Diseguaglianze nella salute | 1 Scaricato da Saluteinternazionale

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Diseguaglianze nella salute | 1
Gavino Maciocco
Le diseguaglianze nella salute si stanno dilatando di pari passo con le diseguaglianze socioeconomiche. Nel mondo. E in Italia. Dove, come se non bastasse la crisi dell’economia,
arrivano anche le iniquità della manovra, il discredito del governo, i privilegi della casta.
“La giustizia sociale è questione di vita e di morte. Essa influenza il modo in cui le persone
vivono, le conseguenti probabilità di ammalarsi e il loro rischio di morte prematura.”
…”Quando le differenze sistematiche in salute sono ritenute evitabili con interventi
ragionevoli, esse sono molto semplicemente ingiuste. Questo è ciò che noi definiamo
iniquità nella salute. Affrontare queste diseguaglianze – le enormi e rimediabili differenze
nella salute tra e all’interno delle nazioni – è una questione di giustizia sociale. Ridurre le
iniquità nella salute è un imperativo etico. L’ingiustizia sociale uccide le persone su
larga scala”.
Non è certo un caso che l’editoriale del primo numero della Newsletter di
Saluteinternazionale sia dedicato alle diseguaglianze nella salute, riportando due passaggi
particolarmente significativi del Rapporto della Commissione OMS sui determinanti sociali
di salute. La recensione di questo fondamentale documento fu uno dei primi post pubblicati
(25.1.2009), e da allora la voce (tag) – Determinanti sociali e diseguaglianze – si è arricchita
di una quarantina tra post e vari documenti.
I tre post, che segnaliamo ai lettori (i primi due pubblicati recentemente, il terzo pubblicato
contestualmente alla Newsletter) , il trattano il tema delle diseguaglianze da prospettive
molto diverse.
Coesione sociale e salute della popolazione. Nel 1996, un editoriale del British
Medical Journal (BMJ)[1] definiva come “la grande idea” l’aver rintracciato un nesso
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tra equità nella distribuzione del reddito e salute della popolazione. Molti studi da
allora hanno dimostrato l’associazione tra mortalità e distribuzione del reddito, e quindi –
poiché un’equa distribuzione del reddito è un buon indicatore di coesione sociale di una
società – l’associazione tra coesione sociale e salute della popolazione. Concetti
ampiamente sviluppati nel bel libro “The spirit level” (“La misura dell’anima”) di Wilkinson e
Pickett, recensito da Enrico Materia nel maggio 2009. E. Materia con G. Crisci, nel post
pubblicato il 18 settembre, affronta il tema della coesione sociale da un’altra prospettiva:
quella dell’integrazione delle minoranze e del rispetto dei loro diritti. “Si apprende ora –
scrivono gli autori – che il frazionismo etnico e linguistico hanno effetti corrosivi anche sulla
salute e sui sistemi sanitari, consonanti con le diseguaglianze di reddito e con le divisioni
sociali messe in evidenza a partire dagli studi di R. Wilkinson”.
Diseguaglianze nella salute e malattia mentale. Massimo Valsecchi descrive un’esperienza
locale di contrasto alle diseguaglianze applicata al campo dell’assistenza ai pazienti
psichiatrici. E’ noto che questi pazienti hanno un tasso di mortalità da 2 a 3 volte
maggiore rispetto alla popolazione generale e un tasso di prevalenza molto più
elevato di malattie croniche (ad esempio, patologie cardiovascolari, diabete,
obesità) e di fattori di rischio ad esse correlati (ipertensione, ipercolesterolemia,
sovrappeso). Il progetto realizzato dall’Azienda ULSS 20 di Verona punta al miglioramento
degli stili di vita dei pazienti – attività fisica e alimentazione – per ridurre l’eccesso di
mortalità prematura.
Quando il troppo è troppo. I privilegi della “casta” sono uno degli argomenti
maggiormente discussi, anche se alla discussione non seguono – come abbiamo visto dalla
recente manovra – provvedimenti correttivi concreti. Marco Geddes e Guido Benedetti
hanno esaminato nei dettagli la dimensione dei privilegi dei deputati nel campo
dell’assistenza sanitaria. I deputati – tramite un’assistenza integrativa pagata dai
contribuenti – godono di livelli assistenziali che non hanno paragone in nessun altra parte
del mondo. E – nel momento in cui i cittadini normali sono tartassati dall’aumento dei ticket
deciso dai deputati – gli stessi deputati si fanno rimborsare – tramite l’assistenza
integrativa – l’importo di un ticket eventualmente versato.
Come dice giustamente il titolo del post: quando il troppo è troppo!!
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Gavino Maciocco, Dipartimento di Sanità Pubblica, Università di Firenze
Bibliografia
[1] Editor’s Choice. The big idea. BMJ 1966; 312: 0.
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