vendere viaggi per più di 80 anni

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vendere viaggi per più di 80 anni
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vendere viaggi
per più di 80 anni
Un’agenzia
dalle radici antiche
che oggi si è trasformata in
un atelier del turismo, in cui
si confezionano tour su misura
L'
La
vetrina dell'agenzia bolognese
all'epoca dell'exploit di Leopoldo
Tartarini
e
Giorgio Monetti
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amore per i viaggi, la curiosità di conoscere e di approfondire, la volontà di
far diventare un hobby la propria professione. Lavorare in un’agenzia di viaggi significa soprattutto coltivare una passione sincera secondo Umberto Sassatelli Salvadori,
amministratore delegato della storica Viaggi
Salvadori di Bologna, le cui origini risalgono
al lontano 1929: «Anche perché i margini di
guadagno, sia dal punto di vista imprenditoriale sia a livello impiegatizio, non sono certo
straordinari. Il tutto, mentre le ultime evoluzioni di mercato impongono all’agente di essere sempre più un consulente a 360
gradi: esperto, preparato e competente. Un professionista che
non cessa il suo lavoro quando chiude le porte dell’agenzia alle
sue spalle, ma che prosegue a formarsi, non solo viaggiando
spesso, ma anche leggendo la stampa di settore o partecipando
ai workshop e ai seminari organizzati dai tour operator e dalle
destinazioni».
Il mercato dei viaggi è profondamente cambiato negli ultimi anni:
la proliferazione di agenzie sul territorio nazionale e la contemporanea diffusione del web hanno considerevolmente aumentato
il livello della competizione. Gioco forza, più che sui prezzi,
occorre oggi cercare di far leva sulla qualità se si vuole risultare
vincenti. Almeno di ciò sono assolutamente convinti alla Viaggi
Salvadori: «Mi viene in mente un esempio che ci riguarda da
vicino, capace di spiegare bene la nostra idea. All’inizio degli
anni ’90 Alpitour ci riconobbe un premio quale agenzia capace
di ottenere la migliore performance in assoluto nella vendita della destinazione Canarie. Ebbene, oggi di viaggi verso lo stesso
arcipelago atlantico ne vendiamo circa una decina all’anno. Il
motivo è presto detto: si tratta di un prodotto sostanzialmente
standardizzato, facilmente reperibile anche sul web, su cui la
differenza si fa principalmente con il prezzo. Oggi, invece, le
agenzie dovrebbero concentrarsi soprattutto sull’attività di consulenza, su un prodotto sartoriale costruito sulle misure precise delle esigenze del cliente. Ed è per questo motivo che, all’inizio del
nuovo millennio, abbiamo deciso di riadattare la nostra offerta
alle mutate condizioni del mercato, dando il via al progetto boutique del viaggio: una sorta di atelier del turismo, in cui i nostri
clienti possono farsi confezionare percorsi, itinerari e soggiorni
perfettamente calzanti».
Ma diventare consulenti significa anche dedicare molto più tempo all’ascolto dei clienti, impegnare maggiori risorse e rischiare,
al contempo, di fornire informazioni gratuite che l’avventore occasionale potrebbe poi utilizzare in altri contesti, a prezzi inferiori. «Sarebbe bello, in effetti, fare come negli Stati Uniti dove, ai
clienti che si fermano in agenzia, viene spesso applicata una sorta di tariffa di consulenza, successivamente scontata al momento
dell’acquisto del viaggio», racconta Sassatelli Salvadori. «Da noi
però non è possibile e allora occorre porre molta attenzione al
proprio interlocutore, fargli capire il reale valore aggiunto che il
consulente di viaggi può garantirgli e usare, infine, qualche pic-
Umberto Sassatelli Salvadori
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cola accortezza. Come, per esempio, evitare di fornire preventivi
dotati di tutti i riferimenti precisi della pratica e quindi facilmente
clonabili dalla concorrenza. Ma soprattutto è estremamente importante riuscire a fidelizzare la propria clientela, a creare un
solido rapporto di fiducia personale: sono infatti molti i nostri
clienti che, quando entrano in agenzia, chiedono subito di poter
parlare con il proprio consulente di fiducia. E quando ciò avviene, significa che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo».
Altro elemento essenziale per rimanere competitivi è, infine, quel-
Appunti di storia
Qualche mese fa il comune di Bologna ha consegnato alla Viaggi Salvadori un premio speciale, in riconoscimento della passione, dell’impegno e della capacità imprenditoriale di una
famiglia che, negli anni, ha lavorato instancabilmente e sempre unita. Nel corso del 2009,
l’agenzia ha infatti compiuto 80 anni e la terza e la quarta generazione della famiglia Salvadori continuano l’eredità di una vicenda iniziata il 20 giugno 1929 dall’allora pioniere del
turismo Ettore Salvadori, bisnonno di Umberto. Questi sono alcuni momenti salienti della
storia dell’agenzia, dalle origini a oggi.
18 aprile 1919: Ettore Salvadori costituisce, con il fratello Antonio, la casa di spedizioni
Salvadori Ettore.La sede è in via Massimo D’Azeglio, 8.
20 giugno 1929: si costituisce la Fratelli Salvadori, avente per oggetto, oltre all’esercizio di
casa di spedizioni e trasporti, anche quello della gestione di agenzia marittima, di viaggi e di
assicurazioni. Inizia così l’attività della Viaggi Salvadori.
Novembre 1930: la Viaggi Salvadori ottiene l’autorizzazione a emettere biglietti da parte
delle Ferrovie dello stato, nonché la rappresentanza della Chiari Sommariva di Milano, della
Imperial airways di Londra e delle Assicurazioni Generali di Trieste.
1936: gli uffici della Viaggi Salvadori vengono trasferiti in via Ugo Bassi, 11
27 aprile 1946: la Viaggi Salvadori ottiene l’accreditamento dell’Interbational air transport
association (la Iata, che nel 2003 la riconoscerà quale più antica agenzia affiliata al mondo).
Nello stesso anno ottiene anche la nomina ad agenzia generale di un’Alitalia agli albori.
1947-1950: vengono aperti dieci uffici lungo la costa adriatica, da Cesenatico a Cattolica,
funzionanti come sportelli di vendita per le biglietterie di pullman di linea, che collegano le principali località marine della riviera romagnola con varie città dell’Italia settentrionale
1949: si costituisce a Ginevra l’associazione Wata, che riunisce ancora oggi le più qualificate
agenzie di viaggio private del mondo. Adelmo Salvadori, figlio di Ettore, è uno dei suoi
fondatori.
1953: la Viaggi Salvadori organizza la prima iniziativa incoming a Bologna. Con il titolo «Les
merveilles oubliées d’Italie» propone un itinerario in pullman gran turismo, che, partendo da
Bologna, si ferma presso i centri turistici italiani di maggiore importanza culturale e artistica fuori
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lo di diversificare il più possibile la propria offerta. «È quello che noi abbiamo sempre cercato di
fare fin dalle nostre origini», conclude Sassatelli
Salvadori. «Noi non siamo solo un’agenzia di
vendita. Facciamo anche incoming e da oltre 50
anni abbiamo una rete di corrispondenti in giro
per il mondo, che ci consente di disegnare autonomamente viaggi e itinerari per la nostra clientela. Tale network è quello che ci ha per esempio
dai circuiti tradizionali. Alla morte del fondatore Ettore Salvadori, Adelmo Salvadori assume,
inoltre, la carica di amministratore unico della
Fratelli Salvadori.
6 novembre 1954: la Viaggi Salvadori si stacca dalla Fratelli Salvadori e diventa una società La vetrina della Viaggi Salvadori in occasione
autonoma
del cinquantesimo del giro del mondo in Ducati
1956: Adelmo Salvadori è presidente dell’Associazione emiliano romagnola agenzie di viaggi Aerav, che successivamente confluisce nell’attuale Fiavet, della quale lo stesso Adelmo fu uno dei fondatori nel febbraio 1961
1957/1958: la Viaggi Salvadori organizza il giro del mondo di Leopoldo Tartarini e di Giorgio Monetti sulla loro moto Ducati.
1961: La Viaggi Salvadori trasferisce i propri uffici nella sede attuale, al numero 13 di via Ugo
Bassi. Adelmo Salvadori riveste la carica di membro della consulta della Camera di commercio
industria e agricoltura di Bologna, dell’ente Fiera, e di consigliere dell’Ente provinciale del turismo di Bologna
1963: La linea aerea Itavia sceglie la Viaggi Salvadori quale ufficio di rappresentanza per
Bologna.
29 ottobre 1987: Gabriella Salvadori, figlia di Adelmo, diventa presidente della Viaggi
Salvadori, carica che tutt’ora ricopre
18 maggio 1993: entrano a far parte del consiglio d’amministrazione anche i figli di Gabriella,
Umberto e Carlotta Sassatelli (la quarta generazione). Sempre nello stesso anno ha luogo
il passaggio di consegne della direzione tecnica da Adelmo Salvadori a Umberto Sassatelli.
3 aprile 2000: la Viaggi Salvadori entra a far parte della famiglia Lufthansa city center.
Contemporaneamente Umberto Sassatelli diventa membro del consiglio di amministrazione
proprio del network Italia di Lufthansa city center.
Gennaio 2008: Carlotta e Umberto Sassatelli ricevono il nulla osta dal ministero degli interni per
aggiungere al proprio cognome natio Sassatelli anche quello materno Salvadori.
15 dicembre 2009: Umberto Sassatelli Salvadori viene eletto presidente di Lufthansa city
center network Italia.
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permesso, tra il 1957 e il 1958, di organizzare il viaggio attorno al mondo di Leopoldo Tartarini e di Giorgio Monetti
sulla loro moto Ducati. Al tempo, in particolare, non esistevano
le carte di credito, per cui noi assicurammo loro il flusso di denaro necessario alle esigenze del viaggio, nonché le prenotazioni
degli hotel e, grazie alla nostra agenzia di spedizioni tuttora
in attività, persino i pezzi di ricambio. Oggi, poi, siamo anche
una dmc (destination management company), ci occupiamo di
meeting e incentive e, con il brand Salbusiness 1929, parte del
network Lufthansa city center, di viaggi d’affari».
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