0 - RetiInformatiche

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LABORATORIO DI SISTEMI E AUTOMAZIONE
LE RETI
Vantaggi di un ambiente di rete
Il calcolatore elettronico è uno strumento avente lo scopo di elaborare e gestire informazioni. Tali
elaborazioni vengono generalmente effettuate sfruttando risorse interne al calcolatore; il processore, le
memorie volatili (RAM), le memorie di massa (dischi rigidi, nastri, eccetera). L'interazione fra utente
umano e calcolatore, al fine di comandare e/o ottenere i risultati di queste elaborazioni avviene tramite
interfacce quali monitor, tastiera, stampante, eccetera, che possono anch'esse essere considerate
parte delle risorse a disposizione del calcolatore. Avere una rete di telecomunicazioni fra calcolatori ha
l'ovvio vantaggio di permettere lo scambio di informazioni fra gli utenti dei calcolatori stessi, come email, documenti ed immagini, eccetera, ma offre anche la possibilità di realizzare una condivisione
delle risorse di un calcolatore con tutti gli altri nella rete.
Tramite una rete di calcolatori è possibile avere accesso a risorse, siano esse di elaborazione, di
memorizzazione, di stampa o quant'altro che altrimenti potrebbero non essere disponibili per tutti, per
ragioni di costo, di complessità, eccetera.
Per questo con la progressiva diffusione dei calcolatori si è sempre più sentita la necessità della
interconnessione in rete degli stessi, al fine di aumentarne le funzionalità e quindi l'utilità. La rete di
calcolatori può quindi essere visto come una sorta di calcolatore esteso che, tramite le funzioni di
comunicazione, fa di un insieme di calcolatori isolati un sistema integrato che rende disponibili ad una
più vasta popolazione di utenti una serie di risorse.
Sicurezza di un ambiente di rete
La connessione in rete di un calcolatore implica che la rete venga utilizzata per scambiare dati con altri
calcolatori e per fornire servizi (server di stampa, server Internet, eccetera). Le problematiche di
sicurezza tipiche di questo scenario sono quindi legate alla riservatezza della comunicazione e al
mantenimento dell'integrità dei servizi.
Per quanto riguarda la riservatezza della comunicazione, è necessario evitare:
• che i dati relativi ad una particolare comunicazione fra calcolatori possano essere intercettati e
letti, anche senza interromperne il normale flusso (sniffing), in quanto questi dati possono
essere di tipo sensibile (password, dati personali, numero di carta di credito, eccetera);
• che un calcolatore possa comportarsi in modo malevole prendendo il posto di un altro
calcolatore, ad esempio assumendone gli indirizzi di rete (spoofing), sostituendosi ad esso nella
comunicazione con altri al fine di appropriarsi di dati sensibili o per l'uso di servizi a lui non
permessi.
Per quanto riguarda invece l'integrità dei servizi è necessario garantirsi dall'eventualità che utenti
malevoli, utilizzando la rete di calcolatori possano interferire con il normale funzionamento di sistemi
server. Un esempio di questo tipo, che ha avuto particolare rilevanza anche sulla stampa, è relativo agli
attacchi ai server Internet di grandi enti, non avente lo scopo di attentare alla sicurezza dei dati, ma
semplicemente di interferire con il normale funzionamento dei server (rendere impossibile l'uso della
posta elettronica o dei server Web, eccetera).
Classificazione delle reti in base alla distanza
La storia delle reti di telecomunicazioni ha visto nascere diverse soluzioni a problemi di tipo
eterogeneo, che vanno dalla necessità di comunicare a grande distanza tramite il telegrafo o il telefono,
fino alla possibilità di interconnettere tra loro computer residenti nella stessa stanza o edificio. Questa
diversità di problematiche ha comportato tradizionalmente una classificazione
delle reti sulla base della distanza coperta dalle reti stesse:
• LAN - Local Area Network o reti locali: tipicamente sono reti private per l'interconnessione di
computer ed altri apparati appartenenti ad un unico ente o azienda;
• MAN - Metropolitan Area Network o reti metropolitane: possono essere reti
private o pubbliche e fornire servizi di vario tipo in ambito urbano, 13 dall'interconnessione di
computer, alla telefonia, alla TV via cavo;
• WAN - Wide Area Network o reti geografiche: in passato erano le reti dei grandi gestori tipicamente
pubblici che fornivano servizi e connettività a livello nazionale; oggi, dopo la deregulation, possono
anche appartenere a privati ed offrire connettività a livello mondiale.
La differenza tra questi tre tipi di reti in termini di distanza coperta è rappresentata nella tabella
seguente:
Area coperta Distanza Tipo di rete
Un esempio di come reti eterogenee possono essere interconnesse è mostrato nella figura seguente:
Mezzi trasmissivi e cablaggio
I mezzi fisici tipicamente utilizzati per connettere i calcolatori in una LAN sono:
• mezzo elettrico;
• onde elettromagnetiche;
• mezzo ottico.
In realtà quello utilizzato nella maggior parte dei casi è il mezzo elettrico, nella fattispecie sotto forma
di coassiale grosso e sottile, o doppino. Le onde elettromagnetiche sono utilizzate in situazioni
particolari, ad esempio per permettere ad un utente di potersi spostare liberamente con il suo
elaboratore all'interno della struttura che ospita la LAN, senza però perdere o sospendere la sua
connessione. I mezzi ottici, ossia fibre ottiche e laser, hanno la proprietà di permettere collegamenti alle
velocità di trasferimento più elevate, e di essere relativamente insensibili ai disturbi elettromagnetici.
Per questo motivo sono utilizzate per cablare delle parti di LAN che sono sottoposte a inquinamento
elettromagnetico notevole.
Cavo coassiale
Esistono due tipi di cavo coassiale:
• cavo coassiale spesso (thick ethernet);
E’ stato il primo mezzo trasmissivo utilizzato. Il segnale trasmesso è di tipo sbilanciato, con la maglia
esterna a massa. Le caratteristiche principali sono il costo elevato, la difficoltà di posare il cavo con
raggi di curvatura maggiori di 50 centimetri, un buon isolamento dal mondo esterno e dal rumore
elettromagnetico, e una bassa attenuazione. Il cavo viene posato senza interruzioni, il collegamento
tra il cavo e l'elaboratore è fatto con costosi transceiver. Questi si agganciano al cavo, e sono dotati a
loro volta di un cavo di lunghezza massima pari a 50 metri che termina collegandosi con l'elaboratore.
Un vantaggio di questo mezzo trasmissivo è che l'utente non è in grado di vedere il cavo, perciò è una
soluzione affidabile. La lunghezza massima del cavo coassiale è di 500 metri, mentre la distanza
minima tra due transceiver è di 2.5 metri. Il cavo coassiale spesso è poco usato a causa delle difficoltà
di cablaggio.
• cavo coassiale sottile (thin ethernet);
è un cavo coassiale con segnale trasmesso di tipo sbilanciato e maglia esterna a massa. Le sue
principali caratteristiche sono flessibilità, quindi facilità di posa, ma un isolamento inferiore al
coassiale grosso. I transceiver vengono connessi tagliando il cavo e connettendo i due spezzoni con una
T, creando una struttura con ponticelli; l'attenuazione è maggiore del thick ethernet e comporta una
lunghezza massima del cavo pari a circa 200 metri, compresi i cavi di attacco alla macchina, con
distanza minima tra le stazioni 0.5 metri. In questo caso invece l'utente può facilmente arrivare ai
ponticelli aprendo il circuito e compromettendone il funzionamento, con problemi di affidabilità.
Doppino ritorto
Il doppino viene utilizzato come mezzo trasmissivo in cavi formati da più doppini, chiamati coppie
simmetriche. Il segnale in questo caso è trasmesso in maniera bilanciata. Le sue caratteristiche
principali sono sia il basso costo che la facilità di posatura; ciò lo rende adatto ai cablaggi strutturati,
che hanno avuto enorme diffusione recentemente perchè migliorano i processi di produzione, con
migliore difesa dal rumore, migliore qualità dell'isolante, codifiche più efficienti. Necessita di
amplificatori che possano lavorare ad alte frequenze e rendere la trasmissione poco sensibile al
rumore elettromagnetico. Sono presenti problemi di diafonia tra le coppie di doppini all'interno del
cavo, questo problema però può essere risolto con schermature coppia per coppia. Le possibili varianti
per il doppino sono: UTP (Unshielded Twisted Pair) ossia non schermato, STP (Shielded Twisted Pair)
schermato coppia per coppia, e FTP (Foiled Twisted Pair), un solo schermo per tutto il cavetto.
Cablaggi strutturati
Per cablaggio si intende l'insieme di componenti passivi come cavi, prese, connettori, permutatori,
eccetera, installati e predisposti per poter interconnettere i componenti attivi dei sistemi di
elaborazione. La progettazione razionale di sistemi di cablaggio prende il nome di cablaggio
strutturato. Le normative sui sistemi di cablaggio definiscono metodi per cablare un gruppo di edifici
costruiti su un comprensorio, cioè su un singolo appezzamento di suolo privato o su un insieme di
appezzamenti vicini collegati da opere edilizie permanenti, come sovrappassi o sottopassi.
Le normative descrivono :
• le caratteristiche dei mezzi trasmissivi e dei componenti passivi, in relazione alle velocità
trasmissive desiderate;
• le topologie di cablaggio ammesse (stella, anello, bus, maglia) e le caratteristiche ad esse riferite
quali, ad esempio, eventuali livelli di gerarchia, distanze massime, adattamenti tra diverse
topologie;
• le regole di installazione e le indicazioni sulla documentazione di progetto.
I sistemi di cablaggio sono sia di tipo proprietario, ad esempio il Cabling System IBM o il DECconnect
digital, che standard internazionali, che di solito sono o americani o della ISO.
Elementi costitutivi
I principali elementi che compongono il sistema di cablaggio sono:
Collegamento primario: dorsale di campus in rame o fibra ottica (Dorsali di comprensorio =
interbuilding backbone) per collegare tra di loro edifici posti in una stessa area.
Collegamento secondario: dorsale di edificio in rame o fibra ottica (dorsale di edificio =
intrabuilding backbone) per collegare i singoli piani, permutatore principale (locale tecnico
principale) per collegare tutte le sorgenti di informazioni (Host, concentratori, Server, PABX, ecc.).
Permutatori di piano (locali tecnici secondari) da cui partono i cablaggi orizzontali ai piani e le dorsali
al permutatore principale
Collegamento terziario: cablaggio orizzontale e presa d'utenza RJ45 (telematica) per il collegamento
dei singoli posti lavoro.
Topologia di un cablaggio strutturato
La topologia del cablaggio deve essere di tipo stellare gerarchica e di conseguenza le altre topologie,
ad esempio quella a bus e quella ad anello, tipiche di alcuni standard per LAN, devono essere
ricondotte ad una topologia stellare. Questo significa che i nodi devono essere collegati con hub.
Questa configurazione è congeniale alla più comune tecnologia per le LAN (Ethernet) mentre richiede
adattamenti per altre tecnologie (Token Ring, FDDI) che però sono meno utilizzate
Gli standard TIA/EIA 568A, ISO/IEC IS 11801 adottano la medesima topologia stellare gerarchica
costituita da:
centro stella di comprensorio (primo livello gerarchico)
centro stella di edificio (secondo livello gerarchico)
centro stella o armadio di piano (terzo livello gerarchico)
Modello gerarchico stellare
Elementi principali e nomenclatura
I centri stella gerarchici:
Centro stella di comprensorio:
Campus Distributor (CD), termine ISO/IEC
Main Cross Connect (MC), termine TIA/EIA
Centro stella di edificio:
Building Distributor (BD), termine ISO/IEC
Intermediate Cross Connect (IC), termine TIA/EIA
Centro stella di piano:
Floor Distributor (FD), termine ISO/IEC
Horizontal Cross Connect (HC), termine TIA/EIA
L’armadio di piano:
Telecommunication Closet (TC)
La presa utente:
Telecommunication Outlet (TO)
RJ45 per cavi a 4 coppie
SC per fibra ottica
Il posto di lavoro:
Work Area (WA)
servito da almeno due prese utente
Cavetto di connessione tra l’apparato attivoe il permutatore (all’interno dell’armadio)
Equipment Cable (EC):
WAC
Locale tecnico (contiene gli apparati attivi ed i sistemi di permutazione)
Equipment Room (ER). Si distingue dal Telecommunication Closet per la maggiore complessità
degli apparati ivi contenuti tutte le funzioni di un TC possono essere fornite dal ER. Un edificio
deve avere almeno un TC oppure una ER
Principali norme d’installazione
• Massima tensione di tiro ammessa 110 N (11.3 Kg) per prevenire la stiratura delle coppie
• Parte del cavo non ritorta sulla terminazione:
• categoria 4 ammette un massimo di 25 mm
• categoria 5 ammette un massimo di 13 mm
• Tutti i componenti passivi devono esserealmeno della stessa categoria del cavo o superiore. La
distanza minima con eventuali cavi di alimentazione che corrono paralleli è di 15 cm.
Standard internazionali
Esistono oggi i seguenti standard per i sistemi di cablaggio:
• EIA/TIA 568: è uno standard americano per il cablaggio di edifici commerciali; è stato approvato nel
luglio 1991 ed è attualmente quello più applicato e diffuso in tutto il mondo;
• EIA/TIA 570: è uno standard americano per il cablaggio di edifici residenziali, occupati da una
singola famiglia o più occupanti, che possono avere un numero ridotto di uffici commerciali. In questo
caso è preponderante l'aspetto della distribuzione delle linee telefoniche esterne;
• ISO/IEC DIS 11801 è una proposta di standard internazionale per i cablaggi di edifici commerciali
che è stata votata ed approvata nel luglio 1994. I paesi europei sono particolarmente interessati a
questa normativa che viene sempre più richiesta come requisito base per la realizzazione di cablaggi
strutturati;
• SP-2840-A è una proposta di revisione dello standard EIA/TIA 568 per far fronte alle esigenze di
maggiori velocità trasmissive sui cablaggi;
• prEN 50173 è una proposta di standard europeo che non è ancora stata approvata ed è molto simile
ad ISO/IEC DIS 11801.
I cablaggi devono essere certificati con appositi strumenti di misura per garantire determinate
prestazioni. Inoltre per poter realizzare correttamente un sistema di cablaggio è necessario che tutte
le infrastrutture di tipo meccanico ed edile rispondano a determinati requisiti. Questi aspetti sono
trattati dallo standard americano EIA/TIA 569. Infine, lo standard TIA/EIA 607 tratta il problema della
realizzazione di un impianto di messa a terra adeguato ad un cablaggio strutturato.
I cavi in rame
Doppini schermati (UTP) e non schermati (STP)
Categorie dei cavi:
multicapo (Bassa frequenza) o coassiale
cat.1: per telefonia analogica
cat.2: per telefonia digitale a trasmissione dati a bassa velocità (linee seriali)
cat.3: reti locali che non producano frequenze fondamentali superiori a 12.5 MHz Ethernet 10BaseT
cat.4: reti locali che non producano frequenze fondamentali superiori a 20 MHz Token Ring 16 Mb/s.
cat.5: reti locali che non producano frequenze fondamentali superiori a 32 MHz FDDI MLT-3,
Ethernet 100BaseTX...
Elementi di un cablaggio strutturato
Cablaggio orizzontale e di dorsale
In un cablaggio strutturato corretto, tutti i cavi (elementi passivi) vengono concentrati su uno o più
armadi di permutazione localizzati in modo tale da poter servire tutti i locali della scuola
Gli apparati o elementi attivi sono attrezzature che usano il cablaggio strutturato e sono necessarie
per far circolare i pacchetti di dati nei mezzi trasmissivi. Appartengono a questa categoria le schede di
rete, i repeater, gli Hub gli switch e i router.
In commercio sono disponibili due tipi di elementi attivi, hub e switch
Hub
E' l'apparato attraverso il quale tutti i punti terminali della rete (PC, Server, stampanti, ecc..) sono in
grado di scambiarsi informazioni. L’hub è costituito da un insieme di porte RJ45 (tipicamente 12 o 16
ma esistono apparati anche a 24 porte) che, attraverso gli elementi passivi (cavi, prese, connettori) della
rete locale, consentono il collegamento tra tutti i punti terminali della rete. Dal punto di vista
topologico l'hub costituisce il centro stella della rete locale e funge da "amplificatore" di segnale, nel
senso che un segnale entrante da una porta dell'hub viene ritrasmesso in uscita attraverso tutte le altre
porte raggiungendo così il destinatario del messaggio. Sono gli apparati più efficienti ed economici
(non richiedono software d’installazione) per realizzare reti con buone prestazioni complessive,
soprattutto se utilizzati in opportuna congiunzione con gli switch. Sono disponibili Hub con porte RJ45 e BNC a 10 Mbit/sec a partire da 50 €uro e con sole RJ-45 a 100 Mbit/sec a partire da 200 €uro.
Switch
In questi ultimi anni lo switch sta sostituendo l’hub come apparato attivo per la rete locale in quanto
consente prestazioni più elevate. Come l’hub è l'apparato attraverso il quale tutti i collegamenti della
rete (PC, Server, stampanti, ecc..) sono in grado di scambiarsi informazioni. Lo switch è costituito da
un insieme di porte RJ45 (tipicamente 8 o 12 o 16 o 24 ma esistono apparati anche a 48 porte) che,
attraverso gli elementi passivi (cavi) della rete locale, consentono il collegamento tra tutti i punti
terminali della rete. A differenza dell’hub lo switch memorizza il pacchetto in arrivo, lo analizza per
determinare attraverso quale porta raggiungere la destinazione, e quindi lo ritrasmette su quell’unica
porta.
Router
Apparecchio utilizzato per smistare un pacchetto dati di una rete verso una destinazione finale. Tale
apparecchio ha costantemente disponibile un elenco di tutte le possibili vie di inoltro dei pacchetti dati,
controlla l'occupazione delle linee e sceglie la soluzione migliore. Sui routers si basa il traffico delle
reti locali complesse e quello di Internet.
CERTIFICAZIONE DEI LINK RETE UTP CAT 5 - 1OOMHZ IN
CLASSE D 7/98 - ISO IEC 11801
La certificazione dei Link consiste, nell'effettuare, attraverso strumentazione di riferimento, i test
contemplati nelle Normative, ISO/IEC11801 per confermare il mantenimento dei parametri qualitativi
dei singoli componenti cablati verificando le prestazioni. L'esito positivo di certificazione, di ogni
singolo punto presa, conferma il trasporto di protocolli di rete con encodìng fino a 100Mb/sec. quali,
Ethernet - Fast Ethernet - Token Ring - ATM - Gigabit o altri protocolli PMD.
I test sono effettuati con strumentazione conforme alle norme internazionali di riferimento per reti Dati
Pubbliche o Private, denominate Open Cabling Systms, ISO/IEC11801-95 e come riproposto dalle
Normative in ambito della Comunità Europea nei contenuti delle EN50173.
L’elenco seguente spiega i test che consentono di analizzare tutti i parametri fisici e prestazionali del
collegamento di Rete ed in particolare:
1. Mappatura.
Controllo dell' esatta intestazione degli otto fili sul connettore dati RJ45 e del rispetto delle colorazioni
secondo lo standard 568A o 568B. La prova di mappatura consente un immediato riscontro di eventuali
problemi di continuità, cortocircuiti, sbinature o coppie splittate.
2. Lunghezza della tratta posata
Verifica di lunghezza massima della tratta. Questa prova consente di identificare il mantenimento delle
lunghezze entro i limiti di trasmissione specificati dallo standard di riferimento ISO/IEC11801-95)
3. Attenuazione di segnale
Verifica l'attenuazione di trasmissione sull'intera larghezza di banda ( fino a 100MHz ) e la specifica
attenuazione del media Fisico ( Attenuazione/lunghezza ), determinando la corretta propagazione del
segnale di trasporto rispetto ai protocolli.
4. Diafonia fra le coppie, NEXT
Misura l'interferenza fra le diverse coppie in fase di trasmissione. Questa prova viene effettuata
simultaneamente da ambo la parti del Link in misura verificando Half Duplex, Full Duplex e trasporto
di protocolli multicoppia, come Gigabit Ethernet.
5. Rapporto segnale rumore, ACR
Rapporto fra la Diafonia (NEXT) e Attenuazione su tutto lo spettro delle frequenze e per ogni singola
coppia. Questa prova determina la Banda Passante dei Link cioè la concreta possibilità di trasporto dei
protocolli in uso ed oltremodo è un parametro qualitativo del Link stesso.
6. Resistenza del cavo
Misura la resistenza dei singoli doppini e controlla che vi sia l'esatta continuità in caso di media STP
7. Ritardo di trasmissione, DELAY
Misura il tempo di propagazione dei segnali su ogni singola coppia di trasmissione.
8. Return Loss
Misura del segnale riflesso in fase di trasmissione. Il Return Loss equivale alla misura dell'impedenza
ma contempla i valori su tutto lo spettro di frequenze fino a 100Mhz.
9. PowerSum NEXT
Somma dei NEXT in fase di trasmissione. Il PowerSum NEXT determina il valore globale di diafonia
NEXT trasmettendo su tre coppie e misurando l'induzione di segnale sulla coppia rimanente. Questo
test è vincolante per trasmissione protocolli multicoppia come Gigabit Ethernet.
L'insieme di questi tests viene effettuato su ogni punto presa dati, il superamento di ogni singola misura
determina la conformità ed il collaudo della tratta. La Banda Passante, può essere meglio espressa dai
supporti grafici che lo strumento è in grado di determinare, evidenziando quindi la validità della posa e
della qualità di tutti i componenti fisici della rete.
Certificazione della Lan
Tester di rete prodotto dalla FLUKE (Omniscanner)
Collegamento
Il disegno mostra il collegamento di OMNISCANNER a un connettore di tipo RJ-45 nell’armadio di
cablaggio e di OMNIREMOTE a un connettore di tipo RJ-45 nell’area di lavoro.
Misurazioni di cavi twistati con OMNISCANNER
Mappatura cavo
La funzione Mappatura cavo verifica la corretta installazione del
cablaggio realizzato con cavo a coppie twistate. La configurazione di
cablaggio viene analizzata utilizzando le seguenti caratteristiche:
continuità della schermatura, circuiti aperti, cortocircuiti, coppie
incrociate, coppie splittate e coppie invertite. Viene visualizzata la
lunghezza relativa ad ogni coppia.
Il display visualizza una riproduzione grafica dei fili del cavo, dove
quelli dell’estremità locale si trovano a sinistra, mentre quelli
dell’estremità remota a destra.
• Un
1
numero video invertito indica una coppia splittata
• Una linea continua fra le coppie indica una coppia corretta
• L’assenza di una linea fra le coppie indica un circuito aperto
• Una X fra le coppie indica una coppia invertita
• Un segno ] fra le coppie indica un cortocircuito
• Le lunghezze misurate delle coppie 1-2, 3-6, 4-5 e 7-8 sono visualizzate a sinistra.
Nell’esempio, OMNISCANNER indica coppie splittate su 1 - 2 e 4 - 5 (pur se correttamente cablate),
una coppia invertita 3 - 6, un circuito aperto
sul filo 7 e un cortocircuito sul filo 8 con la schermatura. Premere ESC per uscire dal menu
MAPPATURA CAVO.
Esempio 2: Risultato di una certificazione mediante l’utilizzo di un Tester di rete
Struttura di un capitolato tecnico per il cablaggio strutturato:
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1.0 Introduzione (obiettivi e considerazioni sul progetto)
2.0 Legislazione (riferimenti a standard e normative nazionali ed internazionali)
3.0 Architettura del sistema (descrizione dorsali, nodi, prese, ecc.)
4.0 Specifiche tecniche (soluzione proposta, caratteristiche, standardizzazione, ecc.)
5.0 Caratteristiche dei materiali impiegati (armadi rack, cavi, pannelli, ecc.)
6.0 Modalità d’installazione (disturbi elettromagnetici, dispersori terra, distribuzione, ecc.)
7.0 Dati di progetto (descrizione dettagliata dell’intervento, vincoli, ecc.)
8.0 Condizioni generali (certificazioni, piante, etichette, ecc)
Specifiche minime e riferimenti a standard
Il capitolato dei lavori deve contemplare almeno:
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uno studio di fattibilità/progetto con mappe e descrizioni dell’intervento proposto
i riferimenti a standard e normative nazionali, europee ed internazionali;
termini della garanzia (>15 anni)
servizio di assistenza
elenco dettagliato delle componenti
modalità di certificazione del cablaggio
Panoramica dei principali prodotti commerciali per il cablaggio strutturato
Quadri/armadi e rack
Contenitori del tutto simile al prodotto elettrico, distinguibili in armadi generali e di piano, (dimensioni
= 19"). RACK, strutture portanti aperte, più leggere. Pannelli di permutazione - Pannelli modulari,
adatti all'inserimento in quadri/armadi (dimensioni = 19"). Completi di connettori (RJ12, RJ 45) o
componibili. Differenti numeri di porte (12, 16 o 24).
Cavi: quattro tipologie comunemente presenti sul mercato:
• non schermato (UTP)
• schermato con foglio in alluminio (FTP)
• schermato con calza metallica (STP)
• schermato con foglio in alluminio e con calza metallica (SFTP),
Cordoni di permutazione: hanno la funzione di collegare il connettore che fa riferimento all'armadio
generale con un connettore intermedio di "scambio" che fa riferimento ad una specifica postazione
terminale di lavoro. Schermati o non schermati.
Connettori dati/fonia Connettori per il cablaggio strutturato (di tre tipi: RJ 45UTP e RJ45FTP, fibra
ottica) e connettori telefonici (RJ12).
Accessori di installazione Etichette identificative per una facile identificazione delle connessioni e
della tipologia di segnale (voce o dati), fascette serracavi per il completamento e la "pulizia"
dell'installazione, attrezzi per semplificare il lavoro (impact tool, spelafili).
Suggerimenti
La valutazione da effettuare per la realizzazione di una rete locale si articola attraverso i seguenti
parametri:
Quantità di elementi (Server, Computer, Stampanti, Router, ecc.) da collegare
Disposizione geografica delle aule/uffici da collegare
Quantità di dati trasferiti sulla rete
Numero di utenti contemporanei che utilizzano la rete
ESEMPIO di cablaggio di una utenza residenziale
In questo esempio, a partire dalla planimetria di un appartamento, viene sviluppata la seguente ipotesi
di cablaggio strutturato a filo.
Si tratta di una utenza domestica e quindi lo schema di cablatura è particolarmente semplice.
Facciamo le seguenti ipotesi di lavoro:
Il punto di entrata telematico (EF= Entrance Facility), proveniente dalla tromba delle scale, si trova
di fianco alla porta principale di ingresso
Si vogliono cablare tutte le stanze di uso frequente: soggiorno, studio, cucina e camere
Il centro stella (HC) viene posizionato nel ripostiglio sia perché si trova in posizione baricentrica
sia per nascondere alla vista l’inevitabile complessità dei componenti attivi.
Non si prevedono armadi di permutazione perché si prevede una bassa variabilità delle connessioni.
Esiste solo il cablaggio orizzontale tra il centro stella e le prese utente (TO) e per tale cablaggio si
utilizzano le pre-esistenti canaline di distribuzione della energia elettrica.
In ogni TO si prevedono due prese da parete per gli utilizzatori
Si ottiene il seguente schema logico:
EF
HC
TO
TO
TO
TO
TO
Da cui deriva il seguente schema di cablaggio:
HC
Il cablaggio viene effettuato con cavi UTP in categoria 5.
I cavi sono attestati su prese RJ45 da parete con la seguente codifica:
Sigla
EF
CU-1
CU-2
ST-1
ST-2
C1-1
C1-2
C2-1
C2-2
Descrizione
Collegamento con Entrance Facility
Collegamento con Cucina presa 1
Collegamento con Cucina presa 2
Collegamento con Studio presa 1
Collegamento con Studio presa 2
Collegamento con Camera presa 1
Collegamento con Camera presa 2
Collegamento con Cameretta presa 1
Collegamento con Cameretta presa 2
La corrispondente sigla è presente sulla placchetta di ogni TO della corrispondente stanza.
Il collegamento con i dispositivi attivi di interconnessione e con gli utilizzatori viene realizzato con
patch cord di tipo 568B realizzati con cavo UTP CAT5 (vedi esercizio di cablatura di un patch cord).
Schema di cablaggio: un’altro modo di rappresentare il cablaggio strutturato in un edificio
scolastico
Esercizio:
Date le specifiche sugli ambienti da realizzare, produrre uno schema di cablaggio logico secondo la
nomenclatura EIA/TIA e una planimetria del cablaggio facendo uso di Microsoft Word. Si alleghino le
specifiche delle norme di certificazione ISO/IEC 11801 e si calcolino le lunghezze dei cavi utilizzando
uno scanner supponendo di dover organizzare un laboratorio multimediale simile a quello di Sistemi.
AMBIENTI DA REALIZZARE
Il laboratorio multimediale
Si tratta di un laboratorio composto da 10/20 personal computer per gli studenti e 1 personal computer per il
docente messi in collegamento tramite uno Switch.
A prescindere dalla tipologia dei personal computer prescelti per la progettazione del laboratorio
multimediale è fondamentale rispettare alcune regole di cablaggio passivo:
- un armadio rack 19” a muro unità porta in vetro comprensivo di striscia di alimentazione da 6 prese
10/16 Amp unel-bipasso.
- la certificazione ISO/IEC 11801 Classe D per singolo punto di rete;
- fornitura e posa dove necessario di canalizzazione di dimensioni adeguate atte a garantire una
corretta distribuzione dei punti rete;
- le canalizzazioni potranno essere tipo battiscopa, pavimento, soffitto o passerella di dimensioni
appropriate per garantire, una volta passati tutti i cavi di rete, uno spazio residuo minimo all’interno
della stessa pari al 50% della capienza totale del canale necessario per espansioni future;
- posa e attestazione lato utenza di punto rete telematico con cavo STP cat. 5 Enhanced, presa STP cat.
5 Enhanced tipo 568A/568B, scatola passo 503 del tipo duplex (alloggiamento per due prese RJ45
ogni scatola), supporto e placca o sistema autoportante di supporto passo 503 o 504 con relativi tappi
di chiusura a Patch Cord 2xRJ45 Cat. 5 Enhanced da 3 m;
- posa e attestazione cavi di rete lato armadio, di Patch Panel STP cat. 5 Enhanced tipo 568A/568B da
24 prese RJ45 e n. 20 Patch Cord 2xRJ45 cat. 5 Enhanced di adeguata lunghezza;
Amministrazione
Con questo modulo si mettono in rete (Internet e Intranet) la Segreteria, l’Ufficio del Dirigente Scolastico.
Questo modulo costituisce il centro stella della infrastruttura di rete dell’Istituto scolastico.
Di seguito le specifiche tecniche da rispettare nell’implementazione dal punto di vista del cablaggio passivo:
- un armadio rack 19” unità porta in vetro comprensivo di striscia di alimentazione da 6 prese 10/16
Amp unel-bipasso, linea di alimentazione con cavo 3x2,5 mm fino al quadro di alimentazione
principale o di piano e linea di messa a terra da 6 mm;
- posa e attestazione lato utenza di punto rete telematico con cavo STP cat. 5 Enhanced, presa STP cat.
5 Enhanced tipo 568A/568B, scatola passo 503 del tipo duplex (alloggiamento per due prese RJ45
ogni scatola), supporto e placca o sistema autoportante di supporto passo 503 o 504 con relativi tappi
di chiusura a Patch Cord 2xRJ45 Cat. 5 Enhanced da 3 m;
- posa e attestazione cavi di rete lato armadio, di Patch Panel STP cat. 5 Enhanced tipo 568A/568B da
24 prese RJ45 e n. 20 Patch Cord 2xRJ45 cat. 5 Enhanced di adeguata lunghezza;
- la certificazione ISO/IEC 11801 Classe D per singolo punto di rete;
- fornitura e posa dove necessario di canalizzazione di dimensioni adeguate atte a garantire una
corretta distribuzione dei punti rete;
- le canalizzazioni potranno essere tipo battiscopa, pavimento, soffitto o passerella di dimensioni
appropriate per garantire, una volta passati tutti i cavi di rete, uno spazio residuo minimo all’interno
della stessa pari al 50% della capienza totale del canale necessario per espansioni future;