MARCATURA PER FINESTRE E PORTEFINESTRE

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MARCATURA PER FINESTRE E PORTEFINESTRE
Con il contributo di
MARCATURA
PER FINESTRE
E PORTEFINESTRE
PER FINESTRE E PORTEFINESTRE
GUIDA E ISTRUZIONI OPERATIVE
PER IL SERRAMENTISTA
MARCATURA
2014
a cura di:
Stefano MORA
Antonio D’ALBO
Francesco DALL’ANGELO
Federico AMBROSI
Sandro STORELLI
in collaborazione con:
CONSORZIO
LEGNOLEGNO
Con il contributo di
MARCATURA
PER FINESTRE
E PORTEFINESTRE
GUIDA E ISTRUZIONI OPERATIVE
PER IL SERRAMENTISTA
2014
a cura di:
Stefano MORA
Antonio D’ALBO
Francesco DALL’ANGELO
Federico AMBROSI
Sandro STORELLI
in collaborazione con:
CONSORZIO
LEGNOLEGNO
La pubblicazione Marcatura CE per finestre e portefinestre Guida e istruzioni operative per il serramentista
2014 è stata realizzata nell'ambito del progetto “Rilancio artigiano 2014” della CNA di Padova con il contributo della
Camera di Commercio di Padova e in collaborazione con il Consorzio LegnoLegno..
a cura di
Stefano Mora, Consorzio LegnoLegno
Antonio D'Albo, Consorzio LegnoLegno
Francesco Dall'Angelo, D & D Consulting
Federico Ambrosi, Settore Meccanica CNA Padova
Sandro Storelli, Settore Legno Arredo CNA Padova
Le informazioni contenute in questa pubblicazione sono valide e attuali al momento della scrittura della stessa.
Le disposizioni legislative e regolatorie sono soggette a cambiamenti e aggiornamenti.
Lo scrivente declina ogni responsabilità con riguardo ad informazioni obsolete o eventualmente inesatte contenute
in questa pubblicazione.
Coordinamento del progetto:
CNA di Padova
Area innovazione & ricerca
Via Croce Rossa, 56
35129 Padova
Tel. 049 9062236
e-mail [email protected]
Grafica e copertina gianniplebani
Stampa a cura di Il Prato srl
© Tutti i diritti sono riservati.
L'utilizzo anche parziale del testo della presente pubblicazione dovrà essere autorizzato dalla CNA provinciale
di Padova
Novembre 2014
Nel Nordest, caratterizzato da una ampia diffusione nel territorio di micro e piccola
impresa, forte è la presenza attiva dei serramentisti, che realizzano particolarmente
infissi in legno e in metallo.
Le porte e finestre proposte al mercato dalle imprese del territorio sono sempre più
caratterizzate da un'elevata qualità, frutto delle lavorazioni ad alto contenuto tecnologico, ma anche dell'esperienza e della tecnica.
L'obiettivo dei produttori è di quello di soddisfare le aspettative dei consumatori,
sempre più attenti ai diversi fattori di qualità e prestazione, di rispetto ambientale, di
risparmio energetico.
Per garantire i dovuti requisiti agli infissi, le imprese devono adottare precisi standard qualitativi di prodotto, processo e organizzazione, anche ove il prodotto è di fatto su misura.
Il percorso di adeguamento - e di innovazione al contempo - è determinante per le
imprese, nella sfida competitiva sul mercato.
Non solo: è necessario un continuo aggiornamento, legato all'evoluzione della tecnologia e della norma tecnica.
Risultano quindi importanti gli strumenti di supporto e aggiornamento alle piccole imprese, in particolare con la definizione di utili parametri di riferimento .
Per questo abbiamo realizzato Marcatura CE per finestre e portefinestre - Guida e
istruzioni operative per il serramentista 2014, versione aggiornata di una guida che
avevamo proposto alle nostre imprese ormai sette anni fa.
Ringraziamo il gruppo di lavoro tecnico che ha curato questa guida, così come gli
operatori che la hanno già “testata”, ed auspichiamo che questo lavoro possa essere utile a tante imprese.
Sandro Storelli
Area Innovazione & ricerca CNA di Padova
MARCATURE
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FINESTRE
E PORTEFINESTRE
INDICE
Presentazione
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PARTE PRIMA
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CAPITOLO 1: Il Regolamento UE 305/2011 sulla Marcatura CE dei prodotti da Costruzione,
Requisiti di Base
- Igiene, salute e ambiente
- Sicurezza e accessibilità nell'uso
- Protezione contro il rumore
- Risparmio energetico e ritenzione di calore
- Uso sostenibile delle risorse naturali
CAPITOLO 2: I sistemi di valutazione e costanza della prestazione
- La Dichiarazione di Prestazione (Sistema di attestazione della prestazione 3)
CAPITOLO 3: La marcatura CE dei serramenti esterni
CAPITOLO 4: Generalità sulla norma armonizzata di prodotto e sulle norme tecniche
per serramenti
- La norma di prodotto UNI EN 14351-1
- Regolamento prodotti da costruzioni UE 305/2011 ed NPD
CAPITOLO 5: Il sistema europeo di notifica dei laboratori
CAPITOLO 6: Metodologie di definizione dei campioni rappresentativi
- Il prodotto finestra e portafinestra
- Osservazioni
CAPITOLO 7: I requisiti cogenti dell'Allegato ZA della norma e della vigente legislazione
nazionale
- L'Allegato ZA
- Legislazione nazionale
CAPITOLO 8: Le metodologie correnti di definizione delle prestazioni dei prodotti
(norme, calcoli, test, ecc.)
- Permeabilità all'aria (Metodo di prova UNI EN 1026 - Classificazione UNI EN 12207)
- Tenuta all'acqua (Metodo di prova UNI EN 1026 - Classificazione UNI EN 12207)
- Resistenza al vento (Metodo di prova UNI EN 12211 - Classificazione UNI EN 12210)
- Trasmittanza termica con metodo di calcolo (UNI EN ISO 10077-1 - UNI EN ISO 10077-2)
- Protezione contro il rumore (UNI EN ISO 10140-2 - UNI EN ISO 717-1)
- Sostanze pericolose
- Capacità di carico dei dispositivi di bloccaggio (UNI EN 14609 - UNI EN 948 o metodo
di calcolo)
- Resistenza all'impatto solo per portefinestre vetrate con rischio di infortunio (UNI EN 13049)
- Livelli di urto/altezza di caduta:
CAPITOLO 9: Estendibilità dei risultati di prova
CAPITOLO 10: Controllo di produzione in fabbrica
- Controlli di produzione in accettazione
- Controlli durante il processo produttivo
- Controlli sul prodotto finito
- Strumenti per le imprese
CAPITOLO 11: ISO 9001, la valenza delle norme di sistema nell'ambito dei requisiti
di controllo della produzione
CAPITOLO 12: Supporto informativo al cliente
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CAPITOLO 13: Supporto, marcatura dei prodotti e tracciabilità
- Esempio di Dichiarazione di prestazione per finestre e porte esterne pedonali
- Esempi di Marchio CE
CAPITOLO 14: Deroghe, facilitazioni per le microimprese e procedure semplificate
- Microimprese - procedure semplificate
- Cascading
CAPITOLO 15: Esempio di piano di controllo della produzione di fabbrica
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PARTE SECONDA
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Esempio di piano per il controllo della produzione
Indice del documento
1. generalità
2. definizione dei compiti e delle responsabilità
3. attrezzatura
4. specificazione e verifica delle materie prime e dei componenti
5. processo produttivo e prove e valutazione del prodotto
6. rintracciabilità e marcatura
7. prodotti non conformi e azioni correttive
8. gestione della documentazione
Modulo 1
Modulo 2
Modulo 3
Modulo 4
Modulo 5
Modulo 6
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PARTE PRIMA
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FINESTRE
E PORTEFINESTRE
CAPITOLO 1
Il Regolamento UE 305/2011 sulla Marcatura CE dei prodotti da Costruzione,
Requisiti di Base
A distanza di quasi 24 anni dalla sua emanazione, la Direttiva 89/106 viene sostituita dal Regolamento
UE 305/11 (CPR), entrato in vigore dal 1° luglio 2013.
Il CPR fissa “le condizioni per l'immissione o la messa a disposizione sul mercato di prodotti da costruzione” rimandando alle norme armonizzate l'individuazione delle caratteristiche prestazionali che soddisfino i sette requisiti di base del regolamento:
1) Resistenza meccanica e stabilità
2) Sicurezza in caso di incendio
3) Igiene, salute e ambiente
4) Sicurezza e accessibilità nell'uso
5) Protezione contro il rumore
6) Risparmio energetico e isolamento termico
7) Uso sostenibile delle risorse naturali
Il Regolamento è diventato immediatamente applicativo in tutti gli stati appartenenti alla Comunità Europea. Questo aspetto ha fatto sì che, per esempio, gli Organismi già notificati (come il Consorzio LegnoLegno) si siano dovuti adeguare già da aprile 2011 a quanto previsto dal CPR e che il Ministero competente
si sia attivato nel frattempo per dare seguito a quanto stabilito negli articoli immediatamente applicativi
per quanto riguarda le notifiche.
Le normative che regolamentano la marcatura CE dei prodotti, emesse dal CEN a livello europeo e recepite negli Stati membri dagli appositi organismi (UNI in Italia), vanno a regolamentare, per ogni singolo
prodotto da costruzione, le modalità di caratterizzazione prestazionale e di classificazione.
Tali procedure, che consentono di verificare la conformità a norma dei prodotti, sono di fatto lo strumento
più idoneo per verificare il soddisfacimento dei requisiti di base riportati in CPR e sopra esplicitati.
Pertanto, con il marchio CE il serramento è considerato “idoneo all'uso” e all'impiego previsto e questa
condizione è vincolante per poter immettere il prodotto sul mercato.
Per quanto riguarda i serramenti esterni le norme armonizzate di riferimento sono, come noto, la UNI EN
13659 (chiusure oscuranti) e la UNI EN 14351-1 (finestre e porte pedonali esterne senza caratteristiche
di resistenza al fuoco e/o tenuta al fumo).
Si specifica che i requisiti inerenti la “resistenza meccanica e stabilità” e “sicurezza in caso di incendio”
non sono riportati in quanto non presi in considerazione dalla norma.
Di seguito vengono descritti i singoli requisiti del CPR e le modalità di applicazione sul prodotto serramento.
REQUSITO 3: IGIENE, SALUTE, AMBIENTE.
“Le opere di costruzione devono essere concepite e realizzate in modo da non rappresentare, durante il
loro intero ciclo di vita, una minaccia per l'igiene o la salute e la sicurezza dei lavoratori, degli occupanti o
dei vicini e da non esercitare un impatto eccessivo, per tutto il loro ciclo di vita, sulla qualità dell'ambiente
o sul clima, durante la loro costruzione, uso e demolizione.”
In particolare, per il serramento è importante che esso non favorisca formazione di umidità su parti o pareti dell'opera.
È necessario, quindi, valutare la tenuta all'acqua in laboratorio, sia del prodotto finito che del giunto murario (posa in opera).
Con il metodo di prova contenuto nella norma UNI EN 1027 e con il sistema di classificazione contenuto
nella norma UNI EN 12208 si attribuisce la classificazione al prodotto sottoposto a prova di tipo per la tenuta all'acqua.
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FINESTRE
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Per la posa in opera, invece, al momento vi è un buco normativo, mancando norme specifiche che individuino metodi di prova o di classificazione della tenuta dei giunti di posa (primario e secondario). E' comunque possibile adottare standard di posa qualificati che consentono di progettare, verificare e valutare la
probabilità di formazione di umidità, con conseguente formazione di muffa o condensa sulle parti murarie
inclusi i giunti di posa. Il giunto primario (tra muro e controtelaio) e il giunto secondario (tra controtelaio e
telaio fisso), se conformi allo standard POSI-01 di LegnoLegno, forniscono l'evidenza che la progettazione del giunto, in quelle particolari condizioni esaminate, non presenta criticità per quanto riguarda la formazione di muffa e condensa.
Per alcuni prodotti, in questo requisito di base, viene richiesto di evidenziare la presenza di sostanze che emesse in ambiente - potrebbero provocare danni alla salute degli occupanti gli immobili.
Per i prodotti in legno, alluminio e PVC, si tratta ad esempio di considerare il rischio emissione di composti
organici volatili (VOC), mentre per i prodotti in legno incollati va considerato il rischio emissione di formaldeide.
REQUISITO 4: SICUREZZA E ACCESSIBILITÀ NELL'USO
“Le opere di costruzione devono essere concepite e realizzate in modo che il loro funzionamento o uso
non comporti rischi inaccettabili di incidenti o danni, come scivolamenti, cadute, collisioni, ustioni, folgorazioni, ferimenti a seguito di esplosioni o furti. In particolare, le opere di costruzione devono essere progettate e realizzate tenendo conto dell'accessibilità e dell'utilizzo da parte di persone disabili”.
Considerando le vigenti normative sulla sicurezza, si evidenzia che il rischio di incidente non si può eliminare (D.lgs 81/08) e pertanto occorre ridurre la sua probabilità di accadimento, adottando misure preventive in fase di informazione all'utente e fornendo prodotti con caratteristiche atte a ridurre il rischio.
Inoltre, per la sicurezza in uso dei serramenti esterni, il D.lgs 206/2005 “Codice del consumo” specifica
che il produttore deve immettere sul mercato solo prodotti sicuri.
Il serramento, in ogni caso, non deve provocare ferimenti dovuti a distacco di ante, vetri o a errata movimentazione dei dispositivi di bloccaggio.
La prova di resistenza al vento, per le finestre e le porte esterne pedonali, condotta secondo le norme UNI
EN 12211 - e relativa classificazione secondo la UNI EN 12210 - consente di verificare che il serramento
sia in grado di salvaguardare, anche in presenza di notevoli deformazioni provocate dal vento, la sicurezza dell'utente.
Per quel che riguarda invece il vetro, la norma UNI 7697:2014, a seconda del rischio e dal danno stimati
(caduta nel vuoto, ferimento, ecc.) specifica che:
- con riferimento alle finestre la lastra interna deve essere stratificata (2B2-1B1) o temprata (1C3) mentre
per la lastra esterna non vi è nessuna specifica;
- con riferimento alle porte finestre pedonali esterne, il vetro installato dovrà essere di sicurezza (temprato o stratificato) fino ad un metro dal piano di calpestio, la lastra interna stratificata (2B2-1B1) o temprata
(1C3) la lastra esterna stratificata (1B1).
L'idoneità del prodotto deve essere misurata e i dispositivi di sicurezza devono essere progettati e ben collocati.
Per quanto riguarda l'accessibilità delle persone disabili viene confermata, per le porte finestre, la necessità di utilizzare soglie in alluminio/barriere inferiori che non ostacolino il passaggio e quindi con altezza
non superiore ai 25 mm.
REQUISITO 5: PROTEZIONE CONTRO IL RUMORE
Le opere di costruzione devono essere concepite e realizzate in modo che il rumore cui sono sottoposti gli
occupanti e le persone situate in prossimità si mantenga a livelli che non nuocciano alla loro salute e tali
da consentire soddisfacenti condizioni di sonno, di riposo e di lavoro.
Il serramento deve consentire un abbattimento acustico che si chiama potere fonoisolante (espresso in
dB = simbolo decibel) conforme alla richiesta del progettista in funzione della zona di installazione del serramento e della rumorosità presunta dovuta al tipo di traffico presente (ferroviario, veicolare, aereo).
Il potere fonoisolante Rw, espresso in dB, si determina:
1) con prove di laboratorio condotte secondo il metodo contenuto nella norma UNI EN ISO 10140-2 e relativa correzione dei dati condotta secondo la norma UNI EN ISO 717-1;
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2) con stima preventiva condotta attraverso le tabelle fornite dall'allegato B contenute nella norma di
prodotto UNI EN 14351-1.
Il potere fonoisolante è influenzato:
• dal tipo di vetro (stratificato e PVB acustico) ma soprattutto dal suo valore Rw in dB;
• dal numero di guarnizioni (almeno 2);
• dalla permeabilità all'aria dei giunti apribili del serramento (almeno classe 3 all'aria per utilizzare i software validati dal Laboratorio Notificato).
REQUSIITO 6: RISPARMIO ENERGETICO E RITENZIONE DI CALORE
Le opere di costruzione e i relativi impianti di riscaldamento, raffreddamento, illuminazione e aerazione
devono essere concepiti e realizzati in modo che il consumo di energia richiesto durante l'uso sia moderato, tenuto conto degli occupanti e delle condizioni climatiche del luogo. Inoltre, le opere di costruzione devono essere efficienti sotto il profilo energetico e, durante la loro costruzione e demolizione, l'energia utilizzata deve essere quanta meno possibile.
Il serramento vetrato, in funzione delle richieste del committente(certificazione energetica, certificazione
GBC, certificazione CASACLIMA, sgravio fiscale previsto per legge) della zona climatica di appartenenza, deve essere accompagnato dai valori:
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- della TRASMITTANZATERMICA Uw (finestra), UD (porta pedonale) (espressa in W/m K);
• di PERMEABILITÀ ALL'ARIA;
• di TRASMISSIONE LUMINOSA DEL VETRO (T.L.);
• del FATTORE SOLARE DEL VETRO (g);
consoni alle richieste del committente (anche attraverso il progettista).
Inoltre è opportuno che il sistema di posa del serramento presenti continuità termica tra serramento e muro e sia adeguatamente progettato per evitare dispersioni dovuti a fenomeni conduttivi e convettivi (passaggio di aria e calore). Inoltre le temperature superficiali interne del serramento devono garantire il comfort agli utenti finali.
È quindi importante verificare la prestazione del prodotto con il calcolo offerto dal metodo semplificato contenuto nella norma UNI EN ISO 10077/1, così come verificare per il sistema di posa l'andamento delle isoterme ed il valore delle temperature superficiali.
REQUISITO 7: USO SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI
Si dovrà prevedere che tutte “le opere di costruzione devono essere concepite, realizzate e demolite in
modo che l'uso delle risorse naturali sia sostenibile e garantisca in particolare quanto segue”:
a) il riutilizzo o la riciclabilità delle opere di costruzione, dei loro materiali e delle loro parti dopo la demolizione;
b) la durabilità delle opere di costruzione;
c) l'uso, nelle opere di costruzione, di materie prime e secondarie ecologicamente compatibili.
Questo requisito è una novità assoluta, ad oggi ancora non considerata dalle norma armonizzate. Ciò implica la necessità di aggiornare, nel tempo, tutte le norme e i regolamenti tecnici europei con l'inserimento
delle caratteristiche relative.
Per i serramenti acquisteranno importanza tutti gli aspetti legati al ciclo di vita del serramento (LCA), alla riciclabilità ed alla possibilità di dimostrare che i materiali utilizzati sono conformi agli standard volontari
quali, ad esempio per il legno FSC e PEFC e l'EPD (ETICHETTA AMBIENTALE DI PRODOTTO), con
basso impatto ambientale dal punto di vista sociale, economico e prestazionale.
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FINESTRE
E PORTEFINESTRE
CAPITOLO 2
I Sistemi di valutazione e costanza della prestazione
I sistemi di valutazione e di costanza della prestazione, previsti dal regolamento UE 305/11 da applicare
alle diverse tipologie di prodotto, variano in funzione delle prescrizione normative e prevedono le modalità e l'iter necessario per soddisfare l'intero processo previsto dalla Marcatura CE. Tra i sistemi di valutazione, significativi per i serramenti sono i Sistemi 1, 3 ,4. Tra questi, il Sistema 1 risulta essere il “più severo” mentre il Sistema di valutazione 4 il “più blando”.
Di seguito si descrivono i singoli sistemi di valutazione della prestazione (le finestre e le porte pedonali
esterne regolamentate dalla UNI EN 14351-1 sono in Sistema 3):
Sistema 1 - Dichiarazione della prestazione delle caratteristiche essenziali del prodotto da costruzione effettuata dal fabbricante in base agli elementi che seguono:
a) il fabbricante effettua:
i) il controllo della produzione in fabbrica;
ii) altre prove su campioni prelevati in fabbrica dal fabbricante in conformità del piano di prova prescritto;
b) l'organismo notificato di certificazione del prodotto rilascia il certificato di costanza della prestazione
del prodotto fondandosi sui seguenti elementi:
i) determinazione del prodotto-tipo in base a prove di tipo (compreso il campionamento), a calcoli di tipo, a valori desunti da tabelle o a una documentazione descrittiva del prodotto;
ii) ispezione iniziale dello stabilimento di produzione e del controllo della produzione in fabbrica;
iii) sorveglianza, valutazione e verifica continue del controllo della produzione in fabbrica
Sistema 3 - Dichiarazione della prestazione delle caratteristiche essenziali del prodotto da costruzione effettuata dal fabbricante in base agli elementi che seguono:
a) il fabbricante effettua il controllo della produzione in fabbrica;
b) il laboratorio di prova notificato determina il prodotto-tipo in base a prove di tipo (sulla scorta del campionamento effettuato dal fabbricante), a calcoli di tipo, a valori desunti da tabelle o a una documentazione descrittiva del prodotto.
Sistema 4 - Dichiarazione della prestazione delle caratteristiche essenziali del prodotto da costruzione effettuata dal fabbricante in base agli elementi che seguono:
a) il fabbricante effettua:
i) la determinazione del prodotto-tipo in base a prove di tipo, a calcoli di tipo, a valori desunti da tabelle
o a una documentazione descrittiva del prodotto;
ii) il controllo della produzione in fabbrica;
b) l'organismo notificato non ha compiti da svolgere.
I sistemi di valutazione e costanza delle prestazioni elencati richiedono quindi al fabbricante di
1) apporre l'Etichetta CE di prestazione sui documenti commerciali in modo visibile, leggibile e indelebile;
2) redigere la Dichiarazione CE di prestazione per tipologia di prodotto a costante prestazione.
Vediamo più nel dettaglio cosa impone il Sistema di valutazione della prestazione 3, previsto dalla norma
di prodotto UNI EN 14351-1 per le finestre e le porte esterne pedonali
LA DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE (Sistema di valutazione della costanza della prestazione 3)
Per finestre e portefinestre per esterni il sistema denominato “3” è quello richiesto dalla norma UNI EN
14351-1 e prevede (in base a quanto stabilito nell'allegato V del regolamento 305/2011) che il fabbricante
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rilasci una DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE (DoP) dopo aver eseguito:
1) le prove iniziali di tipo (ITT) presso un laboratorio “notificato”;
2) un controllo di produzione effettuato in azienda dal fabbricante sotto la propria responsabilità.
Per quanto riguarda il primo punto il fabbricante deve essere in possesso di un rapporto di prova emesso
da un laboratorio che sia stato abilitato - dal Ministero competente - a svolgere le prove in funzione del prodotto in oggetto e successivamente notificato alla Commissione Europea. LegnoLegno è notificato con n.
1709.
Il secondo punto viene invece soddisfatto da un controllo di produzione in fabbrica che il fabbricante effettua sotto propria responsabilità (il controllo di produzione sarà maggiormente approfondito nei capitoli
successivi).
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FINESTRE
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CAPITOLO 3
La Marcatura CE dei serramenti esterni
Il regolamento UE 305/2011 fissa le condizioni per “l'immissione” o “la messa a disposizione” sul mercato
dei prodotti da costruzione - e quindi dei serramenti esterni - chiarendo alcuni aspetti che, se pur citati in
molte guide emanate in passato dalla Commissione Europea, rimanevano sempre in ambito interpretativo più che applicativo.
A tal fine si riportano alcune definizioni che aiuteranno il lettore a comprendere meglio quali sono le responsabilità e gli obblighi degli operatori economici in ambito di marcatura CE del serramento.
Definizioni
a) messa a disposizione sul mercato: la fornitura, a titolo oneroso o gratuito, di un prodotto da costruzione perché sia distribuito o usato sul mercato dell'Unione nel corso di un'attività commerciale;
b) immissione sul mercato: la prima messa a disposizione di un prodotto da costruzione sul mercato
dell'Unione;
c) operatori economici: il fabbricante, l'importatore, il distributore e il mandatario;
d) fabbricante: qualsiasi persona fisica o giuridica che fabbrichi un prodotto da costruzione o che faccia
progettare o fabbricare tale prodotto e lo commercializzi con il suo nome o con il suo marchio;
d) importatore: qualsiasi persona fisica o giuridica, stabilita nell'Unione, che immetta sul mercato
dell'Unione un prodotto da costruzione proveniente da un paese terzo;
e) distributore: qualsiasi persona fisica o giuridica nella catena di fornitura, diversa dal fabbricante o
dall'importatore, che metta un prodotto da costruzione a disposizione sul mercato;
f) mandatario: qualsiasi persona fisica o giuridica, stabilita nell'Unione, che abbia ricevuto da un fabbricante un mandato scritto che la autorizza ad agire per suo conto in relazione a determinati compiti;
Obblighi del fabbricante
Quindi, con l'apposizione della marcatura CE, il fabbricante si assume la responsabilità;
a) della conformità del prodotto alla dichiarazione di prestazione,
b) di apporre la marcatura CE,
c) di conservare la dichiarazione di prestazione documentazione tecnica per 10 anni a decorrere dalla
data di immissione sul mercato.
Obblighi dell'importatore e del distributore
Prima di immettere sul mercato un serramento, l' importatore e il distributore si assicurano:
a) che il fabbricante abbia valutato e verificato la costanza della prestazione;
b) che il fabbricante abbia redatto la documentazione tecnica e la dichiarazione di prestazione conformemente al regolamento;
c) che il prodotto, laddove richiesto, rechi la marcatura CE,
d) che il serramento sia accompagnato dai documenti richiesti e che il fabbricante abbia rispettato i requisiti del regolamento.
All'atto di mettere un serramento a disposizione sul mercato, l' importatore e il distributore assicurano che
il prodotto sia accompagnato da istruzioni e informazioni sulla sicurezza redatte in una lingua, stabilita dallo Stato membro interessato, che può essere facilmente compresa dagli utilizzatori.
L'importatore e il distributore garantiscono che, finché un serramento è sotto la loro responsabilità, le condizioni di conservazione o di trasporto non ne compromettano la conformità alla dichiarazione di prestazione né la conformità con gli altri requisiti applicabili di cui al regolamento.
Se l'importatore e il distributore riscontrano che il serramento NON è conforme alla dichiarazione di prestazione adottano misure per renderlo conforme o lo ritirano dal mercato, informando le autorità.
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Obblighi del mandatario
Il fabbricante può nominare, mediante mandato scritto, un mandatario.
La redazione della documentazione tecnica non fa parte del mandato del mandatario.
Un mandatario esegue i compiti specificati nel mandato. Il mandato consente al mandatario di eseguire almeno i seguenti compiti:
- tenere la dichiarazione di prestazione e la documentazione tecnica a disposizione delle autorità nazionali di vigilanza;
- a seguito di una richiesta motivata di un'autorità nazionale competente, fornire a detta autorità tutte le informazioni e la documentazione necessarie per dimostrare la conformità del prodotto da costruzione alla dichiarazione di prestazione o la rispondenza ad altri requisiti applicabili di cui al regolamento;
- cooperare con le autorità nazionali competenti, su loro richiesta, a qualsiasi azione intrapresa per eliminare i rischi presentati dai prodotti da costruzione che rientrano nel mandato del mandatario.
IMPORTANTE!!!!
Se un importatore o distributore - a proprio nome o marchio - immette un prodotto sul mercato, o modifica il prodotto già immesso sul mercato in modo da influenzare la conformità alla dichiarazione di prestazione, è considerato alla stregua del fabbricante e assoggettato agli stessi obblighi.
Contenuti della dichiarazione di prestazione
Per fare in modo che la dichiarazione di prestazione sia precisa e affidabile si dovrebbe valutare la prestazione e controllarne la produzione in fabbrica attraverso un adeguato sistema di verifica e costanza delle
prestazioni.
Il percorso che il fabbricante di serramenti deve effettuare per la marcatura CE e redigere la dichiarazione
di prestazione, è sostanzialmente il seguente:
• selezione dei campioni di serramenti rappresentativi della propria produzione, in ragione delle tipologie,
caratteristiche, varianti costruttive e morfologiche dei propri prodotti;
• determinazione delle prestazioni effettuate, secondo quanto previsto dalla UNI EN 14351/1, mediante
prove di laboratorio o mediante calcolo. Tali test consentono di definire le prestazioni dei prodotti e di
quantificarne le classificazioni e quindi i livelli di soglia offerte all'utenza;
• trasferimento dei risultati delle prestazioni condotte in laboratorio sull'intera produzione dove il fabbricante dovrà dotarsi di un adeguato sistema di verifica e costanza delle prestazioni, condotto sotto propria responsabilità e conformemente ai requisiti specificati in UNI EN 14351-1. Tali controlli riguardano i
materiali, i componenti, gli accessori in ingresso, gli elementi durante la lavorazione ed i prodotti finiti così come specificato in norma;
• registrazione e conservazione dell'esito delle registrazioni, presso il fabbricante e secondo quanto da
lui definito, che derivano dai controlli in produzione;
• predisposizione di un sistema documentale, a cura del fabbricante, che garantisca la rintracciabilità dei
prodotti, l'evidenza della conformità della prestazione, l'informazione all'utente in termini di installazione, uso e manutenzione.
La dichiarazione di prestazione, redatta nella lingua dello Stato membro (ad esempio italiano) in cui il
prodotto da costruzione è messo a disposizione, deve contenere, secondo quanto indicato in Regolamento UE 305/11:
• il riferimento del prodotto-tipo per il quale la dichiarazione di prestazione è stata redatta;
• il sistema o i sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione del prodotto da costruzione di cui all'allegato V;
• il numero di riferimento e la data di pubblicazione della norma armonizzata o della valutazione tecnica
europea usata per la valutazione di ciascuna caratteristica essenziale;
• se del caso, il numero di riferimento della documentazione tecnica specifica usata ed i requisiti ai quali il
fabbricante dichiara che il prodotto risponda;
• l'uso o gli usi previsti del prodotto da costruzione, conformemente alla specifica tecnica armonizzata applicabile;
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MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
• l'elenco delle caratteristiche essenziali secondo quanto stabilito nella specifica tecnica armonizzata per
l'uso o gli usi previsti dichiarati;
• la prestazione di almeno una delle caratteristiche essenziali del prodotto da costruzione pertinenti
all'uso o agli usi previsti dichiarati;
• se del caso, la prestazione del prodotto da costruzione, espressa in livelli o classi, o in una descrizione,
ove necessario sulla base di un calcolo, in relazione alle sue caratteristiche essenziali determinate conformemente all'art. 3, paragrafo 3;
• la prestazione delle caratteristiche essenziali del prodotto da costruzione concernenti l'uso o gli usi previsti, tenendo conto delle disposizioni relative all'uso o agli usi previsti nel luogo in cui il fabbricante intenda immettere il prodotto da costruzione sul mercato;
• per le caratteristiche essenziali elencate, per le quali non sia dichiarata la prestazione, le lettere «NPD»
(nessuna prestazione determinata);
• qualora per il prodotto in questione sia stata rilasciata una valutazione tecnica europea, la prestazione,
espressa in livelli o classi, o in una descrizione del prodotto da costruzione in relazione a tutte le caratteristiche essenziali contenute nella corrispondente valutazione tecnica europea;
• la dichiarazione di prestazione è redatta in base al modello di cui all'allegato III; le informazioni di cui
all'art. 31 o, a seconda dei casi, all'art. 33 del regolamento (CE) n. 1907/2006 sono fornite assieme alla
dichiarazione di prestazione.
Per i serramenti secondo quanto indicato nei punti precedenti e nel Regolamento delegato UE 574/2014,
LEGNOLEGNO ha predisposto i contenuti della dichiarazione di prestazione (DoP) (riportati negli esempi successivi).
16
CAPITOLO 4
Generalità sulla norma armonizzata di prodotto e sulle norme tecniche per serramenti
Le norme di prodotto definiscono il percorso che il produttore deve effettuare per l'apposizione del marchio CE, definendo dettagliatamente le modalità di valutazione delle prestazioni a norma del prodotto, di
controllo della produzione, di informazione all'utenza e di marcatura.
La norma di prodotto per la marcatura CE delle finestre e delle porte esterne pedonali è la UNI EN 14351-1.
A seguito della pubblicazione delle norme vengono resi noti, oltre alle informazioni brevemente elencate,
anche L'INIZIO ED IL TERMINE DEL PERIODO DI COESISTENZA.
Tale periodo identifica in maniera univoca l'arco temporale durante il quale potranno essere commercializzati sia serramenti che hanno il marchio CE sia serramenti ancora sprovvisti di tale marchio (coesistenza sul mercato).
I fabbricanti di serramenti che hanno svolto tutti i passaggi necessari all'apposizione del marchio CE (prove di tipo, controllo di produzione, informazione al cliente sulla manutenzione, etichettatura prodotto) potranno quindi applicarlo.
L'esempio del marchio CE, correlato con la Dichiarazione di prestazione (DoP) verrà riportato negli esempi successivi.
LA NORMA DI PRODOTTO UNI EN 14351-1
La norma di prodotto UNI EN 14351-1 riporta i requisiti previsti per la marcatura CE delle finestre e delle porte pedonali esterne.
A seguito della pubblicazione della norma di prodotto in Gazzetta Ufficiale, già da anni sono stati resi noti i
tempi per il periodo di coesistenza:
> 01/02/2007: inizio periodo di coesistenza di prodotti commercializzati con marchio CE e di prodotti
commercializzati senza marchio CE;
> 01/02/2010: fine del periodo di coesistenza; al termine di tale periodo possono essere immessi sul
mercato solo prodotti marcati
Dal 02/02/2010, il fabbricante deve apporre il marchio CE sui suoi prodotti, posto che abbia ottemperato a
quanto richiesto dalla UNI EN 14351-1.
La norma di prodotto UNI EN 14351-1 è un documento normativo prestazionale che, al contrario di una
"norma descrittiva", non dice COME debba essere realizzato il prodotto affinché esso sia a norma, ma evidenzia invece quali esigenze il prodotto debba soddisfare affinché esso possa essere considerato conforme a norma e quindi di qualità.
Viene quindi lasciato alla capacità tecnico-progettuale del fabbricante di serramenti l'onere di realizzare
un prodotto in grado di superare i test per la determinazione delle prestazioni..
La prestazione del serramento deve essere valutata sul prodotto così come di prassi realizzato dal fabbricante. Non deve essere valutata su un serramento costruito appositamente per effettuare i test di laboratorio e in funzione delle prestazioni da raggiungere in sede di prova, ma che in realtà si discosta in maniera sostanziale dal “serramento standard”.
Se da un lato tale approccio alla qualità comporta, per il fabbricante di serramenti, una serie di investimenti (dalle scelte di carattere progettuale alle verifiche di laboratorio per confermarle), dall'altro, sul piano imprenditoriale, le normative a carattere prestazionale permettono una differenziazione - anche commerciale- di prodotto altrimenti irrealizzabile con norme di tipo descrittivo.
Dire, ad esempio, che la finestra ha raggiunto la classe 9A all'acqua, significa legare il sistema della finestra non più ad una valutazione soggettiva del prodotto, ma alla sua reale qualità intrinseca legata al comportamento complessivo di tutti i componenti (dal tipo di gocciolatoio, alle guarnizioni utilizzate, ecc.).
17
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
REGOLAMENTO PRODOTTI DA COSTRUZIONE UE 305/2011 ed NPD
“Ai fini della marcatura CE dei prodotti, le Autorità competenti dei diversi Paesi U.E. possono indicare attraverso propri provvedimenti nazionali quali caratteristiche essenziali, contenute nell'appendice ZA della norma armonizzata di prodotto (UNI EN 14351-1 per i serramenti) , sono oggetto di dichiarazione di prestazione da parte del fabbricante”.
Nei casi in cui non esistano nello Stato membro (Italia) delle prescrizioni regolamentari riferite ai requisiti
di base e alle relative prestazioni, il fabbricante può non indicare il valore della caratteristica prevista, riportando l'indicazione N.P.D. (No Performance Determined).
In tal caso, il prodotto su cui viene apposta la marcatura CE non è accompagnato per le prestazioni citate
dai valori in possesso o meno del fabbricante.
ATTENZIONE: al fabbricante rimane sempre e comunque l'obbligo di fornire una dichiarazione di prestazione del serramento (e a tal fine dovrà infatti marcare CE il serramento). È evidente che non è stato
determinato chiaramente il livello prestazionale del prodotto conforme ad un requisito di base, prestazione a cui, in ogni caso, il serramento dovrà risultare conforme.
18
CAPITOLO 5
Il Sistema Europeo di notifica dei laboratori
Come in precedenza descritto, la modalità di attestazione di conformità per i serramenti esterni è il Sistema 3, che prevede l'intervento di un Laboratorio notificato per l'effettuazione delle prove iniziali di tipo necessarie alla verifica della conformità a norma dei prodotti.
La notifica dei Laboratori prove è regolamentata dal Decreto Ministeriale n° 156 del 9 maggio 2003 e da
una Circolare del Ministero dell'interno n. 3 del 9 maggio 2011, che indicano chiaramente quali sono le caratteristiche di competenza tecnica che devono essere garantite dall'ente di effettuazione delle prove
(struttura logistica, qualifica del personale, esperienza nel campo in cui è richiesta la notifica, ecc.).
A seguito dell'avvenuta qualifica con esito positivo del Laboratorio Prove da parte del Ministero dello Sviluppo Economico (ex. Ministero Attività Produttive) il laboratorio viene Abilitato con pubblicazione sulla
Gazzetta Ufficiale. A tale abilitazione segue la Notifica alla Commissione Europea che corrisponde
all'iscrizione del Laboratorio Prove nell'elenco degli organismi notificati in ambito europeo.
Al fine di avere risultati di prova validi per il soddisfacimento dei requisiti della norma di prodotto UNI EN
14351-1 che possano essere riportati in DoP e sull'etichetta CE, è quindi necessario che le prove iniziali di
tipo (ITT) dei serramenti vengano eseguite presso laboratori di prova notificati. Si consiglia in tal senso la
preventiva verifica della notifica del Laboratorio cui si affida l'effettuazione dei test per la norma di prodotto in oggetto.
Il Laboratorio Prove LegnoLegno è notificato dalla Commissione Europea con n° 1709 (abilitazione del Ministero delle Attività Produttive nel 2006 alla Direttiva 89/106) all'attività di certificazione CE ai sensi del
Regolamento UE 305/2011 in qualità di organismo di prova dal 21 dicembre 2012.
19
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
CAPITOLO 6
Metodologie di definizione dei campioni rappresentativi
Uno dei primi passaggi che il fabbricante è tenuto ad effettuare, ai fini del soddisfacimento dei requisiti previsti della Marcatura CE dei serramenti esterni, è rappresentato dalla scelta e dalla selezione dei campioni da sottoporre a prova.
La norma individua, già nel titolo, le due famiglie di prodotto (finestre e porte pedonali esterne). Quindi è
necessario che il fabbricante individui e definisca dove le tipologie della propria produzione ricadono, in
base
1) alle caratteristiche d'uso (finestra o porta),
2) all'apertura (a battente, anta ribalta, scorrevole, complanare, bilico, vasistas, libro, ecc.),
3) al numero di ante (luci fisse, 1,2,3,4 ante)
4) alle caratteristiche dei componenti (ferramenta,guarnizioni,vetrata, materiale di anta e telaio),
per poter individuare quali prestazioni determinare sul prodotto, in funzione degli obblighi legislativi nazionali e delle esigenze dell'utente.
Questa scelta è determinate, dato che una errata o inesatta definizione delle tipologie di prodotto da sottoporre ai test iniziali di tipo è in grado di aumentare notevolmente i costi da sostenere per l'effettuazione
delle prove previste dalla norma di prodotto UNI EN 14351-1, a scapito anche di una copertura di estendibilità dei risultati delle prestazioni prevista in norma.
Appendice F.
La norma di prodotto individua nell'appendice F la guida per la selezione facoltativa dei provini rappresentativi da sottoporre a prova in base all'apertura ed al numero di ante: se si sottopongono a prova le famiglie dei prodotti sfavorevoli i risultati si possono trasferire ai prodotti ritenuti favorevoli.
Ad esempio, se si sottopone a prova una finestra con apertura ad anta ribalta e la si sottopone a prova di
- resistenza al carico del vento,
- tenuta all'acqua,
- prestazione acustica,
- trasmittanza termica,
- proprietà radiative,
- permeabilità all'aria;
le prestazioni ottenute sono trasferibili a:
- finestra fissa,
- finestra singola battente (apertura interna/esterna),
- finestra ad anta ribalta,
- finestra a sporgere,
- finestra a vasistas.
Se poi si prende in considerazione il numero di ante, l'allegato F specifica che se si sottopone a prova una
finestra con il numero massimo di ante a battente - tutte con apertura verso l'interno - le prestazioni di cui
sopra sono trasferibili una ad finestra a due o più ante a battente (apertura verso l'interno o verso
l'esterno).
Quindi il fabbricante, nel mercato italiano, sottoponendo a prove la finestra e la porta finestra a 2 ante si avvale della trasferibilità indicata nell'allegato F.
La definizione delle tipologie dei serramenti da sottoporre a prova viene di prassi effettuata attraverso
un'attenta valutazione di tutte le varianti della produzione e sulla valutazione di come tali varianti siano in
grado di influenzare le prestazioni di un prodotto rilevate oggettivamente attraverso l'effettuazione di specifiche prove e rimane indiscutibilmente di responsabilità del fabbricante.
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Appendice A
Tutte le variazioni sostanziali che vanno in qualche modo ad influenzare o modificare le parti del serramento e che ne determinano la reale capacità di offrire specifiche prestazioni (dimensioni delle battute, numero e localizzazione delle guarnizioni, sistema di raccolta e scarico acqua, ecc.) devono d'altro canto essere attentamente valutate per poterne stimare l'influenza su ogni caratteristica prestazionale del prodotto.
Come sarà di seguito evidenziato, non tutte le prestazioni rilevate nel corso delle prove sono condizionate
dalle modifiche sostanziali.
È possibile, ad esempio, che alcune modifiche di particolare importanza vadano ad influenzare solo la prestazione di permeabilità all'aria o di tenuta all'acqua, con conseguente necessità di rivalutare solo la prestazione in oggetto attraverso una nuova verifica di prova.
Successivamente verranno descritte alcune modalità di selezione dei campioni, ponendo l'accento su come modifiche che, in genere, possono essere apportate alle varie tipologie di prodotto, ne possono sostanzialmente cambiare le prestazioni.
Anche se viene evidenziata la necessità da parte della norma di testare tutte le tipologie, è evidente che i
prodotti maggiormente soggetti a modifiche o varianti costruttive sono le finestre e le portefinestre.
Inoltre, nel caso si voglia effettuare le prove di laboratorio scaglionandole nel tempo in più riprese, è chiaramente consigliabile cominciare il ciclo di verifica dei serramenti sul prodotto maggiormente realizzato
dall'azienda (che spesso risulta essere finestra e portefinestra).
Tali considerazioni ci portano ad affermare che tutte le varianti cosiddette “estetiche” (e cioè tutte quelle
varianti che non toccano in alcun modo la “sostanza del prodotto” e cioè le barriere funzionali, ma ne modificano solo la “bellezza”) non andranno ad influenzare le prestazioni che il serramento è in grado di offrire;
basta infatti pensare alle caratteristiche prestazionali che è in grado di garantire una finestra che presenta
il fermavetro interno con due motivi differenti.
È evidente che nessuna prestazione sarà in nessun modo correlata a tale modifica.
ATTENZIONE: è necessario considerare che la norma UNI EN 14351-1 è intermateriale e quindi indipendente dal tipo di materiale utilizzato per la realizzazione del profilo (legno,alluminio, PVC, misto)
Le indicazioni, le valutazioni e le considerazioni svolte sono nella maggioranza dei casi valide per tutte
le tipologie di materiali utilizzati per la realizzazione del profilo.
In base alle indicazioni normative ed alle esperienze del laboratorio di prova è possibile definire come tipologia differente di prodotto la seguente gamma di serramenti:
• la finestra e la porta finestra (fissa,1,2,3,4 ante),
• la porta finestra opaca (portoncino),
• il bilico (orizzontale e verticale),
• l'alzante scorrevole (fisso + scorrevole e doppio scorrevole),
• il complanare.
Anche se viene evidenziata la necessità da parte della norma di testare tutte le tipologie, è evidente che i
prodotti maggiormente soggetti a modifiche o varianti costruttive sono le finestre e le porte finestre.
Inoltre è chiaramente consigliabile, nel caso si voglia effettuare le prove di laboratorio scaglionandole nel
tempo in più riprese, di cominciare il ciclo di verifica dei serramenti sul prodotto che maggiormente viene
realizzato dall’azienda, e che spesso risulta essere finestra e portafinestra.
IL PRODOTTO FINESTRA E PORTAFINESTRA
Le prove di caratterizzazione prestazionali, come già detto, devono essere effettuate cercando di testare
prodotti che consentano di estendere il risultato delle prove alla maggior gamma di prodotti possibile.
Ad esempio, sottoporre a prova un prodotto con apertura oscillobattente consente di “coprire”, con il medesimo risultato di prova, tutti i serramenti tipologicamente uguali a quello testati (e che cioè non presentano differenza da un punto di vista sostanziale) con apertura alla francese.
Discorso analogo per la superficie dei serramenti. Se la superficie dei prodotti commercializzati risulta inferiore e per alcune prestazioni addirittura superiore del 50% rispetto al prodotto verificato in laboratorio,
21
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
si potrà usufruire del medesimo requisito prestazionale evidenziato durante il test.
Bisogna invece fare attenzione alla prova di resistenza al vento, dove vi è la trasferibilità della classe alla
stessa larghezza e altezza del serramento testato. Se si producono serramenti di dimensioni maggiori bisogna prevedere dei punti di chiusura in più per poter mantenere il livello di prestazione ottenuto.
Per quanto riguarda il numero di ante, è possibile sostanzialmente procedere per due strade.
La prima strada prevede la verifica del prodotto con il numero massimo di ante (in genere quattro) per poter estendere il risultato a tutti i prodotti tipologicamente uguali a quelli verificati e con un numero di ante
pari od inferiore.
È sicuramente l'ipotesi che economicamente consente di ridurre i costi per le prove iniziali di tipo, ma è allo stesso tempo un'ipotesi da valutare con attenzione relativamente alla “spendibilità” commerciale delle
prestazioni dei serramenti.
È facile evidenziare che un quattro ante presenta in genere prestazioni inferiori rispetto al due ante ed è altrettanto evidente che il quattro ante, per la maggior parte delle imprese, ricopre una percentuale minima
rispetto al prodotto due ante.
Per cui ci si troverà a “comunicare all'esterno” le prestazioni ottenute sul prodotto a quattro ante anche se
in realtà si parla di un doppia anta in grado di garantire prestazioni notevolmente superiori a quelle rilevate.
La seconda strada, invece, prevede la verifica del prodotto a due ante per poter ottenere un risultato soddisfacente che abbia peso da un punto di vista commerciale (e che inoltre sia realmente rappresentativo
della produzione aziendale). Tale ipotesi però dovrà prevedere necessariamente anche la verifica di un
quattro ante, con conseguenti costi relativi alle prove iniziali di tipo. È un'ipotesi che, come la precedente.
ha i suoi pregi ed i suoi difetti, ma che al momento è quella maggiormente percorsa dai fabbricanti.
Naturalmente, aziende che hanno una vasta gamma di prodotti tra di loro differenti per caratteristiche sostanziali (che possono influire sulle prestazioni del prodotto stesso) dovranno eseguire test su un numero
di prodotti in grado di soddisfare le esigenze normative relative alla loro gamma di serramenti.
Se, ad esempio, si parla di una finestra spessore 66 mm con guarnizione di tenuta sul telaio, che può essere realizzata dal fabbricante con gocciolatoio in alluminio o con scarichi dell'acqua piovana realizzati direttamente sulla traversa inferiore del telaio fisso, è possibile affermare che su una delle due finestre dovrà essere eseguito il ciclo di prove complete (è consigliabile effettuare tali test sul prodotto che tra i due è
“commercialmente più interessante”), mentre sul serramento identico al prodotto verificato ma con diverso sistema di raccolta e scarico acqua dovrà essere rivalutata esclusivamente la prestazione di tenuta
all'acqua (l'unica che in realtà può variare in base alla modifica evidenziata).
Naturalmente, è indispensabile parità di caratteristiche tecnico costruttive tra i prodotti testati e quelli
elencati per poter usufruire dei medesimi risultati di prova. Le caratteristiche funzionali che maggiormente possono influire sulle prove di laboratorio, e quindi sulle prestazioni del prodotto, sono:
1. Spessore di anta e telaio (legno) o configurazione del profilo (alluminio/misti),
2. Sistema di evacuazione acqua,
3. Andamento del profilo,
4. Dimensioni delle battute interne del profilo,
5. Presenza sul profilo di anta o telaio di una o più guarnizioni con relativa localizzazione,
6. Ferramenta e/o relativi punti e sistemi di chiusura,
7. Vetrazioni.
Come detto, non tutte le varianti sono da considerarsi tali per tutte le prestazioni del prodotto.
Per la portafinestra, fermo restando valide tutte le indicazioni sopra elencate, non è considerata una variante sostanziale (e che quindi non impone ulteriori verifiche) la presenza/assenza del traverso intermedio di separazione del vetrocamera. Risulta però importante la sua applicazione per poter parzializzare la
vetrocamera riducendo il peso conseguente dell'anta e rispettare i vigenti requisiti di sicurezza circa le applicazioni vetrate, ed ultimamente per l'inserimento del pannello bugnato.
L'unico valore che potrebbe esserne influenzato è la TRASMITTANZA TERMICA, dato che tende a variare la superficie del vetro esposta e, in maniera proporzionale, la superficie in legno e quella del pannello
22
opaco con trasmittanza Up diversa rispetto a quella Ug del vetro.
Si ricordi comunque che la responsabilità della campionatura per l'effettuazione delle prove iniziali di tipo
e le scelte relative all'estendibilità dei risultati è, in ogni caso, del fabbricante.
OSSERVAZIONI
È necessario che ogni fabbricante effettui un'attenta valutazione di tutte le tipologie che rappresentano la
normale produzione e di tutte le modifiche sostanziali di prassi adottate all'interno della propria azienda
per poter evidenziare, attraverso le specifiche prove di laboratorio, la conformità a norma dei serramenti.
Questa valutazione è indispensabile per poter effettuare il minor numero possibile di prove e poter estendere i risultati a quanti più prodotti riducendo così notevolmente i costi da sostenere per l'effettuazione delle prove iniziali di tipo.
I campioni devono essere finiti e pronti per la posa in opera (completi quindi di vetrocamera, siliconatura
se normalmente effettuata, maniglia, verniciatura ecc.) e comunque sempre riferibili alla normale produzione per le caratteristiche e gli accessori utilizzati.
In tal modo, con il medesimo attestato di prova e alla presenza di un adeguato e documentato piano di controllo in fabbrica, sarà possibile estendere i risultati a tutti i serramenti che presenteranno le medesime caratteristiche prestazionali (stesso numero di guarnizioni, stesso spessore, stesso sistema di drenaggio
acqua, ecc.) del campione testato secondo tutte le indicazioni della norma di prodotto.
Sarà responsabilità del fabbricante definire quali prodotti testare, di quali dimensioni preparali e a quali
prove sottoporli. Le linee guida sopra descritte possono essere utilizzate come uno strumento operativo
di sostegno. Il personale tecnico del Laboratorio Prove LegnoLegno da anni supporta i serramentisti nella
assunzione di tali decisioni.
23
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
CAPITOLO 7
I requisii cogenti dell’Allegato ZA della norma e della vigente legislazione nazionale
Selezionati i campioni rappresentativi delle varie tipologie dei prodotti commercializzati, dovranno essere
effettuate le prove iniziali di tipo.
All'interno della norma sono elencate tutte le prestazioni individuabili sul prodotto serramento, ma è necessario evidenziare che non tutti i requisiti indicati sono da ritenersi obbligatori.
L'ALLEGATO ZA
L'allegato ZA della norma di prodotto, di fatto prevede i requisiti obbligatori in funzione anche di utilizzi
particolari del prodotto.
I requisiti obbligatori da rilevare ai fini della marcatura CE dei serramenti sono:
• Permeabilità all'aria,
• Tenuta all'acqua,
• Resistenza ai carichi del vento,
• Trasmittanza Termica,
• Isolamento acustico (con metodo di prova o tabella presente in norma),
• Sicurezza in uso sui dispositivi di bloccaggio - se presenti (dispositivi di bloccaggio ad esempio
sono dispositivi di ritenzione, restrittori, dispositivi di fissaggio per le procedure di pulizia),
• Resistenza all'impatto (solo per finestre da tetto e porte vetrate con rischi di infortunio),
• Altezza (solo per portefinestre),
• Emissione sostanze dannose: non devono essere rilasciate, secondo i limiti nazionali (Il produttore
ha sempre l'obbligo di dimostrare che il prodotto finito, montato a casa dell'utilizzatore finale non emetta sostanza dannose, o ne emetta entro i limiti nazionali),
• Abilità di rilascio (solo per porte su via di fuga - considerare obblighi legislativi nazionali),
• Forze di funzionamento: solo per porte automatiche (Nell'allegato ZA della UNI EN 14351-1 per questo punto viene indicato che la prestazione è da rilevarsi solo su porte automatizzate e non su finestre),
• Trasmissione luminosa,
• Resistenza alla neve e ai carichi permanenti (solo per finestre da tetti).
Le prestazioni sopra elencate, determinabili sul prodotto attraverso prove di tipo e/o metodo di calcolo, sono relative sia ai requisiti obbligatori secondo l'allegato ZA della norma di prodotto UNI EN 14351-1 sia da
regolamenti nazionali cogenti.
Di seguito, per completezza, sono elencate tutti i requisiti previsti dalla norma di prodotto EN
14351/1 ed applicabili al prodotto serramento esterno, ma si sottolinea che l'obbligatorietà prevista da norma è riferita alle sole prestazioni precedentemente descritte:
1) Resistenza ai carichi del vento,
2) Resistenza alla neve e ai carichi permanenti,
3) Sicurezza in caso d'incendio per le porte,
4) Tenuta all'acqua,
5) Sostanze dannose (non devono essere rilasciate, secondo i limiti nazionali),
6) Resistenza all'impatto,
7) Sicurezza in uso (prova di carico dei dispositivi di sicurezza),
8) Altezza e larghezza delle porte e delle finestre alla francese.
9) Capacità di rilascio per porte esterne di sicurezza,
10) Isolamento acustico,
11) Trasmittanza termica,
12) Determinazione delle caratteristiche luminose e solari delle vetrate,
13) Permeabilità all'aria,
24
14) Durabilità (mediante conformità a norma di materiali, accessori, componenti) nel tempo,
15) Forze di apertura,
16) Forze meccaniche,
17) Ventilazione (per i dispositivi di aerazione),
18) Resistenza al proiettile,
19) Resistenza all'esplosione,
20) Resistenza ad apertura e chiusura ripetuta,
21) Comportamento tra diversi climi,
22) Resistenza all'effrazione,
23) Speciali requisiti su: Porte VETRATE, Porte esterne motorizzate, Finestre motorizzate, Unità di guida,
Guide elettriche.
Essendo molteplici le prestazioni inerenti la conformità del prodotto e relativi norme e metodi di prova, si
andranno ad approfondire di seguito solo le prove da eseguire obbligatoriamente sui prodotti per poter apporre il marchio CE.
Le prestazioni indicate sono l'unico modo per determinare in maniera oggettiva le capacità del prodotto di
soddisfare requisiti specifici.
LEGISLAZIONE NAZIONALE
Alcuni dei requisiti prestazionali descritti sono regolamentati sul territorio nazionale da decreti e leggi che
indicano i livelli minimi che devono essere garantiti dal serramento per risultare idoneo alla destinazione
d'uso.
Le prestazioni ad oggi soggette a questi requisiti di legge sono:
> trasmittanza termica (con valore specifico del serramento),
> permeabilità all'aria (per il valore di riferimento a 100 Pa),
> isolamento acustico (contributo del serramento nella definizione dell'isolamento acustico di facciata).
Isolamento termico
Il decreto di riferimento per la trasmittanza termica del serramento è il D.lgs 192/2005 (e successiva integrazione con D.lgs 311/2006), che impone i limiti di trasmittanza termica sia per le vetrocamere che per le
chiusure trasparenti comprensive degli infissi.
I valori di trasmittanza del vetro e della finestra variano in funzione della zona climatica di destinazione del
serramento; più è fredda la zona climatica e minore, in termini numerici, risulta essere il valore della trasmittanza termica che il vetro e il serramento nel complesso devono garantire.
Di seguito si riportano le tabelle temporali aggiornate:
Tabella 4a.
2
Valori limite della trasmittanza termica U delle chiusure trasparenti comprensive degli infissi in W/m K
Zona
climatica
Dall'1 gennaio 2006
2
U (W/m K)
Dall'1 gennaio 2008
2
U (W/m K)
Dall'1 gennaio 2010
2
U (W/m K)
A
B
C
D
E
F
5,5
4,0
3,3
3,1
2,8
2,4
5,0
3,6
3,0
2,8
2,4
2,2
4,6
3,0
2,6
2,4
2,2
2,0
25
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
Tabella 4b.
2
Valori limite della trasmittanza centrale termica U dei vetri espressa in W/m K
Zona
climatica
Dall'1 gennaio 2006
2
U (W/m K)
Dall'1 luglio 2008
2
U (W/m K)
Dall'1 gennaio 2011
2
U (W/m K)
A
B
C
D
E
F
5,0
4,0
3,0
2,6
2,4
2,3
4,5
3,4
2,3
2,1
1,9
1,7
3,7
2,7
2,1
1,9
1,7
1,3
Il valore della trasmittanza termica definita dal Laboratorio Prove sul serramenti campione andrà, di conseguenza, ad assolvere sia le esigenze dell'allegato ZA della norma di prodotto, sia le indicazioni dei regolamenti nazionali.
Il fabbricante dovrà adottare le azioni più opportune (selezione dei vetri, definizione dei valori di trasmittanza termica dei serramenti, ecc) per assolvere le prescrizioni di legge per tempo e senza eccessive difficoltà.
Sgravio fiscale
Per quanto riguarda invece la possibilità,da parte dell'utente, di ottenere lo sgravio fiscale, ad oggi del
65% , per la sola sostituzione di serramenti, in edifici:
1) riscaldati,
2) accatastati,
i valori di trasmittanza termica che il serramento deve soddisfare sono riportati nella tabella che segue.
Tabella
2
Trasmittanza termica U delle chiusure apribili o assimilabili* in W/m K
Zona
climatica
Dall'1 gennaioo 2010
2
U (W/m K)
A
3,7
B
2,4
C
2,1
D
2,0
E
1,8
F
1,6
*Chiusure apribili e assimilabili, quali porte, finestre e vetrine, anche se non apribili, comprensive degli infissi
Il calcolo della trasmittanza termica deve essere eseguita dal Laboratorio Notificato. In alternativa il fabbricante può utilizzare basi validate (come il software MY CE 2.0, validato dal Laboratorio Notificato LegnoLegno).
Documenti che occorrono per lo sgravio
Si ricorda al fabbricante di fornire all'utente il valore di trasmittanza termica sotto marcatura CE: quindi, oltre alla dichiarazione di prestazione energetica del nuovo serramento e la trasmittanza del serramento sostituito, anche la dichiarazione di prestazione e l'etichetta CE con il valore di trasmittanza termica e delle
altre prestazioni determinate in Laboratorio.
Il richiedente lo sgravio dovrà fare la domanda telematica ad ENEA dove dovrà indicare alcune caratteristiche dell'immobile, tra cui anche quelle dell'impianto di riscaldamento.
26
Acustica
Per quanto riguarda invece l'isolamento acustico dei fabbricati, a livello normativo, in Italia si fa riferimento
al Decreto relativo alla ”Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici” (DPCM del 05/12/1997),
uno dei Decreti attuativi collegati alla Legge Quadro sull'inquinamento acustico n. 447 del 26/10/1995 rivolto alla protezione della popolazione quotidianamente esposta a questo tipo di inquinamento.
Il DPCM richiamato persegue il fine di migliorare, per quanto riguarda il rumore proveniente dall'esterno,
la qualità della vita negli ambienti abitativi e di armonizzare, in riferimento alle prestazioni acustiche dei singoli elementi costruttivi, le tecniche costruttive dei differenti tipi di edificio.
Alcuni dei parametri acustici richiesti dal DPCM 5 Dicembre 1997, sono i seguenti:
- indice del potere fonoisolante apparente di partizioni fra ambienti (R'W),
- indice dell'isolamento acustico normalizzato di facciata (D2m,nT,W),
- indice del livello di rumore di calpestio di solai, normalizzato (L'nT,W).
Nella tabella seguente sono riportati i valori limite richiesti dal Decreto, per i requisiti acustici passivi, in relazione alle diverse tipologie di classificazione degli ambienti abitativi.
Classificazione degli ambienti abitativi
Ospedali, cliniche, case di cura o assimilabili.
Residenze o assimilabili ed alberghi,
pensioni con attività assimilabili.
Attività scolastiche a tutti i livelli ed assimilabili.
Uffici, attività ricreative o di culto,
attività commerciali ed assimilabili.
Parametri
R'w
D'2m, nT, w
L'nT, w
55
45
58
50
50
40
48
63
58
50
42
55
Per la definizione del valore di isolamento acustico di facciata risulta fondamentale, quindi, la conoscenza
dei valori acustici di tutti gli elementi che nel complesso compongono la facciata del fabbricato, tra cui il
serramento.
Il valore del serramento, per quanto riguarda il potere fonoisolante, viene determinato - come di seguito
descritto - con metodo tabellare con utilizzo di basi validate dal Laboratorio Notificato (per valori fino a 38
dB e con requisiti specifici) o con metodo di prova in camera semi-riverberante.
La legislazione italiana, con il DPCM del 5 dicembre 1997, prevede che l'isolamento acustico standardizzato di facciata, indicato con D 2m,nT,W, per edifici assimilabili alle residenze, debba essere inferiore o
uguale a 40 dB attraverso prove in opera. Negli edifici adibiti ad attività scolastiche il D 2m,nT,W richiesto
è di 48 dB.
Ecco quindi che risulta indispensabile conoscere l'isolamento acustico dei serramenti, dei cassonetti, dei
muri, di ciò che sarà presente in facciata, determinati in Laboratorio e indicati con Rw per poi essere sicuri
che il D 2m,nT,W misurato in opera rientri nei limiti di legge a seconda della destinazione d'uso
dell'edificio.
Pur non essendovi per l'isolamento un valore limite specifico identificato dal decreto per il prodotto serramento, è presumibile stimare una situazione di corresponsabilità nel caso in cui il fabbricante non sia a conoscenza del valore del proprio prodotto e non riesca quindi ad assolvere con esso ai requisiti specificati
dal decreto e dalla committenza.
27
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
CAPITOLO 8
Le metodologie correnti di definizione delle prestazioni dei prodotti
(norme, calcoli, test, ecc.)
Vengono di seguito descritti i metodi di prova e di classificazione delle prestazioni relative alla conformità
a norma del prodotto per un campione finestra e/o portafinestra di comune utilizzo (senza prevedere cioè
movimentazioni automatiche od utilizzi particolari)
PERMEABILITÀ ALL'ARIA (Metodo di prova UNI EN 1026 - Classificazione UNI EN 12207)
È la caratteristica di una finestra chiusa di lasciare filtrare aria nel caso di una differenza di pressione tra
l'interno e l'esterno.
Secondo il metodo di prova (UNI EN 1026) l'infisso viene fissato alla parete di prova (attrezzatura che consente di provocare una differenza di pressione tra la faccia esterna dell'infisso e quella interna) e, sotto
l'effetto di crescenti pressioni applicate al prodotto, viene misurato il volume di aria disperso relativo alla
superficie totale del serramento e alla lunghezza dei giunti apribili; la quantità del volume disperso misurata espressa in m3/hm2 e m3/hm determina la permeabilità all'aria dell'infisso. La classificazione viene valutata secondo la norma UNI EN 12207, che prevede quattro classi di prestazione (1,2,3,4). La classe
massima, che prevede le infiltrazioni di aria più ridotte è la classe 4.
Per ogni pressione applicata al prodotto viene, quindi, rilevata la quantità di volume di aria disperso in relazione alla superficie totale e alla lunghezza dei giunti apribili del campione. I valori appena descritti consentono di realizzare un grafico esplicativo delle perdite di aria del serramento e del comportamento complessivo del campione al graduale aumento del “vento”.
TENUTAALL'ACQUA (Metodo di prova UNI EN 1026 - Classificazione UNI EN 12207)
È la capacità dei serramenti di impedire infiltrazioni d'acqua sotto l'azione di una pressione differenziale
tra interno ed esterno analoga a quella della prova di permeabilità all'aria. Il metodo di prova (UNI EN
1027) indicato dalla norma prevede che venga irrorata la superficie totale del serramento con una determinata quantità di acqua con degli spruzzatori.
La perdita rilevata (attraverso tutte le parti apribili e le vetrate del serramento) ad un determinato livello di
pressione permette di attribuire la classe raggiunta dal serramento corrispondente a quel livello di pressione. Ciò è stabilito dalla norma UNI EN 12208 che prevede nove classi raggiungibili dal serramento abbinate alla lettera A, corrispondente al metodo che variano dalla classe 1A alla classe 9A.
La classificazione di tenuta all'acqua più elevata è la classe 9A, corrispondente ad un serramento in grado di impedire infiltrazioni di acqua fino ad una velocità del vento pari a 600 Pa (circa 115 Km/h).
Di seguito sono illustrate le pressioni, i tempi e le classi relative alla prova di tenuta all'acqua con metodo
di irrorazione del campione A.
Si consideri che la quantità di acqua utilizzata secondo le modalità prescritte dalla norma resta costante
durante l'intera esecuzione della prova di tenuta all'acqua, mentre la pressione applicata al campione aumenta gradualmente secondo le modalità di seguito elencate. Evidentemente, più alta è la pressione applicata all'infisso, maggiore sarà la possibilità che l'acqua provochi infiltrazioni dai giunti.
28
CLASSIFICAZIONE ALLA PROVA DI TENUTA ALL'ACQUA SECOND UNI EN 12208
PRESSIONE (Pa)
0
50
100
150
200
250
300
450
600
CLASSE DI TENUTA ALL'ACQUA
1A
2A
3A
4A
5A
6A
7A
8A
9A
Oltre 600 PASCAL la classificazione sarà E750 E900 E1050, con pressioni che aumentano di 150 Pa
per volta.
RESISTENZAAI CARICHI DEL VENTO (Metodo di prova UNI EN 12211 - Classificazione UNI EN 12210)
È la capacità di un infisso, sottoposto a forti pressioni e/o depressioni, come quelle causate dal vento, di
mantenere una deformazione ammissibile, di conservare le sue proprietà e di salvaguardare la sicurezza
degli utenti. Il metodo di prova (UNI EN 12211) prevede che il differenziale di pressione tra la faccia esterna e quella interna presenti valori più elevati rispetto a quello della permeabilità all'aria. L'infisso viene sottoposto a brusche e intense differenze di pressione, dopodiché si verifica che esso abbia mantenuto le
proprie caratteristiche funzionali e prestazionali. Secondo la norma UNI EN 12210, l'infisso può essere
classificato in cinque classi per la pressione del vento (1,2,3,4,5) e tre classi per la freccia relativa frontale
(A,B,C) il cui abbinamento fornisce la classificazione del serramento (C3, B5, A1, ecc.).
La classe che prevede le pressioni massime è la classe 5, mentre la classe che prevede la deformazione
ammissibile migliore (e quindi più limitata) è la classe C.
La prova di resistenza al vento su finestre, porte esterne pedonali e in genere su tutti i prodotti regolamentati dalla norma UNI EN 14351-1, prevede tre tipologie di test.
Il primo test viene identificato con la dicitura P1- prova di deformazione e consiste, sostanzialmente, nel
rilevare le deformazioni complessive del serramento sotto l'applicazione di forti pressioni. La pressione
prevista dalla classe da testare viene mantenuta costante per il tempo di un minuto, al termine del quale
vengono rilevate le massime deformazioni del campione in corrispondenza dei montanti.
In ugual modo sono di sostanziale importanza anche le deformazioni residue che vengono rilevate sul
campione di prova al termine dell'applicazione delle pressioni P1. La valutazione e l'analisi delle deformazioni residue consente infatti di valutare se, in fase di verifica, sono presenti sul campione deformazioni
permanenti dovute a rotture e/o degradi che ne possono compromettere la funzionalità e la sicurezza.
Le pressioni P1 previste per la prova alle deformazioni vengono applicate sia in pressione positiva che in
pressione negativa.
Il secondo test viene identificato con la dicitura P2 - prova a pressioni ripetute e consiste sostanzialmente nell'applicazione in modo continuativo di pressioni positive e negative fino ad un totale di cinquanta
cicli completi di sollecitazioni.
Durante l'intera esecuzione di questa prova non vengono misurate le deformazioni del prodotto, ma si valuta costantemente la risposta che offre il serramento all'applicazione di colpi di pressione, valutandone
qualsiasi mal funzionamento, rottura, degrado degli elementi della ferramenta, ecc..
Viene a questo punto nuovamente eseguita la prova di permeabilità all'aria con le stesse modalità e procedure descritte in precedenza al fine di poter valutare se l'applicazione delle pressioni P1 (prova alle deformazioni) e P2 (prova alle pressioni cicliche ripetute) hanno sollecitato il serramento andando ad influire
sulla capacità dello stesso di limitare le perdite di aria.
La variazione ammessa come aumento delle perdite del volume di aria dopo P1 e P2 si riferisce a tutte le
pressioni di prova della permeabilità all'aria ed è uguale al limite della pressione per la classe determina-
29
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
ta precedentemente più il 20% (la riga tratteggiata evidenziata sul grafico di permeabilità all'aria).
Infine, viene eseguita la prova del colpo di sicurezza durante la quale viene applicata la pressione massima prevista per l'effettuazione del test e al termine della quale non devono verificarsi rotture o degradi
sostanziali.
CLASSIFICAZIONE ALLA PROVA DI RESISTENZA AL VENTO SECOND UNI EN 12210
CLASSE
P1 (DEFORMAZIONI)
P2 (RIPETUTE)
P3 (SICUREZZA)
1
2
3
4
5
400 Pa
800 Pa
1200 Pa
1600 Pa
2000 Pa
200 Pa
400 Pa
600 Pa
800 Pa
1000 Pa
600 Pa
1200 Pa
1800 Pa
2400 Pa
3000 Pa
Inoltre si classifica la finestra anche in base alla freccia massima frontale determinata durante la prova alle deformazioni (P1). Maggiore è la freccia, peggiore è la sua classificazione.
CLASSE
FRECCIA RELATIVA FRONTALE
A
B
C
< 1/150
< 1/200
< 1/300
Di conseguenza, incrociando la classe ricavata dalla freccia con quella delle pressioni a cui stiamo testando il campione, si potrà avere la seguente classificazione:
CLASSE DEL VENTO
1
2
3
4
5
CLASSE RIFERITA ALLA FRECCIA FRONTALE
1A
2A
3A
4A
5A
1B
2B
3B
4B
5B
1C
2C
3C
4C
5C
TRASMITTANZA TERMICA CON METODO DI CALCOLO (UNI EN ISO 10077/1)
Il coefficiente di trasmittanza termica (Uw per le finestre e UD per le porte opache/vetrate) indica quanta
energia (calore/refrigerazione) disperde il serramento attraverso la sua superficie. Per la sua determinazione si inseriscono i dati relativi alle caratteristiche del serramento [coefficiente termico della vetrocamera, specie legnosa (spessore medio di telaio - anta, resistività interne ed esterne)] in un programma di calcolo opportunamente predisposto, ottenendo così il suo valore numerico.
Il coefficiente si esprime in [W/m2K]. L'entità di tale numero è direttamente proporzionale alla dispersione
di calore che si ha attraverso il serramento.
La UNI EN ISO 10077-1 specifica i metodi di calcolo della trasmittanza termica di finestre e porte costituite da vetrate o pannelli opachi inseriti in telai con o senza chiusure.
In particolare, la norma si applica a:
1. diversi tipi di vetrate (vetri o plastiche; vetrate singole o multiple; con o senza rivestimenti bassa emissività, con intercapedini riempite di aria o altri gas);
2. diversi tipi di telai (in legno, plastica, metallo con o senza taglio termico; in metallo con connessioni
puntiformi o qualsiasi altra combinazione di materiale);
3. dove appropriato, alla valutazione della resistenza termica aggiuntiva dovuta a chiusure di diverso tipo, in funzione della loro permeabilità all'aria.
30
Sono escluse le facciate continue, le altre strutture di vetro che non sono inserite in un telaio ed i lucernari
(a causa della complessità geometrica delle sezioni del telaio).
3.2.4.1 ESEMPIO DI CALCOLO PER UNA FINESTRA IN LEGNO SUPER TENERO (ABETE)
B
b
66
66
66
h H
Seguono esempi di calcolo della trasmittanza unitaria della finestra (Uw)
La formula generale prevista dalla norma UNI EN 10077-1 è:
Finestra in legno spessore anta 66 mm e spessore telaio fisso 66 mm
Esterno telaio fisso
Anta (in sezione)
Telaio (in sezione)
Af (Area di telaio e ante)
Aw (Area totale della finestra)
Uf (trasmittanza unitaria del telaio)
Specie legnosa
Peso specifico dopo normale stagionatura
Umidità del legno
B = 1,23 m ; H = 1,48 m
Spessore 0,066 m
Spessore 0,066 m
2
0,79 m
2
H x B = 1,82 m
2
1,3 W/m K UNI EN ISO 10077-2
Legno super tenero (abete)
3
440 Kg/m
12 %
31
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
Vetrocamera (4-12-4BE con intercapedine riempita con GAS ARGON)
Altezza vetro (h)
Larghezza vetro (b)
Ag (Area della vetrata)
lg (Lunghezza perimetrale vetrata)
øg (Trasmittanza termica lineare)
Coefficiente termico
Coefficiente acustico
Trasmissione luminosa
1,21 m
0,41 m
2
2 (h x b)= 0,99 m
(4h + 4b)= 6,48 m
0,08 W/m K
Ug = 1,1 W/m2 K
32 dB
T.L.= 81 %
Inserendo i valori numerici indicati nella tabella all'interno della formula si ricava:
2
Uw = [(1,1 x 0,99) + (1,3 x 0,79) + (0,08 x 6,48)]/1,82 = 1,5 W/m K.
Si può notare come l'Uf (trasmittanza del telaio) se fosse calcolato con il metodo semplificato sarebbe Uf
2
2
= 1,8 W/m K, mentre con il metodo dei nodi con la UNI EN ISO 10077-2:2012 il valore è di 1,3 W/m K, a
vantaggio della trasmittanza complessiva della finestra idonea per l'ottenimento delle detrazioni fiscali
del 65 % fino anche nella zona climatica F.
Se la canalina utilizzata è in alluminio øg (Trasmittanza termica lineare) = 0,08 W/m K rappresenta un ponte termico quando il vetro è inserito nell'anta. Per questo motivo il valore dello øg dipende dal tipo di sezione dove il vetro viene inserito e non solo dalla canalina. Questo concetto è ancora più valido se si inseriscono delle canaline termicamente migliorate (warm edge), dove il valore di øg scende a 0,06 W/m K. Bisogna fare attenzione però che il valore è valido solo per quelle sezioni e non è legato solo alla canalina.
Questo soprattutto per l'inserimento di valori di øg ancora più bassi di 0,06 W/m K.
Il calcolo è stato eseguito con software MY CE 2.0.
PROTEZIONE CONTRO IL RUMORE (UNI EN ISO 10140-2 - UNI EN ISO 717-1 - EN 14351-1)
Il potere fonoisolante è un altro dei requisiti di base richiesto per i serramenti dal regolamento UE
305/2011.
È, sostanzialmente, la capacità di un elemento di edificio (serramento, cassonetto, porte, ecc.) di fornire
protezione passiva contro il rumore, tutelando gli ambienti interni delle abitazioni.
Il valore che evidenzia il potere fonoisolante del prodotto è espresso in decibel (dB) e si indica con Rw
(C;Ctr).
Il valore in oggetto, per finestre e porte finestre pedonali esterne, può essere determinato con un metodo
di prova diretto contenuto nella norma UNI EN ISO 10140-23 attraverso cui si determina il potere fonoisolante del serramento installato su una parete divisoria di una doppia camera riverberante che, corretto
con il metodo specificato nella UNI EN ISO 717/1, fornisce l'indice di valutazione del potere fonoisolante
indicato con Rw. In alternativa si possono utilizzare le tabelle contenute nella norma UNI EN 14351-1.
La tabella descritta all'allegato B della UNI EN 14351-1 consente di determinare il valore di isolamento
acustico fino a 38 dB da valori riportati nelle tabella B.1 - B.2, rispettando però in maniera vincolante le clausole in esse contenute.
Infatti, per poter utilizzare le tabelle è necessario conoscere:
• la classe di permeabilità all'aria (prova secondo UNI EN 1026 - Classificazione secondo UNI EN 12207)
• Il coefficiente acustico della vetrocamera espresso in dB (da chiedere al fornitore della vetrocamera)
• Il numero di guarnizioni presenti sul telaio o l'anta del serramento
SOSTANZE PERICOLOSE
La norma di prodotto UNI EN 14351 stabilisce che il produttore deve indicare quali sostanze, contenute
nei prodotti, possono essere nocive per l'ambiente e la salute degli occupanti.
La dichiarazione che il fabbricante deve fornire deve contenere le informazioni circa la presenza/assenza
di eventuali sostanze dannose e l'evidenza che l'emissione in ambiente di tali sostanze sia nulla o comunque all'interno dei limiti previsti dai regolamenti nazionali.
32
Nell'allegato ZA della UNI EN 14351-1 viene riportato l'indirizzo di un data base informativo sulle sostanze
pericolose all'indirizzo:
http://europa.eu.int/comm/enterprise/construction/internal/dangsub/dangmain.htm.
CAPACITÀ DI CARICO DEI DISPOSITIVI DI BLOCCAGGIO
(UNI EN 14609 - UNI EN 948 o metodo di calcolo)
La prova di determinazione della capacità di carico dei dispositivi di bloccaggio è la prova che determina
la reale sicurezza offerta da un dispositivo di sicurezza di resistere a falsa o errata manovra, garantendo
la funzionalità del prodotto, ma soprattutto la resistenza dell'elemento di tenuta installato sul serramento
senza pericoli per l'utilizzatore finale.
La prova prevede che il prodotto venga caricato con una forza identificata da norma in corrispondenza del
punto opposto in cui è applicato il dispositivo di ritenzione e sicurezza del serramento.
A seguito di tale sollecitazione il prodotto deve mantenere le proprie caratteristiche inalterate, non deve
presentare rotture sostanziali e non deve risultare un prodotto “pericoloso” per l'utilizzatore finale.
E' evidente che la prova in oggetto, obbligatoria su tutti i serramenti che prevedono l'installazione di dispositivi di arresto e di bloccaggio, non deve essere eseguita (e quindi confermata) sui serramenti che
non prevedono tale dispositivo.
RESISTENZAALL'IMPATTO
SOLO PER PORTEFINESTRE VETRATE CON RISCHIO DI INFORTUNIO (UNI EN 13049)
La prova di resistenza all'impatto è requisito obbligatorio secondo l'allegato ZA della UNI EN 14351-1 solo
su portefinestre vetrate con rischio di infortunio.
Su tali prodotti il test prevede che venga fatto impattare un ruotino del peso di 50 Kg costruito secondo precise indicazioni normative, sulla portafinestra chiusa in corrispondenza di quelli che sono indicati dalla
norma stessa come i punti maggiormente critici.
A seguito di tale impatto il prodotto deve risultare idoneo andando a soddisfare i tre requisiti di conformità
previsti dalla norma tecnica che sono:
1) nessuna apertura deve consentire il passaggio dell'ellissoide, come specificato nella UNI ENV 1630;
2) l'urto non deve distaccare o far uscire dal proprio alloggiamento i battenti o i telai del provino, né le
sue parti composite devono uscire dal proprio alloggiamento o andare in pezzi in modo pericoloso;
3) la massa di ogni parte rimossa non deve eccedere i 50g.
La classe di merito ottenuta dal prodotto dipende dall'altezza di caduta da cui il ruotino viene fatto cadere.
Le classi previste sono 5, con 5 che rappresenta la classe massima ed 1 la classe minima:
LIVELLI DI URTO/ALTEZZA DI CADUTA
Classificazione
Altezza di caduta in (mm)
1
2
3
4
5
200
300
400
700
950
La prove descritta - RESISTENZA ALL'IMPATTO - obbligatoria per portefinestre con rischio di infortunio - è l'unica prova tra tutti i test di conformità del prodotto che può essere eseguita dal produttore sotto propria responsabilità senza l'ausilio del Laboratorio Notificato.
33
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
CAPITOLO 9
Estendibilità dei risultati di prova
Nel paragrafo - Selezione del campione - è stato evidenziato come il produttore debba individuare i campioni rappresentativi della normale produzione delle diverse tipologie di prodotto (finestra, portafinestra,
ecc.) e sottoporli a test presso laboratori notificati.
Conclusi i test, il laboratorio emette, per ogni campione, un rapporto di prova riportante i valori numerici
dei risultati conseguiti nelle prove, la classificazione e tutte le informazioni di natura tecnica ottenuti sul
serramento completo di accessori.
Il rapporto di prova è comunque riferito esclusivamente al campione testato, essendo tale campione
l'unico che il laboratorio ha potuto verificare e di conseguenza l'unico su cui è stato possibile esprimere valutazioni tecniche.
Per garantire che la trasferibilità dei risultati di prova dal campione testato ai serramenti che verranno prodotti sia corretta, l'allegato specifica quali variabili di confronto bisogna considerare per ogni caratteristica
prestazionale.
La norma identifica quali sono quelle linee guida di riferimento da considerare per poter garantire che i risultati di prova ottenuti su un dato campione siano riproducibili in riferimento ai prodotti di prassi realizzati
ed immessi sul mercato.
Ad esempio, per le prove di Permeabilità all'aria e Tenuta all'acqua, l'allegato E indica che i risultati sono
trasferibili su finestre aventi una superficie maggiore del 50 % rispetto a quello testato (a parità di caratteristiche prestazionali).
Quindi, se la finestra testata ha una superficie totale di 2 m2 (larghezza x altezza esterno telaio fisso), i risultati sono validi sulla produzione delle finestre dello stesso tipo a partire dalla finestra più piccola (100%) fino ad una superficie di 3 m2.
Caratteristica
prestazionale
Tipo di test
Numero di campioni
per tipologia
Dimensioni
del campione
Permeabilità all'aria
Non distruttivo
1
Non specificato
Tenuta all'acqua
Non distruttivo
1
Non specificato
Resistenza al vento
Distruttivo
1
Non specificato
Trasmittanza termica
Calcolo
1
1,23 (± 25%) x
1,48 (± 25 %) m
Trasferibilità
Fino ad una
superficie della
finestra maggiore del
50 % rispetto a quella
del campione testato
Fino ad una
superficie della
finestra maggiore del
50 % rispetto a quella
del campione testato
Fino ad una
superficie della
finestra pari a quella
del campione testato
Fino ad una
superficie pari
2
a 2,3 m
Tabella 1 (Parziale)
Per la prova di resistenza al vento i risultati sono trasferibili su finestre aventi superficie al massimo pari a
quella del campione testato.
Per le portefinestre valgono le indicazioni contenute nella tabella 2.
34
Caratteristica
prestazionale
Tipo di test
Numero di campioni
per tipologia
Dimensioni
del campione
Permeabilità all'aria
Non distruttivo
1
Non specificato
Tenuta all'acqua
Non distruttivo
1
Non specificato
Resistenza al vento
Distruttivo
1
Non specificato
Trasmittanza termica
Calcolo
1
1,23 (± 25%) x
2,18 (± 25 %) m
Trasferibilità
Fino ad una
superficie della
portafinestra
maggiore del 50 %
rispetto a quella del
campione testato
Fino ad una
superficie della
portafinestra
maggiore del 50 %
rispetto a quella del
campione testato
Fino ad una
superficie della
portafinestra pari a
quella del campione
testato
Fino ad una
superficie pari
2
a 3,6 m
Tabella 2 (Parziale)
Per quanto attiene al numero di ante si consideri che, come accennato in precedenza, una volta testato
un prodotto di X ante, i risultati sono validi per tutti i prodotti di pari caratteristiche prestazionali con un numero di ante pari od inferiore a quello del serramento testato.
La norma UNI EN 14351-1 identifica comunque all'interno dei propri allegati le modalità di estensione per
ogni prodotto; spesso tale indicazione si riferisce alla superficie del prodotto e/o al numero di ante, ma
sempre ed in ogni caso per prodotti a parità di caratteristiche tecnico-funzionali.
La valutazione delle modifiche di tale caratteristiche deve essere eseguita per ogni singola prestazione;
non è detto che una modifica vada ad influenzare tutti i risultati di prova.
Concludendo il paragrafo si vuole evidenziare che, se la selezione dei campione e la successiva estendibilità dei risultati delle prove alla normale produzione vengono effettuate in modo consapevole e corretto
(magari con il supporto dei Laboratori Notificati), è possibile ridurre il numero di campioni da sottoporre a
prova, anche se inevitabilmente tali prove non possono essere annullate tout-court.
Ribadiamo in modo sintetico alcuni concetti già espressi e di fondamentale importanza:
• il serramento marcato CE deve essere accompagnato sempre dalla dichiarazione prestazione, senza
la quale non possono essere immessi sul mercato i serramenti;
• la marcatura CE viene apposta dal fabbricante sotto propria responsabilità;
• per potere marcare CE i propri prodotti, il fabbricante deve seguire una procedura che prevede
l'individuazione di famiglie dei propri prodotti, l'effettuazione di prove di laboratorio iniziali,
l'effettuazione di controlli sulla produzione, la predisposizione e fornitura al cliente di informazioni tecniche specifiche sui prodotti installati;
• gli investimenti (relativamente modesti) e il tempo impiegato per arrivare alla marcatura CE del prodotto
non devono essere considerati una tantum, poiché il fabbricante dovrà tenere monitorata la situazione
(controlli di produzione, analisi varianti costruttive, ecc.)
Tutto ciò per poter affrontare il mercato in modo professionale e competitivo, proponendo prodotti aventi
caratteristiche prestazionali ben determinate.
35
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
CAPITOLO 10
Controllo di produzione in fabbrica
L'obiettivo principale dei controlli di produzione, al di là del livello di sofisticazione degli stessi, è sempre
quello di garantire il mantenimento degli standard qualitativi di prodotto e, in particolare, di rassicurare i
clienti e l'utenza finale circa la conformità a norma della fornitura e, conseguentemente, la capacità dei
serramenti di soddisfare i requisiti essenziali della Direttiva di riferimento.
In estrema sintesi, quindi, i controlli sulla produzione dovranno essere (al minimo) progettati e applicati al
fine di monitorare la conformità dei prodotti realizzati e forniti a quelli testati inizialmente.
Si tratta di requisiti minimi a cui ogni impresa, nell'ambito delle proprie strategie e dei propri programmi, potrà dar seguito in modo differente e più o meno approfondito.
Va evidenziato che nella maggioranza dei casi le imprese già effettuano controlli della produzione, anche
se in modo non sistematico e spesso non formalizzato.
Tutti i controlli saranno condotti sotto diretta responsabilità del produttore, senza l'intervento di Organismi
di Certificazione e/o di terza parte (ad eccezione di particolari categorie di prodotto).
Comunque, per essere efficace, un sistema di controllo della produzione deve al minimo definire le seguenti procedure:
• individuazione e formazione di un responsabile dei controlli,
• effettuazione di controlli sui materiali in accettazione,
• effettuazione di controlli e prove durante la fabbricazione,
• effettuazione di verifiche e prove sui prodotti finiti,
• descrizione delle Non Conformità rilevate e delle relative Azioni Correttive intraprese,
• registrazione dei controlli e verifiche ispettive.
La parte riguardante i controlli sui materiali/componenti/accessori in ingresso, sulla produzione e sul prodotto finito che può essere considerata come il corpo del piano di controllo in fabbrica è sinteticamente descritta di seguito:
1) Controlli sui materiali/componenti/accessori in ingresso: possono riguardare sia il livello qualitativo
dei materiali in ingresso sia la conformità tra quanto ordinato e quanto consegnato.
2) Controlli sulla produzione: possono riguardare tutti i controlli dimensionali e qualitativi che normalmente vengono attuati sul processo produttivo, al fine di monitorare l'avanzamento del lotto in produzione. Potrebbero pertanto essere controlli dimensionali sulle lavorazioni preliminari, controlli qualitativi sui materiali utilizzati, controlli dimensionali sui profili, controlli qualitativi sulle modalità di assiemaggio, completezza nel montaggio degli accessori, ecc.).
3) Controlli sul prodotto finito: terminato il normale processo produttivo, il serramentista potrà controllare a campione i serramenti finiti (ad esempio, in termini di planarità e ortogonalità dei prodotti, facilità
di apertura e chiusura, livello qualitativo della finitura, ecc.).
4) Verifica ispettiva in azienda almeno una volta all'anno.
CONTROLLI DI PRODUZIONE IN ACCETTAZIONE
Si tratta ovviamente dei controlli che possono essere effettuati su tutti i materiali, componenti e accessori,
che andranno a costituire il prodotto finito oggetto di marcatura. Tipicamente, i controlli vengono effettuati
dal fornitore mediante una valutazione/qualifica preliminare e un'analisi tecnica dei singoli materiali, componenti e accessori in fase di accettazione vera e propria. Dalle esperienze maturate, questa prima parte
dei controlli è particolarmente importante, in quanto in grado di incidere in modo significativo sui cosiddetti “costi della non qualità”: in sostanza, se si riescono ad attuare controlli efficaci a monte, si riescono a limitare le non conformità nelle fasi successive (nelle quali, evidentemente, il prodotto o il semilavorato ha
maggior valore aggiunto). Tutto ciò comporta un vantaggio economico in termini di minor costi, variabile
in funzione delle dimensioni e dell'organizzazione dell'impresa.
Infine, è evidente che l'ottenimento di informazioni dai fornitori consente al serramentista di ottenere un in-
36
dubbio vantaggio nei rapporti commerciali, che si fonderanno su competenza e responsabilità tra le parti.
Questo tipo di verifica è utile anche perché la norma UNI EN 14351-1 prevede la possibilità di cambiamenti degli accessori utilizzati (ad esempio il cambio della ferramenta). Evidenziando l'equivalenza delle
caratteristiche degli accessori utilizzati e quelle degli accessori che si vogliono utilizzare, la sostituzione è
consentita senza la necessità di eseguire ulteriori test. Naturalmente, tale valutazione è di responsabilità
del fabbricante.
CONTROLLI DURANTE IL PROCESSO PRODUTTIVO
Si tratta ovviamente dei controlli più interessanti, in quanto specificatamente legati alle fasi di realizzazione dei prodotti.
I controlli dovranno garantire che le modalità produttive, sia di carattere logistico che operativo, siano le
stesse e siano riconducibili al prodotto verificato in fase di prova.
Indipendentemente dalle modalità di verifica e controllo della produzione dei serramenti adottata
dall'azienda, nella maggior parte dei casi è possibile effettuare controlli seri e rigorosi senza particolari appesantimenti burocratici.
CONTROLLI SUL PRODOTTO FINITO
I controlli, peraltro abbastanza ovvii, sono quelli che ogni azienda fa prima dell'uscita dei prodotti dal proprio stabilimento produttivo.
Fanno sostanzialmente capo a:
> Completezza del prodotto,
> Presenza degli (eventuali) dispositivi di sicurezza,
> Funzionalità del prodotto.
Ogni azienda potrà naturalmente implementare controlli ulteriori sia tecnici che estetici (livello finiture, imballaggi, ecc.) in funzione delle proprie specifiche esigenze.
L'applicazione di controlli nelle fasi di accettazione dei materiali, dei componenti e sul processo produttivo
dovrebbe tendere a limitare al massimo l'esigenza di controlli approfonditi sul prodotto finale e, a maggior
ragione, l'insorgenza di eventuali problemi.
Al termine di ogni controllo occorrono le relative registrazioni formali con l'obiettivo, fra gli altri, di mantenere documentata l'esistenza del sistema di controllo e, soprattutto, i relativi esiti.
Le registrazioni degli esiti dei controllo possono essere schematizzate in modo che i) controlli in accettazione + ii) controlli sulle lavorazioni + iii) controlli sul prodotto finito consentano di assolvere ai requisiti previsti con un sistema molto semplificato.
È importante ricordare che:
a) i requisiti sono tutto sommato “semplici”,
b) nella maggioranza dei casi, i controlli vengono già effettuati; si tratta di organizzarli e di registrarne gli
esiti,
c) i controlli devono adattarsi alla realtà dell'azienda e non il contrario,
d) la responsabilità finale è sempre e comunque dell'azienda produttrice,
e) il fabbricante, con un minimo lavoro, può “autocostruire” il proprio sistema di controllo.
STRUMENTI PER LE IMPRESE
Al fine di applicare correttamente i controlli di produzione specificati nelle norme citate, esistono diverse
opzioni per le imprese produttrici di serramenti esterni.
La prima è certamente costituita dalla possibilità di appoggiarsi a strutture di consulenza esterna che supportino l'impresa nell'implementazione dei sistemi di controllo.
Tale scelta è probabilmente quella più consigliabile, ma occorre valutare adeguatamente:
• le esperienze e competenze professionali di chi offre la consulenza, tenendo conto del target d'impresa
e dello specifico settore;.
• le offerte in modo comparativo, analizzando gli aspetti tecnici, economici e temporali;
• il piano temporale di sviluppo dei sistemi di controllo, a cui poi attenersi;
• accordi contrattuali adeguati, per garantire il miglior risultato e la conclusione del lavoro nei tempi previsti.
37
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
In alternativa, è comunque possibile implementare i controlli direttamente, senza supporti esterni. Infatti i
requisiti specificati in norma non sono particolarmente complessi e sono anche disponibili strumenti di
supporto creati appositamente.
LEGNOLEGNO ha, ad esempio, sviluppato un supporto per l'effettuazione dei controlli sul ciclo produttivo, con sistema documentale di procedure e modulistica. Ogni azienda dovrà comunque adeguare e personalizzare le procedure rispetto alla propria realtà.
38
CAPITOLO 11
ISO 9001, la valenza delle norme di sistema nell’ambito dei requisiti di controllo della
produzione
Il passaggio relativo al controllo di produzione in azienda, previsto dalla Marcatura CE dei serramenti
esterni, ha lo scopo di regolamentare le modalità per garantire inalterate nel tempo le prestazioni del prodotto.
Tende a coprire, in modo semplificato, lo stesso requisito di un sistema di gestione della qualità aziendale
(esempio classico: secondo ISO 9001).
In realtà, un efficace sistema di gestione della qualità tende a soddisfare molti altri aspetti non strettamente legati al controllo dei processi produttivi ma di eguale importanza (per esempio: valutare e monitorare
la soddisfazione del cliente).
La parte iniziale della norma UNI EN 14351-1, che regolamenta le generalità previste dalla Marcatura CE
descrive quanto segue:
“Il sistema di controllo della produzione aziendale deve essere composto da procedure, ispezioni, prove
e/o valutazioni e deve controllare la materia prima e altri materiali o componenti entranti, le attrezzature, i
processi di produzione e il prodotto. (…)
Il risultato delle ispezioni, prove o valutazioni (…) deve essere registrato, come anche le azioni intraprese.
L'azione intrapresa (…) deve essere registrata e conservata per il periodo specificato nelle procedure di
controllo della produzione aziendale del produttore.
Il produttore deve designare una persona come responsabile del sistema di controllo della produzione
aziendale (…) e deve avere personale sufficiente e competente per stabilire, documentare e conservare
un sistema di controllo della produzione aziendale.
Un sistema di controllo della produzione aziendale conforme a EN ISO 9001 e creato specificatamente per rispondere allo standard europeo soddisfa i presenti requisiti.”
La norma non prevede quindi che un sistema certificato ISO 9001 assolva in automatico ai requisiti della
norma di prodotto relativamente al controllo di produzione, ma tale sistema deve essere espressamente
realizzato per soddisfare i requisiti indicati. E' però altrettanto vero che un sistema di controllo aziendale
della qualità che soddisfi i requisiti della ISO 9001, se ben realizzato, assolve in modo appropriato anche
ai requisiti previsti per l'FCP della UNI EN 14351-1.
Inoltre, essendo i sistemi di gestione secondo ISO 9001 sottoposti a verifiche ispettive esterne degli organismi di certificazione, il controllo della documentazione, della correttezza dell'effettuazione dei vari processi produttivi e della loro efficacia è maggiormente monitorata.
ATTENZIONE: quanto detto non vuol dire che la certificazione secondo ISO 9001 è obbligatoria per la
marcatura CE.
39
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
CAPITOLO 12
Supporto informativo al cliente
Unitamente al prodotto, il fabbricante è tenuto a consegnare una serie di documenti che fanno sostanzialmente riferimento alla conformità a norma dei prodotti e al loro utilizzo.
Più precisamente, dovranno essere fornite tutte quelle informazioni inerenti alla composizione,
all'utilizzo, alla collocazione, ai rischi eventuali e presunti, alla manutenzione programmata, alle schede
tecniche di montaggio del telaio al vano murario e a tutto ciò che riguarda la sicurezza in uso del prodotto
e l'utilizzo corretto e non anomalo dello stesso.
Nel dettaglio, i documenti cui si fa riferimento sono:
• Istruzioni di installazione del prodotto (se non è direttamente responsabile della posa),
• Istruzione sull'uso e la manutenzione dei prodotti,
• Dichiarazione di prestazione dei prodotti forniti,
• Marchio CE.
Nel caso in cui il fabbricante non sia direttamente e contrattualmente responsabile della posa in opera deve fornire le “ISTRUZIONI” per un corretto montaggio del prodotto.
Il fabbricante dovrà cioè fornite tutte le istruzioni utili e necessarie perché le prestazioni in opera
dell'infisso siano il più possibile prossime a quelle ottenibili sul prodotto “uscito dalla fabbrica”.
In Italia la norma nazionale UNI 10818 ha già in parte analizzato il problema relativo alla posa in opera dei
prodotti, identificando in maniera chiara e univoca quali sono le responsabilità del progettista, quali del
serramentista e quali del posatore, nel caso in cui questi ultimi siano due persone diverse.
È evidente che, se il fabbricante è anche responsabile della posa, le eventuali problematiche inerenti
all'installazione dei serramenti restano di sua completa responsabilità.
Situazione differente, invece, si verifica nel caso in cui il fabbricante non sia responsabile della posa ma si
affidi, per quest'ultimo servizio, ad artigiani specializzati.
Per le informazioni che riguardano l'uso corretto e non anomalo del prodotto dovrà consegnare comunque una documentazione che vada a trattare almeno i seguenti argomenti:
• presenza di eventuali dispositivi di sicurezza,
• istruzioni per la movimentazione, disimballaggio e installazione (se significativi),
• istruzioni per l'uso corretto e non anomalo del prodotto,
• istruzioni sull'ordinaria manutenzione per mantenere in buona efficienza il prodotto,
• istruzione sulle precauzioni d'uso,
• istruzioni per la sicurezza (specie se prodotti con movimentazioni automatiche).
Le istruzioni relative alla sicurezza dei prodotti sono valide per qualsiasi elemento immesso sul mercato,
indipendentemente dal fatto che si tratti di finestre in legno, finestre in alluminio, sistemi oscuranti o giocattoli per bambini; un prodotto non può essere immesso sul mercato se non garantisce la sicurezza
dell'utilizzatore.
Come visto nel paragrafo “prove iniziali di tipo” specifiche prove di laboratorio sono regolamentate da norme tecniche atte a valutare con precisione il livello prestazionale garantito dal singolo serramento, riferito
alla sicurezza del prodotto.
Per quanto riguarda i rischi dovuti all'utilizzo, il fabbricante deve fornire al cliente finale le informazioni che
devono comprendere tutte le indicazioni circa il corretto utilizzo e il funzionamento del prodotto. In caso,
ad esempio, di serramenti che presentino dispositivi di arresto e di bloccaggio, è necessario che il fabbricante chiarisca, con frasi semplici, disegni o foto, che l'involontaria manomissione di tali dispositivi può essere causa di malfunzionamento, ma soprattutto pericolo per la propria incolumità (ad esempio: sgancio
del dispositivo sotto l'azione scorretta dell'utente con conseguente caduta dell'anta).
Inoltre, il fabbricante è tenuto a fornire al cliente il piano di manutenzione ordinaria sul proprio serramento,
sia esso finestra o sistema oscurante, in legno o alluminio.
Sostanzialmente, ciò vuol dire elencare le operazioni di manutenzione per consentite al cliente di interve-
40
nire con facilità sul prodotto, mantenendone così la corretta efficienza nel tempo.
È infatti noto che spesso l'utilizzatore richiede l'intervento del serramentista per risolvere questioni semplici e banali, non avendo indicazioni pratiche su come intervenire autonomamente e in modo corretto.
Basti pensare a quante volte il fabbricante deve intervenire esclusivamente per chiudere in modo corretto
una finestra con sistema di apertura oscillobattente aperta contemporaneamente su asse verticale e ad
anta ribalta.
Le indicazioni minime che di prassi dovrebbero essere fornite sono:
• i materiali da utilizzare per la manutenzione del prodotto,
• pulizia del sistema di drenaggio acqua,
• verifica delle guarnizioni di tenuta,
• ingrassaggio e regolazione della ferramenta,
• eliminazione delle resine,
• ripristino della chiusura dell'anta in caso di falsa manovra anta ribalta,
• verniciatura: rinfresco, ritocco, rinnovo.
Per ogni voce, è bene specificare la periodicità con cui è necessario effettuare l'intervento di manutenzione (annuale, biennale, triennale, ecc.) e il materiale da utilizzare.
Le informazioni circa la composizione del prodotto vengono fornite da “schede prodotto” predisposte per
ottemperare all'obbligo di ETICHETTATURA PRODOTTO previsto dal Codice del consumo 206/2005 (ex
legge 126/97 su etichettatura prodotti).
Le schede di etichettatura del prodotto dovranno contenere le informazioni inerenti ai materiali utilizzati
per la composizione del serramento quali ad esempio:
• materiale utilizzato per la realizzazione delle ante,
• materiale utilizzato per la realizzazione del telaio,
• tipologia di vetrocamera installata (se utilizzata),
• trattamenti superficiali (se utilizzati e specificando attraverso le schede dei fornitori la presenza/assenza di emissioni in ambiente di sostanze pericolose per la salute degli occupanti l'immobile).
La scheda di etichettatura del prodotto non dovrà obbligatoriamente contenere le caratteristiche prestazionali del serramento rilevate nel corso delle prove di laboratorio, essendo queste stesse caratteristiche
già evidenziate dall'apposizione del marchio CE e quindi dalla conformità a norma del prodotto.
È presumibile e accettabile che tutte le informazioni relative alla sicurezza e all'utilizzo corretto e appropriato del prodotto, alla manutenzione del serramento e alla etichettatura del prodotto siano contenute
all'interno della stessa manualistica.
41
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
CAPITOLO 13
Supporto, marcatura dei prodotti e tracciabilità
Il fabbricante deve redigere la dichiarazione di prestazione dei prodotti immessi sul mercato che di fatto
da evidenza dell'idoneità del serramento, secondo i requisiti specificati dal regolamento UE 305/2011 sui
prodotti da costruzione e dalla norma armonizzata di prodotto UNI EN 14351-1.
Si riportano due esempi di dichiarazione di prestazione: uno per la finestra associata con la sua etichetta
CE e l'altro per la portafinestra associata con la sua etichetta CE.
DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE
N° 2013-1
1. Codice di identificazione del prodotto tipo:
2. Numero di tipo, lotto, serie
3. Uso previsto
4. Fabbricante
5. Mandatario
6. Sistema di valutazione e verifica della costanza
della prestazione
7. Nome e numero di notifica del laboratorio che ha
eseguito i test
Report di prova rilasciati
FINESTRA A 2 ANTE LEGNO SUPERTENERO
SERIE 66 LEGNO SUPERTENERO
RESIDENZIALE
FALEGNAMERIA LEGNOLEGNO
VIA PIO LA TORRE, 11 CORREGGIO (RE)
NON PRESENTE
3
LEGNOLEGNO SC - NB 1709
000/10
00U/10
00T/10
00R/10
MY CE 2.0
N.A.
8. ETA
9. Prestazioni dichiarate
Norma di prodotto
Caratteristiche essenziali
Prestazioni, livelli, classi
Resistenza al carico del vento
C4
Tenuta all'acqua
4A
Sostanze pericolose
NON PRESENTE
Capacità portante dei dispositivi di
CONFORME
sicurezza
UNI EN 14351-1:2010
Trasmittanza termica
1,5 W/m²K
Proprietà radiative:
0,50
Trasmissione luminosa:
0,60
Classe 4
Permeabilità all'aria
10. Le prestazioni del prodotto di cui ai punti 1 e 2 sono conformi alle prestazioni dichiarate di cui al punto 9.
Si rilascia la presente dichiarazione di prestazione sotto la responsabilità esclusiva del fabbricante di cui al
punto 4.
............................................................
(luogo e data del rilascio)
42
.................................................................
(firma del legale rappresentante)
DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE
N° 2013-2
1. Codice di identificazione del prodotto tipo:
2. Numero di tipo, lotto, serie
3. Uso previsto
4. Fabbricante
5. Mandatario
6. Sistema di valutazione e verifica della costanza
della prestazione
7. Nome e numero di notifica del laboratorio che ha
eseguito i test
Report di prova rilasciati
PORTA FINESTRA IN LEGNO TENERO
SERIE 68 IN LEGNO TENERO
CON SOGLIA IN ALLUMINIO
RESIDENZIALE
FALEGNAMERIA LEGNOLEGNO
VIA PIO LA TORRE, 11 CORREGGIO (RE)
NON PRESENTE
3
LEGNOLEGNO SC - NB 1709
000/10
00T/10
00I/10
00R/10
000U/10
MY CE 2.0
N.A.
8. ETA
9. Prestazioni dichiarate
Caratteristiche essenziali
Prestazioni, livelli, classi
Norma di prodotto
Resistenza al carico del vento
C1
Tenuta all'acqua
2A
Sostanze pericolose
NON PRESENTI
Resistenza all’urto
3
Capacità portante dei dispositivi di
CONFORME
sicurezza
UNI EN 14351-1:2010
Altezza
2,18 m
Trasmittanza termica
1,4 W/m²K
Proprietà radiative:
0,77
Trasmissione luminosa:
Proprietà radiative:
0,55
Fattore solare:
Permeabilità all'aria
Classe 3
10. Le prestazioni del prodotto di cui ai punti 1 e 2 sono conformi alle prestazioni dichiarate di cui al punto 9.
Si rilascia la presente dichiarazione di prestazione sotto la responsabilità esclusiva del fabbricante di cui al
punto 4.
............................................................
(luogo e data del rilascio)
.................................................................
(firma del legale rappresentante)
Nel caso, tale dichiarazione può essere generata in automatico, (ad esempio dal software validato MY CE
2.O di LEGNOLEGNO SC, partendo dal calcolo della trasmittanza termica della finestra o della porta finestra e previa compilazione dei campi richiesti dal software).
Spiegazione su utlilizzo di MY CE 2.0 per arrivare al minor numero di DoP
My CE 2.0 validato da LegnoLegno sc consente al fabbricante di determinare in autonomia il coefficiente
di trasmittanza termica della finestra e della portapedonale (vetrata, pennellata o mista) e del potere fonoisolante Rw delle finestre fino a 38 dB.
43
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
La marcatura CE chiede al fabbricante di redigere le dichiarazione di prestazione del serramento in base
al lotto.
Usando i criteri di estendibilità (per le dimensioni) si riducono le dichiarazioni di prestazione. Essendo legata la DoP al prodotto, se non cambia Ug, Uf e la canalina e quindi il prodotto non cambia la trasmittanza
2
termica e quindi il valore Uw = 1,5 W/m K è trasferibile, ad esempio, fino a 2,3 mq se si usa come campione di calcolo una finestra con dimensioni esterno telaio fisso (1,23 x 1,48) m (vedi sezione trasmittanza termica).
In sintesi: con un esempio (alternativo al calcolo foro per foro)
Il fabbricante deve redigere la dichiarazione di prestazione al fine di immettere sul mercato il prodotto e
cioè prima di consegnarlo al cliente.
I serramenti da consegnare sono 4 finestre e una porta finestra: tre finestre sono a due ante ed una ad una
2
anta, tutte e quattro con superficie minore di 2,3 m .
2
La porta finestra è a due ante con superficie superiore a 3,6 m
2
Il fabbricante ha già determinato il valore Uw = 1,5 W/m K nel calcolo della trasmittanza termica.
2,
Avendo tutte e 3 le finestre superficie minore di 2,3 m il fabbricante può utilizzare il risultato, già calcolato
2
2
sul campione 1,23 x 1,48 m, spess. 66, in legno supertenero, Uf = 1,3 W/m K;Ug= 1,1 W/m K, canalina in
2
alluminio, di Uw = 1,5 W/m K
Questo calcolo avrà generato, con My ce 2.0 la DoP 1, che sarà sempre quella fintanto che non cambia il
vetro, la canalina, il legno (tenero, meno duro, duro).
Il fabbricante dovrà redigere la dichiarazione sulla porta finestra (DOP 2) su dimensioni del campione di
calcolo (2.00 x 2.18) m
2
Se il fabbricante immette sul mercato finestre con superficie minore di 2,3 m a clienti diversi utilizza la
DoP 1 già redatta con l'accortezza di inserire al punto 2), il cliente a cui è destinato.
Così facendo si generano tante DoP (4 per la trasmittanza termica) quante sono le variabili di legno (l=
0,13-0,16-0,18 W/mK), Ug e canalina. Attraverso un utilizzo dichiarato del criterio di trasferibilità/estendibilità, si semplifica quindi la documentazione.
Per quanto riguarda la Marcatura del prodotto, le informazioni riportate nella UNI EN 14351-1 (norma di
prodotto per finestre e porte esterne pedonali) specificano infatti che il simbolo della Marcatura CE e tutte
le informazioni in accompagnamento ad esso correlate devono essere visibili, leggibili e indelebili su una
o più delle posizioni elencate, la cui preferenza gerarchica è a discrezione del serramentista:
• su ogni parte appropriata del prodotto stesso, purché visibile quando si aprono le ante,
• su un'etichetta inamovibile posizionata sul serramento,
• sull'imballo del serramento,
• sul documento/i commerciale/i di accompagnamento dei prodotti o sulle specifiche tecniche pubblicate
dal produttore.
È consigliabile comunque che almeno una delle posizioni precedentemente descritte riporti tutte le informazioni che la marcatura CE richiede, al fine di consegnare all'utente finale un documento che sia in grado di offrire il quadro di insieme della conformità del prodotto e delle caratteristiche dallo stesso offerte.
Le informazioni da inserire secondo allegato ZA della norma di prodotto sono:
• simbolo di marcatura CE indicato nella direttiva 93/68/CEE,
• numero di notifica del Laboratorio (LEGNOLEGNO NB 1709),
• nome e indirizzo dell'azienda,
• ultime due cifre dell'anno in cui è stata affissa la marcatura per la prima volta,
• correlazione con il numero di DoP (dichiarazione di prestazione),
• numero della norma europea di riferimento (UNI EN 14351-1 per finestre e porte esterne pedonali),
• descrizione del prodotto,
• informazioni sulle caratteristiche prestazionali del serramento.
Nelle pagine successive, si riportano alcuni esempi di marcatura CE del serramento esterno con le relative informazioni.
44
ESEMPI DI MARCHIO CE
Esempio di Marcatura CE relativa al prodotto finestra da consegnare all'utente
1709
Falegnameria LegnoLegno
Via Pio la Torre n° 11 - 42015 Correggio
10
2013-1
UNI EN 14351-1:2010
Finestra a 2 ante legno supertenero
residenziale
Resistenza al carico del vento: C4
Tenuta all'acqua: 4A
Sostanze pericolose: NON PRESENTE
Capacità portante dei dispositivi
di sicurezza: CONFORME
Trasmittanza termica: 1,5 W/m²K
Proprietà radiative: 0,50
Trasmissione luminosa:0,60
Permeabilità all'aria: Classe 4
Come si può notare l'etichetta CE e la DoP sono correlate dal numero (1-2013) e quindi anche per
l'etichetta CE è valido il criterio di estendibilità.
Le informazioni da fornire attraverso la marcatura CE devono essere accompagnate dalla dichiarazione
del produttore circa l'emissione di sostanza dannose in ambiente
* Capacità di carico dei dispositivi di sicurezza
1) non rilevata se dispositivo di sicurezza non presente
2) da rilevarsi secondo specifiche normative se dispositivo di carico presente
NOTA
• I dati riportati nell'esempio di marcatura devono provenire dai rapporti di prova emessi da laboratori notificati;
• I valori prestazionali dei serramenti da elencare in marcatura CE devono al minimo essere relative ai sopraelencati requisiti prestazionali (come regolamentato dall'allegato ZA della norma di prodotto UNI EN 14351-1)
• Eventuali requisiti prestazionali volontari individuati sul prodotto in oggetto possono essere elencati in marcatura CE
45
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
Esempio di Marcatura CE relativa al prodotto porta esterna pedonale
1709
Falegnameria LegnoLegno
Via Pio la Torre n° 11 - 42015 Correggio
10
Correlazione tra etichetta CE e
DoP della porta finestra: per ogni
dichiarazione ci vuole la sua
etichetta CE con lo stesso
riferimento numerico
2013-2
UNI EN 14351-1:2010
Portafinestra in legno tenero
residenziale
Resistenza al carico del vento: C1
Tenuta all'acqua: 2A
Sostanze pericolose: NON PRESENTI
Resistenza all'urto: 3
Capacità portante dei dispositivi
di sicurezza: CONFORME
Altezza: 2,18 m
Trasmittanza termica: 1,4 W/m²K
Proprietà radiative: 0,55
Trasmissione luminosa: 0.77
Proprietà radiative: Fattore solare: 0.55
Permeabilità all'aria: Classe 3
Si può notare che essendo la porta finestra un altro prodotto cambia la DoP (2014-2) in quanto cambiano
le prestazioni del prodotto e di conseguenza anche il riferimento sull'etichetta CE ad essa correlato.
Le informazioni da fornire attraverso la marcatura CE devono essere accompagnate dalla dichiarazione
del produttore circa l'emissione di sostanza dannose in ambiente
* Capacità di carico dei dispositivi di sicurezza
1) non rilevata se dispositivo di sicurezza non presente
2) da rilevarsi secondo specifiche normative se dispositivo di carico presente
NOTA
• I dati riportati nell'esempio di marcatura devono provenire dai rapporti di prova emessi da laboratori notificati;
• I valori prestazionali dei serramenti da elencare in marcatura CE devono al minimo essere relative ai sopraelencati requisiti prestazionali (come regolamentato dall'allegato ZA della norma di prodotto UNI EN 14351-1)
• Eventuali requisiti prestazionali volontari individuati sul prodotto in oggetto possono essere elencati in marcatura CE
46
CAPITOLO 14
Deroghe, facilitazioni per le microimprese e procedure semplificate
Deroga alla redazione della dichiarazione di prestazione
Per quanto riguarda la redazione della dichiarazione di prestazione il regolamento UE 305/11 prevede
all'art. 5 che il fabbricante possa astenersi dall'obbligo di redigere la dichiarazione di prestazione per il serramento se:
a) realizzato un unico esemplare o su specifica del committente in un processo non in serie a seguito di
una specifica ordinazione e installato in una singola ed identificata opera di costruzione nel rispetto
della legislazione nazionale sulla sicurezza;
b) fabbricato in cantiere (non applicabile);
c) realizzato con metodi tradizionali o per la conservazione del patrimonio e mediante procedure non industriali per il restauro del patrimonio tutelato per il valore architettonico e storico dalle legislazioni nazionali.
Già da qualche anno, in effetti, in Italia gli edifici ricadenti nel codice 42 erano stati esentati dalla certificazione energetica (D.lgs 192/2005 e s.m.i., art. 2,). Il regolamento UE conferma il tutto anche per le altre
prestazioni, purché siano rispettati i criteri di sicurezza.
MICROIMPRESE
La microimpresa (definizione nella raccomandazione della Commissione del 6 maggio 2003) è un'impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro.
Per diminuire ulteriormente i costi che l'immissione dei prodotti da costruzione sul mercato comporta per
le microimprese che li fabbricano, è necessario prevedere procedure semplificate di valutazione della prestazione, qualora i prodotti in questione non suscitino serie preoccupazioni in termini di sicurezza, nel rispetto dei requisiti applicabili qualunque sia l'origine di tali requisiti.
Le imprese che applicano tali procedure semplificate dovrebbero altresì dimostrare di poter essere considerate microimprese. Dovrebbero inoltre seguire le procedure applicabili per la verifica della costanza della prestazione previste nelle specifiche tecniche armonizzate relative ai loro prodotti.
Procedure semplificate
Come indicato in precedenza, relativamente ai sistemi di attestazione delle costanza delle prestazioni,
per le finestre e le porte pedonali esterne, il sistema è 3. Per i sistemi oscuranti il sistema di attestazione
della costanza della prestazione è il 4.
Per tali due sistemi di attestazione il regolamento UE 305/2011 prevede, per le microimprese, la possibilità di applicare procedure semplificate, utilizzo di tabelle e documentazione specifica equivalenti e sostitutive quindi delle procedure indicate nella norma UNI EN 14351-1 in grado di dimostrare la conformità del
serramento ai requisiti di base.
CASCADING Alternativa contrattuale alle prove di laboratorio
Nella norma UNI EN 14351-1 è stato già inserito dal 15 aprile del 2010 al punto 7.2.5 la possibilità di utilizzare la procedura del CASCADING per quanto riguarda le prove ITT e cita:
“Con il cascading NON viene fornita la marcatura CE ma solo l'opportunità di non fare le prove se le ha già
eseguite qualcun altro definito dalla norma UNI EN 14351-1 come progettista di sistema“.
Chi è il progettista di un sistema
Il progettista di un sistema (che può essere il produttore di un componente, un progettista, una "System
House" o un organismo che fornisce servizi comuni ai produttori)
47
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
Cosa deve fare il progettista di un sistema
Il progettista di un sistema, dopo aver progettato il sistema, può sottoporre un "prodotto assemblato", utilizzando componenti realizzati direttamente da lui o da altri produttori, alle prove iniziali di tipo effettuate
da una terza parte in conformità alle caratteristiche prestazionali elencate nel prospetto ZA.1 e quindi rendere disponibile il rapporto ITT agli assemblatori, ossia al fabbricante effettivo del prodotto immesso sul
mercato. In questo caso il progettista del sistema può rendere disponibile il rapporto ITT ai fabbricanti
dell'assemblaggio sulla base delle modalità a "cascata".
Procedura che progettista di un sistema e fabbricante/serramentista devono seguire
Sistemista/fornitore
Serramentista
Verifica applicabilità
(check prod.)
Contratto/licenza
con condizioni d’uso
Verifica
condizioni d'uso
Rapporto ITT
(lab. notificato)
Verifica gamma
di prodotto
Fascicolo tecnico
(progetto, compon.,
accessori)
Istruz. prod.
e assembl. x FPC
(materiali, produzione,
prodotto finito
con limiti di accettabilità)
Proprio FPC
+
controlli del fornitore
Informazione
al cliente
Marcatura
prodotto
48
È chiaro che, sul piano temporale, il sistemista/fornitore dovrà innanzitutto poter disporre di uno o più rapporti di prova rilasciati da un Laboratorio notificato, a fronte dell'effettuazione di prove iniziali di tipo.
Ciò darà poi la possibilità di procedere con l'attivazione dei relativi accordi contrattuali per la cessione dei
dati di prova.
Aspetti specifici
Nel dettaglio, è presumibile che il cedente i dati di prova debba innanzitutto verificare, mediante un check
up condotto congiuntamente al produttore, la reale applicabilità dei controlli di processo, al fine di rilevare
(ed eventualmente risolvere) eventuali incongruenze organizzative e produttive che possano far presumere scostamenti significativi delle prestazioni dei prodotti realizzati quotidianamente dal produttore rispetto alle prestazioni misurate nel corso delle prove iniziali di tipo sui campioni iniziali.
La cessione dei dati di prova deve poi avvenire in modo formale, mediante un contratto o una licenza
d'uso che regoli le condizioni d'uso dei dati di prova e i rapporti tra il cedente i dati di prova e il produttore.
A titolo illustrativo, di seguito una breve lista dei punti che dovrebbero essere analizzati nel contratto / licenza d'uso:
• oggetto del contratto,
• regole di riservatezza e modalità di comunicazione all'esterno,
• trasferibilità (divieto) dei dati a soggetti terzi,
• specificità delle prove iniziali di tipo e relativi limiti di attendibilità,
• autorizzazione e relative condizioni d'impiego dei dati di prova,
• obblighi e responsabilità del cedente i dati,
• obblighi e responsabilità del produttore (serramentista),
• durata del contratto e modalità di cessazione,
• cessione e sub-licenza del contratto (se significativo).
Evidentemente, il fabbricante serramentista dovrà verificare le condizioni contrattuali e, nel caso, proporre le relative modifiche.
Entrato in vigore il rapporto contrattuale tra le parti, dovrebbe avvenire la cessione dei dati di prova, che fisicamente potrebbe consistere nel rilascio di una copia completa dei rapporti di prova rilasciati dal Laboratorio Notificato.
Mediante l'analisi di tali rapporti (che debbono descrivere in modo chiaro e univoco i prodotti cui fanno riferimento), il fabbricante/serramentista può oggettivamente verificare i risultati, gli eventuali limiti di trasferibilità (secondo quanto specificato in UNI EN 14351-1) e la “copertura” completa o parziale della propria
gamma di prodotti.
49
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
CAPITOLO 15
Esempio di piano di controllo della produzione di fabbrica
Come già detto al capitolo 10, la norma UNI EN 14351-1, al cap. 7.3, richiede che il fabbricante formalizzi
in maniera documentata, nonché assicuri conseguentemente, che sia mantenuto in atto un sistema di
FPC: controllo di produzione in fabbrica, capace di garantire che i prodotti che saranno immessi sul mercato, siano conformi alle prestazioni dichiarate.
In particolare, l'FPC deve specificare: procedimenti, ispezioni e prove, in grado di garantire il controllo sul
metodo di lavoro applicato, sui materiali in entrata, durante la lavorazione e sul prodotto finale, comprese
le attrezzature impiegate.
Quanto rilevato nelle fasi di controllo sopra elencate, va formalizzato e conservato per un periodo di tempo congruo.
Va anche nominato un responsabile del piano di FPC, con l'individuazione di tutte le mansioni e competenze, relative a tutte le figure che con il loro lavoro possono influenzare il prodotto risultante alla fine del
processo produttivo.
Da qui si capisce il motivo per il quale la norma UNI EN 14351-1 richiami - come riferimento per garantire il
controllo di tutti questi aspetti - la norma UNI EN ISO 9001, pensata proprio per assicurare la corretta impostazione e gestione dei sistemi di controllo delle organizzazioni aziendali.
Nel dettaglio gli aspetti che devono essere gestiti dal FPC sono:
• Personale,
• Attrezzatura,
• Materie prime e componenti,
• Processo produttivo,
• Prove e valutazione del prodotto,
• Rintracciabilità e marcatura,
• Prodotti non conformi,
• Azioni correttive,
• Ispezione iniziale della fabbrica e del FPC,
• Sorveglianza continua, valutazione e approvazione del FPC,
• Prove su campioni prelevati in fabbrica in conformità a un programma definito,
• Etichetta e marcatura.
Al fine di rispondere a quanto sopra richiesto dalla norma UNI EN 14351-1, di seguito, nella seconda parte, è riportato un esempio di “mini piano” che vuole rappresentare in maniera semplice quello che potrebbe essere definito come piano FPC da parte di un'azienda.
50
PARTE SECONDA
51
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
ESEMPIO DI PIANO PER IL CONTROLLO
DELLA PRODUZIONE DI FABBRICA
PIANO PER IL CONTROLLO
DELLA PRODUZIONE
DITTA:
………………….…………..………………
(ragione sociale)
………………….…………..………………
(indirizzo)
………………….…………..………………
(tel, fax, e-mail)
52
INDICE DEL DOCUMENTO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
generalità
definizione dei compiti e delle responsabilità
attrezzatura
specificazione e verifica delle materie prime e dei componenti
processo produttivo e prove e valutazione del prodotto
rintracciabilità e marcatura
prodotti non conformi e azioni correttive
gestione della documentazione
DATI DELL'AZIENDA
Azienda:
Indirizzo:
Telefono:
Partita IVA:
RESPONSABILITÀ
Responsabile per l'applicazione del presente piano controlli: .............................................................
RIFERIMENTI
I riferimenti normativi e legislativi presi in considerazione per la redazione del presente piano di controllo della fabbricazione (FPC) sono i seguenti:
• Regolamento UE 305/2011;
• norma UNI EN 14351-1;
• norma UNI EN ISO 9001:2008
53
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
1. GENERALITÀ
1.1 SCOPO
Il presente piano aziendale per il controllo della produzione ha lo scopo di definire le modalità e le responsabilità che sono applicate dall'azienda, al fine di garantire il controllo del processo produttivo per la realizzazione dei prodotti, secondo quanto definito dalla norma UNI EN 14351-1.
1.2 CAMPO DI APPLICAZIONE
Il campo di applicazione riguarda le seguenti tipologie di serramenti realizzati: finestre e porte esterne pedonali, senza caratteristiche di resistenza al fuoco e/o di tenuta al fumo.
2. DEFINIZIONE DEI COMPITI E DELLE RESPONSABILITÀ (CAP. 7.3.2 UNI EN 14351-1)
I compiti e le responsabilità individuate dall'azienda sono riassunti e riportati nell'organigramma di seguito rappresentato:
DIREZIONE
DIR
RESP. CONTROLLI
RC
COMMERCIALE
COM
ACQUISTI
ACQ
RESPONSABILE
PRODUZIONE
PRO
ADDETTI ALLA
PRODUZIONE
AD
DIR: ………………………………...............….
RC: ………………………………….................
COM: ……………………………….............….
ACQ: ……………………………….............….
PRO: ……………………………….............….
AD: ………………………………….................
AMM: ……………………………….............….
54
(nome e cognome incaricato)
(nome e cognome incaricato)
(nome e cognome incaricato)
(nome e cognome incaricato)
(nome e cognome incaricato)
(nome e cognome incaricato)
(nome e cognome incaricato)
AMMINISTRAZIONE
AMM
Al fine di garantire che il personale coinvolto in mansioni concernenti l'attestazione di conformità del prodotto abbia la competenza necessaria, nonché per garantire la registrazione ed evidenza di tutta l'attività
formativa a cui partecipa, si è provveduto a definire il modulo allegato 1. Questo modulo è compilato e dedicato ad ogni risorsa umana che con il proprio lavoro influenza il buon risultato finale relativamente la conformità del prodotto risultante dalla produzione.
3. ATTREZZATURA (CAP. 7.3.3 UNI EN 14351-1)
L'azienda deve anche garantire il controllo dei propri strumenti di misura, al fine di assicurare una riferibilità metrologica degli strumenti impiegati durante le attività di presa misura in cantiere, in fase di produzione ed anche nel corso dell'installazione dei serramenti.
Gli strumenti che sono impiegati dall' azienda sono i seguenti:
• cordella metrica,
• doppio metro a stecca,
• metro estensibile,
• metro laser.
Per quanto riguarda apparecchiature quali: doppi metri a stecca, cordella metrica, nastri e bindelle metriche, è sufficiente verificare che lo strumento sia provvisto della relativa marcatura CE indicante la conformità alla Direttiva applicabile e che la relativa accuratezza sia adeguata alle esigenze di misurazione (es.
classe II per i nastri in acciaio o III per i doppi metri a stecca).
Si prevede quindi di eseguire periodiche verifiche metrologiche, confrontando la cordella metrica che riporta la sua riferibilità, con il metro laser ed anche il metro estensibile.
Per questo verrà redatta una lista riepilogativa degli strumenti, come riportato nel modulo allegato 2, registrando poi i valori rilevati durante le verifiche metrologiche, modulo allegato 3.
Anche le attrezzature/macchine che sono utilizzate in fase di produzione devono essere garantite nella loro funzionalità. Per questo verrà eseguito quanto indicato dal produttore dell'attrezzatura/macchinario
specifico, al fine di garantirne il corretto funzionamento ed anche la sicurezza. Il riferimento per fare questo è dato dal manuale di uso e manutenzione che è consegnato al momento dell'acquisto da parte del
produttore del macchinario/attrezzatura stessa (che in genere riporta anche lo spazio dedicato per registrare l'intervento eseguito).
4. SPECIFICAZIONE E VERIFICA DELLE MATERIE PRIME E DEI COMPONENTI
(CAP. 7.3.4 UNI EN 14351-1)
4.1 Emissione ordine di acquisto
L'ordine di acquisto emesso nei confronti dei propri fornitori, deve essere documentato e quanto più completo possibile. Per questo deve specificare: il nome del fornitore, il tipo di prodotto richiesto, il codice, la
quantità, il costo, eventuali certificati allegati. L'azienda può eseguire l'ordine utilizzando un modulo definito ad hoc, oppure anche altri documenti, purché contengano i riferimenti sopra esposti (ad esempio redazione su carta intestata aziendale, copia commissione redatta dal rappresentante, mail, ecc.).
Per tutti i prodotti approvvigionati che compongono il serramento, e che sono considerati importanti ai fini
della qualità finale del prodotto, occorre disporre della relativa scheda tecnica e/o dichiarazione di conformità. Tale documentazione verrà conservata in un apposito registro / contenitore delle schede tecniche di
prodotto, al fine di garantirne la rintracciabilità ed anche l'aggiornamento.
Nel caso di utilizzo di fornitori esterni per produrre dei semilavorati, occorre richiedere la scheda tecnica
dei prodotti da loro utilizzati nelle attività produttive. Tale scheda sarà anch'essa gestita in modo controllato, secondo quanto sopra descritto. Nel caso invece di prodotto finito, verrà richiesta al produttore la dichiarazione di conformità dello specifico prodotto e tale documento verrà conservato per 13 anni, con la
rintracciabilità al relativo lavoro.
4.2 Controllo in accettazione e immagazzinamento
Il materiale ordinato, al suo arrivo, deve essere sottoposto a una fase di controlli in accettazione. Tale attività è svolta nel seguente modo:
55
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
¡ il ricevente provvede a controllare l'integrità e la conformità degli imballi a quanto riportato sul DdT.
Ad esito positivo, firma per accettazione il DdT, apponendo il timbro di “accettazione con riserva di
controllo”;
¡ il materiale viene quindi posto in area separata e identificato dall'apposizione del DdT;
¡ successivamente si provvede a controllare la conformità del contenuto a quanto riportato nell'ordine
di acquisto precedentemente emesso e al DdT di consegna; il ricevente il materiale provvede a spuntare sull'ordine o copia commissione e, ad esito positivo, a registrare il controllo sulla seconda parte
dedicata del timbro;
¡ nel caso sia rilevata in qualsiasi momento una non conformità, l'operatore provvede a redigere un
rapporto di non conformità e a definire la fasi successive di gestione della NC per la sua risoluzione.
Materiale accettato con riserva di controllo
Consegnato il:
Ricevuto da:
Controllato il:
Controllo eseguito da:
Esito:
OK conforme
NON conforme
4.3 Identificazione e tracciabilità dei prodotti in magazzino
Dopo avere provveduto al controllo in accettazione come sopra riportato, è compito dell'operatore provvedere al posizionamento in magazzino dei materiali. Le attenzioni da osservare sono:
v il materiale va posizionato in modo da essere raggruppato per tipo e per lotto di identificazione; nel caso non siano presenti tali riferimenti si deve riportare il n° e la data del DdT di consegna sul lotto; nel
caso invece il materiale riporti l'identificazione del produttore, n° lotto e articolo, non è necessario
l'identificazione per lotto di consegna;
v il lotto identificativo deve essere posizionato in modo da essere ben chiaro e preservato da possibili
cancellazioni;
v il materiale va prelevato assicurandogli la rotazione, cioè prelevando sempre il più vecchio e comunque verificando che non sia scaduto (se applicabile);
v il materiale va posizionato in modo da conservare le sue caratteristiche, per questo si deve fare attenzione all'etichetta o alla scheda tecnica, ad esempio posizionandolo al riparo dal calore, dei raggi
solari, intemperie, ecc.
5. PROCESSO PRODUTTIVO E PROVE E VALUTAZIONE DEL PRODOTTO
(CAP 7.3.5 7.3.6 UNI EN 14351-1)
5.1 Pianificazione della produzione
Al ricevimento dell'ordine da parte del cliente, spetta a COM inserire la richiesta sul programma di produzione mensile modulo allegato 4, con l'indicazione anche della tempistica che necessita essere dedicata
ad ogni singola commessa.
COM, sulla base del programma mensile, comunica a PRO le attività che dovranno essere svolte e provvede a pianificarsi di conseguenza le uscite in cantiere per eseguire i rilievi. I rilievi sono formalizzati sul
blocco/agenda di cantiere (o modulo definito ad hoc), nel quale sono riportati i seguenti dati della commessa:
1. data in cui si è effettuato il rilevo,
2. nome dell'operatore che ha eseguito il rilievo,
3. nome del cliente/commessa,
4. rilievi di tutti i fori finestra/porte, con specificate le eventuali caratteristiche produttive che devono essere assicurate (ad esempio: dimensioni, tipo ferramenta, ecc.).
Anche il rilievo di cantiere deve esser conservato con tutta la documentazione inerente la commessa.
Il lancio di produzione è eseguito sulla base di quanto previsto nel piano di produzione: modulo allegato
4, e l'attività è eseguita secondo le indicazioni contenute per ogni commessa sul rilevo di cantiere.
56
Gli operatori provvederanno ad eseguire le attività e a controllarle, secondo quanto riportato nel piano di
lavoro e controllo modulo allegato 5, che specifica le fasi necessarie per eseguire le lavorazioni ed anche
i relativi controlli che devono essere effettuati.
Sul modulo allegato 5, è anche riportata una parte dedicata al controllo finale della commessa, al fine di
valutarne la sua completezza e correttezza nel suo assieme.
Sullo stesso piano di lavoro e controllo modulo allegato 5, sono registrate anche le eventuali attività svolte dagli operatori in cantiere, per effettuare le lavorazioni necessarie all'installazione dei serramenti.
Nel caso di installazione del/i serramento/i, è compito dell'installatore consegnare al cliente anche la documentazione tecnica di accompagnamento del serramento stesso e spiegarne le caratteristiche e le modalità di uso ed impiego. Anche questa fase trova una sua registrazione sul modulo allegato 5.
6. RINTRACCIABILITÀ E MARCATURA (CAP 7.3.7 UNI EN 14351-1)
È compito dell'operatore provvedere a registrare sul piano di lavoro e controllo modulo allegato 5 anche i
riferimenti identificativi dei materiali impiegati. Vano segnati, in modo particolare, i materiali che si ritengono particolarmente importanti per la buona riuscita finale del prodotto, anche in relazione alla sicurezza
del personale che lavora sulla commessa.
Il prodotto finito è identificato attraverso l'attribuzione di un nome o numero alla commessa in riferimento
al nome del committente e/o contratto stipulato. Inoltre, sulla documentazione di produzione modulo allegato 5, compare anche la tipologia dei prodotti utilizzati e il riferimento (se possibile) del lotto di consegna
e/o DdT di consegna fornitore.
Sul serramento finito va poi applicata un'etichetta che riporta gli estremi identificativi del produttore e della
commessa (n° commessa).
7. PRODOTTI NON CONFORMI E AZIONI CORRETTIVE (CAP 7.3.8 - 7.3.9 UNI EN 14351-1)
Qualsiasi anomalia rilevata, sia nelle modalità di gestione del sistema aziendale che nel prodotto, sono
trattate redigendo il relativo rapporto di non conformità. Il rapporto di non conformità viene trascritto sul
modulo allegato 6, sul quale sono esplicate la fasi di rilievo, di trattamento e di verifica dell'efficienza
dell'azione applicata.
Nel caso il personale rilevi una non conformità sui propri prodotti o di altri fabbricanti o anche su componenti e/o materiali che possano alterare le caratteristiche e le prestazioni del prodotto, è suo compito informare immediatamente PRO e il responsabile dell'applicazione del presente piano per il controllo della
produzione, al fine provvedere alla registrazione sul modulo allegato 6, e successivamente provvedere
alla definizione ed attuazione delle azioni necessarie, per ripristinare la conformità.
Il modulo esplica le fasi di: rilievo, individuazione della causa che ha generato la problematica, definizione
dell'azione correttiva e verifica di efficienza dell'azione attuata.
Al termine del trattamento PRO ne verifica l'esito; se é negativo si rivaluta il trattamento da seguire; in caso di esito positivo si provvede alla chiusura della NC.
A seguito della gestione della NC, si può anche valutare la possibilità di lanciare una azione di correzione,
allo scopo di eliminare la causa che ha generato la NC appena descritta/gestita. In questo caso si provvede a compilare la parte finale del modulo allegato 6 (punti 4 e 5).
Inoltre, periodicamente (almeno una volta all'anno) PRO con la collaborazione del responsabile dei controlli, provvede al riesame di tutte le NC rilevate nel corso dell'anno, al fine di proporre alla direzione la
eventuale adozione di azioni correttive per prevenirne il ripetersi.
8. GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE
La documentazione fin qui descritta costituisce e raccoglie le registrazioni necessarie a dare evidenza
che il sistema adottato dall'azienda è effettivamente in atto, ed è anche efficiente ed efficace. Per questo
le registrazioni vanno conservate secondo il loro grado di importanza.
57
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
Elenco documenti di registrazione:
Documento
Gestione delle competenze e della formazione (modulo 1)
Schede tecniche prodotti e materiali impiegati per la produzione
Leggi, norme, direttive, ecc. applicabili dall'azienda
Ordine di acquisto
Piano mensile della produzione (modulo 4)
Rilievo di cantiere
Piano di lavoro e controllo commessa (modulo 5)
Elenco strumenti di misura (modulo 2)
Scheda taratura strumento (modulo 3)
Rapporto di non conformità (modulo 6)
Documentazione accompagnatoria prodotto per la sua immissione
sul mercato (etichetta, Dichiarazione di prestazione, istruzioni d'uso)
Report di prova emesso da parte del laboratorio che ha curato i test
sui serramenti
58
Tempi di conservazione
Quanto il soggetto interessato
Fino ad aggiornamento succ.
Fino ad aggiornamento succ.
1 anno
1 anno
13 anni
13 anni
Fino ad aggiornamento succ.
Fino ad aggiornamento succ.
5 anni
13 anni (dalla data di immissione del prodotto in commercio)
13 anni (dall'immissione in commercio dell'ultimo prodotto)
Modulo 1 rev. 0
GESTIONE DELLE COMPETENZE E DELLA FORMAZIONE
Ruolo ricoperto in azienda:
Competenze minime richieste per ricoprire il ruolo assegnato:
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
Ruolo ricoperto da:
Evidenza delle competenze effettivamente possedute:
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
Le competenze richieste dal ruolo sono effettivamente possedute?
SI
NO (descrivere le azioni formative da doversi attuare di conseguenza)
Registrazione dell'attività formativa/informativa/esperienze a cui partecipa la persona
Data evento
Descrizione evento
Giudizio sull’evento
59
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
Modulo 2 rev. 0
STRUMENTI DI MISURA
strumento:
60
errore accettato:
tarato il:
scade il:
Modulo 3 rev. 0
SCHEDA TARATURA STRUMENTO
strumento:
n. matricola:
data verifica:
firma verificatore:
Valore di riferimento:
Lettura:
Scostamento accettato:
Scostamento rilevato:
Risultato:
OK J
KO L
OK J
KO L
OK J
KO L
OK J
KO L
OK J
KO L
OK J
KO L
OK J
KO L
OK J
KO L
OK J
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OK J
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OK J
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OK J
KO L
OK J
KO L
data verifica:
firma verificatore:
Valore di riferimento:
Lettura:
Scostamento accettato:
Scostamento rilevato:
Risultato:
data verifica:
firma verificatore:
Valore di riferimento:
Lettura:
Scostamento accettato:
Scostamento rilevato:
Risultato:
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firma verificatore:
Valore di riferimento:
Lettura:
Scostamento accettato:
Scostamento rilevato:
Risultato:
data verifica:
firma verificatore:
Valore di riferimento:
Lettura:
Scostamento accettato:
Scostamento rilevato:
Risultato:
61
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
PIANO PRODUZIONE MENSILE
Mese:
cliente: ..............................................................................
prodotto: ...........................................................................
data consegna: ..................................................................
cliente: ..............................................................................
prodotto: ...........................................................................
data consegna: ..................................................................
cliente: ..............................................................................
prodotto: ...........................................................................
data consegna: ..................................................................
cliente: ..............................................................................
prodotto: ...........................................................................
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cliente: ..............................................................................
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data consegna: ..................................................................
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Modulo 4 rev. 0
Mese:
cliente: ..............................................................................
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prodotto: ...........................................................................
data consegna: ..................................................................
cliente: ..............................................................................
prodotto: ...........................................................................
data consegna: ..................................................................
63
Scorniciatura
Tenonatura
Profilatura
Assemblaggio
Sbattentatura
Calibratura
Applicazione ferramenta
Montaggio Guarnizione
Montaggio Gocciolatoio
Installazione vetrocam.
Individuare il foro per i cardini
sulla spalla del muro
Eseguire fori sul muro
Pulitura fori e iniezione resina
chimica e posizionamento scuro
Posizionamento battenti
Illustrare il prodotto montato
al cliente
Completezza prodotto
e accessori
Verifica movimentazione ante
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
4
5
A
B
D
Verifica dispositivi di sicurezza
(se presenti)
Documentazione tecnica di
accompagnamento prodotto
Troncatura
2
C
Sezionatura pannelli
Descrizione
1
Fase
Le fasi vanno
personalizzate
sulla base delle
esperienze aziendali
q OK
q KO
q OK
q KO
q OK
q KO
q OK
q KO
q OK
q KO
Riportare il nome della persona a cui si è
presentato il lavoro eseguito e la sua spiegazione
Presenza della documentazione
Presenza, efficacia ed efficienza
Il prodotto deve essere completo di tutti gli
accessori necessari all'uso in sicurezza
In apertura e chiusura, su tutti gli assi
movimentabili
q OK
q KO
q OK
q KO
q OK
q KO
q OK
q KO
Prove e ispezioni finali sul prodotto
Verificare posizionamento cardine
rispetto bandella
Verificare dimensione foro e profondità
come il cardine impiegato
Attenzione all'aria: circa 5 mm sotto,
sopra e sui lati 3 mm.
Verifica chiusura scuri, e controllo che lo
scuro sia ben allineato
Spiegare nel dettaglio il funzionamento
e la sua manutenzione
Nel caso siano rilevate
delle non conformità
particolarmente gravi
e importanti,
queste vanno registrate
nel relativo modulo RNC
Importante
identificazione vetrocamera
Importante
identificazione ferramenta
Importante
identificazione guarnizione
I controlli vanno
personalizzati sulla
base delle esperienze
personali
Importante
identificazione del materiale impiegato
q OK
q KO
q OK
q KO
q OK
q KO
q OK
q KO
q OK
q KO
q OK
q KO
q OK
q KO
q OK
q KO
q OK
q KO
q OK
q KO
q OK
q KO
q OK
q KO
Data
Operatore
Modulo 5 rev. 0
L'operatore
che ha eseguito
e controllato la fase,
provvede a registrare
quanto eseguito
e la data di esecuzione
Per ogni fase vanno
registrati tutti
i materiali/componenti
che sono impiegati,
tra quelli che si ritiene
possano influenzare
la buona riuscita
del prodotto finale
Rintracciabilità materiali impiegati
Esito
Installazione serramento
Tassellatura e sigillatura perimetrale
Fissaggio e sigillatura tappi di estr.
Posizione e giunzione angolare
Completezza
Spessori
Dimensione battute e spessori
Ortogonalità (dimensioni Diagonali)
Dimensione battute e spessori
Dimensione cave
Spessori
Misure nette
Misure lorde
Frequenza controlli 100%
Criterio dei controlli
PIANO DI LAVORO E CONTROLLO COMMESSA
MARCATURE
FINESTRE
E PORTEFINESTRE
Modulo 6 rev. 0
RAPPORTO DI NON CONFORMITÀ
RNC n°
/
1. DESCRIZIONE DELLA NON CONFORMITÀ
Riscontrata in:
Causa:
q accettazione
q interna
q sistema aziendale
q esterna
q reclamo cliente
Natura:
q grave
Gravità della non conformità:
q 1° caso
q produzione
q sporadico
q importante
q altro
q ripetitivo
q secondaria
Descrizione non conformità riscontrata:
Causata da:
2. TRATTAMENTO NON CONFORMITÀ ADOTTATO
Compilato da:
Data
Ricevuto da resp. controlli:
Data
3. VERIFICA DELLA RISOLUZIONE
Verificatore trattamento NC:
Risultato verifica
q OK non conformità chiusa
q KO vedi nuovo RNC n°
Visto da resp. controlli:
Data:
Quantificazione della risoluzione NC
Costo materiale
Costo manodopera
4. SERVE IL LANCIO DI UNA AZIONE CORRETTIVA PER ELIMINARE LA CAUSA DELLA NON CONFORMITÀ?
q NO
q SI
DESCRIZIONE DELL'AZIONE DA DOVERSI ATTUARE
Responsabile attuazione:
eseguire entro il:
..............................................................................................................................................................................
..............................................................................................................................................................................
..............................................................................................................................................................................
5. VERIFICA EFFICACIA AZIONE CORRETTIVA
Eseguito da:
Esito rilevato: q positivo
in data:
q negativo
AZIONE CONSEGUENTE:
..............................................................................................................................................................................
..............................................................................................................................................................................
64
Via Croce Rossa, 56 - 35129 Padova
Tel. 049.8062236 fax 049.8062200
e-mail: [email protected]