Delhaize Le Lion riscrive i percorsi
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Delhaize Le Lion riscrive i percorsi
D ELHAIZE LE LION RISCRIVE I PERCORSI I Woluwé-SaintLambert (B) Anno di apertura 1998 Categorie 17 Superficie di vendita 2.000 mq Fatturato 32 mld tte ti ela ria tte de ati ne Pa rg l la s Pe riv y De er Su oc ch er ia ia om on str Ga u Fr ola tav ra La ra du Ma Se celle lv a gg ria in a y er y er oc Gr du er ev oc er ev tt a Gr tt a u Fr 56 Gr D ni Vi elhaize Le Lion ha assimilato la lezione di Albert Heijn di portare sotto un unico tetto diverse logiche distributive. Ne è uscito un brillante punto di vendita monopiano con un concept originale. E così siamo a due tentativi nella stessa direzione. Bisogna dire che coniugare il grocery con la gastronomia, il self-service con la logica di servizio non è uno scherzo: a Woluwé-SaintLambert (nella periferia di Bruxelles in Belgio) siamo di fronte a un altro laboratorio distributivo (come lo erano Harlem e Purmerend per Albert Heijn), che andrà verificato nel tempo, modificato, arricchito o depauperato a seconda della bisogna. Ma la strada imboccata, quella del supermercato umanizzato per il piacere d’acquisto, appare una decisa strada da percorrere. Il layout è stato riscritto per dare una nuova dimensione alla circolazione della clientela, sin dai tornelli dell’ingresso. Le gondole sono state arrotondate e molte sono divenute refrigerate. I corridoi sono stati accorciati e termina- N U M E R I Indirizzo Casse 57 Compatto. Il reparto dei freschi industriali di questo prototipo si presenta compatto ma non pesante. no con punti focali a incrocio per valorizzare le zone d’impulso. Intelligente anche l’uso dell’illuminazione, focalizzata e ribassata al punto giusto per creare singole messe in scena nei reparti a servizio e più sfumata all’esterno, verso il perimetro dove sono ospitati i reparti del grocery e del non-food. All’ingresso il bar e la cafeteria non lasciano dubbi sulle intenzioni dell’insegna, avvicinati come sono ai banchi della gastronomia e dei piatti pronti. L’atmosfera ricavata nella cafeteria proprio all’ingresso, infatti, è significativa dello sviluppo di questo 2.000 mq, poco belga e tanto nordico, anche nella concezione dell’alimentazione a servizio e a self-service, contrapposta alle fortune del discount a matrice tedesca e del fast-food di idea americana. Una risposta pacata per una miglior qualità della vita, anche se l’architettura del contenitore è greve e menzognera rispetto a un contenuto che bada soprattutto alla qualità e all’attenzione verso i clienti, piuttosto che alla produttività per mq. Un esperimento da seguire con attenzione. L.R. ni io oz te i io ti a m ale i g en le o cil g en bi ici za e pr nti m ndit omi he m tura rtif rido n y a na rna c a r e e r e g r a v n i a r t a o li e pa st-v a d ioni ct cog azio a cl ezza tà n ità a co sost st inte à pa l pd en o na i z re a z za it àe di o ac nizz ten evol inos inos iezz i di ery eshm tte ez izi p seg usta lit ilità od essi i e i s c z s p r a i p r c e m v r f g n l n s a m um m r g a o i ab iab om Acc s u i e a r o u t p i e A A A P L R De B L N C O S S C S V To V ACCESSI ACCOGLIENZA 58 Mercato. Seppur in gondole refrigerate, questo reparto ha molte caratteristiche delle bancarelle del mercato rionale. Legno. Il legno è usato sia per la decorazione sia per gli allestimenti per dare maggior naturalezza al punto di vendita. ia ni or ti eg zio ar t o a e p c e zi ol i om rto ir ez zi lla nd ian pr a ne rez ne i pr go rip ne rep to p to m à o i i à t i e e z li en en à pr lit le ua ti ion am tà d m na ona a t io rto ot ona i gn vid scriz ent ibili enta ibili nz unz di se epa rod ers i i s s u e r r i i n n F I I P F R P D O O V V SHELF SEGNALETICA COMUNICAZIONE 59