto un notevole impatto nella ricerca biomedica anche per le possibili applicazioni all’immunoterapia dei tumori solidi e delle leucemie e alle immunodeficienze e hanno valso al Prof. Moretta premi e riconoscimenti internazionali di notevole prestigio (vedi elenco nella tabella). STAFF Segreteria Direttore Scientifico Cinzia Miriello (Università) [email protected] Roberta Fossati [email protected] Stefano Canu [email protected] Cura le attività amministrative inerenti le Ricerche del Direttore Scientifico e le attività di Editor e/o di Referee per varie Riviste Internazionali svolte dal Direttore Scientifico. Inoltre coordina le attività editoriali legate alla Rivista Gaslini. Segreteria Scientifica Laura Diamanti [email protected] Provvede alla raccolta delle pubblicazioni, all’aggiornamento del data base degli Autori e alla rendicontazione della produttività scientifica (monitoraggio IF). Segreteria Amministrativa Patrizia Fabrizi [email protected] Maria Gabriella Marinari [email protected], Giuseppina Fabbri [email protected], Giorgio Sangalli [email protected], Anna Cesarini [email protected] Alessandra Della Rovere [email protected] Vincenza Nalbone [email protected] Sovraintende alla gestione delle rendicontazione economiche dei finanziamenti relativi i progetti di ricerca, del personale strutturato e non strutturato preposto allo svolgimento dell’attività di ricerca scientifica corrente e finalizzata; predispone gli schemi degli atti deliberativi necessari al fine di dare concreta attuazione all’attività di ricerca. Predispone gli atti amministrativi per la gestione missioni in Italia e all’estero del personale dell’Istituto. Segreteria attività culturali Scuola Internazionale di Scienze Pediatriche (SISP) - Segreteria attività culturali Maria Caterina Cogorno, Claudia Olcese, Manuela Aloe [email protected] Direzione Scientifica 85 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 Provvede all’organizzazione dei meeting scientifici promossi dall’Istituto, allo sviluppo dei corsi svolti nell’ambito della SISP; concorre al coordinamento dei programmi di Educazione Continua in Medicina. Sezione Grafica Anna Cesarini [email protected] Realizza elaborazioni di fotografie e stampati da inserire nelle presentazione di relazioni scientifiche per relatori a congressi internazionali e nazionali. Predispone ed elabora immagini e tabelle per pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali e nazionali. Composizione e revisione tipografica della Relazione Clinico Scientifica Annuale. Elaborazione grafico-contabile delle rendicontazione intermedie e finali dei progetti di ricerche correnti e finalizzate, ministeriali e regionali e di Enti vari per l’erogazione dei relativi fondi. Gestisce i vari indirizzari per l’inoltro della corrispondenza della Direzione Scientifica. Laboratorio Fotografico e di Videoregistrazione Franco Prefumo [email protected] Raffaella Camusso, Luca Tedeschi [email protected] Provvede alla documentazione iconografica della casistica e sviluppa audiovisivi per divulgazione scientifica. Biblioteca Angela Carbonaro, Orietta Poggi [email protected] Nel 2008 la biblioteca scientifica ha ancora ampliato ed ottimizzato il proprio posseduto con il servizio Bibliosan, di cui la struttura fa parte operativamente dal 2004, aggiungendo altri pacchetti di riviste elettroniche, la banca dati Cochrane Library che fornisce revisioni sistematiche in ambito clinico e il software Clas per l’accesso a tutte le risorse Bibliosan dall’esterno del proprio istituto con una sola password. Quest’anno, visto l’incremento del proprio patrimonio, il servizio di document delivery per il personale interno ha lavorato soprattutto per reperire annate vecchie di periodici non disponibili in biblioteca, mentre sono ulteriormente aumentate le richieste relative alle nostre risorse da parte delle biblioteche del circuito Nilde o che hanno accesso al Catalogo Nazionale Periodici (ACNP) con oltre 2200 spedizioni di materiale bibliografico. Il personale della Biblioteca si occupa inoltre della formazione e informazione degli utenti per il migliore utilizzo delle risorse disponibili. Traduzioni e Consulenza Linguistica Anna Capurro [email protected] Si occupa della traduzione, redazione e revisione linguistica in lingua straniera (inglese e francese) di articoli scientifici, progetti di ricerca, comunicazioni a congressi, contratti e convenzioni, accordi di collaborazione, curricula, linee guida e protocolli clinici, relazioni cliniche e di dimissione, consensi informati, corrispondenza, modulistica e materiale informativo per tutto l'Istituto. Si occupa della traduzione in lingua inglese del consuntivo annuale dell’attività di ricerca scientifica dell’Istituto e della versione in lingua italiana della relazione annuale della site visit presso l’Istituto del Comitato Scientifico Internazionale. Provvede all’istruzione e lo sviluppo della procedura amministrativa comprensiva della predisposizione di provvedimenti per il rimborso delle spese sostenute dagli autori di pubblicazioni scientifiche appartenenti all’Istituto. Svolge attività di interpretariato nell’accoglienza di ospiti stranieri presso l’Istituto. Si occupa della traduzione di documentazione relativa all’accreditamento dell’Istituto da parte di organismo internazionale (JCI) e svolge attività di interpretariato nell’accoglienza dei membri di tale organismo durante le visite periodiche di questi ultimi all’Istituto. Relazioni Scientifiche e Brevetti Rosa Bellomo [email protected] Mantentiene i rapporti tra la Direzione Scientifica e il Ministero della Salute, la Regione Liguria ed altri Enti o Istituzioni pubbliche e private Nazionali che finanziano la ricerca. Assiste il Direttore 86 Direzione Scientifica Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 Scientifico e i Ricercatori dell’Istituto Giannina Gaslini alla progettazione, gestione e rendicontazione scientifica della Ricerca Finalizzata . Cura la presentazione al Ministero della Salute delle attività delle ricerche scientifiche istituzionali e delle attività inerenti il Technology Transfer, significative ai fini dell'acquisizione dei finanziamenti Ricerca Corrente. Garantisce i necessari collegamenti interni tra questa Direzione e i Dipartimenti, Unità Operative, comitati o gruppi di lavoro per mantenere un flusso continuo e coerente di informazioni e dati inerenti le attività scientifiche dell’Istituto Giannina Gaslini. Coordina la redazione annuale della Relazione Clinico Scientifica Supporta per conto della Direzione Scientifica i Laboratori Scientifici nella gestione delle attività tecnico-organizzative correlate alla ricerca scientifica. Relazioni Internazionali Thomas Wiley [email protected] Si propone quale servizio di supporto per i ricercatori dell’Istituto per il reperimento di informazioni e documentazioni relative ai programmi di ricerca promossi da enti ed agenzie internazionali (quali la Commissione Europea, l’European Science Foundation, la NATO Science Program), nonché per la preparazione, gestione e rendicontazione dei progetti svolti. Inoltre fornisce consulenza per opportunità offerte da enti nazionali o internazionali in merito a borse di studio, soggiorni all'estero o a stranieri intenzionati a recarsi in Italia. Ufficio Sperimentazioni Cliniche Applicate alla Pediatria (USCP) Ornella Della Casa Alberighi [email protected] Gli obiettivi dell'USCP sono: Fornire un servizio altamente qualificato volto a supportare la preparazione e gestione di proposte di ricerca clinica e di piani di sviluppo clinico di farmaci e di farmacovigilanza applicati alla Pediatria. Progettare e condurre studi clinici collaborativi in Pediatria (da studi di Fase 1 a studi di Fase 4 farmacovigilanza), con reti specialistiche di Istituti Pediatrici di eccellenza, con istituzioni nazionali (Istituto Superiore di Sanità) ed internazionali (Comunità Europea, Orphanet), con enti regolatori (EMEA ed FDA, AIFA) ed aziende farmaceutiche nazionali ed internazionali. Svolgere specifiche attività di formazione continua del personale sanitario che effettua la sperimentazione clinica in Pediatria. Direzione Scientifica 87 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 Servizio di Epidemiologia e Biostatistica Servizio Aggregato alla Direzione Scientifica DIRIGENTE RESPONSABILE Riccardo Haupt tel: +39 010.5636.301 / 423 fax: +39 010.8981116 e-mail [email protected] STAFF Maria Grazia Calevo Angela Pistorio AREE DI ECCELLENZA Centro dati: preparazione modulistica, costruzione e aggiornamento banche dati computerizzate; data entry e controllo di qualità. Registro Nazionale Neuroblastoma. Data management e analisi statistiche. Supporto metodologico per la preparazione di protocolli di ricerca e per la gestione di studi clinici ed epidemiologici; Calcolo della numerosità campionaria. Applicazione di tecniche di analisi bi e multivariata per lidentificazione di fattori di rischio per determinati outcome clinici. Applicazione di modelli matematici per analisi statistiche inerenti protocolli di ricerca genetica per lo studio di correlazioni genotipo-fenotipo. Applicazioni di tecniche di analisi descrittiva multivariata (analisi componenti principali, analisi corrispondenze multiple e analisi di correlazione canonica, ecc.) per l’identificazione e la validazione di criteri classificativi in reumatologia pediatrica. PRINCIPALI COLLABORAZIONI Clinica Pediatrica dellUniversità di Milano-Bicocca: Registro nazionale dei pazienti fuori terapia (ROT); Centro interuniversitario lombardo per lelaborazione elettronica (CILEA). Creazione data base relazionale PPOA (Person Prevention Oriented Approach); per il follow-up di soggetti guariti da tumore pediatrico; Istituto di elettronica e Ingegneria dellInformazione CNR Genova: Applicazione di curve ROC per lanalisi di profili di espressione genica da dati di microarray; International Agency for Cancer Research (IARC) per lo studio di correlazione tra esposizione a radiazioni ionizzanti in età pediatrica e rischio di tumore al seno in età adulta; Tutti i punti Nascita e i Centri Otorinolaringoiatria Liguri: Progetto di Screening della Sordità Neonatale Regionale (Progetto STERN). RegistroRegionale delle ipoacusie congenite neonatali. RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto 88 Riccardo Haupt Epidemiologia Clinica del Neuroblastoma Il Neuroblastoma è il tumore maligno solido extracranico più frequente e il quarto tumore più frequente in età pediatrica dopo le leucemie, i tumori del S. nervoso centrale e i linfomi. Direzione Scientifica Istituto Giannina Gaslini Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Relazione Clinico-Scientifica 2009 Questo tumore è “enigmatico” per le notevoli differenze di comportamento in base all’età e allo stadio. Finora, non ci sono spiegazioni sufficientemente soddisfacenti per spiegare questa particolare eterogeneità di comportamento. Al Gaslini è gestito e mantenuto il Registro Italiano Neuroblastoma (RINB) nel quale sono raccolti dati su tutti i pazienti con questa malattia diagnosticati e curati presso i centri dell’ Associazione Italiana di Oncologia ed Ematologia Pediatrica (AIEOP). La notevole quantità di dati disponibile permette di effettuare studi specifici per analizzare correlazioni tra differenti fattori di rischio e la prognosi del neuroblastoma in particolari sottoinsiemi di pazienti. Verranno applicati metodi standard di epidemiologia per l’analisi dei vari fattori di rischio. Ove fattibile, il ruolo combinato dei vari fattori verrà analizzato sia con analisi uni che multi-variate. Per l’analisi della sopravvivenza verrà utilizzato il metodo di Kaplan-Meier e il log-rank test verrà utilizzato per valutare eventuali differenze tra gruppi. Il modello di Cox e le sue varianti verranno applicati, per valutare l’effetto combinato dei fattori prognostici. Angela Pistorio Metodologie statistiche per lo sviluppo e la validazione di strumenti di misura in campo biomedico. Lo sviluppo e la validazione di strumenti di misura comportano la necessità di un procedimento articolato in varie tappe: 1) l’ideazione 2) l’analisi dei diversi aspetti della validità (content, face, e criterion validity); 3) la valutazione della attendibilità (reliability): riproducibilità entro- e tra osservatori e consistenza interna; 4) l’analisi della capacità discriminante; 5) e la valutazione della capacità di rispondere al cambiamento (responsiveness). In reumatologia la necessità di seguire questo procedimento (OMERACT filter) è stata ribadita da Bellamy N. J Rheumatol 1999;26:948-50. Questo processo implica l’applicazione di metodologie statistiche complesse (es. analisi fattoriale) e l’uso di indicatori (SRM, ES, indice di Guyatt) (Liang MH. J Rheumatol 1995;22:1191-2), la cui interpretazione risulta per alcuni aspetti controversa (Beaton DE, et al. J Clin Epidemiol 1997;50:79-93). Lo scopo è dunque quello di approfondire la metodologia e di applicarla in campo reumatologico. Verranno approfonditi aspetti metodologici relativi alle tecniche di analisi descrittiva multivariata (MCA, analisi fattoriale) che costituiscono la base dell’analisi della dimensionalità degli strumenti di misura. Tali tecniche verranno applicate per la valutazione di: 1) scale di gravità della malattia, 2) scale di valutazione del danno funzionale in reumatologia e 3) questionari di qualità della vita. Per la valutazione della riproducibilità entro- e tra osservatore verranno applicati il coefficiente k di Cohen (misure qualitative) e l’ICC e il metodo grafico di Bland e Altman (misure quantitative); per la consistenza interna verrà utilizzato il coefficiente alfa di Cronbach e valutati indicatori alternativi di uso meno comune in campo biomedico. Verranno approfonditi alcuni aspetti relativi all’applicazione e interpretazione dei vari indicatori di responsiveness (SMR, Effect Size e Indice di Guyatt), tramite il loro utilizzo in campo reumatologico su ampie casistiche di dati. Direzione Scientifica 89 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 REZIONE SANITARIA DIREZIONE SANITARIA DIRETTORE Silvio Del Buono Telefono 010 5636673 Fax 0103761017 e-mail [email protected] STAFF Maria Beatrice Chiozza Antonella Ciucci Antonio Grieco Gianni Macrina Laura Massone Segreteria Direzione Sanitaria Claudia Costa Tel. 0105636258-0105636253-0105636518 Fax 0103761017 E-mail [email protected] PRINCIPALE ATTIVITÀ SVOLTA La Direzione Sanitaria svolge attivitè di guida strategica per i servizi sanitari, a fini tecnicoorganizzativi ed igienico sanitari.L’attività di indirizzo e coordinamento, di supporto e verifica nei confronti dei responsabili dei servizi sanitari pone quale obiettivo quello di integrazione dei differenti settori al fine di produrre la migliore risposta possibile alla richiesta sanitaria. Nell’ambito del Governo Clinico promuove, in collaborazione con le diverse aree, nuove modalità organizzative tese al raggiungimento degli obbiettivi stabiliti in campo clinico-assistenziale e favorisce il miglioramento continuo della qualità dei servizi e la salvaguardia degli standard di assistenza quale contesto facilitante “l’eccellenza”delle prestazioni. Il Direttore Sanitario effettua valutazioni di adeguatezza delle risorse rispetto ai piani di attività previsti dalla pianificazione aziendale, collaborando in questo modo alla definizione del budget. Definisce, in sinergia con le altre competenze aziendali la programmazione ed il raggiungimento dei progetti relativi agli aspetti della sicurezza e della prevenzione in ambito sanitario. Opera perchè venga assicurata, in collaborazione con la Direzione Amministrativa, la predisposizione del piano degli interventi edilizi e delle attrezzature. Il Direttore Sanitario esprime pareri sulle progettazioni edilizie dell’Azienda in merito agli aspetti igienico-sanitari. Favorisce l’elaborazione di idonei programmi di formazione e aggiornamento continuo per il personale sanitario. Supporta il Direttore Generale nelle problematiche, a valenza sanitaria, che vedano coinvolte Istituzioni, parti sociali, associazioni di volontariato ed Enti Locali. Il Direttore Sanitario è inoltre Membro del Consiglio di Amministrazione Membro del Comitato Tecnico Scientifico Membro del Comitato di Budget Membro Comitato Etico Membro Comitato di garanzia Ospedale Sicuro Presidente Comitato Buon Uso del Sangue Presidente Comitato Buon Uso del Farmaco 90 Direzione Sanitaria Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 Coordinatore del Comitato per il Controllo Infezioni Ospedaliere Coordinatore Commissione HACCP Membro della Commissione Regionale per l’Emergenza Sanitaria Referente per i lavori del Comitato Provinciale per l’Emergenza Il Direttore Sanitario si avvale inoltre dell’attività di : • Servizio Socio Sanitario • Ufficio documentazioni cliniche • Sterilizzazione Centrale • Controllo Infezioni Ospedaliere • Settore ambiente • Ufficio Medico Competente • Servizio di Dietologia –Dott. P. Fiore • Dipartimento dei Servizi Assistenziali (Area Infermieristica) - Dott.ssa M.L. Sperlinga • Dipartimenti Assistenziali • Unità Operativa Farmacia- Dott.ssa R. Rossi RICERCHE IN CORSO 2010 In collaborazione con Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Ubaldo Rosati Percorso di miglioramento per la sicurezza dei pazienti in un Ospedale di alta complessità La ricerca ha lo scopo di supportare un percorso di miglioramento all’interno dell’Ospedale avendo quale riferimento gli standard Joint Commission International. Il progetto si propone di coinvolgere sui temi della sicurezza tutto il personale dell’Istituto interfacciandosi prioritariamente e coinvolgendo direttamente i Referenti della Qualità di tutte le Unità Operative dell’Istituto. I Referenti per la Qualità rappresenteranno il nucleo di “facilitatori” aziendali per la divulgazione, applicazione della metodologia e sviluppo del processo di cambiamento. Le aree tematiche prese in esame riguardano prioritariamente: - Uso Sicuro dei Farmaci ad alto rischio - Percorso dei pazienti ad alto rischio: accesso alla terapie intensive e sub intensive - Percorso di sala operatoria - Modalità per la corretta tenuta della documentazione sanitaria - Uso Sicuro dei Farmaci: prescrizione, preparazione e somministrazione - Percorso dei pazienti ad alto rischio: accesso in urgenza/emergenza - Il controllo delle infezioni correlate alle pratiche assistenziali - Tutela dei diritti dei pazienti ed educazione del nucleo famigliare - Gestione della ferita chirurgica e del catetere venoso centrale Direzione Sanitaria 91 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 Servizio Socio Sanitario ATTIVITÀ DEL SERVIZIO SOCIO SANITARIO Le assistenti sanitarie e sociali presenti nel Servizio Socio Sanitario si occupano di: • denunce di nascita; • collaborazione con i servizi sanitari, le ASL e i Distretti sociali; • interventi di educazione sanitaria rivolti ai pazienti e ai loro familiari; • interventi di sostegno e mediazione culturale per i cittadini stranieri; • collaborazione con le Associazioni di volontariato presenti in Istituto; • segnalazioni all'autorità giudiziaria competente di minori a rischio su proposta dei sanitari del reparto o del servizio di Pronto Soccorso. 92 Direzione Sanitaria Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 Servizio di Dietologia e Nutrizione Clinica RESPONSABILE Paolo Fiore Edificio: n. 10 - piano N° 3 e-mail: [email protected] - [email protected] Telefono: 010 5636 671 (responsabile) - 517 (dietiste) STAFF Patrizia Comandini Serena Fierro Maria Pia Marino Dietista Responsabile Lactarium Nicoletta Nobili Sandra Santoni Silvia Storace Dietista Coordinatrice ORGANIZZAZIONE E ATTIVITÀ Il Servizio di Dietologia dell'Istituto Giannina Gaslini è una struttura finalizzata al mantenimento o al raggiungimento di un adeguato stato di nutrizione dei pazienti attraverso interventi preventivi, diagnostici e, soprattutto, terapeutici. L'intervento è rivolto sia a pazienti ricoverati in regime ordinario o di Day Hospital presso tutte le Unità Operative dell'Istituto, sia a pazienti esterni ambulatoriali, in tutti i settori della nutrizione del periodo evolutivo a tre livelli specifici: 1. Preventivo: mediante indicazioni dietetiche e consigli di educazione alimentare per il mantenimento di un adeguato stato nutrizionale atto a prevenire l'insorgere di quadri clinici strettamente correlati al comportamento e alle abitudini alimentari come, ad esempio: la malnutrizione in eccesso od obesità o le dislipidemie (ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia) oppure la malnutrizione per difetto (magrezze) 2. Diagnostico: mediante valutazione degli apporti alimentari, valutazione dello stato nutrizionale con metodologia antropometrica, biochimico-nutrizionale (in collaborazione con il Laboratorio Generale di Analisi Chimico-Cliniche e Microbiologia), valutazione della spesa energetica a riposo (metabolismo basale) con calorimetria indiretta 3. Terapeutico: in collaborazione con i sanitari di tutte le Unità Operative, mediante indicazioni o prescrizioni dietetiche specifiche e individualizzate oppure tramite un intervento di nutrizione artificiale Il Servizio di Dietologia, struttura aggregata alla Direzione Sanitaria, è costituito da uno medico specialista responsabile e da sei dietiste con completa esperienza nel campo della nutrizione pediatrica Direzione Sanitaria 93 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 Dipartimento dei Servizi Assistenziali RESPONSABILE Maria Lucia Sperlinga e-mail: [email protected] Telefono 010 5636 229.499 PRINCIPALE ATTIVITÀ SVOLTA Il Dipartimento è orientato fondamentalmente allo sviluppo organizzativo e professionale. Opera in sinergia con le altre Direzioni di Istituto per il raggiungimento della "Mission Aziendale". Collabora con i diversi sistemi organizzativi e professionali interni all'Azienda in ottica multidisciplinare. OBIETTIVI Propone linee operative e criteri per assicurare un impiego razionale della risorsa umana. Il Dipartimento partecipa: • • • • • • • • alla definizione degli obiettivi Aziendali/Dipartimentali ed alla loro realizzazione; alla definizione delle dotazioni organiche Aziendali, per i profili professionali rappresentati; provvede alle assegnazioni di personale; al reclutamento/selezione del personale infermieristico e di supporto; alla realizzazione di progetti di ricerca multidisciplinari; alla definizione di iniziative Aziendali inerenti l'accreditamento e la qualità e collabora alla realizzazione delle stesse; alla definizione del "Sistema Aziendale per la valutazione del personale", in particolare per il personale dei profili afferenti; alla realizzazione di interventi finalizzati alla prevenzione delle infezioni ospedaliere. Inoltre: • • 94 promuove, progetta e realizza, attraverso meccanismi operativi e criteri definiti, l'organizzazione la gestione decentrata delle risorse umane assegnata alle A.A.D., comprensiva della mobilità d'urgenza; formula proposte di aggiornamento e formazione del personale; Direzione Sanitaria Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 FARMACIA FARMACIA DIRETTORE Rossella Rossi telefono: 010 5636 257 e-mail:[email protected] STAFF Paola Barabino: I.P. Centralizzazione Farmaci Antiblastici Tullia Emanueli: I.A.S. Farmacia Clinica Eleonora Panetta: I.A.S. Galenica Clinica Referente assicurazione qualità: Paola Barabino telefono: 010 5636 412 ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA • • • • • • • • • • • • • Formulazione, allestimento e approvvigionamento di farmaci, galenici, magistrali e officinali, di soluzioni disinfettanti, di reattivi per laboratorio, di preparazioni pediatriche orfane non reperibili in commercio, preparazione di monodosi per uso pediatrico e neonatale Centralizzazione dell’allestimento di chemioterapici antiblastici Attività di Farmacosorveglianza, coordinamento delle segnalazioni avverse da farmaci e dispositivi medici per l’Osservatorio del Ministero della Salute Responsabilità della Segreteria Scientifica del Comitato Etico dell’Istituto Partecipazione attiva ai progetti del Comitato Infezioni Ospedaliero Gestione delle prescrizioni off- label Gestione dei farmaci in Sperimentazione clinica e allestimento delle terapie in doppio cieco Attività monitoraggio per sperimentazioni cliniche no profit Documentazione e informazione sul farmaco rivolto al personale sanitario ed a utenza esterna Monitoraggio quali- quantitativo dei tetti di radioattività per l’attività di assistenza e di ricerca dei laboratori Mantenimento della Certificazione ISO 9001 per tutte le attività della Farmacia e secondo Joint Commission per quanto riguarda la gestione del farmaco Distribuzione Diretta di farmaci ad alta criticità assistenziale e ad alto costo Direzione Sanitaria 95 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 PRINCIPALI COLLABORAZIONI - Università degli Studi di Genova ed Università degli Studi di Torino, Milano e Pisa per l’attività di tirocinio pratico professionale per laureati in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, laureandi in Farmacia e specializzandi in Farmacia Ospedaliera. AIFA/Ministero della Salute per l’Osservatorio Nazionale sulle Sperimentazioni Cliniche. AIFA/Ministero della Salute per la Rete Nazionale di Farmacovigilanza. Istituto Superiore di Sanità per il monitoraggio delle reazioni avverse da farmaci che hanno comportato un ricovero ospedaliero Regione Liguria per la gestione dei flussi della farmaceutica Regione Liguria come membro rappresentante dei Farmacisti Ospedalieri per la Commissione sull’Appropriatezza Terapeutica Scuola Professionale “Lorenza Gaslini”- per corsi di formazione rivolti a personale sanitario medico e non medico” - RICERCHE 2010 - Progetto di “Farmacosorveglianza sulla sicurezza dell’uso dei farmaci in pediatria” in collaborazione con il reparto di Pronto Soccorso dell’Istituto con il coordinamento dell’Istituto Superiore di Sanità. Progetto di Farmacosorveglianza sulle reazioni avverse nell’ambito di progetti Regionali e della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera. Progetto sulla Teratogenicità da Farmaci in collaborazione con il Laboratorio di Genetica Molecolare dell’Istituto G. Gaslini. - 96 Direzione Sanitaria Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 DIPARTIMENTO CARDIOVASCOLARE Dott. Lucio Zannini CARDIOCHIRURGIA E CHIRURGIA VASCOLARE DIRETTORE Lucio Zannini 010- 5636378 e-mail: [email protected] STAFF Cardiochirurgia Italo Borini : I.A.S. Chirurgia degli anelli vascolari Giuseppe Cervo Giuseppe Panizzon Referente assicurazione qualità: Alfredo Virgone telefono: 010 5636343 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Lauralba Di Sabato telefono: 010-5636444-449 fax: [email protected] U.O.S Anestesia e Terapia Intensiva Cardiologica Incarico Struttura Semplice: Franco Lerzo Anna Maria Carleo Laura Ressia Alfredo Virgone U.O.S Chirurgia Vascolare Incarico Struttura Semplice: Pietro Dalmonte Dirigenti Sanitari: Nadia Vercellino U.O.S Reparto Degenza Dipartimentale Incarico Struttura Semplice: Alessandro Rimini Dipartimento Cardiovascolare 97 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 telefono: 010 5636434-335 7593923 e-mail: [email protected] Dirigenti Sanitari: Monica Pelegrini Margherita Serafino Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Gabriella Magioncalda telefono 010-5636434 e-mail: [email protected] ATTIVITÀ’ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA L’U.O.C. di Cardiochirurgia e Chirurgia Vascolare, all’interno del Dipartimento Cardiovascolare, si occupa della diagnosi e della cura dei bambini con cardiopatie congenite o acquisite in età pediatrica. Svolge interventi al cuore e corregge le malformazioni vascolari dei bambini, siano esse congenite o acquisite, svolge ricerca clinica su vari aspetti della circolazione extracorporea e della protezione miocardica. La circolazione extracorporea è un sistema che permette di intervenire a cuore aperto mantenendo la circolazione sanguigna e l’ossigenazione del sangue. L’U.O.S. di Chirurgia vascolare: si avvale di una struttura multidisciplinare che consente di affrontare in maniera globale tutte le problematiche diagnostiche e terapeutiche relative ad emangiomi, e malformazioni vascolari e linfatiche complesse. L’U.O.S. di Anestesia e Terapia Intensiva Cardiologica si occupa della guardia dipartimentale, dell’assistenza pre- post operatoria in terapia intensiva, della gestione della circolazione extracorporea e della ricerca clinica e sperimentale relativa ai molteplici aspetti della circolazione extracorporea nelle sue varie applicazioni (cardiochirurgia, ECMO) ed alle varie tecniche di protezione miocardica. Attività chirurgica Gli interventi chirurgici eseguiti dai medici della U.O.C. riguardano il cuore e i vasi sanguigni. Cardiochirurgia: correzione delle cardiopatie congenite complesse nei neonati, in particolare trasposizione dei grossi vasi, ipoplasia del cuore sinistro, truncus arteriosus, anomalie totali dei ritorni venosi polmonari etc. Correzione elettiva precoce (generalmente entro il 1° anno di vita) delle cardiopatie congenite, per limitare i danni successivi e per evitare la ripetizione degli interventi e dello stress familiare. Chirurgia vascolare: approccio terapeutico multidisciplinare degli emangiomi e delle malformazioni vascolari e linfatiche congenite ed acquisite . Trattamento chirurgico precoce (primo anno di vita) degli emangiomi cranio- facciali a rischio funzionale ed esteticamente invalidanti e trattamento ricostruttivo plastico nella chirurgia precoce delle malformazioni vascolari cranio- facciali. PRINCIPALI COLLABORAZIONI Prof. Pascal Vouhé - Hôpital Necker, Parigi: Chirurgia della trasposizione congenitamente corretta dei grossi vasi (doppio Switch); chirurgia dell'aorta (tecnica di Ross); chirurgia dell’atresia polmonare con DIV e MAPCA in epoca neonatale. Prof Gebrine El Khoury – Hopital Universitaire Sant Luc – Bruxelles: Chirurgia ricostruttiva della valvola aortica nella patologia congenita. Holy Family Hospital, Bandra (Bombay India): Programma di sviluppo della cardiochirurgia pediatrica nell’ambito della collaborazione Istituto Gaslini e l’Ospedale indiano. 98 Dipartimento Cardiovascolare Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Franco Lerzo Efficacia del fenoldopam mesilate nel controllo dell’ ischemia splancnica durante circolazione extracorporea nei pazienti pediatrici Durante il CPB alcuni distretti circolatori dell’ organismo, in particolare quello splancnico e renale sono esposti ad un maggiore rischio di ipoperfusione determinando una disfunzione d'organo sino a quadri di insufficienza renale acuta (ARF) postoperatoria. Lavori hanno dimostrato che il meccanismo alla base del danno renale è una insufficiente disponibilità di ossigeno (DO2), che probabilmente innesca una situazione di shock cardiocircolatorio mascherato in cui le richieste metaboliche d'organo vengono supportate da un meccanismo anaerobico, con conseguente acidosi lattica. L’ipotesi dello studio è che l'uso di un farmaco in grado di vasodilatare selettivamente il territorio splancnico (Fenoldopam), possa ridurre il fenomeno di iperlattatemia durante CPB e di conseguenza limitare le complicanze a livello renale. Poiché il Fenoldopam è un farmaco off-label, non registrato per l’uso pediatrico, è stato necessario condurre lo studio secondo una analisi di 2° livello, che controlla l’efficacia del farmaco senza confronto con gruppo di controllo, secondo quanto valutato ed approvato dal Comitato Etico dell’Istituto. Descrizione Obiettivo dell’analisi è valutare se il trattamento con Fenoldopam sia in grado di limitare l'insorgere di acidosi lattica durante CPB in pazienti pediatrici. A scopo preliminare abbiamo registrato il comportamento dei lattati al termine del CPB in un campione consecutivo della nostra popolazione pediatrica. Iperlattatemia (valore del lattato > 2 mMol/L.) si è verificata nel 40-50% circa dei pazienti. Obiettivo primario: valutare l’efficacia del Fenoldopam mesilate (diluito in soluzione fisiologica, 25 ml, al dosaggio di 0.2 γ/Kg/min) nel migliorare la perfusione del distretto splancnico. Il trattamento verrà giudicato efficace se la percentuale di pazienti con iperlattatemia a fine CPB si ridurrà da 40% circa, valore atteso derivato dalla nostra analisi retrospettiva, al 20%. Obiettivi secondari: valutare le variazioni della diuresi oraria durante CPB e durante le prime 6 ore post operatorie ; valutare le variazioni dei lattati plasmatici durante le prime 6 ore postoperatorie. Responsabile Scientifico Titolo Giuseppe Cervo Profilo di espressione genica nello scompenso cardiaco avanzato: identificazione e validazione di nuovi biomarcatori. Lo scompenso cardiaco è una patologia con grande rilevanza nel campo pediatrico e dell’ adulto. Il trattamento degli scompensi cardiaci è basato essenzialmente su criteri clinici e su scarsi indicatori precoci obiettivi, peraltro insufficienti per un accurato timing della terapia. L’identificazione di nuovi biomarcatori dotati di maggiore sensibilità e specificità è essenziale per migliorare il trattamento di questa patologia. L’obiettivo del progetto è di scoprire nuovi biomarcatori partendo dall’analisi del profilo di espressione genica del muscolo cardiaco in pazienti pediatrici affetti da scompenso cardiaco. Con tali informazioni sarà possibile determinare se questi biomarcatori correlano con l’andamento dello Background del progetto Dipartimento Cardiovascolare 99 Istituto Giannina Gaslini Descrizione 100 Relazione Clinico-Scientifica 2009 scompenso cardiaco avanzato nel paziente adulto. La determinazione del profilo di espressione genica rappresenta un approccio nuovo e promettente per l’identificazione di biomarcatori. Questo progetto genererà un’elevata quantità di dati riguardanti potenziali biomarcatori che formeranno la base per la continuazione di questi studi e l’apertura a collaborazioni con altre unità di ricerca. L’obiettivo principale del progetto consiste nell’identificazione di nuovi biomarcatori associati allo scompenso cardiaco grave. Sarà portato a termine tramite la misura dei profili di espressione genica dei campioni di tessuto cardiaco e la definizione di gruppi di geni caratterizzanti lo scompenso cardiaco (“signature”). Questi esperimenti saranno eseguiti su pazienti pediatrici affetti da cardiopatie congenite sottoposti a intervento chirurgico, reclutati dall’U.O. di Chirurgia Cardiovascolare (Gaslini). Eseguita l’analisi in silico, verranno selezionati i geni della “signature” dello scompenso cardiaco potenzialmente presenti nel sangue o nelle urine e quindi che possono essere testati in un’ampia popolazione di pazienti, inclusi gli adulti. L’U.O.Clinica di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare di Genova sarà responsabile del reclutamento dei soggetti adulti. Il Laboratorio di Biologia Molecolare (Gaslini) sarà responsabile della definizione dei profili di espressione genica tramite microarray, della validazione e interpretazione dei risultati. Dipartimento Cardiovascolare Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 CARDIOLOGIA DIRETTORE Maurizio Marasini ff tel.: 010 5636543 STAFF Sara Bondanza Enrico De Caro Pier Francesco Corrieri Alessandro Rimini Margherita Serafino Gianluca Trocchio I.A.S. valutazione funzionale cardiaca. I.P. Diagnosi per immagini delle cardiopatie congenite UOS di Degenza Dipartimentale Referente assicurazione qualità: Alessandro Rimini tel.: 010 5636 434 – 3357593923 e-mail: [email protected] Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Marcella Bosoni tel.: 331 6139316 fax: 010-386804 e-mail : [email protected] ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA All’interno del Dipartimento vengono svolte tutte le più moderne attività di diagnosi e terapia non chirurgica nell’ambito della cardiologia prenatale, neonatale e pediatrica. Vengono inoltre seguiti e trattati i pazienti pediatrici e giovani adulti affetti da cardiopatia congenita operata e non. Queste attività comprendono: • • • • • • • • • Cardiologia prenatale: Diagnosi prenatale precoce (a partire dalla 16° settimana di età gestazionale) delle cardiopatie congenite con ecocardiografia fetale e in casi selezionati mediante Risonanze Magnetica fetale, counseling multidisciplinare (ostetrico/ cardiologico/cardiochirurgico/genetico/pediatrico, psicologico), controllo evolutività della cardiopatia fetale, parto programmato con possibilità di accoglienza gratuita della gestante. Valutazione clinica globale dei bisogni del neonato, del bambino e del giovane adulto affetto sia da patologia cardiaca, sia da patologia vascolare compresa attività di consulenza psicologica e di counseling rivolta sia al paziente pediatrico, sia al nucleo famigliare Cardiologia Funzionale del Neonato Prematuro Attività di Consulenza mbolizzazi Pediatrica comprensiva di esami strumentali specifici a pazienti ematologici, oncologici, nefrologici, metabolici, ortopedici, chirurgici, pneumologici, infettivi, neurologici e embolizzazioni ecc. Ecocardiografia: ecocardiografia mono e bidimensionale, color-Doppler, tissue color Doppler, eco–stress, ecocardiografia funzionale, ecocardiografia transesofagea, ecocardiografia tridimensionale Angio-Risonanza Magnetica e angio-Tomografia Computerizzata Cardiaca in collaborazione con il Servizio di Radiologia Elettrocardiografia, es.Holter ECG, Holter embolizzazioni Prove da sforzo cardiopolmonari: Valutazione funzionale del cardiopatico congenito in storia naturale o operato Dipartimento Cardiovascolare 101 Istituto Giannina Gaslini • • • • • Relazione Clinico-Scientifica 2009 Controlli Pace-maker e ICD Cateterismi cardiaci: cateterismi diagnostici invasivi e test farmacologici per valutare l’efficacia terapeutica in condizioni particolari quali l’ipertensione polmonare; Cateterismi embolizzazioni: procedure embolizzazioni che comprendono valvuloplastiche e angioplastiche polmonari e aortiche; rivascolarizzazione di vasi occlusi e perforazione di valvole polmonari atresiche mediante sonde a radiofrequenza; posizionamento di stents; embolizzazioni mediante “coil o device” di vasi anomali e chiusura di difetti interatriali, difetti interventricolari, dotti arteriosi; Elettrofisiologia: Tilt test; studi elettrofisiologici transesofagei; studi invasivi diagnostici e terapeutici con ablazione di vie anomale e focolai ectopici mediante sonde a radiofrequenza; impianto e sostituzione di pace-maker e ICD. Attività Didattica nell’ambito del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, della Scuola di Specializzazione in Pediatria, della Scuola di Specializzazione in Cardiologia e della Scuola di Scienze Infermieristiche dell’Università degli Studi di Genova. PRINCIPALI COLLABORAZIONI • • • Ospedale Evangelico di Genova; Ospedale Galliera di Genova; Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure RICERCHE IN CORSO 2010 • • • • • 102 Studio del profilo di espressione genica nel tessuto cardiaco durante la circolazione extracorporea e il clampaggio aortico Attivazione delle cellule staminali nei pazienti sottoposti a circolazione extracorporea e clampaggio aortico Profili di espressione genica nello sviluppo dell’insufficienza cardiaca severa. Individuazione e Validazione di nuovi biomarkers. (in collaborazione con U.O. Genetica Molecolare) Caratterizzazione fenotipica della Sindrome di PHACES, che rappresenta attualmente il primo studio italiano. (in collaborazione con l’U.O. Genetica Molecolare) Studio della terapia con Propranololo degli emangiomi infantili a localizzazione facciale. (in collaborazione con l’Hôpital Trousseau di Parigi); in fase di attivazione lo studio multicentrico a gestione del gruppo “Pierre Fabre Dermatologique”. Dipartimento Cardiovascolare Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA PEDIATRICA E SPECIALITA’ CHIRURGICHE Prof. Vincenzo Jasonni CHIRURGIA PEDIATRICA DIRETTORE Vincenzo Jasonni telefono: 010 5636 217 e-mail: [email protected] STAFF Giovanni Maria Bisio Fiorenza Borella Piero Buffa : U.O.S. Chirurgia Oncologica Emanuele Di Rovasenda Biandrate Fabio Faranda Silvio Ferretti Giuseppe Fratino Paolo Magillo Girolamo Mattioli : U.O.S. Chirurgia di Urgenza e Mininvasiva Cinzia Mazzola Alberto Michelazzi : I.A.S. Chirurgia delle Malformazioni Complesse Neonatali Ludovico Muller Alessio Pini Prato Emilio Podestà : U.O.S. Endoscopia e Valutazione Funzionale Urologica Fabio Sanfilippo Pierluigi Scarsi Anna Maria Tamisani Michele Torre Referente assicurazione qualità: Girolamo Mattioli telefono: 010 5636 392 Ludovico Muller telefono: 010 5636288 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Marina Callegari - Degenza (2° piano) telefono: 010 5636 392 Suor Fernanda - Degenza (3° piano) telefono: 010 5636 288 Silvana Tamburini - Blocco Operatorio telefono: 010 5636 238 Dipartimento di Diagnostica per Immagini 103 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 ATTIVITÀ CLINICHE E AREE DI ECCELLENZA • • • • • • • • • • Chirurgia Generale Chirurgia Oncologica Chirurgia con approccio mini-invasivo Chirurgia Toracica Chirurgia Neonatale Urologia Trauma center e chirurgia d’urgenza Chirurgia con approccio mini- invasivo (laparoscopica, toracoscopia, etc) Ricerca clinica e di base sulle malformazioni dell’apparato digerente (reflusso gastroesofageo, atresie, malattia di Hirschsprung, malformazioni anorettali, etc) Attività diagnostica avanzata per lo studio dell’innervazione e della motilità intestinale (biopsie rettali per suzione e laparoscopiche, pH- Impedenzometria, etc) COLLABORAZIONI PRINCIPALI COLLABORAZIONI INTERNAZIONALI - Prem Puri, Our’s Lady Hospital, Dublin, Irlanda - Paul Tam, University of Hong Kong, Cina - Keith Georgeson, University of Alabama, Birmingham, Alabama, USA - Klaas Bax, Chirurgia pediatrica, Università di Utrecht, Olanda - Dick Tibboel, University of Rotterdam, Olanda - Gordon Alexander MacKinlay, Royal Hospital for Sick Children, Edimburgo, UK PRINCIPALI COLLABORAZIONI INTERDIPARTIMENTALI Nefrologia, pneumologia, gastroenterologia, oncologia, pediatria, rianimazione, DEA PRINCIPALI COLLABORAZIONI INTERDISCIPLINARI - Nefrologia (infezioni delle vie urinarie, uropatie ostruttive, malformazioni complesse) - Pneumologia (malattia adenomatoide cistica, sequestro polmonare, enfisema lobare, empiema pleurico, pectus excavatum, sindrome di Poland) - Clinica Pediatrica (ipospadia, criptorchidismo, varicocele, ernia inguinale, fimos) - Centro Spina Bifida (vescica neurologica, regressione caudale, tethered cord) - Emato- oncologia (neuroblastoma, tumore di Wilms, epatoblastoma, sarcomi, linfomi) - Clinica pediatrica ad indirizzo gastroenterologico (Nutrizione artificiale, Disganglionosi Intestinali, malattie infiammatorie croniche, reflusso gastroesofageo) - Ginecologia ed Ostetricia (diagnosi prenatale e counseling per le malformazioni - Congenite) RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto 104 Alessio Pini Prato Caratterizzazione della variabilità fenotipica della malattia di Hirschsprung e ruolo del proto-oncogene RET nell’omeostasi immunitaria e microbica dell’intestino umano e murino La malattia di Hirschsprung (HSCR) è una malattia rara caratterizzata per l’assenza congenita di gangli intramurali del sistema nervosa enterico risultato di anomalie coinvolgenti i neuroblasti derivati dalle creste neurali. L’anomalia innervativa determina occlusione intestinale funzionale a frequente manifestazione neonatale. L’HSCR ha Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche Istituto Giannina Gaslini Descrizione Relazione Clinico-Scientifica 2009 un’incidenza di circa 1 su 5000 nati vivi per un totale di 100-120 neoaffetti ogni anno in Italia. Il background genetico svolge un ruolo determinante nell’eziologia della malattia. Fino al 20% dei pazienti hanno mutazioni del gene RET. Sono stati peraltro identificati almeno altri 8 geni, mutati in meno del 5% dei pazienti. Il trattamento chirurgico mira alla rimozione della porzione di intestino malato al fine di ristabilire una corretta funzione intestinale. La complicanza più severa è l’enterocolite (HAEC) che ha una mortalità di circa il 3% e che si manifesta con una sorta di predisposizione. Come abbiamo potuto recentemente dimostrare, l’HAEC e le anomalie associate rappresentano i principali fattori di rischi per un outcome sfavorevole sia per quel che riguarda la continenza che la qualità della vita. Il progetto mira a definire l’esatta incidenza delle anomalie associate (fenotipo), chiarire l’eziologia ed i fattori di rischio delle HAEC e migliorarne il trattamento. Il progetto è suddiviso in una parte di Ricerca Clinica (U.O Chirurgia pediatrica, Istituto Giannina Gaslini, Genoa) ed una di Ricerca di Base (Istituto Humanitas, Milano; Università degli Studi di Firenze; Laboratorio di Genetica Molecolare, Istituto Gaslini; Portogallo e USA). Ricerca Clinica Raccoglieremo dati demografici ed auxologici e descriveremo le manifestazioni d’esordio, il trattamento e le eventuali complicanze. I pazienti verranno sottoposti ad un inquadramento multidisciplinare che includerà lo screening del sistema nervoso centrale, cardiovascolare, dell’apparato urinario, dell’occhio e dell’udito. La scelta deriva dalla comune derivazione embriologica e dal background genetico. Ricerca di Base: Questa parte del progetto avrà lo scopo di sviluppare dei modelli animali per le HAEC, definire i principali fattori di rischio, la fisiopatologia ed i patogeni coinvolti ed eventualmente migliorare la diagnosi ed il trattamento di questa severa complicanza. Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche 105 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 ANESTESIA E RIANIMAZIONE DIRETTORE Pietro Tuo telefono: 010 5636 448 e-mail: [email protected] STAFF Chiara Balzarini Maricanta Bondi Victoria Bosio Gabriella Bottari Francesca Catani Silvia De Benedetto Brita De Lorenzo Gabriele De Tonetti Mirta Della Rocca Roberta Di Stefano Nicola Massimo Disma Maria Caterina Forcheri Alessia Franceschi Sara Frontalini Alberto Gandolfo : U.O.S. Anestesia e Analgesia Ostetrico-Ginecologica Paola Grasso Claudia Grattarola Patrizia Guido : I.A.S. Anestesia in Cardiologia e Chirurgia Vascolare Sonia Inglese Elisabetta Lampugnani Franco Lerzo : U.O.S Anestesia e Terapia Intensiva Cardiologica Leila Mameli Maria Laura Massone : U.O.S. Terapia del Dolore Giovanni Montobbio : U.O.S. Anestesia in Chirurgia e Specialità Chirurgiche Andrea Moscatelli Laura Nahum : U.O.S. Rianimazione Neonatale e Pediatrica Giancarlo Ottonello : I.A.S. Ventilazione Non Invasiva e Ventilazione Meccanica domiciliare Lara Petrucci Franco Puncuh : I.A.S Assistenza intensiva Postoperatoria Cardiologica Giorgio Salomone Alessandro Simonini Miriam Tumolo : I.A.S. Anestesia nelle specialità Neurologiche e Neurochirurgiche Renato Vallarino : I.A.S. Anestesia in Otorinolaringoiatria e Chirurgia Laringo-Tracheale Maria Enrica Zamorani Referente assicurazione qualità: Giovanni Montobbio telefono: 0105636445 106 Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 e-mail: [email protected] Giancarlo Ottonello telefono: 010 5636440 e-mail: [email protected] Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Marta Costa telefono: 010 5636440 e-mail: [email protected] ATTIVITA’ CLINICHE DI ECCELLENZA L’attività si sviluppa nei seguenti ambiti: e decorso post operatorio • • • • esecuzione visita anestesiologica in regime day-surgery e ricovero ordinario anestesia in Sala Operatoria e decorso post operatorio anestesia/sedazione per procedure in regime di day surgery analgesia del parto assistenza del neonato in Sala Parto e in Sala Operatoria E’ attivo un servizio per la terapia del dolore rivolto ai seguenti ambiti: • dolore postoperatorio • dolore da procedure • dolore nell'urgenza • dolore di qualsiasi origine nei pazienti ricoverati • • Attività formativa rivolta al personaIe, mediante corso aziendale sul riconoscimento del dolore nel paziente pediatrico e principi di trattamento Coordinamento Comitato Ospedale Senza Dolore L'attivita si esplica nell'ambito di otto sale operatorie e due postazioni diagnostiche (TAC e RMN) dotate di attrezzatura necessaria per I'anestesia, e un ambulatorio. Le prestazioni erogate sono Ie seguenti: • Visite anestesiologiche preoperatorie per interventi chirurgici in regime di day-surgery e di ricovero ordinario • Anestesia generaIe nelle seguenti specialita chirurgiche: – Chirurgia generale pediatrica e neonatale – Chirurgia oncologica – Neurochirurgia – Chirurgia Maxillo-faciale e Odontoiatrica – Chirurgia Oculare – Chirurgia in Ortopedia e Traumatologia – Chirurgia Otorinolaringoiatrica • Anestesia loco-regionale: – Epidurale caudale, lombare e toracica – Blocchi periferici single-shot e continui – Anestesia spinale nel neonato – Anestesia spinale nel bambino e adolescente • Anestesia e sedazione per procedure diagnostico-terapeutiche: – Emato-oncologia – Diagnostica per immagini (TAC, RMN) – Endoscopia digestiva e respiratoria Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche 107 Istituto Giannina Gaslini – Relazione Clinico-Scientifica 2009 Biopsie ecoguidate Anestesia e dorso postoperatorio in: • Cardiochirurgia • Chirurgia vascolare • Angiografia • Cateterismo cardiaco diagnostico e intervenzionale • Anestesia/Sedazione per procedure diagnostico terapeutiche regime day-surgery e ricovero ordinario Reparto polivalente neonatale e pediatrico conta 20 posti letto di Terapia Intensiva e 4 posti letto di Terapia Sub Intensiva e si compone delle seguenti attività: • Terapia Intensiva Neonatale: assistenza neonatale in sala parto e assistenza intensiva ai neonati a termine e pretermine con problematiche mediche e chirurgiche • Terapia Intensiva Pediatrica: paziente affetto da patologie critiche acute afferente dall'interno dell’Istituto o proveniente da altri centri o dal territorio • Terapia Intensiva Cardiologica e Cardiochirurgica: assistenza medica e perioperatoria dei bambini affetti da patologie cardiovascolari • Terapia Intensiva Neurologica • Terapia Intensiva Postoperatoria: assistenza ai bambini sottoposti a interventi chirurgici importanti (neurochirurgici, chirurgia toracica, chirurgia addominale maggiore, chirurgia via aeree) • Terapia Intensiva per il Pronto Soccorso DEA • Assistenza pazienti affetti da patologie respiratorie croniche e ventilazione meccanica domiciliare. Team dedicato per la formazione dei genitori per I'assistenza domiciliare al bambino in ventilazione meccanica • Settore isolamento • Terapia subintensiva e ventilazione non invasiva • Terapia Intensiva del Grande Ustionato • Trasporto del paziente critico • Centro HUB regionale per il trattamento con ipotermia del neonato affetto da encefalopatia ipossico-ischemica • Attività formativa sul supporto vitale avanzato in età pediatrica secondo Iinee guida IRC ERCSIN (Corsi EPLS - PALS -NALS) E' previsto iI supporto di una psicologa per Ie problematiche dei bambini e delle famiglie; è favorita la partecipazione dei genitori all'interno della Rianimazione. E' presente a tempo pieno una fisioterapista dedicata ai pazienti ricoverati in Rianimazione PRINCIPALI COLLABORAZIONI • • • • • • • • 108 Department of Anesthesia, Royal Children’s Hospital, Melbourne, Australia Dipartimento di Anestesia, Ospedale Pediatrico Buzzi, Milano Dipartimento materno infantile, Ospedale S. Orsola Malpighi, Università di Bologna UO Anestesia, Ospedali Riuniti Bergamo Formazione del personale dell’ U.O. in ambito ostetrico ginecologico presso l’Ospedale S.Giovanni Calabita Fatebenefratelli di Roma Con U.O. Otorinolaringoiatria, Pneumologia e Chirurgia pediatrica, formazione e organizzazione di un gruppo multidisciplinare dedicato alle patologie delle vie aeree di pertinenza clinica, chirurgica e intensivistica, in collaborazione con Dott. P. Monnier, Ospedale Universitario Losanna European CCHS Nework, coordinato dalla Dott.ssa Ha Trang, Hopital Debrè, Parigi Rete delle terapia intensive pediatriche italiane: survey sulle infezioni e sulla ventilazione meccanica (Gruppo Sispe della Società di anestesia e rianimazione neonatale e pediatrica (SARNePI) Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche Istituto Giannina Gaslini • • • • Relazione Clinico-Scientifica 2009 Approvato progetto ministeriale di ricerca finalizzata: coordinato dal Laboratorio di Genetica Molecolare dell’Istituto G. Gaslini (Dr.ssa Ceccherini) e coinvolgente: Neuroradiologia (Gaslini); Neurologia (Bambin Gesù), Pediatria (Ospedale Sacra Famiglia, Erba, Lecco) Survey nazionale sulla ventilazione meccanica domiciliare (coordinato dal Dott. Fabrizio Racca della Terapia Intensiva le Molinette di Torino) Progetto Joint Commission: (collaborazione con Malattie Muscolari, Centro Fibrosi Cistica, Pronto Soccorso Osservazione, Fisiatria) Pediatric ICU Rady Children’s Hospital – S.Diego – CA - USA RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Nicola Disma Studio randomizzato, controllato, doppio cieco, in fase III, pregabalin vs placebo sul consumo di morfina e intensità del dolore dopo chirurgia per pectus escavatum in età pediatrica Il pectus excavatum è la più frequente malformazione congenita della gabbia toracica. Recentemente la letteratura ha evidenziato il ruolo della “protective premedication”, ovvero l’introduzione in fase preoperatoria di farmaci adiuvanti, che permettono di ottimizzare la gestione del dolore postoperatorio. I derivati della gabapentina, sono al centro dell’attenzione della comunità scientifica, per un possibile ruolo nel trattamento del dolore postoperatorio. Scopo del presente studio è di determinare l’efficacia del pregabalin nel ridurre il consumo di morfina e il dolore acuto dopo chirurgia per correzione di pectus escavatum in età pediatrica. Obiettivi: L’obiettivo primario dello studio è valutare la riduzione del consumo di oppioidi nei pazienti operati di pectus excavatum, nel gruppo trattato con Pregabalin rispetto al gruppo trattato con placebo. Obiettivi secondari sono: la valutazione del dolore postoperatorio a riposo ed evocato (VAS), l’incidenza di effetti collaterali correlati all’uso di oppioidi (nausea, vomito, stipsi, sedazione, depressione respiratoria, cefalea), l’incidenza di effetti collaterali legati alla somministrazione di Pregabalin, il timing della mobilizzazione del paziente e la compliance alla fisiokinesiterapia, l’ incidenza di dolore residuo a due settimane. Popolazione in studio: 40 pazienti, di età maggiore o uguale a 11 anni, programmati per chirurgia di correzione di pectus escavatum (sec Nuss). Criteri di esclusione sono l’uso cronico di antidolorifici, grave malattia epatica o renale, anamnesi positiva per abuso di alcol o droghe, impossibilità all’applicazione del protocollo completo di analgesia previsto per tale intervento. Disegno: Trial prospettico in fase II, randomizzato, controllato, doppio cieco, di superiorità. Gruppi di trattamento: Ai pazienti nel gruppo Pregabalin sarà somministrata una capsula da 150 mg per os un’ora prima e 12 ore l’intervento chirurgico. Ai pazienti nel gruppo Placebo varrà somministrata una capsula di uguale formato e colore del Pregabalin un’ora prima e 12 ore dopo intervento chirurgico. I pazienti di entrambi i gruppi di studio riceveranno un trattamento del dolore postoperatorio (DPO) con epidurale toracica continua e PCA di morfina. Outcome Principale: Consumo di morfina nelle 72 ore post-intervento, scala VAS per la valutazione del dolore, incidenza di effetti collaterali legati all’uso di oppioidi e di Pregabalin. Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche 109 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 NEUROCHIRURGIA DIRETTORE Armando Cama telefono: 010 5636 320 e-mail: [email protected] STAFF Pierluigi Bruschettini Valeria Capra : I.P. Genetica Clinica in merito alle malformazioni e tumori del Sistema Nervoso Centrale Alessandro Consales : I.P. Chirurgia dell’Epilessia Maria Luisa Garrè : U.O.S. Neuro-Oncologia Claudia Milanaccio Marco Pavanello : Sistema Nervoso Centrale - Neurotraumatologia Gianluca Piatelli : I.A.S. Chirurgia delle patologie del midollo spinale Giuseppe Marcello Ravegnani : I.A.S. Neuro endoscopia stereotassica e neurochirurgia funzionale Referente assicurazione qualità: Alessandro Consales telefono: 010 5636604 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Rossella Conforti - Sala Operatoria telefono: 010 5636239-231 Maura Gazzo - Degenza telefono: 010 5636313 ATTIVITÀ CLINICHE E AREE DI ECCELLENZA La neurochirurgia pediatrica ha il compito di fornire un approccio diagnostico e chirurgico a patologie quali: traumi cranio- encefalici e vertebro- midollari, idrocefalia, cisti aracnoidee e malformazioni cistiche della fossa cranica posteriore, tumori della teca cranica e della colonna vertebrale; cavernomi ed altre malformazioni vascolari (angiomi, fistole artero- venose, etc.) tumori cerebrali e del midollo spinale, complesso malformativo di Chiari, spina bifida e altri disrafismi cranio- spinali (lipomi, lipomielomeningocele, midollo ancorato, idromielia, diastematomielia, etc.), spasticità (paralisi cerebrale infantile) e altri disordini del movimento, epilessia farmaco- resistente. 110 Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 COLLABORAZIONI - Dr. Philippe Gros, Department of Biochemistry, McGill University, Montreal, QC, Canada Zoha Kibar,Ph.D, University of Montreal, Department of Obstetrics and Gynecology, CHU Sainte Justine Research Center, Montreal, Canada. Shoumo Bhattacharya, Dept of Cardiovascular Medicine,University of Oxford, Wellcome Trust Centre for Human Genetics, Oxford UK Dr. Richard H. Finnell, IBT, Texas A&M University System Health Science Center, Houston, Texas USA Dr. Stylianos E Antonarakis, Department of Genetic Medicine and Development,University of Geneva Medical School, and University Hospitals of Geneva, Switzerland Dr. Torsten Pietsch, Professor of Bonn Medical Center, Bonn, Germany RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Maria Luisa Garrè Studio genetico - molecolare dei tumori cerebrali pediatrici. L’incidenza dei tumori cerebrali del bambino è alta ed è circa il 20% di tutti i tumori solidi al di sotto dei 19 anni. I tumori del SNC sono la prima causa di morte per tumore nel bambino, con un’ incidenza mondiale di circa 6-7:100.000 bambini all’ anno. Questi tumori sono classificati sulla base dell’istologia (tipo di tumore e grado), della sede intracranica d’insorgenza e sulla presenza di disseminazioni intracerebrali, tutti fattori che ne condizionano sia il trattamento che la prognosi. Gli studi immunoistochimici, citogenetici e genetico-molecolari associati alla misurazione dell’ attività mitotica, permettono di eseguire una corretta diagnosi e di effettuare una classificazione sempre più precisa. I principali criteri utilizzati per decidere il trattamento di tali tipologie tumorali sono l’età di insorgenza alla diagnosi, la presenza di sindromi associate (NF1, Sclerosi Tuberosa, sindrome di Li Fraumeni, sindrome di Gorlin e di Turcot) e la possibile presenza di metastasi. Inoltre, ai fini di impostare un appropriato e specifico trial terapeutico, sono fondamentali la strategia di resezione chirurgia impostata e la scelta di un adeguato trattamento chemio-radioterapico, valutando contemporaneamente sia la qualità di vita (QoL) che la sopravvivenza del paziente. Abbiamo, quindi, deciso di analizzare dal punto di vista biologico i tre maggiori istotipi tumorali del SNC: gliomi, medulloblastomi ed ependimomi, accuratamente selezionati dalla nostra casistica pediatrica, come brevemente descritto nel programma. Il fine è quello di approfondire le caratteristiche genetico-molecolari di questi tumori, grazie anche all’ allestimento di culture cellulari primarie e di linee cellulari stabilizzate per le varie tipologie tumorali da utilizzare come modelli per studi in vitro. L’approccio analitico riguarda l’uso della tecnologia del micro-array che permette di analizzare l’intero “trascrittoma” delle cellule tumorali. I dati di gene expression così ottenuti sono analizzati mediante due distinti ed indipendenti algoritmi di analisi, sulla base di specifiche caratteristiche clinico-biologiche (sede, età di insorgenza, grado, fenotipo). L’interpolazione dei risultati ottenuti dai distinti algoritmi di analisi ha prodotto liste di geni differenzialmente espressi all’interno delle categorie dicotomizzate sulla base delle specifiche caratteristiche clinicobiologiche. Tali geni sono stati confermati mediante Q-PCR utilizzando Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche 111 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 sistemi da noi disegnati sulla base delle nostre conoscenze molecolari. La stessa tecnologia è stata utilizzata per la validazione dei risultati su una casistica indipendente. Il miglioramento della prognosi dei pazienti affetti da tumore cerebrale dipende largamente dall’impostazione di strategie terapeutiche realizzate sempre più su misura del singolo paziente e che siano maggiormente efficaci, basate sulla comprensione dei meccanismi patogenetici di questi tumori. Garrè ML et al. Medulloblastoma variants: age-dependent occurrence and relation to Gorlin syndrome-A new clinical perspective. Clin Cancer Res. 2009 Apr 1;15(7):2463-2471. Epub 2009 Mar 10.Raso A et al. Detection of trans-placental melanoma metastasis using Quantitative-PCR. Diagnostic Molecular Pathology, 2010 accepted. Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione 112 Valeria Capra Identificazione di fattori di rischio o di geni candidati coinvolti nella patogenesi dei Difetti del Tubo Neurale (DTN) I DTN sono malformazioni congenite ad eredità multifattoriale. Il difetto genetico più comune è rappresentato dalla omozigosità (677 T/T) per il polimorfismo C677T del gene MTHFR (metilenetetraidrofolato reduttasi) che svolge un ruolo chiave per il metabolismo del folato. Altri fattori di rischio genetici sono la combinata eterozigosità per la mutazione A1298C e C677T della MTHFR, l’inserzione di 68 bp nel gene CBS (cistationina beta sintasi), la variante A80G del gene RFC1 (reduced folate carrier 1) ed il polimorfismo G1958A del gene MTHFD1 (metilenetetraidrofolato deidrogenasi). I numerosi modelli murini disponibili per i DTN saranno utili per l’identificazione dei fattori genetici predisponenti negli omologhi umani. Ad oggi le famiglie complete per i DTN, reclutate presso la nostra U.O. e di cui è disponibile il materiale biologico, sono più di 300. Uno studio combinato dei fattori di rischio dei geni del metabolismo del folato, dei geni candidati in base a modelli animali, associati ad uno studio epidemiologico, ci permetterà di contribuire alla comprensione delle cause che sono alla base di queste complesse malformazioni. I geni della via di segnale della Polarità Cellulare Planare (PCP) controllano un meccanismo essenziale per il processo di chiusura del tubo neurale detto estensione convergente. Il topo Loop-tail (Lp) il cui omologo umano è Vangl2 è stato utilizzato come modello dei DTN. Il nostro gruppo ha studiato il ruolo dei geni VANGL1 e 2 nell’uomo, in particolare nel gene VANGL1 sono state identificate tre mutazioni eterozigoti (V239I, R274Q e M328T) in un gruppo di 144 pazienti con DTN. Queste mutazioni coinvolgono residui aminoacidici altamente conservati e non erano presenti in 171 individui di controllo (Kibar et al., NEJM 2007). L’ulteriore analisi di VANGL1 in 673 pazienti (284 nostri pazienti e 389 pazienti americani) ha permesso l'identificazione di cinque nuove mutazioni missenso, S83L, F153S, R181Q, L202F e A404S, sia in casi sporadici che familiari di DTN (Kibar Z. et al. Hum Mutat. 2009) In un più recente lavoro è stato inoltre svolto uno studio funzionale in Zebrafish per validare l’effetto patogenetico delle mutazioni identificate nell’uomo di VANGL1 (V239I e M328T) in vivo (Reynolds A et al. VANGL1 rare variants associated with neural tube defects affect convergent extension in zebrafish. Mech Dev. 2009 Dec 28. [Epub ahead of print]. Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 OCULISTICA DIRETTORE Carlo Sburlati ff telefono: 010 5636692 - 3346203764 STAFF Riccardo De Marco : I.P. Reparto degenze e dell’ambulatorio uveiti Simona Panarello : I.P. Day Surgery e del centro di diagnostica ecografica oculare ed angiografica retinica Enrico Priolo : I.P. Diagnostica precoce della retinopatia del prematuro Referente assicurazione qualità: Riccardo De Marco telefono: 010 5636215 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Laura Ailunno - Degenza telefono: 010 5636214 Anna Meletti : Referente Day Hospital telefono: 010 5636 215 Coordinatore ortottista: Enrica Spaletra ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA • • • • • • • • • • • • Diagnosi e chirurgia dello strabismo Chirurgia della cataratta congenita ed impianto di cristallino artificiale Diagnosi e cura dei glaucomi congeniti ed infantili con particolare riferimento ai casi refrattari (impianto di valvole drenanti) Chirurgia della ptosi palpebrale e delle patologie orbitarie Immunologia oculare, diagnosi e terapia delle uveiti Centro per il controllo ed il trattamento della retinopatia del pretermine Neuroftalmologia Angiografia retinica Ecografia oculare e Pachimetria corneale Elettrofisiologia, potenziali visivi evocati, elettroretinografia, elettrooculografia Esame del campo visivo Laser terapia delle affezioni del segmento anteriore e posteriore COLLABORAZIONI • • • • • Clinica Oculistica, Università di Genova: glaucoma, analisi della papilla ottica Clinica Oculistica, Università di Chieti- Pescara: glaucoma, analisi flusso papilla Dept. of Ophthalmology, University of Erlangen, Germany: glaucoma, creazione formula discriminante Dept. of Ophthalmology, University of British Columbia, Canada: neuroophthalmology Dept of Ophthalmology, University of Lausanne, Svizzera; glaucoma, Test psicofisici: uveiti Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche 113 Istituto Giannina Gaslini • • • Relazione Clinico-Scientifica 2009 Servizio di Immunovirologia Oculare Università La Sapienza –Roma: uveiti Clinica Pediatrica II, Università di Genova : uveiti Clinica Oculistica, Università di Genova : malformazioni palpebro- orbitarie RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione 114 Paola Camicione Realizzazione di un Centro Retina Oftalmologico Pediatrico per lo Studio, la Diagnosi e il Trattamento delle Malattie Retiniche e Neuroftalmologiche in Oftalmologia Pediatrica Le malattie retiniche e del nervo ottico nei bambini spesso costituiscono causa di cecità e invalidità visiva permanente. La realizzazione di un Centro Retina Oftalmologico Pediatrico consente di garantire una prevenzione efficace, una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato per queste gravi e delicate patologie oculari pediatriche. Alcune patologie oculari sono strettamente limitate al distretto retinico (eredodistrofie retiniche, maculopatie miopiche, corio-retiniti) o alla papilla ottica (otticopatie congenite, glaucoma, neuriti ottiche) e necessitano di complessi esami diagnostici, mentre altre malattie retiniche e neuroftalmologiche sono correlate a severe patologie sistemiche (diabete, ipertensione, neoplasie) e richiedono pertanto un approccio multidisciplinare. L’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Giannina Gaslini (IGG) è l’unico centro ospedaliero in Liguria già in possesso di alcuni requisiti fondamentali per la realizzazione di un Centro Retina Oftalmologico Pediatrico, essendo dotato di tutti gli strumenti e le apparecchiature necessarie, un equipe multidisciplinare, specializzata in campo pediatrico, che consente di inquadrare in modo completo e approfondito, le complesse malattie retiniche pediatriche, spesso inserite nell’ambito di complicate sindromi genetiche. o Lo scopo di questo progetto è quello di fornire a tutti i bambini un Ambulatorio specializzato nelle malattie retiniche e neuroftalmologiche pediatriche e un Centro di riferimento per gli oculisti non esperti in tale settore. Tale Centro potrà avvalersi di sofisticate apparecchiature, di un’equipe multispecialistica, di assistenti ortottisti pediatrici e di un oftalmologo pediatrico specializzato in malattie retiniche. Un Centro Retina Oftalmologico Pediatrico si propone di garantire a tutti i piccoli pazienti un completo inquadramento diagnostico, clinico e terapeutico. o La realizzazione di un Centro Retina Oftalmologico Pediatrico avrebbe un notevole impatto sia dal punto di vista della ricerca scientifica che dell’attività assistenziale in campo pediatrico, consentendo di richiamare l’attenzione del mondo sanitario circa l’esistenza, presso l’Istituto Giannina Gaslini, di un attività clinica e scientifica specializzata in tale importante settore. o Uno degli obiettivi di questo progetto è inoltre, quello di occuparsi di medicina preventiva pediatrica oltre che di diagnosi e terapia, basti pensare ai costi sociali elevatissimi nel caso di patologie, che se non curate in tempo, possono portare alla cecità fin dai primi anni di vita del bambino. Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 ODONTOIATRIA E ORTODONZIA DIRETTORE Donato De Angelis telefono: 010 5636 296 e-mail: [email protected] STAFF Enrico Calcagno : I.A.S. Cure odontoiatriche a pazienti disabili Roberto Servetto Francesco Zallio Referente assicurazione qualità: Enrico Calcagno telefono: 010 5636 296 ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA In regime ambulatoriale vengono eseguite le seguenti prestazioni: - visita odontostomatologica - visita ortodontica - prevenzione dentale( sigillanti, applicazioni di fluoro educazione sanitaria ed igiene orale); cura conservativa ed endodontica delle carie dentali denti decidui e permanenti - estazioni dentali - terapia delle malattie gengivali e parodontali - trattamenti ortodontici funzionali e di tipo fisso multibracket - trattamento ortodontico nelle malformazioni cranio facciali - trattamento protesico di tipo fisso e rimovibile - chirurgia orale pediatrica - implantologia osteointegrata Tutte queste prestazioni vengono eseguite anche sul pz.disabile eventualmente con l’ausilio della a.g.in assenza di collaborazione. Viene inoltre svolta attività di consulenza per altre Unità Operative dellìIGG con erogazione di tutte le prestazioni odontostomatologiche. In anestesia generale, in sala operatoria presso la Divisione Otorinolaringoiatria e Medicina 4 oculistica si eseguono interventi chirurgici. L’Unità Operativa effettua ogni anno complessivamente circa 50 interventi chirurgici in elezione ed in urgenza in anestesia generale Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche 115 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 PRINCIPALI COLLABORAZIONI • • • • • • • • • • Centri disabili regionali e nazionali (CEPIM, ANFFAS); S.I.O.H. (Società Italiana Odontoiatria per Handicap) SIDO (Società italiana di ortodonzia) SILPS (Società italiana labiopalatoschisi e sindromi cranio facciali) ANDI (Associazione nazionale dentisti italiani) SIP (Società italiana pediatria) SIC (Società italiana di celiachia) U.O. Odontostomatologia Ospedale Galliera (Genova) U.O. Chirurgia Maxillo Facciale Ospedale Galliera (Genova) Università di Genova Corso di Laurea in Odontoiatria presso la quale i medici del Reparto rivestono il ruolo di Professori a contratto. RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione 116 Donato De Angelis Disfunzioni dell’articolazione temporomandibolare (atm) nell’artrite idiopatica giovanile Da molti anni la struttura di odontoiatria infantile dell’istituto Gaslini di Genova si occupa dello studio e trattamento della patologia articolare mandibolare e della crescita cranio facciale correlatain collaborazione con diverse divisioni pediatriche.L’esperienza accumulata negli anni e il notevole numero di pazienti che afferiscono all’Istituto ci permette di impostare uno studio approfondito su tali patologie. Studio osservazionale a livello clinico ed epidemiologico dell’incidenza di lesioni articolari a livello maxillo-mandibolare co alterazione della crescita fisiologica.Valutazione incidenza e classificazione di segni clinici. Enrico Calcagno Alterazioni oro-dento-facciali nelle sindromi genetiche rare Da molti anni la struttura di odontoiatria infantile dell’istituto Gaslini di Genova si occupa di sindromi genetiche e malattie rare in collaborazione con diverse divisioni pediatriche.L’esperienza accumulata negli anni e il notevole numero di pazienti che afferiscono all’Istituto ci permette di impostare uno studio approfondito su tali patologie. Studio osservazionale a livello clinico ed epidemiologico dell’incidenza di alterazioni oro dentomaxillofacciali in sindromi genetiche e malattie rare.Valutazione incidenza e classificazione di segni clinici. Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA DIRETTORE Stelvio Becchetti telefono: 010 5636 506 e-mail: [email protected] STAFF Antonio Andaloro : I.A.S. Chirurgia ortopedica della conformità del rachide dorso lombare Flavio Becchetti Silvio Boero : U.O.S. Deviazioni assiali ed ipometrie degli arti Nunzio Catena Sandro Gregorio Giorgio Marrè Brunenghi : I.A.S. Chirurgia ortopedica delle difformità del rachide cervicale Maria Beatrice Michelis Filippo Senes : U.O.S. Chirurgia e microchirurgia della mano Referente assicurazione qualità: Filippo Senes telefono: 0105636278 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Paola Cassano - Day Hospital telefono: 010 5636 925 Franca Comito - Sala Operatoria telefono: 010 5636 540 Fulvia Esibiti - Degenza telefono: 010 5636 697 ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA • • • Trattamento chirurgico ed ortopedico delle malattie e delle disabilità in settori di rilevanza multidisciplinare (gravi deformità idiopatiche, in malattie muscolari, in cerebropatie, in osteodisplasie, in sindromi dismorfiche complesse, in malattie rare, ecc.) Trattamento delle deformità congenite (displasia dell’anca, piede torto, sindattilie, mano torta, pollice bifido ed agenetico, S. di Poland, S. di Apert, pseudoartrosi tibiale, diastasi pubica da estrofia vescicale, cifo-scoliosi da emispondilo ecc.). Chirurgia vertebrale per gravi deformità (scoliosi, cifosi, spondilolistesi, ecc.) idiopatiche, congenite, neuromuscolari (paralisi cerebrali infantili, atrofie spinali, spina bifida, ecc.) e da Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche 117 Istituto Giannina Gaslini • • • • • • • • • • • Relazione Clinico-Scientifica 2009 altre cause note. Impianti di correzione e sintesi interna tridimensionale nelle scoliosi e nelle cifosi particolarmente gravi, mediante accessi anteriori, posteriori o combinati; tecniche di chirurgia precoce delle scoliosi infantili, idiopatiche e neuropatiche (impianti vertebrali registrabili); chirurgia precoce delle scoliosi e cifosi congenite (asportazione di emispondili, distrattori costali e tecniche di procrastinazione). Allungamento chirurgico degli arti nelle differenze in lunghezza, congenite od acquisite e nelle basse stature disarmoniche; trattamento chirurgico delle deviazioni assiali complesse degli arti (osteocondrodisplasie, esiti osteoartriti, deformità posttraumatiche, deformità congenite, ecc.) Chirurgia della mano e microchirurgia ortopedica (chirurgia delle malformazioni complesse della mano, pollicizzazione, riparazione del plesso brachiale nelle paralisi ostetriche, innesti nervosi, perone vascolarizzato, reimpianti, lembi vascolari e nervosi, ecc.) e chirurgia ricostruttiva nel traumatizzato. Trattamento chirurgico e conservativo in neuro-ortopedia (paralisi cerebrali infantili, malattie neuromuscolari, artrogriposi multipla, spina bifida, paralisi posttraumatiche, ecc.) Trattamento delle paralisi spastiche con tossina botulinica. Chirurgia del piede (trattamento conservativo e chirurgico del piede torto e del piede neurologico, “calcaneo-stop” per il piede piatto, trattamento dell’alluce valgo adolescenziale, ecc.) Chirurgia reumatologica, delle displasie scheletriche e delle malattie endocrinometaboliche (artrite reumatoide, mucopolisaccaridosi, osteocondrodisplasie, S. di Marfan, S. di Larsen, neurofibromatosi, ecc.). Trattamento chirurgico e conservativo nelle malattie dello sviluppo (osteocondrosi vertebrale, malattia di Perthes ed altre oseocondronecrosi, epifisiolisi della testa del femore, sindromi da sovraccarico funzionale, ecc.). Chirurgia mini-invasiva ed osteosintesi a minima (artroscopia diagnostica e terapeutica, sintesi percutanea delle fratture, ecc.) Termoablazione con radiofrequenza nelle neoplasie ossee benigne. Prevenzione e trattamento delle lesioni ortopediche sport-correlate (l’U.O. è sede del gruppo multidisciplinare “Sport in the child: how orthopedics can nurture psychophysical health International working group”) Trattamento conservativo delle deformità vertebrali (utilizzo delle metodiche “Maguelone” e “M.M.G.”; riduzione delle scoliosi maligne dei primi anni di vita mediante gessi in narcosi, ecc.). PRINCIPALI COLLABORAZIONI • • • • • Service de Chirurgie Infantile et Orthopédie, Hôpital d’Enfants de La Timone, Marseille; Laboratoire de BioMécanique - Centre National de la Recherche Scientifique, Paris (scoliosi, ortopedia dello sport). Clinica Ortopedica dell’Università di Genova (chirurgia protesica). Clinica Ortopedica dell’Università Campus Biomedico di Roma. Dipartimento di Meccanica e Costruzione delle Macchine – Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Genova RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background 118 Stelvio Becchetti Modificazioni morfologiche della componente cartilaginea e fibrolegamentosa del rachide e del piede in età evolutiva come fattori prognostici nelle deformità e nell’over-use. La ricerca si profila come la prosecuzione, mediante la nuova RM Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche Istituto Giannina Gaslini del progetto Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Relazione Clinico-Scientifica 2009 ortostatica, di studi effettuati sulle modificazioni morfologiche delle vertebre e sul loro significato prognostico in merito all’evoluzione della scoliosi. Tali studi effettuati in collaborazione tra Istituto Gaslini e Università di Montpellier ed hanno portato a numerose pubblicazioni in campo internazionale, negli anni 90. Date le similitudini biomeccaniche, lo studio verrà esteso al piede piatto, il cui studio ha già costituito argomento di pubblicazioni dell’U.O. Per quanto riguarda l’over-use vertebrale, alcuni studi statistici sulla casistica dell’Ortopedia del Gaslini, relativa a soggetti rachialgici, ha rilevato un alto numero di casi in cui ogni esame strumentale (compresa la RM supina) è risultato negativo. La disponibilità di poter disporre di esami RM in ortostasi può fornire, soprattutto negli adolescenti sportivi, informazioni sui limiti di resistenza del rachide e del piede. Tre popolazioni distinte di soggetti selezionati per età biologica (8-18 a.) divise in gruppi per patologia, gravità ed età 1) 30 soggetti scoliotici, 2) 30 soggetti affetti da piede piatto e 3) 30 soggetti con rachialgie e/o con plantalgie che praticano o hanno praticato sport agonistici. 1) verrà eseguita RM in ortostasi. Come previsto dalla consuetudine clinica, i soggetti saranno già dotati di immagini Rx. in ortostasi, che permetteranno un confronto con quelle delle strutture muscololegamentose e cartilaginee. 2) La RM ortostatica verrà eseguita nei soggetti già dotati di Rx., 3) i soggetti verranno reclutati da 3 diversi sport: rugby, calcio e volley. La morfologia muscolare e lo stato dei dischi e dei legamenti di caviglia-piede saranno analizzati allo scopo di trovare elementi di potenziale rilevanza prognostica, ovvero costituire segno di superamento dei limiti di resistenza allo sport per il singolo soggetto. Filippo M. Senes Revisione a medio lungo termine del trattamento delle paralisi ostetriche del plesso brachiale Casistica clinica della UOC di Ortopedia e Traumatologia dell’IRCCS G.Gaslini in merito alle paralisi ostetriche del plesso brachiale. Il trattamento delle paralisi ostetriche si è evoluto negli ultimi 30 anni, soprattutto per l’introduzione della riparazione microchirurgica della lesione nervosa del plesso brachiale che ha permesso di migliorare il recupero funzionale della lesione nervosa e di incrementare le possibilità della ricostruzione secondaria ortopedica. Alla luce di questa esperienza sono evolute nuove tecniche di riparazione secondaria. Da oltre 20 anni la UOC di Ortopedia e Traumatologia ha messo pratiche queste nuove tendenze, divenendo un centro di riferimento nazionale ed internazionale. Revisione critica dei casi paralisi ostetriche del plesso brachiale trattate dal 1990 al 2010 valutando il tipo di lesione,le procedura diagnostiche, il trattamento chirurgico primario nervoso eseguito, gli interventi di chirurgia secondaria ortopedica. Verranno valutati i risultati ottenuti e la funzionalità dei vari distretti a distanza dal trattamento iniziale; si procederà inoltre ad un confronto tra le metodiche tradizionali (innesti nervosi) e quelle di nuova generazione (neurotizzazioni, tubulizzazione). Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche 119 Istituto Giannina Gaslini Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione 120 Relazione Clinico-Scientifica 2009 Silvio Boero Studio retrospettivo delle correzioni assiale e allungamenti degli arti in p. affetti da osteocondrodisplasia. Casistica clinica della UOC di Ortopedia e Traumatologia dell’IRCCS G. Gaslini in merito ad allungamenti e correzioni assiali con fissazione interna ed esterna nelle osteocondrodisplasie al fine di valutare i risultati delle due metodiche e la loro ricaduta in termini di miglioramento clinico e psicologico sui bambini trattati. Inoltre, la ricerca consentirà di valutare la presenza di non correzioni e/o di recidive nei casi con osteocondrodisplasie trattati con 8-plate. I pazienti operati verranno richiamati per controllo clinico ed eventualmente radiografico. I dati verranno inseriti in un apposito database per valutare i risultati in termini di correzione delle deformità, di ROM, le eventuali complicazioni ed il grado di soddisfazione dei pazienti sottoposti al trattamento e dei loro genitori. Flavio Becchetti Studio dell’interfaccia osso-metallo negli impianti vertebrali La ricerca si profila come la prosecuzione di studi effettuati nel corso degli ultimi 20 anni grazie alla collaborazione tra U.O. di Ortopedia e il Dipartimento di meccanica applicata (DI.MEC.) dell’Università di Genova. Tali studi, mirati all’analisi della biocompatibilità degli impianti vertebrali, hanno portato a chiarire alcuni meccanismi di innesco delle rotture degli impianti, in funzione della loro geometria e del materiale di fabbricazione. I risultati delle ricerche hanno costituito risorsa per una tesi di specializzazione in Ortopedia e per comunicazioni a congressi internazionali. La ricerca prevede l’analisi macroscopica e micromorfologica dei dispositivi espiantati o di parte di essi, in caso di rottura, di intolleranza o di rimozioni a distanza preordinate, in soggetti operati di artrodesi vertebrale. L’esame del metallo permetterà di determinare la qualità dello stesso e la sua attinenza alle normative internazionali; quello della superficie permetterà di rilevare la corrosione della componente metallica dell’interfaccia e la tipologia dell’incastonamento dell’osso neoformato nelle irregolarità di questa superficie. L’analisi istologica dell’osso a contatto del metallo permetterà di individuarne la tipologia morfologica. Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 OTORINOLARINGOIATRIA DIRETTORE FF Vincenzo Tarantino telefono: 010 5636 598 e-mail: [email protected] STAFF Roberto D’Agostino : I.A.S. Chirurgia endoscopica delle vie aereo - digestive superiori Andrea Melagrana Adelina Porcu Mauro Carlo Stura Referente assicurazione qualità: Roberto D’Agostino telefono: 010 5636 280 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Laura Ailunno - Degenza telefono: 010 5636214 Oriana Senarega - Sala Operatoria telefono: 010 5636329 ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA - Prevenzione, diagnosi e trattamento della sordità infantile e dei disturbi del linguaggio; Vengono fornite le seguenti prestazioni: Screening audiologico neonatale: otoemissioni acustiche, prodotti di distorsione, Potenziali evocati uditivi ad alta frequenza Inquadramento multidisciplinare del bambino ipoacusico: Trattamento medico e chirurgico della patologia otologica; Diagnosi e cura dei disturbi dell’equilibrio e della postura; Diagnostica e trattamento della patologia adenoidea e tonsillare; Diagnostica e trattamento della patologia delle ghiandole salivari; Diagnostica e trattamento della patologia laringea e tracheale. Diagnostica e trattamento della patologia del collo. Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche 121 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 DIPARTIMENTO DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI Dott. Paolo Tomà RADIOLOGIA DIRETTORE Paolo Tomà Tel.: 010 5636 531 Fax: 010 385599 e-mail: [email protected] STAFF Maria Beatrice Damasio Mirella Ghiorzi Claudio Granata Giorgio Lucigrai Francesca Magnaguagno Gian Michele Magnano : I.A.S Risonanza magnetica del corpo Anna Marzoli Francesca Nardi Francesca Rizzo : U.O.S. Radiologia d'Urgenza Nicola Stagnaro Maura Valle : I.A.S Radiologia muscolo scheletrica Elisabetta Vignale Referente assicurazione qualità: Marco A. Ciccone telefono: 010 5636616 Capotecnico: Gian Piero Chessa Marco A. Ciccone ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA Il Servizio di Radiologia dell’Istituto eroga prestazioni di: Ecografia pediatrica (fatta eccezione per lo studio del cuore); Radiologia pediatrica convenzionale radiografie standard di torace, addome, rachide, arti e cranio; indagini contrastografiche delle vie urinarie (come urografia endovenosa e cistouretrografia minzionale) delle vie digestive (come studio di esofago, stomaco e intestino per os e clisma opaco); ortopantomografia e cefalometria; isterosalpingografia; RM – Risonanza Magnetica pediatrica (escluso il sistema nervoso centrale); TC – Tomografia Computerizzata pediatrica (escluso il sistema nervoso centrale). Sottolineiamo: La diagnostica toracica compreso il “cardio- vascular cross sectional imaging” (studio di cuore, grossi vasi con TC ed RM) L’imaging oncologico 122 Dipartimento di Diagnostica per Immagini Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 La radiologia muscolo scheletrica (particolarmente progredita nei settori Ecografia ed RM) La diagnostica e la terapia del varicocele e degli angiomi e delle malformazioni vascolari L’imaging uronefrologico avanzato (in particolare RM) PRINCIPALI COLLABORAZIONI Radiologia cardio- vascolare/interventistica: Radio Pediatrie, Hôpital Necker- Enfants Malades, Paris; Radio Pediatrie, Hôpital Sainte- Justine, Montreal; Department of Radiology, Children’s Hospital, Boston; Department of Radiology, Great Ormond Street Hospital, London. Radiologia epato- biliare: Radio Pediatrie, Hôpital Kremlin- Bicetre, Paris. Radiologia uro- nefrologica: Department of Imaging, Erasme Hospital, Brussels; Department of Imaging, University Hospital of Graz; Radio Pediatrie, Hopital Charles Nicolle, Rouen; Servicio de Radiologia, Hospital de Santa Maria, Lisboa; Department of Imaging, Children’s Hospital, Philadelphia. Radiologia d’urgenza nel bambino: Department of Radiology, Children’s Hospital, Boston. Radiologia oncologica: Radiologie Institut Curie, Paris; Department of Radiology, Great Ormond Street Hospital, London. Radiologia muscolo scheletrica: Department of Radiology, Great Ormond Street Hospital, London; Hôpital Necker- Enfants Malades, Paris. RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Gian Michele Magnano Cardio-TC e Cardio-RM nei pazienti affetti da cardiopatie congenite La Cardio TC è una metodica non invasiva che consente la valutazione delle anomalie congenite del cuore e dei vasi con elevata risoluzione spaziale. La Cardio RM è una metodica non invasiva priva di radiazioni ionizzanti che permette di analizzare la morfologia, la funzione e la caratterizzazione tissutale del cuore e la valutazione dei vasi. La Cardio TC è una tecnica non invasiva che grazie all’elevata risoluzione spaziale permette lo studio in un unico esame delle anomalie vascolari, delle vie aeree, delle patologie congenite del parenchima polmonare e, con l’utilizzo del gating cardiaco, di anomalie di origine e di decorso delle arterie coronarie e delle patologie valvolari. La Cardio RM è una metodica non invasiva priva di radiazioni ionizzanti che consente di analizzare morfologia, cinetica e quantificazione dei flussi trans valvolari, volumi cardiaci, funzionalità ventricolare e caratterizzazione tessutale con accuratezza superiore alla ecografia. Inoltre con l’utilizzo di Mezzo di Contrasto paramagnetico permette la valutazione delle strutture vascolari e lo studio della vitalità miocardica. Scopi dello studio – Fattibilità – Ottimizzazione dei parametri tecnici – Valutazione della sensibilità diagnostica vs angiografia ed ecografia – Definizione dei protocolli clinico radiologici specifici per ogni cardiopatica congenita Dipartimento di Diagnostica per Immagini 123 Istituto Giannina Gaslini Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Descrizione 124 Relazione Clinico-Scientifica 2009 Gian Michele Magnano Studio Multicentrico di Radioprotezione SIRM: Adult and paediatric patient radiation doses from multidetector CT scans: a national survey. La TC multi banco è la tecnica diagnostica più irradiante e in particolare nello studio dei pazienti pediatrici. L’aim è quello di omogeneizzare e ridurre le dosi radianti, mediante l’acquisizione di protocolli diagnostici pediatrici ottimizzati e comuni. Lo studio è multicentrico organizzato dalla SIRM (Società Italiana di Radiologia Medica), in collaborazione con le sezioni di Radiologia Pediatrica e Radioprotezione) e consiste nel monitoraggio delle dosi radianti ( DLP) erogate dagli esami TC di cranio e torace. La Radiologia dell’Istituto ha ruolo di promotore e centro di riferimento della Survey in ambito pediatrico. Sono ancora in via di elaborazione i parametri e le modalità di effettuazione della Survey stessa. Gian Michele Magnano URO RM con valutazione anche funzionale dei reni nella patologia nefrourologica La URO RM permette una ottimale valutazione di reni e vie urinarie. Si tratta di una tecnica diagnostica di RM sensibile, non irradiante. La buona risoluzione spaziale e l’ottima risoluzione di contrasto dell’URO-RM oltre a fornire immagini di alta qualità da un punto di vista morfologico permette, con sequenze dedicate caratterizzate da una buona risoluzione temporale, una valutazione della cinetica del contrasto dalla sua captazione alla sua escrezione a livello renale. Nuovo campo di applicazione è appunto, la URO RM funzionale con lo scopo di sostituire la Scintigrafia Dinamica (tecnica irradiante). Scopi dello studio – Fattibilità – Ottimizzazione dei parametri tecnici – Confronto dei dati Scintigrafici (Gold standard) e di URO RM per la validazione dell’AIM Gian Michele Magnano Valutazione mediante risonanza magnetica del danno precoce a carico della cartilagine articolare in pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile e studio rm ultrastrutturale delle cartilagini articolari Le sequenze per lo studio della cartilagine comprendono: 1. Sagittal T1-weighted Gradient Echo of third finger 2. T2 mapping sequence, same slice as Gradient Echo (T2 mapping con sequenza TSE MultiTE (TR 1000, TE16,28,40,55,70,85) 3. 0.2 cc/kg i.v. Magnevist® injection 4. 90 minutes wait, 10 min wrist bending 5. Wrist localizer 6. Sagittal T1-weighted Gradient Echo of third finger 7. dGEMRIC sequence, same slice as Gradient Echo [dGEMRIC con sequenza Multi IR(TSE Multi IR, TR 2400, TE80; TI:50,80,180,350,700,1400,2200)] Sono utilizzate ( in collaborazione con il Politecnico di Milano presso Dipartimento di Diagnostica per Immagini Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano) le mappe colorimetriche dei valori di T2 e del T1 dopo mdc (tecnica GEMRIC) con valutazione comparativa qualitativa in relazione ai dati clinici. L’obiettivo finale del progetto è identificare alterazioni precoci della cartilagine articolare, nei pazienti con breve durata di malattia e con radiografia negativa. A tal fine è ancora in corso la valutazione da parte del comitato etico di uno studio, nell’ambito di questo progetto, per l’arruolamento di pazienti “sani” in modo da creare una raccolta di dati di controllo di bambini sani che eseguono RM con mdc per altre motivazioni cliniche e che non presentano coinvolgimento del polso, per la creazione di mappe di normalità della cartilagine articolare per età e sesso, tenuto conto che lo spessore della cartilagine varia con l’età. La raccolta di dati di controllo ci permetterà di valutare la capacità della tecnica di cogliere le differenze tra sano e patologico. Inoltre verrà valutata l’evoluzione delle alterazioni della mappa evidenziate tramite confronto con il controllo sano, in modo da verificarne il valore predittivo dell’outcome di malattia e la loro capacità di monitorare la progressione di malattia nel follow-up Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Gian Michele Magnano Whole Body MRI nella diagnosi e follow up dei pazienti con patologie osteolitiche multifocali sia infettive sia reumatiche sia emato-oncologiche La tecnica Whole Body MRI permette una valutazione di tutto il corpo in un tempo molto breve. Si tratta di una tecnica sensibile e non irradiante, che consente un bilancio completo di estensione di malattia e un accurato follow up. La tecnica Whole Body MRI permette una valutazione di tutto il corpo in un tempo molto breve. Si tratta di una tecnica sensibile, non irradiante. Nuovi campi di applicazione sono le malattie infiammatorie muscoloscheletriche. Scopi dello studio – Fattibilità – Ottimizzazione dei parametri tecnici – Valutazione della sensibilità diagnostica vs scintigrafia trifasica (gold standard) – Definizione dei protocolli clinico radiologici post WBMRI per l’acquisizione di pattern specifici di malattia Gli esami sono stati condotti con tecnica WB-MRI (Body coil, TSE-STIR sequence: TR2500, TE60, TI150, slice thickness 5 mm, gap1) acquisita per piano coronale e sagittale. Gli studi MRI sono stati letti indipendentemente da due radiologi in accordo a un protocollo di lettura analitico e standardizzato che considerava anormali iperintensità a carico dello scheletro, dei tessuti molli, dei parenchimi ed eventuali linfoadenomegalie. Valutazione del coefficiente di concordanza di Cohen per la presenza /assenza di anormali iperintensità. Gian Michele Magnano Whole Body MRI nella diagnosi e follow up della Dermatomiosite: implementazione di sequenze specifiche DTI e di MRS per lo studio del muscolo La tecnica Whole Body MRI permette una valutazione di tutto il corpo in un tempo molto breve. Si tratta di una tecnica diagnostica di RM Dipartimento di Diagnostica per Immagini 125 Istituto Giannina Gaslini Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione 126 Relazione Clinico-Scientifica 2009 sensibile, non irradiante. Nuovi campi di applicazione sono le malattie infiammatorie muscolo-scheletriche e in particolare la Dermatomiosite Gli esami sono condotti con tecnica WB-MRI (Body coil, TSE-STIR sequence: TR2500, TE60, TI150, slice thickness 5 mm, gap1) acquisita per piano coronale e sagittale. Sarà valutata la riproducibilità e concordanza della WB-MRI tra due lettori indipendenti in termini di identificazione e tipizzazione delle lesioni, in accordo a un protocollo di lettura analitico e standardizzato e con valutazione del coefficiente di concordanza di Cohen. Gian Michele Magnano Trasmissione e refertazione telematica di esami TC urgenti, nei traumi pediatrici minori Utilizzo della teleradiologia per la diagnosi a distanza nei traumi minori in pediatria. La negatività dell’esame TC può evitare trasferimenti non necessari dalle Aziende Ospedaliere Regionali aderenti al Sistema Informatico. L’AIM è migliorare l’assistenza evitando l’inutile trasferimento (costoso e time consuming) di pazienti non complicati e quindi non a rischio. Connessione via rete protetta con le ASL 2 Osp. Santa Corona e ASL 5 La Spezia/Sarzana. Trasmissione delle immagini TC in formato DICOM alla nostra rete interna (RIS e PACS) Refertazione e invio referto alla ASL competente. Messa a punto del sistema, prove tecniche di trasmissione con validazione del sistema. Inizio attività con copertura di 24h. Validazione dell’efficacia del sistema a fine anno Dipartimento di Diagnostica per Immagini Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 ANATOMIA ED ISTOLOGIA PATOLOGICA DIRETTORE Claudio Gambini telefono: 010 5636 459 e-mail: [email protected] STAFF Maria Cristina Coccia Francesca Negri Paolo Nozza Cesarina Savioli Angela Rita Sementa: I.A.S Diagnostica immunocitochimica di patologia neoplastica midollare Referente assicurazione qualità: Federico Comanducci telefono: 010 5636379 - 8220 Capotecnico e referente assicurazione qualità: Federico Comanducci ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA Anatomia e Istologia Patologica svolge attività di diagnosi, prognosi e ricerca. Le attività di diagnostica comprendono esami su campioni di cellule e di tessuti a supporto di interventi chirurgici, diagnosi e ricerca scientifica. Diagnostica microscopica citologica su cellule di campioni liquidi da versamento o da esfoliazione o prelevati mediante agoaspirazione e spazzolato di cute e/o mucose e midollo. Diagnosi istologica, su tessuti e organi, mediante esame estemporaneo intraoperatorio su campioni bioptici ed esame su preparati istologici stabili di piccole biopsie endoscopiche o chirurgiche e di pezzi operatori semplici o complessi. Attività di microdissezione mediante un microscopio laser su sezioni istologiche ottenute sia da materiale criopreservato sia da materiale incluso in paraffina, al fine di ottenere campioni selezionati da cui estrarre DNA o RNA per analisi biomolecolari. La diagnostica microscopica si avvale inoltre di metodiche aggiuntive quali istochimica, istoenzimatica, immunoistochimica, microscopia a fluorescenza e in luce polarizzata, citometria a flusso, ricerche mediante tecniche biomolecolari di agenti infettivi quali HPV, Clamydia, Epstain Barr virus, CMV, ecc, determinazioni di oncogeni e utilizzo di tecnica FISH o CISH per individuazione di amplificazione o di riarrangiamento di geni di significato prognostico o diagnostico (riarrangiamento MYC, Bcl2, Bcl6, amplificazione CERB- B2, EGFR, trisomie). Dipartimento di Diagnostica per Immagini 127 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 Oltre all'attività diagnostica l'Anatomia Patologica offre supporto a diverse attività di ricerca soprattutto in campo dell’oncologia pediatrica. In particolare l’U.O. è centro di riferimento nazionale per il moderno inquadramento e studio dei tumori neuroblastici periferici. Dal 1995 ha costituito un archivio istologico di questi tumori e partecipa ad un programma nazionale per garantire un’elevata ed omogenea qualità nell’inquadramento clinico, istologico e biologico dei bambini affetti da tumore neuroblastico periferico afferenti ai centri AIEOP sia al momento della diagnosi che nelle altre tappe cruciali della malattia attraverso: 1. corretta diagnosi istopatologica 2. caratterizzazione molecolare 3. studio della malattia circolante e midollare. Per quanto riguarda il punto l’U.O. è centro nazionale di riferimento, in quanto ufficialmente riconosciuto quale rappresentante italiano al Gruppo di Studio Europeo sul midollo della SIOPEN, in grado di effettuare esami immunocitochimica con anti- GD2 per lo studio della malattia residua minima circolante nei pazienti affetti da tumore neuroblastico periferico. L’U.O. di Anatomia Patologica, in cooperazione con l’U.O. di Biologia Molecolare dell’Istituto ha organizzato una Biobanca Integrata di Tessuto- Genomica (BIT) accreditata dalla Regione Liguria, che garantisce la conservazione, distribuzione ed analisi dei tessuti normali e patologici ed è indispensabile per derivare biomarcatori multipli ed attuare una medicina personalizzata. La BIT raccoglie materiale proveniente dall’Istituto Gaslini e da strutture esterne ed ha importanti ricadute sulla ricerca scientifica soprattutto su questo tipo di tumori. PRINCIPALI COLLABORAZIONI • • • • • • • • • • • 128 SIOPEN- R- NET (European Society of Paediatric Oncology Neuroblastoma Research Network). Creazione di un network per la condivisione – in via telematica – dei principali aspetti diagnostici dei casi a maggiore complessità, rarità e/o ricaduta terapeutica e di ricerca scientifica ha i centri afferenti – rappresentati dalle sedi dei centri di riferimento nazionale: Univ. Clinic of Pathology, Wahringer Gurtel 18- 20, A- 1090 Vienna, Dott. Gabriele Amann. Dept. of Pathology Rikshospitalet, Sognsvannsveien 20, N- 0027 Oslo, Dott. Klaus Beiske Histopathology Pathology Dept. St. James’s University Hospital, Beckett Street UK, Leeds LS9 7TF, Dott. Catherine Culinane Departamento de patologìa, Facultad de medicina, Avda Blasco Ibanez 17, E- 46010 Valencia, Dott. Samuel Navarro Service de Pathologie, Hopital Robert Debré, EA3102 Université Paris 7, 48 Boulevard Sérurier F – 75019 Paris, Prof. Michel Peuchmaur Università di Padova e Istituto di Anatomia Patologica per le neoplasie dei tessuti molli e per i tumori rari dell’infanzia e Laboratorio di Oncologia per lo studio biologico- molecolare del rabdomiosarcoma e del tumore di Ewing/PNET Servizio di Anatomia Patologica dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna per la patologia neoplastica ossea King’s College dell’Università di Londra per la patologia epatica Ospedale St. John’s dell’Università di Londra per la patologia cutanea Istituto Nazionale per i Tumori di Milano per i tumori renali pediatrici Dipartimento di Diagnostica per Immagini Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Claudio Gambini Ruolo delle molecole non classiche del Complesso Maggiore di Istocompatibilità (HLA-E, HLA-F, HLA-G) e meccanismi di reclutamento linfocitario nelle neoplasie del Sistema Nervoso Centrale dell’età pediatrica. Responsabile Scientifico Titolo Claudio Gambini Studio della patologia abortiva spontanea del primo trimestre. Correlazione tra aspetti isto-morfologici e anomalie cromosomiche determinate con tecnica Fish e citofluorimetria Dipartimento di Diagnostica per Immagini 129 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 NEURORADIOLOGIA DIRETTORE Andrea Rossi tel.: 010 5636 618 e-mail: [email protected] STAFF Carlo Gandolfo : I.P. Neuroradiologia Vascolare e Interventistica Giovanni Morana : I.P. Metodiche di Neuroimaging Avanzato Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Claudia Ricci telefono: 010 5636 530 Capotecnico e referente assicurazione qualità: Piero Sorrentino Personale tecnico: Eleonora Cioetto Claudia Mancini Alberto Maria Santelia ATTIVITÀ CLINICA L’attività clinica dell’UO Neuroradiologia si articola lungo due principali direttrici: diagnostica delle patologie del sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale) e del suo contenente, e terapia interventistica endovascolare e percutanea delle malformazioni vascolari del distretto endocranico, cervico- facciale e rachideo. ATTIVITÀ DIAGNOSTICA L’attività diagnostica si basa in maniera prevalente sull’utilizzo della Risonanza Magnetica (RM) e della Tomografia Computerizzata (TC). RM L’unità RM in dotazione (Philips Intera Achieva vers. 2.6, potenza di campo 1.5 Tesla), ubicata presso il Padiglione RM, è una apparecchiatura di ultima generazione fornita di tutte le dotazioni tecnologiche avanzate che consentono, oltre a studi morfologici convenzionali di altissima qualità, anche applicazioni di natura funzionale quali studi della diffusione e del tensore della diffusione (trattografia), perfusione sia con metodica di suscettibilità dinamica che con arterial spin labeling, spettroscopia con tecniche a voxel singolo e di chemical shift imaging tridimensionale, e RM funzionale per studio dell’attivazione corticale (tecnica BOLD). La metodica RM è utilizzabile nel neonato, nel bambino e adolescente. Nel caso il paziente non sia collaborante (per motivi di età o sulla base del quadro clinico) gli esami vengono svolti in 130 Dipartimento di Diagnostica per Immagini Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 regime di sedazione profonda con la collaborazione del personale dell’UO Anestesia e Rianimazione); in questo caso è richiesto il ricovero in ambiente ospedaliero. I pazienti collaboranti vengono esaminati in regime sia di ricovero che day hospital o ambulatoriale. L’eventuale somministrazione del mezzo di contrasto paramagnetico (chelati del gadolinio) per via endovenosa è decisa dallo specialista neuroradiologo sulla base delle indicazioni cliniche e/o dei reperti riscontrati all’esame di base. Vengono eseguiti anche esami RM per lo studio dell’encefalo e del rachide fetale. Tali esami possono essere effettuati in regime ambulatoriale a partire dalle 19- 20 settimane di gestazione e non richiedono alcuna forma di sedazione materno- fetale. TC L’unità TC in dotazione (Siemens Sensation 64) è ubicata presso il Padiglione 17 nei locali dell’UO Radiologia con la quale è condivisa. Lo studio TC, in ragione della rapidità di acquisizione delle immagini, non richiede nella maggior parte dei casi la sedazione del paziente. L’accesso a tale metodica è strettamente correlato a principi di giustificazione dell’esame, in accordo con le vigenti normative radioprotezionistiche. Vengono eseguiti esami dell’encefalo, del rachide (valutazioni mirate di singoli segmenti) e di aree anatomiche specifiche quali l’osso temporale (studio delle rocche petrose) e l’orbita. In casi selezionati può porsi l’indicazione alla somministrazione di mezzo di contrasto iodato per via endovenosa. ATTIVITÀ INTERVENTISTICA Angiografia interventistica L’angiografia è un esame diagnostico che consente la visualizzazione dell’albero vascolare encefalico e midollare e svolge un ruolo importante nella diagnostica di alcune specifiche affezioni, in particolare quelle del versante malformativo vascolare. Il versante dell’angiografia interventistica si avvale di una tecnologia di recente introduzione e di grande interesse, che consiste nella terapia per via endovascolare, “a cielo coperto”, delle malformazioni vascolari e degli aneurismi, sia intracranici che del distretto cranio- facciale oltre che l’embolizzazione prechirurgica di masse tumorali (meningiomi, emangiomi). Lo sviluppo di tale tecnica, che consente in molti casi di ovviare al ben più invasivo intervento neurochirurgico o anche, frequentemente, di offrire una possibilità terapeutica a casi altrimenti incurabili, ha fatto emergere una figura professionale nuova, il Neuroradiologo Interventista, che non deve occuparsi esclusivamente del gesto tecnico dell’embolizzazione ma rappresenta una nuova figura clinica che segue e tratta il Paziente durante tutto il percorso clinico, dalla diagnosi, alla gestione dell’approccio mutidisciplinare, al follow- up dopo trattamento, facendosi carico in prima persona della gestione del malato in pieno concerto e collaborazione con altre figure professionali (Neurochirurgo, Rianimatore, Chirurgo Vascolare). PRINCIPALI COLLABORAZIONI L’attività di Neuroradiologia Interventistica viene svolta in collaborazione con il Dott. Lucio Castellan, Direttore dell’UO Neuroradiologia dell’Ospedale San Martino di Genova, che opera presso l’Istituto Gaslini in veste di consulente. RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Andrea Rossi Validazione della Risonanza Magnetica quale metodica adiuvante nella diagnosi della patologia del sistema nervoso centrale in epoca prenatale In epoca fetale, l'esame di risonanza magnetica (RM) non viene condizionato dai fattori materno/fetali, garantisce uno studio multiplanare (piani assiale, sagittale e coronale) e fornisce pertanto un accurato Dipartimento di Diagnostica per Immagini 131 Istituto Giannina Gaslini Descrizione 132 Relazione Clinico-Scientifica 2009 dettaglio anatomico e morfologico delle strutture encefaliche e spinali. La maggiore indicazione è il riscontro ecografico di una dilatazione ventricolare; altre indicazioni includono la caratterizzazione di anomalie di riscontro ecografico oppure condizioni di infezione materno-fetale, disordini genetici (anomalie cromosomiche), gravidanza ad alto rischio per lesioni cerebrali (ipossia, trauma, morte di un feto in gravidanza gemellare) o anomalie extracerebrali che possono associarsi a malformazioni cerebrali (cardiomiopatie, anomalie renali, ..). Inoltre, le nuove prospettive di studio con sequenze in Diffusione e la Spettroscopia offrono nuove applicazioni in particolar modo nello studio della patologia vascolare encefalica fetale e in casi di patologia della sostanza bianca. Si propone una valutazione prospettica dei pazienti sottoposti a RM in epoca fetale valutando, quando disponibile (prosecuzione della gravidanza), l’outcome postnatale e confrontando i reperti RM pre- e post-natali. Nel contempo si propone la costituzione di un database normativo per la valutazione dei principali parametri biometrici della testa e dell’encefalo fetale nelle varie fasi della gestazione. Dipartimento di Diagnostica per Immagini Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 DIPARTIMENTO DI EMATOLOGIA ED ONCOLOGIA Dott. Giorgio Dini EMATOLOGIA ED ONCOLOGIA PEDIATRICA DIRETTORE Giorgio Dini telefono: 010 5636.715 fax: 010 5636.714 e-mail: [email protected] U.O.S. Citogenetica Emato-Oncologica Incarico Struttura Semplice: Claudio Panarello Dirigenti Sanitari: Cristina Morerio Personale tecnico: Antonella Casalaro U.O.S. Day Hospital e Assistenza Domiciliare Incarico Struttura Semplice: Sandro Dallorso Dirigenti Sanitari: Luca Manfredini Maurizio Miano Francesca Scuderi Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Daniela Trucco telefono: 010 5636 551 U.O.S. Ematologia Clinica e Laboratorio Incarico Struttura Semplice: Carlo Dufour Dirigenti Sanitari: Francesca Fioredda Marina Lanciotti Maurizio Miano Concetta Micalizzi Johanna Svahn Referente assicurazione qualità: Daniela Caprino telefono: 010 5636 694 fax: 010 5636 714 Dipartimento di Ematologia ed Oncologia 133 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Sandra Seminara U.O.S. Emofilia, Patologie della Coagulazione, Emostasi Clinica e di Laboratorio Incarico Struttura Semplice: Angelo Claudio Molinari Dirigenti Sanitari: Maura Aquila Maria Patrizia Bicocchi Paolo Perutelli U.O.S. Neuroncologia Incarico Struttura Semplice: Maria Luisa Garrè Dirigenti Sanitari: Claudia Milanaccio U.O.S. Oncologia Clinica Incarico Struttura Semplice: Alberto Garaventa Dirigenti Sanitari: Loredana Amoroso Massimo Conte Guia Hanau Carla Manzitti Marilina Nantron Referente assicurazione qualità: Massimo Conte telefono: 010 5636 694 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Orietta Vianello telefono: 010 5636 410 U.O.S. Trapianto di Cellule staminali ematopoietiche Clinica e di Laboratorio Incarico Struttura Semplice: Edoardo Lanino Dirigenti Sanitari: Daniela Di Martino Maura Faraci Giuseppe Morreale Referente assicurazione qualità: Giuseppe Morreale telefono: 010 5636 405 fax: 010 37777133 Coordinatrice infermieristica e Referente Assicurazione Qualità: Simona Calza telefono: 010 5636 508 ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA • • • • • 134 ONCOLOGIA CLINICA EMATOLOGIA CLINICA E DI LABORATORIO EMOSTASI E TROMBOSI TRAPIANTO CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE (TCSE) ASSISTENZA DOMICILIARE Dipartimento di Ematologia ed Oncologia Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 • • DAY HOSPITAL NEURO- ONCOLOGIA Afferisce all’U.O.C. Neurochirurgia con personale dell’U.O.C. Ematologia e Oncologia Dal 1984, costituisce uno dei riferimenti AIEOP per l’attività di assistenza e ricerca clinica rivolta ai bambini affetti da tumori del SNC, coordinando lo sviluppo e l’applicazione dei protocolli clinci, l’inquadramento diagnostico e le strategie di salvataggio. Nel 2007 sono stati diagnosticati e trattati presso l’Istituto Giannina Gaslini (U.O. Neurochirurgia e U.O. Ematologia ed Oncologia Pediatrica con coordinamento della S.S. di Neuroncologia ad esse afferente) 56 nuovi casi di Tumore del Sistema Nervoso Centrale. I casi in attivo follow–up a partire dal 1990 sono 701. Il reclutamento medio annuale negli ultimi 3 anni è di 49,3 casi/anno. Le consulenze esterne effettuate nel 2007 dal responsabile della S.S. Neuro- Oncologia sono state mediamente 1,5 alla settimana per un totale di 70. La S.S. Neuro- Oncologia è referente Nazionale per lo Studio dei bambini affetti da neoplasie maligne al di sotto dei 3 anni di vita, per il trattamento dei tumori a cellule germinali intracranici e per lo studio dei tumori Rabdoidi cerebrali (Dr.ssa ML Garrè Referente Europeo). Il servizio, accanto all’attività clinica, svolge ricerca di laboratorio sul tema degli Ependimomi (grant AIRC progetto inter- regionale responsabile Dr.ssa Garrè), sul Medulloblastoma (in collaborazione con Dr. Tonini IST, grant AIRC inter- regionale), sulla predisposizionee genetica (in collaborazione con Genetica Medica, Università di Genova, ed IST). Tale ricerca è effettuata presso il Laboratorio di Neurochirurgia (Dr.ssa V. Capra) ed in collaborazione con l’U.O. Anatomia Patologica; essa è supportata dall’Associazione per la ricerca sui tumori cerebrali del bambino. - CITOGENETICA PRINCIPALI COLLABORAZIONI • • • • • • • • • • Associazione Italiana di Ematologia ed Oncologia Pediatrica (A.I.E.O.P.) Comitati strategici per i tumori solidi, i tumori del SNC, ed i Linfomi di Hodgkin e non- Hodgkin, le Sindromi da Insufficienza Midollare. Gruppo Cooperativo Europeo Neuroblastoma (E.S.I.O.P.- NB). Laboratorio di Genetica di S. Giovanni Rotondo (FG), Dipartimento di Biochimica dell'Università di Napoli, U.O. di Citogenetica e Genetica dell'Azienda Ospedaliera di Careggi– Firenze, Centro Emofilia e Trombosi, I.R.C.C.S. Ospedale Maggiore Milano e Centro Emofilia, Ospedale di Castelfranco Veneto (Gruppo di Lavoro Genetica dell’A.I.C.E.–Associazione Italiana Centri Emofilia) e con Centri A.I.E.O.P. di Padova, Torino, Bari e Catania. Dipartimento di Oncologia, Biologia e Genetica dell’Università di Genova: Studio della ricostituzione immunitaria dopo trapianto di cellule staminali emopoietiche e studio del ruolo delle cellule NK nelle Aplasie Midollari. Laboratorio di Immunogenetica, IST Genova selezione dei donatori non consanguinei; studio delle sostituzioni aminoacide nelle varianti alleliche HLA (Cl. I). DIMES, Università degli Studi di Genova; DOBIG, Università degli Studi di Genova, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova; analisi della lisi tumorale NK- mediata nel neuroblastoma e in leucemie acute pediatriche. Dipartimento di Emato- Oncologia (DEMO) – Centro Cellule Staminali. Azienda Ospedaliera Ospedale San Martino, Genova. Commissione Europea, Contratto QLRT- 2001- 01768, SIOPEN- R- NET, “Ottimizzazione procedure leucoaferetiche in Europa in pazienti affetti da Neuroblastoma alto rischio”. Laboratorio Differenziamento Cellulare, Centro Biotecnologie Avanzate, IST. Department of Haematology Hospital's Center of Science and Innovation. Aalborg, Denmark. Quality Assessment of Autologous Haematopoietic Blood Progenitor and Stem Cell Grafting: QA- 01study CRF project. Forum Nazionale Cure Palliative Pediatriche- Fondazione Vaticana Maruzza Lefebvre D'Ovidio: promozione dell’Assistenza Domiciliare in Oncologia Pediatrica. Neuropathology Department University of Bonn (per neuro patologie e studio genetico tumori cerebrali). Dipartimento di Ematologia ed Oncologia 135 Istituto Giannina Gaslini • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Relazione Clinico-Scientifica 2009 Kinderklinik University di Dusseldorf per lo studio dei Tumori a Cellule Germinali. Dipartimento di Pediatria Università di Padova per studio Genetico dei Tumori in NF1. Société Internazionale D’Oncologie Pediatrique (S.I.O.P.): CNS Sub- Committe. Dipartimento di Ematologia, Ospedale San Martino di Genova, studio delle insufficienze midollari selezione positiva di cellule CD34+ da staminoaferesi al fine di trapianto. Gruppo Cooperativo AIEOP: diagnosi e terapia delle Leucemie. Centro Trombosi Universitario al DIMI Dipartimento di Medicina Interna, Università di Genova. Divisione di Ortopedia Chirurgica Ospedale Careggi di Firenze. Laboratorio di Fisiopatologia degli impianti ortopedici Istituti Ortopedici Rizzoli. Cattedra di Genetica Medica, Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche Università dell’Insubria: Analisi citogenetica e genetico- molecolare di patologia mendeliana predisponente a displasie e neoplasie di importanza ematologica associate a specifiche anomalie cromosomiche (S. di Schwachman, neutropenie ereditarie) Oregon Cancer Center, Portland, Oregon (USA). Professor Grover Bagby. Chirurgia ortopedica protesica, Ospedale S. Corona, Pietra Ligure (responsabile Dott. Guido Grappiolo) Struttura Complessa di Urologia dell’ Ospedale Galliera di Genova Medicina Nucleare dell’Ospedale Galliera di Genova Chirurgia Tiroidea dell’Ospedale Galliera di Genova Radioterapia IST di Genova Laboratorio Fondazione Neuroblastoma IST Nell’ambito del progetto di cooperazione sanitaria tra l’IRCCS Giannina Gaslini e l’Istituto Fundeni di Bucarest (Romania) vengono effettuate prestazioni di diagnostica citogenetica a pazienti dell’Istituto Fundeni affetti da leucemia e mielodisplasia nonché il training di personale sanitario sulle attività del laboratorio di citogenetica ematoncologica. Prof. Francesco Pasquali, Cattedra di Genetica Medica, Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche Università dell’Insubria. Analisi citogenetica e genetico-molecolare di patologia mendeliana predisponente a displasie e neoplasie di importanza ematologica associate a specifiche anomalie cromosomiche (S. di Shwachman, neutropenie ereditarie) (http://www.uninsubria.it/uninsubria/dipartimenti/dipsbsc.html) Prof.ssa Roberta Vanni, Cattedra di Biologia e Genetica, Dipartimento di Scienze e Tecnologie biomediche, Università di Cagliari. Analisi citogenetica convenzionale e molecolare di tumori solidi pediatrici (http://people.unica.it/disteb/biologia-e-genetica/) Prof. Mariano Rocchi, Dipartimento di Genetica e Microbiologia, Università di Bari. Risorse per citogenetica molecolare (http://www.biologia.uniba.it/DIGEMI/) RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto 136 Sandro Dallorso Follow-up clinico dei soggetti fuori terapia dopo un tumore contratto in età pediatrica Si stima che attualmente oltre il 75% dei bambini che si ammalano di tumore concluda in persistente remissione completa il programma terapeutico previsto, ed entra quindi in un fase di “fuori terapia”. E’ noto peraltro che i trattamenti somministrati, possono influire sull’accrescimento e sullo stato di salute della popolazione “fuori terapia”. Dati recenti documentano che se si estende il follow-up, circa il 40% dei soggetti guariti da tumore soffre di patologie croniche di grado grave o gravissimo. E’ responsabilità dei medici che hanno trattato questi soggetti, garantire un follow-up specifico in base ai trattamenti ricevuti per permettere una prevenzione e/o diagnosi precoce di effetti collaterali che, se non riconosciuti per tempo, potrebbero compromettere la loro Dipartimento di Ematologia ed Oncologia Istituto Giannina Gaslini Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Relazione Clinico-Scientifica 2009 qualità e spettanza di vita. Al Gaslini viene seguito il gruppo più numeroso di tutta Italia di soggetti fuori terapia, con oltre 1500 soggetti che hanno sospeso le cure da oltre più di due anni. All’interno dell’”ambulatorio dei fuori terapia” dell’U.O. di Ematologia ed Oncologia pediatrica verranno messe a punto delle “linee guida” per il follow-up dei soggetti fuori terapia, stratificate in base al tipo e stadio del tumore primitivo (follow-up oncologico) e al tipo e dose cumulativa dei trattamenti chemio o radioterapici ricevuti (follow-up d’organo). In collaborazione con i vari servizi dell’istituto e con altri ospedali genovesi, ogni soggetto in follow-up effettuerà periodici controlli in base a quanto proposto dalle linee guida. Ogni effetto collaterale verrà classificato utilizzando i Common Terminology Criteria forf Adverse Evenets (CTCAE). Sarà quindi possibile valutare la prevalenza e gravità degli effetti tardivi e contemporaneamente attivare programmi di prevenzione primaria e/o secondaria. Alberto Garaventa Sviluppo di nuovi approcci terapeutici nei tumori solidi pediatrici. Negli ultimi anni sono stati fatti importanti progressi nella diagnosi e nel trattamento dei tumori pediatrici che hanno consentito un notevole miglioramento della prognosi e della qualità di vita. I pazienti che alla diagnosi si presentano in forma metastatica o che sviluppano recidiva o progressiva però hanno ancora oggi una prognosi severa con possibilità di guarire è del 25%. Data la rarità di queste patologie la collaborazione internazionale è elemento indispensabile per lo studio di nuove molecole in tempi utili. La Divisione di Emato Oncologia del Gaslini è uno dei membri fondatori del gruppo europeo per il Neuroblastoma, di quello per lo studio di alcuni tumori cerebrali e e uno dei 4 centri italiani membri del consorzio europeo per lo studio dei nuovi farmaci. Il rapido sviluppo di cooperazioni internazionali in campo oncologico pediatrico ha recentemente favorito anche la costituzione di un gruppo di studio europeo per la sindrome opsomioclonica un raro quadro neurologico associato a volte al neuroblastoma, in cui i 2/3 dei soggetti sviluppa nel tempo gravi sequele neuropsicologiche. Obiettivo del gruppo europeo è appunto quello di implementarne le conoscenze sull’eziopatogenesi, e valutare prospetticamente nuovi approcci terapeutici di salvataggio. Stiamo valutando l’attività antitumorale del Topotecan in combinazione con Vincristina e Doxorubicina nel protocollo di prima linea europeo per i pazienti ad alto rischio ed è in corso di elaborazione un nuovo protocollo che ne prevede l’impiego combinato a farmaci modificatori della risposta (Bortezomib). E’ prossimo alla chiusura il protocollo clinico per la valutazione di fase I-II dell’Imatinib e i risultati saranno disponibili a breve.E’in corso lo studio dell’impiego della radioterapia metabolica con alte dosi di I131 MIBG combinata nei pazienti con neuroblastoma. Per i tumori metastatici dei tessuti molli è stato avviato un protocollo internazionale per valutare l’attività dell’anticorpo monoclonale Bevacizumab con attività anti-neoangiogenesi, questa molecola verrà utilizzata anche in alcune neoplasie cerebrali.Per tutte le neoplasie solide recidivate è stato aperto un protocollo internazionale che vuole valutare l’attività antitumorale di una nuova combinazione di farmaci antiblastici (Topotecan e Temozolomide). Dipartimento di Ematologia ed Oncologia 137 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 In questi studi la risposta viene valutata anche con tecnica di biologia molecolare atte a valutare la malattia minima midollare e circolante. Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione 138 Maria Luisa Garrè Studio genetico - molecolare dei tumori cerebrali pediatrici. L’incidenza dei tumori cerebrali del bambino è alta ed è circa il 20% di tutti i tumori solidi al di sotto dei 19 anni. I tumori del SNC sono la prima causa di morte per tumore nel bambino, con un’ incidenza mondiale di circa 6-7:100.000 bambini all’ anno. Questi tumori sono classificati sulla base dell’istologia (tipo di tumore e grado), della sede intracranica d’insorgenza e sulla presenza di disseminazioni intracerebrali, tutti fattori che ne condizionano sia il trattamento che la prognosi. Gli studi immunoistochimici, citogenetici e genetico-molecolari associati alla misurazione dell’ attività mitotica, permettono di eseguire una corretta diagnosi e di effettuare una classificazione sempre più precisa. I principali criteri utilizzati per decidere il trattamento di tali tipologie tumorali sono l’età di insorgenza alla diagnosi, la presenza di sindromi associate (NF1, Sclerosi Tuberosa, sindrome di Li Fraumeni, sindrome di Gorlin e di Turcot) e la possibile presenza di metastasi. Inoltre, ai fini di impostare un appropriato e specifico trial terapeutico, sono fondamentali la strategia di resezione chirurgia impostata e la scelta di un adeguato trattamento chemio-radioterapico, valutando contemporaneamente sia la qualità di vita (QoL) che la sopravvivenza del paziente. Abbiamo, quindi, deciso di analizzare dal punto di vista biologico i tre maggiori istotipi tumorali del SNC: gliomi, medulloblastomi ed ependimomi, accuratamente selezionati dalla nostra casistica pediatrica, come brevemente descritto nel programma. Il fine è quello di approfondire le caratteristiche genetico-molecolari di questi tumori, grazie anche all’ allestimento di culture cellulari primarie e di linee cellulari stabilizzate per le varie tipologie tumorali da utilizzare come modelli per studi in vitro. L’approccio analitico riguarda l’uso della tecnologia del micro-array che permette di analizzare l’intero “trascrittoma” delle cellule tumorali. I dati di gene expression così ottenuti sono analizzati mediante due distinti ed indipendenti algoritmi di analisi, sulla base di specifiche caratteristiche clinico-biologiche (sede, età di insorgenza, grado, fenotipo). L’interpolazione dei risultati ottenuti dai distinti algoritmi di analisi ha prodotto liste di geni differenzialmente espressi all’interno delle categorie dicotomizzate sulla base delle specifiche caratteristiche clinicobiologiche. Tali geni sono stati confermati mediante Q-PCR utilizzando sistemi da noi disegnati sulla base delle nostre conoscenze molecolari. La stessa tecnologia è stata utilizzata per la validazione dei risultati su una casistica indipendente. Il miglioramento della prognosi dei pazienti affetti da tumore cerebrale dipende largamente dall’impostazione di strategie terapeutiche realizzate sempre più su misura del singolo paziente e perciò siano maggiormente efficaci perchè basate sulla comprensione dei meccanismi patogenetici di questi tumori. Garrè ML et al. Medulloblastoma variants: age-dependent occurrence and relation to Gorlin syndrome-A new clinical perspective. Clin Cancer Res. 2009 Apr 1;15(7):2463-2471. Epub 2009 Mar 10. Raso A et al. Detection of trans-placental melanoma metastasis using Quantitative-PCR. Diagnostic Molecular Pathology, 2010 accepted. Dipartimento di Ematologia ed Oncologia Istituto Giannina Gaslini Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Relazione Clinico-Scientifica 2009 Sandro Dallorso Estensione del servizio di assistenza Domiciliare a pazienti con patologie non emato-oncologiche Dall’anno 2000 è attivo, presso l’UOC Ematologia-Oncologia Pediatrica, il servizio di Assistenza Domiciliare (AD) che garantisce una continuità assistenziale medico-infermieristica complementare al complessivo percorso diagnostico-terapeutico effettuato in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital. Tale attività ha dimostrato in questi anni di ben rispondere ai bisogni socio-sanitari dei pazienti affetti da patologie emato-oncologiche e delle loro famiglie, consentendo al contempo un significativo risparmio di risorse, specialmente in termini di maggior disponibilità di posti letto. In analogia all’esperienza in Ematologia-Oncologia si ritiene che anche pazienti affetti da patologie non-emato-oncologiche, portatori delle c.d. condizioni croniche complesse (Cronic Complex Condition) possano, in varie fasi del loro percorso diagnostico-terapeutico, avvantaggiarsi di questa nuova modalità assistenziale. Claudio Panarello Studio integrato mediante citogenetica convenzionale, FISH e comparative genomic hybridization su microarray (a-CGH) per una più precisa definizione dei riarrangiamenti cromosomici in oncoematologia pediatrica. Riarrrangiamenti cromosomici sono stati riportati in più di 56000 neoplasie maligne e benigne. La citogenetica convenzionale ha dimostrato che lesioni cromosomiche specifiche sono correlate a determinati sottotipi di neoplasie ematologiche ed a specifici istotipi di tumori solidi e che alcune di queste predicono il decorso clinico della malattia in modo così accurato da identificare i pazienti che debbono essere avviati a procedure terapeutiche mirate . La precisa definizione dei punti di rottura da cui ha origine un’anomalia cromosomica di struttura, in particolare nel caso di traslocazioni, ha portato all’identificazione di geni che svolgono un ruolo cruciale nell’ematopoiesi normale ed in quella leucemica. Le potenzialità diagnostiche della citogenetica convenzionale presentano i limiti correlati al potere di risoluzione del microscopio ed alla necessità di ottenere metafasi. L’introduzione routinaria della ibridizzazione in situ fluorescente (FISH) ha incrementato negli ultimi anni il numero di tumori con cariotipo alterato con il limite di individuare alterazioni specifiche di loci cromosomici conosciuti a priori. Recentemente l’applicazione dell’a-CGH anche nell’ambito emato-oncologico ha permesso un approccio “genome-wide”, come la citogenetica convenzionale, ma ad una risoluzione notevolmente maggiore nella rilevazione delle anomalie cromosomiche che implicano variazioni nella quantità di DNA. L’a-CGH permette di rilevare anomalie cromosomiche dovute a variazioni del numero di copie del genoma. La tecnica si basa sulla coibridizzazione del DNA in esame e del DNA controllo, marcati con due fluorocromi diversi, su piattaforme di cloni genomici (BAC, oligonucleotidi, SNP). La risoluzione del “cariotipo molecolare” che si Dipartimento di Ematologia ed Oncologia 139 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 ottiene dipende soprattutto dalla densità delle sonde impiegate, dalla performance delle sonde, dalla qualità del DNA analizzato e dalla capacità del software utilizzato per l’analisi. In tal modo l’a-CGH, analizzando tutti i cromosomi, fornisce informazioni più dettagliate rispetto a quelle prodotte dalla citogenetica convenzionale e FISH identificando regioni delete e duplicate, aree di perdita di eterozigosità e può definire i punti di rottura di un’anomalia strutturale se sbilanciata. E’ sempre necessario confermare i risultati dell’a-CGH con FISH mirate. Finalità dello studio è l’applicazione dell’array-CGH in campo ematooncologico pediatrico ad integrazione dell’analisi citogenetica convenzionale e FISH per indagare nuovi riarrangiamenti cromosomici allo scopo di definire marcatori genetici di eventuale rilievo prognostico. Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto 140 Carlo Dufour Insufficienze midollari in pediatria. Nuovi strumenti diagnostico terapeutici Le insufficienze midollari sono un gruppo eteorgeneo di malattie rare la cui incidenza è largamente sottostimata pSi stimata. L pià frequenti includono l’anemia aplastica acquisita, l’Anemia di Fanconi, la Discheratosi congenita e le neutropenie croniche gravi. La diagnostica di tali malattie è basta sulla combinazion di test fenotipci ( Morfologia e citofluorimentria del midillo osseo), funzionali (gruppi di complementazione con vettore retrovirale) e test molecolari (studio di mutazioni). La difficoltà fondamentale di tale diagnostica è la dispersione che impedisca di raggiungere adeguate expertise xpertise sia cliniche sia laboratoristiche che possono essere sorpassate attraversa centralizzazione dei campioni ed ei pazineti. La rarità della malattie è in genere di ostacolo all’ offerta ai pazienti delle migliori scelte opzioni terapeutiche ge disponibili. Anche questo ostacolo è superabile grazie alla flusso centralizzato di pazienti in uno o pochi Centri centri selezionati. La UOS Ematologia Clinica e di Laboratorio dell Istituto Gaslini offre entrambe queste prerogative poiche dal 2002 ad oggi il flusso sia di campioni biologico per diagnosi sia di pazenti con problematice da insufficienza midolare è in costante crescendo. Il progetto si prefigge di fornire un pacchetto diagnostico aggiornato con test avanzati non routinari a soggetti con sospette sospette sindromi da insufficienza midollare sia Liguri sia provenienti da altre Regioni grazie alle competenze del laboratorio di Ematologia ed alle strutture presenti in Istituto (Banca Cellulare, sequenziatori). In aggiunta, terminato il processo di affinamento diagnostico ai pazienti verrà offerta il programma terapeutico più aggiornato includendo anche studi sperimentale, già attivi presso l’Istituto e registrati presso l’Osservatorio Ministeriale. Edoardo Lanino Fisiopatologia del trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche: aspetti clinici ed immunologici Il centro TCSE opera all’interno dell’Istituto da 25 anni e dal 1987 effettua trapianti allogenici utilizzando cellule staminali midollari, periferiche e cordonali su pazienti pediatrici affetti da patologie congenite ed acquisite, neoplastiche e non neoplastiche. L’attività di ricerca clinica ha sempre Dipartimento di Ematologia ed Oncologia Istituto Giannina Gaslini Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Relazione Clinico-Scientifica 2009 mirato allo sviluppo e alla applicazione di protocolli diagnostici e terapeutici per la prevenzione, il monitoraggio e il trattamento delle complicanze tossiche ed immunologiche del TCSE. L’attività laboratoristica ha riguardato vari aspetti del follow up precoce e tardivo del post trapianto, quali la ricostituzione immunologica (RI) e lo studio del chimerismo in relazione anche ai possibili esiti clinici del trapianto quali GvHD, rigetto e recidiva. Linee di ricerca clinica e di laboratorio: 1) utilizzo di regimi di condizionamento ridotto allo scopo di definirne l’indicazione e la relazione con l’esito del trapianto (tossicità, attecchimento, GvHD, recidiva) 2) tossicità acuta e cronica e sue relazioni con il tipo di condizionamento 3) applicazione di terapie di seconda linea (Anticorpi monoclonali, linfofotoaferesi, etc.) nella GvHD acuta refrattaria alle terapie di prima linea. 4) studio immunofenotipico e molecolare delle popolazioni linfocitarie in rapporto alle complicanze infettive e immunologiche. 5) monitoraggio della reciproca interazione delle popolazioni T CD4+ regolatorie e infiammatorie circolanti attraverso il loro profilo fenotipico e funzionale in relazione a insorgenza ed evoluzione della GVHD. 6) significato predittivo delle diverse forme di chimerismo su sangue intero e nelle sottopopolazioni linfocitarie, in particolare nei trapianti a regime ridotto. 7) analisi fenotipica e funzionale ex vivo delle cellule NK di orgine cordonale. Elio Castagnola Monitoraggio dell’eziologia delle Infezioni batteriche e micotiche in bambini sottoposti a chemioterapia antineoplastica o trapianto di midollo osseo, con particolare riguardo alla comparsa di ceppi resistenti ai farmaci Le infezioni rappresentano una importante causa di malattia nei pazienti immunocompromessi. L’utilizzo di farmaci anti-infettivi a scopo terapeutico e/o profilattico rappresenta una causa importante di selezione di ceppi resistenti. L’analisi di questi e venti è importante per la preparazione di strategie diagnostiche e terapeutiche Questi dati sono riportati nei soggetti adulti, ma mancano studi in popolazioni pediatriche ampie. Si prevede di monitorare il numero di epsodi batteriemici osservati nella popolazione in studio e la resistenza dei ceppi isolatiati a determinati antibiotici: oxacillina e vancomicina per i Gram-positivi; amikacina, piperacillina-tazobactam, meropenem, ceftazidime e ciprofloxacina per i Gram-negativi. Il numero di isolamenti e il numero di ceppi resistenti verranno valutati in base alle giornate di ricovero presso la U.O. ematologia ed oncologia dell’Istituto e “normalizzati” a 1000 giornate di degenza. Questi dati verranno comparati a quelli osservati negli anni scorsi e con l’uso dei farmaci antibiotici. Dipartimento di Ematologia ed Oncologia 141 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE (SIMIT) DIRETTORE Gino Tripodi telefono: 010 5636213-417; 010 3779792 e-mail: [email protected] STAFF Francesca Cottalasso Cinzia Lo Giudice : I.P. Settore Infettivologia Marina Martinengo : I.P. Settore Medicina Trasfusionale Mariapina Montera : I.P. Settore donatori Marco Risso Lucia Scarso : I.P. Settore Citofluorimetria e Immunopatologia Fulvia Sindaco : I.P. Settore Immunoematologia Referente assicurazione qualità: Dott. Diego Fabio Ardenghi telefono: 010 5636417 e-mail: [email protected] Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: sig.ra Cecilia Brighenti telefono: 010 5636213 Capotecnico: Massimo Solari ATTIVITÀ CLINICA ED AREE DI ECCELLENZA - Monitoraggio immunoematologico di pazienti trapiantati Aferesi terapeutiche e predepositi di sangue (criopreservati) per autodonazione in soggetti pediatrici Raccolta cellule emopoietiche staminali dal periferico mediante procedure aferetiche in pazienti pediatrici a basso peso Trattamento della GVHD acuta e cronica con fotochemioterapia extracorporea Monitoraggio immunocitofluorimetrico del sangue periferico in pazienti stimolati con citochine a scopo di autotrapianto Monitoraggio immunocitofluorimetrico del sangue periferico in pazienti sottoposti a fototerapia extracorporea Valutazione quali- quantitativa di espianti midollari e di raccolte di staminali dal periferico Manipolazioni e cripreservazione di cellule staminali emopoietiche Servizio di Immunologia e Medicina Trasfusionale risulta certificato ISO 9001 ed 2000 dal 21 gennaio 2003 e sottoposto a verifiche periodiche dall’Ente Certificatore BVQI PRINCIPALI COLLABORAZIONI - 142 Sezione di Istologia Dipartimento di Medicina Sperimentale Università degli Studi di Genova IBMDR Registro Nazionale Donatori di Midollo Osseo – Genova Cattedra di Immunologia Clinica Università degli Studi di Genova Dipartimento di Ematologia ed Oncologia Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 MALATTIE INFETTIVE DIRETTORE Raffaella Giacchino telefono: 010 5636 220 e-mail: [email protected] STAFF Elisabetta Bondi : I.P. Controllo dei protocolli per infezioni occupazionali Elio Castagnola : U.O.S. Infezioni nell’ospite immunocompromesso Emilio Cristina : I.P. Infezioni in gravidanza Giuseppe Losurdo : I.P. Infezione tubercolare ed infezioni del bambino migrante Enrico Mantero : I.A.S. Controllo infezioni ospedaliere Maria Grazia Marazzi : I.A.S. Malattie rare ad eziologia infettiva Cristina Moroni : I.P. Infezioni nel paziente emato oncologico Angela Tacchella : I.P. Controllo delle infezioni nella fibrosi cistica Paola Taverna : I.P. Infezioni in gravidanza Referente assicurazione qualità: Angela Tacchella telefono: 010 5636 622 e-mail: [email protected] Paola Taverna telefono: 010 5636 641 e-mail: [email protected] Coordinatrice infermieristica e Referente Assicurazione Qualità: Rossella Cuneo - (3°piano) telefono: 010 5636 437 fax: 010 3763436 Patrizia De Gol - (2° piano) telefono: 010 5636 454 fax: 010 3733450 ATTIVITA’ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA - Patologie infettive acute e croniche Dipartimento di Ematologia ed Oncologia 143 Istituto Giannina Gaslini - Relazione Clinico-Scientifica 2009 Infezioni batteriche, micotiche o virali, in pazienti immunocompromessi (in particolare per malattie emato- oncologiche, trapianti di midollo osseo, sia autologo che allogenico, trapianti di organo, immunodeficienze primitive) Trattamenti innovativi delle infezioni nei bambini sottoposti a chemioterapia o trapianto di midollo osseo o con immunodeficit primitivo Epatiti acute e/o croniche da HBV, HCV, HAV, sporadiche ed in pazienti politrasfusi (pazienti emato- oncologici, trapiantati, dializzati) Infezione e malattia tubercolare Patologie infettive del bambino immigrato- extracomunitario Patologie infettive ed infiammatorie del S.N.C. Infezioni a trasmissione verticale Counselling infettivologico a donne con infezione in gravidanza Counselling vaccinale e vaccinazioni a rischio PRINCIPALI COLLABORAZIONI Società Italiana di Gastroenterologia ed Epatologia Pediatrica- Gruppo di Epatologia: Osservatorio per l’infezione dell’epatite da virus C in Italia – Clinica e terapia dell’infezione da HCV- HBV nel bambino immigrato – Steatosi e HCV Euro Wilson: diagnosi e terapia del M. di Wilson Gruppo di Lavoro Nazionale per il Bambino Immigrato della Società Italiana di Pediatria: studio epidemiologico delle infezioni ed in particolare della tubercolosi nel bambino immigrato Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT): studio epidemiologico dell’infezione tubercolare negli immigrati Società Italiana di Neonatologia – Gruppo di Infettivologia neonatale: Task forcesulle infezioni fungine Associazione Italiana Emato- Oncologica Pediatrica (AIEOP), CSD Infezioni e CSD terapia di supporto: infezioni in bambini sottoposti a chemioterapia o trapianto di midollo osseo Infectious Diseases Group dell’European Organization for Research and Treatment of Cancer (EORTC): infezioni nel paziente emato- oncologico Early and Late Toxicity Educational Committee (ELTEC) International Pediatric Fungal Network (PFN), Duke University School of Medicine, USA Gruppo Italiano Trapianti di Midollo Osseo (GITMO): Infezioni micotiche in pazienti trapiantati di midollo RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione 144 Elio Castagnola Monitoraggio dell’eziologia delle Infezioni batteriche e micotiche in bambini sottoposti a chemioterapia antineoplastica o trapianto di midollo osseo, con particolare riguardo alla comparsa di ceppi resistenti ai farmaci Le infezioni rappresentano una importante causa di malattia nei pazienti immunocompromessi. L’utilizzo di farmaci anti-infettivi a scopo terapeutico e/o profilattico rappresenta una causa importante di selezione di ceppi resistenti. L’analisi di questi e venti è importante per la preparazione di strategie diagnostiche e terapeutiche Questi dati sono riportati nei soggetti adulti, ma mancano studi in popolazioni pediatriche ampie. Si prevede di monitorare il numero di epsodi batteriemici osservati nella popolazione in studio e la resistenza dei ceppi isolatiati a determinati antibiotici: oxacillina e vancomicina per i Gram-positivi; amikacina, piperacillina-tazobactam, meropenem, ceftazidime e ciprofloxacina per i Dipartimento di Ematologia ed Oncologia Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 Gram-negativi. Il numero di isolamenti e il numero di ceppi resistenti verranno valutati in base alle giornate di ricovero presso la U.O. ematologia ed oncologia dell’Istituto e “normalizzati” a 1000 giornate di degenza. Questi dati verranno comparati a quelli osservati negli anni scorsi e con l’uso dei farmaci antibiotici. Dipartimento di Ematologia ed Oncologia 145 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 DIPARTIMENTO DI EMERGENZA E ACCETTAZIONE Dott. Pasquale Di Pietro Pronto Soccorso Medico e Medicina d’Urgenza DIRETTORE Di Pietro Pasquale telefono: 010 5636 273 fax: 0103760603 e-mail: [email protected] STAFF Ornella Bellagamba : I.P. Patologia respiratoria acuta e terapia del dolore in P.S. e Medicina d’Urgenza Simona Costabel : I.P. Percorsi assistenziali dei ricoveri in O.B.I. ed urgenze infettivologiche in P.S. e Medicina d’Urgenza Carla Debbia : I.P. Epidemiologia clinica compresi gli incidenti in P.S. e gli avvelenamenti Maria Cristina Diana : I.P. Patologia infettiva; ricerche cliniche e progetti di ricerca. Simulazione pediatrica avanzata Piero Gianiorio : I.A.S. Ambulatorio – DH e Farmacovigilanza Mario Lattere : I.A.S. Tossicologia e Unità di Crisi Michela Mocchi Antonella Palmieri : I.P. ALTE e patologia neonatologica acuta Emanuela Piccotti : U.O.S. Gestione Pronto Soccorso Daniela Pirlo Salvatore Renna : U.O.S. Gestione Degenza Breve Marta Romanengo : I.P. Maltrattamento ed abuso Barbara Tubino Marta Vandone Giovanna Villa Referente assicurazione qualità: Barbara Tubino telefono: 010 5636351 – 245 e-mail: [email protected] Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Laura Gambino - Pronto Soccorso telefono: 010 5636 245 – 661 fax: 010382466 Donatella Passalacqua - Medicina D’Urgenza 146 Dipartimento di Emergenza e Accettazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 telefono: 010 5636 351 – 353 fax: 010 3760603 ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA - Pronto soccorso pediatrico Osservazione Breve Intensiva Degenza breve Medicina d’urgenza pediatrica con posti letto di terapia semintensiva Ambulatorio Day Hospital finalizzato alla dimissione precoce dalla degenza breve Attività di tossicologia Centro di riferimento per l’Apparent Life Threatening Event Attività diFarmacovigilanza Centro di riferimento nazionale per la stesura di linee guida in emergenza Centro di riferimento per la prevenzione degli incidenti PRINCIPALI COLLABORAZIONI - Ricerca Multicentrica (Padova, Roma, Napoli, Genova) sulla sicurezza dei farmaci in pediatria organizzato con il Ministero della Salute; Ricerca Multicentrica sull’utilizzo di Ondasetron in gastroenterite Ricerca Multicentrica “EPISTREP: studio prospettico multicentrico per valutare in Italia l’incidenza in malattie invasive batteriche in bambini di età inferiore a 5 anni con febbre > 39°C” RICERCHE IN CORSO 2010 - Valutazione dell’efficacia di Adrenalina e Soluzione Salina Ipertonica per via inalatoria nel trattamento della bronchiolite Monitoraggio con cadenza annuale dell’appropriatezza dei ricoveri da P.S. Medico verso Medicina d’Urgenza e verso tutte le U.O. di destinazione secondo gli standards internazionali del PAEP/PRUO Dipartimento di Emergenza e Accettazione 147 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPERIMENTALE E DI LABORATORIO Dott. Giovanni Melioli Laboratorio Centrale Analisi DIRETTORE Giovanni Melioli telefono: 010 5636 832 e-mail: [email protected] STAFF Roberto Bandettini : I.A.S. Microbiologia Giuliana Cangemi Maura Chierici Marco Cingolani Raffaella Cozzani Eddi Di Marco Fabio Facco Patrizia Fortini Salvatore Mangraviti : U.O.S. Biochimica Clinica Graziana Manno Giovanni Nattero Candida Palmero Luisa Pescetto Anna Maria Rabagliati Luigia Ricagni Rossella Ricci Referente assicurazione qualità: Anna Maria Rabagliati telefono: 010 5636 822 (823) Capotecnico: Ennio Biagini Sergio Terrasi ATTIVITÀ CLINICA Il Laboratorio Centrale di Analisi svolge un’attività clinica nel campo delle indagini diagnostiche in vitro su differenti materiali patologici e nel corso dell’anno vengono effettuati oltre 1.600.000 indagini di laboratorio. L’attività assistenziale si svolge nell’arco dell’intera giornata per tutti i giorni dell’anno operando nel campo della chimica clinica, ematologia, coagulazione, 148 Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 microbiologia,sierologia, immunologia clinica ed allergologia. Svolge inoltre indagini di elevata complessità nel campo della endocrinologia, proteomica, cromatografia, dei dosaggi di enzimi intracellulari, dello screening di difetti genetici nel I e II trimestre, della tossicologia, della parassitologia, della sorveglianza delle infezioni nosocomiali. Utilizza tecniche di biologia cellulare e molecolare nel campo della microbiologia. L’automazione della maggioranza dei processi analitici è completa e in campo gestionale, il sistema informatico del Laboratorio è integrato con il sistema informativo dell’Istituto. Dopo aver ottenuto nel 2004 la certificazione del Sistema Qualità a norma ISO 9001/2000 (BVQI n° 158497), con il resto dell’Istituto ha ottenuto dal 2007 l’Accreditamento all’Eccellenza sec. Joint Commission International (J.C.I.) e dal 2009 la certificazione del Sistema Qualità a norma ISO 9001/2000. Sono in atto sistemi di controllo della qualità analitica, sia interni che esterni e in ambito Dipartimentale esiste un Programma di Formazione Continua specifica per gli operatori del Laboratorio stesso. PRINCIPALI COLLABORAZIONI • • • • Istituto di Microbiologia, Università di Ferrara (Herpes virus) Istituto di Ematologia, Università di Parma (Stem cells) Ematologia Pediatrica, Università di Padova (Leucemie e Linfomi) Clinica per Malattie Respiratorie Università di Genova ( Allergologia) RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Giovanni Melioli Valori di riferimento di test di laboratorio in pediatria La progressione delle conoscenza ha portato, negli ultimi anni, a disporre di una serie di nuovi biomarcatori che sono caratteristici di situazioni patologiche specifiche. In genere, questi parametri vengono sviluppati nei pazienti adulti e solo in un secondo tempo vengono utilizzati in pediatria. E’ quindi evidente che sono necessari valori di riferimento ad hoc per le differenti fasi dello sviluppo. Questo approccio viene gestito con tecniche statistiche che consentono, anche in assenza di una popolazione di controllo, di identificare il range di riferimento con notevole precisione. In questo momento, hanno particolare interesse alcuni biomarcatori relativi allo sviluppo osseo e cartilagineo, alcuni marcatori “classici” relativi ai parametri ematologici nel neonato e, infine, alcuni valori di riferimento di popolazioni linfocitarie particolarmente significative nello studio delle immunodeficienze I valori relativi a parametri attualmente “on line” verranno acquisiti dal sistema informatico del laboratorio, trattati statisticamente in modo da stratificare per età e per reparto di afferenza. Per quanto riguarda parametri innovativi (oer esempio, alcune sottopopolazioni di linfociti B), questi sarano valutati al’interno di un protocollo sperimentale ad hoc, partendo comunque da materiali biologici (per esempio, emocromi), già raccolti in ambito assistenziale e altrimenti non utilizzabili. L’obiettivo di questo studio è quindi quello di descrivere curve continue età/biomarcatore che tengano conto della mediana e dell’intervallo di riferimento (per esempio 5° e 95° percentile). Viene fatto valere il concetto statistico che tanto più una popolazione è eterogenea (per esempio da un punto di vista patologico), tanto migliore sarà la stima degli intervalli di riferimento in studio Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio 149 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 Unità AIRC Immunologia e Tumori Unità aggregata al Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio COORDINATORE Irma Airoldi Telefono: 010 5636 524 e-mail: [email protected] STAFF Claudia Cocco Sara Canale ATTIVITA’ DI RICERCA Studio dell’attività anti-tumorale di IL-23 ed IL-27 nelle leucemie, linfomi e mieloma multiplo La principale attività di ricerca svolta dall’ Unità finanziata dall’AIRC (Associazione Italiana di ricerca sul cancro) nata alla fine del 2006 riguarda lo studio dell’attività delle citochine IL-23 ed IL27 nei tumori che derivano dai linfociti B a diversi stadi della loro maturazione. Questi studi hanno come finalità l’identificazione e lo sviluppo di terapie innovative e mirate contro le leucemie (linfoblastiche acute, mieloidi acute e linfocitiche croniche), i linfomi (mantellari, marginali e follicolari) ed il mieloma multiplo. A tale scopo, il nuovo gruppo di Ricerca diretto dalla Dr.ssa Airoldi esegue analisi dell’espressione dei recettori di IL-23 ed IL-27 sulle cellule tumorali e sulle loro controparti normali (precursori dei linfociti B, linfociti B maturi e plasma cellule). Successivamente lo studio si focalizza sull’attività che queste citochine possono avere sulle cellule B normali e neoplastiche principalmente in termini di proliferazione, apoptosi, angiogenesi e migrazione. L’attività anti-tumorale viene testata in modelli in vitro ed in vivo utilizzando linee cellulari e campioni direttamente prelevati dai pazienti oncologici. PRINCIPALI COLLABORAZIONI Prof. Giuseppe Basso e Dr.ssa Chiara Frasson: Laboratorio di Emato-Oncologia, Università di Padova Dr.ssa Giovanna Cutrona: Unità Malattie Linfoproliferative, Dipartimento di Anatomia Citoistopatologica, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova Dr.ssa Emma Di Carlo: Dipartmento di Oncologia e Neuroscienze, Università "G. d'Annunzio" Chieti Dr. Nicola Giuliani: Ematologia and Centro BMT, Dipartimento di Medicina Interna e Scienze Biomediche, Università di Parma Prof. Franco Locatelli e Dr.ssa Daniela Montagna: Ematologia ed Oncologia pediatrica, Policlinico S. Matteo, Pavia Dr.ssa Emanuela Ognio: Animal Model Facility, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova 150 Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 Prof. Domenico Ribatti: Dipartmento di Anatomia e Istologia Umana, Università di Bari Dr.ssa Gabriella Sozzi: Dipartimento Citogenetica e Citogenetica Molecolare, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori, Milano Dr.ssa Simona Zupo: Unità Malattie Linfoproliferative, Dipartimento di Anatomia Citoistopatologica, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova Principali collaborazioni interne: Dr. Vito Pistoia, Dr.ssa Ignazia Prigione e Dr.ssa Elisa Ferretti: Laboratorio di Oncologia Dr. Carlo Dufour: Unità Emato-Oncologia Pediatrica Dr.ssa Francesca Giacopelli e Dr. Luis Juan Vicente Galletta: Laboratorio di Genetica Molecolare RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Irma Airoldi Cellule staminali del cancro nelle leucemie mieloidi acute pediatriche come potenziale target dell’attività anti-tumorale di IL-12 ed IL-27 L’ipotesi che un tumore derivi da una “cancer stem cell” (CSC) ha aperto importanti prospettive per lo sviluppo di nuove terapie per i pazienti oncologici. Tali cellule generano il tumore, si auto-rinnovano e sono caratterizzate da bassa capacità proliferativa. Dal momento che le attuali terapie anti-tumorali colpiscono preferibilmente cellule altamente proliferanti, le CSC risultano refrattarie ad essere uccise e responsabili di eventuali recidive. L’alta percentuale di CSC nelle AML è inoltre correlata ad una prognosi negativa. IL-12 ed IL-27 sono citochine strutturalmente e funzionalmente correlate che svolgono un’ attività anti-tumorale in differenti tumori solidi ed ematologici. Esse possono funzionare direttamente sulle cellule tumorali oppure indirettamente attraverso l’attivazione del sistema immunitario e l’inibizione dell’angiogenesi. La loro attività diretta sui tumori è dovuta alla capacità di indurre apoptosi e di inibire la proliferazione cellulare. Scopo della ricerca è testare l’attività anti-tumorale di IL-12 ed IL-27 nelle CSC e nelle cellule in toto di AML ottenute dal midollo osseo di pazienti pediatrici. Esperimenti in vitro verranno condotti su campioni di AML trattati con IL-12 ed IL-27 a diversi tempi. Le CSC delle AML verranno identificate mediante l’espressione combinata di marcatori superficiali quali CD34, CD38 e CD44. Le cellule AML saranno quindi studiate in termini di apoptosi, proliferazione ed angiogenesi. Studi in vivo verranno condotti utilizzando topi NOG (SCID/NODIl2rg-/-) cioè privi di cellule T, B ed NK. Essi saranno inoculati con cellule di AML endovena e/o sotto cute. Un gruppo verrà trattato IL-12 con IL-27 ed un altro con PBS (controlli). La massa sviluppata sottocute, le milze, il midollo osseo ed il sangue verranno prelevati da ogni topo ed analizzati per la presenza di cellule leucemiche e di CSC. Verrà quindi eseguita un’analisi comparativa tra gli organi prelevati dai topi trattati e di controllo. Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio 151 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 LABORATORIO DI BIOLOGIA MOLECOLARE DIRETTORE Luigi Varesio telefono: 010 5636599 e-mail: [email protected] STAFF Maria Luisa Belli : I.P. Biobanca (BIT) Maria Carla Bosco : I.P. Microambiente Alessandra Eva : I.P. Meccanismi di Trasformazione Cellulare ATTIVITA’ DI RICERCA Il laboratorio di Biologia Molecolare opera nel campo della ricerca preclinica in biologia molecolare e della transizione verso la ricerca clinica e si prefigge di sviluppare e sperimentare: 1) protocolli di terapie innovative; 2) nuove metodiche di diagnostica avanzata; 3) definizione dell’espressione genica del tessuto patologico. Le patologie di primario interesse sono le neoplasie, le lesioni infiammatorie e le malattie genetiche rare. Il laboratorio collabora sia con strutture dell’Istituto che con diversi laboratori italiani e stranieri. Genomica Funzionale: Dr.ssa Fabiola Blengio Dr. Paolo Fardin Dr.ssa Maria Luisa Belli Dr. Andrea Cornero Dr. Massimo Acquaviva Il laboratorio di Biologia Molecolare è responsabile della ‘core facility’ per il microarray presso l’Istituto G. Gaslini. Il gruppo di genomica funzionale si dedica all’analisi dei profili di espressione genica, dell’espressione dei micro- RNA e di array CGH. La tecnologia del microarray permette di definire i livelli di espressione genica, di micro- RNA regolatori o le anomalie cromosomiche. Il gruppo di Genomica Funzionale si occupa della caratterizzazione molecolare (espressione genica, miRNA e CGH) dei campioni che pervengono alla Biobanca Integrata TRessutogenomica (BIT) dell’Istituto Gaslini. I dati risultanti dalle singole analisi vengono integrati e correlati con i dati clinici dei pazienti presenti in biobanca. Il gruppo bioiformatico sviluppa le piattaforme per la condivisione dei dati. Questo approccio è diretto alla diagnostica molecolare e a nuove strategie di ricerca. Meccanismi di trasformazione cellulare Dr.ssa Alessandra Eva Dr.ssa Cristina Vanni 152 Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 Dr.ssa Marzia Ognibene L’oncogene Dbl è un fattore di scambio (GEF) per le GTPasi della famiglia Rho le quali regolano numerose funzioni cellulari normali ed una molteplicità di processi tumorali importanti tra cui la trasformazione cellulare, la sopravvivenza, l’invasività, la metastatizzazione e l’angiogenesi. Il nostro gruppo di ricerca e’ interessato da tempo alla caratterizzazione delle proprietà della proteina codificata dall’oncogene Dbl. Questa proteina, come molte altre GEF finora identificate e caratterizzate, in seguito ad alterazioni strutturali è in grado di trasformare cellule normali in coltura in cellule tumorali. Patofisiologia e trattamento della glicogenosi di tipo 1a Dr.ssa Alessandra Eva Dr.ssa Rosa Lavieri Dr.ssa Roberta Resaz Studio della Glicogenosi di Tipo 1a (GSD- 1a). La GSD- 1a è una malattia congenita causata dalla non funzionalità di una proteina presente nel fegato, la glucosio−6−fosfatasi (G6Pasi), che è importante per il controllo del metabolismo degli zuccheri. A seguito di questa mutazione il metabolismo del glucosio è molto alterato ed è compromessa la funzionalità epatica e renale, spesso in modo particolarmente grave. Microambiente del tessuto Dr.ssa Maria Carla Bosco Dr.ssa Federica Raggi La presenza di aree di ipossia, una diminuzione della tensione di ossigeno che origina da un’inappropriata vascolarizzazione e/o un eccessivo consumo di ossigeno, e’ una caratteristica comune dei tumori maligni e di numerose altre situazioni patologiche, quali condizioni ischemiche (ad esempio infarto del miocardio e ischemia cerebrale), infiammazione cronica (ad esempio artrite reumatoide e aterosclerosi), infezioni batteriche e ferite. L'ipossia crea un microambiente unico capace di influenzare l’espressione genica, il fenotipo e le risposte funzionali sia delle cellule del tessuto d’origine che dell’infiltrato infiammatorio e rappresenta quindi un parametro determinante per l’architettura tissutale, l’evoluzione di un tumore, le reazioni infiammatorie e immunitarie e la risposta alle terapia. Studi sperimentali e clinici sottolineano il ruolo critico dello stimolo ipossico nella patogenesi dei tumori solidi e delle patologie infiammatorie croniche. Patofisiologia dell’ipossia Dr.ssa Alessandra Eva Dr.ssa Maria Carla Bosco Dr.ssa Maria Luisa Belli L’ipossia del tessuto è una situazione di carenza di ossigeno che caratterizza una lesione o un processo infiammatorio. In aggiunta a quanto descritto nelle altre sezioni si analizzano le seguenti situazioni infiammatorie. Microambiente e neuroblastoma Dr.ssa Daniela Segalerba Dr.ssa Maura Puppo Dr. Paolo Fardin Dr. Andrea Cornero E’ in corso di caratterizzazione la risposta del neuroblastoma (NB) all’ipossia, condizione di carenza di ossigeno che caratterizza il microambiente tumorale e che influenza la composizione e l’evoluzione della massa neoplastica e propone di sviluppare approcci terapeutici innovativi per il trattamento del NB basati sulla risposta del tumore a questo stimolo. Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio 153 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 BIT (Biobanca Integrata Tessuto-genomica) Dr.ssa Maria Luisa Belli Dr. Paolo Fardin Dr.ssa Fabiola Blengio Dr. Andrea Cornero Il laboratorio di Biologia molecolare è responsabile della componente genomica della Biobanca Integrata Tessuto- genomica (BIT) dell’ Istituto G. Gaslini che è stata recentemente accreditata a livello della Regione Liguria. La (BIT) rappresenta una nuova struttura in cui il materiale biologico viene analizzato e caratterizzato in base a criteri morfologici ed istochimici associati ad informazioni di espressione genica del tessuto attraverso tecnologie le più innovative. La BIT raccoglie materiale proveniente dalla struttura in cui ha sede, e da altre esterne. L’unità di Anatomia Patologica è responsabile della collezione, del frazionamento e dello stoccaggio iniziale del campione oltre che della caratterizzazione istopatologica del tessuto. Parte del campione biologico viene trasferito presso il laboratorio di Biologia Molecolare dove viene trattato per l’estrazione di DNA, RNA e proteine. Viene valutata la qualità dei derivati genomici e viene criopreservata in apposito ambiente controllato. Il DNA viene sottoposto ad analisi mediante CGH array,. Il profilo di espressione genica viene valutato tramite microarray piattaforma Affymetrix. In parallelo i miRMA del campione vengono valutati con chip Milteni. I prodotti della BIT rappresentano una risorsa indispensabile per lo studio delle patologie per l’identificazione di nuovi biomarcatori della malattia, e per la scoperta di nuovi bersagli terapeutici. Il database associato alla BIT è una sorgente continua di informazione che si aggiorna nel tempo e che serve da guida e supporto per il disegno di una terapia sempre più mirata e personalizzata. PRINCIPALI COLLABORAZIONI • • • • • • • • • • • • • 154 Prof. G. Melillo (NCI, Frederick, USA): microarray, ipossia ed espressione genica Dr. Janice Chou (NIH, NICHD HDB, Bethesda, USA): glicogenosi di tipo 1a, terapia genica Prof. Bruce Zwilling (Dept. of Microbiology, Ohio State University, Columbus, USA): macrofagi e monociti Prof. G. Forni (Dip. Scienze Chimiche e Biologiche, Università di Torino):immunologia dei tumori Dr. Yi Zheng (Dept. of Biochemistry, University of Tennessee, Memphis, USA): GTPasi, trasduzione del segnale Dr.ssa Fiorella Altruda (Dip. Genetica, Biologia e Chimica Medica, Torino): topi knock- out e knock- in per il gene Dbl Prof.ssa Mara Torrisi (Dip. Medicina Sperimentale, Policlinico Umberto I, Roma): immunofluorescenza, microscopia elettronica Prof.ssa Isabella Screpanti (Dip. Medicina Sperimentale e Patologia, Università La Sapienza, Roma): immunologia dei tumori, linfociti T, modelli animali Prof.ssa Maria Cristina Mingari (Dip. Oncologia, Biologia, e Genetica, Università di Genova) Recettori inibitori, NK Dr. Maurizio Luisetti (Ist. di Tisiologia e Malattie Respiratorie, Policlinico S.Matteo, Università di Pavia, Pavia): tumori polmonari, immunoistochimica Dr. Giuseppe Lungarella (Università degli Studi di Siena): patologia polmonare, istochimica, modelli animali Dr. Bruno Bembi (Unità di Malattie Metaboliche, I.R.C.C.S. Burlo Garofolo, Trieste): malattie metaboliche, glicogenosi, diagnosi Dr. David Munroe (SAIC A Division of Science Applications International Corporation, Frederick, USA): istomicroarray, cDNA microarray, nanotecnologie. Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini • • • • • • • • • • • • • • • Relazione Clinico-Scientifica 2009 Dr. Ulrich Pfeffer (Laboratory of Molecular Oncology, National Cancer Research Institute, Genova): microarray, PCR Dr. Domenico Ribatti (Department of Human Anatomy and Histology, University of Bari Medical School, Bari): angiogenesi Dr Ada Sacchi (Istituto Regina Elena, Dipartimento Oncologia Sperimentale,Laboratorio Oncogenesi Molecolare, Roma Italia) Chip on Chip Dr Giovarelli (Istituto di Microbiologia, Università di Torino) : Cellule dendritiche Prof. Alessandro Verri (DISI, Università degli studi di Genova): bioinformatica Dr. Rogier Veersteg (AMC, University of Amsterdam): neuroblastoma Dr. Frank Berthold (Clinical Oncology at the University of Köln Children's Hospital, Germany): neuroblastoma Dr. Oppenheim Joost (Frederick Cancer research and Development Center, USA): infiammazione Dr. Carol Thiele (National Institute of Health,USA): neuroblastoma Dr. Alberto Martini (Dipartimento di pediatria e specialità pediatriche, Ist. G. Gaslini Genova): reumatologia Dr. Lucio Zannini (U.O. Cardiochirurgia, Ist. G. Gaslini Genova): cardiochirurgia Dr. Marina Vignolo (Clinica Pediatrica, Ist. G. Gaslini Genova): obesità Dr. Massimo Vitale (S.C. Oncologia Sperimentale D, IST- Istituto Nazionale per la Ricerca sul cancro, Genova): infiammazione Dr. Edoardo Raposio (Unità di Chirurgia Plastica, Università degli Studi di Genova):chirurgia plastica Prof. Claudio Brunelli (Dipartimento di Medicina Interna, Università degli studi di Genova): obesità RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Luigi Varesio Patofisiologia dell’ipossia nel microambiente del tessuto Ogni cellula risponde all’ipossia ed il profilo di espressione genica del tumore ha un’impronta dell’ ipossia del tessuto. Quest’ultima potrebbe essere un indicatore prognostico in quanto può influenzare la risposta alla terapia. Quindi, il profilo di espressione dei geni ipossici nel tumore primario alla diagnosi può essere correlato alla prognosi del neuroblastoma. La definizione, la misura e l’analisi dei geni la cui espressione è indotta da ipossia ha quindi la potenzialità di portare alla definizione di predittori molecolari della progressione del neuroblastoma. Questo studio si propone di caratterizzare la componente ipossica del NB pediatrico mediante approcci di genomica funzionale e di istologia. Questo approccio verrà esteso ad altre patologie caratterizzate da occerenze dei tessuti ipossici quali l’artrite reumatoide. Abbiamo sviluppato una linea di ricerca basata sull’identificazione dell’insieme di geni ipossici caratterizzanti un tumore. L’approccio si basa sull’analisi sistematica del profilo di espressione genica di linee di tumore coltivate in condizioni ipossiche e sull’applicazione di un rigoroso modello bioinformatico per derivare un robusto insieme di geni che caratterizzano lo stato ipossico delle cellule. Questo insieme di geni ipossici (NB-hypo), sarà poi utilizzato per caratterizzare il profilo di espressione genica di tumori primari in termini di ipossia di tessuto e valore prognostico. I tumori primari verranno testati per profilo di espressione genica e da questa si ricaverà l’andamento dei geni caratterizzanti NB-hypo e la relazione tra la loro espressione ed i fattori di rischio. Gli studi verranno estesi alle altre cellule infiltranti il tumore quali fagociti mononucleati e Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio 155 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 linfociti. Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto 156 Maria Luisa Belli Biobanca integrata tessuto-genomica (BIT) pediatrica:diagnosi e ricerca All’interno di un tessuto patologico sono preservate le informazioni sulle alterazioni epigenetiche quali cambiamenti di espressione genica, modificazioni postraslazionali di prodotti genici ed accumulo di metaboliti. Utilizzando nuove tecnologie “omiche” queste alterazioni possono essere identificate e possono dare informazioni non solo sull’ aspetto genetico ma anche su quello acquisito quali fattori ambientali (infettivi, tossici, allergici, etc.), cause di malattie sistemiche e localizzate. La biobanca integrata di tessuto rappresenta una struttura in cui il materiale biologico viene analizzato, processato e caratterizzato in base a criteri morfologici ed istochimici associati ad informazioni “omiche” quali il CGH array che dà informazioni sulla struttura del DNA e il cDNA microarray che fotografa il profilo di espressione genica del tessuto. Molti ospedali ed istituti di ricerca hanno stabilito archivi di raccolta di tessuti spesso per motivi di diagnostica. Tuttavia questi centri di raccolta non sono in grado di soddisfare le necessità della pratica clinica moderna e devono organizzarsi come una moderna biobanca Obiettivo principale. La Biobanca Integrata Tessuto-genomica (BIT) prevede la raccolta del tessuto, la conservazione del medesimo e dei derivati genomici, la sua classificazione e caratterizzazione istopatologica e molecolare, l’integrazione dell’ informazione con i dati clinici e la sua diffusione per scopi diagnostici, prognostici e/o di ricerca biomedica. Obiettivi secondari : 1. Creazione di una biobanca di tessuti pediatrici e analisi istopatologica del tessuto; 2. Creazione di una biobanca di derivati genomici (DNA, RNA e proteine) e caratterizzazione molecolare del tessuto (tecnologie “omiche”) 3. Integrazione tra le informazioni delle biobanche ed i dati clinici. 4. Distribuzione del materiale e delle informazioni Andrea Cornero Sviluppo di una strategia bioinformatica per l’analisi integrata dei dati di espressione genica, microRNA e array-CGH di tessuti patologici. Lo studio approfondito del Neuroblastoma e di altre patologie tumorali prevede l’uso di tecniche di indagine su larga scala quali l’analisi dell’espressione genica, l’analisi di espressione dei microRNA e lo studio di aberrazioni cromosomiche tramite array-CGH. Tali tecniche generano grosse quantità di dati non direttamente interpretabili dall’uomo e si rendono quindi necessari passaggi di normalizzazione e processamento dei dati ottenuti. Il progetto prevede lo sviluppo di una pipeline bioinformatica avente lo scopo di automatizzare i passaggi necessari ad ottenere risultati interpretabili sia dal punto di vista biologico che clinico. La pipeline permetterà di agevolare la successiva fase di analisi dei dati Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Relazione Clinico-Scientifica 2009 e di identificare importanti correlazioni con dati di interesse clinico, con il fine ultimo di favorire sia la diagnostica che la scelta del trattamento più adeguato per la cura del neuroblastoma. I dati derivanti da esperimenti di DNA Microarray, microRNA microarray e array-CGH su campioni tumorali derivanti da pazienti di neuroblastoma ed i relativi dati clinici verranno raccolti ed organizzati in un database relazione appositamente sviluppato. La pipeline bioinformatica utilizzerà poi le informazioni ed i dati sperimentali raccolti nel database per procedere automaticamente con i successivi passaggi di normalizzazione ed integrazione. In particolare si prevede di mettere in relazione “pairwise”sia i dati di array-CGH ed espressione genica che i dati di espressione dei microRNA ed espressione genica, in modo da rivelare importanti correlazioni tra le diverse tipologie di dato. I dati clinici dei pazienti saranno automaticamente integrati per favorire successive analisi di correlazione tra, ad esempio, i tassi di mortalità ed i livelli di espressione di geni marcatori e l’identificazione di geni target da utilizzare come nuovi fattori prognostici. Alessandra Eva Sviluppo di strategie di terapia cellulare mirata al fegato per il trattamento della Glicogenosi tipo 1a sperimentale La glicogenosi di tipo1a è causata da una disfunzione della glucosio-6fosfatasi, fondamentale nella regolazione della glicemia. I pazienti sviluppano epatomegalia, ritardo della crescita, nefromegalia e, a lungo termine, adenocarcinomi epatici e insufficienza renale. I nostri studi sono finalizzati allo sviluppo di una terapia cellulare per il trattamento di questa malattia utilizzando un modello sperimentale preclinico rappresentato da topi knock out (KO) per la G6Pase e mielomonociti di midollo osseo (BMMs) di topi adulti che sono in grado di ripopolare il fegato fondendosi con gli epatociti malati dell’ospite e dando origine a epatociti sani. Sebbene la frequenza di questa fusione sia bassa, i BMMs possono avere un uso terapeutico qualora siano presenti in quantità sufficiente. I risultati che abbiamo ottenuto finora mostrano che quando il trattamento è eseguito in animali molto giovani, come neonati, i BMMs possono ripopolare il fegato già a 2-3 settimane dal trattamento. L’obiettivo generale degli esperimenti proposti è di valutare l’efficacia terapeutica delle cellule mielomonocitiche geneticamente modificate derivate dal midollo osseo trapiantate in topi neonati che siano KO per la G6Pase solo nel fegato con lo scopo finale di ottenere la rigenerazione del fegato. I nostri risultati potrebbero aggiungere informazioni su: 1) specificità tissutale, homing, e capacità di colonizzazione dei BMMs; 2) effetti terapeutici a lungo termine di BMMs normali o geneticamente modificati nei topi G6Pase-/- fegato-specifici. L’uso efficace della terapia cellulare per correggere lo squilibrio metabolico e la progressione della malattia nei topi G6Pase-/- rappresenta una promessa per una futura terapia genica della GSD-1a nell’uomo. Inoltre lo sviluppo di un nuovo approccio terapeutico basato sulle cellule mielomonocitiche derivate dal midollo osseo può trovare applicazioni utili nel trattamento di altre malattie epatiche. Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio 157 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 GENETICA MOLECOLARE e CITOGENETICA DIRETTORE Roberto Ravazzolo (Università) telefono: 010 5636 400 e-mail: [email protected] STAFF Renata Bocciardi Isabella Ceccherini : U.O.S. Diagnostica molecolare e malattie ereditarie Angela Elvira Covone Luis Galietta : I.A.S. Genomica Funzionale Margherita Lerone : I.A.S. Consulenza genetica Aldamaria Puliti (Università) DIAGNOSTICA MOLECOLARE Nel Laboratorio di Genetica Molecolare vengono effettuate le seguenti indagini diagnostiche: • • • • • • • • • • • per Carcinoma Midollare della Tiroide (MTC) e Neoplasia Endocrina Multipla di Tipo 2 (MEN2A e MEN2B), ricerca di mutazioni nel gene RET; per Malattia di Hirschsprung, ricerca di mutazioni nel gene RET, effettuata a scopo di ricerca; per Malattia di Alexander, ricerca di mutazioni nel gene GFAP; per Febbri Ricorrenti, ricerca di mutazioni nei geni MVK, TNFRSF1A, CIAS1 per Sindrome da Ipoventilazione Centrale Congenita (CCHS), ricerca di mutazioni nel gene PHOX2B per Ectrodattilia, Displasia Ectodermica e Palatoschisi (EEC), ricerca di mutazioni nel gene p63 per Sindrome di Holt Oram (HOS), ricerca di mutazioni nel gene TBX5 per Sindrome Nail Patella (NPS), ricerca di mutazioni nel gene LMX1B per Oloprosencefalia (HPE), ricerca di mutazioni nel gene SHH per Fibrodisplasia Ossificante Progressiva (FOP), ricerca di mutazioni nel gene ACVR1 per analisi farmacogenetica, ricerca di varianti molecolari nel gene TPMT AMBULATORIO di GENETICA MOLECOLARE Le consulenze interne ed esterne vertono su problematiche prenatali e postnatali. Le tipologie di Consulenza Prenatale affrontate sono, in ordine di frequenza di richiesta: • Esposizione in epoca preconcezionale o gestazionale ad agenti teratogeni o sospetti tali. A tale scopo la Dr.ssa Lerone ha instaurato una collaborazione con l’U.O. di Farmacia del nostro Istituto con accesso alle principali banche dati internazionali (TERIS; REPROTOX; 158 Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 MICROMEDEX) e ad Internet dove sono reperibili le più recenti acquisizioni della ricerca medica teratologica. • Riscontro di segni di patologia malformativa fetale nel corso di accertamenti ecografici di 1° e 2° livello o di ecocardiografia fetale. • Segnalazione di rischio aumentato per anomalie cromosomiche fetali o per difetti del tubo neurale, in base all’esito di test di screening quali il Test combinato ed il Tri test. • Accertamento su villi coriali, liquido amniotico, sangue funicolare di anomalie cromosomiche numeriche o strutturali fetali. In questi ambiti viene fornito, ove possibile, l’inquadramento dei segni malformativi fetali in quadri sindromici noti, la valutazione del rischio di associazione delle malformazioni riscontrate con ritardo dello sviluppo psicomotorio, una indicazione prognostica sul quadro malformativo rilevato e la correlazione fra alterazioni cromosomiche fetali e quadro fenotipico. Vengono indicati inoltre gli accertamenti più specifici da effettuare in gravidanza per il follow- up della patologia fetale. Quando possibile si valuta il paziente alla nascita. • Presenza nei gentilizi paterno o materno o in uno dei consultanti di patologie genetiche già diagnosticate o di patologie congenite e malformative non inquadrate dal punto di vista clinicodiagnostico. In tali casi vengono consigliati gli accertamenti clinico- diagnostici più opportuni e specifici per l’inquadramento della patologia, per la quale, ove possibile viene fornito il rischio di ricorrenza specifico nel nucleo familiare e l’indicazioine alle indagini utili all’accertamento prenatale nel feto. • Presenza nel gentilizio paterno o materno o in uno dei consultanti di patologie per le quali non esiste ancora, nella letteratura medica, una classificazione eziopatogenetica sicura, quali la malattia di Alzheimer, la sclerosi multipla, la schizofrenia, i disturbi dell’umore (sindrome maniaco- depressiva), le patologie neoplastiche. • Fecondazione assistita. • Età materna avanzata con rischio aumentato per patologie cromosomiche fetali. • Consanguineità fra i coniugi • Età paterna superiore ai 50 anni con maggior rischio per patologie scheletriche fetali da nuove mutazioni. In questi tre ultimi casi vengono fornite le stime del rischio genetico e vengono illustrate e consigliate le metodiche di indagine prenatale più specifiche. La consulenza postnatale riguarda particolarmente: • Adulti o bambini con patologie congenite e/o malformative e/o dismorfiche. • Adulti o bambini con ritardo psicomotorio, convulsioni, patologie neuropsichiatriche. • Adulti o bambini con patologie neuromuscolari • Adulti o bambini con patologie cromosomiche numeriche o strutturali • Adulti o bambini con patologie tumorali. Vengono a tale riguardo effettuate o proposte le indagini clinico- diagnostiche utili all’inquadramento delle diverse patologie, vengono formulati i rischi di ricorrenza nel nucleo familiare per specifiche patologie, viene effettuato il follow- up dei pazienti. Nell’inquadramento delle sindromi malformative e dismorfiche è possibile avvalersi anche dell’ausilio di sistemi diagnostici computerizzati quali POSSUM/OSSUM (Pictures of Standard Syndromes and Undiagnosed Malformations- Murdoch Institut, Melbourne- Australia) e London Dysmorphology data Base, utili per il confronto di dati clinico- diagnostici ed immagini. L’Ambulatorio collabora,inoltre, all’aggiornamento di questi stessi programmi con invio, su richiesta, di informazioni cliniche e relativa iconografia di sindromi rare Nell’inquadramento clinico- diagnostico delle patologie malformative ectodermiche con interessamento del sistema nervoso centrale viene effettuata l’analisi macroscopica e microscopica del capello. Per specifiche patologie viene eseguito il profilo metacarpo- falangeo ed il profilo cranio- facciale. Per le patologie nelle quali il Servizio di Genetica Molecolare non effettua direttamente la diagnostica, vengono inviati i campioni di DNA estratto ai Centri di riferimento nazionali ed internazionali. L’Ambulatorio di Genetica Medica è dotato di un servizio autonomo per la documentazione fotografica dei casi clinici. I pazienti vengono fotografati, ovviamente, solo previo consenso Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio 159 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 informato scritto. Tutti i pazienti vengono inoltre inseriti, sempre previo consenso informato, nel database di archivio dell’Ambulatorio e catalogati in base alla patologia. PRINCIPALI COLLABORAZIONI • • • • • • • • • • • Debra Weese-Mayer, Pediatric Respiratory Medicine, Rush University Medical Center Chicago, Illinois, USA Argomento: “Update delle linee guida internazionali per il management di CCHS e istituzione gruppo internazionale per lo studio clinico-molecolare di CCHS (progetto NIH pending)” Consorzio Internazionale sulla Malattia di Hirschsprung costituito da: – Aravinda Chakravarti, Johns Hopkins University School of Medicine, Baltimore, USA – Paul KH Tam, The University of Hong Kong, Hong Kong – Isabella Ceccherini, Istituto G Gaslini, Genova, I – Stanislas Lyonnet, Hôpital Necker-Enfants Malades, Paris, F – Robert Hofstra, University of Groningen, NL – Salud Borrego, Hospitales Universitarios Virgen del Rocío, Seville, E Argomento: “Identificazione delle componenti genetiche nella Malattia di Hirschsprung” Diego Fornasari, Dipartimento di Farmacologia, Università di Milano, Milano M Roberta Cilio, Divisione di Neurologia, Ospedale Bambino Gesù, Roma Argomento: “Effetto di mutazioni PHOX2B in CCHS e ricerca di nuovi bersagli trascrizionali di PHOX2B” Gerard Karsenty, Department of Genetics and Development College of Physicians and Surgeons Argomento: “ Caratterizzazione di geni coinvolti nella biologia dell’osso” Frederick S. Kaplan, Division of Orthopaedic Molecular Medicine, The University of Pennsylvania School of Medicine Argomento: “Ricerche sulla Fibrodisplasia Ossificante Progressiva” Pascale Fanen, Inserm U.955, Equipe 11 "Génétique moléculaire et développement" Hôpital Henri Mondor, F-94010 Créteil, France Argomento: “Analisi biochimica della maturazione della proteina CFTR” Mauro Mazzei, Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, Facoltà di Farmacia Genova Argomento: “Sviluppo di nuovi modulatori farmacologici della proteina CFTR” Franco Pagani, Human Molecular Genetics, International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology, Trieste Argomento: “Analisi delle isoforme della proteina TMEM16A” Ulrich Pfeffer, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova Argomento: “Identificazione di nuovi canali e trasportatori ionici” Kerry Rhoden, UO Genetica Medica, Policlinico S. Orsola-Malpighi, Bologna Argomento: “Analisi del trasporto di anioni nella tiroide” Alan S. Verkman, Dept. of Medicine, University of California San Francisco,San Francisco, CA , USA Argomento: “Scoperta di modulatori farmacologici della proteina CFTR” RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background 160 Roberto Ravazzolo Studio delle basi genetiche e dei meccanismi di malattia in patologie ereditarie umane monogeniche: per una diagnosi corretta e verso ipotesi di trattamento Uno degli obiettivi più ambiziosi della ricerca scientifica biomedica è Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini del progetto Descrizione Relazione Clinico-Scientifica 2009 l’identificazione di nuovi bersagli per la cura delle malattie e lo sviluppo di nuove strategie di cura. In generale il requisito essenziale per raggiungere l’obiettivo è la comprensione quanto più possibile approfondita dei meccanismi che causano la malattia. Le malattie rare hanno una base genetica nel 90% circa dei casi e quindi i meccanismi di malattia sono da ricondurre agli effetti delle mutazioni di geni che ricadono sulla funzione di cellule, tessuti e organi in una moltitudine di processi biologici. Fino ad un recente passato è valso il concetto di una sostanziale impotenza rispetto a eventi che sono ereditati e trasmessi con il genoma degli individui senza che questo possa essere modificato. Sebbene questo concetto rimanga valido nella sua essenza, bisogna tuttavia considerare che in casi sempre più frequenti il progresso delle conoscenze sui meccanismi di malattia ha messo in evidenza una serie di opzioni di trattamento di queste malattie. Tali opzioni, mirate al miglioramento della qualità di vita dei pazienti, sono risultato del procedimento razionale che va dalla ricerca di base all’applicazione. L’individuazione della base genetica, intesa come gene/i le cui mutazioni siano causative di una malattia ereditaria, e dei meccanismi correlati con il difetto genetico hanno come principale ricaduta la possibilità di stabilire una diagnosi accurata, attraverso test genetici appropriati. Il test genetico a sua volta si può applicare a efficaci misure preventive, mentre lo studio approfondito dei meccanismi patogenetici può suggerire approcci di trattamento della condizione morbosa. Questo programma triennale, iniziato nel 2009, indagherà su diverse patologie di interesse del Laboratorio proponente nel quale gruppi di ricercatori sono impegnati nell’indagine su malattie diverse per le quali sono referenti a livello nazionale e internazionale: - Nel campo delle patologie congenite si studieranno gli effetti di mutazioni diverse e i relativi meccanismi patogenetici per: a) cardiopatie congenite; b) febbri ricorrenti; c) malattia di Alexander; d) sindrome da ipoventilazione centrale congenita; e) fibrodisplasia ossificante progressiva; f) atassia ad esordio pediatrico precoce; sindrome di Poland - Nel campo della fibrosi cistica e di altre patologie dovute a difetti di canali ionici, procedure di screening ad alta capacità di collezioni di composti chimici con potenziale effetto terapeutico saranno applicate nella prospettiva di uno sviluppo in senso farmacologico, attraverso l’impiego di saggi funzionali originali messi a punto nel laboratorio. Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio 161 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 S.S. Laboratorio di Citogenetica Laboratorio Scientifico aggregato alla Genetica Molecolare Incarico Struttura Semplice Giorgio Gimelli telefono: 010 5636 922 e-mail: [email protected] STAFF Cristina Cuoco Patrizia Fiorio Simona Porta Patrizia Ronchetto Capotecnico e referente assicurazione qualità: Marco Bertorello ATTIVITA’ CLINICA Il Laboratorio di Citogenetica esegue circa 2000 analisi per anno. L’attività principale è l’analisi del cariotipo per la diagnosi prenatale delle cromosomopatie sia su liquido amniotico che su villi coriali. Per la diagnosi post- natale viene eseguito il cariotipo su sangue periferico e biopsie di cute o altri tessuti. Un’altra importante attività viene svolta utilizzando le tecniche di ibridazione in situ (FISH); questa metodologia è applicata in alcuni casi su nuclei interfasici di liquido amniotico per una diagnosi precoce delle aneuploidie più comuni. Inoltre vengono diagnosticate le più note microdelezioni e i riarrangiamenti subtelomerici. Recentemente sono state messe a punto l’analisi delle microdelezioni e micro duplicazioni mediante array- CGH e l’analisi molecolare dei riarrangiamenti subtelomerici mediante MLPA. Il laboratorio è in grado di allestire linee linfoblastoidi per particolari esigenze. COLLABORAZIONI • • • • • 162 Prof. Roberto Giorda del Lab. di Biologia Molecolare - Istituto Scientifico E. Medea - Bosisio Parini (LC) Prof.ssa Orsetta Zuffardi dell’Istituto di Genetica Medica dell'Università di Pavia per le ricerche implicanti gli LCRs Prof Robert M.Gemmill dell’UCHSC, Colorado, USA per la ricerca sul Disgerminoma Prof.James M.Wells del Cincinnati Children's Hospital Research Foundation, USA per la ricerca sul gene SOX17 Prof. Alexandre Reymond del Center for Integrative Genomics of the University of Lausanne, Switzerland. Studi di espressione genica nella Sindrome di Williams Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini • • • Relazione Clinico-Scientifica 2009 Prof. Andrew J.Sharp del Department of Genetic Medicine and Development University of Geneva Medical School, Switzerland Dott.ssa Stefania Gimelli del Department of Genetic Medicine and Development University of Geneva Medical School, Switzerland per gli studi mediante array- CGH. Prof.ssa Emanuela Volpi del Molecular Cytogenetics Laboratory, Wellcome Trust Centre for Human Genetics, University of Oxford, U.K Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio 163 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 LABORATORIO DI IMMUNOLOGIA CLINICA E SPERIMENTALE DIRETTORE Cristina Bottino (Università) telefono: 010 5636 845 / 010 3537886 e-mail: [email protected] STAFF Claudia Cantoni (Università) Michela Falco Fabrizio Manca : I.A.S. Immunologia delle Malattie Infettive Antonio Puccetti (Università): I.A.S Immunopatologia ATTIVITA’ DI RICERCA Il Laboratorio è focalizzato su varie tematiche di immunologia cellulare e molecolare con importanti risvolti applicativi nel campo della terapia dei tumori, delle immunodeficienze e delle malattie autoimmuni. • Studio della risposta immunitaria in pazienti immunodeficienti. Analizziamo i meccanismi molecolari alla base di alcune forme di immunodeficienza congenita. • Identificazione di nuovi marcatori tumorali e analisi dell’attività anti- tumorale dei linfociti Natural Killer Nel corso dell’ultimo decennio numerosi e differenti approcci sperimentali hanno consolidato il concetto che le cellule Natural Killer (NK) possono rappresentare un’arma aggiuntiva nella lotta contro i tumori. In particolare le cellule NK attivate da citochine sono in grado di uccidere cellule neoplastiche isolate da pazienti e ciò ha dato un forte impulso alla pianificazione di modelli terapeutici innovativi basati sull’utilizzo delle cellule NK in pazienti neoplastici. Nel laboratorio si analizza l’efficacia della risposta NK contro vari tumori sia in un sistema autologo che allogenico. • Ruolo e funzioni delle cellule NK nel trapianto di cellule staminali o di midollo osseo L’identificazione dei vari recettori delle cellule NK e della loro funzione attivatoria o inibitoria ha fornito le basi per importanti studi clinici focalizzati sulla terapia delle leucemie acute nell’adulto e nel bambino. La presenza di cellule NK “alloreattive” nel trapianto di cellule 164 Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 staminali emopoietiche (CSE) da donatore aploidentico (aplo- TCSE) ha notevolmente migliorato la prognosi dei pazienti leucemici. Nel paziente trapiantato le cellule NK alloreattive sono in grado di prevenire le ricadute leucemiche grazie ad un’efficace attività antileucemica (GvL), il rigetto del trapianto e la Graft versus Host Disease (GvHD) grazie all’eliminazione rispettivamente delle cellule T e DC del paziente. Nel laboratorio analizziamo dal punto di vista fenotipico e genotipico le cellule NK di potenziali donatori di CSE in modo da selezionare sulla base dell’attività antileucemica NK- mediata il donatore ottimale per il trapianto. Seguiamo inoltre a vari tempi dal trapianto la ricostituzione delle cellule emopoietiche nel paziente valutando in particolare la percentuale delle cellule NK alloreattive, la loro funzione anti- leucemica e correlando i dati con il quadro clinico e la prognosi. Inoltre, sono in corso prove per la purificazione di cellule NK per uso clinico. Cellule NK alloreattive attivate in vitro con citochine potranno essere utilizzate per approcci immunoterapeutici finalizzati a contrastare eventuali recidive leucemiche. • Interazione tra cellule del sistema immunitario e cellule staminali mesenchimali (MSC) I risultati ottenuti negli ultimi anni dalla ricerca di base e traslazionale e dall'analisi retrospettiva di dati clinici hanno generato l'ipotesi del possibile utilizzo delle cellule staminali mesenchimali (MSC) in nuove terapie adottive, atte a migliorare l'esito del trapianto di cellule staminali emopoietiche in pazienti leucemici. Le MSC avrebbero un’attività immunoregolatoria utile nel prevenire la GvHD e nel promuovere l'attecchimento del trapianto. Stiamo studiando gli effetti delle MSC sulla ricostituzione delle cellule emopoietiche nel ricevente. • Ruolo degli agenti infettivi nella patogenesi delle malattie autoimmuni. Le malattie autoimmuni nel loro insieme costituiscono un gruppo di patologie sempre più frequenti che colpiscono prevalentemente soggetti giovani e bambini. Nonostante i numerosi progressi fatti nella comprensione dei meccanismi molecolari che stanno alla base delle malattie autoimmuni esistono tuttora molti aspetti da chiarire per quanto riguarda l’eziopatogenesi di queste condizioni morbose. E’ infatti noto che su un background genetico predisponente si aggiungono dei fattori ambientali che funzionano da innesco per la malattia. Fra questi fattori gli agenti infettivi sono da sempre considerati una delle cause scatenanti più probabili. Il nostro laboratorio si interessa di analizzare il rapporto fra infezioni croniche, soprattutto virali, e malattie autoimmuni con particolare attenzione per le patologie ad insorgenza pediatrica (malattia celiaca, diabete di tipo I etc). • Immunità cellulare specifica per patogeni opportunisti: sviluppo e applicazione di metodi di diagnosi e terapia dell’ospite immunocompromesso Pazienti riceventi trapianti di cellule staminali o organi, pazienti trattati con chemioterapia per tumori o patologie autoimmuni, pazienti con AIDS presentano un grave deficit immunitario dovuto alla perdita di linfociti T. Essi sono suscettibili a infezioni gravi e spesso mortali causate da virus (es. citomegalovirus, EBV, adenovirus) o da miceti (es. aspergillo). E’ possibile ricostituire la loro immunocompetenza somministrando linfociti T autologhi o allogenici espansi in vitro. Stiamo selezionando linfociti T specifici per i patogeni più frequenti al fine di mettere in atto terapie di immunoricostituzione adottiva in questi pazienti. Per produrre cellule ad uso terapeutico è necessario utilizzare strutture particolarmente attrezzate e monitorate (GMP, good manufacturing procedure), attualmente in via di sviluppo presso l’Istituto. Accanto all’approccio terapeutico, stiamo mettendo a punto metodi miniaturizzati di diagnosi della immunità cellulare, particolarmente adatti ai pazienti pediatrici. Possiamo quindi usare campioni ematici ridotti per effettuare profili di immunocompetenza cellulare a diversi patogeni rilevanti. Inoltre questi sistemi sono applicati ad uno studio in corso per lo sviluppo di un vaccino a DNA diretto contro HIV. PRINCIPALI COLLABORAZIONI Il laboratorio collabora con vari centri di ricerca di base e clinica nazionali ed internazionali Istituto scientifico Tumori, Genova Università di Genova e Ospedale S. Martino Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio 165 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 Università di Messina Università di Pavia e Policlinico S. Matteo Università di Milano e Istituto Humanitas Università di Verona e Policlinico G.B. Rossi Ospedale pediatrico Bambin Gesù, Roma National Institutes of Health, Bethesda, Maryland, USA Institut National de Santé et de Recherche Médicale (INSERM), Parigi, Marsiglia, Francia Deutsches Rheuma- Forschungszentrum Berlino, Germania. Karolinska Institut, Stoccolma, Svezia RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto 166 Antonio Puccetti Studio dell’individuazione di nuovi markers sierologici nella Dermatite Erpetiforme e nella Spondilite Anchilosante. La Dermatite Erpetiforme (DE) e la Spondilite Anchilosante (SpA) sono malattie autoimmuni di attuale interesse clinico. La DE è una malattia cutanea autoimmune caratterizzata da lesioni vescicolo-papulose. Tali eruzioni si localizzano a livello di gomiti, avambracci e ginocchi e spesso sono colpiti anche glutei e regione scapolare. La DE viene associata alla celiachia con un’identica predisposizione genetica i cui alleli interessati sono di classe II DQ2 e DQ8. La SpA è una malattia reumatica infiammatoria cronica ed autoimmune che coinvolge il rachide e le articolazioni sacroiliache attraverso cambiamenti strutturali e flogosi. Studi genetici evidenziano un’aumentata prevalenza dell'antigene tissutale HLA-B27 nei caucasici o HLA-B7 negli afro-americani, suggerendo una predisposizione genetica. Studi recenti suggeriscono che anche fattori ambientali possano svolgere un ruolo nell’esordio della malattia. Lo studio in oggetto si propone di individuare marcatori clinici predittivi delle due patologie descritte utilizzando la libreria peptidica. Attraverso tali librerie è possibile individuare peptidi con epitopi immunodominanti che vengono riconosciuti dagli autoanticorpi di pazienti affetti da DE o SpA. Per quanto riguarda il DE ci proponiamo di analizzare l’espressione di cluster di geni coinvolti nelle funzioni biologiche fondamentali incluso la risposta immunitaria, l’apoptosi, la proliferazione, la differenziazione cellulare e il rimodellamento della matrice extra-cellulare attraverso l’uso di gene array Lo studio di tali patologie rappresenta una stimolante sfida visto che al momento la diagnosi risulta complessa. Grazia Maria Spaggiari Cellule staminali mesenchimali derivate da diversi tessuti: studio comparativo dell’attività immunomodulatoria su cellule dell’immunità innata. Le cellule staminali mesenchimali (MSC) rappresentano un nuovo strumento terapeutico dotato di svariate potenzialità applicative. Queste cellule, infatti, sono caratterizate da almeno tre importanti proprietà funzionali, quali la capacità di differenziare in diversi tessuti, di Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Relazione Clinico-Scientifica 2009 supportare l'emopoiesi fungendo da cellule stromali, e di modulare la risposta immunitaria attraverso l'inibizione di cellule dell'immunità sia innata che acquisita. Il rapido passaggio dalle evidenze in vitro all'utilizzo terapeutico sperimentale delle MSC, in particolare in associazione al trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche per migliorare l'attecchimento del trapianto e prevenire/trattare la GvHD, ha generato la necessità di approfondire la caratterizzazione delle proprietà funzionali delle MSC e della loro regolazione. Le MSC possono essere isolate da vari tessuti, come il midollo osseo, il tessuto adiposo e altri tessuti dell'adulto e fetali. Tuttavia, ad oggi non è disponibile un'analisi circostanziata delle eventuali differenze esistenti tra le popolazioni di MSC derivate dalle diverse fonti. Il nostro progetto prevede lo studio comparativo delle caratteristiche funzionali di MSC isolate da differenti distretti, in particolare dell'attività immodulatoria esercitata sulle cellule dell'immunità innata, quali cellule natural killer (NK) e cellule dendritiche. Punto di riferimento per questa analisi sarà l'inibizione esercitata da MSC ottenute da midollo osseo, in quanto maggiormente studiata e quindi meglio conosciuta nei suoi meccanismi. Fabrizio Manca Diagnostica pediatrica della immunità cellulare specifica in sistemi miniaturizzati e high throughput. Una grave compromissione della immunità cellulare si può osservare in diverse condizioni di rilevanza pediatrica, come nei trapianti di cellule staminali emopoietiche, trapianti di organi solidi, immunodeficienza acquisita (infezione da HIV), chemioterapia ad alta dosi per trattamento di neoplasie o malattie autoimmuni. Ne consegue un elevato rischio di infezioni opportunistiche sostenute da virus, miceti e batteri. Pertanto una valutazione ed un monitoraggio della immunità cellulare specifica per questi patogeni può fornire utili orientamenti per definire i soggetti a rischia e i provvedimenti terapeutici o profilattici. Va infatti notato che il controllo della maggioranza dei patogeni opportunisti è principalmente mediato dalla immunità cellulare, mentre gli anticorpi svolgono un ruolo secondario. Per questi motivi ci siamo di recente impegnati nello sviluppo di test per la valutazione della immunità cellulare specifica per diversi patogeni opportunisti rilevanti. Avendo ideato nel 2007 iun metodo di analisi dell’immunità cellulare basato sulla valutazione delle citochine secrete dai linfociti T antigene specific negli stessi pozzetti di coltura (Li Pira et al. J. Imm. Meth 2007), utilizzando piastre miniaturizzati a 384 e 1536 pozzetti, abbiamo potuto 1) saggiare campioni di sangue di volumi minimi (0,3-0,5 ml), 2) automatizzare il sistema di dispensazione delle cellule e successivo sviluppo immunoenzimatico, 3) screenare numerosi antigeni di patogeni opportunisti rilevanti da inserire nel nostro pannello standard. Abbiamo iniziato un epitope mapping di diverse proteine virali (es. CMV), micobatteri che e fungine (es. aspergillo) e studi di validazione del metodo, che verranno ulteriormente condotti nel 2010. Michela Falco Studio delle sottopopolazioni NK alloreattive La presenza di cellule NK alloreattive può essere ipotizzata dall’analisi dei geni KIR che caratterizzano il donatore e dall’analisi degli alleli HLA Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio 167 Istituto Giannina Gaslini Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione 168 Relazione Clinico-Scientifica 2009 espressi dal donatore e dal ricevente. Per esercitare la loro funzione benefica, ed eliminare le cellule leucemiche residue presenti nel paziente, la sottopopolazione NK alloreattiva deve esprimere solo recettori inibitori KIR in grado di riconoscere alleli HLA di classe I non espressi dalle cellule del ricevente. Questi recettori devono inoltre riconoscere alleli HLA espressi dal donatore, condizione necessaria affinché la cellula NK possa raggiungere una piena maturità funzionale. In questo contesto è importante notare che i geni KIR variano da donatore a donatore e almeno tre sono i fattori che contribuiscono a questo fenomeno: a) i diversi aplotipi KIR differiscono nel numero di geni che li compongono, b) i geni KIR sono altamente polimorfici, c) gli aplotipi KIR si associano in maniera indipendente per dare origine a un genoma KIR. Questo studio si propone di meglio caratterizzare i recettori KIR espressi nei donatori di cellule staminali: - valutando il profilo genico KIR. L’assenza/presenza dei vari loci KIR sarà effettuata mediante amplificazione enzimatica utilizzando primers specifici per i differenti loci KIR. - determinando gli alleli KIR. L’RNA codificante le molecole KIR verrà retrotrascritto e amplificato utilizzando primers specifici. Il prodotto di PCR sarà poi legato in un vettore, clonato e sequenziato. - producendo recettori KIR solubili utilizzabili al citoflourimetro. Transfezione in cellule 293T dei costrutti codificanti una molecola solubile formata dalla regione extracellulare dei KIR in frame con il frammento cristallizabile dell’IgG umana. Purificazione della proteina dal sovranatante e suo utilizzo. Saranno inoltre analizzati, mediante mutagenesi sitospecifica, i residui coinvolti nella formazione degli epitopi riconosciuti da alcuni mAbs anti KIR. Claudia Cantoni Approcci proteomici per l’identificazione e la caratterizzazione di proteine della membrana plasmatica espresse da linee cellulari tumorali La caratterizzazione del pattern proteico della superficie cellulare di linee cellulari tumorali può essere molto utile per l’identificazione di nuovi marcatori tumorali, utilizzabili sia a scopo diagnostico sia come possibili bersagli terapeutici. Questa tematica si inserisce nell’ambito di un progetto di ricerca più ampio riguardante lo studio delle interazioni tra cellule NK e tumori e dei meccanismi alla base dell’uccisione di cellule tumorali da parte delle cellule NK stesse. Infatti, questo approccio può essere applicato anche alla ricerca e caratterizzazione di ligandi cellulari riconosciuti da recettori espressi da cellule Natural Killer (NK). Per questo progetto è necessaria la messa a punto di nuovi approcci proteomici che consentano l’identificazione del maggior numero possibile di proteine di membrana e il superamento di alcuni problemi legati a sistemi tradizionali, quali la presenza di contaminanti (es. proteine citoplasmatiche e nucleari) e la scarsa sensibilità. La marcatura chimica di una classe di proteine consente di ridurre la complessità del campione analizzato ed è particolarmente vantaggioso per le proteine della membrana plasmatica, che sono intrinsecamente difficili da solubilizzare e sottorappresentate quando analizzate insieme a proteine più solubili. In particolare, intendiamo sviluppare due diverse tecniche: 1) marcatura di cellule con Sulfo-NHS-SS-Biotina; 2) marcatura metabolica di glicani con azido zuccheri. In una prima fase vengono Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 somministrati alla coltura cellulare degli azido zuccheri che si integrano nella struttura delle glicoproteine presenti nella membrana cellulare mediante il normale metabolismo della cellula; successivamente il gruppo azide viene marcato con una fosfina modificata, contenente anche la sequenza FLAG. Grazie a un anticorpo monoclonale diretto contro questa sequenza è possibile la rivelazione e la purificazione di tutte le glicoproteine espresse sulla membrana cellulare. Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Cristina Bottino Analisi della capacità dei macrofagi di modulare le funzioni delle cellule NK Le cellule Natural Killer (NK) rappresentano la sottopopolazione linfocitaria con maggiore attività anti-tumorale ed è stato suggerito il loro utilizzo in protocolli d’immunoterapia adottiva in pazienti neoplastici. D’altra parte l’infiammazione è una componente fondamentale di molti tumori e la sua funzione dovrebbe essere di controllare ed eradicare il tumore. Le cellule tumorali però, plasmano il microambiente a loro favore secernendo mediatori solubili che potenziano la risposta infiammatoria e manipolano la funzione dei leucociti al fine di favorire la sopravvivenza della neoplasia. Per esempio, i macrofagi, i leucociti maggiormente rappresentati nei tumori (tumor-associated macrophages, TAM), sono caratterizzati da una polarizzazione M2 e da una potente azione protumorale. La presenza di cellule infiammatorie con funzioni “modificate” potrebbe quindi rendere inefficace l’attività anti-tumorale di cellule citotossiche quali i linfociti NK. Diversi studi descrivono l’esistenza d’interazioni tra NK e DC derivate da monociti. D’altra parte è poco noto se i macrofagi interagiscano e siano in grado di influenzare l’attività delle cellule NK. Analizzeremo quindi gli effetti funzionali e le basi molecolari dell’interazione tra NK e macrofagi non polarizzati e polarizzati (M1 e M2). Cellule NK e monociti saranno isolati da sangue periferico di donatori sani. Il differenziamento dei monociti a macrofagi (M0) sarà ottenuto coltivando i monociti in presenza di M-CSF per 7 giorni. Gli M0 saranno polarizzati a M1 o M2 con, rispettivamente, LPS+IFNgamma o IL-4. Cellule NK resting o attivate per breve tempo con citochine diverse saranno coltivate in presenza di M0, M1 o M2. Le cellule NK saranno analizzate in citofluorimetria per l’espressione di superficie di numerosi marcatori di superficie. Valuteremo inoltre l’effetto di MO, M1 e M2 sulla sopravvivenza, la proliferazione, l’attività secretoria e anti-tumorale delle cellule NK. Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio 169 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 LABORATORIO DI MEDICINA MOLECOLARE DIRETTORE Roberto Biassoni telefono: 010 5636 847 e-mail: [email protected] STAFF Elisabetta Ugolotti ATTIVITA’ CLINICA Collaborazione con il Comitato Infezioni Ospedaliere per la tipizzazione di Ceppi batterici MRSA ospedalieri ATTIVITA’ DI RICERCA • • • • • Studi struttura/funzione di recettori di membrana mediante mutagenesi sito specifica ed analisi con molecole chimeriche solubili di vario tipo. Analisi filogenetica dei geni codificanti recettori NK e loro studi funzionali. Disegno e validazione di nuovi sistemi diagnostici basati su PCR quantitativa per la diagnosi di patologie a base ereditaria e per patogeni virali e batterici. Tipizzazione di ceppi di S.aureus in casi di outbreak ospedalieri mediante metodiche molecolari e loro validazione. Famacogenomica: Realizzazione e validazione di saggi Real- time calibrati e di microsequencing per la determinazione del genotipo virale di CMV (resistenze farmacologiche a Ganciclovir, Valganciclovir gene UL97; Cidofovir, Foscarnet gene UL 54). PRINCIPALI COLLABORAZIONI - Prof . Andrea De Maria – DIMI, Università di Genova - Dr. Ennio Carbone Università di Catanzaro Magna Graecia - Dr. Mauro Malnati HSR Milano - Dr. Bruno Azzarone INSERM U542 Villejuif France - Dr. Julien Giron Michel INSERM U542 Villejuif France - Jonathan Heeney University of Cambridge, CB3- 0ES, Cambridge, United Kingdom - Gerrit Koopman Biomedical Primate Research Centre (BPRC), Rijswijk, The Netherlands 170 Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Elisabetta Ugolotti Analisi genetica di ceppi di Staphylococcus aureus isolati in ambiente ospedaliero mediante sequenziamento di “variablenumber tandem repeat o VNTR” dei loci codificanti la proteina A (spa-typing) e “clumping factor B” (clfB-typing) per una sorveglianza epidemiologica delle infezioni ospedaliere L’aumentata frequenza di isolamento di ceppi nosocomiali di MRSA costituisce uno dei principali problemi in ambito ospedaliero. La tipizzazione molecolare dei ceppi batterici e’ un importante strumento per indagare in ambito ospedaliero su sospetti outbreak, per confermare e delineare pattern di trasmissione di uno piu cloni o in modo piu generale per attuare una sorveglianza epidemiologica. I geni potenzialmente candidati per avere un elevata capacita’ di discriminare a livello genetico ceppi batterici strettamente correlati fra loro e quindi sospetti di sostenere “outbreak”, sono quelli codificanti proteine espresse sulla superficie dei microorganismi e capaci di aderire a componenti della matrice (microbial surface components recognizing adhesive matrix molecules). Queste molecole sono estremamente polimorfe, perche’ sottoposte a continua selezione ambientale e presentano caratteristiche regioni ripetute (variable-number tandem repeat o VNTR). La nostra precedente esperienza indica che la tipizzazione del locus clfB, sottoposto ad elevato grado di evoluzione, associata all’analisi del locus codificante la proteina A (spa-typing) per MRSA ospedalieri conferisce una sensibilità superiore a quella ottenuta con PFGE, standard di riferimento per la tipizzazione di MRSA in infezioni ospedaliere. Il grado di polimorfismo ottenuto dall’analisi dei loci clfB e spa risulta altamente discriminativo, perche’ le regioni analizzate sono altamente polimorfisme tale da produrre una tipizzazione migliore di quella ottenibili con PFGE. Infatti, l’indice di diversita’ (DI), che valuta la capacita’ di discriminare ceppi batterici estremamente simili, calcolato sull’analisi di 33 ceppi MRSA altamente correlati della nostra casistica, era di 0,60 mediante l’analisi con PFGE, mentre raggiungeva 0.65 da un’analisi combinata di clfB- e spa-typing, indicando cosi’ una migliore capacita’ nell’identificare e classificare ceppi altamente correlati. Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio 171 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 LABORATORIO DI ONCOLOGIA DIRETTORE Vito Pistoia telefono: 010 5636 342/524 e-mail: [email protected] STAFF Anna Corcione : I.P. Fisiopatologia delle Malattie Linfoproliferative Maria Valeria Corrias : I.A.S. Oncologia Molecolare Paolo Montaldo : I.P. Sviluppo di nuovi approcci farmacologici nel Neuroblastoma Annalisa Pezzolo : I.P. Citogenetica molecolare dei Tumori Solidi Pediatrici Mirco Ponzoni : U.O.S. Terapie sperimentali in Oncologia Ignazia Prigione : I.P. Immunologia e Immunoterapia dei Tumori Solidi Pediatrici ATTIVITA’ DI RICERCA L’attività di ricerca del Laboratorio di Oncologia si esplica in tre aree principali: 1. Neuroblastoma ed altri tumori di derivazione neuroectodermica (soprattutto melanoma) Gli studi sul neuroblastoma assorbono oltre la metà delle risorse di personale ed economiche del Laboratorio. Tale concentrazione di forze su questo tumore è giustificata dal fatto che il Gaslini è il Centro di Riferimento nazionale per la cura del neuroblastoma e presso l’Istituto esiste una situazione ottimale per la ricerca (banca integrata di tessuto e materiale biologico, data base, ecc…). Le ricerche attualmente in corso presso il Laboratorio di Oncologia riguardano: 1) studio dei meccanismi di “evasione” utilizzati dalle cellule tumorali per sfuggire al controllo del sistema immunitario e lo sviluppo di nuove strategie di immunoterapia capaci di aggirare gli stratagemmi posti in opera dal tumore; 2) studio dei meccanismi di angiogenesi tumorale e sviluppo di nuove modalità di “targeting” dei vasi tumorali usando liposomi caricati con diversi tipi di farmaci anti- neoplastici e indirizzati ai vasi del tumore mediante legame con piccole molecole che riconoscono ligandi specifici; 3) usando una strategia simile, sono stati sviluppati liposomi trasportatori di farmaci a cui è stato legato un anticorpo che riconosce specificamente il ganglioside GD2 espresso sulla superficie delle cellule tumorali; 4) analisi delle interazioni cellulari che si verificano nel microambiente del tumore con particolare riferimento alla caratterizzazione di popolazioni di cellule immunosoppressive, come linfociti T regolatori e cellule mieloidi soppressive, che favoriscono la crescita neoplastica deprimendo la risposta immune anti- tumore: 5) studio della malattia residua minima nel midollo osseo e nel sangue periferico di pazienti con neuroblastoma in diversi stadi di malattia; 6) produzione di anticorpi monoclonali anti- tumore da parte di linfociti B memoria isolati dal sangue periferico dei pazienti al fine di identificare nuovi antigeni tumore- associati e sviluppare nuovi agenti immunoterapeutici; 7) studio dei meccanismi di invasività delle cellule tumorali con particolare riferimento a chemochine e loro recettori; 8) studi di CGH (comparative genomic 172 Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 hybridization) array per identificare nuovi marcatori prognostici in un piccolo gruppo di pazienti affetti da tumori localizzati (solitamente a buona prognosi) che recidivano localmente o metastatizzano; 9) studio della “signature” tumorale nel midollo osseo infiltrato di pazienti con malattia metastatica mediante array di espressione; 10) studi di silenziamento di geni cruciali per la crescita tumorale mediante trasfezione di piccole molecole di RNA (siRNA). Gli esperimenti vengono condotti in vitro ed in vivo, utilizzando modelli animali che mimano le modalità di sviluppo e crescita del tumore umano. La collaborazione con diverse strutture interne ed esterne al Gaslini è essenziale per il successo di queste ricerche. Tra le prime vanno ricordate il Laboratorio di Anatomia Patologica ed il Dipartimento di Ematologia ed Oncologia Pediatrica, tra le seconde il Servizio di Sperimentazione Animale dell’IST di Genova. 2. Leucemie e linfomi con particolare riferimento alle malattie linfoproliferative dei linfociti B La ricerca su leucemia e linfomi verte sullo analisi di espressione e funzione di recettori per citochine e chemochine sulle cellule neoplastiche. La filosofia alla base di questi studi si fonda sulla comparazione delle caratteristiche delle cellule tumorali e delle loro controparti normali al fine di svelare differenze che possano essere sfruttate dal punto di vista terapeutico. L’IL- 12 è una citochina nota per la capacità di attivare risposte immuni anti- tumore e di inibire l’angiogenesi tumorale. Abbiamo identificato un terzo meccanismo d’azione dell’IL- 12, cioè il legame diretto al proprio recettore sulla superficie di alcune cellule tumorali derivanti dai linfociti B e la conseguente inibizione della crescita delle cellule maligne. Attualmente questi studi sono estesi al altri tumori ematologici come la leucemia mieloide acuta pediatrica. In collaborazione con l’Unità AIRC “Tumor immunology” diretta dalla Dr.ssa Irma Airoldi è stato intrapreso lo studio dell’attività anti- tumorale diretta nelle neoplasie ematologiche di altre citochine, in particolare IL- 23 e IL- 27, che fanno parte della superfamiglia della IL- 12, e IL17A e IL- 17B. Le chemochine giocano un ruolo chiave nella mobilizzazione delle cellule normali e neoplastiche; nel caso di queste ultime, alcune chemochine possono facilitarne la disseminazione metastatica. Stiamo studiando attualmente il ruolo della chemochina CX3CL1 e del suo recettore CX3CR1 nella migrazione dei linfociti B umani normali e delle loro controparti tumorali. 3. Cellule staminali mesenchimali e tumorali Le cellule staminali sono dotate di due proprietà fondamentali, auto rinnovamento e capacità di differenziare. Esiste solida evidenza che la crescita di un tumore sia sostenuta da un numero limitato di cellule staminali tumorali: la sfida è colpire selettivamente tali cellule per bloccare irreversibilmente la progressione del tumore. Studi recenti del Laboratorio hanno dimostrato che una quota di vasi che irrorano il tumore (neuroblastoma) derivano direttamente dalle cellule tumorali attraverso meccanismi ignoti. L’ipotesi più probabile è che le cellule staminali del tumore, in risposta a stimoli provenienti dal loro microambiente, acquisiscano la capacità di trans differenziare in cellule endoteliali. Studi in corso nel Laboratorio hanno portato all’identificazione preliminare di una putativa cellula staminale tumorale coinvolta in questo processo. Le cellule staminali mesenchimali possiedono la capacità di differenziare in adipociti, condrociti ed osteoblasti. Sono inoltre dotate di complesse attività immunoregolatorie che costituiscono la base razionale per il loro impiego nel trattamento di patologie autoimmuni. Il Laboratorio ha contribuito significativamente a caratterizzare i bersagli cellulari ed i meccanismi della immunoregolazione mediata dalle cellule staminali mesenchimali e continua a lavorare in questa direzione. Per quanto riguarda i loro rapporti con i tumori è stato accertato in diversi modelli sperimentali che le cellule staminali mesenchimali migrano con elevata selettività nella sede della lesione tumorale dove contribuiscono alla formazione del microambiente locale spesso facilitando la crescita o la me statizzazione del tumore. Studi in corso mirano a comprendere la funzione di queste cellule in relazione al neuroblastoma eventualmente sfruttandone la capacità di targeting a fini terapeutici. Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio 173 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 PRINCIPALI COLLABORAZIONI Oltre a portare avanti queste linee principali di ricerca, il Laboratorio è coinvolto in numerosi studi collaborativi nei seguenti settori: 1) patogenesi delle aplasie midollari su base immunologica (in collaborazione con il Dr. Carlo Dufour, Dipartimento di Ematologia e Oncologia Pediatrica, Gaslini); 2) ruolo dei linfociti B nell’artrite giovanile (in collaborazione con il Dr. Marco Gattorno ed il Prof. Alberto Martini, Divisione di Pediatria ad indirizzo endocrinologico e reumatologico); 3) caratterizzazione immunologica e genetica di medulloblastoma ed ependimoma pediatrici (in collaborazione con la Dr.ssa Maria Luisa Garrè ed il Dr. Armando Cama, Divisione di Neurochirurgia). Il Laboratorio di Oncologia è impegnato in alcune prestazioni assistenziali intramurali che riguardano la caratterizzazione immunologica a) degli organi linfoidi di pazienti pediatrici con linfoma o sospetto linfoma (in collaborazione con il Laboratorio di Anatomia Patologica e b) di campioni biologici di pazienti pediatrici affetti da sospetta immunodeficienza (in collaborazione con il Laboratorio di Analisi Cliniche ed il Servizio Immunotrasfusionale). Infine il Laboratorio di Oncologia partecipa all’attività della bio- banca neuroblastoma e detiene un deposito di campioni congelati di sospensioni cellulari di linfociti da pazienti con malattie linfoproliferative e immunodeficienze. - 174 Prof. Alessandro Moretta, DIMES, Università di Genova: Immunoterapia del neuroblastoma con cellule NK. Prof. Theresa Allen, Department of Pharmacology, University of Alberta, Edmonton, Alberta, Canada: Immunoliposomi. Prof. Giorgio Trinchieri, NCI, Frederick, USA: IL- 12, immunoterapia sperimentale. Prof. Soldano Ferrone, Hillman Cancer Center, Pittsburgh, USA: Antigeni tumorali Prof. Domenico Ribatti, Dipartimento di Anatomia e Istologia Umana, Università di Bari.: Angiogenesi nel neuroblastoma. Dr. Massimo Romani, Laboratorio di Genetica delle Popolazioni, IST, Genova: Meccanismi molecolari di apoptosi nel neuroblastoma. Dr. Angelo Corti, Istituto San Raffaele, DIBIT, Milano: Targeting vascolare. Prof. Alberto Amadori, Immunologia, Università di Padova.: Tumori sperimentali. Dr. Silvano Ferrini, Immunofarmacologia, IST, Genova.: Terapia genica sperimentale. Prof. Giuseppe Basso, Oncologia Pediatrica, Università di Padova.: Immunobiologia della leucemie linfoblastiche acute a cellule B. Prof. Francesco Di Virgilio, Patologia Generale, Università di Ferrara: Recettori purinergici nel neuroblastoma. Dr. Antonio Uccelli, Clinica Neurologica, Università di Genova: Linfociti B e malattie infiammatorie del sistema nervoso centrale. Dr. Nicola Giuliani, Cattedra di Ematologia, Università di Parma: Mieloma multiplo e metastasi ossee Prof. Manlio Ferrarini, Oncologia Medica C, IST, Genova: Malattie linfoproliferative dei linfociti B Prof. Emma Di Carlo, Anatomia Patologica, Università di Chieti: Immunoterapia sperimentale di leucemie e linfomi B Dr. Vittorio Perfetti, Oncologia Medica, Policlinico S. Matteo, Pavia: mieloma multiplo Prof. Franco Locatelli, Ematologia e Oncologia Pediatrica, Policlinico S. Matteo, Pavia: immunoterapia sperimentale leucemie mieloidi, cellule staminali mesenchimali Prof. Alan Tyndall, Dipartimento di Reumatologia, Università di Basilea, Svizzera: cellule staminali mesenchimali Prof. Fabio Malavasi, Dipartimento di Genetica, Università di Torino: ectoenzimi e microambiente tumorale, cellule staminali tumorali Dr.ssa Francesca Aloisi, Laboratorio di Neurobiologia, Istituto Superiore di Sanità, Roma: sindrome da opsoclono- mioclono Dr. Franz Blaes, Dipartimento di Neurologia, Università di Giessen, Germania; sindrome da opsoclono- mioclono Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Anna Corcione Espressione e funzione di CX3CR1 nelle malattie linfoproliferative della linea B Un nostro studio recentemente pubblicato (Corcione A. et al, PLOS One 2009) ha dimostrato che i linfociti B umani esprimono CX3CR1, il recettore esclusivo della chemochina CX3CL1. Tale recettore stimola la chemiotassi ligando-dipendente nei centrociti, una popolazione di linfociti B del centro germinativo che in seguito a selezione per la propria sopravvivenza differenziano in cellule B memoria o plasmacellule. Le cellule B naive e memoria, pur esprimendo CX3CR1, non sono attratte da CX3CL1 in test di chemiotassi. Le malattie linfoproliferative dei linfociti B originano da eventi trasformanti che “congelano” le cellule tumorali a diversi stadi della fisiologica differenziazione B e ne promuovono l’espansione clonale. Una larga massa di studi a cui il nostro gruppo ha contribuito significativamente ha dimostrato che l’interazione tra alcune chemochine ed i rispettivi recettori espressi dai linfociti B neoplastici gioca un ruolo fondamentale nella sopravvivenza di questi ultimi e nella progressione metastatica. Attualmente non esistono informazioni sul ruolo funzionale dell’asse CX3CL1/CX3CR1 nella fisiopatologia delle malattie linfoproliferative della linea B. Obiettivo del progetto è analizzare l’espressione di CX3CR1 in tumori B rappresentativi dei diversi stadi della normale differenziazione delle cellule B: leucemie linfoblastiche acute, linfomi del centro germinativo (linfoma follicolare, linfoma diffuso a grandi cellule, linfoma di Burkitt), del mantello (mantellare), e della zona marginale, leucemia linfatica cronica, mieloma multiplo. Successivamente si analizzerà la funzionalità di CX3CR1 in termini di chemiotassi indotta da CX3CL1 e trasduzione del segnale. Gli studi saranno focalizzati in particolare sui linfomi del centro germinativo, controparti neoplastiche di centrociti/centroblasti e sulla leucemia linfatica cronica, le cui controparti nomali non sono state ancora identificate con certezza ma che è comunque una patologia eterogenea derivante in parte da “antigen-experienced” cellule B naive e in parte da cellule B post-centro germinativo. Nella leucemia linfatica cronica ci si concentrerà sul ruolo potenziale dell’asse CX3CR1/CX3CL1nell’interazione tra cellule B neoplastiche e cellule “nurse-like” generate in vitro dal sangue periferico. Fabio Pastorino Identificazione e caratterizzazione di nuovi target terapeutici nel neuroblastoma mediante la tecnica del phage-display e ruolo del loro bersagliamento selettivo nell’inibizione della crescita tumorale. L’identificazione di nuovi possibili target molecolari, presenti esclusivamente sulle cellule di neuroblastoma e sulle cellule che ne costituiscono l’endotelio tumorale, permettendo al tumore di crescere e di sviluppare metastasi, può portare al loro utilizzo come bersagli sempre più selettivi per incrementare ulteriormente l’efficacia terapeutica dei Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio 175 Istituto Giannina Gaslini Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione 176 Relazione Clinico-Scientifica 2009 chemioterapici. Inibendo la crescita tumorale mediante un selettivo bersagliamento di questi target, verranno sviluppati dei farmaci “intelligenti”, in grado cioè di colpire esclusivamente il tumore, salvaguardando le cellule sane. Di conseguenza, la riduzione degli effetti aspecifici indesiderati e, contemporaneamente, l’aumento dell’effetto terapeutico di questi farmaci innovativi, potrebbe attirare l’attenzione di compagnie farmaceutiche disposte a traslare gli esperimenti terapeutici dagli animali al letto del paziente. L’ identificazione di questi nuovi target sarà resa possibile mediante l’utilizzo di una particolare tecnica molecolare, il phage display, che prevede la comparazione di tessuti sani, non tumorali, con linee cellulari di neuroblastoma umano e masse tumorali di neuroblastoma provenienti da animali da laboratorio prima, e da pazienti poi. Per poter mettere in pratica questa tecnica, da qualche anno esiste una collaborazione con i massimi esperti nazionali (Dr Bussolino, IRCC Candiolo, Torino) e internazionali (Drs Pasqualini e Arap, MD Anderson Cancer Center, Houston, Texas-US) del settore. Lizzia Raffaghello Il ruolo della restrizione calorica e dell’asse governato da IGF-I nei meccanismi di resistenza/protezione di cellule normali e tumorali agli agenti chemioterapici Fino ad oggi, le strategie terapeutiche per combattere il cancro si sono principalmente focalizzate sull’uccisione delle cellule tumorali. Il principale obiettivo di questo progetto è quello di trovare il modo di differenziare la tossicità causata dalla chemioterapia, caposaldo delle terapie antitumorali, al fine di ottenere cellule normali protette e resistenti e cellule tumorali non protette e vulnerabili. Una delle principali caratteristiche delle cellule tumorali è la loro insensibilità agli stimoli di crescita e la loro abilità a non obbedire più ad alcun segnale anticrescita. In questo modo, le cellule tumorali continuano a dividersi in modo del tutto incontrollato. Le cellule tumorali potrebbero quindi essere le uniche a non obbedire all’ordine di proteggersi in risposta ad una strategia che invece protegge le cellule normali e ritarda l’invecchiamento, quale è la restrizione calorica I risultati nei comuni lieviti del pane hanno dimostrato che 48 ore di digiuno proteggono le cellule normali 1,000 volte di più rispetto alle cellule con caratteristiche simili a quelle tumorali contro altissime dosi di farmaci utilizzati in protocolli di chemioterapia. Inoltre la stessa tecnica (riduzione di glucosio o siero per 48 ore) si è dimostrata funzionare anche su diversi tipi di cellule tumorali, sia umane che di topo. In questo modo, le cellule normali sono protette contro i farmaci chemioterapici; al contrario le cellule tumorali sono vulnerabili e addirittura più sensibili. Il presente progetto si propone di verificare l’ipotesi secondo la quale la restrizione calorica e/o la diminuzione di segnali che promuovono la crescita quali l’asse governato dall’Insulin-like Growth Factor-I (IGF-I) possano proteggere le cellule normali ma non le cellule tumorali dagli effetti di diversi agenti chemioterapici. In particolar modo, verranno perseguiti i seguenti obiettivi: i) Studio in vitro ed in vivo degli effetti che la restrizione calorica e l’IGF-I hanno nel conferire resistenza/protezione di cellule normali e tumorali a diversi agenti chemioterapici. ii) Studio dei meccanismi utilizzati dalla restrizione calorica e l’IGF-I nel Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 conferire protezione di cellule normali e non cellule tumorali a diversi agenti chemioterapici. iii)Valutazione dell’effetto terapeutico di appropriati agenti chemioterapici in associazione a strategie mirate a bloccare il segnale dell’IGF-I in diversi modelli tumorali sperimentali. Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Vito Pistoia Cellule staminali mesenchimali e tumori Le cellule staminali mesenchimali (MSC) sono una popolazione eterogenea di cellule stromali multipotenti definite in base a 1) capacità di crescere in vitro aderendo alla piastra di coltura, 2) morfologia fibroblastica e 3) potenziale differenziativo in diversi tessuti mesodermici come osso, cartilagine, tessuto adiposo e stroma connettivale. Sebbene isolate inizialmente dal midollo osseo, le MSC sono virtualmente ubiquitarie, rappresentando una componente dello stroma di molti tessuti. Le MSC umane non esprimono i marcatori ematopoietici CD45, CD34 e CD14, molecole co-stimolatorie come CD80 e CD86 o il marcatore endoteliale CD31, mentre sono positive per CD105, CD73, CD44, CD90, CD71 e Stro-1. Le MSC esercitano un ampio spettro di attività immunosoppressive che forniscono un ottimo razionale per il loro utilizzo nel trattamento di patologie caratterizzate da abnorme attivazione del sistema immunitario. Gli effetti delle MSC sulla crescita di tumori sperimentali sono vari a seconda dei modelli impiegati. Sebbene in alcuni casi le MSC siano capaci di inibire la crescita neoplastica, prevalgono risultati di segno opposto in base ai quali le MSC favoriscono la progressione e la metastatizzazione tumorale. Obiettivo del progetto è investigare gli effetti delle MSC in modelli sperimentali di neuroblastoma. MSC isolate da midollo osseo umano saranno espanse ed utilizzate non oltre il terzo passaggio di coltura. Dapprima verranno analizzati gli effetti in vitro di MSC su proliferazione, sopravvievenza e differenziazione di linee di neuroblastoma umano. Successivamente verranno studiate le capacità di MSC e cellule tumorali di attrarsi reciprocamente e la natura delle molecole coinvolte in tali interazioni. Infine si utilizzeranno modelli in vivo in topi SCID/NOD in cui i tumori verranno generati secondo tre modalità: 1) inoculo sottocutaneo delle cellule neoplastiche; 2) inoculo delle stesse nella capsula surrenalica (modello ortotopico) e 3) inoculo endovena (modello pseudometastatico). A tempi vari dall’inoculo di cellule tumorali verranno somministrate le MSC a diverse concentrazioni sottocute o per via venosa. Si valuteranno poi le dimensioni delle masse tumorali, la sopravvivenza dei gruppi di animali trattati e non con MSC e si condurranno studi istologici e molecolari sulle masse neoplastiche. Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio 177 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE E RIABILITAZIONE Prof. Carlo Minetti MALATTIE MUSCOLARI E NEURODEGENERATIVE DIRETTORE Prof. Carlo Minetti (Università) telefono: 010-5636.520 e-mail: [email protected] STAFF Carlo Bellini Eugenio Bonioli Claudio Bruno Antonio Di Stefano Marina Pedemonte Federico Zara Referente assicurazione qualità: Claudio Bruno ATTIVITA’ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA Malattie neuromuscolari e neurodegenerative in particolare: distrofie muscolari, atrofie muscolari spinali, miopatie congenite, miopatie metaboliche, encefalomiopatie mitocondriali, miopatie infiammatorie, leucodistrofie genetico- metaboliche, neurofibromatosi, epilessie idiopatiche di origine genetica. PRINCIPALI COLLABORAZIONI 178 Clinica Neurologica, Università di Genova Laboratorio di Genetica Umana, Ospedali Galliera, Genova U.O. Medicina Molecolare, Ospedale Bambin Gesù, Roma (Dott. E. Bertini) Dipartimento di Neurologia Pediatrica, Università Cattolica, Roma (Prof. E. Mercuri) TIGEM, Napoli (Prof. V. Nigro) Dipartimento di Pediatria, Università di Firenze Dipartimento di Pediatria, Università di Catania Lega Italiana contro l’Epilessia (L.I.C.E.) Dept. of Neurology, Columbia University, New York, USA (Prof. S. DiMauro) T. Jefferson University, Philadelphia, USA (Prof. M.P. Lisanti) Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione Istituto Giannina Gaslini - Relazione Clinico-Scientifica 2009 Free University Medical, Amsterdam, The Netherlands (Prof. M.S. van der Knaap) Div. of Neurology, University of Toronto, Toronto, Canada (Prof. BA Minassian) RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Federico Zara Identificazione di riarrangiamenti genomici coinvolgenti i canali ionici neuronali nelle epilessie idiopatiche generalizzate. L’epilessia idiopatica generalizzate (EIG) è un gruppo di patologie neurologiche caratterizzate da crisi epilettiche ricorrenti e spontanee che interessano l’intero cervello in assenza di evidenti lesioni e anomalie metaboliche. Studi epidemiologici indicano che fattori genetici giocano un ruolo centrale nell’eziologia dell’EIG, sebbene le sue modalità di trasmissione siano complessa ed eterogenea. Studi recenti hanno dimostrato che mutazioni in geni codificanti canali ionici sono responsabili di forme familiari di EIG modificando le proprietà eccitatorie della membrana neuronale e la comunicazione tra neuroni. Recentemente è stato evidenziato che variazioni del numero di copie del genoma (CNV) e difetti nel dosaggio genico potrebbero essere coinvolti nell’eziologia di malattie neurologiche comuni, incluso l’epilessia. In questo progetto ci proponiamo di effettuare uno screening ad alta risoluzione dei copy number variation (CNV) coinvolgenti 429 geni candidati, in particolare canali ionici. A tal fine studieremo 200 casi familiari di EIG attraverso una nuova tecnica chiamata array-CGH, che consente lo screening del genoma in un singolo esperimento. I CNV che verranno identificati saranno ulteriormente analizzati in 300 casi con EIG sporadica mediante real-time PCR. I geni coinvolti nei CNV saranno poi studiati nell’intera coorte di pazienti per l’identificazione di mutazioni puntiformi al fine di determinare il loro ruolo nell’eziologia dell’epilessia idiopatica generalizzata. Elisabetta Gazzerro Caratterizzazione clinica e molecolare di una nuova leucoencefalopatia da deficit di iccina Le leucoencefalopatie genetiche rappresentano un gruppo eterogeneo di condizioni cliniche che colpiscono principalmente la sostanza bianca dell’encefalo e sono generalmente caratterizzate da un decorso grave e invalidante. Nel 50% circa dei casi non è tuttora possibile raggiungere una diagnosi etiologica. Abbiamo di recente identificato 9 casi Italiani con quadro clinico caratterizzato da cataratta congenita bilaterale, normale acquisizione delle primissime tappe dello sviluppo psicomotorio, con successiva comparsa di ritardo posturo-motorio e mentale, lenta compromissione neurologica, ritardo mentale, neuropatia periferica ipomielinizzante e diffusa alterazione della sostanza bianca encefalica di tipo ipomielinizzante. Questa patologia, da noi definita “Ipomielinizzazione e cataratta congenita” (ICC), rappresenta una nuova leucoencefalopatia ad ereditarietà autosomica recessiva, la cui definizione genetica è stata l’obiettivo principale del nostro studio (Zara et al., Nat Genet 2006) Lo screening sistematico di tutti i geni presenti nel locus ICC ci ha consentito di identificare tre diverse mutazioni in un gene con funzione Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione 179 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 ignota chiamato Fam126A. Abbiamo quindi dimostrato che le mutazioni determinano la perdita di un nuova proteina, che abbiamo chiamato Iccina. Infine abbiamo dimostrato che l’iccina è associata strettamente alla membrana cellulare. Abbiamo iniziato studi finalizzati alla caratterizzazione funzionale della molecola iccina i cui meccanismi d’azione sono tuttora ignoti. Tale progetto si articola secondo un approccio in vivo e uno in vitro. In particolare, sono state sviluppate le seguenti ipotesi di lavoro: 1- Analisi del pattern d’espressione d’Iccina e caratterizzazione del fenotipo di topi Iccina Knock-out. 2- Analisi in vitro dell’effetto d’Iccina sulle proprietà adesive intercellulari. 3- Ricerca di proteine interattrici con Iccina. Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto 180 Eugenio Bonioli Correlazione genotipo-fenotipo nella Neurofibromatosi tipo 1 La Neurofibromatosi tipo 1 (NF1) è una condizione genetica autosomica dominante con incidenza di 1/3000 e prevalenza di 1/1000. Il quadro clinico è secondario alla mutazione di un gene NF1, localizzato sul braccio lungo del cromosoma 17 (17q11,2), ed è caratterizzato da un tipico fenotipo cutaneo e da complicanze gravi a carico delle vie ottiche, della colonna vertebrale, delle ossa lunghe e da difetti dell’apprendimento. L’analisi genetica del gene NF1 si pone come primo obiettivo quello di fornire una conferma genetica alla diagnosi di NF1, che pure resta clinica. Secondariamente, una volta eseguito un sufficiente numero di analisi, si cercherà di correlare il difetto genetico con le caratteristiche cliniche, cosa ancora non possibile (se non in condizioni particolari, ad esempio, per estese delezioni del gene NF1 il quadro clinico è più grave e caratteristicamente simile al fenotipo Noonan), in modo da personalizzare la prognosi ed il follow up necessario ad ogni individuo con NF1. Il test della proteina tronca è stata la prima metodologia da noi estensivamente utilizzata per la ricerca delle mutazioni a carico del gene NF1. Tale test è risultato poco efficace, riuscendo a rilevare solo alcuni tipi di difetti genetici (circa il 70% del totale). Verrà utilizzato un nuovo protocollo, messo a punto recentemente presso il nostro laboratorio, che prevede l’analisi del gene NF1 tramite il sequenziamento diretto. Tale metodica analizza il DNA in corrispondenza del gene NF1 ed ha la capacità di riconoscere quei difetti genetici responsabili dell’80% dei quadri clinici riferibili a NF1 (mutazioni nonsenso, missenso, di splicing). L’analisi sarà eseguita nei soggetti afferenti all’Istituto G. Gaslini e seguiti in modalità multidisciplinare da Guido Morcaldi, Maria Luisa Garrè, Claudia Milanaccio, Carlo Sburlati, Roberta Bonelli, Silvio Boero e Andrea Rossi. Carlo Minetti Studio dei meccanismi molecolari funzionali nella patogenesi delle miopatie primitive: prospettive di nuovi indirizzi terapeutici. Le cause molecolari responsabili della necrosi delle fibre muscolari nella Distrofia Muscolare di Duchenne sono molteplici (alterazioni nel Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione Istituto Giannina Gaslini Descrizione Relazione Clinico-Scientifica 2009 metabolismo energetico, incremento dei livelli intracellulari del calcio, riorganizzazione del citoscheletro, rilascio di fattori attivanti una risposta infiammmatoria). In tale contesto, numerose evidenze suggeriscono un ruolo per le alterazioni della proteolisi intracellulare. Il muscolo scheletrico possiede tre differenti sistemi proteolitici: 1) lisosomale, 2) non lisosomale Ca2+-dipendente, 3) proteasomale ATP ubiquitinadipendente I meccanimi che, in caso di deficit di distrofina, attivano il proteasoma sono molteplici: i) differenti mutazioni modificano le proprietà strutturali della proteina ostacolando la sua localizzazione sulla membrana plasmatica; questi mutanti sono trattenuti in un compartimento intracellulare e rapidamente degradati; ii) il difetto di distrofina impedisce l’organizzazione del complesso DGC, indirizzando perciò le singole subunità a degradazione proteolitica; iii) il danno sul sarcolemma incrementa i livelli di Ca++ intracellulare. Il nostro laboratorio ha dimostrato che il trattamento locale e sistemico con l’inibitore del proteasoma MG-132 ripristina l’espressione del complesso distrofinico nel muscolo scheletrico di topi mdx, un modello murino di DMD, suggerendo pertanto potenziali implicazioni terapeutiche per questi composti. L’effetto di MG-132 è stato confermato in biopsie muscolari provenienti da pazienti affetti da DMD. Nuovi risultati sono stati sviluppati utilizzando l’ inibitore del proteasoma, bortezomib, noto anche come Velcade. Tale farmaco è un acido dipeptil boronico a basso peso molecolare in grado di legare con alta affinità il proteasoma, da cui si dissocia lentamente, risultando pertanto in un’inibizione stabile, ma reversibile dell’ attività chimotriptica. Gli effetti del Velcade sono stati testati inizialmente in topi mdx per mezzo di somministrazioni locali e sistemiche. Il trattamento ha permesso di incrementare l’espressione e la localizzazione di membrana della distrofina e dei membri del complesso DGC. Il presente progetto è finalizzato alla definizione del potenziale terapeutico e dei meccanismi d’azione di Velcade nelle distrofie muscolari. Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione 181 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 Laboratorio Diagnosi Pre e Postnatale Malattie Metaboliche Laboratorio Scientifico aggregato al Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione Incarico Struttura Semplice Mirella Filocamo tel.: 010 5636 609 -792 e-mail: [email protected] STAFF Marina Stroppiano Referente assicurazione qualità: Marina Stroppiano telefono: 010 5636 (609) (792) Personale tecnico: Fabio Corsolini Raffaella Mazzotti ATTIVITA’ DEL LABORATORIO Il Laboratorio esegue attività di diagnosi e di ricerca in malattie genetico- metaboliche rare, con particolare specializzazione nel campo delle malattie lisosomi ali e di rare malattie genetiche neurodegenerative. E’ centro di riferimento nazionale per l’attività diagnostica prenatale. E’ inoltre centro di riferimento internazionale per patologie molto rare, quali Picnodisostosi e Pelizaeus- Merzbacher. Il laboratorio ha attrezzature per diagnostica biochimica e molecolare, colture cellulari e crioconservazione di materiale biologico. I campioni, provenienti da pazienti con malattie genetiche rare, sono raccolti nella "Biobanca di cellule e DNA da pazienti affetti da malattie genetiche" (link a sito http://dppm.gaslini.org/biobank). La Biobanca, attiva dal 1976, è accreditata dalla Regione Liguria e fornisce un importante servizio per i pazienti e le loro famiglie ed è fonte di campioni biologici rari per la comunità scientifica internazionale. Nell’ambito di un progetto Telethon (link www.telethon.it), iniziato a dicembre 2007, il responsabile della Biobanca è Co- coordinatore del 1° Network Italiano di Biobanche Genetiche (link www.biobanknetwork.org). ATTIVITA’ DI RICERCA Studi di correlazione genotipo/fenotipo, studi di meccanismi molecolari e di espressione in vitro in malattie lisosomiali e malattie della sostanza bianca. 182 Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 Biobanca GENETICA (link a sito http://dppm.gaslini.org/biobank) di materiale biologico (linee cellulari e acidi nucleici) proveniente da pazienti con malattie genetiche rare. COLLABORAZIONI • • • • • • • • • • • • Bioinformatica, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova Centro di Coordinamento Regionale Malattie Rare, A.O. Universitaria “Santa Maria della Misericordia", Udine Dipartimento di Medicina Interna - Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Sezione Neurologia Clinica Policlinico GB Rossi, Verona Faculté de Médecine, Clermont Ferrand, Cedex, France Institute of Medical Genetics, School of Medicine, Cardiff University, Cardiff, UK IRCCS Bambino Gesù, Roma Istituto S. Raffaele, Milano Laboratorio di Genetica Umana - E.O. Ospedali Galliera, Genova Ospedale Meyer, Firenze School of Computing, Engineering and Physical Sciences, University of Central Lancashire, Preston, UK TIGEM, Napoli RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Mirella Filocamo Biobanca di materiale biologico proveniente da pazienti con malattie genetiche: sperimentazione dei disciplinari di settore (SIGU) e armonizzazione della disciplina in relazione alle linee-guida europee (prosecuzione) L’enorme sviluppo della ricerca genetica e delle biotecnologie ha portato al proliferare di raccolte di materiale biologico umano allo scopo di utilizzarle a fini di ricerca e diagnosi. Poiché non esistono normative per la creazione, il mantenimento e l’utilizzo delle Biobanche Genetiche (BG), nell’ambito della Società Italiana di Genetica Umana (SIGU) si è creato un gruppo di lavoro che ha definito i criteri specifici di certificazione delle BG. Con la presente ricerca si intende: 1. Valutare la capacità di adeguamento della Biobanca Genetica rispetto ai disciplinari SIGU 2. Sperimentare un modello per la valutazione della qualità delle attività connesse alle Biobanche Genetiche Armonizzare i disciplinari SIGU rispetto a quelli esistenti a livello europeo I disciplinari verranno applicati a tutte le attività connessi con la Biobanca dall’acquisizione del campione e dei dati, al processamento, al mantenimento, alla conservazione e alla distribuzione. Tutto il personale dedicato verrà opportunamente addestrato e per ogni unità di personale verranno specificate le responsabilità. Le attività svolte verranno registrate. Le non-conformità e la non applicabilità di un criterio specifico verranno sistematicamente annotate. Verrà fatta un’analisi dei criteri di certificazione presenti a livello europeo Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione 183 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 ed eventuali requisiti discordanti verranno annotati. L’analisi finale dei risultati verrà discussa e l’eventuale adeguamento dei requisiti condiviso nell’ambito del preposto gruppo di lavoro SIGU. Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione 184 Mirella Filocamo Studi molecolari e funzionali in malattie genetico-metaboliche rare (prosecuzione) Si richiede la prosecuzione della ricerca con i seguenti obiettivi: 1. Studi di espressione in vitro in Pelizaeus-Merzbacher (PMD). Nel corso della precedente ricerca abbiamo dimostrato che i fibroblasti di pazienti affetti da PMD, emizigoti per la duplicazione del gene PLP1, sovraesprimono il gene e mostrano un’alterazione quantitativa dello splicing alternativo tra le isoforme PLP e DM20 (Regis et al. BBA 2009). La prosecuzione della ricerca ha lo scopo di verificare se ciò avvenga anche in vitro in tipi cellulari differenti 2. Caratterizzazione molecolare di una serie di pazienti affetti dalla Malattia di Krabbe. La ricerca è finalizzata alla correlazione genotipo/fenotipo a scopo di prognosi e di consulenza genetica per i familiari a rischio Studi molecolari/funzionali in sindrome di Hunter. La ricerca ha lo scopo di delucidare un fenomeno di correzione in vivo delle mutazioni ereditate, precedentemente osservato e dimostrato in 3 pazienti (Lualdi et al, Hum Mutat 2010) 1. Pelizaeus-Merzbacher : differenti tipi cellulari (COS7, NIH3T3, Olineu) saranno transfettate con vettori di espressione codificanti per geni ricombinanti, contenenti una porzione genomica del gene PLP1 in grado di produrre due trascritti alternativi derivati da PLP e DM20. Verrà analizzata la relazione tra espressione di questi geni e bilanciamento tra le isoforme alternative prodotte dallo splicing 2. Krabbe:la casistica comprende 33 pazienti non imparentati. L’analisi mutazionale sarà basata sul sequenziamento di tutte le regioni esoniche e delle introniche coinvolte nello splicing. Le possibili mutazioni coinvolte nel processamento del trascritto verranno sottoposte a studi funzionali. L’analisi di correlazione del genotipo con il fenotipo verrà eseguita con i referenti clinici 3. Hunter: studi di espressione in fibroblasti umani per confermare in vitro il fenomeno osservato in vivo e successiva ricerca di possibili fattori coinvolti (ad esempio enzimi responsabili di editing) Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 NEUROPSICHIATRIA INFANTILE DIRETTORE Edvige Veneselli (Università) telefono: 010 5636432 fax: 010 381303 e-mail: [email protected] STAFF Maria Giuseppina Baglietto : I.A.S. Epilessie dell’età evolutiva Roberta Biancheri : I.P. Leucoencefalopatie, Malattie Rare Neurologiche Fabia Brera : I.P. Paralisi Cerebrali, Follow-up neonati con problemi neurologici, Neuropsicomotricità Maria Elena Celle : I.P. Cefalee, Autismo Laura Doria Lamba : I.A.S. Neurofisiologia Neuromuscolare, Monitoraggi intraoperatori, Neuropatie, Atassie Maria Margherita Mancardi Margherita Savoini : I.P. Psicodiagnostica e Psicoterapia, Disturbi della Condotta Alimentare e del Comportamento Dirompente Lucia Sciaretta : I.P. Psicodiagnostica e Psicoterapia – Disturbi Cognitivi ed Epilessia Elisabetta Zanotto : I.P. Psicopatologia preadolescenziale/adolescenziale, Disturbi della condotta alimentare, Neuropsicofarmacologia - Degenza Referente assicurazione qualità: Laura Doria Lamba telefono: 010 5636702 e-mail: [email protected] Elisabetta Zanotto telefono: 010 5636262 e-mail: [email protected] Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: M.Rosa Damoni - Day Hospital telefono: 010 5636381 e-mail: [email protected] Anna Santucci - Degenza telefono: 010 5636262 e-mail: [email protected] Terapista della Neuropsicomotricità : Luca Boeri Roberta Follo Gloria Sodini Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione 185 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 Servizio Sociale: Marco Martinoli - Progetto ”Interventi socio-educativi per il benessere del bambino malato e ospedalizzato” Laboratorio di Neurofisiopatologia Capotecnico: Paolo Grosso Personale tecnico: Francesca Bollati Maria Teresa Dapelo Simona Martelli Simona Mendolia Tiziana Prastaro ATTIVITÀ CLINICHE E AREE DI ECCELLENZA L’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile è dedicata alla diagnosi ed al trattamento delle patologie neurologiche e psichiatriche dell’età evolutiva, attraverso valutazioni cliniche e laboratoristiche effettuate con metodiche avanzate e con interventi multidisciplinari. In particolare, è dedicata alla diagnosi ed al trattamento delle seguenti patologie: - Epilessie e sindromi epilettiche dell’età evolutiva - Paralisi cerebrali infantili - Disordini del movimento e patologie extrapiramidali (inclusi Disturbi da tic, Sindrome opsoclono- mioclono, Emiplegia Alternante) - Leucoencefalopatie ed Encefalopatie genetiche e degenerative dell’età evolutiva (incluse ceroidolipofuscinosi, paraparesi spastiche, ipoplasie pontocerebellari) - Neuropatie periferiche - Atassie ereditarie - Cefalee dell’età evolutiva - Disturbi del sonno - Disturbo da deficit di attenzione con/senza iperattività - Autismo infantile e Disturbi della comunicazione - Sindrome di Rett - Anoressia nervosa e disturbi della condotta alimentare - Disturbi d’ansia e dell’umore, Disturbi somatoformi, Disturbi dissociativi ed altra patologia psichiatrica E’ Centro di riferimento regionale, per varie Malattie Rare Neurologiche Centro referente regionale per Autismo infantile (ARS Liguria) per l’Istituto G. Gaslini in rete con i referenti ASL, con compiti prevalenti di formazione Centro referente regionale per la diagnosi e la terapia del Disturbo da deficit di attenzione e iperattività, con distribuzione diretta del farmaco per i pazienti appartenenti alla Regione Liguria, per l’Istituto G. Gaslini in rete con i referenti ASL Centro referente regionale sui Disturbi della Condotta Alimentare nei bambini (ARS Liguria) per l’Istituto G. Gaslini, anche per raccolta dati centralizzata PRINCIPALI COLLABORAZIONI Sono in atto collaborazioni cliniche assistenziali e di ricerca nell’ambito di: • 186 Continuità assistenziale per patologie neurologiche di varia natura (collaborazione interaziendale con l'Azienda Ospedaliera Universitaria S. Martino) Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione Istituto Giannina Gaslini • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Relazione Clinico-Scientifica 2009 Epilessia (C. Dravet, Membro della ILAE Commission, Marsiglia; O. Dulac, Centre pour l’Epilepsie, Hôpital Necker, Parigi; Laboratorio di Genetica, Ente Ospedaliero Ospedali Galliera; R. Guerrini, Ospedale Pediatrico Meyer, Università di Firenze; Associazione Italiana Sclerosi Tuberosa) Disturbi del sonno (US Medicina del Sonno, Dipartimento di Scienze Motorie, Azienda Ospedaliera Universitaria S. Martino, Genova) Paralisi Cerebrali Infantili e altri Disturbi del Movimento (J. Patrick, The Movement Center, Robert Jones & Agnes Hunt District Hospital, Oswestry, UK; K. Bathia, Queen Hospital, Londra; N. Nardocci, Istituto Nazionale Neurologico C. Besta - Milano; G. Abruzzese, Clinica Neurologica, Università di Genova) Leucoencefalopatie (Progetto Europeo multicentrico (FP7) per malattie rare neurologiche dedicato alle leucodistrofie genetiche, coordinato da Prof. Odile Boepsflug- Tanguy, ClermontFerrand; prof. Marjo S. van der Knaap, VU University Medical Center, Amsterdam) Ceroidolipofuscinosi neuronali (Prof. A. Simonati, Università di Verona e Dr. FM Santorelli, Ospedale Bambino Gesù, Roma). Paraparesi spastiche ereditarie (Dr. FM Santorelli, Ospedale Bambino Gesù, Roma) Neuropatie periferiche, per studi neuropatologici e genetici (Dipartimento di Neuroscienze, Oftalmologia e Genetica, Azienda Ospedaliera Universitaria S. Martino, Genova; U.O. Neurologia, I. Neurologico C. Besta, Milano) Monitoraggi neurofisiologici intraoperatori (Società Italiana di Neurofisiopatologia Clinica) Stroke (Gruppo Italiano sullo Stroke Pediatrico) S. Opsoclono-Mioclono: “Multinational European Trial for Children with the Opsoclonus Myoclonus Sindrome”; (European Pediatric Neurology Society: Principal Investigator Dr B Hero, University of Cologne, Germany) Emiplegia Alternante (Comitato Scientifico Associazione Italiana Emiplegia alternante) Sindrome di Tourette e Tic: relazioni con le infezioni da streptococco Beta- emolitico di gruppo A (R. Rizzo, Università di Catania; Prof. Mary M. Robertson, University of London; Dr. Gavin Giovannoni, University of London; Dr. Francesco Cardona, Università di Catania; Dr. Nardo Nardocci, Istituto Nazionale Neurologico C. Besta- Milano; Dr. Mauro Porta, Ospedale Policlinico, Zingonia) Disturbo da deficit di attenzione con/senza iperattività (Gruppo Nazionale Neuropsichiatria Infantile) Autismo Infantile (C. Barthélémy, Service d'Exploration Fonctionelle et de Psychiatrie Infantojuvénile, Tours, Francia; S.J. Roger, MIND Institut, University of California; L. Fadiga, Fisiologia Umana, Università di Ferrara; A. Grondona, C. Martinoli, Istituto D. Chiossone, Genova) Sindrome di Rett (Comitato Scientifico Associazione Italiana Rett) Disturbi della Neurovisione e plurihandicap (Istituto David Chiossone di Genova) Disturbi neuroradiologici (Centro di Ricerca di Risonanza Magnetica sulle Malattie del Sistema Nervoso, Università di Genova) Psicopatologia dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Scuole di Psicoterapia: Istituto Miller, Istituto di Psicologia e Terapia Cognitivo Comportamentale; Centro Genovese di Terapia della Famiglia; Scuola Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica “Il Ruolo Terapeutico” di Genova) Pet Therapy (Associazione Italiana Pet Therapy), Ippoterapia (Società Ippica Genovese, Centro Riabilitazione Equestre Ariosto, Federazione Italiana Sport Equestri) RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background Laura Doria Lamba Neuropatie genetiche-CMT ad esordio in età infantile senza marker genetico noto:correlazioni cliniche-elettrofisiologiche e genetiche La CMT rappresentano circa il 30% delle malattie neuromuscolari del Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione 187 Istituto Giannina Gaslini del progetto Descrizione 188 Relazione Clinico-Scientifica 2009 bambini, forme ad evoluzione progressiva, si caratterizzano clinicamente per un’elevata variabilità inter-intra-familiare Nella maggioranza dei casi il raggiungimento della definizione molecolare risulta ad oggi estremamente complesso. Negli ultimi decenni gli sviluppi della genetica molecolare hanno permesso di chiarire numerosi meccanismi molecolari coinvolti nella patogenesi di queste forme e hanno condotto all ’identificazione di nuovi geni, le cui mutazioni sono associate a CMT ,rendendo possibile una classificazione di tali patologie sulla base delle caratteristiche genetiche. Ad oggi le CMT ad esordio infantile, particolarmente la forme ad esordio precoce( nel primo anno di vita) presentano quadri clinici particolarmente gravi e comprendono casi con fenotipo elettrofisiologico demielinizzante ed assonalee con trasmissione generalmente di tipo autosomico recessivo.ma possono presentarsi anche casi sporadici, risultanti da mutazioni insorte de novo. Il raggiungimento della diagnosi genetica è subordinato ad un preciso inquadramento clinico ed elettrofisiologico del pt e del gruppo familiare. I pazienti affetti da CMT afferiscono ormai ormai da diversi anni al nostro ambulatorio specialistico e sono presi in carico con controlli multidisciplinari presso la nostra U.O. La nostra casistica comprende piu’ i 200 casi di CMT ad esordio in eta’ pediatrica.in piu’ della metà dei casi non è ancora stata possibile la definizione genetico-molecolare Ci proponiamo di selezionare i casi candidati allo studio molecolare dei geni che possono essere coinvolti nella eziopatogenesi di pt pediatrici affetti da CMT, attraverso: - specifica flow-chart clinica, che differenzia le forme secondo la modalità di trasmissione genetica (AD, AR, X-linked, de novo), e secondo i segni clinici di deficit periferico e possibili segni clinici associati - flow-chart elettrofisiologica, che distingue le forma assonali da quelle demielinizzante Il raggiungimento della diagnosi genetica è obiettivo fondamentale per il successivo follow-up clinico e riabilitativo del paziente, per l’offerta di un’appropriata consulenza genetica ai genitori e ai fratelli, con indicazione del rischio di ricorrenza. Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione Istituto Giannina Gaslini Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Relazione Clinico-Scientifica 2009 Edvige Veneselli Difetti genetici del metabolismo e del trasporto della creatina nei disturbi dello spettro autistico Recentemente si è ipotizzato un possibile ruolo dei difetti genetici del metabolismo e del trasporto della cretina (Cr) nella genesi dei Disturbi dello Spettro Autistico (DSA). Gli errori congeniti del metabolismo della creatina (Cr) rappresentano un gruppo di affezioni neurologiche di recente identificazione. Si conoscono tre deficit: il deficit di guanidinoacetate metil transferasi (GAMT) ed i deficit del trasportatore della Cr (CT1) e dell’arginina:glicina amidinotransferasi (AGAT). Caratteristica comune ai tre disordini è il deficit di Cr cerebrale. Sintomi comuni alle tre forme sono: ritardo/regressione dello sviluppo, ritardo mentale e particolarmente del linguaggio. Il trattamento sostitutivo con Cr monoidrato determina miglioramento del quadro clinico e reintegro della Cr cerebrale nel deficit di AGAT e di GAMT, nel deficit di CT1 sono in corso studi di possibile trattamento. Scopo del nostro studio è valutare, in un campione di soggetti con DSA la presenza di una delle affezioni sopracitate, che potrebbe spiegare in alcuni soggetti la natura dei disturbi dello spettro e offrire nuove opportunità diagnostiche e, in minor misura, terapeutiche. Effettuare uno screening dei difetti genetici del metabolismo e del trasporto della creatina in un campione di almeno 100 soggetti affetti nei disturbi dello spettro autistico consentirebbe di inziare a ipotizzare un’incidenza di tali disturbi nell’ambito di tali patologie e di valutare la necessità e le indicazioni all’effettuazione dell’indagine di base e dei controlli successivi. Maria Giuseppina Baglietto Studio neurofisiologico e neuropsicologico dei pazienti con lesioni corticali epilettogene: valutazione prechirurgica e longitudinale delle epilessie secondarie a lesioni cerebrali precoci Il 20% circa delle epilessie infantili e oltre la metà di quelle farmacoresistenti sono secondarie a lesioni precoci del SNC, sia di origine malformativa che tumorale. Dal 2004 è attiva la ricerca corrente dal titolo “Studio neurofisiologico e neuropsicologico dei pazienti con lesioni corticali epilettogene e non epilettogene (valutazione prechirurgica e longitudinale delle epilessie secondarie a lesioni cerebrali precoci). Lo studio si è proposto di descrivere le caratteristiche cliniche, elettrofisiologiche, neuropsicologiche e neuroradiologiche dei pazienti con lesioni cerebrali epilettogene e non epilettogene per l’eventuale avvio al trattamento neurochirurgico. Nel corso del 2009 ci si è focalizzati maggiormente sulla selezione e la valutazione multidisciplinare dei soggetti con lesioni corticali epilettogene ed in particolare di quei casi con epilessia sintomatica farmacoresistente suscettibili di trattamento chirurgico. Rispetto agli anni precedenti, grazie alla selezione di casi affetti da epilessia lesionale farmacoresistente ed avviati alla valutazione multidisciplinare, si è ottenuto un incremento della frequenza dei casi selezionati con approccio multidisciplinare e avviati all’intervento neurochirurgico (13 soggetti dal 2004 al 2008; 7 soggetti nel 2009). Tutti i pazienti sottoposti ad intervento nel 2009 c/o l’UO di Neurochirurgia, Istituto Gaslini, (6 casi) hanno avuto un buon outcome epilettologico e Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione 189 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 nessuna complicanza post-operatoria significativa. Nel corso del 2010 ci si propone di proseguire con la selezione e valutazione dei casi candidabili all’intervento neurochirurgico affetti d epilessia farmacoresistente; inoltre appare indispensabile proseguire follow-up dei soggetti già inseriti nel protocollo di studio prechirurgico e d casi sottoposti nel corso del 2009 all’intervento. Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione 190 Roberta Biancheri Studio delle encefaliti immunomediate in età pediatrica, con particolare riferimento alla encefalite anti recettori N-metil-Daspartato (NMDA) In età pediatrica, le encefaliti acute sono in genere su base infettivologica (virale o batterica). Molto frequenti sono anche le forme parainfettive tipo ADEM (encefalo-mielite acuta disseminata). Tuttavia, recentemente sono state descritte forme paraneoplastiche e immunomediate non paraneoplastiche. In questo ambito, l’encefalite anti recettori N-metil-Daspartato (NMDA) rappresenta un disordine immunomediato descritto inizialmente in soggetti adulti da Dalmau et al. (Ann Neurol 2007;61:25– 36) il cui quadro clinico è caratterizzato da comparsa acuta di disturbo di tipo psicotico, crisi convulsive, diminuzione del livello di coscienza, discinesie e instabilità autonomica. L’EEG dimostra ritmi lenti. La RM encefalica è in genere normale. L’esame del liquor evidenzia pleiocitosi e/o bande oligoclonali. La positività degli anticorpi anti recettori NMDA, che consente di confermare la diagnosi, si evidenzia su siero e su liquor. Il trattamento si basa sui principi della immunoterapia. Verrà effettuato uno studio clinico e laboratoristico di soggetti con encefalite di natura non infettiva e non parainfettiva per definizione delle caratteristiche cliniche e strumentali in età pediatrica rispetto a quanto descritto nell’adulto e della frequenza di tali disturbi in età evolutiva. Le diverse opzioni terapeutiche, rappresentate dalla rimozione del tumore sistemico quando presente, dall’utilizzo di steroidi, immunoglobuline e.v. o plasmaferesi, con eventuale ricorso a farmaci quali rituximab e ciclofosfamide in casi resistenti verranno analizzate nei singoli casi. Infine verranno valutate la risposta al trattamento e la prognosi neurologica a breve termine. In prospettiva sarà anche molto interessante valutare la prognosi neuropsichiatrica a medio-lungo termine per la quale non sono ancora disponibili dati in letteratura. Edvige Veneselli Correlazione genotipo fenotipo epilettico nella sindrome di Rett Sindrome di Rett (SR)è una malattia rara che colpisce circa 1/1000015000 bambine. Nonostante l’epilessia sia presente in circa l’80% di queste pazienti, gli studi clinici che indagano le caratteristiche delle crisi e l’uso e l’ efficacia dei farmaci anti-epilettici sono scarsi. Lo studio si prefigge di: • Studiare la clinica dell’epilessia nella SR, le correlazioni con l’età, con il genotipo, con le caratteristiche cliniche • Definire la reale incidenza dell’epilessia Lo studio è coordinato dalla Neuropsichiatria dell’Istituto G. Gaslini Università di Genova E’ stato preparato un questionario per ogni paziente in cui viene Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 chiesto di ricostruire la storia epilettica del soggetto: parametri clinici generali, genotipo, età di esordio delle crisi, tipo di crisi, reperti EEG, farmaci utilizzati ed eventuale beneficio. Questo questionario viene proposto al medico che ha in carico il paziente. Nei casi in cui non è possibile la compilazione da parte del medico, il ricercatore dell’Università di Genova prende visione della cartella clinica del paziente e con la collaborazione del medico referente compila il questionario. Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Fabia Brera Avanzamenti nella presa in carico diagnostico-terapeutica delle Paralisi Cerebrali Infantili Le paralisi cerebrali sono un gruppo eterogeneo di disordini motori di carattere persistente, secondari a una lesione non progressiva in un encefalo immaturo. I fattori eziologici possono essere di tipo prenatale, perinatale e postnatale; ad oggi le metodiche più utili per determinare la eziopatogenesi delle diverse forme cliniche, e quindi la prognosi, nonché il corretto trattamento, sono rappresentate dalle neuroimmagini, ed in particolare dalla Risonanza Magnetica Nucleare (RMN). Trattandosi di disabilità complesse, le paralisi cerebrali infantili richiedono un Team interdisciplinare attivo nell’ottica del “comprehensive management”, sia in ambito diagnostico che in prospettiva terapeutica. Nonostante un corretto inquadramento neuroradiologico appaia imprescindibile, fino ad ora sono stati pochi i lavori che si sono concentrati sullo studio e la classificazione delle diverse forme. Lo studio di propone proseguire la linea di ricerca sulle Paralisi Cerebrali Infantili (PCI) sia in ambito diagnostico che in prospettiva terapeutica, da parte del Team interdisciplinare attivo su ciò nell’ottica del “comprehensive management”. Ad oggi sono seguiti oltre 400 soggetti presi in carico longitudinalmente dal “Gruppo Interdisciplinare sulle Paralisi Cerebrali”. Nel 2010 si intende focalizzare lo studio primariamente sulle correlazioni tra i dati clinici e neuroradiologici, al fine di individuare fattori indicativi, anche in fase precoce, della prognosi funzionale, in un ambito in cui la letteratura è assai limitata e poco articolata. Come obiettivi secondari, lo studio si propone di: - Avvalersi dell’applicazione di nuove scale di valutazione, per una migliore misurazione degli effetti terapeutici (riconosciute carenti nel Report of Qualità Standards Subcommittee of the AAN and the Practice Committee of the Child Neurology Society (Neurology, 26, 2010) Elaborare uno schema di intervento educativo per i genitori e i caregivers ed uno schema di trattamento della disfagia, per migliorare la gestione dei casi complessi, contenere le complicanze, facilitare la qualità della vita dei soggetti e dei familiari. Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione 191 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 PSICOLOGIA CLINICA DIRETTORE Ezio F. Casari (Università) tel.: 010 5636919 e-mail: [email protected] STAFF Alga Gioia Fantino Vincenza Lertora Referente assicurazione qualità: Alga Gioia Fantino telefono: 010 5636346 e-mail: [email protected] Assistente Tecnico: Lucia Gatti L' UO offre sostegno psicologico ai bambini ed agli adolescenti sia afferenti all’ambulatorio di psicologia che ospedalizzati, in fase acuta o affetti da patologie croniche, ed ai loro genitori. In attività ambulatoriale si effettuano le seguenti prestazioni: . valutazione psicometrica dello sviluppo cognitivo, . valutazione psicodiagnostica dello sviluppo della personalità, . valutazione neuropsicologica clinica, . individuazione precoce di disadattamenti dello sviluppo in malattia cronica, . terapia breve e trattamenti di sostegno, . sostegno nel disagio familiare. ATTIVITÀ CLINICA - - - 192 Valutazione dello sviluppo cognitivo e psicodiagnostica per specifiche problematiche o aree di disagio in età evolutiva Disadattamento e adattamento nelle malattie croniche pediatriche: valutazione degli stili cognitivi, assistenza psicologica (counseling) prime visite e follow- up secondo protocolli operativi concordati con i reparti, in pazienti affetti da spina bifida, pazienti neuroncologici e pazienti in emodialisi e le loro famiglie, Assistenza psicologica ed attività di consulenza ai reparti di degenze e day- hospital per problematiche psicologiche preesistenti o reattive alla condizione di malattia, problematiche di adattamento e compliance allo stato di malattia e/o alla ospedalizzazione nel paziente e/o familiari Disturbi somatoformi in età evolutiva Disturbi dell’identità di genere: psicoterapia fino alla preadolescenza Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione Istituto Giannina Gaslini - Relazione Clinico-Scientifica 2009 Disturbi specifici dell’apprendimento e dell’adattamento scolastico: dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. Orientamento scolastico e inserimento di alunni disabili in coordinamento con i servizi socio- sanitari scolastici Disturbi del comportamento alimentare in età evolutiva Assistenza psicologica (counseling) alle gestanti. RICERCHE IN CORSO - Il consenso informato in psicologia pediatrica: processi cognitivi condivisi e negoziazione La formazione alla relazione psicologica nel rapporto medico/paziente: aspetti didattici e di ricerca/sviluppo La disabilità funzionale nel bambino ammalato: una misura psicometria dell'adattamento psicologico Studio del costrutto psicologico Resilienza mediante tecniche psicometriche in soggetti normali e in popolazioni affette da malattie croniche Studio del Disturbo dell'Identità di Genere (D.I.G.) in età evolutiva finalizzata all'individuazione delle componenti eziopatogenetiche ed al trattamento in età infantile ed adolescenziale Studio psicometrico del Familiar Strain, in soggetti operati di tumore cerebrale in età pediatrica Studio psicometrico dei disturbi dell’apprendimento in età evolutiva Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione 193 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 RECUPERO, RIEDUCAZIONE FUNZIONALE E FISIOTERAPIA DIRETTORE FF Stelvio Becchetti telefono: 010 5636 506 e-mail: [email protected] Dirigenti Sanitari: Luca Doglio Capo Fisioterapista e referente assicurazione qualità: M. Carla Guenza - tel.010 5636 291 ATTIVITA’ CLINICA • • • • • • Intervento ri-abilitativo in ambito neurologico Intervento ri-abilitativo in ambito ortopedico e reumatologico Intervento ri-abilitativo in ambito respiratorio Trattamento abilitativi in ambito della patologia neonatale Intervento di psicomotricità Gait analysis PRINCIPALI COLLABORAZIONI • • Policlinico Gemelli – Roma Politecnico - Milano RICERCHE IN CORSO • • 194 Studio del movimento in pazienti miopatici Studio delle tecniche di disostruzione bronchiale Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 DIPARTIMENTO OSTETRICO NEONATALE Prof. Giovanni Serra PATOLOGIA NEONATALE E CNR DIRETTORE Giovanni Serra (Università) tel.: 010 5636581 e-mail: [email protected] STAFF Cesare Arioni Matteo Bruschettini Francesco Campone Daniela Massocco Paola Mezzano Ilaria Negro Francesco Maria Risso Andrea Sannia Fabio Scopesi Cristina Traggiai Lucia Trail Emma Zullino Referente assicurazione qualità: Paola Mezzano telefono: 010 5636762 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Roberta Da Rin Della Mora telefono: 010 5636534 ATTIVITA’ CLINICA - - L'assistenza intensiva erogata che copre le esigenze dell’intera Regione e in parte delle Regioni limitrofe riguarda diverse patologie dell'epoca neonatale: il di stress respiratorio, le sepsi, la patologia chirurgica e cardiaca, l’asfissia grave, il neonato di peso molto basso. Il numero dei nati ricoverati annualmente è intorno a 400. Il Trasporto Neonatale Regionale di Emergenza che riguarda l’intera Regione Liguria e in taluni casi le Regioni limitrofe. Il numero dei neonati trasportati ogni anno è intorno a 220. Per migliorare il Trasporto Neonatale vengono effettuati dei Corsi di Rianimazione e Dipartimento Ostetrico Neonatale 195 Istituto Giannina Gaslini - Relazione Clinico-Scientifica 2009 Stabilizzazione del neonato critico, basati sul metodo del Problem Solvine, presso i Centri Nascita della Regione Liguria. Assistenza Neonatale - Nido Incentivazione dell’allattamento al seno secondo le regole dell OMS- UNICEF e Corsi di Formazione per la promozione dell’allattamento al seno a livello regionale. COLLABORAZIONI - Karolinska Institute di Stoccolma,Svezia ; Istituto a Carattere Scientifico Bambino Gesù di Roma; Università Cattolica di Roma,Italia; Dipartimento di Neonatologia, Università degli Studi di Marsiglia, Francia Università del Colorado,USA Reparto di Nefrologia : follow- up dilatazioni calico- pieliche diagnosticate in epoca fetale Reparto di Oculistica : screeening oculistico neonatale RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione 196 Fabio Scopesi Applicazione della pressione positiva continua (substained inflation) in Sala Parto in fase precoce di RDS nel neonato prematuro < 32 settimane di età gestazionale Vedi progetto 2009 Recenti evidenze della letteratura propongono, in presenza di prematurità e distress respiratorio, l’applicazione alle vie aeree del paziente un picco di pressione per ottenere una adeguata capacità funzionale residua (CFR) dai primi atti respiratori. Ciò consente di ridurre incidenza di manovre invasive quali intubazione e ventilazione meccanica (endpoint primario) e di proseguire assistenza respiratoria tramite CPAP. Inoltre è possibile che tale approccio diminuisca la necessità di ricorso alla somministrazione di surfattante suppletivo (endpoint secondario) Ipotesi ed obiettivo dello studio. Abbiamo ipotizzato che l’applicazione in sala parto della SLI sia efficace nel ridurre la necessità di VM nelle prime 72 ore di vita nel neonato pretermine. Disegno dello studio. Neonati di 25+0-28+6 settimane di età gestazionale che saranno randomizzati in 2 gruppi a ricevere una diversa assistenza in sala parto. Il gruppo di trattamento (gruppo A) riceverà la SLI, ovvero una pressione di picco di 25 cmH2O per 15 secondi seguita dalla NCPAP di 5-7 cmH2O (gruppo A). Il gruppo di controllo (gruppo B) riceverà la NCPAP di 5-7 cmH2O (gruppo B) se persiste insufficienza cardiorespiratoria. Endpoint primario. Necessità di VM entro i primi 5 giorni di vita di vita Scopesi Fabio Valutazione mediante INVOS degli effetti dei farmaci inotropi sul distretto renale e di ossigenazione cerebrale e periferica durante ventilazione assistita a livelli di MAP differenti Vedi progetto 2009 Stato di avanzamento: E’ in corso attualmente il reclutamento dei neonati sottoposti a supporto inotropo per lo sviluppo della fase I. In parallelo verranno ampliati i monitoraggi onde consentire reclutamento e inclusione in studio di fase II (crossover study) dei neonati assistiti in Dipartimento Ostetrico Neonatale Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 ventilazione meccanica onde valutare quanto i differenti livelli di MAP (pressione media vie aeree) possa influenzare la perfusione cerebrale e periferica. Dipartimento Ostetrico Neonatale 197 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 OSTETRICIA E GINECOLOGIA DIRETTORE Pier Luigi Venturini tel.: 010 5636.382 e-mail: [email protected] STAFF Irina Adriana Buzzone Ichim Massimo Cordone Massimo Foglia Gianmario Ginocchio Mauro Marras Daniela Pastorino Maurizio Pollastro Patrizia Ponte Marco Tiesi Giuseppe Za Referente assicurazione qualità: Gianmario Ginocchio telefono: 010 5636373 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Marina Ceruso telefono: 010 5636.373 Gianluigi Trudu - Sala Parto telefono: 010 5636.377 Laboratorio sperimentale della tecnica prenatale: Dirigenti Sanitari: Pierangela De Biasio ATTIVITA’ CLINICA Attività clinica e aree di eccellenza - Ostetricia: Screening e diagnosi prenatale delle malformazioni congenite e delle anomalie cromosomiche: test combinato, test integrato, villocentesi, amniocentesi, funicolocentesi, ecografia di I e di Il livello; Screening e monitoraggio della gravidanza complicata da patologia: cardiotocografia computerizzata, monitoraggio biofisico fetale, Dopplerflussimetria fetomaterna, ecografia; Diabete in gravidanza: counselling preconfezionale e screening del diabete gestazionale. - Ginecologia: difetti riproduttivi: stimolazione ovarica controllata, inseminazione omologa, laparoscopia diagnostica ed operativa, isteroscopia, ecografia pelvicatransaddominale e transvaginale, isterosonosalpingografia ed isterosalpingografia. - Diagnosi precoce infettivologica ed oncologica della patologia del tratto genitale distale: colposcopia, microcolposcopia, trattamento CO2 laser, conizzazione Leeps. 198 Dipartimento Ostetrico Neonatale Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Giorgio Bentivoglio La prevenzione della neoplasia cervicale uterina: nuove metodiche di screening Responsabile Scientifico Titolo Pierangela De Biasio Metabolismo glucidico in gravidanza: screening, diagnosi, eziopatogenesi, follow-up materno e fetale; gestione del neonato Responsabile Scientifico Titolo Pierangela De Biasio RNA (RNA-based Noninvasive Aneuploidy) Study: an LTD (laboratory developed test) for the detection of Down sindrome in early pregnancy Attualmente la diagnosi di sindrome di Down, o altre aneuploidie fetali, si ottiene con l’ analisi del cariotipo fetale su materiale prelevato mediante procedura invasiva (villocentesi o amniocentesi). L’estrazione e l’analisi del DNA o dell’RNA fetale presente nel sangue materno potrebbe consentire l’individuazione di tali anomalie del cariotipo con un semplice prelievo venoso periferico, annullando i rischi legati alla procedura invasiva. L’U.O. di Ostetricia e Ginecologia sta partecipando ad uno studio multicentrico per la valutazione dell’attendibilità di un test li laboratorio dedicato alla suddetta indagine non invasiva. In occasione della partecipazione allo studio multicentrico “RNA Study”, si è deciso di costituire una biobanca presso l’ Istituto G. Gaslini per ulteriori ricerche sul DNA fetale, in relazione all’analisi del cariotipo, alla determinazione dell’ Rh fetale o ad altre eventuali indagini. Background del progetto Descrizione L’ “RNA Study” è osservazionale e multicentrico e si propone, come scopo principale, di documentare la sensibilità e la specificità di un test sviluppato in laboratorio per l’individuazione della sindrome di Down mediante analisi di RNA fetale presente nel plasma materno. Scopo secondario è costituire una banca di materiale, presso il Centro Coordinatore (CC), da poter utilizzare per perfezionamento o ulteriori sviluppi riguardanti la metodica (ad es. individuazione di altre aneuploidie). L’obiettivo è di reclutare 10.000 donne tra 10 e 18 settimane di amenorrea: 5000 donne prima della villocentesi ed altre 5000 prima dell’amniocentesi (si stimano in totale 200 feti con sindrome di Down). Devono essere arruolate donne con alto rischio di sindrome di Down, derivato in genere da test di screening positivo, età uguale o superiore a 38 anni al momento del parto, presenza di malformazione suggestiva per anomalia cromosomica, forme ereditarie di sindrome di Down legate a traslocazione Robertsoniana. Tali pazienti vengono sottoposte a villocentesi o amniocentesi indipendentemente dallo studio. Prima della diagnostica invasiva si prelevano da 2 a 4 provette da 10ml in EDTA e si compila una scheda anonima, identificata da un codice paziente che la collega al prelievo e al cariotipo, riguardante alcuni dati demografici della paziente. Dipartimento Ostetrico Neonatale 199 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 I prelievi devono pervenire al laboratorio ed essere processati entro 5 ore dalla raccolta. La conservazione deve avvenire ad una temperatura di – 20°C per non più di 4 giorni e la spedizione al CC va effettuata in ghiaccio secco. Da qui una parte del materiale viene inviata ad uno dei tre laboratori individuati per l’analisi dell’RNA, terminata la quale, il risultato viene comunicato al CC. Appena disponibile, anche cariotipo fetale va comunicato al CC. I centri di reclutamento non conoscono il risultato del test sull’ RNA fetale e i tre laboratori non hanno comunicazione del cariotipo relativo ai campioni analizzati. Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione 200 Pierangela De Biasio Screening del Diabete gestazionale; complicanze materno-fetali del diabete gestazionale Il diabete mellito (DM) pre-gravidico e quello gestazionale (GDM) si associano ad importanti rischi, perinatali e/o a lungo termine, sia per la madre che per il feto. Il diabete di tipo 2 (DM), pre-gravidico, correla con un aumentato rischio di parto operativo e la mortalità perinatale è superiore a quella del diabete di tipo 1. Se una donna è affetta da DM tipo 1 c’è una aumentata probabilità che la malattia si presenti anche nel figlio. L’ individuazione della popolazione a rischio di DM tipo 1 è fondamentale per la prevenzione: tanto più questa è precoce tante più cellule beta pancreatiche potranno essere preservate dalla distruzione autoimmunitaria. Il meccanismo scatenante la reazione potrebbe agire già durante la vita intrauterina e alti livelli di citochine alla nascita sono predittivi per DM tipo 1. Il DM materno può provocare inoltre danni fetali/neonatali come ritardo di crescita intrauterina o elevato peso alla nascita, ipoglicemia, ipocalcemia, policitemia, ittero, distress respiratorio, asfissia, malattia delle membrane ialine, distocia di spalla, malformazioni. C’è una maggiore probabilità di sviluppare obesità, ipertensione, DM tipo 2 durante l’infanzia, l’adolescenza o l’età adulta. Il GDM si verifica nel 4-10% delle gravidanze, spesso nel II-III trimestre e molte volte rimane non diagnosticato. Il diabete mellito neonatale (NDM) è una rara ma grave condizione che si verifica in 1:100.000-300.000 neonati. Si definisce diabete neonatale il diabete esordito prima dei 6 mesi di vita. Richiede la somministrazione di insulina entro i primi 2-3 mesi di vita. Nel 50% dei casi il disturbo è transitorio; nella restante metà dei pazienti la malattia è permanente ed è causato da mutazioni genetiche. Si tratta di uno studio prospettico osservazionale, condotto nell’arco di due anni presso l’Istituto G. Gaslini di Genova. Si prevede l’arruolamento di donne gravide entro la loro 24° settimana di amenorrea. Queste verranno suddivise in categorie di rischio sulla base dell’anamnesi e delle informazioni cliniche: le donne a basso rischio dovranno effettuare i normali controlli della gravidanza – inclusa la glicemia basale - senza essere sottoposte a test da carico di glucosio. le donne non a basso rischio verranno sottoposte ad un test da carico di glucosio tra la 24° e la 28° settimana di gravidanza iniziando con la curva da carico con 50 g di glucosio (GCT). Se questa risulterà alterata la donna verrà sottoposta a curva con 100g (OGTT) di glucosio, che se risulterà positiva permetterà la Dipartimento Ostetrico Neonatale Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 diagnosi di diabete gravidico. Le donne diabetiche o con diabete gravidico o con curva completa alterata saranno definite “caso” e da considerarsi a potenziale rischio per gestosi gravidica, aborto, parto prematuro, operativo o distocico, nascita di bambino macrosomico o piccolo per l’età gestazionale, affetto da malformazioni congenite o complicanze perinatali. Queste signore verranno studiate geneticamente con un prelievo ematico e clinicamente (mensilmente) per valutare l’omeostasi glicemica. Eventualmente, verrà loro prescritta terapia dietetica o insulinica fino al momento del parto. Tutte le donne arruolate nello studio, indipendentemente dal loro rischio diabetico, eseguiranno monitoraggio ecografico presso il ginecologo di fiducia o presso l’ambulatorio di ostetricia del Gaslini , per valutare i parametri fetali. Verranno inoltre raccolti i dati riguardanti il parto. Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Pierangela De Biasio Diagnosi prenatale prospettive future. L’ importanza della costituzione e dell’attivazione di un team perinatologico Quando viene identificata una malformazione fetale nel corso di controlli ecografici di screening , la coppia manifesta sempre un grave senso di smarrimento. E’ quindi di fondamentale importanza poter offrire ai genitori tutto il sostegno di cui necessitano per affrontare questa situazione. Il medico esperto in diagnosi prenatale non deve soltanto studiare il problema sotto l’aspetto clinico e scientifico , ma dare informazioni alle famiglie, rispondere alle loro domande in modo corretto e completo , senza dimenticare di lasciare spazio alla speranza di poter affrontare i problemi che interverranno durante la gravidanza, o in epoca postnatale, proprio perché la coppia non verrà abbandonata a se stessa nei momenti di maggiore difficoltà. Occorre elaborare insieme alla famiglia scelte e strategie volte a migliorare il decorso e l’esito della gravidanza, senza tralasciare di risolvere problemi logistici (solo apparentemente secondari) quali l’alloggio e l’assistenza necessaria al bambino dopo la dimissione. Naturalmente è impensabile che un’unica persona , una sola figura professionale, possa affrontare tutti gli aspetti e le sfaccettature che contraddistinguono la complessità delle diverse patologie. D’altro canto l’ eccessiva frammentazione dei ruoli ( l’ecografista e/o il radiologo prima, il chirurgo/ cardiologo/ nefrologo ecc poi) non verrebbe comunque incontro alle esigenze della coppia. Parlare con persone sempre nuove, spesso ricevendo informazioni discordanti, aumenta il disorientamento dei genitori. Viene costituito un team perinatologico che sia composto da diverse figure professionali mediche (ginecologi ostetrici, ecografisti, radiologi, genetisti, chirurghi, cardiologi, nefrologi, neurologi, ecc) e non mediche (infermieri, psicologi, ass.sociali) che utilizzino un linguaggio comune e siano in stretta collaborazione e comunicazione fra loro. Pertanto, questa squadra di lavoro deve essere composta da persone che siano state precedentemente identificate e formate come punto di riferimento, che siano in contatto per discutere i casi, e siano in grado di : - formulare una diagnosi il più possibile accurata - informare circa il significato clinico e prognostico della patologia in oggetto, il rischio di ricorrenza, le opzioni mediche e/o chirurgiche Dipartimento Ostetrico Neonatale 201 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 a disposizione aiutare i genitori nella scelta , eventualmente con un supporto psicologico - pianificare il timing e il setting del parto più adeguati - agevolare l’esecuzione di esami diagnostici durante il decorso della gravidanza o in epoca neonatale - agevolare il trasferimento da un reparto all’altro della madre e /o del bambino dopo la nascita - assicurare ai genitori un soggiorno dignitoso per tutto il tempo della gravidanza e il periodo di ricovero del bambino - organizzare visite di follow up e fornire presidi e assistenza al neonato e alla famiglia anche dopo la dimissione In altre parole il team perinatologico deve fornire alla coppia la ”continuità delle cure” necessaria a migliorare l’outcome della gravidanza ed del parto. - 202 Dipartimento Ostetrico Neonatale Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2009 DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA E SPECIALITA’ PEDIATRICHE Prof.ssa Renata Lorini CLINICA PEDIATRICA DIRETTORE Renata Lorini tel.: 010 5636 248 / 5636 654 fax: 010 3538265 / 377321 e-mail: [email protected] Dirigenti Sanitari - Sezione I: Maria Giannina Alpigiani : I.A.S. Malattie Infiammatorie Croniche Eliana Di Battista : I.P. Diagnosi e trattamento delle pubertà precoci Roberto Gastaldi : I.A.S. Diagnostica e trattamento di Patologie ipotalamo-ipofisario Mohamad Maghnie : U.O.S. Malattie Endocrine Marina Vignolo : I.P. Diagnostica, prevenzione e trattamento dell’obesità infantile Dirigenti Sanitari - Sezione II: Rosaria Casciaro : I.P. Patologia respiratoria in Fibrosi Cistica Roberto Cerone : U.O.S. Malattie Metaboliche Giuseppe D'Annunzio : I.A.S. Diabetologia pediatrica Alessandra De Alessandri : I.P. Patologia gastroenterologica in Fibrosi Cistica Teresina De Toni : I.P. Adolescentologia Laura Minicucci : U.O.S. Fibrosi Cistica Maria Cristina Schiaffino : I.P. Diagnosi e trattamento degli errori congeniti del metabolismo intermedio Referente assicurazione qualità: Laura Minicucci telefono: 010 5636 366 – 646 e-mail: [email protected] Marina Vignolo telefono: 010 5636 330 Coordinatrice infermieristica e Referente Assicurazione Qualità: Anna Maria Paolillo - Clinica 3° piano telefono: 010 5636 366 e-mail: [email protected] Ada Rossi - Clinica 2° piano telefono: 010 5636 364 e-mail: [email protected] Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche 203 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico - Scientifica 2009 Patrizia Salusciev - Day Hospital Auxo-endocrinologia telefono: 010 5636 357 e-mail: [email protected] M. Luisa Zunino - Clinica 1° piano telefono: 010 5636 359 e-mail: [email protected] Laboratorio per gli Errori Congeniti del Metabolismo Coordinatore: Ubaldo Caruso - Tel.0105636582 Fax 0103773 210/357 Clinica Pediatrica sez. I ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA - - - - - Centro Regionale di Auxologia ed Endocrinologia Pediatrica: svolge la sua attività, mediante visite ambulatoriali e in regime di day hospital e di ricovero, mirata alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura delle alterazioni della crescita e dello sviluppo. Il Centro è punto di riferimento nazionale per le patologie endocrine ed esegue consulenze endocrinologiche per tutti i reparti dell’Istituto Gaslini, con particolare riferimento a: neurochirurgia, ematooncologia, nefrologia e ortopedia. Il Centro segue longitudinalmente dal punto di vista endocrino ed auxologico i neonati affetti da ipotiroidismo congenito. Il Centro si avvale della collaborazione del Laboratorio per lo Studio degli Errori Congeniti del Metabolismo. Centro dell’osso: svolge la sua attività, mediante visite ambulatoriali e in regime di day hospital e di ricovero, mirata alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura di tutte le patologie croniche dell’infanzia e dell’ adolescenza con o senza fratture potenzialmente associate ad una ridotta mineralizzazione ossea che mette a rischio il bambino di oggi di non raggiungere domani un picco di massa ossea adeguata (osteoporosi primaria e secondaria). Si avvale della macchina DXA e di personale medico e tecnico esperto . Centro per il Trattamento delle Obesità Infantili: svolge la sua attività, mediante visite ambulatoriali e in regime di day hospital e di ricovero. Ha per interesse primario la prevenzione delle adiposità mediante programmi di educazione alla salute per la scuola, svolge un innovativo programma di trattamento cognitivocomportamentale precoce per gruppi per bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, segue pazienti con sovrappeso/obesità in età adolescenziale ed obesità genetiche. Centro di Malattie allergologiche: svolge la sua attività, mediante visite ambulatoriali e in regime di day hospital e di ricovero, per la prevenzione, diagnosi e cura delle patologie allergiche alimentari e respiratorie; vengono effettuati test di stimolazione, allergometrie cutanee, prove di funzionalità respiratoria e stilati protocolli di terapia farmacologica e dietetica Malattie Infiammatorie croniche e Reumatologia, mediante visite ambulatoriali e in regime di day hospital e di ricovero. PRINCIPALI COLLABORAZIONI 204 Dipartimento di Scienze Pediatriche e dell’Adolescenza, Università di Torino Istituto di Statistica Medica e Biometria, Università di Milano Cattedra di Reumatologia DISEM, Università di Genova Cattedra di Endocrinologia DISEM, Università di Genova Department of Paediatric Endocrinology - Institute of Child Health. Great Ormond Street Hospital for Children, Londra Unità Operativa di Endocrinologia Pediatrica, Ospedale Regina Margherita di Torino Dipartimento di Endocrinologia dell’Università degli Studi di Torino Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini - Relazione Clinico – Scientifica 2009 Dipartimento di Endocrinologia dell’Università degli Studi di Milano Dipartimento di Genetica- Ospedale San Raffaele Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale, Hospital Henri- Mondor, Crèteil, France Centre for Biochemistry, Endocrinology, Institute of Child Health, University College London, London, United Kingdom Dipartimento di Pediatria, Seconda Università di Napoli Laboratorio di genetica E.O. Ospedali Galliera , Genova Unità Operativa di Endocrinologia Pediatrica, Ospedale Microcitemico, Cagliari Unità Operativa di Endocrinologia Pediatrica, IRCCS, Ospedale Bambin Gesù, Roma Unità Operativa di Endocrinologia Pediatrica, Ospedale Regionale, Bolzano Unità Operativa di Endocrinologia Pediatrica, Ospedali Riuniti, Brescia Unità Operativa di Endocrinologia, Le Molinette, Torino Istituto di Genetica, Pavia IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano Laboratory of Pediatric Endocrinology. Clinica Pediatrica sez. II ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA L’attività assistenziale è principalmente rappresentata dalla diagnosi e cura, in tema di diabetologia, fibrosi cistica, errori congeniti del metabolismo, adolescentologia e patologia dello sviluppo. • Centro di Adolescentologia: prevenzione, diagnosi e cura delle patologie adolescenziali, approccio e presa in carico dell’adolescente, aspetti fisiologici e patologici. Problematiche mediche in particolare auxoendocrinologiche, psicocomportamentali e socio ambientali (identificazione di opportunità e tipo di consulenze) • Centro Regionale di Diabetologia. Svolge la sua attività mediante visite Ambulatoriali, in regime di day hospital e di ricovero ordinario, mirata alla prevenzione, alla Diagnosi, alla cura e al follow- up dei pazienti affetti da: diabete mellito tipo 1, tipo 2, diabete mitocondriale, S. di Wolfram, MODY, diabete mellito neonatale (transitorio o permanente). In particolare nei pazienti con diabete mellito tipo 1: inquadramento diagnostico, trattamento e follow- up con periodico screening delle patologie autoimmuni associate (celiachia e tireopatie) e delle complicanze microangiopatiche associate al diabete mellito (retinopatia, nefropatia, neuropatia); follow- up dietetico- nutrizionale, supporto psicologico, attività di istruzione ed educazione all'autocontrollo, organizzazione di campi estivi di istruzione in collaborazione con ADG ligure; attività di informazione sul diabete mellito tipo 1 e la sua autogestione nelle scuole primarie e secondarie. Diagnosi e follow- up dei soggetti a rischio di DM tipo 1, di DM tipo 2 e sindrome metabolica. Consulenza diabetologica e presa in carico per pazientiaffetti da altre patologie, in particolare pazienti oncologici, pazienti nefropatici sottoposti a trapianto renale, con Fibrosi Cistica. Diagnosi e terapia di pazienti con diabete gestazionale e con diabete mellito tipo 1 e tipo 2 in gravidanza. • Centro Regionale di Fibrosi Cistica: svolge la sua attività mediante visite ambulatoriali e in regime di day hospital e di ricovero, mirata alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura dei pazienti affetti da Fibrosi Cistica. In particolare i pazienti affetti sono caratterizzati dal punto di vista genetico e seguiti in follow up dal punto di vista respiratorio, fisioterapico, microbiologico, gastroenterologico, diabetologico, dietologico e psicologico. Dal 1997 è in atto il programma di definizione della diagnosi di Fibrosi Cistica sui soggetti individuati dal programma di screening neonatale per la malattia. E’ in atto dal 1990 un programma di collaborazione con i Centri Trapianti del Nord Italia per l’avvio al trapianto bipolmonare nei pazienti FC con broncopneumopatia di grado avanzato. • Il Centro è uno dei tre Centri FC Italiani (3/19) scelti nell’ambito del primo core per ECFS European Clinical Trias Network • Centro Regionale per gli screening neonatali e la diagnosi delle Malattie Metaboliche: svolge la sua attività, mediante visite ambulatoriali e in regime di day hospital e di ricovero, mirata alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura dei pazienti affetti da errori congeniti del Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche 205 Istituto Giannina Gaslini • 1. 2. 3. - Relazione Clinico - Scientifica 2009 metabolismo ed è responsabile del programma per lo screening neonatale di massa della Regione Liguria. L’attività diagnostica di laboratorio e di screening neonatale viene svolta dal Laboratorio per lo Studio degli Errori Congeniti del Metabolismo. I pazienti in controllo longitudinale presso il nostro Centro, per la specificità e la particolarità delle loro patologie, vengono presi in carico dal momento della diagnosi fino all’età adulta compresa. Al Centro afferiscono, inoltre, anche pazienti sia in età pediatrica che adulta che presentano patologie vascolari di varia natura per una valutazione del metabolismo dell’omocisteina. Accanto all’inquadramento diagnostico e di controllo longitudinale a tutti i pazienti affetti da errore congenito del metabolismo viene fornita una attività di informazione e di conoscenza del tipo di malattia ed un follow- up dietetico e nutrizionale. L’attività del Centro si completa con una attività di consulenza per la maggior parte dei Reparti che operano nell’ambito dell’Istituto. Laboratorio per lo Studio degli Errori Congeniti del Metabolismo (Labsiem www.dipe.unige.it/labsiem/it/home_it.htm ) : l’attività si articola in tre sezioni: errori congeniti del metabolismo: svolge attività diagnostica e di ricerca in tema di malattie metaboliche ereditarie ed effettua la diagnostica di secondo livello per i programmi di screening neonatale; esegue anche attività diagnostica prenatale per alcune aminoacidopatie e alcune acidosi organiche screening neonatale: è deputata all’attività screening per i programmi di screening neonatale per la Regione Liguria: Fenilchetonuria ed Iperfenilalaninemie, Ipotiroidismo Congenito, Fibrosi Cistica e, dal 2005 (progetto pilota finanziato dalla Regione Liguria), screening neonatale esteso alle malattie metaboliche ereditarie. diabetologia: svolge attività di ricerca e diagnostica molecolare in tema di MODY, Sindrome di Wolfram, diabete neonatale, iperinsulinismo. Il Laboratorio costituisce uno dei punti di eccellenza e di riferimento italiani per lo screening neonatale e per le malattie metaboliche ereditarie in particolare nel campo della formazione delle figure professionali coinvolte. PRINCIPALI COLLABORAZIONI 206 IRCCS Ospedale Bambin Gesù, Roma (MODY, malattie metaboliche) Università Vita e Salute, Ospedale San Raffaele, Milano (TrialNet) Università di Roma “Campus BioMedico” (Diabete Doppio) Università del Piemonte Orientale di Novara (Geni implicai nel diabete mellito) Istituto Superiore di Sanità, Roma (eziopatogenesi DM1) Università di Pittsburgh (Genetica della nefropatia diabetica) II Università di Napoli (Geni implicati nel diabete e miocardite, studio sui gemelli) Università di Ancona (Epidemiologia del diabete mellito) Università di Bari, Azienda Ospedaliera Policlinico (Terapia con ipoglicemizzante orale nel diabete mellito tipo 1) Università di Stoccolma (Studio Diamyd Dipartimento di Pediatria, Padova (Malattie metaboliche) IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano (PREVEFIN) Università “Campus Bio- Medico”, Roma (PREVEFIN) Dipartimento di Medicina Interna, Università di Perugia (PREVEFIN) Centro Genetica Umana, Ospedali Galliera, Genova (Genetica FC) Dip. Scienze Cliniche- Endocrinologia, Università “La Sapienza” Roma (HLA Diabete tipo 1) Dept. of Pediatrics, Haukeland University Hospital, Bergen (Norway) (Diabete mellito neonatale) AMC, University Hospital Amsterdam (malattie perossisomiali e diagnostica biochimica e molecolare di errori congeniti del metabolismo ) Amsterdam Free University (difetti di creatina e diagnosi prenatale) University Hospital Basel (diagnostica biochimica e prenatale di errori congeniti del metabolismo) Universitats- Kinderklinik Zurigo (diagnostica differenziale delle iperfenilalaninemie) Hospital Necker- Enfants Malades, Parigi (Malattie metaboliche) Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini - Relazione Clinico – Scientifica 2009 Istituto di statistica e biometria Università di Milano. (Registro Italiano FC) Istituto Superiore Sanità (Registro Italiano FC) Dipartimento di Scienze della Riproduzione e dello Sviluppo, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Trieste ( Fattori genetici influenzanti la patologia FC) ECFS Clinical Trias Network ( trial clinici multicentrici in FC) RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Giuseppe D’Annunzio Diagnostica differenziale delle forme di diabete mellito in età pediatrica, non associate a processo autoimmune Sino ad un recente passato la forma di diabete mellito che veniva diagnosticata con certezza in età pediatrica era il diabete mellito tipo 1, autoimmune, documentato dalla presenza di autoanticorpi antibetacellula pancreatica, associato a ben definiti geni HLA. Negli ultimi 15 anni è stato possibile definire, soprattutto grazie alle ricerche di tipo genetico, l’eterogeneità dei pazienti in età pediatrica con iperglicemia o diabete mellito senza la presenza di marker immunologici. Sono state infatti identificate alcune forme monogeniche, ad elevata familiarità, di diabete mellito tipo adulto ad esordio giovanile o maturity-onset diabetes of the young( MODY), non associato ad autoimmunità. Attualmente si conoscono 8 tipi di MODY , dovute a mutazioni di 8 geni differenti, che comportano altrettanti fenotipi diversi.Inoltre sono stati identificati i geni responsabili del diabete presente in alcune sindromi quale la sindrome di Wolfram ( mutazioni del gene WFS1) ed i geni responsabili del diabete neonatale (in particolare mutazioni del gene Kir 6.2). Scopo della ricerca è analizzare dal punto di vista clinico, metabolico e genetico soggetti in età pediatrica indirizzati al Centro Regionale di Diabetologia della Clinica Pediatrica per riscontro occasionale di iperglicemia a digiuno. In tutti i soggetti verrà eseguita accurata anamnesi personale e familiare , valutazione metabolica. Se l’iperglicemia è confermata si eseguiranno: dosaggio degli autoanticorpi anti–beta cellula, test metabolici quali curva da carico orale ed endovenoso di glucosio con dosaggio di glicemia ed insulinemia. Se i marker immunologici di danno β-cellulare risultano negativi e i dati metabolici sono patologici, si indagherà sull’anamnesi familiare. Se c’è familiarità di diabete mellito di tipo monogenico, autosomico dominante, si deciderà quale gene MODY analizzare. Ad esempio se il/la paziente presenta malformazione renale si indagherà per il gene HNF-1β (MODY5) , di solito associato a patologia renale. Nel neonato con iperglicemia si determineranno gli autoanticorpi anti– beta cellula; se risultano assenti, si indagherà per i possibili geni responsabili, in particolare per il Kir6.2. Posta la diagnosi corretta, si potrà fornire counselling genetico ai genitori. Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche 207 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico - Scientifica 2009 DERMATOLOGIA DIRETTORE Corrado Occella tel.: 010 5636 352/563 e-mail: [email protected] STAFF Dario Bleidl : I.P. Dermatologia Chirurgica e referente per la fototerapia Odette Nemelka : I.P. Dermatologia allergologica e referente per la micologia medica Gianmaria Viglizzo Referente assicurazione qualità: Odette Nemelka e-mail: [email protected] Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Maura Mazzoni telefono: 010 5636 563/219 e-mail: [email protected] L’Unità operativa di dermatologia si rivolge a pazienti con patologie dermatologiche dall’epoca neonatale all’età adolescenziale; altresì garantisce continuità assistenziale per determinate patologie (malformazioni vascolari superficiali, dermatite atopica, psoriasi, acne, etc) a propri pazienti che abbiano superato i 16 anni di età. L’UO offre all’utenza pediatrica un servizio clinico in grado di gestire tutte le possibili problematiche dermatologiche e incentiva un accoglienza che consideri gli aspetti sociali, psicologici ed umanitari. Poiché molte dermopatie presentano una compromissione multisistemica si è in grado di garantire un approccio assistenziale globale diagnostico- terapeutico interagendo con le altre UO ed i Laboratori clinici e di ricerca dell’Istituto. ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA 208 Inquadramento diagnostico delle malformazioni vascolari superficiali; terapia delle stesse mediante la fotermolisi selettiva (laser) in età pediatrica Terapia laser delle pigmentazioni cutanee responsive e delle cicatrici ipertrofiche Fototerapia delle dermatosi fotosensibili con fototerapia UVA e UVB; in particolare terapia della vitiligine, della psoriasi, della dermatite atopica con le lampade TL1 (UVB a banda stretta) Diagnostica micologica: individuazione agenti eziologici delle micosi superficiali della cute Diagnostica parassitologica: inquadramento diagnostico delle parassitosi cutanee Diagnostica allergologica: inquadramento diagnostico della dermatite atopica; Diagnosi delle dermatiti allergiche da contatto mediante patch test. Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini - Relazione Clinico – Scientifica 2009 Videodermatoscopia in epiluminescenza: studio dei nevi, loro mappatura e follow-up nel tempo; valutazione delle malformazioni vascolari superficiali della cute. Dermochirurgia: asportazione di neoformazioni cutanee problematiche o potenzialmente a rischio di trasformazione neoplastica Centro di riferimento per le malattie rare della pelle Centro di riferimento nell’ambito del RIMA (Rete Italiana Mastocitosi) Centro di riferimento “SCUOLA DELL’ATOPIA” PRINCIPALI COLLABORAZIONI - Cattedra di Chirurgia Plastica Università di Genova (progetti educativi alla prevenzione del melanoma e dei tumori cutanei – corretto rapporto con il sole (lezioni nella Scuola Media statale) Cooperazione Internazionale: Progetto IPOCOM (Integrazione e Promozione degli Ospedali e dei Centri di Cura Italiani nel mondo) Associazione Nazionale Alopecia Areata Clinica Dermatologica Università di Graz Austria RIMA (Rete Italiana Mastocitosi) Gruppo multidiscilpinare per il trattamento degli angiomi e delle malformazioni vascolari dell’Istituto Gaslini (www.angiomi.org) RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Corrado Occella Individuazione dei parametri operativi del Dye laser ideali ad otternere il maggiore schiarimento delle malformazioni capillari piane in età pediatrica Le malformazioni capillari piane (MCP) in età pediatrica, più comunemente note con il nome di angiomi piani, sono verosimile espressione di errori nello sviluppo embriogenetico: caratterizzate da una dilatazione permanente dei capillari del derma superficiale, si presentano alla nascita nello 0,3% dei neonati. la loro estensione può variare da alcuni mm ad oltre il 50% della superficie corporea. Più spesso si localizzano come macchie rosse al viso, non regrediscono ma si accrescono proporzionalmente alla crescita del distretto cutaneo interessato e nel corso degli anni si ispessiscono assumendo aspetto violaceo e nodulare. Sia in età pediatrica che in età adulta essi possono determinare quadri clinici notevolmente deturpanti associati a disagi psicologici molto marcati; in particolare a partire dalla prima infanzia possono provocare effetti negativi sullo sviluppo sociale-psicologico del bambino. A ciò si aggiungono l’ansia ed il senso di colpa che affliggono i genitori. Per questi motivi le richieste di trattamento divengono sempre più numerose. Da alcuni anni l’approfondita conoscenza della fototermolisi selettiva ha condotto alla progettazione del dye laser divenuto gold standard terapeutico di queste malformazioni. La fototermolisi selettiva si realizza quando una radiazione di lunghezza d’onda tra 585 e 595 nm, altamente affine all’emoglobina, penetra selettivamente nei capillari della cute distruggendoli. Ciò determina il progressivo schiarimento della cute e ne impedisce il successivo ispessimento. I pazienti con MCP del volto vengono trattati il più precocemente possibile (dai 5 mesi di età) con il dye laser a lunghezza d’onda 585-595 nanometri: ogni paziente viene trattato per la prima volta in piccole aree Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche 209 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico - Scientifica 2009 dell’angioma al fine di evidenziare i parametri operativi (lunghezza d’onda, fluenza, diametro dello spot e tempo di esposizione) che determinano lo schiarimento migliore. Il paziente viene ricontrollato dopo 2 mesi, si verifica l’entità dello schiarimento ottenuto nelle precedenti aree trattate;si procede quindi al trattamento completo dell’area con i parametri che hanno determinato la risposta migliore. Il trattamento verrà eseguito ogni 2 mesi con esclusione dei mesi estivi, fino a ad ottenere il massimo schiarimento della lesione Consideriamo una risposta buona lo schiarimento del 70% della lesione, mentre è considerata risposta eccellente lo schiarimento dell’80% Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione 210 Gianmaria Viglizzo Studio clinico-dermoscopico-epidemiologico dei nevi melanocitari congeniti Il melanoma è un tumore estremamente aggressivo, fortunatamente molto raro in età pediatrica. La sua pericolosità dipende direttamente dalla profondità raggiunta nel contesto della cute. Normalmente il melanoma nasce come una chiazza superficiale, scura, asimmetrica che aumenta di dimensioni abbastanza rapidamente. Se diagnosticato precocemente, l’asportazione chirurgica porta a completa guarigione; se invece la lesione non viene asportata, dopo una prima fase di crescita orizzontale, il melanoma comincia a crescere in profondità con peggioramento della prognosi. Non esistono, infatti, terapie efficaci per la malattia in fase metastatica. Le caratteristiche istologiche e il comportamento biologico dei melanomi dell’infanzia non sono affatto diversi da quelli del melanoma dell’adulto, ma proprio a causa della loro rarità vengono quasi costantemente diagnosticati in modo errato. Esistono vari parametri clinici che individuano le persone a più alto rischio di sviluppare un melanoma, tra i quali la presenza di nevi congeniti. Si è ormai dimostrato infatti che i nevi congeniti hanno un rischio di trasformazione in melanoma superiore a quella dei nevi acquisiti, proporzionale alla dimensione della lesione stessa. Esiste però disaccordo in letteratura nel valutare l’entità del rischio di trasformazione soprattutto per i nevi congeniti di piccole e medie dimensioni e sull’opportunità di attuare asportazione preventiva in giovane età dei nevi congeniti Scopo del progetto è individuare parametri dermoscopici peculiari del nevo congenito che possano migliorare la predittività clinica riguardo alla trasformazione maligna soprattutto delle lesioni di medie e piccole dimensioni, permettendo una migliore gestione della patologia. I nevi melanocitari congeniti afferenti all’ambulatorio di Dermatologia vengono analizzati con la tecnica della dermoscopia. La tecnica della dermatoscopia permette, tramite l’utilizzo di lenti e di una luce polarizzata, di osservare ad alto ingrandimento i nevi melanocitari evidenziando particolari della struttura profonda delle lesioni non visibili ad “occhio nudo” ed aumentando la performance diagnostica del clinico. La diffusione della tecnica di osservazione dermoscopica ha permesso una valutazione più approfondita delle lesioni pigmentate, tramite il riconoscimento di specifici pattern di pigmentazione. Tali pattern, ben descritti in letteratura, sono riscontrabili sia nel nevo congenito che nel Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 nevo acquisito (a minor rischio di trasformazione maligna) Vengono valutati: -pattern generale (globulare, reticolare, polimorfo) Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche 211 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico - Scientifica 2009 NEFROLOGIA, DIALISI E TRAPIANTO DIRETTORE Gian Marco Ghiggeri tel.: cell 347 5396090 - segreteria 010 5636 275 e-mail: [email protected] STAFF Giancarlo Barbano : I.A.S. Istopatologia renale Alberto Canepa : I.A.S. Trattamento conservativo dell'insufficienza renale cronica Maria Ludovica Degl'Innocenti Alberto Magnasco Giorgio Piaggio Antonella Trivelli Referente assicurazione qualità: Maria Ludovica Degl'Innocenti Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Cinzia Boaretto - Nefrologia telefono: 010 5636 276 / 335 Orietta Scarlini - Dialisi telefono: 010 5636 642 U.O.S. Dialisi Incarico Struttura Semplice: Enrico Verrina Dirigenti Sanitari: Alberto Magnasco U.O.S. Medicina clinica e sperimentale dei trapianti d'organo Incarico Struttura Semplice: Fabrizio Ginevri Dirigenti Sanitari: Giancarlo Barbano: I.A.S. Istopatologia renale ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA Diagnostica e terapia delle nefropatie acquisite e congenite dell’età pediatrica: • glomerulopatie primitive e secondarie (sindrome nefrosica, glomerulonefrite a depositi di IgA, sclerosi focale e segmentaria, LES, Sindrome di Schoenlein- Henoch ecc.); • tubulopatie primitive (S. di Fanconi, S. di Bartter, S. di Dent, acidosi tubulari renali, malattia di Lowe ecc.); • nefronoftisi - malattia cistica della midollare - fibrosi familiari; • nefrolitiasi; • malformazioni del rene e delle vie urinarie; • tra gli aspetti caratterizzanti l’attività clinica dell’Unità Operativa vi è il trattamento conservativo dell’insufficienza renale cronica mediante terapia dietetica, farmacologica e sostitutiva ormonale. Trattamenti innovativi della sindrome nefrosica. • La diagnostica si avvale di test molecolari avanzati ed analisi patologiche: 212 Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 • • • test di funzionalità renale, prove di funzionalità tubulare ecc.; diagnostica clinica e molecolare delle nefropatie genetiche; valutazione immunologica, istologica ed immunoistologica delle malattie glomerulari primitive e secondarie mediante esecuzione di agobiopsia renale ecoguidata; • esami ecografici dell’apparato urinario e cistosonografia. Sezione dialisi: • trattamento delle diverse forme di insufficienza renale acuta sia primitive sia secondarie a patologia neoplastica o postchirurgiche con l’adozione anche delle tecniche di filtrazione continua; • trattamento sostitutivo dell’insufficienza renale terminale del bambino con applicazione di tecniche diverse di dialisi extracorporea (bicarbonato dialisi, emodiafiltrazione ecc.) e di tecniche di dialisi peritoneale cronica automatizzata domiciliare con adozione di schemi personalizzati diversi; studio dell’efficienza dialitica con test di equilibrazione peritoneale. Sezione assistenza pre e post trapianto: • preparazione dei riceventi per trapianto renale da donatore cadavere; • preparazione dei riceventi e dei donatori in caso di donazione renale da vivente; • assistenza nel post- trapianto nelle fasi precoci e nel follow- up a lungo termine; • applicazione di nuovi schemi di terapia immunosoppressiva; • studio e trattamento delle complicanze virali del post- trapianto legate alla terapia immunosoppressiva, (EBV, CMV, BKV). COLLABORAZIONI Progetto NIH su malformazioni renali in collaborazione con Columbia University NY (USA) Progetto Malattie Rare PODONET, rete diagnostico- scientifica europea per la diagnosi e terapia delle malattie del podocita Centro Trapianti Regione Toscana, terapie innovative del trapianto renale Coordinamento del Registro Italiano di Dialisi Pediatrica Centro Trapianti dell’Ospedale S. Martino di Genova Centro di Immunoematologia e dei Trapianti, Policlinico di Milano per gli studi trapiantologici Centro della Calcolosi della Clinica Urologica dell’Università di Genova Gruppo Europeo di Studio sull’Insufficienza Renale Cronica (coordinato dal Prof. F. Schaefer dell’Università di Heidelberg) Consorzio per lo Studio delle Malattie Renali Cistiche (Osp. S. Raffaele Milano, Università di Trieste e Verona) Studio sulla Sclerosi Focale - Cattedra di Medicina Clinica dell’Università di Trieste Cattedra di Nefrologia dell’Università di Pavia per lo studio della nefropatia a depositi di IgA Laboratorio di Immunologia, Dipartimento di Pediatria Ospedale S. Matteo, Pavia per lo Studio della Terapia Cellulare Adottiva sui Trapiantati Servizio di Virologia, Ospedale Careggi, Firenze, per lo Studio dell’Infezione da BKV nel Trapiantato Dipartimento Nefrologia, Huddinge University Hospital, Karolinska Institut, Stoccolma, per lo studio dello stato nutrizionale nell’insufficienza renale cronica Department of Medical Informatics, Academic Medical Center, University of Amsterdam, The Nederlands, per l’epidemiologia dell’insufficienza renale terminale Divisione di Dialisi Infantile, ICP Milano, Nefrologia Clinica Pediatrica di Padova, Nefrologia Osp. Regina Margherita di Torino, Nefrologia Osp. Bambino Gesù di Roma, Nefrologia Osp. Giovanni XXIII di Bari, per le problematiche del trattamento dialitico nell’infanzia. Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche 213 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico - Scientifica 2009 LABORATORIO DI FISIOPATOLOGIA DELL’UREMIA Aggregato alla U.O. di Nefrologia Incarico Struttura Semplice Gian Marco Ghiggeri tel.: cell 347 5396090 - segreteria 010 5636 275 e-mail: [email protected] STAFF Roberta Bertelli Giovanni Candiano Alba Maria Carrea Armando Di Donato Referente assicurazione qualità: Giovanni Candiano tel.: 010 5636 419 ATTIVITA’ DI RICERCA • • • • • • • • • Meccanismi umorali delle glomerulonefriti proteinuriche. Caratterizzazione di fattori circolanti con attività permeabilizzante nella glomerulosclerosi focale ed inibitori. Meccanismi cellulari del danno del podocita renale. Identificazione di nuovi “target” e attivazione del messaggio intracellulare. Meccanismi di autoimmunità. Mappatura ed identificazioni di nuovi geni responsabili di nefropatie ereditarie quali Glomerulosclerosi Focale, Nefropatia a depositi di IgA e malformazioni da CAKUT (Congenital Anomalies Kidney Urinary Tract). Studi di “Genome Wide” su nuclei familiari giunti all’osservazione presso l’Istituto ed altri centri italiani. Genetica delle fibrosi renali e delle malattie cistiche- non policistiche. Studi di Genomica funzionale dei geni responsabili e possibili implicazioni in altre nefropatie. Sviluppo di nuove metodologie per l’analisi delle interazioni proteina- proteina e identificazione di nuovi complessi. Proteomica delle componenti seriche ed urinarie in corso di malattie renali ed applicazione ai sistemi di depurazione dialitica. Proteomica dei secreti bronchiali nella fibrosi cistica e nell’asma bronchiale. PRINCIPALI COLLABORAZIONI Mappatura di nuovi loci genici ed identificazioni nuovi geni nella Glomerulosclerosi Focale: - Lab. Genetics of Renal Disease, Columbia University, NewYork, USA - Cattedra di Nefrologia, Università di Brescia PODONET - Heidelberg 214 Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 - Roma - Bergamo - Parigi ESCAPE - Heidelberg Genetica della nefropatia a depositi di IgA e malformazioni da CAKUT: - Lab. Genetics of Renal Disease, Columbia University, New York, USA Consorzio sulla genetica e patogenesi della Malattia Cistica della Midollare renale. - Dulbecco Telethon Institute, HSR Milano - Human Molecular Genetics Unit, DIBIT- San Raffaele, Milano - Cattedra di Nefrologia, Università di Brescia Glomerulosclerosi Focale sporadica: Genetica e Patogenesi - Cattedra di Nefrologia, Università di Trieste - Cattedra di Nefrologia, Università di Brescia - University of California, San Francisco, USA Lipoproteine e patogenesi della proteinuria: - Ospedale San Carlo, Milano - Cattedra di Nefrologia, Università di Brescia Meccanismi di autoimmunità nella glomerulonefrite membranosa - Dipartimento di Clinica Medica e Nefrologia, Università di Parma Gruppo di studio sui secreti bronchiali nella fibrosi cistica. - Laboratorio di Genetica Molecolare, Istituto Giannina Gaslini RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Roberta Bertelli Cellule implicate nello stress ossidativo in corso di sindrome nefrosica idiopatica. Loro caratterizzazione e regolazione - E’ noto che i meccanismi ossidativi sono i principali responsabili dell’insorgenza e dell’evoluzione del danno renale nella sindrome nefrosica idiopatica (iNS) E’ stato osservato che nella fase acuta di malattia si ha attivazione dei neutrofili circolanti (PMN) con produzione di molecole ossidanti altamente reattive (ROS), che hanno presumibilmente come target i podociti renali e la loro struttura molecolare. Si ritiene che il rilascio cellulare di ATP dalle cellule circolanti sia un evento chiave per l’attivazione del burst ossidativo e che il perdurare di tale meccanismo in corso di sindrome nefrosica sia dovuto a un difetto di regolazione basato sul catabolismo dell’ATP da parte di ectoenzimi specifici (CD39, CD73) presenti sulle cellule Treg con conseguente produzione di adenosina, noto mediatore ad attività anti-infiammatoria in grado di inibire la produzione di ROS. -Scopo del progetto è esaminare il ruolo dell’ATP e dei suoi recettori (con particolare riferimento al P2X7) nella regolazione del burst ossidativo e verificare eventuali alterazioni nel rilascio di ATP e nell’attivazione dei recettori specifici in corso di iNS. Inoltre verrà studiata “in vitro” la funzione anti-ossidante degli ectoenzimi CD39 e CD73 e dell’adenosina, nonché quella di agonisti chimicamente più stabili per i diversi recettori (A1, A2A, A2B). Verrà anche valutata “in vitro” l’attività di bloccanti specifici per il recettore P2X7 e per altri canali di membrana attivati dall’ATP (connexine e pannexine) come possibili regolatori dell’ossidazione e dell’evoluzione del danno renale. Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche 215 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico - Scientifica 2009 PEDIATRIA II – REUMATOLOGIA DIRETTORE Alberto Martini telefono: 010 5636 386 e-mail: [email protected] STAFF Antonella Buoncompagni : I.A.S. La qualità di vita nelle malattie reumatiche Maja Di Rocco : U.O.S. Malattie rare Marco Gattorno : I.A.S. Malattie autoinfiammatorie Anna Loy Paolo Picco Angelo Ravelli : U.O.S. Reumatologia intervenzionistica Nicolino Ruperto : I.A.S. Studi clinici controllati Stefania Viola Referente assicurazione qualità: Antonella Buoncompagni telefono: 010 5636396 ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA L’Unità Operativa di Reumatologia ha ricevuto dall’EULAR (European league against rheumatisms), la Società Europea di Reumatologia, l’accreditamento a Centro di Eccellenza in Reumatologia (anni 2008- 2013) Oltre ad essere l’unico centro di eccellenza in reumatologia riconosciuto dall’EULAR in Italia è anche l’unico centro di eccellenza in Europa per quanto riguarda la reumatologia pediatrica. L’attività assistenziale si caratterizza per la diagnosi e la cura delle malattie reumatiche (artrite idiopatica giovanile, lupus eritematoso sistemico, dermatomiosite, sclerodermia, vasculiti ecc.), delle febbri ricorrenti su base genetica e di altre malattie autoinfiammatorie (febbre familiare mediterranea, S. da iperIgD, TRAPS, CINCA ecc.). Quest’ultima attività si avvale della collaborazione del laboratorio di genetica molecolare dell’Istituto. Viene inoltre svolta una intensa attività di ricerca che,assieme a quella assistenziale, fa della Pediatria II uno dei principali centri di reumatologia pediatrica a livello mondiale L’Unità Operativa è anche sede della direzione di PRINTO (Pediatric Rheumatology International Trial Organization), la più vasta rete internazionale per la sperimentazione di nuove terapie nelle malattie reumatiche del bambino. Comprende tutti i centri di reumatologia pediatrica europei oltre a numerosi centri di altre nazioni (per un totale di 50 Paesi rappresentati). PRINTO ha anche messo a punto un sito web informativo per le famiglie di bambini affetti da malattie reumatiche consultabile all’indirizzo: www.printo.it/pediatric- rheumatology 216 Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 Afferente alla Pediatria II è il Laboratorio di Immunologia delle Malattie Reumatiche che si occupa di studiare le cause delle malattie reumatiche ed autoinfiammatorie del bambino. Presso la Pediatria II ha sede l’Associazione per le Malattie Reumatiche infantili (AMRI) (www.amri.it), associazione di volontariato che opera in favore dei bambini affetti da tali patologie All’Unita’ Operativa Semplice di Malattie Rare fanno riferimento i pazienti con malattie metaboliche, in particolare malattie lisosomiali e difetti del metabolismo dei carboidrati (glicogenosi, difetti del metabolismo di fruttosio e galattosio). L’attivita’ assistenziale si esplica relativamente alla diagnosi ed al trattamento di queste malattie (terapia enzimatica sostitutiva, terapia con inibitori del substrato). L’UOS e’ inoltre coinvolta in trials terapeutici sperimentali, nazionali ed internazionali, relativamente alle nuove terapie per le malattie lisosomiali ed in progetti di ricerca inerenti le malattie metaboliche Viene inoltre seguita altra patologia genetica rara (ritardi mentali di causa genetica, altre malattie neurogenetiche ,displasie scheletriche). L’UOS collabora con la Direzione Sanitaria al coordinamento del gruppo multispecialistico delle malattie rare dell’Istituto Gaslini per l’approccio coordinato ai pazienti con malattie rare e compromissione multiorgano e con l’agenzia Sanitaria Regionale Ligure per la rete ligure delle malattie rare. PRINCIPALI COLLABORAZIONI - Department of Medicine, University of Arizona, Tucson, USA Children’s Hospital, Cincinnati, Ohio, USA Children’s Hospital, Utrecht, Olanda. Institute for Research in Biomedicine, Bellinzona, Svizzera National Institute of Arthritis and Muscoloskeletal and Skin Disease (NIH–Bethesda USA) Oltre 200 Centri in 50 Paesi facenti capo a PRINTO RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Descrizione Angelo Ravelli Determinazione dei cut-off di remissione, malattia minima e malattia attiva per il JADAS (Juvenile Arthritis Disease Activity Score). Il JADAS è un punteggio composito di attività di malattia per pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile (AIG). Scopo dello studio è la determinazione di cut-off di remissione, malattia minima e malattia attiva per il JADAS. Verranno utilizzati 2 diversi dataset di pazienti, rappresentanti tutti i differenti sottotipi di AIG e tutti i livelli di attività di malattia. I cut-off verranno determinati mediante l’applicazione delle definizioni di remissione e attività minima di malattia basate su parametri clinici e l’analisi della valutazione soggettiva di medico, genitore e, qualora possibile, bambino, raccolta mediante questionario. Angelo Ravelli Epoca di esordio dell’iridocilcite nei pazienti con artrite idiopatica giovanile L’iridociclite (IC) è una delle più importanti complicanze extra-articolari dell’artrite idiopatica giovanile (AIG). Allo stato attuale si hanno poche informazioni sull’epoca d’esordio dell’IC nel decorso dell’AIG. Obiettivo primario di questo studio è valutare il momento di comparsa dell’IC nei pazienti affetti da AIG che hanno sviluppato questa complicanza Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche 217 Istituto Giannina Gaslini Responsabile Scientifico Titolo Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto 218 Relazione Clinico - Scientifica 2009 Angelo Ravelli Identificazione di parametri predittivi del danno a lungo termine in pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile (AIG) La valutazione radiografica del danno articolare è uno strumento fondamentale per determinare la severità e la progressione di malattia nei bambini affetti da artrite idiopatica giovanile. Negli ultimi anni si sono compiuti numerosi sforzi per elaborare nuovi metodi di valutazione radiografica, ma non è stata ancora sufficientemente indagata la capacità di questi strumenti, soprattutto quando utilizzati nelle fasi precoci della malattia, di predire l’evoluzione a lungo termine della malattia. Il nostro studio si propone di valutare la correlazione tra il danno radiologico precoce e l’outcome a lungo termine nell’AIG. In secondo luogo si ripropone di stabilire un cut-off di progressione in grado di identificare precocemente i pazienti a rischio di sviluppare danno clinico e radiologico a lungo termine. Angelo Ravelli Messa a punto e validazione di un nuovo questionario per la valutazione della qualità della vita nelle malattie reumatiche pediatriche: il PRQL (Pediatric Rheumatology Qualit of Life Scale) La qualità di vita è una componente fondamentale per la valutazione clinica dei bambini affetti da malattie reumatiche croniche. Per misurare questo parametro negli ultimi anni sono stati elaborati numerosi questionari, ma la maggior parte di questi risultano eccessivamente lunghi, di non facile comprensione e richiedono un calcolo del punteggio laborioso. Per questo motivo non vengono generalmente utilizzati nella pratica clinica quotidiana. Il presente studio si propone di validare un nuovo metodo di valutazione della qualità di vita, denominato PRQL (Pediatric Rheumatology Qualit of Life Scale), semplice, breve e di facile interpretazione, in grado di includere sia la componente fisica sia la componente psicosociale. Inoltre lo studio si propone di indagare la correlazione tra il nuovo score e le variabili cliniche e di laboratorio per studiare la sua capacità di discriminare tra i diversi livelli di severità di malattia. Marco Gattorno Follow-up a lungo termine e qualità di vita nei soggetti con sindromi autoinfiammatorie monogeniche Le sindromi ereditarie autoinfiammatorie (SAI) sono caratterizzate da episodi infiammatori ricorrenti e coinvolgono geni che controllano alcuni meccanismi cruciali dell’immunità innata (monociti-macrofagi e neutrofili). Comprendono la FMF (Febbre Familiare Mediterranea), causata da mutazioni del gene MEFV (The French FMF Consortium 1997; The International FMF Consortium. 1997); il deficit di mevalonato chinasi associato a febbre perioidica (MKD o Sindrome Iper-IgD), causata da mutazioni del gene della mevalonato chinasi (Drenth et al. 1999) (Houten et al. 1999); la Sindrome periodica associata al recettore per il tumour necrosis factor (TNF-receptor asociated periodic sindrome, TRAPS), causata da mutazioni del gene di TNFRI (McDermott et al. 1999); e le Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Relazione Clinico – Scientifica 2009 Criopirinopatie (FCAS, sindrome di Muckle-Wells, sindrome CINCA), causate da mutazioni del gene della criopirina (Hoffman et al. 2001; Feldmann et al. 2002). Tali malattie esordiscono in età pediatrica, anche se non è al momento nota la loro evoluzione nel corso dell’età evolutiva. Similmente non è noto l’impatto delle malattie autoinfiammatorie sulla qualità di vita dei pazienti affetti. Presso le Unità di Pediatria II e del Laboratorio di Genetica Molecolare dell’Istituto Gaslini sono disponibili le informazioni cliniche di oltre 1000 pazienti con sospetta sindorme auto infiammatoria. Tra questi sono stati individuati oltre 100 pazienti portatori di mutazioni MEFV, 35 pazienti con MVK, 43 pazienti con mutazioni del gene TNFRSF1A e 21 pazienti con mutazioni del gene CIAS-1/NALP3. Nel corso degli ultimi 8 anni è stato costituito un database in cui sono state inserite tutte le variabili cliniche (incluso dati sulla qualità di vita) al momento della analisi molecolare. I pazienti sono seguiti in parte dall’UO di Pediatria II e in parte da altri centri italiani di reumatologia pediatrica. Scopo dello studio è quello di valutare: i) impatto della malattia sulla qualità di vita all’esordio e al follow-up ii) variazione dell’andamento clinico nel corso del follow-up iii) impatto dei diversi approcci terapeutici Per i pazienti con FMF verranno anche validati i nuovi criteri diagnostici per FMF in età pediatrica recentemente proposti (yelcinlaya et al Rheumatology 2009) Alberto Martini Valutazione mediante risonanza magnetica nucleare dell’attività di malattia e del danno muscolare nei pazienti affetti da dermatomiosite giovanile La dermatomiosite giovanile (DMG) è una malattia infiammatoria cronica multi sistemica che colpisce principalmente la cute e la muscolatura scheletrica. L’interessamento muscolare è prevalentemente prossimale e si manifesta con astenia progressiva e ingravescente. Il quadro bioumorale della DMG è connotato dall’elevazione degli enzimi serici di origine muscolare (CPK, LDH, aldolasi; SGOT e SGPT) e dalla presenza di modesti segni di flogosi. La valutazione dell’attività e dell’estensione della malattia è attualmente basata sul giudizio clinico del medico inerente alla severità dell’infiammazione a livello muscolare e a livello degli altri organi/tessuti potenzialmente colpiti dalla malattia. L’andamento degli enzimi muscolari non sempre rispecchia l’evoluzione della malattia o la risposta al trattamento; inoltre,in pazienti con lunga durata di malattia, la compromissione della forza muscolare potrebbe essere condizionata non solo dalla persistenza del processo infiammatorio ma anche dall’insorgenza di un danno muscolare (secondario alla malattia o iatrogeno). Discriminare solo sulla base della valutazione clinica del paziente l’entità del processo infiammatorio e del danno muscolare è pressoché impossibile. La Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) muscolare rappresenta una indagine sensibile per la diagnosi precoce della miosite, per la localizzazione della sede più appropriata della biopsia muscolare e per un più accurato follow-up dell’interessamento muscolare. In questo studio trasversale verranno arruolati i pazienti affetti da DMG seguiti Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche 219 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico - Scientifica 2009 presso il nostro Istituto. I pazienti verranno sottoposti ad una RMN total body con sequenze STIR e T1 al fine di evidenziare la localizzazione e l’estensione del processo infiammatorio a livello muscolare e sottocutaneo (sequenze STIR) e di valutare la presenza di un danno a carico del tessuto muscolare (ipotrofia, degenerazione adiposa etc) (sequenze T1). Oltre ad una valutazione qualitativa verrà eseguita, mediante l’impiego di software dedicati e il contributo dei fisici del DISI, una valutazione di tipo quantitativo inerente sia agli aspetti di infiammazione che di danno. (T2 mapping analisi, Diffusion tensor imaging (DTI) etc). L’approccio quantitativo è considerato ottimale al fine di eseguire una valutazione più accurata e oggettiva dell’efficacia del trattamento farmacologico e quindi per eseguire un più accurato followup del paziente. Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Nicolino Ruperto Meta-analisi per stimare l’effetto placebo nell’artrite idiopatica giovanile La terapia dell’artrite idiopatica giovanile (AIG) richiede l’utilizzo di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), trattamenti infiltrativi articolari a base di steroidi e, in caso di fallimento di questi ultimi l’introduzione di farmaci quali il methotrexate o i farmaci biologici. La maggior parte dei farmaci biologici, con l’eccezione dell’infliximab, ha utilizzato per i trial pre-registrativi di fase III un disegno dello studio denominato “withdrawal design” (disegno dello studio con sospensione del farmaco) che prevede una fase di trattamento in aperto seguita da una randomizzazione in doppio cieco contro placebo nei soli pazienti che hanno risposto al farmaco secondo criteri codificati. Una conoscenza adeguata sull’effetto placebo (quantificazione e possibili determinanti) avrebbe come diretta conseguenza una stima della numerosità campionaria più precisa con conseguente possibile riduzione del numero dei pazienti da reclutare e una più corretta interpretazione dei risultati in fase di analisi. analisi dei dati. Obiettivo primario: Quantificare l’effetto placebo nei trial dell’AIG sia con disegno classico che con disegno dello studio tipo withdrawal designe. Le variabili di risposta al farmaco del core set pediatrico dell’AIG e la definizione di risposta pediatrica dell’ACR (ACR 30 vedi sezione disegno dello studio) verranno confrontate nel gruppo trattato con placebo e nel gruppo con farmaco attivo Obiettivo secondario: Identificare i possibili determinanti dell’effetto placebo tramite analisi quantitativa di variabili quali la qualità del trial, tipo di trattamento, origine dei pazienti e variabili di severità di malattia all’inizio del trial. Responsabile Scientifico Titolo Background 220 Alberto Martini Valutazione mediante risonanza magnetica nucleare del danno precoce a carico della cartilagine articolare in pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile L’artrite idiopatica giovanile (AIG) è una condizione eterogenea che Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini del progetto Descrizione Relazione Clinico – Scientifica 2009 comprende forme lievi e forme severe. La persistenza del processo infiammatorio articolare può causare un’erosione della cartilagine e dell’osso, con l’instaurarsi di un danno permanente e responsabile di disabilità. La radiografia (Rx) identifica le lesioni osteocartilaginee solo dopo alcuni anni, quando oramai sono divenute irreversibili. Sarebbe utile disporre di tecniche di imaging e di biomarkers in grado di riconoscere il danno articolare nelle sue fasi più precoci. Ciò permetterebbe di identificare precocemente le forme di artrite più aggressive e rappresenterebbe un prezioso strumento con cui testare l’effetto anti-erosivo di nuove terapie nel corso di studi clinici controllati. La RM inoltre permette, mediante l’impiego di opportuni software, di evidenziare alterazioni macromolecolari a livello della cartilagine articolare, prima che si instauri il danno morfologico. Due tecniche sono promettenti: il T1 mapping, che consente di eseguire una valutazione quantitativa dei glicosaminoglicani; il T2 mapping che permette di analizzare l’integrità delle fibre collagene. Obbiettivi •individuare alterazioni ultrastrutturali precoci a carico della cartilagine che non hanno ancora un corrispettivo morfologico evidenziabile mediante la Rx o la RM,ma che sono altamente suscettibili di evoluzione verso un danno cronico. •individuare predittori precoci di outcome che permettano di discriminare, nelle fasi iniziali della malattia, i pazienti che avranno un decorso favorevole da quelli che avranno una malattia persistente e severa e quindi candidati ad un trattamento più aggressivo. •identificare biomarker di danno cartilagineo che permettano una precoce individuazione del danno articolare e che siano utili per monitorarne la progressione nel tempo. • incrementare le conoscenze sui meccanismi coinvolti nella patogenesi del danno al fine di individuare nuovi potenziali target per la terapia farmacologia. Una miglior comprensione dei meccanismi alla base del danno erosivo è fondamentale per lo sviluppo di interventi terapeutici atti a prevenirne l’insorgenza con conseguente impatto anche economico e sociale derivante dal miglioramento della prognosi funzionale a lungo termine e dalla riduzione di disabilità. Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche 221 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico - Scientifica 2009 PEDIATRIA III - GASTROENTEROLOGIA DIRETTORE Arrigo Barabino ff Tel.: 010 5636350 Segreteria e-mail: [email protected] STAFF Angela Calvi : I.P. Gastroenterologia ambulatoriale e celiachia Emanuela Castellano : I.P. Celiachia ed epatologia non infettiva Paolo Gandullia : I.A.S. Endoscopia digestiva intervenzionale Lia Giovannini : I.P. Day Hospital gastroenterologico Silvia Vignola : I.P. Genetica delle malattie gastrointestinali e nutrizione clinica Referente assicurazione qualità: Angela Calvi telefono: 010 5636350 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Monica Franzi telefono: 010 5636350 ATTIVITÀ CLINICA L'attività assistenziale è organizzata in reparto di degenza, Day Hospital, ambulatorio, consulenze interne ed esterne (seconde opinioni) e servizio di endoscopia digestiva. L’attività clinica riguarda tutta la patologia gastrointestinale del bambino (ordinaria e superspecialistica) con particolare riferimento a: 1. Malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) 2. Malattia celiaca (l’UO è Centro di riferimento regionale per la Celiachia) 3. Insufficienza intestinale cronica benigna da diarree croniche intrattabili dell’infanzia, intestino corto e pseudo- ostruzioni intestinali croniche 4. Gestione del pre- trapianto intestinale 5. Nutrizione clinica (enterale e parenterale in degenza e domiciliare) 6. Disordini motilistici intestinali 7. Intolleranza ai carboidrati 8. Patologia gastrointestinale da allergia alimentare 9. Malattia peptica 10. Epatologia malformativa ed autoimmune 11. Gestione del pre e post- trapianto epatico 12. Endoscopia digestiva diagnostica ed operativa: gastroscopia e pancolonscopia con ileoscopia retrograda, dilatazione di stenosi esofagee e coliche con eventuale applicazione di stent, polipectomia, tamponamento di emorragie, estrazione di corpi estranei, legatura e sclerosi di varici esofagee, applicazione di gastrostomie per via endoscopica (PEG). 222 Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 13. Gestione della nutrizione clinica del paziente neuroleso (in collaborazione con l’UO di Chirurgia dell’Istituto La diagnostica specialistica comprende: • pHmetria/impedenzometria esofago- gastrica • breath test (all'urea marcata per l’infezione da Helicobacter pylori e all’H2 per l’intolleranza ai carboidrati) • test di funzionalità intestinale • diagnostica per immagini (tradizionale, ecografia, TAC spirale, Risonanza Magnetica effettuata dall’UO di Radiologia dell’Istituto) • scintigrafia (effettuata dalle Medicine Nucleari dell’Ospedale Galliera e Villa ScassiSampierdarena), • enteroscopia con videocapsula (effettuata dall’UO di Gastroenterologia dell’Ospedale Galliera) • Gli interventi terapeutici riguardano la terapia medica, la nutrizione clinica artificiale, diete selettive e, in casi specifici, la terapia chirurgica digestiva effettuata dalla U.O.di Chirurgia dell'Istituto. PRINCIPALI COLLABORAZIONI Centro Trapianti dell'Ospedale S. Martino Genova Centro Trapianti di Bergamo Clinica Pediatrica di Pisa UO di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Ospedali Galliera Genova UO di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Ospedale di Imperia Clinica Pediatrica di Trieste (Istituto Burlo Garofolo) Hôpital des Enfantes Malades Necker di Parigi Royal Free Hospital di Londra Institute of Child Health, Londra Jackson Memorial Hospital di Miami ISMETT –Palermo RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Paolo Gandullia Stenosi esofagee in età pediatrica Le stenosi esofagee benigne (da caustici, congenite, anastomotiche, peptiche, ecc.) rappresentano un problema terapeutico complesso e non ancora risolto,in cui negli ultimi anni le procedure endoscopiche hanno acquistato un ruolo sempre maggiore. I bambini con stenosi esofagea rappresentano una popolazione eterogenea per eta’, etiologia della stenosi e trattamento endoscopico attuato. Il trattamento endoscopico più diffuso si avvale di dilatatori tipo Savary o dilatatori idrostatici TTS. Spesso è necessario protrarlo anche per anni con numerose sedute operative per fronteggiare la complicanza principale delle stenosi benigne, la re-stenosi. In questi casi non è ancora chiaro quale sia la tecnica conservativa migliore e se debbano essere associate più modalità terapeutiche, come le iniezioni intralesionali di steroide, i corticosteroidi per via sistemica, le incisioni con elettrocauterio. Piu’ recentemente il posizionamento di stent, ampiamente usati nell’adulto, si sta diffondendo anche nel bambino, come dimostrato da reports aneddotici e singole casistiche. Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche 223 Istituto Giannina Gaslini Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Relazione Clinico - Scientifica 2009 La maggior parte dei dati presenti in letteratura sulle indicazioni, modalità d’impiego e complicanze degli stent riguardano gli adulti. Valutare e raccogliere i dati su tipo di stenosi esofagea, trattamenti endoscopici applicati, risposta terapeutica e complicanze, decorso clinico per definire percorsi diagnostici e le modalità e le tecniche di intervento endoscopico mirate a migliorare l’outcome ed a prevenire le complicanze, in particolare le recidive. Arrigo Barabino Studio, in bambini affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) trattati con azatioprina (AZA) o 6-mercaptopurina (6-MP), della correlazione tra: 1. genotipo-tossicità farmacologica mediante analisi molecolare dei polimorfismi del gene tio-purin-metil-transferasi (TPMT) Background del progetto Descrizione 224 2. polimorfismi del gene TPMT, livelli ematici dei metaboliti dell’AZA/6MP e score di attività clinica di malattia L’Aza è convertita nell’organismo a 6-MP a sua volta metabolizzata dalla TPMT in 6-tio-guanino-nucleotidi (6TGN) 6-metil-mercaptopurine (6MMP). La concentrazione eritrocitaria di 6TGN è inversamente correlata al tasso di attività della TPMT che è geneticamente determinata: omozigoti (due alleli a bassa attività: metabolizzatori lenti), eterozigoti (un allele a bassa attività: metabolizzatori intermedi), omozigoti (due alleli ad attività elevata: metabolizzatori veloci o wild type) rispettivamente corrispondenti allo 0.3, 11 e 89% della popolazione generale. La bassa attività della TPMT potrebbe causare alte concentrazioni di 6TGN nei precursori ematopoietici inducendo pancitopenia o leucopenia , mentre ridotte concentrazioni intracellulari di 6TGN tendono a correlare con una minore attività terapeutica. Le differenze farmacogenetiche nell’attività della TPMT possono spiegare perché alcuni pazienti sono predisposti a tossicità mentre altri sono refrattari alla terapia. Alti dosaggi di 6-MMP sono stati correlati a tossicità epatica. La farmacogenomica del metabolismo della 6-MP (come recentemente consigliato dall’FDA) potrebbe costituire un utile strumento per predire la suscettibilità a sviluppare tossicità.. E’ stata dimostrata una correlazione significativa tra livelli di 6-TGN e risposta terapeutica, con mediana più alta nei bambini con risposta rispetto a quelli senza, ma nessuna correlazione tra 6MMP e epatotossicità. Il monitoraggio dei 6-TGN è quindi utile per guidare ed ottimizzare il dosaggio dell’Aza e confermarne la compliance. I bambini ed adolescenti con MICI (colite ulcerosa, malattia di Crohn, colite indeterminata) afferenti alla UO Pediatria III in terapia con AZA o 6MP, o in procinto di iniziarla, effettueranno prelievo, previo consenso informato, per la genetipizzazione dell’enzima TPMT. Contemporaneamente, nei pazienti che eseguono la terapia da almeno due mesi) verrà prelevato un campione ematico per il dosaggio dei metaboliti 6-TGN e 6-MMP, al mattino prima dell’assunzione del farmaco. Verrà quindi effettuata nel tempo la verifica di correlazioni tra: a) genotipizzazione del gene TPMT e sviluppo di tossicità farmacologica, b) varianti del gene e dosaggi dei metaboliti; dosaggi dei metaboliti ed efficacia clinica. Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 PNEUMOLOGIA DIRETTORE Giovanni Arturo Rossi tel.: 010 5636 548 e-mail: [email protected] STAFF Elena Battistini : I.A.S. Allergologia respiratoria Donata Girosi Roberta Olcese Serena Panigada Oliviero Sacco : I.A.S. Endoscopia respiratoria Maria Angela Tosca Referente assicurazione qualità: Elena Battistini telefono: 010 5636 547 e-mail: [email protected] Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Lorella Santato telefono: 010 5636 334 e-mail: [email protected] Centro Malattie Allergiche Coordinatore: Giovanni Arturo Rossi ATTIVITA’ CLINICA Comprende i seguenti settori: a) pneumologia; b) allergologia; c) fisiopatologia respiratoria; d) endoscopia. Pneumologia: 1) Prevenzione, diagnosi e cura di: a) malattie della trachea, dei bronchi, del polmone, della pleura e delle strutture toraciche; b) complicanze a carico dell'apparato respiratorio in corso di patologie di altri organi e apparati; c) malattie broncopolmonari da deficit dei meccanismi di difesa o da malformazioni congenite o acquisite. 2) Validazione di strategie terapeutiche combinate farmacologiche e/o chirurgiche e/o fisiochinesiterapiche per le patologie acute e croniche dell’apparato respiratorio. Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche 225 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico - Scientifica 2009 Allergologia: Prevenzione, diagnosi e cura delle manifestazioni respiratorie dell’allergia. Validazione di strategie terapeutiche di breve, media e lunga durata. Validazione di tecniche innovative per la diagnostica di allergie Fisiopatologia Respiratoria: 1) Valutazione della funzionalità respiratoria a riposo, dopo sforzo o dopo inalazione di sostanze ad azione broncodilatatrice o broncocostrittice; 2) Valutazione non invasiva degli indici di infiammazione delle vie aeree [livelli espiratori di ossido nitrico (FENO), cellule infiammatorie nell’espettorato indotto] Endoscopia: 1) Fibroscopia delle vie aeree (laringe, trachea, bronchi). 2) Localizzazione ed estrazione di corpi estranei. 3) Lavaggio broncoalveolare e biopsie bronchiali. Registri Malattie Rare Centro di Riferimento Regionale per i soggetti con Discinesia Ciliare Primaria e Sindrome di Kartagener. PRINCIPALI COLLABORAZIONI Nazionali: - Leonardo Maria Fabbri, Cattedra di Pneumologia, Università di Modena. Neurochinine, infiammazione e remodeling parenchimale nell’asma bronchiale. - Fabio LM Ricciardolo, Clinica Malattie Apparato Respiratorio, Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche, Università di Torino, Orbassano (To). Ruolo di alcuni marcatori bioumorali coinvolti nella patogenesi dell’asma - Bruno Balbi, Laboratorio di Citoimmunopatologia Apparato Cardio Respiratorio, Fondazione S. Maugeri,Veruno (NO). Caratterizzazione della flogosi bronchiale in pazienti con diverso grado di ostruzione delle vie aeree. - Silvio De Flora, Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Genova. Ruolo del fumo di sigaretta nel danno funzionale all’epitelio bronchiale - Cesare Usai, Istituto di Biofisica, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Genova. Processi di membrana coinvolti nella comunicazione intra- ed intercellulare delle cellule strutturali dell’apparato respiratorio in risposta ad agenti proinfiammatori. - Franca Rusconi, UO Epidemiologia, AOU Meyer, Firenze e Agenzia Regionale di Sanità della Toscana, Firenze. Effetti dell’inquinamento da fumo di sigaretta (pre e post- natale) sulla salute respiratoria del bambino. - Giacomo Faldella, Istituto di Pediatria Preventiva e Neonatologia, Ospedale S. OrsolaMalpighi, Bologna. Studio longitudinale sugli effetti della profilassi conpalivizumab sulla riospedalizzazione per infezioni respiratorie in bambini prematuri. Internazionali: - Bruno Azzarone, Unitè INSERM U524, Hopital Paul Brousse, Villejuif, Parigi, Francia. Modulazione delle attività biologiche di fibroblasti broncopolmonari umani. - Peter Le Souef, Institute for Child Health Research, University of Western Australia, Perth, Western Australia. Origine e suscettibilità genetica a malattie infiammatorie ed allergiche in popolazioni etnicamente differenti. - Peter J. Sterk, Lung Function Lab., Department of Pneumology, University of Leiden, Leiden, Paesi Bassi. Risposte infiammatorie bronchiali dopo esposizione all’allergene in asmatici atopici. - Dirkje S. Postma, Pulmonary Medicine and Tuberculosis, University Medical Center Groningen, Groningen, Paesi Bassi. Caratterizzazione dei fattori pro angiogenetici coinvolti nel “remodeling” vascolare in pazienti con asma bronchiale. 226 Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2009 RICERCHE IN CORSO 2010 Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Giovanni A. Rossi Ruolo degli inibitori delle PDE4 nei processi riparativi, di rigenerazione e di rimodellamento dell’epitelio bronchiale in vitro in risposta all’esposizione al fumo di sigaretta. Anche in età pediatrica, l’esposizione al fumo di sigaretta rappresenta un fattore eziologico importante nello sviluppo di patologie respiratorie. Infatti, l’esposizione passiva prenatale e nella prima infanzia è associata a una ridotta funzionalità respiratoria, a iperreattività bronchiale e ad una aumentata incidenza di patologie respiratorie su base infettiva. Il fumo di sigaretta, una miscela complessa di composti chimici, è in grado di danneggiare direttamente l’organizzazione delle tight juctions (TJs) nelle cellule epiteliali bronchiali (Petecchia L, 2009) e di inattivare meccanismi biomolecolari intracellulari alla base dei processi di riparazione tissutale (proliferazione e migrazione) delle cellule epiteliali bronchiali (wound closure). Studi in vitro hanno inoltre dimostrato che il wound closure sembra essere dipendente dai livelli intracellulari di AMPc (Spurzem, 2002) in quanto in grado di accelerare la proliferazione e la migrazione delle cellule epiteliali bronchiali. Il presente programma di ricerca prevede il conseguimento dei seguenti obbiettivi: 1) caratterizzazione delle alterazioni funzionali (migrazione, proliferazione) e i meccanismi biomolecolari coinvolti nei processi biologici associati alla rigenerazione strutturale dell’epitelio bronchiale in seguito all' esposizione al fumo di sigaretta mediante modello bidimensionali in vitro. 2) valutazione della capacità degli inibitori delle PDE4 (enzimi coinvolti nel metabolismo dell’AMPc) di interferire sulla velocità dei processi riparativi (migrazione, proliferazione). Giovanni A. Rossi Studio trasversale della reattività bronchiale in bambini ed adolescenti che praticano tennis o calcio a livello agonistico: confronto con un campione di soggetti che pratica nuoto a livello agonistico Uno studio recentemente condotto presso la nostra unità si proponeva di valutare se i vapori di cloro presenti nell’aria delle piscine coperte, potenzialmente tossici per l’apparato respiratorio, potevano determinare iperreattività bronchiale in soggetti esposti in età pediatrica. Analizzando un campione di soggetti che praticavano nuoto a livello agonistico [42 ragazzi, 10 f e 32 m, età: 13,7 anni (3,2)] è stato notato che oltre il 70% di questi soggetti era sensibilizzato ad almeno un allergene (valutazione effettuata mediante prick test) mentre i dati sulla popolazione generale riferiscono una prevalenza di sensibilizzazione allergica di circa il 40%. Il test alla metacolina evidenziava iperreattività bronchiale in oltre il 50% Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche 227 Istituto Giannina Gaslini Descrizione Responsabile Scientifico Titolo Background del progetto Descrizione 228 Relazione Clinico - Scientifica 2009 dei nuotatori esaminati, la maggior parte dei quali risultava essere anche sensibilizzato ad aeroallergeni. Quindi la ripetuta inalazione di vapori di cloro, sembrerebbe associarsi ad iperreattività bronchiale in particolare nei soggetti sensibilizzati e ad aumentata frequenza di sensibilizzazione. Alla luce di quanto ottenuto analizzando i soggetti ‘nuotatori’, ci sembra utile avviare un progetto per valutare quale sia il grado di iperreattività bronchiale e la frequenza di sensibilizzazione allergica in soggetti che praticano altri sport a livello agonistico con un impegno respiratorio sovrapponibile a quello dei nuotatori (come tennis e calcio) ma che non siano a contatto con i vapori di cloro. Maria Angela Tosca Applicabilità del ‘Visual Analogic Scale’ ad una popolazione pediatrica asmatica e/o rinitica come strumento di screening per la valutazione della funzionalità respiratoria. Tutti i bambini in età scolare con asma e con rinite dovrebbero eseguire controlli spirometrici con test di broncodilatazione per valutare la presenza e il grado di ostruzione delle vie aeree e acquisire dati basilari dal punto di vista diagnostico e terapeutico. Un corretto follow-up spirometrico spesso è reso difficoltoso dalla scarsa diffusione degli spirometri negli ambulatori medici non specialistici. Il "Visual Analogue Scales" (VAS) è una misurazione quantitativa già largamente diffusa e validata per numerose patologie. In particolare, negli ultimi anni, è stata utilizzata con successo per misurare la gravità dei sintomi rinitici e come surrogato della rinomanometria sia per valutare il grado di ostruzione nasale, sia per eseguire il test di decongestione nasale in pazienti adulti e adolescenti con rinite allergica. Il VAS è una semplice modalità per valutare e quantificare una percezione soggettiva, ma richiede una adeguata collaborazione e comprensione. Al paziente, infatti, viene chiesto di trasferire una sensazione soggettiva su una scala analogica da zero a dieci. Il progetto prevede il reclutamento di bambini in età scolare con asma e/o rinite ai quali proporre il VAS, chiedendo di esprimere la percezione del livello di eventuale alterazione della respirazione attraverso la scala analogica, mettendo una X su di un segmento che va da zero (respirazione molto difficoltosa) a dieci (respirazione ottimale). Si effettuerà quindi una spirometria basale seguita da un test di broncodilatazione, 15 minuti dalla somministrazione di salbutamolo. Immediatamente prima della seconda spirometria, dopo salbutamolo, verrà effettuata una nuova registrazione del VAS. La misurazione dei valori riportati sulla scala analogica prima e dopo la somministrazione di salbutamolo verrà poi messa a confronto con i dati spirometrici (FVC, FEV1, FEF25-75 e FEV1/FVC, espressi come percentuale rispetto ai dati teorici). Lo scopo è di valutare se e fino a che punto il VAS può rappresentare una valida alternativa alla spirometria nel processo diagnostico iniziale e nel follow-up di bambini con problemi respiratori cronici o recidivanti ed identificare in quali pazienti possa essere utilizzato. Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche