Cos`é DESIGN per noi - Politecnico di Torino
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Cos`é DESIGN per noi - Politecnico di Torino
cos’è DESIGN per noi design sistem ico APPROCCIO SISTEMICO energia COMPONENTI comunicazione Reti energetiche intelligenti Imballaggio sistemico Smart Grid mezzi di trasporto Elettrodomestici per componenti Osservatorio Eco Pack Innovative and ergonomic HMI concepts for electromobility Elettrodomestici e Territorio Piemonte Sostenibile acqua INTERACTION / VIRTUAL elettrodomestici Interfacce cognitive innovative per operatori di velivoli non pilotati Innovazione & Design (Prodotto Uomo) Approccio Sistemico applicato all'utilizzo dell'Acqua robotic Bici&Carta Robotic new service design tecnologia cibo artigianato Nuovo modello di consumo As campa via niente Ortofruit Artigianato e territorio Agroindustria territorio Fondi di caffè Giaveno Punto di Vendita Multilayer / Poliaccoppiati produzione NN Euroball Estrada Real Traforo Frejus SGTM 06 - 12 Mondiali pattinaggio 2010 materia rinnovabile Ostensione della Sindone Materiali sistemici Zona Tortona Disciplinare Palm Mirabilandia Keorex Eventi piccoli centri Namatech INNOVAZIONE di PRODOTTO Guanti da lavoro Alta val Sangone eventi design Sistema - casa Fagiolo. Progetto Enfasi web 2.0 Software Sistemico design e territorio Savoir Legno Analisi dell'evoluzione dell'offerta di design in Piemonte Artimont, Artigiani di Montagna EDEN - Ecodesign Network transfrontaliero per l’ingegneria di prodotti ecocompatibili Design e artigianato lungo i percorsi delle valli olimpiche Il Design per la valorizzazione dei beni culturali Eventi Musicali DESIGN SOCIALE senza fissa dimora Abitare il Dormitorio Designing with HO.PE artigianato e territorio Piemonte Torino Design prodotto industriale Nuovi prodotti in ferro forgiato packaging POLIEDRO - Pollenzo Index environmental and economics design Easy Eating Materialmente Distretto del legno della Valle Varaita materiali MATto_materiali per il design SounBe® - valutazione sonora Valutazione della Sostenibilità Percepita Eye-Tracking per la oggettivazione della qualità percepita NO.NI design sistemico APPROCCIO SISTEMICO Un nuovo modo di progettare e di concepire i processi produttivi per ottenere prodotti ambientalmente sostenibili. L’output di un sistema diventa input di un altro. Si progetta il flusso di energia che scorre da un sistema all’altro in modo da concretizzare e generare un nuovo modello economico e una società di individui fortemente relazionati tra loro e connessi al territorio. territorio acqua eventi Giaveno Val Sangone SGTM 06 - 12 Estrada Real Ostensione Sindone Traforo Frejus Zona Tortona Approccio Sistemico applicato all'utilizzo dell'Acqua Mondiali pattinaggio 2010 Mirabilandia Eventi piccoli centri Eventi musicali cibo Nuovo modello di consumo Fagiolo. Progetto Enfasi Ortofruit Agrindustria Fondi di caffè Punti di Vendita web 2.0 energia Software Sistemico Reti energetiche intelligenti Smart grid comunicazione artigianato As campa via niente Artigianato e territorio Imballaggio sistemico Osservatorio Eco Pack Piemonte Sostenibile Innovazione & Design (Prodotto Uomo) Bici&Carta materia rinnovabile Materiali sistemici Disciplinare Palm tecnologia produzione Keorex Sistema - casa Guanti da Lavoro Namatech Multilayer / Poliaccoppiati NN Euroball APPROCCIO SISTEMICO territorio GIAVENO 2013 VAL SANGONE in corso design sistemico L’Approccio Sistemico è stato applicato anche a un ambito molto ampio, la comunità di Giaveno. Le macroaree evidenziate sono Agricoltura e bosco, Energia, Gestione Idrica, Attività commerciali e produttive, Allevamenti, Gestione dei rifiuti, Educazione e Popolazione. Dopo lo studio approfondito del territorio, i corsi d’acqua, l’uso del suolo, le foreste, il territorio urbanizzato e la definizione di nuovi distretti, le attività produttive e agricole e i relativi consumi di acqua e energia, è stato definito lo scema di “Output-Input”, rappresentato da una schematizzazione circolare. Secondo questo studio attraverso la valorizzazione delle risorse, il comune di Giaveno potrebbe produrre in maniera distribuita e sostenibile il 100% dell’energia di cui ha bisogno, un vantaggio ambientale ma anche sociale. Le potenzialità energetiche, unite a quelle idriche e agroalimentari, hanno permesso di fornire una visione (anche se ancora parziale) di quello che la comunità potrebbe generare, attraverso un approccio sistemico al territorio. La ricerca vuole dimostrare come, partendo da un'analisi accurata del territorio esso può in realtà sostentare l'intera popolazione insediata in esso. Si viene quindi a creare una rete di relazioni tra le varie attività produttive che, seguendo i principi del design sistemico, oltre a modificare i processi al loro interno e consolidando le loro relazioni esistenti, iniziano a creare nuove attività locali che si autogenerano e autofinanziano. Tale cambiamento è possibile e realizzabile solo grazie ad un cambiamento radicale di mentalità in quanto i rapporti non saranno più di competizione, ma diventeranno solamente di cooperazione. Nasce quindi una forte microeconomia locale con profitti positivi di cui a beneficiarne sarà la qualità dei prodotti che a sua volta ricade sulla qualità di vita dei cittadini e sulla qualità del territorio stesso. Esso non sarà più solo sfruttato secondo i dettami attuali di produzione intensiva, ma tutelato e considerato come un organismo vivente. APPROCCIO SISTEMICO territorio ESTRADA REAL Partner: UEMG-Universidade do Estato de Minas Gerais 2009-2012 TRAFORO DEL FREJUS Partner: SITAF design sistemico Il focus di questa ricerca è l’analisi della situazione attuale della Strada Real, un territorio composto da regioni turistiche attraversate da quattro percorsi. Attaverso la mappatura sviluppato seguendo la metodologia sistemica sono state osservate le caratteristiche specifiche delle comunità e delle tradizioni e le loro relazioni con il contesto territoriale focalizzate sui processi con l’obiettivo di comprendere le potenzialità di innovazione. Il progetto elaborato è scaturito dalla volontà di risolvere i problemi legati al territorio in modo sistemico, integrato e complesso. Il punto cruciale del progetto consiste nel valorizzare le qualità dello smarino che è l'attuale scarto nella costruzione del tunnel di sicurezza autostradale. Questa soluzione progettuale porta con sé una serie notevole di benefici: l’utilizzo del materiale al massimo delle sue qualità, il supporto a un terreno impoverito, la riduzione dell‘uso di fitofarmaci e il conseguente miglioramento della ritenzione idrica del terreno (con riduzione dei rischi alluvionali). La risoluzione di due grandi problemi, come la collocazione dello smarino e l‘impoverimento del terreno nel novarese/vercellese, genera inoltre la valorizzazione dell‘intera biomassa del riso. APPROCCIO SISTEMICO acqua APPROCCIO SISTEMICO APPLICATO ALL'UTILIZZO DELL'ACQUA Dottorato di Ricerca con l’obiettivo di analizzare mediante l'approccio del Design Sistemico le qualità dell'acqua vista come sistema complesso in grado di autorigenerarsi. Partner: SMAT 2012-2014 SYSTEMIC DESIGN HYPOTESIS CASE STUDY - Carcere “Lo Russo Cotugno” URINE TREATMENT GROWING WC ORGANIC FERTILIZER RAIN WATER SAPONIFICATION TREATMENT WITH ALGAE HOUSE CLEANING 72 m /day FISH FARM 3 SINK RINSE 24 m /day 3 pH<6,5 DRINKABLE GROUND WATER pH<6,5 41 m /day SURFACE WATER COOKING BIOLOGICAL TREATMENT WATER 1.990 m /day 6,5<pH<8 500 m /day 2.065 m3/day FOOD CLEANING UV TREATMENT - 25% 3 24 m /day 3 3 pH<6,5 3 6,5<pH<8 3 SHOWER 144 m /day 3 6,5<pH<8 CLOTHES CLEANING 24 m /day 3 SURFACES CLEANING 288 m /day BIOLOGICAL FILTER design sistemico pH<6,5 WC (ROOMS) 72 m /day 3 BODY CARE 144 m /day 3 6,5<pH<8 PHYTODEPURATION 199 m /day 3 pH<6,5 In collaborazione con SMAT, Società Metropolitana Acque Torino, sono analizzati gli attuali sistemi di potabilizzazione, uso e depurazione delle acque evidenziandono punti di forza e di debolezza. L'utilizzo dell'acqua, come risorsa vitale, viene quindi ridisegnato in ottica sistemica partendo dalle sue qualità valutando sistemi innovativi per il suo trattamento. HYDROPONIC GROWING APPROCCIO SISTEMICO cibo NUOVO MODELLO DI CONSUMO 2008-2010 FAGIOLO. PROGETTO ENFASI 2012 design sistemico Come ad ogni altro settore economico, anche all’agricoltura si sono applicate le rigide leggi di domanda e offerta. Il cibo si è trasformato in un prodotto industriale, diventando da un lato sempre più accessibile ed abbondante, ma dall’altra sempre più standard ed omologato. L’intensificazione delle produzioni ha reso necessario l’utilizzo di pesticidi ed antibiotici per poter rispondere agli standard quantitativi ed estetici richiesti dal mercato. Parallelamente all’attuale modello di consumo, si sono sviluppate numerose realtà alternative, che rivendicano fortemente la propria autonomia ed indipendenza dal modello centralizzato. Numerosi sono i casi studio che propongono una nuova economia che ragiona su piccola scala e mette al centro del progetto la sostenibilità e la consapevolezza. Partendo da queste realtà transitorie, l’obiettivo della ricerca è di fortificare i concetti di identità territoriale attraverso la riprogettazione delle relazioni tra le differenti attività economiche presenti su un territorio, valorizzando e fortificando la rete di conoscenze e saper fare locali con le risorse e le peculiarità del luogo. Il progetto ha definito la fattibilità tecnicoeconomica ed ora si avvia alla fase di sperimentazione industriale vera e propria, incentrata sulla produzione e trasformazione del Fagiolo Cuneo per un incremento dello sviluppo economico del territorio locale senza danneggiare e depauperarlo dalle risorse ambientali. Il progetto che porta al raggiungimento di tale obiettivo prevede la realizzazione di una rete di piccole e medie imprese che cooperano tra loro operando in apertura totale verso l’esterno. In questo modo vengono generati nuovi posti di lavoro sul territorio locale e si contribuisce alla valorizzazione di un prodotto IGP, garantito a sua volta da una filiera certificata sin dalla fase produttiva, come il Fagiolo Cuneo. Per favorire una maggiore diffusione del Fagiolo Cuneo IGP, un prodotto tipico del territorio con pregiate caratteristiche organolettiche e nutrizionali, è necessario processarlo in modo da garantire una lunga conservazione e una rapida preparazione da parte del fruitore finale. Gli aspetti ambientali sono stati analizzati e progettati secondo la metodologia del Design Sistemico. APPROCCIO SISTEMICO cibo design sistemico ORTOFRUIT Oggi frutta e verdura vengono considerate come merce alla stregua di qualunque altro prodotto industriale. Da qui l’utilizzo di fertilizzanti di sintesi, pesticidi e stress dei terreni. Per il progetto in collaborazione con Ortofruit sono state studiate sia l’attività produttiva, sia le relazioni che si attivano e le ricadute ambientali e sociali. I risultati ottenuti sono enormi. Dai vantaggi sul conto economico e la creazione di nuovi posti all’incremento di qualità dei prodotti, dalla riduzione del 30% sul costo dei prodotti per i soggetti/consumatori all’aumento del 40% della retribuzione ai produttori. Ma anche la riduzione dei costi sociali relativi allo smaltimento dei rifiuti (utilizzo degli output come input in altri sistemi produttivi), la creazione di nuovi posti di lavoro (+25), il miglioramento della salute e una forte riduzione del traffico e dell‘inquinamento (logistica locale). AGRINDUSTRIA Il progetto genera un nuovo scenario produttivo e territoriale garantendo l‘autonomia energetica attraverso soluzioni progettate ad hoc che promuovono uno sviluppo strettamente connesso al contesto in cui sono inserite. La ricerca si focalizza su un contesto produttivo, distributivo e di consumo circoscritto e definito nella provincia di Cuneo, che ha coinvolto attori altrettanto localizzati ed attivi sul territorio. La problematica specifica sulla quale si sono interrogati è stata la riduzione delle emissioni dei processi produttivi di Agrindustria attraverso la trasformazione del sistema industriale da lineare, che conduce sempre a ottenere degli scarti inutilizzati oltre ai prodotti, ad aperto, in cui gli output dell‘azienda diventano risorsa per sé e per altre realtà locali. Il sistema è stato riprogettato partendo dall'ambito aziendale specifico ponendo il complesso degli input e degli output prodotti in rapporto positivo con il contesto territoriale. L‘azienda raggiunge l‘autonomia energetica, sia elettrica che termica, attraverso l‘utilizzo di risorse rinnovabili reperite direttamente al suo interno e in un bacino territoriale ristretto di massimo 40 km. Partner: Ortofruit Italia Partner: Agrindustria, Parco Scientifico e Tecnologico per l‘agroindustria 2005 APPROCCIO SISTEMICO cibo FONDI DI CAFFÈ Partner: Lavazza 2008 PUNTO VENDITA Partner: GRUPPO CEAN design sistemico Disegno Industriale ha condotto una sperimentazione, in collaborazione con Lavazza, focalizzata sulla valorizzazione dei fondi di caffè dopo la produzione della bevanda. Il progetto fa sì che l’output della produzione della bevanda caffè diventi l’input di diverse altre produzioni: estrazione dei lipidi con uno dei processi comunemente usati per l’estrazione della caffeina dai chicchi, al fine di ottenere il decaffeinato (pressione supercritica a CO2), si possono ricavare lipidi e cere destinati alla filiera farmaceutica coltivazione di funghi commestibili dal processo di estrazione si ottiene anche una pasta compatta che viene poi impiegata nella formazione di un substrato utilizzato per la coltivazione di funghi (Pleurotus), con ottime proprietà nutritive e farmaceutiche fertilizzazione naturale in agricoltura dopo la coltivazione dei funghi, lo stesso substrato viene utilizzato per la produzione di vermicompost. I risultati della sperimentazione sono stati presentati al Salone del Gusto 2008 per sensibilizzare il vasto pubblico verso tale tematica e cercare di attivare un azioni bottom-up. il Punto di Vendita (PdV) può diventare luogo di formazione e consolidamento di una responsabilità e sensibilità sociale ai temi dell‘ambiente per tutta la società. Un centro di diffusione di cultura ecologica e di nuovi comportamenti. Il lavoro principale è stato la gestione di output e input che ha costituito la vera forza generatrice del progetto. Il PdV, anello di connessione tra la Società e le Aziende, si colloca al centro di una rete di relazioni che, attualmente, vengono considerate solo economiche; in realtà sono invece di natura principalmente sociale. Mediante l’Approccio Sistemico, gli output vengono riutilizzati in parte all‘interno del PdV e in parte come input per la Società. Le merci in scadenza potranno essere donate alle mense sociali e diminuire così da evitare un enorme spreco. Gli scarti relativi alla logistica potranno essere raccolti in un Centro di Raccolta Differenziata (CRD) in modo da generare nuovi prodotti per la comunità. APPROCCIO SISTEMICO eventi SALONE DEL GUSTO, TERRA MADRE Partner: SLOW FOOD 2006-2012 2012 2006 50.964 172.400 mq visitatori 188,10 t/rifiuti 16,20 % racc. diff. 1,09 kg rifiuti/vis. 3,70 kg rifiuti/mq 0,47 kg CO2/vis. MONDIALI PATTINAGGIO 80.000 220.000 mq visitatori 164,00 t/rifiuti 59,10 % racc. diff. 0,74 kg rifiuti/vis. 2,05 kg rifiuti/mq 0,15 kg CO2/vis. Partner: Comitato ISU (International Skating Union) 2010 design sistemico Progetto pluriennale (2006-2012) che considera energia e tutti i flussi in entrata ed uscita nel sistema fieristico: allestimenti, produzione di rifiuti, imballaggi, materiali per la fruizione diretta del cibo, logistica per il trasporto merci e controllo e riduzione emissioni di CO2. La manifestazione negli anni e’ cresciuta attraendo un numero sempre maggiore di visitatori. Dal 2006 al 2012 i visitatori sono aumentati del 28%, gli espositori sono passati da 525 a 1.000. Nonostante questo, è stato ridotto l’impatto ambientale dell’evento del 65%. Sono diminuiti i rifiuti prodotti del 13% (con una purezza del rifiuto differenziato del 92%) e le emissioni sono passate da 0,47 a 0,15 kg di co2 per visitatore. Sono stati indagati molti altri ambiti: la progettazione sistemica degli allestimenti, il ciclo certificato di valorizzazione degli output (sono state create 11 t di compost a partire da 25,35 t di rifiuto organico), l’ottimizzazione della comunicazione, l’erogazione di acqua sfusa (17.000 litri in 5 giorni) e l’ottimizzazione della logistica di arrivo delle persone e delle merci. In occasione della centesima edizione dei Campionati Mondiali di Pattinaggio di Figura (World Figure Skating Championship), svoltasi a Torino dal 22 al 28 marzo 2010, abbiamo sviluppato il monitoraggio complessivo dell‘evento. Comunicazione, allestimento, logistica di persone e merci, risorse ed energia, ristorazione, output e rifiuti, relazioni territoriali, contrattualistica, soggetti coinvolti: questi sono stati i principali temi dell‘analisi a cui è stato sottoposto l‘evento nelle sue diverse fasi di preparazione, di svolgimento e di dismissione, con scrupolosa attenzione su tutte le possibili ricadute economiche, sociali e ambientali emerse. L‘osservazione ha condotto all‘individuazione di vincoli, criticità, opportunità e a poter definire l‘entità e il peso ambientale dei flussi in entrata e in uscita di materia o di energia. L‘attività di ricerca si è avvalsa di questi dati per prefigurare soluzioni migliorative, strumenti di monitoraggio permanente, migliori configurazioni di sistema per la definizione finale di un disciplinare da applicare nella progettazione e gestione di eventi futuri. APPROCCIO SISTEMICO eventi OSTENSIONE SINDONE 2010 ZONA TORTONA 2010 design sistemico L'evento dell'ostensione è un‘esperienza di condivisione e comunione tale che può permettere anche la comprensione e l‘assimilazione di contenuti ambientali. Mobilità, logistica di beni e persone, ma anche energia, ristorazione, turismo e cultura nonché manifestazioni collaterali sono stati i temi sensibili dell‘evento Ostensione della Sindone 2010. Per ognuno di questi temi si è cominciato ad avviare un approccio sistemico tale da permettere ai vari output generati di diventare input per altri sistemi, così da ridimensionare l‘impatto ambientale complessivo. Per la prima volta un evento religioso di così grande importanza è stato realizzato a ridotte emissioni: una forte presa di posizione culturale ed etica. L‘impatto complessivo è stato calcolato al termine dell‘evento, sulla base delle attività realizzate e delle presenze effettivamente registrate, così da disporre di tutte le informazioni di carattere ambientale necessarie a valutare l‘impatto espresso in termini di emissioni di CO2. Il gruppo di ricerca sul Design Sistemico ha avviato una ricerca sul Fuori Salone del Mobile di Zona Tortona a Milano. Durante i giorni della kermesse milanese il team ha avviato il processo di analisi e raccolta dati dell‘iniziativa al fine di definirne le caratteristiche, le problematiche e le conseguenze in termini di qualità- quantità e di positività-negatività. L‘obiettivo è stato quello di predisporre il progetto per un nuovo modello di exhibit urbano a partire dalla definizione delle linee guida per poi scendere nel dettaglio della fase di sviluppo sperimentale. Si è partiti quindi da una situazione particolare per iniziare ad indagare e riprogettare la città secondo la visione sistemica e con i seguenti parametri: infrastruttura architettonica e impiantistica, i modi e mondi del consumo e dell'acquisto, la mobilità, la massimizzazione del valore produttivo implicito nella materia ad ogni livello del ciclo di vita, lo sviluppo di comportamenti etici, come la responsabilizzazione e lo sviluppo di processi di inclusione sociale, partecipazione attiva e consapevole. APPROCCIO SISTEMICO eventi EVENTI MUSCALI Partner: Torino Convention Bureau 2009-2012 EVENTI PICCOLI CENTRI in corso design sistemico Attualmente nel conteggio delle ricadute ambientali e, di conseguenza, dell‘impatto degli eventi musicali, vengono considerate solo le attività connesse all‘allestimento del palco, a quelle degli artisti e dello staff tecnico. Queste attività producono però solo il 10% di CO2. Viene tralasciato invece tutto quanto concerne il pubblico che partecipa e che risulta produrre ben il 90% di CO2. È stato condotto quindi uno studio approfondendo gli eventi nel loro complesso considerando sia la parte riferita all‘allestimento sia quella riguardante il pubblico. In avvenimenti come concerti, convegni o manifestazioni che si organizzano, tutte le parti che li compongono devono essere armonizzate ed ottimizzate le une con le altre; correggendone una si avrà una ripercussione su tutte le altre ed ogni elemento o azione evolverà coerentemente assieme alle altre. Questo processo di sinergia positiva deve essere gestito in sintonia da tutti gli attori in modo da poter avere, all'interno di un ecosistema, un risultato positivo sempre migliorato e migliorabile. L’obiettivo della ricerca è quello di analizzare eventi esistenti e, fornire in seguito, mediante l’applicazione del design sistemico, un metodo per la progettazione di un evento coinvolgendo tutti i soggetti partecipanti, dalla comunità circostante alle tematiche ambientali. Non si considera solo l’organizzazione del “prodotto evento”, ma vengono valutati gli aspetti legati alla sua fruizione, gestione e fine vita. Applicando il design sistemico è possibile progettare eventi a minore impatto ambientale, riducendo le emissioni nocive dannose per l’uomo e per l’ambiente. Il caso studio a cui è stata applicatat questa metodologia è il territorio di Giaveno. APPROCCIO SISTEMICO eventi MIRABILANDIA. PROGETTO M.IS GREEN Partner: MIRABILANDIA 2013 design sistemico La ricerca prevede l’applicazione dei principi del DESIGN SISTEMICO al complesso delle filiere che supportano i processi di funzionamento del parco MIRABILANDIA e i processi di erogazione al pubblico delle attrazioni e delle offerte di intrattenimento.L’obiettivo è di attivare un processo di ottimizzazione delle performance ambientali del parco, gestendo e monitorando i flussi di materia e di energia in entrata ed uscita, individuando gli approvvigionamenti e gli accorgimenti gestionali più opportuni in ottica di razionalizzazione dei consumi e delle emissioni. Il mix di innovazioni comportamentali, di processo e di sistema, che l‘approccio sistemico individuerà come strategiche al raggiungimento degli obiettivi di migliore performance ambientale, consentirà di mettere in atto un dualismo virtuoso e reciproco: l’altissima attenzione alla qualità percettiva ed emotiva del processo fruitivo, di cui i clienti di Mirabilandia beneficiano quotidianamente, si specchierà in una equivalente attenzione alle ricadute ambientali del sistema parco rispetto al contesto territoriale, economico ed ambientale. APPROCCIO SISTEMICO materia rinnovabile MATERIALI SISTEMICI E IAL SE R ITORISORMATERIA R ER E RINNOVABILE Z INSIEME DI QUALITÀ COMPLESSIVE VALORIZZAZIONE COMPLESSIVA TRASFORMAZIONE SI CO STE NO MA SC T EN 2011 MATERIA RINNOVABILE OUTPUT/INPUT PRODOTTO SISTEMA NATURALE COLLETTIVITÀ VALORIZZAZIONE COMPLESSIVA VALORIZZAZIONE COMPLESSIVA TRASFORMAZIONE TRASFORMAZIONE MATERIA RINNOVABILE MATERIA RINNOVABILE OUTPUT/INPUT PRODOTTO OUTPUT/INPUT SISTEMA NATURALE VALORIZZAZIONE COMPLESSIVA tendenza emissioni zero VALORIZZAZIONE COMPLESSIVA TRASFORMAZIONE TRASFORMAZIONE DISCIPLINARE SISTEMICO PRODOTTO design sistemico Parlare di rinnovabilità della materia significa considerarne il ciclo di vita come un flusso continuo (come avviene per l’acqua) e gli stati nei quali la materia viene organizzata come fasi transitorie di trasformazione; essi non devono pregiudicare la continuità del flusso, che resta disponibile e “rinnovabile”. L’approccio della “materia rinnovabile” parte dalle proprietà intrinseche della risorsa per considerarne la massima valorizzazione possibile in condizioni di sostenibilità, cioè senza comprometterne nei vari passaggi qualità e quantità in modo da consentirne un flusso positivo, dei propri output (mettendo sullo stesso piano prodotti e scarti) da un sistema ad un altro. Cambia quindi il punto di osservazione dal quale si valutano e si regolano le filiere produttive: il “progetto” che sta a monte della produzione deve partire dal territorio e dalle sue risorse, considerandoli appunto come “patrimonio” da valorizzare. COLLETTIVITÀ VALORIZZAZIONE COMPLESSIVA TRASFORMAZIONE Partner: Palm, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo 2008 Il Disciplinare Sistemico, redatto con l‘Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e la ditta Palm, costruttrice di pallet in legno, è un atto normativo che stabilisce delle indicazioni e/o prassi operative cui il produttore del prodotto certificato deve attenersi e rappresenta l'essenza stessa della certificazione poiché definisce le qualità garantite al consumatore che acquista il prodotto. In questo senso, è uno strumento di comunicazione dei valori connessi a un prodotto e un indicatore di sviluppo sostenibile, sociale ed etico di una realtà aziendale. Basandosi su uno spettro di criteri differenti, combina aspetti di funzionalità, valutazione sensoriale, ricadute sociali, culturali ed etiche, parametri di sostenibilità ambientale legati alle fasi di generazione delle materie prime, produzione, stoccaggio, distribuzione, commercializzazione, consumo e smaltimento del prodotto, con la domanda di mercato. Tutela i pallet di qualità e la sua rigidità e capillarità è direttamente proporzionale alla classe di qualità del pallet generato: più il disciplinare è ferreo più garanzie abbiamo che un APPROCCIO SISTEMICO materia rinnovabile Progetto di Ricerca avviato con Mr.PET per filature Miroglio sull'analisi della filiera di raccolta differenziata di qualità effettuata da Mr.PET per ottenere una scaglia di R-PET di qualità maggiore rispetto a quella ottenuta con i normali impianti di selezione. Si ottiene quindi, post consumo, un materiale di pregio, il Keorex, che è direttamente utilizzabile per la realizzazione di prodotti in diversi settori merceologici. Sono state analizzate le potenzialità della raccolta differenziata di qualità e le sue ricadute positive sul territorio. KEOREX Partner: Mr. PET, Filature Miroglio 2010 NAMATECH Partner: DIGEP, FERRERO 2011 MANGIME SIERO CONDENSATO IN POLVERE idrolisi del lattosio dolcificanti LATTOSIO lattosio purificato lactilolo lattuosio lattosilurea SIERO DEL LATTE BIOGAS digestori anaerobici (batteri metanigeni) ULTRA FILTRAZIONE RETENTATO * Il progetto di Ricerca si inserisce nel progetto NAMATECH (WP5 Pillar 1) e ha riguardato la valutazione, secondo l’applicazione della metodologia del Design Sistemico, della possibile valorizzazione del siero di latte prodotto sul territorio piemontese mediante la produzione del biopolimero poliidrossialcanoato (PHA) da fermentazione batterica sperimentata dal Dipartimento di Scienza dei Materiali e Ingegneria Chimica all’interno dello stesso progetto NAMATECH. L’obiettivo principale è stato dunque quello di individuare possibili scelte per la valorizzazione di un output, il siero di latte, che al momento attuale costituisce per la maggior parte delle realtà uno scarto di produzione della filiera lattiero casearia e quindi un costo per i caseifici. La collaborazione interdisciplinare fra i vari dipartimenti ha permesso di valutare la problematica da molteplici punti di vista. 0,5 litri PERMEATO* 1 litri Acqua 76% Ceneri 2,26% Cloruri 0,73% Proteine 11,65% a-lattoglobuline 2,15% b-lattoblobuline 8,76% Lattosio 15,33% Lattosio 20,47% b-Galattasidasi FERMENTAZIONE GLICEROLO WPC ( whey protein concentrate) rapporto proteine-solidi tot 35%-85% formulazioni alimentari insaccati bevande proteiche film edibile (Whey layer) SCP (Single Cell Protein) ETANOLO PHA design sistemico APPROCCIO SISTEMICO energia RETI ENERGETICHE 2008-2010 SMART GRID 2012 design sistemico La ricerca prevede una combinazione di teoria (Design Sistemico) e pratica (casi studio) che si risolve in un’analisi trasversale. Entrambe le componenti sono state analizzate secondo key-questions: cosa, perché, quando, dove e come. L’action research prevede sia momenti di riflessione e osservazione che di azione e progettazione. Il metodo sistemico è stato analizzato nelle sue derivazioni storiche e utilizzato nei suoi principi fondamentali. I casi studio sono stati scelti per il loro approccio, le dimensioni e le esperienze. La selezione ricade La produzione di energia da fonti locali genera economie reali distribuite sui territori. sui sistemi complessi composti da reti d’imprese più o meno ampie e sul rispetto, consapevole o meno, dei principi di progettazione sistemica. La valutazione di macro- e micro-sistemi permette di capire gli effetti rispettivamente regionali e locali. In questo modo, i limiti di utilizzo delle risorse locali per la produzione di energia verde diventano evidenti. La risoluzione alla crisi che il sistema energetico sta affrontando è individuata all’unanimità nelle smart grid, secondo un’idea di reti energetiche locali promossa da tutti gli organismi istituzionali e di ricerca. L’efficacia funzionale e la massimizzazione dei profitti ha allontanato l’energia da quello che dovrebbe essere il centro del sistema, l’uomo e l’ambiente di cui fa parte. Riportare il focus sull’uomo è quindi l’unica strada perseguibile per un futuro sostenibile. APPROCCIO SISTEMICO artigianato AS CAMPA VIA NIENTE Partner: CONFARTIGIANATO IMPRESE TORINO, CAMERA DI COMMERCIO DI TORINO 2011-2013 ARTIGIANATO E TERRITORIO in corso design sistemico Studio analitico dei flussi di materia e di energia dei processi produttivi artigianali e delle relazioni attive sul territorio al fine di individuarne le eventuali criticità ambientali a livello di approvvigionamento materie prime, imballaggi, produzione e logistica dei materiali. Il modello economico e produttivo proposto agli artigiani è di tipo sistemico ed alternativo a quello attuale di tipo lineare, in cui tutte le scelte che vengono fatte, anche se obbediscono a criteri di efficienza, di riciclo e di risparmio delle risorse, sono riferite al prodotto ed alla sua qualità percepita e commercializzata, ma non inserite nel contesto ambientale e territoriale in cui avvengono. L’unica localizzazione vera è quella a fine vita, ovvero la discarica, che però poi nessuno accetta nelle proprie vicinanze. Il modello sistemico invece, non privilegia il prodotto ma considera il processo di produzione nel suo insieme, in modo che gli output di un sistema produttivo diventano gli input di un altro, in una logica di collaborazione virtuosa innescando cioè nuove relazioni sul territorio tra le realtà produttive locali. Attualmente la figura dell’artigiano è oggetto di numerosi dibatti e discussioni. In un periodo di crisi e di messa in discussione dell’attuale modello economico centralizzato e globalizzato, tornare a guardare alle risorse interne e al saper fare delle persone diventa quasi una necessità. Come ogni momento di difficoltà, esso offre però anche uno spunto per attuare un cambiamento: un’occasione per ricostruire l’equilibrio tra le attività economiche e gli effetti che esse generano. Guardare all’artigianato come punto di partenza per ridefinire il tessuto economico e sociale attualmente disgregato, non vuol dire rimpiangere o auspicare un ritorno al passato. L’intento della ricerca è quello di indagare quale sia il rapporto che le attività artigianali instaurano con il territorio di appartenenza e con i luoghi reali o virtuali a cui sono connesse, cercando di delineare le dimensioni sociali, ambientali ed economiche che ne nascono. APPROCCIO SISTEMICO tecnologia Come dovrebbero evolvere le relazioni tra l’edificio e i suoi impianti tecnici, in modo da affrontare le sfide legate alla sostenibilità?Come si potrebbe ottenere una riduzione dello sfruttamento delle risorse e allo stesso tempo ridurre i consumi dell’edificio? Come sarebbe possibile modificare il gruppo di lavoro e l’attività all’interno di un’impresa edile e impiantistica, in modo da poter affrontare le tematiche ambientali e l’attuale crisi economica? Per rispondere a queste domande, la tesi mette in connessione le conoscenze proprie dell’architettura (in particolare riguardo all’involucro dell’edificio) con quelle proprie dell’ingegneria in modo da portare alla luce caratteristiche comuni attraverso l’uso di un linguaggio di comunicazione essenziale e diretto, orientato a tutti gli attori coinvolti nel processo. SISTEMA-CASA Partner: GOZZO IMPIANTI 2011-2013 phytodepuration septic tank termite ventil. captation duct brise soleil BUILDING double skin y undar r bo nea green house & winter garden ski n urine tank green roof faeces tank water vortex separator double roof separation wc: DRY VACUUM lantern skylight solar panel ro ofi ng grey water tank design sistemico rain water tank PV panel floors exposition evaporative cooling plant as living filter c e n tr a l c o radiant plants free-cooling heat exchange solar chimney re venturi ventilator stack ventilation POLIACCOPPIATI E MATERIALI MULTISTRATO 2005 FLUID ROTATION TECHNOLOGIES OLOID: THE OLOID AS SURFACE AND DEPTH AGITATOR M ok! Motor The couple of oloids generate the fluid rotation. The delamination happens without mechanical contact. The fluid rotation creates the accelerations witch generate delamination forces Oloid A w at an F=m·a W= 80 to 850 W rpm= 50 to 125 rpm Rotation capacity= 62 to 1.400 m3 M ok! Low consume Good rotation capacity Medium angular speed Motor Oloid B The OLOID body is immersed and positioned below the water surface. The flow draws the water from below in two eddy currents and then linearly pushes it away from the machine at a right angle close to the water surface. In this manner, the entire water volume is circulated and thoroughly mixed without any oxygen transfer. MAGNETIC FIELDS MAGNETIC STIRRER ok! The sir bar generates the fluid rotation. The delamination happens without mechanical contact. llic eta n m er No tain n co Stir r ba ing city stirr pa the ly be n ca of n on tatio d size it ca at w ro ite Lo e lim ns th size Th r mea r lab fo ba ed us W= 80 to 600 W rpm= 2 to 1500 rpm Rotation capacity= 0,05 m3 Metallic sheet rotational magneto MAGNETOHYDRODYNAMICS ok! The delamination happens without mechanical contact. + W= 0 rpm= ? rpm Rotation capacity= ? the . s on id nd the flu pe de s of eld ristic hose t w e yi no od Th acte logy are to ar no ena ders ch ch Te enom ely un ph plet m co If the fluid is an electrical conductor applied magnetic field generates the movement of the fluid VARIATION OF TEMPERATURE ok! Process temperature: 25-55 °C The increase of temperature accelerates the process and improves the efficiency (maximum process temperature= 60 °C) Example: Tank capacity 1000l T=30 °C Ce=1cal/g·°C =1g/cm3 Process time: 2-3 hours Q=m·Ce·AT Q=125.520 KJ P=dE/dT P=17,4 KW per process HEATER rgy ne he e Hig sum n co DATA FROM: OLOID AG Basle wikipedia.org Grupo de Magneto-hidrodinámica de la Universidad de Navarra I poliaccoppiati sono semilavorati costituiti da strati di materiali differenti di alta qualità come ad esempio carta, alluminio e polietilene e la loro maggiore applicazione è nell'industria dell'imballaggio, dell'informatica e della sanità Una delle criticità analizzate nella situazione attuale dei rifiuti è l'enorme perdita economica che hanno sia i consorzi di recupero che le singole società di raccolta dei rifiuti urbani. La soluzione a questo problema è stata trovata in biologia. Enzimi estratti da alghe, piante e funghi offrono la giusta combinazione di acidi coi quali si possono separare imballaggi, CD e DVD, riottenendo i materiali di partenza. L'innovazione tecnologica che ha permesso di considerare i poliaccoppiati come fonte di materia prima è costituita da uno speciale liquido enzimatico24, presentato presso il Politecnico di Torino, che permette la separazione dei materiali senza alterarne le proprietà intrinseche perché agisce a temperatura e pressione ambiente. APPROCCIO SISTEMICO web 2.0 SOFTWARE SISTEMICO Partner: NEOSIDEA GROUP 2012 - 2014 design sistemico Ricerca e sviluppo di un tool a supporto di docenti, ricercatori, enti pubblici, produttori che operano nel campo della sostenibilità. Il software fornisce indicazioni riguardanti una produzione ecocompatibile ed un riuso sostenibile degli scarti. Si tratta di uno strumento che permetta alle aziende di connettersi tra loro e trarre beneficio da queste nuove connessioni; uno strumento che nasca dal connubio tra l’uso delle nuove tecnologie e i saperi, patrimonio di ogni realtà produttiva dando vita ad un'unica rete per lo scambio di know-how, materia ed energia. L’obiettivo è diffondere la consapevolezza che ogni qualvolta che un’impresa produce uno scarto stia in realtà distruggendo una piccola parte del suo capitale se non lo reimpiega. APPROCCIO SISTEMICO comunicazione IMBALLAGGIO Partner: SLOW FOOD dal 2009 OSSERVATORIO ECO-PACKAGING dal 2005 design sistemico l concetto di eco-compatibilità nella realizzazione di un involucro protettivo riguarda, ovviamente, anche la scelta del materiale che lo costituisce: dai materiali cellulosici (carta e cartone) ampiamente impiegati nel settore agro- alimentare al vetro, all‘alluminio, al legno fino alle materie plastiche e ai fogli di polipropilene, uno dei materiali di maggior diffusione nel packaging alimentare (dalle confezioni di pasta a quelle dei prodotti da forno) riciclabile soltanto se separato dagli altri polimeri. Non esiste però una ricetta predefinita di uso dimateriale corretto sotto il profilo ambientale, il tutto è sempre relazionato all‘ambito, al prodotto e soprattutto alla sua distribuzione. Nella ricerca che stiamo conducendo, assieme alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità, sull‘imballaggio sistemico dei prodotti dei Presìdi, i materiali utilizzati giocano un ruolo fondamentale nel determinare la sostenibilità ambientale. L’OEP è uno strumento strategico che unisce ricerca teorica e insegnamento: lo screening dei packaging è in parte aggiornato dagli studenti del corso, in modo da permettere loro di lavorare a diretto contatto con i ricercatori e sviluppare il proprio senso critico. L’OEP mira a realizzare uno screening completo del settore degli imballaggi industriali adoperando scelte metodologiche specifiche che prendono in considerazione molteplici aspetti, sia qualitativi (coerenza della forma, analisi dello smontaggio, ...) sia quantitativi (analisi LCA semplificata). L’analisi comparativa di tutti i dati fornisce una visione complessiva di tutte le caratteristiche e le problematiche dei packaging presenti sul mercato. Questo permette di migliorare gli imballaggi esistenti, definendo delle nuove linee guida per la progettazione ex-novo del packaging. È infine possibile ottenere specifiche proposte per ciascun settore merceologico, così da progettare nuovi imballaggi sostenibili in funzione dei requisiti specifici della categoria. APPROCCIO SISTEMICO comunicazione PIEMONTE SOSTENIBILE Partner: CAMERA DI COMMERCIO TORINO dal 2011 design sistemico La ricerca denominata “Piemonte Sostenibile” è incentrata sull’approfondimento delle buone prassi ambientali presenti sul territorio regionale piemontese, analizzando in maniera critica i requisiti funzionali, formali e ambientali mappatura e schedatura analitica delle iniziative ambientalmente sostenibili presenti nei quartieri della città di Torino (servizi, attività commerciali, eventi) e successivamente sul territorio regionale, per poterle comunicare all’esterno, consentendone un’auto-implementazione. Per raggiungere tali obiettivi, il progetto di ricerca prevede anche la verifica della conoscenza delle iniziative sostenibili da parte dei cittadini, attraverso videointerviste e questionari. In seguito la diffusione delle iniziative analizzate avviene mediante la creazione di un portale web con un’apposita applicazione per smart phone, al fine di incrementare la condivisione e la conoscenza delle prassi sostenibile, in un circolo virtuoso di buone pratiche. INNOVAZIONE & DESIGN: PRODOTTO / UOMO Partner: REGIONE PIEMONTE, TOP-IX, STRAMANDINOLI 2007 Mostra itinerante “DUE SCENARI DI PROGETTO SU PRODOTTO E SU UOMO” ideata, curata e realizzata dai Corsi di Laurea in DISEGNO INDUSTRIALE e in GRAPHIC & VIRTUAL DESIGN della 1 Facoltà di Architettura del POLITECNICO DI TORINO, con il contributo della REGIONE PIEMONTE e in collaborazione con TOP-IX (TOrino Piemonte Internet eXchange) e STRAMANDINOLI. Una struttura espositiva itinerante è stata allestita presso diverse Scuole Medie Inferiori e Superiori del Piemonte proponendo un percorso tematico attraverso due mondi e modi differenti di progettare, produrre e pensare all'innovazione: quello incentrato sul prodotto e quello incentrato sui fattori e sui valori umani. Al termine gli studenti hanno partecipato alla costruzione di una mostra più ampia che ha avuto luogo a Torino in occasione di Torino 2008 World Design Capital. APPROCCIO SISTEMICO comunicazione BICI & CARTA Partner: COMIECO, CINELLI 2011 design sistemico Bici&Carta nasce dalla volontà di esplorare e definire un nuovo settore applicativo della carta e cartone con l’obiettivo di progettare nuovi prodotti e possibili applicazioni nel campo della cartotecnica applicata alla bicicletta, proprio per incentivare la mobilità sostenibile. Il progetto è stato realizzato tra febbraio e luglio 2012 all’interno del laboratorio di Communication Design 1 (corsi in Design per la Comunicazione 1, Grafica, e Sistemi di produzione in campo grafico) del secondo anno del corso di Laurea in Design e Comunicazione Visiva. APPROCCIO SISTEMICO produzione GUANTI DA LAVORO Partner: LANZI 2006 NN EUROBALL Partner: NN Inc. 2007 design sistemico La realizzazione di protezioni individuali, previste per legge, col fine di evitare infortuni nelle operazioni di manipolazioni di manufatti o semilavorati, si sono sviluppate negli ultimi anni soprattutto con prodotti usa e getta. In collaborazione con Lanzi srl, si è avviata un‘analisi partendo dal problema dei rifiuti speciali finali per poter affrontare in un‘ottica sistemica l‘intero processo dalle materie prime fino allo smaltimento. L‘adozione di processi che garantiscono la conformità di guanti ricondizionati agli standard di certificazione, di igiene e comfort, permette il riutilizzo dei dispositivi e riduce i volumi di prodotto da smaltire come rifiuto speciale. L'approccio sistemico ha reimpostato il sistema produttivo nel suo complesso: gli input di materia e i loro flussi, le tecniche, le lavorazioni e i relativi carichi energetici. Tutto ciò ha concretizzato, come primo traguardo (nello stabilimento di NN Europe S.p.A. a Pinerolo, Torino), la produzione di 16.000 t di sfere senza utilizzare liquidi ausiliari inquinanti. Si sono impiegati input di lavorazione a elevata biodegradabilità come tensioattivi derivati dall'amido di mais e dall'acido grasso di cocco in soluzione con acqua e bicarbonato di sodio, in sostituzione dei prodotti di origine idrocarburica impiegati in precedenza nelle lavorazioni di lavaggio e lubro-refrigerazione. L'osservazione di come la natura sfrutti la tensione superficiale ha permesso di individuare altre forme di produzione e pulizia delle sfere con tensioattivi naturali. design sistemico COMPONENTI Metodologia che si pone come obiettivo la progettazione di prodotti complessi come grandi e piccoli elettrodomestici, attrezzature elettriche ed elettroniche, strumenti di comunicazione, attrezzi da lavoro,...) a partire dalla ridefinizione dei suoi componenti interni essenziali. le proposte così sviluppate, oltre a ottimizzare l'assemblaggio dei componenti, danno vita ad espressività innovative rispetto alla consueta immagine di tali prodotti. elettrodomestici Elettrodomestici per componenti Elettrodomestici e Territorio COMPONENTI elettrodomestici ELETTRODOMESTICI E COMPONENTI Partner: CECED in corso ELETTRODOMESTICI E TERRITORIO Partner: CECED 2011 - 2013 design sistemico L'ottica lineare vede gli elettrodomestici come scatole chiuse in grado di svolgere un'unica funzione indipendentemente dal contesto in cui sono inseriti. Il Design per Componenti parte invece dalle esigenze funzionali per descrivere le relazioni tra i componenti essenziali e quelli accessori. Questa riorganizzazione permette di progettare componenti che hanno relazioni più flessibili, in grado di rispondere a esigenze diverse anche in vista della manutenzione e dell'aggiornabilità. Inoltre si riorganizzano i flussi della casa, ottimizzando l’utilizzo delle risorse e dando valore alle qualità dei materiali, in particolare al cibo e ai processi che lo riguardano: dalla conservazione alla cottura, e allo smaltimento. L'ottica lineare vede gli elettrodomestici come scatole chiuse in grado di svolgere un'unica funzione indipendentemente dal contesto in cui sono inseriti. Il Design per Componenti parte invece dalle esigenze funzionali per descrivere le relazioni tra i componenti essenziali e quelli accessori. Questa riorganizzazione permette di progettare componenti che hanno relazioni più flessibili, in grado di rispondere a esigenze diverse anche in vista della manutenzione e dell'aggiornabilità. Inoltre si riorganizzano i flussi della casa, ottimizzando l’utilizzo delle risorse e dando valore alle qualità dei materiali, in particolare al cibo e ai processi che lo riguardano: dalla conservazione alla cottura, e allo smaltimento. design sistemico DESIGN SOCIALE Il social design opera in contesti di criticità e attiva processi di trasformazione orientati a garantire l’accesso ad una quotidianità dignitosa. Il progetto interviene su condizioni di marginalità sociale, culturale ed economica, generate da specifiche vulnerabilità che agiscono, spesso sistemicamente, sulle persone, le comunità, i territori: accesso al credito, al cibo, alla casa, all’istruzione, al lavoro, alla salute… Esse variano nello spazio, rispetto alla società e alla sua cultura; è in funzione di queste variabili che il design adegua gli strumenti, coinvolge i processi eminentemente multidisciplinari. senza fissa dimora Abitare il Dormitorio Designing with HO.PE DESIGN SOCIALE senza fissa dimora ABITARE IL DORMITORIO Partner: UNITO, FIO.PSD 2009 DESIGNING WITH HO.PE Partner: UNITO, IL SAMARITANO ONLUS 2013 design sistemico Progetto di ricerca interdisciplinare “Abitare il dormitorio”, avviato nel 2009 dall’antropologa Valentina Porcellana (Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino) e dall’architetto Cristian Campagnaro (Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino). Il progetto è incentrato sull’analisi antropologica e la riqualificazione degli spazi di accoglienza notturna per persone senza dimora e prevede collaborazioni con servizi di contrasto all’homelessness delle città di Milano, Modena, Torino, Agrigento e Verona. La ricerca è ora inserita nel quadro del recente protocollo di intesa tra Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino e fio.PSD - Federazione Italiana Degli Organismi Per Le Persone Senza Dimora. Programma di collaborazione avviato con la cooperativa “Il Samaritano” ONLUS. Prevede, tra gli altri obiettivi di ricerca, la progettazione e l’allestimento dei nuovi spazi, diurno ed emergenza freddo, della Locanda del Samaritano, di proprietà della Diocesi di Verona e gestita dalla Cooperativa Sociale Servizi e Accoglienza “Il Samaritano” Onlus di Verona. Il progetto ha mosso i suoi passi nei primi giorni di gennaio 2013, ha vissuto una fase di osservazione e analisi del percepito e dei processi di fruizione degli spazi messi in atto da operatori, ospiti e volontari; anche mediante focus group con utenza omogenea è stato possibile ricostruire le aspettative per i nuovi servizi e le criticità nell’accedere a quelli attuali. I progetti, sulla zona mensa, sul centro diurno e caffetteria, sulle aree laboratorio e gli spazi ricreativi esterni, sono stati concordati con l’equipe, con gli ospiti e con i volontari. Molte attrezzature sono state realizzate ad hoc per il servizio, altri prodotti hanno superato la fase di prototipazione e sono stati realizzati direttamente dagli ospiti nel corso dei laboratori pomeridiani che essi frequentano. INTERACTION / VIRTUAL Caratterizzato da una forte interdisciplinarietà, nel suo insieme racchiude conoscenze provenienti da molti campi differenti e complementari. attinge dall’informatica, dalla psicologia, dallo human factors e dalla cultura del design. obiettivo della disciplina è quello di progettare sia prodotti reali sia applicazioni virtuali che servizi in grado di interagire in modo naturale con l'uomo e le sue esigenze. richiede un approccio che, come nel design sistemico, sia in grado di mettere in relazione tutti gli attori coinvolti nel progetto ponendo particolare attenzione verso l'uomo, il contesto, gli aspetti culturali, le potenzialità della tecnologia, l'ergonomia fisica e cognitiva. mezzi di trasporto Innovative and ergonomic HMI concepts for electromobility Interfacce cognitive innovative per operatori di velivoli non pilotati robotic Robotic new service design INTERACTION / VIRTUAL mezzi di trasporto INNOVATIVE AND ERGONOMIC HMI CONCEPTS FOR ELECTROMOBILITY Partner: CENTRO RICERCHE FIAT in corso XT TE N CO Placards GEOGRAPHICAL CULTURAL FACTORS tra c OTHER ACTORS no car parking Pedestrians Motorcycle Bicycles Display INFRASTRUCTURES AR Guard Rails Tunnels HUMAN Community Infotainment Sidewalks P.O.I. Cycling Lane Humps Governance Cars TRAFFIC LAWS freedom to move CLIMATE status symbol EMOTIONAL FACTORS Signage Street Lighting Public Transport stress Personal info NETWORK CONNECTION Directional O. INFORMATION C cost of fuel Safety Viability Addresses Car Parks Definire, e consolidare attraverso prototipi, concept innovativi di interfacce uomo-macchina all'interno di veicoli elettrici ed ibridi. La ricerca punta ad innovare l'HMI attraverso lo studio delle nuove tecnologie, dei linguaggi visivi e sonori, degli aspetti percettivi e cognitivi per informare, educare, avvisare e supportare guidatore e passeggeri in modo da creare una user experience innovativa in un'ottica sostenibile. Rain Ice Snow Fog Mist POLITICS Tra c Lights Incentives & Disincentives Beacons Signals Wind Sun INTERFACCE COGNITIVE INNOVATIVE PER OPERATORI DI VELIVOLI NON PILOTATI Partner: ALENIA AERONAUTICA 2008 - 2010 La ricerca ha portato alla progettazione delle interfacce che consentono ad un operatore/pilota di governare un UAV (Unmanned Air Vehicle) all'interno di una Ground Control Station (GCS). In particolare sono stati sviluppati i linguaggi grafici e visuali e le interazioni per quanto riguarda la parte di governo del velivolo, il pianificatore di missione e la gestione dei sensori a bordo. INTERACTION / VIRTUAL robotic ROBOTIC NEW SERVICE DESIGN Partner: TELECOM ITALIA in corso dimensione device dimensione device dimensione robots dimensione robots dimensione umana dimensione umana dimensione umana controllo dell’ambiente stand alone contr controllo dell’ambiente gestito dall’uomo con oggetti che dialogano device L'attività di ricerca si occupa dapprima di esplorare lo stato dell'arte e gli sviluppi futuribili nel campo della robotica analizzandone gli aspetti tecnologici, le interconnessioni tra uomo, robot, reti ed applicazioni cloud, spazi e città intelligenti al fine di costruire una mappa concettuale ed un sistema metodologico di riferimento di supporto. Il progetto si svilupperà seguendo la metodologia appresa, che integrerà la cultura caratteristica del design, per giungere a concept di servizi innovativi che pongano l'uomo e le sue necessità in ambienti e culture specifiche al centro del progetto (Human Centered Design). In particolare la ricerca dovrà concretizzarsi attraverso l'utilizzo degli strumenti forniti dall'interaction design (IxD) per realizzare interfacce cognitive naturali ed avanzate che supportino l'uomo in azioni determinate nella prima fase. La ricerca terminerà con risultati testabili e valutabili attraverso un'effettiva prototipazione da realizzarsi in collaborazione con l'azienda Telecom Italia. abitazioni università ospedali Smart context NETWORK multimedia network luoghi di servizio commercial salute sicurezza comunicazione management comfort enterprises design INNOVAZIONE di PRODOTTO design e territorio artigianato e territorio Analisi dell'evoluzione dell'offerta di design in Piemonte Savoir Legno Piemonte Torino Design Materialmente EDEN - Ecodesign Network transfrontaliero per l’ingegneria di prodotti ecocompatibili Artimont, Artigiani di Montagna Distretto del legno della Valle Varaita Design e artigianato lungo i percorsi delle valli olimpiche Il Design per la valorizzazione dei beni culturali materiali prodotto industriale MATto_materiali per il design Barel & Polito Design prodotti in ferro battuto SounBe® - valutazione sonora Valutazione della Sostenibilità Percepita packaging POLIEDRO - Pollenzo Index environmental and economics design Easy Eating Eye-Tracking per la oggettivazione della qualità percepita NO.NI INNOVAZIONE di PRODOTTO prodotto industriale NUOVI PRODOTTI IN FERRO FORGIATO RELATIVI ALLA ZONA NOTTE Partner: BAREL (CN) 2013 design Il progetto è finalizzato alla definizione di nuovi prodotti in ferro battuto relativi alla zona notte, oltre all’indagine di nuove tipologie d’arredo coerenti con il mercato aziendale. La sfida è quella di ricercare l’innovazione nella tradizione: le risposte progettuali individueranno per il ferro battuto potenzialità che non si esauriscono nei progetti stessi (per un certo numero dei quali sarebbe molto importante un supporto di prototipazione), ma anzi si pongono quali punti di partenza per riflessioni, ricerche e ri-progettazioni più ampie e approfondite. INNOVAZIONE di PRODOTTO artigianato e territorio SAVOIR LEGNO 2010 - 2012 MATERIALMENTE 2009-2012 design La ricerca ha come oggetto la riqualificazione del comparto lavorazione leggera del legno, settore mobili da interni e lo studio di fattibilità per la realizzazione di un Centro del Legno della Comunità Montana Valle Varaita. Obiettivo è quello di esplorare le tematiche: - Linee guida per arredi montani per esterni. - Sviluppo di processo con obiettivo sostenibile. - Concertazione strategica con il coinvolgimento di realtà artigiane ed enti locali (Comuni del territorio). ni del territorio). Operazione di ricerca e didattica che ha come oggetto la definizione di una collezione di merchandising museale e attrezzature per l’arricchimento del servizio offerto dalle Residenze Reali, che ha coinvolto studiosi del sistema, 150 studenti universitari di Design e 30 aziende Artigiane individuate da Confartigianato Imprese Torino. L’operazione Materialmente nasce con questa duplice vocazione, da un lato la collaborazione tra Università e Impresa, dall’altro concrete proposte per nuovi prodotti e nuove possibilità non scontate di fruire, promuovere e “gustare” le Residenze Reali piemontesi attraverso i materiali e i modi della tradizione. Materialmente culmina con un’Esposizione dei progetti sviluppati all’interno della Ricerca/progetto Materialemente, finalizzata allo sviluppo di prodotti di merchandising e di servizio per il sistema delle Residenze Reali piemontesi, realizzati da artigiani del nostro territorio. INNOVAZIONE di PRODOTTO artigianato e territorio design ARTIMONT, ARTIGIANI DI MONTAGNA Esplorazione di nuovi prodotti per l'artigianato tipico e sostenibile, caratterizzati dall'integrazione dei materiali legno (in particolare castagno), pietra, ferro, nell’ottica di: - ridisegnare manufatti e componenti in riferimento alla cultura materiale locale - valorizzare la naturalità dei materiali impiegati con poche lavorazioni aggiunte - favorire l'integrazione di diversi materiali nell'ambito dello stesso manufatto - ridurre i componenti e di conseguenza le lavorazioni - esplorare nuove tipologie sia dal punto di vista funzionale che espressivo - esplorare approcci sostenibili in termini di lavorazioni a ridotto impatto ambientale. Il risultato è testimoniato dalle Collezioni Artimont 2010 arredi per interni e Merchandising (in collaborazione con Agrimont). DISTRETTO DEL LEGNO VALLE VARAITA Azioni immateriali per la strutturazione e lo sviluppo della lavorazione del legno in Valle Varaita (Cn), dove 65 aziende, tra artigiani e piccola industria, sono attive nella filiera del legno massello: abbattimento e commercio legname (segherie), produzione di manufatti (arredi mobili e fissi, cofani funebri, giocattoli), finitura e decorazione, restauro, trasporto e montaggio manufatti. Ne deriva un catalogo di riferimenti allestito nell'intento di rendere l'espressività del mobile declinabile dagli stessi artigiani. L'impiego del legno massello prevede accorgimenti tecnologici, lavorazioni e trattamenti ecocompatibili. PARTNER: GAL DI COMUNITÀ MONTANA VALLI DI LANZO, CERONDA, CASTERNONE, CCIAA TORINO, ARTIMONT 2007 - 2010 Partner: COMUNITÀ ECONOMICA EUROPEA, REGIONE PIEMONTE, COMUNITÀ MONTANA VALLE VARAITA 2010 INNOVAZIONE di PRODOTTO design e territorio PIEMONTE TORINO DESIGN Partner: REGIONE PIEMONTE, CAMERA DI COMMERCIO DI TORINO, CITTÀ DI TORINO, SOCIETÀ INGEGNERI E ARCHITETTI IN TORINO dal 2000 ANALISI DELL'EVOLUZIONE DELL'OFFERTA DI DESIGN IN PIEMONTE Partner: CAMERA DI COMMERCIO DI TORINO 2012 design Piemonte Torino Design è un Osservatorio Permanente sul sistema design territoriale (regione Piemonte). Le azioni dell'Osservatorio possono essere così sintetizzate: - aggiornamento fisico della mostra PIEMONTE TORINO DESIGN attraverso la raccolta di nuovi prodotti progettati e/o prodotti nell'ambito del territorio regionale. - aggiornamento virtuale della COLLEZIONE PIEMONTE TORINO DESIGN attraverso la cura del sito www.piemontetorinodesign.it. - programmazione e attuazione dei contatti internazionali Lo Studio sul Sistema Design piemontese, elaborato dal gruppo di ricerca in Design del Politecnico di Torino, prende il via dalla necessità di aggiornare i risultati dell’analisi “L’economia Design Related in Piemonte” elaborata nel 2007 da Camera di commercio di Torino, con lo scopo di cogliere le evoluzioni del settore e individuare alcune possibili azioni da intraprendere per favorirne lo sviluppo. INNOVAZIONE di PRODOTTO design e territorio design EDEN - ECODESIGN NETWORK TRANSFRONTALIERO PER L’INGEGNERIA DI PRODOTTI ECO-COMPATIBILI Obiettivo generale del progetto di ricerca Interreg-Alcotra (2007-2013) è quello di indurre le PMI della regione a collaborare su tutta la Partner: CARMA, CFP, PEP, PLASTIPOLIS, CCI NICE CÔTE D’AZUR, ÉCOLE CENTRALE zona transfrontaliera, favorendo lo scambio sia DE LYON, DAD, DISAT, PROPLAST, UNIONCAMERE PIEMONTE, CAMERA DI a livello di sviluppo di nuovi prodotti COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI TORINO. ecosostennibili, sia sull’aspetto commerciale. Nello specifico il progetto EDEN si propone di 2012 - 2014 favorire lo sviluppo di nuovi processi e prodotti eco-sostenibili e di design, incentivando le imprese a produrre in modo sostenibile. DESIGN E ARTIGIANATO LUNGO I PERCORSI DELLE VALLI OLIMPICHE Partner: CAMERA DI COMMERCIO 2006 Convenzione didattica interfrontaliera tra il Corso di Disegno Industriale 3 del Corso di Studi in Disegno Industriale del Politecnico di Torino e la Camera di Commercio di Torino. Arredo & Territorio è una ricerca/progetto per lo sviluppo di attrezzature di arredo urbano e montano, di produzione artigianale, lungo i percorsi delle valli olimpiche di Torino 2006. Obiettivo è stata la valorizzazione del territorio in termini di aumento della fruizione, valorizzazione della cultura artigianale locale, godimento delle risorse ambientali. Tale esperienza, ha dato vita a prodotti reali installati, e tuttora presenti, in 28 comuni della provincia torinese. INNOVAZIONE di PRODOTTO design e territorio IL DESIGN PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI 2004 - 2006 design D.CULT.: STRATEGIE, STRUMENTI E METODOLOGIE DI PROGETTO. Ricerca MIUR finalizzata all’individuazione dei possibili apporti del design nell’ambito della valorizzazione dei beni culturali e ambientali regionali. L’Unità di Ricerca ha svolto le attività di: 1. Definizione di un Glossario Tematico condiviso volto ad inquadrare e definire le parole chiave specifiche della ricerca. 2. Analisi di Casi Studio nelle quali fosse riconoscibile un contributo del design nei processi di valorizzazione dei BB.CC. 3. Svolgimento di Ricerche di Supporto extradisciplinari per supportare e integrare il lavoro INNOVAZIONE di PRODOTTO materiali design MATto _ materiali per il design MATto è un archivio di materiali che raccoglie più di 600 campioni di materiali di nuova generazione, in particolare per i campi dell’architettura e del design. MATto è stata sviluppata al Politecnico di Torino, anche con il contributo di studenti, borsisti e tesisti del Politecnico di Torino, al fine di informare gli aspiranti designer sulle molteplici scelte possibili tra materiali per il loro progetto. Ogni campione è accompagnato da una scheda che riporta le caratteristiche tecniche (fisiche, meccaniche) del materiale, le sue applicazioni, i formati con cui è disponibile sul mercato, i suoi costi. Ma l’aspetto innovativo di MATto è quello di sviluppare soluzioni meta-progettuali attraverso l’identificazione di materiali, processi e semilavorati utili per la specifica necessità, non solo attraverso le prestazioni meccaniche o la stima del costo, ma anche considerando le proprietà di sensorialità e sostenibilità legate ai materiali e al progetto. MATto è il cuore del servizio di MATto_Materiali per il Design, servizio di consulenza che il Politecnico di Torino - Corso di Studi in Design e Camera di commercio di Torino mettono a disposizione gratuitamente delle aziende manifatturiere del territorio per dare impulso e sostegno all’innovazione delle piccole e medie imprese manifatturiere, industriali o artigianali. SOUNBE® - VALUTAZIONE SONORA SounBe® è uno strumento per la valutazione qualitativa dei suoni dei materiali che permette di produrre risultati confrontabili anche se utilizzato da diverse persone in diversi contesti. Si pone come strumento per i designer che, durante la progettazione di prodotti, vogliano progettarne anche i suoni. Alla base del suo funzionamento ci sono tre elementi inscindibili che influenzano la natura di un suono: la tipologia di materiale utilizzato, la forma del materiale e la gestualità applicata. Brevetto italiano depositato numero TO2011A000089 (in data 18-04-2011). Brevetto europeo depositato numero 12707918.4 (in data 02-09-2013) Partner: CAMERA DI COMMERCIO DI TORINO dal 2010 dal 2011 INNOVAZIONE di PRODOTTO materiali VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ PERCEPITA dal 2011 EYE-TRACKING PER LA OGGETTIVAZIONE DELLA QUALITÀ PERCEPITA Partner: CRF CENTRO RICERCHE FIAT dal 2011 design Scopo della ricerca è indagare come gli utenti finali percepiscano le prestazioni di sostenibilità ambientale di diversi prodotti (ad esempio: materiali, semilavorati, prodotti, ..). I prodotti, materiali e semilavorati, precedentemente analizzati secondo un sistema di valutazione, basato sulle prestazioni, funzionali, comunicative ed ambientali da soddisfare lungo l'intero ciclo di vita, sono successivamente esaminati dal punto di vista della percezione cognitiva, utilizzando metodologie prevalentemente di tipo analitico e lo strumento eye tracking. Scopo della ricerca è verificare se i risultati ottenuti attraverso la metodologia di analisi sensoriale dei materiali, che utilizza strumentazioni specifiche quali ad esempio il Sensotact, corrispondono o no a ciò che viene percepito dall’utente “a prima vista”: una validazione dei risultati delle analisi svolte e delle scelte effettuate dal progettista, con l'obiettivo di capire la capacità comunicativa derivante dall’uso di un materiale piuttosto che di un altro e la percezione della gradevolezza di esso da parte dell’utente. INNOVAZIONE di PRODOTTO materiali NO.NI Partner: DAD, DISAT, UNIVERSITÀ DEL PIEMONTE ORIENTALE, RITMONIO RUBINETTERIE (VC) 2012 design Fattibilità tecnico-economica di metodi di rivestimento superficiale innovativi per la riduzione dell’impatto ambientale di manufatti, con particolare riguardo al rilascio di metalli pesanti, con attenzione alla produzione dei rubinetteria. Conoscenza di possibili metodi alternativi o complementari all’attuale processo di cromatura, analisi del comportamento in simulazioni di esercizio, valutazione qualitativa dei risultati percettivi. INNOVAZIONE di PRODOTTO packaging POLIEDRO - POLLENZO INDEX ENVIRONMENTAL AND ECONOMICS DESIGN 2009 - 2012 EASY - EATING Partner: COMIECO 2010 design Obiettivo della ricerca multidisciplinare è quello di sviluppare un indice, ovvero un sistema di valutazione del prodotto agro-alimentare capace di tenere nella medesima considerazione le variabili ambientali, sociali, economiche e di qualità che influenzano le prestazioni del prodotto agroalimentare lungo il suo intero ciclo di vita. In questa ricerca multisciplinare, l’unità di Ricerca di Design è coinvolta con il fine di delineare i criteri di valutazione del packaging che dovranno andare ad integrarsi nel più ampio sistema di valutazione del prodotto agroalimentare dell’indice di Pollenzo. Convenzione didattica tra il Corso di Studi in Progetto Grafico e Virtuale e Comieco, per l’analisi e sviluppo di sistemi di protezione, contenimento, vendita, trasporto e consumo (degustazione o pasto) di prodotti eno-gastronomici, all’interno del Salone Internazionale del Gusto, a partire da materiali cartacei da riciclo. Nello specifico è stato chiesto agli studenti di riflettere sul concetto di pasto in condizioni dinamiche, in un regime di temporaneità, secondo esigenze strettamente connesse all’atto dello spostarsi e alla mancanza di riferimenti fissi. La ricerca di soluzioni funzionali ed innovative, in riferimento all'ambito individuato, è stata svolta nell’ottica di mettere a sistema caratteristiche di ergonomia, sicurezza, protezione, leggerezza, autonomia, sostenibilità ambientale. Luigi Bistagnino, Claudio Germak, Silvia Barbero, Marco Bozzola, Cristian Campagnaro, Claudia De Giorgi, Pier Paolo Peruccio, Paolo Tamborrini, Fabrizio Valpreda assegnisti Cristina Allione, Alessandro Balbo, Clara Ceppa, Doriana Dal Palù, Andrea Di Salvo, Eleonora Fiore, Veronica Saula Gallio, Luca Giuliano, Beatrice Lerma, Gian Paolo Marino, Lorena Mingrone dottorandi Ludovico Allasio, Miriam Bicocca, Katia Andrea Carvalhaes Pego, Andrea Gaiardo, Rosangela Miriam Lemos Oliveira Mendonca, Patricia Santos Delgado, Dario Toso, Erika Vicaretti