Cos`é DESIGN per noi - Politecnico di Torino

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Cos`é DESIGN per noi - Politecnico di Torino
cos’è DESIGN
per noi
design sistem
ico
APPROCCIO SISTEMICO
energia
COMPONENTI
comunicazione
Reti energetiche intelligenti
Imballaggio sistemico
Smart Grid
mezzi di trasporto
Elettrodomestici per componenti
Osservatorio Eco Pack
Innovative and ergonomic HMI concepts for electromobility
Elettrodomestici e Territorio
Piemonte Sostenibile
acqua
INTERACTION / VIRTUAL
elettrodomestici
Interfacce cognitive innovative per operatori di velivoli non pilotati
Innovazione & Design (Prodotto Uomo)
Approccio Sistemico applicato
all'utilizzo dell'Acqua
robotic
Bici&Carta
Robotic new service design
tecnologia
cibo
artigianato
Nuovo modello di consumo
As campa via niente
Ortofruit
Artigianato e territorio
Agroindustria
territorio
Fondi di caffè
Giaveno
Punto di Vendita
Multilayer / Poliaccoppiati
produzione
NN Euroball
Estrada Real
Traforo Frejus
SGTM 06 - 12
Mondiali pattinaggio 2010
materia rinnovabile
Ostensione della Sindone
Materiali sistemici
Zona Tortona
Disciplinare Palm
Mirabilandia
Keorex
Eventi piccoli centri
Namatech
INNOVAZIONE di PRODOTTO
Guanti da lavoro
Alta val Sangone
eventi
design
Sistema - casa
Fagiolo. Progetto Enfasi
web 2.0
Software Sistemico
design e territorio
Savoir Legno
Analisi dell'evoluzione dell'offerta di design
in Piemonte
Artimont, Artigiani di Montagna
EDEN - Ecodesign Network transfrontaliero per
l’ingegneria di prodotti ecocompatibili
Design e artigianato lungo i percorsi delle valli
olimpiche
Il Design per la valorizzazione dei beni culturali
Eventi Musicali
DESIGN SOCIALE
senza fissa dimora
Abitare il Dormitorio
Designing with HO.PE
artigianato e territorio
Piemonte Torino Design
prodotto industriale
Nuovi prodotti in ferro forgiato
packaging
POLIEDRO - Pollenzo Index
environmental and economics design
Easy Eating
Materialmente
Distretto del legno della Valle Varaita
materiali
MATto_materiali per il design
SounBe® - valutazione sonora
Valutazione della Sostenibilità Percepita
Eye-Tracking per la oggettivazione della
qualità percepita
NO.NI
design sistemico
APPROCCIO SISTEMICO
Un nuovo modo di progettare e di concepire i processi produttivi per ottenere prodotti ambientalmente sostenibili.
L’output di un sistema diventa input di un altro.
Si progetta il flusso di energia che scorre da un sistema all’altro in modo da concretizzare e generare un nuovo modello
economico e una società di individui fortemente relazionati tra loro e connessi al territorio.
territorio
acqua
eventi
Giaveno
Val Sangone
SGTM 06 - 12
Estrada Real
Ostensione Sindone
Traforo Frejus
Zona Tortona
Approccio Sistemico applicato
all'utilizzo dell'Acqua
Mondiali pattinaggio 2010
Mirabilandia
Eventi piccoli centri
Eventi musicali
cibo
Nuovo modello di consumo
Fagiolo. Progetto Enfasi
Ortofruit
Agrindustria
Fondi di caffè
Punti di Vendita
web 2.0
energia
Software Sistemico
Reti energetiche intelligenti
Smart grid
comunicazione
artigianato
As campa via niente
Artigianato e territorio
Imballaggio sistemico
Osservatorio Eco Pack
Piemonte Sostenibile
Innovazione & Design (Prodotto Uomo)
Bici&Carta
materia rinnovabile
Materiali sistemici
Disciplinare Palm
tecnologia
produzione
Keorex
Sistema - casa
Guanti da Lavoro
Namatech
Multilayer / Poliaccoppiati
NN Euroball
APPROCCIO SISTEMICO
territorio
GIAVENO
2013
VAL SANGONE
in corso
design sistemico
L’Approccio Sistemico è stato applicato anche a
un ambito molto ampio, la comunità di Giaveno.
Le macroaree evidenziate sono Agricoltura e
bosco, Energia, Gestione Idrica, Attività commerciali e produttive, Allevamenti, Gestione dei rifiuti,
Educazione e Popolazione. Dopo lo studio
approfondito del territorio, i corsi d’acqua, l’uso
del suolo, le foreste, il territorio urbanizzato e la
definizione di nuovi distretti, le attività produttive
e agricole e i relativi consumi di acqua e energia,
è stato definito lo scema di “Output-Input”,
rappresentato da una schematizzazione
circolare. Secondo questo studio attraverso la
valorizzazione delle risorse, il comune di Giaveno
potrebbe produrre in maniera distribuita e
sostenibile il 100% dell’energia di cui ha bisogno,
un vantaggio ambientale ma anche sociale.
Le potenzialità energetiche, unite a quelle idriche
e agroalimentari, hanno permesso di fornire una
visione (anche se ancora parziale) di quello che
la comunità potrebbe generare, attraverso un
approccio sistemico al territorio.
La ricerca vuole dimostrare come, partendo da
un'analisi accurata del territorio esso può in
realtà sostentare l'intera popolazione insediata in
esso. Si viene quindi a creare una rete di
relazioni tra le varie attività produttive che,
seguendo i principi del design sistemico, oltre a
modificare i processi al loro interno e consolidando le loro relazioni esistenti, iniziano a creare
nuove attività locali che si autogenerano e
autofinanziano. Tale cambiamento è possibile e
realizzabile solo grazie ad un cambiamento
radicale di mentalità in quanto i rapporti non
saranno più di competizione, ma diventeranno
solamente di cooperazione. Nasce quindi una
forte microeconomia locale con profitti positivi di
cui a beneficiarne sarà la qualità dei prodotti che
a sua volta ricade sulla qualità di vita dei cittadini
e sulla qualità del territorio stesso. Esso non sarà
più solo sfruttato secondo i dettami attuali di
produzione intensiva, ma tutelato e considerato
come un organismo vivente.
APPROCCIO SISTEMICO
territorio
ESTRADA REAL
Partner: UEMG-Universidade do Estato de Minas Gerais
2009-2012
TRAFORO DEL FREJUS
Partner: SITAF
design sistemico
Il focus di questa ricerca è l’analisi della situazione attuale della Strada Real, un territorio
composto da regioni turistiche attraversate da
quattro percorsi. Attaverso la mappatura
sviluppato seguendo la metodologia sistemica
sono state osservate le caratteristiche specifiche
delle comunità e delle tradizioni e le loro relazioni
con il contesto territoriale focalizzate sui processi
con l’obiettivo di comprendere le potenzialità di
innovazione.
Il progetto elaborato è scaturito dalla volontà di
risolvere i problemi legati al territorio in modo
sistemico, integrato e complesso. Il punto
cruciale del progetto consiste nel valorizzare le
qualità dello smarino che è l'attuale scarto nella
costruzione del tunnel di sicurezza autostradale.
Questa soluzione progettuale porta con sé una
serie notevole di benefici: l’utilizzo del materiale
al massimo delle sue qualità, il supporto a un
terreno impoverito, la riduzione dell‘uso di
fitofarmaci e il conseguente miglioramento della
ritenzione idrica del terreno (con riduzione dei
rischi alluvionali). La risoluzione di due grandi
problemi, come la collocazione dello smarino e
l‘impoverimento del terreno nel novarese/vercellese, genera inoltre la valorizzazione dell‘intera
biomassa del riso.
APPROCCIO SISTEMICO
acqua
APPROCCIO SISTEMICO APPLICATO
ALL'UTILIZZO DELL'ACQUA
Dottorato di Ricerca con l’obiettivo di analizzare
mediante l'approccio del Design Sistemico le
qualità dell'acqua vista come sistema
complesso in grado di autorigenerarsi.
Partner: SMAT
2012-2014
SYSTEMIC DESIGN HYPOTESIS
CASE STUDY - Carcere “Lo Russo Cotugno”
URINE
TREATMENT
GROWING
WC
ORGANIC
FERTILIZER
RAIN
WATER
SAPONIFICATION
TREATMENT
WITH ALGAE
HOUSE
CLEANING
72 m /day
FISH FARM
3
SINK
RINSE
24 m /day
3
pH<6,5
DRINKABLE
GROUND
WATER
pH<6,5
41 m /day
SURFACE
WATER
COOKING
BIOLOGICAL
TREATMENT
WATER
1.990 m /day
6,5<pH<8
500 m /day
2.065 m3/day
FOOD CLEANING
UV
TREATMENT
- 25%
3
24 m /day
3
3
pH<6,5
3
6,5<pH<8
3
SHOWER
144 m /day
3
6,5<pH<8
CLOTHES
CLEANING
24 m /day
3
SURFACES
CLEANING
288 m /day
BIOLOGICAL
FILTER
design sistemico
pH<6,5
WC (ROOMS)
72 m /day
3
BODY CARE
144 m /day
3
6,5<pH<8
PHYTODEPURATION
199 m /day
3
pH<6,5
In collaborazione con SMAT, Società
Metropolitana Acque Torino, sono analizzati gli
attuali sistemi di potabilizzazione, uso e
depurazione delle acque evidenziandono punti
di forza e di debolezza. L'utilizzo dell'acqua,
come risorsa vitale, viene quindi ridisegnato in
ottica sistemica partendo dalle sue qualità
valutando sistemi innovativi per il suo
trattamento.
HYDROPONIC
GROWING
APPROCCIO SISTEMICO
cibo
NUOVO MODELLO DI CONSUMO
2008-2010
FAGIOLO. PROGETTO ENFASI
2012
design sistemico
Come ad ogni altro settore economico, anche
all’agricoltura si sono applicate le rigide leggi di
domanda e offerta. Il cibo si è trasformato in un
prodotto industriale, diventando da un lato
sempre più accessibile ed abbondante, ma
dall’altra sempre più standard ed omologato.
L’intensificazione delle produzioni ha reso
necessario l’utilizzo di pesticidi ed antibiotici per
poter rispondere agli standard quantitativi ed
estetici richiesti dal mercato. Parallelamente
all’attuale modello di consumo, si sono sviluppate
numerose realtà alternative, che rivendicano
fortemente la propria autonomia ed indipendenza
dal modello centralizzato. Numerosi sono i casi
studio che propongono una nuova economia che
ragiona su piccola scala e mette al centro del
progetto la sostenibilità e la consapevolezza.
Partendo da queste realtà transitorie, l’obiettivo
della ricerca è di fortificare i concetti di identità
territoriale attraverso la riprogettazione delle
relazioni tra le differenti attività economiche
presenti su un territorio, valorizzando e fortificando la rete di conoscenze e saper fare locali con
le risorse e le peculiarità del luogo.
Il progetto ha definito la fattibilità tecnicoeconomica ed ora si avvia alla fase di sperimentazione industriale vera e propria, incentrata sulla
produzione e trasformazione del Fagiolo Cuneo
per un incremento dello sviluppo economico del
territorio locale senza danneggiare e depauperarlo dalle risorse ambientali. Il progetto che porta al
raggiungimento di tale obiettivo prevede la
realizzazione di una rete di piccole e medie
imprese che cooperano tra loro operando in
apertura totale verso l’esterno. In questo modo
vengono generati nuovi posti di lavoro sul
territorio locale e si contribuisce alla valorizzazione di un prodotto IGP, garantito a sua volta da
una filiera certificata sin dalla fase produttiva,
come il Fagiolo Cuneo. Per favorire una
maggiore diffusione del Fagiolo Cuneo IGP, un
prodotto tipico del territorio con pregiate
caratteristiche organolettiche e nutrizionali, è
necessario processarlo in modo da garantire una
lunga conservazione e una rapida preparazione
da parte del fruitore finale. Gli aspetti ambientali
sono stati analizzati e progettati secondo la
metodologia del Design Sistemico.
APPROCCIO SISTEMICO
cibo
design sistemico
ORTOFRUIT
Oggi frutta e verdura vengono considerate come
merce alla stregua di qualunque altro prodotto
industriale. Da qui l’utilizzo di fertilizzanti di
sintesi, pesticidi e stress dei terreni. Per il
progetto in collaborazione con Ortofruit sono
state studiate sia l’attività produttiva, sia le
relazioni che si attivano e le ricadute ambientali e
sociali. I risultati ottenuti sono enormi. Dai
vantaggi sul conto economico e la creazione di
nuovi posti all’incremento di qualità dei prodotti,
dalla riduzione del 30% sul costo dei prodotti per
i soggetti/consumatori all’aumento del 40% della
retribuzione ai produttori. Ma anche la riduzione
dei costi sociali relativi allo smaltimento dei rifiuti
(utilizzo degli output come input in altri sistemi
produttivi), la creazione di nuovi posti di lavoro
(+25), il miglioramento della salute e una forte
riduzione del traffico e dell‘inquinamento
(logistica locale).
AGRINDUSTRIA
Il progetto genera un nuovo scenario produttivo e
territoriale garantendo l‘autonomia energetica
attraverso soluzioni progettate ad hoc che
promuovono uno sviluppo strettamente connesso
al contesto in cui sono inserite. La ricerca si
focalizza su un contesto produttivo, distributivo e
di consumo circoscritto e definito nella provincia
di Cuneo, che ha coinvolto attori altrettanto
localizzati ed attivi sul territorio. La problematica
specifica sulla quale si sono interrogati è stata la
riduzione delle emissioni dei processi produttivi di
Agrindustria attraverso la trasformazione del
sistema industriale da lineare, che conduce
sempre a ottenere degli scarti inutilizzati oltre ai
prodotti, ad aperto, in cui gli output dell‘azienda
diventano risorsa per sé e per altre realtà locali. Il
sistema è stato riprogettato partendo dall'ambito
aziendale specifico ponendo il complesso degli
input e degli output prodotti in rapporto positivo
con il contesto territoriale. L‘azienda raggiunge
l‘autonomia energetica, sia elettrica che termica,
attraverso l‘utilizzo di risorse rinnovabili reperite
direttamente al suo interno e in un bacino
territoriale ristretto di massimo 40 km.
Partner: Ortofruit Italia
Partner: Agrindustria, Parco Scientifico e Tecnologico per l‘agroindustria
2005
APPROCCIO SISTEMICO
cibo
FONDI DI CAFFÈ
Partner: Lavazza
2008
PUNTO VENDITA
Partner: GRUPPO CEAN
design sistemico
Disegno Industriale ha condotto una sperimentazione, in collaborazione con Lavazza, focalizzata
sulla valorizzazione dei fondi di caffè dopo la
produzione della bevanda. Il progetto fa sì che
l’output della produzione della bevanda caffè
diventi l’input di diverse altre produzioni:
estrazione dei lipidi con uno dei processi
comunemente usati per l’estrazione della
caffeina dai chicchi, al fine di ottenere il decaffeinato (pressione supercritica a CO2), si possono
ricavare lipidi e cere destinati alla filiera farmaceutica
coltivazione di funghi commestibili dal
processo di estrazione si ottiene anche una
pasta compatta che viene poi impiegata nella
formazione di un substrato utilizzato per la
coltivazione di funghi (Pleurotus), con ottime
proprietà nutritive e farmaceutiche
fertilizzazione naturale in agricoltura dopo la
coltivazione dei funghi, lo stesso substrato viene
utilizzato per la produzione di vermicompost.
I risultati della sperimentazione sono stati
presentati al Salone del Gusto 2008 per
sensibilizzare il vasto pubblico verso tale
tematica e cercare di attivare un azioni
bottom-up.
il Punto di Vendita (PdV) può diventare luogo di
formazione e consolidamento di una responsabilità e sensibilità sociale ai temi dell‘ambiente per
tutta la società. Un centro di diffusione di cultura
ecologica e di nuovi comportamenti. Il lavoro
principale è stato la gestione di output e input
che ha costituito la vera forza generatrice del
progetto. Il PdV, anello di connessione tra la
Società e le Aziende, si colloca al centro di una
rete di relazioni che, attualmente, vengono
considerate solo economiche; in realtà sono
invece di natura principalmente sociale. Mediante
l’Approccio Sistemico, gli output vengono
riutilizzati in parte all‘interno del PdV e in parte
come input per la Società. Le merci in scadenza
potranno essere donate alle mense sociali e
diminuire così da evitare un enorme spreco.
Gli scarti relativi alla logistica potranno essere
raccolti in un Centro di Raccolta Differenziata
(CRD) in modo da generare nuovi prodotti per la
comunità.
APPROCCIO SISTEMICO
eventi
SALONE DEL GUSTO, TERRA MADRE
Partner: SLOW FOOD
2006-2012
2012
2006
50.964
172.400
mq
visitatori
188,10 t/rifiuti
16,20 % racc. diff.
1,09 kg rifiuti/vis.
3,70 kg rifiuti/mq
0,47 kg CO2/vis.
MONDIALI PATTINAGGIO
80.000
220.000
mq
visitatori
164,00 t/rifiuti
59,10 % racc. diff.
0,74 kg rifiuti/vis.
2,05 kg rifiuti/mq
0,15 kg CO2/vis.
Partner: Comitato ISU (International Skating Union)
2010
design sistemico
Progetto pluriennale (2006-2012) che considera
energia e tutti i flussi in entrata ed uscita nel
sistema fieristico: allestimenti, produzione di
rifiuti, imballaggi, materiali per la fruizione diretta
del cibo, logistica per il trasporto merci e controllo
e riduzione emissioni di CO2. La manifestazione
negli anni e’ cresciuta attraendo un numero
sempre maggiore di visitatori. Dal 2006 al 2012 i
visitatori sono aumentati del 28%, gli espositori
sono passati da 525 a 1.000. Nonostante questo,
è stato ridotto l’impatto ambientale dell’evento del 65%. Sono diminuiti i rifiuti prodotti del
13% (con una purezza del rifiuto differenziato del
92%) e le emissioni sono passate da 0,47 a
0,15 kg di co2 per visitatore. Sono stati indagati
molti altri ambiti: la progettazione sistemica degli
allestimenti, il ciclo certificato di valorizzazione
degli output (sono state create 11 t di compost a
partire da 25,35 t di rifiuto organico), l’ottimizzazione della comunicazione, l’erogazione di acqua
sfusa (17.000 litri in 5 giorni) e l’ottimizzazione
della logistica di arrivo delle persone e delle
merci.
In occasione della centesima edizione dei
Campionati Mondiali di Pattinaggio di Figura
(World Figure Skating Championship), svoltasi a
Torino dal 22 al 28 marzo 2010, abbiamo
sviluppato il monitoraggio complessivo dell‘evento. Comunicazione, allestimento, logistica di
persone e merci, risorse ed energia, ristorazione,
output e rifiuti, relazioni territoriali, contrattualistica, soggetti coinvolti: questi sono stati i principali
temi dell‘analisi a cui è stato sottoposto l‘evento
nelle sue diverse fasi di preparazione, di
svolgimento e di dismissione, con scrupolosa
attenzione su tutte le possibili ricadute economiche, sociali e ambientali emerse. L‘osservazione
ha condotto all‘individuazione di vincoli, criticità,
opportunità e a poter definire l‘entità e il peso
ambientale dei flussi in entrata e in uscita di
materia o di energia. L‘attività di ricerca si è
avvalsa di questi dati per prefigurare soluzioni
migliorative, strumenti di monitoraggio permanente, migliori configurazioni di sistema per la
definizione finale di un disciplinare da applicare
nella progettazione e gestione di eventi futuri.
APPROCCIO SISTEMICO
eventi
OSTENSIONE SINDONE
2010
ZONA TORTONA
2010
design sistemico
L'evento dell'ostensione è un‘esperienza di
condivisione e comunione tale che può permettere anche la comprensione e l‘assimilazione di
contenuti ambientali. Mobilità, logistica di beni e
persone, ma anche energia, ristorazione, turismo
e cultura nonché manifestazioni collaterali sono
stati i temi sensibili dell‘evento Ostensione della
Sindone 2010. Per ognuno di questi temi si è
cominciato ad avviare un approccio sistemico
tale da
permettere ai vari output generati di
diventare input per altri sistemi, così da ridimensionare l‘impatto ambientale complessivo.
Per la prima volta un evento religioso di così
grande importanza è stato realizzato a ridotte
emissioni: una forte presa di posizione culturale
ed etica.
L‘impatto complessivo è stato calcolato al
termine dell‘evento, sulla base delle attività
realizzate e delle presenze effettivamente
registrate, così da disporre di tutte le informazioni
di carattere ambientale necessarie a valutare
l‘impatto espresso in termini di emissioni di CO2.
Il gruppo di ricerca sul Design Sistemico ha
avviato una ricerca sul Fuori Salone del Mobile di
Zona Tortona a Milano. Durante i giorni della
kermesse milanese il team ha avviato il processo
di analisi e raccolta dati dell‘iniziativa al fine di
definirne le caratteristiche, le problematiche e le
conseguenze in termini di qualità- quantità e di
positività-negatività. L‘obiettivo è stato quello di
predisporre il progetto per un nuovo modello di
exhibit urbano a partire dalla definizione delle
linee guida per poi scendere nel dettaglio della
fase di sviluppo sperimentale. Si è partiti quindi
da una situazione particolare per iniziare ad
indagare e riprogettare la città secondo la visione
sistemica e con i seguenti parametri:
infrastruttura architettonica e impiantistica, i modi
e mondi del consumo e dell'acquisto, la mobilità,
la massimizzazione del valore produttivo implicito
nella materia ad ogni livello del ciclo di vita, lo
sviluppo di comportamenti etici, come la
responsabilizzazione e lo sviluppo di processi di
inclusione sociale, partecipazione attiva e
consapevole.
APPROCCIO SISTEMICO
eventi
EVENTI MUSCALI
Partner: Torino Convention Bureau
2009-2012
EVENTI PICCOLI CENTRI
in corso
design sistemico
Attualmente nel conteggio delle ricadute
ambientali e, di conseguenza, dell‘impatto degli
eventi musicali, vengono considerate solo le
attività connesse all‘allestimento del palco, a
quelle degli artisti e dello staff tecnico. Queste
attività producono però solo il 10% di CO2. Viene
tralasciato invece tutto quanto concerne il
pubblico che partecipa e che risulta produrre ben
il 90% di CO2. È stato condotto quindi uno studio
approfondendo gli eventi nel loro complesso
considerando sia la parte riferita all‘allestimento
sia quella riguardante il pubblico. In avvenimenti
come concerti, convegni o manifestazioni che si
organizzano, tutte le parti che li compongono
devono essere armonizzate ed ottimizzate le une
con le altre; correggendone una si avrà una
ripercussione su tutte le altre ed ogni elemento o
azione evolverà coerentemente assieme alle
altre. Questo processo di sinergia positiva deve
essere gestito in sintonia da tutti gli attori in modo
da poter avere, all'interno di un ecosistema, un
risultato positivo sempre migliorato e migliorabile.
L’obiettivo della ricerca è quello di analizzare
eventi esistenti e, fornire in seguito, mediante
l’applicazione del design sistemico, un metodo
per la progettazione di un evento coinvolgendo
tutti i soggetti partecipanti, dalla comunità
circostante alle tematiche ambientali. Non si
considera solo l’organizzazione del “prodotto
evento”, ma vengono valutati gli aspetti legati alla
sua fruizione, gestione e fine vita. Applicando il
design sistemico è possibile progettare eventi a
minore impatto ambientale, riducendo le
emissioni nocive dannose per l’uomo e per
l’ambiente. Il caso studio a cui è stata applicatat
questa metodologia è il territorio di Giaveno.
APPROCCIO SISTEMICO
eventi
MIRABILANDIA. PROGETTO M.IS GREEN
Partner: MIRABILANDIA
2013
design sistemico
La ricerca prevede l’applicazione dei principi del
DESIGN SISTEMICO al complesso delle filiere che
supportano i processi di funzionamento del parco
MIRABILANDIA e i processi di erogazione al
pubblico delle attrazioni e delle offerte di
intrattenimento.L’obiettivo è di attivare un processo
di ottimizzazione delle performance ambientali del
parco, gestendo e monitorando i flussi di materia e
di energia in entrata ed uscita, individuando gli
approvvigionamenti e gli accorgimenti gestionali più
opportuni in ottica di razionalizzazione dei consumi
e delle emissioni. Il mix di innovazioni
comportamentali, di processo e di sistema, che
l‘approccio sistemico individuerà come strategiche
al raggiungimento degli obiettivi di migliore
performance ambientale, consentirà di mettere in
atto un dualismo virtuoso e reciproco: l’altissima
attenzione alla qualità percettiva ed emotiva del
processo fruitivo, di cui i clienti di Mirabilandia
beneficiano quotidianamente, si specchierà in una
equivalente attenzione alle ricadute ambientali del
sistema parco rispetto al contesto territoriale,
economico ed ambientale.
APPROCCIO
SISTEMICO
materia
rinnovabile
MATERIALI SISTEMICI
E
IAL SE
R
ITORISORMATERIA
R
ER E RINNOVABILE
Z
INSIEME DI QUALITÀ
COMPLESSIVE
VALORIZZAZIONE COMPLESSIVA
TRASFORMAZIONE
SI
CO STE
NO MA
SC T
EN
2011
MATERIA RINNOVABILE
OUTPUT/INPUT
PRODOTTO
SISTEMA
NATURALE
COLLETTIVITÀ
VALORIZZAZIONE COMPLESSIVA
VALORIZZAZIONE COMPLESSIVA
TRASFORMAZIONE
TRASFORMAZIONE
MATERIA RINNOVABILE
MATERIA RINNOVABILE
OUTPUT/INPUT
PRODOTTO
OUTPUT/INPUT
SISTEMA
NATURALE
VALORIZZAZIONE COMPLESSIVA
tendenza
emissioni zero
VALORIZZAZIONE COMPLESSIVA
TRASFORMAZIONE
TRASFORMAZIONE
DISCIPLINARE SISTEMICO
PRODOTTO
design sistemico
Parlare di rinnovabilità della materia significa
considerarne il ciclo di vita come un flusso
continuo (come avviene per l’acqua) e gli stati nei
quali la materia viene organizzata come fasi
transitorie di trasformazione; essi non devono
pregiudicare la continuità del flusso, che resta
disponibile e “rinnovabile”.
L’approccio della “materia rinnovabile” parte dalle
proprietà intrinseche della risorsa per considerarne la massima valorizzazione possibile in
condizioni di sostenibilità, cioè senza comprometterne nei vari passaggi qualità e quantità in
modo da consentirne un flusso positivo, dei
propri output (mettendo sullo stesso piano
prodotti e scarti) da un sistema ad un altro.
Cambia quindi il punto di osservazione dal quale
si valutano e si regolano le filiere produttive: il
“progetto” che sta a monte della produzione deve
partire dal territorio e dalle sue risorse, considerandoli appunto come “patrimonio” da valorizzare.
COLLETTIVITÀ
VALORIZZAZIONE COMPLESSIVA
TRASFORMAZIONE
Partner: Palm, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo
2008
Il Disciplinare Sistemico, redatto con l‘Università
di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e la ditta
Palm, costruttrice di pallet in legno, è un atto
normativo che stabilisce delle indicazioni e/o
prassi operative cui il produttore del prodotto
certificato deve attenersi e rappresenta l'essenza
stessa della certificazione poiché definisce le
qualità garantite al consumatore che acquista il
prodotto. In questo senso, è uno strumento di
comunicazione dei valori connessi a un prodotto
e un indicatore di sviluppo sostenibile, sociale ed
etico di una realtà aziendale. Basandosi su uno
spettro di criteri differenti, combina aspetti di
funzionalità, valutazione sensoriale, ricadute
sociali, culturali ed etiche, parametri di sostenibilità ambientale legati alle fasi di generazione
delle materie prime, produzione, stoccaggio,
distribuzione, commercializzazione, consumo e
smaltimento del prodotto, con la domanda di
mercato. Tutela i pallet di qualità e la sua rigidità
e capillarità è direttamente proporzionale alla
classe di qualità del pallet generato: più il
disciplinare è ferreo più garanzie abbiamo che un
APPROCCIO
SISTEMICO
materia
rinnovabile
Progetto di Ricerca avviato con Mr.PET per
filature Miroglio sull'analisi della filiera di raccolta
differenziata di qualità effettuata da Mr.PET per
ottenere una scaglia di R-PET di qualità
maggiore rispetto a quella ottenuta con i normali
impianti di selezione.
Si ottiene quindi, post consumo, un materiale di
pregio, il Keorex, che è direttamente utilizzabile
per la realizzazione di prodotti in diversi settori
merceologici.
Sono state analizzate le potenzialità della
raccolta differenziata di qualità e le sue ricadute
positive sul territorio.
KEOREX
Partner: Mr. PET, Filature Miroglio
2010
NAMATECH
Partner: DIGEP, FERRERO
2011
MANGIME
SIERO CONDENSATO
IN POLVERE
idrolisi del lattosio
dolcificanti
LATTOSIO
lattosio purificato
lactilolo
lattuosio
lattosilurea
SIERO DEL LATTE
BIOGAS
digestori anaerobici (batteri metanigeni)
ULTRA
FILTRAZIONE
RETENTATO *
Il progetto di Ricerca si inserisce nel progetto
NAMATECH (WP5 Pillar 1) e ha riguardato la
valutazione, secondo l’applicazione della
metodologia del Design Sistemico, della possibile
valorizzazione del siero di latte prodotto sul
territorio piemontese mediante la produzione del
biopolimero poliidrossialcanoato (PHA) da
fermentazione batterica sperimentata dal
Dipartimento di Scienza dei Materiali e Ingegneria Chimica all’interno dello stesso progetto
NAMATECH.
L’obiettivo principale è stato dunque quello di
individuare possibili scelte per la valorizzazione
di un output, il siero di latte, che al momento
attuale costituisce per la maggior parte delle
realtà uno scarto di produzione della filiera
lattiero casearia e quindi un costo per i caseifici.
La collaborazione interdisciplinare fra i vari
dipartimenti ha permesso di valutare la problematica da molteplici punti di vista.
0,5 litri
PERMEATO*
1 litri
Acqua 76%
Ceneri 2,26%
Cloruri 0,73%
Proteine 11,65%
a-lattoglobuline 2,15%
b-lattoblobuline 8,76%
Lattosio 15,33%
Lattosio 20,47%
b-Galattasidasi
FERMENTAZIONE
GLICEROLO
WPC ( whey protein concentrate)
rapporto proteine-solidi tot 35%-85%
formulazioni alimentari
insaccati
bevande proteiche
film edibile (Whey layer)
SCP (Single Cell Protein)
ETANOLO
PHA
design sistemico
APPROCCIO SISTEMICO
energia
RETI ENERGETICHE
2008-2010
SMART GRID
2012
design sistemico
La ricerca prevede una combinazione di teoria
(Design Sistemico) e pratica (casi studio) che si
risolve in un’analisi trasversale. Entrambe le
componenti sono state analizzate secondo
key-questions: cosa, perché, quando, dove e
come. L’action research prevede sia momenti di
riflessione e osservazione che di azione e
progettazione. Il metodo sistemico è stato
analizzato nelle sue derivazioni storiche e
utilizzato nei suoi principi fondamentali. I casi
studio sono stati scelti per il loro approccio, le
dimensioni e le esperienze. La selezione ricade
La produzione di energia da fonti locali genera
economie reali distribuite sui territori.
sui sistemi complessi composti da reti d’imprese
più o meno ampie e sul rispetto, consapevole o
meno, dei principi di progettazione sistemica. La
valutazione di macro- e micro-sistemi permette di
capire gli effetti rispettivamente regionali e locali.
In questo modo, i limiti di utilizzo delle risorse
locali per la produzione di energia verde
diventano evidenti.
La risoluzione alla crisi che il sistema energetico
sta affrontando è individuata all’unanimità nelle
smart grid, secondo un’idea di reti energetiche
locali promossa da tutti gli organismi istituzionali
e di ricerca. L’efficacia funzionale e la massimizzazione dei profitti ha allontanato l’energia da
quello che dovrebbe essere il centro del sistema,
l’uomo e l’ambiente di cui fa parte.
Riportare il focus sull’uomo è quindi l’unica
strada perseguibile per un futuro sostenibile.
APPROCCIO SISTEMICO
artigianato
AS CAMPA VIA NIENTE
Partner: CONFARTIGIANATO IMPRESE TORINO,
CAMERA DI COMMERCIO DI TORINO
2011-2013
ARTIGIANATO E TERRITORIO
in corso
design sistemico
Studio analitico dei flussi di materia e di energia
dei processi produttivi artigianali e delle relazioni
attive sul territorio al fine di individuarne le
eventuali criticità ambientali a livello di approvvigionamento materie prime, imballaggi,
produzione e logistica dei materiali.
Il modello economico e produttivo proposto agli
artigiani è di tipo sistemico ed alternativo a quello
attuale di tipo lineare, in cui tutte le scelte che
vengono fatte, anche se obbediscono a criteri di
efficienza, di riciclo e di risparmio delle risorse,
sono riferite al prodotto ed alla sua qualità
percepita e commercializzata, ma non inserite
nel contesto ambientale e territoriale in cui
avvengono. L’unica localizzazione vera è quella a
fine vita, ovvero la discarica, che però poi
nessuno accetta nelle proprie vicinanze.
Il modello sistemico invece, non privilegia il
prodotto ma considera il processo di produzione
nel suo insieme, in modo che gli output di un
sistema produttivo diventano gli input di un altro,
in una logica di collaborazione virtuosa innescando cioè nuove relazioni sul territorio tra le realtà
produttive locali.
Attualmente la figura dell’artigiano è oggetto di
numerosi dibatti e discussioni. In un periodo di
crisi e di messa in discussione dell’attuale
modello economico centralizzato e globalizzato,
tornare a guardare alle risorse interne e al saper
fare delle persone diventa quasi una necessità.
Come ogni momento di difficoltà, esso offre però
anche uno spunto per attuare un cambiamento:
un’occasione per ricostruire l’equilibrio tra le
attività economiche e gli effetti che esse
generano. Guardare all’artigianato come punto di
partenza per ridefinire il tessuto economico e
sociale attualmente disgregato, non vuol dire
rimpiangere o auspicare un ritorno al passato.
L’intento della ricerca è quello di indagare quale
sia il rapporto che le attività artigianali instaurano
con il territorio di appartenenza e con i luoghi
reali o virtuali a cui sono connesse, cercando di
delineare le dimensioni sociali, ambientali ed
economiche che ne nascono.
APPROCCIO SISTEMICO
tecnologia
Come dovrebbero evolvere le relazioni tra
l’edificio e i suoi impianti tecnici, in modo da
affrontare le sfide legate alla sostenibilità?Come
si potrebbe ottenere una riduzione dello
sfruttamento delle risorse e allo stesso tempo
ridurre i consumi dell’edificio? Come sarebbe
possibile modificare il gruppo di lavoro e l’attività
all’interno di un’impresa edile e impiantistica, in
modo da poter affrontare le tematiche ambientali
e l’attuale crisi economica? Per rispondere a
queste domande, la tesi mette in connessione le
conoscenze proprie dell’architettura (in particolare riguardo all’involucro dell’edificio) con quelle
proprie dell’ingegneria in modo da portare alla
luce caratteristiche comuni attraverso l’uso di un
linguaggio di comunicazione essenziale e diretto,
orientato a tutti gli attori coinvolti nel processo.
SISTEMA-CASA
Partner: GOZZO IMPIANTI
2011-2013
phytodepuration
septic tank
termite ventil.
captation duct
brise soleil
BUILDING
double skin
y
undar
r bo
nea
green house &
winter garden
ski
n
urine tank
green roof
faeces tank
water vortex
separator
double roof
separation wc:
DRY
VACUUM
lantern
skylight
solar panel
ro ofi
ng
grey water
tank
design sistemico
rain water
tank
PV panel
floors
exposition
evaporative
cooling
plant as
living filter
c e n tr a l c o
radiant plants
free-cooling
heat
exchange
solar chimney
re
venturi
ventilator
stack
ventilation
POLIACCOPPIATI E MATERIALI MULTISTRATO
2005
FLUID ROTATION TECHNOLOGIES
OLOID: THE OLOID AS SURFACE AND DEPTH AGITATOR
M
ok!
Motor
The couple of oloids generate the fluid rotation. The
delamination happens without mechanical contact. The
fluid rotation creates the accelerations witch generate
delamination forces
Oloid A
w
at
an
F=m·a
W= 80 to 850 W
rpm= 50 to 125 rpm
Rotation capacity= 62 to 1.400 m3
M
ok!
Low consume
Good rotation capacity
Medium angular speed
Motor
Oloid B
The OLOID body is immersed and positioned below the water surface. The flow draws the water from below in two eddy currents and then linearly
pushes it away from the machine at a right angle close to the water surface. In this manner, the entire water volume is circulated and thoroughly
mixed without any oxygen transfer.
MAGNETIC FIELDS
MAGNETIC STIRRER
ok!
The sir bar generates the fluid
rotation. The delamination
happens without mechanical
contact.
llic
eta
n m er
No tain
n
co
Stir
r
ba
ing
city stirr
pa the ly be
n ca of n on
tatio d size it ca
at
w ro ite
Lo e lim ns th size
Th r mea r lab
fo
ba
ed
us
W= 80 to 600 W
rpm= 2 to 1500 rpm
Rotation capacity= 0,05 m3
Metallic sheet
rotational magneto
MAGNETOHYDRODYNAMICS
ok!
The delamination happens
without mechanical contact.
+
W= 0
rpm= ? rpm
Rotation capacity= ?
the .
s on id
nd the flu
pe
de s of
eld ristic hose t
w
e yi
no od
Th acte logy are
to
ar
no ena ders
ch
ch
Te enom ely un
ph plet
m
co
If the fluid is an electrical conductor
applied magnetic field generates the
movement of the fluid
VARIATION OF TEMPERATURE
ok!
Process temperature:
25-55 °C
The increase of temperature accelerates the process and
improves the efficiency (maximum process temperature= 60 °C)
Example: Tank capacity 1000l
T=30 °C
Ce=1cal/g·°C
=1g/cm3
Process time: 2-3 hours
Q=m·Ce·AT
Q=125.520 KJ
P=dE/dT P=17,4 KW per process
HEATER
rgy
ne
he e
Hig sum
n
co
DATA FROM:
OLOID AG Basle
wikipedia.org
Grupo de Magneto-hidrodinámica
de la Universidad de Navarra
I poliaccoppiati sono semilavorati costituiti da
strati di materiali differenti di alta qualità come ad
esempio carta, alluminio e polietilene e la loro
maggiore applicazione è nell'industria dell'imballaggio, dell'informatica e della sanità Una delle
criticità analizzate nella situazione attuale dei
rifiuti è l'enorme perdita economica che hanno
sia i consorzi di recupero che le singole società
di raccolta dei rifiuti urbani. La soluzione a questo
problema è stata trovata in biologia.
Enzimi estratti da alghe, piante e funghi offrono
la giusta combinazione di acidi coi quali si
possono separare imballaggi, CD e DVD,
riottenendo i materiali di partenza.
L'innovazione tecnologica che ha permesso di
considerare i poliaccoppiati come fonte di
materia prima è costituita da uno speciale liquido
enzimatico24, presentato presso il Politecnico di
Torino, che permette la separazione dei materiali
senza alterarne le proprietà intrinseche perché
agisce a temperatura e pressione ambiente.
APPROCCIO
SISTEMICO
web
2.0
SOFTWARE SISTEMICO
Partner: NEOSIDEA GROUP
2012 - 2014
design sistemico
Ricerca e sviluppo di un tool a supporto di
docenti, ricercatori, enti pubblici, produttori che
operano nel campo della sostenibilità. Il software
fornisce indicazioni riguardanti una produzione
ecocompatibile ed un riuso sostenibile degli
scarti. Si tratta di uno strumento che permetta
alle aziende di connettersi tra loro e trarre
beneficio da queste nuove connessioni; uno
strumento che nasca dal connubio tra l’uso delle
nuove tecnologie e i saperi, patrimonio di ogni
realtà produttiva dando vita ad un'unica rete per
lo scambio di know-how, materia ed energia.
L’obiettivo è diffondere la consapevolezza che
ogni qualvolta che un’impresa produce uno
scarto stia in realtà distruggendo una piccola
parte del suo capitale se non lo reimpiega.
APPROCCIO SISTEMICO
comunicazione
IMBALLAGGIO
Partner: SLOW FOOD
dal 2009
OSSERVATORIO ECO-PACKAGING
dal 2005
design sistemico
l concetto di eco-compatibilità nella realizzazione
di un involucro protettivo riguarda, ovviamente,
anche la scelta del materiale che lo costituisce:
dai materiali cellulosici (carta e cartone)
ampiamente impiegati nel settore agro- alimentare al vetro, all‘alluminio, al legno fino alle materie
plastiche e ai fogli di polipropilene, uno dei
materiali di maggior diffusione nel packaging
alimentare (dalle confezioni di pasta a quelle dei
prodotti da forno) riciclabile soltanto se separato
dagli altri polimeri. Non esiste però una ricetta
predefinita di uso dimateriale corretto sotto il
profilo ambientale, il tutto è sempre relazionato
all‘ambito, al prodotto e soprattutto alla sua
distribuzione.
Nella ricerca che stiamo conducendo, assieme
alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità,
sull‘imballaggio sistemico dei prodotti dei Presìdi,
i materiali utilizzati giocano un ruolo fondamentale nel determinare la sostenibilità ambientale.
L’OEP è uno strumento strategico che unisce
ricerca teorica e insegnamento: lo screening dei
packaging è in parte aggiornato dagli studenti del
corso, in modo da permettere loro di lavorare a
diretto contatto con i ricercatori e sviluppare il
proprio senso critico. L’OEP mira a realizzare
uno screening completo del settore degli
imballaggi industriali adoperando scelte metodologiche specifiche che prendono in considerazione molteplici aspetti, sia qualitativi (coerenza
della forma, analisi dello smontaggio, ...) sia
quantitativi (analisi LCA semplificata).
L’analisi comparativa di tutti i dati fornisce una
visione complessiva di tutte le caratteristiche e le
problematiche dei packaging presenti sul
mercato. Questo permette di migliorare gli
imballaggi esistenti, definendo delle nuove linee
guida per la progettazione ex-novo del packaging. È infine possibile ottenere specifiche
proposte per ciascun settore merceologico, così
da progettare nuovi imballaggi sostenibili in
funzione dei requisiti specifici della categoria.
APPROCCIO SISTEMICO
comunicazione
PIEMONTE SOSTENIBILE
Partner: CAMERA DI COMMERCIO TORINO
dal 2011
design sistemico
La ricerca denominata “Piemonte Sostenibile”
è incentrata sull’approfondimento delle buone
prassi ambientali presenti sul territorio
regionale piemontese, analizzando in maniera
critica i requisiti funzionali, formali e ambientali
mappatura e schedatura analitica delle
iniziative ambientalmente sostenibili presenti
nei quartieri della città di Torino (servizi, attività
commerciali, eventi) e successivamente sul
territorio regionale, per poterle comunicare
all’esterno, consentendone un’auto-implementazione.
Per raggiungere tali obiettivi, il progetto di
ricerca prevede anche la verifica della
conoscenza delle iniziative sostenibili da parte
dei cittadini, attraverso videointerviste e
questionari. In seguito la diffusione delle
iniziative analizzate avviene mediante la
creazione di un portale web con un’apposita
applicazione per smart phone, al fine di
incrementare la condivisione e la conoscenza
delle prassi sostenibile, in un circolo virtuoso di
buone pratiche.
INNOVAZIONE & DESIGN: PRODOTTO / UOMO
Partner: REGIONE PIEMONTE, TOP-IX, STRAMANDINOLI
2007
Mostra itinerante “DUE SCENARI DI PROGETTO SU PRODOTTO E SU UOMO” ideata, curata
e realizzata dai Corsi di Laurea in DISEGNO
INDUSTRIALE e in GRAPHIC & VIRTUAL
DESIGN della 1 Facoltà di Architettura del
POLITECNICO DI TORINO, con il contributo
della REGIONE PIEMONTE e in collaborazione
con TOP-IX (TOrino Piemonte Internet eXchange) e STRAMANDINOLI.
Una struttura espositiva itinerante è stata allestita
presso diverse Scuole Medie Inferiori e Superiori
del Piemonte proponendo un percorso tematico
attraverso due mondi e modi differenti di
progettare, produrre e pensare all'innovazione:
quello incentrato sul prodotto e quello incentrato
sui fattori e sui valori umani. Al termine gli
studenti hanno partecipato alla costruzione di
una mostra più ampia che ha avuto luogo a
Torino in occasione di Torino 2008 World Design
Capital.
APPROCCIO SISTEMICO
comunicazione
BICI & CARTA
Partner: COMIECO, CINELLI
2011
design sistemico
Bici&Carta nasce dalla volontà di esplorare e
definire un nuovo settore applicativo della carta e
cartone con l’obiettivo di progettare nuovi prodotti e
possibili applicazioni nel campo della cartotecnica
applicata alla bicicletta, proprio per incentivare la
mobilità sostenibile.
Il progetto è stato realizzato tra febbraio e luglio
2012 all’interno del laboratorio di Communication
Design 1 (corsi in Design per la Comunicazione 1,
Grafica, e Sistemi di produzione in campo grafico)
del secondo anno del corso di Laurea in Design e
Comunicazione Visiva.
APPROCCIO SISTEMICO
produzione
GUANTI DA LAVORO
Partner: LANZI
2006
NN EUROBALL
Partner: NN Inc.
2007
design sistemico
La realizzazione di protezioni individuali, previste
per legge, col fine di evitare infortuni nelle
operazioni di manipolazioni di manufatti o
semilavorati, si sono sviluppate negli ultimi anni
soprattutto con prodotti usa e getta. In collaborazione con Lanzi srl, si è avviata un‘analisi
partendo dal problema dei rifiuti speciali finali per
poter affrontare in un‘ottica sistemica l‘intero
processo dalle materie prime fino allo smaltimento. L‘adozione di processi che garantiscono la
conformità di guanti ricondizionati agli standard di
certificazione, di igiene e comfort, permette il
riutilizzo dei dispositivi e riduce i volumi di
prodotto da smaltire come rifiuto speciale.
L'approccio sistemico ha reimpostato il sistema
produttivo nel suo complesso: gli input di materia
e i loro flussi, le tecniche, le lavorazioni e i relativi
carichi energetici. Tutto ciò ha concretizzato,
come primo traguardo (nello stabilimento di NN
Europe S.p.A. a Pinerolo, Torino), la produzione
di 16.000 t di sfere senza utilizzare liquidi ausiliari
inquinanti. Si sono impiegati input di lavorazione
a elevata biodegradabilità come tensioattivi
derivati dall'amido di mais e dall'acido grasso di
cocco in soluzione con acqua e bicarbonato di
sodio, in sostituzione dei prodotti di origine
idrocarburica impiegati in precedenza nelle
lavorazioni di lavaggio e lubro-refrigerazione.
L'osservazione di come la natura sfrutti la
tensione superficiale ha permesso di individuare
altre forme di produzione e pulizia delle sfere con
tensioattivi naturali.
design sistemico
COMPONENTI
Metodologia che si pone come obiettivo la progettazione di prodotti complessi come grandi e piccoli elettrodomestici,
attrezzature elettriche ed elettroniche, strumenti di comunicazione, attrezzi da lavoro,...) a partire dalla ridefinizione dei suoi
componenti interni essenziali. le proposte così sviluppate, oltre a ottimizzare l'assemblaggio dei componenti, danno vita ad
espressività innovative rispetto alla consueta immagine di tali prodotti.
elettrodomestici
Elettrodomestici per componenti
Elettrodomestici e Territorio
COMPONENTI
elettrodomestici
ELETTRODOMESTICI E COMPONENTI
Partner: CECED
in corso
ELETTRODOMESTICI E TERRITORIO
Partner: CECED
2011 - 2013
design sistemico
L'ottica lineare vede gli elettrodomestici come
scatole chiuse in grado di svolgere un'unica
funzione indipendentemente dal contesto in cui
sono inseriti. Il Design per Componenti parte
invece dalle esigenze funzionali per descrivere
le relazioni tra i componenti essenziali e quelli
accessori. Questa riorganizzazione permette di
progettare componenti che hanno relazioni più
flessibili, in grado di rispondere a esigenze
diverse anche in vista della manutenzione e
dell'aggiornabilità.
Inoltre si riorganizzano i flussi della casa,
ottimizzando l’utilizzo delle risorse e dando
valore alle qualità dei materiali, in particolare al
cibo e ai processi che lo riguardano: dalla
conservazione alla cottura, e allo smaltimento.
L'ottica lineare vede gli elettrodomestici come
scatole chiuse in grado di svolgere un'unica
funzione indipendentemente dal contesto in cui
sono inseriti. Il Design per Componenti parte
invece dalle esigenze funzionali per descrivere le
relazioni tra i componenti essenziali e quelli
accessori. Questa riorganizzazione permette di
progettare componenti che hanno relazioni più
flessibili, in grado di rispondere a esigenze
diverse anche in vista della manutenzione e
dell'aggiornabilità.
Inoltre si riorganizzano i flussi della casa,
ottimizzando l’utilizzo delle risorse e dando
valore alle qualità dei materiali, in particolare al
cibo e ai processi che lo riguardano: dalla
conservazione alla cottura, e allo smaltimento.
design sistemico
DESIGN SOCIALE
Il social design opera in contesti di criticità e attiva processi di trasformazione orientati a garantire l’accesso ad una
quotidianità dignitosa. Il progetto interviene su condizioni di marginalità sociale, culturale ed economica, generate da
specifiche vulnerabilità che agiscono, spesso sistemicamente, sulle persone, le comunità, i territori: accesso al credito, al
cibo, alla casa, all’istruzione, al lavoro, alla salute… Esse variano nello spazio, rispetto alla società e alla sua cultura; è in
funzione di queste variabili che il design adegua gli strumenti, coinvolge i
processi eminentemente multidisciplinari.
senza fissa dimora
Abitare il Dormitorio
Designing with HO.PE
DESIGN
SOCIALE
senza
fissa
dimora
ABITARE IL DORMITORIO
Partner: UNITO, FIO.PSD
2009
DESIGNING WITH HO.PE
Partner: UNITO, IL SAMARITANO ONLUS
2013
design sistemico
Progetto di ricerca interdisciplinare “Abitare il
dormitorio”, avviato nel 2009 dall’antropologa
Valentina Porcellana (Dipartimento di Filosofia e
Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino)
e dall’architetto Cristian Campagnaro (Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di
Torino). Il progetto è incentrato sull’analisi
antropologica e la riqualificazione degli spazi di
accoglienza notturna per persone senza dimora
e prevede collaborazioni con servizi di contrasto
all’homelessness delle città di Milano, Modena,
Torino, Agrigento e Verona. La ricerca è ora
inserita nel quadro del recente protocollo di
intesa tra Dipartimento di Architettura e Design
del Politecnico di Torino, Dipartimento di Filosofia
e Scienze dell’Educazione dell’Università di
Torino e fio.PSD - Federazione Italiana Degli
Organismi Per Le Persone Senza Dimora.
Programma di collaborazione avviato con la
cooperativa “Il Samaritano” ONLUS. Prevede, tra
gli altri obiettivi di ricerca, la progettazione e
l’allestimento dei nuovi spazi, diurno ed
emergenza freddo, della Locanda del Samaritano, di proprietà della Diocesi di Verona e gestita
dalla Cooperativa Sociale Servizi e Accoglienza
“Il Samaritano” Onlus di Verona.
Il progetto ha mosso i suoi passi nei primi giorni
di gennaio 2013, ha vissuto una fase di osservazione e analisi del percepito e dei processi di
fruizione degli spazi messi in atto da operatori,
ospiti e volontari; anche mediante focus group
con utenza omogenea è stato possibile ricostruire le aspettative per i nuovi servizi e le criticità
nell’accedere a quelli attuali.
I progetti, sulla zona mensa, sul centro diurno e
caffetteria, sulle aree laboratorio e gli spazi
ricreativi esterni, sono stati concordati con
l’equipe, con gli ospiti e con i volontari. Molte
attrezzature sono state realizzate ad hoc per il
servizio, altri prodotti hanno superato la fase di
prototipazione e sono stati realizzati direttamente
dagli ospiti nel corso dei laboratori pomeridiani
che essi frequentano.
INTERACTION / VIRTUAL
Caratterizzato da una forte interdisciplinarietà, nel suo insieme racchiude conoscenze provenienti da molti campi
differenti e complementari. attinge dall’informatica, dalla psicologia, dallo human factors e dalla cultura del
design. obiettivo della disciplina è quello di progettare sia prodotti reali sia applicazioni virtuali che servizi in
grado di interagire in modo naturale con l'uomo e le sue esigenze. richiede un approccio che, come nel design
sistemico, sia in grado di mettere in relazione tutti gli attori coinvolti nel progetto ponendo particolare attenzione
verso l'uomo, il contesto, gli aspetti culturali, le potenzialità della tecnologia, l'ergonomia fisica e cognitiva.
mezzi di trasporto
Innovative and ergonomic HMI concepts for electromobility
Interfacce cognitive innovative per operatori di velivoli non pilotati
robotic
Robotic new service design
INTERACTION
/ VIRTUAL
mezzi
di trasporto
INNOVATIVE AND ERGONOMIC HMI CONCEPTS
FOR ELECTROMOBILITY
Partner: CENTRO RICERCHE FIAT
in corso
XT
TE
N
CO
Placards
GEOGRAPHICAL
CULTURAL
FACTORS
tra c
OTHER ACTORS
no car parking
Pedestrians
Motorcycle
Bicycles
Display
INFRASTRUCTURES
AR
Guard Rails
Tunnels
HUMAN
Community
Infotainment
Sidewalks
P.O.I.
Cycling Lane
Humps
Governance
Cars
TRAFFIC
LAWS
freedom to move
CLIMATE
status symbol
EMOTIONAL
FACTORS
Signage
Street Lighting
Public Transport
stress
Personal info
NETWORK
CONNECTION
Directional O.
INFORMATION
C
cost of fuel
Safety
Viability
Addresses
Car Parks
Definire, e consolidare attraverso prototipi, concept
innovativi di interfacce uomo-macchina all'interno di
veicoli elettrici ed ibridi. La ricerca punta ad innovare
l'HMI attraverso lo studio delle nuove tecnologie, dei
linguaggi visivi e sonori, degli aspetti percettivi e
cognitivi per informare, educare, avvisare e
supportare guidatore e passeggeri in modo da
creare una user experience innovativa in un'ottica
sostenibile.
Rain
Ice
Snow
Fog
Mist
POLITICS
Tra c
Lights
Incentives &
Disincentives
Beacons
Signals
Wind
Sun
INTERFACCE COGNITIVE INNOVATIVE PER OPERATORI
DI VELIVOLI NON PILOTATI
Partner: ALENIA AERONAUTICA
2008 - 2010
La ricerca ha portato alla progettazione delle
interfacce che consentono ad un operatore/pilota di
governare un UAV (Unmanned Air Vehicle) all'interno
di una Ground Control Station (GCS). In particolare
sono stati sviluppati i linguaggi grafici e visuali e le
interazioni per quanto riguarda la parte di governo del
velivolo, il pianificatore di missione e la gestione dei
sensori a bordo.
INTERACTION / VIRTUAL
robotic
ROBOTIC NEW SERVICE DESIGN
Partner: TELECOM ITALIA
in corso
dimensione
device
dimensione
device
dimensione
robots
dimensione
robots
dimensione
umana
dimensione
umana
dimensione
umana
controllo dell’ambiente stand alone
contr
controllo dell’ambiente gestito
dall’uomo con oggetti che dialogano
device
L'attività di ricerca si occupa dapprima di esplorare
lo stato dell'arte e gli sviluppi futuribili nel campo
della robotica analizzandone gli aspetti tecnologici,
le interconnessioni tra uomo, robot, reti ed
applicazioni cloud, spazi e città intelligenti al fine di
costruire una mappa concettuale ed un sistema
metodologico di riferimento di supporto.
Il progetto si svilupperà seguendo la metodologia
appresa, che integrerà la cultura caratteristica del
design, per giungere a concept di servizi innovativi
che pongano l'uomo e le sue necessità in ambienti e
culture specifiche al centro del progetto (Human
Centered Design).
In particolare la ricerca dovrà concretizzarsi
attraverso l'utilizzo degli strumenti forniti
dall'interaction design (IxD) per realizzare interfacce
cognitive naturali ed avanzate che supportino l'uomo
in azioni determinate nella prima fase.
La ricerca terminerà con risultati testabili e valutabili
attraverso un'effettiva prototipazione da realizzarsi
in collaborazione con l'azienda Telecom Italia.
abitazioni
università
ospedali
Smart context
NETWORK
multimedia
network
luoghi di
servizio
commercial
salute
sicurezza
comunicazione
management
comfort
enterprises
design
INNOVAZIONE di PRODOTTO
design e territorio
artigianato e territorio
Analisi dell'evoluzione dell'offerta di design in Piemonte
Savoir Legno
Piemonte Torino Design
Materialmente
EDEN - Ecodesign Network transfrontaliero per l’ingegneria di prodotti
ecocompatibili
Artimont, Artigiani di Montagna
Distretto del legno della Valle Varaita
Design e artigianato lungo i percorsi delle valli olimpiche
Il Design per la valorizzazione dei beni culturali
materiali
prodotto industriale
MATto_materiali per il design
Barel & Polito Design prodotti in ferro battuto
SounBe® - valutazione sonora
Valutazione della Sostenibilità Percepita
packaging
POLIEDRO - Pollenzo Index environmental and
economics design
Easy Eating
Eye-Tracking per la oggettivazione della qualità
percepita
NO.NI
INNOVAZIONE
di PRODOTTO
prodotto
industriale
NUOVI PRODOTTI IN FERRO FORGIATO RELATIVI ALLA
ZONA NOTTE
Partner: BAREL (CN)
2013
design
Il progetto è finalizzato alla definizione di nuovi
prodotti in ferro battuto relativi alla zona notte,
oltre all’indagine di nuove tipologie d’arredo
coerenti con il mercato aziendale.
La sfida è quella di ricercare l’innovazione nella
tradizione: le risposte progettuali individueranno
per il ferro battuto potenzialità che non si
esauriscono nei progetti stessi (per un certo
numero dei quali sarebbe molto importante un
supporto di prototipazione), ma anzi si pongono
quali punti di partenza per riflessioni, ricerche e
ri-progettazioni più ampie e approfondite.
INNOVAZIONE
di PRODOTTO
artigianato
e territorio
SAVOIR LEGNO
2010 - 2012
MATERIALMENTE
2009-2012
design
La ricerca ha come oggetto la riqualificazione
del comparto lavorazione leggera del legno,
settore mobili da interni e lo studio di fattibilità
per la realizzazione di un Centro del Legno della
Comunità Montana Valle Varaita.
Obiettivo è quello di esplorare le tematiche:
- Linee guida per arredi montani per esterni.
- Sviluppo di processo con obiettivo sostenibile.
- Concertazione strategica con il coinvolgimento
di realtà artigiane ed enti locali (Comuni del
territorio).
ni del territorio).
Operazione di ricerca e didattica che ha come
oggetto la definizione di una collezione di
merchandising museale e attrezzature per
l’arricchimento del servizio offerto dalle
Residenze Reali, che ha coinvolto studiosi del
sistema, 150 studenti universitari di Design e 30
aziende Artigiane individuate da Confartigianato
Imprese Torino. L’operazione Materialmente
nasce con questa duplice vocazione, da un lato
la collaborazione tra Università e Impresa,
dall’altro concrete proposte per nuovi prodotti e
nuove possibilità non scontate di fruire,
promuovere e “gustare” le Residenze Reali
piemontesi attraverso i materiali e i modi della
tradizione.
Materialmente culmina con un’Esposizione dei
progetti sviluppati all’interno della
Ricerca/progetto Materialemente, finalizzata allo
sviluppo di prodotti di merchandising e di
servizio per il sistema delle Residenze Reali
piemontesi, realizzati da artigiani del nostro
territorio.
INNOVAZIONE
di PRODOTTO
artigianato
e territorio
design
ARTIMONT, ARTIGIANI DI MONTAGNA
Esplorazione di nuovi prodotti per l'artigianato
tipico e sostenibile, caratterizzati dall'integrazione
dei materiali legno (in particolare castagno),
pietra, ferro, nell’ottica di:
- ridisegnare manufatti e componenti in riferimento
alla cultura materiale locale
- valorizzare la naturalità dei materiali impiegati
con poche lavorazioni aggiunte
- favorire l'integrazione di diversi materiali
nell'ambito dello stesso manufatto
- ridurre i componenti e di conseguenza le
lavorazioni
- esplorare nuove tipologie sia dal punto di vista
funzionale che espressivo
- esplorare approcci sostenibili in termini di
lavorazioni a ridotto impatto ambientale.
Il risultato è testimoniato dalle Collezioni Artimont
2010 arredi per interni e Merchandising (in
collaborazione con Agrimont).
DISTRETTO DEL LEGNO VALLE VARAITA
Azioni immateriali per la strutturazione e lo
sviluppo della lavorazione del legno in Valle
Varaita (Cn), dove 65 aziende, tra artigiani e
piccola industria, sono attive nella filiera del legno
massello: abbattimento e commercio legname
(segherie), produzione di manufatti (arredi mobili e
fissi, cofani funebri, giocattoli), finitura e
decorazione, restauro, trasporto e montaggio
manufatti.
Ne deriva un catalogo di riferimenti allestito
nell'intento di rendere l'espressività del mobile
declinabile dagli stessi artigiani. L'impiego del
legno massello prevede accorgimenti tecnologici,
lavorazioni e trattamenti ecocompatibili.
PARTNER: GAL DI COMUNITÀ MONTANA VALLI DI LANZO, CERONDA,
CASTERNONE, CCIAA TORINO, ARTIMONT
2007 - 2010
Partner: COMUNITÀ ECONOMICA EUROPEA, REGIONE PIEMONTE,
COMUNITÀ MONTANA VALLE VARAITA
2010
INNOVAZIONE
di PRODOTTO
design
e territorio
PIEMONTE TORINO DESIGN
Partner: REGIONE PIEMONTE, CAMERA DI COMMERCIO DI TORINO,
CITTÀ DI TORINO, SOCIETÀ INGEGNERI E ARCHITETTI IN TORINO
dal 2000
ANALISI DELL'EVOLUZIONE DELL'OFFERTA DI
DESIGN IN PIEMONTE
Partner: CAMERA DI COMMERCIO DI TORINO
2012
design
Piemonte Torino Design è un Osservatorio
Permanente sul sistema design territoriale
(regione Piemonte). Le azioni dell'Osservatorio
possono essere così sintetizzate:
- aggiornamento fisico della mostra PIEMONTE
TORINO DESIGN attraverso la raccolta di nuovi
prodotti progettati e/o prodotti nell'ambito del
territorio regionale.
- aggiornamento virtuale della COLLEZIONE
PIEMONTE TORINO DESIGN attraverso la
cura del sito www.piemontetorinodesign.it.
- programmazione e attuazione dei contatti
internazionali
Lo Studio sul Sistema Design piemontese,
elaborato dal gruppo di ricerca in Design del
Politecnico di Torino, prende il via dalla
necessità di aggiornare i risultati dell’analisi
“L’economia Design Related in Piemonte”
elaborata nel 2007 da Camera di commercio di
Torino, con lo scopo di cogliere le evoluzioni del
settore e individuare alcune possibili azioni da
intraprendere per favorirne lo sviluppo.
INNOVAZIONE
di PRODOTTO
design
e territorio
design
EDEN - ECODESIGN NETWORK TRANSFRONTALIERO PER
L’INGEGNERIA DI PRODOTTI ECO-COMPATIBILI
Obiettivo generale del progetto di ricerca
Interreg-Alcotra (2007-2013) è quello di indurre
le PMI della regione a collaborare su tutta la
Partner: CARMA, CFP, PEP, PLASTIPOLIS, CCI NICE CÔTE D’AZUR, ÉCOLE CENTRALE zona transfrontaliera, favorendo lo scambio sia
DE LYON, DAD, DISAT, PROPLAST, UNIONCAMERE PIEMONTE, CAMERA DI
a livello di sviluppo di nuovi prodotti
COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI TORINO.
ecosostennibili, sia sull’aspetto commerciale.
Nello specifico il progetto EDEN si propone di
2012 - 2014
favorire lo sviluppo di nuovi processi e prodotti
eco-sostenibili e di design, incentivando le
imprese a produrre in modo sostenibile.
DESIGN E ARTIGIANATO LUNGO I PERCORSI
DELLE VALLI OLIMPICHE
Partner: CAMERA DI COMMERCIO
2006
Convenzione didattica interfrontaliera tra il
Corso di Disegno Industriale 3 del Corso di
Studi in Disegno Industriale del Politecnico di
Torino e la Camera di Commercio di Torino.
Arredo & Territorio è una ricerca/progetto per lo
sviluppo di attrezzature di arredo urbano e
montano, di produzione artigianale, lungo i
percorsi delle valli olimpiche di Torino 2006.
Obiettivo è stata la valorizzazione del territorio
in termini di aumento della fruizione,
valorizzazione della cultura artigianale locale,
godimento delle risorse ambientali. Tale
esperienza, ha dato vita a prodotti reali installati,
e tuttora presenti, in 28 comuni della provincia
torinese.
INNOVAZIONE
di PRODOTTO
design
e territorio
IL DESIGN PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI
2004 - 2006
design
D.CULT.: STRATEGIE, STRUMENTI E
METODOLOGIE DI PROGETTO. Ricerca MIUR
finalizzata all’individuazione dei possibili apporti
del design nell’ambito della valorizzazione dei
beni culturali e ambientali regionali. L’Unità di
Ricerca ha svolto le attività di:
1. Definizione di un Glossario Tematico
condiviso volto ad inquadrare e definire le
parole chiave specifiche della ricerca.
2. Analisi di Casi Studio nelle quali fosse
riconoscibile un contributo del design nei
processi di valorizzazione dei BB.CC.
3. Svolgimento di Ricerche di Supporto
extradisciplinari per supportare e integrare il
lavoro
INNOVAZIONE di PRODOTTO
materiali
design
MATto _ materiali per il design
MATto è un archivio di materiali che raccoglie
più di 600 campioni di materiali di nuova
generazione, in particolare per i campi
dell’architettura e del design. MATto è stata
sviluppata al Politecnico di Torino, anche con il
contributo di studenti, borsisti e tesisti del
Politecnico di Torino, al fine di informare gli
aspiranti designer sulle molteplici scelte possibili
tra materiali per il loro progetto. Ogni campione
è accompagnato da una scheda che riporta le
caratteristiche tecniche (fisiche, meccaniche)
del materiale, le sue applicazioni, i formati con
cui è disponibile sul mercato, i suoi costi.
Ma l’aspetto innovativo di MATto è quello di
sviluppare soluzioni meta-progettuali attraverso
l’identificazione di materiali, processi e
semilavorati utili per la specifica necessità, non
solo attraverso le prestazioni meccaniche o la
stima del costo, ma anche considerando le
proprietà di sensorialità e sostenibilità legate ai
materiali e al progetto. MATto è il cuore del
servizio di MATto_Materiali per il Design,
servizio di consulenza che il Politecnico di
Torino - Corso di Studi in Design e Camera di
commercio di Torino mettono a disposizione
gratuitamente delle aziende manifatturiere del
territorio per dare impulso e sostegno
all’innovazione delle piccole e medie imprese
manifatturiere, industriali o artigianali.
SOUNBE® - VALUTAZIONE SONORA
SounBe® è uno strumento per la valutazione
qualitativa dei suoni dei materiali che permette
di produrre risultati confrontabili anche se
utilizzato da diverse persone in diversi contesti.
Si pone come strumento per i designer che,
durante la progettazione di prodotti, vogliano
progettarne anche i suoni. Alla base del suo
funzionamento ci sono tre elementi inscindibili
che influenzano la natura di un suono: la
tipologia di materiale utilizzato, la forma del
materiale e la gestualità applicata.
Brevetto italiano depositato numero
TO2011A000089 (in data 18-04-2011).
Brevetto europeo depositato numero
12707918.4 (in data 02-09-2013)
Partner: CAMERA DI COMMERCIO DI TORINO
dal 2010
dal 2011
INNOVAZIONE di PRODOTTO
materiali
VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ PERCEPITA
dal 2011
EYE-TRACKING PER LA OGGETTIVAZIONE DELLA
QUALITÀ PERCEPITA
Partner: CRF CENTRO RICERCHE FIAT
dal 2011
design
Scopo della ricerca è indagare come gli utenti
finali percepiscano le prestazioni di sostenibilità
ambientale di diversi prodotti (ad esempio:
materiali, semilavorati, prodotti, ..). I prodotti,
materiali e semilavorati, precedentemente
analizzati secondo un sistema di valutazione,
basato sulle prestazioni, funzionali,
comunicative ed ambientali da soddisfare lungo
l'intero ciclo di vita, sono successivamente
esaminati dal punto di vista della percezione
cognitiva, utilizzando metodologie
prevalentemente di tipo analitico e lo strumento
eye tracking.
Scopo della ricerca è verificare se i risultati
ottenuti attraverso la metodologia di analisi
sensoriale dei materiali, che utilizza
strumentazioni specifiche quali ad esempio il
Sensotact, corrispondono o no a ciò che viene
percepito dall’utente “a prima vista”: una
validazione dei risultati delle analisi svolte e
delle scelte effettuate dal progettista, con
l'obiettivo di capire la capacità comunicativa
derivante dall’uso di un materiale piuttosto che
di un altro e la percezione della gradevolezza di
esso da parte dell’utente.
INNOVAZIONE di PRODOTTO
materiali
NO.NI
Partner: DAD, DISAT, UNIVERSITÀ DEL PIEMONTE ORIENTALE,
RITMONIO RUBINETTERIE (VC)
2012
design
Fattibilità tecnico-economica di metodi di
rivestimento superficiale innovativi per la
riduzione dell’impatto ambientale di manufatti,
con particolare riguardo al rilascio di metalli
pesanti, con attenzione alla produzione dei
rubinetteria. Conoscenza di possibili metodi
alternativi o complementari all’attuale processo
di cromatura, analisi del comportamento in
simulazioni di esercizio, valutazione qualitativa
dei risultati percettivi.
INNOVAZIONE di PRODOTTO
packaging
POLIEDRO - POLLENZO INDEX ENVIRONMENTAL
AND ECONOMICS DESIGN
2009 - 2012
EASY - EATING
Partner: COMIECO
2010
design
Obiettivo della ricerca multidisciplinare è quello di
sviluppare un indice, ovvero un sistema di
valutazione del prodotto agro-alimentare capace
di tenere nella medesima considerazione le
variabili ambientali, sociali, economiche e di
qualità che influenzano le prestazioni del prodotto
agroalimentare lungo il suo intero ciclo di vita.
In questa ricerca multisciplinare, l’unità di Ricerca
di Design è coinvolta con il fine di delineare i
criteri di valutazione del packaging che dovranno
andare ad integrarsi nel più ampio sistema di
valutazione del prodotto agroalimentare dell’indice
di Pollenzo.
Convenzione didattica tra il Corso di Studi in
Progetto Grafico e Virtuale e Comieco, per
l’analisi e sviluppo di sistemi di protezione,
contenimento, vendita, trasporto e consumo
(degustazione o pasto) di prodotti
eno-gastronomici, all’interno del Salone
Internazionale del Gusto, a partire da materiali
cartacei da riciclo.
Nello specifico è stato chiesto agli studenti di
riflettere sul concetto di pasto in condizioni
dinamiche, in un regime di temporaneità, secondo
esigenze strettamente connesse all’atto dello
spostarsi e alla mancanza di riferimenti fissi.
La ricerca di soluzioni funzionali ed innovative, in
riferimento all'ambito individuato, è stata svolta
nell’ottica di mettere a sistema caratteristiche di
ergonomia, sicurezza, protezione, leggerezza,
autonomia, sostenibilità ambientale.
Luigi Bistagnino, Claudio Germak, Silvia Barbero, Marco Bozzola, Cristian Campagnaro, Claudia De Giorgi,
Pier Paolo Peruccio, Paolo Tamborrini, Fabrizio Valpreda
assegnisti
Cristina Allione, Alessandro Balbo, Clara Ceppa, Doriana Dal Palù, Andrea Di Salvo, Eleonora Fiore, Veronica
Saula Gallio, Luca Giuliano, Beatrice Lerma, Gian Paolo Marino, Lorena Mingrone
dottorandi
Ludovico Allasio, Miriam Bicocca, Katia Andrea Carvalhaes Pego, Andrea Gaiardo, Rosangela Miriam Lemos
Oliveira Mendonca, Patricia Santos Delgado, Dario Toso, Erika Vicaretti