Programma 430 1.Re 5:7-7:22 Nel 1°libro dei Re

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Programma 430 1.Re 5:7-7:22 Nel 1°libro dei Re
Programma 430
1.Re 5:7-7:22
Nel 1°libro dei Re, che abbiamo iniziato a leggere lunedì scorso, nei cap.5 e 6 vediamo il re
Salomone impegnato nella costruzione del tempio, che fu prima nella mente di Davide,
sebbene Dio non gli permise di costruirlo. 1 Cronache 28:1-3 ci dice parte della storia: "Davide
convocò a Gerusalemme tutti i capi d'Israele, i capi delle tribù, i capi delle divisioni al servizio
del re, i capi di migliaia, i capi di centinaia, gli amministratori di tutti i beni e del bestiame
appartenente al re e ai suoi figli, insieme con gli ufficiali di corte, con gli uomini prodi e valorosi.
Poi Davide alzatosi e stando in piedi, disse: "Ascoltatemi, fratelli miei e popolo mio! Io avevo
in cuore di costruire un tempio stabile per l'arca del patto del SIGNORE e per lo sgabello dei
piedi del nostro Dio, e avevo fatto dei preparativi per la costruzione. Ma Dio mi disse; "Tu non
costruirai una casa al mio nome, perché sei uomo di guerra e hai sparso sangue". Il tempio
non era il luogo della dimora di Dio, era il suo sgabello.
Oltre che nella mente, la costruzione del tempio fu nel cuore di Davide. Le indicazioni per la
costruzione furono date a Davide, non a Salomone. 1 Cronache 28:19 ci dice: "Tutto questo,
disse Davide, tutto il piano da eseguire, te lo do per iscritto, perché la mano del SIGNORE,
che è stata sopra di me, mi ha dato l'intelligenza necessaria". In altre parole, a Davide fu dato
il progetto del tempio sebbene Dio non gli concedesse di costruirlo. Davide diede le indicazioni
del progetto a Salomone. "Considera che ora il SIGNORE ha scelto te per costruire una casa
che serva da santuario; sii forte e mettiti all'opera!" Allora Davide diede a Salomone suo figlio
il piano del portico del tempio e degli edifici, delle stanze dei tesori, delle stanze superiori,
delle camere interne e del luogo per il propiziatorio. Gli diede il piano di tutto quello che aveva
in mente relativamente ai cortili della casa del SIGNORE, a tutte le camere all'interno, ai tesori
della casa di Dio, ai tesori delle cose consacrate" (1 Cron. 28:10-12). Davide radunò anche il
materiale: "Ho impiegato tutte le mie forze a preparare, per la casa del mio Dio, oro per ciò
che dev'essere d'oro, argento per ciò che dev'essere d'argento, rame per ciò che dev'essere
di rame, ferro per ciò che dev'essere di ferro, e legname per ciò che dev'essere di legno, pietre
d'onice e pietre da incastonare, pietre brillanti e di diversi colori, ogni specie, di pietre preziose,
e marmo bianco in gran quantità" (2 Cron. 29:2). La concezione del tempio, come vedete, fu
nel cuore di Davide. Salomone eseguì solamente la sua costruzione.
A questo punto, con tutto il materiale che Davide aveva accumulato, Salomone tratta con
Chiram, re di Tiro, per cedri e legno di abete per la costruzione dell'edificio.
La risposta di Chiram non può essere che positiva, come leggiamo
nei versetti 8 e 9
8 Chiram mandò a dire a Salomone: “Ho udito il tuo messaggio per me. Farò tutto quello che
desideri riguardo al legname di cedro e al legname di cipresso.
9 I miei servitori li porteranno dal Libano al mare, e io li spedirò per mare legati come zattere
fino al luogo che tu m'indicherai; e là li farò sciogliere e tu li prenderai; e tu mi farai il piacere
di fornire la mia casa dei viveri necessari”. 1.Re 5:8-9
In aggiunta agli operai da Tiro, Salomone ingaggiò una vasta forza lavoro israelita, come è
detto nei vers. 13, 14 e 18 di 1°Re 5
13 Il re Salomone reclutò operai in tutto Israele, e furono ingaggiati trentamila uomini.
14 Li mandava in Libano, diecimila al mese, alternativamente; un mese stavano in Libano, e
due mesi a casa; e Adoniram era preposto a questi lavori.
18 Gli operai di Salomone e gli operai di Chiram e i Ghiblei tagliarono e prepararono il legname
e le pietre per la costruzione. 1.Re 5:13-14+18
Questa fu una grandissima impresa.
Il capitolo 6 di 1°Re ci descrive l’effettiva costruzione del tempio. Noterete che il tempio è più
grande del tabernacolo. E' più ornato, elaborato e più costoso.
Leggiamo i versetti da 1 a 7 di 1°Re 6
1 Il quattrocentottantesimo anno dopo l'uscita dei figli d'Israele dal paese d'Egitto, nel quarto
anno del suo regno sopra Israele, nel mese di Ziv, che è il secondo mese, Salomone cominciò
a costruire la casa per il SIGNORE.
2 La casa che il re Salomone costruì per il SIGNORE aveva sessanta cubiti di lunghezza,
venti di larghezza, trenta di altezza.
3 Il Portico sul davanti del luogo santo della casa si estendeva per venti cubiti rispondenti alla
larghezza della casa ed era profondo dieci cubiti sul davanti della casa.
4 Il re fece alla casa delle finestre a reticolato fisso.
5 Egli costruì, a ridosso del muro della casa, tutto intorno, dei piani che circondavano i muri
della casa, cioè del luogo santo e del luogo santissimo; e fece delle camere laterali, tutto
intorno.
6 Il piano inferiore era largo cinque cubiti; quello di mezzo sei cubiti, e il terzo sette cubiti;
perché egli aveva fatto delle sporgenze intorno ai muri esterni della casa, affinché le travi non
fossero incastrate nei muri della casa.
7 Per la costruzione della casa si servirono di pietre già preparate nella cava; così nella casa,
durante la sua costruzione, non si udì mai rumore di martello, d'ascia o d'altro strumento di
ferro. 1.Re 6:1-7
Sebbene il tempio fosse due volte più grande del tabernacolo, esso probabilmente era più
piccolo di quel che pensiamo. Il tabernacolo 60 x 20 cubiti e "trenta di altezza" (in metri sono
30 metri x 10 e 15 di altezza). Il tempio era 2 volte più alto del tabernacolo, il quale non era
altro che una tenda.
Sebbene il tempio fosse piccolo, esso fu come un gioiello. Un diamante, per esempio, non è
grande come un quintale di paglia, ma ha un valore assai più grande. Questo fu vero per il
tempio che Salomone costruì.
E’ bene dire una parola circa la costruzione del tempio. Come abbiamo visto, era solo due
volte più grande del tabernacolo. Esso era circondato su tre lati da tre edifici a tre piani. Questo
fu il posto dove il sacerdote visse durante il periodo del suo servizio. Di fronte c'era un portico
che era 10x20 cubiti - potete dividere questi numeri per due per avere i metri). L'altare di
ottone era 20x10x10 cubiti mentre l'altare del tabernacolo era 5x5x3 cubiti. C'erano dieci
candelieri in luogo dell'unico del tabernacolo. C'erano dieci tavole dei pani della presentazione
piuttosto che uno. Ci fu un aumento di qualche articolo dell'arredo.
Vennero impiegati 30.000 israeliti per la costruzione. Essi furono addestrati per il lavoro. Ci
furono oltre 150.000 lavoratori oltre a 3.300 stranieri impegnati nella costruzione dell'edificio.
Chiram, re di Tiro, fornì il materiale e gli artigiani. Il tempio fu completato in 7 anni e 6 mesi. Il
tempio fu fatto di pietra tagliata nella cava, per cui il suono del martello non fu udito durante
la costruzione. Il costo dell'edificio fu stimato intorno agli 8-10 miliardi di lire correnti. Esso fu
come una scatola per gioielli. Dentro c'erano due pilastri mastodontici. Dopo vedremo cosa
rappresentavano.
Paragonato al tabernacolo esso fu però inferiore in alcune cose e vediamo in che senso;
naturalmente stiamo facendo delle applicazioni spirituali per noi.
Prima di tutto, il tempio fu complicato. La semplicità del tabernacolo si perse. Nel Nuovo
Testamento il tempio è superato ed è usato il tabernacolo per la tipologia. Perché? Beh, il
tempio fu molto complicato. Questa è un'applicazione per noi, stiamo attenti a non complicare
la semplicità del Vangelo.
La seconda cosa che voglio farvi notare è che Salomone fece costruire alcune piccole finestre.
Non c’erano finestre nel tabernacolo. Le finestre di Salomone non facevano entrare molta
luce, ma un po' sì. Il popolo non dipendeva più dalla luce divina come era per il tabernacolo,
ma dipendevano dalla luce naturale che entrava dall’esterno. Anche qui potremmo fare delle
applicazioni spirituali circa la nostra dipendenza da Dio in ogni cosa.
La terza inferiorità è che i cherubini furono fatti di legno d'olivo. Essi erano alti 10 cubiti, ossia
5 metri - molto solenni - ma non erano più in solido oro. La quarta cosa da notare è che il
tempio era pieno di ornamenti e più vistoso del tabernacolo e che ci furono più cerimonie e
rituali da svolgere, il che ci riporta a quanto detto all’inizio circa la mancanza di semplicità.
Questo tempio fu distrutto da Nebucadnetsar. Il tempio successivo, costruito da Zorobabele
fu distrutto e sostituito da quello di Erode che troviamo ai giorni di Cristo. Il tempio è una figura
del Signore Gesù. In Giovanni 2:19, Gesù disse: "Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo
farò risorgere!" Egli non stava parlando del tempio di Erode, stava parlando del suo corpo:
"Allora i Giudei dissero: "Quarantasei anni è durata la costruzione di questo tempio e tu lo
faresti risorgere in tre giorni? Ma egli parlava del tempio del suo corpo" (Giov. 2:20-21).
Siccome questo capitolo è ricco di dettagli circa la costruzione, eviteremo altri commenti.
Comunque è molto interessante da leggere e potete farlo direttamente. Se leggete della
magnificenza del tempio, tenete presente che esso fu concepito nella mente e nel cuore di
Davide, perché egli voleva un posto adatto per far abitare l'arca del patto. (Egli non aveva
l’idea di costruire un posto dove dimorasse Dio; egli disse che sarebbe stato come uno
sgabello per i piedi.) Il suo proposito fu provvedere l’accesso a Dio attraverso i sacrifici. Ad
ogni modo, Dio ha onorato quel luogo con la Sua presenza, e il posto fu ripieno della gloria di
Dio, come vedremo nel capitolo seguente, dove troveremo I progetti di costruzione di
Salomone.
CAPITOLO 7
Nel capitolo 7 di 1°Re apprendiamo che Salomone non costruì solo il tempio, ma che costruì
il suo proprio palazzo, la casa detta "Foresta del Libano" e il palazzo per la figlia del faraone.
In questo capitolo abbiamo anche dettagli della costruzione del portico del tempio, del mare
di bronzo, le dieci basi di bronzo e i dieci candelabri per il tempio.
Leggiamo i versetti da 1 a 12 di 1°Re 7
1 Poi Salomone costruì il suo palazzo, e lo terminò interamente in tredici anni.
2 Costruì la casa detta: “Foresta del Libano”; era di cento cubiti di lunghezza, di cinquanta di
larghezza e di trenta d'altezza. Era basata su quattro ordini di colonne di cedro, sulle quali
poggiava una travatura di cedro.
3 Un soffitto di cedro copriva le camere che poggiavano sulle quarantacinque colonne,
quindici per fila.
4 C'erano tre file di camere, le cui finestre si trovavano le une di fronte alle altre lungo tutte e
tre le file.
5 Tutte le porte con i loro stipiti e architravi erano quadrangolari. Le finestre delle tre file di
camere si trovavano le une di fronte alle altre, in tutti e tre gli ordini.
6 Fece pure il portico a colonne, che aveva cinquanta cubiti di lunghezza e trenta di larghezza,
con un vestibolo davanti, delle colonne, e una scalinata sul davanti.
7 Poi fece il portico del trono dove amministrava la giustizia, che fu chiamato: “Portico del
giudizio”; lo ricoprì di legno di cedro dal pavimento al soffitto.
8 La sua casa, dove abitava, fu costruita nello stesso modo, in un altro cortile, dietro il portico.
Fece una casa dello stesso stile di questo portico per la figlia del faraone, che egli aveva
sposata.
9 Tutte queste costruzioni erano di pietre scelte, tagliate a misura, segate, internamente ed
esternamente, dalle fondamenta ai cornicioni, e al di fuori sino al cortile maggiore.
10 Anche le fondamenta erano di pietre scelte, grandi: pietre di dieci cubiti, e pietre di otto
cubiti.
11 Sopra di esse c'erano delle pietre scelte, tagliate a misura e del legname di cedro.
12 Il gran cortile aveva tutto intorno tre ordini di pietre lavorate e un ordine di travi di cedro,
come il cortile interno della casa del SIGNORE e come il portico della casa. 1.Re 7:1-12
Occorsero 7 anni per la costruzione del tempio, ma gli occorse quasi il doppio degli anni per
costruire la propria casa. Deve essere stato un palazzo molto elaborato.
Salomone costruì anche la casa detta "Foresta del Libano". Questa fu la sua villa, la sua
seconda casa. Forse è lì dove lui andava in vacanza. A noi ci è detto che "era cento cubiti di
lunghezza", ossia 50 metri. La larghezza era di 50 cubiti, che sono 25 metri. L'altezza era di
30 cubiti, 15 metri. Fu costruita "su quattro ordini di colonne" di cedro sulle quali poggiava una
travatura di cedro. Chiram, re di Tiro, gli fornì le pietre e il legno di cedro, che era cedro del
Libano. Ora ci sono pochissimi di questi alti e graziosi cedri. Tutta quella zona, inclusa la
Palestina, e stata disboscata. Evidentemente a quel tempo era una zona molto alberata.
Anche la casa per la figlia del Faraone fu "dello stesso stile" il che indica che era anch’essa
molto elaborata. La figlia del faraone fu posta in una posizione di favore. Egli non costruì per
ciascuna moglie un palazzo simile.
Nei versetti che leggeremo ora, il 13 e il 14 di 1°Re 7, si parla di un certo Chiram, l’artigiano.
13 Il re Salomone fece venire da Tiro Chiram,
14 figlio di una vedova della tribù di Neftali; suo padre era di Tiro. Egli lavorava il bronzo, era
pieno di saggezza, d'intelletto e di abilità per eseguire qualunque lavoro in bronzo. Egli si recò
dal re Salomone ed eseguì tutti i lavori da lui ordinati. 1.Re 7:13-14
Segue la descrizione di tutti i lavori, per arrivare ai versetti 21 e 22 sempre al cap.7 di 1°Re
21 Egli rizzò le colonne nel portico del tempio; rizzò la colonna a destra, e la chiamò Iachim;
poi rizzò la colonna a sinistra, e la chiamò Boaz.
22 In cima alle colonne c'era un lavoro fatto a forma di giglio. Così fu compiuto il lavoro delle
colonne.
1.Re 7:21-22
Quest'uomo così in gamba è Chiram, l'artigiano, non Chiram il re. Egli era un abile lavoratore
del bronzo. Egli fu quello che fabbricò tutti gli ornamenti e ciò che occorreva fosse fatto in
bronzo, ferro e oro. Il suo lavoro fu altamente ornato, ed era ciò che Salomone voleva.
Ornamenti elaborati sono la prova dell'abbondante e pacifico periodo nel quale egli visse. E'
durante un'era di pace e prosperità che le arti si sviluppano. Durante il regno di Salomone ci
fu pace in abbondanza.
Gli ultimi versetti che abbiamo letto in 1°Re 7, parlano di un’opera che riguarda il tempio, ossia
le colonne del portico, alle quali furono poste due nomi: Iachim e Boaz.
Iachim significa "Dio stabilisce". Boaz vuol dire "nella sua forza". Troverete che ci sono dei
salmi che includono questi due concetti di forza e bellezza. Per esempio, Salmo 96:6 dice:
"Onore e maestà sono davanti a lui, forza e bellezza sono nel suo santuario". La forza parla
di salvezza. Dio è potente da salvare quelli che sono suoi. La bellezza parla della bellezza
dell'adorazione. Noi dobbiamo adorare Dio nella bellezza della santità. Queste due colonne
erano prominenti nel tempio. Spiritualmente, queste due colonne dovrebbero essere nella vita
di ciascuno che vuole adorare Dio. Se tu vuoi adorare Dio devi prima fare l’esperienza del
potere di Dio nel liberarti dal tuo peccato. Allora potrai adorarlo nella bellezza della santità.
Non c’è niente di sbagliato nella bellezza di un luogo di adorazione; io penso che sia una cosa
adeguata. La bellezza del santuario deve condurre all'adorazione, ma non sempre ispira
l'adorazione e certamente non è sostitutiva all'adorazione. Noi Lo adoriamo nella bellezza
della santità. Cioè, quando noi arriviamo alla presenza di Dio, realizzando la sua presenza e
realizzando la nostra inadeguatezza allora noi possiamo vederLo in tutta la sua gloria e
bellezza. Questa fu l'esperienza di Isaia, quando andò nel tempio ed ebbe la visione di Dio
seduto sul trono alto, santo e innalzato. Quando Isaia si vide alla luce della presenza di Dio,
vide la propria impurità. "Allora io dissi: "Guai a me, sono perduto! Perché io sono un uomo
dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure" Così si legge in Isaia
6:5. Le colonne Iachim e Boaz ci parlano di cosa veramente è l'adorazione - un'anima redenta
che viene alla presenza di Dio.
Ancora oggi abbiamo bisogno di realizzare che l'adorazione a Dio è basata sul fatto che Egli
è santo, santo ed eccelso.
E con questo pensiero riguardo la nostra adorazione si conclude il nostro studio per questa
settimana. Lunedì prossimo riprendiamo lo studio del libro dei Re.