Relazione del Consiglio di Amministrazione sulle

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Relazione del Consiglio di Amministrazione sulle
TELECOM ITALIA S.p.A.
ASSEMBLEA 18 OTTOBRE 2012
RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
SULLE MATERIE ALL’ORDINE DEL GIORNO
Signori Azionisti,
in questa Assemblea siete chiamati a deliberare in tema di responsabilità di due ex Amministratori Esecutivi
della Società: Carlo Orazio Buora e Riccardo Ruggiero. Il Dottor Buora ha ricoperto cariche esecutive nel
Consiglio di Amministrazione della Società dal novembre 2001, mentre il Dottor Ruggiero è stato
Amministratore Delegato dal settembre 2002. Entrambi sono cessati dalla carica nel dicembre 2007.
In via preliminare si rammenta che, a livello procedurale, sia l’esercizio dell’azione sociale di responsabilità sia
la relativa transazione (anche in via preventiva) richiedono l’intervento dell’Assemblea ordinaria, che delibera in
materia con il quorum standard (maggioranza assoluta del capitale presente in riunione). Peraltro, rispetto alla
transazione, il codice civile prevede un meccanismo di “minoranza di blocco” pari per le società quotate al 5%
del capitale sociale: pur in presenza di un voto maggioritario a favore della rinuncia, questa non sarebbe
approvata là dove quella prederminata quota di capitale si esprimesse in senso contrario.
1.
Ricostruzione degli eventi
Come già rappresentato, all’emergere di situazioni apparentemente critiche e di potenziali segnali di allarme,
Telecom Italia ha negli ultimi anni spontaneamente intrapreso un articolato percorso di verifiche, dandone
evidenza in sede di comunicazione finanziaria periodica, di relazioni sul governo societario e gli assetti
proprietari, di apposite comunicazioni richieste dalla Consob.
In particolare nel marzo 2010 è stato disposto l’avvio di una review per l’analisi di taluni fenomeni
asseritamente illeciti commessi a danno della Società e del Gruppo, emersi a seguito di indagini penali o di
attività di controllo interno o altrimenti noti. L’attività, conosciuta come Progetto Greenfield, si è inserita nel
quadro di una pluralità di iniziative intraprese con il primario intento di fare chiarezza, di valutare le necessarie
soluzioni a tutela del Gruppo e di attivare le eventuali, opportune azioni di miglioramento per evitare che fatti
analoghi avessero a ripetersi.
Nell’ambito di tale analisi - affidata alla divisione Forensic di Deloitte Financial Advisory Services S.p.A. - sono
state, fra le altre, identificate due aree di indagine, note anche come “stream” progettuali: quella relativa alla
funzione Security di Telecom Italia (inerente ad “approfondimenti relativi alle modalità di gestione di tale
funzione aziendale nel periodo 2000-2007, allo scopo di verificare gli impatti aziendali ed economici del
procedimento penale in corso 1 e di individuare azioni organizzative a prevenzione del ripetersi dei fenomeni”) e
quella relativa alle carte prepagate (concernente “approfondimenti relativi al fenomeno di schede telefoniche
prepagate intestate illecitamente, alla valutazione di azioni organizzative già intraprese o da intraprendere”).
1
Si tratta del procedimento penale attualmente pendente in fase dibattimentale innanzi alla Prima Sezione della Corte di
Assise di Milano, da cui Telecom Italia è uscita come imputata nel maggio 2010, essendo stata approvata dal giudice
l’istanza di applicazione della sanzione su richiesta (patteggiamento) presentata dalla Società. Si ricorda che nel
dicembre 2008 questa aveva ricevuto la notifica della richiesta di rinvio a giudizio ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001, in
relazione a vicende che hanno coinvolto alcuni ex dipendenti ed ex collaboratori, imputati - tra l’altro - per delitti di
corruzione di Pubblici Ufficiali, in ipotesi d’accusa finalizzati ad acquisire informazioni da archivi riservati. Nel corso delle
prime udienze, Telecom Italia ha depositato la propria costituzione di parte civile nei confronti di tutti gli imputati rinviati
a giudizio e per tutti i reati loro contestati, inclusi i delitti di corruzione e associazione per delinquere. La costituzione di
parte civile della Società è stata ammessa con ordinanza della Corte del 26 gennaio 2011. Telecom Italia riveste inoltre
il ruolo di responsabile civile in relazione a undici imputati per i delitti di associazione per delinquere, corruzione ed
intrusione informatica in ipotesi d’accusa commessi nei confronti, complessivamente, di trentadue parti civili: cfr. nota
24 al bilancio consolidato al 31 dicembre 2011, consultabile sul sito www.telecomitalia.com, sezione Investitori, canale
Bilanci e relazioni.
1
I principali elementi emersi a seguito della review svolta da Deloitte sono stati riepilogati in apposita appendice
alla relazione sul governo societario e gli assetti proprietari (consultabile sul sito www.telecomitalia.com,
sezione Governance, canale Sistema di Governance - Relazione annuale sul governo societario) che ha
accompagnato il bilancio al 31 dicembre 2010 (approvato dall’Assemblea del 12 aprile 2011). Nel documento
si dava atto che “il Consiglio di Amministrazione della Società, sulla base delle conoscenze disponibili, tenuto
conto delle relazioni di Deloitte e dei pareri dei consulenti legali e alla luce del dibattito intervenuto, non ha
ritenuto di introdurre all’ordine del giorno della prossima assemblea dei soci [NdR: l’Assemblea del 12 aprile
2011] l’eventuale esercizio di azioni di responsabilità nei confronti degli amministratori in carica all’epoca dei
fatti esaminati”. Si precisava peraltro che “la decisione del Consiglio avrebbe potuto essere modificata a fronte
dell’eventuale emersione di informazioni e/o fatti nuovi”.
A questo riguardo, è stato successivamente riferito all’Assemblea del 15 maggio 2012 (il cui verbale è
consultabile sul sito www.telecomitalia.com, sezione Investitori, canale Azionisti - AGM e Assemblee) che il
Consiglio di Amministrazione, anche alla luce dello sviluppo dei procedimenti penali pendenti, ha deliberato:

di interrompere il termine quinquennale di prescrizione nei confronti degli ex Amministratori Esecutivi della
Società Carlo Orazio Buora e Riccardo Ruggiero, entrambi in carica sino al 3 dicembre 2007 (sicché il
termine prescrizionale avrebbe potuto spirare il 3 dicembre 2012), nonché

di predisporre quanto necessario per promuovere le azioni di responsabilità sociale nei loro confronti,
anche con la convocazione di apposita Assemblea.
In particolare, è stato tenuto conto dei seguenti fatti nuovi:

in merito al procedimento Security, la Corte di Cassazione, con sentenza del 20 settembre 2011, n.
1265/11, ha giudicato immune da vizi logici o giuridici la decisione del Giudice per l’Udienza Preliminare di
Milano di ritenere insussistenti i delitti di appropriazione indebita ai danni di Telecom Italia inizialmente
contestati dalla Procura della Repubblica. Più in particolare la Cassazione ha concluso che la sentenza del
GUP non è censurabile per violazioni rilevabili avanti alla Suprema Corte, nella parte in cui ha stabilito che
la Direzione Security non avrebbe agito all’insaputa dei Vertici di Telecom Italia in allora in carica;

in merito alla vicenda delle carte prepagate, nell’aprile 2012 la Procura della Repubblica di Milano ha
notificato un avviso di conclusione delle indagini a Riccardo Ruggiero, ad altri ex dipendenti e a Telecom
Italia, in relazione al reato di “ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza”
relativo, in ipotesi d’accusa, alla comunicazione all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni di una
customer base ritenuta alterata sia da proroghe fittizie di 5.130.000 sim card con ricarica da 0,01 euro,
sia dall’attivazione di 1.042.447 sim card ritenute irregolari e non ricaricate nei dodici mesi successivi
all’attivazione 2 .
A inizio giugno è poi intervenuta l’archiviazione del procedimento penale nei confronti, tra l’altro, del Dottor
Buora, che era stato iscritto nel registro degli indagati per diversi reati correlati al trattamento di dati personali,
oltre che per associazione a delinquere e attività di spionaggio e accesso abusivo a sistemi informatici.
Sempre in giugno, in relazione al procedimento carte prepagate la Procura della Repubblica di Milano ha
rinviato a giudizio Telecom Italia. Questa peraltro, in sede di udienza preliminare, ha formulato istanza di
patteggiamento, costituendosi parte civile nei confronti degli imputati persone fisiche. Nel corso dell’udienza del
10 luglio 2012 il GUP di Milano ha accolto l’istanza di patteggiamento di Telecom Italia 3 , riconoscendo che essa
dal 2008 ha adottato un modello organizzativo idoneo a prevenire la commissione dei reati della specie di
quelli commessi, e ha disposto il rinvio a giudizio degli ex manager, tra cui il Dottor Ruggiero.
In coerenza con quanto rappresentato nell’Assemblea del 15 maggio 2012, e tenuto conto dell’evoluzione
successivamente verificatasi (ivi inclusa la proposta di transazione formulata dal legale del Dottor Buora), in
data 1° agosto 2012 il Consiglio di Amministrazione, acquisito il parere favorevole del Comitato per il controllo
2
Cfr. nota 18 al bilancio consolidato al 30 giugno 2012, consultabile sul sito www.telecomitalia.com, sezione Investitori,
canale Bilanci e relazioni.
3
Nei confronti di Telecom Italia è stata emessa una sentenza di “applicazione della sanzione su richiesta”, con sanzione
amministrativa pecuniaria di 600.000 euro.
2
interno e per la corporate governance, ha disposto la convocazione dell’Assemblea con il seguente ordine del
giorno:

Proposta di composizione di controversia ai sensi dell’art. 1965 c.c. con l’ex Amministratore Esecutivo della
Società Carlo Orazio Buora ovvero, in via subordinata, e nel solo caso di non approvazione, proposta di
esercizio dell’azione sociale di responsabilità

Proposta di esercizio dell’azione sociale di responsabilità nei confronti dell’ex Amministratore Esecutivo
della Società Riccardo Ruggiero.
Infine, a ridosso della riunione consiliare del 13 settembre 2012 chiamata ad approvare la relazione sulle
materie all’ordine del giorno dell’Assemblea, successivamente alla pubblicazione del relativo avviso di
convocazione (31 agosto 2012), è pervenuta proposta di transazione anche da parte del legale del Dottor
Ruggiero.
2.
Le contestazioni della Società e le reazioni dei controinteressati
Nel luglio 2012 Telecom Italia, a mezzo dei propri legali, ha inviato al Dottor Buora e al Dottor Ruggiero distinte
lettere con cui ha contestato il loro inadempimento ai doveri connessi con la carica di amministratori di Telecom
Italia 4 , in relazione alle vicende rispettivamente security e sim card, e si è riservata di agire nei loro confronti ex
art. 2393 c.c. (azione sociale di responsabilità) per il risarcimento dei danni subiti. Per parte loro gli ex
Amministratori, a mezzo dei propri legali, hanno replicato alle contestazioni, respingendo ogni addebito.
Tanto premesso, nell’eventuale contenzioso civile la Società si avvarrebbe principalmente delle risultanze dei
report rilasciati da Deloitte in esito al Progetto Greenfield e delle risultanze a oggi disponibili dei procedimenti
penali in corso. Quanto ai report di Deloitte, la loro acquisizione al fascicolo del Pubblico Ministero nel
procedimento Security ne vieta - allo stato - la pubblicazione (art. 114 c.p.p.). La documentazione essenziale
relativa ai procedimenti penali citati è consultabile invece sul sito www.telecomitalia.com, sezione Investitori,
canale Azionisti - AGM e Assemblee, nella pagina dedicata all’Assemblea del 18 ottobre 2012.
Segnatamente si tratta, per il Dottor Buora, del procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Milano (46257/09 R.G.N.R e 211655/12 R.G.GIP), dove è stato indagato per diversi reati
correlati al trattamento di dati personali, poi dichiarati estinti per prescrizione, oltre che per associazione a
delinquere e attività di spionaggio e accesso abusivo a sistemi informatici, in relazione alle quali invece
l’archiviazione è stata disposta con una motivazione fondata sulla mancanza di dolo o sull’estraneità ai fatti di
reato. Rispetto al Dottor Ruggiero il riferimento è al procedimento penale n. 6700/11 R.G.N.R. - 9270/11 R.G.
GIP, pendente avanti al Tribunale di Milano, nell’ambito del quale è stato contestato all’ex Amministratore
Delegato, in concorso con altri, il delitto di ostacolo all’esercizio delle funzioni di autorità pubbliche di vigilanza.
Ai fini della proposizione dell’azione sociale di responsabilità, non è necessario indicare le somme richieste a
titolo di risarcimento dei danni subiti dalla Società, ben potendo questa riservarsi di quantificarle nel corso del
giudizio. Un riferimento orientativo, allo stato, può essere - in via di approssimazione - rappresentato dalle voci
considerate da Deloitte nella descrizione degli effetti economici delle vicende oggetto d’indagine, riepilogate
nella già citata relazione sul governo societario e gli assetti proprietari che ha accompagnato il bilancio al 31
dicembre 2010 5 . In termini generali, si ricorda che, nell’ambito delle azioni sociali di responsabilità, la Società
4
In particolare: dovere di curare l’assetto organizzativo, amministrativo e contabile, dovere di vigilanza, dovere
d’informazione, dovere di adoperarsi per impedire il compimento di fatti illeciti pregiudizievoli per la Società, ovvero per
eliminarne o attenuarne le conseguenze dannose.
5
Rispetto allo stream Security il documento riepilogava i costi/esborsi rilevati da Deloitte, in allora sostenuti da Telecom
Italia e correlati/correlabili alla vicenda. La stessa Deloitte segnalava poi la presenza di ulteriori costi/esborsi
“eventualmente da sostenere in relazione a contenziosi e cause civili avviate a seguito della vicenda in oggetto”: di
questa natura è da intendersi la condanna della Società, in solido con F.C. Internazionale Milano S.p.A., al pagamento al
Signor Christian Vieri della somma di euro un milione, di cui a sentenza del Tribunale di Milano del mese di agosto
2012.
Quanto alla stima degli effetti economici correlati alla vicenda carte prepagate, secondo la quantificazione di Deloitte,
anch’essa riportata nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 2010, le irregolari intestazioni
avrebbero comportato costi compresi tra euro 19,9 ed euro 27 milioni.
3
potrebbe richiedere il risarcimento di tutti i danni imputabili agli ex Amministratori, includendo pertanto, oltre ai
danni che sono conseguenza immediata e diretta degli inadempimenti loro contestati.

i danni che ne sono conseguenza mediata e indiretta, ma che si presentino come effetto normale degli
inadempimenti contestati, secondo il principio della c.d. regolarità causale;

tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali comunque patiti (quindi anche gli eventuali danni all’immagine
ed alla reputazione commerciale).
Peraltro, successivamente allo scambio epistolare sopra richiamato, i legali di entrambi gli ex Amministratori
Esecutivi hanno separatamente contattato la Società al fine di verificare la possibilità di una soluzione
transattiva delle controversie.
Per quanto concerne il Dottor Buora, la proposta formalizzata in esito ai contatti intercorsi (proposta che
esclude il riconoscimento alcuno di responsabilità da parte dell’ex Amministratore) prevede, a fronte di una
deliberazione assembleare ex art. 2393, comma 6, c.c. (che disciplina la rinunzia all’esercizio dell’azione
sociale di responsabilità e la transazione in materia), il versamento di una somma pari a euro un milione. La
somma è offerta quale contropartita in una transazione generale e omnicomprensiva, che comprenda ogni
operato dell’ex Amministratore Esecutivo e ogni profilo di possibile responsabilità di qualsivoglia natura e/o
titolo.
Analogamente, rispetto al Dottor Ruggiero, la proposta di definizione transattiva, per la somma di 1,5 milioni di
euro, esclude un riconoscimento di responsabilità da parte dell’ex Amministratore. Anche in questo caso si
tratterebbe di transazione generale e omnicomprensiva, considerando ogni operato del Dottor Ruggiero e ogni
profilo di sua possibile responsabilità, sia come Direttore Generale sia come Amministratore Delegato di
Telecom Italia, ivi inclusa la rinuncia da parte della Società alla costituzione di parte civile nel procedimento
penale N. 6700/2011 R.G.N.R. – 9270/11 R.G. GIP.
3.
Le valutazioni del Consiglio di Amministrazione
L’Assemblea di Telecom Italia è l’organo deputato in via principale 6 a deliberare la promozione dell’azione
sociale di responsabilità nei confronti di Carlo Orazio Buora e Riccardo Ruggiero e quindi a decidere o meno di
agire nei loro confronti, come pure di autorizzare una transazione.
Per parte sua, il Consiglio di Amministrazione Vi propone le seguenti considerazioni.
L’azione sociale di responsabilità presenta sempre un’alea fisiologica. Nel caso di specie, le transazioni:

eviterebbero il lungo, costoso e incerto iter richiesto per far valere in sede giudiziale le pretese risarcitorie
della Società;

garantirebbero il recupero di un importo che, seppure inferiore a quello astrattamente reclamabile,
rappresenterebbe comunque una forma di ristoro non meramente simbolico per Telecom Italia, oltre che
un’importante affermazione di principio rispetto alla tutela degli interessi suoi e dei suoi Soci anche nei
confronti degli ex amministratori;

sono state valutate positivamente dai consulenti legali interpellati. Questi hanno evidenziato come, a
differenza delle sentenze a fronte di azioni sociali di responsabilità, che sono pubbliche, le transazioni in
materia non sono facilmente reperibili e i relativi ammontari risultano intrinsecamente poco comparabili,
dipendendo dalle caratteristiche dei singoli casi e dal contesto in cui la composizione della controversia è
effettuata. Ciò nondimeno, e ferma la natura gestionale e di opportunità di ogni scelta assembleare
afferente all'esercizio dell'azione risarcitoria o alla sua transazione, hanno giudicato positivamente i termini
delle proposte ricevute dalla Società, che non ritengono deteriori rispetto a quanto direttamente riscontrato
nella loro attività professionale in situazioni comparabili.
6
Ai sensi di legge, l’azione di responsabilità può anche essere promossa a seguito di deliberazione del Collegio
Sindacale, assunta con la maggioranza dei due terzi dei suoi componenti, o da tanti soci che rappresentino almeno il
2,5% del capitale sociale.
4
Rispetto al Dottor Buora va inoltre considerata l’archiviazione del procedimento penale in cui era indagato, ciò
che impedisce - nella prova dell’inadempimento degli obblighi e del nesso di causalità tra tale inadempimento e
il danno sofferto dalla Società - di beneficiare delle evidenze derivanti dall‘azione penale e acquisite attraverso i
poteri inquisitori propri della pubblica accusa. Tale circostanza potrebbe essere particolarmente rilevante
rispetto a una fattispecie sostanzialmente priva di precedenti, in cui all’ex Amministratore vengono addebitate
una cattiva gestione e l’inerzia in relazione ai controlli interni e alla Security, che ricadeva nell’ambito delle sue
funzioni. La sostanziale assenza di precedenti giurisprudenziali in casi analoghi rappresenta un elemento
ulteriore a favore di una soluzione transattiva.
Alla luce di tutte queste considerazioni, rispetto a ciascuno degli ex Amministratori il Consiglio di
Amministrazione propone all’Assemblea, in via principale, l’approvazione delle transazioni come descritte
innanzi ovvero, in via subordinata, l’approvazione dell’esercizio dell’azione, con riferimento ai profili di
responsabilità di cui alle contestazioni riepilogate. Le proposte di esercizio dell’azione sociale di responsabilità
sono subordinate (i) alla mancata approvazione delle proposte di transazione oppure (ii) all’approvazione delle
medesime, ma con voto contrario della minoranza qualificata del 5% del capitale.
In coerenza con questa soluzione, in data 13 settembre 2012 il Consiglio di Amministrazione ha rimodulato
l’ordine del giorno dell’Assemblea come segue:

Proposta di composizione di controversia ai sensi dell’art. 1965 c.c. con l’ex Amministratore Esecutivo della
Società Carlo Orazio Buora ovvero, in via subordinata, e nel solo caso di non approvazione, proposta di
esercizio dell’azione sociale di responsabilità

Proposta di composizione di controversia ai sensi dell’art. 1965 c.c. con l’ex Amministratore Esecutivo della
Società Riccardo Ruggiero ovvero, in via subordinata, e nel solo caso di non approvazione, proposta di
esercizio dell’azione sociale di responsabilità
Tutto ciò premesso, il Consiglio di Amministrazione sottopone alla Vostra approvazione le seguenti
Proposte
In merito al primo punto in agenda (“Proposta di composizione di controversia ai sensi dell’art. 1965 c.c. con
l’ex Amministratore Esecutivo della Società Carlo Orazio Buora ovvero, in via subordinata, e nel solo caso di non
approvazione, proposta di esercizio dell’azione sociale di responsabilità”), l’Assemblea di Telecom Italia S.p.A.,

vista la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,

preso atto della proposta di amichevole composizione ai sensi dell’art. 2393, comma 6, c.c. formalizzata
dall’ex Amministratore Esecutivo della Società, Carlo Orazio Buora,
delibera
in via principale

di approvare la proposta di composizione di controversia ai sensi dell’art. 1965 c.c. con l’ex Amministratore
Esecutivo della Società Carlo Orazio Buora, con ciò approvando la transazione dell’azione sociale di
responsabilità nei suoi confronti, nei termini e nei limiti riepilogati nella relazione illustrativa del Consiglio di
Amministrazione;

di conferire mandato al Presidente del Consiglio di Amministrazione di procedere, direttamente o a mezzo
di speciali procuratori, al compimento e alla stipula di ogni atto o contratto in attuazione delle
determinazioni di cui al punto precedente.
in via subordinata, nel solo caso di non approvazione della proposta in via principale,

di approvare la proposta di esercizio dell’azione sociale di responsabilità nei confronti dell’ex
Amministratore Esecutivo della Società Carlo Orazio Buora, nei termini e nei limiti riepilogati nella relazione
illustrativa del Consiglio di Amministrazione;
5

di conferire mandato al Presidente del Consiglio di Amministrazione di procedere, direttamente o a mezzo
di speciali procuratori, al compimento e alla stipula di ogni atto necessario od opportuno in attuazione delle
determinazioni di cui al punto precedente.
In merito al secondo punto in agenda (“Proposta di composizione di controversia ai sensi dell’art. 1965 c.c. con
l’ex Amministratore Esecutivo della Società Riccardo Ruggiero ovvero, in via subordinata, e nel solo caso di non
approvazione, proposta di esercizio dell’azione sociale di responsabilità”), l’Assemblea di Telecom Italia S.p.A.,

vista la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,

preso atto della proposta di transazione formalizzata dall’ex Amministratore Esecutivo della Società,
Riccardo Ruggiero,

ai sensi dell’art. 2393 e, per quanto occorrer possa, dell’art. 2396, c.c.,
delibera
in via principale

di approvare la proposta di composizione di controversia ai sensi dell’art. 1965 c.c. con l’ex Amministratore
Esecutivo e Direttore Generale della Società Riccardo Ruggiero, con ciò approvando la transazione
dell’azione sociale di responsabilità nei suoi confronti, nei termini e nei limiti riepilogati nella relazione
illustrativa del Consiglio di Amministrazione, con rinuncia da parte di Telecom Italia alla costituzione di
parte civile nel procedimento penale N. 6700/2011 R.G.N.R. – 9270/11 R.G. GIP;

di conferire mandato al Presidente del Consiglio di Amministrazione di procedere, direttamente o a mezzo
di speciali procuratori, al compimento e alla stipula di ogni atto o contratto in attuazione delle
determinazioni di cui al punto precedente.
in via subordinata, nel solo caso di non approvazione della proposta in via principale,

di approvare la proposta di esercizio dell’azione sociale di responsabilità nei confronti dell’ex
Amministratore Esecutivo e Direttore Generale della Società Riccardo Ruggiero, nei termini e nei limiti
riepilogati nella relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione;

di conferire mandato al Presidente del Consiglio di Amministrazione di procedere, direttamente o a mezzo
di speciali procuratori, al compimento e alla stipula di ogni atto necessario od opportuno in attuazione delle
determinazioni di cui al punto precedente.
Telecom Italia S.p.A.
Sede Legale in Milano Piazza degli Affari n. 2
Direzione Generale e Sede Secondaria in Roma Corso d’Italia n. 41
Casella PEC: [email protected]
Capitale sociale euro 10.693.628.019,25 interamente versato
Codice Fiscale/Partita Iva e numero iscrizione
al Registro delle Imprese di Milano 00488410010
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