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COLLEZIONISMO Canon AE-1 a società Canon non era partita col piede giusto, per quello che riguardava gli apparecchi reflex. Dopo le infelici Canonflex del 1959, ben costruite ma di scarso successo, e l’originale ma poco pratica Pellix, la Canon aveva ripiegato sulla semplice ed affidabile FT, poi FTb, macchina di buon successo e aveva tentato di proporsi come costruttore serio ed affidabile con la F-1 del 1970, macchina di alto livello professionale, al centro del sistema di ottiche FD. Tuttavia la F-1 era una macchina per pochi, per prezzo e complessità, e pertanto mancava ancora il successo commerciale, mentre marchi come Pentax e Nikon riscuotevano un’ampia affermazione sia di critica che commerciale con i propri apparecchi reflex. Occorreva perciò un’idea che superasse concettualmente i marchi concorrenti, una macchina che unisse alla novità tecnologica, che negli apparecchi reflex era ritenuta indispensabile nel trend del mercato anni settanta, al prezzo concorrenziale, tale da convincere i potenziali utenti a puntare sul sistema Canon FD. L 84 MARZO 2010 FOTOGRAFIA REFLEX L’evoluzione più importante, agli inizi dei Settanta, era stata sicuramente l’introduzione del controllo elettronico dell’otturatore, applicata con successo alla Contax RTS, che aveva dimostrato come l’elettronica potesse essere affidabile e ben accetta su un appa- di Pierpaolo Ghisetti Quattro milioni di pezzi venduti fanno di questa elettronica il miglior successo commerciale fra le reflex di tutti i tempi recchio fotografico reflex di alta gamma, e non solo quindi sulle compatte economiche, aprendo così nuovi e immensi orizzonti per le più svariate applicazioni fotografiche. La Canon decise di puntare decisamente sull’elettronica applicata e di presentare un apparecchio capace di spiazzare tutta la concorrenza. Inizia così una collaborazione con l’americana Texas Instrument (tenuta rigorosamente celata per motivi di marketing), per la fornitura di chip elettronici, che costituiranno il fulcro operativo di una nuova generazione di apparecchi. Nasce così nel 1976 la AE-1, capostipite di una delle famiglie di macchine fotografiche di maggior successo della storia. Molte sono le innovazioni di questa macchina, che possiamo così riassumere: automatismo a priorità dei tempi, grazie al controllo elettronico dell’otturatore, ottenuto tramite una CPU flessibile che viene alloggiata nella calotta del pentaprisma; calotta e fondello fabbricate non in metallo ma in plastica ABS, con sottili rivestimenti di rame e cromo, per donare una sensazione metallica; prezzo del 20% inferiore almeno della AE-1 o la parente povera rispetto alle macchine della condella cara e complessa A-1, piena correnza, ottenuto grazie al rispardi elettronica, levette e pulsanti, mio nella lavorazione dei materiache all’epoca intimorivano gli li, grazie allo stampaggio in serie utenti. La AE-1P conquista tutti dei pezzi, e alla robotizzazione coloro che desiderano un appadella linea di montaggio. recchio affidabile, che li liberi Nel 1981 la Canon AE-1 costadalla scelta dei parametri fondava 395.000 lire contro le 475.000 mentali, rendendo l’uso dell’aplire di una Nikon FE, alle parecchio fotografico ancora più 500.000 lire di una Contax 139, e semplice e rapido. alle 515.000 lire di una Olympus Il Program, considerato preceOM-2n. Come si vede la nuova dentemente solo un tipo d’esposiCanon era quindi riuscita nell’arzione per compatte, finisce per dua impresa di far quadrare il dilagare sulle reflex, creando un cerchio tecnologico di un nuovo trend inarrestabile, come l’Olymtipo di automatismo, concilianpus OM-2 Program, la Minolta dolo con un prezzo altamente X700 e la Fujica AX-5 dimostraconcorrenziale. no, abbattendo quei tabù più psiCompletavano le caratteristiche Canon AE-1 vista dall’alto; la ghiera dei tempi di scatto, su cui si basa cologici che pratici che rendeval’automatismo di esposizione, è coassiale alla leva di carica. In basso il dell’apparecchio un esposimetro successivo modello Canon AE-1 Program, che ha l’esposizione program- no la reflex un apparecchio difficon lettura semispot con indica- mata, appunto. Nella pagina di sinistra, Canon AE-1 in vista frontale. cile da usarsi, per definizione. zioni ad ago nel mirino, autoscatAnche una casa tradizionalista to, memoria esposimetrica, e poscome Leica col modello R4 si sibilità di applicare un winder, il convertirà al Program, ma al tutto alimentato integralmente da prezzo stratosferico di 1.400.000 una batteria da 6 volt, senza la lire, ovvero 3 volte e mezzo il quale la macchina non funzionava. prezzo di una AE-1P e due volte e La caratteristica principale e mezzo una A-1! spiazzante, rispetto ad altri appaLa famiglia elettronica della serecchi automatici dell’epoca, era rie Canon A si arricchirà poi della costituita dall’automatismo sui AV-1, solo automatica, la AT-1, tempi invece del classico e più manuale, la AL-1, a messa a fuoco diffuso automatismo sui diaframassistita, su progetto dell’americami. Sia che questa scelta fosse na Honeywell, a conferma della stata fatta per convincimento tecscelta vincente dell’elettronica apnico, oppure per distinguere l’applicata all’apparecchio fotografiparecchio dalla concorrenza, il rico, che Canon riuscirà a declinare sultato fu una pletora di articoli e con imbarazzante varietà tecnolodi discussioni senza fine su riviste gica, riuscendo a coprire tutte le specializzate, nei negozi di fotoesigenze dell’utente, surclassando grafia e nei circoli fotografici, tanti e tali menti, nel 1980 la Canon presenta la AE-1 nelle vendite le Nikkormat della Nikon, sino che la nuova Canon divenne ben presto un Program, logica evoluzione del modello pre- ad allora la famiglia di fotocamere di magbest seller assoluto con ben 4 milioni di pez- cedente, ma anche una macchina ricca di no- gior successo. zi venduti, ovvero il maggior successo di vità di contorno, che alla fine modificano Con questa serie di fotocamere la Canon tutti i tempi. pesantemente l’apparecchio di base, anche cancella definitivamente l’elettronica mezza Inoltre va detto per inciso che le Canon se ad una prima occhiata le due macchine calzetta, ovvero quelle applicazioni timide ed AE-1 molto difficilmente presentavano in- sembrano abbastanza simili. ancora impacciate che avevano fatto la loro convenienti, e pertanto la fotocamera si guaQueste le caratteristiche: esposizione a apparizione nella metà degli anni Settanta. dagnò presto la fama di macchina sicura ed priorità dei tempi e programmata, con ghiera Dopo la strada elettronica intrapresa dalaffidabile, con un otturatore precisissimo. dei tempi più pratica da azionare rispetto al- la AE-1 e la sua estesa famiglia, l’apparecNel 1979 la Canon presenta il massimo la precedente; pentaprisma di nuovo dise- chio fotografico non potrà più tornate indell’elettronica applicata alla fotografia, al- gno; indicazioni a led nel mirino, invece del- dietro: in questo la AE-1 rappresenta storimeno sino a quel tempo: il modello A-1 pos- la precedente lancetta; schermo di messo a camente il punto di non ritorno della tecnosiede ben 5 programmi d’esposizione, tra cui fuoco molto luminoso, smerigliato al laser; logia fotografica. l il Program, e un mirino a led numerici esclu- attacco anche per il motore, oltre che per il Si ringrazia Giuliano Galli per l’amichevole sivo e formidabile. Grazie ad un chip parti- winder; piccola impugnatura frontale, mucollaborazione. colarmente complesso della Texas Instru- tuata dalla A-1; ments, è possibile applicare un’elettronica La Program, offerta ad un prezzo di solo ‘totale’ alla tecnologia fotografica e surclas- 10% in più della progenitrice, vende un ulSulle Canon FD abbiamo pubblicato: sare la Minolta XD-7, macchina che era sta- teriore milione di pezzi, portando a ben 5 F-1 Marzo 1999 ta presentata come ‘super elettronica’, ma milioni di esemplari le vendite del modello: FTB Gennaio 2004 possedeva ancora solo 2 sistemi d’automati- un successo eclatante e senza precedenti che 85mm f/1,2 Marzo 2004 smo e un mirino con led a scala. lancia definitivamente Canon nell’Olimpo F1 new Luglio 2007 Applicando parzialmente il chip della A-1 dei costruttori mondiali. Poco importa diT90 Giugno 2009 e aggiungendo tutta una serie di migliora- squisire se la Program è un modello ricco FOTOGRAFIA REFLEX MARZO 2010 85