la “vittoria” di lucchi in regione - Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno

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la “vittoria” di lucchi in regione - Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno
LA “VITTORIA” DI LUCCHI IN REGIONE:
MOLTO RUMORE PER (QUASI) NULLA?
Luigi Bassi risponde all’articolo apparso sulla Gazzetta di Parma in data 12
febbraio 2013: la creazione di un tavolo di confronto con la Regione è un fatto
positivo, anche se scontato, mentre gli attacchi continui e gli eccessi mediatici
non servono a nessuno.
Desidero esprimere il mio parere a proposito dell’articolo apparso sulla Gazzetta il 12
febbraio scorso, nel quale il Sindaco di Berceto Luigi Lucchi afferma di avere “strappato” una
vittoria importante a seguito dell’incontro con il Presidente della Regione Emilia-Romagna
Errani e la Vicepresidente Saliera svoltosi l’11 febbraio. La “vittoria”, come chiarisce bene il
comunicato diramato dalla Regione stessa, consiste nella decisione di non utilizzare nessun
potere sostitutivo, ma di dare vita dopo il 20 febbraio, ad un gruppo di lavoro con i
rappresentanti dei territori. Il fatto è positivo poiché da più tempo e più autonomia ai
territori per decidere del loro destino. Mi sembra eccessivo attribuirne il merito alle sole
azioni di Lucchi.
La Regione è da sempre impegnata per favorire il confronto tra i vari soggetti al fine di
addivenire alla massima condivisione tra le istituzioni coinvolte.
Negli innumerevoli incontri organizzati con tutti i Comuni sono stati chiesti chiarimenti
e fatte proposte nel percorso che ha poi portato all'approvazione finale della Legge. La
Regione ha sempre dimostrato attenzione e disponibilità, non solo da quando Lucchi ha
cominciato la sua crociata contro le Unioni di Comuni.
Come mi pare di aver chiarito anche all’incontro del 2 febbraio a Berceto, credo, in tutta
onestà, che un’Unione di Comuni comprendente tutti i Comuni del Distretto possa essere
la soluzione migliore per avere un soggetto politico forte e rappresentativo capace di
rispondere alle molteplici responsabilità che gli verranno affidate. Consente, infatti, di
evitare la frammentazione dei territori e, rappresentando un gran numero di cittadini, di avere
più voce in capitolo nei confronti delle istituzioni statali ed europee: tale scelta a mio avviso è
un'opportunità significativa e importante per i piccoli Comuni.
Le Unioni non sono “inutili carrozzoni”: che non siano immuni da errori può essere vero; ma
è, ancora una volta, responsabilità di chi ne ha in carico la gestione fare di tutto per
migliorarli. Tirarsene fuori e poi attaccarli è una scelta facile, ma poco utile ai cittadini.
• Comunità Montana Valli Taro e Ceno - Servizio Comunicazione: Sandra Montelli, tel. 0525921815,
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Anche a proposito dei possibili aumenti dei costi, ripeto quanto detto in quell’occasione: è
difficile fare i conti in tasca a una realtà che ancora non esiste e che andrà costruita insieme,
nei tavoli di lavoro che si avvieranno tra poco. I principi di “sussidiarietà, differenziazione
e adeguatezza”, sono alla base della riforma che dovrà portare ad una ottimizzazione dei
costi di gestione.
Per quanto riguarda le reiterate accuse di “furto” che, a dire di Lucchi, sarebbero state
perpetrate dalla Comunità Montana a danno del Comune di Berceto, vorrei ricordare ,
ancora una volta, che il suddetto Comune ha contribuito non poco a rendere difficoltosa
la situazione finanziaria dell'ente, non pagando per due anni i servizi resi – e mai contestati
- per la raccolta rifiuti e lasciando un debito di oltre 500.000 euro. La presunta
sovrafatturazione, in realtà, tiene conto, del fatto che gli abitanti di Berceto nei mesi estivi
passano dalle 2000 alle 7000 unità. Comunque sia, a questo proposito è in corso un
contenzioso legale e deciderà il tribunale chi ha ragione e chi torto. Un contenzioso è in atto
anche con l’ASP Rossi Sidoli, alla quale il Comune di Berceto ha ritirato le deleghe per la
gestione associata dei servizi alla persona lasciando però più di 150.000 euro di debiti per
servizi erogati e mai pagati.
Per quanto riguarda il servizio idrico, è vero che c’è stato un aumento delle tariffe dell’acqua,
ma esso è stato stabilito in conformità alle leggi e regolarmente approvato dai Comuni
aderenti all'ATO. L’aumento di spesa media per ogni famiglia nel Comune di Berceto è
stato del 75% in otto anni, dal 2004 al 2012, che, tenuto conto dell’aumento
dell’inflazione per lo stesso periodo, si riduce al 13% circa: dato ben lontano dal 300%
sostenuto da Lucchi.
D'altra parte, gli aumenti si sono resi necessari e continueranno ad esserlo, e non solo per il
Comune di Berceto, per adeguare una rete idrica obsoleta e bisognosa di continue
manutenzioni. Degli investimenti fatti dal 2004 al 2012 il Comune di Berceto ne ha
beneficiato per un totale di 1.353.992 euro. Quelli che cito sono dati ufficiali di Montagna
2000.
Per finire, vorrei ricordare al collega Lucchi, che io non ho mai utilizzato la mia carica con
l’intento di avere risalto mediatico e, come me, credo abbiano fatto tutti gli altri Sindaci della
Comunità Montana che presiedo: anche loro hanno espresso il loro parere su questo
argomento con onestà e pacatezza, senza pretendere di possedere la verità assoluta e di avere
un giorno sì e uno no una mezza pagina sui quotidiani.
Anche se siamo ormai abituati a una politica della visibilità a tutti i costi, non credo che
l’impegno di un Sindaco nei confronti dei suoi cittadini si misuri dalle iniziative eclatanti
che ogni tanto possono andar bene, ma quando diventano la normalità contribuiscono a
diminuire ancor più la fiducia delle persone nei confronti dei loro amministratori.
Se i Sindaci per primi non si fidano dei loro colleghi, vedono ovunque complotti e
fregature, come potranno le persone fidarsi di loro e affidargli serenamente il loro
futuro?
Luigi Bassi,
Presidente della Comunità Montana – Unione di Comuni delle Valli del Taro e del Ceno
Borgo Val di Taro 12 febbraio 2013
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