renzi, il robin hood - Il Corriere delle Regioni

RENZI, IL ROBIN HOOD ?
Ultimo aggiornamento Giovedì 12 Marzo 2015 22:48
Tassare il risparmio è di per sé incostituzionale e in certi casi anche immorale. Il prelievo
poi sulle cosiddette “pensioni d’oro”, ipocritamente chiamato “contributo di solidarietà sociale”, è
una vera e propria confisca di Gianni Porzi Renzi, il Robin Hood ?
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RENZI, IL ROBIN HOOD ?
Ultimo aggiornamento Giovedì 12 Marzo 2015 22:48
Gianni Porzi
Tassare il risparmio è di per sé incostituzionale e in certi casi anche immorale. Il prelievo poi
sulle cosiddette “pensioni d’oro”, ipocritamente chiamato “contributo di solidarietà sociale”, è
una vera e propria confisca, la solidarietà essendo un atto di generosità volontario, non una
costrizione fiscale.
Il PremierRenzi per acquisire consensi a sinistra si veste da Robin Hood, facendo cioè
credere di prendere risorse dai ricchi per distribuirle ai poveri. Ma è vero? Direi proprio di no,
perché i grandi patrimoni sono da tempo al riparo e quindi al Robin Hood nostrano non resta
che prelevare soldi ai piccoli/medi risparmiatori e a coloro che hanno una dignitosa o discreta
pensione. Non va dimenticato che già il tanto apprezzato economista in loden innalzò la
tassazione sulle rendite finanziarie dal 12,5 al 20% (+ 60%) ed ora il nostro Robin Hood
vorrebbe portarla al 26%, con un ulteriore incremento del 20%. Nell’arco quindi di soli due anni
si sarebbe passati dal 12,5 al 26% con un aumento del 108%. Ma non ci si rende conto che in
questo modo si colpiscono i piccoli risparmiatori, cioè quelle formichine che nell’arco di una vita
lavorativa hanno cercato di mettere da parte qualche risparmio per la vecchiaia, inclusa la
liquidazione di fine rapporto, e che sono tutte somme sulle quali sono già state pagate le tasse?
Tassare il risparmio è contro l’art. 47 della Costituzione che recita : "La Repubblica incoraggia e
tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito.
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Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta
coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del
Paese”. Quindi il risparmio é ritenuto costituzionalmente un valore che lo Stato deve
incoraggiare e tutelare. La tassazione sulle rendite finanziarie è quindi incostituzionale, ma
anche immorale perché non colpisce i grandi capitali, che sono già stati abilmente messi al
sicuro fuori dall’Italia, ma i piccoli/medi risparmiatori. E’ vero che l’aumento dell’aliquota al 26%
ci avvicina alla media europea, ma è altrettanto vero che altri Paesi europei (come Francia e
Germania) prevedono agevolazioni per i risparmi medio-bassi.
Ma il novello Robin Hood sembrerebbe non accontentarsi di colpire il ceto medio consenziente il NCD, pur essendosi sempre dichiarato contrario all’aumento della tassazione
già troppo elevata - se è vero, come si legge, che penserebbe ad un prelievo forzoso,
ipocritamente chiamato “contributo di solidarietà sociale”, sulle pensioni superiori a 3.000 Euro
lordi mensili in quanto ritenute “pensioni d’oro”. Come afferma giustamente l’ottimo giornalista
Ostellino in un corsivo, si tratta di una vera e propria confisca, perché la solidarietà è una forma
di generosità che il cittadino esercita volontariamente, non è una costrizione fiscale.
A mio avviso si configura come un tentativo, peraltro populista, di “ridistribuzione della
ricchezza” (alla Robin Hood) che ritengo abbia solo uno scopo elettoral-propagandistico per
accontentare la sinistra interna del PD. Definire infatti pensione d’oro una pensione di 3.000
Euro lordi mensili è semplicemente demagogico, una pensione che ha peraltro già subito il
blocco totale della rivalutazione. Secondo il Sole 24 Ore, i pensionati che potrebbero essere
colpiti da questo contributo di solidarietà, cioè quelli che percepiscono più di 2.886 Euro
lordi mensili, sarebbero 800.650, cioè il 4,8%
di tutti i pensionati italiani. Quindi è immaginabile che la soglia oltre la quale verrà imposto tale
contributo sarà fissata solo in funzione delle risorse che il governo ha bisogno di reperire, ma è
ormai certo che ad essere tartassate saranno, come al solito, le pensioni medie e medio-alte
laddove cioè lo Stato può realizzare un maggiore introito. E tutto ciò invece di eliminare i tanti
enti inutili, gli sprechi che si annidano a tutti i livelli, in particolare nella P.A. e in quella
burocrazia costosa e inefficiente che, per di più, rappresenta uno dei maggiori ostacoli allo
sviluppo del Paese.
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Prof. Gianni Porzi
Casalecchio di Reno (Bologna)
In redazione il 24 Marzo 2014
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