Quando parto, chi parte?

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Quando parto, chi parte?
Quando parto, chi parte?
No, non adesso.
Non lo so,faremo in qualche modo.
Non mi sembra tutto questo disordine, sarà comunque una cosa che farò dopo.
Che ne so, faccio due passi qui intorno,giusto per farmi scendere la fame.
Mezz’ora e ci sono, stai già preparando?Quanto ci vorrà?Va bene per quell’ora vedo di essere a
casa.Brubum!
Non era la sinistra la via della perdizione?Sempre a destra, prendo sempre questa via quando esco.
In effetti da questa parte una certa retta via c’è,per la scuola si va di qua,per il mare pure,di qua c’è
nonna,il centro,l’ospedale…no la chiesa no,per quella bisogna andare a sinistra.
Ah manifesti pubblicitari, mi cullano tra un concerto e un paio di mutande,tra un profumo e un
convegno cittadino,tra una mostra d’arte e le spiagge della Corsica,Sardegna,cosa sono queste le
Maldive?
Un salto da quelle parti si potrebbe anche fare,fingere di essere lontano, rinascere a fianco di noci di
cocco e palme che coronano un originale balletto orchestrato da mani che…poi sono abbastanza
familiari.Bha! Occidente furbastro.
Ma no non andrò là,una metropoli, una città in festa, un lido stracolmo, Barcellona,Chicago,New
York!Dov’è che succedono cose?!
Belli i giardini se non ci pensi ci arrivi in un attimo e appena entri tutti quegli alberi riescono da soli
a coprire e chiudere tutto ciò che sta fuori.
Voglio andare fuori, dopo quello che nascondono queste fronde,dopo quello che nasconde ciò che
nasconde questo orizzonte. No.Non è questo,basta che la meta non assomigli a quelle valli visitate
da piccolo con marmotte e casette in legno, e che non sia neanche un camping pieno di bambini che
urlano e tedeschi in bermuda.
Però di persone ce ne devono essere tante,fiumi di gente in cui perdermi che dica,parli,urli e
ubriacarmi,inebriarmi di odori e profumi nuovi.
A quest’ora ai giardini c’è qualche vecchio,qualche donna dell’est,stanca,che pranza con altre come
lei lavoratrici,colleghe…amiche.
Sembra che da dove vengono loro si possa solo fuggire.Chissà se è vero.
Bhè io andrei anche lì,Romania,Bulgaria,sono abbastanza distanti.
Si ovunque basta che sia fuori,devo farlo ora,non come tutte le volte,o finirò come…
Adulti!Vogliono sempre che pensi al futuro, le nonne, i vecchi ti trascinano continuamente nel
passato e gli amici, la televisione e tutto il resto dicono che devi pensare e…godere!del presente.
Vado a Parigi adesso, subito… tra un po’,tanto è quasi ora due fermate in più e sono in stazione,
fanculo i soldi,ed ai vestiti lo stesso augurio non mi ci vedranno per un bel pezzo qua, che fine devo
fare?Trovarmi un giorno come quel vecchio,che magari è lo stesso che mi fermò e mi chiese:”Ah! È
così che ci si veste oggi?”con aria saccente, incredula, sconfortata.
Ecco l’autobus,io parto ora!
Sovente vengo qua, quello che prima era il luogo di una passeggiata,un passaggio,ora è fermata,
stazione in cui i giorni si superano l’un l’altro,incalcolabili e sempre più brevi,contarli non è
necessità,ma diletto;l’ozio di chi vuole fare,non può fare non deve fare.
Vivere per aspettare.
Si.
Per consigliare,votare,parlare.
Me lo ricordo benissimo io,chi aveva lavorato una vita non lo si lasciava a un certo punto solo in
strada o a casa senza nulla da fare da vedere,solo con tanto da ricordare.
Perché non se lo ricordano invece loro cosa ho fatto per loro,sacrifici,spostamenti,lacrime, sangue!
Vacanza,tanta fatica per andare in una spiaggia bianca piena di gente o in città ad imparare l’arte,la
storia.Cos’è la storia…
Eccole le loro vacanze.Che mare,che spiaggia,che donne…che schifo!
Come gli altri si!Loro fanno i festosi,sono ancora giovani loro, bhuhaha!
Sharm el Sheik, che novità è questa! No io non vado a farmi dire cosa devo fare a SeS. Nossignore!
Quelle dune io le ho già viste in Libia, con un fucile in spalla però!
No. Io sto qui ad aspettare ad aspettarli…ad aspettarla.
Ogni giorno pensare,ricapitolare se quello che hai visto ti basta se hai visto,detto fatto tutto…
Sharm El Sheik non l’ho mai vista.
Oggi è il trenta, giovedì , la pensione.
Ne ho messe da parte ormai tante.Quanti mesi; loro non hanno bisogno di niente, lei poverina,
sicuramente neanche a lei serve niente .
Quelle puttane negre.Chissà se mi guarderebbero come allora. Se penso alla cassiera lei mi dice che
sono un tipo giovanile e che è sicura che tutte le donne la pensano come lei. Lo fa per farmi
contento, lo so. Però quella delle assicurazioni è dello stesso parere.
Sharm el Sheik che pazzia! Neanche avessi trentanni in meno, poche ore d’aereo, la soma non è poi
così improponibile, ai tempi d’oggi poi bisognerà pur adeguarsi, se lo fanno questi giovani ingrati,
maleducati, sporchi, perchè non io.
Si, sta volta parto anch’io.Ah ecco l’autobus vado al centro e mi iscrivo.
-Buon giorno signor Carlo. Ha visto ieri sera cosa han fatto!
-Giorno Claudio, lo dico sempre io, sono peggio delle bestie.
-Via Carlo son giovani.
-Lei è sempre qui eh…il nostro autista.
-Essì.Marco che fai dormi? La fermata è la tua a meno che tu non debba andare a prendere qualcuno
in stazione.
-Oh grazie! Mi ero distratto. Ciao
-Ciao
-Eccoci, lei Carlo che fa si ferma a casa o va al circolo?
-Qua va benissimo, buona giornata
-A lei
-Finalmente il cambio. Non ho tolto gli occhi dall’orologio stamane.
-Ciao Claudio, si va in ferie eh! Ti muovi?
-Qualche giorno dai miei,al mare, con mia moglie e i figli.